"Al di là della gioia di averla incontrata di nuovo, ribadisco l'impegno concreto per Peppina. Oggi stesso chiederemo un incontro alla presidente della Camera Laura Boldrini e al presidente del Senato Pietro Grasso. Ci sono quattro proposte di legge per sanare l'abusivismo di questo tipo. Tutti a parole sono d'accordo. Non mi interessa quale di quelle quattro sarà approvata, l'importante è che si faccia. Se il Parlamento si decide, ci vuole un'ora per farla.
Speriamo che se ne discuta già la prossima settimana". Così il segretario nazionale della Lega Nord Matteo Salvini in visita questo pomeriggio (per la seconda volta nel giro di due settimane) a San Martino di Fiastra da Giuseppa Fattori, 95 anni, cui è stata sequestrata la casetta di legno perché abusiva. Proprio stamattina si è svolta l'udienza in merito del tribunale del riesame. (Ansa)
Verranno consegnate domani, 6 ottobre, le chiavi delle Soluzioni abitative di emergenza (Sae) dell'area di Fiegni. E' la seconda area Sae del Comune di Fiastra che viene completata e il sindaco Castelletti inaugurerà le casette con una piccola cerimonia che si terrà a partire dalle 11.00.
L'area Sae di Fiegni è composta da 14 casette dove troveranno posto altrettante famiglie delle frazioni Fiegni e San Martino. Nel comune sono già state consegnate le casette dell'area Sae di Polverina, inaugurata a fine agosto, e le prossime consegne avverranno alla fine di ottobre, quando verrà completata l'area Sae di San Lorenzo al Lago, composta da 25 soluzioni abitative.
Entro il mese di novembre, infine, verranno consegnate le 28 soluzioni abitative di Fiastra, completando così tutte le assegnazioni previste nel territorio comunale. (Ansa)
'Affermare che se i giudici di un Tribunale prenderanno una decisione invece che un'altra 'dovranno vedersela con me e con una marea di cittadini perbene' non è solo un'aspra critica preventiva e un improprio tentativo di condizionamento, ma è un'espressione verbalmente violenta che, certamente al di là delle intenzioni, contribuisce a quel discredito della magistratura per decisioni 'sgradite' o semplicemente ritenute sbagliate, su cui poi possono innescarsi persino aggressioni fisiche ai magistrati dentro i Tribunali, come anche di recente si è ripetuto''.
In una nota, la Giunta Distrettuale delle Marche dell'Associazione Nazionale Magistrati replica al leader della Lega Nord Matteo Salvini a proposito del sequestro della casetta di legno abusiva di Giueppa Fattori, l'anziana terremotata di Fiastra. Un sequestro disposto dalla magistratura di Macerata, che poi ha però prorogato fino alla sentenza del Tribunale del Riesame (l'udienza è prevista per il 6 ottobre) lo sfratto della 95enne. (Ansa)
Sono poco meno di mille le casette consegnate agli sfollati delle quattro regioni dell'Italia centrale colpite dai terremoti dello scorso anno.
Ad oggi, sottolinea il Dipartimento della Protezione Civile, sono stati completati i lavori in 49 aree e sono state consegnate ai sindaci 966 casette: 435 ad Amatrice, 145 ad Accumoli, 210 tra Cascia e Norcia, in Umbria, una a Torricella Sicura, in provincia di Teramo, e 175 ai comuni di Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Monte Cavallo e Pieve Torina, nelle Marche.
Complessivamente sono 3.699 le Soluzioni abitative d'emergenza (Sae) ordinate da 51 comuni nelle quattro regioni colpite. La regione Abruzzo ha ordinato 246 Sae da installare tra i 13 Comuni interessati, nel Lazio sono 827 gli ordinativi per 6 Comuni, le Marche hanno ordinato 1.843 casette per 29 Comuni e l'Umbria ha chiesto 783 Sae per Norcia, Preci e Cascia.
Sul sito del Dipartimento è possibile consultare la mappa interattiva sullo stato di avanzamento dei lavori
(fonte Ansa)
Si chiama Good morning Sibillini il progetto di rilancio del Parco nazionale di Marche e Umbria dopo i danni del sisma, presentato al rifugio di Tribbio a Fiastra (Macerata), uno dei due rifugi ancora agibili (con quello di Garulla), tra quelli del Grande Anello dei Sibillini.
"Uniremo l'aspetto naturalistico e faunistico con le nostre eccellenze e produzioni tipiche - ha spiegato il presidente del Parco Oliviero Olivieri - attraverso passeggiate e pedalate del gusto, laboratori e attività ludico ricreative per famiglie e bambini". Sul sito internet del parco è già consultabile la cartografia aggiornata dei sentieri, con indicazioni in tempo reale sulla situazione di strade e sentieri, zone rosse, percorsi agibili e strutture ricettive disponibili.
(fonte ANSA)
Peppina è tornata a Fiastra dopo una sola notte lontana da casa sua.
Nella sua casetta di legno a San Martino di Fiastra Giuseppa Fattori c'è tornata stamattina, dopo che ieri era stata accompagnata dalle figlie tra le lacrime e la commozione di molti arrivati per sostenerla, a lasciare la sua casetta in attesa del riesame.
L'udienza per stabilire se la casetta è davvero abusiva o no (per la mancanza di autorizzazione paesaggistica) ci sarà il prossimo 6 ottobre e la comunicazione ufficiale della proroga che permetterebbe a Peppina di restare ancora nella sua casa è arrivata solo ieri sera quando Giuseppa era già a Castelfidardo da una delle figlie.
Stamattina l'anziana è stata riaccompagnata dalla figlia Gabriella, insieme al marito Maurizio Borghetti, a San Martino dove resterà fino allo scadere della proroga. Intanto non si fanno attendere le proteste sia da parte dei cittadini che dal mondo della politica. Salvini ha dichiarato che sarà a Macerata proprio in occasione della sentenza di venerdì prossimo.
(Foto Cristiana Salvatori)
"I famigliari della signora Peppina hanno deciso di farle lasciare la casetta di legno, in attesa della decisione del Tribunale di Macerata di venerdì prossimo. Noi a Macerata il 6 ottobre ci saremo, in tanti. Mi auguro che i giudici prendano una decisione intelligente, altrimenti dovranno vedersela con me e con una marea di cittadini perbene.
Con tutti i delinquenti che ci sono in giro, la priorità dello Stato è sfrattare una nonna di 95 anni, terremotata, riducendola in lacrime? Ma dov'è la giustizia? Dov'è anche solo il buon senso? #forzaNonnaPeppina, noi ci siamo!". Lo scrive in un post su facebook il leader della Lega Matteo Salvini.
(Fonte Ansa)
Commozione nella tarda mattinata di oggi, quando Peppina Fattori, accompagnata dalle figlie, ha lasciato la casetta di legno a San Martino di Fiastra per andare a vivere momentaneamente a Castelfidardo, in attesa della decisione del Riesame.
"La legalità è salva. Evviva l'Italia" ha detto una delle figlie scendendo le scale della casetta, mentre le tante persone assiepate hanno salutato Peppina con un caloroso applauso. A salutare 'Peppina' un centinaio di persone, tra comitati dei terremotati, gente comune, ma anche esponenti di Forza Nuova, il capogruppo della Lega nord alla Regione Marche Sandro Zaffiri. Presenti anche una ventina di agenti, tra polizia e carabinieri e una pattuglia di rappresentanti dei media.
"Oggi per me muore lo Stato" ha detto la figlia Agata, mentre Gabriella, che ospiterà 'Peppina', ha fatto presente che "noi non vogliamo andare contro lo Stato. A mia madre abbiamo promesso che la riporteremo qui il 7 ottobre per il suo anniversario di matrimonio".
La famiglia ha ringraziato tutti per la vicinanza e l'affetto dimostrato, prima di allontanarsi in direzione Castelfidardo, mentre la gente incoraggiava l'anziana: "Daje Peppina!".
Ora tutto è demandato alla decisione del Riesame, attesa per la prossima settimana.
(Video di Francesca Forconi)
Un altro capitolo di una vicenda che diventa sempre più complessa. E giocata sulle spalle di una donna di 95 anni.
Come avevamo scritto venerdì sera, questa mattina la signora Peppina Fattori dovrebbe lasciare la casetta di legno a San Martino di Fiastra per andare a vivere momentaneamente a Castelfidardo a casa della figlia Gabriella. Tutto questo malgrado, improvvisamente, lo "sfratto" dell'anziana sia stato congelato per qualche giorno.
Infatti, la famiglia della signora Fattori, assistita dall’avvocato Bruno Pettinari, ha avviato con il Comune le procedure per chiedere la sanatoria presentando un’istanza per il dissequestro della casetta e il sequestro è stato per ora bloccato in attesa della decisione del Riesame, prevista per la prossima settimana.
Curiosamente, i familiari della signora Peppina, fino a questa mattina alle 10 non avevano ricevuto alcuna comunicazione della sospensione del sequestro da parte delle autorità preposte (nello specifico l'ufficiale giudiziario) mentre avevano appreso la notizia da un organo di stampa, come confermato dal genero della donna nel video allegato a questo articolo. Inquietante come qualcuno si sia premunito di avvertire prima un giornale che la famiglia dell'anziana, segno sempre più evidente della pressione mediatica che grava sulla vicenda. Resta però gravissimo che la famiglia non fosse stata informata.
Comunque, per ora nonna Peppina va a Castelfidardo: il segnale della famiglia di voler rispettare quanto prescritto è chiaro. Ma tutto questo solo fino al 7 ottobre, quando all'anziana è stato promesso che ritornerà a San Martino nel giorno del 73esimo anniversario da quando, giovanissima, si trasferì a Fiastra.
Poi, cosa succederà è ancora tutto da capire.
Giuseppa Fattori, la terremotata di 95 anni sotto 'sfratto' dalla casetta in legno abusiva costruita su un terreno edificabile di sua proprietà a Fiastra, è stata convinta dai familiari a lasciare la struttura.
'Peppina' dovrebbe andarsene domani, tra le 10 e le 11, per recarsi a casa di una delle figlie a Castelfidardo. Domani scade il permesso di uso, cioé di rimanere nella casetta, per 15 giorni che era stato accordato dalla Procura di Macerata "in attesa che vengano conseguiti tutti i titoli formali mancanti".
La costruzione della casetta configura infatti un abuso edilizio. Sul caso di Peppina si sono mobilitate varie forze politiche e sono stati presentati diversi disegni di legge per sanare la sua e altre situazioni simili. (Ansa)
''I carabinieri non volevano farmi entrare, ma io sono medico, sono entrata, e ho fatto una visita alla signora, le ho misurato la pressione, e l'ho trovata molto, molto provata: Peppina ha il timore che la mandino via, e lei non vuole lasciare la sua casetta''.
Alessandra Mussolini, europarlamentare di FI, ha fatto visita oggi a San Martino di Fiastra (Macerata) a Giuseppa Fattori, 95 anni, sfollata in una casetta di legno abusiva fatta costruire dalle figlie dopo il terremoto, e ora a rischio di sfratto per decisione della procura di Macerata.
Secondo Mussolini, se l'istanza ai tribunale del Riesame avanzata dai legali della signora non dovesse andare a buon fine, una soluzione può comunque essere trovata: ''Con una delibera comunale la casetta può essere dichiarata ufficio comunale, cioè una struttura di interesse pubblico che non può essere posta sotto sequestro''. L'ipotesi è stata prospettata al sindaco Claudio Castelletti. (Ansa)
La storia di Peppina finisce anche sul Tg4. Nel telegiornale andato in onda oggi, l'inviato ha raggiunto l'assessore Sciapichetti in Regione e lo ha letteralmente inseguito per porgli qualche domanda sulla vicenda divenuta oramai di dominio nazionale.
Il giornalista ha incalzato più volte Sciapichetti sulla "promessa" fatta durante la trasmissione condotta da Barbara D'Urso dove l'assessore aveva garantito che "nessuno la caccerà dalla casa che ha costruito".
Alla fine Sciapichetti, dopo aver confermato che "la Regione farà di tutto", è rientrato negli uffici, mentre il giornalista è stato bloccato dalla security della Regione.
Intanto Piergiorgio Carrescia (Pd) ha oggi depositato alla Camera dei Deputati una proposta di legge recante "Disposizioni per l'emergenza abitativa e di immediata esecuzione nei Comuni colpiti dagli eventi sismici nelle regioni del Centro Italia negli anni 2016 e 2017" ipotizzando una soluzione al problema di chi, nell'emergenza, ha costruito in aree soggette a vincolo paesaggistico una "casetta" senza il preventivo titolo autorizzatorio. Come hanno fatto i parenti della terremotata di 95 anni, Giuseppa Fattori, che ora potrebbe essere sgomberata dalla struttura. "Solo con una modifica della legge nazionale si possono risolvere situazioni come quelle di recente finite sulle cronache nazionali - osserva Carrescia -: è inutile nasconderselo e immaginare impraticabili scorciatoie".
La Proposta di legge ha l'obiettivo di "sanare le situazioni sorte nel Centro Italia ed è rigorosa per evitare sia che la sanatoria si trasformi in un condono generalizzato, sia che possa essere il grimaldello per legittimare interventi di trasformazione in contrasto con la tutela del paesaggio e con gli strumenti urbanistici dei Comuni". La soluzione ipotizzata - osserva il deputato Pd - parte dalla necessità di "dare una risposta straordinaria ad un evento altrettanto eccezionale in cui 215 mila edifici hanno subito danni e di essi circa 84 mila sono già stati dichiarati inagibili o non utilizzabili, quasi 46 mila solo nelle Marche". Il problema delle casette abusive "ha un profilo non solo urbanistico e paesaggistico ma anche sociale" e il caso della signora 'Peppina' è "emblematico".
Invece, il capogruppo di M5s nel Consiglio regionale delle Marche Gianni Maggi è pronto a fare da scudo umano, o quanto meno a opporre "resistenza passiva e pacifica" in caso di allontanamento forzoso di Giuseppa Fattori, la terremotata di 95 anni di Fiastra, dalla casetta di legno abusiva costruita dai suoi familiari su un terreno di sua proprietà. L'anziana può rimanere nella struttura fino a sabato e Maggi ammette di non conoscere "quali saranno i prossimi sviluppi della vicenda". Ma in caso di allontanamento forzoso, propone di "radunare un gruppo di volontari che si facciano trovare all'interno della casa della signora 'Peppina' per opporre resistenza passiva e pacifica a qualunque provvedimento che tenda a privare la signora del diritto di una esistenza dignitosa e serena. Io sono disponibile sin d'ora a far parte di questo gruppo e se vogliono arrestare un consigliere regionale non opporrò alcuna resistenza".
"Casi come quello di nonna Peppina non devono più esistere. Un'assurda situazione che ha anche portato alla luce altre 300 costruzioni analoghe realizzate per far fronte all'emergenza terremoto. Per questo oggi la Lega ha depositato in Senato un disegno di legge volto a chiedere la compatibilità paesaggistica immediata per costruzioni realizzate in stato di emergenza, anche se in assenza o difformità dall' autorizzazione paesaggistica. Condizioni indispensabili per l'applicazione della legge sono la presenza della dichiarazione dello stato di emergenza di carattere nazionale e l'installazione, in area di proprietà privata, di strutture temporanee prefabbricate, utilizzate a fini di abitazione principale. Allo stesso tempo per risolvere le situazioni in corso conseguenti allo stato di emergenza provocato dal terremoto, la legge prevede la nullità delle ordinanze di demolizione emanate fino alla data dell'entrata in vigore della presente legge". E' quanto si legge in una nota del capogruppo al Senato Gian Marco Centinaio e di Paolo Arrigoni commentando il caso della donna che era stata sfrattata dalla casetta di legno costruita su un terreno privato ed edificabile. "Vista la gravità e l'improcrastinabilità del problema auspichiamo l'immediata calendarizzazione del testo", concludono.
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Coordinamento Provinciale Lega Nord di Macerata.
Sono i responsabili Lega Nord della Provincia di Macerata a rispedire al mittente la battuta ironica del Governatore Cerescioli riferita alla visita di Salvini a “Peppina” ed alla impossibilità per lui di ottenere dal Governo un decreto risolutore delle attuali difficoltà.
“Si, c’è poco da fare gli spiritosi”, ribadiscono, “sia perché l’infelice battuta è stata fatta al termine di convegno in cui proprio Cerescioli ha riconosciuto il giustificato e diffuso sentimento di delusione per come si sta gestendo la ricostruzione - perfino profetizzando che altre delusioni non mancheranno -, sia perché l’inverno è prossimo a venire, il freddo metterà a dura prova i terremotati e si pensa solo a colpire chi ha cercato di porre rimedio in proprio e con propri denari”.
“La casetta che la nostra conterranea novantacinquenne ha realizzato in proprio per non essere portata altrove sarebbe illegale perché sistemata in zona parco, senza autorizzazione paesaggistica. Insomma, Peppina a 95 anni dovrebbe andarsene da dove è sempre vissuta e sia la Procura che l’Autorità Amministrativa sembrano intransigenti sul punto. Addirittura il Governatore indica il ricorso al TAR quale intervento risolutore. Eppure non sfugge a nessuno che il TAR può solo emendare ad errori posti in essere dall’Autorità Ammnistrativa ma che quest’ultima possa ricorre al Potere dell’Autotutela per revocare un provvedimento ritenuto inidoneo. La verità è che si vuole tutelare lo sbagliatissimo sistema di ricostruzione trovando una escamotage per il caso in questione.
Invece è proprio la normativa sulla ricostruzione che va cambiata. Il nostro Governatore e l’intero establishment del PD sono ormai divenuti bravissimi nell’organizzare conferenze ed eventi atti ad evidenziare gli errori emergenti dalla attuale situazione ma .nulla continuano a fare per ovviarli. Salvini è venuto a Visso ed a trovare la signora Peppina e in poche ore. parlando con la gente, con i responsabili locali della Lega Nord Marche e soprattutto con il Sindaco, ha compreso che un evento eccezionale, quale quello conseguente al terremoto dello scorso anno, non può essere affrontato se non con un provvedimento legislativo che consenta la deroga alla normativa più stringente, demandando alla discrezionalità del Sindaco la valutazione di ogni singolo caso.
Sin dallo scorso anno la Lega Nord ha insistito su questo punto ed, anzi, è opportuno ricordare che la stessa Commissaria Provinciale Lega Nord unitamente ai Consiglieri Regionali, alla presenza proprio del sindaco di Visso, in un convegno tenutosi a Muccia lo scorso anno, insistettero sul punto. La Commissaria Letizia Marino in quella occasione intervenne proprio per sottolineare che pur dall’opposizione si sarebbe dovuto fare tutto quanto possibile per sensibilizzare il Governo a comprendere la necessità di una normativa speciale, perché altrimenti la Comunità Montana del Maceratese avrebbe corso il rischio di disperdersi e le nostre amate cittadine dei Sibillini di non riprendersi”.
Sabato scorso proprio i coordinatori di Macerata e Tolentino spiegavano a Salvini il forte attaccamento di tutti i maceratesi, alle cittadine montane che più hanno subito danni quali Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Fiastra e come queste realtà fossero oggi a rischio di annientamento demografico, rischio talmente grave da rendere opportuni provvedimenti ancor più speciali, di tipo fiscale, che possano indurre i giovani a rimanere e qualcuno ad investire. Tutto ciò non è difficile da comprendere. Basta andare sul posto ed ascoltare la gente. Invece si continua a perseverare sugli errori, a non comprendere che solo una normativa speciale abilitante i sindaci a provvedimenti derogatori possa porre rimedio allo sfacelo che si sta verificando.
Per ultimo un pensiero a Peppina.
La nostra costituzione garantisce ad ogni cittadino la possibilità di “espletare i propri diritti inviolabili nelle formazioni sociali ove si svolge la propria personalità”, garantisce anche il diritto alla casa. Come dire che Peppina ha il diritto di vivere e continuare a vivere dove è sempre vissuta. Certo, c’è stato il terremoto, ma è anche vero che è passato un anno e che lo Stato è stato a guardare! In tal senso riteniamo che tutti i cittadini della nostra Comunità Montana abbiano il diritto, garantito dalla nostra Costituzione, di attrezzarsi per ivi rimanere in attesa che lo Stato faccia il suo dovere, sottoponendo le proprie iniziative in tal senso al proprio sindaco che, più di ogni altro soggetto istituzionale è in grado di valutare la necessità di ricorrere a deroghe della vigente normativa!
Ciò noi riteniamo ed auspichiamo il riconoscimento di tale diritto con una normativa speciale.
Quindi, Governatore, magari ci fosse un “Decreto Salvini”!"
Domani, 28 settembre, a partire dalle ore 10, l'Europarlamentare Alessandra Mussolini sarà presente a Fiastra, in località Moreggini di San Martino, per incontrare Peppina Fattori. Una vicenda che ha fatto scalpore ed ha interessato lo Stato Italiano.
La 94enne, infatti, rischia di essere sfrattata dalla sua casetta di legno il prossimo sabato.
"Proviamo con un decreto legislativo per sanare la situazione di Peppina e tutte le situazioni simili alla sua". Matteo Salvini, segretario nazionale Lega Nord, in visIta da Giuseppa Fattori, 95 anni, la cui casetta di legno a San Martino di Fiastra è stata sequestrata perché abusiva. "Sentenza di abbattimento? Dovranno passare sui nostri corpi - dichiara Salvini -, di certo Peppina non potrà passare l'inverno nel container. Ora si tratta di capire a quale tavolo fare la bozza legislativa per sanare quella che è un'evidente insensatezza. Bisogna spingere su questo, al di là dei colori politici - insiste -. Anche perché ci sono più di 300 situazioni in questa zona simili a quella di Peppina.
Con tutti i problemi che ci sono in Italia, la priorità non è il sequestro della casa di una 95enne che se l'è comprata da sola. È l'assurdo della burocrazia". Il genero di Peppina e custode giudiziale della casetta sottolinea che l'anziana vive da sola qui, dorme da sola. L'altra sera c'erano 20 cinghiali".
Prima di Fiastra, Salvini è stato in visita a Visso dove ha incontrato il sindaco Giuliano Pazzaglini e diversi cittadini.
La casa di legno di Peppina è salva. Lo comunica l'assessore regionale Angelo Sciapichetti.
"Eravamo sicuri di poter trovare una soluzione - i familiari hanno avuto tutte le rassicurazioni e la signora Peppina potrà restare nella struttura provvisoria che ha realizzato.Il consulente giuridico del presidente" dice Sciapichetti "questa mattina ha incontrato la signora Peppina e i suoi familiari insieme con il sindaco di Fiastra. La soluzione resta quella della sanatoria. La signora Peppina infatti ne ha diritto perché la volumetria realizzata della casetta in legno, costruita su area edificabile di proprietà della stessa signora, è sostitutiva di quella della casa storica danneggiata dal terremoto. Abitazione quest'ultima che non sarà più edificata.
Intanto, sempre il consulente della regione, ha consigliato alla famiglia di richiedere al Tar la sospensiva immediata dell'ordinanza di abbattimento del comune".
Una richiesta di sospensiva al Tar per il provvedimento di sequestro della casetta di legno di Fiastra abitata dalla 95enne Giuseppa Fattori, fatta sequestrare dalla magistratura perché priva delle autorizzazioni edilizie e paesaggistiche, e realizzata in zona a rischio sismico. E' l'ipotesi prospettata oggi durante un incontro nella cittadina maceratese, a cui ha partecipato il consulente giuridico della Regione Marche Vito Iorio. Lo ha detto l'assessore alla protezione civile Angelo Sciapichetti, a margine dei lavori del Consiglio regionale.
Quanto alla situazione di 'Peppina', "si può pensare a una sanatoria, una soluzione che le consenta di vivere nella casetta, senza però costituire un precedente. Non ci possono essere abusi edilizi, specie in una zona sismica. Altrimenti succede quello che è successo a Casamicciola'' ha osservato l'assessore. ''Comunque - ha ricordato - la Regione non ha competenza in questa materia''. (Ansa)
Continua a far discutere la vicenda di Giuseppa Fattori, 95 anni tra due mesi, sfollata nella casetta di legno che i familiari le hanno fatto costruire in un terreno di loro proprietà a San Martino di Fiastra, ma sfrattata per abusivismo.
"Anche io sto con Peppina - ribadisce il sindaco Claudio Castelletti - e farò tutto ciò che è in mio potere per impedire che venga spostata. Però la legge va rispettata. La denuncia dei carabinieri forestali me la sono ritrovata sul tavolo. E non si possono concedere deroghe laddove c'è un reato''. Il punto, spiega il sindaco, è che sull'area ''c'è un vincolo paesaggistico del Parco dei Sibillini, l'80% del territorio di Fiastra ricade nel Parco. Solo un decreto legislativo può ovviare al problema. Il caso è stato segnalato ai parlamentari, bisogna fare un decreto, e non solo per Peppina ma per gli abusi in generale sulle aree edificabili''.
Per la Regione, lo ha ribadito in una nota l'assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti, ''una sanatoria resta l'unica soluzione logica e praticabile, visto che l'area è edificabile, così come ci ha detto il sindaco. Abbiamo chiamato i familiari della signora Peppina per rassicurarli. Nessuno toglierà la vecchietta dalla sua struttura provvisoria. Il consulente giuridico tecnico della Presidenza della Regione sta già analizzando le pratiche e oggi sarà sul posto per un sopralluogo insieme al sindaco". (Ansa)
A seguito della vicenda del sequestro della casa di legno della signora Peppina Fattori a San Martino di Fiastra, arrivano le dichiarazioni del procuratore capo di Macerata, dott. Giovanni Giorgio. Questo il testo integrale della dichiarazione rilasciata dal procuratore
In merito al sequestro della casetta di legno in cui vive la 95enne Giuseppa Fattori, la Procura di Macerata puntualizza come il procedimento faccia seguito ad un intervento, effettuato il 24 luglio scorso da una pattuglia del corpo forestale di Fiastra.
In quell’occasione, i carabinieri forestali in servizio a Fiastra constatarono che era in fase di realizzazione la nuova costruzione ed effettuarono la relativa segnalazione alla Procura della Repubblica ed al Comune di Fiastra, trattandosi di immobile realizzato abusivamente in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed a alta sismicità.
Conseguentemente il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Fiastra, a seguito di apposito sopralluogo, il 1° agosto emise un’ordinanza di sospensione dei lavori- regolarmente notificata - nei confronti di quelli che risultavano essere i comproprietari: Turchetti Gabriella e Borghetti Maurizio (figlia e genero di Fattori), per l’assenza di concessione edilizia e di documentazione attinente alla compatibilità dell’immobile alle norme sismiche e ai vincoli paesaggistici che insistono sulla zona.
I lavori intanto sono proseguiti, mentre il pubblico ministero titolare del fascicolo, una volta informato dal Nucleo Forestale dei Carabinieri, ha richiesto al Gip - che lo ha concesso - il sequestro preventivo dell’immobile, dal momento che lo stesso - DI NON MODESTA CONSISTENZA - è stato realizzato abusivamente in una zona in cui sussistono un vincolo paesaggistico e vincoli in materia sismica.
Il provvedimento di sequestro è stato richiesto, come già accaduto più volte in analoghi casi, secondo una consolidata prassi operativa dell’Ufficio, diretta a contrastare l’abusivismo in materia edilizia.
Solo in sede di esecuzione del decreto di sequestro preventivo, ovvero il 16 settembre scorso, è stata constatata la presenza dell’anziana all’interno della casetta, di cui -a livello ufficiale- non c’era traccia nella documentazione trasmessa alla Procura .
<In quella circostanza – ha dichiarato il procuratore capo Giovanni Giorgio – gli ufficiali del Corpo Forestale dei Carabinieri di Fiastra , previa intesa con il Pm di turno, in via eccezionale - proprio in considerazione del fatto che l’immobile era occupato ed utilizzato di fatto da una persona molto anziana – hanno comunicato all’anziana signora -quale usuaria di fatto - ed ai formali proprietari della stessa (ossia la figlia ed il genero dell’anziana) che è stata concessa la facoltà di uso per 15 giorni, in attesa che – nel frattempo - siano conseguiti tutti i titoli formali mancanti, che devono essere richiesti – ovviamente- dagli autori dell’abuso.
La signora è quindi rimasta nell’immobile, di cui è stato nominato custode giudiziale il genero della medesima, quale coautore dell’abuso.
Mi preme sottolineare che non dal mio Ufficio non è mai stato formalmente vietato alla figlia della signora Fattori, di andare a trovare la madre, come pur riferito in trasmissioni televisive andate in onda anche nella giornata di oggi.
L’azione della Procura si è svolta nel pieno rispetto delle leggi e con la necessaria misura e proporzionalità.
Ciò detto, mi permetto di evidenziare che non è assolutamente accettabile che, specie in zone sottoposte al rispetto della normativa antisismica, si possa pensare di realizzare nuove costruzioni, senza farne preventiva richiesta agli organi amministrativi preposti, onde consentire i controlli amministrativi, diretti a verificare il puntuale rispetto delle norme vigenti, specie in materia di sicurezza antisismica. E cio’ perché, si deve tutelare specificamente chi in tali immobili deve andare a vivere , che non deve correre il rischio di rimanere sotto le macerie, in caso di ulteriori eventi sismici.
Certamente, vi è l’esigenza che - in relazione alle nuove costruzioni sollecitate dai privati - le competenti autorità amministrative svolgano le loro verifiche nel minor tempo possibile, anche in considerazione dei gravi disagi -economici e psicologici, tuttora persistenti - subiti da chi vive nei territori terremotati.
Ma non è il mio Ufficio che deve provvedere a tanto, ma i competenti Uffici Comunali e/o Regionali. Credo che occorra evitare la realizzazione – in zone a forte rischio sismico- di nuove costruzioni, di cui non risulti formalmente accertata la conformità alle vigenti norme.
Sarei un irresponsabile, se- nell’esercizio delle mie funzioni - di fatto consentissi tanto.
Ne consegue che -una volta decorso il termine di 15 giorni – il provvedimento di sequestro avrà piena esecuzione, qualora – nel frattempo - non siano stati rilasciati i provvedimenti amministrativi a sanatoria , previo pagamento delle sanzioni amministrative pecuniarie, così come previsti dalle vigenti norme“.
È stato trovato dai vigili del fuoco di Macerata intorno alle 14 di oggi nella sua camera da letto ormai senza vita, morto ormai da tempo, forse da giorni.
I vigili sono intervenuti dopo essere stati chiamati dai carabinieri, a loro volta contattati da alcuni vicini dell'uomo, preoccupati dal fatto che non lo vedevano da qualche tempo.
La vittima, V. M., è un 83enne che viveva a San Lorenzo, frazione del comune di Fiastra, dopo aver dovuto lasciare la sua abitazione compromessa dal sisma. Ancora da accertare le cause del decesso che con molta probabilità sono da attribuirsi ad un malore che non ha lasciato scampo all'anziano.