Il giudice sportivo ha multato la S.S. Maceratese srl. Il sodalizio biancorosso, in riferimento alla partita con il Santarcangelo, dovrà pagare un’ammenda di mille euro “perché propri sostenitori durante la gara intonavano cori offensivi verso l'istituzione calcistica”.E’ stata designata nel frattempo la terna arbitrale per la partita di mercoledì prossimo con il Lumezzane, valida per l’undicesima giornata di campionato, rinviata il 29 ottobre scorso. Il direttore di gara è Giovanni Luciano di Lamezia Terme, assistenti Riccardo Fabbro di Roma e Tommaso Diomaiuta di Albano Laziale.
Alle scosse telluriche hanno deciso di rispondere con un terremoto culturale. Nasce Epicentro, il progetto di rivitalizzazione culturale del territorio del cratere voluto da Maurizio Serafini e Luciano Monceri dei Moritimer Mc Grave assieme alla conduttrice radiofonica Loredana Lipperini.Oggi su Facebook è stato pubblicato il logo e il manifesto di quello che vuole essere una cassa di risonanza di eventi musicali, teatrali, letterari ma anche escursionistici tesi a raccogliere fondi a sostegno dei terremotati.“Al di là della ricostruzione edile - ci ha detto Maurizio Serafini – nell’immediato futuro il problema da risolvere sarà quello di non lasciar morire l’anima di un’area che potrebbe essere rivitalizzata con progetti culturali che sappiano riattivare un’economia già fragile.”Al progetto Epicentro hanno già aderito le attività imprenditoriali, le associazioni culturali e tutte le amministrazioni comunali dell’area del cratere poste a cavallo dell’appennino tra Marche e Umbria. Una zona che il duo Serafini-Monceri conosce benissimo e da sempre porta nel cuore, visto che ogni anno vi organizza il Montelago Celtic Festival e il Cammino Francescano della Marca. Eventi questi che continueranno a fare attività di incoming, e che costituiranno l’ossatura del progetto/contenitore Epicentro dal quale nasceranno tante iniziative culturali distribuite nei vari centri del terremoto.“Non possiamo anticipare ancora nulla – continua Serafini – ma quando hanno sentito il nostro progetto, nomi importantissimi del panorama culturale e artistico nazionale ci hanno risposto con un entusiasmo incredibile”.
Questa mattina il sindaco Romano Carancini ha ricevuto, nella sala Castiglioni della Biglioteca Mozzi Borgetti, la classe 2^ F del Liceo classico e linguistico Leopardi, accompagnati dall’insegnante Mara Salvucci, e gli studenti – colleghi spagnoli dell’istituto d’istruzione superiore I.E.S Buero Vallejo di Guadalajara, una città che si trova a 65 chilometri da Madrid, da poco gemellato con la scuola maceratese. Si tratta di una delle pochissime scuole secondarie della Spagna in cui gli studenti studiano l’italiano come seconda lingua straniera.Carancini ha dato il benvenuto ai ragazzi sottolineando come Macerata ami stringere rapporti con città e paesi esteri e ha parlato della relazione aperta con la Cina in nome del celebre concittadino Matteo Ricci. Inoltre, sempre in tema di relazioni, il sindaco ha avanzato la proposta di creare un gemellaggio con la città di Guadalajara, dando mandato alle due insegnanti accompagnatrici, Mila Martin e Marta Herraiz, di riferire al primo cittadino della città spagnola il suo progetto.I 22 studenti spagnoli che hanno partecipato all’iniziativa, a Macerata dal 6 dicembre scorso, sono ospiti delle famiglie italiane, mentre sulla base della reciprocità, gli studenti maceratesi si recheranno in Spagna a marzo prossimo.Al termine dell’incontro il sindaco Carancini ha consegnato ai ragazzi una penna touch e un segnalibro con l’immagine dell’orologio planetario mentre alle insegnanti ha fatto omaggio della spilletta con lo stemma del Comune di Macerata.
I biglietti per assistere al recupero Maceratese-Lumezzane, in programma all’Helvia Recina mercoledì 14 dicembre, con inizio alle 14.30, sono in vendita da oggi, lunedì 12 dicembre, alla biglietteria dell’Helvia Recina, dalle 16.30 alle 19.30.Martedì 13 dicembre la prevendita proseguirà alla stessa biglietteria dell’Helvia Recina con il medesimo orario, mentre il giorno della gara, mercoledì 14, si potrà acquistare il tagliando d’ingresso all’Associazione Idea 88 dalle 10.30 alle 14.30, con orario continuato. I biglietti potranno essere sostituiti solo dal punto vendita che ha emesso il biglietto e comunque entro le ore 18.30 di martedì 13 dicembre. Le tessere del tifoso potranno essere ritirate alla biglietteria e, nel giorno della gara, all’Ass.ne Idea88.
A un mese e mezzo dalle scosse del 26 e del 30 ottobre, di chiaro, francamente, c'è ancora poco. La stragrande maggioranza dei cittadini che si è procurata una autonoma sistemazione attende ancora di vedere un centesimo dopo aver improntato cifre inevitabilmente alte per traslochi improvvisi e inaspettati, così come tante strutture ricettive, molte delle quali ospitano gli sfollati fin dalla scossa del 24 agosto. Fra dieci giorni o poco più sarà Natale, ma sarà un Natale strano, inevitabilmente dimesso, soprattutto per l'aspetto economico che dopo il terremoto per tante famiglie è diventato ancora più stringente.
Poi ci sono le analogie e le differenze con altri eventi simili in Italia. Ad esempio, il Decreto legge 6 giugno 2012, n. 74 recante “Interventi urgenti per le popolazioni colpite dagli eventi sismici nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e il 29 maggio 2012” convertito dalla Legge n. 122 dell'1 agosto 2012 contiene la disciplina della c.d. ricostruzione nei territori delle regioni Emilia Romagna, Veneto e Lombardia colpiti dal terremoto nel 2012.
In questa sede cercheremo di individuare le differenze rispetto alle disposizioni che riguarderanno la nostra regione.
A un primo colpo d’occhio, una differenza notevole rispetto ai decreti 189 e 205 del 2016 che regolamentano la situazione nelle nostre realtà da poco investite da ben tre terremoti: un decreto a fronte di uno, con la metà di articoli. Il tutto nell’ottica della politica emergenziale che giustifica interventi rapidi e semplificati.
In secondo luogo l’esigenza di ritornare alla normalità, soprattutto “ in termini di indotto economico” emerge con evidenza nelle disposizioni della disciplina:
All’articolo 1 “Ambito di applicazione e coordinamento dei Presidenti delle Regioni” al comma 2 si legge che “Ai fini del presente decreto i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto operano in qualità di Commissari delegati.
I presidenti delle Regioni sono direttamente nominati commissari delegati, e non un commissario esterno che non conosce il territorio e la sua realtà.
Inoltre il comma 11 dell’articolo 3 stabilisce che “ I Direttori regionali, rispettivamente, dell'Agenzia regionale di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna, della Direzione generale di Protezione civile, polizia locale e sicurezza della Regione Lombardia, nonché dell'Unità di progetto di Protezione civile della Regione Veneto, provvedono, anche per il tramite dei Sindaci, per le occupazioni di urgenza e per le eventuali espropriazioni delle aree pubbliche e private occorrenti per la delocalizzazione totale o parziale, anche temporanea, delle attività. Qualora per l'esecuzione delle opere e degli interventi di delocalizzazione sia richiesta la valutazione di impatto ambientale ovvero l'autorizzazione integrata ambientale, queste sono acquisite sulla base della normativa vigente, nei termini ivi previsti ridotti alla metà”.
Espropriazioni consentite senza privilegiare quelle di suolo pubblico rispetto al privato, come invece previsto per il sisma del 2016.
All’articolo 3 “Ricostruzione e riparazione delle abitazioni private e di immobili ad uso non abitativo; contributi a favore delle imprese; disposizioni di semplificazione procedimentale”, comma 5 si dice chiaramente e senza tanti giri di parole che “5. Al fine di favorire il rapido rientro nelle unità immobiliari ed il ritorno alle normali condizioni di vita e di lavoro nei comuni interessati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, nelle more che venga completata la verifica delle agibilità degli edifici e strutture ordinari effettuate ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 maggio 2011, i soggetti interessati possono, previa perizia e asseverazione da parte di un professionista abilitato, effettuare il ripristino della agibilità degli edifici e delle strutture”. Già nelle more dunque del completamento della verifica di agibilità si può procedere ai lavori.
Inoltre il comma 7 aggiunge che
“ Al fine di favorire la rapida ripresa delle attività produttive e delle normali condizioni di vita e di lavoro in condizioni di sicurezza adeguate, nei comuni interessati dai fenomeni sismici iniziati il 20 maggio 2012, di cui all'allegato 1 al presente decreto, nonché per le imprese con sede o unità locali al di fuori delle aree individuate dal presente decreto che abbiano subito danni a seguito degli eventi sismici, accertati ai soli fini di cui al presente comma sulla base delle verifiche effettuate dalla protezione civile o dai vigili del fuoco o da altra autorità od organismo tecnico preposti alle verifiche, il titolare dell'attività produttiva, in quanto responsabile della sicurezza dei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni, deve acquisire, nei casi di cui al comma 8, la certificazione di agibilità sismica rilasciata, a seguito di verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti (cap. 8 - costruzioni esistenti, del decreto ministeriale 14 gennaio 2008), da un professionista abilitato, e depositare la predetta certificazione al Comune territorialmente competente. I Comuni trasmettono periodicamente alle strutture di coordinamento istituite a livello territoriale gli elenchi delle certificazioni depositate. Le asseverazioni di cui al presente comma saranno considerate ai fini del riconoscimento del danno”.
Il professionista certifica l’agibilità sismica e l’attività riparte.
Il comma 7-bis. Precisa poi che “In relazione a magazzini, capannoni, stalle e altre strutture inerenti alle attività produttive agroalimentari, adibite alla lavorazione e conservazione di prodotti deperibili oppure alla cura degli animali allevati, eccetto i prefabbricati, è necessaria e, sufficiente, ai fini dell'immediata ripresa dell'attività, l'acquisizione della certificazione dell'agibilità ordinaria e ancora sul punto il comma 8 bis “ Ai fini della prosecuzione dell'attività produttiva o per la sua ripresa, nelle more dell'esecuzione della verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti, in via provvisoria, il certificato di agibilità sismica può essere rilasciato dal tecnico incaricato, in assenza delle carenze di cui al comma 8 o dopo che le medesime carenze siano state adeguatamente risolte, attraverso appositi interventi, anche provvisionali”.
La verifica di sicurezza ai sensi delle norme vigenti dovrà essere effettuata entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto (comma 9).
Sui crediti vantati dalle imprese l’articolo 7 bis introduce un’altra importante novità:
“1. La pubblica amministrazione, inclusi le regioni, gli enti locali e gli enti del Servizio sanitario nazionale, provvede al pagamento dei crediti certi, liquidi ed esigibili vantati dalle imprese fornitrici di beni e servizi o esecutrici di opere pubbliche, ubicate nei territori colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012 di cui all'allegato l al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 1° giugno 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 6 giugno 2012, entro il termine di sessanta giorni, fermo restando il rispetto dei saldi di finanza pubblica e, per gli enti territoriali, compatibilmente con i vincoli derivanti dall'applicazione del patto di stabilità interno”. Articolo inserito dalla legge di conversione 1° agosto 2012, n. 122.
Interessante è poi l’articolo 19 bis introdotto dalla legge di conversione che parla di “zone a burocrazia zero”:
“In via sperimentale, fino al 31 dicembre 2013, nei territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, interessati dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012, si applica, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, la disciplina delle zone a burocrazia zero prevista dall'articolo 43 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 12”. .
Infine da notare la tempistica degli interventi sul sisma:
Il sisma si è verificato nei giorni 20 e 29 maggio 2012 ed il Governo ha emanato il D.P.C.M. del 21 maggio 2012 con cui è stato dichiarato il rischio di compromissione degli interessi primari, ai sensi dell'art. 3, comma 1, del decreto-legge 245/2002. Con tale D.P.C.M. è stato disposto il coinvolgimento delle strutture operative nazionali del Servizio nazionale della protezione civile ed al Capo del Dipartimento della protezione civile è stato dato l'incarico di Commissario delegato per l'adozione di ogni indispensabile provvedimento su tutto il territorio interessato dal sisma per assicurare ogni forma di assistenza e di tutela degli interessi pubblici primari delle popolazioni interessate, nonché ogni misura idonea al superamento del contesto emergenziale e per la salvaguardia delle vite umane.
Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2012 è stato quindi dichiarato lo stato di emergenza in ordine agli eventi sismici nelle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova della durata di 60 giorni, a partire dal 22 maggio 2012, ovvero fino al 21 luglio 2012 (art. 1).
Per tutta la durata dello stato di emergenza, viene attribuita al Capo Dipartimento della Protezione Civile la funzione di emanare ordinanze per l’attuazione degli interventi finalizzati a: organizzare e coordinare i servizi di soccorso ed assistenza alle persone colpite dagli eventi; soddisfare le prime necessità delle popolazioni colpite attraverso la realizzazione di interventi provvisionali; ripristinare e reintegrare i beni di pronto impiego utilizzati nelle zone terremotate, per garantire l’operatività del Servizio nazionale di protezione civile in caso di future emergenze. Tali provvedimenti sono emanati d’intesa con le regioni interessate, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi dell’ordinamento giuridico (art. 2). Allo scadere dello stato di emergenza, le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia provvedono, ciascuna per la propria competenza, a coordinare in via ordinaria gli interventi per il superamento della situazione emergenziale in atto (art. 3).
Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2012, lo stato di emergenza è stato esteso territorialmente alle province di Reggio Emilia e Rovigo e temporalmente fino al 29 luglio 2012 ed è stata disposta la delega al Capo del Dipartimento della protezione civile ad emanare ordinanze in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico. Successivamente lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 maggio 2013 (art. 1, comma 3, del decreto legge n. 74 del 2012).
Seguono:
il D.M. Economia e finanze 1° giugno 2012 , la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, la Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, il D.P.C.M. del 9 agosto 2012, il D.M. Economia 24 agosto 2012 , la proroga, al 30 novembre 2012, la delibera del Consiglio dei ministri del 16 ottobre 2012, la delibera del Consiglio dei Ministri 4 luglio 2012, il D.P.C.M. 16 ottobre 2012, la delibera del 31 gennaio 2013, il D.P.C.M. 8 febbraio 2013, la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 15 febbraio 2013 ed il D.P.C.M. 28 dicembre 2012.
Sotto invece le ordinanze:
ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile (O.C.D.P.C.) n. 1 del 2012 del 22 maggio , l'O.C.D.P.C. n. 2 del 2 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 3 del 2 giugno 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 9 del 15 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 15 del1° agosto 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 29 del7 dicembre 2012 che ha così novellato l'art. 3 dell'O.C.D.P.C. n. 15 del 1° agosto 2012., l'O.C.D.P.C. n. 42 del 24 gennaio 2013.
Ciò che emerge è un intervento normativo rapido e diretto a livello di governo centrale che ha ridotto l’esigenza da parte del Capo Dipartimento della Protezione civile di ricorrere allo strumento emergenziale per eccellenza: le ordinanze di protezione civile.
A oggi invece nelle zone colpite dal sisma di ottobre e novembre 2016 non abbiamo ancora un decreto convertito in legge ma già una decina di ordinanze emergenziali.
Fra queste, quella del commissario straordinario Errani sulla "riparazione dei danni lievi". Manca, però, il provvedimento con il cui il Commissario “d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze” definisce “i criteri e le modalita’ attuative” del contributo pubblico “anche per garantire uniformita’ di trattamento e un efficace monitoraggio sull’utilizzo delle risorse disponibili, e assicurare il rispetto dei limiti di spesa allo scopo autorizzati”. E deve essere ancora emanato il prezziario, ovvero il provvedimento che stabilisce “la metodologia di calcolo del contributo basata sul confronto tra il costo convenzionale al metro quadrato per le superfici degli alloggi, delle attivita’ produttive e delle parti comuni di ciascun edificio e i computi metrici estimativi redatti sulla base del prezzario unico interregionale”, che deve essere “predisposto dal Commissario straordinario d’intesa con i vice commissari nell’ambito del cabina di coordinamento di cui all’articolo 1, comma 5, tenendo conto sia del livello di danno che della vulnerabilità”.
Lo sfogo di un professionista maceratese la dice lunga sul sentore che c'è... "Dopo aver letto e riletto l'ordinanza 17 novembre 2016 (Riparazione immediata di edifici e unita' immobiliari ad uso abitativo e produttivo danneggiati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi, temporaneamente inagibili) del Commissario Errani, elenco i miei dubbi principali: 1. possibile che per i paesi tipo Tolentino per cui non sono state avviate le procedure fast, bisognerà attendere le schede Aedes per iniziare i lavori di riparazione dei danni lievi, nonostante una ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti? 2. possibile che i lavori di pronti intervento/messa in sicurezza (mai nominati nell'ordinanza) non saranno ammessi al contributo? 3. possibile che un cittadino che abbia voglia di effettuare i lavori di messa in sicurezza / riparazione dei danni lievi prima della certificazione dei tecnici Aedes dei danni, a fronte di un'ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti, non avrà diritto di accedere ai contributi? A questo punto mi è venuto in mente di andare a cercare l'ordinanza dello stesso Commissario Errani ai tempi del sisma in Emilia (Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012) ed ho trovato le risposte che cercavo: 1. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 2, comma 2: il contributo può essere richiesto purchè il comune abbia emesso un'ordinanza di inagibilità temporanea, parziale o totale. La scheda o una valutazione effettuata dai tecnici comunali o regionali è necessaria per stabilire la tipologia del danno e le modalità di intervento. 2. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 3, comma 4: le opere di pronto intervento e per la messa in sicurezza dell'edificio rientrano nel costo dell'intervento ammesso a contributo. 3. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 9, comma 1bis: anche gli interventi eseguiti senza scheda AeDES subito dopo il sisma, prima della pubblicazione o entrata in vigore delle ordinanze, è sufficiente una perizia asseverata di un professionista che dichiara di aver effettuato gli interventi per recuperare l'agibilità dell'immobile, purchè abbia tenuto traccia (documentazione fiscale e documentazione fotografica dei danni subiti e correlati al sisma). A questo punto mi chiedo: come mai le ordinanze sono diverse nonostante il Commissario sia lo stesso e (presuppongo) sia i marchigiani che gli emiliani-romagnoli sono comunque cittadini italiani?". Ce lo chiediamo tutti.
Macerata perde dodici posizioni, rispetto al 2015, nell’edizione 2016 della Qualità della vita secondo la ricerca del Sole 24 Ore. La graduatoria mette a confronto le province italiane su un’ampia serie di indicatori (aggiornati in gran parte al 2015 e in qualche caso a ottobre 2016) articolati in sei settori d’indagine. Al primo posto c'è Aosta, seguita da Trento, mentre all'ultimo posto Vibo Valentia.500 punti per la provincia di Macerata che rimane prima tra le marchigiane, seguita da Ancona in 16esima posizione.Molte le novità di quest’anno, volte a rendere più completo il check della vivibilità sul territorio, con una maggiore attenzione alle esigenze e ai problemi più attuali della collettività: il valore della casa, il lavoro per i giovani, la capacità di innovare, l’integrazione degli stranieri, l’offerta di welfare, la partecipazione civile. Le sei aree hanno così acquisito una denominazione più inclusiva e i parametri da 36 sono saliti a 42.
Un benvenuto ricco di emozione questa mattina all’Istituto Comprensivo Enrico Fermi da parte del sindaco Romano Carancini, del vicesindaco e assessore alla Scuola, Stefania Monteverde, del preside Ermanno Bracalente, del corpo docente e degli studenti, agli oltre 250 ragazzi della Dante Alighieri che da oggi sono tornati sui banchi al mattino nella scuola di via Pace.La consegna simbolica delle chiavi dell’istituto da parte di un’alunna di seconda media ai due colleghi della prima e seconda media della Dante Alighieri ha sottolineato il ritorno alla normalità per i ragazzi che, in seguito all’inagibilità della loro scuola per il terremoto, fino ad oggi hanno potuto seguire le lezioni pomeridiane all’Istituto Matteo Ricci.Per consentire agli studenti della Alighieri, in totale 500, di riprendere il normale corso dell’attività didattica, l’Amministrazione comunale, condividendo il progetto con i dirigenti scolastici, ha tenuto fede all’impegno preso con i genitori e ha eseguito in tempi record una serie di lavori che ha consentito di ospitare i ragazzi in 9 aule alla Fermi e gli altri in 11 aule dell’ex istituto professionale Pannaggi, ora sede degli studenti del Convitto.Per limitare il disagio che questa sistemazione comporta per gli studenti e per le famiglie, il Comune ha anche predisposto in via sperimentale un servizio navetta gratuito con partenza dalla vecchia sede della scuola Alighieri e, in collaborazione con APM, ha messo a punto il potenziamento del servizio di trasporto pubblico urbano, che, grazie a specifiche corse, permetterà il raggiungimento in sicurezza delle sedi scolastiche di destinazione.Anche i ragazzi e le ragazze del Convitto, insieme al preside, ai docenti ed al personale della scuola hanno salutato l’arrivo degli studenti e studentesse della Dante Alighieri, felici di accogliere e costruire insieme un percorso di collaborazione.“Ci rendiamo conto che i disagi non sono finiti – ha detto il sindaco Carancini - però guardiamo con fiducia e ottimismo a questa nuova esperienza di coesione che sicuramente farà nascere nuovi legami di amicizia
Quasi 500 persone tra calciatori, famigliari, allenatori, collaboratori e dirigenti, sono accorsi domenica al pranzo di Natale organizzato dall’Helvia Recina e dalla Junior Macerata al ristorante La Cucina degli Angeli di Casette Verdini. La prima festa che le due società, in pratica una sola realtà, hanno realizzato insieme.E’ stato un lungo pomeriggio davvero ben riuscito con i due club che hanno fatto le cose in grande al punto da chiudere la festa con una lotteria da 62, dicasi sessantadue, premi estratti.Presenti tutte le 15 squadre del sodalizio maceratese, le 13 formazioni biancocelesti della Junior che si occupa di settore giovanile più le 2 squadre arancionero dell’Helvia -la Juniores e i grandi dell’Eccellenza- cui confluiscono i tanti talenti espressi dalla sorella più piccola.Tra i 500 a tavola lo sponsor Fertitecnica Colfiorito, rappresentanti della Figc e il sindaco Romano Carancini venuto in una duplice veste avendo il figlio tra gli Esordienti. Belli e importanti i suoi elogi: ”La Maceratese è la prima squadra della città, ma per quanto riguarda la cura e la qualità del vivaio, quello della Junior è il migliore.” Sul nuovo impianto sportivo che l’Helvia avrà dal 2017 a Villa Potenza ha aggiunto: ”Garantisco che faremo qualcosa per dotarlo della tribuna al momento non presente nel progetto.”Il lungo pranzo è stato introdotto dal saluto e dagli auguri dei presidenti Alberto Crocioni e Marcello Temperi e, come detto, si è concluso con una ricchissima lotteria e una doppia sorpresa. L’ambito primo premio, una mountain bike di ultima generazione, infatti è stato vinto da Alver Torresi della Figc Macerata che però, con un bel gesto, l’ha rimesso in palio facendo felice così il successivo fortunato estratto. Grazie alla Clementoni infine ci sono stati regali per tutti gli oltre 200 baby tesserati della Scuola Calcio.Nelle parole del direttore sportivo Dario Berdini si legge l'ottima riuscita di un momento di festa che ha coinvolto come mai in passato un così grande numero di persone e che dovrà sicuramente essere ripetuto in futuro.
Si è svolto ieri, domenica 11 dicembre, presso l’Auditorium della sede Provinciale dell’Associazione il convegno organizzato dalla Confartigianato di Macerata per presentare agli imprenditori e alle aziende del settore degli autotrasporti, presenti in gran numero, le misure introdotte dalla recente Legge di Stabilità.Molti sono stati gli argomenti di interesse trattati, quali pensione anticipata per i padroncini, maxi e iper ammortamento per l'acquisto di nuovi beni strumentali, contabilità per “cassa”, proroga Sabatini–ter e contributi conto interessi per acquisto beni strumentali, divieti di circolazione per il 2017, premi produttività e Welfare aziendale, nuova imposta sul reddito d'impresa, decontribuzione previdenziale per i conducenti che effettuano trasporti internazionali, misure antidumping sociale e regime fiscale sui premi di produttività.Il presidente provinciale Confartigianato settore trasporti Emanuele Pepa ha parlato con realismo e consapevolezza, giudicando che il 2017 non sarà un anno positivo per il settore, affermando però che: "a questo proposito misure quali conferma del maxi ammortamento per l’acquisto di nuovi beni strumentali, così come le altre per le contribuzioni previdenziali, sono boccate d’ossigeno per il nostro settore che soffre la concorrenza nazionale, e su questo la nostra Associazione chiede norme antidumping". Le misure introdotte dalla Legge di Stabilità, nelle parole del presidente, sono utili anche per garantire efficienza e presenza nel momento della ricostruzione post-sisma: "nel nostro territorio dopo il sisma possono arrivare nuove commesse, che non interpretiamo di certo come una opportunità, data la gravità della situazione, ma piuttosto stiamo lavorando affincheé la categoria sappia garantire i servizi necessari al momento presente e poi per la ricostruzione".
Per venerdì 16 dicembre il Centro interdipartimentale di ricerca “Laboratorio Fausto Vicarelli” dell’Università di Macerata organizza un convegno di studi sulla “Stabilità finanziaria, sviluppo economico e ruolo delle banche – Bail-in e disciplina regolamentare” con gli interventi di rappresentanti e studiosi di Banca d’Italia, Ministero dell’Economia e Finanze e di banche e intermediari finanziari (http://labvicarelli@unimc.it).L’evento si terrà dalle ore 9 alle ore 17 a Macerata a Vallebona nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo.
Come ogni anno, da ormai ben 50 anni, lo scorso weekend si sono riuniti gli alunni del V B Ragioneria, classe 1966.Ad organizzare l’evento, tenutosi presso il Quartino di Macerata, l’alunno Luciano Massarini, che si prodiga per tenere insieme la classe nonostante il passare del tempo. Quest’anno a tavola erano in 16 per scambiarsi gli auguri di Natale e passare una serata in allegria. L’appuntamento con i compagni di classe si rinnova due volte l’anno a simboleggiare la grande amicizia che li lega dai tempi delle superiori.
Il Museo della Scuola «Paolo e Ornella Ricca» dell’Università di Macerata, in via Carducci 63/a, nato per raccogliere le numerose collezioni di materiali scolastici dell’Ottocento e del Novecento, a partire da gennaio, propone nuovi laboratori didattici rivolti alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.Ogni istituto potrà scegliere tra oltre dieci laboratori che condurranno gli scolari in un viaggio nella scuola del passato fino ad arrivare ai nostri giorni: dal materiale scolastico alle regole e punizioni, dalle merende alle testimonianze dei nonni e tanto altro ancora.Tra le novità, la visita al nuovo allestimento multimediale del museo con postazioni interattive multi-touch.In programma per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria “Marachelle & punizioni”, laboratorio per bambini burrascosi, “A scuola di igiene, saponi e saponette”, laboratorio storico e di educazione alla salute, “Biro o penna? Zaino o cartella?”, un confronto tra il materiale scolastico degli scolari di oggi e i materiali antichi custoditi nel museo. E ancora, “State composti!”, per conoscere l’evoluzione del banco scolastico e per sperimentare la disciplina nella scuola del passato, “Dimmi cosa mangi”, laboratorio del gusto alla scoperta delle merende di ieri e di oggi, “Il maestro delle caverne”, un viaggio giocoso e divertente nella “aule” della preistoria e “La scuola dei nonni” per scoprire com’era andare a scuola al tempo dei nonni.L’offerta didattica è molto ricca: tra le proposte anche “Oggi dettato!” che permetterà ai bambini di usare calamai e inchiostro e “Quaderni e quadernini”, un viaggio attraverso le copertine, da quelle nere a quelle propagandistiche, fino a quelle dei giorni nostri, per imparare a riconoscere i tanti messaggi che si celano dietro di esse.Per la scuola dell’infanzia e primaria le proposte continuano con “La cucina degli scarti”, un laboratorio per confrontare i pasti di oggi nelle mense scolastiche con quelli dei bambini durante la guerra. Infine, due laboratori storici: “La scuola degli antichi Egizi” e “La scuola degli Antichi Romani”.I laboratori rivolti alla scuola secondaria di primo grado sono “Il quaderno che vorrei”, attraverso le collezioni storiche dei quaderni del Museo si ripercorreranno i canali e le strategie comunicative destinate agli scolari, “Foto di scuola dall’album di famiglia” e “Le leggi razziali entrano a scuola”.Il Museo è facilmente raggiungibile anche in treno: si trova a soli 550 metri dalla stazione ferroviaria.Per info e prenotazioni: 0733 2586104 o 391 7145274, museodellascuola@unimc.it, www.museodellascuola.unimc.it.
Il rammarico è il sentimento ricorrente in casa biancorossa. L’allenatore della Maceratese Federico Giunti è arrabbiato perché il gol del Santarcangelo era da annullare.“Eravamo partiti decisamente bene per una volta in casa – dice Giunti - Abbiamo avuto due o tre palle importanti all’inizio. Purtroppo dopo aver sbloccato il risultato abbiamo preso subito il pareggio del Santarcangelo viziato da un grandissimo fallo di mano. Dispiace che la terna arbitrale non se ne sia accorta, Sirignano ha preso la palla con la mano, è un gol assolutamente irregolare. Noi abbiamo giocato per vincere, loro per pareggiare”.“Non abbiamo gestito bene i minuti successivi al vantaggio, come con il Forlì – continua Giunti - E’ comunque importante muovere la classifica, partite come queste le puoi anche perdere. Prendiamoci il punto e testa subito al Lumezzane. Mercoledì saremo obbligati ad arrivare a questa benedetta vittoria in casa”.L’avvocato Andrea Bargagna punta il dito sulla scarsa presenza di spettatori sugli spalti dell’Helvia Recina.“Non siamo stati fortunati. In casa facciamo fatica, fuori casa riusciamo ad esprimerci meglio, forse sta diventando anche un problema di testa l’Helvia Recina – afferma Bargagna - Sono molto dispiaciuto per la poca affluenza di pubblico che c’è allo stadio, così è difficile fare calcio. E’ difficile per la squadra giocare, è difficile per la società avere la forza morale per fare bene. Ci aspettiamo molto di più da questa città. Vogliamo lo stadio sempre più pieno, la squadra deve sentire più calore da parte dei propri sostenitori. E’ vero che gli orari e le date della Lega Pro non sono delle più felici. Questa squadra ha bisogno dei propri tifosi, non è un problema di incasso, sarebbe bello vedere la curva, la gradinata e la tribuna un po’ più gremita”.Capitan Alberto Quadri, al primo gol in maglia biancorossa parla del gol irregolare del Santarcangelo e manifesta dispiacere per le critiche che gli sono piovute addosso da parte di alcuni tifosi.“Abbiamo subito un gol su un netto fallo di mano nell’unico tiro in porta fatto dal Santarcangelo – ammonisce Quadri - Non è il primo episodio che ci gira a sfavore, chiediamo un po’ più di attenzione, noi ci giochiamo la salvezza, i punti sono fondamentali. L’arbitro a fine partita ci ha detto di essersi accorto dello sbaglio, che era dispiaciuto. Ci vuole un po’ più di attenzione da parte nostra ma anche da parte di chi viene ad arbitrare partite così importanti. Il risultato ci sta stretto, a livello di prestazione la squadra ha fatto bene, meritava di vincere la partita. Dobbiamo riuscire ad essere più concreti. Quando c’è l’occasione di chiudere la partita lo dobbiamo fare. Abbiamo trovato una squadra che ha badato solo ed esclusivamente a difendersi. Abbiamo giocato sempre nella loro metà campo”.Poi Quadri parla del gol: “Sono contento, venivo da un periodo in cui ero un po’ giù. Certe cose non nascondo che mi hanno dato fastidio. I compagni mi hanno sempre sostenuto, lo staff mi ha dimostrato fiducia. Ho sempre cercato di dare tutto, certe cose mi hanno fatto un po’ male, se fossero arrivati i tre punti sarei stato l’uomo più felice del mondo. Dopo il gol sono andato da mio figlio sotto la tribuna, sono stato felice di dedicargli il gol. Anche lui è malato di calcio come me”.
Niente Imu per le case inagibili. Il 16 dicembre scade la seconda rata Imu, ma per i proprietari delle case danneggiate dal terremoto la scadenza non sarà un problema in più da affrontare.Il decreto 189 prevede infatti che tutti i fabbricati che si trovano nei comuni del cratere, distrutti oppure oggetto di ordinanze sindacali di sgombero per inagibilità totale o parziale, non concorrano alla determinazione del reddito al fine del pagamento delle imposte su persone e società, e siano esenti dal pagamento di Imu e Tasi, a partire dalla scadenza del 16 dicembre.Nel caso in cui non ci sia una ordinanza di sgombero per la mancanza di verifica da parte dei Comuni, ancora in corso per l'enorme mole di edifici da valutare, ai fini dell’esenzione i contribuenti possono dichiarare al Comune la distruzione dell’immobile o la sua inagibilità.I ministeri degli Interni e dell’Economia dovrebbero emanare a giorni un provvedimento per compensare i Comuni del mancato introito dell’imposta sugli immobili e sui servizi indivisibili. L’esenzione di Imu e Tasi è prevista dall’articolo 48 comma 16 del decreto 189, non modificato nel corso dell’esame in Senato. L’approvazione definitiva del provvedimento, che è comunque già in vigore, è prevista per lunedì o martedì e rispetto al testo approvato dal Senato non sono previsti cambiamenti.
L’Helvia Recina resta tabù per la Maceratese. I biancorossi devono rimandare ancora una volta l’appuntamento con la vittoria in casa, che manca dall’8 ottobre scorso (1 a 0 con il Mantova, unico successo stagionale interno). La partita con il Santarcangelo termina sul risultato di 1 a 1. La squadra di Giunti si porta in vantaggio alla metà del primo tempo con un calcio di punizione di Quadri, il Santarcangelo pareggia pochi minuti dopo con Cori. Dopo il pareggio odierno i biancorossi restano in quint’ultima posizione di classifica, in zona play out. Un punto più avanti c’è il Teramo, due il Sudtirol.Rispetto alla trasferta di Teramo, che ha visto la Maceratese tornare al successo, rientrano Quadri e Petrilli, reduci da una giornata di squalifica; solo il capitano però fa parte dell’undici titolare. Per il resto la squadra è la stessa del “Gaetano Bonolis”. I biancorossi si schierano con il 4-3-1-2.Il Santarcangelo in trasferta ha racimolato gli stessi punti della squadra allenata da Federico Giunti in casa. Ancora scarsa la presenza degli sportivi sugli spalti dell’Helvia Recina.La Maceratese si rende subito pericolosa, dopo neanche due minuti Turchetti gira di poco alto sulla traversa un assist dalla destra di Malaccari. Al 3’ Turchetta serve per vie centrali Colombi, l’attaccante calcia con il sinistro da ottima posizione, ma Nardi gli chiude lo specchio della porta.Il Santarcangelo si va vivo con un colpo di testa di Adorni, alto, su calcio d’angolo di Dalla Bona. Al 22’ è provvidenziale una chiusura di Perna su Cori lanciato a rete.Il risultato si sblocca al 26’: Ventola guadagna un calcio di punizione dal limite dell’area di rigore, la pennellata di Quadri su calcio da fermo indovina il sette e porta la Maceratese in vantaggio, 1 a 0.La gioia del gol per i padroni di casa dura pochi minuti: al 30’ un calcio d’angolo di Dalla Bona dalla sinistra genera un batti e ribatti nell’area della Maceratese, la difesa dei padroni di casa non riesce a spazzare la sfera, Cori piazza la zampata vincente e fa 1 a 1.In apertura di secondo tempo è ancora la Maceratese a rendersi pericolosa per prima con Turchetta, al 53’ la conclusione di sinistro del numero 10 termina sul fondo. Turchetta al 62’ prova ad innescare Colombi, l’attaccante ciabatta la conclusione con il sinistro.Il Santarcangelo nel secondo tempo rinuncia quasi completamente ad attaccare, ma la Maceratese non trova sbocchi. La partita termina in parità.Mercoledì prossimo la Maceratese scenderà nuovamente in campo all’Helvia Recina nella partita di recupero con il Lumezzane.MACERATESE (4-3-1-2): Forte 6; Marchetti 6 Gattari 6 Perna 6 Ventola 6; Malaccari 6 Quadri 6 De Grazia 5,5; Turchetta 6,5; Colombi 5,5 (21’ st Petrilli ng) Palmieri 5,5 (33’ st Allegretti ng). A disp. Moscatelli, Gremizzi, Broli, Bondioli, Marco Massei, Mestre, Bangoura, Franchini, Ramadani, Cannoni. All. Giunti 6SANTARCANGELO (3-5-2): Nardi 6; Paramatti 6 Adorni 6 Sirignano 6; Posocco 5,5 Carlini 5,5 (32’ st Ungaro ng) Dalla Bona 6 Valentini 5,5 (24’ st Gatto ng) Rossi 5,5; Cesaretti 5,5 (1’ st Merini 5,5) Cori 6,5. A disp. Gallinetta, Battistini, Ronchi, Gulli, Alonsi, Oneto, Mancini. All. Marcolini 6Arbitro: De Angeli di Abbiategrasso 6Guardalinee: Avalos e SantarpiaAmmoniti: Rossi (S), Turchetta (M), Valentini (S), Gatto (S), Posocco (S).Marcatori: pt. 26’ Quadri (M), 30’ Cori (S)Note: spettatori 600 circa. Calci d’angolo 5 a 4 per la Maceratese. Recupero pt. 0’, st. 3’.
I Concerti di Appassionata tornano al Lauro Rossi martedì 13 dicembre alle 21 con il recital di Pavel Kolesnikov, astro nascente del pianismo internazionale vincitore del Premio Honens nel 2012.Nato a Novosibirsk in Siberia nel 1989, Pavel Kolesnikov è musicista dal talento precoce, definito dal Guardian ‘poeta della tastiera’. È stato allievo di Sergey Dorensky al Conservatorio di Mosca, di Norma Fisher al Royal College of Music e di Maria João Pires, sua mentore alla Queen Elisabeth Music Chapel e al fianco della quale ha suonato a Montreal lo scorso marzo. Dopo essersi aggiudicato uno dei concorsi pianistici più ambiti, la Honens International Piano Competition di Calgary, Kolesnikov si è esibito alla Carnegie Hall, alla Konzerthaus di Berlino, alla Vancouver Royal Society e alla Chamberfest di Ottawa in Canada e ha suonato con la National Philharmonic di Russia, la London Philharmonic, l’Orquestra Sinfônica Brasileira e la Toronto Symphony Orchestra, fra le altre.Il suo debutto alla Wigmore Hall nel 2014 è stato salutato dal Telegraph con una recensione a cinque stelle e il suo recital come una delle occasioni da inscrivere negli annali di Londra. Nello stesso anno, Kolesnikov è stato nominato dalla BBC Radio 3 ‘New Generation Artist’ per il periodo 2014-2016.Nel concerto di martedì prossimo a Macerata, realizzato in collaborazione con l’Università degli studi di Macerata, il talentoso pianista russo affronta un programma che traccia idealmente il percorso di costruzione dell’identità del pianoforte quale strumento principe del Romanticismo in musica. Di Louis Couperin due esempi di Allemande, una Chaconne e il Tombeau de Monsieur de Blancrocher, estratti dal Manoscritto Bauyn, una delle principali fonti della musica francese per clavicembalo del XVII secolo; di Beethoven la Sonata n.10 in sol maggiore op. 14 n.2, che lo stesso compositore di Bonn considerava fra le più significative della sua produzione; di Chopin lo Scherzo n.4 op.54 un capolavoro ricco di fascino e caratterizzato da una raffinatissima ricerca timbrica; infine, di Debussy dodici dei Preludi (libro primo), brani che possono essere considerati la summa dell’arte pianistica del compositore francese.I Concerti di Appassionata sono organizzati dall'associazione musicale Appassionata con il contributo del Comune di Macerata, del Mibact, della Regione Marche, della Società Civile dello Sferisterio-Eredi dei Cento Consorti, dell'Anmig sezione di Macerata, dell'Istituto Confucio. In collaborazione con Prefettura di Macerata, Marcheconcerti, Unimc, Abamc, Fondazione Carima.Main sponsor della stagione 2016-2017 sono Menghi Shoes, Mosca srl e APM.Biglietti in vendita presso la biglietteria dei teatri in piazza Mazzini 10 a Macerata, online su vivaticket.it. Agevolazioni per studenti e loro accompagnatori, ridotto per soci Appassionata.
Subito le procedure di bando per l’avvio dei lavori esecutivi di Villa Lauri: è uno dei risultati dei colloqui avvenuti ieri a Kunming tra la delegazione dell'Università di Macerata e dell'Istituto Confucio - guidata dal rettore Francesco Adornato e composta dal presidente dell’Istituto Confucio Luigi Lacchè, dai direttori Giorgio Trentin e Yan Chunyou, dalla direttrice del China Center Francesca Spigarelli - e il vice ministro dell'istruzione Hao Ping e il direttore generale di Hanban Ma Jianfei, nell'ambito della Conferenza Mondiale degli Istituti Confucio.L'incontro è stato molto cordiale e costruttivo ed ha avuto al centro della discussione lo stato dei rapporti tra l'Università di Macerata e le Università cinesi con cui l’Ateneo maceratese collabora. In particolar modo la discussione si è concentrata sull'avvio dei lavori di Villa Lauri, destinata ad ospitare l'Istituto Confucio Modello di Macerata e a diventare una delle principali piattaforme di ricerca per i rapporti interculturali tra Italia, Europa e Cina. Il rettore ha assicurato che si procederà speditamente per le procedure di bando, in modo da avviare al più presto i lavori esecutivi.Ha preso forma quest’anno il progetto di recupero di Villa Lauri, storico complesso edilizio chiuso da decenni e destinato al progressivo e inesorabile declino. Grazie al primo stralcio, sarà̀ possibile recuperare il corpo centrale dell’edificio, riportandolo alle sue fattezze neoclassiche ottocentesche. L’idea di fondo prevede la destinazione di una parte della villa a nuova sede dell’Istituto Confucio. Infatti, nel dicembre 2015 l’Hanban, ente del ministero cinese dell’educazione che sovrintende a tutti gli Istituti Confucio del mondo, ha deciso di trasformare l’Istituto di Macerata in un “Istituto modello” assegnando un cofinanziamento di 2 milioni di euro per il restauro di Villa Lauri. Potrà̀ nascere uno straordinario centro culturale, scientifico e socioeconomico dedicato alla Cina. In particolare, il progetto prevede, oltre alla sede dell’Istituto Confucio, spazi per uffici, aule didattiche, una biblioteca e centro di documentazione, una foresteria con posti letto, un ristorante-bar.Il governo cinese, come più volte hanno ribadito i suoi rappresentanti entrati in contatto con Unimc, ritiene inoltre basilare la creazione di un museo dedicato a Padre Matteo Ricci, figura di grande importanza nella mediazione culturale tra le due civiltà.
Medea Montalbano che consolida il suo primato nel girone F della Serie B di volley regolando a domicilio la Ledlink Perugia nello scontro tra le prime della classe. Una gara importante, non solo per il risultato maturato forse con più facilità del previsto, ma anche per un’altra dimostrazione di forza di squadra da parte della Medea, un organico costruito per dare ampie garanzie non solo nel sestetto di partenza ma in tutti i suoi componenti.Nel primo set la differenza di qualità, a favore dei biancoverdi di Macerata, è evidentissima. Il catalizzatore principale è Manuel Bruno, bravo sia ad assistere il sempre positivo Cacchiarelli in difesa, che a mandare a vuoto il muro avversario (concluderà la partita con 15 punti all’attivo e il 71% di efficacia offensiva).Dopo il 17-25 del primo parziale, la Ledlink parte a bomba, con il turno al servizio di Servettini che mette in serio imbarazzo la ricezione marchigiana, scavando un solco che la Medea non riesce mai a colmare appieno. Coach Adrian Pablo Pasquali capisce che c’è da cambiare qualcosa in attacco e dalla panchina pesca bene: entra Enrico Scarpi, dopo un mese e mezzo di infortunio e gli scampoli di partita con Appignano. Il nuovo entrato aiuta la Medea a sovvertire l’inerzia del secondo set ma i padroni di casa riescono a tenersi avanti (anche grazie al secondo turno al servizio di Servettini) fino ad arrivare sul 24-21.Da lì a fine set è il momento chiave del match: Montalbano annulla la prima palla set, i maceratesi ci credono e a Perugia il pallone inizia a scottare. Ne nasce un crescendo della Medea che inanella 5 punti di fila, ribaltando tutto e portando a casa anche il secondo parziale, 24-26.Di fatto il match finisce lì, perché il secondo set perso in quel modo è una mazzata troppo grande per Perugia che non riesce più ad opporsi ad un Montalbano tornato sui livelli del primo set. Grande positività in tutti i fondamentali e da parte di tutti.LEDLINK PERUGIA: Fuganti, Amore, Nulli Pero, Bregliozzi, Merli, Servettini, Staccini, Boriosi (L), Piersanti, Padella, Cricco, Tini. All. De PaolisMEDEA MONTALBANO: Molinari A., Sarnari, Bizzarri, Miscio, Gemmi, Medei, Bruno, Molinari M., Scuffia, Scarpi, Saltarelli, Cacchiarelli (L). All. Pasquali.ARBITRI: Mannarino (Roma)-Pescatore (Roma)PARZIALI: 17-25, 24-26, 16-25.
Felicità e brindisi da una parte, pianti e lai dall'altra hanno salutato un risultato referendario tanto atteso (così lo storytelling, che poi in italiano sarebbe il racconto) per le sorti delle umane genti. Un’altra Caporetto del governo Renzi che surclassa, quanto a qualità e numeri, il bagno di sangue registrato già nelle amministrative dello scorso giugno.In sei mesi due palate in bocca improvvise ed inaspettate che segnano la fine di un’esperienza di governo carica, come mai prima, di benevole aspettative. Azzerano un’intera classe dirigente. Segnano definitivamente lo spartiacque tra un sistema ed un antisistema. Ridanno vita alla democrazia diretta e partecipata. Rigenerano una volta per tutte i valori, i principi ed i contenuti di una Carta Costituzionale che, apparentemente, sembravano incamminarsi verso il desueto e l’anacronistico. Indipendentemente dal risultato, quando il popolo sovrano si esprime, è sempre una festa per la democrazia. Invece per qualcuno si è trattato di un funerale bello e buono. Lasciamo stare i pasdaran dei social network, al cui confronto i foreign fighter che partono per la Siria, sono massimamente dialoganti.Qui, nel caso specifico, stiamo (purtroppo) parlando di un presidente di giunta regionale e, di striscio di due parlamentari. Trattasi di Luca Ceriscioli (presidente pro tempore della giunta regionale), di Piergiorgio Carrescia deputato presso la Camera e Mario Morgoni, senatore della Repubblica. I tre - guarda caso, tutti del partito Democratico - hanno sentenziato, senza esitazioni e senza appello, come la fine del governo Renzi conduca automaticamente a delle inevitabili e gravi difficoltà per i terremotati.C’è da dire tuttavia che, mentre i rilievi di Morgoni e di Carrescia siano di ordine organizzativo e temporale - il che è peraltro del tutto normale e comprensibile, quindi parzialmente fondati – quello di Ceriscioli è strutturale.Leggete questa dichiarazione: ''Il Governo – ha detto il presidente delle Marche Luca Ceriscioli all’ANSA - ha preso tanti impegni significativi che riguardano la ricostruzione, le risposte ai bisogni più immediati. Per noi viene meno quello che era stato l'interlocutore principale. Con il nuovo governo si dovrà ricominciare, per far sì che si impegni almeno nella stessa misura con la quale con grande generosità e impegno si era speso il governo Renzi''.Ora, noi che lo vediamo tutti i giorni in TV, sappiamo che Ceriscioli ha la faccia gioviale e sorridente di quello che ha appena vinto 200mila euro al gratta e vinci, proprio al bar di sotto. Quanto al resto, che sarebbe poi governare la regione Marche, è buio pesto. Ne è riprova lampante questa improvvida ed intempestiva dichiarazione. Sia nella forma che nel contenuto. Per quanto riguarda la forma mi pregio di comunicare al presidente Ceriscioli che vige da sempre, nella Repubblica Italiana, il così detto principio della continuità degli atti amministrativi. La faccio ancora più facile, proprio perché capisca meglio senza tanti tecnicismi: le leggi, gli atti amministrativi valgono indipendentemente da chi le ha emanati. È l’atto che ha valenza e non la figura che li redige ed approva. Magari l'acquiescenza alla persona valeva qualche secolo addietro. C’è un’interessante, curiosa letteratura su come la notizia della morte di Luigi XVI abbia percorso in tempi lunghi l’Europa e come ne siano rimasti diversamente colpiti i suoi funzionari disseminati nel continente, ma francamente non mi sembra questo il caso, nemmeno come termine di paragone.Quanto alla sostanza c’è di che rimanere allibiti e sconcertati. Passi se la medesima dichiarazione l’avesse fatta il sindaco di un paesetto di poche anime, ma che un presidente di regione - che adesso li chiamano, non a caso, governatori - non conosca le sue competenze e prerogative (peraltro dilatate in caso di emergenza), è troppo per davvero.Da vicecommissario all’emergenza e alla ricostruzione, Ceriscioli, oltre che sfruttare la competenza legislativa regionale e di deliberare autonomamente, ha la facoltà di proporre ordinanze esecutive per far fronte alle impellenti esigenze di tutti i terremotati.Se ritiene di non esserne all'altezza, perché Renzi si è dimesso, valuti e, come si dice in queste situazioni, apprezzate le circostanze, si dimetta pure lui, così da lasciare il posto a chi ne fosse più capace . Se viceversa pensa di avere qualità e competenze si metta a lavorare a testa bassa con un cronoprogramma serio ed efficace, finalizzato ad alleviare per l’adesso, i disagi dei terremotati e per il poi una ricostruzione efficiente e duratura. Possibilmente e per il suo bene, rilasciando meno dichiarazioni possibili.L’unica cosa che non deve fare è quella di trasmettere ansia ed apprensione del tutto infondate e fuori luogo, alle popolazioni colpite dal sisma. Qui, da noi tra l’altro, le scosse ancora continuano e si sta sempre sul chi va là.Con la natura non possiamo combattere, ma contro gli sconsiderati improvvisatori, che strumentalizzano politicamente il post sisma ed i terremotati, sì. E in questo caso, lo facciamo volentieri...
Alla Biblioteca comunale Mozzi Borgetti di Macerata sabato 17 dicembre, Silvia Alessandrini Calisti presenterà il suo libro "Sani e Liberi. La maternità nella tradizione marchigiana (sec. XVII-XX)", edito da Giaconi Editore.Attraverso una ricerca accurata delle fonti bibliografiche e tramite interviste dirette l'autrice ha ricostruito l'esperienza della madre in un'epoca ormai lontana dall'attuale per distanza temporale, ma che, sostanzialmente, appare ancora presente inconsciamente nella memoria collettiva. Gesti, usanze, accortezze, credenze quasi del tutto svanite riprendono vita nelle pagine del libro, risvegliando i ricordi di alcuni e suscitando lo stupore di altri. La loro riscoperta potrebbe contribuire ad una maggiore consapevolezza dell'esperienza materna, oggi allontanata in parte dal suo connubio fisiologico con la Natura e rivestita di panni moderni, spesso stranianti e forieri di malessere. Lo studio intende dunque documentare sulle usanze, credenze, superstizioni relative alla gravidanza, al parto e alla cura dei bambini nella tradizione popolare delle Marche. Una narrazione a metà strada tra il saggio e il racconto, che non disdegna l'uso del dialetto e che prende in considerazione una vasta gamma di aspetti collegati alla maternità attraverso le esperienze del passato: il binomio inscindibile tra donna e madre, i rapporti con la medicina ufficiale e quella popolare, la relazione tra parto e natura, l'allattamento e lo svezzamento, la mortalità materna e infantile, le principali paure e le superstizioni, la conciliazione della maternità col lavoro quotidiano, fino all'accudimento dei bambini nella prima infanzia in un periodo compreso tra il XVII e il XX secolo. Dialogherà con l'autrice Elena Carrano, opertatrice culturale e lettrice esperta per l'infanzia. Modera Claudia Santoni, presidente Osservatorio di Genere