Ci sono anche due atlete della Cbf Balducci Hr Macerata tra le convocate per un stage con il ct della Nazionale Julio Velasco, che si terrà nella mattinata di sabato 8 febbraio al Pala Jessy Owens di Calderino: si tratta della palleggiatrice classe 2006 Safa Allaoui e della centrale Sara Caruso, nata nel 2001.
In occasione della Final Four della Coppa Italia Frecciarossa, grazie all’accordo tra la Federazione Italiana Pallavolo e la Lega Volley Femminile, il commissario tecnico Velasco sosterrà infatti lo stage di allenamento che vedrà coinvolte quindici atlete. Le giocatrici convocate appartengono a club che disputano il campionato di Serie A2.
Questo il commento del presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris: "Per me la Serie A, pur necessariamente divisa tra A1 e A2, è sempre stata un movimento solo. In A2, crescono non solo le atlete che saranno le campionesse del domani accanto a giocatrici di grande livello ed esperienza, ma si strutturano anche le società che si devono attrezzare per fare il salto verso la massima categoria".
"In questo senso, la pallavolo femminile italiana di vertice è assolutamente una realtà unica nel panorama internazionale perché da anni LVF ha impostato un lavoro di crescita complessiva del movimento. Quindi grazie a coach Velasco per questo stage di allenamento in occasione delle Finali di Coppa Italia a Bologna", ha concluso Fabris.
Concluderà il suo lungo e prestigioso cammino nella polizia stradale il prossimo 1° febbraio l’ispettore Flavio Marconi che, dopo oltre 40 anni di servizio, si congeda dalla caserma “Pasquale Paola” di Macerata. Una carriera esemplare quella di Marconi, che ha segnato un punto di riferimento per i suoi colleghi e una risorsa fondamentale per la comunità, con un impegno che ha attraversato vari momenti cruciali e grandi eventi della provincia.
Nel corso della sua carriera, l'Ispettore Marconi ha messo in campo capacità organizzative straordinarie, come nel caso delle celebri gare ciclistiche, tra cui il Giro d’Italia e la Tirreno-Adriatica, dove ha gestito l’ordine pubblico e coordinato il personale di polizia stradale per garantire la sicurezza degli atleti e del pubblico.
Un altro capitolo significativo della sua carriera è stato il servizio prestato durante le emergenze sismiche, come il terremoto che ha colpito le Marche e l’Umbria nel 1997, e successivamente nel 2016. In quelle tragiche circostanze, Marconi ha contribuito in prima linea, affrontando con coraggio e determinazione le difficoltà e le necessità delle persone colpite.
Oltre a queste attività straordinarie, l'Ispettore Marconi ha svolto regolarmente servizi di ordine pubblico, tra cui i controlli allo stadio, le operazioni di sicurezza durante il pellegrinaggio Macerata-Loreto, e le ronde per monitorare le stragi del sabato sera. L'ispettore ha fatto anche da scorta ai trattori durante le proteste dello scorso anno.
"Flavio è stato un vero faro per noi, affermano i suoi colleghi. Il suo carisma, la sua dedizione al servizio e la sua capacità di creare unione tra noi sono sempre state un punto di forza. Le sue iniziative extra lavorative hanno contribuito a creare un legame profondo tra noi tutti".
Torna il ciclo di incontri dedicato al tema “Meditazione e presenza mentale. Come affrontare le situazioni quotidiane con maggiore armonia interiore”, promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata. Dopo il successo della scorsa edizione, il programma si arricchisce di quattro appuntamenti che offrono un’occasione per esplorare il rapporto tra meditazione e benessere personale.
Il primo incontro, dal titolo “La meditazione mediterranea”, si terrà mercoledì 5 febbraio alle 18 presso l’aula “Omero Proietti” (via Garibaldi 20, III piano). relatore sarà Duccio Demetrio, figura di riferimento a livello nazionale e internazionale per gli studi sulla vita interiore e sull’orientamento dell’esistenza.
Seguiranno tre appuntamenti: venerdì 14 febbraio con Arianna Fermani, che approfondirà il tema “Meditazione e cura di sé”; mercoledì 26 febbraio con Massimo Orlandi, che tratterà “La meditazione per agire”; mercoledì 5 marzo con Franco Fabbro, che parlerà di “Stare di fronte al dolore”. Tutti gli incontri si svolgeranno alle 18 nella stessa sede.
La partecipazione è libera e aperta a tutti, senza necessità di prenotazione. Un’occasione unica per avvicinarsi alla meditazione e scoprire come applicarla nella vita di ogni giorno.
Sabato 1° febbraio, alle 9:30, nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti, il Rotary Club di Macerata, con il patrocinio del Comune di Macerata e dell'Università di Macerata, organizza un seminario dal tema "Il ruolo della Pace nelle relazioni internazionali". L'incontro, aperto alla cittadinanza, avrà come obiettivo la riflessione sul ruolo del Rotary International nella promozione della pace a livello globale e sulle ragioni che portano ai conflitti internazionali.
Il Rotary International, infatti, ha un impegno storico nella formazione di giovani leader capaci di mediare in situazioni di conflitto e sostenere le popolazioni vulnerabili che fuggono da guerre e violenze. Proprio per queste attività, il club ha ottenuto un seggio permanente alle Nazioni Unite, dimostrando l'importanza del suo contributo alla diplomazia internazionale e alla costruzione di una pace duratura.
Il seminario si aprirà con i saluti istituzionali della presidente del Rotary Club di Macerata, Irene Tedone, del sindaco di Macerata e presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, e del rettore dell'Università di Macerata, John McCourt. Seguiranno gli interventi di esperti del settore, coordinati da Andrea Angeli, ex funzionario delle Nazioni Unite e peacekeeper in numerosi teatri di guerra.
Interverranno il professor Aldo Ferrari dell'Università Ca' Foscari di Venezia, Pierluigi Franco, giornalista Ansa, e il professor Fabrizio Marongiu Bonaiuti dell'Università di Macerata. Gli esperti discuteranno le ragioni storiche, culturali e giuridiche alla base dei conflitti internazionali, proponendo possibili soluzioni per la costruzione della pace.
L'evento rappresenta un'importante opportunità per la cittadinanza di approfondire temi rilevanti riguardanti la diplomazia, la mediazione dei conflitti e la cooperazione internazionale per la pace, con il contributo di esperti di livello internazionale.
"Il mattatoio di Villa Potenza non deve morire". L’allarme è lanciato da Coldiretti Marche, Coldiretti Macerata e Bovinmarche, l’associazione che rappresenta oltre 650 allevatori di bovini, ovini e suini e che nei mesi scorsi era stata protagonista del salvataggio insieme a Coldiretti dell’importante struttura della provincia maceratese, unica in regione ad avere i requisiti per lavorare le carni da conferire a Coop.
Una struttura ancora nuovamente a rischio. "La politica deve prendere una posizione chiara su questo tema. Abbiamo già interrogato la Regione Marche, il sindaco e la stessa Provincia di Macerata ma ancora non abbiamo ricevuto risposte concrete e progetti tangibili. Il territorio non può restare senza un mattatoio per la lavorazione delle carni: è una necessità essenziale per il settore zootecnico locale. Non possiamo più attendere. Se non arriverà una presa di posizione chiara e risolutiva, siamo pronti a mobilitarci” annuncia la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni.
Sono circa 600 le aziende zootecniche che si rivolgono al mattatoio di Villa Potenza per la macellazione dei propri capi. Senza, per chi conferisce a Coop, l’alternativa è andare a Teramo o Faenza, con il relativo aumento dei costi, senza considerare la perdita di qualità dovuta allo stress del bestiame durante il trasporto. Nata negli anni ‘90, la struttura ha avuto, nel tempo, difficoltà gestionali ed economiche che sono peggiorate con la crisi Covid. Tanto che oggi è in mano a un commissario liquidatore che ha affidato la gestione al Consorzio Cozoma, "il quale, però, non riesce più ad andare avanti – spiega Domenico Romanini, presidente di Bovinmarche - e minaccia la chiusura. Gli allevatori rischiano di dover spostare la macellazione fuori regione, aumentando i costi e noi stiamo valutando soluzioni per ridurre l’impatto sugli allevatori”.
Coldiretti, regionale e maceratese, fin dall’inizio della crisi avevano subito fatto appello alle Istituzioni per intervenire. “La provincia di Macerata è una delle più importanti per la zootecnia regionale e non può rimanere senza una struttura che è vitale per tutto il settore – conclude il direttore di Coldiretti Marche, Alberto Frau – in questi 5 anni siamo riusciti a far stanziare tra le varie misure quasi 24 milioni di euro per il settore zootecnico bovino, ma sul mattatoio abbiamo sentito solo tante dichiarazioni di intenti; è giunto il momento di mantenere le promesse. Chiediamo subito alla politica di aprire un tavolo di crisi ma se non ci saranno atti concreti a stretto giro saremo costretti a manifestare in piazza in modo corposo come e' nostra prassi. Non c’è più tempo da perdere”
Nella serata di giovedì 30 gennaio, personale della polizia di Stato congiuntamente a quello dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia locale, ha effettuato dei controlli straordinari del territorio nel comune di Macerata. A seguito dell’attività sono state identificate circa 100 persone di cui numerose straniere, tutte regolari sul territorio nazionale.
le forze dell'ordine hanno poi operato dei controlli sia nel centro cittadino, particolarmente affollato in occasione del giovedì universitario, sia nelle zone più periferiche e nello specifico nelle aree industriali e commerciali di Piediripa e Corridonia.
Sono stati volti alcuni posti di controllo all’esito dei quali è stato fermato un cospicuo numero di mezzi ed elevate più di 30 sanzioni amministrative al codice della strada. In occasione di alcuni posti di controllo è stato anche utilizzato l’etilometro da parte della polizia stradale; numerosi sono stati i soggetti identificati con pregiudizi di polizia.
All’esito di alcune verifiche amministrative compiute nei confronti di esercizi commerciali, è stata accertata una violazione della normativa di riferimento e per questo è stato sanzionato ed invitato a regolarizzare la propria posizione un commerciante del centro cittadino.
Il servizio si è concentrato nel centro cittadino anche per mezzo di appostamenti, nei pressi dei giardini Diaz e della stazione ferroviarie nonché nelle aree periferiche di Piediripa e di Corridonia in particolar modo nelle aree commerciali ed industriali.
Le Fiamme Gialle del nucleo di polizia economico-finanziaria di Macerata hanno recentemente eseguito un'importante operazione nell'ambito del contrasto al riciclaggio di denaro, con particolare attenzione alle violazioni delle normative relative all'uso del contante. L'indagine ha riguardato un broker che operava come intermediario nella commercializzazione di prodotti alimentari, per conto di una società estera, a favore di grossisti in tutta Europa.
Nel periodo compreso tra il 12 gennaio 2023 e il 17 gennaio 2024, il broker ha riscosso circa 600.000 euro da sei clienti, principalmente in denaro contante, con operazioni che superavano i 5.000 euro, in parte effettuate in un’unica soluzione e in parte frazionate in modo artificioso, per eludere la normativa antiriciclaggio. La guardia di finanza ha quindi avviato accertamenti sui responsabili, con la segnalazione di sette persone all’autorità competente per l'adozione di sanzioni amministrative, che variano da un minimo di 23.000 euro a un massimo di 1.150.000 euro, sia per i clienti che per il broker.
Nel corso dell'attività ispettiva, è emerso che il commercialista del broker aveva omesso di inviare le necessarie comunicazioni al Ministero dell'Economia e delle Finanze riguardo le violazioni delle disposizioni sull'uso del denaro contante. Nonostante fosse a conoscenza delle operazioni sospette attraverso il proprio incarico professionale, il commercialista non aveva segnalato tempestivamente gli importi movimentati, pari a 600.000 euro. Per questa condotta, il professionista è stato anch'esso segnalato per l’avvio di procedimenti sanzionatori, con multe che vanno da un minimo di 69.000 euro a un massimo di 345.000 euro.
La guardia di finanza, attraverso i suoi controlli specialistici, svolge un ruolo cruciale nella prevenzione delle infiltrazioni criminali e nel contrasto al riciclaggio di denaro illecito. L'uso del denaro contante per importi superiori alla soglia di legge, infatti, è una delle principali modalità utilizzate per occultare il flusso di denaro "sporco". La normativa impone che le transazioni superiori ai 5.000 euro avvengano esclusivamente attraverso strumenti di pagamento tracciabili, come bancomat o carte di credito. Questo sistema, fondamentale per la sicurezza del sistema economico, consente alle autorità di monitorare e fermare sul nascere operazioni sospette.
Gli accertamenti non si fermano qui. Ulteriori indagini verranno condotte per esaminare possibili irregolarità anche sul piano fiscale, con la speranza di individuare altre anomalie che potrebbero essere collegate a un giro di affari illeciti.
Oggi si è tenuto, presso la Prefettura di Macerata, il tentativo obbligatorio di conciliazione riguardo lo stato di agitazione del personale delle aziende concessionarie e operative che gestiscono il Servizio Idrico Integrato nell’ambito dell’AATO3. L’incontro, convocato a seguito della proclamazione dello stato di agitazione da parte delle organizzazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil, ha messo in evidenza la persistente incertezza riguardo al futuro della gestione del servizio, un tema che coinvolge oltre 500 lavoratori e l’intera comunità.
"La motivazione che ha portato alla mobilitazione sindacale è il permanere di una situazione di stallo in merito alla costituzione di unsoggetto Unico di Gestione del Servizio Idrico. Nonostante la scadenza imminente delle attuali concessioni (giugno per CMA/Astea e dicembre per le altre), la mancanza di un percorso chiaro da parte dell’Assemblea dei sindaci dell’AATO3 sta creando preoccupazione tra i lavoratori. Senza una decisione concreta, infatti, la privatizzazione del servizio, attraverso una gara europea, sarebbe inevitabile", si legge in un comunicato congiunto dei sindacati .
Durante il tavolo di conciliazione, coordinato dal viceprefetto Ferraccioni, sono intervenuti i rappresentanti delle Aziende coinvolte, con l’eccezione di Valli Varanensi Srl, i quali hanno assicurato che si sta lavorando su un percorso che dovrebbe portare alla costituzione del soggetto unico di gestione, consentendo la proroga delle concessioni in scadenza e risolvendo la problematica del socio privato in Astea. "I sindaci sono uniti nella volontà di giungere a una soluzione", ha dichiarato il sindaco di Tolentino, presente in collegamento.
Nonostante queste rassicurazioni, i sindacati hanno ribadito la necessità di atti concreti da parte dei sindaci e dell’Assemblea dell’AATO3 per garantire la continuità del carattere pubblico della gestione e la tutela occupazionale dei lavoratori. "Siamo favorevoli alle intenzioni espresse dalle Aziende, ma senza azioni concrete, non possiamo fermare lo stato di agitazione del personale", dicono i sindacati, rappresentati sindacali
Il tentativo di conciliazione si è quindi concluso con un mancato accordo, e i sindacati hanno dichiarato che, se non verranno prese misure decisive a breve, si procederà con azioni di mobilitazione, incluso lo sciopero generale del personale. "Se non si arriva a una soluzione, saremo costretti ad intensificare le nostre azioni per difendere il servizio pubblico e i diritti dei lavoratori", affermano.
Parallelamente, gli incontri territoriali organizzati dalle segreterie Confederali di Cgil, Cisl e Uil hanno visto una grande partecipazione da parte dei cittadini. L’assemblea pubblica di ieri a Cingoli, che ha seguito quelle di Recanati, Macerata, San Severino, Tolentino, Muccia e Civitanova Marche, ha visto centinaia di persone presenti. "La comunità è preoccupata e chiede che la politica si assuma finalmente le proprie responsabilità", dichiarano i rappresentanti sindacali.
Il messaggio che emerge da queste mobilitazioni è chiaro: i cittadini e i lavoratori chiedono alla classe politica di garantire la difesa del carattere pubblico del servizio idrico e di evitare che l’acqua, un bene fondamentale, venga sacrificata in nome del profitto. "Il tempo sta scadendo", concludono i sindacati, ribadendo la necessità di una soluzione urgente e condivisa.
Oggi, l’ospedale di Macerata saluta con affetto e gratitudine il dottor Vincenzo Campogiani, dirigente medico presso il reparto di Nefrologia, che dopo anni di impegno, competenza e dedizione, ha deciso di intraprendere il suo meritato pensionamento. Con questo passo, si chiude un capitolo significativo della sua carriera, lasciando un'impronta profonda sia nella sanità che nella vita dei tanti pazienti e colleghi che lo hanno avuto accanto.
"Il dottor Campogiani ha intrapreso la sua carriera con passione e dedizione, diventando una figura fondamentale nel reparto di Nefrologia dell’ospedale di Macerata. Con una solida preparazione scientifica e una straordinaria umanità, ha saputo instaurare un rapporto di fiducia con i pazienti, accompagnandoli con competenza e empatia nelle difficoltà delle malattie renali. La sua capacità di ascolto e il suo approccio attento e rispettoso hanno reso il dottor Campogiani un punto di riferimento per chiunque si sia trovato a varcare la soglia del suo reparto", si legge in una nota del personale ospedaliero
"In questi anni, il dottor Campogiani ha fatto parte di un team di eccellenza, guidato dal dottor Franco Sopranzi, che ha affrontato le sfide della medicina con professionalità, ma anche con quel tocco umano che è fondamentale per una cura di qualità. Il suo pensionamento rappresenta una grande perdita per l’ospedale di Macerata, ma è anche l’occasione per riflettere sull’importanza del suo impegno, che ha lasciato una traccia indelebile non solo nel reparto di Nefrologia, ma anche nei cuori di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di lavorare con lui".
I colleghi, gli infermieri, il personale medico e i pazienti del reparto di Nefrologia e Dialisi, insieme alla direzione dell’ospedale di Macerata, vogliono esprimere il "loro più sincero ringraziamento al dottor Campogiani per la dedizione, l’umanità e l’eccezionale professionalità con cui ha svolto il suo lavoro. Il suo contributo non si limita ai risultati medici, ma tocca anche la sfera emotiva, migliorando la vita delle persone che ha curato e che non lo dimenticheranno mai".
"Auguriamo al dottor Vincenzo Campogiani una pensione serena, ricca di soddisfazioni personali e familiari, consapevoli che la sua passione per la medicina rimarrà sempre nel suo cuore. La sua carriera, contraddistinta da amore per il proprio lavoro e impegno instancabile, continuerà a essere un esempio per le generazioni future di medici e operatori sanitari".
Gennaio è il mese della prevenzione del tumore del collo dell'utero e la Regione Marche promuove la prevenzione secondaria di questa patologia attraverso gli screening oncologici. Fino a giugno 2023 lo strumento per la diagnosi precoce di questa patologia era il Pap Test, mentre dal mese di luglio dello stesso anno è strato introdotto l’Hpv Test insieme al nuovo protocollo regionale.
“Nel 2024 come Ast di Macerata abbiamo effettuato più di 7000 esami, Pap Test e Hpv Test, che rappresentano il 33% di adesione da parte delle donne– afferma la dottoressa Lucia Marinelli, responsabile degli Screening dell’Azienda sanitaria. -È un buon risultato perchè abbiamo mantenuto la stessa adesione di quando si eseguiva come esame solo il Pap Test, ma cercheremo in futuro di migliorarci”.
Le campagne di prevenzione primaria (vaccino anti-HPV) e secondaria (test HPV e PAP test) rivestono un ruolo cruciale nel ridurre sensibilmente l'incidenza del tumore, pur essendo in Italia ancora bassi i dati delle coperture vaccinali. “Il tumore del collo dell'utero è il secondo per frequenza tra le donne dopo il tumore della mammella, con circa 2500 diagnosi l'anno. È causato da un'infezione da papillomavirus umano (HPV), che si trasmette per via sessuale.
La maggior parte delle infezioni regredisce spontaneamente, tuttavia quando la stessa persiste nel tempo si formano lesioni nel tessuto del collo dell'utero che possono evolvere in cancro. I programmi di screening offerti dalla sanità pubblica permettono di eseguire gratuitamente esami specifici per individuare precocemente lesioni pre-cancerose in modo da poterle trattare e risolvere” - spiega il dottor Mauro Pelagalli, primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ast di Macerata.
La letteratura scientifica dimostra sia l'efficacia della vaccinazione anche in chi ha già ricevuto trattamenti per lesioni preneoplastiche, che la maggiore efficacia dell'Hpv Test rispetto al Pap Test nel trovare lesioni, nella fascia di età 30-64 anni. “L’Ast di Macerata è impegnata in prima linea nella promozione di campagne di screening, perché crediamo che la diagnosi precoce rappresenti l'arma più efficace nella prevenzione del tumore del collo dell’utero” – dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata dottor Alessandro Marini.
“Come Regione abbiamo potenziato la prevenzione oncologica, estendendo la somministrazione del vaccino anti Papilloma virus anche alle farmacie per allargare la platea delle persone vaccinate, con l’obiettivo di contrastare la malattia e di ridurre i costi sanitari- dichiara il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini - La prevenzione è fondamentale per garantire il diritto alla salute dei cittadini, per questo è importante aderire ai programmi di screening e usufruire delle vaccinazioni offerte”.
Da segnalare che il prossimo 15 febbraio, presso la biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, si svolgerà un importante Congresso sul tema della prevenzione, che è intitolato "Prevenire è proteggere, scegli la vaccinazione" e si rivolge a tutti gli addetti ai lavori e alla cittadinanza. È organizzato dall’Unità Operativa di Ginecologia Oncologica, di cui è responsabile la dottoressa Francesca Orici, che fa parte del Dipartimento Materno Infantile dell’AST di Macerata, diretto dal dottor Mauro Pelagalli, in collaborazione con l'Ordine dei Farmacisti della Provincia di Macerata.
"Sono molto orgoglioso di essere qui oggi per dare avvio a un cantiere tanto atteso che darà una svolta alla viabilità non solo della zona di Piediripa e che ci permetterà di poter intervenire successivamente per la manutenzione del ponte già esistente". Così il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli ha aperto questa mattina il cantiere per la realizzazione del nuovo ponte lungo la Sp 34 Corridoniana, che sarà costruito in affiancamento a quello esistente.
"Il nuovo ponte di Piediripa è un tassello molto importante che si inserisce in uno sviluppo complessivo del territorio, penso ad esempio alla Mattei – Pieve, con il nuovo svincolo di Campogiano, al nuovo sottopasso di via Roma, senza dimenticare però lo sviluppo anche della vallata del Potenza, a cui la Provincia sta lavorando", ha aggiunto Parcaroli.
Presenti anche il vicepresidente Luca Buldorini, il sindaco di Corridonia Giuliana Giampaoli, il dirigente dell’ufficio Viabilità della Provincia e responsabile unico del progetto Matteo Giaccaglia, con i tecnici dell'Ente che hanno lavorato al progetto, l’ingegner Marco Petrangeli della Integra srl e i rappresentanti della Rti che si è aggiudicata l’appalto, formata dalla Cagnini Costruzioni srl (ing. Francesca Gubbiotti e Fabio Cagnini) ed Europrogress Group srl. È stato, invece, il parroco di Piediripa, don Roberto D’Annibale, a benedire il cantiere.
"Come avevano annunciato, con l’inizio del 2025 la Provincia avrebbe dato avvio alla costruzione del nuovo ponte di Piediripa e oggi siamo qui a dare contezza di un’altra promessa mantenuta che testimonia un passo fondamentale per il miglioramento della viabilità nella zona - ha aggiunto Buldorini -. Investire in sicurezza stradale significa migliorare la qualità della vita di tutti e sono molto contento che ad aggiudicarsi l’appalto siano state due ditte solide e affidabili. Ringrazio il Ministero delle Infrastrutture per il finanziamento e il costante lavoro che stiamo portando avanti, il dirigente e tutti i tecnici della Provincia per l’importante lavoro svolto che, da oggi, potrà essere monitorato anche da tutti i cittadini".
Il progetto esecutivo, redatto all’interno dell’ufficio Viabilità della Provincia per la parte stradale e dalla società di ingegneria Integra srl per la parte strutturale, prevede la costruzione di un nuovo ponte accanto a quello esistente che presenterà una lunghezza complessiva di 180,45 metri, passando così dalle attuali due corsie alle future quattro corsie (due per ogni senso di marcia).
Prevista anche la realizzazione di una pista ciclopedonale sul lato destro del ponte (direzione Corridonia-Macerata), a due corsie, larga 2,50 metri che permetterà anche la discesa verso le sponde del fiume Chienti, sia dal lato Corridonia che dal lato Macerata. Il progetto prevede anche l’allargamento della strada esistente, verso nord, fino alla rotatoria di intersezione tra la Provinciale 34, la strada 485 e la Provinciale 63 nel comune di Macerata e, verso sud, fino alla rotatoria in prossimità del centro commerciale "CorridoMnia".
Da un punto di vista strutturale è stata scelta una soluzione mista, per cui l’impalcato sarà realizzato in acciaio e calcestruzzo, le fondazioni saranno su plinti in cemento armato, costruiti su pali di grande dimensione.
L’importo complessivo dei lavori ammonta a 9.782.983,82 euro, finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e per il completamento degli interventi sono previsti 350 giorni. Nel tempo programmato per l’ultimazione dei lavori non è compreso il periodo di sospensione necessario per lo spostamento dei sottoservizi da parte degli enti gestori (calcolato in circa 85 giorni).
L'Università di Macerata ha ospitato questa mattina il primo dei quattro incontri ospitati dagli atenei marchigiani dedicati ai dottorati di ricerca innovativi a caratterizzazione industriale, con la partecipazione dell'assessore regionale all'Istruzione e Università Chiara Biondi. Un appuntamento cruciale per approfondire il ruolo strategico dei dottorati nel sistema produttivo regionale e per l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro.
Il rettore John McCourt ha sottolineato il contributo fondamentale dell'Ateneo maceratese nella progettazione iniziale di questo percorso, che dal 2018 ha coinvolto le quattro università marchigiane in una sinergia volta a rispondere alle priorità della Regione, in linea con la Smart Specialization Strategy, e ha inoltre evidenziato i dati del Rapporto 2024 di AlmaLaurea, che confermano l'eccellenza dei dottorati Unimc: il 95,8% dei dottori di ricerca trova occupazione entro un anno dal titolo. McCourt ha quindi lanciato una proposta: "Auspico che la Regione possa valutare un'apertura intersettoriale, andando oltre il focus esclusivamente industriale per includere settori come cultura, impresa sociale e terzo settore. Innovazione significa anche crescita e benessere per la comunità". Un invito a rendere ancora più ampia e inclusiva la collaborazione tra istituzioni e sistema produttivo, in una visione innovativa e sostenibile. L'assessore ha dimostrato grande disponibilità all'ascolto, lasciando spazio a una riflessione condivisa su come rendere ancora più efficaci e inclusivi i dottorati innovativi nelle Marche.
Biondi ha ribadito il forte impegno della Regione per il finanziamento dei dottorati innovativi, con un investimento di oltre tre milioni di euro attraverso il bando FSE+ Marche 21-27, che ha permesso l'attivazione di 40 borse di studio triennali da 21 mila euro annui per un investimento complessivo di oltre tre milioni di euro. "Abbiamo fortemente voluto questo ciclo di incontri presso i nostri atenei regionali per dare il giusto valore all'intervento dei dottorati innovativi, che rappresentano un esempio virtuoso di sinergia tra Regione, imprese e mondo accademico. I dottorati innovativi rappresentano un intervento propulsivo per lo sviluppo socioeconomico regionale, capace di offrire competenze di alto livello e di focalizzarsi su settori di eccellenza del nostro sistema produttivo", ha dichiarato.
La direttrice della Scuola di Dottorato Laura Melosi ha evidenziato come "la ricerca portata avanti nei corsi di dottorato favorisca l'innovazione dell'intera rete e non di una sola azienda". Un approccio sistemico che permette di creare un patrimonio di conoscenze condiviso fra tutti gli attori coinvolti.
Il programma dei Dottorati innovativi promuove la cooperazione tra Atenei, con percorsi condivisi e tutoraggi incrociati; l’interazione con le imprese, attraverso progetti di ricerca mirati; esperienze all'estero, con almeno sei mesi di formazione internazionale; lo sviluppo dei talenti locali, creando opportunità per i giovani laureati marchigiani. I settori d'intervento rientrano nella Strategia di Specializzazione Intelligente e spaziano dal sistema moda e persona alla meccanica ed engineering, fino ai prodotti e servizi per la cultura, l'educazione e la salute.
Si è svolta questa mattina, ai giardini Diaz di Macerata, la cerimonia di commemorazione, promossa dall'amministrazione comunale, in occasione del settimo anniversario dalla morte di Pamela Mastropietro, la 18enne uccisa il 30 gennaio del 2018. La cerimonia si è aperta con la piantumazione di una camelia bianca vicino alla targa posizionata quattro anni fa in ricordo di Pamela Mastropietro.
Dopo il momento di preghiera del vescovo di Macerata, Monsignor Nazzareno Marconi, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, il sindaco Sandro Parcaroli ha voluto testimoniare "la vicinanza della città a Pamela Mastropietro e alla sua famiglia. Abbiamo deciso di posizionare ai giardini Diaz una camelia per dare un messaggio: davanti alla violenza di chi distrugge noi piantiamo nuova vita. Un ringraziamento alle istituzioni per la loro partecipazione che ci permette di esprimere, insieme e in maniera sentita, vicinanza alla famiglia di Pamela; che il suo ricordo possa generare speranza nel solco dei valori positivi della vita".
Dopo il saluto della presidente del Consiglio delle Donne di Macerata Lorella Benedetti, che ha ribadito l’impegno delle istituzioni affinché "questi fatti non accadano mai più" il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità Francesca D’Alessandro ha sottolineato che i "giardini Diaz rappresentano un luogo simbolo di vita cittadina frequentato ogni giorno da tantissimi giovani e, oggi, il pensiero va a Pamela e a tutti i nostri ragazzi ricordando non solo la violenza di quanto avvenuto ma ribadendo il dovere delle istituzioni di attenzionare i nostri figli con serietà e impegno".
"Abbiamo una grande responsabilità perché i nostri ragazzi si sentono sempre più smarriti e fragili; a Macerata, l’azione di governo li mette al centro e voglio rivolgere un sentito ringraziamento alle forze dell’ordine per il lavoro che fanno quotidianamente. L’augurio è che questa commemorazione rappresenti un momento di speranza per la nostra comunità", ha concluso D'Alessandro. Al termine della cerimonia, in collegamento telefonico, ha portato la sua testimonianza anche Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro.
Una giornata all'insegna della formazione e dell'esperienza diretta per gli studenti delle classi 3L e 4L del "Progetto Sport" dell'Ite "Gentili" di Macerata, ospiti della prestigiosa azienda Cucine Lube di Treia. Accompagnati dalla professoressa Eleonora Giannangeli, che ha organizzato l'attività, e dai docenti Cristina Bisonni e Matteo Medori, i ragazzi hanno avuto l’opportunità di immergersi nel mondo di un’eccellenza industriale del territorio.
La visita è iniziata presso lo Showroom Lube, dove gli studenti hanno partecipato a una lezione interattiva incentrata sulla storia, la missione e le strategie aziendali. Particolarmente interessante è stato il focus sul legame tra l'azienda e il mondo dello sport, in particolare la pallavolo, che Lube sostiene con passione, riconoscendone i valori etici e professionali.
Successivamente, gli studenti hanno avuto accesso ai reparti di produzione, osservando da vicino le diverse fasi di lavorazione e i macchinari impiegati. Un'esperienza che ha permesso loro di collegare la teoria appresa in classe con la realtà del mondo del lavoro, offrendo spunti concreti su organizzazione aziendale, innovazione e gestione produttiva.
"La possibilità di visitare un'azienda di questo calibro - ha sottolineato la dirigente scolastica Alessandra Gattari - rappresenta per i nostri studenti un'importante occasione di crescita personale e professionale, arricchendo il loro bagaglio di esperienze e conoscenze". Un'iniziativa che conferma il valore delle collaborazioni tra scuola e impresa, fondamentali per preparare i giovani alle sfide del futuro con una visione più concreta del mondo del lavoro.
Esce domani in libreria "Fede, ultima speranza", il nuovo libro di Andrea Angeli, uno degli italiani più a lungo impegnati in missioni di pace. Angeli, nato a Macerata nel ‘56 questa volta, a differenza dei quattro precedenti, non narra intrepidi comandanti, ambasciatori superstar, caporali coraggiosi o marescialli eroi ma, come recita il sottotitolo, "storie di religiosi in aree di conflitto", vicende il più delle volte poco conosciute.
Non è, né pretende di essere, una rassegna completa di chi ha fatto del bene in nome del proprio credo. L’autore racconta i rappresentanti religiosi - cattolici e ortodossi, ma anche rabbini e imam - incontrali lungo il cammino, dal Cile di Pinochet alle guerre nei Balcani, dalla cattolicissima Timor Est all’'Afghanistan musulmano al 100%, passando per Cambogia e Medio Oriente.
Non mancano riferimenti marchigiani, dai ricorrenti appelli per la pace dell’annuale pellegrinaggio di monsignor Vecerrica all'onnipresente madonnina di Loreto che i militari dell’Arma azzurra portano anche in ogni base all’estero. E poi la storia di Giuseppe Moretti, illustre barnabita recanatese per vent’anni unica avanguardia cristiana a Kabul.
Nella prefazione il presidente della Cei e cardinal vicario di Giovanni Paolo II, Camilllo Ruini, ricorda come l’autore in trent’anni di attività abbia aiutato tanti religiosi a svolgere la propria missione.
Significative anche le recensioni in 4a di copertina: Paolo Rumiz plaude ai preti come quelli citati che fermano le guerre piuttosto che a quelli che benedicono i cannoni, Tiziana Ferrario loda i tanti religiosi rimasti al proprio posto in ogni circostanza mentre l’ammiraglio a quattro stelle James Foggo, comandante Nato Sud Europa, lo definisce "a must read", un libro che deve essere letto. Come i precedenti anche questo volume è pubblicato dalla Rubbettino.
Il futuro delle imprese passa per una stretta integrazione tra tecnologia, intelligenza artificiale e valorizzazione del capitale umano. Questo il tema centrale dell'incontro intitolato “Il futuro delle HR in azienda: persone e tecnologie”, che si è svolto oggi presso la sede di Confindustria Macerata. L'evento, primo del 2025 per il Laboratorio ESG Marche, ha approfondito il ruolo cruciale della sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) nei modelli di business e nei processi aziendali.
Promosso da Intesa Sanpaolo , Confindustria Macerata e Fondazione Marche , il Laboratorio ESG Marche, nato un anno fa, si pone l'obiettivo di sostenere le PMI marchigiane nella transizione digitale e sostenibile, offrendo strumenti concreti per innovare e crescere in ottica circolare.
Ad aprire i lavori sono stati Elisabetta Cristallini , responsabile dell'Area Personale e Lavoro di Confindustria Macerata, e Claudio Stecconi, Direttore dell'Area Imprese Marche. Successivamente, Massimiliano Rossetti, economista del Dipartimento Studi Intesa Sanpaolo, ha presentato un'analisi approfondita sui legami tra investimenti in tecnologia e sviluppo del capitale umano, sottolineando come questi siano essenziali per affrontare le sfide della competitività globale.
Tra le testimonianze più attese, quella di Rebecca Rotti , Startup & SME Innovation di Intesa Sanpaolo Innovation Center, che ha illustrato le best practice di aziende innovative come Beaconforce, Hevolus, Revolt e TAC, stimolando un vivace confronto tra imprenditori e manager.
Alessandra Florio , Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di poter supportare le imprese marchigiane anche in un tema cruciale come la valorizzazione delle persone. La capacità di garantire formazione continua e crescita professionale, soprattutto in un contesto di rapida evoluzione tecnologica, è decisiva per la competitività. Nel solo 2024, abbiamo erogato oltre 500 milioni di euro alle aziende della regione, affiancando a questi finanziamenti un supporto consulenziale mirato”.
Paolo Ceci , Presidente Piccola Industria di Macerata, ha aggiunto: “L'intelligenza artificiale e le tecnologie avanzate sono destinate a ridefinire il ruolo delle HR nelle aziende. Tuttavia, è fondamentale mantenere al centro la persona, con strumenti tecnologici che migliorino la qualità del lavoro e promuovano il benessere. La sostenibilità non è più solo una responsabilità sociale, ma un vero e proprio modello operativo, in cui il ruolo delle HR diventa cruciale per tradurre in azioni concrete i valori ESG”.
Mario Pesaresi , Presidente di Fondazione Marche, ha sottolineato l'importanza strategica del tema: “Il ritmo di evoluzione imposto dalle nuove tecnologie rappresenta una grande opportunità per le Marche. Investire nella formazione e nella qualità delle risorse umane con un approccio ESG permette di creare valore aggiunto sia per le aziende che per i lavoratori. Come Fondazione, siamo impegnati a trasformare idee innovative in imprese capaci di trattenere giovani talenti”.
Dal rapporto presentato dal Dipartimento Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo è emersa una crescita significativa degli investimenti in digitalizzazione e sostenibilità sia a livello nazionale (+35,7% dal 2016) che regionale (+42,6%). Tuttavia, la mancata corrispondenza tra domanda e offerta di lavoro e la fuga all'estero dei giovani laureati restano sfide aperte.
In conclusione, il Laboratorio ESG Marche ha ribadito l'importanza di rafforzare il legame tra innovazione, sostenibilità e sviluppo del capitale umano per affrontare le sfide di un mercato in continua trasformazione, sfruttando appieno le opportunità del Pnrr e accelerando la doppia transizione digitale e green.
Quasi cento maceratesi di tutte le età hanno voluto dare il loro contributo all'iniziativa "Nuotiamo Insieme per il Parkinson", promossa dal Centro Nuoto Macerata Fior di Grano, guidato dal presidente Mauro Antonini, e dal Centro Salvamento Marche presieduto da Franco Pallocchini.
La piscina comunale di Macerata si è appunto riempita di nuotatori per sostenere gli sforzi dell'associazione Parkinson locale e alla fine della giornata si è arrivati ad aver percorso complessivamente 122 km e 75 metri in vasca. Protagonisti un po' tutti, dai triatleti del Centro Nuoto Macerata Fior di Grano, capaci di superare i 2-3 km a testa, ai partecipanti più anziani che, con pochi metri, hanno comunque dimostrato il loro sostegno alla causa.
Per non parlare dei tanti giovani. "A volte sottovalutiamo la capacità dei giovani di mettersi a disposizione e di interessarsi a questioni così importanti - ha sottolineato a tal proposito Mauro Antonini -, ma eventi come questo dimostrano il contrario: sono loro il futuro e sanno dare un grande esempio di solidarietà".
Per i ragazzi anche la forte emozione di incontrare e nuotare assieme a Simone Ruffini, campione del mondo a Kazan nella massacrante 25km. Il tolentinate non solo si è tuffato confrontandosi con i partecipanti, ma si è reso disponibile a rispondere alle loro domande, raccontando le sue esperienze da atleta. Protagonista della giornata anche Roberto Ripani, campione di para-triathlon, esempio concreto di come lo sport possa aiutare ad affrontare il Parkinson con coraggio e determinazione.
Un evento che ha saputo unire sport, solidarietà e sensibilizzazione, lasciando un segno indelebile nella comunità. Va ricordato che è stato il secondo nel giro di pochi giorni, una settimana prima era stato anticipato da un convegno.
Entrambi sono stati organizzati con il patrocinio della Fondazione Limpe-Dismov, della Federazione Italiana Nuoto regionale e dei Servizi Sociali ed hanno visto il sostegno entusiasta dell’assessore comunale Francesca D’Alessandro. Anche per la giornata in piscina l'amministrazione comunale è stata presente, rappresentata dal consigliere Giovanni Pianesi.
Matteo Minnozzi saluta le Marche e si prepara a iniziare una nuova avventura fuori regione. Dopo aver concluso la prima parte di stagione con l'Osimana, mettendo a segno quattro reti tra campionato e Coppa Italia, l'attaccante classe '96 ha scelto il Mezzolara, club ambizioso e attualmente secondo in classifica nel Girone B di Eccellenza emiliana. Su Minnozzi avevano messo gli occhi diversi club marchigiani, col giocatore che alla fine però ha scelto di trasferirsi in un altro campionato.
Il trasferimento al Mezzolara è stato accolto con grande entusiasmo dalla società biancoazzurra, che non ha nascosto le proprie ambizioni. "Un colpo da sogno", così è stato definito l'arrivo di Minnozzi, annunciato ufficialmente sui canali del club: "Matteo porta con sé esperienza, grinta e determinazione, qualità che faranno la differenza per raggiungere i nostri obiettivi".
Con una partita in meno rispetto alla capolista Tropical Coriano, il Mezzolara punta a sfruttare al massimo l'apporto del nuovo acquisto per lottare ai vertici del campionato e inseguire il sogno della promozione.
L’arte contemporanea accoglie una nuova protagonista: Veronica Calisti, giovane artista maceratese e figlia del noto pittore Stefano Calisti, inaugura la sua prima esposizione nel cuore di Milano, presso la prestigiosa enoteca "Wine Lovers".
Dopo nove anni nell'ufficio stile della Tod’s, azienda di fama internazionale di proprietà dei fratelli Della Valle, Veronica decide di cambiare rotta e si trasferisce in Australia. Tornata in Italia, affina il suo talento collaborando per alcuni anni con il padre, fino a sviluppare un percorso artistico personale e innovativo.
Guidata da una creatività fuori dagli schemi, Veronica ha dato vita a una collezione unica: miniature di segnali stradali trasformati in tele d’arte. Su questi supporti inusuali prendono vita "personaggi favolosi", icone della cultura pop come l'Uomo Ragno, Paperino, Topolino, i Beatles e Madonna.
Questa peculiare tecnica ha attirato l'attenzione di critici e galleristi: le opere di Veronica Calisti entreranno presto nel circuito delle migliori gallerie d’arte italiane. L'attesa mostra aprirà ufficialmente i battenti l’8 febbraio e resterà visitabile fino alla fine del mese presso Wine Lovers, una location d’eccezione dove il mondo dell’arte incontra quello del vino, creando un’esperienza sensoriale completa.
Con questa esposizione, Veronica Calisti si afferma come un'artista innovativa, capace di coniugare arte urbana, cultura pop e tradizione pittorica, in un mix che promette di lasciare il segno nel panorama artistico italiano.
Dopo aver messo radici fuori dal Maceratese acquisendo il centro San Michele a Casette D'Ete, il Gruppo Medico Associati Fisiomed ha formalizzato la nuova collaborazione con la Yuasa Battery Grottazzolina, la realtà sportiva più importante del territorio fermano.
Nella sala conferenze della sede principale della galassia Fisiomed, vale a dire il gioiellino via Giovanni XXIII a Sforzacosta, è stato presentato l'accordo che fa di Fisiomed sponsor ufficiale e il medical partner della società di pallavolo per la prima volta nella sua storia protagonista in SuperLega, la massima categoria di volley al maschile.
Il club di Grottazzolina era ben rappresentato a Sforzacosta, con il presidente Rossano Romiti, il coach Massimiliano Ortenzi e due giocatori, lo schiacciatore Oleg Antonov (nel 2016 argento olimpico con la Nazionale Italiana) e l'opposto Gabrijel Cvangiger.
A fare gli onori di casa ed introdurre l'incontro l'amministratore unico di Fisiomed, Enrico Falistocco. “Oggi più che mai mi sento orgoglioso di essere marchigiano – ha esordito- quello che sta facendo la società di Grottazzolina è incredibile. Un paese di 3mila abitanti che può vantare la squadra di pallavolo in A1 è uno sforzo immane. Mi viene in mente solo l'Ascoli ai tempi di Rozzi. Pertanto ritengo questo accordo qualcosa di speciale. Fisiomed è arrivata ad avere 7 sedi dopo le ultime acquisizioni a Tolentino e a Casette d'Ete e nel fermano vogliono essere più presenti, lo rimarchiamo con questa collaborazione prestigiosa e lo faremo con altre operazioni. Mi auguro possiate continuare così e festeggiare la salvezza, ogni vostra vittoria sarà una nostra vittoria. E sono sicuro – ha concluso Falistocco- che da questo incontro nascerà una vera amicizia”.
Il presidente della Yuasa, Rossano Romiti, ha aggiunto: “Siamo contentissimi di questa sinergia che ci lega a Fisiomed. Si nota l'entusiasmo che avete ed è anche il nostro. La partnership ovviamente non riguarderà solo i grandi in SuperLega ma tutto il settore giovanile e parliamo di numeri significativi, perchè la M&G Scuola Pallavolo ormai dispone di 300 tesserati. Un totale in crescita, anche perchè l'utilizzo del PalaSavelli a Porto San Giorgio ha aumentato la nostra capacità attrattiva anche verso la costa. Se sommiamo i quasi cento collaboratori, capite che la nostra è quasi una azienda”.
Infine le parole del coach Massimiliano Ortenzi: "Avere accesso a strutture mediche di eccellenza, con un ampio team di professionisti, ci permette di accelerare i tempi di recupero. Questo rappresenta un valore aggiunto indispensabile per affrontare una competizione di altissimo livello".