Nello scorso mese di dicembre, l’Assessorato al Turismo del comune di Civitanova Marche ha dato il via alla campagna promozionale legata alle tradizioni culinarie e ai piatti tipici locali, oltre che alle eccellenze del territorio in termini sia di prodotto che di professionalità settoriali, utilizzando come veicolo di trasmissione il programma "Migliore Chef Italia", un contest culinario in onda, su piattaforma Sky, al canale 913 e sul digitale terrestre al Canale Italia 83.
Lo chef civitanovese Giorgio Cimadamore ha realizzato il suo miglior piatto e dopo i precedenti episodi, lunedì 8 febbraio andrà in onda una nuova puntata sul canale Sky 913 alle 20:30 e sabato 13 febbraio alle ore 12.30 sul canale 83 - Canale Italia del digitale terrestre (visibile in chiaro).
Successivamente alla messa in onda, la puntata sarà disponibile anche sul canale YouTube "Migliore Chef Italia", nel quale sono già online i precedenti episodi della corrente prima stagione: guardali a questo link.
La trasmissione nazionale prevede complessivamente la partecipazione di trenta chef da tutta Italia, accuratamente selezionati dalla produzione della trasmissione stessa.
La conduzione del format è affidata allo chef Simone Falcini, fondatore e direttore didattico del prestigioso Istituto Italiano della Cucina e Pasticceria, affiancato da giudici che rappresentano elementi di punta nel campo della ristorazione e della divulgazione culinaria e del food-blogging.
Durante la puntata dedicata allo chef civitanovese, è previsto anche l'inserimento di immagini e video riguardanti la città di Civitanova Marche.
In un periodo storico dove il distanziamento è un obbligo e momenti di convivialità semplici come pranzare o cenare sono soggetti ai 'colori' della giornata, rivedere vecchi "compagni d'armi" sembra apparire quasi come una prospettiva distopica, appartenente ad un passato lontano che un dpcm dopo l'atro stenta a far tornare.
Senza dubbio il colore 'giallo' della Regione Marche ha aiutato, ma senza un animo corroborato da legami saldi generati dalle forte radici che si sviluppano nel fertile terreno dell'amicizia, era forse impensabile oggi per quattro persone ricongiungersi intorno ad un tavolo a distanza di tanti anni dove le strade di ognuno non si sono mai incrociate.
Ecco allora che da Porto Recanati, in sella ad una bici elettrica, Andrea Angeli si è goduto il clima mite di una tarda mattinata di Febbraio per percorrere il litorale adriatico e raggiungere il ristorante 'Il Veneziano' di Civitanova Marche dove ad attenderlo c'erano Enrico Brizioli, Amministratore Delegato del Gruppo Kos Care e Giorgio Patrizi, Responsabile del Laboratorio Analisi di Villa Pini e Guido Picchio, tutti già seduti attorno ad un mobile fino a pochi giorni fa inavvicinabile, ovvero la tavola.
Magari quattro personaggi con poco in comune professionalmente e con altrettante strade tortuose e differenti. Basti pensare ad Andrea Angeli; oggi a godersi il tiepido sole civitanovese ma fino a qualche mese fa bloccato in Kosovo a causa del Coronavirus.
All’ora di pranzo odierna, l'obiettivo della macchina fotografica di Guido Picchio ha immortalato un istante fatto di sorrisi e occhi brillanti dove i protagonisti erano proprio loro: quattro amici di sempre che il tempo non è ancora riuscito a separare.
Politica, avventure diverse e aneddoti divertenti; sono stati questi alcuni degli argomenti che si sono mantecati agli spaghetti alle vongole e frittura mista dell'Adriatico che hanno suggellato il piacevole ritrovo, scaldato anche da una bottiglia di Passerina. Un momento di inconsueta normalità prima di tornare ai propri impegni e alle rispettive realtà con la promessa di rivedersi, il più presto possibile, e soprattutto senza fastidi epidemiologici.
Per sancire la riapertura della Pinacoteca civica di Civitanova Marche, e offrire una gradita sorpresa ai visitatori, è stata inaugurata la mostra d’arte “La Via Dolorosa di Nicola Bertuzzi l’Anconitano”.
Per rispettare le normative anti COVID, non è stato possibile far partecipare il pubblico. Al ristretto ‘taglio del nastro’, erano presenti il sindaco Fabrizio Ciarapica, la dottoressa Enrica Bruni, direttore della Pinacoteca e Marisa Castagna, presidente di Unitre Civitanova.
Le pregevoli quattordici tele esposte sono beni comunali, dipinte da Nicola Bertuzzi tra il 1760 e il 1770, per la chiesa di S. Agostino di Civitanova Alta.
Le opere di forte impatto emotivo hanno un’impronta tiepolesca e un forte richiamo al tonalismo veneziano, ben visibili nella composizione, nei panneggi, negli sfondi, nello studio della luce, nei colori luminosi, nel disegno flessuoso, nell’espressività dei volti, che rinviano proprio alle note stilistiche lagunari alle quali il Bertuzzi fu intimamente legato.
L’esposizione di queste opere vuole salvaguardare un gruppo di tele di grande valore e vuole restituire a Civitanova Marche un documento della storia dell’arte che offre al godimento del grande pubblico.
E’ con questo spirito di valorizzazione e di conoscenza che la Pinacoteca Civica Marco Moretti ha proposto, e continuerà a presentare, rassegne d’arte, particolari ricerche, studi e occasioni di convivialità culturale, nonché la valorizzazione di un patrimonio che merita attenzione e considerazione.
Avendo tutte le precauzioni del momento pandemico che stiamo vivendo, gratuitamente si potrà visitare il museo, accompagnati dalla Direttrice Dott.ssa Enrica Bruni, nei giorni tra il lunedì e il venerdì. Si consiglia di prenotare la visita scrivendo a: info@pinacotecamoretti.it, oppure telefonando in orario ufficio al numero 0733-891019.
Quinto faccia a faccia stagionale con gli umbri. Domani, mercoledì 3 febbraio (ore 18 con diretta Rai Sport e Radio Arancia), la Cucine Lube Civitanova ospita all’Eurosuole Forum la Sir Safety Conad Perugia per la decima giornata di ritorno della Regular Season in SuperLega Credem Banca. Un remake a tempo record della Finalissima di Del Monte Coppa Italia.
Domenica scorsa, all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, gli uomini di Fefè De Giorgi hanno piegato Perugia 3-1 per poi alzare al cielo il trofeo per la settima volta nella storia, la seconda di fila. Un trionfo che è servito a cancellare la beffa nella Finalissima di Supercoppa all’Agsm Forum di Verona e che ha certificato la crescita esponenziale dei biancorossi, passata anche per il successo in quattro set contro gli umbri a Tours nella Pool B di Champions e per il braccio di ferro vinto all’ultima stretta nella tana della Sir.
I cucinieri si aspettano una reazione feroce da parte di Leon e compagni, ma in classifica la Lube ha solo 3 punti di ritardo sulla capolista Perugia e un’affermazione per 3-0 o 3-1 nel tempio del volley marchigiano vorrebbe dire aggancio in vetta con tanto di sorpasso per il maggior numero di vittorie.
L’ultima formazione della Sir Safety Conad Perugia: nella Finalissima di Coppa Italia, la Sir di Vital Heynen è scesa in campo con la diagonale palleggiatore-opposto formata da Travica e Ter Horst, al centro Russo e Solé, laterali Leon e Plotnytskyi, nel ruolo di libero Colaci. Nel corso del match c’è stato spazio per Atanasijevic, Piccinelli, Vernon-Evans e Zimmermann.
Come seguire Cucine Lube Civitanova - Sir Safety Conad Perugia
Diretta Rai Sport con la telecronaca di Maurizio Colantoni e Fabio Vullo.
La Regione Marche è tornata oggi ufficialmente ‘in zona gialla’ e per molti bar e ristoranti è stato il momento di riaprire le porte nuovamente ai propri clienti seppur sempre con numeri ridotti.
Nell’ultimo weekend ‘arancione’ non sono comunque mancanti i serrati controlli anti-covid delle Forze dell’Ordine nella provincia di Macerata che si sono concentrati soprattutto sui locali situati lungo il litorale. (leggi l’articolo)
Nello specifico gli agenti della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche hanno monitorato oltre ottantuno attività commerciali, sanzionandone due, tra cui il ‘Bar Jolly’ in corso Vittorio Emanuele poiché trovato aperto oltre l’orario consentito e beccato con degli avventori intenti a consumare bevande nelle immediate vicinanze.
“Sono venuti nella serata di sabato a fare un controllo, intorno alle 19, mentre stava pulendo il mio locale e in quel momento era presente solo una persona all’esterno che stava bevendo – racconta il titolare Pier Paolo Vergari - in una situazione normale avrei la licenza per chiudere alle 2 della mattina quindi non credo di aver commesso alcun tipo di reato se un qualsiasi cliente consuma il suo drink, per di più sul marciapiede, mentre mi sto preparando ad abbassare le serrande”.
Un pugno duro da parte delle Forze dell’Ordine sferrato proprio in prossimità del ritorno della Marche in zona gialla: “Non me la sento sinceramente di dire ai miei avventori di spostarsi di 200 metri come consigliato dalle Autorità– dichiara - quando un cliente esce dal mio locale può comportarsi come meglio crede e io non posso arrogarmi il diritto di obbligarlo a fare nulla. Ecco perché penso che queste imposizioni siano assurde”.
Fase decisamente ondivaga quella che stanno vivendo tutte le attività ristorative del territorio, costrette a far i conti con regole che cambiano di settimana in settimana: “Oggi secondo la legge è possibile consumare al tavolo mentre ieri era un problema che un cliente sostasse fuori –osserva Vergari -la situazione per noi che lavoriamo si è fatta insostenibile considerando che con le nostre attività manteniamo delle famiglie – e aggiunge - Da come sono stati riportati i fatti sembra che davanti al mio bar ci fossero non so quante persone invece la verità è che ce n’era una solamente”.
“Preciso che mi hanno fatto un verbale, dove c'è una sanzione ammnistrativa e un periodo di chiusura entrambi non definiti, per il quale ho 30 giorni per fare ricorso – sottolinea il titolare di Bar Jolly - Aspettiamo quindi l’esito della mia contestazione e nel frattempo non ho motivo di chiudere il locale in quanto se vincessi il ricorso non avrebbe senso farlo ora”
Si tratta quindi di un lockdown perdurante quello vissuto da questo specifico segmento economico che dopo quasi un anno ancora deve tornare alla normale quotidianità lavorativa: “Siamo vessati da controlli e francamente non capisco il motivo di questo braccio di ferro – illustra Vergari - Per noi è stato ed è un periodo disastroso. La mia attività è aperta tutto il giorno ad iniziare dalle colazioni passando poi per l’ora dell’aperitivo che per noi è un momento importante – prosegue – è sempre stata un occasione in cui molta gente veniva anche per cenare in quanto la nostra proposta è molta ricca e variegata; ovvio quindi che in questa situazione, dove si impone la chiusura alle 18, personalmente ho perso tutta questa fascia congiuntamente a quella del dopocena”.
“Ora il lavoro è diventato snervante anche per l’ansia derivante dai controlli anti covid e tutte le regole dei dpcm che cambiano in continuazione - precisa il proprietario del bar di Corso Vittorio Emanuele- Tutto ciò sta disorientando anche gli stessi clienti che ogni volta ci chiedono come comportarsi in quanto hanno paura di intercorrere in sanzioni. Ecco il clima che si sta creando – chiosa – il mio locale è un realtà civitanovese affermata da oltre 50 anni e per il futuro mi auspico che vengano rivisti questi vincoli di chiusura alle 18 perché, se pensiamo anche ai ristoranti, tali limitazioni diventeranno distruttive per tutto il settore”.
Il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica ha ricevuto oggi a Palazzo Sforza, Niccolò Lapo Latini, 22 anni, civitanovese che da 4 anni vive a Milano.
Niccolò è un Direttore Creativo, si occupa di progettazione e direzione di campagne pubblicitarie per brand del settore della moda e di progetti editoriali per testate giornalistiche, sempre dello stesso settore.
Ha pubblicato su giornali importanti come "L’Officiel Italia", "L’Officiel Paris" (dove è stato il più giovane Direttore Creativo Italiano ad essere pubblicato), "L’Officiel Russia", "Schön Magazine" (Inghilterra) "Kein" (Germania).
Con il progetto “Buio II” (tema covid 19 in Italia - lockdown - contestazioni sollevate dal settore ristorazione), realizzato in collaborazione con il fotografo Emanuele Ferrari, tra i primi 5 fotografi italiani per importanza, arriva a pubblicare sulla rivista Purple France a Parigi, risultando il Direttore Creativo più giovane di sempre ad esserci stato inserito.
Uscirà nel mese di Febbraio il suo progetto “American Dream” per il giornale Wonderland (Londra) in collaborazione con il giornalista e photo reporter del giornale Liberation France, Boby Odieux, in cui verrà rivisitato un trittico delle opere più celebri di Banksy come tributo a USA 2021 (analisi socio-economica degli Stati Uniti post elezioni Biden vs Trump).
"Non possiamo che essere orgogliosi di questo nostro giovanissimo concittadino a cui auguro un futuro ricco di soddisfazioni e di sogni realizzati. Ho chiesto a Niccolo’ di non dimenticare mai la sua Civitanova, ma anzi di trovare l’occasione per coinvolgerla in qualche suo progetto importante" ha concluso Ciarapica.
Due esercizi commerciali di Civitanova Marche chiusi per cinque giorni e multati di 400 euro dai carabinieri. È l'esito di specifici controlli svolti dalla Compagnia Carabinieri civitanovese durante il fine settimana appena trascorso, in cui la Regione Marche si trovava ancora in zona arancione.
Nel primo caso, un bar del centro è stato sanzionato poiché trovato aperto oltre l’orario consentito, consentendo ai suoi avventori di consumare le bevande nelle immediate vicinanze del locale.
Nel secondo caso è stato multato un hotel-ristorante situato nella zona collinare che, nonostante i divieti, aveva ammesso al ristorante ulteriori cinque clienti oltre gli ospiti dell’albergo, unici legittimati al pranzo a tavola, inoltre, uno dei dipendenti non indossava il previsto dispositivo di protezione facciale (mascherina).
Nell’ambito del medesimo servizio di controllo, i carabinieri hanno controllato altre ottantuno attività commerciali, settantatré autovetture ed identificato complessivamente centoventisei persone, nei confronti delle quali sono state anche accertate dodici violazioni al codice della strada, le ipotesi più frequenti sono legate al mancato uso delle cinture di sicurezza ed utilizzo del telefono cellulare ala guida.
L’ufficio Servizi anagrafici e demografici del Comune di Civitanova Marche ha aggiornato i dati della popolazione residente al 31 dicembre 2020, sulla base delle schede individuali. Questo lavoro dell’Ente avviene sulla base dei movimenti che si registrano in Comune durante l'anno e ora confluirà all’Istat, che successivamente elaborerà i dati ufficiali calcolati in base all'aggiornamento derivante dal censimento.
Il totale dei residenti è di 42.523 persone (20260 la popolazione maschile e 22263 quella femminile), nel 2019 erano 42.688. Era il 2016 quando Civitanova raggiunse l’ambita soglia dei 42 mila abitanti (42251) lasciandosi alle spalle i 41.983 abitanti del 2015, e da allora la curva è solo salita fino al 2019, con un calo nel 2020 di 165 persone. Nel totale: 42.354 (anno 2017), 42.479 (anno 2018), 42688 (anno 2019).
Questa la composizione della popolazione per fasce di età. Da 0 a 19 anni: 7405. Da 20 a 34 anni: 6575. Da 35 a 54 anni: 12818. Da 55 a 74 anni: 10971. Da 75 e oltre: 4754, totale: 42523. I nuovi nati sono 281 e 480 le persone decedute (230 uomini e 250 donne).
Le famiglie sono 18.158, con almeno uno straniero sono 2226, con intestatario straniero 1602, convivenze anagrafiche 7 (ex art.5 D.P.R. 223/1989), convivenze di fatto 23 (costituite ai sensi della legge n. 76/2016).
Salgono a 4.485 gli stranieri residenti di cui 1990 uomini e 2.495 donne, mentre risultano 37 persone senza fissa dimora. Entrando nel dettaglio sono 281 i nati, 131 maschi e 150 femmine, di cui 136 nel comune, 141 in altro comune e 4 all’estero.
Gli iscritti per immigrazione (Italia/estero) sono 1303 di cui 641 sono maschi e 662 donne, mentre sono 1229 i cancellati per emigrazione sia in Italia che all’estero, di cui 663 maschi e 566 femmine. In 176 hanno acquisito la cittadinanza italiana (100 maschi e 76 femmine).
Per quanto riguarda le nazionalità, la comunità più numerosa continua ad essere quella cinese 796, Albania 203, Bangladesh 218, Marocco 170, Pakistan 615, Romania 696, Ucraina 291, Tunisia 126, Polonia 98, Federazione Russa 105, Filippine 86, Senegal 73, Brasile 59, Nigeria 49, Argentina 32, Afghanistan 56, Bulgaria 55.
I dati sono stati elaborati dall’addetta all’ufficio elettorale Stefania Cesaretti, in collaborazione con la responsabile del settore Anagrafe e funzionario Servizio Risorse Umane, dottoressa Paola Recchi.
La Vis Civitanova cede contro la Pistoiese. Contro una compagine attrezzata, le ragazze di mister Giordano Perini si arrendono per 1-6 non riuscendo a trovare punti al Polisportivo di Civitanova Marche. Non è bastata una prova generosa da parte delle rossoblu per arginare le toscane, brave a capitalizzare le palle gol create.
Un match incanalato subito nel binario giusto dalle ospiti che passano in vantaggio nelle primissime battute, per poi sfruttare alcune disattenzioni difensive delle rossoblu ed andare così sullo 0-3. La Vis Civitanova nel primo tempo prova a creare alcune occasioni senza troppa fortuna.
Nella ripresa le ragazze di mister Perini accorciano con Ranzuglia, imbeccata da Natalini, che di piatto batte Demarchi. L'1-3 dura poco perché la Pistoiese passa subito sull'1-4. Una reazione generosa da parte delle rossoblu non basta, così le toscane in contropiede infilano l’1-5 e nel finale l’1-6 su punizione che chiude la contesa.
“Oggi purtroppo abbiamo regalato alle nostre avversarie i primi goal con errori individuali – commenta mister Perini - e, nonostante abbiamo provato a rimetterci sotto, appena siamo andati in goal siamo andate nuovamente sotto. La fase difensiva oggi sotto tono visto che abbiamo commesso due errori importanti che hanno determinato e concluso la gara. La Pistoiese è un'ottima squadra e molto fisica, se si lasciano libere o con il pallone davanti alla porta non ti perdonano. Abbiamo provato poi a giocare, creando anche quattro-cinque occasioni ma non finalizzate. Sappiamo che abbiamo anche altre tre partite con squadre molto superiori e cercheremo di dare sempre il massimo per poter guadagnare punti importanti che ci servono per il nostro obiettivo".
"Comunque sotto l'aspetto della voglia e della grinta sono contento e ringrazio le ragazze: queste sconfitte servono per crescere sia noi come allenatori che alle ragazze. Da domani riprenderemo ad allenarci mettendoci più attenzione su ogni palla, nonostante siamo consapevoli di andare in trasferta ad Aprilia, su un campo difficilissimo, ma con determinazione e cuore ci proveremo sempre in ogni gara nonostante siamo coscienti che, oltre ad essere tutte squadre fortissime, sono anche molto fisiche. Infine – conclude il trainer rossoblu - un ringraziamento particolare a Monzi per la sua disponibilità di giocare anche oggi in porta, nonostante sia un centrale, ma avendo la nostra titolare con problemi di lavoro si è resa disponibile per la squadra”.
VIS CIVITANOVA – PISTOIESE 1-6
VIS CIVITANOVA: Monzi, Langiotti, Fiorella, Monterubbianesi, Coccia, Galassi, Silvestrini, Poli, Lanciotti, Ranzuglia, Rastelli A disp. Giretti, Natalini, Babucci, Lelli, Brutti, Ferrini, Volonnino, Bracalente, Ciccalè All. Perini
PISTOIESE: Demarchi, Brundo, Pini, Viggiano, Baroni, Diamanti, Mariani, Mannucci, Giaconi, Valoriani, Nigro A disp. Italiano, Gangi, Erriquez, Zanini, Naldoni, Diafani, Toppi, Franchi All. Nicoli
La Feba Civitanova Marche sfiora il colpaccio in casa della capolista. Al termine di un match emozionante, le momò cedono per 77-76 contro la prima della classe, imbattuta in casa: una sconfitta beffarda arrivata proprio allo scadere che comunque non cancella l'ottima prestazione sfoderata dalle ragazze di coach Francesco Dragonetto, che hanno tenuto testa alla protagonista assoluta del girone B.
Una prova corale importante, in cui spiccano i 26 e 22 punti di Rosellini e Paoletti, ma è stato proprio il collettivo a fare la differenza.
Primo quarto in equilibrio: le locali partono forte, 4-0 con Bonomi e Zanardi, ma le momò rispondono subito, 7-5 con il canestro di Trobbiani. Turmel e Zanardi sono ispirate, 17-8 a 2’ dal termine, rispondono le ragazze di coach Dragonetto con un break di 0-6 collezionato da Bocola e Paoletti, 17-14, e si chiude la prima frazione sul 19-17.
Avvio di secondo quarto di marca biancoblu, 23-24, con la Feba che tocca il +5, 23-28. Le ragazze di coach Zanardi tornano avanti con la solita Turmel, 29-28, rispondono però le momò, 29-32. Si viaggia con un continuo botta e risposta fino alla fine: Zanardi mette i liberi del 36-37, risponde la giovanissima Angeloni per il 36-39 che manda le squadre al riposo lungo.
Alla ripresa delle ostilità primi due minuti di botta e risposta tra le due compagini, poi le momò trovano il break di 0-9 che vale il 43-51 a metà frazione. Le biancoblu rimangono avanti toccando il +12, 47-59 con il canestro di Paoletti, ma negli ultimi tre minuti subiscono il rientro delle bresciane, con un break di 9-0 collezionato da un’incontenibile Zanardi, per il 56-59 che chiude la frazione.
Nell’ultimo periodo si viaggia sui binari dell’equilibrio, con un finale emozionante: Zanardi fa il 73-71 a 1'14'' dal termine, impatta Binci dalla lunetta con un 2/2, mentre Pinardi dalla lunetta fa 1/2: Rosellini mette il canestro del 74-76 a 29'' dal termine, risponde Zanardi che fallisce l'occasione del pareggio. Trobbiani subisce fallo ma dalla lunetta fa 0/2, la palla arriva a De Cristofaro che, allo scadere, tenta la tripla della disperazione subendo fallo. Dalla lunetta la numero 9 è glaciale e fa il 3/3 che condanna la Feba.
“Rimane l'amaro in bocca per questa sconfitta anche se la prestazione è stata veramente superlativa – commenta lo staff tecnico biancoblu Dragonetto/Melappioni – In un campo dove Brescia è tutt'ora imbattuta siamo andate vicinissime alla vittoria. Alla fine sono stati gli episodi a decidere la partita nel finale ma anche questa sera abbiamo avuto la conferma che, giocando di squadra, possiamo tenere testa a chiunque. Ripartiamo quindi da questa prestazione importante, per lavorare in vista dei prossimi appuntamenti”.
RMB Brixia Basket - Fe.Ba. Civitanova Marche 77 - 76 (19-17, 36-39, 56-59, 77-76)
RMB BRIXIA BASKET: Olajide, Sozzi, Zanardi* 18 (5/12, 1/7), Tomasoni, De Cristofaro* 13 (1/3, 2/7), Bonomi* 15 (3/6, 3/4), Pintossi, Faroni, Coccoli, Rainis 7 (3/6 da 2), Turmel* 22 (8/12 da 2), Pinardi* 2 (0/2, 0/1) Allenatore: Zanardi
FE.BA. CIVITANOVA MARCHE: Ciccola NE, Rosellini* 26 (4/8, 5/11), Paoletti* 22 (2/7, 6/15), Angeloni 2 (0/0, 0/0), Bocola* 10 (5/8, 0/1), Trobbiani* 4 (2/3 da 2), Castellani 4 (1/2, 0/2), Severini NE, Bolognini 2 (1/2 da 2), Binci* 6 (0/3, 1/1), Pelliccetti NE Allenatore: Dragonetto
Arbitri: Riggio S., Scarfo' G.
Il risultato è casuale, la prestazione no, avrebbe detto Zdenek Zeman. E al PalaMaggetti la Rossella Civitanova sfodera una prestazione da urlo, ma alla fine è la capolista Liofilchemo Roseto a prendersi i due punti, lasciando agli aquilotti solo gli applausi. Peccato perché la Rossella aveva fatto vedere di essere in palla sin dall’avvio nonostante la sfortuna, ricomparsa nelle vesti di un infortunio muscolare occorso a Milani nel riscaldamento, continui a martellare sulla squadra di coach Mazzalupi.
Volando sulle ali del pick and roll Andreani-Lusvarghi e di un frizzante Casagrande, la Virtus nel primo periodo tocca anche il +8 (10-18 all’8’). Neanche i prematuri due falli che portano in panchina il play portorecanatese (sostituito alla grande da Cognigni, 11 punti nel solo primo tempo) placano gli ardori di una Civitanova che sembra avere tutta un’altra energia rispetto alla capolista. Coach Trullo si gioca presto la carta dell’acciaccato Valerio Amoroso, ma la musica sembra non cambiare nel secondo quarto, perché la difesa funziona e anche piedi per terra Roseto non punisce. Un rimbalzo offensivo di Lusvarghi vale addirittura il +11 (21-32 al 15’) nel cuore del secondo periodo, poi sale in cattedra l’Amoroso rosetano e all’intervallo lungo il vantaggio virtussino è ridotto a sette lunghezze (33-40). La Liofilchem aumenta i giri nella ripresa, con capitan Ruggiero a suonare la carica, ma la Rossella pare tenere botta. Almeno fino a quando Lusvarghi non commette il suo terzo fallo. La Rossella sbanda senza il suo punto di riferimento interno e Roseto, punto dopo punto, arriva a sorpassare (55-54 al 28’ col il 19° punto di Amoroso). Gli abruzzesi prendono in mano la gara e salgono fino al +7 (70-63 al 36’), Civitanova ha il merito di non crollare tornando più volte a -2, con Lusvarghi che a 30” dalla sirena fallisce anche il tiro per pareggiare. Il tourbillon dei falli sistematici non fa altro che consolidare il successo rosetano e certificare per la Rossella una sconfitta che fa male per come è arrivata ma che zavorra anche la classifica, che vede i civitanovesi in coda affiancati alla sola Teramo.
Queste le parole di coach Mazzalupi a fine partita: «C’è molta delusione e rammarico perché abbiamo fatto una grande partita, lottando come dei leoni con grande spirito di sacrificio. Non posso davvero recriminare nulla ai ragazzi. C’è molto dispiacere per un finale che ci ha visto sconfitti e per qualche episodio che non ha girato a nostro favore. Qualche tiro aperto, qualche disattenzione in difesa in meno, qualche fallo regalato nel momento di difficoltà, ma anche qualche fischio arbitrale che non mi è piaciuto per niente hanno fatto la differenza. Non è mia consuetudine parlare di arbitri, ma nel finale oggi qualche dubbio me l’hanno lasciato. Milani out? Ha avuto un problema muscolare in riscaldamento, nei prossimi giorni andremo a verificare le sue condizioni, in questo momento non possiamo dire nulla. Cerchiamo di essere fiduciosi perché domenica a Jesi ci aspetta un’altra battaglia. Se giochiamo come oggi non mi preoccupa nessun avversario e non mi preoccupa neanche la classifica. Chiedo solo un briciolo di fortuna sul fronte degli infortuni. Se l’atteggiamento è quello di oggi, non quello di mercoledì a Giulianova, la strada si farà sicuramente meno difficile».
LIOFILCHEM ROSETO-ROSSELLA CIVITANOVA 77-75
ROSETO: Pedicone ne, Valentini ne, Di Emidio 2, Cocciaretto, Sebastianelli 1, Palmucci ne, Ruggiero 18, Pastore 5, Amoroso 21, Nikolic 17, Serafini, Lucarelli 13. All.: Trullo.
CIVITANOVA: Montanari ne, Ciarapica ne, Cognigni 11, Andreani 9, Felicioni 3, Vallasciani 6, Amoroso 4, Lusvarghi 12, Casagrande 18, Rocchi 12, Milani ne. All.: Mazzalupi.
ARBITRI: Quadrelli, Manco.
PARZIALI: 17-20, 16-20, 26-17, 18-18.
La Lube Civitanova conquista la settima Coppa Italia della sua storia, nel'atmosfera surreale dell'Unipol Arena di Bologna dove assieme ai giocatori, i tifosi possono festeggiare soltanto collegati da remoto e attraverso i maxi-schermi posizionati dagli organizzatori sugli spalti.
Proprio sotto quello in cui appaiono le immagini dei supporters "Lube nel Cuore" i ragazzi allenati da coach Fefè De Giorgi si dirigono, come primo pensiero, una volta che anche il pallone che vale la vittoria si stampa sul taraflex, dopo tocco vincente di Hadrava.
È il simbolo più bello di un legame che non si spezza nemmeno con la lontananza fisica, come dimostrano i volantini che i tifosi hanno posizionato fuori dall'albergo in cui i campioni della Lube hanno alloggiato nel loro soggiorno bolognese.
La partita contro Perugia è stata meno tirata rispetto alla scorso anno (leggi qui il film della partita), dimostrando la netta superiorità - attualmente - di Civitanova, ancora imbattuta nel 2021.
Anche il sindaco Fabrizio Ciarapica ha voluto mostrare il suo entusiasmo attraverso i social: "Un match intenso, bello, combattuto, una grande prova di prova di forza e carattere dei nostri Campioni. Questa nuova straordinaria impresa della Lube Volley ci riempie di gioia ed orgoglio. Congratulazioni alla squadra, allo staff e a tutta la società per la conquista di questo ulteriore titolo e grazie per portare ancora in alto il nome di Civitanova in Italia e nel mondo".
"Una partita spettacolare che ci ha regalato, proprio come lo scorso anno, un’emozione incredibile ed una gioia immensa. Congratulazioni a tutta la squadra da parte di tutto il mondo sportivo marchigiano". È quanto dichiara il presidente del CONI Marche, Fabio Luna, commentando la vittoria della Coppa Italia di volley maschile della Cucine Lube Civitanova nella finale contro la Sir Perugia.
Ecco la galleria fotografica con tutti i volti del successo, gli scatti sono di Lucia Montecchiari e di Michael Zani della Lega Volley:
La Cucine Lube Civitanova può di nuovo gustare il dolce sapore del successo. In una desolante Unipol Arena di Bologna, con il pubblico presente soltanto virtualmente sui maxi-schermi a causa dell'emergenza Covid, la banda De Giorgi bissa il successo dello scorso anno contro la Sir Safety Conad Perugia, abbattendo le resistenze di Leon e compagni in quattro set (25-17, 18-25, 25-17, 25-17).
Si tratta del settimo trofeo tricolore nella storia della Lube. Un trofeo che dimostra l'attuale superiorità di Civitanova, capace di battere gli umbri negli ultimi tre scontri diretti affrontati.
A brillare è uno straripante Simon, autore di una partita fenomenale, che gli vale il titolo di mvp della manifestazione.
CRONACA
LE FORMAZIONI - Lube in campo con il collaudato sestetto, capace di mantenere l'imbattibilità in questo primo scorcio del 2021: Simon al centro assieme ad Anzani. De Cecco è il regista, Leal e Juantorena schiacciatori, Rychlicki opposto e Balaso libero.
Heynen non tocca nulla nello starting six che ha annichilito Trento in semifinale e propone in campo l'esperto Travica come alzatore, Russo e Solè centrali, Leon e Plotnytskyi in banda, Ter Horst opposto e Colaci libero.
PRIMO SET - Il primo break della partita se lo prende Civitanova. La pressione messa a muro dai cucinieri costringe Solè all'errore (4-2), ma a ricucire subito lo strappo ci pensa uno straordinario Leon al servizio, con l'ace (4-4). Fallito un allungo, la Lube ne costruisce un altro e di nuovo grazie al muro. La coppia cubana Simon-Leal neutralizza Leon in attacco e porta Civitanova a più tre (9-6).
Quando Leal trova anche l'ace colpendo la schiena di Leon i punti di vantaggio diventano quattro (11-7). Ma il fondamentale decisivo per la Lube è sempre il muro: saranno 4 nel set, di cui tre stampati da Simon. Civitanova si porta avanti uno a zero, senza faticare troppo (25-17).
SECONDO SET - Più equilibrio nel secondo set, anche a causa di qualche errore di troppo sia da un lato che dall'altro del campo. La tensione della finale si avverte in maniera palpabile. Ad alzare per prima il livello, stavolta, è Perugia. Le bordate di Leon e due errori diretti in attacco di Leal e Juantorena contribuiscono alla mini-fuga perugina quando a servire è Plotnytskyi. Quando il giovane talento ucraino piazza pure l'ace, la Sir si toglie definitivamente di dosso la Lube (10-15).
De Giorgi prova a limitare i danni togliendo dal campo uno svagato Leal e inserendo Yant, che riesce a dare la scossa ai suoi, ma Civitanova sbaglia troppo al servizio (8 errori) e si consegna agli avversari. Ter Horst fa la voce grossa a muro: si torna in parità.
TERZO SET - De Giorgi reinserisce Leal ad inizio terzo set, ma lo schiacciatore cubano (naturalizzato brasiliano) dimostra di non aver abbandonato i suoi fantasmi, almeno per il momento. Le sue gentili concessioni danno vigore alla Sir, ma capitan Juantorena e un eccellente Rychlicki (sin lì il più in palla della Lube) mantengono Civitanova a galla.
Si gioca sul filo dei nervi. I grandi recuperi in ricezione di De Cecco e Simon concedono a Leal di entrare in partita con due attacchi vincenti consecutivi, e far nuovamente viaggiare la Lube a più tre (14-11). È il segnale che innesca la furia civitanovese anche a muro, con un onnipotente Simon. La striscia aperta sul servizio di Anzani è di 8-0, e marchia a fuoco il set visto che si passa dall'undici pari al 19-11. Civitanova rimette la testa avanti (25-17).
QUARTO SET - Simon resta indemoniato anche nel quarto set. Il centrale mostra tutto il suo infinito arsenale di colpi e trascina i compagni all'immediato doppiaggio della Sir (8-4). Perugia esce annichilita dal turno di battuta del cubano, trovandosi indietro persino di sei punti (10-4).
Un colpo, quello assestato da Simon, che fiaccherebbe le resistenze del pugile più resistente. Heynen prova a gettare nella mischia Atanasijevic per sparigliare le carte, ma la Lube non si fa riprendere. Ad alzare il trofeo della Coppa Italia al cielo, per il secondo anno consecutivo, sarà Civitanova.
LE FOTO DELLA FESTA ALL'UNIPOL ARENA
Il tabellino
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Kovar, Marchisio (L) n.e., Juantorena 12, Balaso (L), Leal 17, Larizza n.e., Rychlicki 15, Simon 17, De Cecco 2, Anzani 2, Falaschi, Hadrava, Yant 2. All. De Giorgi.
SIR SAFETY CONAD PERUGIA: Piccinelli, Ricci 6, Vernon-Evans, Travica 1, Ter Horst 9, Sossenheimer, Biglino n.e., Leon 21, Zimmerman, Solé 8, Russo 7, Colaci (L), Atanasijevic 3, Plotnytskyi 8. All. Heynen.
ARBITRI: Cesare – Boris.
PARZIALI: 25-17 (27'), 18-25 (25’), 25-17 (23’), 25-17 (25').
(FOTO LUCIA MONTECCHIARI)
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 12 decessi correlati al Covid-19.
Tre le vittime registrate all'ospedale di Macerata: si tratta di un 88enne di Sarnano, un 87enne del capoluogo e un 90enne di Civitanova Marche. Un decesso anche al Covid-Hospital dove si è spento un 93enne di Monte San Giusto.
Nelle strutture ospedaliere dell'Anconetano sono 3 le vittime: si tratta di una 98enne di Arcevia deceduta al nosocomio di Senigallia, un 81enne di Jesi spirato all'ospedale cittadino e una 93enne di Ancona che ha perso la vita all'Inrca.
Tre anche i decessi registrati al "A.Murri" di Fermo: si tratta di un 88enne del capoluogo, una 84enne di Torre San Patrizio e un 94enne di Porto San Giorgio. Un decesso registrato anche all'ospedale di Pesaro dove ha perso la vita un 89enne originario di Mondolfo. Al nosocomio di San Benedetto del Tronto è si è spento, invece, un 63enne di Porto Sant'Elpidio.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1978 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (808), mentre sono 338 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:
Si rafforzano i controlli a Civitanova Marche.
Nel corso dei controlli del territorio predisposti dalla Questura di Macerata negli ultimi due fine settimana nel Comune della città rivierasca, gli agenti, diretti dal Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza Fabio Mazza, e rinforzati dalle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche, hanno posto la massima attenzione alle aree maggiormente interessate dal fenomeno dello spaccio di droga, nonché a quelle di grande frequentazione di persone, ove si rende necessario vigilare sul rispetto delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria in atto.
Nel corso dei servizi un minorenne è stato deferito e ristretto a seguito di reato in via cautelare presso una Comunità individuata dal Tribunale minorile di Ancona.
Due cittadini extracomunitari di origine magrebina sono stati rintracciati e tradotti nel Centro Permanenza Rimpatri in attesa dell’accompagnamento coatto alla frontiera.
Sono stati altresì 36 posti di controllo con 327 veicoli controllati.
Una perquisizione effettuata, in flagranza di reato, attraverso cui è stata rinvenuta e sequestrata sostanza stupefacente del tipo cocaina, unitamente a un bilancino di precisione e materiale utile per il confezionamento di dosi.
Sono stati 55 i controlli ai diversi individui sottoposti a misure restrittive, tesi ad appurare il rispetto delle prescrizioni loro imposte con 850 esercizi commerciali controllati.
Particolare attenzione è stata indirizzata al degrado urbano e ai fenomeni correlati, anche con l’ausilio di personale della Polizia Locale di Civitanova Marche.
Gianmarco Tamberi è già in volo. Alla prima gara dell’anno, a sei mesi esatti dal turno di qualificazione delle Olimpiadi di Tokyo (30 luglio), l’azzurro firma la migliore prestazione mondiale stagionale nell’alto con 2,32, una misura che è già ricca di significato internazionale.
Ad Ancona, nel Palaindoor dei suoi allenamenti, il primatista italiano si assicura lo standard per gli Europei indoor di Torun, la rassegna continentale in Polonia (5-7 marzo) nella quale si presenterà da campione in carica.
Il saltatore dell’Atl-Etica San Vendemiano sigla il proprio miglior debutto stagionale dall’infortunio del 2016 e dà anche l’assalto per tre volte alla quota di 2,35, ma senza fortuna, con la possibilità di riprovarci già martedì prossimo in Slovacchia a Banska Bystrica.
Soltanto nell’anno cruciale della sua carriera, il 2016, quello dell’oro mondiale indoor di Portland, dell’oro europeo di Amsterdam e del record italiano di 2,39, aveva esordito meglio al coperto (2,35), segnale certamente incoraggiante all’alba della stagione di Tokyo. E come gran parte delle misure della sua serie (2,22, 2,28) anche il 2,32 lo centra al terzo tentativo, spalle al muro.
PER NONNO - Non c’è musica a ritmare la sua rincorsa al Palaindoor, non c’è pubblico se non quello degli addetti ai lavori, c’è però la concentrazione massima di Halfshave, la scarpa verde fluo e quella bianca, il numero otto sulla schiena e le lettere del suo cognome dipinte del tricolore.
A 2,10 Tamberi va su senza intoppi, facile, lineare, e anche per il 2,16 nessun problema, questione risolta al primo assalto. Già a 2,22 però Gimbo si ritrova a un bivio: sbaglia i primi due tentativi, sbuffa, cerca di restare focalizzato e nel cominciare il terzo salto rivolge lo sguardo al cielo, un bacio verso il nonno Marcello che se n’è andato nei mesi scorsi e al quale aveva dedicato un commosso post sui social prima della gara.
È quello buono, è il salto che lo lascia in gara e lo colloca al primo posto superando Eugenio Meloni (Carabinieri) che con 2,18 si ferma a due centimetri dallo stagionale. Nessuna tappa intermedia, si va dritti al 2,28 dello standard europeo di Torun. I presenti in tribuna lo aiutano con la “clap” e Tamberi si esalta, di nuovo al terzo tentativo, a un passo dall’eliminazione.
Stesso rischio che corre anche a 2,32, la misura che due anni fa gli ha consegnato il titolo europeo a Glasgow e che non centrava proprio da allora. Ma i nervi tengono, la rincorsa gira a dovere, e l’asticella resta su, un centimetro in più del 2,31 che fino a oggi pomeriggio era la miglior misura dell’anno, realizzata a Mosca dal russo Mikhail Akimenko.
“FUORI IL CARATTERE” - “Oggi ho saltato per mio nonno che ci ha lasciati in novembre, era la prima gara senza di lui e glielo dovevo - le parole del 28enne marchigiano - ho cominciato a piangere da quando ho sentito al telefono mia nonna Graziella all’ora di pranzo, quando mi ha ricordato che nonno Marcello non perdeva nemmeno un mio salto. E anche durante una rincorsa a 2,32 è uscita fuori qualche lacrima”.
Grinta e classe possono rimediare a una tecnica ancora da aggiustare: “Bisogna costruire tanto, tecnicamente purtroppo mi sento ancora molto indietro e se ho saltato tutte le misure alla terza prova è perché a quel punto ho cancellato tutto e ho tirato fuori il carattere. Soddisfatto dell’efficienza fisica perché è ottima, questa stagione indoor l’abbiamo preparata a dovere”.
Martedì lo attende il primo match con i più forti a Banska: “Non volevo che fosse l’esordio, avevo bisogno di qualche verifica prima - aggiunge l’azzurro - 2,32 è un buon debutto ma di certo non la misura che voglio per questo 2021. Non devo sedermi. Partirò già domattina p
er la Slovacchia, e spero in due giorni di riuscire a recuperare a livello nervoso ed emotivo, perché è stata una gara lunga e sofferta. Ma mi serviva”. La prima di altre quattro prima degli Euroindoor: Banska Bystrica il 2, Nehvizdy il 7, Torun il 17 e di nuovo ad Ancona nel weekend del 20-21 febbraio per gli Assoluti indoor.
(Foto di Stefano Carloni)
++ LA LUBE VINCE LA FINALE: LEGGI QUI ++
La resa dei conti della Coppa Italia 2021 sarà una questione tra i campioni uscenti della Cucine Lube Civitanova e la Sir Safety Conad Perugia per il quarto anno di fila. In un clima surreale, con l’Unipol Arena di Casalecchio di Reno a porte chiuse, gli umbri hanno superato in tre set l’Itas Trentino nella seconda Semifinale raggiungendo i cucinieri nella Finalissima in programma domani (domenica 31 gennaio, ore 18 con diretta RAI Sport).
Nel match delle 15.30 i biancorossi hanno liquidato la pratica modenese con il massimo scarto (leggi qui). Giunti all’atto conclusivo della kermesse per l’undicesima volta nella storia, gli uomini di Fefé De Giorgi inseguono la settima Coppa Italia, con De Cecco che vestirà la maglia della Lube dopo le tre finali di fila da rivale.
La possibile formazione della Sir Safety Conad Perugia: la Sir di Vital Heynen dovrebbe scendere in campo con la diagonale palleggiatore-opposto formata da Travica e Ter Horst (pronto Atanasijevic), al centro Russo e Solé, laterali Leon e Plotnytskyi. Il libero è Colaci.
Complessivamente si tratta della sfida numero 47. Cucinieri avanti con 24 successi contro i 22 di Perugia. Tre i precedenti stagionali: i Block Devils hanno vinto al tie break la Finalissima di Supercoppa all’AGSM Forum di Verona, i biancorossi si sono riscattati in quattro set nella bolla francese della Pool B di Champions League e al tie break sul campo del Pala Barton di Perugia con una vittoria corsara nel match valso il titolo di campioni d’inverno.
Quattro ex nei roster: Fabio Ricci alla Lube nel 2012/13, Dragan Travica alla Lube nel biennio 2011-2012, Simone Anzani a Perugia nel 2017/18, Luciano De Cecco a Perugia dal 2014/15 al 2019/20.
Come seguire Cucine Lube Civitanova - Sir Safety Conad Perugia
Diretta Rai Sport con la telecronaca di Maurizio Colantoni e Andrea Lucchetta.
(FOTO ZANI/LEGAVOLLEY.IT)
La Cucine Lube Civitanova batte Modena con un netto 3-0 nella semifinale della Del Monte Coppa Italia 2021 (27-25, 25-22, 25-21) in corso di svolgimento nel vuoto forzato della maestosa Unipol Arena di Bologna, e domani alle 18 scenderà nuovamente in campo contro la vincente della seconda semifinale odierna tra Perugia e Trento, per la finalissima che assegnerà il trofeo.
Per la società cuciniera, attuale detentrice del titolo che finora si è aggiudicata complessivamente in 6 occasioni (2001, 2003, 2008, 2009, 2017 e 2020), si tratta dell’undicesima finale di Coppa Italia della propria storia, addirittura la quinta consecutiva: l’ultima vittoria nella passata stagione, sempre alla Unipol Arena di Bologna, quando i biancorossi alzarono il trofeo battendo in finale Perugia.
LA PARTITA
Nel parziale d’apertura Modena sorprende i cucinieri con un servizio consistente ed un proficuo lavoro nel muro-difesa, grazie ai quali arrivano prima il +2 con un ace di Christenson (12-14), quindi l’allungo sul 20-23 con un contrattacco vincente di Petric.
De Giorgi rafforza la ricezione inserendo Marchisio per Leal nel suo giro in seconda linea, ma la rimonta arriva successivamente, sul turno in battuta di Osmany Juantorena che crea non poche difficoltà alla ricezione emiliana, consentendo prima a Rychlicki di murare gli avversari per il 22-23, poi a Leal (6 punti, 50% in attacco e 1 muro) di sferrare il contrattacco che scrive la parità a quota 23.
Nel testa a testa finale, dopo un set point annullato ala Leo Shoes, la Cucine Lube trova la zampata vincente ancora con il muro: quello dell’ottimo Rychlicki su Petric (per il lussemburghese 6 punti, 67% sulle schiacciate e 2 muri) vale il primo set point sul 25-24, i marchigiani chiuderanno però alla seconda occasione, 27-25, sempre murando il martello serbo.
Equilibrato anche il secondo set, nel quale però è la Cucine Lube a mettere per prima e in maniera decisiva il muso davanti. Lo fa sul servizio di Rychlicki, prima murando gli avversari con Simon (18-16), e nell’azione successiva contrattaccando in maniera vincente con Leal.
De Giorgi, che in attacco può contare su un Osmany Juantorena sempre incisivo sui palloni difficili (5 punti, 56% in attacco), argina la verve del servizio modenese utilizzando ad hoc in seconda linea Marchisio e Kovar, il parziale di fatto si chiude quando sul 23-21. Leal chiude un lunghissimo scambio firmando il punto numero 24 per la Lube. Finisce 25-22, con un attacco vincente di Rychlicki (6 punti, 60%).
Nel terzo set la Cucine Lube stacca l’avversario in avvio, con un muro vincente di Anzani (10-8) cui fa seguito un ace di Osmany Juantorena per il +3 (11-8). Modena reagisce riportandosi sul 12-13 dopo una decisione del video-check molto contestata dai cucinieri (invasione di Leal su un suo attacco, ma la palla era già caduta?), ma dall’altra parte del campo ci pensa il soluto Juantorena a ristabilire le distanze (17-14), vantaggio che assumerà ancor più consistenza dopo un attacco out di Petric (18-14).
La strada verso il 3-0 che vale l’accesso alla finalissima è poi spianata dal cambio palla innescato da De Cecco, che arriva puntuale come un orologio svizzero. Finisce 25-21, con Yoandy Leal top scorer (18 punti, 56% in attacco, 47% in ricezione, 2 muri, 1 ace.
IL TABELLINO
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Kovar, Marchisio, Juantorena 13, Balaso (L), Leal 18, Larizza n.e., Rychlicki 15, Diamantini n.e., Simon 8, De Cecco, Anzani 2, Falaschi n.e., Hadrava, Yant n.e.. All. De Giorgi.
LEO SHOES MODENA: Rinaldi n.e., Iannelli n.e., Petric 8, Porro, Sanguinetti (L) n.e., Stankovic 4, Grebennikov (L), Christenson 1, Karlitzek, Vettori 22, Bossi n.e., Buchegger n.e., Mazzone 4, Lavia 14. All. Giani.
ARBITRI: Vagni – Lot.
PARZIALI: 27-25 (29’), 25-22 (30’), 25-21 (29’).
(FOTO ZANI/LEGAVOLLEY.IT)
Come gestire un’emergenza ai tempi del Covid”. Questa la domanda che è stata posta a Guido Bertolaso, ospite venerdì 29 gennaio del Rotary Club Civitanova Marche.
L’ex Capo della Protezione Civile, che ha guidato la realizzazione del Covid Center civitanovese, ha riflettuto sulla risposta nazionale alle difficoltà emergenti in un incontro online con i rotariani. Un appuntamento che ha ottenuto una grande attenzione, superando di gran lunga i cento partecipanti. Bertolaso ha preso parte alla diretta nelle stanze del Museo del Cappello di Montappone, eccellenza che ha con piacere visitato poco prima della videoconferenza.
Il medico ha iniziato il suo ragionare presentando i pilastri che accompagnano la gestione delle emergenze: “Bisogna sempre essere pronti ad affrontare tutti i possibili scenari - ha esordito Bertolaso -, preparandosi al sopraggiungere anche della peggiore delle ipotesi”. Tutto questo però, nell’emergenza Covid-19, “non è stato sempre tenuto a mente. Nell’approccio alle questioni, invece, è bene prepararsi con un Piano B, un Piano C, e perfino con un Piano D” . “Nei mesi di aprile, maggio o giugno - è entrato nel merito Bertolaso -, era giusto essere pronti ad una successiva seconda ondata, dal momento che chi studia le epidemie sa che queste non svaniscono nel nulla, ma possono riproporsi seguendo una ciclicità. Così non è stato”.
Bertolaso è poi arrivato a parlare della creazione dei due ospedali Covid di Milano e Civitanova: “Sono stato chiamato alla loro realizzazione in primavera, e grazie al cielo la prima ondata è terminata di lì a poco. Quindi, in entrambi i presìdi sono stati inizialmente ricoverati pochissimi pazienti. Non sono allora mancate critiche bipartisan sulla loro utilità. Critiche che ho ascoltato in silenzio, pensando agli scenari che avremmo potuto incontrare in autunno”.
Secondo Bertolaso con l’inaugurazione di due ospedali all’avanguardia si è scelto “di partire da zero per immaginare possibili scenari futuri, assieme a professionisti delle situazioni di emergenza. Seguendo le grandi esperienze maturate sul campo”. “È stato fatto un vero lavoro di squadra - le conclusioni di Bertolaso -, che ci ha permesso di consegnare alla popolazione due opere mirate semplicemente a garantire un passo in avanti nell’assistenza sanitaria in questa drammatica emergenza”.
L’appuntamento è stato introdotto da Fabiola Pietrella, presidente del Rotary Club Civitanova, e da Rossella Piccirilli, governatore del Distretto Rotary 2090. Sono stati presenti all’incontro i soci dei Club di Fermo, Alto Fermano, Montegranaro, Porto San Giorgio, Loreto, Recanati, Camerino, Pesaro Rossini.
Arriva il momento dell’esordio di Gianmarco Tamberi. La prima dell’anno per il recordman italiano di salto in alto, nel pomeriggio di sabato 30 gennaio al Palaindoor di Ancona: inizio della gara alle 17.15 nel meeting che scatterà alle ore 15.00, senza pubblico ma in diretta streaming su www.atletica.tv. A tre settimane dagli Assoluti del 20-21 febbraio nell’impianto del capoluogo dorico e a poco più di un mese dagli Europei indoor di Torun in Polonia (5-7 marzo) dove l’anconetano, che si è trasferito al club veneto dell’Atl-Etica San Vendemiano, difenderà il titolo vinto due anni fa a Glasgow.
Ma tanti altri marchigiani saranno in pista, nell’ultimo fine settimana utile per conquistare la qualificazione alla prima delle rassegne tricolori: i Campionati italiani juniores e promesse del 6-7 febbraio. Nel meeting di sabato da seguire il debutto sui 60 ostacoli della sangiorgese Martina Cuccù (Team Atl. Marche), classe 2003, campionessa italiana under 18 nella scorsa stagione. Al via i coetanei Nicola Sanna (Sef Stamura Ancona) nel triplo e Federico Vitali (Atl. Avis Macerata) sugli 800 metri che al femminile vedranno in azione la promessa Maria Giulia Firmani (Sef Stamura Ancona). Nell’alto cercano progressi gli allievi Riccardo Ricci (Atl. Avis Macerata) ed Ermes Mercuri (Atl. Castelfidardo Criminesi), nel lungo in pedana Martina Ruggeri (Atl. Fabriano). Il rettilineo dei 60 ostacoli attende anche Succes Festus (Atl. Fabriano) e Daniele Silvestri (Collection Atl. Sambenedettese) tra gli under 18, quindi Sebastiano Compagnucci (Atl. Avis Macerata) e Lorenzo Agostini (Asa Ascoli Piceno) nella gara under 20 oltre al sambenedettese Andrea Pacitto (Virtus Lucca) e Federico Agostini (Asa Ascoli Piceno) in quella assoluta.
Molto ricco il programma di domenica 31 gennaio, con un doppio appuntamento: alle 9.15 e nel pomeriggio alle 15.45. Tra le gare del mattino spiccano i 400 metri con la prima uscita dell’osimana Angelica Ghergo (Team Atl. Marche), verso i campionati italiani juniores del prossimo weekend in cui punta alla conferma del suo titolo tricolore. Ma ci sarà anche la pesarese Elisabetta Vandi (Fiamme Oro) che ha aperto la stagione con 54”97 ed è annunciata poi nei 200 del pomeriggio con Melissa Mogliani Tartabini (Grottini Team Recanati), Sofia Scorcelletti (Sef Stamura Ancona), l’osimana Valentina Natalucci (Team Atl. Marche) e Chiara Menotti (Atl. Avis Macerata). Di nuovo in azione nei 400 al maschile il campione italiano under 23 Alessandro Moscardi (Sef Stamura Ancona), già protagonista con due record regionali di categoria in altrettante gare: 48”83 e 48”67. Probabile doppio impegno per il ventenne anconetano che poi è iscritto nei 200 insieme al pesarese Lorenzo Angelini (Atl. Avis Macerata), bronzo tricolore della specialità.
Nella velocità tornano sui blocchi di partenza Greta Rastelli (Atl. Avis Macerata), scesa a un notevole 7”57 sui 60 metri nello scorso weekend, e la compagna di club Sofia Stollavagli. Al mattino in pedana anche l’allieva Francesca Cuccù (Team Atl. Marche) nel triplo e Matteo Masciangelo (Sport Atl. Fermo) nell’asta. L’apertura di pomeriggio sarà invece dedicata ai 1500 metri con l’ascolano Stefano Massimi (Cus Camerino) insieme agli stamurini Mattia Franchini e Tommaso Ajello. Salto in lungo per Matteo Colletta (Sef Stamura Ancona), nell’alto si ripresentano in gara Melissa Michelotti (Sport Atl. Fermo) e Francesca Botnari (Stamura) con l’allieva Ambra Compagnucci, salita di recente a 1.62, e Mara Marcic, entrambe dell’Atletica Avis Macerata.