Rifiuta il ricovero dopo aver lamentato la mancanza di un posto letto. È quanto avvenuto quest'oggi al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata. Protagonista l'83enne che, tramite il figlio, aveva lamentato ieri la mancanza di un letto adeguato al suo peso dopo essersi recato al nosocomio. Nell'occasione era stato anche richiesto l'intervento dei carabinieri, che avevano consigliato al parente di portare una brandina da casa.
L'anziano era stato preso in cura dai sanitari a partire dalla mattinata del 28 dicembre per il peggioramento di un’infezione in seguito a una caduta avvenuta tre mesi fa, che gli ha causato la frattura della clavicola destra.
"Nel pieno delle sue facoltà mentali, ha rifiutato il ricovero in medicina proposto contro parere medico dopo essere stato informato, alle 13 di oggi, della disponibilità di un posto letto". A spiegarlo è il dottor Emanuele Rossi, direttore del pronto soccorso dell'ospedale di Macerata. L'uomo ha lasciato la struttura sanitaria con una prognosi di 10 giorni.
"Ci tengo a ribadire che il paziente - spiega il primario - è stato sempre tenuto nel lettino del pronto soccorso in maniera conforme alla normativa vigente, ricevendo il vitto come da disposizioni aziendali". "Nessuno è stato costretto a dormire sul pavimento" precisa, smentendo quanto dichiarato ieri dal figlio dell'uomo in un articolo apparso su questa testata.
In occasione delle festività natalizie, in particolar modo con l’approssimarsi del Capodanno, la polizia locale di Macerata, guidata dal comandante Danilo Doria, ha implementato in tutto il territorio comunale i controlli sulle attività commerciali, soprattutto su quelle alimentari, vigilando sul rispetto delle norme legate ai requisiti igienico-sanitari e commerciali con l’obiettivo di tutelare la salute dei consumatori.
Per quanto riguarda l’attività dell'unità operativa commercio della polizia locale di Macerata, il cui responsabile dal primo aprile scorso è il sostituto commissario Nicola Feliciani, il 2022 chiude con un bilancio positivo. Novantasei sono stati gli esercizi commerciali in sede fissa sottoposti a controllo di cui 19 alimentari, oltre ai 32 commercianti ambulanti dei mercati cittadini del centro storico e di Villa Potenza.
Dei 19 esercizi alimentari ispezionati, 8 sono pubblici esercizi - bar, ristoranti e locali con somministrazione assistita – dove è stato effettuato anche il controllo sulla normativa di sorvegliabilità e in 2 casi sono stati necessari provvedimenti da parte del Suap per la regolarizzazione di situazioni anomale.
Gli esercizi sono stati ispezionati per verificare la corretta applicazione delle normative previste a livello nazionale e regionale, come ad esempio l’esposizione dei prezzi – in questo caso sono state elevate 9 sanzioni per la totale o parziale mancanza - l’etichettatura delle merci e degli alimenti, la loro provenienza, la tracciabilità sulle scadenze dei prodotti, sul corretto funzionamento delle attrezzature e della loro manutenzione con controlli sui manuali Haccp ovvero sui documenti che ogni azienda alimentare deve possedere, indipendentemente dalla mansione principale che viene svolta al suo interno.
Sul versante polizia annonaria, l'unità operativa commercio ha provveduto a segnalare 3 esercizi commerciali per scarse condizioni igieniche o per detenzione di prodotti alimentari scaduti o in pessime condizioni di conservazione, in un caso sul posto è stato necessario l'intervento del dipartimento di prevenzione dell'Asur Area Vasta 3 per procedere al sequestro di uova prive di indicazione della tracciabilità e verdure surgelate vendute in sacchetti senza etichetta e prodotti caseari scaduti .
I controlli hanno riguardato anche la tutela del lavoro con accertamenti sui dipendenti presenti e sulla loro regolarità contrattuale (in alcune occasioni anche con l’ausilio della guardia di finanza), sugli strumenti metrici e di misurazione come le bilance (in questo caso con la collaborazione della Camera di Commercio), sui pagamenti dei tributi locali e delle occupazioni di suolo pubblico (per queste ultime sono stati elevati 8 verbali tra esercenti in sede fissa e in forma ambulante) e sulle insegne.
Inoltre gli accertamenti hanno interessato anche altre normative specifiche come il divieto di fumo (1 sanzione e segnalazione aall'Agenzia Dogane e Monopoli per vendita sigarette a minorenne), il divieto di somministrazione di alcolici ai minorenni (1 sanzione + 1 chiusura di esercizio per 90 giorni), sui tatuatori (con controlli specifici sulla composizione metallica dei piercing e sulla regolarità degli inchiostri utilizzati, nonché sul rispetto delle procedure di sterilizzazione delle strumentazioni), sui panificatori (2 i forni controllati entrambi regolari), su estetiste e acconciatori, sui Pos (con una sola violazione riscontrata), disciplina della privacy con controlli sugli apparati di videosorveglianza presenti all'interno degli esercizi, normativa dei monopoli con una sola segnalazione ai monopoli di Civitanova per accertamenti sulla vendita di superalcolici.
Controlli sono stati effettuati su 2 esercizi turistici, sull'igiene delle stanze e degli alimenti somministrati, in entrambi i casi gli accertamenti hanno dato esito positivo. "L'Ufficio, che conta 4 operatori e un responsabile – interviene il comandate Doria – è in grado di dare risposte effettive e cerca il più possibile di verificare e dare riscontro a quanto segnalato dai cittadini. Dall’inizio del prossimo anno l'unità operativa commercio si è attrezzata per effettuare verifiche anche all'interno dei singoli reparti dei supermercati con controlli specifici sui banchi macelleria, pescheria e ortofrutta".
Il festival Macerata Jazz, la kermesse del comune di Macerata, con la direzione artistica di Musicamdo Jazz, in collaborazione con l’Università di Macerata e il supporto di Regione Marche, Ministero della Cultura e numerosi sponsor, giovedì 5 gennaio chiude la sua 53^ edizione.
Alle ore 21:15, sul palco del Teatro Lauro Rossi si esibirà la Musicamdo Jazz Orchestra, big band fondata dall'Associazione Musicamdo su idea e coordinamento del sassofonista Stefano Conforti e composta da 25 musicisti jazz principalmente del maceratese con un progetto tutto dedicato a Mina.
"Grande, grande, grande… Mina", nasce infatti per omaggiare la "tigre di Cremona" attraverso le sue più belle canzoni arrangiate per voce e big band. Il progetto è stato inciso recentemente in un disco per l’etichetta No.ta.mi.
La Musicamdo Jazz Orchestra con ospite alla voce Alessandra Doria, diretta dal Maestro Luca Pecchia propone le emozioni, le sonorità degli anni ‘70 con gli arrangiamenti esclusivi di Massimo Morganti, Pierfrancesco Ceregioli, Paolo Del Papa, Diego Donati e Marco Postacchini.
In particolare si vuole celebrare l’atmosfera e il concerto alla Bussola del 1972 "Mina e l’Orchestra", un evento unico nella storia della musica leggera italiana. In quelle mitiche performance live, la potenza dell’unica artista italiana in grado di reggere una big band con ritmica e sezioni di fiati formate dai più importanti jazzisti italiani, proiettava la Versilia e l’Italia in una dimensione internazionale di divertimento e tipico delle notti di Las Vegas e Los Angeles, Londra e New York.
(Credit foto: Marco Tamburrini)
"Mancanza di posti letto: mio padre costretto a dormire sul pavimento". Questo quanto si è verificato al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata, stando a quanto denunciato dal figlio di un uomo di 83 anni.
“Mio padre, M.S.F. , è stato ricoverato lo scorso 28 dicembre per il peggioramento di un’infezione in seguito a una caduta che gli ha causato la frattura della clavicola - racconta -. Purtroppo per via della sua mole (pesa oltre 100 chilogrammi n.d.r.) non è stato possibile trovargli un posto letto adeguato".
"La prima notte (ieri n.d.r.) lo hanno fatto dormire su una sedia - prosegue il figlio del paziente - mentre per oggi gli hanno disposto una sorta di materassino per farlo riposare sul pavimento. È un calvario dal quale non riusciamo a vedere la fine, anche la barella che gli è stata data non è adatta per mio padre. Mi chiedo come sia possibile nel 2022 vivere una situazione del genere in un ospedale provinciale".
"Come prima azione mi sono subito rivolto al Tribunale del malato per denunciare quanto accaduto", sottolinea. “Ora molto probabilmente sarò costretto a portarmi una brandina da casa per poter far dormire mio padre in maniera dignitosa".
"Le motivazioni addotte dal personale sanitario - spiega ancora l'uomo - riguardano la mancanza di posti letto disponibili. In dotazione avevano solamente una barella, ma inadeguata al caso specifico, visto il peso di mio padre e la sua altezza. Finora non sappiamo quanto ancora dovrà restare ricoverato in queste condizioni, è scandaloso, mi auguro che chi ha permesso tutto questo sia chiamato ad assumersi le proprie responsabilità”, conclude l'uomo.
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LA SMENTITA DEL DIRETTORE DEL PRONTO SOCCORSO DI MACERATA: LEGGI QUI
La giunta comunale di Macerata ha deliberato la rivalutazione della scelta strategica in relazione alla proposta del project financing per l’affidamento in concessione della gestione dei servizi cimiteriali.
"Sull’argomento si è sviluppato un ampio dibattito politico incentrato sull’opportunità di esternalizzare la gestione complessiva dei servizi cimiteriali in alternativa alla scelta della gestione diretta da parte del Comune, eventualmente con il supporto di alcuni appalti di servizi e/o forniture esterni" ricorda il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
"Approfondimenti e valutazioni hanno fatto maturare l’orientamento di non proporre al Consiglio comunale la proposta di project manifestando l’intenzione di proseguire con l’attuale gestione dei servizi cimiteriali in modo diretto da parte del Comune, in considerazione della delicatezza che caratterizza i servizi stessi senza dimenticare la possibilità di scongiurare l’aumento delle tariffe, non opportuno nell’attuale congiuntura economica" conclude il primo cittadino.
Va in pensione il dirigente del servizio welfare e cultura del Comune di Macerata, il dottor Gianluca Puliti. Il dirigente, che sarà ufficialmente in pensione a partire dal 1 gennaio 2023, è stato a servizio del Comune per 42 anni; era il marzo del 1981 quando, a 22 anni, assunse il primo incarico di impiegato di concetto dell’Ufficio Personale.
Nell’arco degli oltre 40 anni di servizio ha assunto la direzione di molti uffici: Personale, Affari Istituzionali, Scuola e Sport, Servizi Sociali, Cultura. Dal 2006 è stato nominato dirigente e dal 2009 ha ricoperto la carica di vice segretario generale.
Oggi, Puliti, è stato ricevuto dal sindaco Sandro Parcaroli, dalla Giunta comunale e dai colleghi dirigenti. “Il dirigente Puliti ha condiviso una lunga storia amministrativa a servizio della città dimostrando, sempre, correttezza, rispetto e senso dell’istituzione” – ha detto il sindaco Parcaroli -.
“Ha guidato sapientemente la struttura comunale condividendo competenze e conoscenze con generosità. A Puliti auguriamo il “meritato riposo” certi che non mancherà di donare, in ogni momento, la sua professionalità e la sua umanità alla città”.
“Ho sempre cercato di servire l’istituzione perché questo significa servire la città e la comunità – ha detto il dirigente Puliti -. È stato un lungo percorso, una bella esperienza di vita che porto con me. Lascio dei colleghi che hanno dimostrato grande professionalità e senso del dovere e che sono certo garantiranno il loro apporto essenziale anche nei giorni a venire. L’augurio che faccio all’Amministrazione è di essere in grado di fare il lavoro per il quale si è stati chiamati perché questo significa fare l’interesse di Macerata”.
Dal 2 gennaio al via la quarta e la quinta fase dei lavori di manutenzione in via Spalato, a Macerata, che prevedono la fresatura, riasfaltatura e messa in quota dei pozzetti, di una corsia per volta, mantenendo il flusso di traffico a scendere dall'incrocio con via Cassiano da Fabriano fino a via Roma, lasciando la possibilità d’ingresso ai veicoli dei residenti in via Spadoni. A seguire verrà avviata la sesta fase con la posa del cosiddetto "tappetino" dall’incrocio con viale Carradori fino a quello con via Roma.
Per consentire i lavori il comando della polizia locale ha emesso un'ordinanza che prevede:
- in via Spalato: senso unico di marcia a scendere, dall’incrocio con via Cassiano da Fabriano fino a via Spadoni (altezza civico 157 di via Spalato) durante la fase dei lavori IV e V; divieto di sosta con rimozione forzata, nel tratto da via Cassiano da Fabriano fino al civico 157 di via Spalato durante la fase IV, V e VI; senso unico alternato con ausilio di moviere debitamente equipaggiato durante la stesura del “tappetino” secondo l’avanzamento dei lavori della fase VI;
- in via Roma: obbligo di proseguire dritto all’intersezione con via Spalato per entrami i sensi di marcia con contestuale divieto di accesso per tutti i veicoli in entrata in via Spalato durante la fase dei lavori IV e V;
- in via Gasparri: obbligo di direzione a destra all'intersezione con via Spalato per tutti i veicoli in uscita sulla stessa.
Più che una rosticceria ha rappresentato un vero e proprio simbolo della cucina civitanovese a Macerata, un punto di riferimento per gli amanti del pesce fresco e dell’arte culinaria marittima del territorio maceratese. Una famiglia legata al mare da generazioni: il padre di Vincenzo Paolucci era un pescatore che nel lontano 1971 decise di fondare insieme ai figli il celebre ristorante "Da Enzo" a Civitanova Marche. Solo 28 anni dopo, nel 1999, Vincenzo si è trasferito a Macerata, aprendo con la moglie Bruna Marchese il locale "Era Ora: La Bottega del pesce cotto".
Il prossimo 31 dicembre sarà l’ultimo giorno di attività per la rosticceria con i proprietari che, arrivati rispettivamente a 75 e 71 anni, si ritirano per la pensione dopo 60 anni di duro lavoro. Lo storico locale, situato in via Giosuè Carducci di fronte alla Chiesa del Sacro Cuore, ha accresciuto negli anni la sua già vasta schiera di clienti grazie ai propri cavalli di battaglia: dal brodetto di pesce al sugo all’ammiraglia, passando per l’arrosto cotto sul carbone e l’indimenticabile frittura.
La figlia Cinzia e suo marito Stefano augurano un sereno riposo a Vincenzo e Bruna: "Dopo 60 anni di lavoro e sacrifici è finalmente arrivato il momento di godere del meritato riposo. Ora potrete finalmente dedicarvi a fare i nonni a tempo pieno, per la gioia dei nipotini Lorenzo e Francesco".
“Non siamo più disposti a concedere nulla”. Questo l’ultimatum delle maestranze che ogni anno lavorano dietro le quinte dello Sferisterio rendendo possibile il successo della stagione. Alle 12 di oggi, mercoledì 28 dicembre, un gruppo di portavoce dell’arena maceratese ha incontrato la stampa per rendere pubbliche le preoccupazioni e le criticità che minacciano la buona riuscita del cartellone dell’anno a venire.
I locali del bar Samo, in piazza Vittorio Veneto a Macerata, hanno accolto il caposquadra Mauricio Pasquali, il rappresentante sindacale della CGIL Sauro Tartari, l’aiuto tecnico Andrea Gentilini, la sarta Daniela Batacchini e i fratelli Mauro e Pietro Pettinari, rispettivamente aiuto-tecnico e gruista, oltre che responsabile dei lavoratori.
Tante le questioni che turbano le maestranze: dagli ingenti problemi tecnici che affliggono tanto lo Sferisterio quanto il Teatro Lauro Rossi ai ritardi nella programmazione del calendario della stagione, passando per il mancato adeguamento degli stipendi, alcuni dei quali rimasti invariati negli ultimi 13 anni.
Per quanto riguarda le questioni tecniche, da risolvere in tempi brevi, è stato già presentato un documento (riportato in calce) al neo-eletto sovrintendente Flavio Cavalli e agli assessori Katiuscia Cassetta (delega alla cultura) e Silvano Iommi (delega all’urbanistica), il solo al momento ad aver risposto dicendo di aver contattato direttamente l’ufficio tecnico del Comune.
“Siamo innamorati dello Sferisterio e vogliamo il meglio per questa struttura – afferma Pasquali -. Lo stesso vale per il Lauro Rossi, dentro il quale recentemente si sono verificati episodi inammissibili come la pioggia che filtra dal tetto o i calcinacci caduti in platea. Ne va della sicurezza stessa degli spettatori, prima che della qualità degli spettacoli”.
Intanto continua a accumularsi il ritardo per la stesura della programmazione finale, paventando il ripetersi delle difficoltà emerse già l’anno scorso quando tutti i reparti, a causa della carenza di organico, sono stati costretti a prestare servizio oltre gli orari contrattuali. Pare pleonastico sottolineare il mancato pagamento dei suddetti straordinari.
A trattare le questioni contrattuali è l’RSA Sauro Tartari: “Speriamo di poter instaurare un rapporto proficuo e continuativo con il sovrintendente Cavalli, come quello che c’era con Messi. Per ora rimaniamo in attesa del primo incontro ufficiale (richiesto lo scorso 20 dicembre ndr). Sono anni ormai che, arrivati a fine stagione, siamo costretti a gettare il cuore oltre l’ostacolo per portare degnamente a termine i lavori: è necessario riadeguare i contratti, alcuni dei quali sono rimasti invariati negli ultimi 12/13 anni. Sarebbe opportuno anche inserire un criterio di anzianità per tutelare ulteriormente i lavoratori, tanto in termini salariali quanto contributari.
“È innegabile che lo Sferisterio rappresenti un baluardo di legalità, nel mondo dello spettacolo che troppo spesso poggia su cooperative e lavoro a nero – continua Tartari -. Eppure, se siamo riusciti a portare a termine con successo nelle passate stagioni, è solo merito della compattezza dei vari reparti, che si sono sempre fatti carico della buona riuscita degli spettacoli nonostante le condizioni quantomeno sfavorevoli”.
Si pensi solo che lo scorso anno era possibile richiedere la cassa integrazione se il luogo di lavoro avesse superato la temperatura di 36 gradi. Il palco dello Sferisterio raggiungeva anche i 48 gradi durante l’estate, eppure i lavoratori hanno perseverato per adempiere ai lavori.
“Non è una questione politica – sottolinea Pasquali -. Non ci interessa il colore dell’amministrazione in carica quanto la costruzione di un dialogo proficuo e onesto. Ora come ora sentiamo il bisogno di una struttura dirigenziale a cui fare riferimento. Capiamo la difficoltà del momento, con Cavalli non ancora insediato e l’amministrazione in affanno, ma non può essere lo Sferisterio a pagarne lo scotto”.
“Sono rimasto l’unico gruista dell’Associazione Arena Sferisterio – racconta Pietro Pettinari -. Fino allo scorso anno eravamo in due, ma il collega se n’è andato quando ha visto negata la sua richiesta di aumento. Una mancanza grave che già l’ultimo anno ha generato non pochi disagi quando sono rimasto a casa per il Covid e nessuno poteva sostituirmi”.
In piena stagione l’organico consta circa di 80 tecnici, per un totale di 150 impiegati fra figuranti, mascherine e biglietteria (500 in totale, compresi gli artisti). Un numero ben inferiore a quello necessario per uno svolgimento agevole e senza intoppi dei lavori.
"La formula dello scorso anno ci ha messo in seria difficoltà - continua Tartari - e temiamo che possa ripetersi anche per il prossimo nonostante le tante critiche: ad esempio, anziché lanciare le prime ravvicinate fra loro era stato deciso di diluirle in settimane diverse, estendendo la ‘tensione della prima’ e richiedendo uno sforzo ulteriore ai dipendenti".
A dare la propria testimonianza sono poi Andrea Gentilini e Daniela Batacchini, i quali riportano esperienze simili nei rispettivi reparti: straordinari che sforano di gran lunga le 7 ore contrattuali previste senza adeguato pagamento, carenza di personale deleteria che costringe i lavoratori a rimanere in servizio ben oltre le turnazioni previste.
Questi, nello specifico, i lavori richiesti all’amministrazione comunale e al sovrintendente Cavalli: il completamento della pavimentazione del sottopalco e la copertura sotto le grate del palcoscenico; un miglioramento in termini di funzionalità del retropalco con quinte di fondo intercambiabili e leggere per permettere una maggiore e molteplice agibilità; il rifacimento di alcune parti del tavolato sia del palcoscenico che del soppalco a causa dell’usura; il prioritario riordino generale dei magazzini dove si trovano collocate scenografie e costumi, con il necessario recupero di spazi ormai colmi, individuando materiale obsoleto da eliminare e riciclando parti che potrebbero avere un nuovo utilizzo; la sistemazione adeguata e il necessario restauro di realizzazioni di punta del Mof come la Traviata di Svoboda, dotarsi di mezzi di trasporto di medie dimensioni per effettuare rapide movimentazioni di materiale da e verso i magazzini e Sferisterio o Teatro Lauro Rossi.
Per quanto riguarda il Teatro Lauro Rossi, con riferimento al luogo di lavoro, occorre mettere mano su una struttura a lungo trascurata nel settore palcoscenico e graticcia, includendo la pulizia e un riordino ormai indispensabili. Inoltre, il materiale di base per gli allestimenti scenografici tipo quinte e pedane praticabili ha bisogno di un radicale rinnovo, ne va della qualità degli spettacoli così come della sicurezza di chi sta sul palco, artisti e tecnici.
"Il mio nome è vendetta" diretto da Cosimo Gomez con Alessandro Gassmann e Ginevra Francesconi è diventato il primo titolo italiano a entrare nella 'Top Ten' globale dei film non in lingua inglese più visti di sempre su Netflix.
Con i dati appena pubblicati dalla piattaforma streaming, il film prodotto dalla Colorado Film di Maurizio Totti, Alessandro Usai e Iginio Straffi, scritto da Sandrone Dazieri, Cosimo Gomez e Andrea Nobile, alla sua quarta settimana di permanenza nella classifica ha aggiunto altre quattro milioni di ore di views in oltre 90 paesi (settimo posto nella top ten della settimana) raggiungendo quindi l'impressionante monte di 67,2 milioni di ore di visualizzazioni che lo hanno portato ad entrare al decimo posto della classifica di tutti i tempi.
Il film italiano più visto prima di "Il mio nome è vendetta" era "Yara" di Marco Tullio Giordana che aveva raggiunto 'solo' 37,8 milioni totali di ore di views. A questo punto è praticamente sicuro che Netflix darà la luce verde per la produzione del sequel visto che, come ha detto il regista proprio a Cinecittà News, "sia io che gli altri sceneggiatori abbiamo molte idee su come andare avanti".
(Credit foto: Artègo Italia)
La Giunta comunale di Macerata ha approvato nei giorni scorsi i progetti esecutivi di manutenzione straordinaria del palazzetto dello sport di Fontescodella e di realizzazione della palestra di scherma e arti marziali a Piediripa.
"Nell’anno di Macerata Città Europea dello Sport, le risorse complessivamente ottenute dall’amministrazione da destinare all’impiantistica sportiva ammontano a quasi 9 milioni di euro; risorse intercettate senza gravare sul bilancio dell’Ente - ha commentato l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi -. La filosofia di fondo dell’azione amministrativa si ispira a diversificazione dell'offerta, recupero e restyling dell'esistente, strutture innovative e confortevoli, possibilità per tutti di accedere alla pratica sportiva e, in particolare, promozione dei sani e inclusivi valori dello sport. Questo non può che renderci orgogliosi".
"Abbiamo predisposto un Piano epocale di investimenti sul patrimonio impiantistico sportivo - ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. Dalle progettazioni e, poi, dai bandi che ci siamo aggiudicati, oggi passiamo ai lavori: palasport e nuova palestra arti marziali ne sono due esempi per un capoluogo che non guarda solo al calcio ma offre opportunità a tutti gli sportivi maceratesi. Dalle toppe degli anni precedenti, passiamo alla rigenerazione e nuova generazione delle strutture sportive".
Al palazzetto dello sport saranno riqualificati gli spogliatoi, l’infermeria, il magazzino e la sala massaggi per un importo complessivo dei lavori di 444mila euro completamente finanziato dal bando ministeriale di "Rigenerazione Urbana".
Per la palestra di Piediripa, finanziata per un milione e mezzo dalle risorse del bando Pnrr "Sport e Inclusione Sociale" (aumentati a un milione e 842mila euro tramite accesso al Fondo Opere Indifferibili), l’intervento ha come obiettivo la rivitalizzazione della frazione attraverso la natura inclusiva tipica delle attività sportive intese non solo come strumento di benessere psico-fisico e di prevenzione ma come veicolo di inclusione, partecipazione, educazione. La nuova palestra interesserà una porzione di 2.832 metri quadri circa.
La struttura progettata consentirà di svolgere attività sportiva polivalente di scherma e arti marziali e sarà realizzata con caratteristiche tali da consentire anche la pratica dei principali sport indoor, oltre a tutte le attività sportive a corpo libero.
Si prevede un'area di gioco libera di 24 x 15 metri lineari per una superficie complessiva pari a 360 metri quadri, oltre spogliatoi, depositi, servizi igienici e locali tecnici. La superficie per l’attività sportiva sarà pavimentata in Pvc e avrà un’altezza libera di circa 8 metri. La palestra sarà pavimentata in gomma nel rispetto delle prescrizioni Coni mentre i restanti servizi e locali in gres porcellanato antiscivolo.
Venerdì 30 e sabato 31 dicembre, alle 15, nella sala consiliare del Palazzo municipale, si riunirà il Consiglio comunale. I lavori del Consiglio prenderanno il via con la discussione delle delibere relative al Documento unico di programmazione (Dup) 2023-2025 e al bilancio di previsione 2023-2025.
A seguire verranno affrontate le due mozioni iscritte all’ordine del giorno dei lavori che riguardano l’assegnazione in concessione di spazi pubblici per l'installazione di distributori automatici di pellet (Alberto Cicaré di Strada comune - Potere al popolo) e la gestione unitaria del sistema idrico (Narciso Ricotta e altri consiglieri del Partito Democratico)
Infine verranno affrontati due ordini del giorno inerenti ai defibrillatori e alla campagna di sensibilizzazione sulle procedure di primo soccorso (Roberto Fabiani di Lega Salvini Macerata e altri consiglieri di maggioranza) e alla chiusura della redazione di Macerata del Resto del Carlino - QN (Maurizio del Gobbo, Alessandro Marcolini, Ninfa Contigiani e Narciso Ricotta del Partito Democratico). Nel caso in cui la seduta del 31 dicembre dovesse andare deserta la seconda convocazione è stata fissata per il 3 gennaio alle 15.
Sono stati consegnati i lavori per il completamento del restauro dei locali della biblioteca “Mozzi-Borgetti” per una spesa complessiva di 220mila euro, totalmente finanziata a valere sui fondi statali stanziati dal Piano complementare sisma per la “Rigenerazione urbana e territoriale”. L’appalto è stato affidato all’impresa Edil93 srl che ha presentato un ribasso del 4% e la direzione dei lavori è dell’architetto Michele Schiavoni.
Il progetto di restauro interessa alcuni locali della biblioteca e pinacoteca Mozzi Borgetti nella parte adiacente alla Collegiata di San Giovanni e riguarda sia la pavimentazione, le pareti e gli infissi che la parte architettonica e pittorica. L’intervento si va a inserire come continuazione (e conclusione) naturale del vecchio intervento di restauro e riconsegna al pubblico quegli spazi della struttura fino a oggi preclusi, ricreando un equilibrio fra tradizione e modernità, in un edificio storico che desidera conservare la propria vitalità anche a seguito del magnifico restauro architettonico della Cattedrale.
“Con la consegna dei lavori andiamo ad aggiungere un importante tassello della rigenerazione urbana che stiamo attuando su tutto il centro storico – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. Dopo pochi giorni dalla riapertura della Basilica di San Giovanni si inserisce così anche il recupero dei locali a essa adiacenti e collegati funzionalmente, con una evidente visione d’insieme. Grazie al lavoro di squadra di tutto il personale dell’Ufficio Tecnico, anche in questo caso abbiamo rispettato i termini stringenti imposti dal Programma Unitario di Rigenerazione Urbana; a tutti loro va il ringraziamento dell’Amministrazione”.
Attualmente i locali sono totalmente inibiti all’utilizzo e si presentano in stato di forte degrado per l’abbandono in cui l’immobile versa da diversi anni, fenomeno questo ampliato dall’evento sismico del 2016. Il termine per la fine dell’intervento è stato previsto entro la fine del mese di maggio 2023.
Notte di Santo Stefano funestata da una tragedia a Macerata. Un malore improvviso non ha lasciato scampo a una donna di 75 anni, che stava per entrare al cinema Multiplex 2000 di Piediripa per assistere ad una delle proiezioni serali, poco prima delle 21:30.
Si è accasciata al suolo proprio all'ingresso del multisala. Nonostante l'immediato sos, non c'è stato nulla da fare. Sul posto si sono precipitati i sanitari del 118 con un'ambulanza e un'automedica: i medici dell'emergenza hanno tentato le manovre di rianimazione cardio-polmonare, ma senza successo. L'anziana era già spirata.
Sul posto presente anche la polizia per i necessari accertamenti. Successivamente il corpo è stato trasferito all'obitorio di Macerata.
Festeggia un'altra vittoria Macerata e comincia col piede giusto il girone di ritorno di Serie A3, al termine di una gara dove i biancorossi hanno saputo reagire nel momento cruciale. La partita infatti si è aperta con un primo set tutto a tinte maceratesi, la Med Store Tunit ha dominato con qualità e attenzione.
Nel secondo set è arrivata la reazione di San Giustino, gli ospiti hanno guidato il risultato e ai biancorossi non è riuscita la rimonta. È poi successo di tutto nel terzo set, con le squadre che si sono inseguite costantemente e hanno dato vita ad un finale da brividi, risolto da Morelli che ha trascinato i suoi al nuovo vantaggio.
Quarto set senza storia, si è rivista la Macerata di inizio gara e per San Giustino non c'è stata più partita. Dopo la pausa la Med Store Tunit è attesa dalla trasferta di Parma, per dare seguito a questo buon momento.
LA CRONACA – Med Store Tunit in campo con Morelli, Wawrzynczyk e Margutti, al centro la coppia Luisetto e Pizzichini, Kindagard in regia, il Capitano Gabbanelli come libero. San Giustino risponde con Hristoskov, Skuodis e Cappelletti, centrali Antonaci e Quarta, Sitti è il palleggiatore, Marra il libero.
Ottima partenza dei biancorossi, impongono ritmi alti e si prendono subito un buon margine, 5-1 con Wawrzynczyk che colpisce due volte di fila. Prova ad allungare Macerata, si oppone Antonaci che di forza trova il muro-out, 8-5, ma sono sempre i padroni di casa a guidare il gioco e con Wawrzynczyk trovano il diagonale del 10-5.
Efficace a muro la Med Store Tunit, gli attacchi di San Giustino sbattono sulle mani dei maceratesi che invece continuano a macinare punti con Morelli e Wawrzynczyk, 16-11; non manca nemmeno la battuta ai padroni di casa, Margutti trova l'ace del 19-13. Comanda anche nel finale Macerata, pallonetto elegante di Morelli che inganna la difesa ospite, 23-15, ci pensa quindi Margutti con un forte diagonale a chiudere il set 25-18.
Riparte la sfida, ora più combattuta: Quarta a muro fa 4-4 e poi trova anche il punto del primo vantaggio per gli ospiti; ottimo parziale per San Giustino e sul 4-7 coach Gulinelli chiama il time-out per riorganizzare i suoi. Wawrzynczyk dà il via al rientro, da posizione centrale accorcia 6-8, ma gli ospiti tengono il vantaggio e con Sitti arriva l'ace del 7-11.
Prova a recuperarla Macerata, resiste ad un lungo scambio chiuso alla fine dal diagonale preciso di Morelli, 12-14, arrivano fino al -1 i biancorossi e coach Bartolini si rifugia in time-out. San Giustino non riesce a fermare il buon momento della Med Strore Tunit e Wawrzynczyk fa 15-15 in battuta: bella fase di gioco con le squadre che lottano su ogni pallone; tornano avanti gli ospiti ma i biancorossi sono sempre lì, 17-18.
Hristoskov in diagonale trova lo spazio per bucare la difesa di casa, 19-21, poi Morelli manda fuori e San Giustino allunga: entra Lazzaretto per la Med Store Tunit e lo schiacciatore mette a terra il 21-23, non basta però per riprendere il set che gli ospiti chiudono 22-25. Macerata prova a tornare quella del primo set, ace Wawrzynczyk che vale il vantaggio, 3-2.
San Giustino però stavolta non vuole restare indietro e fa 5-5 con Cappelletti, i biancorossi rispondono bene in difesa e con il muro di Pizzichini allungano 9-7. Ricuciono lo strappo gli ospiti, 12-12; salgono ritmi ed emozioni al Banca Macerata Forum con Morelli e Hristoskov a guidare gli attacchi delle rispettive squadre, 16-16.
San Giustino strappa il vantaggio ma stavolta è la Med Store Tunit a riprendere gli avversari e poi a ribaltare con il pallonetto di Wawrzynczyk e il muro di Pizzichini, 20-19: allunga fino al +3 Macerata poi ancora nuovo recupero degli ospiti, 23-23, ci pensa Morelli a regalare il set ai suoi, 25-23.
Riecco la Med Store Tunit, avvio di quarto set dove i biancorossi mettono pressione a San Giustino e scappano subito 5-1, costringendo coach Bartolini al time-out. Si mantiene avanti Macerata, Wawrzynczyk trova il tocco del muro ospite, poi risponde il solito Hristoskov 9-6; in difficoltà ora gli avversari, arrivano alcuni errori che aiutano i biancorossi ad allungare ancora, a sancire l'ottimo momento dei maceratesi l'elegante pallonetto di Morelli ad aggirare il muro, 17-10.
Bella combinazione al centro che premia l'intervento di Luisetto, 20-12, gioca sul velluto la Med Store Tunit e si avvia al finale in pieno controllo: decide tutto un errore in battuta di San Giustino, i biancorossi festeggiano nel migliore dei modi Santo Stefano.
Il tabellino:
MED STORE TUNIT MACERATA 3 - ERMGROUP SAN GIUSTINO 1
MED STORE TUNIT MACERATA: Morelli 26, Luisetto 7, Lazzaretto 2, Margutti 4, Ravellino, Kindgard 4, Wawrzynczyk 21, Gonzi, Pizzichini 7, Gabbanelli. NE: De Col, Bacco. Allenatore: Gulinelli.
ERMGROUP SAN GIUSTINO: Hristoskov 26, Marra, Daniel, Sitti 1, Ingrosso 4, Skuodis 1, Cappelletti 15, Antonaci 9, Quarta 10. NE: Cioffi, Karimi, Stoppelli, Procelli, Cipriani. Allenatore: Bartolini.
ARBITRI: Grassia e Laghi.ù
PARZIALI: 25-18, 22-25, 25-23, 25-17.
Durata set: 25’, 25’, 29’, 22’. Totale: 101’.
Niente da fare per la Cbf Balducci Hr Macerata che incappa in una giornata no nel derby marchigiano e chiude con una sconfitta per 3-0 il girone d’andata, concluso quindi all’ultimo posto in graduatoria con 2 vittorie all’attivo e 6 punti.
Mai in discussione il match di oggi con la Megabox Ond.Savio Vallefoglia che ha dominato in ogni fondamentale, giocando una gara da altissimo livello: 51% in attacco, 13 muri e 4 ace, guidata dalla Hancock MVP e dai 16 punti di Kosheleva. Unico momento buono per le arancio-nere la prima parte del secondo set che ha visto Fiesoli e compagne restare punto a punto fino al 15-15 per poi cedere alla forza delle pesaresi.
Coach Paniconi sceglie in partenza Ricci in regia (per Dijkema alcuni ingressi in seconda linea), Malik opposta, Cosi-Molinaro centrali, Abbott-Fiesoli in banda, Fiori libero. Per coach Mafrici Hancock-Piani, Mancini-Aleksic, Kosheleva-D’Odorico, Sirressi.
Avvio di gara che vede il muro di Vallefoglia fare la differenza, prima con Kosheleva (3-0) poi con D’Odorico (7-4), la CBF Balducci HR difende molto ma non riesce a concretizzare in attacco.
Fiesoli sblocca la situazione da posto quattro (9-8) ma Kosheleva favorisce il nuovo +4 (12-8) al servizio. Le pesaresi continuano a spingere dai nove metri (16-10) mettendo in difficoltà la ricezione arancio-nera, Molinaro e Malik prova a scuotere le maceratesi (20-16) ma il muro Megabox è implacabile e con tre blocks consecutivi chiude 25-16. Sono 7 i muri vincenti di Vallefoglia a fine set.
La Megabox riparte forte nel secondo set col turno al servizio di Aleksic (5-2), Abbott risponde dai nove metri e Fiesoli si fa trovare pronta a filo rete per il -1 (8-7) e Molinaro trova l’ace del 9-9. Ora le arancio-nere hanno continuità in cambio palla con Malik e Abbott (14-14) e sorpassano su muro di Ricci su D’Odorico (15-16).
Un muro su Malik e il successivo errore dell’israeliana spingono Vallefoglia sul 19-16. Sul 20-18 entra Dijkema per Ricci nel giro in seconda linea ma le pesaresi non tolgono il piede dall’acceleratore e chiudono 25-21 con Piani. Le migliori percentuali in attacco della Megabox e i 3 muri più 3 ace fanno la differenza.
Il muro Megabox riprende a spingere nel terzo set (3-0), Hancock piazza l’ace (5-1) e le pesaresi acquisiscono un vantaggio consistente che poi gestiscono con fluidità (12-6 e poi ancora 18-9). La partita ormai è completamente in mano delle padrone di casa (21-12), arriva un guizzo sul turno al servizio di Molinaro (21-14) e poi sul contrattacco di Fiesoli (23-16), il set si chiude 25-17.
IL TABELLINO
MEGABOX OND.SAVIO VALLEFOGLIA: Piani, 6 Carraro n.e., D’Odorico 13, Sirressi (L), Aleksic 8, Papa n.e., Mancini 10, Hancock 6, Barbero, Berti n.e., Kosheleva 16, Borelli (L), Lutz.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Cosi 5, Napodano, Fiori (L), Abbott 9, Greco (L), Ricci 2, Quarchioni n.e., Okenwa n.e., Molinaro 5, Milanova n.e., Fiesoli 4, Malik 13, Poli n.e., Dijkema. All. Paniconi
Parziali: 25-16 (23’), 25-21 (26’), 25-17 (27’)
Arbitri: Frapiccini (AN), Luciani (AN)
Note: Vallefoglia 9 battute sbagliate, 4 ace, 13 muri vincenti, 51% in attacco, 39% in ricezione (13% perfette). Macerata 10 battute sbagliate, 1 ace, 2 muri, 33% in attacco, 41% in ricezione, 8% perfette).
(foto Roberto Bartomeoli)
Arrestata una persona, due minori segnalati per uso personale di sostanze stupefacenti, un giovane deferito per porto abusivo di arma bianca e sette automobilisti denunciati per guida in stato di ebrezza alcolica.
È il bilancio dei controlli eseguiti negli ultimi giorni dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Macerata e della stazione di Pollenza.
In particolare, i militari dell’arma di Pollenza hanno proceduto a dare esecuzione ad un ordine di carcerazione di un cittadino di nazionalità nigeriana condannato in via definitiva alla reclusione di due anni 8 mesi per il reato di riciclaggio di denaro. L’arrestato è stato associato alla casa di reclusione di Fermo.
I militari della sezione radiomobile del norm, durante i controlli alla circolazione stradale, hanno ritirato 7 patenti di guida, poiché le persone controllate erano al volante in stato di ebrezza alcolica con un tasso superiore a 0.80, procedendo contestualmente alla denuncia alla procura della Repubblica e alla segnalazione alla Prefettura di Macerata per la sospensione della patente di guida.
Sempre i militari della sezione radiomobile, nel corso di controlli, hanno fermato due minorenni a bordo di una mini car e da una ispezione personale e veicolare hanno rinvenuto due “spinelli” per un totale di circa due grammi.
Entrambi i minori sono stati segnalati alla Prefettura di Macerata per uso personale di sostanza stupefacente e alla Procura della repubblica per i minorenni di Ancona per i provvedimenti del caso.
Infine sempre i militari della sezione radiomobile hanno fermato un giovane il quale a bordo della propria autovettura portava un coltello lungo circa 24 cm senza autorizzazione e/o giustificazione.
Il soggetto è stato denunciato alla Procura della Repubblica per possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere.
Passeggiando per il centro storico di Macerata è impossibile non notare il vistoso e caloroso venditore ambulante che da anni anima la città con canzoni e balli "rivisitati". Durante le feste comandate, poi, la presenza di Olumide Akinmoluwa si fa ancora più vivace e colorata: vestito da Babbo Natale, con tanto di pancia e barba finte, intona canti 'addobbati' dal suo tocco personale.
Olumide, nigeriano classe 1973, ha conquistato nel tempo le simpatie dei cittadini, nonostante i casi in cui veniva preso di mira con insulti razzisti. Ma chi è l'uomo dietro il personaggio? Qual è la storia del "Babbo Natale sui generis" di Macerata? A raccontarsi è lo stesso Akinmoluwa, nell'intervista che segue.
Da quanti anni sei in Italia? "Da quasi quindici anni ormai: nel 2008 sono partito dalla Nigeria e sono arrivato nelle Marche il 28 febbraio. Vivo a Fabriano e vengo ogni giorno a Macerata per lavorare. Ho deciso di emigrare in Italia perché le aspettative di vita sono nettamente più alte e desideravo un futuro migliore per la mia famiglia".
La tua famiglia vive insieme a te? "Per i primi nove anni sono stato qui da solo: mia moglie è rimasta in Nigeria, in attesa che i bambini crescessero e che io trovassi le condizioni migliori per accoglierli. Da cinque anni si sono trasferiti con me a Fabriano e siamo tornati a vivere insieme".
Hai sempre fatto il venditore ambulante da quando sei emigrato? "No, per i primi tre anni ho lavorato come operaio in fabbrica, poi l’azienda ha fallito e ho deciso di prendere la licenza da ambulante. Pago regolarmente le tasse e ho anche avviato il processo per ottenere la cittadinanza italiana, voglio fare le cose come si deve".
Come ti senti a indossare i panni di Babbo Natale? "Mi piace molto vestirmi in questo modo: ho la possibilità di portare gioia alle persone e questo mi rende felice. Anche polizia e carabinieri si avvicinano spesso col sorriso, credo siano contenti anche loro".
Stai pensando di tornare in Africa? "Sì, partirò la prossima settimana e starò via quattro mesi. Prima tornerò in Nigeria per riabbracciare la mia famiglia di origine, che non vedo da troppo tempo. Poi farò tappa a Londra, dove vive mio fratello".
Come ti sei trovato finora in Italia? "É un paese stupendo e amo vivere qui: i miei figli frequentano scuole italiane, parlano italiano e hanno amici italiani: non vorrebbero vivere altrove. Le persone sono gentili, specialmente se con loro ti comporti bene. Penso che gli italiani siano bravissime persone, anche se qualche volta sono capitati episodi spiacevoli".
Sei rimasto vittima di razzismo? "L’ho sperimentato sulla mia pelle: è successo fin troppo spesso che qualcuno mi insultasse, prendendomi in giro o dicendomi dietro delle parolacce. Io non ho mai risposto male a nessuno per evitare problemi, ma fa sempre male venire trattati in questo modo. Vedo le persone che si comportano così e hanno il volto sempre triste”.
Indica una coppia di passanti che conosce e dice: "Vedi, lui è cattivo e malizioso. Lei invece è gentile e saluta sempre". Anche mentre ci congediamo, un uomo ci passa accanto con il suo cane che annusa i pantaloni Olumide: "Vedi, cerca i suoi simili", dice lui. Un insulto detto quasi bonariamente, come se, tutto sommato, non fosse niente di grave.
Si è tenuta presso i locali del Teatro della Filarmonica la tradizionale festa degli auguri del club Lions Macerata Host. Prima dell’inizio della conviviale i presenti hanno accolto con calore due nuovi soci: la docente e giornalista Maria Laura Pierucci e il commercialista Marco Lorenzini presentati al club dal vicepresidente Massimo Serra e ufficialmente investiti durante una cerimonia dal presidente Tommaso Martello e dalla cerimoniera Alessandra Massari.
La conviviale, con menù rigorosamente natalizio, è stata allietata dal gruppo musicale Stefano Conforti quartet, conclusasi con una tombolata e il rituale brindisi di augurio.
Per l’occasione il direttivo del club, su proposta del presidente, ha deciso di rinunciare all’acquisto dei consueti regali, per donare un sorriso con un'emozionante consegna di giochi ai quei bambini ricoverati presso il reparto di pediatria dell'ospedale di Macerata che, purtroppo, dovranno passare le festività in ospedale, lontani dagli affetti familiari.
Risulta coinvolta anche la tennista di origini maceratesi Camila Giorgi, 30 anni, nell'indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Vicenza su false vaccinazioni anti-Covid, che a febbraio aveva portato all'arresto di tre persone, di cui due medici. Insieme a lei figura nell’inchiesta anche la cantante Madame
Il reato ipotizzato a carico delle due donne- riferisce l’Ansa - è di falso ideologico, per presunta irregolarità nella procedura di ottenimento del Green pass.
La tennista e la cantante sono nella lista dei clienti di uno dei medici arrestati, ma non sono sue pazienti. Secondo l'ipotesi d'indagine, potrebbero essersi recate appositamente nello studio di Vicenza per ottenere il Green pass pur non essendosi sottoposte alla profilassi.
Rimane da accertare se i due personaggi pubblici abbiano effettuato o meno la vaccinazione; per le esibizioni della cantante, comunque, all'epoca dei fatti bastava avere un tampone con esito negativo per poter lavorare. I due medici sono stati rimessi in libertà, nel frattempo, perché caduto il rischio di reiterazione del reato.