Due furti in solo quattro giorni. È quanto accaduto ai danni dell'azienda che si occupa di restauri edili GAM srl di Macerata tra mercoledì 18 e domenica 23 aprile.
Il titolare Giacomo Tobaldi racconta che i furti sono avvenuti nel deposito dell'azienda che si trova in via Pace.
"Il primo furto - racconta Giacomo - è avvenuto di mercoledì. I ladri hanno forzato porte e finestre ma dal deposito hanno rubato ben poco, solo un frollino e alcune chiavette per effettuare bonifici. Un danno comunque per l'azienda dato che il giorno dopo siamo dovuti restare chiusi. Durante il secondo furto invece, verificatosi a distanza di quattro giorni, è stata portata via dell'attrezzatura e, cosa anomala, anche alcune batterie del camion. La cosa mi è sembrata strana dato che non è usuale rubare batterie e mi sono ricordato di aver letto tempo fa di un furto analogo. Per questo mi è sembrato giusto avvertire che con molta probabilità c'è una banda in giro che agisce in questo modo".
Il Gruppo Consiliare UDC, Capogruppo Ivano Tacconi e il consigliere Marco Foglia, il Segretario, il Presidente e il Direttivo comunale del partito condannano come ignobile e ridicola la manifestazione organizzata ieri in piazza Cesare Battisti a Macerata, consistita nell'esposizione di fantocci impiccati con il coinvolgimento, inqualificabile, di bambini che, sui fantocci avrebbero dovuto infierire per "vincere premi e caramelle".
"Un'idea malsana per la quale lo sciacallaggio e lo scempio del 'nemico' sono moralmente accettabili: atteggiamento che condivide la stessa logica autoassolutoria e autoreferenziale di quella di quel mentecatto che, per punire quelli che ritiene essere i malvagi, decidesse di farsi giustizia da solo. Iniziativa, quindi, ancor più inaccettabile perché ulteriore contributo nefasto al clima di tensione e violenza che alberga nella nostra amata città ormai da qualche mese. Si rileva dunque con preoccupazione un montante rigurgito di idiozia contro la civiltà, l'educazione e il buon senso, che produce, purtroppo, liquami che infangano anche l'amministrazione comunale che evidentemente, con certe iniziative, non ha nulla a che fare. La strategia di destabilizzazione appare ormai chiara e va fronteggiata con coraggio. No alla violenza, no all'educazione all'odio, no ai fascismi di ogni colore, sì al dialogo, sì alla solidarietà, sì alla buona educazione, sì al rispetto dell'altro e degli altri".
Riceviamo e pubblichiamo una precisazione da parte dell'assesore Stefania Monteverde.
"Il post della mia bacheca privata di facebook in cui ho “esternato le mie considerazioni” riguarda un'altra manifestazione a cui ho partecipato il 25 aprile 2018, e cioè il pranzo condiviso in piazza V. Veneto patrocinato dal Comune e organizzato da molte associazioni cittadine, tra cui Spiazzati, Centro d'Ascolto, Refugees Welcome, a cui hanno partecipato tanti privati cittadini. Di questo ho scritto nel post quando legittimamente ho espresso la mia personale soddisfazione per aver vissuto una bella esperienza di comunità con la mia famiglia scrivendo “Sono contenta che i nostri figli vedano questo” e di questo parlavo quando ho scritto “È un pezzo dell'Italia democratica, antifascista, antirazzista”. Pertanto, non ho mai scritto l'affermazione “sono contenta che i bambini vedano questo” che viene riportata da lei come mio virgolettato, né tantomeno ho espresso questi giudizi relativamente alla manifestazione di piazza C. Battisti. Tutto questo è documentato.
Riguardo alla manifestazione di piazza C. Battisti è una iniziativa privata, non patrocinata dal Comune, né inserita nel programma delle iniziative comunali. Il Sindaco a nome della Giunta ha inviato a tutti gli organi di stampa una nota di ferma condanna di un fatto grave e ignobile, che pubblica anche il vostro giornale. Mi associo fermamente alla condanna di una manifestazione che è chiaramente un oltraggio alla civiltà e una inaccettabile istigazione alla violenza, tanto più grave in presenza di bambini.
Per maggiore chiarezza rendo noto che non solo non ero presente in piazza C. Battisti, ma ho avuto notizia del fatto solo il mattino successivo leggendo i giornali, visto che per regolamento la richiesta di occupazione di suolo pubblico per manifestazioni sportive ha una procedura d'ufficio e non passa al vaglio delle autorizzazioni della Giunta. Preciso che gli organizzatori non hanno richiesto patrocinio e dunque sono gli unici responsabili dell'accaduto. Aggiungo, per maggiore chiarezza, che il mio post è pubblicato prima dei fatti sono stati informati i lettori. Ogni cosa è documentabile".
Riceviamo e pubblichiamo un commento dell'assessore regionale Angelo Sciapichetti sui fatti accaduti a Macerata il 25 aprile
"Quello che è successo a Macerata ieri sera, nulla ha a che vedere con la festa del 25 aprile e con i maceratesi. Uno spettacolo indegno e diseducativo per tutti, figuriamoci per i bambini. Evocare in qualche modo, sia pur attraverso un gioco, piazzale Loreto non fa parte della storia e della cultura di quanti si professano autenticamente democratici e antifascisti. Macerata non ha certo bisogno di ulteriori manifestazioni di intolleranza e di inutili esasperazioni. Credo ci sia bisogno di un supplemento di buon senso e di responsabilità. No, da antifascista convinto,non mi sento proprio per niente rappresentato, da questi gruppi di irresponsabili e stupidi. C'è solo da vergognarsi! Basta indulgenze"
Siamo agli sgoccioli del girone B, il finale di regular season si preannuncia tutto da vivere con 1 solo punto a dividere la capolista Medea Macerata e la Sa. Ma. Portomaggiore. Si ritorna alla Marpel Arena per sfidare la La Nef Osimo nella penultima gara del girone di ritorno. Un derby che la Medea non vuole prendere sotto gamba, ma neanche affrontare con eccessivi patemi dopo la sconfitta al tie-break di Forlì.
“Dobbiamo stare tranquilli perché finora abbiamo dimostrato la nostra forza – ha spiegato il direttore sportivo Riccardo Modica – A Forlì abbiamo perso 3-2, ma quella è solo una partita di un campionato, dove tra l’altro abbiamo incontrato una squadra che, a detta di tutti, ha fatto una grandissima partita. Per quanto mi riguarda, contro Osimo la Medea dovrà essere quella solita, quella che gioca con aggressività, con la voglia di fare bottino pieno, ma anche con la tranquillità di una squadra che non ha nulla da dimostrare in questo girone”.
Tutto dovrebbe ruotare dunque intorno alla capacità della Medea di esprimere la sua pallavolo, una pallavolo fatta di un attacco importante e dalla gestione di Miscio in regia che alterna tutti gli attaccanti. “In quel caso non credo avremo grossi problemi in queste due partite – ha dichiarato Modica – Se non riusciremo a giocare secondo i nostri livelli possiamo andare in difficoltà, ma questa è una costante che abbiamo visto in tutto il campionato”.
Nelle file di Osimo la notizia è la squalifica dello schiacciatore Leonardo Bruschi. Pericolo numero 1 l’opposto Nicola Romani “Lui e Bruschi sono i principali terminali offensivi, quelli che ricevono più palloni in attacco – l’analisi del ds – Oltre a questo dobbiamo stare attenti a contenerli soprattutto all’inizio visto che come tutti gli altri proveranno a mettere in difficoltà la nostra ricezione. Finora quelli che ci hanno messo in difficoltà hanno sempre forzato il servizio, lo faranno anche loro perché fa parte della strategia che l’avversario adotta nei nostri confronti, ma sono convinto che ci faremo trovare preparati. Noi dobbiamo pensare alla nostra metà del campo”.
Da questo punto di vista però la trasferta infrasettimanale di Forlì, tra l’altro inframmezzata dalla Festa del 25 aprile, ha dato ai giocatori allenati da Adrian Pablo Pasquali una possibilità di rifiatare qualche giorno in più che potrebbe tornare utile in quest’ultima fase di regular season. “Sicuramente il fatto di aver riposato qualche giorno in più con una festa in mezzo ha permesso ai giocatori di ricevere una boccata di ossigeno – ha commentato Modica - Venivamo da un periodo in cui si è speso parecchio, fisicamente ma anche mentalmente. La possibilità di staccare un attimo credo abbia giovato alla serenità del gruppo, quindi penso sia funzionale anche all’obiettivo, perché questa serenità permetterà ai giocatori di esprimersi al meglio”.
Martedì 24 Aprile a Piediripa presso gli uffici dei Fratelli Ramaccioni, partner del torneo dal 2010, è avvenuto il sorteggio dei gironi per la 22a edizione del Trofeo Marche con la presenza degli organizzatori Francesco Vallesi, responsabile del Trofeo, Massimiliano Marcolini, Presidente della Cluentina Calcio e Enrico Scoppa, storico co-fondatore del torneo. Con la partecipazione quest'anno di 32 squadre rappresentanti di tutte e cinque le Province marchigiane il Trofeo conferma la sua crescita e la sua posizione di riferimento per il calcio giovanile regionale.
È ufficiale anche il calendario delle fasi del Trofeo:
- Fase di Qualificazione, 12 Maggio - 3 Giugno
- Ottavi di Finale, 7 Giugno - 10 Giugno
- Quarti di Finale, 16 e 17 Giugno
- Semifinali, 20 Giugno
- Finale terzo e quarto posto, 23 Giugno
- Finale primo e secondo posto, 24 Giugno
Le formazioni iscritte, divise negli otto gironi, disputeranno gare di sola andata e si qualificheranno agli Ottavi di Finale le prime due classificate di ogni girone. Il sorteggio integrale ha riservato diversi scontri interessanti già a partire dalla fase di qualificazione, come i derby di Macerata tra Junior e Robur e l'Academy Civitanovese nel Girone A, quello tra Loreto e Villa Musone nel Girone F e nel Girone D la sfida la sfida tra Montemilone Pollenza e Alma Juventus Fano finaliste del 2016 che vide Pollenza alzare la coppa. Da seguire anche il cammino di Tolentino, detentrice del titolo, nel combattuto Girone C.
Gli Ottavi di Finale si svolgeranno nei campi delle squadre prime classificate nei rispettivi gironi, mentre a partire dai Quarti il Trofeo si sposterà in pianta stabile al campo San Giuliano di Macerata, al Rione Pace.
Questa la lista degli otto gironi:
Girone A
ACADEMY CIVITANOVESE
ROBUR MACERATA
ELPIDIENSE JUNIOR
JUNIOR MACERATA
Girone B
PONTE SAN GIUSTO ACADEMY
VEREGRENSE
UNITED CIVITANOVA
ACADEMY FANO
Girone C
TOLENTINO
GIOVANE ANCONA
CAMERINO
TREIESE
Girone D
PORTORECANATI
FABRIANO CERRETO
MONTEMILONE POLLENZA
ALMA JUVENTUS FANO
Girone E
MATELICA
SPES VALDASO
AFC FERMO
CALCIO LAMA
Girone F
VIGOR SANT'ELPIDIO VIOLA
CAMPIGLIONE MONTURANO
LORETO
VILLA MUSONE
Girone G
BORGHETTO
SAN FRANCESCO CINGOLI
POTENZA PICENA
PICCOLI DIABOLICI
Girone H
UNION 2000 CALCIO
CANDIA BARACCOLA ASPIO
FC VIGOR SENIGALLIA
ATLETICO CALCIO P.S.ELPIDIO
A seguito di quanto si è verificato a Macerata il giorno del 25 aprile il Presidente Pettinari dichiara quanto segue: “C'è chi irresponsabilmente continua a fare del male a Macerata e all'intera comunità provinciale. Ma in questo caso, quanto è successo, è ancora più assurdo ed inaccettabile; si è riusciti persino a svilire e ad infangare il 25 aprile ed il suo profondo e reale significato. Bene hanno fatto tutti coloro che a vario titolo hanno condannato tale ignobile gesto. Le Istituzioni ed i cittadini, in maniera ferma ed inequivocabile, debbono tutti riappropriarsi delle tradizioni, dei valori e dei principi che hanno caratterizzato la storia democratica della nostra comunità e difenderli senza farsi condizionare da schieramenti o appartenenze politiche."
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Carlo Ciccioli, portavoce regionale Fratelli d’Italia.
"La vergognosa rievocazione della scena di Piazzale Loreto con il pupazzo di Mussolini appeso a testa in giù a Piazza Cesare Battisti necessita di risposte. Innanzi tutto gli autori vanno prima di tutto identificati e segnalati al Centro di Salute Mentale. Infatti sono pericolosi per sé e per gli altri. Va fatta diagnosi e idoneo programma terapeutico farmacologico e riabilitativo. Successivamente va chiarito che l’attività in essere cioè far rompere la testa con un bastone al pupazzo e far vincere dolciumi e caramelle che erano all’interno ai bambini, oltre ad essere gravemente diseducativo è reato sui minori e per questo vanno denunciati all’Autorità Giudiziaria. Terza cosa, prendere a calci la testa rotolata per terra è comunque vilipendio. Poi c’è l’aspetto politico, che pur minore rispetto ai precedenti, è pur sempre rilevante. Ma il Sindaco aveva autorizzato i centri sociali a questa macabra manifestazione o aveva solo autorizzato genericamente l’uso del suolo pubblico per una manifestazione? Se siamo al primo caso non crediamo che il Sindaco Carancini possa rimanere qualche giorno in più in Comune. Presenti le dimissioni e facciamola finita qui. La prima cosa che mi viene in mente è fare il suo fantoccio sotto il Comune e fargli rompere le testa dai suoi concittadini; e deve pure apprezzare la generosità trattandosi di una finzione in quanto lui, grazie a Dio, è vivo e vegeto. Ma ad uscire dal macabro ed utilizzando il buon senso, direi che sarebbe più saggia una sua riflessione su Macerata e su come è stata degradata questa città grazie al lui ed al GUS. Le indagini sugli imputati nigeriani relative alla morte della povera Pamela e la dissezione del suo cadavere, sulle vicende dello spaccio generalizzato di droga, sulle idee ed sullo stile di vita di quei “rifugiati pagati”, danno la dimensione di ciò che sta succedendo in città e di quello che è stato combinato in questi ultimi anni.
Una mostra-evento per scoprire come è cambiato il corredo dello scolaro in cento anni di storia. Al Museo della Scuola "Paolo e Ornella Ricca" dell’Università di Macerata, domenica 29 aprile, dalle 16:30 alle 20:00, arriva "VUOTAILSACCO | 1918-2018. Dalla cartella allo zaino: uno sguardo indiscreto nella borsa dello scolaro", un’esposizione temporanea che condurrà i visitatori in uno stimolante viaggio nel tempo organizzata dalle tirocinanti del museo – Arianna Faricelli, Carlotta Iengo, Grazia Martina Guazzarotti, Martina Frattari e Sofia Montecchiani, studentesse di Scienze Pedagogiche e di Managment dei Beni Culturali del Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo – con la collaborazione dello staff museale.
La cartella o lo zaino non sono solo oggetti per trasportare libri, quaderni e astucci, ma sono il nascondiglio sicuro di bigliettini scambiati di nascosto con i compagni, di scontrini conservati, di portafortuna e di tanti piccoli segreti che parlano di noi e del nostro tempo. I visitatori ripercorreranno cento anni di storia scrutando all’interno di cartelle e zaini e ritrovando oggetti della propria infanzia e adolescenza: non solo vedranno il mutamento della borsa dello scolaro ma anche quello degli oggetti al suo interno.
I più coraggiosi potranno svuotare le proprie borse in un’apposita postazione allestita per scattare foto e condividere gli scatti con gli amici.
Ingresso: 3 euro (gratuito per chi si presenterà alla cassa con un oggetto legato alla propria esperienza scolastica).Il museo si trova in via Carducci, 63/A.
Con una presa di posizione tardiva e apparentemente dettata più dalla forza dell'opinione pubblica che dalla reale volontà di prendere le distanze, l'amministrazione comunale di Macerata "condanna duramente quanto accaduto in piazza Cesare Battisti in occasione del 25 aprile 2018 e si dissocia respingendo ogni responsabilità in merito ai gravi fatti a cui è completamente estranea".
Curioso come la nota dell'amministrazione comunale arrivi a 24 ore dai fatti, dopo che fin dalla serata di domenica sui social erano comparse immagini e post di ferma e dura condanna alla messinscena di piazza Cesare Battisti. Ancora più curioso come la nota sia arrivata a seguito di una riunione convocata in fretta e furia nel primissimo pomeriggio di oggi e nel corso della quale si è evidentemente scelta la linea da percorrere.
Imbarazzante il passaggio in cui, dopo aver tentato di buttarsi alle spalle qualsiasi responsabilità, nella nota si prende di mira il nostro giornale. Un passo indietro. Solo oggi Carancini e i suoi si sono accorti di quanto succedeva ieri pomeriggio in piazza Cesare Battisti? Forse il Sindaco era troppo impegnato a dare "lezioni di manifestazioni" a Visso, mentre a due metri dal palazzo comunale succedeva quello che oggi viene da tutti stigmatizzato come rappresentazione di violenza e orrore? Non è forse l'amministrazione comunale ad aver concesso "senza nessuna valutazione" preventiva il suolo pubblico a chi ha messo in mano a dei bambini i bastoni per colpire una testa piena di caramelle? Facile a 24 ore di distanza lavarsene le mani. In questa Macerata, oggi, dopo essere saliti alla ribalta nazionale per motivi che non fanno certo onore a un capoluogo di provincia, discolparsi con una nota stampa che arriva troppo tardi rispetto ai fatti e dopo ripetute sollecitazioni da parte di colleghi di tutta Italia, è troppo semplice e istituzionalmente inaccettabile.
Oggi ci sono i social network, dove neanche i rappresentanti istituzionali del capoluogo si sottraggono a commenti e reazioni. Neanche lì, fino all'avvenuta diffusione della nota stampa, c'è stato un minimo accenno a dissociarsi dall'accaaduto.
In questo contesto, per Carancini & C. la cosa più semplice è stata quella di additare un giornale on line "non allineato", per aver diffuso la verità. Il vice sindaco del Comune di Macerata ha diffuso un post nel quale non faceva alcun tipo di differenziazione fra il pranzo multietnico di piazza Vittorio Veneto e la macabra messinscena di piazza Cesare Battisti. Le manifestazioni per il 25 aprile, caro Sindaco e carao vice sindaco, non sono terminate con il pranzo. Voi, amministrazione comunale, avete dato il patrocinio e l'occupazione di suolo pubblico anche alle manifestazioni successive, compresa quella di piazza Cesare Battisti. Non abbiamo letto, fino alla famigerata nota stampa, alcun distinguo fra questo o quello. E quindi, il post del vice sindaco appare come onnicomprensivo delle manifestazioni in genere che hanno caratterizzato il 25 aprile di Macerata. Lavarsene le mani adesso, francamente, appare tardico e inopportuno. Potevate farlo mercoledì pomeriggio se davvero avevate questa volontà. Oggi, trascinati dall'opinione pubblica, schifata e disgustata da certe manifestazioni, siete poco credibili.
Ci venga concesso, infine, un ringraziamento ai colleghi di Cronache Maceratesi che, nonostante tutto, hanno scelto di eliminare il passaggio che ci riguarda dal vostro comunicato stampa. Evidentemente, il buon senso da qualche parte ancora alberga.
Durissimo il senatore Mario Morgoni del Partito Democratico sui fatti di Macerata del 25 aprile.
"Prendo le distanze da questa demenziale messa in scena che ridicolizza le ragioni storiche del 25 Aprile e della Resistenza. Piazzale Loreto è stato un passaggio che ha segnato in maniera tragica la storia del nostro Paese: messo su questo piano ridicolo fa vergognare.
Sono pagliacciate inutili e controproducenti: così si fa solo del male alle ragioni vere e profonde dell'antifascismo".
Successo della scuola civica di musica “Stefano Scodanibbio” di Macerata al 5° Concorso nazionale di pianoforte e musica da camera di Fermo, conclusosi domenica 22 aprile. Tre allievi della scuola hanno partecipato alla selezione e tutti e tre sono risultati vincitori. Sono Nicole Carassai sez. A 1° premio, Lorenzo De Nicola sez. B 1° premio assoluto e Saverio Beccacece sez. F 2° premio. Grande soddisfazione per la scuola civica di Macerata e per le insegnanti Silvia Santarelli e Mirte Goldman.
Sabato 20 aprile si è conclusa all’auditorium della scuola di Macerata l’iniziativa in onore di Mozart con un incontro sul decennio viennese del compositore tenuto da Enrico Belli del conservatorio di Pesaro e il concerto monografico su “Le sonate per pianoforte di Mozart” degli allievi della scuola civica Maria Fefè, Benedetta Spinozzi, Rachele Romano, Saverio Beccacece e Andrea Stacchietti.
L’Amministrazione comunale di Macerata condanna duramente quanto accaduto in piazza Cesare Battisti in occasione del 25 aprile 2018 e si dissocia respingendo ogni responsabilità in merito ai gravi fatti a cui è completamente estranea.
Le iniziative programmate in piazza Cesare Battisti non sono state organizzate dal Comune, né patrocinate dalla Giunta comunale, né finanziate. Gli uffici comunali, procedendo secondo regolamento, hanno concesso l’occupazione di suolo pubblico come da richiesta presentata dall’associazione Collettivo CSA Macerata in collaborazione con l'Associazione ASD Popolare Macerata per occupare dalle ore 14 alle 20 del 25 aprile la piazza con un gazebo, un tatami e un tavolo allo scopo di svolgere esibizioni di pratiche sportive. Dalla richiesta non si evince nessuna altra indicazione sui contenuti. Si precisa che la richiesta di suolo pubblico è una pratica burocratica che può essere fatta da tutti e di norma, se non si ravvisano motivi di sicurezza, viene concessa senza nessuna valutazione da parte dell'Amministrazione.
Ferme e chiare le parole del Sindaco Romano Carancini a nome di tutta la Giunta: “Una messa in scena ignobile e indegna che l'Amministrazione condanna fermamente. È una provocazione inaccettabile per la nostra comunità che tradisce il vero senso della Festa del 25 aprile, infanga il significato stesso dell'antifascismo e fa male alla città. Abbiamo comunicato alla Digos, su richiesta della stessa, le circostanze dei fatti e trasmesso i documenti al fine di accertare le eventuali responsabilità, rispetto alle quali l'Amministrazione si riserva ogni azione. Allo stesso modo vergognoso, rispetto ai fatti di piazza Cesare Battisti, è l'attacco personale al vice sindaco e assessore alla Cultura Stefania Monteverde fatto dal giornale online Picchio News che ha strumentalmente associato alla notizia della macabra rappresentazione di piazza Cesare Battisti un post facebook su altro argomento tratto arbitrariamente dalla bacheca privata della stessa, inventando notizie infamanti. Esprimo al vice sindaco tutta la solidarietà mia e dell'Amministrazione”.
Il programma delle iniziative per il 25 Aprile patrocinate dal Comune di Macerata e concordate con la Prefettura ha visto le cerimonie ufficiali al Monumento della Resistenza, il pranzo condiviso con le associazioni in piazza Vittorio Veneto, il concerto con l'Anpi in piazza Mazzini, eventi molto partecipati dalla cittadinanza in serenità e civiltà.
Dopo i terrificanti fatti accaduti negli ultimi mesi nella città marchigiana, il movimento nazionalista Forza Nuova torna a chiedere un confronto pubblico con il presidente del Gruppo Umana Solidarietà, Paolo Bernabucci.
“Lo avevamo già chiesto a Benrabucci qualche mese fa e ci aveva dato la sua disponibilità – afferma il dirigente nazionale e coordinatore regionale delle Marche, Giuseppe Zito – ma, come immaginavamo, il tutto è andato, volutamente, nel dimenticatoio”.
“Quello che è successo a Macerata non può però essere dimenticato e la questione deve assolutamente essere risolta – continua Zito – la misura è ormai colma e sono i maceratese stessi a chiedere il nostro intervento"
"Quello dell'immigrazione business è un tema caldo che, soprattutto dopo l'omicidio di Pamela, sta preoccupando e non poco i residenti della zona, e noi siamo sempre più decisi a scendere in piazza per rimanere al loro fianco - spiega ancora il dirigente forzanovista - Per queste ragioni chiediamo ancora una volta a Bernabucci di accettare il nostro invito ad un confrobto pubblico. Noi la faccia l'abbiamo sempre messa e continuerremo a farlo".
"Non possiamo accettare che la delinquenza legata a questa immigrazione incontrollata continui a pesare sulla popolazione. Fissi lui data e luogo del confronto - conclude Zito - la nostra presenza è garantita!"
Dal 4 al 6 maggio, Macerata Racconta, la Festa del libro in programma a Macerata dal 30 aprile al 6 maggio, propone anche la Fiera dell’editoria Marche Libri, giunta alla settima edizione, che ha come protagonista l’eccellenza della produzione editoriale che si realizza nelle Marche.
Unica nel suo genere nel territorio marchigiano, Marche Libri si conferma uno spazio in cui trovare le migliori produzioni editoriali dell’intera regione e non solo, visto che al suo interno saranno ospitati anche alcuni editori provenienti da altre regioni italiane.
Marche Libri rappresenta un appuntamento importante per la cultura e l’imprenditoria editoriale che presenta in questa nuova edizione 47 case editrici le quali torneranno a esporre nello spazio dell’Ex Upim in corso Matteotti, sia direttamente con propri stand che rappresentate dalla libreria del festival gestita dall’associazione Libri in città.
Le case editrici che daranno vita alla Fiera Marche Libri sono:
Affinità Elettive | Altreconomia | Andrea Livi Editore | Aras Edizioni | Arpeggio Libero | Biblohaus | Bravi | Cattedrale | Claudio Ciabochi Editore | Controvento Editrice | Cromo Edizioni | Donzelli Editore | Editoria Studi Superiori | Edizioni Artemisia | EUM - Edizioni Università Macerata | EV | Fara Editore Giaconi Editore | Giometti & Antonello | I Luoghi Della Scrittura | Il Lavoro Editoriale | Ilari Editore | Infinito Edizioni | Ippocampo Edizioni | Italic Pequod | Lavieri Edizioni | Le Mezzelane | Ledra | Librati Edizioni | Libri d’aMare | Linfa Eintertainment | Lirici greci | Metauro Edizioni | Montag | Progetti Sonori | Quodlibet | Raffaello Editrice | Rivista Argo | Roi Edizioni | Rrose Sélavy | Simple Edizioni | Taschen Logos | UT | Ventura Edizioni | Vydia Editore | Zefiro Edizioni.
L’inaugurazione è in programma il 4 maggio alle ore 16,30, con il brindisi inaugurale affidato ai vini del consorzio TerroirMarche, e subito dopo inizieranno gli incontri letterari di questa sezione. che saranno aperti da Ilari Editore con la presentazione del suo libro fresco di stampa curato da Maurizio Verdenelli e Matteo Zallocco dedicato ai tragici casi di cronaca relativi all’omicidio di Pamela Mastropietro e alla rappresaglia di Luca Traini.
Faranno seguito Corrado Dottori e “La musica vuota” (Pequod edizion), Marco Benedettelli con “Chi Brucia.”(Vydia Editore), Giulio Cesare Giacobbe e “L’enigma della felicità” (Roi Edizioni) e infine Franco Lorenzoni con “Orfeo, la Ninfa Siringa e le percussioni pazze dei Coribanti. Le origini della musica nel mito” (Rrose Sélavy).
Il 5 e 6 maggio gli incontri presentati dagli editori che espongono continueranno con tanti altri appuntamenti tra cui Piero Massimo Macchini e Deborah Iannacci per Giaconi Editore, Paolo Tarsi per Ventura Edizioni, Daniela Fabiani per EUM, Mechi Cena e Bruno Sebastiani per Le Mezzelane Editrice, Marco Poeta, Salvatore Tommasi e Simonetta Pagliericcio per Controvento Editore, Floria Moscardi per Claudio Ciabochi Editore, Marco Lombordazzi e Paolo Bonetti per Aras Edizioni, Alessandro Perri per AEdizioni AE e conclude Giovanna Olivieri per Altreconomia.
Dopo il successo delle prime tre edizioni torna a Macerata Terroir Marche Festival, in programma il 19 e 20 maggio, preceduto da una ricca anteprima dal 30 aprile al 12 maggio. La manifestazione è organizzata dal Consorzio Terroir Marche insieme al Comune di Macerata.
Nato come appuntamento di promozione dei soci del Consorzio Terroir Marche che riunisce 18 produttori vitivinicoli biologici della regione, dalla seconda edizione l’evento si è aperto al gemellaggio per ospitare altri produttori biologici italiani e stranieri con i quali si sviluppati rapporti di collaborazione e di valorizzazione delle produzioni territoriali di qualità. Ospiti speciali della quarta edizione sono i vignaioli di Lucca Biodinamica e di Ecovin Mosel (Germania).
“Il festival Terroir Marche è il vino con la cultura al centro. Giorni molto belli che raccontano la migliore produzione biologica delle Marche insieme alla musica blues, alla mostra fotografica a Palazzo Buonaccorsi, agli appuntamenti con i libri, - ha spiegato stamattina l’assessore alla cultura e turismo Stefania Monteverde nella conferenza stampa di presentazione dell’evento .- È un festival che porta a Macerata tanta gente produttori vitivinicoli, esperti e appassionati di enologia di qualità, capace di raccontare la migliore produzione culturale della città. Ci prepariamo a un altro weekend a Macerata da turisti e da maceratesi innamorati della città”.
Collaborano al festival molte istituzioni culturali, festival e associazioni della città e del territorio: Macerata Musei, Università di Macerata con il progetto europeo The Wine Lab, Accademia di Belle Arti Macerata, San Severino Blues Festival, Macerata Racconta, Cuochi di Campagna, Festa dell'Europa Macerata, Touring Club Italiano. Enovetro, Scatolificio Lucarini, Grafiche Federighi, BF Imbottigliamento, Amorim, Hotel Lauri sono le aziende sponsor di questa edizione.
“Coinvolgere le realtà del territorio. E’ questa la filosofia di Terroir Marche – ha affermato Alessandro Bonci, presidente dell’Associazione e Consorzio Terroir Marche - un consorzio che non si chiude su se stesso ma che apre la propria esperienza alla gente, alle persone e collabora con altre associazioni, entri e istituzioni”.
Il festival si snoderà all’interno di alcuni degli edifici più belli del centro storico di Macerata, con spazi espositivi aperti al pubblico alla Galleria Antichi Forni sabato 19 e domenica 20 maggio dalle 16 alle 22, degustazioni guidate da importanti sommelier e giornalisti nazionali e internazionali su temi di grande interesse enologico all’Asilo Ricci.
Molto interessante il programma di eventi culturali collaterali di promozione del territorio che coinvolgeranno cittadini e visitatori anche nei giorni precedenti esposti in conferenza stampa dal segretario dell’Associazione Terroir Masrche e coordinatore del festival Emanuele Tartuferi e da Mauro Binci coordinatore della manifestazione.
Eventi come la mostra fotografica “Io pure sarò vigna” di Hassan Badreddine esposta dal 30 aprile al 17 giugno a Palazzo Buonaccorsi in collaborazione con Macerata Racconta che vedrà l’esposizione di 24 opere d’arte in bianco e nero che fotografano l’essenza della terra e il concerto dei Superdownhome organizzato dal San Severino Blues Marche Festival, che da decenni promuove la cultura musicale nel territorio marchigiano. Si tratta di un duo bresciano nato nel 2016 armato di strumenti vintage e artigianali che proporrà la tradizione del blues rurale. Infine l’incontro con Simonetta Lorigliola, autrice del libro “E’ un vino paesaggio”, visite turistiche guidate gratuite ai musei della città.
"Non si può trasformare la festa della Liberazione in festa della punizione".
Queste le parole con le quali la lista civica la città di tutti prende le distanze dagli organizzatori della manifestazione che hanno utilizzato pupazzi appesi di cattivo gusto, lanciando un messaggio decisamente violento, per celebrare il 25 aprile.
"Chiediamo inoltre - continuano - all'amministrazione di verificare le autorizzazioni, quanto autorizzato ed eventualmente sanzionare eventuali violazioni".
Macerata al centro dell’ennesimo scontro sui social network tra Matteo Salvini e Asia Argento. Il leader della Lega, infatti, ha condiviso sul suo profilo Twitter il link ad un articolo di Dagospia in cui si riportano le notizie dell’intercettazione in carcere relativa a Lucky Awelima, uno degli indagati per l’omicidio di Pamela Mastropietro. “Il giallo di Macerata: intercettazioni choc in carcere”, con Salvini che, il 25 aprile, commenta: “Personcine per bene. Ecco da chi occorre liberare l’Italia oggi”.
Secca e senza filtri la replica dell’attrice Asia Argento, che allega le foto di una lapide commemorativa dei partigiani caduti durante la guerra di Liberazione.
Sarà a Macerata venerdì mattina alle 11 l'on. Alessandra Mussolini. Una visita certamente non casuale quella dell'europarlamentare e legata a quanto successo il 25 aprile in piazza Cesare Battisti.
L'arrivo della Mussolini è stato confermato da fonti ufficiali.
Da Deborah Pantana, consigliere comunale di Macerata, riceviamo
Nel 2015 sono stata la sfidante di Carancini ed ho perso al ballottaggio ma non per questo mi sono tirata indietro nel continuare a difendere la mia città, soprattutto ora in questo momento difficile e di decadimento morale e sociale.
Chiedo con forza al Questore di Macerata e al Prefetto di Macerata di prendere dei provvedimenti seri nei confronti di chi ieri ha messo quel “Fantoccio” in Piazza Cesare Battisti. Un comportamento immorale e diseducativo per tutti ma soprattutto per i bambini che erano presenti. Ma nessuno ha cercato nel momento in cui veniva installato questo pupazzo di impedirlo? Non c’era qualcuno che vigilava? Dalle foto riportate dalla stampa sembra di vedere quei filmati dell’ISIS dove istigano i bambini alla violenza.
Non si possono più tollerare gesti o manifestazioni di questo tipo.Al riguardo ho già informato l’on. Alessandra Mussolini ed ho chiesto ai nostri Parlamentari di presentare al più presto un’interrogazione per il gesto messo in atto ieri a Macerata.Il Sindaco non si sta rendendo conto di quanto sta accadendo nella nostra città e continua a patrocinare iniziative che vanno contro il decoro pubblico e il buon vivere che un tempo caratterizzavano Macerata. Se ha deciso di non dimettersi almeno rinsavisca e cerchi di fare il Sindaco, noi maceratesi non vogliamo più subire tutto questo degrado.