Meno privilegi e baronie, più meritocrazia, efficienza, trasparenza e qualità dello studio. Sono queste, in sintesi, le parole d’ordine con cui Azione Universitaria si presenta alle elezioni studentesche del 28 e 29 novembre.
"Azione Universitaria (Au) è un’associazione studentesca di destra, presente in tutto il territorio nazionale, che si propone di rappresentare gli interessi dei ragazzi all’interno dell’Università.
Il simbolo di Au è costituito da un libro e una feluca inscritti in una circonferenza tricolore: un richiamo allo studio universitari, all’impegno civile e all’amore per la nostra patria.
La nostra lista parteciperà alla tornata elettorale sia per il rinnovo del Consiglio degli Studenti sia per quello del Dipartimento di Giurisprudenza.
Siamo un gruppo di studenti che affronta i problemi della vita universitaria seguendo valori morali della Destra italiana e ci riconosciamo in un’indole di sapiente coesione e patriottismo: la tutela della cultura e delle tradizioni nel nostro paese è per noi una priorità inderogabili.
Con il sostegno degli studenti universitari maceratesi vogliamo dare voce alla nostra idea di Università portando avanti un pacchetto di proposte, concrete e realizzabili, che scaturiscono da un’analisi critica dei problemi che mortificano la condizione del nostro Ateneo".
Nell’esortazione apostolica ‘Evangelii gaudium’ papa Francesco ha tessuto un elogio alle città che sviluppano le relazioni: “Come sono belle le città che superano la sfiducia malsana e integrano i differenti, e che fanno di tale integrazione un nuovo fattore di sviluppo! Come sono belle le città che, anche nel loro disegno architettonico, sono piene di spazi che collegano, mettono in relazione, favoriscono il riconoscimento dell’altro!” Ed anche il vescovo della nostra diocesi, mons. Nazzareno Marconi, nella festa di san Giuliano l’ospitaliere, ha ricordato che occorre ripensare alla costruzione della città: “Il nostro Santo Patrono in una parte della sua vita traghettava le persone oltre la sponda del fiume.
Il Papa ripete spesso che siamo a uno snodo della storia, a un cambio di epoca. C’è da passare alla sponda del domani, da ripensare la costruzione e lo sviluppo della città e del territorio. In questi tempi di passaggio, per traghettare su un fiume agitato è bene non appesantire la barca e cercare di remare insieme e possibilmente verso la stessa direzione. Sono i tempi in cui invece di discutere di cose secondarie, bisogna puntare a ciò che è solido e stabile nel tempo”.
Interrogandosi sull’attuazione di queste sollecitazioni l’Azione Cattolica diocesana lancia una proposta interessante e bella per chi è alla ricerca di scoprire una città che nei secoli è stata solidale ed accogliente con i ‘cammini di accoglienza’ dal titolo ‘Sulle tracce dell’accoglienza a Macerata’, che si svolgerà domenica 25 novembre, dalle ore 14:30 fino alle ore 17:00, guidati dal prof. Stefano D’Amico, che racconterà le caratteristiche storico architettoniche dell’accoglienza, con il ritrovo presso l’associazione ‘Piombini-Sensini’ (ex Asilo della Pietà) in via Morbiducci. Il percorso si concluderà al centro di accoglienza della Caritas di Rampa Zara, dopo aver visitato l’Orfanotrofio femminile in via del Convitto; i Salesiani in viale don Bosco; l’Orfanotrofio maschile in corso Cairoli; l’Ospedale del SS. Sacramento (ex Catasto) in piazza Mazzini; l’Asilo Ricci, ubicato dietro lo Sferisterio; il Ricovero di San Martino in via Padre Matteo Ricci; l’Istituto delle Figlie della Provvidenza (detto ‘le baiocche’) in vicolo degli Orti; l’Istituto Buon Pastore in via XX Settembre; il Monte di Pietà in piazza della Libertà; la Speziaria Berardi, il Foro Annonario e la Croce Verde in via don Minzoni.
Un vero tour storico artistico per scoprire le radici di una città, che nei secoli, sulle tracce del suo patrono, non si è mai chiusa nelle proprie mura, come dimostra l’ex Asilo della Pietà, sorto nel 1895, grazie all’iniziativa dall’iniziativa di Antonella Piombini e Antonietta Sensini che accolsero in casa loro 5 bambine per poi svilupparsi negli anni grazie alla collaborazione delle suore San Giuseppe di Torino. Ed anche il Monte di Pietà ed il Foro Annonario sono segni di una storia accogliente, che non dimenticava l’indigente. Questi due Istituti sono sorti in epoca tardo-medievale allo scopo di erogare prestiti di limitata entità (microcredito) a chi si trovava in situazione economiche svantaggiate per alcuni momenti particolari e non avevano niente per sfamarsi.
Quindi il percorso proposto dall’Azione Cattolica è una proposta per scoprire le radici di una città diventata artisticamente bella, perché da sempre aperta all’ospitalità, come dichiarato dal prof. D’Amico: “Una passeggiata per le vie di Macerata alla ricerca dei luoghi, delle istituzioni e delle persone che nel passato e nel presente si sono occupate e si occupano di accoglienza e assistenza dei più bisognosi. Un’occasione per riflettere su come i maceratesi, fin dal medioevo, appartenenti a culture di chiara ispirazione cristiana, ma anche a culture più dichiaratamente laiche, abbiano volto lo sguardo ai poveri, ai malati, agli orfani, ai vecchi, alle donne, ai bambini e ai forestieri in difficoltà aprendo ospedali, ospizi, orfanotrofi, asili, scuole; gestendo istituzioni caritatevoli come i monti di pietà o frumentari; organizzando associazioni di soccorso e mutua assistenza. L’elenco chiaramente è incompleto, soprattutto per quanto riguarda il presente, e il discorso potrebbe continuare in un prossimo futuro”.
Gli esiti dei prelievi eseguiti sui campioni di acqua dei serbatoi idrici dell’Ospedale di Macerata hanno evidenziato valori che rientrano nei limiti previsti dalle norme vigenti sulle acque destinate al consumo umano.
La Direzione Medica dell’Ospedale ha certificato la potabilità dell’acqua e pertanto il pieno ripristino dell’impianto idrico e la progressiva eliminazione dei filtri utilizzati in questo periodo e che hanno consentito il normale utilizzo dell’acqua garantendone la potabilità.
Nella tarda mattinata di oggi in via Piave, davanti alla farmacia Petracci, un medico è stato investito da un'auto. L'uomo è stato prontamente raggiunto da un'ambulanza del 118 e trasportato al pronto soccorso per accertamenti. Da quanto emerso in questi minuti, nonostante il grande spavento, non si è trattato di nulla di grave.
Come previsto ieri l’Unione Europea ha sentenziato, bocciando definitivamente la legge sul bilancio del 2019. Inoltre si ritiene giustificata l’apertura di una procedura per deficit eccessivo. Il documento programmatico del governo giallo – verde – che, fra l’altro, prevede la famosa manovra legata al reddito cittadinanza, la proposta pensioni quota 100, pasce fiscale e flat tax – è stato considerato “irrispettoso per quanto concerne le regole del bilancio”.
Alla luce di ciò ci siamo chiesti quali sono gli umori dei maceratesi e quali sono state le reazioni di fronte a questa stroncaturaeuropea.
Tra una maggioranza di animi schivi e ritrosi e qualche risposta spiazzante – “A noi non ci riguarda”, sono comunque emersi pareri contrastanti e divergenti. Da una parte qualcuno sostiene che “sta bene a chi gli ha votato, una maggioranza di persone che vorrebbero avere un reddito senza occupazione e lavoro. Oltretutto è una manovra economicamente impossibile”.
Dall’altra spuntano opinioni più antieuropeiste : “Penso che ci vorrebbe più flessibilità dell’Europa nel venire incontro alle esigenze dei singoli stati. Le questioni economiche, pur nella loro decisività, non possono intralciare le scelte politiche”.
A questi pareri si aggiunge una buona schiera di persone che ammettono di non aver seguito la vicenda né di sapere il contenuto della manovra del neo-governo. Gli universitari - comunque confusi sulla vicenda – ci tengono a precisare di come la questione sia più complessa di quanto sembri : “ secondo noi è più una vicenda politica che economica”.
Cibo, convivialità e diplomazia della concretezza! Con queste credenziali Tipicità si è presentata a Tirana, di fronte ad una qualificata platea internazionale, in occasione della terza edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo.
La tavola diviene “ambasciatore” dell’italian style e sulla sua scia traina fashion, musica, ecodesign, meccanica di precisione e attrattive territoriali. È il “vivere all’italiana”, un nuovo modo di presentare i talenti tricolori, non più come gioielli isolati, ma come un’unica e luminosa parure!
Promosso in tutto il mondo dalla Farnesina, il programma dell’iniziativa ha visto Tipicità protagonista nel “Paese delle aquile”, grazie ad una proficua sinergia con l’Ambasciata Italiana a Tirana e con il Consolato Generale d’Italia a Valona.
Un’operazione a tutto tondo sublimata dalla serata conclusiva organizzata nel cuore nevralgico della capitale albanese e guidata da Marco Ardemagni, noto conduttore di RAI Caterpillar AM. Un vero e proprio “spettacolo del gusto” - ha sottolineato Angelo Serri, direttore di Tipicità - “realizzato grazie al contributo fattivo di tanti imprenditori, dei due Istituti alberghieri di Senigallia e Porto Sant’Elpidio, e dei Comuni di Fermo e Castelfidardo”.
Accolto dall’ambasciatore Alberto Cutillo insieme a Luca Ceriscioli e Gino Sabatini, rispettivamente presidente della Regione Marche e della Camera di Commercio delle Marche, un qualificato pubblico, composto da diplomatici, giornalisti ed importanti imprenditori della comunità internazionale presente a Tirana, i quali hanno partecipato con entusiasmo alla “Taste Marche Experience”, avviando scambi e relazioni proprio in occasione dell’inedito momento conviviale.
Di notevole intensità anche le attività promosse dalla Console Generale, Luana Alita Micheli, nella città di Valona, attraente località rivierasca pronta ad accogliere opportunità di collaborazione con realtà italiane interessate ad investire, ma anche potenziale interessante mercato per wine & food, in considerazione della grande crescita del comparto turistico.
A Berat, città patrimonio Unesco, è stato rinnovato il gemellaggio siglato dodici anni fa con la città di Fermo, rappresentata nella missione in Albania dal Sindaco Paolo Calcinaro.
La portata dell’operazione, che ha visto quale main-partner la compagnia di navigazione Adria Ferries, realtà leader negli scambi tra Italia ed Albania, va quindi ben oltre il settore enogastronomico, coinvolgendo rappresentanti del mondo istituzionale, imprenditoriale, accademico e scolastico.
La missione in Albania fa seguito a quelle recentemente realizzate, a New York e Creta, dal “laboratorio permanente” di Tipicità per favorire l’economia della relazione e la valorizzazione di tutte le valenze che i territori locali sono in grado di esprimere e che saranno in vetrina in occasione del Festival di Tipicità 2019, programmato a Fermo dal 9 all’11 marzo prossimo.
“Se sei ricco dentro, non sarai mai povero nella vita”, dice Moni Ovadia agli studenti dopo la prova generale dell’Histoire du soldat questa mattina al Teatro Lauro Rossi, e aggiunge: “Appassionarsi, interessarsi al sapere è fondamentale nella vita, che è una sola e va vissuta consapevolmente. Fate domande, non accontentatevi mai, avete diritto di sapere!”
Prodotta da Marcheconcerti, l’opera capolavoro di Igor Stravinskij va in scena in prima stasera al TLR e domani allo Sperimentale di Ancona e, in questo nuovo allestimento, recupera la sua identità originaria che la voleva pièce per il ‘teatro di strada’. Sempre Ovadia: “Andrebbe rappresentata nelle piazze e nei palazzetti, tanto è bella musicalmente e attuale nei contenuti”.
Oltre 200 studenti hanno assistito alla matinée introdotta dal critico musicale Guido Barbieri che ha curato la drammaturgia e l'adattamento del testo dell'Histoire. A partecipare sono stati l’Accademia di Belle Arti di Macerata, l’IIS ‘G. Garibaldi’, il Convitto, il Liceo Classico-Linguistico ‘G. Leopardi’, il Liceo Artistico ‘G. Cantalamessa’, l’ITAS ‘M. Ricci’, l’Istituto Alberghiero ‘G. Varnelli’ di Cingoli.
L’iniziativa è stata realizzata grazie al sostegno di APM e alla collaborazione del Comune di Macerata, dell’Abamc e di presidi e docenti degli istituti coinvolti.
Stasera, alle ore 21, Histoire du soldat con Moni Ovadia e IL MACH Ensemble è al Lauro Rossi per la stagione 2018-2019 dei Concerti di Appassionata.
In occasione della Giornata Nazionale della Sicurezza nelle Scuole, istituita con legge del 13 luglio 2015 n. 107 ed intitolata allo studente 17enne, Vito Scafidi, morto il 22 novembre del 2008 a seguito del crollo del soffitto del Liceo Darwin di Rivoli (TO), l’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) e “Okay!” (la prima rivista nata 19 anni fa ed oggi online che si rivolge al mondo della scuola, coinvolgendo docenti, alunni, educatori e famiglie, con un blog che supera i 275.000 utenti unici) hanno lanciato la XVII edizione del Concorso per gli Istituti scolastici “Primi in sicurezza”.
Il Concorso quest’anno vuole invitare insegnanti e studenti a cimentarsi sul tema “A ciascuno il proprio outfit. La prevenzione degli incidenti sul lavoro passa anche attraverso ciò che indossiamo”, per far riflettere sull’importanza dell’uso dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), non solo per prevenire gli infortuni sul lavoro, ma anche per acquisire una modalità di comportamento sicuro e rispettoso delle regole.
Partner prestigiosi di questa edizione sono ASSOSISTEMA (Associazione che rappresenta in Confindustria le imprese che operano nei settori della produzione di DPI) e la SIGGI GROUP (azienda specializzata nella produzione di abbigliamento professionale altamente innovativo e tecnologico).
Classi di ogni ordine e grado, ma anche singoli studenti, potranno partecipare alla campagna facendo pervenire i propri lavori producendo e realizzando, entro venerdì 15 marzo 2019.
La sicurezza dei nostri figli e delle future generazioni sono due temi all’ANMIL molto cari. I dati INAIL sul fenomeno infortunistico mostrano, purtroppo, che la crescita appare rilevante e significativa tra i lavoratori sotto i 35 anni, una fascia d’età che nel triennio 2015-2017 ha registrato un incremento d’infortuni del 2,2% (da circa 167.000 si è passati a 191.000 casi), più che triplo rispetto a quello medio generale. E questo, per di più, si verifica in un periodo di sostanziale stagnazione dell’occupazione giovanile. Anche per gli infortuni mortali il numero che interessa i giovani lavoratori si mantiene su quote ancora molto elevate: 192 casi nel 2015 ed altrettanti nel 2016, con un calo nel 2017 che però è ancora provvisorio e non consolidato.
Ma anche a scuola ci si infortuna: nel 2015 sono stati circa 77.000 gli infortuni occorsi a studenti e per questo siamo convinti che proprio dai primi banchi di scuola deve cominciare l’approccio più corretto verso i temi della sicurezza e della prevenzione.
“Come Associazione che da 75 anni si occupa di assistere e tutelare le vittime del lavoro - afferma il Presidente Mercuri - puntiamo a stimolare l’entusiasmo dei giovani affinché, domani, diventino lavoratori o imprenditori responsabili che mettono la prevenzione tra i valori intangibili e, con tutti i partecipanti al Concorso, sappiamo di avere nuovi alleati in questa lotta ed è con loro che proseguiremo la nostra campagna per la prevenzione degli infortuni”.
“Diciassette anni in continua crescita su un tema non certo facile dimostrano che i valori di questo Concorso sono riconosciuti come fondamentali per la formazione degli studenti e servono a prepararli ad affrontare responsabilmente la vita”, dichiara il Direttore di Okay!, Roberto Alborghetti
Lo scontro al vertice dell’Under 18 Girone C lo vince la Paoloni Macerata che conquista l’intera posta in palio contro la Nova Volley Loreto 2014.Primo set giocato con alti e bassi da parte dei biancorossi che poi si son lasciati andare nei restanti due parziali giocando una buonissima pallavolo.Coach Evangelisti schiera in avvio Corradini in cabina di regia, Plesca in diagonale, Lacchè e Michele Meschini dalle bande, Singh e Bravi dal centro con Samuele Meschini libero. Risponde dall’altra parte Giannini con Albonetti al palleggio, Zeccato opposto, Tombolini e Del Bianco schiacciatori, Pesaola e Filippetti centrali, Carletti libero.La Paoloni inizia con il freno a mano tirato e la Nova Volley ne approfitta per andare subito 1-4; l’ace di Michele Meschini vale il pareggio 7-7 ed il primo tempo di Singh regala il +3 ai biancorossi (13-10). Loreto non ci sta: prima pareggia a quota 13 e poi sorpassa (13-14) grazie ad un tocco di seconda di Albonetti. Un attacco di Tombolini manda in fuga gli ospiti 15-18 ma Evangelisti striglia i suoi che trovano immediatamente il pareggio a quota 20; Sigona, entrato nel frattempo per il doppio cambio insieme a Del Gobbo, si erge protagonista e sigla quattro degli ultimi cinque punti che regalano il set alla Paoloni Macerata 25-20.
Al cambio di campo i ragazzi di Giannini accusano il colpo mentre i maceratesi si fanno molto più spavaldi; dopo un inizio equilibrato (7-7) la Paoloni comincia la sua fuga: l’ace di Sigona vale il +4 (14-10) mentre il turno al servizio di Corradini, autore anche di due ace, scava il solco che spedisce i locali sul 23-14. Lacchè firma il set point (24-15) mentre l’errore al servizio di Tombolini chiude la seconda frazione 25-16.
La Paoloni diventa padrona del campo ed il turno al servizio di Bravi diventa infinito: dal 6-6 si arriva addirittura al 17-6 con 3 ace firmati dal centrale biancorosso. A questo punto i maceratesi possono tranquillamente amministrare il vantaggio fino all’attacco out di Scarpetta che chiude il set 25-13 ed il match 3-0.Con questi tre punti la Paoloni passa in testa alla classifica e nel prossimo turno affronterà, presso la palestra F.lli Cervi del capoluogo maceratese, Giovedì 6 Dicembre alle ore 18:30 la Banca Macerata in un derby cittadino ricco di fascino.
Non avendo piu sue notizie, la convivente aveva allertato le forze dell'ordine.
E' iniziata così l'attività dei Carabinieri della Stazione di Macerata che sono intervenuti in contrada Cervare a Macerata dove un uomo di 79 anni si era allontanato da casa senza dare piu notizie. L'uomo, classe 1939, risiedeva con la convivente in un'abitazione attigua alla sua vecchia casa, che era stata dichiarata inagibile dopo il terremoto del 2016.
Partendo da questi indizi i militari, ipotizzando che potesse essere rientrato nella vecchia dimora alla quale era molto attaccato, decidevano di iniziare gli accertamenti ispezionando proprio la casa natia dell'uomo, avendo purtroppo ragione.
Nella cantina dello stabile inagibile, infatti, rinvenivano il corpo senza vita dell'uomo.
Gli accertamenti sulla salma, effettuati con la presenza del medico legale, hanno evidenziato come il decesso sia stato il frutto di un gesto volontario.
Data l'inequivocabilità del gesto e delle circostanze, la salma dell'uomo è stata riconsegnata ai familiari per le esequie
Lunedì 26 novembre, alle ore 14.30, nell’Aula Confucio del Liceo Leopardi di Macerata debutterà la seconda rassegna cinematografica in lingua francese, France Ciné. L’iniziativa, proposta dalla sezione Francese del dipartimento di Lingue e realizzata in collaborazione con l’Institut Français, presenterà quattro film che saranno oggetto di presentazione, discussione e dibattito. La tematica è varia e quindi l’interesse potrà spaziare su temi differenti.
Si inizierà lunedì 26 novembre con Demain tout commence, réalisateur Hugo Gélin. È al tempo stesso una commedia di costume e un melodramma. Racconta la storia di un padre che alleva, con l’aiuto di un amico omosessuale, la sua figlioletta che sua madre h abbandonato dalla nascita e che vuol riprendere otto anni più tardi.
Il 10 dicembre sarà la volta di À voix haute, réalisateur Stéphane De Freitas.
Il 17 dicembre Un homme à la hauteur, réalisateur Laurent Tirard.
Per terminare il 7 gennaio 2019 Le Brio, réalisateur Yvan Attal.
Le proiezioni saranno guidate dalla prof.ssa Sylvie Bartoloni, coadiuvata dai colleghi Rita Morresi, Stéphanie Delaubert e Fabio Macedoni, così come la discussione ed il dibattito finale.
I film sono in lingua francese, corredati di sottotitoli, sempre in lingua francese.
L’ingresso è libero per tutti gli studenti interessati, ma anche aperto gratuitamente al pubblico. Lo scorso anno molti sono stati anche gli studenti universitari che hanno aderito all’iniziativa.
“Una splendida occasione per gli studenti – dichiara la dirigente Annamaria Marcantonelli – per un positivo ed importante approccio ulteriore con la lingua, oltre alle altre attività scolastiche curriculari ed extracurriculari. Le lingue vanno esercitate, in ogni occasione possibile; questa offerta dalla rassegna cinematografica è sicuramente una delle più valide”.
Durante la conferenza presso la Camera dei Deputati, Giorgia Meloni ha presentato il patto federativo tra Fratelli d’Italia e La Destra di Francesco Storace.
La leader di FdI ha annunciato anche la nomina di Paolo Diop a responsabile nazionale immigrazione.
Il politico maceratese, di origini senegalesi, sarà una potente arma per la lotta contro l’immigrazione irregolare e l’illegalità diventata legale “per motivi umanitari”. Abbiamo già avuto modo di vedere, in diversi programmi televisivi, la retorica buonista sui “poveri migranti” degli avversari politici spazzata via dalla parole chiare e puntuali di Diop, perché “le prime vittime dell’immigrazione clandestina sono gli stessi stranieri regolari giunti da anni in Italia e rispettosi del Paese che li ha accolti, come la mia famiglia”.
Si è tenuta oggi la conferenza stampa che ha dato il via ai lavoro di recupero, restauro e ristrutturazione dell’antica e prestigiosa Villa Lauri. Presenti, fra gli altri il magnifico Rettore Francesco Adornato, il presidente dell’Istituto Confucio Lugi Lacchè ed il professore Giorgio Trentin.
Sorta nella seconda metà dell’Ottocento per volontà del conte Tommaso Lauri, la nota villa ha avuto una storia travagliata: da manicomio provinciale di Santa Croce a sanatorio, dal 1924 in poi. Acquistata dal 2002 dall’Università degli studi di Macerata, grazie ad un accordo con il Quartier Generale degli Istituti Confucio della Repubblica Popolare Cinese, nell’arco di due anni ( la conclusione dei lavori è prevista per la primavera 2020), diventerà la nuova sede dell’Istituto Confucio. Nel progetto è previsto il recupero del poderoso parco limitrofo che avrà al suo interno un percorso ciclo – pedonale di un chilometro circa.
Le parole entusiaste del magnifico Rettore puntano a sottolineare come questa operazione di recupero sia un fiore all’occhiello per l’Università, ma non solo : “Tramite queste operazioni forniamo un ulteriore incentivo per lo sviluppo culturale della città”. Dello stesso avviso è il presidente dell’Istituto Luigi Lacchè secondo cui “l’Istituto Confucio, fondato già da sette anni, è cresciuto sempre di più per quanto riguarda la sua progettualità : Villa Lauri è un punto di approdo di questo percorso di crescita”.
Da due anni è stato varato un progetto nazionale che ha scelto Macerata come città – pilota per avviare un piano di riforma per cambiare atteggiamento e mentalità per quanto riguarda l’Alzheimer. “Macerata città amica della persona con demenza” ha promosso una serie di iniziative che la conoscenza di questa malattia, avvalendosi dell’aiuto specialistico del professor Rabih Chattat, docente presso l’Università Alma Mater studiorum di Bologna, per la formazione teorica di varie categorie : forze dell’ordine, impiegati comunali, commercianti, artigiani e operatori dell’Asur. L’iniziativa è lodevole nella misura in cui si propone di avviare un cambiamento culturale : “ dopo la diagnosi del malato, la prima reazione della famiglia è di paura, cambiando così una serie di abitudini, creando un clima di generale chiusura” – dice Manuela Berardinelli, presidente nazionale dell'Associazione Alzheimer Uniti.
Grazie al modello britannico – dove sono già attive più di 300 comunità amiche – è stato adibito un punto d’incontro in Via Mazzini 34( Circola – mente), al fine di reinserire il malato in una dimensione collettiva e civile ( aperto il martedì e il giovedì). Da un certo punto di vista è diventato il luogo – simbolo del progetto “Macerata città amica della persona con demenza”, aiutando sia le persone affette da demenza a ritrovare un orizzonte di socialità, sia le rispettive famiglie.
Tuttavia – questo salone, messo a disposizione dell’Irce, non sarà più disponibile dal 31 dicembre, a causa di lavori di ristrutturazione. Per potere continuare ad offrire questo servizio, divenuto di capitale importanza, è stata organizzata una cena di solidarietà, in cui verranno raccolti dei fondi da devolvere per questa causa. “In questo momento è fondamentale che aderiscano più persone possibili, questo è un appello alla coscienza e all’umanità”. Di fatto, ogni tre secondi si ammala una persona, nella popolazione mondiale, di demenza senile. Per questa ragione, secondo Manuela Berardinelli, “ se cambiamo atteggiamento verso la demenza, la cambiamo verso ogni forma di diversità”.
“La violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani” (Kofi Atta Annan, Nobel per la pace 2001). Inizia da qui il programma messo a punto dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Macerata, in collaborazione con il Consiglio delle donne, la Commissione Pari Opportunità della Regione Marche e la Croce Verde, nella sua doppia veste di onlus e servizi, di Macerata, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che ricade il 25 novembre e nel 70° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani (1948 – 2018).
“Educare ai sentimenti per fermare la violenza” è il titolo che racchiude una serie di appuntamenti presentati oggi alla stampa dall’assessore alle Pari opportunità Federica Curzi, Lauro Trivellini e Antonio Carafa della Croce Verde, dalla pediatra Mirella Staffolani, dalla presidente del Consiglio delle donne Ninfa Contigiani e da Andrea Fazzini presidente e direttore artistico di Teatro Rebis.
“Sono 7 milioni in questo momento nel mondo le donne vittime di violenza di genere – ha ricordato l’assessore alle Pari opportunità, Federica Curzi -. Dal 2012 ad oggi sono 778 in Italia le donne vittime di violenza. Per il 95% sono madri, sorelle, fidanzate, figlie e mogli dei loro assassini. Omicidi e violenze che crescono in modo esponenziale, nel nostro paese, ogni anno. Con i numeri delle vittime, aumenta anche il degrado culturale, emotivo e affettivo delle persone (uomini e donne). Quello di quest'anno non è un tema scelto tra i tanti possibili in cui declinare la giornata internazionale del 25 novembre. E' invece l'affermazione del cardine su cui fondare l'impegno per l'eliminazione della violenza sulle donne, passare per l'educazione in tutte le forme e i luoghi in cui si esercita. La concomitanza con il 70esimo della Dichiarazione universale dei diritti umani cade ad hoc per affermare quali siano le fonti di una "rigenerazione" dei rapporti tra le persone all'interno di ogni - piccola e grande - comunità”.
Le iniziative prenderanno il via venerdì 23 novembre, alle ore 17.30, nel foyer del Teatro Lauro Rossi con l’incontro Educare ai sentimenti: le istituzioni contro la violenza con la partecipazione di Federica Curzi, assessora comunale alle Pari Opportunità, Ninfa Contigiani, presidente Consiglio delle Donne, Natascia Mattucci, docente del Dipartimento Scienze politiche dell’Università di Macerata, Mery Marziali, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Marche e Mery Bracalente, attrice dell’associazione culturale Teatro Rebis protagonista la stessa sera, insieme a Giuliano Briscantini, alle 21.15, sempre al Lauro Rossi, della lettura scenica Signorina Else, uno spettacolo a ingresso gratuito per la regia di Andrea Fazzini, scenografia Frediano Brandetti.
“Signorina Else - ha detto Andrea Fazzini – lo vogliamo dedicare a Pamela Mastriopietro. Lo spettacolo dopo aver debuttato due anni fa a Macerata e aver girato l’Italia torna in città al Teatro Lauro Rossi. E’ una lettura scenica tratta dall’opera omonima del 1924 di Arthur Schnitzler, uno dei primi autori a occuparsi in maniera così ‘endoscopica’ e viscerale del tema della violenza sulle donne - una violenza sottile, sociale, patriarcale, una violenza di ‘costume’, strisciante, che vede protagonista un’adolescente schiacciata da responsabilità più grandi della sua età. Meri Bracalente dà voce alle fragilità, alla trasparenza trafitta di una giovane donna vittima di un gioco adulto, che con superficialità e cinismo ne spegne la grazia. Giuliano Bruscantini, con una tessitura vocale spezzata e minimale, farà da contrappunto ipnotico al precipitare degli eventi, dialogando con la voce interiore di Else, con le sue speranze e le sue incrinature. La materialità visionaria di Frediano Brandetti colloca nello spazio l’ingigantirsi delle soglie attraversate da Else”.
”Il titolo sotto cui sono state raggruppate le attività – ha affermato la pediatra Mirella Staffolani - segna l’inizio di un percorso aperto alla comunità per far nascere qualcosa di buono come, ad esempio, migliorare i servizi e il rapportarsi con gli altri, insegnare la validità del corpo. Partiamo dalla prevenzione e dal fare buone pratiche come prevenire la violenza con l’affettività”.
Il 25 novembre alle 10 in via Garibaldi, all’Emiciclo Torri, celebrazione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne con Una panchina per la città, in collaborazione con la Croce Verde che donerà al Comune, come gesto simbolico contro la violenza sulle donne, una panchina dipinta di rosso: “Il progetto è nato da un’idea di tutte le donne che prestano servizio alla Croce Verde - ha detto Lauro Trivellini - e nelle iniziative promosse dal Comune abbiamo trovato le basi giusto per realizzarlo. Per i prossimi anni vorremmo proporre un tavolo di approfondimento al quale far partecipare professionisti qualificati, come medici e psicologi con i quali abbiamo a che fare ogni giorno, che aiutino a capire i segnali da cui nasce la violenza e ad affrontarla”. Seguiranno dimostrazioni di autodifesa con la Scuola Aikido Macerata e Reading contro la violenza sulle donne. L’appello è a tutti i cittadini che potranno partecipare portando letture a tema.
Alle 18 al Duma, in vicolo Tornabuoni, verrà inaugurata la mostra fotografica Donne sospese a cura di Massimo Zanconi. L’esposizione rimarrà aperta fino al 30 novembre, vistabile dalle 18 alle 21, ingresso gratuito. Alle 18.30 seguirà Educare all’affettività intervento di Anna Annessi, psicologa Asur Area Vasta n.3 di Macerata, introdotto dalla pediatra Mirella Staffolani. Al termine a peetivo a cura de “Il contadino”, un’impresa cittadina tutta la famminile.
Infine il 30 novembre, sempre al Duma, alle 18 presentazione del libro di Erika Mariniello e Cristiana Mariani “9 mesi. Diario (semiserio) di una gravidanza” (Giaconi editore) con l’introduzione di Mariella Staffolani.
Infine il contributo alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del Consiglio delle donne che ha promosso collaborando con l'APM e le farmacie comunali il progetto Sacchetti antiviolenza, un'azione di sostegno e comunicazione dei servizi antiviolenza.
Con l'occasione del 25 novembre, infatti, già a partire da domani, giovedì 22 novembre, le farmacie comunali useranno per la vendita e distribuzione delle medicine dei sacchetti dedicati al 1522, numero nazionale per il contrasto alla violenza di genere. Perché i sacchetti delle farmacie e non un solito volantino o manifesto? “Perché i sacchetti delle farmacie molto di più di qualsiasi altro mezzo di comunicazione – ha affermato la presidente del Consiglio delle donne, Ninfa Contigiani - entrano in tutte le case, potendo arrivare anche nelle case delle donne che magari lì sono segregate, o comunque possono entrare in contatto - per lo più in modo inavvertito dai carnefici - proprio con quelle donne che sono in difficoltà ma abbisognano di un primo segnale dall'esterno, di un primo strumento di aiuto per iniziare un percorso di uscita dalla violenza. Perché il 1522? Perché il numero nazionale è disponibile 24 ore su 24 e sarà poi in grado di guidare il cammino di queste donne, anche indirizzandole verso i servizi locali dedicati. L'ideazione e la realizzazione di questa campagna informativa nasce in seno al Consiglio delle donne ma non sarebbe arrivata a conclusione senza la rete di collaborazioni professionali e generose che ne hanno resa possibile la realizzazione, la fumettista di Camerano Isabella Manfrina che disegnato l'immagine usata per la comunicazione del messaggio di 'accoglienza, aiuto, speranza', la grafica Chiara Crucianelli e la docente Francesca Chiusaroli esperte della comunicazione dell'Università di Macerata in grado, come sempre, di offrire al nostro territorio competenze adeguate e sensibilità, le referenti del Consiglio delle donne in seno al Cda Apm, Simona Giordano che avviò il progetto e Paola Medori che le è succeduta portandolo con noi a termine, infine Barbara Vittori che ne ha ripreso in mano il coordinamento dopo un momento di iniziale stasi. A tutte loro, all’APM e all’Università va il più sentito ringraziamento”.
Info: 0733 256379, www.comune.macerata.it informadonna@comune.macerata.it
Mercoledì 21 novembre 2018 alle ore 11,00, presso la Chiesa “San Giorgio” di Macerata, il Comando Provinciale Carabinieri ha celebrato la ricorrenza della Patrona dell’Arma, la “Virgo Fidelis”, con una S.S. Messa, officiata dal Vescovo S.E. Mons. Nazzareno MARCONI e a cui hanno partecipato le Autorità della Provincia, tra cui il Prefetto, il Questore e il Rettore e tantissimi cittadini accorsi anche per la contestuale celebrazione della Madonna della Salute.
Alla cerimonia hanno partecipato una rappresentanza dei Carabinieri e dei Carabinieri Forestali dei Comandi con sede nella provincia, diversi familiari e i componenti delle Associazioni d’Arma e dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
La “Virgo Fidelis” è stata solennemente proclamata Celeste Patrona dell’Arma dal Sommo Pontefice Pio XII, a titolo di altissimo riconoscimento della tradizionale fedeltà dei Carabinieri alle patrie istituzioni e al dovere, per il bene comune.
Nel contesto, come ricordato al termine della SS Messa dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Macerata, Colonnello Michele Roberti, sono stati anche celebrati la “Giornata dell’Orfano” dedicata appunto agli orfani dei Caduti, e il 77° Anniversario della“Battaglia di Culqualber”, quando il 1° Battaglione Carabinieri, mobilitato il 21 novembre del 1941, si sacrificò in una delle ultime e più cruente battaglie in terra d’Africa, scrivendo una delle pagine più gloriose ed eroiche dell’Arma, per la quale venne conferita alla Bandiera la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Il Colonnello Roberti, nel suo discorso, ha ricordato come tutti i Carabinieri devono riconoscersi nell’ultracentenario motto dell’Arma “Nei Secoli Fedeli”, motto che impone fedeltà. Di seguito uno stralcio delle parole del Comandante:
“La Fedelissima è la nostra marcia d’ordinanza, la “Virgo Fidelis” la nostra Patrona. Una fedeltà laica, la nostra, allo Stato e quindi alla sua Costituzione, alle sue leggi, alla sua gente, all’Istituzione dell’Arma dei Carabinieri, alla quale noi apparteniamo e che non appartiene a noi e nella quale per decisione consapevole, comunque motivata abbiamo scelto di servire.
Proprio per questa fedeltà costitutiva, nell’attuale e futura società l’Arma può e deve essere uno scrigno di valori, un riferimento etico per l’intera comunità.
Di questo ognuno di noi, ogni carabiniere, deve essere profondamente convinto.
L’appartenente all’Arma è, e deve essere per tutti, il cittadino esemplare al servizio della Nazione e della collettività per scelta personale, che ogni giorno viene onorata, solo così saremo, appunto, fedeli al nostro motto, solo così saremo degni dell’appellativo di Benemerita che, chi ci ha preceduto, si è guadagnato per l’Arma dei carabinieri, solo così saremo meritevoli della protezione della “Virgo Fidelis” a cui chiediamo di far in modo che ognuno di noi non sia mai l’albero che cade, ma uno dei 110 mila che costituiscono la foresta rigogliosa e forte che cresce ogni giorno, perché nella complessa macchina dell’Arma ciascuno di noi è un elemento importante, necessario per il piu’ efficace funzionamento dell’Istituzione”.
Dal 15 al 18 novembre l’Ecomuseo di Villa Ficana è stato invitato a Paestum per la XXI edizione della Borsa Mediterranea del turismo Archeologico in occasione del ventesimo anniversario dell’iscrizione del sito di Paestum alla lista Unesco dei beni patrimonio dell’umanità.
Un’occasione importante per presentare il progetto “Riabitare la terra”, vincitore del bando Patrimoni Viventi premiato dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, per l’innovativo modello di gestione del patrimonio culturale pubblico insieme a una rete di associazioni del territorio.
Infatti, l’Ecomuseo di Villa Ficana è patrimonio del Comune di Macerata e parte integrante della rete di Macerata Musei, ed è gestito da una rete di associazioni vincitrici di bando pubblico, Gruca Onlus insieme all’associazione culturale Oz e all’Associazione Internazionale Città della Terra Cruda, che ha permesso la nascita dell’Ecomuseo e la sua gestione innovativa.
“Siamo molto orgogliosi dell’Ecomuseo di Villa Ficana perché rappresenta un modello innovativo di recupero del patrimonio culturale in un proficuo rapporto tra pubblico e privato sociale, ed è un esempio di come le comunità salvano il patrimonio che hanno ereditato” sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Macerata Stefania Monteverde.
La presentazione a Paestum è stata fatta in rappresentanza del Comune da Martina Fermani, coordinatrice dell’Ecomuseo, e da Anna Paola Conti, consulente scientifica per le attività culturali, e ha messo in luce le caratteristiche del lavoro che negli ultimi anni si è svolto nell’ecomuseo. Sono stati sottolineati in particolar modo gli aspetti legati alla valorizzazione culturale sia del sito che della tecnica costruttiva del crudo, e gli stimoli positivi che hanno portato alla rinascita della comunità degli abitanti.
La presentazione ha destato un grande interesse da parte dei curatori della sessione dedicata a “Patrimoni viventi. La partecipazione delle comunità locali”, Alfonso Andria presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali Ravello, Fabio Pollice e Francesco Caruso, consigliere di amministrazione CUEBC, già rappresentante permanente d’Italia presso l’Unesco.
Una preziosa opportunità per stabilire contatti con realtà museali e culturali attive in vari settori e in diverse regioni italiane, che condividono gli stessi fini e valori, allo scopo di intraprendere scambi ed iniziative comuni.
L’Histoire du soldat di Igor Stravinskij è una irresistibile favola in musica, un’opera da camera che ha conquistato il pubblico fin dalla sua prima rappresentazione cento anni fa a Losanna in Svizzera.
La storia del soldato che vende il proprio violino - la sua anima - al Diavolo, e delle vicissitudini che da questo primo evento si scatenano, va oltre la dimensione temporale per nutrirsi della dualità propria del mito fra vita e morte e, forse per questo, può dirsi “la madre di tutte le historiae".
La definisce così Guido Barbieri, critico musicale che cura la drammaturgia e l’adattamento del testo nell’allestimento dell’Histoire du soldat nella prima che va in scena al Teatro Lauro Rossi di Macerata domani, giovedì 22 novembre, alle ore 21 per la stagione dei Concerti di Appassionata. Salgono sul palco maceratese protagonisti di prima grandezza: Moni Ovadia è voce narrante al debutto nel triplice ruolo di Soldato, Diavolo e Narratore, mentre al MACH Ensemble è affidata l’esecuzione della parte musicale.
Attore, regista, musicista e attivista politico, Ovadia è considerato uno dei più prestigiosi e popolari uomini di cultura e artisti della scena italiana. Ha trovato la sua forma espressiva più congeniale in una forma di “teatro musicale” ispirato alla cultura yiddish - che ha contribuito a far conoscere e di cui ha dato una lettura contemporanea – incentrato drammaturgicamente sulla figura del “musicista/attore”. Formatosi nei primi anni Settanta come cantante e musicista folk sotto la guida dell'etnomusicologo Roberto Leydi, ha prodotto nel tempo numerosi dischi di musica ispirata alla musica Klezmer, mediorientale e greca. Nel 1993 si impone all’attenzione del grande pubblico con Oylem Goylem, una creazione di teatro musicale in forma di cabaret, osannato dalla critica e dal pubblico e prosegue negli anni proponendo spettacoli che esprimono la sua visione del mondo e i suoi ideali. Le sue ultime produzioni lo hanno portato a lavorare sulle lingue e i dialetti, dapprima con alcuni spettacoli dedicati all’opera del poeta greco neoellenico Yannis Ritsos, poi in Sicilia, con la regia della tragedia di Eschilo Le Supplici in lingua siciliana e poi con l’interpretazione de Il Casellante di Andrea Camilleri e di Liolà di Luigi Pirandello. È noto anche per il suo impegno politico e civile sempre in prima linea nelle battaglie a sostegno dei diritti e della pace, impegno suggellato da numerosi riconoscimenti. È autore anche di numerosi saggi che riflettono su etica e spiritualità nonché sull’umorismo ebraico.
La parte strumentale dell’Histoire in scena al Lauro Rossi domani, giovedì 22 novembre, è affidata al MACH Ensemble, un’emanazione di MACH Project and Orchestra, Music Art Creativity Hub, del Festival “Musica sull’Acqua” di Colico sul Lago di Como. Questo progetto riunisce musicisti di fama internazionale e giovani talenti provenienti da tutto il mondo e da diverse esperienze musicali e ha lo scopo di sviluppare un approccio consapevole e arricchito al linguaggio musicale, grazie anche all’incontro con artisti figurativi, musicologi e talent coaches. Nato nel 2018 sotto la direzione musicale di Diego Matheuz e la direzione artistica di Francesco Senese, MACH prosegue il suo percorso musicale e artistico con l’Histoire du soldat insieme a Moni Ovadia, per continuare poi nell’estate 2019 con una nuova residenza al Festival “Musica sull’Acqua” di Colico.
Francesco Senese, violino concertante, è elemento di punta dell’Orchestra del festival di Lucerna diretta da Riccardo Chailly e dell’Orchestra Mozart di Bologna fondata da Claudio Abbado. Insieme a lui fanno parte del MACH Ensemble le prime parti di alcune fra le orchestre italiane ed europee più prestigiose: Daniele Carnio al contrabbasso, Anton Dressler al clarinetto, Diego Chenna al fagotto, Vincenzo Paratore al trombone, Marco Braito alla tromba e Antonio Cangiano alle percussioni.
Il nuovo allestimento dell’Histoire du soldat è una produzione Marcheconcerti, realizzata grazie alla collaborazione fra Appassionata e la Società Amici della Musica 'Guido Michelli' Ancona.
Domani alle 10 gli artisti aprono la prova generale agli studenti maceratesi in una speciale matinée realizzata grazie al sostegno di APM e con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Macerata.
La stagione 2018-2019 dei Concerti di Appassionata è organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata con la direzione artistica dell'Associazione musicale Appassionata con il contributo del MiBAC, Regione Marche, Società Civile dello Sferisterio-Eredi dei Cento Consorti, APM, Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, Università degli studi di Macerata, Istituto Confucio, ANMIG. In collaborazione con Marcheconcerti, Consorzio Marche Spettacolo, Accademia di Belle Arti di Macerata, Musica con le Ali, Politeama. Main sponsor è Menghi Shoes.
Biglietti da 5 a 20 euro presso la Biglietteria dei Teatri, piazza Mazzini a Macerata (mart.-sab. 10-13, 17-20, il botteghino del Lauro Rossi è attivo dalle 20 il giorno dello spettacolo), online su Vivaticket.
Agevolazioni per soci Appassionata, possessori Marcheconcerti Card, studenti e accompagnatori. Appassionata è accreditata per App18.
È fortunatamente rientrato l'allarme scattato ieri sera sui social e riguardante esche avvelenate nel parco giochi di Sforzacosta (leggi qua l'articolo). Il cibo fotografato, infatti, è secondo una veterinaria, cibo rigettato.
Resta comunque fermo il fatti che nei giorni scorsi ci siano state diverse situazioni in tutta la provincia di Macerata che hanno visto gatti e cani morire avvelenati da esce, ma non è quello di Sforzacosta il caso.
Anche quest’anno Confindustria Macerata ha aderito all’appuntamento con la nona edizione della Giornata Nazionale delle Pmi, organizzata da Piccola Industria Confindustria in collaborazione con le Associazioni del sistema.Gli studenti dell’IIS “E. Mattei”di Recanati, dell’Istituto Tecnico Commerciale “G. Filelfo”di Tolentino e dell’ITIS “E. Divini”di Recanati hanno visitato la NovavetroSrl di San Severino Marche, la Simeg Marmi Srl di San Severino Marche e leFonderie P.L. Srl di Montefano.Più di 150 ragazzi hanno partecipato all’iniziativa che ha l’obiettivo di raccontare l’ impresa, il loro ruolo produttivo e sociale, mostrare come nasce un prodotto o un servizio, come un’idea si trasforma in progetto e la passione in risultato. “Fare impresa richiede passione, impegno, dedizione, responsabilità e competenze – spiega Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria di Confindustria. “Da 9 anni in occasione del PMI DAY apriamo le porte delle aziende agli studenti, agli insegnanti e alle comunità locali per raccontare la storia delle nostre imprese, la loro identità e come stanno cambiando. In ogni parte del mondo, le aziende sono il cuore pulsante dei territori, e il PMI DAY nasce proprio per trasmettere questa passione ai giovani, i veri protagonisti delle imprese del futuro. Grazie a questa manifestazione trasmettiamo loro la nostra eredità: valori, idee, determinazione, sacrificio ma soprattutto cultura d’impresa. La persone e la formazione devono rimanere al centro dell’agenda politica e sociale altrimenti saremo destinati a perdere definitivamente la partita della competitività e della crescita”.L’iniziativa, curata da Stefano Zapponini, coordinatore nazionale PMI DAY Piccola Industria, è inserita nella XVII Settimana della Cultura d’Impresa organizzata da Confindustria e nella Settimana Europea delle PMI promossa dalla Commissione UE.