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Celebrata la Virgo Fidelis, Patrona dell'Arma dei Carabinieri

Celebrata la Virgo Fidelis, Patrona dell'Arma dei Carabinieri

Questa mattina, nella caserma intitolata al Maggiore Pasquale Infelisi, sede del Comando Provinciale Carabinieri di Macerata, diretto dal Colonnello Stefano Di Iulio, è stata celebrata la tradizionale ricorrenza della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, con la Santa Messa officiata dal Vescovo di Macerata Mons. Nazzareno Marconi.

La cerimonia, per quest’anno, considerato il recente evento sismico che ha interessato il territorio della Provincia, si è tenuta in caserma e ha visto la partecipazione della Signora Piermanni, vedova del Maresciallo Sergio Piermanni, caduto nell’adempimento del dovere a Civitanova Marche il 18 maggio 1977, di una rappresentanza dei Carabinieri di tutti i Comandi dipendenti dal Provinciale, nonché dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

Mons. Nazzareno Marconi durante l’omelia ha rivolto sentite espressioni di gratitudine per la quotidiana attività istituzionale svolta dall’Arma, ringraziando in modo particolare il Colonnello Di Iulio per l’attività di assistenza e soccorso ai tanti cittadini colpiti dal terremoto ed anche per i servizi di vigilanza svolti nell’ultimo anno, che hanno consentito di concludere il Giubileo in totale serenità.

Oggi, 21 novembre, viene celebrata la “Virgo Fidelis”, che è stata solennemente proclamata Celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri dal Sommo Pontefice Pio XII l'11 novembre 1949, quale altissimo riconoscimento della tradizionale fedeltà dei Carabinieri alle patrie istituzioni e al dovere, per il bene comune. Contestualmente viene commemorata la “Giornata dell’Orfano”, dedicata a tutti gli orfani dei Caduti, e il 75° Anniversario della “Battaglia di Culqualber”, che vide mobilitato in terra d’Africa il 1° Battaglione Carabinieri e Zaptiè, che si sacrificò in una delle ultime e più cruente battaglie, scrivendo una delle pagine più gloriose ed eroiche dell’Arma, per la quale venne conferita alla Bandiera la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione:

Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa d’impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze, che conteneva con audaci atti controffensivi, contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per l’ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi. Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa, impari lotta corpo a corpo, nella quale comandante e Carabinieri, fusi in un sol eroico blocco, simbolo delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma – Culqualber A.O. agosto-novembre 1941”.

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