La Giunta regionale delle Marche presenterà ricorso davanti al Tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il decreto del Governo che prevede la realizzazione di un impianto di incenerimento dei rifiuti nel territorio marchigiano. Ne dà notizia l'assessore all'Ambiente Angelo Sciapichetti. "Il Decreto del 10 agosto 2016 - ricorda Sciapichetti - prevede la realizzazione nelle Marche di un inceneritore da 190 mila tonnellate annue, sulla base di presupposti non condivisibili e non tenendo conto della programmazione regionale, peraltro già approvata dal Ministero dell'Ambiente, che esclude il ricorso a nuovi impianti di trattamento termico dei rifiuti nelle Marche". L'assessore aggiunge: "utilizzeremo tutte le possibilità che ci vengono concesse dalle norme. Non lasceremo nulla di intentato, e il ricorso va in questa direzione".Non sono state tenute in considerazione "le previsioni virtuose del Piano rifiuti regionale: e cioè la riduzione del 10,3 per cento di produzione pro capite di rifiuti urbani, la riduzione del 6,2 per cento di produzione complessiva di rifiuti e il raggiungimento della media regionale di raccolta differenziata al 73,2 per cento entro il 2020". "Anche a voler prescindere da considerazioni ambientali - osserva Sciapichetti - un termovalorizzatore non è tecnicamente ed economicamente sostenibile nelle Marche. Inoltre la procedura per il nuovo impianto dovrebbe essere sottoposta a Valutazione ambientale strategica, mentre il Decreto non la prevede e non consente così di percorrere strade alternativa all'incenerimento, che siano meno impattanti sull'ambiente e sul paesaggio". (Ansa)
Nella trasferta di mercoledì a Teramo la Maceratese dovrà fare a meno degli squalificati Quadri e Petrilli. Entrambe i giocatori sono stati fermati per una giornata del giudice sportivo. A Teramo, nella partita valida per la diciassettesima giornata di campionato, tornerà disponibile Gattari, che ha scontato il turno di stop. In forte dubbio Colombi, uscito per infortunio con gli altoatesini. L’allenatore Giunti, allontanato dalla panchina nella partita persa con il Sudtirol, se l’è cavata con una ammonizione.Decisamente peggio è andata al collega teramano, il tecnico Federico Nofri Onori, squalificato per ben quattro gare.L’arbitro designato a dirigere la partita fra il Teramo e la Maceratese (fischio di inizio alle ore 14,30) è Giovanni Ayroldi di Molfetta, assistenti Vitantonio Lillo e Francesco Bruni di Brindisi.
“Il popolo italiano ieri, in occasione del voto al referendum, ha dato grande dimostrazione di intelligenza politica e di senso di responsabilità. – così esordisce in un comunicato stampa la coordinatrice provinciale di Forza Italia, Lorena Polidori - Finalmente in questo paese la democrazia che ci è stata donata dai nostri Padri Costituenti si è palesata in tutta la sua interezza. Renzi salirà al Colle e il testimone passerà verosimilmente nelle mani del Presidente della Repubblica, uomo di Costituzione e di buon senso nel quale ripongo grande stima e fiducia. Il Paese non si governa con l'arroganza, la superficialità e la menzogna. I cittadini con la loro partecipazione hanno voluto sottolinearlo. È ora di dare il via alla buona politica. Ma Renzi non è l’unico perdente: l’apporto dei Casini e degli Alfano, come foglie di fico della moderazione, si è rivelato nullo.Gli italiani recandosi alle urne con un’affluenza straordinaria – continua la nota - hanno detto no ad una riforma farlocca e anche al modo di Renzi di gestire la premiership: egli ha soltanto illuso i cittadini con promesse mai realizzate. Annunciando catastrofi - peraltro mai verificatesi - in caso di mancata riforma è riuscito a dare il peggio di sé. Con il referendum abbiamo assistito ad un'esplosione di democrazia che vuole mettere fine ad una politica di intrighi, di violazioni delle regole e di mancato buonsenso. Il cambiamento va operato non tanto come abusato modo di dire, ma con scienza e coscienza. A livello locale, in provincia di Macerata, la vittoria del No si è registrata quasi ovunque, con un complessivo 55,91% e nonostante il terremoto si è registrata un'alta affluenza alle urne con il 70,84%. Questi dati – conclude la Polidori - soprattutto quello dell’affluenza, sono il termometro di quanto gli italiani chiedano una politica seria e credibile e non salti nel buio. Per tutto ciò il 4 dicembre 2016 è una data da ricordare come il giorno della vittoria sul regime imposto da Renzi.Per la capogruppo regionale, Jessica Marcozzi c’è inoltre da rilevare come “dietro al voto al referendum ci sia anche e soprattutto tutta l'esasperazione di un Paese e di una regione stanchi di essere guidati da una politica che non affronta i problemi della gente. Affiora, con numeri senza appello, tutto il risentimento verso una classe politica di centrosinistra, a guida Pd, che non fornisce le doverose risposte, a partire dalle difficoltà che stanno vivendo sulla loro pelle le popolazioni colpite dal sisma. E non basta. Il No deciso alla riforma è un grido di allarme degli italiani sulla crisi economica su cui il Governo non è riuscito a invertire la rotta, sulla crisi lavorativa e sociale, sui precari rapporti internazionali. Con una grande affluenza (nelle Marche il 72,84%) abbiamo dimostrato che il Popolo vuole decidere delle proprie sorti, bocciando un Governo che, dal suo insediamento, si è via via sempre più allontanato dai bisogni veri della gente. “
Con la staffetta 100 x 400 si chiude la stagione agonistica 2016 su pista dell’Atletica AVIS Macerata. L’appuntamento per tutti gli atleti e appassionati è fissato allo Stadio Helvia Recina giovedì 8 dicembre, con ritrovo ore 8.30 e inizio alle ore 9.00. In origine la staffetta si è svolta, per ben 15 anni consecutivi, sulla distanza dei 1000 metri, una vera impresa con pochi riscontri nel panorama nazionale dell’atletica leggera. L’8 dicembre 1987, in una mattinata freddissima, tutta l’Atletica AVIS Macerata si raccolse allo stadio Helvia Recina per tentare quella prima storica esperienza. Alle 9.00 in punto il Presidente Arnaldo Porro partì per la prima frazione di quella mitica 100 x 1000 che si concluse in 5 ore 43’27”6, un tempo che rappresenta ancor oggi il record della manifestazione. Successivamente, i dirigenti avisini hanno poi optato, soprattutto per agevolare la partecipazione dei più piccoli, per la più abbordabile staffetta 100 x 400 e siamo alla 12^ edizione. Lo schema è noto, un passaggio di testimone fra gli associati di tutte le categorie, che vuole rappresentare anche un importante gesto di appartenenza. C’è già bagarre per accaparrarsi il miglior pettorale, alcuni numeri sono infatti diventati veri cult e con molta probabilità, com’ è successo negli ultimi anni, la staffetta dovrà andare oltre le 100 frazioni canoniche perché ci sono molte richieste anche di soci ed ex atleti di tutte le età. In campo vedremo i campioni come gli esordienti e per tutti verrà trovato, sicuramente, un posto nel tabellone di gara così che i partecipanti potranno indossare la maglia della 12^ edizione. L’ iniziativa è anche l’occasione per la società bianco-rossa di presentare i programmi per il 2017, perché la nuova stagione è alle porte e prenderà il via a gennaio con le corse campestri e le gare indoor, con importantissimi appuntamenti in programma. La prima bozza di calendario 2017 prevede, a livello organizzativo, ben 16 giornate-gara allo stadio Helvia Recina. Appuntamenti fissi sono i classici meeting dell’AVIS: il 30° Meeting S. Giuliano, il 27° Trofeo Città di Macerata, la 11^ Coppa Giovanissimi Memorial “Paolo Mirabile”, e le numerose manifestazioni del calendario marchigiano. Ci sarà anche un Top Event per definire il quale è però necessario attendere la pubblicazione del calendario nazionale. Voltandosi indietro si può dire che il 2016 è stato un anno ricco di soddisfazioni per l’AVIS sia per i risultati tecnici conseguiti che per il grande impegno organizzativo, che ha portato in città importanti gare nazionali. Nel settore assoluto le squadre maschile e femminile hanno disputato a Montecassiano il 25/09, la “Finale Nazionale” Gruppo Adriatico, con la bellissima vittoria della formazione femminile, e palcoscenico nazionale anche per le squadre allievi-e nella Finale Nazionale organizzata proprio a Macerata 1-2 ottobre. Nell’attività regionale numerosi sono stati i successi di squadra. L’AVIS si è infatti aggiudicata il titolo di campione marchigiano di società su pista nelle seguenti categorie: assoluta maschile e femminile, allieve, cadette oltre ai successi nel cross, staffette e prove multiple nelle varie categorie giovanili. Individualmente spicca il titolo di Campione Italiano Promesse di Eleonora Vandi nei m. 800 e di Nicola Cesca nei 60 ostacoli indoor. Brillano le convocazioni in nazionale junior sempre di Nicola Cesca per i Campionati del Mondo junior in Polonia nel mese di luglio e per il triangolare indoor Italia – Francia – Germania a Padova a febbraio, dove era presente anche Elisabetta Vandi . Bellissima la vittoria di Eleonora Vandi ai Campionati del Mediterraneo under 23 a Tunisi sempre a luglio. A questi risultati dobbiamo aggiungere oltre 35 titoli di campione regionale individuale conquistati nelle varie categorie. A livello organizzativo lo stadio Helvia Recina è stato, ancora una volta, uno degli impianti centrali dell’atletica marchigiana. L’Atletica AVIS Macerata volta pagina e mette in archivio un’altra annata di grande spessore, quella del 41° anno di attività, con gli atleti avisini protagonisti in tutti campi, sia in regione che nell’attività nazionale, confermando l’Atletica AVIS Macerata come uno dei sodalizi più solidi dell’atletica italiana. Ora ci aspetta il 2017 dove cercheremo di essere ancora protagonisti. Alla staffetta dell’8 dicembre, che si svolgerà in qualsiasi condizioni di tempo, ha assicurato la sua presenza il Sindaco Romano Carancini, al quale è stato riservato il pettorale n. 1, che potrà così vivere a pieno il clima di questa particolare giornata di sport. Sarà presente anche l’Assessore allo Sport Alferio Canesin che non è mai mancato alla manifestazione Insomma, una bella festa dove tutti saranno protagonisti.
Nella sala consiliare della Provincia, questa mattina, c’è stata l’ufficialità del progetto che collega la superstrada al capoluogo di Provincia, tramite una bretella in via Mattei - La Pieve.A darne la notizia e a fare gli onori di casa il Presidente della Provincia Antonio Pettinari, con il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il sindaco di Macerata Romano Carancini e l’amministratore unico della Quadrilatero Guido Perosino.Il progetto tanto atteso a cui mancava il sostegno finanziario. Dal 2014 i quattro soggetti istituzionali si erano impegnati a dividersi le spese per il collegamento tra la città e l’arteria principale che percorre l’intero territorio della provincia, ma mancava l’approvazione dei fondi della Quadrilatero da parte del Ministero delle Infrastrutture, avvenuta il primo dicembre.“Insieme abbiamo pensato questo percorso” dichiara Pettinari “insieme lo realizzeremo con un cofinanziamento. Era impensabile tenere Macerata lontana dalla statale 77, soprattutto in un momento di emergenza come questo in cui tutto il territorio deve essere unito. È bello essere insieme per trovare soluzioni e rilanciare un territorio ferito, basti pensare che l’unico collegamento della Valnerina al resto del Paese è proprio la superstrada, inaugurata, fortunatamente, un mese prima del sisma di agosto”.Oltre alla bretella maceratese, sarà possibile, con i fondi della Quadrilatero e della Regione finire lo svincolo tra Muccia e Fabriano e completare il collegamento tra la 77 e la statale 16 a Civitanova attraverso una rotatoria e un sottopassaggio. Lavori fondamentali per lo sviluppo e la crescita del territorio che fornisce un’immagine di provincia funzionante e pronta a ripartire dopo la tragedia del terremoto.“La superstrada ha delle potenzialità che devono essere sviluppate” esordisce Ceriscioli “e la compartecipazione è l’unico mezzo per portare avanti questo impegno di crescita. Era necessario completare l’idea della SS 77 con i vari collegamenti, soprattutto con Macerata. Viste le vicissitudini politiche nazionali, siamo stati fortunati che la firma sia avvenuta prima del referendum. La speranza è che, chiunque sia a formare il nuovo Governo sia almeno presente come quello uscente, perché il nostro territorio, in questo momento ha bisogno di aiuto”.La parola poi è passata al sindaco di Macerata, Romano Carancini, che ha ringraziato quanti si sono impegnati per porre fine al problema del collegamento tra la città e la superstrada, con la speranza che chi tutti i giorni si trova in fila, presto possa usufruire di una infrastruttura efficiente: “I lavori non inizieranno domani” continua Carancini “ma sicuramente siamo in discesa, il primo dicembre abbiamo raggiunto la vetta di un tappone di montagna, ora insieme collaboriamo ancora, come una squadra, per la discesa”.Perosino ha voluto ribadire l’importanza delle istituzioni, sia locali che nazionali, nel completamento di questo progetto, spiegando inoltre che il reperimento di denaro è stato possibile grazie all’abbandono dell’idea di “Area Vasta”, quindi, 17 milioni di euro destinati all’esproprio sono invece finiti per finanziare le strade che dal 1 dicembre sono meno disegni e più reali. “Le strade creano ricchezze, portano sviluppo economico”, questo l’auspicio che l’amministratore unico di Quadrilatero ha portato oggi in sala, “ci sono buone notizie per questo territorio e ce ne saranno altre se continueremo a lavorare nella condivisione delle spese e delle forze da mettere in campo”.https://www.youtube.com/watch?v=43mRrovI-NA
Il progetto QUIsSI CRESCE! di rivalutazione delle aree verdi dei cinque nidi comunali ideato dall’associazione Les Friches e realizzato dall’Assessorato alla scuola e ai nidi del Comune di Macerata, è stato selezionato per lo Spazio Storie del convegno internazionale Educazione, Terra, Natura organizzato da Zeroseiup in collaborazione con l’Università di Bolzano in svolgimento in questi giorni a Bressanone.Macerata è presente con un poster che racconta la propria esperienza, molto apprezzata e degna di nota, grazie alla sinergia tra Comune, nidi e associazione Les Friches che da due anni hanno avviato un percorso di progettazione partecipata insieme agli amministratori, gli uffici tecnici, i genitori e soprattutto i bambini e le bambine.QUIsSI CRESCE! è un progetto che si propone di riconsiderare insieme l’ambiente esterno, outdoor, come contesto educativo importante che assume la valenza di un'aula, e che, oltre ad essere un luogo in cui si apprende, offre l'opportunità di potenziare il senso di rispetto per l'ambiente naturale e consente ai bambini di esprimere numerosi linguaggi: ludico, motorio, emotivo affettivo, sociale, espressivo e creativo.“E’ un onore per la città di Macerata essere selezionata per i suoi progetti di qualità - sostiene l’assessore alla scuola Stefania Monteverde - Grazie al progetto QUIsSI CRESCE vogliamo tenere al centro dell’attenzione i bambini e il diritto alla vita all’aria aperta."Ad oggi il progetto ha dato risultati più che positivi e questo dimostra quanto sia forte l’esigenza da parte di tutti i soggetti coinvolti di ragionare in maniera nuova, guardando prima di tutto al bambino e alle sue esigenze di crescita e sviluppo senza lasciarsi vincolare troppo da dinamiche personali e limitanti. In base ai dati raccolti e rielaborati dall’associazione Les Friches e alla luce delle osservazioni fatte dalle educatrici in ciascun singolo contesto verrà poi strutturato il prossimo passo. Un progetto comune, condiviso, che non mira solo a ripensare gli spazi ma a mettere in discussione le parti in causa grazie ad una dinamica partecipativa che rende tutti elementi centrali di questo percorso che guarda verso il futuro, un futuro fatto di dialogo e confronto per una comunità partecipe e responsabile. Il progetto è stato già sperimentato dal Comune di Macerata con il progetto QuiSiGioca nel 2014 con cui si è realizzata la riqualificazione dell’area verde del quartiere Pace.
L’aula verde del Polo Pantaleoni come non l’avete mai vista: venerdì scorso oltre 50 studenti del Laboratorio umanistico per la creatività e l’innovazione - Luci dell’Università di Macerata - e del Contamination Lab - cLab dell’Università Politecnica delle Marche - hanno lavorato insieme sul Business Model Canvas, il modello che analizza la logica con la quale un'organizzazione crea, distribuisce e cattura valore, di aziende di successo come Spotify, Ryanair, Dropbox, Airbnb e Groupon, che tutti i giorni entrano nelle nostre case con i loro prodotti e servizi.Questo evento speciale rientra nel calendario 2016-2017 del Luci che, sotto il coordinamento della professoressa Francesca Spigarelli, dell’Ufficio Ilo e dei tutor Lorenzo Compagnucci e Leonardo Seri, è giunto alla quarta edizione. Il Luci è un percorso formativo multidisciplinare sull’auto‑imprenditorialità e vi partecipano studenti universitari, laureati e dottorandi di tutti i dipartimenti dell’Ateneo maceratese. Il prossimo febbraio i team del laboratorio presenteranno le proprie idee di impresa al Pitch Day, davanti ad un pubblico di studenti, cittadini, investitori e imprenditori. Dall’anno scorso il Luci si è anche arricchito della creatività dei giovanissimi studenti delle scuole superiori del maceratese, che sono stati selezionati dalla Camera di Commercio tra gli istituti del territorio. Inoltre, da settembre, è stata avviata la collaborazione con il cLab per favorire l’incontro tra studenti Unimc formati nelle scienze sociali ed umanistiche (giuristi, filosofi, comunicatori, esperti in beni culturali e turismo etc.) e studenti Univpm con background tecnico (ingegneri, medici, biologi, economisti etc).“L’obiettivo – spiega Spigarelli - è stimolare la contaminazione tra giovani appartenenti a settori disciplinari differenti per immaginare soluzioni creative ed innovative. L’approccio interdisciplinare è uno strumento fondamentale per attuare uno sviluppo inclusivo basato su strategie intelligenti di risoluzione delle sfide”. L’incontro tra i laboratori è stato animato dal formatore Michele Luconi di Extrategy, che, dopo una prima fase di lezione frontale sul Business Model Canvas, ha subito messo al lavoro i ragazzi in gruppi multidisciplinari sull’elaborazione del Lean Canvas di aziende di successo. Inoltre, Unimc ha offerto il pranzo a tutti i ragazzi che hanno avuto modo di conoscersi e scambiare idee, creando un ambiente pieno di energia e spunti. E’ stata l’occasione per ricambiare l’ospitalità che la Politecnica aveva riservato agli studenti al precedente incontro congiunto sul Branding, tenutosi ad Ancona lo scorso 18 novembre sotto la guida dei formatori Massimo Pigliapoco e Alessandro Piccioni di Toni di Grigio – Pepe Lab.Per il prossimo evento gli studenti Luci torneranno nei locali di CreaHUB, l’incubatore di Ateneo che si trova al Palazzo degli Studi, in pieno centro storico a Macerata. “Sulla scia dell’efficace contaminazione tra Atenei – conclude Spigarelli - continua il percorso dell’Umanesimo come insieme di valori condivisi per supportare l’innovazione”.
Adiconsum Marche, nell’ambito del Programma generale della Regione Marche “Interventi a tutela dei consumatori e degli utenti nelle Marche (DGR817/2016) finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha potenziato a Macerata lo Sportello acquisto di beni e servizi, finalizzato all’informazione, ed assistenza nelle varie fasi del rapporto consumatore e Azienda: dal contratto, alla verifica della conformità contrattuale e fatturazione, predisposizione dell’eventuale reclamo e composizione stragiudiziale della controversia attraverso gli organismi di ADR (Alternative Dispute Resolution) .Lo sportello è il punto di riferimento per tutti i rapporti contrattuali, dalle utenze, agli acquisti a distanza, e on-line, porta a porta e nei locali commerciali. Ritardi di attivazione e disattivazione del servizio telefonico e nella riparazioni dei guasti, importi anomali e/o elevate bollette di telefonia e di energia, distacchi utenze, ritardi ferroviari, overbooking, perdita di un pacco, problematiche legate al conto corrente, mutui, finanziamenti, investimenti, ecc., sono alcuni esempi di contenziosi tra consumatori e aziende.Sportello acquisto di beni e servizi: Macerata – Via G.Valenti 07334075212 macerata@adiconsum.it Orari: lunedì- martedì – mercoledì - venerdì 9,00 – 13,00
Mercoledì 7 Dicembre 2016, ore 17,00 in via Roma 399/a, Macerata (zona Collevario), sarà presentato il nuovo libro di Gianluca Storani. “Macerata e Paesaggi delle Marche. Un viaggio affascinante nelle meraviglie delle Marche”.SINOSSI Macerata e i paesaggi delle Marche è un vero e proprio viaggio, in immagini e parole, nelle bellezze della città di Macerata e dei paesaggi circostanti. Attraverso un personale stile narrativo elaborato nel tempo come naturale complemento ai propri lavori fotografici, l’autore vuol trasmettere tutte le meraviglie che questo straordinario territorio è stato capace di offrire durante l’intero arco di tempo della sua personale ricerca fotografica. Questo libro rappresenta, fin qui, il sunto di tutta la sua attività di artista, fotografo, scrittore e promotore dell’amata terra nativa. Un lavoro senza dubbio intenso, a volte duro, ma appassionante che l’ha spinto alla ricerca dell'anima più vera e pura delle Marche, un cuore bello e affascinante che pulsa di vita e di meraviglie al centro dell'Italia e del mondo.L’AUTORE Gianluca Storani nasce a Macerata nel 1974. Diplomato come “Maestro d’arte”, successivamente consegue l’attestato di qualifica professionale di “Tecnico grafica pubblicitaria” col quale entra nel mondo della comunicazione. Appassionato di fotografia sin dagli anni ‘80 mantiene la passione fino all’acquisto di una reflex con la quale approfondisce le proprie capacità espressive e competenze tecniche. Sul finire del 2015 decide di pubblicare i propri lavori online e apre un’esposizione fotografica personale a Macerata. Nel giugno del 2016 vince l’attestato “Riconoscimento della giuria” al concorso fotografico “San Ginesio in posa” e sul finire dell’anno pubblica il libro “Macerata e i pesaggi delle Marche”.Parte dei guadagni della vendita saranno donati ai territori marchigiani colpiti dal terremoto.
Ritorna il Palio in Corso dell’Immacolata, che si svolgerà giovedì 8 dicembre in corso Cavour in occasione della chiusura al traffico della strada.L’evento, già alla sua seconda edizione e nato dalla collaborazione tra l’Associazione Commercianti di Corso Cavour e l’associazione Ri-Animazione, vuole fortemente essere un momento di rilancio della via nella sua valenza di parte viva della città, accogliente e ricca di calore per tutti coloro che usufruiscono dei servizi che Corso Cavour offre, siano essi gli esercizi commerciali siano essi gli uffici e studi di vario genere che su di essa orbitano.Con il Palio di Babbo Natale e la corsa della slitta per grandi e piccini si aprirà il momento del gioco e del divertimento. Con la preziosa partecipazione della Croce Rossa ci sarà per i bambini a disposizione la pista delle macchinette e per tutti Babbo Natale pronto a raccogliere letterine e a fare foto.Quest’anno però il progetto si arricchisce di una valenza in più, di un calore tutto speciale che scaturisce dalla ferma convinzione che l’unione fa la forza: dati gli ultimi eventi legati al sisma, infatti, l’organizzazione ha pensato di offrire a tutti i partecipanti una merenda a base di prodotti delle aziende marchigiane colpite dal terremoto. Per questo si ringrazia la sollecita partecipazione della pro Loco di Macerata che distribuirà panini al ciauscolo e birra marchigiana. Inoltre all’interno dei negozi di Corso Cavour saranno in vendita i prodotti delle aziende marchigiane dei territori terremotati.Tutti i cittadini sono invitati a partecipare, con la convinzione che solo insieme si può dare valore ad un evento e che solo con la partecipazione attiva di tutti ogni iniziativa per la nostra città (e non solo) possa diventare un successo di tutti.
Netta la vittoria del No nelle Marche.Il commento a caldo del segretario regionale del Pd, Francesco Comi, lascia poco spazio alle interpretazioni: "Peccato per il risultato. Sono amareggiato dell'esito e non ho motivo di nasconderlo. Abbiamo perso un'occasione. Chi ha votato contro la riforma si è caricato sulle spalle una grande responsabilità. Questo Paese aveva e ha bisogno di proposte costruttive".A votare per il referendum costituzionale, in tutta la regione, è stato quasi il 73% degli aventi diritto. La percentuale più alta in provincia di Pesaro Urbino (74,87%) quella più bassa in provincia di Macerata (70,84%) che ha registrato a sua volta la più bassa affluenza alle urne nel comune di Pieve Torina (47,21%), quella più alta, invece, a Muccia (89,84%).A Camerino domina controtendenza il Sì con il 53,71. Anche a Sefro vince il Sì con il 51.77 per cento, a Caldarola con il 50,28 (uno scarto di cinque voti), ad Apiro con il 55,59 e ad Appignano con 50,65 per cento.Incredibile parità a Poggio San Vicino con 63 voti al Sì e 63 voti al No: annullata una scheda.Trionfo del No a Bolognola: 50 voti (76,92 per cento) contro i 15 del Sì.Nel capoluogo di provincia, tendenza nazionale rispettata: a Macerata il No si afferma con il 54,85 per cento.Anche a Civitanova domina il No con un netto 58,05 per cento.A Loro Piceno è un voto a fare la differenza a favore del No: 641 a 640 con una percentuale del 50,04. A Cingoli il No si afferma con il 56,46 per cento, a Tolentino con il 53,16, a Porto Recanati con il 57,59, a San Severino con il 58,83, a Visso con il 61,59, a Serravalle con il 57,12, a Serrapetrona con il 57,22, a San Ginesio con il 52,18, a Ripe San Ginesio con il 58,74, a Pioraco con il 57,07, a Pievebovigliana con il 62,26, a Penna San Giovanni con il 58, a Morrovalle con il 56,57, a Montecassiano con il 54,39, a Monte Cavallo con il 51,67, a Mogliano con il 52, a Gagliole con il 61,11, a Fiordimonte con il 59,52, a Fiastra con il 54,10, a Esanatoglia con il 59,29, a Cessapalombo con il 63,44, a Camporotondo con il 52,74, a Belforte con il 54,19, a Urbisaglia con il 55,49, a Treia con il 55,46, a Sant'Angelo in Pontano con il 54,13, a Muccia con il 57,23, a Montecosaro con il 59,39.Nei comuni di Acquacanina, Castelsantangelo sul Nera e Ussita, colpiti dagli eventi sismici, non sono state costituite le sezioni elettorali. Nei comuni di Fiastra e Pieve Torina, colpiti dagli eventi sismici, è stato costituito un numero ridotto di sezioni elettorali, pari a 1.
Tre donne sono state soccorse e salvate dalla polizia a Macerata in via Santa Chiara dopo che una lavatrice era andata a fuoco, propagando le fiamme a tutta la casa. Una Volante della Questura è intervenuta sul posto dopo una segnalazione al 113.Gli agenti si sono precipitati dentro per mettere in salvo gli occupanti dell'appartamento e, nonostante la tromba delle scale fosse invasa da un fumo impenetrabile, sono riusciti ad entrare e a mettere subito in salvo due donne trovate nell'atrio. I poliziotti sono poi saliti ai locali al primo piano da cui veniva il fumo e hanno scoperto la lavatrice in fiamme. Anche se non sembrava esserci nessuno ed il fittissimo fumo rendeva impossibile una verifica accurata, gli agenti hanno avuto l'accortezza di gridare se fosse rimasto qualcuno all'interno. Dopo vari tentativi ha risposto una donna di 72 anni, la padrona di casa, che è stata portata fuori di peso. I poliziotti hanno poi domato le fiamme con l'estintore prelevato dall'auto di servizio.
È il giorno del patrono degli eroi del sisma. I Vigili del fuoco hanno infatti festeggiato oggi la loro protettrice Santa Barbara. Sono 335 i pompieri al lavoro per l'emergenza terremoto e oltre 27mila gli interventi del 2016.Una messa celebrata dal vescovo di Macerata Nazareno Marconi nella chiesa di Santa Croce, al termine della quale, i pompieri hanno dispiegato il tricolore con l'aiuto dell'autoscala nel piazzale di fronte alla chiesa.La festa di Santa Barbara è stata anche l'occasione per ricordare chi in servizio ha perso la propria vita, come Roberto Torregiani, vigile del fuoco 46enne, di Montelupone che è morto lo scorso gennaio dopo che, nel 2014, era rimasto gravemente ferito durante un intervento. Il padre e la sorella di Roberto hanno ritirato la benemerenza dalle mani del prefetto Preziotti.
Nella sala dell’agriturismo San Michele in contrada Pianibianchi a Tolentino, si è svolto un incontro pubblico che ha visto riunite diverse persone autoconvocatesi: lo scopo è stato quello di confrontarsi tra diverse competenze tecniche (geologo, ingegnere, architetto, commercialista, ecc.), amministrative e le esperienze dei cittadini in questa prima fase post – emergenziale. Tra i presenti sono emerse diverse questioni da sottoporre all’Amministrazione comunale ed alla Protezione civile, oltreché delle regole per tutti noi cittadini : - Reperire risorse per incrementare la presenza di certificatori di agibilità , ossia tecnici abilitati a compilare le schede AeDES, in modo da completare la mappatura dei sopralluoghi e quindi dei reali bisogni e costi della ricostruzione entro tempi ragionevoli . - Finanziare gli studi di micro zonazione sismica per comprendere come intervenire sul costruito in quelle zone che hanno dimostrato una evidente fragilità del sottosuolo , amplificando la magnitudo del terremoto. - Importante privilegiare la spesa riguardante la sicurezza delle strutture edilizie, rispetto ad altri costi inerenti le opere di finitura estetiche, riducendo al minimo la vulnerabilità degli edifici pubblici e privati . - Rendere più efficace la comunicazione tra l’Amministrazione comunale ed i cittadini : sono necessarie informazioni di taglio pratico per evitare lungaggini burocratiche e per impedire situazioni equivoche. Saranno utili quanto prima delle riunioni da convocare in ogni quartiere, rivolte anche a chi temporaneamente è domiciliato fuori città, per ritrovare lo spirito di vicinato e cercare delle soluzioni insieme su come riprendere le relazioni di vita. - Organizzare una serie di incontri , nei primi giorni del gennaio 2017, propedeutici alla ricostruzione per esaminare le migliori pratiche che sono state adottate in altre crisi sismiche; invitando gli esperti ad illustrarle alla cittadinanza. - Quegli edifici di uso pubblico (incluse le chiese) che sono stati restaurati e ristrutturati dal 1997 ad oggi, vanno esaminati con attenzione per come hanno reagito a fronte delle sollecitazioni sismiche e vanno individuate con trasparenza le cause dei danni prodotti . - I piani comunali di protezione civile devono essere aggiornati alla luce delle numerose carenze emerse in questa occasione, anche nel coordinamento tra i vari uffici. Inoltre non si possono protrarre a lungo le situazioni di promiscuità e di scarse condizioni igienico - sanitarie nei cosiddetti “centri di accoglienza”. Ci saranno altri appuntamenti e saranno aperti alla partecipazione di tutti coloro che vorranno essere dei … Terremotati e Terremotate consapevoli e attivi.
La Maceratese perde lo scontro salvezza dell’Helvia Recina con il Sudtirol e scivola sempre di più nei bassifondi della classifica. 2 a 1 il risultato finale per gli ospiti grazie alle reti di Gliozzi e Fink. Di Petrilli la rete del momentaneo pareggio per i biancorossi che hanno colpito pure una traversa con Quadri. Da segnalare che le due squadre hanno chiuso l’incontro in dieci uomini a causa delle espulsioni di Sarzi Puttini e Quadri. Anche l’allenatore della Maceratese Giunti è stato allontanato dalla panchina.La Maceratese anti Sudtirol per dieci undicesimi è la stessa che ha pareggiato con il Forlì. La novità è rappresentata dall’utilizzo di Gremizzi in difesa dove prende il posto dello squalificato Gattari. In panchina c’è l’ultimo arrivato Alessio Cannoni, centrocampista classe 1993 originario di Arezzo, attualmente svincolato, in passato al Fondi, L’Aquila, Savona, Pro Patria, Pontedera.Sulla panchina del Sudtirol piuttosto corta c’è l’ex biancorosso Sparacello.Modesta la presenza degli sportivi sugli spalti dell’Helvia Recina nonostante la giornata di festa e l’orario favorevole.Per la prima volta in questa stagione, alla sedicesima giornata di campionato, la Maceratese indossa la maglia a strisce verticali biancorosse, invocata a lungo dalla tifoseria.In gradinata i tifosi espongono lo striscione “R.I.P. Robix” in onore di Roberto Galletti, il tifoso della Maceratese scomparso prematuramente in settimana.Nel primo quarto d’ora il Sudtirol ha il predominio territoriale, ma non crea seri problemi a Forte. Gli altoatesini trovano la via della rete al 24’: Tulli defilato sulla sinistra si libera di Marchetti e crossa a centro area dove Gliozzi gira in rete la palla dell’1 a 0.Nel frattempo il claudicante Colombi toccato duro qualche minuto prima lascia il campo a Palmieri.Il Sudtirol al 28’ va vicino al raddoppio sempre con Gliozzi, l’attaccante al limite dell’area di rigore piazza la palla con il sinistro, Forte in tuffo ci arriva e devia in angolo. Al primo vero affondo, alla mezzora la Maceratese trova la rete del pareggio: grande giocata di Turchetta sulla sinistra, il numero dieci entra in area e mette al centro, sul secondo palo sbuca Petrilli e fa 1 a 1.La Maceratese prende coraggio e al 35’ va vicina al raddoppio con una conclusione di Malaccari che sfiora la traversa. Il Sudtirol invece fa centro al 44’: Fink stoppa con il petto, palla sul destro, tiro, la sfera passa tra diversi giocatori ed entra in rete, 2 a 1. Prima di rientrare negli spogliatoi la Maceratese sfiora il pari. Al 46’ Turchetta guadagna il fondo sulla sinistra, serve dietro per Quadri, il tiro del capitano si stampa sulla traversa.La ripresa si apre con un destro di Palmieri deviato in calcio d’angolo da Marcone. Il Sudtirol è pericolosissimo al 56’: il neo entrato Ciurria si invola sulla fascia destra, Fink a centro area batte a colpo sicuro un rigore in movimento, Forte salva il risultato con un ottimo intervento.Il Sudtirol va ancora vicino alla terza segnatura con Gliozzi al 71’, l’attaccante si infila tra Perna e Marchetti, ma il suo tiro viene respinto con i piedi da Forte. Sul capovolgimento di fronte Sarzi Puttini, già ammonito, manda gambe all’aria Petrilli, l’arbitro estrae il secondo cartellino giallo e quindi il rosso ad danni del difensore lasciando il Sudtirol in dieci uomini.Passano pochi minuti e il direttore di gara manda anzitempo negli spogliatoi anche l’allenatore della Maceratese Giunti, reo di proteste.Negli ultimi dieci minuti viene buttato nella mischia anche l’ultimo arrivato Cannoni. All’86’ Marconi sventa un tentativo di Turchetta.Durante i minuti di recupero pure la Maceratese resta in dieci uomini a causa dell’espulsione di Quadri. L’ultima occasione del pareggio capita sui piedi di Palmieri, il sinistro viene smanacciato da Marcone prima del triplice fischio di chiusura.MACERATESE (3-5-2): Forte 7; Marchetti 5,5 Perna 6 Gremizzi 5,5 (13’ st Mestre); Petrilli 6 Malaccari 6 Quadri 5 De Grazia 5,5 (35’ st Cannoni ng) Ventola 6; Colombi sv (25’ pt Palmieri 5,5) Turchetta 6. A disp. Moscatelli, Broli, Bondioli, Marco Massei, Allegretti, Bangoura, Franchini, Ramadani. All. Giunti 5,5SUDTIROL (4-3-3): Marcone 6; Brugger 5,5 (1’ st Ciurria 6) Di Nunzio 6 Bassoli 6 Sarzi Puttini 5,5; Furlan 6 Obodo 6,5 Fink 6,5; Gliozzi 6,5 (42’ st Spagnoli) Tulli 6,5 (73’ Baldan sv). A disp. Fortunato, Martinelli, Vasco, Baldan, Torregrossa, Sparacello. All. Viali 6,5Arbitro: Raciti di AcirealeGuardalinee: Conti e De PasqualeEspulsi: 26’ st Sarzi Puttini per doppia ammonizione, 30’ st allontanato l’allenatore Giunti per proteste, 45’ st Quadri per doppia ammonizioneAmmoniti: Quadri (M), Petrilli (M), Sarzi Puttini (S), Marchetti (M), Marcone (M)Marcatori: pt. 24’ Gliozzi (S), 30’ Petrilli (M), 44’ Fink (S)Note: Spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Angoli 5 a 2 per il Sudtirol. Recupero pt. 2’, st. 2’.
Anche se molti residenti hanno scelto di votare nelle zone in cui sono sfollati, l'affluenza alle urne per il referendum sulla riforma costituzionale è buona nelle zone terremotate delle Marche, dove i seggi (spesso accorpati) sono stati allestiti in sedi alternative, dalle tensostrutture alle palestre."Sì, la gente viene e sta votando" dice il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci. "Nonostante il cielo plumbeo" è serena la voce del sindaco di Pievebovigliana Sandro Luciani: "c'è una buona affluenza".Rallentamenti a Visso, che per il referendum raccoglie anche le sezioni elettorali di Ussita e Castelsantagelo sul Nera: "sono andato direttamente al seggio, nella palestra delle scuole - racconta il sindaco di Ussita Marco Rinaldi -, ma lì ho scoperto che prima bisognava ritirare un attestato presso il Comune, che si trova in un modulo in zona il Piano. Non è semplice spostarsi, ci sono varchi e controlli, perché il centro di Visso è zona rossa. Insomma, per votare ci ho messo un'ora".Secondo quanto appreso dall'Ansa, nelle Marche si attesta al 20,22% l'affluenza alle urne alle 12 per il referendum sulla riforma costituzionale. A Macerata ha votato il 19,14% degli aventi diritto al voto.
Dal caso Marò alla stagione del governo tecnico di Mario Monti, passando per le missioni in Kosovo fino all'Afghanistan: è un viaggio nella cronaca internazionale dei giorni nostri il terzo libro di Andrea Angeli, che ha seguito da vicino la vicenda dei due fucilieri in India. Dopo la presentazione in Italia, "Kabul-Roma. Andata e ritorno via Delhi" edito da Rubettino, è approdato a New York, per una discussione insieme all'autore organizzata dalla Bocconi Alumni e un panel d'eccezione con il fondatore del Foglio Giuliano Ferrara, Cristina Gallach, sottosegretario generale per la pubblica informazione all'Onu, il corrispondente del Corriere della Sera Giuseppe Sarcina, e il segretario generale di Parliamentarians for Global Action, David Donat Cattin. Presente anche l'ambasciatore italiano al Palazzo di Vetro, Sebastiano Cardi. "La scelta di onorare l'impegno di far tornare i Marò in Italia non poteva essere che quella", ha ribadito Angeli, che nella sua carriera è stato membro dei contingenti delle Nazioni Unite in Namibia, Cambogia, Timor Est ed ex Jugoslavia, nella Baghdad di Saddam Hussein e a New York come assistente di Bettino Craxi inviato speciale per il debito estero. E ancora portavoce Osce in Albania, dell'Autorità di Coalizione a Nassiriyah e della Ue in Afghanistan. Durante il governo Monti e' stato stretto collaboratore del sottosegretario Staffan de Mistura e nel 2014 e' tornato in Afghanistan come political adviser Nato. "Per chi non avesse mai visto un detenuto dell'India tropicale - ha detto Angeli ricordando i retroscena del caso Marò - è presto detto: scalzo, con un pareo bianco in vita e una stuoia da appoggiare sulla spalla sinistra durante gli spostamenti" (ANSA).
Il derby tra la Corplast e la Roana Cbf non delude le aspettative e si trasforma in un match di pallavolo di buon livello, combattuto dal primo all'ultimo scambio. Le ragazze di Giganti vincono 1 a 3 compattandosi nei momenti difficili e sfruttando le sue bocche da fuoco in attacco.Sin dai primi scambi la battaglia si accende Peretti si appoggia alla sua opposta Grizzo che non tradisce, mentre dall'altra parte della rete Seghetta serve spesso Orazi. Si gioca sempre sul filo della partita, nonostante break di due o tre punti, nessuna delle due squadre riesce a spaccare il set. La Corplast tenta l'allungo più di una volta ma la Roana non cede e recupera sempre fino al 21 pari, poi capitan Giorgi ha dato sfoggio di tutti i suoi colpi di attacco e con ben quattro punti consecutivi chiude il set.Sullo zero a uno, la Corplast torna in campo ancora più grintosa e al primo time out tecnico è avanti di quattro punti. Armellini e compagne si rifanno sotto, ma le locali riescono a mantenere sempre un paio di punti di distacco, fino al 19 a 16 poi le maceratesi tentano il sorpasso sfruttando qualche errore di troppo di mister Luchetti. Il finale di set si accende, prima la Corplast pareggia e sorpassa con Vecchietti e Zamponi, ma la Roana Cbf risponde con due punti di Grizzo. Un'incomprensione tra Seghetta e Agostinelli e un ace di Giorgi portano le maceratesi sul 24 a 21. Giorgi sbaglia il match point e dà la possibilità a Bianchella e compagne di non mollare e di crederci fino alla fine. Chiude proprio un ace di Bianchella 29 a 27 per la Corplast.Nel terzo set le locali partono di nuovo con grinta e determinazione, sul 7 a 4, con un muro di Tozzo e Peretti, la Roana ritorna a macinare punti e a prendere in mano il set senza più perderne la testa, nonostante le difese e i contrattacchi delle locali.Nell'ultimo parziale Micheletti e compagne fanno la voce grossa in attacco e nonostante il carattere coraceo della Corplast si impongono sulle avversarie e chiudono 20 a 25, grazie all'unità di squadra che ha aggiunto il quid in più per affrontare una formazione molto forte in difesa e dal gioco veloce.Corplast Corridonia MC - ROANA CBF HR MACERATA 1-3 (21-25 // 29-27 // 22-25 // 20-25)Corplast Corridonia: Agostinelli, Bartolacci, Bianchella, Crescini, Di Caterino, Fratesi, Mastri, Orazi, Seghetta, Vecchietti, Zamponi, Mattioli, Prosperi. Allenatori: Luchetti - GabrielliRoana Cbf Macerata: Peretti, Pieristè, Tozzo, Lombardi, Grilli, Grizzo, Recine, Giorgi, Armellini, Foglia, Micheletti. Allenatori: Giganti - Santoni
Non è solo uno dei geologi più preparati d'Italia, ma è anche sindaco di uno dei paesi dell'entroterra maceratese devastato dal terremoto. Emanuele Tondi, sindaco di Camporotondo di Fiastrone, lancia tramite i social network un'idea per provare a far ripartire le zone colpite dal sisma."Consiglio alle varie app sui terremoti" scrive Tondi sul proprio profilo Facebook "di inserire, nelle varie località che ci stanno facendo conoscere (almeno per nome), i tanti ristoranti, osterie e agriturismi che ce la stanno mettendo tutta per andare avanti e non abbandonare questi fantastici territori".Un'idea che dopo pochi minuti essere stata lanciata ha già raccolto numerosissimi consensi e che, visto il successo ottenuto, potrebbe trovare presto riscontro nelle tante app che praticamente ognuno di noi ha scaricato sul proprio smartphone.
La solidarietà verso le popolazioni colpite dal sisma non si ferma e questa volta arriva da Cuneo. Il messaggio arriva da Giovanni Bottero, un pensionato di 66 anni che, dalla pagina Facebook del suo ristorante, scrive a tutti i ristoratori del Centro Italia a cui il terremoto ha distrutto o reso inagibile il proprio ristorante mettendo a disposizione, a titolo gratuito, la propria attività.Questo il messaggio integrale che si legge su Facebook."Mi chiamo Giovanni Bottero, sono un pensionato di 66 anni che per molti anni ha lavorato come ristoratore. Vivo a Limone Piemonte, nota località turistica invernale in provincia di Cuneo, nota per il suo comprensorio (90km di piste da sci), sono proprietario di un locale “ristorante” che dopo il mio pensionamento e per motivi di salute è da più di un anno inattivo. Ieri sera, dopo aver visto, per l’ennesima volta, immagini catastrofiche delle zone terremotate del centro Italia, mi sono trovato a fare un pensiero. Mi sono immedesimato in uno di quei ristoratori che ad un tratto hanno visto il lavoro di una vita crollargli davanti agli occhi. Ho pensato a come mi sarei sentito se da un secondo all’altro, mi avessero detto che il mio ristorante non era più agibile e che ci sarebbero voluti mesi o forse anni per poter oltrepassare di nuovo la porta di ingresso. Sicuramente scoraggiato, disarmato, disperato. Quando investi tutto in un progetto che poi diventa un progetto di vita che da sostentamento a te ma soprattutto alla tua famiglia, per quanto possa calarmi nella situazione, non riesco e non posso quantificare lo stato d’amino che si possa provare. Sentire la terra che trema e che polverizza una tua creatura. Si perché, da ex ristoratore, credo fortemente che il proprio ristorante, sia una creatura, una parte di te, un’appendice di se stessi. Mentre facevo queste riflessioni, mi sono sentito pervaso da un sentimento di frustrazione e di rabbia e mi sono ritrovato a partorire quanto segue: per tutti i ristoratori (unici proprietari o famiglia) del Centro Italia a cui il terremoto ha distrutto o reso inagibile il proprio ristorante. Sono disponibile a dare in comodato d’uso gratuito il mio ristorante, totalmente attrezzato, fino a quando non sarete nella condizione di poter riappropriavi del vostro. Non voglio soldi, ne per l’affitto ne per altro. Dovrete solamente coprire personalmente le spese vive dell’utilizzo (luce, gas, tasse, imposte) Per il pernottamento, vi posso offrire ad un prezzo modico, un appartamento sito vicino all’attività ma non è un elemento vincolante. Per dirla in parole povere, potrete pernottare dove vorrete, il ristorante ve lo do in ogni caso. Non ci saranno condizioni legate alla durata. Appena potrete tornare a gestire la vostra attività, liberi di andare. Quello che vorrei, è dare la possibilità, a chi vorrà coglierla, di continuare il proprio mestiere e di sentirsi ancora parte di un progetto di vita. Il ristoratore è per sempre, io lo so bene! Info Tel. Giovanni 380 5332937"