Sciapichetti vs Tg4: scontro in tv sulla vicenda "Peppina". Intanto l'on. Carrescia presenta una proposta di legge - VIDEO
La storia di Peppina finisce anche sul Tg4. Nel telegiornale andato in onda oggi, l'inviato ha raggiunto l'assessore Sciapichetti in Regione e lo ha letteralmente inseguito per porgli qualche domanda sulla vicenda divenuta oramai di dominio nazionale.
Il giornalista ha incalzato più volte Sciapichetti sulla "promessa" fatta durante la trasmissione condotta da Barbara D'Urso dove l'assessore aveva garantito che "nessuno la caccerà dalla casa che ha costruito".
Alla fine Sciapichetti, dopo aver confermato che "la Regione farà di tutto", è rientrato negli uffici, mentre il giornalista è stato bloccato dalla security della Regione.
Intanto Piergiorgio Carrescia (Pd) ha oggi depositato alla Camera dei Deputati una proposta di legge recante "Disposizioni per l'emergenza abitativa e di immediata esecuzione nei Comuni colpiti dagli eventi sismici nelle regioni del Centro Italia negli anni 2016 e 2017" ipotizzando una soluzione al problema di chi, nell'emergenza, ha costruito in aree soggette a vincolo paesaggistico una "casetta" senza il preventivo titolo autorizzatorio. Come hanno fatto i parenti della terremotata di 95 anni, Giuseppa Fattori, che ora potrebbe essere sgomberata dalla struttura. "Solo con una modifica della legge nazionale si possono risolvere situazioni come quelle di recente finite sulle cronache nazionali - osserva Carrescia -: è inutile nasconderselo e immaginare impraticabili scorciatoie".
La Proposta di legge ha l'obiettivo di "sanare le situazioni sorte nel Centro Italia ed è rigorosa per evitare sia che la sanatoria si trasformi in un condono generalizzato, sia che possa essere il grimaldello per legittimare interventi di trasformazione in contrasto con la tutela del paesaggio e con gli strumenti urbanistici dei Comuni". La soluzione ipotizzata - osserva il deputato Pd - parte dalla necessità di "dare una risposta straordinaria ad un evento altrettanto eccezionale in cui 215 mila edifici hanno subito danni e di essi circa 84 mila sono già stati dichiarati inagibili o non utilizzabili, quasi 46 mila solo nelle Marche". Il problema delle casette abusive "ha un profilo non solo urbanistico e paesaggistico ma anche sociale" e il caso della signora 'Peppina' è "emblematico".
Invece, il capogruppo di M5s nel Consiglio regionale delle Marche Gianni Maggi è pronto a fare da scudo umano, o quanto meno a opporre "resistenza passiva e pacifica" in caso di allontanamento forzoso di Giuseppa Fattori, la terremotata di 95 anni di Fiastra, dalla casetta di legno abusiva costruita dai suoi familiari su un terreno di sua proprietà. L'anziana può rimanere nella struttura fino a sabato e Maggi ammette di non conoscere "quali saranno i prossimi sviluppi della vicenda". Ma in caso di allontanamento forzoso, propone di "radunare un gruppo di volontari che si facciano trovare all'interno della casa della signora 'Peppina' per opporre resistenza passiva e pacifica a qualunque provvedimento che tenda a privare la signora del diritto di una esistenza dignitosa e serena. Io sono disponibile sin d'ora a far parte di questo gruppo e se vogliono arrestare un consigliere regionale non opporrò alcuna resistenza".
"Casi come quello di nonna Peppina non devono più esistere. Un'assurda situazione che ha anche portato alla luce altre 300 costruzioni analoghe realizzate per far fronte all'emergenza terremoto. Per questo oggi la Lega ha depositato in Senato un disegno di legge volto a chiedere la compatibilità paesaggistica immediata per costruzioni realizzate in stato di emergenza, anche se in assenza o difformità dall' autorizzazione paesaggistica. Condizioni indispensabili per l'applicazione della legge sono la presenza della dichiarazione dello stato di emergenza di carattere nazionale e l'installazione, in area di proprietà privata, di strutture temporanee prefabbricate, utilizzate a fini di abitazione principale. Allo stesso tempo per risolvere le situazioni in corso conseguenti allo stato di emergenza provocato dal terremoto, la legge prevede la nullità delle ordinanze di demolizione emanate fino alla data dell'entrata in vigore della presente legge". E' quanto si legge in una nota del capogruppo al Senato Gian Marco Centinaio e di Paolo Arrigoni commentando il caso della donna che era stata sfrattata dalla casetta di legno costruita su un terreno privato ed edificabile. "Vista la gravità e l'improcrastinabilità del problema auspichiamo l'immediata calendarizzazione del testo", concludono.
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