A Tolentino e nei centri vicini, riparare e ricostruire, come e dove
Nella sala dell’agriturismo San Michele in contrada Pianibianchi a Tolentino, si è svolto un incontro pubblico che ha visto riunite diverse persone autoconvocatesi: lo scopo è stato quello di confrontarsi tra diverse competenze tecniche (geologo, ingegnere, architetto, commercialista, ecc.), amministrative e le esperienze dei cittadini in questa prima fase post – emergenziale.
Tra i presenti sono emerse diverse questioni da sottoporre all’Amministrazione comunale ed alla Protezione civile, oltreché delle regole per tutti noi cittadini :
- Reperire risorse per incrementare la presenza di certificatori di agibilità , ossia tecnici abilitati a compilare le schede AeDES, in modo da completare la mappatura dei sopralluoghi e quindi dei reali bisogni e costi della ricostruzione entro tempi ragionevoli .
- Finanziare gli studi di micro zonazione sismica per comprendere come intervenire sul costruito in quelle zone che hanno dimostrato una evidente fragilità del sottosuolo , amplificando la magnitudo del terremoto.
- Importante privilegiare la spesa riguardante la sicurezza delle strutture edilizie, rispetto ad altri costi inerenti le opere di finitura estetiche, riducendo al minimo la vulnerabilità degli edifici pubblici e privati .
- Rendere più efficace la comunicazione tra l’Amministrazione comunale ed i cittadini : sono necessarie informazioni di taglio pratico per evitare lungaggini burocratiche e per impedire situazioni equivoche. Saranno utili quanto prima delle riunioni da convocare in ogni quartiere, rivolte anche a chi temporaneamente è domiciliato fuori città, per ritrovare lo spirito di vicinato e cercare delle soluzioni insieme su come riprendere le relazioni di vita.
- Organizzare una serie di incontri , nei primi giorni del gennaio 2017, propedeutici alla ricostruzione per esaminare le migliori pratiche che sono state adottate in altre crisi sismiche; invitando gli esperti ad illustrarle alla cittadinanza.
- Quegli edifici di uso pubblico (incluse le chiese) che sono stati restaurati e ristrutturati dal 1997 ad oggi, vanno esaminati con attenzione per come hanno reagito a fronte delle sollecitazioni sismiche e vanno individuate con trasparenza le cause dei danni prodotti .
- I piani comunali di protezione civile devono essere aggiornati alla luce delle numerose carenze emerse in questa occasione, anche nel coordinamento tra i vari uffici. Inoltre non si possono protrarre a lungo le situazioni di promiscuità e di scarse condizioni igienico - sanitarie nei cosiddetti “centri di accoglienza”.
Ci saranno altri appuntamenti e saranno aperti alla partecipazione di tutti coloro che vorranno essere dei … Terremotati e Terremotate consapevoli e attivi.
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