Due giovani di 20 e 19 anni sono stati arrestati dai carabinieri di Civitanova Marche e Macerata con l'accusa di spaccio di stupefacenti ed estorsione. Si tratta di un italiano, Santo Pio Cicciù, domiciliato a Civitanova, già ai domiciliari, e un egiziano senza fissa dimora, Mohamed Sohail Khaled. Secondo le ordinanze di custodia firmate dal Gip di Macerata, fra l'agosto e l'ottobre scorsi avrebbero spacciato hascisc e cocaina a numerosi tossicodipendenti della zona. L'italiano avrebbe anche minacciato i clienti che non saldavano il conto e picchiato un ragazzo, sospettato di aver “infamato” i suoi corrieri che erano stati nel frattempo controllati dai Carabinieri..
I fatti contestati risalgono al periodo che va da agosto 2016 fino a ottobre 2016 per una serie di spacci di sostanze stupefacenti di cocaina ed hashish a numerosi tossicodipendenti della zona.
L’attività investigativa ha permesso di recuperare in un’occasione circa mezzo chilo di hashish che veniva trasportata via treno da un cittadino morrovallese proveniente da Milano che fu arrestato nel’occasione in flagranza di reato.
Sei le persone denunciate a piede libero.
La Recanatese è interessata Diego Allegretti. L’attaccante della Maceratese, match winner dell’ultimo derby giocato allo stadio “Riviera delle Palme” che ha consentito ai biancorossi di tornare a casa con la vittoria dalla trasferta di San Benedetto del Tronto cinquant’anni dopo il gol messo a segno Stelvio Attili, da qualche settimana viene corteggiato dalla società leopardiana, che ha come consulente esterno l’ex presidente della Maceratese, Maria Francesca Tardella.Allegretti, originario di Recanati, è molto apprezzato dal tecnico Matteo Possanzini, che ha avuto modo di saggiarne le qualità a Porto Recanati.Quest’anno con la Maceratese in Lega Pro Allegretti ha totalizzato dieci presenze, di cui tre da titolare, ed un gol. Nella passata stagione con la maglia della Vibonese in serie D aveva messo a segno diciannove reti.
Sono 12.243 le persone assistite dal Servizio Nazionale della Protezione Civile in seguito alle forti scosse di terremoto che hanno colpito il territorio dell'Italia centrale il 24 agosto, il 26 e il 30 ottobre. In particolare, sono sono oltre 9.200 le persone ospitate in alberghi e strutture ricettive, di cui circa 3.300 sul proprio territorio e 5.900 lungo la costa adriatica e sul lago Trasimeno. Quasi 950 sono alloggiati nei moduli e negli appartamenti realizzati in occasione di terremoti del passato, in Umbria, nelle Marche e in Abruzzo, mentre sono poco più di 150 coloro che trovano accoglienza nel proprio comune in container o camper allestiti in questi mesi dalla Protezione Civile. Sono, infine, circa 1.900 gli assistiti in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc nel proprio comune, un dato in progressiva diminuzione mano a mano che vengono consegnati i container. (Ansa)
Non c'è alcun allarme meningite nelle Marche, e nessuna necessità di correre a vaccinarsi contro la malattia. Lo dice il presidente della Commissione consiliare Sanità Fabrizio Volpini. ''Non esiste, nella situazione attuale, alcun motivo di pericolosità tale da giustificare comportamenti quali quelli ai quali stiamo assistendo'' afferma. ''I casi di meningite riscontrati in alcune regioni (ma non nelle Marche), pur destando qualche allarme per la gravità della malattia, non si discostano granché dal normale andamento statistico che si registra annualmente per queste patologie. Il desiderio generalizzato di vaccinarsi, pur comprensibile, non è giustificato, ed è anche frutto della fragilità educativa che ha caratterizzato la situazione sanitaria degli ultimi anni''.In questi giorni si registra nelle Marche, come nelle altre regioni, una richiesta crescente per il vaccino antimeningococcico da parte della popolazione non coinvolta nell'offerta vaccinale gratuita. ''Richieste che non corrispondono a un reale incremento dei casi di meningite meningococcica nella regione, dove, al contrario si è registrato un numero inferiore di casi negli ultimi anni". Lo segnala il servizio Sanità pubblica della Regione. Ogni anno nelle Marche si contano da zero ad 8 casi di meningite da meningococco: nel 2016 i casi sono stati 6. Agli adulti per cui le vaccinazioni antimeningococciche non sono previste né raccomandate la Regione offre comunque la possibilità di accedere alle vaccinazioni con la formula del co-pagamento: il costo del vaccino, a carico del cittadino, è pari al prezzo di acquisto sostenuto dall'Asur. Per quanto riguarda i bambini, l'invito è di rispettare il calendario vaccinale e sottoporli a tutte le vaccinazioni raccomandate e offerte gratuitamente. (Ansa)
Il 5 gennaio i sindaci dei comuni terremotati di Marche, Umbria, Lazio ed Abruzzo saranno ricevuti in udienza straordinaria da papa Francesco nell'Aula Paolo VI. L'Anci Marche coordinerà la partecipazione dei sindaci delle quattro regioni che hanno accolto l'invito ed essere presenti all'udienza, cui parteciperanno anche tutti i presidenti ed i direttori delle Associazioni dei Comuni delle regioni colpite dal sisma del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre e i presidenti delle giunte regionali.Il programma prevede l'ingresso della Croce della Giornata Mondiale della Gioventù che in marzo sarà pellegrina nelle Diocesi terremotate. Alle 11:30 l'ingresso di papa Francesco, cui seguiranno la testimonianza di un giovane prete e quella di una famiglia terremotata. Dopo l'intervento del pontefice ci sarà un momento di preghiera. (Ansa)
Nelle Marche i saldi partiranno il 5 gennaio e termineranno il primo marzo. Secondo la Confcommercio, nella regione il valore delle vendite di fine stagione sarà pari a 110 milioni di euro: un'opportunità economica per le imprese che dopo gli acquisti natalizi possono sfruttare la possibilità degli sconti sulla merce per ammortizzare le difficoltà di mesi notoriamente difficili come quelli di gennaio e febbraio.Secondo le stime dell'associazione, ogni famiglia spenderà in media 303 euro, contro i 344 euro a livello nazionale, con un acquisto medio di 132 euro a persona. Circa 360 mila le famiglie marchigiane che approfitteranno dei saldi. L'indotto dovrebbe essere inferiore dell'1,5% alla media nazionale. "La speranza - osserva il direttore di Confcommercio Marche Massimiliano Polacco - è che i saldi, anche se una vasta parte della regione è in grossa difficoltà per via del sisma, diano una spinta alla ripresa''. (Ansa)
Si apre anche alla sistemazione delle scuole di Macerata danneggiate dal terremoto la raccolta fondi lanciata dall’Amministrazione comunale con il progetto MacerataVicina che ha già raccolto contributi e fornito materiale didattico alla scuola Romolo Murri di Gualdo, unica scuola del paese fortemente lesionata dal sisma del 24 agosto. MacerataVicina nasce, infatti, dal desiderio di solidarietà dell’Amministrazione comunale di Macerata verso le comunità del territorio danneggiate dalle prime scosse di terremoto che hanno colpito soprattutto edifici pubblici e scuole.“Grazie a quanti contribuiscono alla raccolta fondi, anche solo con un euro e con le iniziative, un vero crowfunding della solidarietà. In particolare grazie agli amici delle città gemellate e dall’estero perché la loro vicinanza è un segno di grande amicizia” ha ringraziato il sindaco Romano Carancini.Purtroppo, con le violente scosse che si sono ripetute dal 26 al 30 ottobre, anche le scuole di Macerata sono state gravemente colpite dal sisma. Tre plessi infatti sono tuttora interamente inagibili mentre uno lo è parzialmente. Gli alunni delle primarie e secondarie di primo grado hanno perso diversi giorni di scuola e hanno dovuto affrontare anche situazioni di disagio dovuto soprattutto a cambiamento di sedi scolastiche, alla mancanza di materiale didattico, di laboratori attrezzati, lim, arredi adeguati e biblioteche scolastiche. Per questo, considerata anche la spontanea richiesta da parte di tanti cittadini di poter contribuire concretamente alla ricostruzione dei beni pubblici danneggiati dal sisma nella nostra città, MacerataVicina si è allargata anche alla raccolta di fondi e risorse per le scuole comunali.“Riceviamo molte telefonate e mail anche dall’estero che ci chiedono come contribuire alla ricostruzione. Il Comune di Macerata insieme a Banca Etica mette a disposizione questo strumento per una raccolta fondi chiara e trasparente: un conte corrente dedicato, la pagina del sito con tutte le donazioni effettuate e le destinazioni a cui saranno donati i fondi raccolti. E’ uno strumento che mettiamo a disposizione delle raccolte fondi che si fanno in città per i tanti progetti di solidarietà. E’ un modo semplice come quello dei buoni vicini che si aiutano tra di loro.” spiega il vicesindaco Stefania Monteverde.Partner del progetto è la Banca etica dove è stato aperto un conto corrente dedicato alla raccolta fondi. Chi vorrà contribuire dovrà indicare il codice Iban IT 12 N 05018 02600 000000236467 e, nella causale, specificare il progetto che si intende sostenere: MacerataVicina. Progetto per le scuole di Macerata oppure MacerataVicina. Progetto per la scuola di Gualdo.Tutte le donazioni sono documentate e rendicontate sul sito del Comune mentre per informazioni ci si può rivolgere alla segreteria del sindaco tel. 0733.256226, email maceratavicina@comune.macerata.itIl progetto MacerataVicina ha visto la prima raccolta fondi organizzata nel corso della festa di san Giuliano con le Cene della solidarietà organizzate dalla Pro Loco di Macerata insieme alla cooperativa Il Ghiottone con cui sono stati raccolti 2.212 euro. Le famiglie e gli amici della stessa Pro Loco hanno poi contribuito con 400 euro mentre le città gemellate, Yssy Lex Moulineaux e Weiden, hanno già destinato al progetto per la ricostruzione della scuola di Gualdo, rispettivamente 2.000 e 1.000 euro. Durante il Macerata School Festival, inoltre, le librerie Giunti hanno donato 100 libri destinati ai piccoli alunni della Romolo Murri. Stanno arrivando tante donazioni e insieme alle scuole di Macerata si decideranno poi le destinazioni.Il logo Macerata Vicina è stato ideato da Simona Castellani, grafica e docente all'Accademia delle Belle Arti di Macerata, che ha messo a disposizione gratuitamente la sua professionalità.
Disagi al Pronto Soccorso di Macerata, dove, quando si è pensato al restyling di alcune aree per l’accoglienza ai malati, evidentemente non si è pensato all'eventualità della pioggia.
Infatti, con la nuova disposizione per le porte di entrata e di uscita, i malati in arrivo con l’ambulanza sono obbligati ad essere trasportati con la barella all’esterno e, in giornate come quella di oggi, sotto la pioggia battente.
Ovviamente e inevitabilmente, numerose sono state le proteste sia dei malati e dei parenti, che di alcuni operatori sanitari che non volevano far bagnare le persone arrivate in ospedale per essere curate.
Il disagio, ovviamente è anche quello degli operatori sanitari che in una giornata uggiosa come quella di oggi, prodigandosi come sempre, si sono trovati a dover fronteggiare, oltre al solito lavoro caotico di emergenza, anche le lamentele delle persone. La speranza è quella che si trovi una soluzione ragionevole nel breve periodo, utile ad evitare un disagio ulteriore a chi viene trasportato in ospedale per essere curato.
Non bastano le enormi problematiche e le ingenti spese dovute a traslochi improvvisati per chi ha dovuto lasciare la propria abitazione a causa del terremoto. Per chi si è trovato una autonoma sistemazione (e chi ha l'inagibilità da novembre ancora deve vedere arrivare un centesimo del contributo previsto), c'è anche il (costoso) rebus delle utenze. Un mare magnum dove la chiarezza appare una chimera e dove le uniche certezze sembrano gli oneri a carico di chi, non certo per scelta, ha dovuto cambiare casa.Partiamo da un dato di fatto oggettivo. Nelle ordinanze di inagibilità viene chiaramente indicato di procedere "alla chiusura della erogazione delle forniture di acqua e gas". Difficile interpretare l'ordinanza in maniera diversa da quella di provvedere presso i distributori a staccare le utenze. Sarebbe stato sufficiente, invece, chiudere in autonomia i rubinetti? Forse. Di certo, chi ha provveduto presso i singoli gestori a staccare le utenze, nel momento in cui potrà fare rientro nella sua abitazione dovrà pagare nuovamente l'allaccio, per un importo stimato intorno ai 200 euro. La domanda è lecita: era obbligatorio staccare le utenze? Se sì, è normale che poi l'utente debba pagare nuovamente l'allaccio?Non basta. A chi ha staccato l'utenza del gas è arrivata anche un'altra beffa: 30 euro di spese per la chiusura del contatore. Oltre a tutto questo, chi è riuscito a trovare una nuova sistemazione, di certo non poteva pensare di andare ad abitare in una casa senza corrente elettrica. Così, ben prima che sui conti correnti dei terremotati venga accreditato un solo centesimo di contributo autonoma sistemazione, nelle nuove cassette della posta sono arrivate le bollette. Sì. Bollette con una 50ina di euro da pagare per l'allaccio della corrente elettrica (anche se questa è una semplice ipotesi, visto che la voce viene indicata sotto un generico "altri importi"). Curioso anche come venga indicato come periodo di fatturazione il mese di ottobre, quando in realtà i terremotati sono andati ad abitare nei nuovi domicili solo a novembre. Insomma, non bastano le traversie e i disagi per chi ha la casa inagibile. Ci sono anche tutte queste altre peripezie burocratiche da attraversare, con l'unica certezza che a rimetterci è sempre e comunque il cittadino.
Tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017 è nato lo schieramento "Rinascita sociale". La neo struttura di nemmeno 9 giorni, può vantare anche la totale fusione con l' "SDL" (servizio in/extra regionale prevalentemente d'aiuto a chi cerca lavoro) creato 3 anni fa da Roberto Pioli.Il Presidente di "Rinascita sociale" è stato individuato nella figura del 25enne Orel Yevgen (poeta conosciuto con lo pseudonimo Eugenio Kaen) residente a Tolentino. La Vicepresidenza è stata invece assegnata alla giovanissima 20enne Barbara Butucea di San Severino Marche, la quale ricopre anche la veste di Presidente della Consulta Provinciale Studentesca di Macerata. Il ruolo di Segretario Generale è esercitato da Pioli Roberto, spin doctor e attivista comunitario 25enne di San Severino Marche, conosciutissimo alla cronaca politica per le forti posizioni ricoperte a difesa della sanità pubblica. Il ruolo di tesoriere invece è stato affidato a Edoardo Bastianelli, ex presidente del comitato "Ragazzi Uniti con il NO".Il Presidente ha dichiarato: "Preciso fin da subito la nostra missione e il nostro modo di operare, avvisando che l'obiettivo è l'equilibrio societario attraverso lo sviluppo del talento e delle capacità personali dell'individuo; lo stesso deve trovare piena possibilità di cogliere tutte le opportunità realizzabili all'interno della comunità civile nel rispetto severo delle regole istituite dallo Stato e questo è ricercato e conservato tramite la propugnazione e la creazione di tutte quelle attività che vanno ad alimentare gli affari pubblici. Condividi e moltiplicherai il successo" -continua- "Vorremmo essere espressione delle vostre tematiche fondamentali, la vostra voce... i nostri capisaldi principali e i nostri confronti sono dediti alla cultura ( es: pittura, poesia, lettura, scuola) che tanto si dimentica ma che tanto amiamo e difendiamo; il lavoro che manca e non si riesce a trovare al quale aiutiamo ad affacciarci informati; il mondo imprenditoriale che è in rosso perchè ferito dal terremoto e soprattassato, insieme vogliamo potenziarlo; la sanità, vittima di tante inadeguatezze... tutto questo con la società, per la società che intendiamo per quanto possibile amare, abbracciare e aiutare al massimo". Per il Segretario Generale "Le prerogative di "Rinascita sociale" sono tante, apprezzabili e fondamentali. Come non riflettere ad esempio la situazione economia per le attività presenti nelle nostre circoscrizioni, lese soprattutto dal terremoto... esse hanno bisogno di essere comprese e rilanciate cosicché possano essere in primis strutture portanti di posti di lavoro e poi di altre molteplici, generiche e importantissime attività. I partecipi, con noi, hanno il dovere di prodigarsi nella società, dedicandosi con tutte le energie di cui sono capaci al suo progresso producendo, in pectore, un'evolutività verso i più elevati valori morali della vita. E' questo il mio più grande auspicio per tutti noi, perchè prefiggendo solo un traguardo abbiamo ordine". Anche la Vicepresidente ha sottolineato "Perseguiamo la virtù di uguaglianza: difatti non vediamo discriminazioni di nessun genere e la nostra porta è aperta veramente a tutti i ragazzi, le ragazze, gli adulti, e gli anziani! Sono tante le persone che ci chiedono informazioni e presto saremo attivi su tutti i canali mediatici e daremo disposizioni su dove trovarci, quando e come contattarci". Infine, il Tesoriere: "In ogni innovazione è insito il rischio della novità, ma d’altro canto anche l’inattività è un rischio... restare fermi non ci fa vedere cosa abbiamo lungo la strada e così rischiamo di non cogliere l'attimo fuggente....ciò l'ho potuto sentire come ex presidente del comitato per il Referendum dello scorso 4 dicembre 2016 , che ci ha visto vittoriosi e, con esso si è palesata anche l' importanza della giusta informazione, del'attivismo e della cooperazione: anche questo e un proposito di rinascita sociale".
L’Università di Macerata svetta in top ten nella classifica della ricerca pubblicata oggi dal Sole 24 Ore. L’Ateneo maceratese è salito al 7 ^ posto a parimerito con la veneziana Ca’ Foscari, appena al di sotto di università prestigiose come Verona, Trento, Padova, Milano Bicocca, Piemonte Orientale e Siena.Prima in Italia per la capacità di attrarre fondi per progetti di ricerca, Unimc si distingue anche per la qualità dei dottorati (3^ posto) e qualità della produzione scientifica con un punteggio di 1.0 su un massimo di 1.3 assegnato, collocandosi nel terzo gruppo di atenei per i giudizi ottenuti dai prodotti di ricerca nella valutazione Anvur. Nella classifica generale, Unimc è a un passo dalla top ten, 13 ^ sui 61 atenei statali.La graduatoria è molto articolata, è stata stilata sulla base di 12 indicatori e si divide a sua volta in una classifica relativa alla didattica e una, appunto, alla ricerca.Per quanto riguarda la didattica, l’ateneo è uno dei più amati dagli studenti, che esprimono un ottimo giudizio sui corsi di studio 2^ posto) e conferma la sua forte vocazione all’internazionalizzazione, collocandosi al 12^ posto per la mobilità internazionale. Ottimi risultati anche relativamente alle borse di studio, che sono assegnate al 100% degli idonei, e alla bassa dispersione di iscritti dal primo al secondo anno (12^ posto).Nel commentare i dati del Sole 24 Ore, il rettore Francesco Adornato sottolinea in particolar modo il risultato nel campo della ricerca, che ribadisce ulteriormente l’importanza dell’ateneo nel contesto delle scienze umane e sociali. “Questa peculiarità ci permette di proporre nel contesto internazionale progetti che mettono al centro l’uomo, i profili dell’umanesimo in senso lato, la sua formazione. Penso alle collaborazioni con la Cina e con i partner europei nel campo del turismo per gli anziani, i piani di formazioni che utilizzano le tecnologie elearning di didattica a distanza. E, ancora, lo studio di nuove strategie per la didattica e lo studio o i focus sulla macro regione Adriatico Ionica, giusto per citarne alcuni.Dalla classifica emerge anche come l’internazionalizzazione si confermi un fattore trainante e fondamentale anche nel percorso formativo degli studenti. Per questo li spingiamo ad andare all’estero con il programma Erasmus, con le borse di studio extra Ue e, soprattutto, con le lauree internazionali a doppio titolo, che permettono di studiare in Atenei prestigiosi di Francia, Spagna, Russia e Ucraina, pagando solo le tasse di iscrizioni a Macerata. Allo stesso tempo, vogliamo creare un ambiente di respiro internazionale, favorendo l’iscrizione dei migliori studenti stranieri e ampliando l’offerta di corsi di laurea in inglese. La bontà del lavoro finora svolto ancora una volta viene ribadito dal Sole 24 Ore e ci spinge a lavorare ulteriormente per ottenere risultati ancora più brillanti”.
“Alcuni Comuni per verificare i danni causati dal terremoto, per chissà quale motivo, hanno tardato l'utilizzo delle squadre FAST confidando invece su tecnici di propria fiducia per i cosiddetti controlli speditivi. Le squadre FAST operano in Comuni non di propria residenza a garanzia di trasparenza ed imparzialità del loro operato. Questo permette di avere alcuni importanti benefici che con i sopralluoghi speditivi non possono essere attivati”, così il Consigliere regionale Sandro Bisonni in un suo commento sul tardivo utilizzo delle squadre FAST. Le disposizioni emanate dal commissario straordinario Errani per la ricostruzione del terremoto sono chiare, eppure come sempre qualcuno pensa che fare di “testa sua” sia più utile e più efficace, ma poi si ritrova a fare i conti con la realtà scoprendo di aver sbagliato tutto. Il Consigliere Sandro Bisonni prosegue: “ Infatti per gli immobili che siano stati valutati dalla squadra FAST come non utilizzabili e che siano oggetto di una ordinanza di inagibilità si possono avviare immediatamente, se i danni sono lievi, gli interventi di riparazione avendo pieno accesso ai contributi statali. Non solo, per gli stessi, si può chiamare un tecnico affidandogli l'incarico di svolgere la valutazione più approfondita denominata AeDES. In pratica in quei Comuni dove sono passate le squadre FAST si può considerevolmente accelerare la fase di ricostruzione avendo certezza di aver diritto ai contributi statali.” Da qui l'errore del tardivo utilizzo delle squadre FAST, il Consigliere Sandro Bisonni infatti conclude: “ Comuni come San Severino Marche e Sarnano, giusto per citare due esempi virtuosi, sono molto avanti con i controlli FAST, altri invece restano indietro. Purtroppo i cittadini di quei Comuni che hanno tardato l'utilizzo delle squadre FAST sono penalizzati, infatti, ai fini della ricostruzione, i sopralluoghi speditivi non hanno alcuna validità; questo comporta un inevitabile allungamento dei tempi che allontana il desiderio di molti, più che giustificato, di rientrare quanto prima possibile nella propria abitazione”.
Negli ultimi mesi il nome di Fabrizio Lucchesi è stato a più riprese avvicinato alla Maceratese. La voce ha ripreso vigore nelle ultime ore, dopo che lo stesso Lucchesi ha terminato la sua esperienza a Pisa con il passaggio di proprietà del club alla famiglia Corrado. Ma anche perché nel frattempo il suo più stretto collaboratore, Fabrizio Benassi, è stato nominato direttore sportivo del sodalizio biancorosso.Benassi ha escluso categoricamente la possibilità che Lucchesi possa arrivare alla Maceratese.Il diretto interessato, Fabrizio Lucchesi, alla domanda su un suo possibile coinvolgimento nel progetto Maceratese, ha risposto: "Smentisco assolutamente, per rispetto verso la Maceratese e i suoi operatori di mercato che conosco a livello umano e che stimo per le loro capacità. Mi parlano bene del presidente ma non ho mai avuto rapporti con loro. Ho praticamente finito il passaggio di consegna ai Corrado ma nel frattempo qualche proposta mi è arrivata. Da qui all'Epifania ci penserò e poi eventualmente prenderò delle decisioni".Staremo a vedere. Nel frattempo è terminata la raccolta di beneficenza del Parma per aiutare la ricostruzione nelle zone terremotate del centro Italia. L'iniziativa "Crociati per Macerata", realizzata dal club ducale in collaborazione con Live Onlus, ha permesso ai gialloblù di ricavare complessivamente 4154,33 euro dalla vendita delle magliette utilizzate nel match contro la Maceratese. L'incasso è stato devoluto alle società sportive ASD Futbol 3 e al CUS Camerino.
Quando Filippo Spalletta è diventato il presidente della Maceratese, Fabrizio Benassi da Castelfiorentino è stato nominato responsabile dell’area tecnica. Da due giorni è anche il direttore sportivo del sodalizio biancorosso.“Sono nel calcio da venticinque anni” dice Benassi. E snocciola a memoria le squadre e le società per le quali ha lavorato, sempre al fianco di Fabrizio Lucchesi, attuale direttore generale del Pisa. Empoli, Fiorentina, Empoli, Roma, Fiorentina, Emirati Arabi, Fiorentina, Avellino, Pescara, Pisa le tappe della lunga carriera di Benassi.Il fatto che abbia lavorato sempre al fianco di Lucchesi significa che lo stesso Lucchesi potrà venire alla Maceratese? “Lo escludo categoricamente. Lucchesi è ancora a Pisa, sta facendo il passaggio di consegne”.Benassi, lei frequenta l’Helvia Recina da diverso tempo, che idea si è fatto? “Macerata è un’ottima città, bellissima, mi piace un casino. Sono molto felice di essere qua. Sono contento dei ragazzi che ci sono, è stato fatto un buon lavoro. I tifosi meritano ancora di più di quello che hanno avuto. Ci devono stare vicini perché questo imprenditore è venuto qui per costruire qualcosa”.Per quanto concerne l’aspetto prettamente tecnico, cosa c’è da aspettarsi con la riapertura del calcio mercato?“Il calcio mercato apre domani. Noi ci vogliamo migliorare nei ruoli in cui siamo un po’ carenti. Vogliamo arrivare alla salvezza con qualche giornata di anticipo sulla fine del campionato. Ci dobbiamo organizzare anche per il prossimo anno. I ragazzi hanno fatto tanto, sono esemplari, nelle condizioni in cui hanno lavorato possiamo solamente ringraziarli”.Quali sono i reparti in cui la Maceratese è più carente?“Mi faccia cominciare, sono arrivato da poco. Io sono molto amico di Antonio Lo Schiavo, una bravissima persona. Ci consultiamo dieci volte al giorno, innanzitutto per sbagliare il meno possibile”.Per avere qualche novità di mercato quanti giorni bisognerà aspettare?“Può darsi anche pochi. Abbiamo le idee molto chiare. Noi vogliamo vincere. Lo abbiamo dimostrato in questi ultimi tempi. Vogliamo migliorarci, non cambiare tanto per. Non c’è da sconvolgere niente, anzi. Dobbiamo essere molto attaccati al pezzo e ai nostri ragazzi che sono veramente bravi. Dalla settimana prossima cominceremo a fare i rinnovi dei contratti che sono in scadenza.I risultati intanto stanno arrivando.“In questa squadra c’erano alcune cose da toccare. L’importante è che tutti facciano il proprio ruolo, bene, con impegno, sacrificandosi. Siccome i ragazzi hanno dato tanto, anche nei momenti bui, è giusto che i risultati vengano fuori. Vogliamo che la città torni allo stadio, abbiamo bisogno dell’apporto di tutti, ci sono in cantiere delle iniziative che faremo dalla prossima partita in casa”.Spalletta sta dando un’impronta diversa alla società.“Chi lavora qua deve fare il professionista, personalmente non accetto mezzi termini. O è bianco o e nero. Secondo me, così facendo, ci possiamo togliere delle soddisfazioni”.Qualcosa che non funziona l’ha trovato a Macerata?“Abbiamo un grosso handicap, uno solo, mancano i campi da calcio. Allenarsi un giorno sull’erba, e poi un altro sul sintetico, poi tornare sull’erba, non va bene. Lo staff tecnico in compenso ed il preparatore atletico stanno lavorando molto bene, sono bravi, accurati. Anche lo staff medico. Quando sono arrivato a Macerata non c’era un dottore. Non accetto che una squadra di professionisti vada a giocare fuori casa senza un medico, è inammissibile rischiare che il nostro presidente venga arrestato perché un nostro ragazzo si fa male e noi non abbiamo un medico”.C’erano delle lacune nella precedente gestione?“Non sto parlando male della dottoressa, penso che le persone che la circondavano la consigliavano male. La Tardella ha fatto tanto”. Secondo Benassi la Maceratese può pensare a qualcosa di più della salvezza?“Quest’anno forse abbiamo anche una grande fortuna. Le squadre si equivalgono abbastanza, e poi ai play off partecipa anche la decima in classifica. Sarebbe sciocco non farci un pensierino, ma non ci voglio pensare. Ci lavoriamo, vogliamo fare il meglio del meglio. Voglio creare qualcosa a Macerata come ho fatto da altre parti dove ho vinto. Ho dato un cambio un po’ a tutto. Se abbiamo fatto qualche risultato, significa che qualcosa è stato fatto. La Maceratese ha vinto a Bassano quando era prima in classifica. E poi non è facile fare risultato a Venezia segnando tre gol. E non penso che siamo dei fenomeni”.
Gianluca Stambazzi non è più il direttore sportivo della Maceratese“La S.S. Maceratese comunica di non proseguire nel rapporto professionale con il sig. Gianluca Stambazzi – fa sapere la società - Il club biancorosso ringrazia Stambazzi per la collaborazione e la professionalità profuse e gli augura le migliori fortune personali e professionali. In attesa della definizione dell’organigramma, il ruolo di diesse sarà assunto dal signor Fabrizio Benassi, già nell’organico societario”.L’organigramma societario non è stato ancora ufficializzato dal sodalizio biancorosso. Stambazzi era approdato alla Maceratese nella passata stagione agonistica, in sostituzione di Giulio Spadoni, quando al timone della società c’era ancora la presidente Maria Francesca Tardella.Dopo l’avvento di Filippo Spalletta la nuova società, circa un mese fa, aveva confermato Stambazzi come direttore sportivo, ma a distanza di poco tempo le strade si sono divise.Fabrizio Benassi da diverso tempo frequenta l’Helvia Recina e da tanti anni è nel mondo del calcio; ha lavorato, fra le altre, con Fiorentina, Pescara e Pisa.
Novità per le tariffe e gli orari di sosta a Macerata a partire dal 2 gennaio 2017. Entra infatti in vigore il nuovo regime che unifica le modalità di parcheggio nelle quattro strutture coperte di gestione pubblica, conseguenti all’acquisizione da parte dell’APM della gestione del parcheggio Centro Storico, ex Parksì dei giardini Diaz.Si concretizza così un importante progetto fortemente voluto dall’Amministrazione comunale, frutto di due anni di lavoro e del confronto con la città. Obiettivi: il rafforzamento e l’ottimizzazione del sistema dei parcheggi di proprietà pubblica in grado di garantire, con l’acquisizione del ParkSì, una migliore risposta alla domanda di parcheggio e di scambio, connessa al futuro terminal del servizio urbano ai giardini Diaz. L’operazione comporterà anche l’innovazione tecnologica del sistema di parcheggi, sia pubblici che privati, per favorire una migliore e più facile fruizione degli stessi con l’ottimizzazione degli orari da un lato e la riduzione dei percorsi e dei tempi necessari per l’individuazione del posto-parcheggio disponibile dall’altro.LE NOVITA’Le novità in vigore da lunedì 2 gennaio riguardano i quattro parcheggi in struttura gestiti dall’ APM: Sferisterio (430 posti auto), Garibaldi (357 posti ), Parcheggio Centro Storico (ex ParkSì con 395 posti ) e Tribunale (155 posti ) che avranno gli stessi orari e le stesse tariffe, cioè 0,70 € all’ora (costo massimo al giorno di € 3).I parcheggi in struttura e gli ascensori per il centro storico saranno aperti 24 al giorno per 365 giorni all’anno. La sosta sarà a pagamento dalle 8 alle 19 dei soli giorni feriali.ABBONAMENTIL'abbonamento sarà unico e valido per tutte e quattro le strutture: € 18 mensile (€ 0,75 al giorno) € 50 trimestrale (€ 0,69 al giorno), € 90 semestrale (€ 0,62 al giorno), € 162 annuale (€ 0,54 al giorno). Si potrà anche parcheggiare ovunque con l’abbonamento strada/struttura a € 80 al mese. Il pagamento potrà essere on line o tramite cassa automatica. Prevista anche la possibilità di abbonamento “al portatore” senza indicazione di targa.L’abbonamento è particolarmente conveniente perché consente di sostare in maniera indifferenziata in ognuno dei quattro parcheggi in struttura. Se si sceglie l'abbonamento al portatore (senza l'indicazione della targa) si ha la possibilità di utilizzarlo per più auto alternativamente. Se si sceglie invece di collegarlo ad una targa non scatta la multa in caso di mancata esposizione.GRATUITA’Nei parcheggi in struttura si può sostare gratis per 13 ore al giorno nei giorni feriali dalle 19 alle 8 e sempre nei festivi. Nei parcheggi a raso si può sostare gratis per 16 ore al giorno, nei giorni feriali dalle 19 alle 9 e dalle 13 alle 15 e sempre nei festivi.PARCHEGGI SU STRADAPer quanto riguarda il parcheggio su strada, il 75% dei tremila posti auto hanno una tariffa di € 0,70 all'ora. Il restante 25% ha una tariffa compresa tra € l,00 e 1,20. In corso Cavour e corso Cairoli la sosta breve (max 30 minuti) costa € 0,30.Si potrà parcheggiare gratuitamente su strada nei giorni feriali dopo le 19 fino alle 9 (solo in Piazza Vittorio Veneto il parcheggio gratuito scatta dopo le 24), dalle 13 alle 15 e nei giorni festivi.AREA CAMPERDisponibile anche l’area camper al parcheggio Sferisterio con posti disponibili su piazzale esterno attrezzato: otto tariffe, 5 euro al giorno (con servizio E.E.).
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di vibrante protesta inviataci da una nostra lettrice, Letizia AnticoIn seguito alla possibilità offerta da Trenitalia agli “sfollati” (così si legge sul sito) di ottenere biglietti gratuiti, e avendo io casa inagibile (rientrando quindi, ahimè, nella categoria “sfollati”), mi sono recata alla Stazione di Macerata per usufruire di questa possibilità e prendermi il biglietto per andare a Milano, dove studio e dove devo tornare per dare gli esami.Si parlava già da giorni di file interminabili alla biglietteria, di lamentele da parte delle persone che dovevano attendere anche sette ore per un biglietto, del fatto che ci fosse un solo operatore attivo, ecc… lamentele più che lecite, certo, se quelle persone avessero avuto una reale necessità di ottenere i biglietti!Infatti, fattami coraggio, una volta arrivata in biglietteria ho iniziato a fare qualche domanda; cosa scopro?Delle trenta persone in coda, solo io e un’altra ragazza avevamo l’abitazione inagibile; il resto stava approfittando della situazione per… prenotarsi le vacanze!! Alla faccia dell’ “emergenza sismica”!Ciò è stato loro possibile, perché Trenitalia ha dichiarato che il biglietto si poteva ottenere “mediante la sola esibizione di un valido documento in cui si attesti la residenza” in uno dei Comuni colpiti, facendo così cadere il requisito di “sfollato”.Il biglietto sarebbe stato da concedere soltanto a chi presentava il documento che attestasse l’inagibilità della propria struttura abitativa, rilasciato dalla Protezione Civile dopo i vari controlli; invece è bastata una semplice carta d’identità. E così, il maceratese medio, fregandosene di chi non ha più una casa e di chi aveva più bisogno di quei biglietti, si è messo in fila alle biglietterie, intasandole.Ora, la maggior parte delle famiglie sfollate ha cose ben più importanti a cui pensare che sprecare sette ore della propria vita in coda a una biglietteria ferroviaria, quindi molti, come me e mio fratello, hanno dovuto rinunciare. Benché sfollati, dopo tutte le noie burocratiche, economiche e “psicologiche” che uno deve subirsi in queste situazioni, nemmeno la soddisfazione di viaggiare almeno una volta gratuitamente per raggiungere la propria sede universitaria o di lavoro, o semplicemente dei familiari; insomma, dopo il danno... la beffa.Trenitalia ha certamente sbagliato; forse si è sbagliato anche a non dare nessun comunicato alle biglietterie ferroviarie affinché si creasse un “ordine di priorità”, permettendo a chi aveva il foglio di inagibilità di saltare la coda. Meno d’accordo con le lamentale sulla “biglietteria unica”, sufficiente per completare le pratiche delle sole famiglie sfollate (di numero certamente più contenuto) quelle per le quali il biglietto gratuito doveva essere elargito e sulle spalle delle quali gli altri hanno vergognosamente mangiato.Infatti se fosse stato dato SOLO agli sfollati, non ci sarebbero state tante persone (ognuna delle quali faceva il biglietto per tutta la famiglia!) e in dieci minuti io avrei ottenuto il mio biglietto.Ho scritto a voi perché nei giorni scorsi si è parlato tanto di disorganizzazione, ma nessuno ha messo l’accento sull’ignominia di certa gente che si è fatta le vacanze sulle spalle dell’ “emergenza sismica”, senza alcun pudore. Perché se il servizio offerto è stato deprecabile, l’umanità delle persone avrebbe potuto far qualcosa per sanare l’errore, invece ne ha approfittato. Altro che solidarietà! “La Marca è la più ignorante ed incolta provincia dell’Italia, qui tutto è insensataggine e stupidità” scriveva Leopardi. E mi viene da pensare che le cose non siano cambiate poi molto da quel “secol superbo e sciocco”.E’ andata così, il biglietto me lo sono pagata, come sempre, dignitosamente. Invece la vostra, di dignità, è rimasta nell’atrio della Stazione di Macerata, in fila alla biglietteria.Letizia Antico
E' uno stato schizofrenico, tipo Dottor Jekyll e Mr. Hyde, quello che emerge dall'Ordinanza n. 9 pubblicata dal Commissario straordinario dopo "soli" 125 giorni dal terremoto di agosto. L'accusa al vetriolo è stata lanciata dal gruppo di Cittadini in Movimento di Tolentino. Nel mirino c'è il provvedimento governativo che spiega, purtroppo, cosa si debba fare per la “delocalizzazione immediata e temporanea” della propria attività economica, danneggiata a causa del terremoto."Dopo quasi tre pagine di Visto-Vista-Visti-Ritenuto-Ritenuta-Considerato-Considerata-Acquisito, rimandi a due Decreti e ad un’altra Ordinanza, - si legge in una nota firmata da Cittadini in Movimento - capiamo che le attività sono quelle ubicate in edifici che hanno avuto l’Ordinanza di sgombero totale a seguito… di scheda Aedes, l’incubo di tutti i terremotati, che ritorna come un film “de paura” della serie Nightmare. Non basta, la scheda Aedes va integrata da una perizia giurata".La pratica per spostare immediatamente un'attività economica e ottenere il rimborso (parziale) delle spese sostenute è un trionfo della burocrazia"Mentre l’ISTAT da buon Dottor Jakyll ricomprende tra le attività economiche, tutte le attività - continuno i Cittadini in Movimento - nell’Ordinanza del signor Hyde si citano solo le imprese, tralasciando professionisti, artisti, etc. Questi possono aspettare in fondo sono trascorsi solo 4 mesi. Chi ha scritto l’ordinanza ci dice che la richiesta va presentata nella forma di dichiarazione sostitutiva all’Ufficio speciale per la ricostruzione. Particolare trascurabile è che l’Ufficio speciale (molto speciale) per la ricostruzione ancora non esiste"."La procedura, tuttavia, con la dichiarazione sostitutiva sembra semplice e veloce, pratica ed economica, il dottor Jekyll ci vuole bene, pensiamo noi, ma ci sbagliamo, riecco che Mr. Hyde, ha il sopravvento e la dichiarazione da sola non basta: va integrata da… apposita perizia asseverata, contenente:- caratteristiche tecniche e dimensionali dell’edificio distrutto o gravemente lesionato (equivalente per pianta e altezza con margine del 20%);- illustrazione in dettaglio dei danni subiti dall’edificio;- descrizione delle attività svolte dall’impresa;- descrizione dell’edificio ove si intende de localizzare, con indicazione dell’ubicazioni, dimensioni, dotazione impiantistica e delle caratteristiche tecniche, corredata da documentazione fotografica e delle certificazioni e autorizzazioni necessarie;- descrizione degli interventi necessari per adeguare l’edificio;- gli estremi dell’ordinanza di inagibilità, nonché della scheda Aedes;- il canone di locazione dell’edificio (quello nuovo) e il costo degli interventi necessari per dotarlo di impianti necessari;- l’importo delle spese tecniche sostenute;- gli estremi del conto corrente bancario (e postale?) intestato al richiedente.Il Vice Commissario o Presidente della Regione territorialmente competente, verificato il tutto rilascia l’autorizzazione alla delocalizzazione, entro trenta giorni e arriviamo a 5 mesi dal terremoto, finalmente abbiamo una certezza. Il soggetto legittimato (il povero imprenditore di prima, che è sopravvissuto al terremoto, ha accettato l’umiliazione di sottomettersi ad una simile procedura), ottenuta l’autorizzazione potrà finalmente provvedere, solo adesso, a locare il nuovo edificio per trasferirsi, immediatamente o quasi, ma solo temporaneamente."Insomma una procedura che cozza con le parole del Presidente Gentiloni secondo il quale “Le risorse ci sono, il governo le ha stanziate. Bisogna che ci sia anche l’impegno di tutti per superare strozzature burocratiche e per andare molto rapidamente.”La trafila però non è mica terminata "perché entro trenta giorni dalla stipula del contratto di locazione, l’imprenditore, deve presentare un’altra domanda, quella per ottenere l’erogazione del rimborso, altrimenti tutto è stato vano. Questa volta è sufficiente allegare il computo delle lavorazioni eseguite, delle spese effettivamente sostenute e le fatture ricevute (in copia?).Il rimborso verrà erogato, naturalmente, previa verifica dell’esecuzione degli interventi e della documentazione presentata. E ti pareva… che per una volta i signori Hyde potevano fidarsi solo dell’Ordinanza sindacale di sgombero dello stabile, della scheda Aedes, della perizia giurata, della perizia asseverata e delle fatture?E’ finita? Ma neanche per sogno. Entro quindici giorni dall’accredito del rimborso, bisognerà produrre le fatture quietanzate al Vice Commissario, augurandosi che i lavori di recupero dell’immobile danneggiato, durino il più a lungo possibile, per ritardare il ritorno nella vecchia sede e dover ricominciare un’altra procedura semplice, veloce, pratica ed economica, almeno speriamo".
Un presepe per raccogliere fondi da destinare ai terremotati. A realizzarlo ci ha pensato Carlo Antinori, un infaticabile nonno di 83 anni animato dal desiderio di aiutare gli altri. Lo ha allestito in una vetrinetta sotto casa sua a Villa Potenza, in via Fiume. Da sempre appassionato della rappresentazione della Natività, come tutti gli anni, nonno Carlo ha dato sfogo alla sua fantasia ma, a differenza del passato, questa volta ha costruito pure una cassettina di legno con su scritto "Un soldino piccollo o grande, servirà ad una offerta ai comuni terremotati".Le conseguenze devastanti del sisma, con interi paesi distrutti e ormai quasi disabitati, lo hanno toccato nel profondo ma anche negli affetti. Perché il terremoto si è abbattuto pure sulla nipote Cecilia: "io lavoravo a Muccia e avevo casa a Pieve Torina - ci dice la ragazza - ovviamente ho perso entrambe le cose, avendo amici e clienti rimasti senza nulla, nonno ha preso molto a cuore questa iniziativa e ci tiene molto a fare qualcosa di buono per qualcuno".Intanto la gente passa, guarda il presepe di nonno Carlo e lascia una moneta. L'attesa è per il 6 gennaio, quando assieme alla nipote aprirà la cassetta delle donazioni, a quel punto piccola o grande che sia, la somma verrà versata al Comune di Ussita.
Le indagini della polizia sulla violenta rapina messa a segno nei giorni scorsi a Macerata (qui ) ai danni di due anziani hanno avuto esito positivo. Infatti, grazie anche alla descrizione del malvivente fornita dalla donna aggredita e malmenata, l’attenzione è stata posta su un soggetto, F.M. di 28 anni, pugliese, residente fuori provincia ma spesso e volentieri a Macerata, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e contro la persona, le cui descrizioni corrispondevano con quelle fornite dall’anziana donna.Per questo, grazie anche alle positive risultanze delle indagini supportate da ulteriore attività tecnica, il Gip presso il Tribunale di Macerata ha emesso oggi un’ordinanza di custodia cautelare a carico del giovane rintracciato nel pomeriggio odierno e tratto in arresto.Lo stesso, ritenuto responsabile del reato di rapina aggravata, è stato ristretto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.E’ in corso una ulteriore attività di Polizia volta al rintraccio dei gioielli rubati durante la rapina che l’uomo sembra aver venduto fuori regione, fatto per il quale è stata indagata in stato di libertà anche un’altra persona.Intanto emergono ulteriori particolari sulla rapina. Il rapinatore, col volto travisato da un cappello e armato di coltello, era entrato all’interno di un appartamento in cui vivono moglie e marito entrambi anziani con l’uomo allettato poiché molto malato. La proprietaria dell’appartamento, ultrasessantacinquenne, accortasi dell’intruso aveva tentato di dare l’allarme ma l’individuo l’aveva picchiata selvaggiamente procurandole lesioni e lasciandola a terra. Il malvivente, messa la donna in condizioni di non poter dare l’allarme, si era successivamente impossessato di alcuni gioielli prelevandoli dai cassetti di alcuni mobili e poi si era dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce.Dalle informazioni assunte sul momento, gli agenti hanno appreso che poco prima. mentre i due coniugi erano in casa, era entrato il soggetto il quale, dopo aver ingaggiato una colluttazione con la signora, si era impossessato di due paia di orecchini, due collane ed un anello con brillanti prelevati da un mobile dandosi subito dopo alla fuga.Durante l’aggressione, la donna ha riportato serie lesioni causate da calci e pugni tanto che è stata fatta intervenire sul posto un’ambulanza per le cure del caso.