“Bene così”, fa sapere in un comunicato il Conapo (sindacato autonomo dei vigili del fuoco) nel quale esprime "vivo compiacimento" dopo aver appreso del nuovo corso per volontari organizzato "in completa autonomia dal Comandante provinciale di Macerata, coadiuvato dal suo staff".
"Riuscire a portare avanti progetti come questi è veramente motivo di lustro per tutto il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e non ha prezzo - sottolinea il sindacato -. Poco importa se la realizzazione del corso è stata organizzata da mesi con la massima riservatezza senza che le organizzazioni sindacali rappresentative del personale di ruolo siano mai state informate di tale progetto. Evidentemente, per il Comandante provinciale è così che si mantengono corrette relazioni sindacali".
"E poco importa se l'amministrazione locale ha calpestato completamente le osservazioni da noi prodotte - viene evidenziato dalla segreteria Conapo di Macerata - raccogliendo le paure, le perplessità ed alcuni stati d’animo provati del personale, in particolar modo quelle del distaccamento di Camerino. Osservazioni che hanno portato a pragmatiche considerazioni secondo le quali in questo momento si delinea una oggettiva impossibilità di poter accogliere all'interno delle sedi dei vigili del fuoco persone che non vivono quotidianamente le stesse restrizioni del personale di ruolo, messe in campo sin dall’inizio dell’emergenza epidemiologica legata al Covid-19.
"Restrizioni che, partendo dallo stesso Ministero degli Interni, passando dal Dipartimento dei vigili del fuoco sino ad arrivare al Comando provinciale di Macerata, sono state imposte a tutta la programmazione del dispositivo tecnico di soccorso, permettendo anche la diminuzione degli organici minimi delle sedi e la relativa forza operativa - osserva ancora il Conapo -. Tutti i dirigenti di qualsiasi livello, hanno limitato l'attività formativa ed addestrativa del personale di ruolo: i contingenti dei corsi per le assunzioni ad allievo vigile del fuoco sono stati scaglionati e ridotti ammettendo minor numero di partecipanti, sono stati bloccati i mantenimenti e i retraining utili al mantenimento delle abilitazioni e delle specializzazioni del personale, pur di eliminare ogni probabile rischio di veicolare il virus tra le varie sedi. Ed oggi, magicamente, mentre per il personale di ruolo continuano a persistere queste restrizioni, per l’effettuazione del corso per volontari le restrizioni vengono abolite. Come non compiacersi con l’amministrazione per siffatta capacità".
Di seguito si propone, in maniera integrale, l'ulteriore contenuto della nota del Conapo:
"Poco importa se verranno introdotti nella sede di Camerino, a più riprese, nell'arco di più mesi, 14 discenti che provengono da realtà e contesti sociali assolutamente distanti dalle dinamiche che interessano il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, poco importa se si mobilitano 3 istruttori professionali provenienti da altre regioni d'Italia e tutta questa organizzazione potrà costituire di per sè motivo di propagazione del Virus. Tutti i partecipanti, per quanto si voglia cercare di organizzare il corso al meglio, entrando nella sede di Camerino non potranno essere inseriti in un contesto di “zona sicura 100%” ma inevitabilmente si creeranno delle zone di promiscuità".
"Basti pensare ai tre istruttori professionali che vengono da fuori provincia/regione che staranno tutto il giorno a contatto con i discenti, che avranno accesso ai locali mensa per usufruire del pasto insieme al personale operativo di servizio; che dopo aver finito la parte formativa con i discenti continueranno ad entrare nei locali della sede per poter usufruire dei servizi igienici, del vitto per i pasti serali e delle camerate per il pernottamento. I discenti potranno usufruire dei locali della sede per i servizi igienici e addirittura invece di avere una eventuale dignitosa mensa come il resto del personale, verranno lasciati in garage a mangiare un panino. Anche questo sembrerebbe dimostrare l’inopportunità di effettuare il corso, ma poco importa. Trattamenti di serie A per alcuni e di serie B per altri. Bene così, che Dirigenti di questo Corpo, di qualsiasi grado, siano disposti ad accettare di dare questa bieca immagine del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco pur di portare avanti il corso per volontari, progetto che di fatto non riuscirà a sanare nessuna criticità operativa".
"Toccherà poi al personale di ruolo disinfettare ogni giorno tutti i locali utilizzati da istruttori e discenti. Se poi il personale operativo in servizio dovesse essere impegnato in attività di soccorso tanto da non riuscire a preparare il vitto per i docenti, pazienza, forse mangeranno il panino con i discenti. Ugualmente per i lavori relativi alla igienizzazione dei locali, se il personale di servizio dovesse essere occupato in servizi di soccorso tale procedura verrebbe meno: sottigliezze".
"Va anche considerato che lo svolgimento dell'attività addestrativa pratica, per essere considerata tale, non può completamente effettuarsi mantenendo distanze di sicurezza adeguate, anzi, in molti casi ci si addestra proprio stando a contatto e nemmeno l'utilizzo di mascherine potrà rendere sicure le operazioni addestrative. Potrebbe anche accadere che gli stessi discenti si contaminino all'interno durante il corso? Certamente, ma guardiamo avanti fiduciosi".
"Sono anni che l'organico del Comando provinciale di Macerata soffre una seria e cronica carenza di personale - continua il CONAPO - l’emergenza sanitaria ha più volte messo alla prova tutto l'impianto operativo a causa dei contagi occorsi tra il personale. Appena lo scorso gennaio 2021 il Comando ha subito una forte e drastica riduzione del budget utile a richiamare personale in servizio straordinario per coprire le carenze operative, che oggi ci accingiamo a vivere con maggiore criticità, eppure nessuna presa di posizione mediatica è stata presa in merito, mai abbiamo visto i nostri dirigenti spendersi in comunicati stampa e prendere posizione a difesa del dispositivo di soccorso. Ed era ora che lo facessero finalmente possono vantare di aver dato il via ad un corso di volontari. Un corso che chissà quali effettivi vantaggi porterà al distaccamento volontario di Apiro. Infatti dei 14 discenti solo alcuni sono residenti in località particolarmente vicine al distaccamento di Apiro così da potersi eventualmente rendere disponibili ad intervenire in tempi brevi in caso di necessità. La maggior parte dei partecipanti sono residenti in comuni decisamente lontani dal contesto apirese e chissà se potranno mai essere utili alla causa del soccorso o se forse sono semplicemente più utili a rendere giustificabile la strutturazione del corso."
"Corso di 120 ore che riuscirà a dare ai partecipanti una seria e validissima preparazione professionale per poter fronteggiare qualsiasi emergenza. Basti pensare che le ultime riforme legislative, in particolare il DL 6 ottobre 2018, n. 127 hanno aumentato il periodo di formazione per il personale allievo vigile del fuoco che si accinge ad entrare nel Corpo Nazionale dei VVF portandolo a 9 mesi contro i 6 previsti nel DL 217/05. I neo vigili del fuoco vengono inviati in comandi al fianco di personale di ruolo con decenni di esperienza e lì faranno le loro prime esperienze maturando così una costante formazione professionale, svolgendo quotidianamente la professione di Vigile del Fuoco. Siamo certi - aggiunge il CONAPO - che anche il corso per volontari, di cui la nostra amministrazione si è pubblicamente fatta vanto, nelle 120 ore previste, riuscirà a dare la stessa preparazione e formazione professionale a questi 14 discenti che non appena finito il corso potrebbero essere impiegati in attività di soccorso al fianco di altri volontari che normalmente sono impegnati in attività lavorative diverse e solo occasionalmente, quando possono e se vogliono (diversamente dal personale di ruolo non hanno obbligo di intervenire), partecipano a qualche intervento".
"Questa segreteria - continuano i delegati del CONAPO - si spende da anni per sensibilizzare tanto i vertici del Dipartimento VVF, tanto l'amministrazione locale di Apiro, cercando di mettere in luce che il comprensorio apirese merita di avere una sede VVF ma questa deve essere costituita da personale di ruolo presente sul territorio H24 capace di intervenire in brevissimo tempo. Ed è in questa direzione che le forze politiche dovrebbero indirizzare il loro impegno. Non è possibile offrire alla popolazione un servizio legato al Soccorso e alla Sicurezza, che si attiva forse si e forse no, in qualche ora si ed in qualche ora no. Non è possibile sostituire o paragonare un servizio fondamentale come quello reso dal personale di ruolo del CNVVF con quello reso dalla buona volontà del personale volontario".
"Non è accettabile che non vengano concesse risorse adeguate per mantenere gli organici operativi almeno al minimo previsto e si continui a spendere risorse per progetti che comunque non riusciranno a garantire standard di sicurezza adeguati. Concludendo, il CONAPO ha fatto inoltre sapere che dell'argomento ha interessato i vertici del Ministero degli Interni, del Dipartimento e lo stesso Prefetto di Macerata, ora spetta loro dimostrare se in questo momento storico particolare legato alle dinamiche sanitarie del COVID-19, hanno a cura l'incolumità dei propri uomini o se intendono continuare favorire questo progetto nonostante i fondati timori e le perplessità rappresentate dalla segreteria CONAPO a nome di tutto il personale del Comando VVF di Macerata".
Una distesa di campi arati illuminata dal tiepido sole pomeridiano: è ciò che si intravede tra le tende dello studio di Daria Carpineti, vincitrice della XIV edizione del Premio Nazionale delle Arti nella sezione Decorazione.
Non è difficile intuire quale sia l’elemento primordiale o deriva personale della sua ricerca: la terra.
Parlaci un po’ del tuo lavoro
"Innanzitutto penso che un artista non lavora mai scisso da ciò che vive, è un rapporto simbiotico in cui ciò che vivi, osservi, sperimenti, si riflette automaticamente in ciò che presenti. La scelta della terra proviene proprio da questo, perchè provengo da una famiglia contadina, e intorno a me vedo una distesa di materiale infinito: tanti colori, tante varietà da perdersi, e da qui è iniziata tutta la mia ricerca.
Ho avuto il supporto di manuali antichi come il Cennino Cennini, scritto nel Tredicesimo secolo, come di moderni testi di geologia, fino a trovare nella decantazione la tecnica ideale per estrarre il colore. Consiste nel riempire di terra dei grossi contenitori e attraverso più sciacqui con acqua demineralizzata e lunghi periodi di riposo permette la stratificazione del terreno, dal quale poi ricavo lo strato che mi interessa.
Le mie sperimentazioni riguardano terre locali, e nel corso degli anni ho creato un campionario tutto mio con il quale posso dipingere: dalla Terra di Montelupone, alla Terra di Potenza Picena, alla Terra di Treia bruciata per farne alcuni esempi.
Al di là dell’estrazione dei pigmenti la terra prima di tutto però, è materia: ho avuto la fortuna di assistere al restauro del Borgo di Villa Ficana, uno splendido borgo di case in terra cruda nei pressi del centro di Macerata trasformato in Ecomuseo, e ciò mi ha permesso di approfondire la ricerca sulle tecniche utilizzate sperimentando in prima persona attraverso una serie di lavori scultorei.
Si tratta di una tradizione antica ma molto diffusa in questa area, come testimoniano alcuni reperti a Corridonia, e fin da piccola ero affascinata dall’idea che l’uomo dalla terra potesse ergere e modellare la propria casa, che questa necessitasse di continua manutenzione altrimenti sarebbe ritornata dalla terra da cui proveniva.
La terra è un medium che parla da sé; è stratificazione del tempo e assorbe le impronte umane, come testimone delle nostri radici e di come le tradizioni ci uniscano e contraddistinguano allo stesso tempo".
Viviamo in un’epoca in cui il digitale ha preso sempre più piede, come ti poni di fronte ad esso?
"Riconosco che in questo particolare periodo sia indispensabile, perchè è l’unico mezzo al momento che permette di ricevere riscontri da altre persone; tuttavia è necessario secondo me non farsi assorbire completamente dal mondo virtuale, ricordando che è la materia ciò da cui veniamo e le nostre radici a dettare chi siamo.
Mi interessa in particolare l’aspetto del crocevia, un elemento che può essere considerato l’unione tra più strade e allo stesso tempo una diramazione di queste ultime verso altrettanti incroci. Se ora questi crocevia esistono a livello virtuale e si chiamano social network (e potremmo intendere l’intera rete web), fino a pochi anni fa erano le tradizioni locali a creare unione, ad esempio una serie di edicole votive sparse nell’intero territorio che diventavano pretesto di unione: è affascinante pensare come nel mese di maggio, dedicato alla Madonna, le persone raggiungessero l’edicola più vicina a casa alla stessa ora e pregassero dicendo le medesime parole che viaggiavano su tutte le vene della città, creando la connessione di un rito che si estendeva addirittura in tutta Italia. Posso affermare quindi che l’arte è un mezzo per inchiodare memorie".
Cosa sta significando per te questo periodo di chiusura?
"Come per chiunque, bisogna ricalcolare tutto. Questo può essere considerato un punto zero per ricominciare da capo, sia nel pensare le cose che facciamo sia nel come agiamo, come realizzare i nostri progetti. Ho vissuto in prima persona la chiusura di una mostra causa covid lo scorso marzo: vi era uno spiazzamento generale e questo ha portato me, come molti altri, ad una certa chiusura iniziale dettata dall’incertezza, non si riusciva a capire nemmeno se si sarebbe trattato di una sospensione temporanea o che avrebbe comportato tempistiche più durature.
Penso però che la comunicazione con l’esterno sia fondamentale, l’arte ha bisogno di essere divulgata tanto quanto l’artista necessita di un riscontro, una critica, che sia positiva o negativa. Per questo a livello di impostazione i miei progetti hanno anche un aspetto, una fruizione, a livello virtuale".
Quindi per te il “mondo virtuale” è un canale di comunicazione in cui reinventarti ma l’attaccamento al territorio è comunque centrale
"Penso che la creazione di spazi sia stata indispensabile, ma ora non basta più una foto in una mostra virtuale per comunicare con l’arte, deve essere pensata in maniera differente dal principio. Quello che si sta formando è una modificazione del concepimento dell’opera, definibile come “opera mista”, fruibile sia dal punto di vista materiale che digitale.
Potrei dire che sto andando parzialmente controcorrente, perchè tutto il tempo che si passa ora come ora attaccati ad un social network mi porta al contrario a fortificare l’attaccamento alla mia realtà, a vedere una ricchezza che altri non percepirebbero a colpo d’occhio, perchè sento nelle persone attorno a me svanire il ricordo di alcuni antichi riti che caratterizzano il nostro territorio. Il territorio è l’impronta di una storia e l’innovazione ha le sue radici nella tradizione, non dobbiamo mai scordarlo".
Terza vittoria consecutiva su tre gare ravvicinate per un’inesauribile CBF Balducci HR Macerata, che fa bottino pieno anche contro la Green Warriors Sassuolo con una prestazione quadrata che permette alla formazione di coach Luca Paniconi di continuare la sua marcia nei piani alti della classifica di Pool Promozione.
Entrambi i tecnici confermano i sestetti consolidati delle ultime gare: CBF Balducci con la diagonale Peretti-Renieri, Lipska e Pomili in banda, Mancini-Martinelli al centro e Bisconti libero; risponde la Green Warriors con la diagonale Pasquino-Antropova, Dhimitriadhi e Salinas schiacciatrici, Busolini e Civitico centrali, Falcone libero.
Avvio punto a punto prima dell’allungo in partenza di Macerata con gli attacchi di Pomili ed il muro di Mancini che vale il 9-5. Salina e Busolini (ace) riportano in scia Sassuolo, che aggredisce il cambio palla della CBF Balducci senza però riuscire a trovare il break che impensierisca la formazione di casa, almeno fino al turno al servizio di Dhimitriadhi, che vale il pareggio ed il primo sorpasso delle ospiti (15-16).
La verve offensiva di Lipska tiene in scia la CBF Balducci, ma la veloce di Civitico consegna tre set ball a Sassuolo (21-24).
Quando però Dhimitriadhi sbaglia la prima, il turno al servizio di Lipska mette pressione sulla ricezione di Falcone e Salinas: Renieri annulla la seconda, Dhimitriadhi va ancora out ed il muro di Martinelli ribalta la situazione, 25-24. Antropova annulla il set ball di Macerata ma il suo servizio a rete dà ancora una chance alle padrone di casa, che chiudono il set con un muro di Mancini sulla pipe di Salinas per un incredibile 27-25.
Finale di set corroborante per la CBF Balducci che apre bene il secondo parziale con gli attacchi di Pomili e Renieri che portano Macerata avanti sul 9-6, Antropova sale di tono per trascinare le compagne ma le locali rispondono con la ricezione di Pomili e Lipska e la presenza in attacco e a muro di Mancini che trova due punti consecutivi per il 14-10.
È però l’opposta di Sassuolo a trovare il cambio palla per il turno al servizio di Salinas che rimette tutto in discussione con il pareggio trovato da Dhimitriadhi (15-15); Paniconi inserisce Maruotti in banda per Pomili mentre Martinelli al centro si scatena, chiudendo ad ogni tentativo di break di Sassuolo fino al 18 pari.
Maruotti mura su Antropova per il controsorpasso della CBF Balducci, che prende campo con gli attacchi dell’MVP Lipska, che portano Macerata sul 24-21. È allora Peretti a murare su Antropova per il punto finale.
Inizio di terzo set molto equilibrato, sulla falsariga del primo, è però la Green Warriors a trovare il primo break con il turno in battuta di Pasquino che crea problemi alla ricezione di Macerata (8-12). Paniconi allora fa rifiatare Peretti gettando nella mischia Galletti (l’ex di giornata) e quando Lipska trova il cambio palla, la CBF Balducci inizia a ritrovare la quadratura in difesa, con l’apporto di Bisconti e di tutta la squadra: il muro di Martinelli apre la strada agli attacchi di Lipska e Renieri che trovano il 13 pari.
Lo stallo procede fino al 20-20 quando l’ottimo turno al servizio della neo entrata Giubilato mette il set sulla via di Macerata; i muri vincenti di Galletti e Martinelli e due colpi di Lipska danno ben quattro match ball alle padrone di casa e l’out di Antropova mette fine alla contesa. L’en plein dunque per la CBF Balducci, importante per approcciare con convinzione la prossima dura trasferta di Roma del 25 aprile.
“Un po’ di rammarico per il primo set c’è, ma è un rammarico generale per quanto si è visto nel corso di tutta la gara – ha dichiarato il tecnico della Green Warriors Enrico Barbolini – Per buoni tratti della partita siamo stati in grado di giocarcela con una squadra del valore di Macerata. Forse il punteggio di 3-0 ci punisce un po’ troppo per quello che abbiamo fatto in questa partita, però credo che il fatto di aver giocato in certi frangenti alla pari ci deve dare convinzione per il prosieguo del campionato, al di là del risultato.”
“Recuperare il primo set ci ha dato il vantaggio del risultato ed anche una certa tranquillità – il commento di coach Luca Paniconi – Fossimo andati sotto forse avremmo avuto qualche problemino in più. Lo abbiamo vinto con la caparbietà e la bravura delle ragazze, per l’ennesima volta abbiamo rimontato tante situazioni e questo è sintomo di una crescita importante a livello di determinazione e convinzione. In alcuni momenti non siamo stati ordinati e precisi come al solito, ma siamo stati bravi a ricompattarci e a ottimizzare quelle che sono le nostre qualità.”
CBF BALDUCCI HR MACERATA – GREEN WARRIORS SASSUOLO 3-0
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Pomili 5, Mancini 11, Peretti 1, Lipska 17, Martinelli 12, Renieri 12, Bisconti (L), Maruotti 3, Galletti 2, Giubilato. Non entrate: Rita, Sopranzetti (L), Pirro. All. Paniconi.
GREEN WARRIORS SASSUOLO: Pasquino 4, Salinas 3, Civitico 8, Antropova 16, Dhimitriadhi 6, Busolini 6, Falcone (L), Magazza 1, Zojzi. Non entrate: Pelloni (L), Spinello, Ariss, Fornari, Ferrari. All. Barbolini.
ARBITRI: Verrascina, Salvati.
PARZIALI: 27-25 (26’), 25-21 (25’), 25-20 (25’).
NOTE: CBF Balducci 8 errori in battuta, 1 ace, 14 muri vincenti, 63% ricezione positiva (34% perfetta), 40% in attacco; Green Warriors 6 errori in battuta, 2 aces, 9 muri vincenti, 51% ricezione positiva (22% perfetta), 28% in attacco.
“È legittimo che Saltamartini abbia cambiato impostazione, ma che per giustificarlo utilizzi una serie di calunnie e offese verso chi ha lavorato sinora sul nuovo ospedale di Macerata è inconcepibile".
Così Angelo Sciapichetti, ex assessore regionale del Partito Democratico e attuale presidente della Croce Verde di Macerata, ha snocciolato - nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la sede del Pd di Macerata, in via Spalato - quelli che definisce i 7 "falsi d'autore" dell'assessore Filippo Saltamartini in merito al progetto del nuovo ospedale portato avanti dal centro-destra.
Falsi che si riferiscono a quanto affermato dallo stesso Saltamartini durante la conferenza stampa organizzata una settimana fa, assieme al sindaco di Macerata Sandro Parcaroli (leggi qui).
Sciapichetti rivendica, al primo punto della sua lista, come "mai e poi mai si sia parlato di ospedale unico sotto la Giunta Ceriscioli. Se così fosse i sindaci della provincia di Macerata (compresi quelli di Tolentino, Camerino, Civitanova e San Severino) durante l'assemblea del 27 ottobre 2017 non avrebbero certo votato favorevolmente all'unanimità la localizzazione alla Pieve di Macerata. La verità è che si è sempre parlato di ospedale di primo livello".
"Perchè mai, altrimenti, - chiede Sciapichetti - avremmo finanziato con 14 milioni di euro il progetto dell'ospedale di comunità di Tolentino, che doveva essere cantierabile a maggio 2021 e per il quale, ad oggi, invece mi risulta che non sia stato ancora completato il progetto definitivo?".
"Il Decreto Balduzzi prevede complessivamente, per l'Area Vasta 3, 1100 posti letto (3 ogni 1000 abitanti per le acuzie e 0,7 posti letto per le post acuzie) - aggiunge l'ex assessore regionale -. L'ospedale di primo livello avrebbe occupato al massimo 550 posti letto. Continuare ad insistere sulla parola unico significa offendere l'intelligenza dei maceratesi".
Il secondo "falso d'autore" dell'assessore Saltamartini messo in luce da Sciapichetti riguarda, invece, la bocciatura da parte del Dipe del progetto presentato dalla Regione Marche sotto l'Amministrazione Ceriscioli: "Non è assolutamente vero - tuona -. Il 2 aprile del 2020 il Documento per la programmazione e il coordinamento della politica economica ha esaminato la proposta e, nel documento in cui ha effettuato delle osservazioni tecniche, le si definisce non vincolanti. Non esiste, dunque, nessuna prescrizione vincolante".
Allo stesso modo, Sciapichetti sottolinea come nessuna commissione tecnica abbia dato parere negativo all'idea di project financing portata avanti dalla Giunta Ceriscioli: "Commissione che, peraltro, non esiste - afferma -. Si tratta di un gruppo di lavoro della Regione Marche che si è insediato nell'agosto del 2019 e che ha scelto il progetto presentato da Itinera per il nuovo ospedale di Macerata, per poi trasmetterlo il 31 gennaio 2020 tramite Pec al Dipe per ottenere un giudizio sullo stesso".
L'unica concessione che l'ex assessore regionale Sciapichetti fa a Saltamartini riguarda i costi di realizzazione dell'opera tramite project financing, più alti rispetto alla via scelta dall'attuale assessore alla sanità (appalto tradizionale).
"Il costo del project financing ammonta a 520 milioni di euro a fronte di un'ipotesi di costo con appalto tradizionale di 350 milioni - spiega -. Si tratta di una differenza di 170 milioni, e non di 300 come affermato dall'assessore Saltamartini che, inoltre non sa, che la proposta di finanza di progetto prevede la gestione del calore e della manutenzione ordinaria e straordinaria di tutte le apparecchiature sanitarie che, da sole, hanno un valore di 32 milioni di euro".
Sabato scorso Saltamartini aveva, inoltre, bollato come un bluff il progetto della Giunta Ceriscioli. Accusa nuovamente respinta da Sciapichetti: "Il realtà, come certifica il Dipe, il progetto c'è ed è un progetto di massima avanzato così come richiesto per il partnerariato pubblico-privato. Se poi lo riteneva così un bluff, perché lui nel volantino della campagna elettorale ha messo al primo posto il progetto del nuovo ospedale della Pieve, utilizzando peraltro la foto del progetto che non era nemmeno ufficiale?".
Arriva poi la sesta bugia, quella che Sciapichetti, definisce la peggiore. Ovvero la promessa fatta da Saltamartini di realizzare l'ospedale, con procedura ordinaria, entro fine legislatura (5 anni ndr): "Per il progetto di project financing che avevamo elaborato nella precedente Amminitrazione regionale si prevedeva un tempo di realizzazione di 3 anni e 3 mesi. Nella seconda metà del 2021 sarebbero già potuti partire i lavori. Con la procedura voluta da Saltamartini invece, se va bene, ci vorranno dieci anni per avere il nuovo ospedale di Macerata. Quando ci vengono a dire queste cose, ci prendono in giro. Sono dichiarazioni di distrazione di massa".
"Ricordo all'assessore - dice Sciapichetti - che nella precedente amministrazione regionale sono stati investiti 42 milioni di euro e si sono banditi concorsi per 20 primari. Vedremo se, tra 5 anni, la Giunta Acquaroli avrà speso queste stesse somme".
Dopo aver tirato fuori dalla scarpa tutti i sassolini, Sciapichetti ha poi voluto concludere la conferenza rivolgendo un appello "alla gente seria di centro-destra".
“Non perdiamo l'occasione, l'ospedale non è né di destra né di sinistra - il suo invito -. Siamo pronti a fare una battaglia assieme al sindaco Parcaroli, perché se le sue lacrime sono vere, come credo, è arrivato il momento di scegliere se stare con la sua maggioranza e non fare l'ospedale oppure ascoltarci e garantire a Macerata l'ospedale di primo livello che merita".
Tornano le iniziative dell’associazione turistico culturale Macerart& Tour, nata proprio con la finalità di proporre eventi e attività per un rilancio della città, nonostante il difficile momento che stiamo vivendo.
Questa volta i tour saranno dedicati alle figure femminili, ricordando le nobildonne di Macerata con storie e aneddoti tra il ‘700 e l’‘800.
Una passeggiata tra i palazzi e i salotti del centro storico, attraverso le vicende di donne virtuose che hanno lasciato un segno nella storia maceratese. Il tour guidato da Daniela Perroni, guida abilitata della regione Marche, è stato organizzato in collaborazione con le Guide Turistiche delle Marche, l’Associazione Amici dello Sferisterio e con Amanuartes, che per l’occasione donerà un omaggio fatto artigianalmente a tutte le donne.
I tour sono in programma per sabato 17 aprile alle 16 e alle 16.30 (con due partenze in due gruppi) e per domenica 18 aprile alle 10.30, alle 11 e alle 16 e 16.30. I gruppi saranno contingentati e la passeggiata si svolgerànel rispetto delle della normativa anti Covid.
La quota di partecipazione è di 12 euro a persona con un omaggio a tutte le signore realizzato da Amanuartes. Quota ridotta di 8 euro per i soci dell'Associazione "Amici dello Sferisterio", biglietto gratuito per bambini fino a 12 anni e per diversamente abili.
Per info e prenotazioni: chiamare o inviare messaggio WhatsApp al 3471760893 oppure una mail a macerartetour@gmail.com
"Giù le mani da Macerata". È quanto sostiene in coro il Coordinamento delle forze di centrodestra che sostengono l’amministrazione Parcaroli, rappresentato da Sandra Vecchioni (Lega), Michele Bacchi (Forza Italia), Paolo Cotognini (Nuovo Udc), Francesco Pastori (Fratelli d'Italia) e Stefano Settimi (Pensiero e Azione).
"La Giunta Comunale e la Giunta Regionale, in questi primi mesi di mandato, stanno gettando le basi per superare i più di 20 anni di errori e ritardi del centrosinistra - si sottolinea in una nota congiunta -. L’impegno è soltanto uno: portare a termine il programma del Centrodestra premiato dagli elettori nelle elezioni dello scorso settembre e che mette al centro la realizzazione a Macerata di un nuovo Ospedale di primo livello".
"Tutto il resto sono chiacchiere! A coloro che sono impropriamente intervenuti su questo tema fondamentale per il territorio provinciale diciamo forte e chiaro che Macerata non si tocca!" concludono Vecchioni, Bacchi, Cotognini, Pastori e Settimi.
Prosegue l’ampliamento dell’attività di rappresentanza che la CNA Macerata sta ponendo in essere sia sui territori sia nei vari settori produttivi. Ultimo tassello in ordine di tempo la creazione del nuovo raggruppamento di mestiere dedicato ai restauratori della provincia di Macerata
Si è quindi svolta ieri, in modalità on-line, la prima assemblea elettiva dei restauratori CNA che ha individuato la composizione e le priorità della presidenza provinciale di mestiere. In avvio di conferenza sono stati condivise con gli artigiani presenti le novità riguardanti il protocollo di sicurezza anti Covid per le imprese e le disposizioni in merito alle vaccinazioni in azienda, raccogliendo le necessità e le proposte specifiche del settore.
Gli associati restauratori CNA Macerata hanno quindi individuato Alessandra Bellucci come nuova presidente che guiderà il gruppo di lavoro composto, oltre che dalla stessa presidente, da Adriana Malpiedi, Maria Pia Topa e Milko Morichetti.
La neo presidente ha esposto le priorità del suo programma per il quadriennio che ha difronte: “dobbiamo riuscire a fare riconoscere alla figura del restauratore tutta la professionalità che incontestabilmente ha. Troppo spesso negli appalti pubblici si tenta di escludere la nostra figura senza badare al valore qualitativo dell’opera. Occorre che le amministrazioni pubbliche tengano sempre conto di questo aspetto se vogliamo mantenere intatte nel tempo le nostre bellezze”.
Milko Morichetti ha quindi sottolineato la necessità di fare rete: “come restauratori ci dobbiamo integrare nel sistema economico più ampio presente sul territorio; auspico pertanto la costituzione di una rete con il sistema imprenditoriale che ruota intorno alla ricostruzione post sisma, con le imprese edili, con le amministrazioni pubbliche, con la Curia e con il Sovrintendente. Far parte di reti è anche un requisito indispensabile per non precluderci la partecipazione agli appalti più grandi. Avvertiamo per questo - prosegue Morichetti - la necessità di sviluppare un servizio informativo più efficace e capillare sulle procedure di gare ed appalti in essere”.
Il mestiere del restauratore, come è emerso chiaramente dall’assemblea, è strettamente collegato con la cultura e quindi con il settore turistico: “il turismo – ha concluso la neo presidente Alessandra Bellucci - sarà uno dei motori della ripresa economica post-pandemia; dobbiamo fare in modo che quando i turisti torneranno, trovino il nostro territorio più bello che mai”.
I restauratori che vogliono aderire al progetto CNA possono contattare gli uffici dell’Associazione su tutto il territorio provinciale.
Arianna Giulianelli aveva già ricevuto gli auguri per la laurea, ormai prossima, dal Presidente della Repubblica in persona, quel giorno del 15 ottobre quando dal palco del teatro Lauro Rossi la ragazza aveva raccontato la sua esperienza universitaria di studentessa con disabilità per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Macerata, il 730ntesimo dalla fondazione.
“Mi sono sempre fatta condizionare - aveva detto allora - dalle persone che mi dicevano: ‘Sai, nella tua situazione, non riuscirai ad affrontare un percorso di studi universitario’. Oppure da chi, al contrario, sosteneva che i miei risultati fossero frutto del pietismo mostrato dai docenti nei miei confronti. Ma ho avuto la determinazione di dimostrare a me stessa e agli altri che non ci sono né barriere né limiti se, come me, vuoi raggiungere un obiettivo e hai una forte voglia di riscatto”.
Oggi la commissione, presieduta dal direttore del Dipartimento Stefano Pollastrelli e riunita in via telematica, l’ha proclamata dottoressa magistrale in giurisprudenza. La sua tesi in diritto di famiglia era incentrata sul tema “Riflessioni sulla legge per le adozioni di minori di età”, relatore Enrico Emiliozzi, correlatore Tiziana Montecchiari.
“Ringrazio la dottoressa Giulianelli – è stato il saluto del rettore Francesco Adornato - per l’esemplarità del suo percorso, per la forza dimostrata e per l’intervento, altrettanto esemplare, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico alla presenza del presidente della Repubblica. Ecco, questa è l’università, una comunità di persone, studenti e docenti, giovani e meno giovani, donne e uomini, di cui andiamo fieri”
Proseguono costantemente i controlli della Polizia locale del Comune di Macerata, guidata dal comandante Danilo Doria, nell’ambito di una programmazione frutto di una attenta analisi delle problematiche connesse al territorio comunale segnalate anche dalla cittadinanza.
In seguito alle attività svolte, dal primo gennaio ad oggi, gli agenti hanno elevato 120 sanzioni per mancata revisione dei veicoli fermati mentre 37 hanno riguardato la mancanza di assicurazione con relativo sequestro dei mezzi.
Sul fronte velocità le zone maggiormente attenzionate sono state quelle di Valleverde, dove si trova il nuovo punto vaccinale, via dell’Acquedotto, Montanello, la Pieve e la cosiddetta Carrareccia: “In queste aree – afferma il Comandante Doria - le multe elevate sono state diverse, di cui circa una ventina grazie all’ausilio del telelaser. I controlli proseguiranno regolarmente soprattutto nelle ore di punta e in vista della bella stagione per garantire la sicurezza stradale che rimane uno dei punti fondamentali della nostra attività”.
Giocata ieri sera la terza gara di campionato Under 17 tra Volley Potentino e Associati Fisiomed Macerata sul campo Scuola Mestica di Civitanova Marche.
Una partita molto combattuta anche se giocata in tono minore dalla compagine maceratese comunque uscita vittoriosa per 3 a 1 per la terza consecutiva vittoria in campionato.
La Fisiomed si presenta con la diagonale Giacomini - Vega, bande Bettucci e Cavagna, centrali Paulini e Pesciaioli, libero Falcetta e a rinforzare Thakkol.
Primo set che vede le due squadre giocare a viso aperto pur con molti errori da entrambi le parti, Volley Potentino subito avanti e i maceratesi che non riescono ad arginare gli attacchi avversari e che condurranno il set fino al 20 – 13. A questo punto Coach Mobbili corre ai ripari chiamando time out chiedendo ai ragazzi una reazione di orgoglio che arriva puntuale fino al raggiungimento del 19 a 21 con un tennistico sei a uno.
Finale di set palpitante che vede l’orgoglio “pistacoppo” tramutarsi in vittoria set 23 a 25.
Secondo set fotocopia del primo ma a parti invertite. Stavolta è la Associati Fisiomed Macerata a partire di slancio e condurre sempre fino al 19 a 8. Il volley Potentino a questo punto dopo il time out si scrolla di dosso le paure della debacle e riesce a portarsi sul 19 a 23 limitando il gap, e successivamente sul 22 a 23 per un secondo finale di set ancora tiratissimo.
Coach Mobbili chiede a sua volta time out e con una zampata finale i ragazzi biancorossi riescono a portare a casa il secondo set 23 a 25.
Terzo set molto più equilibrato con la Associati Fisiomed che gioca il peggior set della gara. Si gioca punto a punto con sorpassi e controsorpassi ma stavolta è il Volley Potentino che la spunta al rush finale vincendo il set per 25 a 21.
Si va al 4 set ancora molto equilibrato giocato sempre punto a punto con un Volley Potentino molto più aggressivo in attacco ed i maceratesi impacciati che non riescono a trovare il bandolo della matassa per condurre in porto la gara. Alla fine tutto è bene quel che finisce bene e la Associati Fisiomed Macerata con orgoglio ritrovato allungano sul finale di set vincendolo 25 a 22 vincendo così la partita.
Un passo indietro nel gioco espresso dalla squadra di coach Mobbili, troppi errori sia in attacco che in difesa, derby molto sentito, dove comunque Cavagna mvp anche questa volta mette a segno 29 punti.
È stata la partita degli ace: quelli messi a segno dalla Associati Fisiomed Macerata sono stati ben 19 totali di cui 7 del palleggiatore Giacomini, 5 di Cavagna, 4 di Bettucci, 2 di Paulini ed 1 di Pesciaioli.
ASSOCIATI FISIOMED PALLAVOLO MACERATA
Bettucci (15) Cavagna (29) Vega (13) Paulini (2) Pesciaioli (2) Giacomini (7) Falcetta, Thakkol, Allenatore Sandro Mobbili.
Il 15 marzo sono entrati nell’arena della campagna vaccinale anti-Covid oltre mille medici generici marchigiani che si sono occupati delle somministrazioni delle dosi agli ultraottantenni impossibilitati a raggiungere i 15 punti vaccinali allestiti sul territorio regionale in quanto non deambulanti.
Una prima fase dell’opera che si sta avviando proprio in questi giorni alla conclusione e ora nelle Marche ai circa 88mila anziani tra i 75 e i 79 anni ma per i medici di famiglia sarà il momento di pensare non solo a questa specifica fascia ma anche i cargiver in programma per il prossimo lunedì. Un'attività importante volta anche ad alleggerire la pressione nei centri vaccinali di cui abbiamo parlato con il dottor Francesco Tasso, medico di medicina generale di Macerata.
A circa un mese dall'inizio delle inoculazioni, come sta procedendo la vostra attività nell'ambito dell’imponente campagna vaccinale in atto?
"Per quello che riguarda il nostro compito, cioè il vaccinare i pazienti che non possono uscire di casa in quanto allettati, siamo quasi agli sgoccioli. Sono rimasti solamente quei casi che nel frattempo hanno avuto problemi, ovvero che si sono prenotati sul sito dell’Asur e poi sono sopraggiunte delle patologie che ne hanno impedito le iniezioni ma stiamo parlando di pochi soggetti. Tant'è che ora siamo passati avanti, iniziando a vaccinare i pazienti fragili, vale a dire soggetti affetti da patologie particolari come qualche diabetico che non era afferente al centro anti-diabete di Macerata. Da lunedì inizieremo la campagna di vaccinazione per la fascia che va dai 70 ai 79 anni e soprattutto i caregiver cioè quelli che fanno assistenza alle persone ferme a casa".
Quanto è stato importante l’accordo sottoscritto tra la categoria dei medici di famiglia e la Regione Marche nell'ottica dell’alleggerimento del lavoro all'interno degli hub vaccinali del territorio?
“Di sicuro è stato fondamentale perché noi medici di famiglia conosciamo meglio i pazienti. In questo modo, inoltre, le unità dapprima preposte alla vaccinazione domiciliare possono continuare ad operare negli hub vaccinali, in modo da smaltire più rapidamente le liste d'attesa".
Avete avuto problemi con il reperimento delle dosi da somministrare, considerando anche il disagio provato da alcuni utenti, tant'è che una parte ha addirittura rifiutato, nel ricevere il vaccino AstraZeneca?
“Questo purtroppo è un problema legato alla tanta disinformazione che c'è e alle tante notizie fuorvianti che girano. Non si può un giorno dire una cosa e il giorno dopo dire l'opposto: è normale che il paziente si disorienta. Se si guardano le statistiche, si vede che gli effetti collaterali del vaccino AstraZeneca si vanno a ritrovare anche con gli altri vaccini. Per quel che mi riguarda le dosi non sono mancate, c’è stata qualche difficoltà in merito ai rifiuti di AstraZeneca in quanto se si apre una fiala - grazie alla quale si possono vaccinare sino a 10 pazienti - bisogna finirla in almeno 6 ore. Di sicuro i benefici del vaccino sono più degli effetti collaterali".
Da poco le prime dosi sono state somministrate a tutti gli over 80 marchigiani che si sono prenotati presso i centri vaccinali. Quali sono state le vostre principali difficoltà nello svolgere il vostro lavoro?
"Difficoltà particolari non ce ne sono state, il grosso del lavoro è stato quello di rintracciare i pazienti. Non è mancato lo spirito collaborativo tra noi medici. La condivisione delle operazioni nella medicina di gruppo è stata decisiva per far sì che il tutto si svolgesse nella maniera più snella possibile. Facciamo un esempio, nel caso in cui nella stessa lista fossero inseriti 11 pazienti da vaccinare tutti nello stesso giorno, tra colleghi si provvede alla divisione delle fiale di modo che ognuno ne processi 3-4 a testa"
Quali tempistiche si sente di dare per la conclusione delle somministrazioni per quanto concerne le categorie fragili e gli over 80?
"Qualche mio collega ha già finito di vaccinare gli over 80 di sua afferenza. Molto dipende dalla quantità di pazienti che si hanno in carico e dalla loro età. Penso che, in una decina di giorni, vaccineremo anche tutti i pazienti appartenenti alle categorie fragili. Per le prossime settimane si pensa più che altro alla fascia d'età 70-79 anni e ai sessantenni. Quello che ci frena un po' è tutta la burocrazia che c'è dietro, con fogli, liberatorie e quant'altro che può creare dei disagi ai pazienti soli, che non hanno nemmeno figli. Devo dire che però il sito delle Poste funziona bene ed è velocissimo oltre che affidabile, quini non sono stati riscontrati problemi al momento della prenotazione".
Sono stati avviati questa mattina i lavori di asfaltatura dell’importo di 400mila euro su diversi tratti della provinciale 10, “Bivio Vergini - Civitanova Marche”.
La Provincia di Macerata ha aggiudicato l’appalto alla ditta T. & S. Consorzio Trasporti e Servizi Società Cooperativa Consortile di Senigallia.
L’intervento, previsto nel bilancio dell’Ente per l’anno 2021 e finanziato con le risorse messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) per la sicurezza delle strade, ricade sul territorio del Comune di Macerata e di Morrovalle.
Sulla stessa strada, l’Amministrazione provinciale sta intervendo per il risanamento strutturale del ponte, in muratura di mattoni, che attraversa il fosso Trodica, circa 6,5 km dopo Macerata in direzione Civitanova, a cavallo tra il territorio del capoluogo e Morrovalle. In questo caso il lavoro ha un importo complessivo di 100.000 euro, è finanziato con risorse proprie dell’Ente ed è stato appaltato alla ditta Euroscavi di Castelraimondo.
“Dallo scorso ottobre abbiamo approvato numerosi progetti per i lavori stradali - ha affermato il presidente Antonio Pettinari -, proprio con l’intenzione di avviarli in questo periodo, utilizzando subito tutte le risorse messe a disposizione dal Governo”.
Riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione del conigliere regionale della Lega Anna Menghi in merito all'ospedale di Macerata.
“Non ho voluto nutrire la polemica sollevata dal Pd all’indomani della conferenza stampa che si è svolta sabato scorso, presso la sede del palazzo municipale, a Macerata, per fare il punto sulla questione del nuovo ospedale, tema già affrontato nel corso dell’ultima campagna elettorale e tornato alla ribalta in queste settimane di grande preoccupazione per la pandemia in atto. Non sono intervenuta, nonostante le numerose richieste, anche da parte dei giornalisti, perché credo che questo non sia il tempo dei conflitti, bensì di una ritrovata pace tra le forze politiche, visto che in ballo c’è il futuro di un Paese che dobbiamo ricostruire, da tutti i punti di vista. Ho ritenuto che farlo avrebbe alimentato quel bisogno, anche un po’ narcisistico se vogliamo, di visibilità e attenzioni da parte di chi, abituato ad averne in abbondanza negli oltre vent’anni di governo della sinistra a Macerata e nelle Marche, non è stato mai disposto, fin dall’inizio di questa nuova legislatura, ad accettare la sconfitta e a farsi da parte, dando vita, semmai, ad un’opposizione onesta e costruttiva, per il bene dei territori amministrati.
Quando però la polemica è andata oltre il limite della decenza politica, ho risposto positivamente all’invito di dire la mia, considerandola un’occasione di chiarimento ad ampio raggio.
L’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, con il quale sono in contatto giornaliero, ha già avuto modo di chiarire che l’ospedale nuovo a Macerata si farà. Non si tratta di un vezzo estetico, ma della necessità di dotare il capoluogo maceratese di un nosocomio all’altezza delle sue risorse umane eccellenti, medici e infermieri che da anni (troppi) attendono spazi e mezzi adeguati per svolgere al meglio il proprio lavoro e che invece hanno operato fino ad oggi in strutture vecchie e fatiscenti, con strumentazioni non sempre in grado di garantire alti standard nella cura dei malati.
Tale concetto, ribadito dal Sindaco Sandro Parcaroli in più occasioni, non è in discussione e mi stupisco di come qualcuno abbia tentato di mistificare, tirando in ballo fatti mai accaduti e definendo chi se ne sta occupando un illusionista, capace di ingenerare confusione nei cittadini o, cito testualmente, di cancellarne i diritti a vedersi realizzato quanto invece promesso (solo promesso purtroppo) dalla sinistra in questi ultimi anni.
Per chi come me è abituato a non fare di certi temi un motivo di propaganda, la verità dei fatti conta più di tante parole e i fatti dicono come stanno le cose, al di là di ogni ragionevole dubbio.
Se domani Saltamartini andasse al Ministero per firmare l’accordo, come ha raccomandato oggi l’ex Governatore Ceriscioli in un’intervista, non partirebbero i lavori per 230 milioni come ha detto, in quanto tale accordo non esiste. E questo non lo dico io, ma gli organismi preposti per il controllo, gli stessi che il PD ha nominato e voluto, i quali, a proposito della procedura di project financing, fanno sapere che, una volta fatta la proposta, tale procedura, avrebbe dovuto essere approvata dall’Amministrazione, la quale invece, su tale atto, non si è mai espressa. Tale circostanza, facilmente documentabile, avrebbe avviato, in caso di approvazione, la procedura di gara, fatto quest’ultimo che non è mai avvenuto. E non è tutto.
L’ex Governatore Ceriscioli fa sapere per mezzo stampa che la proposta di project financing è stata anzitempo mandata all’Anac, perché ne approvasse il contenuto, ma anche questo non risulta agli atti. Ad oggi la proposta è stata unicamente presentata al DIPE, dipartimento della presidenza del Consiglio dei Ministri per la programmazione e il coordinamento della politica economica, per un parere consultivo, ricevendone, peraltro, una serie di indicazioni di miglioramento, a riprova della fase embrionale in cui ancora si trova il progetto decantato da chi in questi giorni, sui giornali non fa che sparare a zero contro tutti.
Dico anche che, a casa mia, quando vuoi costruire un edificio, devi prima avere un terreno disponibile su cui farlo. Al momento non c’è neppure l’accordo con i privati per quello che era stato individuato come unico e disponibile all’edificazione di un polo ospedaliero più ampio di quello attuale. Dire il contrario è una menzogna facilmente verificabile, perché chi fa politica sa (lo sanno pure i cittadini per fortuna) che la pubblica amministrazione parla attraverso i suoi atti, si esprime attraverso i percorsi cui i suoi tecnici danno vita e noi del centro-destra su quelli siamo sempre disposti e pronti a confrontarci, anche pubblicamente, in modo leale.
Tutto il resto è mera propaganda politica, cavalcata, lo ripeto, da chi non è disposto a riconoscere il valore dell’avversario. E mi dispiace che i cittadini, già provati da un anno di pandemia e dalla crisi economica più grave della storia, debbano assistere alla dispersione di energie preziose che dovrebbero invece essere impiegate nella soluzione ai gravi problemi del Paese.
Il centro destra ha sempre espresso chiaramente, anche in campagna elettorale, di non approvare la visione ospedale-centrica della sinistra, ma di puntare a creare, rafforzandola, una sanità territoriale di qualità, capace di offrire a tutti servizi altrimenti lontani. Tale formula, già applicata in alcune regioni con successo, avrebbe garantito in questo anno dominato dal Covid19 un maggior controllo dei territori. Va da sé che l’attuale organizzazione della sanità regionale, così come voluta dai precedenti governi della sinistra, non sia adeguata a rispondere ai reali bisogni della gente. E questo non lo dice Anna Menghi, lo dicono i dati che arrivano ogni giorno sul fronte dei ricoverati in terapia intensiva e dei morti, ahimè troppi per un Paese che si considera tra i più progrediti al mondo.
C’è ancora chi strumentalizza chi non ce l’ha fatta, mentre onorarne la memoria significherebbe occuparsi seriamente di riformare una sanità che, così come è oggi concepita, non è assolutamente all’altezza di questa come di altre emergenze.
Contrariamente a quanto dichiarato da Romano Carancini in merito ad un mio presunto disinteresse verso il territorio dell’Area vasta 3, voglio dunque ricordare che sono anni che lotto per veder realizzati progetti di qualità in campo sanitario, non foss’altro perché sono una dipendente dell’azienda ospedaliera regionale da oltre vent’anni e nessuno più di me sa in quali condizioni si sono spesso trovati a lavorare gli operatori sanitari, che oggi, in tempi di Covid, tutti applaudono e ringraziano.
Io li applaudivo anche quando in Consiglio Comunale, a Macerata, facevo opposizione alle manovre vuote di una sinistra che prometteva cose irrealizzabili e li ringraziavo anche quando li vedevo fare il meglio che potevano in strutture vecchie e mal dotate di strumentazione all’altezza di una sanità evoluta.
Anche in questa occasione la sinistra ha voluto anteporre i propri interessi a quelli dei cittadini. In un momento che definire epico è poco, in cui tutti siamo chiamati ad unire le forze per il bene comune, certe polemiche non sono solo sterili e dannose, ma rischiano di alimentare quell’avversione verso la politica che è legittimamente manifestata dai cittadini nelle piazze di tutta Italia.
Il Covid deve averci insegnato almeno una cosa, che il futuro non può essere pianificato con le stesse logiche del passato. Per questo, quando si parla di nuove strutture per la sanità, è necessario considerare le nuove esigenze organizzativo-funzionali di cui un ospedale di primo livello avrà bisogno per essere all’altezza delle sfide che la scienza sarà chiamata ad affrontare nei prossimi anni. Per questo sono orgogliosa di far parte di un centro destra che, in questa regione come nel resto d’Italia, sta lottando tenacemente per far emergere il meglio che il Paese può ancora esprimere".
Esattamente due anni fa aveva commosso l’Italia laureandosi ultraottantenne in filosofia all’Università di Macerata per trovare una risposta alla scomparsa della sua amata Angela, venuta a mancare per un male incurabile. Oggi, con una votazione di 101 su 110, ha fatto il bis Italo Spinelli, operaio in pensione di Finale Emilia (Modena), con la laurea magistrale, questa volta in ricerca storica e risorse della memoria, sempre nello stesso ateneo. “A spingermi agli studi – ha raccontato - è la voglia di sapere, perché la storia è bella e bisogna saperla trattare per il verso giusto”.
Il quasi ottantacinquenne – il suo compleanno è il 21 maggio -, che cinque anni fa aveva scelto l’ateneo maceratese perché già allora offriva corsi anche online, questa volta ha discusso la sua tesi insieme ai suoi più giovani colleghi in video conferenza a causa delle restrizioni di contrasto alla pandemia, a casa, circondato dall’affetto della sorella e dei figli. Il lavoro del laureando era dedicato ai “Patrioti della bassa padana nell'Ottocento”, relatore Marco Severini,
Tradendo un’emozione comprensibile in un momento tanto importante, Spinelli ha raccontato gli anni drammatici del Risorgimento attraverso le vicende di patrioti meno conosciuti come Giuseppe Andreoli, Carlo Poma e gli undici Martiri di Belfiore “Ho scelto di fare la tesi su questi grandi uomini disposti a morire per la libertà – ha spiegato nei giorni scorsi il dottor Spinelli - perché la storia si ripete e l'uomo, purtroppo, è spesso cieco e sordo”.
A inizio della seduta è intervenuto a salutarlo anche il rettore Francesco Adornato, che ha invitato Spinelli, insieme agli altri laureati magistrali, alla cerimonia pubblica di consegna delle pergamene in piazza che l’Ateneo organizzerà a settembre per festeggiare tutti i suoi laureati a distanza. “E’ il decano dei nostri laureati. Siamo orgogliosi di annoverarlo fra i nostri studenti, un esempio per i suoi colleghi anagraficamente più giovani”.
Non poteva mancare all’appuntamento neanche Arianna Fermani, professoressa di storia della filosofia antica nel precedente corso. “Mi ha chiesto di indossare lo stesso foulard bianco che portavo il giorno della sua prima laurea”.
“Si invecchia bene solo se si resta giovani. Questa sua passione per la storia è una forma di giovinezza. Ho apprezzato il suo lavoro per questo senso di partecipazione e mi sembra bello poter vedere la grande Storia attraverso le storie di alcuni suoi protagonisti” ha concluso il correlatore Roberto Cresti.
Musicultura, il Festival della Canzone Popolare e d’Autore, ufficializza oggi i nomi dei 16 artisti finalisti della XXXII edizione del concorso che dal 1990 contribuisce all’evoluzione stilistica e al ricambio generazionale della canzone italiana, garantendo la trasparenza dei criteri di selezione e il profilo artistico dei contenuti. Sedici finalisti, sedici sguardi sulla vita, un caleidoscopio di approcci musicali. Vediamo i nomi ed i rispettivi titoli delle canzoni:
Brugnano (Napoli) - Canzoni da mangiare insieme; Elvira Caobelli (Verona) - Grazie a Dio ne sono fuori; Caravaggio (Latina) - Le cose che abbiamo amato davvero; Ciao sono Vale (Bergamo) -Tutto ciò che vuoi; Elasi (Alessandria) - Valanghe; Henna (Sondrio/Milano) - Au revoir; Lorenzo Lepore (Roma) - Futuro; Luk (Napoli) - Lune storte; Miglio (Brescia/Bologna) - Pornomania; Mille (Velletri, RM) - La radio; Sara Rados (Firenze) - Carapace; Francesca Romana Perrotta (Lecce/Forlì) - Dentro a un bar; Sesto (Trieste) – Sbalzi; Sudestrada (Forlì/Cesena) - Bazar; The Jab (Ivrea, TO) - Giovani favolosi; The Pax Side Of The Moon (Brianza) – Lombardia (dicon tutti che sei mia).
Tutti autori dei loro brani, gli artisti finalisti di Musicultura 2021 si esibiranno dal vivo in un concerto in anteprima nazionale in diretta su Rai Radio 1, la Radio ufficiale di Musicultura, e sui canali social del Festival il prossimo 23 aprile, al Teatro Persiani di Recanati.
“Abbiamo ancora in circolo l’adrenalina delle recenti audizioni live, ma ci sembra importante non rifiatare, dare continuità, pur in un periodo complicato, alla musica suonata e vissuta dal vivo. – Ha affermato Ezio Nannipieri direttore artistico di Musicultura - Alle ragazze e ai ragazzi meritevolemente arrivati fin qui auguro di godersi il concerto, per le loro canzoni ora è tempo di andare tra la gente, buona fortuna! Ma col pensiero vado anche a chi non ce l’ha fatta: quest’anno la quantità di proposte meritevoli è stata particolarmente consistente e per noi più doloroso del solito operare le scelte.”
Sarà uno special di Music Club, il noto programma radiofonico ideato e condotto da John Vignola, ad ospitare dalle 21,05 alle 23,30 la diretta di Rai Radio1, alla quale parteciperanno Marcella Sullo e Duccio Pasqua.
Gli artisti finalisti di Musicultura 2021 escono da un lungo percorso di selezione, iniziato nel mese di novembre dell’anno scorso a partire da 1.123 candidature e dall’ascolto di 2.126 canzoni, per approdare alle 63 proposte convocate a testare il loro potenziale dal vivo nel mese di marzo alle audizioni svoltesi presso il teatro Lauro Rossi di Macerata. Dopo il concerto di presentazione del 23 aprile, i brani finalisti entreranno in programmazione nel mese di maggio su Rai Radio 1, parallelamente saranno sottoposti al vaglio del prestigioso Comitato Artistico di Garanzia del Festival nonché ai gusti e al voto del popolo dei social.
In otto saliranno infine sul podio dei vincitori, due artisti eletti dai social e sei scelti dal Comitato di Garanzia, primi firmatari del quale furono nel 1990 Fabrizio De André e Giorgio Caproni e che oggi è composto da: Claudio Baglioni, Brunori Sas, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Luca Carboni, Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Frankie hi-nrg mc, Giorgia, Dacia Maraini, Mariella Nava, Gino Paoli, Antonio Rezza, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Riccardo Zanotti.
Musicultura 2021 vivrà il suo apice a giugno, nella settimana tra il 14 e il 19, con il ricco programma degli appuntamenti della Controra nel centro storico di Macerata e le serate finali di spettacolo allo Sferisterio, dove gli otto vincitori del concorso condivideranno il palco con gli importanti ospiti nazionali ed internazionali di Musicultura.
Sarà il pubblico dello Sferisterio a decretare il vincitore assoluto della XXXII edizione del Festival, al quale andranno i 20.000 euro del Premio Banca Macerata.
Confindustria Macerata ricerca un IMPIEGATO/A ADDETTO A PRATICHE AMMINISTRATIVE / CONTABILI (cod. annuncio Conf 219) con diploma di ragioneria o con laurea in economia e commercio come titolo preferenziale, comunque sempre in possesso di diploma di ragioneria.
La risorsa verrà formata con rapporto di tirocinio extracurriculare e si occuperà di pratiche di finanza agevolata, di pratiche amministrative varie anche nell’ ambito della segreteria avanzata.
Si richiede una minima esperienza in contesti aziendali, ottima conoscenza del pacchetto Office (in particolare excel). Il candidato/a ideale possiede inoltre le seguenti caratteristiche: precisione, disponibilità, capacità di lavorare in team e di organizzazione del lavoro. Zona di residenza limitrofe alla sede di lavoro.
Sede di lavoro: Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679,specificando il codice dell’ annuncio, al link :https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro(Assindustria Servizi srlsoggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
La Commissione Europea ha finanziato con 300 mila euro il progetto dell'Università di Macerata Online internship in Tourism, che si concentra sullo sviluppo di linee guida e risorse per progettare e implementare percorsi di apprendimento basati sul lavoro a distanza nel settore del turismo.
Quello turistico è stato tra i settori economici più colpiti dall’emergenza pandemica e richiede l’elaborazione di nuove strategie e formule di offerta. È quindi ancora più importante che i laureati in questo campo siano in grado di contribuire, con preparazione e competenza, all’evoluzione di questo settore economico chiave per molti Paesi europei.
II partner del progetto intendono riflettere, progettare e testare proposte per rendere il tirocinio a distanza un’opzione possibile e percorribile, come alternativa alle esperienze in luoghi fisici, che abbia lo stesso valore formativo e di crescita personale e professionale.
Come spiega Gigliola Paviotti, referente scientifico del progetto, “il lavoro online richiede abilità diverse rispetto al lavoro in un luogo fisico. Indipendentemente dalla durata dell'attuale pandemia, è probabile che l'esperienza della situazione attuale data dal Covid-19 cambierà il modo di lavorare in tutti i campi economici, perlomeno per i profili professionali che normalmente richiedono personale laureato. È importante che le università identifichino quali abilità e quali diverse caratteristiche richieda il lavoro a distanza, per poter preparare adeguatamente gli studenti al mondo del lavoro”.
“Questo programma - afferma il coordinatore Alessio Cavicchi - rappresenta una grande occasione non solo per gli studenti e per le aziende marchigiane, ma anche per la stessa Università di Macerata, che potrà sviluppare modelli sostenibili e aggiornati, in linea con le buone pratiche internazionali”.
On-it vedrà impegnati partner da quattro paesi oltre l’Italia, ossia Spagna, Francia, Croazia e Finlandia, rappresentati da università e network europei come University of La Laguna, JAMK University of Applied Sciences, Montpellier Business School, University of Rijeka, Mediterranean Universities Union, International Institute of Gastronomy, Culture and Tourism, attivi nel settore turistico.
Il progetto mira a concentrarsi anche sullo sviluppo delle competenze per il lavoro a distanza, così da aumentare l’occupabilità degli studenti in un mercato del lavoro modellato dalla trasformazione digitale.
Gli studenti delle classi quinte dell'I.T.E. 'A.Gentili' di Macerata, nei mesi di marzo ed aprile, hanno approfondito alcuni temi di economia aziendale grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Economia e Diritto di UNIMC. Sono intervenute le prof.sse Francesca Bartolacci, docente di Economia Aziendale, Elena Cedrola, docente di Economia e gestione delle imprese, Marketing e Marketing Internazionale e Emanuela Giacomini, docente di Economia degli intermediari finanziari delegata per l’orientamento in ingresso del Dipartimento.
Grande attenzione e interesse da parte degli studenti per gli argomenti affrontati: dal caso pratico di business plan, al marketing interculturale fino ad arrivare ai mercati finanziari e alle loro sfide future.
L'istituto è da sempre è attento a fornire ai suoi studenti conoscenze e competenze idonee a comprendere il mondo economico in particolare in questo momento particolare dovuto alla pandemia. Aiutare i giovani studenti a capire dove va l'economia, a comprendere gli eventi che stiamo vivendo sia da un punto di vista economico e giuridico è il nostro obiettivo principale.
Del resto “L'economia è un metodo più che una dottrina, un apparato della mente, una tecnica per pensare, che aiuta chi la possiede a trarre conclusioni corrette” (J.M. Keynes)
E in tale contesto: il lavoro? Serve studiare scienze economiche per “trovare un lavoro”? Moltissimo. Studiare economia serve. Il «sapere perché» facilita l'arte di trovare rimedi. L'economia infatti non è fuori dal nostro controllo: il nostro «destino economico» è nelle nostre mani.
Il D.S. Roberta Ciampechini, ringrazia le docenti universitarie per la professionalità e grande disponibilità che hanno dimostrato e auspica che questa serie di incontri, ormai al secondo anno, possa sempre di più contribuire alla formazione dei nostri giovani studenti.
Nel buio della notte probabilmente il conducente non si è neanche accorto di quel capriolo uscito da chissà dove, magari l'ha colpito con il rimorchio oppure di striscio.
Ciò che è sicuro è che il piccolo capriolo, saltato sulla strada dalla boscaglia e colpito di striscio, è rotolato in mezzo alla carreggiata per un pò fermandosi accovacciato proprio a centro strada, lungo il tratto che da Macerata conduce a Piediripa.
Ed è così, immobile e sanguinante, che l'hanno illuminato i fari dei veicoli che sopraggiungevano e che fortunatamente sono riusciti a notarlo nel buio.
Tutti i veicoli si sono fermati creando una barriera e chiamando i soccorsi mentre il povero cucciolo era terrorizzato e spaesato, inerme e immobile al centro della strada.
Solo una ragazza è scesa dalla propria auto e ha iniziato ad avvicinarsi all'animale che sebbene impaurito si è lasciato accarezzare. La ragazza l'ha letteralmente sollevato e portato in salvo a lato della carreggiata.
Immediata l'ulteriore chiamata al 118 resa difficile, a quanto riportato dai presenti, dalla struttura del nuovo numero unico che ha reso lunga e complessa la procedura.
Fortunatamente sul posto è giunta la volante del 113 chiamata dagli automobilisti e, subito dopo, la pattuglia della polizia stradale che ha provveduto immediatamente alla messa in sicurezza del luogo allertando contemporaneamente il servizio veterinario.
Per il capriolo alla fine molte escoriazioni, un trauma da caduta ma nulla di più, con la certezza che dopo un periodo di convalescenza, potrà tornare libero con il ricordo di una brutta esperienza addolcita dalle amorevoli carezze di una sconosciuta che, per tutto il tempo, l'ha protetto e tranquillizzato.
Sei punti su sei in terra piemontese. La CBF Balducci HR Macerata trova la seconda vittoria consecutiva esterna battendo 1-3 l'Eurospin Ford Sara Pinerolo, trovando tre punti pesantissimi per il momentaneo terzo posto (a quota 49, con 2 punti di vantaggio sulla Megabox Vallefoglia che però ha due partite in meno).
Nelle file di casa coach Marchiaro sceglie Buffo con Bussoli in banda, mentre Paniconi conferma le scelte delle ultime gare. Macerata parte subito forte con il turno al servizio di Lipska (2 aces per lo 0-4 iniziale), Pinerolo prova a rispondere ma la CBF Balducci allunga sul +5 (6-11) con un muro di Martinelli su Buffo. Quando il set sembra mettersi bene però il break di Pinerolo rimette tutto in discussione sul 10-11.
Le padrone di casa fiutano la rimonta e la pipe di Buffo permette loro di riacciuffare la parità (14-14) ma proprio l'out in battuta della giovane schiacciatrice apre la strada ad un nuovo break delle ospiti, con l'attacco di Pomili e l'out di Bussoli. È 14-17 ma Pinerolo non molla ed un muro di Gray su Lipska ripristina la parità (18-18).
Quando la schiacciatrice polacca però riporta avanti Macerata il turno al servizio di Mancini permette di riallungare fino all'ace della centrale della CBF Balducci che vale il 18-22. Zago prova a tenere in corsa Pinerolo ma un suo errore in attacco consegna il primo set ball di Macerata e la pipe out di Bussoli consegna il primo set alle ospiti (19-25).
Pinerolo non molla nulla e nel secondo set, lentamente ma inesorabilmente, guadagna terreno sulla CBF Balducci, che subisce il gioco al centro delle padrone di case ed incappa in diversi errori punto (11 nel parziale) che ne compromettono il recupero. Coach Paniconi, dopo aver chiamato time-out sul 16-12, si gioca le carte Rita e Pirro per Martinelli e Renieri ma Pinerolo tiene il vantaggio con i punti di Gray (pallonetto in primo tempo ed ace) e di Zago.
Sul 22-14 Pomili prova a suonare la riscossa ma non basta: Lipska va out ed è primo set ball per Pinerolo (24-17), Pirro lo annulla ma il secondo lo finalizza Bussoli che trova il mano-out (25-18).
Macerata che ricomincia con Rita al centro. Avvio di terzo set equilibrato, ma l'Eurospin Ford Sara trova il break importante con gli attacchi di Bussoli e Akrari (10-6); la centrale di casa si scatena anche a muro per il 12-8, Pinerolo sembra in grado di condurre in porto il parziale ma il turno al servizio di Mancini ribalta completamente l'inerzia.
Zago prima va out, poi si infrange sul muro di Peretti, il resto lo fanno gli attacchi di Lipska e gli errori offensivi di Pinerolo. Sul 14-21 Fiesoli (subentrata a Zago) riconquista il cambio palla ma è troppo tardi, l'errore al servizio di Pecorari (anche lei neo entrata) apre al turno in battuta di Peretti che ringrazia con un ace, prima che gli attacchi di Lipska e Pirro (rientrata per Renieri nel corso del set) chiudano il parziale (15-25).
Qualche errore in attacco per Macerata ad inizio quarto set ed è subito 4-1 Pinerolo, che si giova della prova a muro di Zago e trova il +4 (10-6) inducendo Paniconi al time-out. Lipska e Pomili (prima e seconda top scorer individuale del match, rispettivamente con 24 e 19 punti) con i loro attacchi permettono alla CBF Balducci di stare in scia (19-16). Gray porta a casa il punto numero 20 di Pinerolo ma Macerata risponde con gli attacchi di Rita e Mancini, ma è il turno al servizio di Pirro che sancisce il sorpasso con un ace, un attacco di Pomili ed un muro di Mancini su Zago.
L'Eurospin Ford Sara cerca la reazione ma le ospiti difendono tutto (gran duello di liberi per tutto il match tra Fiori e Bisconti) Akrari mura su Pomili prima che Peretti e Lipska trovino i punti per il 22-24. Akrari a muro annulla il primo a Lispka, che si rifà con l'attacco del 23-25 (proteste di Pinerolo che reclamava l'out). Niente vantaggi, i tre punti prendono la strada di Macerata.
EUROSPIN FORD SARA PINEROLO-CBF BALDUCCI HR MACERATA 1-3
EUROSPIN FORD SARA PINEROLO: Gray 6, Zago 15, Buffo 10, Akrari 17, Boldini, Bussoli 8, Fiori (L), Fiesoli 1, Casalis, Pecorari, Allasia. Non entrate: Nuccio, Zamboni, Guelli (L). All. Marchiaro.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Lipska 24, Martinelli 1, Renieri 3, Pomili 19, Mancini 11, Peretti 5, Bisconti (L), Pirro 5, Rita 2, Maruotti, Galletti, Giubilato. Non entrate: Sopranzetti (L). All. Paniconi.
ARBITRI: Marconi, Santoro
PARZIALI: 19-25 (23'), 25-18 (22'), 15-25 (24'), 23-25 (27')
NOTE: Eurospin Ford Sara 6 errori in battuta, 3 aces, 9 muri vincenti, 72% ricezione positiva (50% perfetta), 30% in attacco; CBF Balducci 9 errori in battuta, 6 aces, 8 muri vincenti, 64% ricezione positiva (46% perfetta), 37% in attacco.