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"Interverremo sul mercato, ma senza sconvolgere niente": parla il nuovo diesse della Maceratese

"Interverremo sul mercato, ma senza sconvolgere niente": parla il nuovo diesse della Maceratese

Quando Filippo Spalletta è diventato il presidente della Maceratese, Fabrizio Benassi da Castelfiorentino è stato nominato responsabile dell’area tecnica. Da due giorni è anche il direttore sportivo del sodalizio biancorosso.

“Sono nel calcio da venticinque anni” dice Benassi. E snocciola a memoria le squadre e le società per le quali ha lavorato, sempre al fianco di Fabrizio Lucchesi, attuale direttore generale del Pisa. Empoli, Fiorentina, Empoli, Roma, Fiorentina, Emirati Arabi, Fiorentina, Avellino, Pescara, Pisa le tappe della lunga carriera di Benassi.

Il fatto che abbia lavorato sempre al fianco di Lucchesi significa che lo stesso Lucchesi potrà venire alla Maceratese?  

“Lo escludo categoricamente. Lucchesi è ancora a Pisa, sta facendo il passaggio di consegne”.

Benassi, lei frequenta l’Helvia Recina da diverso tempo, che idea si è fatto?  

“Macerata è un’ottima città, bellissima, mi piace un casino. Sono molto felice di essere qua. Sono contento dei ragazzi che ci sono, è stato fatto un buon lavoro. I tifosi meritano ancora di più di quello che hanno avuto. Ci devono stare vicini perché questo imprenditore è venuto qui per costruire qualcosa”.

Per quanto concerne l’aspetto prettamente tecnico, cosa c’è da aspettarsi con la riapertura del calcio mercato?

“Il calcio mercato apre domani. Noi ci vogliamo migliorare nei ruoli in cui siamo un po’ carenti. Vogliamo arrivare alla salvezza con qualche giornata di anticipo sulla fine del campionato. Ci dobbiamo organizzare anche per il prossimo anno. I ragazzi hanno fatto tanto, sono esemplari, nelle condizioni in cui hanno lavorato possiamo solamente ringraziarli”.

Quali sono i reparti in cui la Maceratese è più carente?

“Mi faccia cominciare, sono arrivato da poco. Io sono molto amico di Antonio Lo Schiavo, una bravissima persona. Ci consultiamo dieci volte al giorno, innanzitutto per sbagliare il meno possibile”.

Per avere qualche novità di mercato quanti giorni bisognerà aspettare?

“Può darsi anche pochi. Abbiamo le idee molto chiare. Noi vogliamo vincere. Lo abbiamo dimostrato in questi ultimi tempi. Vogliamo migliorarci, non cambiare tanto per. Non c’è da sconvolgere niente, anzi. Dobbiamo essere molto attaccati al pezzo e ai nostri ragazzi che sono veramente bravi. Dalla settimana prossima cominceremo a fare i rinnovi dei contratti che sono in scadenza.

I risultati intanto stanno arrivando.

“In questa squadra c’erano alcune cose da toccare. L’importante è che tutti facciano il proprio ruolo, bene, con impegno, sacrificandosi. Siccome i ragazzi hanno dato tanto, anche nei momenti bui, è giusto che i risultati vengano fuori. Vogliamo che la città torni allo stadio, abbiamo bisogno dell’apporto di tutti, ci sono in cantiere delle iniziative che faremo dalla prossima partita in casa”.

Spalletta sta dando un’impronta diversa alla società.

“Chi lavora qua deve fare il professionista, personalmente non accetto mezzi termini. O è bianco o e nero. Secondo me, così facendo, ci possiamo togliere delle soddisfazioni”.

Qualcosa che non funziona l’ha trovato a Macerata?

“Abbiamo un grosso handicap, uno solo, mancano i campi da calcio. Allenarsi un giorno sull’erba, e poi un altro sul sintetico, poi tornare sull’erba, non va bene. Lo staff tecnico in compenso ed il preparatore atletico stanno lavorando molto bene, sono bravi, accurati. Anche lo staff medico. Quando sono arrivato a Macerata non c’era un dottore. Non accetto che una squadra di professionisti vada a giocare fuori casa senza un medico, è inammissibile rischiare che il nostro presidente venga arrestato perché un nostro ragazzo si fa male e noi non abbiamo un medico”.

C’erano delle lacune nella precedente gestione?

“Non sto parlando male della dottoressa, penso che le persone che la circondavano la consigliavano male. La Tardella ha fatto tanto”.   

Secondo Benassi la Maceratese può pensare a qualcosa di più della salvezza?

“Quest’anno forse abbiamo anche una grande fortuna. Le squadre si equivalgono abbastanza, e poi ai play off partecipa anche la decima in classifica. Sarebbe sciocco non farci un pensierino, ma non ci voglio pensare. Ci lavoriamo, vogliamo fare il meglio del meglio. Voglio creare qualcosa a Macerata come ho fatto da altre parti dove ho vinto. Ho dato un cambio un po’ a tutto. Se abbiamo fatto qualche risultato,  significa che qualcosa è stato fatto. La Maceratese ha vinto a Bassano quando era prima in classifica. E poi non è facile fare risultato a Venezia segnando tre gol. E non penso che siamo dei fenomeni”.

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