Volto nuovo all'interno della Questura di Macerata: da oggi, lunedì 19 aprile, la dott.ssa Patrizia Peroni ricoprirà il ruolo di vicedirigente della divisione anticrimine del capoluogo di Provincia.
Questa mattina il Questore Vincenzo Trombadore, ha presentato ai Dirigenti ed ai Funzionari della Questura di Macerata il nuovo Dirigente Vice Questore Patrizia Peroni, assegnato alla Questura di Macerata, che assumerà da oggi il proprio incarico nell'ambito della Divisione Anticrimine.
Peroni arriva dalla squadra mobile di Ascoli Piceno, di cui è stata a capo 2015 in sostituzione di Roberto Di Benedetto e, nel 2012 ha diretto la quarta sezione della squadra mobile di Milano mentre ancora prima è stata dirigente dell'ufficio stampa sempre della Questura milanese.
Originaria della provincia di Fermo, la Peroni si è laureata alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Macerata e nel 2012 ha conseguito il master in criminologia con una tesi sulla «Sicurezza delle donne nelle grandi città».
Sabato 17 aprile 2021 si è svolta in diretta streaming la finale interprovinciale Macerata-Fermo della terza edizione del Premio Scuola Digitale,organizzata dalla scuola polo provinciale, Liceo Leopardi di Macerata.
Il Premio Scuola Digitale intende valorizzare progetti e iniziative delle scuole, che propongano modelli innovativi e buone pratiche di didattica digitale integrata. Alla fase territoriale hanno partecipato i migliori progetti presentati dagli istituti delle province di Macerata e Fermo, i progetti finalisti sono stati illustrati, dagli studenti attraverso una breve presentazione (pitch) supportata da un video e la giuria di esperti ha assegnato la vittoria all’App“Credits for World”proposto dalla classe 4E dell’ITE A. Gentili, capitanata dal Prof. Pietro Prosperi, Referente del progetto e Animatore Digitale della scuola.
L’App, in parte già realizzata, è stata ideata per ridurre lo spreco vendendo o scambiando oggetti che non si utilizzano più e per sostenere le ONLUS che lavorano per l’ambiente e per il sociale.Cedendo tali oggetti oppure effettuando delle donazioni minime a ONLUS, si ricevono crediti virtuali che sono la moneta di scambio per cedere, donare e ricevere all’interno dell’applicazione.
La classe 4E ha ricevuto come premio un assegno di 1.000 euro per lo sviluppo del progetto di didattica digitale integrata e parteciperà alla successiva fase regionale della selezione. L’istituto che supererà la selezione regionale parteciperà alla fase nazionale del Premio.
Un “in bocca al lupo” da parte del Dirigente Scolastico Roberta Ciampechini alla classe 4E dell’ITE A. Gentili che con il suo ottimo progetto rappresenterà le province di Macerata e Fermo alla prossima selezione!
Link alla registrazione della finale su YouTube: https://youtu.be/uHnBFE98lnY
Il sindaco Sandro Parcaroli e il delegato funzionale alla Sanità, il dottor Giordano Ripa, intendono fare chiarezza sulla classificazione vigente degli ospedali facendo riferimento a quanto stabilito nel Decreto del Ministero della Salute del 2 aprile 2015, numero 70 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
«I presidi ospedalieri (come riportato nell’Allegato 1 del Decreto) vengono classificati come segue - spiegano -. 2.2 I presidi ospedalieri di base, con bacino di utenza compreso tra 80.000 e 150.000 abitanti, salvo quanto previsto dal successivo punto 9.2.2, sono strutture dotate di sede di Pronto Soccorso con la presenza di un numero limitato di specialità ad ampia diffusione territoriale: Medicina interna, Chirurgia generale, Ortopedia, Anestesia e servizi di supporto in rete di guardia attiva e/o in regime di pronta disponibilità sulle 24 ore (h.24) di Radiologia, Laboratorio, Emoteca. Devono essere dotati, inoltre, di letti di “Osservazione Breve Intensiva”. 2.3 I presidi ospedalieri di I livello, con bacino di utenza compreso tra 150.000 e 300.000 abitanti, sono strutture sede di Dipartimento di Emergenza Accettazione (DEA) di I livello, dotate delle seguenti specialità: Medicina Interna, Chirurgia Generale, Anestesia e Rianimazione, Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia (se prevista per numero di parti/anno), Pediatria, Cardiologia con Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (U.T.I.C.), Neurologia, Psichiatria, Oncologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Urologia, con servizio medico di guardia attiva e/o di reperibilità oppure in rete per le patologie che la prevedono. Devono essere presenti o disponibili in rete h. 24 i Servizi di Radiologia almeno con Tomografia assiale computerizzata (T.A.C.) ed Ecografia, Laboratorio, Servizio Immunotrasfusionale. Per le patologie complesse (quali i traumi, quelle cardiovascolari, lo stroke) devono essere previste forme di consultazione, di trasferimento delle immagini e protocolli concordati di trasferimento dei pazienti presso i Centri di II livello. Devono essere dotati, inoltre, di letti di “Osservazione Breve Intensiva” e di letti per la Terapia Subintensiva (anche a carattere multidisciplinare). 2.4 I presidi ospedalieri di II livello, con bacino di utenza compreso tra 600.000 e 1.200.000 abitanti, sono strutture dotate di DEA di II livello. Tali presidi sono istituzionalmente riferibili alle Aziende ospedaliere, alle Aziende ospedaliero universitarie, a taluni Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) e a Presidi di grandi dimensioni della Azienda sanitaria locale (ASL). Tali presidi (ospedale regionale di Torrette ad Ancona, ndr.) sono dotati di tutte le strutture previste per l’Ospedale di I Livello, nonché di strutture che attengono alle discipline più complesse non previste nell’Ospedale di I Livello».
In riferimento alla Provincia di Macerata-Area Vasta 3 il dottor Carlo Di Falco, Direttore Medico del Presidio Ospedaliero Unico, interpellato in merito, ha dichiarato che «nell’ambito dell’Area Vasta 3 sono operativi quattro ospedali: Macerata, Civitanova, Camerino e San Severino (da novembre del 2020 anche il Covid-Hospital di Civitanova) raggruppati in un unico Presidio Ospedaliero (D.Lgs. n. 502/1992 e s.m.i.) organizzati secondo il modello HUB & SPOKE (perno e raggi) dove l’Ospedale Hub (principale) è rappresentato da quello di Macerata mentre gli altri tre (quattro) hanno caratteristiche Spoke (ospedali periferici di rete). A tal proposito l’Ospedale di Macerata ha tutti i requisiti previsti dalla normativa per essere classificato come ospedale di Primo Livello in quanto dotato di tutti i reparti e servizi ospedalieri corrispondenti ai requisiti previsti dal Decreto del Ministero della Salute del 2 aprile 2015, n.70 nonché coincidente con il territorio provinciale costituito da oltre 300.000 abitanti».
«Alla luce di quanto esposto non esistono dubbi che attualmente il nostro ospedale cittadino sia di I livello – concludono Parcaroli e Ripa -. Il nostro obiettivo politico rimane quello che venga costruito un nuovo ospedale a Macerata, logisticamente e funzionalmente moderno. In questo senso siamo stati ampiamente rassicurati dall’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini che l’ospedale nuovo si farà. Altro obiettivo politico è che nel nuovo ospedale, non solo vengano conservati tutti i reparti e servizi esistenti ma che possa essere potenziato con altre specialità da concertare. Quanto detto va ascritto a onore del vero dopo le affermazioni di alcuni componenti della minoranza del Consiglio comunale di Macerata che risultano fumose, farraginose e talvolta offensive».
I Musei civici di Palazzo Buonaccorsi, dopo il lungo periodo di stasi e incertezza dovuto all’emergenza sanitaria, ripartono con la nuova programmazione delle mostre che andranno a comporre e arricchire il calendario delle iniziative della primavera – estate 2021.
“Tullio Crali tra cielo e terra” è il titolo della prima mostra che i Musei civici di Palazzo Buonaccorsi ospiteranno dal 7 maggio al 30 agosto, una retrospettiva dedicata all’artista figura chiave del secondo futurismo e uno dei protagonisti del Novecento italiano, a cura di Barbara Martorelli, organizzata dal Comune di Macerata e Macerata Musei in collaborazione con l’associazione culturale Futurcrali e il sostegno della Regione Marche.
“Durante il periodo di chiusura dei Musei – interviene l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta - non abbiamo perso tempo ma abbiamo progettato, insieme al Comitato Scientifico Macerata Cultura, una serie di importanti mostre di qualità da offrire al pubblico dei visitatori permettendo così, in vista della bella stagione, di godere delle meraviglie di Palazzo Buonaccorsi, rilanciando l’attività dei nostri Musei che da sempre rappresentano un punto di riferimento centrale nell’attività culturale della città”.
La mostra permetterà di fare riscoprire al pubblico maceratese, e non solo, l’opera di un artista legato a Macerata per varie vicissitudini artistiche e familiari. Nato a Zara nel 1910, Tullio Crali visse la maggior parte della esistenza tra il Friuli e Milano e scoprì il Futurismo da giovane studente: il movimento artistico influenzò i suoi primi lavori e vi aderì ufficialmente nel 1929. A seguito delle sue prime pioneristiche esperienze di volo, Crali aderì all’Aeropittura futurista, che ebbe modo di approfondire nel breve soggiorno a Macerata, tra la primavera e l’estate del 1943, con il consolidato “Gruppo futurista marchigiano Boccioni-Tano” che aveva lanciato la città nel panorama del futurismo internazionale. Dal 1966 fino alla morte l’artista visse a Milano compiendo anche lunghi soggiorni all’estero, tra cui a Parigi e al Cairo, ma rimase sempre molto legato, anche per vicende familiari, a Macerata dove, per sua volontà, è sepolto e si conserva ancora il suo archivio.
La retrospettiva che i Musei civici gli dedicano, dopo il successo ottenuto nel 2020 alla Estorick Collection di Londra, a Macerata, sarà presentata con un format aggiornato e sarà divisa in tre sezioni.
La prima esplorerà i precoci e audaci tentativi di un linguaggio futurista del giovane artista alla fine degli anni ’20 mentre dagli anni ’30 il suo stile inizia a definirsi con i primi lavori di aeropittura, stile che lo accompagnerà tutta la vita. Vengono qui colte le novità visive acquisite attraverso l’esperienza del volo: paesaggi vertiginosi e capovolti ma anche dimensioni metafisiche con vedute dall’alto.
La seconda sezione scoprirà il periodo successivo alla Seconda guerra mondiale, quando, dopo la morte di Marinetti, Tullio Crali elabora un linguaggio più intimo e figurativo. Gli anni ’50 lo vedono a Parigi, con un incarico al Lycee italien.
Durante gli anni parigini Crali si dedica molto al disegno che lui stesso definisce “la biancheria intima del pittore”. Durante il periodo trascorso in Francia, grazie ai soggiorni sulle coste della Bretagna, e successivamente in quello trascorso in Egitto, nascono i primi esperimenti per quelle che diventeranno le Sassintesi, di cui scriverà un importante manifesto nel 1969.
L’aeropittura ritorna dalla fine degli anni ’60 con approccio più sofisticato e consapevole.
L’ultima sezione della mostra presenterà un Crali più inedito e astratto: quello della relazione con la materia. Saranno infatti presenti alcuni lavori polimaterici, accanto alle celebri Sassintesi, che verranno presentate tutte insieme su un’unica parete.
(Foto: Ansa)
Di Andrea Parrucchieri taglia il traguardo dei 50 anni di attività. Per un esercizio commerciale sopravvivere alle insidie economiche e sociali non è mai semplice: soprattutto ora, in tempi di pandemia, si assiste giorno dopo giorno al triste scenario di serrande che si abbassano su attività un tempo fiorenti.
Per fortuna, però, ce ne sono altre che non solo resistono, ma trovano il modo e l'energia per crescere e rinnovarsi anno dopo anno. Una di queste è Di Andrea Parrucchieri che lo scorso 5 aprile scorso ha festeggiato 50 anni di attività.
Quella del salone Di Andrea è una storia di famiglia, fatta di tradizioni solide che si tramandano di generazione in generazione. La storia – “La parrucchieria Di Andrea ha aperto i battenti il 5 aprile del 1971 in via Pace a Macerata" – racconta il titolare - .
"Come tutte le nuove attività, inizialmente abbiamo dovuto far fronte a delle difficoltà, poi piano piano piano siamo partiti fino a diventare una vera e propria istituzione per Macerata. È per me un orgoglio aver raggiunto tali risultati”.
Una famiglia – quella Di Andrea – che conta quattro generazioni di parrucchieri. Un vera e propria tradizione che si tramanda fin dagli anni ’40 , quando la famiglia aprì un salone a Filottrano, dove i titolari esercitavano con maestria la loro professione che verrà trasmessa anche ai loro figli, e ai figli dei loro figli fino ad arrivare ai giorni nostri.
Causa restrizioni dovute alla pandemia, la famiglia Di Andrea non ha potuto festeggiare con i propri affezionati clienti l’ambito traguardo raggiunto, ma conterà di farlo quando sarà possibile.
Una ragazza di appena 26 anni dal grande coraggio e abituata a lottare. Sono queste le doti di Ilaria che brillavano e colpivano tutti coloro che avevano il piacere di incontrarla sul loro cammino.
Uno spirito forte, come aveva anche dimostrato lo scorso 20 febbraio quando - inginocchiata sui sampietrini di piazza Cesare Battisti - ha tenuto in mano un cartello con l’assolutamente non banale messaggio: ‘La salute mentale non è un tabù’ (leggi l’articolo).
"Secondo me non c'è differenza tra malattia fisica e malattia mentale perché entrambe vanno curate - ci aveva detto -. Se io ho dolore a un braccio prendo un farmaco, mentre se ho un dolore interno o un malessere psicologico non viene visto. Il tabù dei tabù è quello secondo il quale se soffri di un disagio psicologico, puoi farcela con la tua forza di volontà: non è assolutamente vero".
Come avevano colpito noi, le sue parole e il suo gesto avevano fatto altrettanto con i tanti giovani che quel pomeriggio transitavano per la piazza.
Con loro Ilaria ha parlato, accogliendone le fragilità, in una sorta di confessione reciproca delle proprie debolezze. Un modo di riavvicinarsi, dimenticando la perfezione plastica dei social network che quotidianamente segna le loro vite.
Lo scorso sabato sera, 17 aprile, Ilaria ha detto basta. La ragazza è stata trovata impiccata presso la propria abitazione di Monte San Giusto. Alle ore 16 di oggi i familiari le daranno l’ultimo saluto al cimitero comunale di Macerata.
Tutta la redazione di Picchio News si unisce sentitamente al dolore della famiglia e di quanti la conoscevano.
Si sono svolte nel weekend 10-11 aprile a Pomigliano D’arco le gare valevoli per la fase Interregionale del Campionato di Ginnastica Aerobica.
La Joy Gym di Macerata del tecnico Galina Lazarova si conferma ad altissimi livelli grazie alle due medaglie conquistate con le due atlete della categoria Gold. Nella categoria Silver, al contrario di quanto fatto nella fase regionale, la Joy Gym non ha partecipato con le sue atlete, che si rifaranno senz’altro il prossimo anno.
Così in una gara molto competitiva è arrivata la medaglia d’argento per Elena Ciccarelli nella categoria Singolo Junior B Gold e una medaglia di bronzo per Veronica Trillini nella categoria Allieve A2 Gold.
Un ottimo risultato che conferma il gran lavoro svolto dal tecnico Galina Lazarova e dalle sue ragazze, che nonostante le mille difficoltà, fa ben sperare in vista delle Finali Nazionali che si disputeranno sempre a Pomigliano D’Arco nel weekend del 8-9 maggio dove le due atlete si contenderanno il titolo Nazionale.
C'è stato anche spazio per una doppia soddisfazione per la Joy Gym e per Elena Ciccarelli che partirà per Baku, in Azerbaigian, a metà maggio con la Nazionale junior per disputare il campionato Mondiale di Ginnastica Aerobica.
Si conferma in trasferta Macerata con un'altra prova di carattere. I biancorossi hanno strappato il primo set ai vantaggi, annullando diversi match ball e mettendo la partita sui giusti binari; si sono poi ripetuti nel terzo set, quando Portomaggiore ha provato a giocarsi il tutto per tutto ma è crollata 24-26. Secondo set invece gestito con autorità dai biancorossi, che non hanno lasciato scampo ai padroni di casa. Una doppia vittoria netta tra andata e ritorno che conferma l'ottimo stato di forma della Med Store Macerata.
CRONACA – Non cambia rispetto alla prima gara coach Di Pinto, confermati Dennis, Ferri e Margutti, Calonico e Pizzichini centrali, Monopoli, libero Gabbanelli che scambia con Valenti. Portomaggiore risponde con l'ex Nasari, Graziani e Albergati, al centro Felloni e Quarta, quindi Marzola e come libero Benedicenti. Inizio gara che conferma le premesse, buoni ritmi e tanto equilibrio: guida Portomaggiore ma le squadre giocano punto a punto, 5-5. Alza la pressione Macerata e con la serie in battuta di Ferri oltre a trovare il vantaggio allunga fino al 5-8, che costringe coach Cruciani a chiamare il primo time out. Lo stop carica i padroni di casa che recuperano e ribaltano, Macerata dopo un momento di difficoltà si riorganizza e con pazienza torna di nuovo avanti 14-15, ma è un vantaggio temporaneo.
Gara molto combattuta con sorpassi e controsorpassi continui, le squadre raggiungono il 20-20 per un finale imprevedibile: guida Portomaggiore ma i biancorossi rispondono colpo su colpo, 24-24. Macerata resiste anche ai vantaggi e si prende il set, muro di Calonico e punto decisivo di Dennis, 26-28. Stavolta parte forte Macerata: grande difesa sull'attacco di Portomaggiore e Monopoli serve Dennis per il 2-4, quindi arriva l'ace di Margutti. Padroni di casa in difficoltà e i biancorossi scappano, 4-8 con una fucilata di Dennis; controlla ora Macerata e lo schiacciatore cubano si inventa il punto del 6-10 risolvendo un appoggio lungo con un tocco in diagonale sotto rete che spiazza la difesa avversaria. Ottimo momento dei biancorossi che si portano sul 9-15, coach Cruciani prova a scuotere i suoi con un time out: Portomaggiore torna in campo aggressiva e accorcia lo svantaggio ma Macerata non ci sta, si riorganizza e ritrova il +4 col muro-out di Ferri. Forzano il gioco i padroni di casa e con qualche errore aiutano gli ospiti ad allungare 17-24, chiude un set dominato l'ace di Margutti.
Si gioca tutto in questo set Portomaggiore, che parte forte ma non riesce a scappare, ancora una vola Macerata recupera, 5-5. Dopo una fase giocata punto a punto i padroni di casa tornano avanti e con Nasari trovano il +2, ma Ferri e il muro biancorosso riportano la gara in parità, 12-12. Come nel primo set, buoni ritmi e grande equilibrio, le squadre si rincorrono e arrivano al 20-20, nuovo finale tirato: il copione non cambia, Nasari manda fuori per il 23-24 ma Graziani rimedia, vantaggi. Stavolta Macerata chiude subito, diagonale vincente di Margutti ed ace di Dennis.:
SA.MA. PORTOMAGGIORE 0 - MED STORE MACERATA 3
PARZIALI: 26-28, 18-25, 24-26.
Durata set: ’30, ’24, ‘29. Totale: ‘83.
SA.MA. PORTOMAGGIORE: Nasari 10, Ciccarelli, Marzola 1, Masotti, Gabrielli, Zanni, Graziani 13, Benedicenti, Albergati 13, Ferrari 5, Quarta 4. NE: Bragatto. Allenatore: Cruciani.
MED STORE MACERATA: Pasquali, Calonico 5, Cordano, Dennis 20, Margutti 10, Ferri 16, Monopoli 2, Princi, Pizzichini 3, Gabbanelli, Valenti. NE: Snippe, Pahor, Risina. Allenatore: Di Pinto.
ARBITRI: Marconi e Nava.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato congiunto dei Nuovi Cristiani Democratici Uniti e Civici Macerata a firma dei due rrispettivi rappresentati Mattia Orioli e Deborah Pantana in merito all'attuale situazione politica della Giunta Comunale del Sindaco Sandro Parcaroli.
"Ormai non ci si può più nascondere dietro un dito. Sono palesi le difficoltà che la Giunta del sindaco di Macerata Parcaroli sta incontrando nel governare la città. E, purtroppo, tutto ciò non ci sorprende. Quel Sindaco e quella coalizione che abbiamo convintamente appoggiato e che ha vinto nettamente al primo turno le elezioni con un eloquente 52 per cento, devono oggi fare i conti con la scelta dello stesso Parcaroli di governare con il 49 per cento dei consensi.
Si tratta di una decisione che comporta inevitabilmente delle conseguenze e, come abbiamo avuto più volte modo di ribadire, mette il nuovo governo del capoluogo di fronte alla necessità di affrontare una strada impervia e tutta in salita. Una strada che non potrà portare a quel radicale cambiamento di passo che tutti noi, e per primi i cittadini che lo hanno richiesto a gran voce col voto, auspicavamo e in cui credevamo fortemente.
È evidente che non si governa con parte della coalizione e senza il rispetto del programma sottoscritto da tutti. La nostra esperienza amministrativa, indicata chiaramente nel programma di mandato che ci ha fatto vincere le elezioni comunali, resta per noi il punto di riferimento e di ripartenza per far sì che l’area dei moderati, da sempre attenta alle esigenze di tutte le categorie dei cittadini e volta al perseguimento del bene comune, possa essere un chiaro punto di riferimento come sta avvenendo in Regione e al Governo nazionale.
Noi che siamo vicini a Forza Italia, all’Udc e in generale al popolo dei moderati, sentiamo addosso tutta la responsabilità nel non riuscire a dare risposte alle tante domande che quotidianamente ci vengono sottoposte dai cittadini. Pertanto, avendo constatato la volontà del Sindaco Parcaroli di voler continuare a governare in minoranza rispetto all’espressione elettorale della città, stiamo valutando il nostro formale ritiro delle firme dal programma di mandato 2021 in quanto stanno venendo meno i presupposti ed i requisiti concreti per una reale e fattiva partecipazione alla vita amministrativa e di governo della città, allo stesso tempo, non vengono in alcun modo tutelati i presupposti di rappresentanza.
Se si votasse oggi, Parcaroli molto probabilmente non vincerebbe e non sarebbe sufficiente lo slogan 'conta la squadra'. Ci riuniremo nei prossimi giorni per valutare congiuntamente le azioni politiche da mettere in campo".
Altra grande vittoria per la Paoloni Macerata che sbanca anche Alba Adriatica chiudendo la regular season da capolista, e soprattutto, da imbattuta con dieci trionfi in altrettante partite disputate.Un cammino immacolato per i ragazzi guidati da Giacomo Giganti e Giuliano Massei che hanno totalizzato 27 punti sui 30 a disposizione frutto di quattro vittorie con il massimo scarto, tre per 3-1 ed altrettanti trionfi al tie break (con Loreto, Ancona e Osimo).Ora quasi un mese di sosta e poi il 12 Maggio via ai playoff promozione per la Serie A3 con i biancorossi che affronteranno al primo turno, in sfide di andata e ritorno, la quarta classificata del Girone F2, raggruppamento ancora da concludere.Passiamo ora al racconto del match: coach Giganti schiera in avvio Stella in cabina di regia in diagonale a capitan Tobaldi, Calistri e Marconi schiacciatori ricevitori, Biagetti e Persichini centrali, Leoni nel ruolo di libero; coach Petrelli risponde con Pulcini al palleggio opposto a Buscemi, Traini e Porcinari in banda, Accorsi e Cretone al centro, Cacchiarelli libero.Parte bene Macerata che allunga subito sul 2-5 ma un errore in attacco degli ospiti riporta sotto nel punteggio la Iseini (4-5); Marconi, con un gran lungo linea da posto quattro, ristabilizza le distanze (5-7) mentre Stella tira un bolide al servizio che regala il 6-11 alla Paoloni. Traini, da parte sua, mura un tentativo di seconda intenzione del regista biancosso e poi piazza un bel mani out che consente ad Alba Adriatica di recuperare (12-14) mentre Pulcini, dai nove metri, trova ben due ace che valgono il soprasso dell’Iseini Volley (15-14); i biancorossi ritrovano la concentrazione con Marconi che insacca sul muro abruzzese il suo attacco che vale il 16-17 mentre Porcinari non riesce a trovare le mani del muro e spara out la palla del 16-18 che costringe Petrelli a chiamare il time out. Il turno al servizio di Stella continua a creare molti grattacapi alla ricezione di casa (17-21) ma dall’altra parte fa male anche quello di Porcinari che sigla l’ace del 21-22; un altro punto dai nove metri, stavolta di Cretone, vale il 23-23 ma gli attacchi di Tobaldi e Biagetti chiudono la prima frazione con il punteggio di 23-25.Al cambio di campo parte ancora bene la Paoloni con Calistri che piazza il muro del 2-5; la Iseini mantiene lo svantaggio inalterato fino al 12-15 quando il solito turno dai nove metri di Stella scava il solco tra le due formazioni con i biancorossi che allungano sul 12-18. Anche Uguccioni trova, al servizio, il varco nella ricezione abruzzese (14-20) ed allora Giganti approfitta del vantaggio per far debuttare un altro giovane della cantera biancorossa, il palleggiatore Francesco Corradini (classe 2002), che smarca subito Lanciani per il 15-22; Tobaldi tira fuori un ulteriore punto dalla sua battuta (17-24) mentre proprio Corradini, con un tocco di seconda, chiude il secondo parziale 17-25 e viene festeggiato dai suoi compagni.Nel terzo periodo ancora partenza flash di Macerata con Persichini che sfrutta la serata no in ricezione della squadra abruzzese per siglare lo 0-4; Alba Adriatica reagisce ed impatta con Traini a quota 6 ma i biancorossi non ci stanno ed allungano nuovamente scappando sul 10-14 grazie ancora ad un punto di Persichini. Traini sbatte due volte sul muro prima di Persichini e poi di Tobaldi (12-17) mentre Uguccioni va a segno da posto 4 per il 15-19. Tornano in campo per gli ospiti Corradini e Gigli; capitan Tobaldi trova un nuovo punto da seconda linea (16-21) con Corradini che mura Ridolfi firmando il match point (18-24). Lo stesso regista maceratese sbaglia il servizio ma, nell’azione successiva, smarca Tobaldi per il 19-25 che vale lo 0-3 e l’imbattibilità stagionale in Regular Season.Serie B – Girone F1 – Recupero 4° GiornataIseini Volley Alba Adriatica – Paoloni Macerata 0-3(23-25 17-25 19-25)Iseini Volley Alba Adriatica: Buscemi 8, Di Berardino (K), Ridolfi 4, Iacono, Porcinari 4, Accorsi 6, Vagnarelli, Traini 10, Ditentina 3, Pulcini 4, Cacchiarelli (L), Cretone 2. All. PetrelliPaoloni Macerata: Stella 4, Corradini 2, Tobaldi (K) 16, Biagetti 3, Calistri 6, Lanciani 7, Leoni (L), Persichini 6, Marconi 4, Uguccioni 3, Gigli. All. Giganti – MasseiArbitri: Renzi Emanuele (PE) – La Torre Luigi (CH)
I ragazzi della Pallavolo Macerata allenati dal coach Martusciello si sono imposti con un netto 3-0 sul Volley Macerata Rossa alla Palestra F.lli Cervi. Si sono sfidate due squadre giovani, con la Iplex che ha fatto esordire due classe 2005 e in campo si è vista tanta emozione dopo essere tornati finalmente a giocare.
La formazione di casa è sempre stata in controllo della partita fin dal primo set, dove dopo un inizio equilibrato giocato punto a punto, con qualche errore di troppo da parte dei biancorossi, la Iplex ha poi preso in mano il gioco chiudendo 25-17. Nel secondo set non c’è stata partita, i ragazzi del coach Martuscello sono subito scappati in avanti e non hanno lasciato speranze agli avversari con un netto 25-12; prendendosi il doppio vantaggio la Iplex ha instradato la gara verso la vittoria. Nel terzo set c’è stato maggiore equilibrio, il coach ha avuto modo di far ruotare i suoi; i ragazzi hanno comunque ben controllato gli avversari mantenendo il pallino del gioco. I biancorossi hanno chiuso 25-19 e preso i primi tre punti della stagione.
“Faccio i complimenti ai ragazzi per non aver mai perso la concentrazione”, commenta il coach Ettore Marstusciello, “Ad inizio gara c’era tanta emozione per il ritorno in campo ma la squadra si è subito trovata. È stata una prestazione di gruppo, ho anche avuto modo di provare tutti i ragazzi, non abbiamo perso il controllo della partita e abbiamo mantenuto alta l’attenzione agli errori. In gare come questa ci si può facilmente rilassare invece la squadra è rimasta concentrata, gestendo il risultato e giocando con tranquillità. È lo spirito giusto e dobbiamo continuare a lavorare così, questi ragazzi hanno ampi margini di crescita”.
“Bene così”, fa sapere in un comunicato il Conapo (sindacato autonomo dei vigili del fuoco) nel quale esprime "vivo compiacimento" dopo aver appreso del nuovo corso per volontari organizzato "in completa autonomia dal Comandante provinciale di Macerata, coadiuvato dal suo staff".
"Riuscire a portare avanti progetti come questi è veramente motivo di lustro per tutto il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e non ha prezzo - sottolinea il sindacato -. Poco importa se la realizzazione del corso è stata organizzata da mesi con la massima riservatezza senza che le organizzazioni sindacali rappresentative del personale di ruolo siano mai state informate di tale progetto. Evidentemente, per il Comandante provinciale è così che si mantengono corrette relazioni sindacali".
"E poco importa se l'amministrazione locale ha calpestato completamente le osservazioni da noi prodotte - viene evidenziato dalla segreteria Conapo di Macerata - raccogliendo le paure, le perplessità ed alcuni stati d’animo provati del personale, in particolar modo quelle del distaccamento di Camerino. Osservazioni che hanno portato a pragmatiche considerazioni secondo le quali in questo momento si delinea una oggettiva impossibilità di poter accogliere all'interno delle sedi dei vigili del fuoco persone che non vivono quotidianamente le stesse restrizioni del personale di ruolo, messe in campo sin dall’inizio dell’emergenza epidemiologica legata al Covid-19.
"Restrizioni che, partendo dallo stesso Ministero degli Interni, passando dal Dipartimento dei vigili del fuoco sino ad arrivare al Comando provinciale di Macerata, sono state imposte a tutta la programmazione del dispositivo tecnico di soccorso, permettendo anche la diminuzione degli organici minimi delle sedi e la relativa forza operativa - osserva ancora il Conapo -. Tutti i dirigenti di qualsiasi livello, hanno limitato l'attività formativa ed addestrativa del personale di ruolo: i contingenti dei corsi per le assunzioni ad allievo vigile del fuoco sono stati scaglionati e ridotti ammettendo minor numero di partecipanti, sono stati bloccati i mantenimenti e i retraining utili al mantenimento delle abilitazioni e delle specializzazioni del personale, pur di eliminare ogni probabile rischio di veicolare il virus tra le varie sedi. Ed oggi, magicamente, mentre per il personale di ruolo continuano a persistere queste restrizioni, per l’effettuazione del corso per volontari le restrizioni vengono abolite. Come non compiacersi con l’amministrazione per siffatta capacità".
Di seguito si propone, in maniera integrale, l'ulteriore contenuto della nota del Conapo:
"Poco importa se verranno introdotti nella sede di Camerino, a più riprese, nell'arco di più mesi, 14 discenti che provengono da realtà e contesti sociali assolutamente distanti dalle dinamiche che interessano il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, poco importa se si mobilitano 3 istruttori professionali provenienti da altre regioni d'Italia e tutta questa organizzazione potrà costituire di per sè motivo di propagazione del Virus. Tutti i partecipanti, per quanto si voglia cercare di organizzare il corso al meglio, entrando nella sede di Camerino non potranno essere inseriti in un contesto di “zona sicura 100%” ma inevitabilmente si creeranno delle zone di promiscuità".
"Basti pensare ai tre istruttori professionali che vengono da fuori provincia/regione che staranno tutto il giorno a contatto con i discenti, che avranno accesso ai locali mensa per usufruire del pasto insieme al personale operativo di servizio; che dopo aver finito la parte formativa con i discenti continueranno ad entrare nei locali della sede per poter usufruire dei servizi igienici, del vitto per i pasti serali e delle camerate per il pernottamento. I discenti potranno usufruire dei locali della sede per i servizi igienici e addirittura invece di avere una eventuale dignitosa mensa come il resto del personale, verranno lasciati in garage a mangiare un panino. Anche questo sembrerebbe dimostrare l’inopportunità di effettuare il corso, ma poco importa. Trattamenti di serie A per alcuni e di serie B per altri. Bene così, che Dirigenti di questo Corpo, di qualsiasi grado, siano disposti ad accettare di dare questa bieca immagine del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco pur di portare avanti il corso per volontari, progetto che di fatto non riuscirà a sanare nessuna criticità operativa".
"Toccherà poi al personale di ruolo disinfettare ogni giorno tutti i locali utilizzati da istruttori e discenti. Se poi il personale operativo in servizio dovesse essere impegnato in attività di soccorso tanto da non riuscire a preparare il vitto per i docenti, pazienza, forse mangeranno il panino con i discenti. Ugualmente per i lavori relativi alla igienizzazione dei locali, se il personale di servizio dovesse essere occupato in servizi di soccorso tale procedura verrebbe meno: sottigliezze".
"Va anche considerato che lo svolgimento dell'attività addestrativa pratica, per essere considerata tale, non può completamente effettuarsi mantenendo distanze di sicurezza adeguate, anzi, in molti casi ci si addestra proprio stando a contatto e nemmeno l'utilizzo di mascherine potrà rendere sicure le operazioni addestrative. Potrebbe anche accadere che gli stessi discenti si contaminino all'interno durante il corso? Certamente, ma guardiamo avanti fiduciosi".
"Sono anni che l'organico del Comando provinciale di Macerata soffre una seria e cronica carenza di personale - continua il CONAPO - l’emergenza sanitaria ha più volte messo alla prova tutto l'impianto operativo a causa dei contagi occorsi tra il personale. Appena lo scorso gennaio 2021 il Comando ha subito una forte e drastica riduzione del budget utile a richiamare personale in servizio straordinario per coprire le carenze operative, che oggi ci accingiamo a vivere con maggiore criticità, eppure nessuna presa di posizione mediatica è stata presa in merito, mai abbiamo visto i nostri dirigenti spendersi in comunicati stampa e prendere posizione a difesa del dispositivo di soccorso. Ed era ora che lo facessero finalmente possono vantare di aver dato il via ad un corso di volontari. Un corso che chissà quali effettivi vantaggi porterà al distaccamento volontario di Apiro. Infatti dei 14 discenti solo alcuni sono residenti in località particolarmente vicine al distaccamento di Apiro così da potersi eventualmente rendere disponibili ad intervenire in tempi brevi in caso di necessità. La maggior parte dei partecipanti sono residenti in comuni decisamente lontani dal contesto apirese e chissà se potranno mai essere utili alla causa del soccorso o se forse sono semplicemente più utili a rendere giustificabile la strutturazione del corso."
"Corso di 120 ore che riuscirà a dare ai partecipanti una seria e validissima preparazione professionale per poter fronteggiare qualsiasi emergenza. Basti pensare che le ultime riforme legislative, in particolare il DL 6 ottobre 2018, n. 127 hanno aumentato il periodo di formazione per il personale allievo vigile del fuoco che si accinge ad entrare nel Corpo Nazionale dei VVF portandolo a 9 mesi contro i 6 previsti nel DL 217/05. I neo vigili del fuoco vengono inviati in comandi al fianco di personale di ruolo con decenni di esperienza e lì faranno le loro prime esperienze maturando così una costante formazione professionale, svolgendo quotidianamente la professione di Vigile del Fuoco. Siamo certi - aggiunge il CONAPO - che anche il corso per volontari, di cui la nostra amministrazione si è pubblicamente fatta vanto, nelle 120 ore previste, riuscirà a dare la stessa preparazione e formazione professionale a questi 14 discenti che non appena finito il corso potrebbero essere impiegati in attività di soccorso al fianco di altri volontari che normalmente sono impegnati in attività lavorative diverse e solo occasionalmente, quando possono e se vogliono (diversamente dal personale di ruolo non hanno obbligo di intervenire), partecipano a qualche intervento".
"Questa segreteria - continuano i delegati del CONAPO - si spende da anni per sensibilizzare tanto i vertici del Dipartimento VVF, tanto l'amministrazione locale di Apiro, cercando di mettere in luce che il comprensorio apirese merita di avere una sede VVF ma questa deve essere costituita da personale di ruolo presente sul territorio H24 capace di intervenire in brevissimo tempo. Ed è in questa direzione che le forze politiche dovrebbero indirizzare il loro impegno. Non è possibile offrire alla popolazione un servizio legato al Soccorso e alla Sicurezza, che si attiva forse si e forse no, in qualche ora si ed in qualche ora no. Non è possibile sostituire o paragonare un servizio fondamentale come quello reso dal personale di ruolo del CNVVF con quello reso dalla buona volontà del personale volontario".
"Non è accettabile che non vengano concesse risorse adeguate per mantenere gli organici operativi almeno al minimo previsto e si continui a spendere risorse per progetti che comunque non riusciranno a garantire standard di sicurezza adeguati. Concludendo, il CONAPO ha fatto inoltre sapere che dell'argomento ha interessato i vertici del Ministero degli Interni, del Dipartimento e lo stesso Prefetto di Macerata, ora spetta loro dimostrare se in questo momento storico particolare legato alle dinamiche sanitarie del COVID-19, hanno a cura l'incolumità dei propri uomini o se intendono continuare favorire questo progetto nonostante i fondati timori e le perplessità rappresentate dalla segreteria CONAPO a nome di tutto il personale del Comando VVF di Macerata".
Una distesa di campi arati illuminata dal tiepido sole pomeridiano: è ciò che si intravede tra le tende dello studio di Daria Carpineti, vincitrice della XIV edizione del Premio Nazionale delle Arti nella sezione Decorazione.
Non è difficile intuire quale sia l’elemento primordiale o deriva personale della sua ricerca: la terra.
Parlaci un po’ del tuo lavoro
"Innanzitutto penso che un artista non lavora mai scisso da ciò che vive, è un rapporto simbiotico in cui ciò che vivi, osservi, sperimenti, si riflette automaticamente in ciò che presenti. La scelta della terra proviene proprio da questo, perchè provengo da una famiglia contadina, e intorno a me vedo una distesa di materiale infinito: tanti colori, tante varietà da perdersi, e da qui è iniziata tutta la mia ricerca.
Ho avuto il supporto di manuali antichi come il Cennino Cennini, scritto nel Tredicesimo secolo, come di moderni testi di geologia, fino a trovare nella decantazione la tecnica ideale per estrarre il colore. Consiste nel riempire di terra dei grossi contenitori e attraverso più sciacqui con acqua demineralizzata e lunghi periodi di riposo permette la stratificazione del terreno, dal quale poi ricavo lo strato che mi interessa.
Le mie sperimentazioni riguardano terre locali, e nel corso degli anni ho creato un campionario tutto mio con il quale posso dipingere: dalla Terra di Montelupone, alla Terra di Potenza Picena, alla Terra di Treia bruciata per farne alcuni esempi.
Al di là dell’estrazione dei pigmenti la terra prima di tutto però, è materia: ho avuto la fortuna di assistere al restauro del Borgo di Villa Ficana, uno splendido borgo di case in terra cruda nei pressi del centro di Macerata trasformato in Ecomuseo, e ciò mi ha permesso di approfondire la ricerca sulle tecniche utilizzate sperimentando in prima persona attraverso una serie di lavori scultorei.
Si tratta di una tradizione antica ma molto diffusa in questa area, come testimoniano alcuni reperti a Corridonia, e fin da piccola ero affascinata dall’idea che l’uomo dalla terra potesse ergere e modellare la propria casa, che questa necessitasse di continua manutenzione altrimenti sarebbe ritornata dalla terra da cui proveniva.
La terra è un medium che parla da sé; è stratificazione del tempo e assorbe le impronte umane, come testimone delle nostri radici e di come le tradizioni ci uniscano e contraddistinguano allo stesso tempo".
Viviamo in un’epoca in cui il digitale ha preso sempre più piede, come ti poni di fronte ad esso?
"Riconosco che in questo particolare periodo sia indispensabile, perchè è l’unico mezzo al momento che permette di ricevere riscontri da altre persone; tuttavia è necessario secondo me non farsi assorbire completamente dal mondo virtuale, ricordando che è la materia ciò da cui veniamo e le nostre radici a dettare chi siamo.
Mi interessa in particolare l’aspetto del crocevia, un elemento che può essere considerato l’unione tra più strade e allo stesso tempo una diramazione di queste ultime verso altrettanti incroci. Se ora questi crocevia esistono a livello virtuale e si chiamano social network (e potremmo intendere l’intera rete web), fino a pochi anni fa erano le tradizioni locali a creare unione, ad esempio una serie di edicole votive sparse nell’intero territorio che diventavano pretesto di unione: è affascinante pensare come nel mese di maggio, dedicato alla Madonna, le persone raggiungessero l’edicola più vicina a casa alla stessa ora e pregassero dicendo le medesime parole che viaggiavano su tutte le vene della città, creando la connessione di un rito che si estendeva addirittura in tutta Italia. Posso affermare quindi che l’arte è un mezzo per inchiodare memorie".
Cosa sta significando per te questo periodo di chiusura?
"Come per chiunque, bisogna ricalcolare tutto. Questo può essere considerato un punto zero per ricominciare da capo, sia nel pensare le cose che facciamo sia nel come agiamo, come realizzare i nostri progetti. Ho vissuto in prima persona la chiusura di una mostra causa covid lo scorso marzo: vi era uno spiazzamento generale e questo ha portato me, come molti altri, ad una certa chiusura iniziale dettata dall’incertezza, non si riusciva a capire nemmeno se si sarebbe trattato di una sospensione temporanea o che avrebbe comportato tempistiche più durature.
Penso però che la comunicazione con l’esterno sia fondamentale, l’arte ha bisogno di essere divulgata tanto quanto l’artista necessita di un riscontro, una critica, che sia positiva o negativa. Per questo a livello di impostazione i miei progetti hanno anche un aspetto, una fruizione, a livello virtuale".
Quindi per te il “mondo virtuale” è un canale di comunicazione in cui reinventarti ma l’attaccamento al territorio è comunque centrale
"Penso che la creazione di spazi sia stata indispensabile, ma ora non basta più una foto in una mostra virtuale per comunicare con l’arte, deve essere pensata in maniera differente dal principio. Quello che si sta formando è una modificazione del concepimento dell’opera, definibile come “opera mista”, fruibile sia dal punto di vista materiale che digitale.
Potrei dire che sto andando parzialmente controcorrente, perchè tutto il tempo che si passa ora come ora attaccati ad un social network mi porta al contrario a fortificare l’attaccamento alla mia realtà, a vedere una ricchezza che altri non percepirebbero a colpo d’occhio, perchè sento nelle persone attorno a me svanire il ricordo di alcuni antichi riti che caratterizzano il nostro territorio. Il territorio è l’impronta di una storia e l’innovazione ha le sue radici nella tradizione, non dobbiamo mai scordarlo".
Terza vittoria consecutiva su tre gare ravvicinate per un’inesauribile CBF Balducci HR Macerata, che fa bottino pieno anche contro la Green Warriors Sassuolo con una prestazione quadrata che permette alla formazione di coach Luca Paniconi di continuare la sua marcia nei piani alti della classifica di Pool Promozione.
Entrambi i tecnici confermano i sestetti consolidati delle ultime gare: CBF Balducci con la diagonale Peretti-Renieri, Lipska e Pomili in banda, Mancini-Martinelli al centro e Bisconti libero; risponde la Green Warriors con la diagonale Pasquino-Antropova, Dhimitriadhi e Salinas schiacciatrici, Busolini e Civitico centrali, Falcone libero.
Avvio punto a punto prima dell’allungo in partenza di Macerata con gli attacchi di Pomili ed il muro di Mancini che vale il 9-5. Salina e Busolini (ace) riportano in scia Sassuolo, che aggredisce il cambio palla della CBF Balducci senza però riuscire a trovare il break che impensierisca la formazione di casa, almeno fino al turno al servizio di Dhimitriadhi, che vale il pareggio ed il primo sorpasso delle ospiti (15-16).
La verve offensiva di Lipska tiene in scia la CBF Balducci, ma la veloce di Civitico consegna tre set ball a Sassuolo (21-24).
Quando però Dhimitriadhi sbaglia la prima, il turno al servizio di Lipska mette pressione sulla ricezione di Falcone e Salinas: Renieri annulla la seconda, Dhimitriadhi va ancora out ed il muro di Martinelli ribalta la situazione, 25-24. Antropova annulla il set ball di Macerata ma il suo servizio a rete dà ancora una chance alle padrone di casa, che chiudono il set con un muro di Mancini sulla pipe di Salinas per un incredibile 27-25.
Finale di set corroborante per la CBF Balducci che apre bene il secondo parziale con gli attacchi di Pomili e Renieri che portano Macerata avanti sul 9-6, Antropova sale di tono per trascinare le compagne ma le locali rispondono con la ricezione di Pomili e Lipska e la presenza in attacco e a muro di Mancini che trova due punti consecutivi per il 14-10.
È però l’opposta di Sassuolo a trovare il cambio palla per il turno al servizio di Salinas che rimette tutto in discussione con il pareggio trovato da Dhimitriadhi (15-15); Paniconi inserisce Maruotti in banda per Pomili mentre Martinelli al centro si scatena, chiudendo ad ogni tentativo di break di Sassuolo fino al 18 pari.
Maruotti mura su Antropova per il controsorpasso della CBF Balducci, che prende campo con gli attacchi dell’MVP Lipska, che portano Macerata sul 24-21. È allora Peretti a murare su Antropova per il punto finale.
Inizio di terzo set molto equilibrato, sulla falsariga del primo, è però la Green Warriors a trovare il primo break con il turno in battuta di Pasquino che crea problemi alla ricezione di Macerata (8-12). Paniconi allora fa rifiatare Peretti gettando nella mischia Galletti (l’ex di giornata) e quando Lipska trova il cambio palla, la CBF Balducci inizia a ritrovare la quadratura in difesa, con l’apporto di Bisconti e di tutta la squadra: il muro di Martinelli apre la strada agli attacchi di Lipska e Renieri che trovano il 13 pari.
Lo stallo procede fino al 20-20 quando l’ottimo turno al servizio della neo entrata Giubilato mette il set sulla via di Macerata; i muri vincenti di Galletti e Martinelli e due colpi di Lipska danno ben quattro match ball alle padrone di casa e l’out di Antropova mette fine alla contesa. L’en plein dunque per la CBF Balducci, importante per approcciare con convinzione la prossima dura trasferta di Roma del 25 aprile.
“Un po’ di rammarico per il primo set c’è, ma è un rammarico generale per quanto si è visto nel corso di tutta la gara – ha dichiarato il tecnico della Green Warriors Enrico Barbolini – Per buoni tratti della partita siamo stati in grado di giocarcela con una squadra del valore di Macerata. Forse il punteggio di 3-0 ci punisce un po’ troppo per quello che abbiamo fatto in questa partita, però credo che il fatto di aver giocato in certi frangenti alla pari ci deve dare convinzione per il prosieguo del campionato, al di là del risultato.”
“Recuperare il primo set ci ha dato il vantaggio del risultato ed anche una certa tranquillità – il commento di coach Luca Paniconi – Fossimo andati sotto forse avremmo avuto qualche problemino in più. Lo abbiamo vinto con la caparbietà e la bravura delle ragazze, per l’ennesima volta abbiamo rimontato tante situazioni e questo è sintomo di una crescita importante a livello di determinazione e convinzione. In alcuni momenti non siamo stati ordinati e precisi come al solito, ma siamo stati bravi a ricompattarci e a ottimizzare quelle che sono le nostre qualità.”
CBF BALDUCCI HR MACERATA – GREEN WARRIORS SASSUOLO 3-0
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Pomili 5, Mancini 11, Peretti 1, Lipska 17, Martinelli 12, Renieri 12, Bisconti (L), Maruotti 3, Galletti 2, Giubilato. Non entrate: Rita, Sopranzetti (L), Pirro. All. Paniconi.
GREEN WARRIORS SASSUOLO: Pasquino 4, Salinas 3, Civitico 8, Antropova 16, Dhimitriadhi 6, Busolini 6, Falcone (L), Magazza 1, Zojzi. Non entrate: Pelloni (L), Spinello, Ariss, Fornari, Ferrari. All. Barbolini.
ARBITRI: Verrascina, Salvati.
PARZIALI: 27-25 (26’), 25-21 (25’), 25-20 (25’).
NOTE: CBF Balducci 8 errori in battuta, 1 ace, 14 muri vincenti, 63% ricezione positiva (34% perfetta), 40% in attacco; Green Warriors 6 errori in battuta, 2 aces, 9 muri vincenti, 51% ricezione positiva (22% perfetta), 28% in attacco.
“È legittimo che Saltamartini abbia cambiato impostazione, ma che per giustificarlo utilizzi una serie di calunnie e offese verso chi ha lavorato sinora sul nuovo ospedale di Macerata è inconcepibile".
Così Angelo Sciapichetti, ex assessore regionale del Partito Democratico e attuale presidente della Croce Verde di Macerata, ha snocciolato - nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la sede del Pd di Macerata, in via Spalato - quelli che definisce i 7 "falsi d'autore" dell'assessore Filippo Saltamartini in merito al progetto del nuovo ospedale portato avanti dal centro-destra.
Falsi che si riferiscono a quanto affermato dallo stesso Saltamartini durante la conferenza stampa organizzata una settimana fa, assieme al sindaco di Macerata Sandro Parcaroli (leggi qui).
Sciapichetti rivendica, al primo punto della sua lista, come "mai e poi mai si sia parlato di ospedale unico sotto la Giunta Ceriscioli. Se così fosse i sindaci della provincia di Macerata (compresi quelli di Tolentino, Camerino, Civitanova e San Severino) durante l'assemblea del 27 ottobre 2017 non avrebbero certo votato favorevolmente all'unanimità la localizzazione alla Pieve di Macerata. La verità è che si è sempre parlato di ospedale di primo livello".
"Perchè mai, altrimenti, - chiede Sciapichetti - avremmo finanziato con 14 milioni di euro il progetto dell'ospedale di comunità di Tolentino, che doveva essere cantierabile a maggio 2021 e per il quale, ad oggi, invece mi risulta che non sia stato ancora completato il progetto definitivo?".
"Il Decreto Balduzzi prevede complessivamente, per l'Area Vasta 3, 1100 posti letto (3 ogni 1000 abitanti per le acuzie e 0,7 posti letto per le post acuzie) - aggiunge l'ex assessore regionale -. L'ospedale di primo livello avrebbe occupato al massimo 550 posti letto. Continuare ad insistere sulla parola unico significa offendere l'intelligenza dei maceratesi".
Il secondo "falso d'autore" dell'assessore Saltamartini messo in luce da Sciapichetti riguarda, invece, la bocciatura da parte del Dipe del progetto presentato dalla Regione Marche sotto l'Amministrazione Ceriscioli: "Non è assolutamente vero - tuona -. Il 2 aprile del 2020 il Documento per la programmazione e il coordinamento della politica economica ha esaminato la proposta e, nel documento in cui ha effettuato delle osservazioni tecniche, le si definisce non vincolanti. Non esiste, dunque, nessuna prescrizione vincolante".
Allo stesso modo, Sciapichetti sottolinea come nessuna commissione tecnica abbia dato parere negativo all'idea di project financing portata avanti dalla Giunta Ceriscioli: "Commissione che, peraltro, non esiste - afferma -. Si tratta di un gruppo di lavoro della Regione Marche che si è insediato nell'agosto del 2019 e che ha scelto il progetto presentato da Itinera per il nuovo ospedale di Macerata, per poi trasmetterlo il 31 gennaio 2020 tramite Pec al Dipe per ottenere un giudizio sullo stesso".
L'unica concessione che l'ex assessore regionale Sciapichetti fa a Saltamartini riguarda i costi di realizzazione dell'opera tramite project financing, più alti rispetto alla via scelta dall'attuale assessore alla sanità (appalto tradizionale).
"Il costo del project financing ammonta a 520 milioni di euro a fronte di un'ipotesi di costo con appalto tradizionale di 350 milioni - spiega -. Si tratta di una differenza di 170 milioni, e non di 300 come affermato dall'assessore Saltamartini che, inoltre non sa, che la proposta di finanza di progetto prevede la gestione del calore e della manutenzione ordinaria e straordinaria di tutte le apparecchiature sanitarie che, da sole, hanno un valore di 32 milioni di euro".
Sabato scorso Saltamartini aveva, inoltre, bollato come un bluff il progetto della Giunta Ceriscioli. Accusa nuovamente respinta da Sciapichetti: "Il realtà, come certifica il Dipe, il progetto c'è ed è un progetto di massima avanzato così come richiesto per il partnerariato pubblico-privato. Se poi lo riteneva così un bluff, perché lui nel volantino della campagna elettorale ha messo al primo posto il progetto del nuovo ospedale della Pieve, utilizzando peraltro la foto del progetto che non era nemmeno ufficiale?".
Arriva poi la sesta bugia, quella che Sciapichetti, definisce la peggiore. Ovvero la promessa fatta da Saltamartini di realizzare l'ospedale, con procedura ordinaria, entro fine legislatura (5 anni ndr): "Per il progetto di project financing che avevamo elaborato nella precedente Amminitrazione regionale si prevedeva un tempo di realizzazione di 3 anni e 3 mesi. Nella seconda metà del 2021 sarebbero già potuti partire i lavori. Con la procedura voluta da Saltamartini invece, se va bene, ci vorranno dieci anni per avere il nuovo ospedale di Macerata. Quando ci vengono a dire queste cose, ci prendono in giro. Sono dichiarazioni di distrazione di massa".
"Ricordo all'assessore - dice Sciapichetti - che nella precedente amministrazione regionale sono stati investiti 42 milioni di euro e si sono banditi concorsi per 20 primari. Vedremo se, tra 5 anni, la Giunta Acquaroli avrà speso queste stesse somme".
Dopo aver tirato fuori dalla scarpa tutti i sassolini, Sciapichetti ha poi voluto concludere la conferenza rivolgendo un appello "alla gente seria di centro-destra".
“Non perdiamo l'occasione, l'ospedale non è né di destra né di sinistra - il suo invito -. Siamo pronti a fare una battaglia assieme al sindaco Parcaroli, perché se le sue lacrime sono vere, come credo, è arrivato il momento di scegliere se stare con la sua maggioranza e non fare l'ospedale oppure ascoltarci e garantire a Macerata l'ospedale di primo livello che merita".
Tornano le iniziative dell’associazione turistico culturale Macerart& Tour, nata proprio con la finalità di proporre eventi e attività per un rilancio della città, nonostante il difficile momento che stiamo vivendo.
Questa volta i tour saranno dedicati alle figure femminili, ricordando le nobildonne di Macerata con storie e aneddoti tra il ‘700 e l’‘800.
Una passeggiata tra i palazzi e i salotti del centro storico, attraverso le vicende di donne virtuose che hanno lasciato un segno nella storia maceratese. Il tour guidato da Daniela Perroni, guida abilitata della regione Marche, è stato organizzato in collaborazione con le Guide Turistiche delle Marche, l’Associazione Amici dello Sferisterio e con Amanuartes, che per l’occasione donerà un omaggio fatto artigianalmente a tutte le donne.
I tour sono in programma per sabato 17 aprile alle 16 e alle 16.30 (con due partenze in due gruppi) e per domenica 18 aprile alle 10.30, alle 11 e alle 16 e 16.30. I gruppi saranno contingentati e la passeggiata si svolgerànel rispetto delle della normativa anti Covid.
La quota di partecipazione è di 12 euro a persona con un omaggio a tutte le signore realizzato da Amanuartes. Quota ridotta di 8 euro per i soci dell'Associazione "Amici dello Sferisterio", biglietto gratuito per bambini fino a 12 anni e per diversamente abili.
Per info e prenotazioni: chiamare o inviare messaggio WhatsApp al 3471760893 oppure una mail a macerartetour@gmail.com
"Giù le mani da Macerata". È quanto sostiene in coro il Coordinamento delle forze di centrodestra che sostengono l’amministrazione Parcaroli, rappresentato da Sandra Vecchioni (Lega), Michele Bacchi (Forza Italia), Paolo Cotognini (Nuovo Udc), Francesco Pastori (Fratelli d'Italia) e Stefano Settimi (Pensiero e Azione).
"La Giunta Comunale e la Giunta Regionale, in questi primi mesi di mandato, stanno gettando le basi per superare i più di 20 anni di errori e ritardi del centrosinistra - si sottolinea in una nota congiunta -. L’impegno è soltanto uno: portare a termine il programma del Centrodestra premiato dagli elettori nelle elezioni dello scorso settembre e che mette al centro la realizzazione a Macerata di un nuovo Ospedale di primo livello".
"Tutto il resto sono chiacchiere! A coloro che sono impropriamente intervenuti su questo tema fondamentale per il territorio provinciale diciamo forte e chiaro che Macerata non si tocca!" concludono Vecchioni, Bacchi, Cotognini, Pastori e Settimi.
Prosegue l’ampliamento dell’attività di rappresentanza che la CNA Macerata sta ponendo in essere sia sui territori sia nei vari settori produttivi. Ultimo tassello in ordine di tempo la creazione del nuovo raggruppamento di mestiere dedicato ai restauratori della provincia di Macerata
Si è quindi svolta ieri, in modalità on-line, la prima assemblea elettiva dei restauratori CNA che ha individuato la composizione e le priorità della presidenza provinciale di mestiere. In avvio di conferenza sono stati condivise con gli artigiani presenti le novità riguardanti il protocollo di sicurezza anti Covid per le imprese e le disposizioni in merito alle vaccinazioni in azienda, raccogliendo le necessità e le proposte specifiche del settore.
Gli associati restauratori CNA Macerata hanno quindi individuato Alessandra Bellucci come nuova presidente che guiderà il gruppo di lavoro composto, oltre che dalla stessa presidente, da Adriana Malpiedi, Maria Pia Topa e Milko Morichetti.
La neo presidente ha esposto le priorità del suo programma per il quadriennio che ha difronte: “dobbiamo riuscire a fare riconoscere alla figura del restauratore tutta la professionalità che incontestabilmente ha. Troppo spesso negli appalti pubblici si tenta di escludere la nostra figura senza badare al valore qualitativo dell’opera. Occorre che le amministrazioni pubbliche tengano sempre conto di questo aspetto se vogliamo mantenere intatte nel tempo le nostre bellezze”.
Milko Morichetti ha quindi sottolineato la necessità di fare rete: “come restauratori ci dobbiamo integrare nel sistema economico più ampio presente sul territorio; auspico pertanto la costituzione di una rete con il sistema imprenditoriale che ruota intorno alla ricostruzione post sisma, con le imprese edili, con le amministrazioni pubbliche, con la Curia e con il Sovrintendente. Far parte di reti è anche un requisito indispensabile per non precluderci la partecipazione agli appalti più grandi. Avvertiamo per questo - prosegue Morichetti - la necessità di sviluppare un servizio informativo più efficace e capillare sulle procedure di gare ed appalti in essere”.
Il mestiere del restauratore, come è emerso chiaramente dall’assemblea, è strettamente collegato con la cultura e quindi con il settore turistico: “il turismo – ha concluso la neo presidente Alessandra Bellucci - sarà uno dei motori della ripresa economica post-pandemia; dobbiamo fare in modo che quando i turisti torneranno, trovino il nostro territorio più bello che mai”.
I restauratori che vogliono aderire al progetto CNA possono contattare gli uffici dell’Associazione su tutto il territorio provinciale.
Arianna Giulianelli aveva già ricevuto gli auguri per la laurea, ormai prossima, dal Presidente della Repubblica in persona, quel giorno del 15 ottobre quando dal palco del teatro Lauro Rossi la ragazza aveva raccontato la sua esperienza universitaria di studentessa con disabilità per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Macerata, il 730ntesimo dalla fondazione.
“Mi sono sempre fatta condizionare - aveva detto allora - dalle persone che mi dicevano: ‘Sai, nella tua situazione, non riuscirai ad affrontare un percorso di studi universitario’. Oppure da chi, al contrario, sosteneva che i miei risultati fossero frutto del pietismo mostrato dai docenti nei miei confronti. Ma ho avuto la determinazione di dimostrare a me stessa e agli altri che non ci sono né barriere né limiti se, come me, vuoi raggiungere un obiettivo e hai una forte voglia di riscatto”.
Oggi la commissione, presieduta dal direttore del Dipartimento Stefano Pollastrelli e riunita in via telematica, l’ha proclamata dottoressa magistrale in giurisprudenza. La sua tesi in diritto di famiglia era incentrata sul tema “Riflessioni sulla legge per le adozioni di minori di età”, relatore Enrico Emiliozzi, correlatore Tiziana Montecchiari.
“Ringrazio la dottoressa Giulianelli – è stato il saluto del rettore Francesco Adornato - per l’esemplarità del suo percorso, per la forza dimostrata e per l’intervento, altrettanto esemplare, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico alla presenza del presidente della Repubblica. Ecco, questa è l’università, una comunità di persone, studenti e docenti, giovani e meno giovani, donne e uomini, di cui andiamo fieri”
Proseguono costantemente i controlli della Polizia locale del Comune di Macerata, guidata dal comandante Danilo Doria, nell’ambito di una programmazione frutto di una attenta analisi delle problematiche connesse al territorio comunale segnalate anche dalla cittadinanza.
In seguito alle attività svolte, dal primo gennaio ad oggi, gli agenti hanno elevato 120 sanzioni per mancata revisione dei veicoli fermati mentre 37 hanno riguardato la mancanza di assicurazione con relativo sequestro dei mezzi.
Sul fronte velocità le zone maggiormente attenzionate sono state quelle di Valleverde, dove si trova il nuovo punto vaccinale, via dell’Acquedotto, Montanello, la Pieve e la cosiddetta Carrareccia: “In queste aree – afferma il Comandante Doria - le multe elevate sono state diverse, di cui circa una ventina grazie all’ausilio del telelaser. I controlli proseguiranno regolarmente soprattutto nelle ore di punta e in vista della bella stagione per garantire la sicurezza stradale che rimane uno dei punti fondamentali della nostra attività”.