Nel cuore delle Marche, tra dolci colline e paesaggi incantevoli, sorge l'Azienda Gobbi di Monte San Martino, un luogo dove la passione per la terra si intreccia con una tradizione secolare. Già ai piedi della strada che conduce in cima alla collina, l’armonia di profumi dolci e fruttati dei meleti prelude alla gentilezza, nell’accoglierci, dei titolari Caterina e Ruffino Gobbi e della loro mamma, Maria.
La giornata è illuminata da un sole caldo, che sembra aver "baciato" una giornata bella, fatta di coincidenze inaspettate quanto perfette: arrivati all’interno del punto vendita c’è un gruppo di studenti dell'Istituto Agrario Morra Vivarelli di Fabriano i quali, con occhi curiosi e attenti, seguono la lezione del prof. Giorgio Murri, dottore agronomo presso l'Università Politecnica delle Marche, che ci guida in un viaggio, dove la conoscenza più tecnica si unisce al fascino della narrazione, tra le varietà antichissime di mele, rivelando storie di un passato ricco di sapori e sapienza.
“Senza biodiversità non abbiamo un futuro” afferma Murri, sottolineando l’importanza di riscoprire e tutelare le antiche varietà locali, che affondano le radici nella storia marchigiana, risalendo fino all'epoca romana. La biodiversità non è solo un concetto ecologico, ma una vera e propria chiave di lettura del nostro passato, una finestra su un mondo di profumi e sapori dimenticati: " E' importante - prosegue l’agronomo- perché abbiamo un mondo di profumi, di sapori, di possibilità di conservare in maniera naturale la frutta e di mangiare frutta fresca, come le mele, già dal periodo estivo fino alla Pasqua dell’anno successivo, lavorando con delle varietà che un tempo erano di questo territorio”.
Qui, la tradizione si fonde con l’innovazione, portando alla luce tipologie che rischiavano di essere perdute nell’oblio dei tempi moderni. Ogni meleto è una tessitura di storie antiche, un palinsesto di memorie contadine che rivelano l’importanza di custodire il patrimonio agronomico.Queste mele, frutti di un’epoca passata, non solo arricchiscono le tavole contemporanee, ma offrono anche un'opportunità unica di rivitalizzare le aree montane, contribuendo a un'agricoltura più sostenibile.
“Tutte queste piante sparpagliate nel territorio- conclude Giorgio Murri- sarebbero andate perdute, visto la meccanizzazione, se non fosse stato per lo studio, la catalogazione e la conservazione da parte della Regione, dell’Amap, dell’Università Politecnica delle Marche e soprattutto degli agricoltori ‘custodi’. Tutto questo ha dei grandi vantaggi perché, a disposizione del consumatore, portiamo sapori caratteristici che erano, e sono ancora, nella memoria degli anziani e sono anche fonte di scoperta per i più giovani. Da una parte c’è la possibilità, quindi, di conservare il materiale, dall’altra la possibilità di reimmettere in commercio antiche varietà e quindi antichi sapori e saperi del territorio”.
Caterina Gobbi ci racconta come l’Azienda, fondata circa trent’anni fa dal padre Umberto, sia stata avviata per passione, senza l’intento immediato di commercializzazione. “L’Azienda è nata con mio padre, al quale l’Assam aveva proposto di coltivare alcune varietà di mele rosa e mele antiche” spiega la titolare, riflettendo su come il progetto sia evoluto nel tempo: “Inizialmente era un impianto con circa ottanta varietà poi, nel corso degli anni, abbiamo visto che alcune di queste non avevano una lunga conservazione, quindi, è stato riadattato l’impianto e siamo andati avanti arrivando a una trentina di varietà”.
La scelta di coltivare varietà adatte a una conservazione naturale ha creato non solo un legame profondo con la terra, ma ha anche promosso un rapporto intimo e amichevole con i clienti, trasformando la vendita in un intreccio prezioso di relazioni: “Solo successivamente, è venuta l'idea di rivolgersi a una clientela che oggi viene regolarmente ad acquistare le mele. Con quest’ultima si è creato un rapporto davvero molto bello; non è più un rapporto venditore-acquirente ma di amicizia”.
Le difficoltà affrontate, dai cambiamenti climatici alla meccanizzazione dell’agricoltura, non hanno mai fermato la determinazione della famiglia Gobbi: “Abbiamo affrontato molte difficoltà nel portare avanti il progetto; tra queste c’è sicuramente il cambiamento climatico. Attualmente, il clima è in costante variazione quindi anche noi,ogni giorno, dobbiamo fare i conti con diverse problematiche (da ultima quella di una mosca che attacca qualsiasi frutto e che, fino a poco tempo fa, era presente solo a quote più basse): nonostante questo si va sempre avanti con dedizione e passione”.
Ruffino Gobbi, aggiungendo il suo contributo, ci parla delle proprietà organolettiche della mela rosa, un frutto che si distingue per la sua capacità di conservarsi nel tempo, acquistando sapore e carattere, oltre che di contrastare l’invecchiamento precoce.
“L’idea iniziale è stata quella di riportare sulle tavole un frutto che si stava perdendo. Poi, contemporaneamente, si è capito, invece, che c’era anche dell’altro: la riscoperta di questo frutto e di altri frutti antichi portava con sé innanzitutto un discorso di sostenibilità perché, conservandosi da soli, non avevano bisogno di celle frigorifere. Inoltre, avendo questa tipologia di mele una buccia spessa e una polpa soda, sono meno attaccate dai parassiti, rendendo così possibile l’eliminazione di fitofarmaci”.
Sempre dal punto di vista della sostenibilità: “L’impianto stesso - prosegue il titolare - è stato pensato con l’inerbimento che permette alle piante di avere specifiche caratteristiche che sono diverse da un frutteto che sfrutta l’irrigazione. Tutto questo ci ha permesso nel tempo di poter offrire della frutta diversa da quella che normalmente arriva sugli scaffali dei supermercati.
In questo contesto, la riscoperta dei sapori diventa un elemento chiave. “Ad alcune persone queste mele fanno ricordare l’infanzia perché sono sapori di quando erano bambini: risentirli e insieme riscoprirli, a distanza di tempo, riapre una sorta di piccola scatola del tesoro” chiosa Ruffino, richiamando alla mente l’immagine di un mondo in cui il cibo non era solo nutrimento, ma momento di convivialità che si sedimenta, col tempo, nella memoria delle emozioni le quali, come i desideri cantati da Battiato, “non invecchiano quasi mai con l’età”.
Pertanto, queste tipologie di mele diventano quell’elemento capace di evocare emozioni dal profondo, legando indissolubilmente il passato al presente. In un’esistenza umana scandita da ritmi incalzanti, i meleti dell'Azienda Gobbi non rappresentano solo una coltivazione, ma una testimonianza viva della storia, di una tipologia di agricoltura che, attraverso una ricerca tecnica e appassionata, dal “tempo perduto” giunge al “tempo ritrovato”.
In Consiglio regionale la presentazione del "1000Curve" delle Marche, iniziativa strategica per la promozione del mototurismo e la valorizzazione del territorio marchigiano. Nel corso della conferenza stampa, presenti il consigliere regionale Giacomo Rossi (Civici Marche), i sindaci di Sassocorvaro-Auditore, Daniele Grossi, e di Monte San Martino, Matteo Pompei, il vicepresidente della Federazione motociclistica italiana, Rocco Lopardo, Michele Piersanti di "1000Curve" e Maria Cristina Leardini di Sharryland, è stata illustrata l’integrazione del progetto con due importanti iniziative locali, "In moto a Sassocorvaro-Auditore" e "In moto a Monte San Martino", promossi rispettivamente dai comuni di Sassocorvaro-Auditore e Monte San Martino.
Questi progetti hanno l’obiettivo di far diventare l’iniziale progetto "1000Curve", giunto alla decima edizione, un progetto "stanziale" e duraturo. Progetto capace di attrarre i mototuristi e creare un’esperienza unica, che non solo esalti il paesaggio e la cultura marchigiana, ma che possa essere vissuta in modo dinamico e coinvolgente durante tutto l’anno.
"Un progetto di qualità che cresce e si sviluppa - ha avuto modo di sottolineare il consigliere Giacomo Rossi - forte del sostegno della Regione Marche, attraverso i fondi del Prs-Fers, e della Federazione motociclistica". Rossi ha anche annunciato la presentazione di una proposta di legge volta a rafforzare l’impatto del mototurismo nell’economia regionale legata al turismo.
Di "importante rete tra comuni molto distanti tra loro geograficamente, ma affini sotto il profilo dell’offerta turistica di qualità" hanno parlato unitamente i sindaci di Sassocorvaro-Auditore e di Monte San Martino.
"Una sfida per la realizzazione non tanto di un evento di qualità - ha detto Rocco Lopardo - ma di un modello di qualità". "L’integrazione del progetto principale con i progetti locali rappresenta un’opportunità in più - hanno evidenziato Piersanti e Leardini - che permetterà ai motociclisti di vivere un’esperienza unica durante gli eventi e di replicarla durante tutto l’anno".
Sono stati completati gli interventi di risanamento e asfaltatura di un tratto della strada provinciale 113 Sant’Angelo in Pontano – Monte San Martino, nei comuni di Penna San Giovanni e Monte San Martino. I lavori sono stati finanziati con le risorse previste nel quinto stralcio del Programma degli interventi per il ripristino della viabilità nei territori interessati dagli eventi sismici del 2016, per un importo complessivo di 2.624.279,14 euro.
Il progetto e la direzione dei lavori sono stati eseguiti da tecnici della Provincia di Macerata, mentre la ditta che ha realizzato l’intervento è stata la Gecos srl di Andria, che si è aggiudicata i lavori con un ribasso del 18%, per un importo contrattuale di 1.641.134,86 euro.
I lavori principali hanno consentito di costruire diverse palificate sull’argine di valle della strada che hanno permesso di risanare vari dissesti presenti, interventi di drenaggi, posa di nuove barriere di sicurezza in acciaio corten, realizzazione di diversi cassonetti stradali, riparazione di gabbionate esistenti e asfaltatura di vari tratti di strada.
Unitamente a un altro intervento di asfaltatura sulla stessa strada provinciale finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, quindi, oltre al risanamento dei dissesti, si è riusciti a porre in opera nuovi asfalti sulla provinciale, con nuova segnaletica orizzontale e verticale.
Un altro grande nome del cinema e del teatro per il Festival Storie che, per il suo nono evento, fa tappa a Monte San Martino e porta sul palco del teatro Comunale l’attore spagnolo Sergio Múñiz. Un borgo di appena 690 abitanti che grazie a questo progetto culturale, sostenuto dalla Regione e dalla rete di ben 12 Comuni, può offrire al pubblico uno spettacolo unico nel suo genere. Musicista, attore, ma anche surfista e amante del mare, Sergio Múñiz è un artista poliedrico che non ha perso mai di vista il suo amore per il teatro e per la musica. Lo spettacolo che porterà al Festival Storie è un mix di tutte le sue passioni e sullo sfondo quella più grande: il mare. “Tra le mie onde”, che andrà in scena sabato 5 ottobre alle ore 21.30, è un testo teatrale-musicale che Múñiz ha ideato con la regia di Michele Mirabella, un viaggio nella poesia del mare, tra immagini, parole e musica, testi e musiche sono composti e adattati dallo stesso Múñiz e la sua voce sarà accompagnata dal Trio Unisono.
Múñiz, perché la scelta del mare come elemento cardine?
“Il mare è una costante della mia vita, quasi un’ossessione. E lo spettacolo parla di come ci poniamo di fronte alla vita, attraverso il mare. Ho usato le mie esperienze, il mio mondo, il mio punto di vista sulla vita, il mare e ho utilizzato la musica e il teatro per farlo, mi sono ispirato a Gaber. Interpreto due personaggi, due anime completamente diverse, quella più utopica di un surfista e quella di un pescatore più cinico, la costante è il mare, che rimane sempre lo stesso”.
Attraverso lo spettacolo promuove anche dei temi importanti…
“Si, con lo spettacolo promuovo anche la salvaguardia dei mari e il rispetto della natura, due temi a me molto cari. Sul finale verranno proiettate delle immagini abbastanza scioccanti sulla situazione dei nostri mari e saranno accompagnate dalla voce di Michele Mirabella, che ha curato la regia dello spettacolo”.
Secondo lei quali sono le potenzialità dei linguaggi artistici nell'ispirare il cambiamento?
“L'arte fa pensare le persone in modo autonomo. Il teatro in particolare ci insegna a guardare le cose da prospettive diverse ed è bello cambiare punto di vista, creare empatia, scoprire nuove possibilità. Nell'arte tutto cambia, si evolve e questo crea apertura mentale. Attraverso le emozioni puoi avvicinare le persone a temi più impegnativi; nello spettacolo utilizzo la musica per farlo, per me non c'è nulla di più diretto”.
Lei ha girato molto le Marche per lavoro, c'è un posto con il quale ha un legame particolare?
“Nelle Marche sono stato tantissime volte con i miei spettacoli, a girare videoclip e anni prima quando facevo il modello, ho passato tantissimo tempo a Civitanova Marche, lì ho conosciuto tanti amici, per lavoro ho visto tanti bellissimi teatri e ho conosciuto meglio la riviera. Il Festival Storie sarà l'occasione buona per conoscere altri bellissimi borghi. Ricordo che il mare di Civitanova in inverno, quando ci sono più onde, è davvero freddissimo”.
La quarta edizione del "Friku Festival” animerà l'estate marchigiana con una serie di spettacoli di alta qualità pensati per un pubblico di tutte le età. L’evento itinerante si svolgerà in nove comuni della provincia di Macerata e in due comuni della provincia di Fermo, offrendo un ricco programma di arti performative tra teatro di strada, circo contemporaneo, clownerie, teatro di figura e magia.
Nato nell'estate del 2021 sotto la direzione artistica di Giuseppe Nuciari e Gigi Piga, il Friku Festival prende il nome dai termini dialettali marchigiani “frico” o “fricu”, che significano affettuosamente “bambino”. Fin dalla sua prima edizione, il festival ha voluto creare uno spazio di intrattenimento per tutta la famiglia, con un occhio di riguardo per i più piccoli. Gli spettacoli, tutti ad ingresso gratuito, si tengono all'aperto, ma in caso di maltempo verranno spostati in luoghi chiusi, comunicati tempestivamente sui canali ufficiali del festival.
Domenica 4 agosto, il festival farà tappa a Monte San Martino, dove in Piazza dei Giusti alle ore 18:00, Donato Bini, in arte Lo Stramagante Mr. Dudi, presenterà il suo spettacolo “With a Flair”. Mr. Dudi è un artista poliedrico, un mago che mescola con abilità la clownerie, la giocoleria e la musica per creare un’esperienza unica e divertente. Con il suo carrettino dallo stile vintage, Mr. Dudi proporrà numeri classici della magia rivisitati in chiave moderna, includendo escapologia e destrezza di mano, coinvolgendo attivamente il pubblico in un vortice di risate.
Il programma del festival è ricco di appuntamenti imperdibili con artisti italiani e internazionali. Dopo la performance di Mr. Dudi, il festival proseguirà con il circo contemporaneo della compagnia argentino-brasiliana Projecto Qaz il 16 agosto a Gualdo, il clown Mr. Mustache il 18 agosto a Loro Piceno, e il cileno Mistral con il suo spettacolo su palo cinese il 23 agosto a Camporotondo di Fiastrone. Altri appuntamenti includono il mago e clown Tino Fimiani il 24 agosto a Sarnano, i clown Otto Panzer e Giorgio Bertolotti il 25 agosto a Lapedona, e l'argentina Veronica Gonzalez con il suo teatro dei piedi il 31 agosto a Colmurano. Il festival si concluderà con le performance del giovane mago Raffaello Corti il 7 settembre a Caldarola e della compagnia argentina Bardo il 10 settembre a Sant’Angelo in Pontano.
Il Friku Festival non è solo un evento di intrattenimento, ma anche un’occasione per valorizzare i territori marchigiani e stimolare il turismo locale. L’iniziativa mira a creare momenti di condivisione e incontro tra le comunità, attirando turisti e favorendo la nascita di nuove amicizie. Il festival è sostenuto dai comuni partecipanti e dall’Unione Montana Monti Azzurri, con il supporto organizzativo dell’associazione "Ho un’idea" di Lapedona, nell'ambito del progetto "Marche in Strada" e del circuito interregionale "Marameo Festival".
Furgone in fiamme mentre è in marcia: il conducente accosta e si mette in salvo tempestivamente. I vigili del fuoco sono intervenuti, alle ore 09:30 circa, per l'incendio di un furgone avvenuto lungo la SP 8 nel territorio comunale di Monte San Martino.
La squadra dei pompieri, sul posto, ha spento le fiamme e messo in sicurezza l'area dell'intervento. Nessuna persona è rimasta coinvolta.
Monte San Martino ha scelto di nuovo Matteo Pompei come sindaco. Il candidato della lista 'Generazione Monte San Martino' ha ottenuto un ampio consenso, raccogliendo il 69,36% dei voti (335 voti).
Sconfitto il rappresentante del centrodestra Raffaele Anselmi, della lista 'Insieme destinazione futuro', che ha raccolto il 30,64% dei voti (148 voti). L'affluenza alle urne è stata notevole, con l'80,16% degli elettori (497 votanti su 620 aventi diritto) che ha espresso la propria preferenza.
Raffaele Anselmi scioglie le riserve e ufficializza la sua candidatura a sindaco di Monte San Martino. “Una scelta ponderata e maturata a seguito delle diverse sollecitazioni arrivate dai cittadini che chiedono un cambio di passo nell'amministrazione del paese”, spiega il candidato alla carica di primo cittadino .
Anselmi è nato nel 1976. Sposato e padre di tre figli, é da sempre un grande appassionato della politica, passione che ha coltivato abbinandola al lavoro. Dopo aver lavorato come dipendente di una azienda agricola, dal 2023 è assistente in Regione del gruppo Fratelli d'Italia.
Dal 2004 al 2009 è stato consigliere del Comune di Monte San Martino e dal 2009 al 2014 capogruppo di maggioranza del Comune. Dal 2019 a oggi è stato capogruppo di minoranza a Monte San Martino.
Nel 2007 ha ricevuto l’incarico di Assistenza e Consulenza Attività area tecnica del progetto PCN-SCC tutela ambientale del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, poi passato al progetto PST fino al 2010.
Nel 2012 è stato nominato assessore comunale, mentre dal 2004 al 2009 è stato assessore della Comunità Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio.
"Non potevo certamente tirarmi indietro - ha detto Anselmi - di fronte alla richiesta tangibile di cambiamento che c'è a Monte San Martino. Fare politica significa soprattutto impegnarsi in prima persona e metterci la faccia. Io metto a disposizione del paese l'esperienza amministrativa maturata negli anni passati con i diversi incarichi che ho ricoperto”.
“A Monte San Martino c'è tanto da fare. È indispensabile un cambio di passo che possa far guardare con serenità al futuro, contrastando lo spopolamento e puntando sulle meravigliose risorse naturali e sulle straordinarie opere d'arte di cui abbiamo la fortuna di poter disporre”.
“Intorno a me ho costruito una squadra di cittadini e amici competenti, seri e soprattutto innamorati del loro paese. Nei prossimi giorni comunicheremo le nostre proposte per la Monte San Martino del futuro".
Grande attesa per la prima edizione della “Fioritura della Mela Rosa” a Monte San Martino. L’evento verrà organizzato nella giornata di domenica 21 aprile dalle ore 9:00 e vedrà le tante aziende produttrici che apriranno le porte dei loro meleti ai visitatori, permettendo di ammirare la spettacolare fioritura primaverile.
Questo frutto dalle origini antiche e di recente riscoperta, fa di Monte San Martino uno dei più importanti produttori ed il primo ad aver reintrodotto la Mela Rosa dei Monti Sibillini nel progetto di sviluppo agricolo locale.
Un evento che chiama in causa le aziende ma anche il sistema turistico del borgo gestito dalla Pro Loco cittadina, grazie al quale saranno previste aperture dei siti museali a prezzo ridotto per poter ammirare i capolavori rinascimentali dei polittici di Carlo e Vittore Crivelli, di Girolamo di Giovanni da Camerino, la crocifissione di Guido Reni e gli affreschi di Vincenzo Pagani.
Una giornata quindi alla scoperta dei tesori locali, dall’eccellenza della Mela Rosa alla meraviglia dell’arte, passando per l’enogastronomia offerta dalle attività di ristorazione tutte aperte per l’occasione.
Inaugurata domenica 14 aprile la nuova gestione della farmacia comunale nel centro storico di Monte San Martino. "In un periodo di significativo spopolamento del nostro come di tutti i paesi dell'entroterra, questo rappresenta un importante segnale di resilienza e di determinazione da parte della nostra comunità. La nuova gestione punta ad essere un presidio sanitario ed ha già attivato servizi in telemedicina per la prevenzione, il controllo e la diagnosi. Grazie all'impegno di chi ha rilevato l’attività, Monte San Martino guarda al futuro della sanità nei piccoli centri delle aree interne".
Così il sindaco Matteo Pompei si è congratulato con le due ragazze imprenditrici, Elisa Formentini e Ilenia Bambozzi, che dimostrano una forte fiducia nel futuro di Monte San Martino pur non essendo residenti nel borgo.
Pompei è quindi ottimista per il futuro del paese dei Crivelli: "L'avvio della nuova gestione della Farmacia comunale rappresenta un passo significativo per la nostra comunità. È un segnale di speranza e fiducia. Come amministrazione, sosteniamo con entusiasmo queste iniziative che contribuiscono a mantenere ancor più vivo il nostro paese".
Pompei ha congedato il gestore uscente, Guglielmo Del Gobbo, ringraziandolo a nome di tutta la popolazione per l'ottimo lavoro svolto e per la costante disponibilità: "Un professionista di squisita gentilezza, sempre pronto a venire incontro alle necessità dei nostri concittadini con estrema generosità e cortesia".
"Era un impegno che avevamo preso con i cittadini e sono molto contento di aver conseguito un risultato che ritengo fondamentale per tutti i cittadini di Monte San Martino. Sono certo che i tanti disagi che inevitabilmente ci sono stati negli ultimi mesi, saranno superati, grazie alla prestazione aggiuntiva offerta dal medico di base. Ringrazio la dottoressa Cristallini per la professionalità e la disponibilità mostrate, oltre ovviamente alla regione Marche, all'Ast e al consigliere regionale Simone Livi per l’interessamento che ha consentito di raggiungere un obiettivo che puntavamo a raggiungere ormai da mesi". Ad annunciarlo è il consigliere comunale del gruppo "Monte San Martino tra la gente - Fratelli d'Italia', Raffaele Anselmi.
"La questione era stata sollevata alla fine dello scorso mese di aprile, quando il medico di famiglia che assisteva i cittadini di Monte San Martino è andato in pensione - ricorda il consigliere -. Da quel momento, per i residenti che avevano necessità di usufruire delle prestazioni del medico di medicina generale è iniziato un vero e proprio calvario". "La dottoressa Carlotta Cristallini ha trovato l’accordo con l’Ast per una prestazione aggiuntiva di 5 ore che porteranno a 25 le ore complessive settimanali di prestazione a Monte San Martino", conclude Anselmi.
“A cinque mesi dalla scadenza elettorale che porterà all’elezione del sindaco e del nuovo Consiglio comunale, la lista Monte San Martino tra la gente è pronta per presentarsi ai cittadini con le sue idee e i suoi programmi”. È quanto afferma il capogruppo della compagine di centrodestra, Raffaele Anselmi - componente del direttivo provinciale di Fratelli D’Italia - il quale mira ad aprire un tavolo di dialogo col sindaco uscente Matteo Pompei, suo competitor alle scorse amministrative.
“Apprendiamo che il sindaco è entrato a far parte del direttivo provinciale dei Civici Marche, gruppo che nel Consiglio regionale delle Marche sostiene fin dal primo minuto il presidente Francesco Acquaroli ed è parte integrante della maggioranza di centrodestra che amministra la Regione”, afferma Anselmi.
“Alla luce di tutto ciò, come abbiamo sempre fatto o perlomeno cercato di fare, non ci sono preclusioni per un dialogo concreto con chiunque abbia a cuore le sorti di Monte San Martino, dove oggettivamente le criticità da risolvere sono tante e il lavoro da fare è sicuramente tanto”.
“Per questo, è nostra volontà quella di aprire un tavolo politico, ma soprattutto di contenuti e progetti, dove discutere insieme del futuro di Monte San Martino. Un tavolo a cui tutte le persone di buona volontà e che vogliono veramente il bene del paese sono invitate a partecipare per costruire insieme il Monte San Martino di domani”.
“Non è un mistero che la nostra sia una lista civica di chiara ispirazione di centrodestra, le cui anime sono compatte e unite per raggiungere l’obiettivo di dare al paese una amministrazione stabile e del fare, con una chiara impostazione politica, senza tentennamenti nè ambiguità che ne possano mettere in discussione l’orientamento”.
Grande festa a Monte San Martino per i dieci anni di sacerdozio del parroco. “Don Matteo 10”, inevitabile il richiamo alla celebre serie televisiva, è stato il sentito omaggio di una intera comunità al giovane Matteo Sardellini, da 3 anni in servizio nel paese dei Crivelli. “Ringrazio tutti per la sentita e numerosa presenza – ha detto Don Matteo – avevo invitato tanta gente ma non mi aspettavo così tante persone. Per fortuna l‘organizzatissima pro-loco ha saputo gestire il grande afflusso, riuscendo senza problemi a rifocillare oltre 200 persone”.
Don Matteo ricorda nitidamente la prima Messa celebrata: “Ero a Porto Potenza Picena, la sera prima ci fu una cena che finì tardi e, vuoi anche l’emozione, non riuscì a prendere sonno. Da allora ho celebrato tante Messe in diverse chiese della Diocesi di Fermo, le più difficili sono quelle per i funerali. Soprattutto quando hai davanti l’Altare il corpo senza vita di un giovane è molto doloroso celebrare il rito. Di matrimoni invece ne ho celebrati appena tre o quattro, segno dei tempi che cambiano”.
Prima del suo sacerdozio, Don Matteo è stato anche tre anni in Cina: “Una esperienza formativa che non dimentico. Due interi anni a Taiwan e uno nella Cina continentale dove non potevo nemmeno dire che ero un religioso. Nonostante Padre Matteo Ricci, maceratese come me, sia conosciuto e stimato da tutti, lì viene chiamato ‘il grande saggio’ senza alcun riferimento alla sua fede cattolica”.
“Ora sto benissimo qui a Monte San Martino – tiene a precisare il parroco – dove c’è una comunità molto coesa. Resterò, salvo chiamate eccezionali da parte del vescovo, per altri 6 anni. Tanti sono i progetti che vorrei realizzare qui per i giovani. Per ora siamo riusciti ad attrezzare alcune stanze dell’oratorio con bigliardino, un ping pong e altri giochi che la Divina Provvidenza, e qualche benefattore locale, ha voluto regalarci”.
Dopo la Santa Messa ed un frugale pranzo, la festa si è protratta fino a tarda sera nel chiostro della chiesa di Sant’Agostino con un coinvolgente dJ-set che è riuscito a far ballare insieme tre generazioni.
Vicolo Cechov, Scuola nazionale di improvvisazione teatrale e teatro con diverse sedi in Italia tra cui Montegiorgio, dopo i tre sold-out torna a teatro con "Kaleido, Psicostorie improvvisate", spettacolo di improvvisazione per sensibilizzare sulla tematica del sostegno psicologico. L’appuntamento è per sabato 4 novembre, alle ore 21.30, nel teatro Comunale a Monte San Martino. Tra le protagoniste ci sarà Laura Marziali, attrice marchigiana impegnata di recente a Milano e in diverse trasmissioni televisive nazionali. La regia è firmata da Candy Castellucci. L’evento rientra nel Festival Storie e per l'occasione va ad arricchire la rassegna "Saperi e sapori della mela rosa" che animerà Monte San Martino tra il 4 e il 5 novembre.
"Kaleido" è uno spettacolo improvvisato variopinto e imprevedibile sulle ossessioni e sulle manie delle pazienti e dei pazienti di uno psicoterapeuta. È un turbine di storie che riflette la quotidianità di tutte le persone. "Così come avviene in un caleidoscopio - spiegano Castellucci e Marziali - gli attori cambieranno ruoli per assumere combinazioni sempre diverse. La performance nasce dalla necessità di esplorare alcuni meccanismi degli esseri umani e ha l’obiettivo di coniugare l’arte dell’improvvisazione teatrale alla sensibilizzazione di tematiche sociali, in questo caso l’importanza della cura della salute mentale e dei percorsi psicoterapeutici". In scena 8 attori: Candy Castellucci, Laura Marziali, Mariangela Ciucani, Emanuela Squarcia, Emilio Toffano, Andrea Tomassini, Sofia Trapé, Monica Valentini.
Il Festival Storie mette in rete ben 11 borghi delle province di Fermo e Macerata che hanno vissuto nel 2016 il dramma del terremoto: 33 appuntamenti nei teatri storici, nelle piazze, nei siti più suggestivi di Belmonte Piceno, Grottazzolina, Montappone, Montefalcone Appennino, Santa Vittoria in Matenano e Servigliano della provincia di Fermo; Caldarola, Loro Piceno, Monte San Martino, Penna San Giovanni e Sant'Angelo in Pontano della provincia di Macerata. Un fazzoletto di terra che unito somma poco meno di 16.000 abitanti. La sinergia coinvolge: Regione Marche, Camera di Commercio, Unione Montana dei Monti Azzurri, Unione Montana dei Sibillini, Province di Fermo e di Macerata, Sistemi turistici di Fermo e di Macerata, Fondazione Carima, Fondazione Carifermo, Banca del Piceno, Carifermo e decine di partner privati.
L’inaugurazione del teatro, dopo 7 anni dal terremoto, e l’arrivo dello storico dell’arte e sottosegretario Vittorio Sgarbi. Una giornata da ricordare, quella di sabato 28 ottobre, per Monte San Martino. Alle ore 18 ci sarà il taglio del nastro per l’inaugurazione del teatro comunale, tirato a lucido dopo le ferite del sisma del 2016. A seguire il professr Vittorio Sgarbi parlerà di Carlo e Vittore Crivelli che proprio nel piccolo centro del Maceratese hanno lasciato opere di inestimabile valore.
Sgarbi parteciperà all’evento come ospite del Festival Storie, la rassegna intercomunale sostenuta dalla Regione Marche che unisce ben 11 piccoli borghi del Maceratese e del Fermano sotto la direzione artistica di Saverio Marconi e Manu Latini. “Dopo 7 anni – dice Matteo Pompei, sindaco di Monte San Martino – la locale comunità si riappropria del Teatro Comunale, danneggiato dal terremoto".
"Per portare a termine il recupero abbiamo attinto a vari canali di finanziamento per complessivi 500mila euro. Ringrazio tutte le imprese che hanno lavorato al restyling e la Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata che ha sostenuto le spese per gli arredi. Sarà per noi un onore avere per tale occasione il sottosegretario Vittorio Sgarbi che ci parlerà di Carlo e Vittore Crivelli che, dopo secoli, continuano a dare lustro a Monte San Martino”.
Monte San Martino vanta un tesoro artistico di inestimabile valore. Posizionata sulla sommità del colle, la chiesa di San Martino, infatti, è unica al mondo per un record ineguagliabile: all’interno vi sono conservate opere pittoriche (tre Crivelli e un Girolamo Di Giovanni) di rara bellezza oltreché uniche nel suo genere. Tra queste il celebre polittico firmato da Carlo e Vittore Crivelli: si tratta dell’unica opera al mondo realizzata insieme dai due fratelli veneziani. Il Festival Storie celebra Monte San Martino e i suoi tesori raccontando particolari inediti e la storia di tali opere.
Lo farà ospitando la lectio magistralis del professor Vittorio Sgarbi, storico dell’arte di fama internazionale e sottosegretario alla Cultura. La chiesa di San Martino, ad una navata, ospita, appunto, tre polittici di Vittore Crivelli (1440-1502), su uno dei quali è possibile riconoscere la mano del fratello Carlo (1430/35-1500). Le opere in questione risalgono al periodo intorno al 1490. Vi è inoltre un polittico di Girolamo di Giovanni da Camerino datato 1473. In questa chiesa è presente tra l’altro un pregevole organo, opera di Giovanni Fedeli, tornano in funzione di recente.
Il Festival Storie mette in rete ben 11 borghi delle province di Fermo e Macerata che hanno vissuto nel 2016 il dramma del terremoto: 33 appuntamenti nei teatri storici, nelle piazze, nei siti più suggestivi di Belmonte Piceno, Grottazzolina, Montappone, Montefalcone Appennino, Santa Vittoria in Matenano e Servigliano della provincia di Fermo; Caldarola, Loro Piceno, Monte San Martino, Penna San Giovanni e Sant'Angelo in Pontano della provincia di Macerata. Un fazzoletto di terra che unito somma poco meno di 16.000 abitanti. La sinergia coinvolge: Regione Marche, Camera di Commercio, Unione Montana dei Monti Azzurri, Unione Montana dei Sibillini, Province di Fermo e di Macerata, Sistemi turistici di Fermo e di Macerata, Fondazione Carima, Fondazione Carifermo, Banca del Piceno, Carifermo e decine di partner privati.
Zakia Seddiki, moglie dell'ambasciatore Luca Attanasio, ucciso il 22 febbraio 2021 in un attentato a Goma nella Repubblica Democratica del Congo, ha partecipato a Monte San Martino alla consegna dei diplomi del corso di Quality Food concordato tra l’azienda maceratese Self Globe e il Fondo di promozione dell’industria della Repubblica del Congo, con il supporto dell’Università di Camerino.
Diciassette giovani congolesi, dai 25 ai 40 anni, tutti laureati nel settore agronomico, per quattro settimane sono stati ospitati nel Maceratese e hanno frequentato il corso basato sulla conoscenza della gestione igienico-sanitaria di tutta la filiera agroalimentare.
Un corso giunto alla seconda edizione, tenuto dopo alcuni rinvii dovuti al covid e nato dall’intuizione dell'imprenditore Tarcisio Senzacqua, amministratore unico della Sint Tecnologie e della Self Globe, aziende che proprio nel Congo vantano anni di collaborazione con privati ed enti governativi per progetti di trasformazione agroalimentare, implementazione di strutture adibite a caseifici e impianti di macellazione.
Vista l'esperienza di Senzacqua, il Ministero dell’Industria ha accolto il progetto di formare le giovani eccellenze congolesi per creare un valore aggiunto nella Repubblica Democratica del Congo. Un progetto che l’ambasciatore Luca Attanasio aveva appoggiato in toto, favorendo gli scambi di esperienze tra l'Italia e il paese dell'Africa centrale.
Alla cerimonia di consegna dei diplomi hanno partecipato il sindaco Matteo Pompei, il presidente dell’Unione Montana Giampiero Feliciotti, l’imprenditore Tarcisio Senzacqua, il prof. Carlo Renieri (Università di Camerino). Tra le autorità congolesi presenti a Monte San Martino, da segnalare Jean Dieudonné Kavese (direttore di Gabinetto del Ministro dell’Industria) e Charles Omary Biladi (direttore del centro studi del Fondo di promozione dell’Industria).
Commossa Zakia Seddiki Attanasio: "È con grande piacere che ho accolto l’invito di Tarcisio Senzacqua, amico di Luca, a presenziare alla consegna dei diplomi. Ricordo benissimo che questo progetto, molto importante per la Repubblica Democratica del Congo, era stata accolto con grande entusiasmo da Luca, il cui obiettivo da Ambasciatore è stato anche quello di accompagnare gli imprenditori italiani seri e lungimiranti nel favorire anche nel Congo la diffusione dei loro modelli vincenti. Purtroppo Luca non ha potuto vivere la gioia di vedere questi 17 ragazzi congolesi formati e pronti per mettere in pratica le conoscenze acquisite qui in Italia".
"Avranno un grande avvenire nel realizzare nella terra natìa progetti imprenditoriali nel campo agroalimentare, prendendo spunto da questa esperienza che è stata unica. Questa esperienza italiana è stata un punto di partenza molto solido per costruire il loro futuro e anche il futuro di tanta gente - ha aggiunto Zakia Seddiki -. Esprimo le più sincere congratulazioni per questo il corso che si è appena concluso e auguro ogni bene alla Repubblica democratica del Congo. Lo dico con forza: ogni bene al Congo, perché non sono stati i congolesi a toglierci Luca, l’agente di scorta Vittorio e l’autista Mustapha. Rinnovo i complimenti alla Self Globe e ai protagonisti di questo importante progetto".
Sabato 23 settembre, alle ore 17:30, a Monte San Martino sarà inaugurato il "Il Melo in fiore", il nuovo asilo nido comunale. Una cerimonia di apertura sentita da tutta la comunità monsammartinese e dall’amministrazione comunale che dalla soddisfazione per il raggiungimento di questo traguardo viene ripagata dei numerosi sforzi fatti in questi mesi di duro lavoro.
"Abbiamo voluto puntare sul nostro plesso scolastico Don Ricci di Monte San Martino - osserva l’assessora alla cultura, Valentina Carassai - una struttura adeguata sismicamente, sicura e strutturata per garantire condizioni ottimali ai nostri giovani che costruiscono proprio in quei locali la base per il loro futuro. Abbiamo voluto creare un asilo nido moderno, pronto per essere certificato in un prossimo futuro come struttura Montessoriana".
"Le energie spese in questo progetto sono state molte ma la spinta era forte, dettata dal desiderio di portare un servizio nuovo a supporto dei piccoli e delle loro famiglie, dalla volontà di porre una prima pietra sulla strada che ci deve allontanare dalla tendenza, rafforzata dopo il sisma, allo spopolamento, alla perdita di servizi essenziali e al generale svilimento delle aree interne maceratesi", aggiunge l’assessore Carassai.
"Il Melo in Fiore" parte con 7 iscritti, ma nasce per ospitare fino a 12 bambine e bambini. Orgoglioso il sindaco Matteo Pompei: “Con immenso piacere riusciamo oggi ad aprire un servizio che non trova precedenti nel passato di Monte San Martino e che mira a rendere la comunità del nostro borgo dotata di tutti i servizi scolastici dagli 0 ai 14 anni. Tutto ciò è stato realizzato con grandi sforzi da parte dell'amministrazione comunale ma anche con il prezioso aiuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, dall’Unione Montana dei Monti Azzurri e dai Comuni limitrofi che hanno contribuito per creare questo servizio a carattere territoriale e non solo locale. Il mio ringraziamento va a tutti quelli che hanno lavorato per realizzare in tempi brevissimi una struttura che sarà il fiore all’occhiello per il nostro paese”.
Tutto pronto quindi per l’inaugurazione che vedrà una cerimonia di apertura con tanti esponenti della politica del territorio, enti, fondazioni, comuni e tanti cittadini curiosi di conoscere questa nuova realtà educativa.
Mentre ancora si odono gli echi del grande successo della prima parte del festival Le Parole della Montagna, svoltasi a Smerillo dal 13 al 16 luglio, gli organizzatori si preparano al gran finale.
I commenti del numerosissimo pubblico accorso a Smerillo consacrano l’edizione 2023 del festival come la migliore. I tanti personaggi illustri, infatti, che hanno impreziosito il programma – solo per citarne alcuni, il semiologo Stefano Bartezzaghi, gli alpinisti di fama mondiale Alex Txikon e Tamara Lunger, il campione mondiale Franco Causio – unitamente ai grandi spettacoli andati in scena, si pensi alla stupefacente unione di circo e poesia o al concerto orchestrale in omaggio ad Ennio Morricone o ancora, alla performance live del pittore Giuliano Del Sordo, hanno reso esclusiva l’intera kermesse.
Giusto il tempo di riorganizzarsi ed è pronto il programma per i piccoli borghi di Monteleone di Fermo e Monte San Martino, che il festival insieme a Smerillo, ha unito in una efficace rete, che pone le sue radici nella cultura.
Venerdì 21 luglio alle ore 21, a Monteleone di Fermo, è la volta del professor Umberto Galimberti che proporrà le sue attese riflessioni sul tema della responsabilità nell’era della tecnica. D’altronde, la responsabilità è l’ingrediente principale della cordata, parola messa a tema dell’intera manifestazione per essere indagata nei suoi significati simbolici; ogni alpinista è responsabile con la sua azione della salvezza dell’altro, ogni errore potrebbe essere fatale per tutta la cordata.
La montagna ci suggerisce, allora, che il cammino da percorrere non è del singolo, ma del gruppo unito da una forza comune e che forse ci salviamo se iniziamo a sentirci responsabili l’uno nei confronti dell’altro.
Si prosegue, in conclusione del Festival, domenica 23 luglio ore 17, a Monte San Martino, con un salotto letterario che vede protagonista la scrittrice Rosanna Vittori e quindi alle ore 18 , l’atteso incontro con il medico e psicoterapeuta Alberto Pellai, per parlare di amore all’interno della famiglia, sia in riferimento alla coppia che alla relazione genitori-figli.
Alle ore 21 , presso la Chiesa Madonna delle Grazie, il concerto con il violinista Hans Liviabella, "Le Quattro Stagioni di Vivaldi", nell’ambito dei Concerti delle Grazie, organizzati dal comune di Monte San Martino.
"L’intensità e l’eccezionalità delle precipitazioni di questi giorni hanno causato gravi e diffusi danni alla rete stradale provinciale. I tecnici della provincia, che ringrazio per l’intenso lavoro, si sono attivati immediatamente per attenuare i disagi e scongiurare ulteriori situazioni di criticità, ma tutto questo potrebbe non bastare visto che il maltempo sembra perdurare".
Il presidente della provincia, Sandro Parcaroli, spiega come dopo l’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il Maceratese negli ultimi due giorni, l'ente si sia mosso per chiedere l’intervento della Regione e del Governo a sostegno dei territori colpiti e lo stato di emergenza. Al momento nessuna strada provinciale risulta chiusa al traffico, ma sono diverse le frane e gli smottamenti rilevati dai tecnici dell’Ufficio viabilità.
Smottamenti sono stati registrati sulla Sp 22 Castelraimondo-Camerino; Sp 113 Sant’Angelo-Monte San Martino; Sp 34 Corridoniana; Sp 67 Macina-Monte San Giusto; Sp 2 Apirese; Sp 36 Corridonia-Petriolo; Sp 41 Divina Pastora; Sp 53 Gioacchino Murat; Sp 108 Rotelli; Sp 162 Pollenza-Casette Verdini; Sp 117 Sant’Urbano.
Frane hanno interessato, invece, la Sp 113 Sant’Angelo-Monte San Martino; la Sp 55 Gualdo-Santa Croce dove si è verificata anche la spaccatura della strada, la Sp 98 Polverina-Fiastra e la Sp 61 Loro-Macina, dove si è verificato anche il distaccamento di un cordolo.
Si sta intervenendo, invece, per eliminare il fango sulla strada presente sulla Sp 22 Castelraimondo-Camerino, sulla Sp 103 Rambona-San Giuseppe e sulla Sp 111 San Faustino. Sulla Sp 23 Cervidone (Cingoli), inoltre, si è verificata una spaccatura della strada.
"Nei prossimi giorni provvederemo a una stima dei danni e i tecnici della Provincia continueranno gli interventi per garantire la sicurezza sul territorio - conclude il Presidente Parcaroli -. Nel frattempo invito tutti alla massima attenzione sulle strade perché le criticità sono ancora molte".
Anche strada statale 210 "Fermana Faleriense" è temporaneamente chiusa in entrambe le direzioni in località Monte San Martino (km 41,700) in provincia di Macerata, a causa di una frana. Il traffico è deviato con indicazioni sul posto. Il personale Anas è intervenuto al fine di valutare tutti gli interventi necessari per ripristinare la circolazione nel più breve tempo possibile.
Sta per partire la nuova legislatura per il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze di Monte San Martino, dopo il voto che si è svolto presso il plesso scolastico "Don Ricci". I programmi presentati dai giovani candidati hanno interessato molti punti della vita sociale della comunità del piccolo borgo e sono state avanzate all'amministrazione comunale proposte riguardanti il miglioramento dei servizi per i giovani (spazi pubblici, sport, biblioteca) e l'implementazione dell'offerta scolastica ma anche la messa a disposizione degli stessi studenti per attività sociali come il volontariato verso i più bisognosi e gli anziani, la creazione di giovani guide turistiche museali per persone con disabilità e l'organizzazione di giornate all'insegna dell'ambiente e della raccolta di rifiuti nel territorio.
La maggioranza dei voti è andato al gruppo "Piccole cose Grandi progetti! Little things Big projects" a totale trazione femminile. Di seguito l'elenco dei nominativi eletti per questa nuova legislatura: Anita Midena (Sindaco), Emma Lancioni (Vice-Sindaco), Gaia Cesari, Maisa Hammami e Beatrice Giacomozzi.
"Sono molto soddisfatto del lavoro svolto dagli studenti e felice che ci sia un nuovo Consiglio a gestione femminile - ha dichiarato il sindaco Matteo Pompei -. Ho avuto il piacere di assistere alla presentazione dei programmi delle 3 liste di candidati e sono rimasto davvero stupito dai contenuti nelle loro proposte. Mentre ascoltavo i nostri giovani studenti, ho avuto la sensazione che un futuro sostenibile potrà essere garantito se daremo maggiore spazio alle loro idee e alle loro aspirazioni".
"Quando i giovani consigliano agli adulti la giusta direzione da prendere, è davvero una grande soddisfazione! Ora ci aspetta un lavoro da fare per realizzare quanto più possibile delle proposte avanzate nei loro programmi di candidatura - ha concluso il primo cittadino -. Il mio ringraziamento va a tutti gli studenti che hanno partecipato con impegno ed interesse, alla dirigente dell'Istituto Comprensivo "G.Leopardi" e ai docenti che hanno dato seguito a questa importante iniziativa. Nelle piccole scuole nascono i grandi progetti".