Giovedì 23 settembre (ore 17:00), nella frazione di Piediripa, a Macerata, si terrà la cerimonia del 78° anniversario dell'olocausto del Vicebrigadiere dei Carabinieri Salvo D'Acquisto.
L'organizzazione sarà curata dall'Associazione Nazionale Carabinieri, Sezione di Macerata, di concerto con il locale Comando Provinciale Carabinieri.
Il ViceBrigadiere Salvo D'Acquisto nel corso della seconda Guerra Mondiale s'immolò per salvare dalla fucilazione 22 ostaggi innocenti catturati dai tedeschi a seguito della morte accidentale di un militare.
D'Acquisto, consapevole della situazione, si assunse spontaneamente la responsabilità dell'attentato e ottenne cosi dai nazisti la liberazione degli ostaggi. I tedeschi lo fucilarono immediatamente sul luogo dove oggi una stele in pietra ne ricorda il sacrificio.
Il gesto gli valse la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria e l'attenzione delle autorità ecclesiastiche per l'innalzamento del Martire alla gloria dell'altare.
Saranno presenti alla cerimonia il prefetto di Macerata Flavio Ferdani, il comandante provinciale dei Carabinieri Ten. Col. Nicola Candido, il comandante provinciale della Guardia di finanza Col. Ferdinando Falco, il nuovo sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, il Questore Vincenzo Trombadore, il generale Tito Baldi Honorati, ispettore regionale dell’Associazione Carabinieri, del presidente dell'Amministrazione Provinciale di Macerata Dott. Antonio Pettinari, del Sindaco Ing. Sandro Parcaroli e del Presidente dell'Associazione Nazionale Carabinieri, Sezione di Macerata Luogotenente Giovanni Colucci, nonchè una ristretta rappresentanza delle medesime Sezioni della provincia e dell'associazioni Combattenstistiche e d'Armi.
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L’estate sta finendo e la piscina comunale di viale Don Bosco diventa il tempio del nuoto nel capoluogo. La struttura gestita dal Centro Nuoto Macerata da lunedì è tornata operativa a 360°, subentrando alla Filarmonica (all’aperto) che era stata attiva da giugno.
Dopo il periodo di stop tradizionalmente utilizzato per la manutenzione di vasche, spogliatoi e impianti vari, adesso ci si trasferisce nella piscina al chiuso dove gli amatori potranno divertirsi o mantenersi in forma, dove gli agonisti potranno allenarsi per le prossime gare dell’associazione biancorossa e dove, naturalmente, potrà imparare a nuotare chi non ne ha ancora appreso le basi tecniche.
L’attività come detto riprende a pieno regime, riparte il nuoto libero, così come sono a disposizione i corsi di nuoto e quelli legati al fitness, al BykeCircuit, il Gym Pilates o all’Acquagym. Al via simultaneamente anche la nuova stagione del Salvamento, tradizionale fiore all’occhiello del Centro Nuoto Macerata, nonché quella del sempre più partecipato Triathlon, quindi l’Acquagol, il nuoto sincronizzato e gli allenamenti della categoria Master.
Dal 20 settembre la piscina resterà aperta anche la domenica e amplierà la proprio offerta aggiungendo i corsi per bambini 0/6 anni di età, il pilates e le sessioni di riequilibrio funzionale.
Va ricordato che, per accedere alla struttura e per usufruire delle tante possibilità, è necessario disporre del green pass, unica eccezione i bambini sotto i 12 anni. Le misure di sicurezza interne ed il rispetto dei protocolli erano già ad elevati standard, la speranza è che questa volta la stagione possa essere continua e non venga interrotta da restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria nazionale.
In occasione di “Match it Now”, l’evento nazionale dedicato alla donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche promosso dal Ministero della Salute, Centro nazionale trapianti, Centro nazionale Sangue, Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo, dalle Federazioni ADMO e ADOCES e dall’associazione disco, domenica 12 settembre torna a Macerata CorriADMO.
Si tratta di una corsa/passeggiata, con un percorso completamente chiuso al traffico, che si snoderà lungo le mura, i Giardini Diaz e parte del centro storico aperta a tutti: bambini, famiglie, corridori amatoriali e runners professionisti. Non sarà quindi una manifestazione competitiva ma un evento globale, un’occasione di incontro tra le persone che si riconoscono nei valori dello sport e della solidarietà organizzata dall’Associazione Donatori Midollo Osseo Macerata, sezione Macerata con il patrocinio del Comune di Macerata.
“CorriADMO è un connubio virtuoso di sport e solidarietà – afferma il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali Francesca D’Alessandro - che si declina nella socializzazione che, a sua volta, diventa un collante e un volano per creare quei nuovi legami che dobbiamo ripensare in questo periodo della nostra vita così complesso. Questa maratona è un’occasione per lanciare alla città un messaggio importante: lo sport come occasione di benessere fisico ma anche psicologico. Vorrei aggiungere anche un terzo elemento, l’esempio che Admo sta dando alle nuove generazioni: il dono come atto formativo. Donare non è solo qualcosa che si fa verso l’altro ma innanzitutto un dono verso se stessi”.
“Sport e solidarietà, due valori importanti e fondamentali che in questa manifestazione si sposano perfettamente. L’ADMO - interviene l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi - è riuscita a mettere insieme due iniziative per ricordarcene anche un terzo: quello della donazione, un gesto importante che può salvare vite umane. CorriAdmo è un’iniziativa che racchiude in sé cinque S: salute, solidarietà, sociale, sport, sinergia tra pubblico e privato a cui però si aggiunge la sesta S, quella di Sferisterio Infatti per sensibilizzare la cittadinanza sul tema della donazione del midollo osseo il Comune di Macerata, attento al benessere della comunità, illuminerà lo Sferisterio di azzurro, un gesto simbolico ma importante per suscitare attenzione su una tematica così rilevante”.
Per l’occasione, infatti, nelle serate dell’11 e 12 settembre, il Comune di Macerata, illuminerà di azzurro l’Arena Sferisterio.
“Dopo un lungo periodo di stop - interviene Eleonora Salvatori Responsabile ADMO Macerata - ADMO riparte con una grande sfida che è quella di CorriADMO e Mader. In questo periodo storico così forte e delicato ADMO torna tra la gente per ricominciare a parlare di donazione di midollo passando per situazioni differenti ma comunque vicine alla nostra causa, passando per lo sport, un grande veicolo di informazione in cui il messaggio viene trasmesso ai ragazzi di tutte le età, e tramite la costruzione e la progettualità nata dall' incontro di due artiste che hanno creato la mostra di cui loro stesse sono protagoniste. Due appuntamenti molto importanti che ci regalano la possibilità di tornare in piazza per confrontarci con chi vorrà partecipare".
“Ogni donatore di sangue è un potenziale donatore di midollo osseo e viceversa - afferma Elisabetta Marcolini dell’Avis provinciale -, per questo a ogni manifestazione di ADMO ci sentiamo di essere presenti e sostenerci a vicenda, l'idea di CorriAdmo e Mader come manifestazione di ritrovo dopo un periodo così lungo di stop ci sembra un’ idea vincente "
"Croce Rossa Macerata - afferma Rosaria Del Balzo Ruiti presidente della Croce Rossa Macerata - ha sempre sostenuto ADMO in ogni sua manifestazione ospitandola anche nella nostra sede. Come in ogni occasione scenderemo in piazza per garantire la sicurezza e per sostenerli dopo la ripresa, dopo la pandemia “
“Sono ormai 4 anni che Banca Macerata si è schierata a fianco di ADMO – interviene Irene Croceri di Banca Macerata-. Siamo estremamente felici e orgogliosi di sostenere questa associazione poiché fin dalla sua nascita la nostra banca ha sempre cercato di essere attenta e sensibile alle iniziative sociali che si svolgono nel territorio, a sostegno delle categorie più fragili e deboli che fanno parte della nostra società. Questa collaborazione si sposa perfettamente con numerose altre iniziative di supporto ai giovani, allo sport e alle scuole. Banca Macerata c’è e vuole esserci come punto di riferimento nel nostro territorio, a sostegno di un’associazione così importante e vitale come ADMO”.
Per quanto riguarda CorriADMO i partecipanti potranno scegliere tra tre diversi percorsi:
- corsa 10 km (distanza consigliata per runners) corsa non competitiva e senza rilevazione dei tempi. Possibilità di allenarsi sfruttando il circuito cittadino della lunghezza di 2,5 km in totale libertà;
- corsa 5 km (corsa amatoriale) per i corridori della domenica e per tutti quelli più e meno allenati, che per una volta potranno godere della possibilità di fare un'attività di corsa e di vivere la città senza smog e con il percorso interamente chiuso al traffico automobilistico;
- passeggiata inclusiva di 2,5 km (nessuno escluso) organizzata per godere della nostra meravigliosa città per una domenica di relax, musica, divertimento ma soprattutto inclusione ed informazione. A piedi, in bici, da soli o meglio se con tutta la famiglia, con pattini, monopattini, biciclette, bimbi in spalla, cani al guinzaglio, carrozzine, passeggini, handbike e chi più ne ha più ne metta.
La partenza sarà lungo viale Trieste mentre l’arrivo a piazza Mazzini. Il ritrovo è fissato per le 8, a seguire prevista attività di riscaldamento a cura delle palestre cittadine e poi ritiro pacchi gara. La partenza sarà alle 10.
In occasione della manifestazione agli Antichi forni, sabato 11 settembre alle 18 verrà inaugurata la mostra fotografica “Mader”, il nuovo lavoro collettivo presentato da Marta Viola e Stefania Spadoni, punto di incontro fra le rispettive produzioni “Cotton Candy” e “Mia madre è un albero”. Il tema condiviso dalla due artiste è la maternità e l’idea socialmente radicata che sostiene e plasma il vissuto delle donne in età fertile.
La mostra sarà visitabile fino al 23 settembre, il lunedì, martedì e mercoledì dalle 17 alle 20, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 24.
"Le dichiarazioni dell'assessore ai servizi sociali sono inaccettabili. Dice di aver saputo a maggio di questa situazione, di un uomo di 80 anni che da solo deve occuparsi della moglie allettata per un ictus e del figlio disabile per colpa di un tragico incidente stradale. In questi quattro mesi, nonostante sapesse, l'assessore ai servizi sociali non ha fatto nulla, "ha segnalato" come farebbe il più sbadato dei cittadini, senza occuparsi di un caso così grave, come è tenuto a fare anche il peggiore dei politici".
È quanto sostiene David Miliozzi, capogruppo in Consiglio Comunale di "Macerata Insieme", commentando le affermazioni della vicesindaco di Macerata Francesca D'Alessandro dopo il tragico ritrovamento dei corpi senza vita della famiglia Canullo, avvenuto due giorni fa, nella villetta in cui vivevano.
La vicesindaco, infatti, ha rilevato di essere venuta a conoscenza - tramite un cittadino - della situazione in cui si trovava la famiglia Canullo lo scorso maggio e di aver poi segnalato il caso ai servizi sociali. A seguito del mancato aiuto pervenuto ai coniugi Eros Canullo e Maria Angela Moretti e al figlio Alessandro, la stessa D'Alessandro ha annunciato di aver avviato un'indagine interna agli uffici comunali.
"In sostanza l'assessora se ne è fregata - aggiunge Miliozzi -, si è occupata di qualcos'altro (meglio che stiamo zitti), abbandonando un'intera famiglia nella solitudine più disperata. Oggi che si rende conto della gravità della sua inazione, che fa l'assessore e vicesindaco D'Alessandro? Si scusa con la città? Si dimette? No, decide vigliaccamente di scaricare le responsabilità su suoi uffici. Persone con cui lavora ogni giorno, gomito a gomito".
"Questo è il livello della politica nella nostra città, ce ne vergogniamo. E chiediamo una commissione di indagine dove emergano chiaramente le responsabilità per questa tragedia che forse poteva essere evitata" conclude David Miliozzi.
Anche il Partico Democratico di Macerata è fortemente critico per l'operato di Francesca D'Alessandro, definendo il suo un intervento "scomposto e gravemente inopportuno. Una excusatio non petita, un'autoaccusa per non aver, dalla presunta segnalazione avvenuta, saputo farsi carico di una condizione tanto straordinaria e difficile".
"Era facile in passato giudicare dal pulpito, mettendo alla gogna gli amministratori e in cattiva luce tutta la città con ricadute su tutti, da parte anche di esponenti che ora amministrano e non sanno fare di meglio che prendersela con gli uffici - aggiungono dal Pd -. Il caso disperante della famiglia isolata e dimenticata nella villetta della nostra città scuote le coscienze di una piccola comunità come la nostra perché ci illudiamo, forse, di essere ancora diversi dal resto del mondo. Più solidali, più vicini, più umani? Invece anche nella nostra città negli ultimi anni abbiamo dovuto affrontare più volte le conseguenze di una vita forsennata che non di rado perde di vista il suo scopo principale, una vita buona e umana".
"Eppure, tutto è successo lo stesso in uno dei quartieri più popolosi e attenti, con una rete spontanea di sguardo discreto ma attento sugli anziani che può essere presa ad esempio, con una diffusa presenza di esercizi commerciali e attività varie che crea scambio dinamico di informazioni e di vita durante la giornata" concludono dal Partito Democratico di Macerata.
Si avvia alla conclusione la campagna di indagini archeologiche che un’équipe dell’Università di Macerata, diretta dal prof. Roberto Perna, conduce ogni anno a Gortina di Creta. Le ricerche sono inserite tra le attività della Scuola Archeologica Italiana di Atene (SAIA), prestigiosissimo Istituto di ricerca e formazione, nato grazie ad un Decreto regio nel 1909, dove si sono formati importanti archeologici affermatisi nel Ministero dei Beni culturali e nel mondo Accademico.
Gortina è una delle più importanti città antiche del Mediterraneo e le strutture ancora conservate, che gli archeologi italiani indagano dalla fine dell’800, documentano i processi che portano in Grecia alla nascita della polis e della città così come oggi la conosciamo. Le ricerche degli archeologi, degli epigrafisti e degli storici maceratesi sono incentrate nel cosiddetto Edificio Sud del quartiere delle case bizantine, “un imponente edifico a carattere pubblico - ricorda Perna - che con ogni probabilità ospitava, a partire dal IV secolo d.C., la sede dell’assemblea regionale cretese (il koinon), prima che, nel corso del VII secolo, venisse riutilizzato per ospitare un’area per la lavorazione dei prodotti agricoli, compresa una macelleria”.
Alla missione partecipano docenti, personale tecnico, dottorandi e studenti dell’Università di Macerata già impegnati e coinvolti anche nel nuovo corso magistrale in “Storia e archeologia per l’innovazione” che da quest’anno arricchisce l’offerta formativa dell’Ateneo maceratese rafforzando l’offerta didattica nel settore archeologico e antichistico, valorizzando le numerose missioni in Italia ed all’estero attivate da UniMc da più di 50 anni.
Alla missione, le cui attività possono essere seguite, insieme a quelle di altre ricerche, anche nella pagina facebook “Archeo Unimc - Gortina, Valle del Drino, Urbs Salvia”, hanno partecipato Simona Antolini, Jessica Piccinini, M. Giuliodori, collaboratori e studenti dell’Università di Macerata David Sforzini, Ludovica Xavier de Silva ed Elena Moscara.
“Anche questa volta non sarebbe arrivato nessuno. Ma lei non stava più aspettando” ( cit. dal libro “ La solitudine dei numeri primi)
“La solitudine dei numeri primi” è il titolo di un romanzo di Paolo Giordano che ha ricevuto i Premi Strega e Campiello.
Metaforicamente, i numeri primi parlano di solitudine, poiché sono numeri che sono divisibili solo per se stessi o per uno.
Una casa. Un nucleo familiare come tanti, composto da padre e madre anziani e figlio. Una famiglia riservata e schiva. Benestante. I genitori anziani, la signora allettata a seguito di un ictus, il figlio 54enne che , a seguito di un grave incidente avvenuto anni fa, aveva difficoltà di deambulazione.
L’allarme lanciato da una parente di Milano che da tempo provava a mettersi in contatto con loro ha sollecitato l’intervento dei Vigili del Fuoco : dopo aver sfondato la porta, la terribile scoperta.
Sono stati ritrovati in avanzato stato di decomposizione. Il decesso parrebbe risalire ad alcuni mesi fa, secondo i primi accertamenti della Mobile ed i rilievi della Scientifica. Siamo a Macerata, una piccola provincia dell’entroterra marchigiano, dove tutti si conoscono. Questa non è la storia di un libro. E’ una storia reale, di cui oggi tutti parliamo con tristezza e stupore per il tam tam mediatico che ha avuto.
Di cosa parliamo ? Di una triste notizia di cronaca? In gioco c’è molto di più. Parliamo di una società oramai estremamente individualista, che sta perdendo tutto ciò che di buono c’era dell’ essere “Comunità”.
Complice la pandemia, i lockdown? Gridavamo a gran voce solo un anno fa l’importanza dei “riscoperti” valori dell’amicizia, dei rapporti umani, della famiglia...Quanta disperazione per l’impossibilità di incontrare i nostri anziani, i nonni, a causa del lockdown...
Spiegazioni ? Giustificazioni? Contano i fatti. A Macerata un’intera famiglia è morta nel silenzio, senza disturbare. E senza chiedere aiuto, nonostante solo l’anziano padre di famiglia potesse attualmente occuparsi di portare avanti il menage familiare in tutto l’occorrente.
“Riservati”, dicono tutti, “poco inclini alle confidenze”.. Una colpa? Un’ altra giustificazione? E se significasse “ chiusi dignitosamente nel loro dolore, nella loro vita difficile”, ciò è sufficiente per non accorgersi dell’assenza prolungata di un’intera famiglia o di un uomo che è l’unico ad uscire per fare la spesa?
Forse la riflessione più sana da fare è quella su noi stessi e sulla “ non attenzione” che poniamo “ nel riuscire a captare i bisogni legati all’isolamento sociale”, per usare le parole del sindaco Parcaroli, che ha evidenziato l’aumento delle situazioni di solitudine e fragilità.
Siamo interconnessi con tutto il mondo nella velocità di un click, abbiamo la possibilità di fare “ amicizia” con tutto il mondo. Ma i nostri vicini di casa, i nostri conoscenti muoiono silenziosamente per “eccesso di riservatezza”.
Prosegue il piano di miglioramento della sicurezza degli attraversamenti pedonali con l’affidamento alla società Atlantico srl della fornitura e posa in opera degli apparati per l'illuminazione specifica e la segnaletica luminosa.
L’importo degli interventi ammonta a 84mila euro (al netto del ribasso del 10,30%) e riguarderanno le zone di Sforzacosta (lungo la SS78 Picena e via Liviabella), via Roma, viale Puccinotti, viale Trieste, viale Don Bosco, piazza Nazario Sauro, borgo San Giuliano, Rampa Zara, viale Leopardi, piazza XXV Aprile, via Gigli, via Pancalducci, via Ventura, via Galasso da Carpi, via Bramante, viale Indipendenza e Villa Potenza lungo via dell'Acquedotto e borgo Peranzoni. In totale saranno sistemati 53 apparati costituiti da pali dritti e a sbraccio, pannelli retro illuminati con illuminazione anche in direzione dell’attraversamento e opere edili connesse, così da completare gli interventi di edilizia stradale effettuati in questi mesi sui marciapiedi.
«In questi undici mesi di governo della città abbiamo dedicato molte attenzioni e corrispondenti investimenti alla sicurezza stradale – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. I tragici eventi che, purtroppo, di recente, hanno interessato i pedoni dimostrano come sia opportuna la politica attuata sin dai primi giorni da questa amministrazione. È evidente che agli investimenti deve seguire anche una maggiore educazione degli utenti della strada al rispetto delle norme e per questo mi sento di rivolgere un grande ringraziamento al Comandante Danilo Doria e a tutto il corpo della Polizia Locale per il lavoro svolto e per aver avviato nei giorni scorsi uno studio particolareggiato sulle violazioni più ricorrenti al Codice della Strada nelle arterie a elevato rischio di incidentalità. La sintonia con la quale lavorano l’Ufficio Tecnico e la Polizia Locale porterà giovamento alla sicurezza stradale in città».
Giovedì 9 settembre, alle ore 21, presso il teatro Don Bosco di Macerata, si terrà l’appuntamento “11/09. Vent’anni dopo… cosa è cambiato!”. L’evento è organizzato dall’Associazione Pensiero e Azione con il patrocinio del Comune di Macerata.
Relatori della serata saranno Stefano Dambruoso, Procuratore della Repubblica presso la Direzione Distrettuale Antimafia Antiterrorismo di Bologna; Andrea Angeli, funzionario delle Nazioni Unite impegnato dal 2008 al 2010 a Kabul e nel 2014 e 2015 a Herat, in Afghanistan e Padre Giuseppe Moretti, Superiore Emerito Missio sui iuris Afghanistaniensis. A moderare la serata il giornalista Rai Carlo Cambi.
«In un periodo complesso sullo scenario internazionale abbiamo accolto l’invito di Stefano Settimi, presidente dell’Associazione Pensiero e Azione, di proporre alla città un momento di riflessione in un data purtroppo molto triste per l’Occidente – ha detto l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -; una data che, dopo venti anni, ci pone domande su una questione ancora aperta. Un ringraziamento agli esperti che interverranno per aver accolto l’invito di venire a Macerata».
L’evento si inserisce nella ricorrenza dell’anniversario dell’11 settembre 2001 quando una serie di attacchi terroristici colpì obiettivi civili e militari negli Stati Uniti d’America causando la morte di 2966 persone. L’appuntamento sarà anche un’opportunità per discutere con gli ospiti quanto sta accadendo in Afghanistan.
L’ingresso sarà libero con prenotazione obbligatoria alla mail pensieroazionemc@gmail.com
È arrivata la prima sospensione per un medico non vaccinato contro il Covid-19. Si tratta di un professionista iscritto all’ordine dei medici della provincia di Macerata, ma che lavora nel territorio dell’Area Vasta 2 di Ancona, da dove è partita la segnalazione.
Essa viene fatta quando l’interessato, nonostante le sollecitazioni a vaccinarsi o a fornire spiegazioni sulla mancata vaccinazione, non riscontra la comunicazione. Se non c’è un valido e accertato motivo (impossibilità a ricevere il vaccino per le condizioni di salute o altro), insomma, i sanitari devono vaccinarsi, come impone la legge, altrimenti scatta la sospensione dall’esercizio della professione fino al 31 dicembre, con conseguenti effetti sulla posizione lavorativa.
Dopo una riunione avvenuta nella giornata di ieri, la decisione presa dall’Ordine direttivo dei medici presieduto da Romano Mari. Del resto, non vi erano dubbi sull’esito, la legge, infatti, non prevede alternative a chi non ha assolto, senza giustificato motivo, all’obbligo vaccinale. Da qui la sospensione del professionista sino al 31 dicembre.
(Nella foto il presidente dell'Ordine dei medici di Macerata Romano Mari)
Il Prefetto di Macerata, Flavio Ferdani, ha ricevuto nella mattinata di ieri il comandante provinciale della Guardia di Finanza il colonello Falco, unitamente al tenente colonnello Montagna e al capitano Fuscellaro che assumeranno a breve importanti incarichi presso altre sedi, ed al maggiore Perrone che assumerà la direzione del Gruppo presso il comando provinciale di Macerata.
In occasione dell’incontro il prefetto ha ringraziato il comandante e gli ufficiali della Guardia di Finanza per la costante attività che è stata svolta a tutela della legalità economica, contro ogni forma di abusivismo e per l’azione di contrasto finalizzato ad evitare infiltrazioni da parte della criminalità nel tessuto produttivo a tutela del mondo imprenditoriale.
L’affascinante immaginario dello scenografo e costumista Dante Ferretti ha incantato i 2000 visitatori della mostra “Dante Ferretti, effimero per errore”, allestita dallo scorso luglio a Palazzo Ricci di Macerata. L’esposizione è stata inaugurata alla presenza dello stesso Maestro, originario di Macerata, celebre a livello internazionale grazie alle numerose collaborazioni in importanti produzioni hollywoodiane e vincitore di vari riconoscimenti, tra cui tre premi Oscar per i film “The Aviator” e “Hugo Cabret” di Martin Scorsese e “Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street” di Tim Burton.
Fino a domenica 19 settembre è possibile ammirare da vicino i 10 bozzetti a pastello su alluminio, carta, cartoncino, cartone, compensato e tela - tra cui quelli dei tre film premiati agli Oscar - e un modellino di resina, appartenenti alle collezioni della Fondazione Carima.Piena soddisfazione da parte della presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti per il successo della mostra, fortemente voluta per svelare al pubblico questo straordinario nucleo di opere: «Siamo davvero molto contenti per le presenze numerose alla mostra e per il grande apprezzamento manifestato dai visitatori, nonché dallo stesso maestro Dante Ferretti che ci ha onorati della sua partecipazione il giorno dell’inaugurazione. A ciò si aggiunge la soddisfazione di aver ripreso l’attività espositiva al museo Palazzo Ricci con un evento di tale levatura, che ha arricchito l’offerta culturale del territorio maceratese nel periodo estivo».
La mostra, a cura di Pierfrancesco Giannangeli e Benito Leonori con l’assistenza di Bianca Piacentini, è promossa dalla Fondazione Cassa di risparmio della provincia di Macerata (Carima), con il patrocinio della Regione Marche e del Comune di Macerata. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura.L’allestimento restituisce un emozionante viaggio tra il buio e la luce, per scoprire e rivivere come inizia il percorso di costruzione di quel film o spettacolo teatrale. Il visitatore si trova immerso nel processo della creazione artistica, nella stessa situazione che vive il regista quando lo scenografo gli sottopone l’ipotesi creativa, attraverso bozzetti e modellini. L’allestimento è stato realizzato nei laboratori scenografici della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, coordinati da Benito Leonori.
Ricorda lo stesso Dante Ferretti: «Nella mia formazione ha influito molto la mia incontenibile passione per il cinema, soprattutto quello americano, da “Quarto potere” alle grandi ricostruzioni storiche come “Ben Hur” e “La tunica”. È stato in compagnia di questi film che da ragazzo ho trascorso interi pomeriggi nelle sale cinematografiche di Macerata».
Pittrice, modellista, confezionista, ma in realtà la sua esplosiva personalità non potrebbe mai essere racchiusa in una sola definizione.
Giovanna Navetta, 68 anni, artista maceratese, si è spenta oggi all'ospedale di Macerata dove era ricoverata dopo aver scoperto, soltanto due settimane fa, di avere un brutto male.
Siciliana di origine ma maceratese di diritto, si era trasferita nel capoluogo cinquanta anni fa.
Diplomata all'Accademia delle Belle Arti era divenuta un punto di riferimento come modellista.
Nell'"Artelier", questo il nome del suo piccolo mondo creativo a Macerata, confezionava abiti teatrali e di moda, tutti di sua creazione, ma sopratutto dipingeva.
Nella sua sartoria, un vero atelier, aveva creato un area dedicata proprio alla pittura, altra attività in cui era conosciutissima e che presentava al pubblico allestendo anche mostre, eventi sempre molto conviviali e partecipatissimi.
Un lutto che ha lasciato attonita la comunità maceratese.
Lascia il marito Giuseppe Cecchetti le figlie Cristina, Leonora ed il figlio Marco Cecchetti, poliedrico imprenditore, conosciutissimo a sua volta proprio per le sue abilità artistiche.
I funerali di Giovanna Navetta si terranno mercoledì 8 settembre alle ore 16, presso la chiesa dell'Immacolata a Macerata.
Anche la redazione di Picchio News si unisce al cordoglio dei familiari.
Si sono svolte, il 6 settembre 2021 in modalità telematica a mezzo piattaforma Eligo, le votazioni per l’elezione del nuovo direttore dell’istituzione maceratese. Con 36 voti su 42 votanti, Rossella Ghezzi è stata riconfermata alla guida dell’Accademia delle Belle Arti per il triennio 2021 – 2024.
"Dopo l’ultimo biennio, trascorso sul filo dell’emergenza e che ha visto l’istituzione riorganizzarsi velocemente in virtù delle nuove e continue normative in materia di covid-19, il consenso riscontrato dalla Ghezzi, si profila come l’opportunità, oltre che di portare avanti i progetti già intrapresi e le collaborazioni in atto con enti pubblici e privati della città e non solo, per un nuovo passo verso il rinnovamento dell’Istituto", si legge in una nota della comunità accademica .
"Se in questi anni, garantire la continuità didattica e il diritto allo studio sono stati indubbiamente la priorità, lo è stato e lo è altrettanto l’assicurazione di una programmazione delle attività culturali, fondamentali alla vita di un’istituzione che ha il suo centro nell’arte e nella creatività.
La riapertura della Galleria dell’Accademia Gaba.mc, la restituzione agli studenti della Gaba.young dove si sono avvicendate esposizioni, espressione del lavoro didattico dell’istituzione, il primo Simposio di Scultura su Pietra, le collaborazioni con Musicultura, il 46° Cantiere Internazionale D’arte Montepulciano, la convenzione con l’Associazione Frida e il Comune di Ascoli Piceno che vedrà l’apertura di un nuovo corso di Alta Formazione in Scenografia e Arte Cinematografica, e moltissime altre iniziative, rappresentano solo una piccola parte del grande patrimonio sociale e culturale che esprime l’Accademia nel campo dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM). Un patrimonio che, nel programma 2021-2024, è priorità di Rossella Ghezzi, continuare a coltivare".
Il lavoro svolto da Rossella Ghezzi con impegno, passione e professionalità è stato senza dubbio apprezzato dalla comunità accademica che, esprimendo un così ampio consenso, ripone della sua guida, sostenuta nei principi dell’inclusione e della partecipazione, nuove aspettative di crescita per l’Accademia di Belle Arti di Macerata, sia a livello nazionale che internazionale. È una visione, quella della Ghezzi, che desidera un’Accademia sempre più aperta e unita, un terreno fertile d’idee di tutti e per tutti, dove il confronto e la valorizzazione delle differenti competenze, siano sempre la base per riflettere sul senso reale dell’agire insieme.
L'istituto Salesiano di San Giuseppe di Macerata ospiterà a partire dal prossimo anno ben tre diversi indirizzi scolastici di ogni ordine e grado. Il centro giovanile, guidato dal suo direttore Don Francesco Galante, si è reso subito disponibile ad accogliere parte del Liceo Artistico di Macerata, la cui struttura è parzialmente inagibile a causa dei lavori di adeguamento sismico che si protrarranno per almeno due anni. Nel frattempo i lavori di trasloco e di preparazione delle nuove aule e laboratori procedono con celerità e dai vertici assicurano che per l'inizio dell'anno scolastico e il ritorno in classe tutto sarà pronto.
Grande soddisfazione è stata espressa, nel corso di una conferenza stampa, da parte del presidente della Provincia Antonio Pettinari. Presenti insieme a lui la vicesindaco di Macerata Francesca D'Alessandro, il preside del Liceo Artistico di Macerata Claudio Mengoni e il direttore dell'Istituto Salesiano Don Francesco Galante, padrone di casa.
A sottolineare l'importanza del lavoro di sinergia tra le istituzioni è stato il Presidente Pettinari ricordando l'inizio del progetto: "abbiamo deciso di scorporare il cantiere nel Liceo Artistico in due lotti, il primo di circa 800.000,00 euro i cui lavori sono cominciati a giugno e termineranno tra gennaio e febbraio dell'anno venturo e il secondo intervento, più consistente, di circa 4 milioni di euro. In questo modo stiamo cercando di minimizzare i disagi agli studenti e alle loro famiglie. Ciò che mi preme sottolineare, ha sottolineato Pettinari, è il grande lavoro di collaborazione tra le istituzioni, in particolare con l'Amministrazione Comunale. Il comune di Macerata ha stipulato una convenzione con l'istituto Salesiano per l'utilizzo degli spazi e noi, come Provincia, abbiamo dovuto richiedere il nullaosta. Tale sinergia è la via maestra per affrontare le difficoltà”.
Un'occasione l'incontro di oggi per ribadire ancora una volta l'attenzione da parte dell' Amministrazione Provinciale per la scuola, molte delle quali, specie nei territori più martoriati dal sisma, sono a forte rischio di non riapertura per il prossimo anno scolastico: "dalla Regione battano un colpo" - ha tuonato Pettinari - "come si fa ad offrire una prospettiva futura alle aree interne se si permette che le scuole chiudano. A Macerata tutte quelle funzionanti sono assolutamente sicure, ma molte scuole della provincia rischiano di non riaprire”.
Ovviamente un ringraziamento particolare è andato all'Istituto Salesiano che fin da subito ha offerto la disponibilità dei suoi spazi al Liceo Artistico e agli altri indirizzi che presto lì traslocheranno ( dalle elementari all' Università) come già in passato aveva fatto ( ospitando il Liceo Classico): "quello che ci preme- ha sottolineato Don Francesco Galante - è far rimanere questo un luogo a disposizione dei giovani, del loro futuro e dei loro sogni, il dialogo fra le istituzioni è un valore aggiunto in questa direzione”.
Analoga soddisfazione è stata espressa anche dal dirigente del Liceo Artistico di Macerata Claudio Mengoni: "quando abbiamo saputo dei lavori che attendevano la scuola, abbiamo tutti pensato ai disagi che ciò avrebbe causato ad alunni e famiglie. Ma subito ci siamo messi in moto per trovare una soluzione, il Presidente Pettinari e l'ufficio tecnico tutto hanno offerto la loro massima disponibilità per dare una risposta in tempi rapidi alla situazione. La nostra scuola, ha sottolineato Mengoni, anche con le precedenti dirigenze, è cresciuta molto in termini numerici ( da 600 alunni complessivi a 750), avevamo certamente bisogno delle aule che oggi sono sotto rifacimento ma necessitiamo anche di spazi aggiuntivi. L'Istituto Salesiano ha subito offerto la sua disponibilità ed ad oggi almeno 200 alunni traslocheranno qui, in queste aule, nuove, sicure e sufficientemente capienti”.
Sul finale il dirigente scolastico ha poi cercato di strappare una promessa al presidente Pettinari: "non possiamo nascondere la realtà, ha ribadito, se questi trend di iscrizioni continueranno, avremo bisogni di ulteriori spazi anche dopo la fine dei lavori".
A prestare la voce all' Amministrazione Comunale la vicesindaco, Francesca d'Alessandro, che ha sottolineato l'importanza di attenzionare le scuole pur in un momento così difficile: "credo che i giovani, i docenti, e la scuola tutta stiano attraversando una fase molto difficile. La carenza strutturale delle scuole italiane è piuttosto nota, il Covid inoltre ha reso necessario dilatare ulteriormente gli spazi. D'altro canto quanto sta avvenendo qui dimostra chiaramente che quando le istituzioni hanno uno sguardo comune e riescono a dialogare fra loro queste sono in grado non solo di rispondere alle emergenze, ma anche di pianificare nel medio lungo termine. Credo che le parole chiave in questo senso siano quattro: sicurezza, bellezza, collaborazione e formazione. Se ci muoviamo in quest'ottica, non solo per quanto riguarda le scuole, si può guardare al futuro con più serenità”.
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Il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, attraverso un'ordinanza da lui stesso firmata, utilizza il pugno duro per regolamentare la "movida" che caratterizza il centro storico del capoluogo nelle serate del giovedì sera.
Il primo cittadino sottolinea di essere arrivato a questa decisione a seguito dei "gravi episodi di degrado urbano legati all'abbandono, su suolo pubblico e privato, di rifiuti attinenti al consumo di alcol quali bicchieri e bottiglie" oltre che dei "problemi di ordine pubblico (risse, spaccio, ubriachezza molesta, rumori e schiamazzi) prevalentemente causati dall’abuso di alcol al centro di richieste di intervento da parte dei residenti".
A ciò, evidenzia Parcaroli nell'ordinanza, si aggiunge il mancato rispetto della "distanza interpersonale" causato dalla "forte aggregazione di giovani". Pertanto, il sindaco ha disposto "la chiusura delle attività di tutti i pubblici esercizi di alimenti e bevande, ubicati all’interno del centro storico, entro l'una di notte del venerdì".
Entro l'una e trenta della notte del venerdì, inoltre, i locali dovranno "essere completamente sgomberi da clienti e avventori e, gli eventuali manufatti impiegati per l’occupazione di suolo pubblico, dovranno essere posizionati all’interno dei locali stessi o comunque essere resi inutilizzabili a chiunque" si legge nell'ordinanza, che specifica anche come "il venerdì dalle ore 24:00 alle ore 06:00, al fine di contenere l’inquinamento acustico" i locali dovranno adottare le "dovute misure per non rendere udibile la musica all’esterno dell’esercizio al fine di tutelare la tranquillità dei residenti".
Si vieta, inoltre, la vendita per asporto oltre che il consumo al tavolo di bevande alcoliche nelle giornate del venerdì dalla mezzanotte alle 6 del mattino all’interno del centro storico. Dalle 23, invece, scatta il divieto di vendita da asporto di qualsiasi bevanda contenuta in contenitori di vetro e di alluminio e il divieto "da parte di chiunque di detenere qualsiasi bevanda contenuta in bottiglie o contenitori di vetro o di alluminio sulle aree pubbliche del centro storico".
Verrà disposta anche la chiusura di via Don Minzoni per l’ingresso dei veicoli al centro storico di Macerata, tutti i giovedì dalle ore 22:30 fino alle 2 di notte del giorno successivo.
Da ultimo, a partire dalle 22 di tutti i giovedì sino alle 6 del mattino del giorno successivo, sarà obbligatorio l'utilizzo delle mascherine "da parte di chiunque, a qualsiasi titolo, si trovi, anche solo temporaneamente e/o occasionalmente, negli spazi pubblici ricadenti all’interno del Centro Storico".
In caso di mancato rispetto delle disposizioni si prevedono multe da un minimo di 50 euro sino a un massimo di 3mila euro.
Il 4 settembre si è svolto a Macerata il tradizionale Meeting di San Giuliano e le tre atlete di Corridonia, che in questo mese saranno impegnate nelle finali nazionali dei campionati di società [Cus Parma e Tam (Atl. Osimo, Sacen Corridonia e Atl. Sangiorgese)], hanno evidenziato un buon stato di forma: secondo posto per Sonia Kebe (Cus Parma, SF,100 donne,12.44), terza Benedetta Pompei (Tam, JF, 400m donne, 1.01.85) e quinta Gloria Mitillo (Tam, AF, 400 donne, 1.03.81). In evidenza nella categoria ragazzi Tommaso Mitillo che vince il lungo con il personale di 4.28 ed arriva secondo nei 60m con il tempo di 8.48, nella stessa gara: terzo Marian Roberto Boteanu con il personale di 8.53, quinto Michele Molini con 9.22. Secondo posto per Riccardo Girotti nei 300m cadetti (39.69). Nel 100m. buona prestazione per Nicola Mitillo (Tam,SM, 12.52.). Nel periodo estivo sono tornati a correre anche i master, in evidenza Mario Astolfi e Pietro Matricardi che si sono classificati diverse volte primo e secondo nelle categorie M80 e M75.
Successo del centro estivo, ancora una volta organizzato dalla Sacen, con circa settanta ragazzini iscritti.
Sta per concludersi il primo anno di attività del nuovo direttivo eletto nel settembre 2020 e per il Presidente Doriano Mitillo ed i tecnici Flavia Di Giulio, Nicola Mitillo e Gioele Giachè questi risultati ripagano il notevole impegno richiesto per portare aventi l’attività con tutte le restrizioni ed i rischi imposti dal Covid.
Anche il Cus Macerata ha ripreso a sudare e la preparazione atletica 2021, per la prossima C1 di calcio a cinque, è all’insegna dell’entusiasmo. Tanta infatti la voglia di tornare a giocare dopo un’ultima stagione annullata a causa della pandemia, un campionato che avrebbe rivisto gli universitari nella massima serie regionale. Lo faranno con dodici mesi di ritardo, con il ritorno in gruppo di Carpineti e con una importante novità.
Dopo una vita da mister sulla panchina cussina, Michele Zampolini si defila un pochino, pur restando alla guida di varie formazioni giovanili nonché responsabile del vivaio. La prima squadra del Cus vedrà invece il già capitano Alessandro Di Gregorio anche nelle vesti di assistente allenatore.
Un doppio incarico che evidenzia la fiducia del presidente Antonio de Introna nei confronti del ragazzo, appena 24enne ma cussino purosangue, da dieci anni nel futsal della polisportiva.
“So di raccogliere una grossa eredità – commenta Di Gregorio- e fa un certo effetto ritrovarmi a fungere da allenatore, sia perché sono ancora giocatore, sia perché ho compagni anche più grandi di età. La responsabilità c’è, però c’è anche tanta voglia di ricominciare e fare bene, il gruppo non è affatto arrugginito dopo il lungo stop. Tatticamente avremo un’idea di futsal similare a quella precedente, vale a dire difesa solida, gioco rapido e contropiede. L’obiettivo iniziale è la salvezza, poi chissà”.
Il Cus Macerata disputerà le sue gare interne ogni venerdì alle 22 nella palestra F.lli Cervi, la prima partita sarà proprio interna, il 17 settembre, contro Jesi. Al momento si stanno allenando nel ritiro di via Valerio questi elementi: Matteo Angiolani, Marco Cippitelli, Daniele Di Bernardo, Alessandro Di Gregorio, Matteo Francavilla, Simone Frattani, Paolo Grassetti, Francesco Marangoni, Adriano Porro, Francesco Seresi, Riccardo Carpineti, Ramon Mincone, Stefano Simoncini, Tommaso Seresi, Pietro Marangoni, Luciano Cittadini.
Tamponamento tra tre auto, nel tardo pomeriggio odierno, lungo la Strada Statale 361 Septempedana, all'altezza della frazione di Villa Potenza, poco dopo l'incrocio di Appignano.
I veicoli coinvolti nel sinistro sono una Peugeot 206 cc, una Fiat Punto e una Chevrolet Trax. Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, la cui ricostruzione spetterà agli agenti della Polizia Locale.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorritori del 118 e i vigili del fuoco. Ad avere la peggio è stata la donna alla guida della Peugeot, che è stata estratta dall'abitacolo dai pompieri prima di essere affidata alle cure dei sanitari: le sue condizioni, in ogni caso, non paiono troppo preoccupanti, risulta cosciente.
Imponenti i disagi alla circolazione stradale: per chi proviene da Passo di Treia, la colonna delle auto forma una coda di diversi chilometri.
"Quanto avvenuto oggi a borgo Santa Croce è una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità e che ci fa riflettere; tutta la città di Macerata si stringe intorno al dolore dei familiari e dei conoscenti della famiglia Canullo". Ad esprimere il proprio cordoglio per il tragico rinvenimento dei corpi senza vita dei coniugi Eros Canullo e Maria Angela Moretti e di loro figlio Alessandro Canullo è il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
"È evidente che le situazioni di solitudine e fragilità stanno aumentando in questo momento così difficile e dobbiamo essere tutti, istituzioni e cittadini, più attenti e solleciti nel riuscire a captare i bisogni legati all’isolamento sociale" ha aggiunto, commosso, il primo cittadino.