Montecassiano, il ‘grillo’ di Nutrinsect è il cibo del futuro. “Le Marche la nostra Silicon Valley” (FOTO e VIDEO)
Un insetto per fare stuzzichini, dolci e farine. La premessa è: abbiamo assaggiato alcuni prodotti e sono tutti buoni! Tempo di ricevere nei prossimi mesi l’ok dall’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) e il grillo domestico o 'Acheta domesticus' potrà entrare a far parte del regime alimentare nostrano. Questo, almeno, è l’obbiettivo di Nutrinsect, azienda di Montecassiano e prima in Italia a lanciarsi nella sfida. I presupposti ci sono tutti, anche se per ora la produzione è riservata al mercato del pet food.
Partiamo dagli inizi: i fratelli Jose e Robert Cianni prendono spunto dalla tradizione allevativa dei propri genitori e, considerati i classici sprechi, iniziano la ricerca di un’alternativa sostenibile. Ci sono confronti, raccolta di informazioni, studi scientifici legati agli insetti. Finchè, un giorno, si scopre essere quella del grillo domestico la specie animale più adatta allo scopo.
Da qui, il tempo di chiedere un prestito alla BCC Recanati-Colmurano, rilevare un ex magazzino iGuzzini di 1000 mq, raccogliere altre le risorse attraverso un bando della Regione Marche e investitori privati. E la realtà di Nutrinsect può prendere ufficialmente il via nel 2016. Il lockdown da Covid, a suo modo, finisce col giocare un ruolo decisivo: il team di questa ‘insolita’ start up ottiene altro tempo utile a limare i dettagli e studiare al meglio il proprio ingresso sul mercato industriale.
“E’ il cibo del futuro - racconta Jose - oltre che un prodotto dai molteplici impieghi: il frass (o scarto) di grillo, ad esempio, può già essere riutilizzato come fertilizzante naturale e negli impianti di biogas che vorremmo realizzare a breve. Siamo partiti con 10mila esemplari, oggi ne contiamo 10 milioni e ciascuno può deporre 150 uova al giorno: è un processo circolare a basso consumo e che ormai si mantiene da sé. All’inizio ci davano tutti per pazzi, ma in poco tempo c’è stata una presa di coscienza: le Marche sono state la nostra Silicon Valley”.
Per capirci: se per produrre all’anno 200 kg di carne bovina occorre almeno un ettaro di terreno, con i grilli bastano appena 2 mq (allevamento verticale, ndr). E ancora: se 1 kg di carne necessita di 15mila litri d’acqua, nel secondo caso sono sufficienti 5 litri. Senza additivi, medicinali o altre sostanze aggiunte. L’insetto segue il suo naturale ciclo di vita in colonia, all’interno di contenitori alimentari: le fasi di nascita, crescita e riproduzione sono opportunamente ripartite nelle varie celle asettiche dell’impianto.
Raggiunto lo stadio finale, il grillo viene ‘addomentato’ a basse temperature: un processo che di fatto osserva il normale ciclo delle stagioni. Una volta essiccato, per ricavare la farina si ricorre alla macinatura con mulino a pietra. Il risultato è un prodotto alimentare completo adatto a persone e animali domestici (fra cui cani e gatti), poiché comprensivo di amminoacidi essenziali, sali minearali, vitamine, omega 3, omega 6 e fino al 43% di proteine in più rispetto alla carne ‘normale’. Non ultimo, i tempi di conservazione che vanno dai 12 ai 24 mesi ('shelf life' ancora in fase di studio).
Va detto, come dato ulteriore, che l’intera azienda conta oggi appena sei operatori: tre ragazzi (Tommaso, Giuseppe, Giacomo) e tre ragazze (Anita, Margherita, Irene), tutti intorno ai trent’anni, laureati e che hanno creduto da subito nel progetto pilota. O, magari, se ne sono innamorati una volta iniziata la propria esperienza.
“Per il futuro - continua Jose - vogliamo entrare a far parte della dieta mediterranea e diventare un’eccellenza tutta amarchigiana. Oggi incontriamo resistenze culturali: l’Italia ha una tradizione culinaria preziosa e molto ben radicata. Ci vorrà del tempo, ma crediamo sia importante svillupare un dibattito intorno a questo insetto ormai 100% italiano. Stiamo già ottenendo riscontri positivi in diverse zona d’europa. Presto anche da noi le persone capiranno di avere davanti un prodotto di qualità, che fa bene all’ambiente, a livello nutrizionale, ed è all’altezza di tutti gli altri grandi prodotti nostrani”.
Di seguito, il servizio completo:
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