"Ciò che è successo ieri sera a Corso Cavour non è un fatto trascurabile: si tratta di un pestaggio di un ragazzo ora in terapia intensiva con la vita appesa a un filo, non esattamente una 'banale aggressione'. C’è una famiglia in difficoltà, la sua compagna con una figlia nata da due mesi che non hanno sentito la vicinanza delle istituzioni tutte".
È quanto sottolinea la segreteria del Partito Democratico di Macerata, in una nota nella quale evidenzia la propria vicinanza alla compagna dell'uomo aggredito (leggi la notizia) che si trova da sola in città visto il resto della sua famiglia è lontana, in quanto la vittima è di origini venete.
"Ci siamo già attivati per darle il supporto necessario - aggiungono nella nota dal Pd Macerata -, auspicando che anche l’amministrazione in carica, nella figura soprattutto dell’Assessora ai servizi sociali, esprima vicinanza e supporto, morale logistico e fisico. Esprimiamo pertanto anche tutta la nostra solidarietà a questa giovane famiglia della nostra comunità, sperando che il papà possa tornare dalla sua bambina".
“Gravissima e vergognosa l’accusa mossa dal Pd al presidente Acquaroli e all’assessore Saltamartini: essere degli untori per aver organizzato lo screening di massa Covid. Per il Pd sarebbe stato funzionale all’aumento dei contagi e non al tracciamento e alla conseguente prevenzione di focolai potenziali”. Così, in una nota, il commissario Riccardo Augusto Marchetti e il capogruppo consiliare della Lega in regione Renzo Marinelli, replicano alle critiche mosse dal consigliere Pd Romano Carancini, riguardo la gestione della pandemia da parte della Giunta Acquaroli. (Leggi qui)
“Vogliamo credere che un’affermazione così palesemente falsa e tendenziosa da parte del PD sia frutto dello stato confusionale in cui versa per i miasmi biliosi frutto della sconfitta elettorale e della ventata di aria nuova portata nella sanità regionale dalla Lega al governo delle Marche con il Centrodestra – dichiarano gli esponenti del Carroccio- . Spiegherebbe il cortocircuito tra le accuse formulate per bocca del consigliere maceratese Romano Carancini ed il plauso allo screening dichiarato a più riprese da rappresentanti di spicco del PD come i sindaci Ricci e Mancinelli ed il vicepresidente del Consiglio regionale Biancani. In caso contrario tornerebbe ‘attualità il titolo del famoso trattato del Manzoni dove viene definito “infame” l’immotivato processo ad un commissario di sanità tacciato di essere un untore da una popolana”.
“Ormai non c’è freno al dilagare di fake news che il Pd sparge a tutta colonna sui media e sui social, il che non impedirà alla Lega e al Centrodestra di portare avanti il programma di cambiamento”.
“Il Pd ci spieghi, se può: perché Ricci e Biancani invocano lo screening di massa come strumento fondamentale per riaprire le scuole in sicurezza se è solo una pericolosa azione di marketing politico? – aggiungono i consiglieri del gruppo Lega in Regione Andrea Maria Antonini, Mirko Bilò, Chiara Biondi, Giorgio Cancellieri, Marco Marinangeli, Anna Menghi, Luca Serfilippi – Verità è che il PD ha detto una sciocchezza colossale smentita dalle sue stesse affermazioni. Se davvero lo screening avesse ridotto l’attenzione alla prevenzione da parte dei cittadini, perché non dovrebbe succedere la stessa cosa con gli studenti facendo delle scuole potenziali bombe epidemiche?”
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 6346 tamponi: 4147 nel percorso nuove diagnosi (di cui 2268 nello screening con percorso Antigenico) e 2199 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 10,6%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 440 (93 in provincia di Macerata, 117 in provincia di Ancona, 124 in provincia di Pesaro-Urbino, 43 in provincia di Fermo, 52 in provincia di Ascoli Piceno e 11 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (50 casi rilevati), contatti in setting domestico (98 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (124 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (19 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (8 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (12 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (17 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati). Per altri 110 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 2268 test e sono stati riscontrati 71 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 3%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 10,61% oggi, contro il 12,73% di ieri.
"Anche oggi il dato dei positivi sintomatici è in miglioramento rispetto alla scorsa settimana - afferma il presidente regionale Francesco Acquaroli - quando manca ancora un giorno registriamo 50 casi in meno, 370 la scorsa e 320 questa. Tendenza che, se confermata, rappresenta un sensibile miglioramento anche rispetto alla penultima settimana".
Scendono di tre unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 673, di cui 83 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri). Sono, invece, 25 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 122 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 54 al Covid Hospital e 18 a Camerino. Altri 8 sono accolti nel pronto soccorso dell'ospedale di Civitanova Marche, quattro nel pronto soccorso dell'ospedale di Macerata.
Lutto a Macerata per la scomparsa di Douglas Medori, storico gioielliere del centro.
L’uomo, 74 anni, era conosciutissimo in città poiché gestiva da molti anni la gioielleria di famiglia in Piazza Cesare Battisti. A stroncarlo è stato un malore, che lo ha colto in casa.
Oggi la salma sarà composta alla casa funeraria della Croce Verde. La redazione di Picchio News si unisce al cordoglio di familiari e amici.
"A nome di tutta l’Amministrazione esprimo la più profonda vicinanza alla famiglia di Douglas Medori per la sua scomparsa. Storico commerciante del centro storico, ha dedicato la propria vita al lavoro e a Macerata combattendo prima contro il terremoto e ora contro la crisi economica causata dalla pandemia. Ci stringiamo con affetto intorno a tutte le persone che gli erano care". Così lo ricorda il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
Uomo aggredito da tre individui all'uscita del bar: trasportato all'ospedale, è grave.
L'episodio è avvenuto, intorno alle 20 di oggi, in corso Cavour a Macerata pieno centro cittadino.
Secondo una prima ricostruzione, il 36enne era appena uscito da un bar in compagnia di un amico, quando all'altezza del negozio Bulli & Pupe è stato aggredito da 3 individui che lo hanno preso a calci e pugni.
In un primo momento, l'amico non si era accorto di quanto stava accadendo poiché si era allontanato per conversare con alcuni conoscenti. Il 36enne, durante l'aggressione, è caduto a terra battendo la testa. Quando l'amico si è reso conto di quanto avvenuto è subito intervenuto, ma a quel punto gli aggressori si erano dileguati. Lanciato l'allarme, sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 che hanno subito trasportato il giovane all'ospedale cittadino. Il 36enne è stato sedato.
Sul caso indaga la Polizia che ha raccolto le testimonianze dei presenti
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi correlati al Covid-19.
Due vittime si sono registrate all'ospedale di Macerata: si tratta di una 79enne e un 96enne entrambi originari del capoluogo. Al nosocomio di Camerino è, invece, spirata una 72enne di Castelraimondo.
Nel territorio anconetano si sono registrate altre tre vittime: un 87enne di Chiaravalle deceduto all'ospedale di Senigallia, un 84enne di Ostra morto all'ospedale di Jesi e una 67enne di Filottrano che ha perso la vita al nosocomio di Torrette.
Due le persone decedute all'Ospedale di Pesaro dove si sono spenti un 71enne di Cartoceto, una 89enne del capoluogo. Nella struttura ospedaliera di Fossombrone ha perso la vita una 86enne di Urbino.
Nella Res Valdaso Campofilone è inoltre deceduto un 94enne di Fermo, mentre all'ospedale di Fossombrone ha perso la vita un 90enne di Torre San Patrizio.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1783 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (765), mentre sono 298 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità regionale:
Durante la nottata, verso l'una, durante l’attività di controllo del territorio, una volante della Questura di Macerata,che pattugliava la zona di Borgo San Giuliano, veniva chiamata per strada da un passante, che portava a spasso il proprio cane e che aveva notato nella zona un soggetto incappucciato che si aggirava tra le auto parcheggiate con fare sospetto.
Gli agenti di polizia dopo una piccola ricognizione delle vie limitrofe, sono riusciti ad individuare l’individuo segnalato che era intento a forzare una delle porte d’ingresso del bar “Gloria”, in via Fontemaggiore. Appena notata la presenza degli agenti di polizia, il malvivente, cercava di nascondersi dietro ad alcune macchine parcheggiate per poi far finta di urinare ma, bloccato, veniva trovato con in mano un cacciavite avente manico arancione di 13 cm e parte in acciaio da 23 cm.
I poliziotti visti gli evidenti segni di forzatura, che mostrava la porta del bar in questione, dopo un accertamento più accurato hanno scovato sulla cintura del pantaloni e gli slip indossati dall’individuo fermato un altro cacciavite della lunghezza totale di 31 cm nonché altri sette cacciaviti piu’ piccoli dei primi, una chiave a pappagallo, due torce, tre serrature con rispettive chiavi inserite, un paio di guanti in cotone, cinque cunei n legno, tutto contenuto in una borsa da “lavoro” di colore nero che il predetto indossava a tracollo.
Gli agenti di polizia inoltre notavano che il cappello indossato dal soggetto era stato modificato nella sua parte posteriore, ove sono stati ritagliati due fori sopra al bordo, cosi da poterlo eventualmente calare sul viso ed usare come passamontagna. L’individuo, italiano di 57 anni, noto per i suoi numerosi precedenti penali specifici per furto ed altri reati contro il patrimonio è stato tratto in arresto per tentato furto aggravato e denunciato per il reato di possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.
Travolto da un'auto: uomo trasferito al Pronto Soccorso.
L'investimento si è verificato, intorno alle 14: 50, lungo viale Puccinotti a Macerata di fronte all'ex Bar Narciso.
Per cause in corso di accertamento, il 60enne - mentre stava attraversando - è stato investito da una Bmw condotta da una donna.
Lanciato l'allarme sono giunti sul posto i mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell'emergenza dell'emergenza, prestate le prime cure, hanno disposto il trasferimento dell'uomo all'ospedale di Macerata per accertamenti. Le sue condizioni non risultano comunque gravi.
Spetterà alla Polizia Locale, presente sul posto, ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto
Lo spaccio minuto di stupefacenti rientra tra i fenomeni delinquenziali che incidono maggiormente sulla sicurezza pubblica; infatti, oltre ad accrescere il senso di insicurezza della comunità, il traffico illecito di droga condiziona negativamente la percezione della legalità all’interno di un certo contesto socio-economico incidendo negativamente sia sull’integrità personale dei singoli individui sia sullo stile di vita della collettività, specie su quello adottato delle nuove generazioni.
Su tale tema il Ministero dell’Interno ha fornito un report aggiornato sullo stato del narco traffico in Italia nonché sull’incidenza percentuale dei dati regionali sul complesso nazionale. Una relazione che conferma ancora una volta il ruolo fondamentale dell'attività repressiva svolta da parte delle Forze dell’Ordine nella funzione di vigilanza e di prevenzione e sequestro.
Per far fronte a tale situazione il Prefetto di Macerata, Flavio Ferdani, ha voluto, fin dai primi momenti del suo insediamento, dare nuovo impulso alla lotta contro lo spaccio degli stupefacenti attraverso una costante opera di coordinamento delle Forze dell’Ordine.
La programmazione delle attività di prevenzione e contrasto al fenomeno del traffico illecito di droga, definita nell’ambito dei Comitati provinciali per l’Ordine e la sicurezza pubblica, ha permesso di raggiungere obiettivi importanti ed in particolare negli ultimi cinque mesi del 2020 sono stati sequestrati 181,832 chilogrammi di sostanze stupefacenti.
Risultati, quelli finora ottenuti, che costituiscono il punto di partenza nel rafforzamento della cornice di legalità all’interno della quale può e deve svolgersi l’ordinaria convivenza della comunità maceratese
Partiranno lunedì mattina, 18 gennaio, i lavori per procedere alla sistemazione dei cespugli - che sarebbero dovuti essere siepi, e che con l’incuria, nel tempo, sono diventati alberi - presso il Monumento ai Caduti.
Una situazione che, oltre a rappresentare un problema per il decoro urbano, favorisce purtroppo anche il proliferare di atti osceni in luogo pubblico. Molte segnalazioni da parte dei cittadini riferiscono anche che l’incuria ha favorito il verificarsi di altre e varie situazioni di degrado. Durante i lavori verranno anche eliminate tutte le erbacce intorno al Monumento ai Caduti.
"Un intervento necessario e non prorogabile per la manutenzione del patrimonio arboreo e per evitare che il Monumento ai Caduti diventi luogo di spaccio o di atti osceni – ha commentato l’assessore alla Sicurezza e al decoro Paolo Renna -. L’incuria, nel tempo, ha causato l’innalzamento dei cespugli e quindi abbiamo deciso immediatamente di procedere con i lavori di sistemazione".
La fine dei lavori, che saranno eseguiti dagli operai comunali, è prevista in giornata.
L’acqua continua a salire ma l’A.P.M. chiude le porte. Potrebbe essere una parte della trama di un film thriller invece è il perdurante e irrisolto scenario dei servizi igienici, riservati agli autisti e controllori dell’Azienda Pluriservizi Macerata, ubicati Parcheggio Centro Storico (ex ParkSì).
Tasso di umidità alle stelle e infiltrazioni ovunque; nulla oggi è cambiato dalle ultime segnalazioni fatta dagli stessi dipendenti lo scorso di dicembre che ora oltre a fare i conti con un ambiente tutt’altro che salubre, si vedono chiusa in faccia anche la stanza in cui erano soliti passare il tempo tra una corsa e l’atra.
La situazione precaria, in cui si trovavano i bagni dell’immobile, richiedeva un pronto intervento di manutenzione ma l’attesa risposta invocata non è arrivata dai vertici aziendali. Il Direttore Generale dell’APM Stefano Cudini ha invece deciso di blindare la ‘zona relax’ mettendo una ‘pezza’ quantomeno desueta che, oltre a non risolvere la problematica, va a sottrarre uno spazio solitamente frequentato dagli stessi dipendenti come appoggio durante gli, a volte prolungati, momenti di attesa.
Di certo ‘ospitale’ non è il termine più consono per descrivere quella stanza dedicata ad autisti e controllori, considerando che era martoriata da annose criticità che con il tempo avevano generato muffa, pareti scrostate e un soffitto consumato dall’umidità. Nonostante ciò all'orizzonte, non si vedono neanche l’ombra di lavori relativi a manutenzione o migliorie varie.
Tuttavia, stando ai fatti, per alcuni lavoratori dell’APM le alternative si biforcano tra passare il tempo in giro per la città oppure trascorrerlo in un locale dove mancano anche i riscaldamenti. Scelta sicuramente non facile vista la scarsità di alternative e il clima rigido di questo periodo ma che si rivelava tale soprattutto nelle giornate di pioggia dove quel luogo vetusto diventava, nonostante tutto, un simil rifugio.
Da qualche in giorno il cartello firmato ‘Apm’ è stato quindi affisso sul portone giallo della ‘zona ristoro’ dove si vieta appunto l’accesso alle persone non autorizzate. Una misura tanto inutile quanto incomprensibile quella presa dei vertici dei vertici dell'Azienda Pluriservizi Macerata Spa che si pone ancora una volta a discapito dei dipendenti stessi costretti ancora a subirne le conseguenze in attesa di tempi migliori.
Considerata la situazione che riguarda l’attraversamento che va dai Cancelli ai Giardini Diaz, l’assessore all’Urbanistica del comune di Macerata Silvano Iommi ha iniziato a valutare delle soluzioni progettuali per la realizzazione di rampe pedonali e/o sistemi automatizzati in alternativa alle sole scale oggi esistenti per l’accesso nel sottopassaggio di piazza Garibaldi.
Sottopasso che è stato già oggetto di rivalorizzazione nel periodo natalizio con il progetto di allestimento delle vetrine rimaste vuote.
"Il sottopasso è stato inaugurato nel 1965 e il problema è sempre stato quello dell’attraversamento delle persone anziane o con disabilità, delle mamme con i passeggini e delle biciclette – ha sottolineato l’assessore Iommi –; da allora poco o nulla è stato fatto per incentivarne e agevolarne l’uso. Purtroppo oggi vediamo che sempre più persone, molti anche giovani, cercano di attraversare la piazza direttamente in superficie nonostante sia pericoloso".
"Dato che esistono presso i servizi tecnici comunali studi di fattibilità rimasti nei cassetti - ha aggiunto l’assessore all’Urbanistica -, mi sono attivato per cercare di affrontare questa problematica riattualizzando, in particolare, i progetti preliminari redatti dagli architetti Paoloni e Pavoni che oggi non sono più in servizio presso il nostro Ufficio Tecnico Comunale".
"Il progetto sul quale sto lavorando, interessando anche il redesign della piazza, dovrà coniugarsi con il progetto elaborato dall’Università di Macerata che, di fronte all’ex bar King (caffè letterario di Palazzo Ugolini), intende realizzare un dehors esterno integrato con l’area verde circostante" ha concluso Iommi.
"Il tamponamento di massa deciso dall'Assessore alla sanità delle Marche ha certamente contribuito all'aggravarsi della situazione epidemiologica della regione con la retrocessione verso il colore arancione, perché quello screening ha contribuito a rilassare le attenzioni delle tante persone risultate negative al tampone veloce rispetto ai comportamenti delle ultime settimane".
Così Romano Carancini, consigliere regionale del Pd ed ex sindaco di Macerata, critica lo screening di massa predisposto in gran parte della Regione dalla nuova Giunta Acquaroli, pochi minuti dopo l'ufficialità dell'inserimento delle Marche in zona arancione sino al 31 gennaio.
"La scelta improvvisa di effettuare il tampone veloce ai cittadini marchigiani (sostanzialmente fallita) è stata esclusivamente una mera operazione di marketing politico - incalza Carancini -, perché quella scelta non ha contribuito a proteggere la popolazione e non è frutto di una qualche strategia di studio e/o di raccolta dati funzionali all'analisi del rapporto tra popolazione marchigiana e covid utile in futuro".
L'ex sindaco maceratese ne ha anche per l'attuale governatore Francesco Acquaroli, visto che ritiene inaccettabile che "nella fase gialla, non spieghi agli studenti delle Marche e alle loro famiglie sulla base di quali elementi abbia deciso di non aprire le scuole al 50% di presenza e d'altro canto faccia la voce grossa contro le decisioni del Governo per il rigore nell'applicazione dei parametri".
La scuola è tornata al centro dell’attenzione a causa della lunga interruzione causata dalla pandemia. Se, in un primo momento, la didattica a distanza è sembrata un rimedio efficace, sempre più essa sta mostrando i suoi limiti, perché non può supportare, da sola, tutto il carico della crescita delle nuove generazioni. Non a caso, essa è stata più realisticamente definita come “didattica d’emergenza”.
Molte sono state le ricerche in ambito scientifico e psico-pedagogico che si sono occupate di documentare e raccogliere dati sulle diverse modalità con cui la scuola ha tentato di far fronte all’imprevisto. Tra queste, l’opportunità di portare le interazioni di insegnamento-apprendimento fuori dalle mura scolastiche, riconosciute troppo strette per ospitare le classi e troppo pericolose per poterle utilizzare come è stato fatto da decenni.
L’Università di Macerata ha concentrato una delle sue unità di ricerca su alcune buone pratiche della cosiddetta “outdoor education”, studiando caratteristiche e risultati, per comprendere la eventuale replicabilità di questi metodi in ambiente scolastico.
Mercoledì 20 gennaio dalle 9.30 si svolgerà online il convegno promosso dal Dipartimento di Studi umanistici “L'educazione è fuori. La scuola può uscire dalla scuola”. Relatori e relatrici si avvicenderanno per dare voce ai numerosi buoni motivi per far uscire la scuola fuori dalle mura scolastiche, per renderla aperta, diffusa e all'aperto.
Prendendo spunto da una raccolta di dati e dalla documentazione raccolta durante l’estate nel contesto del green campus organizzato secondo la pratica educativa di "Bimbi Svegli" di Serravalle d'Asti - scuola diffusa e aperta alla natura - sarà possibile ragionare sui motivi che, già dai primi anni del secolo scorso, invitavano a considerare l’ambiente all’aperto come il miglior contesto per l’apprendimento, anche scolastico.
Il convegno sarà aperto dal saluto del rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato e della Ministra dell'istruzione Lucia Azzolina. Intervengono Anna Oliverio Ferraris, Giuseppe Paschetto, Gianni Marconato, Antonino Attanasio, Giampiero Monaca, Jose Mangione e Laura Parigi di Indire, con il coordinamento di Paola Nicolini, autrice della ricerca insieme a Evelyn Manoni, laureata UniMc in Scienze pedagogiche.Si potrà seguire l’evento attraverso piattaforma Zoom, registrandosi all’indirizzo e-mail montessori150@unimc.it, o attraverso i canali social dell’Università. La partecipazione è libera e gratuita. Per maggiori informazioni: www.unimc.it.
La Console Generale degli Stati Uniti a Firenze Ragini Gupta ha accettato l’invito di visitare la sede della Robert F. Kennedy Human Rights Italia in occasione della prima distribuzione settimanale del 2021 di cibo e beni di prima necessità alle famiglie in grave difficoltà.
La Console Generale ha lodato i progetti portati avanti dall’unione tra RFK Italia e Croce Rossa Italiana – Comitato di Firenze: “Durante la pandemia abbiamo visto molte aziende, sia americane che italiane, fare importanti donazioni per donare un po’ di sollievo, e ONG sia italiane che americane, trovare modi per assistere persone all’interno della loro comunità, esattamente nel modo in cui RFK Italia, Croce Rossa e Tombolini, e molti volontari stanno lavorando insieme per aiutare la comunità fiorentina. Insieme possiamo e faremo la differenza. Come parte del pacchetto di aiuti da parte del governo americano, l'Agenzia per lo sviluppo internazionale degli Stati Uniti (USAID) ha fornito 30 milioni di dollari per sostenere, integrare ed espandere il lavoro della società civile e dei gruppi non governativi che operano sul territorio italiano per aiutare nella lotta contro il COVID-19”.
Il progetto, iniziato nel 2020 in collaborazione con la Croce Rossa Italiana – Comitato di Firenze, ha l’obiettivo di supportare costantemente circa 50 famiglie con bambini che, a causa della pandemia, si sono ritrovate in una condizione economica estremamente difficile. Tra i vari prodotti, fino ad oggi sono stati distribuiti: 16.082 pannolini, 324 confezioni di salviette, 3.816 confezioni di omogeneizzati alla frutta, 1.012 prodotti di pulizia, 907 prodotti alimentari, 4.364 calze.
In tale occasione sono stati donati anche circa 200 capi di abbigliamento della storica azienda marchigiana Tombolini che ha aderito, con grande generosità, alla richiesta di RFK Italia.
“Siamo felici di collaborare con chi sta conducendo in Italia iniziative globali dedicate alla formazione, al sostegno dei più deboli e sensibilizzazione sul tema dei diritti umani. Questo ultimo anno è stato devastante per molte famiglie e abbiamo visto mutare completamente il panorama socio-economico mondiale, portando crisi e molta incertezza per il futuro. Come già accaduto in passato, abbiamo quindi deciso di compiere questo passo per dare un contributo concreto al progetto. afferma in una nota il gruppo Tombolini.
“La RFK Human Rights Italia ha avviato lo scorso anno un programma a sostegno delle comunità in cui opera, in particolare a Firenze dove abbiamo la nostra sede. Siamo estremamente grati alla Console Generale Gupta per la sua visita e per aver voluto toccare con mano l’impegno di tante aziende che ci aiutano ad aiutare chi ne ha più bisogno. Riteniamo che in questo momento così difficile sia necessario l’aiuto di tutti e l’attenzione delle Istituzioni nazionali e internazionali. Insieme ce la possiamo fare”, queste le parole di Stefano Lucchini, Presidente di RFK Human Rights Italia.
Torna in questo periodo il consueto quanto naturale fenomeno della processionaria del pino, dovuta a un insetto, il Traumatocampa (Thaumetopoea) pityocampa, capace di defogliare vaste aree alberate e le cui larve sono particolarmente urticanti per l’uomo e gli animali.
Gli uffici comunali competenti hanno attivato il servizio di asportazione dei nidi sericei nei siti di proprietà comunale con significativa presenza di alberi sensibili al fitofago.
La processionaria del pino è un fitofago parassita principalmente del genere Pinus, la sua caratteristica è quella di formare nidi sericei sugli alberi all’interno dei quali si sviluppano le larve che, a fine inverno/inizio primavera, in processione, scendono per interrarsi e divenire prima crisalide poi farfalla. La particolarità dell’insetto è quella di essere un vorace fitofago capace di defogliare vaste aree alberate e inoltre le larve, a causa dei peli urticanti posti sul dorso, possono provocare irritazioni cutanee ed altre anomalie di tipo dermatologico a persone e animali.
L’azione di contrasto alla processionaria del pino è regolata da un Decreto Ministeriale di lotta obbligatoria del 2007, dove è fatto obbligo di procedere contro il lepidottero, “…a cura e spese dei proprietari e dei conduttori delle piante infestate”. In relazione a questo il Comune ha anche emesso un’ordinanza, la n. 5 del 13 gennaio scorso, per il contenimento della popolazione del fitofago e a salvaguardia della salute pubblica.
Si ricorda che la processionaria del pino è un insetto endemico in Italia e nel Mediterraneo, parte della complessità dell’ecosistema, che quindi può essere contenuto ma non debellato e l’aspetto quantitativo della sua presenza è regolato da fenomeni climatici e dalla presenza o meno di antagonisti naturali.
Naturalmente si raccomanda ai proprietari di animali di effettuare una vigilanza più assidua sulla presenza di eventuali “processioni”, per evitare che gli animali stessi entrino in stretto contatto con le larve a terra.
Il primo cittadino Sandro Parcaroli è intervenuto dopo che Poste Italiane, in seguito all'interessamento del Comune di Macerata e dell'Anci Marche, ha comunicato la riapertura su sei giorni (a partire da lunedì 18 gennaio,)degli uffici postali di Colleverde e del quartiere Pace mentre è stato mantenuto l'orario ridotto relativo alla sede di Collevario.
Lo scorso ottobre il Sindaco aveva inviato una lettera alla responsabile di filiale, la dottoressa Beatrice Bacchiocchi, in cui metteva in evdienza la situazione di difficoltà dei cittadini maceratesi residenti nei quartieri di Collevario, Colleverde e della Pace e per tali motivi aveva appunto richiesto il ripristino degli orari di apertura dei rispettivi uffici postali.
Le aperture a giorni alterni infatti (tre giorni a settimana e solo la mattina) non permettono un accesso agevole agli uffici postali in quanto causa di prolungate attese all'esterno delle tre filiali - esponendo le fasce deboli al clima freddo - e con la possibilità di una concentrazione cospicua in un solo ufficio con effetti più rischiosi in relazione al contagio epidemiologico. Della situazione era stato interessato anche il Questore Vincenzo Trombadore.
La direttrice Bacchiocchi, nella sua risposta, aveva parlato di un aggravamento della situazione epidemiologica che non aveva permesso di "dare seguito alla sua richiesta di ampliamento offerta dai predetti uffici". Anche il presidente Anci Marche Valeria Mancinelli era intervenuta sulla questione, che riguardava anche altri uffici della regione Marche, chiedendo un incontro a Giuseppe Lasco, vice direttore di Poste Italiane Spa.
Nei giorni scorsi è arrivata la comunicazione da parte di Poste Italiane della riapertura, a partire da lunedì 18 gennaio, degli uffici di Macerata 5 (Colleverde) e di Macerata 3 (Pace) ma non dell’ufficio postale di Collevario (Macerata 4).
"Ringraziamo Poste Italiane per la decisione della riapertura dei due uffici a Macerata e l'Anci Marche per l'interessamento sul tema - commenta il sindaco Parcaroli -. Ci chiediamo, allo stesso tempo, quali sono stati i criteri di scelta secondo i quali si è deciso di aprire gli uffici postali di Colleverde e della Pace lasciando invece con gli orari ridotti quelli di Collevario. È stata eseguita un’attenta analisi del territorio, con dati alla mano, per far ricadere la scelta sull’uno piuttosto che sugli altri? Auspichiamo che anche per l’ufficio postale di Collevario si proceda con la riattivazione degli orari su sei giorni". È noto infatti che il quartiere Collevario e Pace sono i più popolosi e soprattutto quelli che hanno un'utenza più anziana.
Il Club Lions Macerata Sferisterio con sede a Macerata, presieduto questo anno sociale dalla dott. Caterina Fabrizi, ha donato trenta pacchi di generi alimentari che oggi sono stati ritirati dalla protezione civile e verranno distribuiti con l'ausilio dei servizi sociali di Macerata alle famiglie bisognose.
L’attenzione alla emergenza sociale scaturita da quella sanitaria provocata dal Covid ha spinto i Lions italiani a concordare un piano di azione nazionale . Questo service attraverso il quale il club ed i soci vogliono dimostrare la loro vicinanza alla comunità a fianco delle istituzioni, rientra nell’ambito del progetto posto in essere dal multidistretto LIONS 108 Italy che si è focalizzato su “lavoro,famiglia , nuove povertà”.
“La nostra associazione nata 103 anni fa conta oggi 1 milione e 400.000 soci Lions e 175.000 Leo sparsi nel mondo, ma uniti da un unico scopo di solidarietà ed aiuto ai bisognosi ed in questo momento di crisi epocale. Il nostro impegno – ricorda il direttivo maceratese del club - è più grande che mai nello spirito del we serve,noi serviamo,motto che da sempre ci contraddistingue".
Divampa un incendio nel garage di una palazzina: pronto intervento dei Vigili del Fuoco.
I pompieri sono intervenuti questa mattina poco dopo le ore 7 a Macerata, in via Ghino Valenti, per l'incendio di un garage.
La squadra, intervenuta sul posto sul posto con 3 automezzi, ha spento le fiamme e messo in sicurezza il locale.
Non si segnalano persone coinvolte. Ancora da chiarire cosa abbia innescato l’incendio.
Dall'11 al 13 gennaio scorsi, la Questura di Macerata ha predisposto servizi di prevenzione e di controllo del territorio nella zona di Porto Recanati con l’impiego di 15 pattuglie della Polizia di Stato, alcune delle quali appartenenti al Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche, inviate su richiesta del Questore Trombadore dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza di Roma proprio per supportare le unità territoriali.
I servizi coordinati da un Funzionario della Questura di Macerata, sono stati svolti nei confronti delle aree più sensibili della città, compreso l’Hotel House e si sono sviluppati anche con l’effettuazione di posti di controllo nelle strade di accesso alla città.
Nel corso dei servizi effettuati, anche in orario notturno, sono state identificate 196 persone e sottoposti a controllo 114 veicoli. Sono stati altresì effettuati 22 controlli a persone sottoposte a misure restrittive della libertà personali.
Nei tre giorni di controlli, è stata altresì dedicata attenzione al rispetto della normativa vigente per il contrasto dell’emergenza epidemiologica in atto. Sono stati infatti sottoposti a controllo alcune decine di locali, attività dalla quale non sono emerse irregolarità da parte dei gestori.
In questi giorni di inizio anno il neo Questore della provincia di Macerata Vincenzo Trombadore si sta anche recando in visita ai sindaci dei vari comuni del Maceratese per avere contezza delle problematiche del territorio.
"L’attività di controllo è di fondamentale importanza per il mantenimento della legalità e della sicurezza - afferma il Questore Trombadore -, che devono essere assicurate dalle Forze di Polizia in sinergia con la preziosa collaborazione dei cittadini stessi".
E’ intenzione del Questore, non appena possibile, nel rispetto delle norme anti Covid, entrare in contatto con i cittadini attraverso i sindaci, al fine di ascoltare le loro esigenze, e conoscere più a fondo le dinamiche del territorio.
"In sinergia con la Prefettura di Macerata e i Sindaci, sarà potenziata da parte della Questura di Macerata l’attività di analisi e valutazione su ogni problematica connessa alla sicurezza dei cittadini, anche con il coinvolgimento della Provincia, prezioso anello di congiunzione tra il capoluogo ed i piccoli comuni, in grado di garantire i servizi e gestire problematiche anche in situazioni di emergenza" conclude Trombadore.