''La ricostruzione non c'è, e non ci sono neanche i presupposti perché ci sia in futuro, se le premesse continueranno a essere queste''. E' quanto 13 sindaci del maceratese scrivono in una mail inviata al premier Paolo Gentiloni. L'hanno firmata i sindaci di Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Bolognola, Camporotondo, Caldarola, Castelraimondo, Esanatoglia, Fiastra, Fiuminata, Pieve Torina, San Severino, Serravalle del Chienti.
Nella lettera i sindaci affermano che ''la questione riveste carattere di particolare urgenza. Si confida - dicono - in un tempestivo riscontro, necessario per un corretto e rispettoso rapporto tra le istituzioni''. Oltre ai ritardi e a quelle che definiscono ''inefficienze'' nella gestione dell'emergenza, i primi cittadini mettono l'accento sui servizi che ancora mancano, le macerie che restano dove stanno. Spiega all'ANSA il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci: il territorio sta morendo. Non siamo più disposti ad accettare contentini o mediazioni''.
Una Pasqua non solo dal carattere religioso. Ieri, lunedì dell’Angelo, in tantissimi hanno preso d’assalto le sponde del lago di Fiastra, che è finalmente tornata a nuova vita.
I lunghi mesi invernali seguiti al terremoto sembrano ormai acqua passata: centinaia di turisti maceratesi, ma non solo, hanno scelto di trascorrere il giorno di Pasquetta nel piccolo borgo del parco dei Monti Sibillini. Una giornata di festa, organizzata dall’associazione EppuResiste, evento tra quelli promossi dall’Anpi per la festa della Liberazione, il prossimo 25 aprile.
Oltre alla possibilità di fare pic nic sul prato o escursioni nei dintorni, per i grandi e i piccini che hanno scelto Fiastra per una giornata immersi nella natura anche la possibilità di fare passeggiate in bicicletta, letture all’aperto dedicate ai bambini a cura di Nati per leggere, una mostra con i disegni degli alunni delle scuole dei comuni colpiti dal sisma (Camerino, Pieve Torina e Caldarola), intrattenimento musicale e spettacoli di giocoleria con i numeri di Marco Cecchetti.
Una festa resa possibile grazie all’aiuto di Soms, Sciarada Corrridonia, Ricostruiamo Fiastra, Ciclo Macerata, Nati per leggere, Radici senza Terra, La Carovana, Associazione Giovanile il Tricheco. I ragazzi dell'associazione vengono da un paesino vicino Como (Merone); non sono mai stati a Fiastra ma, in qualche modo, vengono a conoscenza di questo paesino sperduto tra i Sibillini, vittima del terremoto, e hanno deciso di "adottarlo". Insieme alle altre associazioni hanno organizzato la bella festa che ieri ha visto rivivere Fiastra. I giovani, insieme ai prodotti tipici della loro zona, hanno voluto incontrare i bambini della scuola perché hanno portato doni da dare ad ognuno di loro: uova di Pasqua, ma anche cancelleria, proiettore con telo, mappamondi, vocabolari linguistici e giochi sportivi di vario tipo.
Non solo festa, ma anche una grandissima solidarietà che ha riempito il cuore di molti.
Grazie a Forestalp e Camoscio Sibillini, ieri, 17 aprile, giorno di Pasquetta, si sono svolti due eventi uno nel Parco Regionale del Conero, e l'altro nel Parco dei Sibillini (Lame Rosse - Lago di Fiastra) che hanno permesso di riportare oltre 100 escursionisti da tutta Italia nelle aree naturalistiche con i paesaggi più belle delle Marche.
Fra l'ultime nevicate, un cielo azzurissimo, un mare pittoresco del Conero e le acque limpide del Lago di Fiastra, i turisti hanno potuto anche ammirare un branco di cervi in natura. Anche questo fa parte dell'operazione Riparti Marche che stanno portando avanti Camoscio dei Sibillini e Forestalp
E' proseguita anche nella notte e in mattinata la sequenza sismica che sta interessando l'area epicentrale di Fiastra e Fiordimonte. Una decina gli eventi registrati dai sismografi, uno soltanto dei quali con magnitudo superiore a 3: alle 3.37 è stato infatti avvertito un terremoto di magnitudo 3.1 con profondità di 10 chilometri. Gli altri eventi hanno avuto tutti una magnitudo inferiore compresa fra 2.1 e 2.9.
E sull'argomento è tornato questa mattina il sismologo di Ingv Alessandro Amato che ha confermato quanto già affermato nei giorni scorsi: si tratta di aftershocks e non ci sono elementi per pensare all'attivazione di nuove faglie.
"Nella zona di Fiastra e Fiordimonte" spiega Amato "ci sono stati un centinaio di piccoli terremoti negli ultimi due giorni (intorno a Lat.43.02-Long.13.11), compresi alcuni di magnitudo superiore a 3. Il massimo ieri alle 16:35 e 19:04 (M3.6). Alcune considerazioni: vista la localizzazione, questi terremoti sono tecnicamente degli "aftershocks", ossia eventi appartenenti alla sequenza iniziata ad agosto 2016, in particolare nel settore settentrionale attivo da ottobre.
Dopo un certo tempo dall'inizio di una sequenza, spesso si osservano aftershocks più forti nelle zone marginali del sistema di faglie (e meno nelle parti centrali). Non ci sono elementi particolari che fanno pensare all'attivazione di nuove faglie. Nessuno è in grado oggi di dire se potrà arrivarne uno più forte, né di escludere che questo accada (se qualcuno lo fa, diffidate).
La probabilità di avere un evento più forte nella zona è difficile da calcolare, ma con i metodi sperimentali a disposizione, questa è comunque bassa (ma non nulla)".
Una serie di scosse di oltre 3 gradi di magnitudo è stata registrata nelle ultime ore con epicentro a Fiastra.Le scosse più forti: alle 16:35 una di magnitudo 3.6 così come alle 19.04 con la stessa magnitudo, ma ci sono state anche scosse di 3.3 e di 3.1, avvertite dalla popolazione. L'ultima, in ordine temporale, di magnitudo 3.4 alle 19.25.
"Da stamattina è un continuo - dice il vice sindaco Sauro Scaficchia -, il terremoto ci sta tartassando. Paura? La gente sta sul chi va là, perché le scosse vanno avanti da giorni e l'epicentro è sempre più vicino a noi. E' un brutto segno". Scaficchia prova comunque a vedere il bicchiere mezzo pieno: molte case sono state da poco dichiarate agibili e torneranno i residenti (un centinaio gli sfollati al mare), mentre altri si si stanno sistemando con il Cas; "le scosse di questi giorni sono un buon test per le case, dimostrano che gli edifici reggono. E sul lago di Fiastra, da domenica scorsa abbiamo ricominciato a vedere turisti ed escursionisti" (ANSA).
Una sequenza sismica che arriva dopo un periodo di calma apparente sta riportando forte apprensione nel cratere. Oltre dodici eventi di magnitudo superiore a 2 in meno di tre ore, tra le tutti con epicentro nella zona di Fiastra e Fiordimonte, con eventi chiaramente avvertiti dalla popolazione come quello delle 16.35 di magnitudo 3.6, delle 16.45 di magnitudo 3.4, delle 17.02 di magnitudo 3.1, un altro 3.6 alle 19.04, hanno creato inevitabile preoccupazione. E inevitabilmente, si cerca di saperne di più dagli esperti. Tante le domande rivolte al geologo Emanuele Tondi e al sismologo Alessandro Amato, forse i due maggiori esperti in Italia di terremoto, che hanno spiegato all'unisono il loro punto di vista su quanto sta accadendo.
Il professor Tondi ha detto di "leggere con attenzione quanto ha scritto Alessandro Amato dell'INGV per la zona di Barrete (Aq) due giorni fa, perché vale anche per Visso e Fiastra. La zona è sempre quella destabilizzata dai forti eventi di fine ottobre 2016, quindi sono da considerarsi aftershocks. La sequenza nel suo complesso è in diminuzione e piccole, temporanee riprese sono possibili. L´importante è che siano piccole e temporanee, perché non se ne può più...".
Alessandro Amato, infatti, il 9 aprile aveva affermato "c'è stata una piccola (fisiologica) ripresa di attività nell'aquilano, intorno a Barete, con un evento di magnitudo 3.5 (alle 3:52) e altri minori. L'area interessata rientra in quella più ampia attiva da agosto 2016, in particolare nel settore meridionale, quello che ha avuto i quattro eventi di M5-5.5 il 18 gennaio. Si tratta quindi tecnicamente di "aftershocks", in uno dei picchi di attività che ci sono sempre in queste lunghe sequenze. Come detto in altre occasioni, la sequenza è ancora in corso e durerà a lungo, con un andamento generale di diminuzione del numero degli eventi e oscillazioni in più e in meno. La probabilità di altri eventi forti diminuisce ma non sarà mai zero, neanche tra dieci anni quando la sequenza sarà finita".
Quindi, niente panico perchè la sequenza rientra nella normalità, ma sempre attenzione perchè la sequenza stessa sembra ben lontana dall'essere terminata.
Attività sismica che continua e non dà tregua, ma soprattutto continua a tormentare una comunità intera che non trova pace.
Da tempo non si registrava una attività così intensa, ma soprattutto eventi importanti come quello delle 16.35 di oggi di magnitudo 3.6 con epicentro a Fiastra e profondità di dieci chilometri. Alle 16.45 un'altra replica di magnitudo 3.4, sempre con epicentro a Fiastra, ha avuto una profondità di nove chilometri. In mezzo un evento di magnitudo 2.2, registrato alle 16.41 sempre a Fiastra.
Gli eventi, come quelli di stamattina (qui), sono stati avvertiti distintamente dalla popolazione, stremata anche psicologicamente da una serie di terremoti che appare ormai quasi infinita.
Prosegue la serie di aftershocks nei territori già duramente colpiti dal terremoto nei mesi scorsi.
Nelle ultime ore si sono registrati 4 eventi sismici di magnitudo compresa fra 2.8 e 3.3, segnalando una intensificazione del fenomeno nelle estremità nord della faglia, tra Fiastra, Fiordimonte e Pieve Torina. L'evento più significativo è stato quello delle 11.48 di magnitudo 3.3 con epicentro a Fiordimonte e una profondità di appena cinque chilometri.
Non si registrano danni a cose e persone.
Non c'è nulla di preoccupante, in quanto la sequenza è assolutamente normale, ma queste scosse sono percepite distintamente dagli abitanti della zona che si trovano a vivere una situazione di continuo stress psicologico e di esasperazione emotiva. Nonostante le scosse siano all'ordine del giorno, per chi ha subito un trauma con il sisma di ottobre è difficile poter tornare alla normalità.
Ha riaperto stamattina il Mini market del capoluogo gestito da Vinicio Vallesi e dalla famiglia. Il locale, ospitato ora nei moduli provvisori acquistati dal Comune, sarà inaugurato a breve insieme al Ristorante della famiglia Polverini che in questi giorni sta per essere completato con l’allestimento delle cucine. Per l’altro ristorante di San Lorenzo al Lago, il Gatto e la Volpe, è stata già predisposta l’area e si attende per la fine di questa settimana l’arrivo dei moduli.
L’amministrazione comunale, venendo incontro alle esigenze dei commercianti, ha cercato in tutti i modi di accelerare le procedure per il completamento dell’area predisposta subito dopo il sisma, ed ha quindi acquistato direttamente i moduli che ospiteranno le strutture commerciali inagibili di Fiastra.
Sono stati definiti modalità e tempi per la delocalizzazione del CEA Valle del Fiastrone – che è anche punto informativo del Parco nazionale dei monti Sibillini ed assume quindi una certa importanza strategica – e a breve termineranno i lavori di puntellamento della zona rossa di Via Roma, l’area pedonale che è sempre stato il cuore pulsante della piccola cittadina e che tornerà ad essere un luogo di incontro.
Comincia a riprendere forma, quindi, il tessuto sociale del paese duramente colpito dagli eventi sismici del 2016: alcuni cittadini sono rientrati utilizzando le tante seconde case disponibili nel territorio comunale ed affittate ai residenti dai proprietari, le attività commerciali stagionali stanno riaprendo approfittando delle belle giornate primaverili, a breve saranno disponibili altri spazi per i camper. Cercare di ripartire dai servizi ai visitatori che da sempre frequentano il nostro bellissimo territorio è una delle priorità che questa amministrazione comunale intende portare avanti.
Al via il lavori di demolizione della scuola di Fiastra, lesionata dal terremoto.Presto il progetto della nuova scuola. Il Comune ha avviato la procedura per demolire la scuola 'F.lli Ferri', che prima del sisma ospitava le scuole primarie, elementari e medie.
Nel giro di pochi giorni verrà individuata la ditta incaricata: il consorzio Cosmari poi rimuoverà le macerie trattandole direttamente nel proprio impianto. La nuova scuola verrà progettata a titolo gratuito dalla società Civionica, e un gruppo di imprese e fornitori contribuirà materialmente alla costruzione. Mancano solo le ultime verifiche sulla fondazione esistente, poi il progetto verrà presentato al Genio civile. Gli stessi alunni saranno coinvolti nella realizzazione di un "cantiere aperto", e di un parco giochi nella scuola. L'edificio sarà realizzato con tecnologie a secco e struttura portante in acciaio: una struttura leggera, meno sensibile al terremoto e dai tempi di realizzazione estremamente rapidi (ANSA).
L’Abbadia di Fiastra riprende vita dopo il terremoto. Inaugurata la nuova area camper e riaperto il complesso abbaziale complice la primavera, l’Abbadia di Fiastra rifiorisce dopo gli eventi sismici che nei mesi scorsi avevano purtroppo causato la chiusura di molte strutture dello splendido complesso. Il Presidente della Fondazione Giustiniani Bandini Giuseppe Sposetti aveva anticipato, in occasione della riapertura della chiesa a Natale, che gli sforzi per rendere nuovamente fruibili in tempi brevi tutti gli spazi sarebbero stati massimi ed oggi la promessa fatta viene mantenuta. Riaprono infatti i luoghi più significativi, tornati pienamente agibili grazie agli interventi effettuati, vale a dire il chiostro con la sala del capitolo e i musei annessi (Museo del vino e Raccolta archeologica) e il giardino del Palazzo dei Principi, consentendo così la ripresa delle visite turistiche.
E’ stata poi inaugurata stamattina – alla presenza del Vescovo di Macerata Mons. Marconi, del Sindaco di Urbisaglia Giubileo, del Vicesindaco di Tolentino Della Ceca e del Comandante provinciale dei Carabinieri forestali Col. Bordoni – la nuova Area camper della Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, che rappresenta un ulteriore servizio messo a disposizione dei turisti.
Facilmente raggiungibile, dotata di 50 piazzole di sosta e piacevolmente circondata da alberature e siepi, garantisce l’ingresso e l’uscita controllati, l’allaccio alla corrente elettrica, l’approvvigionamento di acqua potabile, il camper service e una zona docce. A breve arriveranno anche la connessione WI-Fi, un angolo biblioteca gratuito e un calendario di attività ricreativo-culturali legate alle eccellenze del territorio.In virtù di queste caratteristiche e della posizione privilegiata di cui gode – all’interno della Riserva Naturale Abbadia di Fiastra e in prossimità di siti di interesse culturale come il Parco archeologico di Urbs Salvia – è in attesa di ricevere il riconoscimento di “area sosta di eccellenza” da parte della Regione Marche.“Il completamento di questa nuova struttura per l’accoglienza dei camperisti – ha spiegato il Presidente Sposetti – rappresenta un altro passo in avanti nel percorso intrapreso di sistemazione dell’intero area, finalizzato al miglioramento della fruibilità della stessa da parte degli utenti”. Ha ricordato inoltre come la Riserva Naturale Abbadia di Fiastra sia l’esito di quarant’anni di “restauro ambientale” portato avanti con dedizione e rispetto dalla Fondazione Giustiniani Bandini.
Il Sindaco di Urbisaglia e il Vicesindaco di Tolentino hanno ringraziato la Fondazione Giustiniani Bandini per questa nuova opera che arricchisce l’Abbadia di Fiastra e che testimonia la forza e la voglia della comunità locale di rialzarsi e ricominciare per tornare alla normalità dopo la triste pagina del terremoto.La cerimonia inaugurale si è conclusa con il tradizionale taglio del nastro, preceduto dalla benedizione del Vescovo che, nel suo discorso, ha richiamato la citazione del fondatore dello scautismo Baden-Powell “Dio ha messo l’uomo al mondo per coltivarlo e custodirlo”, sottolineando così il gran lavoro svolto nel tempo dalla Fondazione Giustiniani Bandini nei confronti del territorio dell’Abbadia di Fiastra, di cui l’area camper è l’ultimo risultato.
Gli studenti dell'Ipsia "Ercoli" di Camerino (sezione del Pocognoni di Matelica) grazie al progetto "La Biodiversità degli Appennini" curato dal Professore Augusto Vagnoni, docente di Matematica e grande appassionato delle nostre montagne e dalla Guida AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) e Biologo Simone Gatto del "Camoscio dei Sibillini - Escursioni e Trekking" di Ussita, nonché ex loro docente di Scienze, sono potuti finalmente tornare ad assaporare il sapore delle cime deglii Appennini dopo gli eventi sismici.
Anche se molti di loro provengono da Comuni fortemente colpiti dal sisma come Camerino, Pieve Torina, Fiastra, Bolognola, Visso, Ussita, l'amore che hanno per queste montagne e il valore personale che gli danno non è cambiato.
Gli studenti, complice anche il tempo clemente, hanno passato una splendida giornata scoprendo le vette e le foreste secolari della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e Canfaito.
Tradizionalmente il giorno di Pasquetta, o meglio il lunedì dell’Angelo, è dedicata alle famiglie che girovagano nei luoghi vicino casa. Quest’anno alcune associazioni si sono messe in collaborazione per creare una fantastica gita fuori porta che abbia anche un senso etico e comunitario. L’idea è quella di trascorrere, lunedì 17 aprile, una giornata al lago di Fiastra sul prato di San Lorenzo al Lago.
La festa è aperta a tutti: famiglie, giovani e meno giovani. Organizzata con la collaborazione di La Soms e di Sciarada Corridonia, con il patrocinio del comune di Fiastra e l’Anpi Provinciale che ha deciso di inserire la giornata nel calendario itinerante di “#eppuResiste Festa migrante delle resistenze e dei territori” dedicata proprio ai comuni colpiti dal sisma.
Canti e balli tipici marchigiani, possibilità di mangiare e bere, animazione per bambini anche con le letture di Nati per Leggere, giochi in bici per ragazzi e bambini, una mostra organizzata dalle scuole del cratere e la possibilità di comprare i prodotti della “filiera antisismica”. Il progetto dei prodotti provenienti dalle cittadine terremotate è un progetto curato dalle Brigate di Solidarietà attiva- Terremoto Centro Italia con l’obiettivo di aiutare i produttori che hanno subito perdite ingenti con le violente scosse.
Sarà inoltre possibile partecipare al “Fiastra a vèlo”, la prima edizione della cicloturistica organizzata dall’associazione ciclo Macerata
Tante forze in gioco per una giornata di festa e solidarietà, una giornata che sia il simbolo della ripartenza e dell’unione della popolazione.
"Questo è un ultimatum al governo: o entro una settimana incontreremo a un tavolo il governo, i capigruppo di Camera e Senato e il commissario Vasco Errani oppure bloccheremo l'Italia: basta parole, vogliamo dei fatti". E' il messaggio lanciato nel corso di un presidio davanti a Montecitorio dai comitati delle zone terremotate del centro Italia, tra cui 'Quelli che il terremoto' e 'La terra trema noi no'. Arrivati con fischietti e striscioni, dicono, dalle 4 regioni colpite in rappresentanza di 131 comuni, i portavoce del presidio lamentano scarsa concretezza nella macchina della ricostruzione: "Ci manca una casa, ci manca una prospettiva, non c'è informazione. Nulla è operativo, i decreti non sono attuativi - spiegano - manca la volontà. In sette mesi hanno portato 25 container travestiti da casette, e hanno fatto pure la sfilata. Non ci sono gli aiuti alle imprese. La scorsa settimana Gentiloni ha parlato di cose che non esistono: il miliardo l'anno nel decreto non c'è. Siamo stanchi di parole: se non otterremo risultati concreti bloccheremo il Paese".
La manifestazione (dal titolo 'La ri-scossa dei terremotati'), riferiscono i portavoce, si è svolta in contemporanea in 10 Comuni del cratere: "Tutta Italia è solidale con noi, vogliamo un cronoprogramma ufficiale - dicono ancora al microfono - Non ci dite che non ci stanno i soldi, perché per le banche i miliardi sono stati trovati in una notte. Hanno assunto 30 persone alla presidenza del Consiglio. Queste persone non meritano più rispetto, noi non vi amiamo, vi vogliamo mandare a casa, ridateci i nostri soldi". Tra le felpe di Amatrice e Accumoli e le magliette 'Daje Marche', c'erano striscioni contro la rivista Charlie Hebdo (che pubblicò una discussa vignetta sul terremoto), o 'Abbandonati da 37 mesi senza casa, lavoro e soldi'. In piazza anche dei figuranti in abiti dell'Antica Roma: "Noi - si legge nel loro cartello, abbiamo costruito il Pantheon in 330 giorni: voi in 7 mesi che avete fatto?".
I manifestanti hanno bloccato la SS 'Salaria' a Trisungo, frazione di Arquata del Tronto, dove c'erano circa 200 persone. Oltre ai terremotati del luogo e di Acquasanta Terme erano presenti delegazioni di Castelluccio, Cascia, Samugheo. Rispettate il nostro dolore e le vostre promesse", "Non molliamo", "Arquata vive", "Arquata non muore" le scritte su striscioni e cartelli. I manifestanti hanno portato un trattore, ma qualcuno ha collocato lungo la strada anche un tavolo con delle sedie. Sul luogo polizia, carabinieri e polizia municipale.
"Sono solidale con la protesta in corso in queste ore nei luoghi del cratere sismico". Lo dice all'ANSA il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci -. Una protesta che condivido, contro un'eccessiva burocratizzazione del sistema che è alla ricerca di una procedura perfetta e, intanto, la mia terra muore". Una protesta - aggiunge - "contro la miriade di procedure per i moduli commerciali, che non possono essere evase. Contro l'enormità degli atti necessari per procedere alle demolizioni". In qualità di presidente dell'Unione Montana Marca di Camerino (Comuni di Fiastra, Serravalle del Chienti, Muccia, Pieve Torina e Camerino), Gentilucci intanto ha scritto al prefetto di Macerata Roberta Preziotti per evitare l'ulteriore spostamento degli sfollati dai camping e hotel della costa.
Intanto, proprio stamattina è iniziata la demolizione della scuola di Pieve Torina, dove si si comincia a pensare alla ricostruzione. "C'è speranza che la nuova scuola possa essere pronta per il 12 settembre, ospiterà 120 ragazzini - dice il sindaco Alessandro Gentilucci -. Intanto stiamo lavorando per il primo step della nuova sede. Abbiamo anche iniziato a ridurre la zona rossa".
"Invito i colleghi sindaci dei Comuni veramente terremotati della provincia di Macerata a restituire insieme a me le fasce tricolori al prefetto perché è impossibile pagare le ditte che hanno eseguito per le amministrazioni comunali lavori anche importanti". E' l'appello di Luca Giuseppetti, primo cittadino di Caldarola (Macerata), il cui territorio "è zona rossa al 60%, di cui il 90% pesantemente danneggiato". "Ci siamo sobbarcati i problemi dei cittadini e anche delle imprese - si sfoga con l'ANSA nel giorno della protesta dei comitati dei terremotati -. Qui ci sono delle aziende locali che hanno fatto lavori importanti per la preparazione delle aree per le casette". "Il Comune ha fatto delle anticipazioni di cassa, ma le nostre risorse sono limitate - spiega -, avremo dato sì e no il 10% delle somme dovute. Se lo Stato non interviene, queste ditte andranno 'a zampe all'aria. Finora ci sono stati soldi solo il Cas e per l'ospitalità degli sfollati".
La nuova stagione primaverile è partita subito alla grande per il calendario escursionistico del "il Camoscio die Sibillini" di Ussita e la Cooperativa Forestalp, oltre 50 escursionisti da tutte le Marche e Centro Italia sono venuti oggi a Fiastra, per la prima volta dopo il sisma a visitare le Lame Rosse, emergenza unica dell'Italia Centrale (sono venuti da Roma, Latina, Pisa, Livorno e da diverse città marchigiane) .
Sempre accompagnati dalla professionalità e sicurezza delle Guide Abilitate dalla Regione Marche o iscritte all'Associazione AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escurisonistiche), tutti hanno passato una splendida e calda giornata, all'insegna del divertimento, relax e del rilancio economico di questa zona.
Questo era solo il prima appuntamento di una fitto calendario escursionistico che si sviluppa fino a Luglio.
Per info e contatti: fanpage Facebook e siti web camosciosibillini.it e forestalp.com
Il Consorzio Stabile Arcale, ditta vincitrice del bando regionale per l'urbanizzazione delle aree Sae nel Comune di Fiastra, ha iniziato nei giorni scorsi i rilievi geologici esecutivi. Si tratta del primo cantiere aperto dell'alto maceratese e questo lascia ben sperare per l'immediato futuro. Il sindaco Claudio Castelletti spera "per l'inizio dell'estate le casette di legno saranno pronte ad accogliere la nostra popolazione. Non ne abbiamo la certezza, perché l'appalto delle Sae non dipende da noi, ma dalla Protezione Civile, però siamo fiduciosi e vogliamo essere ottimisti".
Il Comune di Fiastra è stato tra i primi ad individuare le aree di posizionamento delle casette, sono già state svolte tutte le procedure di presa di possesso delle aree. La scorsa settimana sono stati posizionati tre moduli per il bar del capoluogo, chiuso da fine agosto. Il Comune acquisterà altri moduli provvisori per i due ristoranti inagibili e il negozio di alimentari del capoluogo (ANSA).
La Regione Marche ha ordinato 639 soluzioni abitative provvisorie, le cosiddette "casette", per diversi comuni del territorio danneggiati dal terremoto.
Le strutture saranno così distribuite: 137 nel Comune di Arquata del Tronto, 72 a Fiastra, 222 a Visso, 100 a Ussita, 76 a Castelsantantangelo sul Nera.
Da un comunicato della Regione pare che si insista a ricostruire anche nella frazione di Pescara del Tronto in cui dopo i lavori di urbanizzazione e di fondazione, entro la prossima settimana verranno montate le casette.
I lavori di urbanizzazione inizieranno a breve anche per Visso, Fiastra, Ussita, Castelsantantangelo,San Severino Marche, Amandola, Treia, Bolognola, Camerino, Gualdo, Valfornace, Pievetorina, Muccia, Montegallo, Rotella e altri.
Sempre per la metà della prossima settimana la Regione Marche svolgerà le gare per affidare i lavori nelle varie aree.
(Fonte ANSA)
Direttamente dal comune di Feltre (Belluno) è partito il terzo camion carico di fieno destinato agli allevatori del Centro Italia danneggiati dalla neve e dal terremoto.
Un esempio della grande solidarietà del popolo bellunese da sempre in prima fila in iniziative di questo genere.
Il viaggio sarà efettuato da un mezzo della ditta “Autotrasporti Maset” che porterà ben trentasei balle di fieno in zona Camerino.
Tante le aziende agricole che hanno partecipato alla raccolta con le loro donazioni : De Cet Modesto, Lara Perotto, De Cet Gualtiero, Vettorata Matteo, Bonan Giuseppe, Marchet Canarin Guglielmo, Piazza Lucio, Zanella Andrea, Isma Marco, Zanolla Arduino, Bonan Marco, Bonan Anselmo, Pauletti Luigi, Villabruna Martino, Stotti Barbara e il Consorzio agrario di Feltre.
Gli organizzatori della raccolta, Remini e Bonan, hanno intenzione di organizzare altri sei viaggi.
Tra i primi ad essere stai aiutati Anja e Claude che, innamorati della bellezza dei Sibillini si sono trasferiti dalla Germania sette anni fa a San Martino di Fiastra dove hanno restaurato un piccolo agglomerato di case che hanno trasformato in agriturismo con allevamento di cavalli, capre e altri animali.
Dopo aver reso inagibile la loro casa (dormono in roulotte) e la stalla , il terremoto e la neve della scorsa settimana hanno distrutto il fienile e tutte le provviste di fieno.
A tutto questo si deve sommare per loro la difficoltà nel trovare le informazioni per ottenere un aiuto anche a causa dei problemi linguistici. In questo sono stati supportati dall’ ACIT (Associazione Culturale Italo tedesca di Macerata) che ha fatto da tramite per reperire le informazioni necessarie ad essere aiutati.
Anja e Claude sono rimasti impressionati dalla solidarietà e dalla generosità con cui tanti cittadini italiani si impegnano per aiutare chi ha perso tutto a causa del terremoto e ringraziano di cuore glia allevatori di Feltre e Lentiai.
Domenica 22 gennaio la Guida Simone Gatto AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escurisonistiche) del Camoscio dei Sibillini Escursioni e Trekking di Ussita, in collaborazione con la Cooperativa Forestalp di Sirolo ha organizzato in tutta sicurezza una splendida ciaspolata nel lungo lago di Fiastra.
La giornata è stata a tratti serena e i turisti hanno potuto ammirare paesaggi tipici dei Laghi Finlandesi nei nostri amati Sibillini oltre che caprioli e lupi fra le neve.
Di seguito le foto della ciaspolata al lago di Fiastra: 40 persone su 1 metro di neve in riva al lago
L'allarme dighe "è ingiustificato". Lo afferma con forza il presidente del Consorzio di Bonifica delle Marche, Claudio Netti, a proposito dell'allarme scattato per le possibili conseguenze dello scioglimento delle nevi sugli invasi.
"Le dighe - ricorda Netti - sono costantemente sotto controllo del ministero e degli enti gestori. Abbiamo un disciplinare da rispettare, non c'è nessuna struttura che venga monitorata così costantemente come una diga". Per Netti non c'è dunque "alcun pericolo per le nostre dighe", non ci sono problemi strutturali e le verifiche sono costanti, anche a seguito del terremoto. "Chi ha il suo dovere - aggiunge - non ha paura". Il Consorzio di bonifica delle Marche ne gestisce 5, le più grandi della regione, con 65 milioni di accumulo acque.
L'Enel ne gestisce otto, per 40 milioni di accumulo.
(Fonte: Ansa)