Operazione "Scuole sicure": i carabinieri della compagnia di Macerata in campo per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti. I militari del nucleo operativo e radiomobile della stazione del capoluogo e di Corridonia hanno setacciato i principali Istituti d’istruzione secondaria superiore, congiuntamente al Nucleo Cinofili di Pesaro, intervenuto con due unità.
Già dalle 7 di questa mattina, è stato svolto un controllo sugli studenti che scendevano dai pullman del Terminal di Macerata, nonché dei ragazzi del liceo artistico "Cantalamessa" e dell'Istituto Ipsia di Corridonia. All’interno degli istituti scolastici le verifiche eseguite non hanno fatto emergere particolari criticità né, tantomeno, è stata riscontrata la presenza di sostanze stupefacenti.
Nei pressi del Terminal, invece, abbandonata a terra è stata rinvenuta una busta di plastica contenente 14 grammi di hashish che è stata prontamente sequestrata. Il proprietario se ne è probabilmente disfatto quando ha visto i militari in azione.
Un carcere modello, 200 posti di capienza in una struttura che mira alla riabilitazione del detenuto. Si parla di un'area di 10 ettari compresa tra Piediripa e San Claudio nel territorio del capoluogo dove erigere non solo l'unità destinata al ricovero dei detenuti, ma anche un teatro, delle aule dove poter conseguire titoli di studio, impianti sportivi, una biblioteca ed aree dove poter far re-incontrare le famiglie ed i figli.
È questo il progetto avanzato dall'avvocato Giancarlo Giulianelli, dal 2021 nominato Garante Regionale dei diritti della Persona, una figura prevista dalla legge con la triplice funzione di difensore civico, Garante per l'Infanzia e Garante dei diritti dei Detenuti.
E proprio nell'ottica di garantire i diritti ai detenuti, il Garante ha proposto la costituzione di questa struttura penitenziaria anche in soluzione del sovraffollamento carcerario delle Marche che si contrappone alla carenza di agenti penitenziari.
La provincia di Macerata è attualmente l'unica provincia sprovvista di una casa di reclusione, una mancanza sentita anche tenuto conto della presenza in città della Corte d'Assise. La struttura potrebbe portare anche un giovamento in termini economici in quanto si creerebbero più di 200 posti di lavoro che sarebbero forniti da assunzioni per concorsi nazionali (agenti e personale amministrativo) oltre ad attirare naturalmente quanti vorranno stare vicini ai parenti detenuti, con un aumento nelle richieste di alloggi e strutture.
L'ostacolo più grande per il progetto era rappresentato dall'ok obbligatorio del Provveditorato e del sindaco di Macerata che, se non concesso, avrebbe decretato la fine del progetto.
Ed il benestare, all'idea, il sindaco Parcaroli, lo ha concesso ritenendo la struttura utile e, soprattutto, a costo zero per la città che non dovrebbe sborsare un euro per la realizzazione, essendo totalmente a carico del Ministero delle Infrastrutture e del Ministero della Giustizia. Un 'ok' che si somma a quello del Provveditorato che era già stato concesso facendo sì che l'idea possa essere concettualmente realizzabile in un prossimo futuro.
L'ultimo nobile erede dell'arte orafa maceratese, Giorgio Franceschetti, 75 anni, è deceduto mercoledì sera in ospedale, dove era da qualche settimana ricoverato. La sua bottega artigiana, in via G.M. Crescimbeni, nella quale per decenni e decenni, Giorgio ha lavorato (e indicato a giovani apprendisti la sua arte) è da ieri sera chiusa.
Un grave lutto per il capoluogo, illustre anche e sopratutto per la fama di questi geniali artisti dei metalli preziosi. Appartenente ad un'importante famiglia di grandi artigiani commercianti (nella pellicceria, in particolare) Giorgio si era appassionato all'oreficeria, diventando in breve un caposcuola.
Lascia la moglie Biancarosa, titolare di un negozio di gioielli, a pochi metri dalla sua bottega, e la figlia Cecilia, il figlio, il genero Antonello, il nipotino Riccardo, il fratello Giovanni ai quali vanno le nostre condoglianze. I funerali domani alle 15.30 nella chiesa di Santa Croce.
Circa due mesi fa Alessandra Verni, la mamma di Pamela Mastropietro, la 18enne romana brutalmente uccisa a Macerata 5 anni fa, aveva scritto tre lettere: al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla presidente del consiglio Giorgia Meloni e al ministro della Giustizia Carlo Nordio, chiedendo di essere ascoltata e di dare voce al suo dolore di donna e di madre che, dopo 5 anni dall'atroce, macabro delitto della figlia, sta ancora attendendo che giustizia sia fatta.
Ieri è stata ricevuta dal sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia, Andrea Ostellari, nella sede del ministero in via Arenula, a Roma, che si è dimostrato interessato al caso. Alessandra Verni ha trovato l’incontro di ieri molto costruttivo: ha dichiarato di aver messo al corrente il sottosegretario Ostellari "di molte cose che non sono andate bene in questi cinque anni durante le indagini, gli ho riferito di indagini non fatte, di mancanze da parte di alcune istituzioni, quindi vediamo ora il prosieguo".
La prima sezione penale della Cassazione, confermata la condanna del nigeriano Innocent Oseghale per l'omicidio volontario di Pamela, vilipendio e distruzione di cadavere, aveva deciso di annullare la sentenza d’appello con riferimento al reato di violenza sessuale, disponendo su questo un appello bis. La prima udienza del processo d’Appello "bis" si è celebrata il 23 novembre a Perugia, con rinvio al 25 gennaio prossimo, ore 9.30, per l’integrazione dell’istruttoria, con l’escussione testimoniale due uomini che la ragazza aveva incontrato prima di Oseghale.
Per la Procura gli elementi documentali, testimoniali, logici, emersi in dibattimento a sostegno del reato di violenza sessuale sono chiari, e proprio la violenza sessuale commessa dal nordafricano sarebbe stata il movente dell'omicidio di Pamela. La ragazza sarebbe stata brutalmente uccisa da Oseghale poichè temeva che, una volta ripresasi, lo avrebbe potuto denunciare per la violenza subita.
Tale circostanza avrebbe trovato riscontro anche in alcune frasi intercettate dagli inquirenti nel 2018 nel carcere di Ancona, tra due nigeriani che erano stati co-indagati nell'inchiesta per l'omicidio di Pamela, per poi definitivamente uscirne per assenza di riscontri alle accuse. "Il 30 gennaio Innocent mi telefonò chiedendomi se volevo andare a stuprare una ragazza che dormiva" riferì uno dei due all’altro. Ed ancora, in un'altra conversazione avrebbe poi detto di aver saputo che Pamela era stata stuprata.
In primo e in secondo grado c'era già stata la condanna per violenza sessuale. Ora i giudici, a conclusione del rinnovato dibattimento, dovranno emettere la nuova decisione: se l'aggravante della violenza sessuale dovesse cadere, per Oseghale, condannato all'ergastolo in primo e secondo grado, potrebbe esserci uno sconto di pena. Un supplizio per la famiglia di Pamela, per la mamma che sopravvive grazie alla fede, e che chiede giustizia per sua figlia "e per tutte le donne violentate e massacrate da individui liberi di agire".
Si stanno svolgendo in questi giorni al Centro Commerciale Val di Chienti le riprese di InclusiviTV, uno speciale programma televisivo di 5 mini-puntate che affronta il tema dell’inclusività analizzandone soluzioni e spunti positivi, per capire insieme come non escludere la diversità e, invece, imparare a valorizzare l’unicità.
La grande carica innovativa di questa iniziativa sta nell'essere un programma fatto dai ragazzi per i ragazzi e, quindi, affrontato con un linguaggio fresco e dinamico, quiz divertenti, pillole di cultura young (fumetti, serie Tv) e interviste con personaggi di rilievo.
In questo progetto, interamente finanziato dal Centro Val di Chienti, i giovani non sono spettatori passivi, ma attori coinvolti in prima persona che, come inviati, possono toccare con mano esempi pratici ed esperienze quotidiane di inclusione sociale nella propria città e, come presentatori, comunicano anche ai giovani a casa il loro punto di vista.
Ogni puntata affronterà l'argomento da un punto di vista sempre diverso: sport, teatro, animali, iniziative locali e cyberbullismo. Il programma - prodotto dall’agenzia di comunicazione Proxima Spa Società Benefit - andrà in onda su èTV Marche al canale 12, ogni martedì dal 7 febbraio, in occasione della Giornata Nazionale contro il Bullismo.
Grande successo agli Open Day e ai laboratori organizzati a dicembre, con ampia partecipazione di alunni in procinto di compiere la scelta della scuola superiore che, insieme alle loro famiglie, sono rimasti colpiti dalle proposte formative dell’IIS “Matteo Ricci”.
Particolarmente apprezzata è stata l’iniziativa “Studente per un giorno”, che ha permesso di partecipare a sessioni laboratoriali, nelle quali i docenti dell’Istituto hanno offerto ai futuri alunni un saggio delle materie che caratterizzano i vari corsi.
“Scegliere questo Istituto - asserisce con orgoglio la dirigente scolastica Rita Emiliozzi- è un investimento per il futuro e una garanzia per studenti e famiglie per la serietà, la professionalità dei docenti, il rispetto delle regole. Per noi è fondamentale fornire ai nostri studenti, oltre alle competenze necessarie per proseguire con successo il proprio percorso di vita, una crescita sana ed uno sviluppo globale della persona, senza mai perdere di vista l’individualità di ciascuno. Accendere fuochi e non riempire vasi”.
Le suddette attività saranno riproposte nelle giornate del 14 e 21 gennaio mediante prenotazione tramite sito https://www.iismatteoricci.edu.it, cliccando sul banner grande “Scuola aperta - Laboratori” e poi sul link “Studente per un giorno”.
I ragazzi avranno così modo di approcciarsi alle discipline che contraddistinguono i diversi indirizzi e nello stesso tempo osservare le metodologie applicate dagli insegnanti.” È importante infatti fare scelte ponderate, che nascano da un’esperienza diretta, piuttosto che lasciate alla sola immaginazione”, ricorda la dirigente scolastica.
Qui di seguito i percorsi laboratoriali a cui è possibile iscriversi:
Domenica 15 e 22 gennaio, grazie a scuola aperta, le famiglie avranno ancora la possibilità di visitare l’edificio scolastico, conoscere l’organizzazione, le potenzialità e le opportunità offerte dai diversi indirizzi, confrontarsi ed interagire con la dirigente, insegnanti e studenti, chiarire eventuali dubbi.
È sempre consigliabile visitare nel sito dell’Istituto, il portale dell’orientamento, all’interno del quale vanno segnalati il Tour virtuale e la bacheca con le video testimonianze degli ex-alunni e le iniziative di ampliamento dell’offerta formativa.
Tutti coloro che ne avessero bisogno, potranno usufruire di un servizio dedicato per quanto concerne le iscrizioni online fino al termine del 30 gennaio.
È stata inaugurata questa mattina a Macerata la nuova sede dell’Ipsia “Corridoni” in via Gasparrini, nei locali al piano terra dell’istituto che ospita anche il “Bramante-Pannaggi”. Il professionale ha così abbandonato i locali dove è stato per quasi trent’anni, all’interno di un condominio in via Barilatti, preso in affitto dalla Provincia per rispondere al crescente numero di studenti.
Con la riorganizzazione dei plessi scolastici, infatti, grazie all’impegno del presidente Sandro Parcaroli e della consigliera con delega alla Rete scolastica Laura Sestili, quest’anno l’Ente è riuscito a trovare una nuova collocazione per studenti e professori.
“Abbiamo lavorato fin dal primo momento per cercare di dare ai nostri ragazzi una sede più adeguata – ha spiegato il presidente Parcaroli -. Gli istituti professionali sono un tassello fondamentale per la formazione, oggi servono giovani pronti ad entrare e a rispondere in modo concreto alle richieste del mondo del lavoro”.
Presenti al taglio del nastro il dirigente dell’Ipsia Gianni Mastrocola che ha parlato di un “giorno molto importante per la scuola”, ringraziato la Provincia per il lavoro fatto e i docenti che hanno dato una mano nell’organizzazione, il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti, il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Roberto Vespasiani, la dirigente del “Bramante-Pannaggi” Maria Antonella Angerilli, Rita Emiliozzi, dirigente del vicino Itas “Ricci” e il consigliere provinciale Andrea Mozzoni.
“Come amministrazione provinciale abbiamo perseguito questo obiettivo fin dal primo giorno del nostro insediamento – ha aggiunto la consigliera Sestili – perché volevamo dare ai ragazzi, dopo anni di attesa, un’opportunità nuova per proseguire il loro percorso scolastico in maniera idonea. Sono molto orgogliosa del lavoro svolto in perfetta sinergia con la dirigenza scolastica, i docenti e con lo staff dell’Ufficio tecnico della Provincia, guidato dell’ingegner Luca Fraticelli”.
All’Ipsia è stato riservato il piano terra dell’istituto, oltre a un paio di laboratori che si trovano al primo piano. I tecnici della Provincia sono intervenuti con lavori di modifica dei divisori, dei bagni, sull’impiantistica e sulla tinteggiatura, oltre ad occuparsi del riallestimento dei laboratori. L’investimento è stato di circa 90mila euro, compreso il trasloco. Il trasferimento ha permesso alla Provincia di dismettere l’affitto della sede di via Barilatti, con un risparmio di circa 37mila euro l’anno.
Il 2023 si apre sotto i migliori auspici per l’Università di Macerata che ha annunciato lavori cospicui di aggiornamento e ampliamento di diverse strutture dell’ateneo finanziati con le ingenti risorse intercettate negli ultimi mesi: Giurisprudenza si riconferma fiore all’occhiello piazzandosi al secondo posto nella graduatoria nazionale e ottenendo per la seconda volta il premio per i Dipartimenti d’eccellenza dal Ministero dell’Università e della ricerca (180 dipartimenti di eccellenza su 794 concorrenti). Ammodernamenti e ampliamenti anche per il Polo Bertelli e la Scuola di Studi Superiori Giacomo Leopardi.
"Giurisprudenza al secondo posto in Italia è un risultato tutt’altro che scontato – esordisce il rettore John Francis McCourt – che ci permette di alzare il livello del dipartimento, ampliando e approfondendo l’offerta formativa per gli studenti. Un traguardo raggiunto grazie al lavoro corale e coeso del dipartimento che deve essere d’ispirazione per gli altri. Importanti finanziamenti al Polo Bertelli consentiranno di ampliare e aggiornare una delle strutture più frequentate dell’Ateneo, soprattutto in termini di sostenibilità. Entusiasmante anche il risultato della Scuola Leopardi che getta i presupposti per diventare una vera bandiera dell’eccellenza maceratese".
La riconferma per il Dipartimento maceratese nel novero dei Dipartimenti d’eccellenza, unico del suo ambito selezionato nel centro Italia insieme a quello di Roma Tre, estende la durata del premio, pari a 6 milioni di euro, ai prossimi cinque anni: "Aver conseguito due volte un obiettivo così difficile – sottolinea il direttore del dipartimento Stefano Pollastrelli – non fa altro che confermare l’elevata qualità delle nostre attività scientifiche e didattiche. Essendo l’unico ateneo del centro Italia insignito di questa onorificenza (oltre a Roma Tre), saremo un punto di riferimento nel panorama accademico. Il progetto è stato condiviso e gestito in modo collegiale, coinvolgendo nelle fasi iniziali anche i giovani ricercatori da poco assunti, che si sono rivelati risorse preziose".
Il progetto è incentrato sui problemi giuridici e le tutele connessi ai temi dell’innovazione in rapporto alla vulnerabilità: “Intendiamo approfondire - spiega il coordinatore Ermanno Calzolaio - le implicazioni della relazione tra diritto e innovazione, oggetto del precedente progetto, nell’ottica delle ‘nuove vulnerabilità’, cioè dei rischi connessi all'impatto dell'innovazione tecnologica sulle persone e sulla società. Una sfida che interessa tutti e che è divenuta evidente con la pandemia Covid 19, in cui ci si è trovati di fronte a un’estesa porzione della popolazione che scontava un 'deficit' informatico, avendo difficoltà proprio nell'accesso alla rete, con ricadute rilevanti sul piano della tutela della salute e del diritto all'istruzione. Puntiamo ad utilizzare queste vulnerabilità come una lente attraverso cui guardare il mondo, aggiornando l’università al mondo attuale".
Con l’importante finanziamento del Ministero, il Dipartimento potrà reclutare nuovo personale docente e tecnico-amministrativo, nonché investire in progetti di ricerca, in collaborazioni scientifiche a livello internazionale, attivare borse di dottorato e rafforzare il reclutamento di nuove figure di ricercatori.
Sul piano infrastrutturale, nel contesto della ristrutturazione della sede centrale del Dipartimento, verranno realizzate 4 nuove aule didattiche fornite delle più avanzate tecnologie al piano -3 della facoltà e verrà potenziata la biblioteca giuridica per la conservazione e la fruizione dell’ingente patrimonio librario. Recuperato anche l’ex istituto di Medicina legale che ospiterà, oltre ai nuovi uffici per i docenti, anche un museo in cui saranno esposti i reperti tutt’ora conservati al suo interno. L’inizio dei lavori è previsto entro la fine dell’estate, intorno al mese di settembre.
Nuove risorse anche per il Polo Bertelli, sede di uno dei Dipartimenti più popolosi, quello di Scienze della formazione, beni culturali e turismo. Risorse che si aggiungono ad altre già ottenute dal Ministero dell’università e della ricerca per ampliare la sede con un nuovo corpo da di circa 5.000 metri cubi e renderla più ecosostenibile: il nuovo impianto presenterà bar e mensa al piano terra e quattro aule aggiuntive al piano superiore, in linea con le scelte ecologiche e digitali estendibili a tutti i lavori annunciati.
Con Dm 12/74, il Mur cofinanzierà per 1,8 milioni di euro la manutenzione del Polo grazie all’ottima valutazione ottenuta dal progetto presentato dall’Ateneo, classificatosi nono su 43 università. I lavori dovranno iniziare entro giugno di quest’anno per un investimento totale di 3 milioni di euro.
Oltre alla sistemazione di facciate e pavimentazioni, gli interventi più significativi saranno sui fronti dei servizi agli studenti e del risparmio energetico. Tutti i banchi delle aule e delle biblioteche saranno cablati, così da consentire l’utilizzo di computer portatili o altri dispositivi tecnologici.
Verranno installati nuovi vetri, che raddoppieranno la capacità di isolamento dal freddo d’inverno e dal caldo d’estate, luci a led e termoconvettori con elevata efficienza energetica. Già da giugno dello scorso anno l’installazione di un impianto fotovoltaico da 108 kilowatt ha consentito un notevole abbattimento dei consumi, pari al 33% dell’energia acquistata dall’Università solo nei primi sei mesi di utilizzo.
Ad aprile entrerà in funzione un altro campo solare fotovoltaico nell’ala est. Effettuati gli interventi propedeutici e conclusa la procedura di affidamento per la selezione della ditta, dopo l’aggiornamento dei prezzi potranno partire anche i lavori per ampliare la sede. L’avvio dei lavori è previsto a meno di sei mesi da qui, entro il 30 giugno 2023.
"La numerosità di utenti e dipendenti ha reso indispensabile aumentare gli spazi attuali, così da poter offrire un ambiente più accogliente e adatto a rispondere a rinnovate esigenze– sottolinea la direttrice del Dipartimento Lorella Giannandrea -. E l’efficientamento energetico, oltre ad essere un’esigenza condivisa nell’ottica di un miglior utilizzo delle risorse, ha anche un valore pedagogico e didattico importante per i nostri studenti: all’università si apprende anche fuori dai libri e studiare in un ambiente che veicola valori precisi è un nostro obiettivo centrale".
Dai fondi del Pnrr, infine, arriveranno anche un milione e 300mila euro per la Scuola di studi superiori Giacomo Leopardi (solo dieci in tutta Italia). La legge di bilancio appena varata dal Parlamento, infatti, prevede uno stanziamento straordinario per il sostegno e il potenziamento di dieci scuole superiori universitarie, tra cui proprio la struttura di eccellenza di Unimc.
Per il 2023 il finanziamento sarà di 300 mila euro, elevato a 500mila per il 2024 e altrettanti per il 2025. Lo stanziamento consentirà di potenziare ulteriormente le attività della Scuola e le iniziative di formazione, sostenendone fortemente l’interdisciplinarietà. In particolare saranno incrementate le occasioni di esperienze internazionali di studio, ricerca e tirocinio: ampliando la rete di prestigiose istituzioni (tra cui Ehess di Parigi, Ludwig-Maximilians Universität München) e realtà imprenditoriali innovative con cui la Scuola già collabora.
"Crediamo nel coinvolgimento diretto degli allievi iscritti alla Scuola Leopardi – chiosa la docente Paola Persano - e li abbiamo integrati anche nel processo decisionale e organizzativo della spesa, formandoli anche da un punto di vista pratico e pubblico. Una grande opportunità per presentare i nuovi programmi e continuare quelli preesistenti".
Il Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Arena Sferisterio, riunitosi a Macerata martedì 10 gennaio, ha approvato le linee artistiche e culturali e la sostenibilità economica del Macerata Opera Festival 2023, presentate dal sovrintendente Flavio Cavalli e dal direttore artistico Paolo Pinamonti.
Il festival si svolgerà dal 20 luglio al 19 agosto 2023, per cinque weekend; allo Sferisterio andranno in scena tre capolavori del repertorio operistico: Carmen di Georges Bizet, Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti e La traviata di Giuseppe Verdi, insieme ad una serie di appuntamenti sinfonici e di danza. Il programma completo con tutti i dettagli sarà reso noto nelle prossime settimane.
Il Cda d ringraziato, in una nota, il nuovo sovrintendente “per il lavoro intenso e chiarificatore svolto in pochi giorni dalla nomina con competenza e trasparenza, nel segno di un clima sereno e di grande collaborazione”.
L’artista maceratese Stefano Calisti esporrà le sue opere a Bergamo, durante la mostra mercato di arte moderna e contemporanea che avrà luogo dal 13 al 15 gennaio. Una kermesse brillante e raffinata che occupa di diritto una posizione di rilievo fra le manifestazioni regine d’Italia.
Per l’occasione, Calisti verrà presentato dalla galleria “Realarte” di Roberto Botticelli a Sant’Elpidio a Mare, la quale da anni sponsorizza il maestro Calisti proponendo le sue opere in dirette televisive e rassegne internazionali.
Fra le varie opere presentate dalla galleria figura un imponente dipinto (140x140), con soggetto Macerata circondata dall’inconfondibile campagna: un omaggio all’amata città natale dell’artista. Oltre alle opere di Calisti, “Realarte” presenterà il lavoro di altri artisti come Schifano, Gattuso, Baj, Salvo, Pignatelli, Lo Giudice e Appel.
Si è spenta oggi, all'età di 97 anni, Anaide Marchetti dopo che le sue condizioni di salute si erano aggravate negli ultimi giorni. Conosciutissima a Macerata, e non solo, nel 1957 aveva aperto e gestito il bar ristorante pasticceria insieme al marito Enrico Pettorossi, per tutti Nino, divenuto Nino Cafè.
Un'attività nata negli anni in cui il capoluogo finiva nel quartiere di San Francesco, e che fungeva da alimentari, tabacchi, norcineria e ristoro. Al lato di questo negozio c'era un locale in cui gli avventori potevano ritrovarsi e consumare vino o mangiare un buon piatto.
Nico Cafè divenne subito un ritrovo e l'esperienza di Enrico, cuoco e imprenditore ineguagliabile unita alla grande bravura ai fornelli di Anaide permise di offrire il primo servizio di "catering" di Macerata, oltre a continuare a offrire ristoro nella locanda.
Un’attività tenuta in vita nonostante le difficoltà, come il crollo della struttura nel 1958 che costrinse la famiglia a ricominciare daccapo andando a riaprire la locanda nella vecchia casa di Enrico Pettorossi, ancora in rovina per il bombardamento del '44, dove aveva perso la moglie ed il figlio minore.
Nel 1970 fu ricostruita la vecchia sede in via Roma, sede attuale, dove fu riaperta la pasticceria, il bar tabacchi e sopra il ristorante, chiamato come veniva da sempre chiamata la vecchia locanda di Anaide ed Enrico, "Lu Spaccittu"
In molti la ricordano come la mirabile cuoca de "lu spaccittu" dove ha continuato a preparare manicaretti per le famiglie maceratesi e non, fino a che la salute glielo ha permesso. Anche la redazione di Picchio News si stringe intorno al dolore di familiari e amici di Anaide.
Dramma a Santa Vittoria in Matenano dove il dirigente scolastico Claudio Orazi, residente nel Fermano ma alla guida dell'Istituto comprensivo di Colmurano, è stato trovato morto nel casolare di famiglia. L’uomo, 44 anni, si è tolto la vita.
A fare la tragica scoperta è stato il fratello, che ieri pomeriggio si era recato nella casa di campagna per accudire gli animali e ha trovato il corpo del 44enne ormai privo di vita. Allertati subito i soccorsi, ma il medico del 118 non ha potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso dell’uomo.
Sul posto, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Montegiorgio che hanno accertato la volontarietà del tragico gesto. Al momento non sono stati trovati biglietti per spiegarne i motivi. Il preside era sposato e aveva due figli.
I sindaci di Colmurano, Loro Piceno e Urbisaglia "esprimono le più sincere condoglianze a tutta la famiglia" del dirigente scolastico esprimendo, altresì, "vicinanza nei riguardi di tutti i docenti, collaboratori amministrativi, scolastici e alle famiglie e agli studenti dell'Istituto comprensivo".
Amara sorpresa per il proprietario di un'automobile in viale Carradori, nel quartiere Santa Croce a Macerata quando, andando a riprendere la vettura parcheggiata, l'ha ritrovata gravemente danneggiata da un veicolo ignoto.
I danni, che hanno interessato tutta la fiancata esposta alla strada compreso lo specchio che è stato divelto, sono subito apparsi di notevole entità ma del veicolo che aveva procurato il danno non vi era nessuna traccia
Guardando meglio il veicolo, l'automobilista ha scorto un bigliettino sul parabrezza. "È stata una felicità inaspettata quando ormai disperavo - le parole del proprietario - è meraviglioso che ancora esistono persone che si preoccupano disinteressatamente del prossimo. È un esempio per tutti. Nel biglietto, infatti, si legge 'ho visto tutto, è stato un bus con targa xxxxx che non si è accorto di niente. può chiamarmi al xxx'".
L'automobilista ha quindi informato le forze dell'ordine dell'accaduto e prontamente una pattuglia della polizia locale si è recata sul posto per accertare l'accaduto e verbalizzare la denuncia. Nel frattempo gli uomini del comandante Doria avevano contattato il testimone e raccolto ogni informazione disponibile anche visionando le telecamere di sicurezza sotto le quali il bus è senza dubbio transitato. Grazie al sistema di videosorveglianza e al lavoro della polizia locale non vi è dubbio che l'ignaro colpevole venga identificato e possa ristorare l'automobilista dei danni causati.
Gomme di auto, bottiglie e materiale plastico, serbatoi in eternit: rifiuti abbandonati nei comuni di Recanati e Cingoli. A scovarli, durante i servizi di vigilanza effettuati su tutto il territorio provinciale, sono state le guardie venatorie volontarie della Federcaccia di Macerata, in collaborazione con la polizia provinciale.
Nel comune di Recanati, in località Squartabue e Bagnola, sono stati rinvenuti materiali in plastica di vario tipo; mentre nel comune di Cingoli, in Località Grottaccia, oltre a gomme d' auto e inerti provenienti da lavorazioni edili, anche due serbatoi in eternit, il tutto abbandonato nelle adiacenze di un fossato con serio pericolo di un inquinamento dell'acqua che scorre al suo interno.
"Subito è stata avvisata la polizia provinciale che svolge un ruolo essenziale per fare in modo che chi di competenza rimuova nel più breve tempo possibile questi rifiuti e per poter risalire a chi compie questi vergognosi ed incivili comportamenti - sottolinea il coordinatore provinciale delle guardie venatorie volontarie Federcaccia Macerata, Nazzareno Galassi -. I servizi di vigilanza continueranno e chi vuole fare eventuali segnalazioni può contattare tutti i giorni il coordinamento provinciale della vigilanza venatoria Federcaccia di Macerata al 339/5981898 e la centrale operativa della Polizia Provinciale al 800/216659".
Sabato 17 dicembre 2022 presso il Teatro dell'Aquila di Fermo è avvenuta la consegna del prestigioso premio "Pagella d'Oro" da parte della Carifermo S.p.a., giunto alla 60^ edizione. Il riconoscimento è riservato agli studenti segnalati come migliori da tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado con sede nei comuni delle province di Fermo, Ascoli Piceno, Macerata, Ancona e Teramo, dove la Carifermo S.p.a. è presente con sue filiali.
I premiati, insieme al diploma di benemerenza, ricevono una somma in denaro messa a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e tra questi ha ricevuto il premio la studentessa Marika Iorio Gnisci della 5E dell'Ite "Gentili" di Macerata. La studentessa ha espresso la propria gioia per il riconoscimento ricevuto dopo tanto lavoro sui libri.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal dirigente scolastico dell'Ite Alessandra Gattari e dal coordinatore della 5E, il professor Pietro Prosperi, che sottolineano "l'impegno e la costanza di Marika, la quale sta sfruttando a pieno tutte le risorse messe a disposizione dei ragazzi da parte del 'Gentili' per una formazione solida e globale degli studenti".
La cattedra di Storia della Filosofia Antica dell’Università di Macerata ha organizzato, per martedì 10 gennaio alle ore 9 un’importante giornata di studi online in memoria del grande studioso di Aristotele, Enrico Berti, a un anno dalla sua morte.
L'incontro, patrocinato anche dalla Società Filosofica Italiana, sezione di Macerata, e dall’Editrice Petite Plaisance, si svolgerà su piattaforma Zoom al link tinyurl.com/aristotele-berti, per permettere la più ampia partecipazione possibile, oltre che di studiosi italiani e stranieri e di studenti universitari, anche degli studenti delle scuole superiori.
I lavori si apriranno con i saluti di Roberto Mancini, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, e di Emidio Spinelli, presidente nazionale Sfi. Dopo l’introduzione di Maurizio Migliori di Unimc, interverranno Marcello Zanatta dell’Università della Calabria, Cristina Rossitto dell’Università di Padova, Luca Grecchi dell’Università Milano-Bicocca, Linda Napolitano Valditara dell’Università di Verona, Lucia Palpacelli e Arianna Fermani dell’Università di Macerata.
Enrico Berti (1935-2022) è stato tra i più influenti filosofi e storici contemporanei del pensiero antico. Al centro degli studi aristotelici di Berti ci sono i temi della dialettica e della contraddizione nella metafisica, nella logica e nella filosofia pratica.
Berti ha inoltre studiato la ricezione del pensiero aristotelico nel Medioevo e nella filosofia contemporanea, con particolare attenzione alla fortuna della filosofia pratica nel pensiero analitico e alla centralità dell'aristotelismo per l'ermeneutica.
L’interesse per la metafisica classica e la filosofia pratica aristotelica è alla base anche dei significativi contributi che Berti ha offerto al dibattito attuale sul rapporto tra filosofia e scienza e sulle forme della razionalità.
Gli studenti del “progetto sport” dell’ITE “Gentili” di Macerata hanno potuto partecipare ad un incontro di alto livello presso l’aula magna dell’Istituto dove il dirigente scolastico Alessandra Gattari e il professore di Diritto Mario Morbiducci hanno accolto e salutato gli ospiti della mattinata.
Il professor Stefano Villamena e l’arbitro di serie A Juan Luca Sacchi. Il primo è referente per l’orientamento del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimc ed ha parlato di "regole di correttezza e giustizia sportiva" introducendo il corso universitario di "Consulente giuridico dello Sport" attivato all'interno dell'offerta formativa del Dipartimento di Giurisprudenza.
Il secondo intervento è stato fatto dell’arbitro di calcio di serie A, Juan Luca Sacchi, che ha invitato i giovani a riflettere sul significato di passione, spinta motivazionale necessaria per ottenere i propri obiettivi, condizione fondamentale per andare verso il successo che non è frutto del solo talento, ma di tanto duro lavoro, anche sui libri, consapevoli della possibilità di cadere ma forti nella volontà di rialzarsi.
La coordinatrice del progetto sport del “Gentili”, Paola Galli, si esprime con grande soddisfazione nel commentare l’incontro a cui i ragazzi hanno partecipato: “da un lato la prospettiva di studi universitari in un settore coerente con il percorso svolto, dall’altro la testimonianza di uno sportivo in attività dell’alto livello”.
Anche la comunità maceratese, come a Roma, Milano, e tante altre città, ieri 8 gennaio, si è stretta intorno ai rappresentanti iraniani presenti nel territorio. È stato infatti molto partecipato il flash mob promosso dal Consiglio delle donne in sostegno del popolo iraniano.
L’occasione ha gremito piazza Vittorio Veneto in cui prima di tutti cittadine e cittadini, associazioni, forze sociali - oltre che alcuni esponenti del mondo istituzionale e politico - hanno voluto mostrare la loro partecipazione a coloro che dall’Iran sono arrivati a vivere qui in mezzo a noi, ma senza mai dimenticare il dolore e i timori, la rabbia per le oppressioni in corso, la voglia di vedere il proprio Paese finalmente libero da un regime teocratico capace di uccidere finora ben più di 350 persone tra cui almeno tantissimi bambini.
Le loro testimonianze di studentesse, di studentesse come di giovani lavoratori e di uomini adulti arrivati in Italia quando l’Iran era un paese libero e democratico, negli anni Settanta, sono state toccanti e hanno anche ricordato le violenze per strada e in tutti i luoghi di vita delle persone o le impiccagioni sulle gru, di cui sono state riempite le piazze perché i corpi degli esecutati fungano da deterrente contro le proteste.
È stato richiamato anche l’abbattimento del volo commerciale PS752 della Ukraine International con a bordo 176 persone da parte di due missili della Guardia della rivoluzione del Regime islamico. Ne ricorreva proprio ieri (ndr) il terzo anniversario.
Gli interventi si sono succeduti raccontando le buie esperienze vissute in prima persona e il senso profondo di ingiustizia che ha portato i rappresentanti del popolo dell’Antica Persia, tra cui Mojtaba Sadechi e Gahaempanah Bahar, a chiedere ai paesi europei aiuti concreti, quali il ritiro degli ambasciatori o il blocco delle commesse di armi per il regime islamico.
La presidente del Consiglio delle donne Sabrina De Padova ha ribadito, insieme alla vicepresidente Ninfa Contigiani, la volontà di promuovere solidarietà, sostegno e vicinanza ad una popolazione che tutti i giorni rischia la propria vita, per affrontare la negazione dei diritti e l’ingiustificabile oppressione della dignità umana.
La protesta, cresciuta dal 19 settembre scorso, quando fu uccisa brutalmente Masha Amini per l’assurda colpa di un velo indossato male, ha visto quale motore della rivolta la forza e il coraggio delle donne, che insieme ai giovani stanno nutrendo la reazione alla tracotanza del regime degli Ayatollah.
Di fronte alle proteste pacifiche e alla richiesta del diritto inalienabile alla libertà, la Presidente del Consiglio delle donne Sabrina De Padova ha sottolineato con forza la necessità di un esplicito impegno e presa di posizione da parte dei paesi occidentali.
Durante l’incontro c’è stato anche l’intervento del sindaco Sandro Parcaroli oltre che di avvocati, professori, professionisti che hanno appoggiato la causa del popolo iraniano. Erano presenti anche deputati, consiglieri e assessori comunali, esponenti sindacali del territorio uniti in un abbraccio ideale alla determinazione del popolo iraniano.
Si fermano a tre le vittorie consecutive dei biancorossi che si arrendono al PalaRaschi dopo essere andati avanti contro un avversario che ha confermato il buon periodo di forma. La gara è iniziata con i biancorossi che hanno tenuto alta la pressione sugli avversari e gestito il vantaggio con qualità, ma nel secondo set è arrivata la risposta di Parma: biancorossi meno precisi e i padroni di casa hanno pareggiato. Nel terzo set i padroni di casa hanno confermato la crescita, allungando nella fase centrale e prendendosi così il vantaggio.
Blackout per Macerata nel quarto set, gli avversari sono scappati in avanti ma nel finale i biancorossi hanno trovato un'incredibile rimonta e sono serviti i vantaggi per decidere la partita in favore di Parma. Ora al Banca Macerata Forum arriverà l'Abba Pineto, un'altra difficile sfida per una Med Store Tunit che proverà a rifarsi davanti al proprio pubblico.
LA CRONACA – Coach Gulinelli sceglie Morelli, Wawrzynczyk e Lazzaretto all'esordio da titolare, al centro la coppia Luisetto-Pizzichini, Kindgard è il palleggiatore, il Capitano Gabbanelli il libero. Parma scende in campo con Reyes Leon, Hristiyan e Rossatti, al centro Sesto e Fall, regia affidata a Chakravorti, il libero è Cereda. La gara si apre con buoni ritmi, la Med Store Tunit guida il risultato con Luisetto che mette a terra il 4-5 grazie ad un rapido scambio in posizione centrale. Macerata va sul +2 ma Parma resta in scia anche grazie a qualche errore dei biancorossi, che comunque tengono alta la pressione a muro, dove Wawrzynczyk trova il 7-9. I padroni di casa soffrono i ritmi alti imposti dalla Med Store Tunit che scappa 9-13 e coach Codeluppi chiama il primo time-out. Parma accorcia dopo lo stop e con il muro-out di Rossati va sul 14-16, coach Gulinelli carica i suoi che mantengono le distanze alzando il muro: Pizzichini ferma Rossati, 15-18. Reazione gialloblu con l'ace di Hristiyan, risposta immediata ancora di Pizzichini che mura Chakravorti, 18-20 e bella fase di gioco al PalaRaschi. Ottima combinazione al centro che premia Luisetto per il 20-24, Parma accorcia 22-24 e coach Gulinelli chiede il time-out: i biancorossi tornano in campo decisi a chiudere e di nuovo Luisetto mette a terra la palla che vale il primo set.
Si riparte con il primo vantaggio della partita di Parma, che ribalta 2-1 ma subito Morelli di forza e Lazzaretto a muro rimettono le cose apposto, 2-3; i padroni di casa recuperano 5-5, la Med Store Tunit torna avanti poi un lungo scambio con numerosi salvataggi ambo i lati premia Parma, che riesce a strappare il 6-6. Macerata meno precisa, i padroni di casa riescono a tenere il passo e tornare avanti: murato Lazzaretto e Parma scappa 12-9, quindi coach Gulinelli richiama i suoi col time-out. In difficoltà ora i biancorossi, gli avversari viaggiano sulle ali dell'entusiasmo e Hristiyan schiaccia a terra il 15-11; si riorganizza Macerata e recupera, Pizzichini mura Rossati per il 17-16, stavolta è coach Codeluppi a chiamare time-out. Lazzaretto fa 17-17 ma Parma trova subito il nuovo vantaggio e si porta sul +2, la Med Store Tunit insegue, finale combattuto: ancora Lazzaretto costruisce il pareggio superando due volte il muro di casa, 20- 20, Rossatti però rimanda avanti i suoi. Macerata accorcia fino al 24-23 ma Reyes Leon chiude con un bel diagonale e pareggia nei set.
Le squadre giocano punto a punto ad inizio di terzo set: bello scambio con Parma che si difende bene ma poi deve cedere a Morelli, Macerata avanti 4-5. Continuano ad inseguirsi le due squadre, stavolta errore per i padroni di casa e i biancorossi tornano avanti, ma subito Fall a muro fa 9-9 su Morelli, quindi Parma allunga di +3; Med Store Tunit in difficoltà, non riesce il salvataggio a Lazzaretto e i padroni di casa avanzano 15-11. Macerata strappa qualche punto senza però riuscire a fermare Parma che con l'ace di Reyes Leon fa 18-13; non cambia l'inerzia della gara e coach Gulinelli chiama il time-out sul 20-14 firmato da Rossatti. Chiude il set ancora Reyes Leon, 25-17, ora Macerata costretta ad inseguire.
Gialloblu avanti anche alla ripresa del gioco, 5-3, Med Store Tunit che deve ancora riprendersi dal set precedente; ace di Hristiyan e Parma allunga 9-4, time-out per Gulinelli che prova a scuotere la squadra. Break biancorosso, Luisetto accorcia 12-9 direttamente dalla battuta, gli avversari però tengono le distanze con una bella combinazione al centro che premia Fall, 15-9. Parma controlla il risultato, Reyes Leon gioca con il muro maceratese e fa 18-13, Morelli prova a scuotere i suoi accorciando 21-16 ma il finale resta in salita per la Med Store Tunit: l'ace Kindgard e il colpo sotto rete di Pizzichini avvicinano Macerata, 23-20, coach Codeluppi si rifugia in time-out; Morelli confeziona il 23-23 bucando due volte la difesa, grande rimonta della Med Store Tunit. Rossatti trova per il 24-23 superando il muro biancorosso, invasione però di Parma e servono i vantaggi: le squadre si inseguono, decide tutto Ferragutti che regala la vittoria ai gialloblu.
La Maceratese inizia il girone di ritorno con una sconfitta di corta misura al Giovanni Paolo II, casa dell’Atletico Gallo. A inizio partita le due squadre si sono unite in un solenne minuto di silenzio in memoria di Gianluca Vialli, recentemente venuto a mancare. Partita frizzante fin dalle prime battute con il risultato che fatica però a sbloccarsi. L’episodio chiave arriva al primo minuto della ripresa, con il gol di Costantini che decide la gara: vano l’inseguimento della Rata che non riesce a concretizzare le occasioni costruite e la gara che termina per 1-0.
Le due formazioni non perdono tempo e partono subito a ritmi serrati: il primo squillo è dell'Atletico Gallo che sfiora subito il vantaggio con un lancio dalla profondità a sorprendere la difesa biancorossi. Muratori (13’) alla conclusione non riesce a superare Santarelli che respinge e Nicolosi salva tutto. Poco dopo sono gli ospiti a trovare la prima occasione con D’Ercole che ruba palla in zona pericolosa per la conclusione di Cirulli che sfila però sul fondo. I ritmi si mantengono alti per tutte le fasi centrali del primo tempo ma il gol non arriva entro il duplice fischio e si va riposo sullo 0 a 0.
Il secondo tempo si apre con la rete dell’Atletico Gallo: un destro chirurgico di Costantini (46’) non lascia scampo a Santarelli e sigla l'1-0. La Maceratese cerca di reagire ma i padroni da casa impostano una solida difesa e lasciano pochi spazi alle iniziative biancorosse. Non senza fatica, la Rata riesce a trovare delle buone occasioni: la buona la prova del neoacquisto D’Ercole non basta però a ribaltare il risultato e l’agitazione dei ragazzi di mister Amadio cresce.
L’assedio finale degli ospiti non riesce a sfondare le difese avversarie, con Andreani che sventa il pareggio dell’ultimo minuto cercato da Massei. Il triplice fischio sancisce la vittoria della squadra di casa che festeggia i tre punti. Ennesima sconfitta della Maceratese che rimane ferma a quota 17 punti in zona playout, mentre l'Atletico Gallo sale a 26, solida in zona salvezza.