Anche se con alcune difficoltà dovute al sisma, continuano gli incontri che anche quest'anno la Polizia di Stato (Questura e Polizia Postale di Macerata) ha intrapreso con gli studenti delle Scuole Superiori di primo grado in collaborazione con il Dipartimento per le Dipendenze Patologiche dell'Asur Area vasta 3 di Macerata.Detti incontri formativi si collocano nell’ambito di una campagna di prevenzione di “Educazione alla Legalità” che si rivolge alla fasce deboli, tra cui appunto i minori, con lo scopo di sensibilizzarli ai fenomeni sociali/criminali che li vedono come potenziali vittime.Oggi è stata la volta dell’Istituto Comprensivo “Beniamino Gigli” di Recanati con il coinvolgimento di 200 ragazzi i quali hanno assistito interessati alla lezione di Educazione alla Legalità.Dopo la presentazione dell'iniziativa agli alunni da parte del Dirigente Scolastico, il Questore di Macerata dr. Giancarlo Pallini, si è presentato agli studenti illustrando loro l’importanza del progetto e la valenza dello stesso per la prevenzione dei reati di cui i minori sono purtroppo spesso vittime. E’ stato con l’occasione ricordato che Recanati è candidata a Capitale italiana della cultura 2018; l’auspicio è vedere riconosciuto alla città di Leopardi l’ambito riconoscimento.Per quanto concerne la Polizia Postale, è stata posta l’attenzione sui pericoli dell’anonimato in rete e il pericolo dell’adescamento di vittime, spesso minori, da parte di soggetti che mascherati dal web, fingono sulla loro identità nel tentativo di diventare “amici”. Il personale della Questura ha dibattuto sull’importanza del rispetto delle regole da parte di tutti a cominciare dai giovani che rappresentano il futuro della nostra società. Sono stati illustrati fenomeni come il bullismo, uso di droghe o di alcool, reati e cattive abitudini che potrebbero essere addirittura amplificate attraverso un uso scorretto di internet e dei social oggi tanto in voga tra i giovani. L’ASUR invece ha messo in luce gli aspetti che riguardano i fenomeni di dipendenza patologica connessi ad un uso scorretto e esagerato della rete come il gioco d’azzardo o la dipendenza da videogiochi.Numerose sono state le domande poste ai relatori da parte dei ragazzi che si sono dimostrati interessatissimi agli argomenti trattati dai relatori come il bullismo, la droga e l’abuso di alcool nonché all’approfondimento dei principi legati al concetto di legalità, dimostrando di essere preparati con riguardo il mondo del web ma talvolta anche all’oscuro dei pericoli che sono stati loro illustrati e di cui potrebbero essere vittime.
Nella tarda serata di ieri, martedì 22 novembre, ignoti si sono introdotti in una farmacia comunale della periferia maceratese.Attraverso l'effrazione della porta posteriore, dopo aver manomesso le telecamere evitando così di farsi riprendere, i ladri sono riusciti ad introdursi nell'esercizio commerciale e ad aprirne la cassaforte dalla quale hanno asportato denaro per oltre tremila euro.Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Macerata che stanno indagando sull'accaduto.
L'Aula del Senato ha dato il via libera al Dl Terremoto. I sì sono stati 194, un solo no, e 37 gli astenuti. In dichiarazione di voto hanno dichiarato il voto di astensione Lega, Cor e Forza Italia. L'Assemblea ha approvato tutti gli emendamenti presentati dalla commissione Bilancio, ad eccezione di quello sulla certificazione di agibilità, che è stato trasformato in un ordine del giorno. Il provvedimento passa all'esame della Camera. (Ansa)
L'Associazione degli Scudi, in collaborazione con Azione Universitaria, ha organizzato a Macerata presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Comunale Mozzi-Borgetti , ieri, martedì 22 novembre, con inizio alle ore 17.30, l'incontro -presentazione del libro "NO, caro Matteo" di Guido Castelli - sindaco di Ascoli Piceno.Il libro è una lettera aperta rivolta da un Sindaco a colui che si era presentato come "Sindaco d'Italia", suscitando attese anche al di fuori delle appartenenze politiche, ma ha deluso tutte le aspettative, in particolare in tema di autonomie locali e di riforme costituzionali, oggetto del prossimo referendum. Di questo ha parlato l'autore Guido Castelli, sindaco di Ascoli Piceno e membro dell'esecutivo nazionale dell'ANCI (Associazione nazionale dei comuni d'Italia) assieme a Fabio Pistarelli, Presidente dell' Associazione degli Scudi, Filippo Saltamartini, sindaco di Cingoli e Francesco Carelli, presidente di Azione Universitaria.L'associazione degli Scudi è una associazione politico-culturale nata a Macerata con l'attenzione rivolta al dibattito delle idee sui temi di più stringente attualità locale e nazionale. E' dotata di un Centro studi e ricerche. Il nome è liberamente ispirato alla Associazione "Tate no kai" fondata dallo scrittore e poeta nipponico, uno dei maggiori del secolo appena trascorso, Yukio Mishima.
Due donne tentano di truffarlo, ma lui si rende conto di quanto sta accadendo e prova a chiedere aiuto, ma le due malviventi lo trattengono e riescono a fuggire. E' successo nel tardo pomeriggio di ieri in una abitazione della periferia di Macerata. Una giovane avvicina un anziano che sta rientrando a casa e con uno stratagemma riesce a entrare insieme a lui, facendogli domande sulla sua pensione. Continuando a distrarlo, la giovane riesce a far entrare in casa anche una complice. A questo punto, la vittima si accorge che qualcosa non va e prova ad andare verso la porta per chiedere aiuto, ma le due malviventi lo trattengono, impedendogli di avvicinarsi all'uscita e riuscendo a fuggire. Solo dopo che le due sono scappate, l'anziano è riuscito a chiedere aiuto e i vicini di casa hanno avvertito i carabinieri che hanno avviato le indagini. Il consiglio è sempre quello di non aprire agli sconosciuti e, in caso di dubbi, contattare sempre le forze dell'ordine.
Chiamati ad intervenire dall'Enel che aveva notato un consumo di energia anomalo in un esercizio situato alla periferia di Macerata, i carabinieri hanno scoperto uno stratagemma con il quale veniva "rallentato" il consumo di corrente. A quel punto, è stata svolta una verifica insieme ai tecnici dell'Enel e i militari del Nucleo Radiomobile hanno trovato sul contatore del negozio un magnete grazie al quale il consumo di energia veniva alterato. Sono tuttora in corso le verifiche per quantificare quanta sia stata l'energia sottratta indebitamente. La legale rappresentante dell'esercizio commerciale, una donna straniera di 25 anni, è stata denunciata a piede libero alla Procura di Macerata per furto aggravato.
La Maceratese saluta la coppa Italia di Lega Pro. Allo stadio “Del Conero” di Ancona, nella partita valevole per gli ottavi di finale della manifestazione, i padroni di casa si impongono per 2 a 1 con una doppietta di Gelonese. Di Gremizzi la rete del momentaneo pareggio per la squadra allenata da Federico Giunti, scesa in campo con tutte le seconde linee.Ritmi molto bassi nella prima frazione di gioco. Il primo tiro nello specchio della porta si registra al 41’ con un sinistro di prima intenzione di Battaglia, facile preda di Moscatelli. Un minuto dopo replica la Maceratese con una conclusione rasoterra di Turchetta parata a terra da Rossini. Prima del riposo c’è la rete del vantaggio dell’Ancona: Samb controlla male una palla a centro area che però diventa un assist per Gelonese, la zampata vincente da due passi vale l’1 a 0 per l’Ancona; i giocatori della Maceratese protestano perché Mestre era a terra.L’Ancona va vicino al raddoppio al 51’ con un destro rasoterra di Djuric, sventato in calcio d’angolo da Moscatelli. Nella Maceratese intanto fa il proprio esordio l’ultimo arrivato, il centrocampista svizzero di origini kosovare Ramadani. Le incursioni di Turchetta sulla fascia sinistra mettono in apprensione la retroguardia dell’Ancona, un calcio di punizione rasoterra arriva a Gremizzi a centro area, la prima conclusione del difensore viene respinta, sulla ribattuta il “gigante” numero 2 della Maceratese piazza l’1 a 1.Il pareggio però dura pochi istanti. Un minuto dopo la difesa della Maceratese si fa trovare impreparata, Gelonese lasciato solo davanti a Moscatelli riporta in avanti l’Ancona, 2 a 1.L’attenzione dei biancorossi è ora rivolta alla partita di campionato contro il fanalino di coda Forlì, sabato prossimo all’Helvia Recina.ANCONA (4-3-3): Rossini; Barilaro, Kostadinovic, Tassoni, Malerba (12’ st Forgacs); Djuric, Gelonese, Battaglia; Montagnoli (47’ st Daffara), Falou, Voltan. A disp. Scuffia, Frediani, De Silvestro, Ricci, Papa, Moi, Ascani, Zampa, Bartoli, Navighi. All. BriniMACERATESE (4-3-1-2): Moscatelli; Bondioli (10’ st Ramadani), Perna, Gremizzi, Broli; Franchini, Mestre (26’ st De Grazia), Bangoura; Turchetta; Allegretti (44’ st Marchetti), Palmieri. A disp. Quadri, Colombi, Petrilli, Cantarini, Marco Massei, Ventola, Amedeo Massei, Quadrini, Malaccari. All. GiuntiArbitro: D’Apice di ArezzoReti: pt. 45’ Gelonese; st 27’ st Gremizzi, 28’ GeloneseNote: calci d’angolo 4 a 4. Ammoniti Bondioli, Bangoura, Kostadinovic, Turchetta, Voltan, Djuric, Barilaro. Recupero 1’+ 4’.
Filippo Spalletta è il nuovo proprietario della Maceratese. La trattativa fra l’imprenditore italo svizzero e Maria Francesca Tardella si è chiusa positivamente dopo un lungo tira e molla. “E’ tutto fatto, firmato” ha detto Spalletta, evidentemente soddisfatto.L’operazione che ha consentito a Filippo Spalletta di rilevare il 95% delle quote della Maceratese sarebbe costata settecentomila euro; il restante cinque per cento è nelle mani di Massimo Paci.Filippo Spalletta e Maria Francesca Tardella si sono dati appuntamento dal notaio Claudio Alessandrini Calisti, accompagnati rispettivamente dagli avvocati Andrea Bargagna e da Giancarlo e Massimo Nascimbeni. L’intesa era stata già raggiunta la scorsa settimana, era prevista una penale per chi non avesse rispettato gli accordi.“Sono andato a salutare la squadra, mi sembrava giusto adesso che è ufficiale il passaggio di proprietà” ha detto Spalletta.Filippo Spalletta, lei è il proprietario della Maceratese oppure il presidente? O tutte e due?“Io sono proprietario e presidente al 95%. Il resto ce l’ha Massimo Paci. Mi sono incontrato anche con Massimo, volevo conoscerlo. Oggi ci siamo visti, è una persona splendida”.Pensa che potrebbe nascere una collaborazione con Paci?“Da parte mia c’è la massima disponibilità, se lui vuole le porte sono aperte”.Quando e come è nata l’idea di acquistare la Maceratese?“Da diverso tempo si parlava con i miei amici della possibilità di rilevare una società di calcio. Quando è venuta fuori la Maceratese il discorso si è fatto più serio. A me piace lavorare in un posto tranquillo, non troppo distante dalla Svizzera. E ho detto loro: andate avanti, valutate la situazione e fatemi sapere, però non voglio comparire dall’inizio. Un mese e mezzo fa abbiamo comunicato il mio interesse”.Gli amici ai quali fa riferimento faranno parte della Maceratese?“Certo che si. A breve faremo un comunicato. Di certo ne faranno parte quelli che sono qua con me. Simone Sivieri, Gabriele Minchella, Andrea Bargagna e Antonio “Tonino” Loschiavo. Non ci piace stare in prima fila, a me interessa che in prima fila ci sia la squadra, il mister. Noi dobbiamo organizzare il lavoro da dietro. Non dimentichiamoci poi il settore giovanile, è un mio grande obiettivo, per me vale come la prima squadra”.Di cosa ha bisogno la società e la squadra?“Se il riferimento è ai rinforzi dei quali ha bisogno la prima squadra noi siamo consapevoli che qualcosa dobbiamo cambiare. Non possiamo fare miracoli, la squadra per me si sta battendo bene, è giovane. Se diamo loro fiducia i ragazzi possono fare meglio. Vediamo come si sviluppa la situazione a dicembre e a gennaio, poi faremo qualche piccolo intervento”.L’obiettivo di Spalletta è tenere la Maceratese in Lega Pro, oppure dall’anno prossimo si potrà cominciare a sognare qualcosa di più?“L’anno prossimo è troppo presto. Quest’anno è assolutamente necessario tenere la Lega Pro, spero di non dover fare i play out perché sono una lotteria. E poi preparare la prossima stagione con l’esperienza maturata in queste sei-sette mesi. Non è vero come qualcuno ha detto che Spalletta vuole la serie B, dobbiamo lavorare sodo i prossimi quattro o cinque anni, integrando i giovani. Spero in futuro di poter giocare i play off non solo per fare comparsa. L’importante è tenere la Lega Pro”.Resteranno tutti i collaboratori della ex presidente Maria Francesca Tardella?“Fino ad oggi mi sono avvicinato poco o niente a questa realtà per rispetto della presidente. Fino a quando non abbiamo firmato l’atto dal notaio mi sembrava giusto così. Sono sicuro che ci sono dei bravi collaboratori, altrimenti la Maceratese non sarebbe arrivata a questi risultati. Li devo conoscere e valutare. Io ho le braccia aperte, per me sono tutti amici”.
Università di Macerata e comune di Ussita insieme nel segno del cardinale Pietro Gasparri, nato proprio in una frazione della cittadina montana. Si tratta di una delle personalità più eminenti della sua epoca nell’ambito ecclesiastico, giuridico e politico, camerlengo e Segretario di Stato sotto il Pontificato di Benedetto XV e Pio XI, autore della prima codificazione canonica del 1917, sottoscrittore dei Patti Lateranensi nel 1929. Negli anni Ottanta l’allora rettore dell’Ateneo maceratese Attilio Moroni realizzò una serie di iniziative legate a questo straordinario giurista e questo forte interesse è sfociato nella costituzione del Centro studi comunale. Intorno alla sua figura, si sta lavorando all’organizzazione di un convegno internazionale, in occasione del centenario dalla promulgazione del Codice di Diritto Canonico del 1917. Il terremoto di fine ottobre ha provocato forti danni alla tomba del cardinale ad Ussita, in quel cimitero che egli stesso volle edificare dai resti del castello della vallata. Si tratta di un simbolo forte dal quale ripartire per ricostruire insieme in modo concreto, sviluppando iniziative che favoriscano la ripresa economica e sociale di tutto il territorio coinvolto dal sisma.“C’è sempre stato un grande rapporto tra l’Università di Macerata, il cardinale Gasparri e Ussita – ha spiegato il sindaco Marco Rinaldi in conferenza stampa -. Dobbiamo ricostruire partendo da una programmazione di alto spessore per tutto territorio, che non sia l’iniziativa di un singolo comune. L’Università può essere la punta di diamante di questa pianificazione di iniziative strutturali per garantire un futuro anche economicamente interessante alle nuove generazioni. Possiamo arginare il fenomeno dello spopolamento solo in questo modo”.“Per noi – ha risposto il rettore Francesco Adornato - il rapporto con il territorio è strategico. C’è bisogno di recuperare l’identità territoriale come elemento prototipale di sviluppo che non sia alternativo, ma che, in una dimensione plurale, abbia sua dignità e forza propositiva per far rinascere quelle realtà. Questi territori rappresentano una connessione forte tra passato e futuro e noi vogliamo costruire il futuro senza abbandonare il passato”.Come ha spiegato Giuseppe Rivetti, titolare della cattedra di diritto tributario di Unimc e direttore del Centro Studi Cardinale Pietro Gasparri, l’ateneo può farsi propositore di un progetto di detassazione che agevoli forme di investimento in armonia con il territorio. “Come è già stato fatto in altre parti d’Europa e d’Italia, - ha spiegato il docente – bisogna pensare a un nuovo modo di utilizzare la leva fiscale per creare interesse nel territorio da parte delle imprese. L’idea è quella di una finanza etica, che metta insieme profitto e valori. C’è bisogno dell’aiuto anche legislativo, che vada oltre l'emergenza, perché i sindaci non possono favorire questo sistemi da soli. È già inverno e bisogna pensare da subito a queste forme di intervento. Cercheremo di organizzare iniziative di confronto con i responsabili dello sviluppo economico e del ministero dell’economia e delle finanze per aprire un tavolo di confronto dove noi porteremo queste idee per pensare disposizioni normative che favoriscano gli investimenti”.
Secondo l’ultimo rapporto ACI-ISTAT, a Macerata e provincia la guida distratta è la prima causa di incidenti stradali. In controtendenza rispetto al dato nazionale che vede al primo posto il mancato rispetto della segnaletica, nel maceratese al primo posto la causa più frequente di incidente è proprio la guida distratta (27,04%), seguita dal mancato rispetto della segnaletica (22,90%) e dalla velocità (18,87%). “Un dato sul quale occorre riflettere”, sottolinea Enrico Ruffini, presidente dell’Automobile Club Macerata. “Non solo la distrazione alla guida costituisce la causa più frequente di incidente, ma rappresenta anche l’infrazione al codice della strada che - nel confronto 2014-2015 - ha segnato l’incremento più significativo con 91 rilievi nel 2015 contro i 31 dell’anno precedente. E su questo dato influisce in maniera decisiva lo scriteriato utilizzo dello smartphone mentre si guida”. Altro dato sui cui riflettere è rappresentato dagli incidenti con morti e feriti avvenuti di notte tra le 22 e le 6. La notte del venerdì costituisce il momento di maggiore criticità della settimana con ben il 33,8% del dato complessivo di morti e feriti a seguito di incidente stradale. I giovani fra i 18 e i 29 anni sono i soggetti maggiormente coinvolti con il 73,5% e il 64,2% dei morti e feriti accertati, rispettivamente, nella notte del venerdì e del sabato. Questo conferma la persistenza del problema degli incidenti stradali che coinvolgono i giovani nel fine settimana. In generale, e in linea col trend nazionale, nell’arco dello scorso anno nel territorio provinciale sono diminuiti gli incidenti rispetto al 2014 (-5,26%) e ci sono stati meno feriti (-9,35%). In provincia sono stati 22 i morti a seguito di incidente stradale. Nonostante questo dato indichi una diminuzione del 12% rispetto al 2015 il tasso di mortalità (pari a 23,97), cioè il numero di morti ogni mille incidenti, è di gran lunga superiore rispetto al valore medio registrato sul territorio nazionale (19,64). Il territorio comunale di Tolentino ha fatto registrare nel 2015 il maggior numero di morti (5), mentre il maggior numero di incidenti si è verificato nelle strade del Comune di Civitanova Marche (214), città che registra anche il maggior numero di feriti (298). Facendo riferimento alla rete viaria principale, la SS 016 Adriatica risulta la strada col maggior numero assoluto di incidenti (42), mentre il triste primato del maggior numero assoluto di morti (3) è la SS 078 Picena, che risulta anche essere la strada col più alto indice di mortalità (numero di morti ogni 100 incidenti, qui pari a 13,04) e quella con il più alto indice di gravità (numero di morti ogni 100 morti o feriti, qui pari a 7,69). La strada con il maggior numero di incidenti per chilometro (1,26) è la SP 485 Civitanova Marche – Macerata. Per contrastare i dati allarmanti sulla guida distratta, l’Automobile Club d’Italia sta dedicando una forte campagna di sensibilizzazione rivolta soprattutto ai giovani attraverso la campagna social #MollaStoTelefono #GuardaLaStrada, visibile nel canale Youtube di ACI Italia. Testimonial d’eccezione Francesco Mandelli, attore della fortunata sitcom ‘I soliti idioti’ e storico vj di MTV. https://www.youtube.com/watch?v=e76FgA4_WLg Per promuovere la cultura della sicurezza stradale in provincia, AC Macerata nel 2016 ha organizzato una serie di incontri con i ragazzi delle quinte delle scuole De Amicis, Medi, Pace, Frank e Pertini di Macerata: gli studenti hanno imparato come usare le cinture di sicurezza, i seggiolini in auto ("TrasportACI Sicuri"), come muoversi in strada ("A Passo Sicuro") e come utilizzare la bicicletta ("Due Ruote Sicure”).
Medea Montalbano pronta a ritornare in campo per il recupero della quinta giornata di Serie B. A Montorio al Vomano (TE) mercoledì 23 novembre, ore 20.30, è in programma MD'E Montorio Volley-Medea Montalbano, gara originariamente prevista lo scorso 12 novembre e rinviata per i disagi legati al sisma, con il palazzetto adibito all'accoglienza degli sfollati.Montorio occupa il nono posto in classifica con 6 punti. Per la squadra maceratese allenata da coach Adrian Pablo Pasquali l'occasione di riprendere la testa della classifica in solitaria. In caso di vittoria senza tie-break infatti la Medea arriverebbe a quota 17 e supererebbe la Ledlink Perugia, ad oggi capolista con 16 punti ma con una partita disputata in più.L'incontro sarà trasmesso in diretta audio da Radio Studio 7. Potrà essere ascoltato sia sul sito web della radio (www.radiostudio7.net) che sul canale 611 del digitale terrestre delle Marche.
L'idea di portare la mostra “Donne e Lavoro” dell'associazione Toponomastica Femminile a Macerata in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne 2016 nasce di fatto l'8 marzo quando l'Osservatorio di Genere, in collaborazione con il Comune e il Consiglio delle Donne di Macerata, presentò i risultati del progetto #leviedelledonnemarchigiane (www.osservatoriodigenere.com).Perché collegare queste due giornate dedicate, seppur in modo diverso, alla donna? Tenere insieme l'8 marzo e il 25 novembre ha un forte valore simbolico e pratico: da una parte si vuole sottolineare l'importanza di un'attività costante di sensibilizzazione, di formazione dell'opinione pubblica circa l'urgenza di una società realmente paritaria a partire da uno dei contesti in cui più vistose sono ancora oggi le discriminazioni e le disparità tra uomini e donne e cioè il lavoro. Un impegno questo da perseguire e da mettere in campo non solo in occasione di giornate dedicate ma in modo continuativo e sistematico in sinergia con tutte le forse politiche e sociali, dalle istituzioni alle associazioni, dalle scuole alla società civile rivolgendosi in particolare alle giovani generazioni. Dall'altra sentiamo forte la necessità di proporre letture “altre”, non stereotipate e retoriche delle tematiche di genere soprattutto per ciò che riguarda la battaglia contro la violenza sulle donne.Ecco perché l'Osservatorio di Genere in collaborazione con il Comune e il Consiglio delle Donne ha deciso di portare la mostra “Donne e Lavoro” a Macerata dal 25 novembre al 4 dicembre 2016 presso il CASB dell'Università degli studi di Macerata, scegliendo un luogo frequentato soprattutto dalle giovani generazioni e in particolare dagli studenti universitari.Al CASB verranno esposti 50 dei 90 pannelli che costituiscono la mostra “Donne al lavoro” curata dall'Associazione Toponomastica Femminile: questi pannelli, provenienti da tutta Italia, vogliono sollecitare una riflessione su un impegno femminile, costantemente presente, seppure in forme diverse, e in continua evoluzione. L'intenzione è di testimoniare la fatica, ma anche i successi delle lotte femminili per raggiungere la parità, attraversare il passato e il presente e lanciare, alle nuove generazioni, l’invito a proiettarsi nel futuro.Tra i pannelli che saranno esposti a Macerata ci sono anche alcuni scatti realizzati dalla fotografa Simona Muscolini per l'Osservatorio di Genere che Toponomastica Femminile ha scelto per raccontare il lavoro delle donne oggi.Gli scatti di Simona Muscolini infatti sono stati realizzati a partire dai risultati del progetto (RI)pensare le Pari Opportunità – (RI)paro, progetto del 2014 nato da un'idea dell'OdG, finanziato dalla Regione Marche con capofila il Comune di Macerata che aveva l'obiettivo di analizzare la condizione della donna nel mondo del lavoro nelle Marche. Le fotografie, che abbiamo scelto anche per le cartoline-invito dell'evento, sono state scattate presso l'Athena Società Cooperativa Artigiana di Cingoli, una bella e dinamica realtà del nostro territorio nata grazie alla tenacia, alla professionalità e all'impegno di cinque donne coraggiose.
Mercoledì 23 novembre, alle ore 16.30, presso il Salone 2000 della Parrocchia di Santa Croce, si terrà il settimanale appuntamento de L’ALTrOPARLANTE, approfondimenti tematici curati da un esperto.Questa settimana interverrà Ornella Monti, insegnante di yoga diplomata presso l'Efoa di Roma e Presidente dell'associazione culturale "Centro Yoga Brahman" che opera a Macerata da 27 anni: presenterà la pratica orientale dello Yoga, sconosciuta ai più, ma che aiuta la persona nel rilassamento della mente e del corpo. Vi invitiamo a partecipare per conoscere meglio e per fugare i dubbi: a Reteviva lo pratichiamo già da quasi un anno e sta portando benessere a tante persone... E' un'occasione per scoprire qualcosa di nuovo e di benefico dalle culture orientali.L’ALTrOPARLANTE è un appuntamento all’interno di Reteviva Santa Croce, rete sociale sussidiaria realizzata dai cittadini del quartiere ed oltre. Incontrando disponibilità e necessità delle persone, si sono creati dei laboratori in cui la gente produce “beni relazionali”: pittura, biblioteca, ginnastica dolce, yoga, computer & smartphone, ago&filo, ecc.; senza dimenticare chi non riesce ad uscire da casa, assicurando compagnia, lettura a domicilio, parrucchiera e piccole commissioni.
La Maceratese domani pomeriggio (fischio di inizio ore 14,30) scende nuovamente in campo, stavolta per gli ottavi di finale di coppa Italia di Lega Pro. La squadra allenata da Federico Giunti, reduce dall’exploit in campionato a Bassano del Grappa, sarà impegnata allo stadio “Del Conero” contro l’Ancona. Si giocherà in partita secca, in caso di parità al termine dei novanta minuti per stabilire la vincente si andrà avanti con i tempi supplementari ed eventualmente con i calci di rigore.Così come contro la Casertana, Federico Giunti manderà in campo le seconde linee. “Cercheremo di mettere in campo una squadra competitiva – ha detto l’allenatore della Maceratese - Teniamo al passaggio del turno. Siamo agli ottavi di finale di coppa Italia, ci giochiamo l’accesso ai quarti. Può essere una soddisfazione per i ragazzi che hanno giocato meno, ma che con la Casertana sempre in coppa hanno fatto una gran bella partita. Mi aspetto da loro una prestazione di buon livello. Abbiamo avuto risposte importanti. Questa squadra ha bisogno dell’apporto di tutti. L’Ancona viene da due sconfitte consecutive in campionato, anche loro prenderanno questa coppa per cercare di risollevarsi di morale, noi invece vogliamo dare continuità alle prestazioni”.Ha sorpreso il cambio di passo della Maceratese nelle ultime due partite di campionato con Parma e Bassano Virus. “La prossima partita con il Forlì sarà la più difficile di tutti. Bisognerà essere pazienti, non incasinarci. Sarebbe un gran problema. Fare gol non è mai facile. Ma adesso pensiamo all’Ancona”.Domani è atteso anche il passaggio di proprietà della Maceratese. Salvo clamorosi colpi di scena, Filippo Spalletta diventerà il nuovo azionista di maggioranza.
Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne ufficializzata il 17 dicembre del 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La data fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981 in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leonidas Trujillo, il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.Il Comune di Macerata per l’occasione promuove una serie di iniziative, raccolte sotto lo slogan CTRL + ALT + CANC. Riavvia il sistema. Interrompi la violenza, in collaborazione con il Consiglio delle donne e l’Osservatorio di genere, presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla presenza dell’assessore alle Pari opportunità Federica Curzi, della presidente del Consiglio delle donne, Ninfa Contigiani, della vice presidente Cristina Monachesi, della presidente dell’Osservatorio di genere, Claudia Santoni, della neo presidente del Soroptimist Adelaide Pangrazi e del docente di Decorazione dell’Accademia della Belle Arti, Pierpaolo Marcaccio.“La natura pubblica delle iniziative che abbiamo organizzato - ha affermato l’assessore Curzi - è frutto di un lavoro di rete che portiamo avanti da tempo e quest’anno abbiamo allargato il nostro lavoro all’Accademia di Belle Arti che partecipa con un progetto di arte urbana. Facciamo nostro lo slogan ‘Non una di meno’ sotto la cui egida si svolgerà la manifestazione nazionale programmata a Roma per il 26 novembre. Le tre giornate maceratesi sono incentrate sulla prevenzione perché occorre lavorare sempre di più per educare alle differenze e valorizzarle. E’ l’unico modo per eliminare la violenza, quella che gli uomini fanno sulle donne, una violenza di genere”.Il programma prenderà il via il 23 novembre, alle ore 17.30, alla Bottega del libro in corso della Repubblica con la presentazione del libro Storia di Giulia, che aveva un’ombra da bambino (Edizioni Settenove), casa editrice marchigiana, di Christian Bruel. Ne discuteranno Edith Cognigni dell’Università degli studi di Macerata, Monica Martinelli della casa editrice Edizioni Settenove ed Elena Carrano, formatrice e coordinatrice Nati per Leggere provincia di Macerata.\”Storia di Giulia è la riedizione, 40 anni più tardi, di un album illustrato che ha segnato la storia della letteratura francese per l’infanzia, apparso per la prima volta nel 1975 ad opera di Im Media, pubblicato nel 1978 dalle Edizioni dalla parte delle bambine (Milano) e riproposto ora in un’epoca in cui il tema dell’identità di genere è più che mai di attualità – ha detto Claudia Santoni dell’OdG - . Il libro ci ricorda oggi più che allora, che la libertà di essere riconosciuti come «persone», speciali e uniche, senza stereotipi, è un diritto insopprimibile per ogni essere umano”.Il giorno seguente, giovedì 24 novembre, alle ore 16, in piazza Mazzini in programma PanchinART, la panchina diversa per alzarci contro la violenza in collaborazione con gli studenti e il docente di Decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, Pierpaolo Marcaccio. Per la prima volta a Macerata un’esperienza di arte urbana ispirata a temi sociali che vedrà al centro la decorazione di una panchina della piazza cittadina su temi inerenti alla lotta contro la violenza sulle donne : “Arte urbana – ha detto Marcaccio – per sensibilizzare i comuni mortali e farli entrare in relazione con l’arte. Non solo progetto su carta ma per Macerata qualcosa di concreto per entrare in sinergia con la città”.Il 25 novembre, alle ore 17, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, a Casa Unimc in piazza piazza Oberdan, inaugurazione della mostra fotografica Donne e lavoro curata dall'Associazione Toponomastica Femminile.I 50 pannelli esposti, dei 90 totali che compongono l’esposizione, provenienti da tutta Italia, vogliono sollecitare una riflessione su un impegno femminile, costantemente presente, seppure in forme diverse, e in continua evoluzione. L'intenzione è di testimoniare la fatica, ma anche i successi delle lotte femminili per raggiungere la parità, attraversare il passato e il presente e lanciare, alle nuove generazioni, l’invito a proiettarsi nel futuro.Tra i pannelli ci sono anche alcuni scatti realizzati dalla fotografa Simona Muscolini realizzati a partire dai risultati del progetto (RI)pensare le Pari Opportunità – (RI)paro, progetto del 2015 nato da un'idea dell'Osservatorio di Genere, finanziato dalla Regione Marche con capofila il Comune di Macerata, che aveva l'obiettivo di analizzare la condizione della donna nel mondo del lavoro nelle Marche. Le fotografie, scelte anche per le cartoline-invito dell'evento, sono state scattate presso l'Athena Società Cooperativa Artigiana di Cingoli, una bella e dinamica realtà del nostro territorio nata grazie alla tenacia, alla professionalità e all'impegno di cinque donne coraggiose.“La proposta che insieme all’Osservatorio di genere, l’assessorato alle Pari opportunità e il Consiglio delle donne del Comune di Macerata fanno all’opinione pubblica – ha sottolineato la presidente del Consiglio delle donne, Ninfa Contigiani - è per una lettura non stereotipica e non retorica sulle vittime della violenza maschile contro le donne, ma che si inserisce in una logica di ricostruzione storica delle vicende femminili”.Dopo il taglio del nastro della mostra seguirà un incontro – dibattito con la partecipazione dell’assessore alle Pari opportunità Federica Curzi, la presidente del Consiglio della donne Ninfa Contigiani e l’Osservatorio di Genere. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’associazione Toponomastica Femminile. La mostra rimarrà aperta fino al 4 dicembre.Una sollecitazione a veicolare la simbologia di un drappo rosso, che sta a significare l’assenza di donne vittime di violenza, è venuta dalla vice presidente del Consiglio delle donne, Cristina Monachesi, per, ha detto, “diffondere il rispetto reciproco, il rispetto per le donne”.“Oltre ad accogliere l’appello del nostro sodalizio – ha affermato il neo presidente del Soroptimist Club di Macerata, Adelaide Pangrazi – di colorare di orange dal 25 novembre asl 10 dicembre giorno del Soroptimist Day, stiamo lavorando, in contatto con i Carabinieri, per realizzare a Macerata, ‘una stanza tutta per sé , un locale da dedicare alle donne vittime di violenza e maltrattamenti”.Info: Sportello Informadonna informadonna@comune.macerata.it , tel. 0733 25637
Da Mirko Giordani, presidente Associazione Blu Lab, riceviamoIl 9 ovembre, dopo la vittoria travolgente di Trump in America, il nostro senatore Morgoni se ne esce con un post su Facebook dal dubbio gusto. Il nostro dice queste parole: “di solito questi impostori, che proliferano in modo preoccupante al giorno d’oggi, una volta raggiunto il potere producono danni gravi, a volte irreparabili, e ogni volta a pagare il conto pesante di questi danni sono proprio coloro che incautamente si sono fidati di certi maldestri capipopolo”.Il nostro voleva rivolgersi a Trump, ma inconsciamente ha descritto alla perfezione l’amicone del suo segretario, Obama. Si, perché quando il nostro si riferisce ai “danni gravi, a volte irreparabili”, forse si voleva riferire al disastro in Libia, dove la coppia Obama-Clinton ha lasciato morire un ambasciatore tra le grinfie di una folla di bestie. La stessa coppia, sempre democratica come il nostro, che ha favorito il vuoto geopolitico in Libia e la conseguente ondata massiccia di immigrati clandestini. Immigrati che poi troviamo anche nelle nostre Trump. Il democratico Obama poi è sempre quello delle sanzioni alla Russia, che stanno uccidendo le nostre imprese a vocazione esportatrice? Che ci dice su questo il democratico Morgoni? Forse il nostro, democratico solo di nome, tende a dimenticare che Trump ha preso i voti dei tanti Mister Smith d’America, stufi delle chiacchiere liberal e vogliosi di crescere e fare impresa in libertà, mentre i dem parlavano solo alle minoranze. Perdere di vista un’intera porzione di popolo, spiegatelo al nostro, non fa bene, soprattutto alle urne.
Rimborsi per oltre 15 milioni di euro, 6200 pratiche già in lavorazione e un altro migliaio in attesa di essere prese in carico. E' il bilancio delle operazioni di indennizzo forfettario che sta curando il Fondo interbancario per i risparmiatori delle 4 banche (Etruria, Banca Marche, Carichieti e Cariferrara). "Ad oggi - sottolinea all'ANSA Salvatore Paterna, vice direttore generale Fitd - le liquidazioni di importo inferiore a 50 mila euro rappresentano il 96,9%, di queste quelle sotto i 20 mila sono l'85%" ma la stragrande maggioranza, "il 63,3%" è per importi inferiori ai "10mila euro"."Rispetto alla stima iniziale di 6.500 investitori" potenzialmente coinvolti dal rimborso forfettario all'80%, spiega Paterna, le pratiche effettive che il fondo si troverà a gestire saranno "più del doppio, possiamo ipotizzare circa 12mila", se tutti presenteranno istanza, per effetto delle cointestazioni e degli acquisti multipli che hanno necessità di essere trattati separatamente. Per ora "i rimborsi stanno andando molto bene, ormai abbiamo preso un certo ritmo e le liquidazioni, che finora sono avvenute con cadenza settimanale, potrebbero diventare bisettimanali se non 'a rubinetto' ", dice ancora Paterna sottolineando che proprio questa settimana si aumenteranno le liquidazioni per fare fronte a una mole importante di richieste, arrivate a fine settembre, che ora sono in scadenza. (Ansa)
Da IoNonCrollo riceviamoSi è concluso ieri notte (domenica 20 novembre) a mezzanotte il contest “Un Logo per IoNonCrollo”, che l'Associazione aveva lanciato all'inizio della settimana scorsa per trovare il “logo” ufficiale che da oggi in poi ci rappresentasse al meglio. Nel nostro navigare in acque tempestose avevamo trovato altri fidati compagni di viaggio, I Pirati Grafici, folta community di grafici e web designer e fotografi che è stata nostra preziosa partner in questa avventura. È stato principalmente grazie a loro che abbiamo collezionato un nutrito ventaglio di proposte tra le quali non è stato facile scegliere, lavori che ci hanno riempito di orgoglio e di soddisfazione perché hanno testimoniato la vicinanza e la sincera solidarietà di tantissime persone che hanno voluto anche in questo modo dare il proprio contributo per la nostra causa e che ringraziamo dal profondo del cuore.Con grande piacere quindi annunciamo il vincitore del contest, l'autore del logo che rappresenterà l'Associazione IoNonCrollo. Si tratta di Antonello Ragone. Tra tutte le proposte la scelta è ricaduta su quella di Antonello Ragone, perché più di ogni altro è riuscito a cogliere il senso profondo dell'Associazione stessa, rappresentando il profondo e vitale legame con il territorio ed evidenziando il punto dal quale siamo partiti senza escludere l'intero territorio che l'Associazione si prefigge di custodire e protegge e ricostruire, con particolare riguardo per il Comune di Camerino ed i Comuni dell'Alto Maceratese. (nel logo, infatti, sono evidenziati i contorni del territorio della Provincia di Macerata e del Comune di Camerino).Grazie al supporto di Pirati Grafici, il vincitore si porta a casa oltre alla t-shirt dell'Associazione anche un “forziere misterioso”: in palio un kit “Brand design” che comprende block notes, matita, manuale pre-stampa, barchette di carta da costruire, spillette, benda pirata e sconti speciali.Sarà nostra cura contattare personalmente il vincitore.Ma ci teniamo particolarmente a ringraziare tutti i partecipanti per aver contribuito al contest e alla nostra iniziativa:Giulia Lizzi, Fabio Copponi, Giovanni Avenai Cescon, Leonardo Francesconi, Dario Cingolani, Martina Mengoni, Mattia Barboni, Chiara Fedeli, Matteo Grossini, Emanuela Ferdinandi, Alex Massara, Leonardo D'Isidoro, Elisa Conforti, Pietro Grassi, Ubaldo Straino, Patrik Losengo, Giorgia Sperman, Monica Mori, Emanuele Niccolò Marchello, Marco Ciriaco, Alessia Tavoloni, Elisabetta Mazzei, Matteo Maccari, Simone Ermini, Federico Simonetti, Luca Ingegniere, Nicolas Gianluca Greco, Michele Pistilli, Michela Benincasa, Kiara Paglialunga, Andrea Piergianni, Lorenzo Pettinari, Gioia Bertuzzi, Paola Benoffi, Alessandro Pellonara, Ilaria Grappasonno, Daniela Moroni, Giacomo Aleffi, Rocco Cibellis, Riccardo Catone, Matteo Pranzini, Marco Cannata, Letizia Capra, Lorenzo Bollettini.
Questa mattina, nella caserma intitolata al Maggiore Pasquale Infelisi, sede del Comando Provinciale Carabinieri di Macerata, diretto dal Colonnello Stefano Di Iulio, è stata celebrata la tradizionale ricorrenza della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, con la Santa Messa officiata dal Vescovo di Macerata Mons. Nazzareno Marconi. La cerimonia, per quest’anno, considerato il recente evento sismico che ha interessato il territorio della Provincia, si è tenuta in caserma e ha visto la partecipazione della Signora Piermanni, vedova del Maresciallo Sergio Piermanni, caduto nell’adempimento del dovere a Civitanova Marche il 18 maggio 1977, di una rappresentanza dei Carabinieri di tutti i Comandi dipendenti dal Provinciale, nonché dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Mons. Nazzareno Marconi durante l’omelia ha rivolto sentite espressioni di gratitudine per la quotidiana attività istituzionale svolta dall’Arma, ringraziando in modo particolare il Colonnello Di Iulio per l’attività di assistenza e soccorso ai tanti cittadini colpiti dal terremoto ed anche per i servizi di vigilanza svolti nell’ultimo anno, che hanno consentito di concludere il Giubileo in totale serenità. Oggi, 21 novembre, viene celebrata la “Virgo Fidelis”, che è stata solennemente proclamata Celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri dal Sommo Pontefice Pio XII l'11 novembre 1949, quale altissimo riconoscimento della tradizionale fedeltà dei Carabinieri alle patrie istituzioni e al dovere, per il bene comune. Contestualmente viene commemorata la “Giornata dell’Orfano”, dedicata a tutti gli orfani dei Caduti, e il 75° Anniversario della “Battaglia di Culqualber”, che vide mobilitato in terra d’Africa il 1° Battaglione Carabinieri e Zaptiè, che si sacrificò in una delle ultime e più cruente battaglie, scrivendo una delle pagine più gloriose ed eroiche dell’Arma, per la quale venne conferita alla Bandiera la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione: “Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa d’impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze, che conteneva con audaci atti controffensivi, contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per l’ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi. Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa, impari lotta corpo a corpo, nella quale comandante e Carabinieri, fusi in un sol eroico blocco, simbolo delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma – Culqualber A.O. agosto-novembre 1941”.
“Oggi, in data 18 novembre 2016 alle ore 18.00 circa mi sono recato presso il centro di accoglienza di Serrapetrona. Mi sono qualificato dopo essere stato accolto da alcune persone della Croce Rossa e della Protezione civile, le quali molto gentilmente mi hanno accompagnato dal responsabile del centro. Ho spiegato loro che, in qualità di collaboratore dell'associazione Alzheimer Uniti Italia, avrei voluto visitare le persone anziane per dare conforto ed informazioni. Mi è stato negato l’accesso ed il responsabile del centro mi ha ripetuto più volte che avrei potuto tranquillamente scrivere a chi di dovere per lamentarmi e per sottolineare il fatto ed è proprio questo che ho deciso di fare”. Questa è la sintesi di ciò che è accaduto ad un collaboratore di Alzheimer Uniti Italia. La denuncia arriva dalla presidente dell'Associazione Nazionale Alzheimer Uniti, Manuela Berardinelli. "Potrei dire che già dal giorno 30 ottobre quale rappresentante delle famiglie (nella zona del cratere si stimano circa 800 persone malate di demenza) la nostra Associazione si è attivata coinvolgendo Inrca, Regione, Asur, Ambiti, Cooss Marche, S.Stefano per promuovere iniziative concrete per dare risposte ad un dramma nel dramma che si sta consumando nelle varie tendopoli dei centri di accoglienza. Potrei dire" aggiunge Manuela Berardinelli "che abbiamo ricevute telefonate ed appelli continui, che ci siamo fatti promotori a livello Istituzionale per una task force che possa gestire l’emergenza sisma/demenza, che abbiamo messo a disposizione una linea telefonica h.24, che stiamo lavorando insieme ad Enti, Istituzioni, Società Scientifiche per stilare delle linee guida che possano dare indicazioni in situazioni come queste, che mercoledì mi incontrerò con Di Stanislao (Direttore Agenzia Sanitaria Regione Marche) per trovare una soluzione alle tante persone non deambulanti “ammucchiate” nelle Case di Riposo (che approfitto per ringraziare per la generosa accoglienza). Ma non dirò tutto quanto stiamo facendo e faremo, il punto non è questo…, la cosa gravissima è che qualcuno si prende la libertà di diventare carceriere di persone libere che sono ospitate in un centro. Forse avrei potuto capire se ci fossimo presentati alla tendopoli in 10 creando scompiglio e confusione, ma era una sola persona che voleva entrare per dare delle informazioni e mettersi a disposizione per aiutare chi è già fortemente penalizzato da una malattia e sta vivendo un doppio terremoto completamente abbandonato a se stesso. Con quale diritto si prendono in ostaggio delle persone?! Ma che stiamo ricostituendo dei campi di concentramento o prigioni?! Paradossalmente stiamo negando la vicinanza e la solidarietà a malati che più di chiunque avrebbero bisogno di un segno di tenerezza. Al di là che il nostro collaboratore voleva dare un’informazione rispetto a quanto stiamo mettendo a disposizione per aiutare le persone fragili ad affrontare questa emergenza, mi chiedo, se anche solo avesse voluto scambiare due parole di conforto, da quando i centri di accoglienza sono soggetti a permessi di visita da accordare stile carcere? Piccola nota: siamo stati nelle altre tendopoli della provincia ovunque accolti a braccia aperte come dovrebbe essere… Colgo l’occasione per ringraziare la Protezione Civile per quanto sta facendo all’interno dei centri di accoglienza, ribadendo il concetto che ho più volte espresso cioè che qualsiasi tipo di drammaticità si supera solo ed esclusivamente facendo squadra nel rispetto dei diversi ruoli e competenze. Non vogliamo delle scuse che ci sembrerebbero francamente una risposta burocratica, esigiamo invece che immediatamente non solo ci sia consentito di entrare nella tendopoli, ma che ci sia data assicurazione che episodi del genere non capiteranno più, nè in questo comune specifico nè in qualsiasi altra situazione analoga in tutto il Paese".