Civitanova, Ciarapica incontra domani i lavoratori dell’ex Mercatone Uno e i Sindacati
Domani, 7 giugno, alle ore 12,15, il Sindaco Fabrizio Ciarapica, e l’Assessore alle Attività Produttive, Pierpaolo Borroni, riceveranno in Sala consiliare i dipendenti dell’ex Mercatone di Civitanova Marche, accompagnati dalle sigle sindacali FILCAMS-CGIL Macerata e la FISCAT-CISL Regionale.
Il Sindaco Fabrizio Ciarapica, ha espresso preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare nella nostra città e che lascia a rischio 44 posti di lavoro, tanto che oggi ha inviato una lettera ufficiale al Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi di Maio, per richiamare l’attenzione e chiedere il massimo sforzo possibile verso una soluzione in tutela dei lavoratori e dei fornitori coinvolti. Al Dicastero giovedì scorso, infatti, è stato aperto un tavolo tecnico su questa difficile vicenda.
“E’ nostra intenzione stare al fianco dei lavoratori e per quanto possibile cercherò di seguire da vicino i percorsi e le soluzioni possibili in tutela dei nostri concittadini e il loro diritto al lavoro. Il Mercatone Uno è sempre stato un punto vendita molto noto e apprezzato dalla cittadinanza e che porta con sé una storia importante che parte addirittura nel 2000”. Ha dichiarato il Sindaco Ciarapica.
Nella lettera al Ministro Di Maio, di cui si riportano alcune parti, il Sindaco, ha sottolineato anche le modalità con cui i dipendenti sono stati raggiunti dalla comunicazione di chiusura del punto vendita: “Le modalità di comunicazione dell’azienda, naturalmente, hanno dell’incredibile e, direi, del disumano”.
E poi ha aggiunto: ”Con questa mia missiva, mi permetto di rappresentarLe tutta la mia preoccupazione e Le chiedo il massimo impegno da parte Sua e dei Suoi collaboratori, grandi esperti in questi argomenti, coinvolti nel Tavolo, affinché possa essere trovata una soluzione rapida ed efficace in tutela di tante famiglie che stanno vivendo un vero incubo”.
Lo scorso aprile, il tribunale di Milano aveva decretato il fallimento della Shernon Holding, chiudendo nelle sole Marche, tre punti vendita, e lasciando nella totale incertezza 120 lavoratori. In tutta Italia sono 55 i punti vendita dello storico marchio con oltre 1800 lavoratori. La cessazione immediata delle attività ha, inoltre, creato il danno grave ai clienti che avevano già pagato la merce. Merce che non è stata mai consegnata.
Post collegati

Clima, Macerata nella top 20 città italiane: le Marche primeggiano nella classifica de "Il Sole 24 Ore"

Commenti