Grande festa in occasione della chiusura dell'attività sportiva della Feba Civitanova Marche. Sabato 8 Giugno è stato un pomeriggio all'insegna del divertimento, dello sport e della solidarietà al Palazzetto di Civitanova Alta a concludere un'annata come sempre intensa per i colori biancoblu.
Nella prima parte del pomeriggio spazio al settore giovanile con esibizioni ed un maxi torneo di 3vs3 misto con tutti atleti esordienti, under 13, 14 e 16. Dalle 19.00 spazio alla solidarietà con il secondo incontro promosso dall'ADMO di Civitanova Marche "Assistiamo la vita", che ha coinvolto tutti giocatori e giocatrici del settore giovanile e della prima squadra, insieme alla famiglie.
Un modo per sensibilizzare tutti all'importante tematica della donazione di midollo osseo, a conferma dell'attenzione della Feba per l'ambito solidaristico. A seguire la cerimonia di premiazione in cui si è rivissuta per intero l'annata agonistica appena trascorsa: un'annata ricca di successi per il mondo Feba a partire dalla prima squadra, che ha raggiunto per il secondo anno consecutivo la semifinale play-off partendo dall'ottavo posto ed eliminando la prima in classifica.
Poi è toccato all'under 13 maschile regionale che ha vinto il proprio girone e si è qualificata per il Titolo Regionale giungendo terza dietro solo alla Bees Pesaro ed alla Stamura Ancona. L'under 18 femminile che è entrata nelle prime 16 d'Italia giungendo ad un soffio dalle finali nazionali, l'under 14 che sono arrivate seconde in classifica, l'under 13 che ha vinto il Titolo Regionale, perdendo una sola partita, e le under 16 che hanno raggiunto un risultato straordinario, campionesse regionali con una sola sconfitta al passivo qualificatisi all'interzona.
Per premiare sono intervenute cinque ex giocatrici della Feba, attualmente nel direttivo ADMO di Civitanova Marche, che hanno consegnato la foto ricordo che rappresenta il percorso stagionale dei ogni squadra con un aforisma legato ad ogni singola formazione.
Infatti, vista anche la presenza dell'ADMO, lo scopo della premiazione è stata quella di far capire l'importanza del gioco di squadra: chi riesce ad essere un atleta bravo nello sport riesce ad esserlo anche nella vita di tutti i giorni mettendosi a disposizione del prossimo, chiunque esso sia. Al termine un incontro conviviale per chiudere questa bellissima giornata.
Lo sfogo di un avvocato o semplicemente la richiesta di un cittadino al suo sindaco per aiutare i lavoratori che troppo spesso in questo ultimo periodo vengono licenziati. Così su Facebook il legale Stefano Massimiliano Ghio si rivolge al primo cittadino della città rivierasca Fabrizio Ciarapica per dire la sua e con la speranza di fermare questa corsa ai licenziamenti che sta interessando anche un'altra realtà di Civitanova Marche: la Cooperativa il Nodo.
"Caro Sindaco, la perdita di un posto di lavoro è un evento drammatico che porta il lavoratore e la sua famiglia alla disperazione -così il legale al primo cittadino -. Non si lavora solo per produrre e contribuire alla ricchezza del Paese, ma per coniugare la persona con l’ambiente sociale dove vive, con ciò valorizzando la sua dignità misurandola con la sua utilità sociale. Ciò appare indiscutibile! È difficile fare una classifica delle disperazioni ma quando chi perde il lavoro perde anche la sua funzione, direi terapeutica, di reinserimento sociale i problemi si complicano ancor più. Ho sempre svolto la mia professione in modo riservato senza utilizzare i mezzi di informazione come cassa di risonanza per i risultati ottenuti, ma oggi, non so per quale motivo ho subito la esondazione delle emozioni percependo la sconfitta definitiva del sistema."
"Certamente la vicenda del Mercatone Uno è emblematica - prosegue l'avvocato -. La narrazione di un fallimento annunciato dalla superficialità con cui vengono affrontati i temi delle crisi aziendali che troppo spesso premiano i furbi in danno degli onesti lavoratori. Ma quello che mi ha fatto sbottare ancora di più, semmai ve ne fosse stato bisogno, è il silenzio con il quale si stanno consumando altre piccole grandi tragedie."
"La Cooperativa il Nodo di Civitanova Marche ha inviato alcune lettere di licenziamento a suoi dipendenti per ristrutturazione aziendale, in altre parole per insufficienza di lavoro. Alcuni di questi licenziamenti sono arrivati sul mio tavolo di lavoro e meritano di essere partecipati alla collettività non per i temi tecnico-giuridici che li caratterizzano e che saranno valutati riservatamente, ma per le conseguenze che portano con se, conseguenze che possiamo solo immaginare rispondendo a queste domande: cosa significa un posto di lavoro di qualche ora al giorno e per poche centinaia di euro per chi perdendolo non ha alcuna possibilità di trovarne un altro? Cosa significa per le persone più sfortunate poter essere impegnate qualche ora al giorno per sentirsi utili ed integrate con il sistema? Cosa significa per le famiglie di queste persone non avere più a disposizione la funzione terapeutica di un lavoro che colloca in uno spazio fisico la dignità personale? - si chiede Ghio -. Sto parlando degli ultimi, coloro che andrebbero aiutati a prescindere, coloro che sono italiani per caso, ma che se fossero stati stranieri sarebbe stato lo stesso!"
"Per un Sindaco tentare di risolvere i problemi occupazionali causati dal Mercatone Uno è una missione impossibile, mentre trovare una soluzione per alcuni lavoratori del Nodo è alla sua portata visto che il lavoro della Cooperativa a me sembra sia strettamente connesso con i servizi che fornisce al Comune. Chiedere con urgenza un tavolo di confronto con la Cooperativa, verificare quali sono le condizioni economiche della stessa e i suoi piani occupazionali, verificare quali sono i servizi di cui ha bisogno la nostra città, verificare la possibilità di salvare i posti di lavoro a coloro che dal lavoro hanno una utilità terapeutica oltre che economica - ha concluso il legale -. Sindaco se aveva già pensato di attivarsi in questo senso mi scuso dello sfogo, perché non c’è alcuna volontà politica rivendicativa solo la necessità di aiutare veramente chi ha bisogno. Se poi la politica non è in grado di fare ciò, se gli ultimi non potranno essere salvati, ci rimarrà solo il rammarico di aver perso tutti il senso dell’orientamento".
"La direzione generale per le dighe del ministero Infrastrutture ha comunicato alla Regione il riparto dell'Accordo integrativo del Piano di settore, finanziato dal Cipe con il Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. Alle Marche vengono destinati 4,6 milioni di euro per gli interventi programmati negli invasi di Comunanza, Castreccioni (Cingoli), Mercatale (Sassocorvaro), San Ruffino (Amandola), Le Grazie (Tolentino)". Lo comunica la vicepresidente della Regione Marche Anna Casini, assessore alle Infrastrutture.
"Beneficiari sono gli enti gestori (Consorzio di bonifica delle Marche e la municipalizzata Assm di Tolentino). Sulla base della stima del costo degli interventi, la diga di Comunanza beneficerà di 1 milione di euro, Castreccioni di un altro milione, Mercatale di 500 mila euro, San Ruffino di 600 mila euro, Le Grazie di 1,5 milioni. "Il filo conduttore di questi finanziamenti, per cui ci siamo confrontati sui tavoli nazionali, è quello della sicurezza sismica", riferisce Casini.
(Fonte Ansa)
Incidente sabato notte nel centralissimo Corso Umberto I, quando, da quanto racconta la compagna, uno scooterista è stato tamponato e, perso il controllo del mezzo, è finito incastrato tra due auto parcheggiate. Questo è quanto ha potuto sapere da persone presenti ma, visto che il pirata è scappato, si sta cercando in tutti i modi di risalire al colpevole.
Il motociclista "si è fatto davvero tanto male ed ha subito un grosso intervento", da quanto riporta la compagna sui social, che aggiunge: "sono state ore lunghissime e le più brutte della mia vita. Hanno fatto il possibile e per come sono andate le cose ci reputiamo miracolati per l’esito che abbiamo fin ora ottenuto".
Il ragazzo è ancora semi incosciente dopo l'intervento e non ricorda cosa è successo, ma essendo un orario in cui la via era molto frequentata si spera che qualcuno abbia visto e sia in grado di riferire dettagli utili per risalire al colpevole.
"Congratulazioni ad Aimee Razaele Montales per aver conquistato la prestigiosa fascia di Miss Earth Philippines Europe, concorso di bellezza promotore della coscienza ambientale. Aime, 21 anni, risiede dall'età di 7 anni a Civitanova con la sua famiglia. La città è orgogliosa di questa giovane ragazza che porterà in giro per il mondo il nome di Civitanova. Auguriamo buona fortuna ad Aimee per la successiva fase del concorso che si terrà a Manila nelle Filippine il prossimo 13 luglio. Aimee facciamo il tifo per te!" con questo messaggio social il primo cittadino della città rivierasca Fabrizio Ciarapica ha voluto complimentarsi con la giovanissima miss e farle un grandissimo in bocca al lupo per la sua nuova avventura.
Serata ricca di spunti di riflessione quella andata in scena giovedì sera presso la parrocchia di San Gabriele a Civitanova Marche.
L’incontro sull’ approccio più corretto da parte di famiglia e Società verso i ragazzi che intraprendono il percorso del Settore Giovanile organizzato dall’Academy Civitanovese è stato un successo di pubblico e interesse.
A trattare in maniera appassionata ed esaustiva il tema è stato Massimiliano Zazzetta, ex calciatore professionista e già istruttore nello scorso Camp Estivo della Società rossoblù, che ha risposto volentieri ad alcune domande utili ad illustrare le dinamiche e le difficoltà più comuni nel percorso di crescita dei ragazzi.
Le parole della canzone “La leva calcistica della classe ‘68” sono state lo spunto per un proficuo dibattito tra Leandro Vessella, Responsabile Tecnico dell’Academy, ed il difensore ex Pisa, Como, Fano, Teramo, Samb e Viterbese, ora stimato tecnico e dirigente di settori giovanili.
"Il Settore Giovanile – ha esordito Zazzetta - è spesso un luogo d’attesa, dove tutti, specie i genitori, attendono la maturazione di un futuro campioncino. Il ragazzo però deve però prima diventare un futuro grande uomo. Per questo il Settore Giovanile ideale è quello in cui non ci si deve mai scordare di divertirsi e di giocare, oltre a ricevere le nozioni tecniche e comportamentali. Il Settore Giovanile ideale non imbriglia il ragazzo in un eccesso di tattica, tecnica e ossessività di schemi, ma lo lascia anche libero di esprimersi, muoversi e sperimentare, sviluppandone personalità, intelligenza e velocità di pensiero”.
“Per arrivare ad un positivo percorso condiviso tra famiglie e Società – ha proseguito Zazzetta – bisognerebbe che entrambi stabilissero e condividessero sin dal principio gli stessi valori, con il supporto anche della scuola. La cultura dell’attesa e non della soddisfazione istantanea, il rispetto di ambienti, società ed avversari, una certa cura nello stile di vita personale e familiare ed il concetto della responsabilità ne sono un esempio”.
“Il panorama dei Settori Giovanili in Italia – si è detto in chiusura - non vive un momento particolarmente felice, offre spesso purtroppo tanta improvvisazione ed incompetenza, non solo tecnica, ma anche organizzativa e strutturale in chi li gestisce. Questo vale anche nel mondo professionistico. Bisognerebbe invece cercare sempre di dare il meglio ai ragazzi, ed ecco perché mosche bianche come l’Academy e tutte quelle realtà che, anche nei dilettanti, offrono invece organizzazione e competenza, dovrebbero essere lodate. Il fulcro deve essere l’unicità del ragazzo: una individualità da sviluppare e da mettere solo poi in relazione con il gruppo attraverso il gioco di squadra”.
Gli innamorati di Shakespeare rivivono nel balletto della Royal Opera House. Domani 11 giugno, alle 20.15, al cinema Rossini è in programmazione Romeo e Giulietta, in diretta dal Covent Garden di Londra.
Il balletto di Kenneth MacMillan, caposaldo del repertorio del Royal Ballet, è ormai un classico moderno ispirato alla grande tragedia romantica di William Shakespeare ambientata nella Verona del sedicesimo secolo.
I ballerini Matthew Ball e Yasmine Naghdi interpretano i giovani amanti in una danza che offre uno straordinario pas de deux, oltre a scene corali tra cui combattimenti mozzafiato a colpi di spada. La coreografia racconta le emozioni della sfortunata coppia, che si innamora nonostante gli ostacoli posti dalle rispettive famiglie che porteranno al tragico epilogo.
Biglietto unico al prezzo di 10 euro.
L’Anthropos si tiene stretto il tricolore. Questa mattina a Padova si sono conclusi i Campionati Italiani di Atletica Promozionale FISDIR - Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali, valevoli anche per l'assegnazione della Coppa Italia per società. A salire sul gradino più alto del podio è stato proprio il sodalizio civitanovese, da venerdì in Veneto con 18 atleti, 4 tecnici e numerosi familiari al seguito.
Una due giorni intensissima di gare e successi anche a livello individuale dei nostri ragazzi che fin dalle prime prove del sabato mattina hanno dimostrato di puntare alla conferma del titolo che da due anni è stabile a Civitanova.
La mattinata di oggi non ha cambiato gli equilibri e i nostri portacolori si sono confermati i migliori ancora una volta: tripletta di successi consecutivi dopo le edizioni di Roma 2017 e Firenze 2018, anche Padova conferma l'Anthropos regina dell'atletica, non solo assoluta, ma anche promozione!
Quarto successo nel nostro palmares dopo Macerata 2014. La classifica finale recita Anthropos 13166 punti, al secondo posto Valcamonica con 12753 e al terzo posto la So Sport con 12278 punti.
I ragazzi in gara nella rappresentativa Anthropos per questo evento sono: da Civitanova Marche Erica Carlini, Annalisa Pela, Morena Marinelli, Giorgio Morresi e Pietro Ricci, da Potenza Picena Anna Bobnyeva, il tolentinate Matteo Marinsalda, da Recanati Alessandro Greco, da Ancona Davide Villanova, da Jesi Nicola Carletti, da Grottazzolina Davide Capponi, da Morrovalle Alessandro Mattei, da Monte San Giusto Leonardo Volatili, da Sant'Elpidio a Mare Paola Abbadini, da Appignano Cristina Rinaldi, da Fermo Paolo Catinari, da Castelfidardo Patrizia D'Elia e da Montecosaro Marco Facchino.
I tecnici al seguito del gruppo: Emanuela Passeri, Andrea Croia, Andrea Donninelli e Lucio Pescini, ma un plauso va tutti gli istruttori che quotidianamente seguono e preparano i ragazzi.
"Ancora un grande successo e un riconoscimento per il nostro lavoro, per l'attaccamento ai colori dei ragazzi, per la passione e competenza dei tecnici, per la presenza delle famiglie - ha commentato Nelio Piermattei, presidente dell’Anthropos -. Dopo la Coppa vinta nel nuoto due settimane fa, ci siamo confermati ai vertici anche nell'atletica. La stagione è solo a metà percorso. Ci attendono tanti impegni, ma sapremo affrontarli nel modo migliore con lo spirito dello sport, del divertimento e della socializzazione".
La Under 18 della Cucine Lube Civitanova ha chiuso la stagione del settore giovanile biancorosso conquistando la medaglia d’argento nelle Finali Nazionali 2019 andate in scena da giovedì ad oggi a Chianciano Terme, in Toscana. Nella Finalissima contro il Volley Treviso i ragazzi di Paparoni lottano su ogni pallone in particolare nel primo set perso sul filo di lana (24-26) e nel terzo set dove non riesce la rimonta (23-25) che avrebbe potuto riaprire il match e rimediare il passo falso del secondo parziale (11-25).
Una sconfitta che, però, non macchia il grande torneo disputato dai cucinieri, capaci di battere quotate formazioni come l’Azimut Modena nei Quarti di Finale (3-1) e soprattutto la favorita Itas Trentino grazie a una grande rimonta in Semifinale dallo 0-2 al 3-2 (16-14 nel quinto e decisivo set).
Dopo l’oro della Junior League e il bronzo della Under 14, la Cucine Lube Civitanova può quindi fregiarsi di un’altra medaglia grazie all’argento appena conquistato dalla Under 18, segno di una stagione vissuta ancora una volta ai vertici nazionali dal settore giovanile biancorosso.
Di seguito la rosa dell’Under 18 vice campione d’Italia
1 - Lucarini Mattia – Schiacciatore
2 - Giuliani Edoardo – Opposto
3 - Magnanini Federico – Centrale
4 - Poli Ian – Schiacciatore
5 - Esposito Lorenzo – Palleggiatore
7 - Gabrielli Lorenzo – Palleggiatore
8 - Risina Daniele – Schiacciatore
9 - Bartolucci Filippo – Centrale
10 - Carcagnì Alessio – Centrale
11 - Areni Andrea – Libero
12 - Montecchiari Elia – Libero
13 - Ciccarelli Matteo – Schiacciatore – Capitano
14 - Stefani Tommaso – Opposto
Allenatore – Alessandro Paparoni
Secondo Allenatore – Del Gobbo Francesco
Dirigente – Grassi Vincenzo
Dirigente – Montecchiari Massimiliano
Grandi emozioni ieri sera al Civitanova Film Festival, una giornata ricca di spunti e contenuti; nel tardo pomeriggio la visione del documentario "Questa è casa nostra" e l'incontro con i protagonisti e il regista, Manuele Mandolesi, hanno emozionato il pubblico del festival.
La giornata terminata con un bellissimo incontro con il pluripremiato Alessandro Haber, ospite del Festival assieme ad Alessandro Capitani, regista del film "In viaggio con Adele", di cui Haber è protagonista.
Oggi, giornata di chiusura, la rassegna inizierà alle ore 21:30, con l’incontro con la Giuria Artistica a cui è stato affidato il compito di decidere quali saranno i corti vincitori della IV edizione del Civitanova Film Festival.
Si proseguirà con la proiezione dei corti finalisti, seguite poi, dalla premiazione dei vincitori.
Terminata la kermesse, si proseguirà la serata con il Dopo Festival, sempre in Piazza Conchiglia.
ll vento non tradisce le flotte civitanovesi impegnata nell’ORC World Championship a Sebenico, nell'ultima giornata di regate. Il mondiale ricordiamo ha preso il via lo scorso lunedì 3 giugno.
Nel Gruppo A con “Xio” Campione del Mondo e “Altair 3” secondo è finita nel migliore dei modi. Marco Serafini non perde la mano al timone del suo TP 52 e coadiuvato da Tommaso Chieffi alla tattica colleziona un secondo e 5 primi posti che gli valgono il secondo titolo iridato. Una grande medaglia d'argento per “Altair 3” di Sandro Paniccia (4-4-4-3-2-2) con parziali che gli consegnano un ottimo secondo posto grazie alla costanza nei punteggi
Il terzo posto se lo è aggiudicato il TP 52, “Air Is Blue”, con a bordo un altro membro del Club vela di Civitanova Luca Pierdomenico.
Nel gruppo B con 46 imbarcazioni : "MP 30 + 10", dei fratelli Pierdomenico, è 10° overall e vince il titolo CORINTHIAN (imbarcazioni con nessun professionista a bordo). A bordo i civitanovesi Armando e Francesco Pierdomenico, Luca Giampaoli, Mario Buccione, Domenico Cellini oltre all'olimpionico Finn Recanatese Filippo Baldassarri, e Carlo Barbieri.
Le altre imbarcazioni civitanovesi gareggiavano nel gruppo C (composto da 50 imbarcazioni) :
Folgore - !2° : armatore Piero Paniccia, Lorenzo Paniccia, Chicco Capecci, Michele Regolo
Cosixty 8 - 27° : armatore Stefano Cossiri, Pacifico D'ttorre, Oscar Monina, Chiara Recchioni, Andrea Cittadini, Federico Fontana
X BE - 35°: armatore Andrea Emili, Roberto Garbuglia, Giacomo Sabbatini,Dario Ciabattoni, Francesco Leombruno, Francesco Corsetti.
Sibilla - 41°: armatore Vittorio Palmieri.
ll Civitanova Film Festival cambia location, dopo il successo delle prime tre giornate, la manifestazione si sposta al Cine-Teatro Rossini.
Ieri sera si è conclusa la proiezione dei cortometraggi in concorso, preceduta dall’incontro-intervista a Pedro Armocida, critico cinematografico e direttore della Mostra Internazionale del Nuovo Ciinema di Pesaro, a cui, il pubblico del Festival, in una sala gremita, ha assistito con grande partecipazione.
La giornata odierna offrirà contenuti di spicco al pubblico del Festival: le proiezioni inizieranno alle ore 16:00 con la visione del film IL VENERABILE W. Barbet Schroeder (opera che denuncia le violenze di frange buddiste contro i musulmani in Birmania); alle ore 18:00
Manuele Mandolesi, regista nostrano, incontrerà il pubblico dopo la proiezione del suo film QUESTA É CASA NOSTRA (documentario sulla vita dopo il terremoto del 2016, della comunità di irriducibili, ribattezzata “Il Bronx”, che ha deciso di non abbandonare la propria terra).
La serata sarà dedicata ai grandi ospiti: alle ore 21:30 verrà proiettato il cortometraggio BELLISSIMA, con il quale il regista Alessandro Capitani ha vinto l’edizione 2016 del CFF e in seguito verrà proiettato il suo primo lungometraggio (ore 21.45) IN VIAGGIO CON ADELE, al termine del quale, interverranno lo stesso regista e il protagonista del film, il pluripremiato, Alessandro Haber.
Subito dopo, ci si ritroverà in Piazza Conchiglia per il dopofestival e la musica dal vivo del duo Rock'o & Swing'o 2et.
SINOSSI: IL VENERABILE W.
Regia di Barbet Schroeder. Genere Documentario - Francia, Svizzera,
2017, durata 100 minuti. Distribuito da Satine Film Il "Venerabile Wirathu" è un influente monaco buddista che, attraverso la pubblicazione dei suoi scritti e la diffusione dei suoi discorsi, per quanto "sacro" rappresentante della più pacifica delle fedi, ha fomentato l'odio dei suoi seguaci nei confronti dei musulmani, spingendoli alla lotta armata e convincendoli che la loro religione fosse minacciata di estinzione. Tutto questo in una paese, la Birmania, nel quale il 90% della popolazione è buddista e professa la necessità di amare tutti gli esseri. Il film di Barbet Schroeder è un documento doloroso dalle immagini a volte brutalmente insostenibili. Raramente la parabola di un disegno di genocidio è stata registrata con tanta chiarezza.
SINOSSI QUESTA È CASA NOSTRA:
Tre anni di terremoto… Tre anni della vita di Sara e della comunità di irriducibili, ribattezzata “Il Bronx”, che hanno deciso di non abbandonare la propria terra vivendo in roulotte per circa un anno e mezzo fino alla consegna delle SAE (soluzioni abitative di emergenza). Una comunità che nasce dopo il terremoto per andare avanti e sopravvivere, che rischia poi di smembrarsi alla consegna delle casette, ma che infine cerca di far rinascere il proprio territorio e si ritrova per condividere quel “vuoto dentro” che è rimasto e che ora, chiusi nei pochi metri quadri delle SAE, torna a farsi sentire più di prima.
SINOSSI IN VIAGGIO CON ADELE:
Regia di Alessandro Capitani. Con Sara Serraiocco, Alessandro Haber,
Isabella Ferrari, Patrice Leconte. Genere Commedia - Italia, 2018,
durata 80 minuti. Distribuito da Vision Distribution
Adele è una ragazza speciale. Libera da freni e inibizioni, indossa solo un pigiama rosa con le orecchie da coniglio, non si separa mai da un gatto immaginario e colora il suo mondo di post-it dove scrive i nomi di ciò che la circonda. Cinico e ipocondriaco, Aldo è un attore di teatro che, appoggiato da Carla - sua agente, amica e occasionale compagna di letto - si trova alla vigilia della sua ultima grande opportunità nel mondo del cinema. L'improvvisa morte della mamma di Adele sconvolge i piani di Aldo che scopre solo in quel momento di essere il papà della ragazza. Con il compito di dirle la verità e l'intento di liberarsene, Aldo parte con Adele, risalendo dalla Puglia verso il nord, su una vecchia cabrio per affrontare un viaggio dalla meta incerta. Alessandro Capitani, regista qui al suo primo film, ci racconta una storia a cui affezionarsi e che fa da antidoto al cinismo.
BIOGRAFIA MANUELE MANDOLESI:
Manuele Mandolesi, laureato in Scienze della Comunicazione e con un Master in Televisione e Cinema Digitale, si è specializzato nella realizzazione di docu-film attraverso i quali racconta conflitti e emergenze su tematiche di attualità e di rilevanza politico-sociale.
Come reporter del Corriere della Sera, ha raccontato con lo stile della “docu-diretta” tutto il periodo dell’emergenza immigrazione di Lampedusa, da cui nascono i successivi documentari “Lampedusa siamo noi” (2011-2013) e “Libera Espressione” (2014). I suoi lavori sono andati in onda su La7 (2008/9), MTVnews (2009/2011), Raitre (2014) e sul Corriere della Sera TV (2014/15). Nel 2017 ha lavorato a una docu-serie, "Storie in divisa", per Canale 5. Il suo ultimo lavoro,
“Questa è casa nostra” è ambientato nelle Marche e narra di alcune storie di resilienza dopo il terremoto del 2016.
BIOGRAFIA ALESSANDRO CAPITANI:
Alessandro Capitani è un giovane regista italiano. Ha esordito nel mondo del cinema come autore indipendente. Si è diplomato presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 2009. Nel 2013, con il cortometraggio “La legge di Jennifer”, vince il Cinemaster ai Nastri d’Argento: una borsa di studio presso gli Studios Universal di Hollywood. Nel 2016 vince il David di Donatello come Miglior Cortometraggio con “Bellissima”. Nel 2018 dirige Alessandro Haber, Isabella Ferrari e Sara Serraiocco nel film “In viaggio con Adele” che segna il suo primo approdo nel lungometraggio.
Attualmente lavora come regista di programmi TV di Rai Tre, come “Insuperabili” (di cui è anche autore), “Sconosciuti” e “I Dieci Comandamenti”.
Dopo l'incontro di giovedì 9 maggio, in cui si è parlato osteoporosi con il dottor Marco Pozone, l'altro ieri, al Tavernacolo di Corso Vittorio Emanuele, si è tenuto il secondo appuntamento di informazione medica gratuita in collaborazione con gruppo medico associati Fisiomed, presente oltre che a Civitanova, anche Sforzacosta, Corridonia e Tolentino.
Titolo dell'evento "Sotto questo sole - consigli dermatologici per l'estate", in cui il dottor Massimo Cioccolini ha trattato un argomento particolarmente interessante in questo inizio di bella stagione, quali accortezze utilizzare e come preparare, proteggere e rigenerare la pelle dall'esposizione solare nei mesi estivi.
Il "format" degli incontri, che ricordiamo sono completamente gratuiti, prevede al termine la possibilità di rimanere per degustare un'apericena con prodotti tipici, come salumi e formaggi, di aziende dei Sibillini. "Quello che vorremmo trasmettere alle persone - afferma la signora Stefania, titolare dell'enoteca insieme al marito Andrea - è che si può fare informazione anche attraverso i locali, in modo molto informale e semplice".
La collaborazione tra il Centro Medico Associati Fisiomed e l'enoteca-osteria il Tevernacolo, proseguirà dopo la pausa estiva con altri interessanti argomenti, tra i quali: la mammografia 3D, la menopausa e consigli per una corretta alimentazione.
Per la traduzione di “Ossa di Sole” di Mick McCormack edito da Il saggiatore si è aggiudicato il riconoscimento che la città di Civitanova conferisce nel nome dell’illustre concittadino Annibal Caro. Premio ex aequo della giuria tecnica per i finalisti Silvia Pareschi, Luca Fusari e Bruno Arpaia
È Luca Fusari il vincitore della seconda edizione del Premio Annibal Caro. Con la traduzione di “Ossa di sole” di Mike McCormack a larga maggioranza la giuria dei lettori ha assegnato il riconoscimento che porta il nome dell’illustre traduttore dell’Eneide di Virgilio. Il suo lavoro ha convinto il 58.8% dei giurati che in questi mesi si sono raccolti attorno al progetto, preferendolo agli altri due candidati della terna finalista: Silvia Pareschi, per la traduzione di “Jesus’s son” di Denis Johnson e a Bruno Arpaia per la traduzione di “Anni lenti” di Fernando Aramburu. Assegnato anche il Premio della giuria tecnica ex aequo ai tre finalisti.
Nella Sala Ciarrocchi della Pinacoteca Moretti di Civitanova Alta è stato assegnato il riconoscimento alla presenza anche di numerosi studenti, e sono stati proprio loro a premiare i vincitori. Un premio sorto per amore di Annibal Caro, che a Civitanova nacque e fortemente voluto per mantenerne viva la memoria.
Ad aver convinto la giuria che lo ha votato in larga maggioranza lo stile utilizzato, la ricercatezza del lessico e la capacità del traduttore di restituire quell’atmosfera onirica e nebbiosa, il flusso di pensieri del romanzo che dall’inizio alla fine non usa la punteggiatura. Un ostacolo e una sfida in più per la traduzione, che nella trasposizione in italiano mantiene però intatto tutto il fascino dell’originale. “Non so nemmeno io come abbia fatto a tradurlo – racconta Luca Fusari alla platea intervenuta - a prima vista sembra non avere struttura. Quindi ho dovuto prima leggerlo tutto e poi iniziare a tradurre per capire dove voleva arrivare. In realtà l’assenza di punteggiatura non significa che non vi siano macrostrutture”.
La cerimonia di conferimento del premio, alla quale hanno portato i saluti istituzionali l’Assessora al Bilancio Roberta Belletti per il Comune di Civitanova e il consigliere regionale Francesco Micucci per la Regiona Marche, è stata anche l’occasione per un incontro sul tema della traduzione e del lavoro del traduttore. “Tra le tante attività di Annibal Caro abbiamo voluto istituire un premio alla traduzione perché la sua trasposizione dell’Eneide “bella e infedele” rappresenta ancora oggi un modus operandi. E abbiamo voluto farlo il 6 giugno, giorno della nascita del poeta e traduttore civitanovese perché quella data non rimanesse solo una ricorrenza, ma diventasse un modo per promuovere la lettura radicando nel territorio la conoscenza di questo autore, è un modo per riprenderselo, Annibal Caro” – il commento di Maria Grazia Baiocco del comitato promotore.
“La traduzione è come suonare col violino una cosa che era prevista per il pianoforte - ha spiegato Giovanni Giri, componente del comitato tecnico di valutazione e docente di traduzione all’Università di Macerata – Civitanova e Annibal Caro sono due realtà che dovrebbero trarre giovamento l’una dall’altra . Perché non far diventare questa città una capitale della traduzione come Recanati lo è della poesia”.
“Sono felice di essere qua anche perché l’impostazione di questo premio ricalca l’idea che ho della letteratura, rendere viva la lingua” - ha sottolineato Silvia Pareschi, finalista per “Jesus’Son” e traduttrice per Einaudi e autrice a sua volta. Al pubblico ha raccontato gli esordi del “mestiere”, il metodo, aneddoti e quei “no” di cui si è pentita, ma anche di quegli autori che ha amato alla follia. “Nell’ultimo periodo sono tornata ad innamorarmi dell’italiano, spesso per chi traduce lo si dà per scontato, ma è fondamentale aggiornare la propria lingua, poter usufruire e attingere da un registro che è al passo con i tempi, specie se si traduce libri che usano lo slang – e poi ringraziando – di questo premio mi piace che siano stati coinvolti i lettori, così si tiene viva la letteratura”.
In conference call, anche Bruno Arpaia presente in finale con “Anni lenti” di Fernando Aramburu: “Quando un autore scrive bene è molto più facile tradurlo. Ma la traduzione non è una cosa secondaria, insegna l’umiltà che è fondamentale anche quando si passa ad essere autori. Con la traduzione impari a ridurre l’io al minimo, a dare spazio al noi che parla attraverso la letteratura”.
A margine si è premiato il vincitore del contest #BuonCompleannoCaro. Il premio, una cena per due persone presso il Ristorante BeBop Centenario, è andato a Francesca Gallucci che ha realizzato una stampa a caratteri mobili del celebre verso di Caro “Pico non vide mai nido sì bello”.
La cerimonia si è conclusa con una degustazione di vini della Cantina Boccadigabbia e la visita alla Pinacoteca civica, già Casa Annibal Caro, con la Direttrice Enrica Bruni.
Tutti i lavoratori del punto vendita del Mercatone Uno di Civitanova hanno preso parte all’incontro avvenuto oggi con il Sindaco nella sala consiliare.
I lavoratori sono stati accompagnati dai due sindacalisti, Michela Verdecchia della FISASCAT-CISL Macerata e Marco Squartini della FILCAMS-CGIL Macerata, presente anche l’Assessore alle Attività produttive Pierpaolo Borroni.
I lavoratori hanno chiesto aiuto al Sindaco affinché possa attivarsi personalmente a livello istituzione per sollecitare il celere intervento del Ministero dello Sviluppo Economico a riconvocare un altro tavolo tecnico. Tavolo che dovrebbe trovare soluzioni affinché i lavoratori non perdano il posto di lavoro, vengano pagati per i mesi in cui hanno lavorato e affinché il Tribunale di Bologna accolga l'istanza di retrocessione sul procedimento di fallimento. Atto questo che permetterebbe l'attivazione della cassa integrazione dando quindi strumenti per poter gestire questa delicata fase di transizione. Ma soprattutto gli impiegati hanno chiesto di lavorare per recuperare la dignità perduta e la sospensione dei mutui a loro carico.
Momenti di forte commozione si sono manifestati in Aula dai loro racconti personali e dalla storia ripercorsa nei loro rapporti con il management della Shernon Holding fino alla sera precedente alla tragica comunicazione di chiusura del punto vendita con effetto immediato. “Un punto vendita, quello di Civitanova ha dichiarato una lavoratrice - saldo e in attivo, che aveva ricevuto attestati di stima e premi per gli ottimi risultati. Punto di riferimento per tanti clienti della Città e di tutte le zone limitrofe, anche per la posizione strategica che il negozio ha, vicina a tutta la rete infrastrutturale viaria senza nessun ‘competitor’ importante nelle vicinanze”. “Noi vogliamo solo lavorare – ha continuato l’impiegata - abbiamo tutti fra i 40 e 50 anni, anni difficili per ritrovare collocazione e poter arrivare alla pensione accumulata fin qui. Ci aiuti, ci aiuti anche in Comune se è possibile”. “Siamo stati assunti per il 99% dei casi nel 1999, venti anni di duro lavoro accompagnato dal sorriso, cortesia e professionalità”. Ha aggiunto un’altra lavoratrice.
“Speriamo che il Tribunale di Bologna respinga l’istanza di fallimento, altrimenti questi lavoratori non avranno neppure diritto alla cassa integrazione”. Ha ribadito Michela Verdecchia della FISASCAT-CISL. “Questi lavoratori si trovano in un ‘limbo’ che non può assicurare nessuna certezza al loro futuro. Anche a lei Sindaco chiediamo aiuto e impegno, come lo stiamo facendo nelle altre sedi istituzionali. Stesso concetto ribadito da Marco Squartini della FILCAMS-CGIL Macerata che ha aggiunto: “Ci potrebbe essere la possibilità di frazionare i punti vendita e farli acquisire da imprenditori importanti della zona, il negozio di Civitanova non ha mai avuto momenti di difficoltà”.
“L’intento della nuova proprietà era chiaro ormai a tutti”, ha continuato un altro lavoratore. “C’era l’intenzione di far fallire, nonostante le rassicurazioni date a tutti noi fino all’ultimo. Abbiamo dovuto subire l’ulteriore legittimo oltraggio dei nostri clienti affezionati i quali avevano correttamente pagato la merce. Quella merce che non è mai arrivata a destinazione”.
“Come sapete un Sindaco non ha gli strumenti per poter decidere di accedere agli ammortizzatori sociali o influire sulle decisioni che spettano ai tribunali, come nel vostro caso. Così è intervenuto il Sindaco Ciarapica ascoltando attentamente tutte le voci presenti. “Poiché lo scorso aprile, come sapete meglio di me e purtroppo, il tribunale di Milano ha decretato il fallimento della Shernon Holding, nuova proprietaria del Mercatone Uno, chiudendo nelle sole Marche, tre punti vendita, compreso il nostro, e lasciando nella totale incertezza circa 150 lavoratori. In tutta Italia, mi risultano che siano 55 i punti vendita dello storico marchio chiuso con oltre 1800 lavoratori a rischio”.
“Il vostro caso nasce da lontano, da almeno 5 anni in cui si erano già evidenziate criticità a causa delle difficoltà operative, finanziarie e gestionali in cui si era trovato ad operare il Mercatone, e la precedente proprietà era andata in crisi tanto che il Governo precedente era dovuto intervenire trovando un acquirente, la Shernon Holding, che si è rivelata totalmente inaffidabile. So che le strade possibili da intraprendere sono tre. Il primo è relativo al Tribunale di Bologna che accogliendo l'istanza di retrocessione sul procedimento di fallimento permetterebbe l'attivazione della cassa integrazione dando quindi strumenti per poter gestire questa fase.
Il secondo, nel caso in cui dal Tribunale arrivasse una risposta diversa si potrà intraprendere, un percorso condiviso insieme alle parti sociali chiedendo una nuova convocazione del tavolo al Mise per l'attivazione di strumenti straordinari a sostegno dei lavoratori nonostante il fallimento dell'azienda. Per ultimo, ci sarebbero gli strumenti regionali di ricollocamento, ma l'auspicio, mio e di tutti è quello di poter risolvere la questione con i primi due passaggi in maniera più utile, significativa e incisiva. Ho seguito ieri anche le dichiarazioni del nostro Governatore che andavano in questa direzione”
“Per quanto mi riguarda, personalmente, ieri ho scritto una lettera al Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, per sensibilizzarlo su questa difficile vicenda, affinché nel più breve tempo possibile, riconvochi il Tavolo tecnico al MISE, per richiamare l’attenzione e chiedere il massimo sforzo possibile verso una soluzione in tutela di voi lavoratori e dei fornitori coinvolti”.
“Al Dicastero, ad oggi, non è stato ancora calendarizzato il prossimo incontro. La mia testimonianza di oggi vuole rappresentare vicinanza e solidarietà e per ciò che potrò fare sarò al vostro fianco. L’ho fatto ieri con la lettera al Ministro che vi ho consegnato, vorrei anche che oggi qui non ci siano divisioni politiche né tanto meno strumentalizzazioni di parte”. “Ognuno – ha aggiunto il Sindaco - pur nella differenza delle opinioni e delle ideologie deve mettere a disposizione le proprie capacità di relazione, le conoscenze, le influenze le e possibili soluzioni per evitare che tutti voi rimaniate senza lavoro. E con voi altri 1800 vostri colleghi sparsi in tutta Italia. Oggi - ha concluso - non è tempo di divisioni, lo ripeto, dobbiamo essere tutti uniti e portare avanti una battaglia condivisa nel bene di tutti voi”.
L’incontro, seppur nella drammaticità del momento, si è chiuso con gesti di stima e ringraziamento al Sindaco per la disponibilità al dialogo.
Dopo la rilevante esperienza dello scorso ottobre, il Seminario 2018 Facciamo31, l’evento che ha richiamato oltre cinquecento imprenditori nella splendida cornice di Villa Gazzani, l’alta formazione torna a Civitanova, anche stavolta palcoscenico di un evento business di grande spessore: il Workshop specialistico “Oltre il bilancio”.
Questa volta, il 14 giugno, l’evento Facciamo31 sarà un Workshop intensivo, in cui le metodologie operative di alcune tra le multinazionali più
Importanti al mondo (Procter&Gamble, Jaguar Land Rover, SGK Consumer Healthcare e Poltrona Frau), saranno condivise alla classe esclusiva di imprenditori presente. A dirigere l’evento, saranno direttamente coloro che hanno sperimentato e dimostrato l’efficacia e la risolutezza di tali strategie in pieno stile Facciamo31, manager che hanno saputo distinguersi, affronteranno il tema del bilancio sulla base delle loro esperienze lavorative in azienda. Sarà un’occasione per conoscere le tecniche e gli strumenti più efficaci a livello internazionale.
Il prossimo appuntamento di Civitanova, dimostra come l’alta formazione stia entrando in maniera sempre più decisiva all’interno del tessuto imprenditoriale marchigiano, sono in aumento le realtà che ricorrono alla formazione interna ed alla consulenza per chiarificare e riposizionare il proprio business rispetto ai propri obiettivi. La formazione viene vista, ogni giorno di più, come un volano in termini economici e finanziari, un investimento indispensabile per la crescita delle aziende.
La location, per l’occasione, sarà una tra le più interessanti realtà d’artigianato del territorio civitanovese, Eurosuole Spa, un’azienda che ha fatto della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione, i valori fondanti dell’intera organizzazione prima ancora che questi diventassero consuetudini in ogni realtà imprenditoriale.
All’evento, parteciperà una platea selezionata di imprenditori, per garantire la massima operatività ed efficacia dell’attività pratica che sarà svolta. I top manager, speaker della giornata, forniranno ai presenti consulenze personalizzate volte alla massima resa delle organizzazioni.
L’attività di networking farà da sfondo all’intero incontro, realtà imprenditoriali diverse potranno confrontarsi sedute allo stesso tavolo, un modo per conoscere e farsi conoscere.
La Feba Civitanova Marche mette a segno la prima conferma. La società comunica che per la prossima stagione Giorgia Bocola vestirà ancora la casacca biancoblu. Una conferma importante quella del centro sangiorgese classe 2000 che nelle ultime stagioni è cresciuta sotto tutti i punti di vista diventando un tassello fondamentale per le momò. In prima squadra dal campionato 2015-16, nell'ultima stagione ha disputato 31 gare ed ha chiuso con 8.8 punti di media e 6 rimbalzi di media a partita, divenendo il pivot titolare dopo la partenza di Christina Gaskin.
La scorsa estate ha preso parte alla spedizione europea della nazionale under 18 femminile. Si tratta della prima ufficializzazione con il gm Elvio Perini già al lavoro per allestire l'organico in vista del prossimo campionato.
E' successo al musicista civitanovese Mauro Rosati che nella zona sud di Porto Sant'Elpidio, tra la foce e Lido Tre Archi, ha smarrito un tablet con dati molto importanti. Oltre al suo materiale musicale, il gadget tecnologico della Apple conteneva la tesi di specializzazione della sua compagna, alla quale sta lavorando da oltre un anno e della quale, sfortunatamente, non aveva copie.
Si capisce quindi come sia fondamentale ritrovare l'iPad che era contenuto in una custodia di colore viola (come in foto) e per il quale la coppia offre una ricompensa "importante", anche superiore al valore del tablet.
Il messaggio di Rosati affidato ai social, chiude con una preghiera di condivisione, di far girare il più possibile il messaggio, nel quale viene riportato il numero di telefono da contattare: 393 6425856.
Domani, 7 giugno, alle ore 12,15, il Sindaco Fabrizio Ciarapica, e l’Assessore alle Attività Produttive, Pierpaolo Borroni, riceveranno in Sala consiliare i dipendenti dell’ex Mercatone di Civitanova Marche, accompagnati dalle sigle sindacali FILCAMS-CGIL Macerata e la FISCAT-CISL Regionale.
Il Sindaco Fabrizio Ciarapica, ha espresso preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare nella nostra città e che lascia a rischio 44 posti di lavoro, tanto che oggi ha inviato una lettera ufficiale al Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi di Maio, per richiamare l’attenzione e chiedere il massimo sforzo possibile verso una soluzione in tutela dei lavoratori e dei fornitori coinvolti. Al Dicastero giovedì scorso, infatti, è stato aperto un tavolo tecnico su questa difficile vicenda.
“E’ nostra intenzione stare al fianco dei lavoratori e per quanto possibile cercherò di seguire da vicino i percorsi e le soluzioni possibili in tutela dei nostri concittadini e il loro diritto al lavoro. Il Mercatone Uno è sempre stato un punto vendita molto noto e apprezzato dalla cittadinanza e che porta con sé una storia importante che parte addirittura nel 2000”. Ha dichiarato il Sindaco Ciarapica.
Nella lettera al Ministro Di Maio, di cui si riportano alcune parti, il Sindaco, ha sottolineato anche le modalità con cui i dipendenti sono stati raggiunti dalla comunicazione di chiusura del punto vendita: “Le modalità di comunicazione dell’azienda, naturalmente, hanno dell’incredibile e, direi, del disumano”.
E poi ha aggiunto: ”Con questa mia missiva, mi permetto di rappresentarLe tutta la mia preoccupazione e Le chiedo il massimo impegno da parte Sua e dei Suoi collaboratori, grandi esperti in questi argomenti, coinvolti nel Tavolo, affinché possa essere trovata una soluzione rapida ed efficace in tutela di tante famiglie che stanno vivendo un vero incubo”.
Lo scorso aprile, il tribunale di Milano aveva decretato il fallimento della Shernon Holding, chiudendo nelle sole Marche, tre punti vendita, e lasciando nella totale incertezza 120 lavoratori. In tutta Italia sono 55 i punti vendita dello storico marchio con oltre 1800 lavoratori. La cessazione immediata delle attività ha, inoltre, creato il danno grave ai clienti che avevano già pagato la merce. Merce che non è stata mai consegnata.
Un quadro inedito della vita nelle città e nelle campagne marchigiane dopo la fine del mondo romano. E’ quello tracciato dal primo convegno di archeologia Medievale nelle Marche organizzato su iniziativa del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell’Università di Macerata con il patrocinio del Comune e della Società degli Archeologi Medievisti Italiani.
“L’iniziativa – spiega uno dei promotori, Umberto Moscatelli, docente di topografia antica - ha finalmente dato spazio a un filone di ricerca che, in questa Regione, non aveva finora incontrato l’attenzione degli studiosi, prevalentemente dediti a ricerche sulla protostoria Romana. Stupisce la mancata percezione dell’importanza di questo periodo storico, considerando che le campagne e le città delle Marche, così come noi oggi le conosciamo, si sono modellate proprio a partire dall’alto medioevo in poi”.
Visto il grande successo, anche di pubblico, dell’evento, la sezione Beni Culturali del Dipartimento, dopo aver sostenuto l’incontro di studi, finanzierà anche la pubblicazione degli atti. Il volume raccoglierà una quarantina tra relazioni e contributi più brevi firmati da ricercatori provenienti da vari atenei italiani: Macerata, Urbino, Pisa, Napoli Orsola Benincasa, Matera, Camerino, Firenze, Udine, Trieste, Venezia, come pure dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche.
Gli articoli illustreranno dati inediti sulla vita durante il Medioevo e sulla produzione e circolazione di ceramiche fini e da fuoco nei secoli XI XV. Si tratta di informazioni rilevanti non solo sotto il profilo della conoscenza scientifica, ma anche sotto quello della valorizzazione del considerevole patrimonio della regione Marche.