Taglio del nastro oggi per i lavori di ripristino dell'ex Strada Statale 502 di Cingoli. All'inaugurazione hanno preso parte il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il Sindaco di Cingoli Michele Vittori, il Sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei e il Sindaco di Pioraco Matteo Cicconi. Presente anche il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, per la Prefettura di Macerata Francesco Costantino Senesi e i rappresentanti di Anas.
I lavori di ripristino hanno interessato la manutenzione straordinaria della pavimentazione e si è proceduto a riaprire a traffico la carreggiata compromessa dai movimenti franosi iniziati nove anni fa. A finanziare l'intervento, per 476 mila euro, la Regione Marche, diventata proprietaria dell'arteria nel 2017.
"Quello odierno non è soltanto un ripristino, ma una restituzione che guarda al futuro e alla crescita delle aree interne dove la viabilità rappresenta un elemento essenziale per la vita delle comunità" ha detto il presidente Ceriscioli. "Restituire questa sicurezza e questo livello di servizi è un fatto molto importante".
Verso le 19:45 di questo pomeriggio si è verificato un investimento a Cingoli, in località Castel Sant'Angelo.
Per cause in corso di accertamento da parte delle forze dell'ordine, una donna è stata travolta da un'auto guidata da un pensionato. Violento l'impatto, la donna è caduta rovinosamente sull'asfalto battendo la testa.
Sul posto sono accorsi immediatamente i sanitari del 118 che hanno trasportato la ferita in ambulanza all'ospedale Torrette di Ancona. Le sue condizioni sono gravi.
Per i rilievi del caso sono giunti sul luogo anche i carabinieri di Cingoli.
L'Asur Marche ha accertato, nelle ultime settimane, dieci casi di meningite virale nella Regione: a darne notizia è il dipartimento di malattie infettive che sta monitorando la situazione dopo i primi quattro casi registrati dalla fine di giugno al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Senigallia.
A essere colpiti nove persone, tra i 22 e i 40 anni, residenti a Camerata Picena, Castelleone di Suasa, Chiaravalle, Cingoli, Ostra, Rosora e Senigallia. A questi si aggiunge il caso di una bambina di 8 anni. I pazienti sono ricoverati presso i reparti di neurologia di Jesi e Senigallia e presso il reparto di malattie infettive degli Ospedali Riuniti di Ancona.
In seguito alle analisi di laboratorio e all'indagine epidemiologica sui luoghi frequentati e sulle attività svolte recentemente dalle persone, non è stato riscontrato alcun fattore espositivo comune che potesse indirizzare le autorità sanitarie verso una causa ben definita. Si esclude anche il rischio di epidemia.
(Fonte ANSA Marche)
Mirati controlli sono stati svolti dai carabinieri di Cingoli, Apiro e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Macerata nel corso del sabato notte appena trascorso.
Durante le attività sono stati sottoposti a controllo oltre 80 conducenti e circa 15 di loro hanno sostenuto l’esame dell’etilometro. Due di di essi sono risultati positivi, in quanto il tasso alcolico riscontrato è stato chiaramente superiore alla soglia consentita.
Si tratta di due uomini, 31enni, entrambi della zona. Dovranno rispondere di guida in stato di ebbrezza davanti alla magistratura. Le loro patenti sono state ritirate.
Nei giorni scorsi, inoltre, i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Macerata hanno rilevato incidenti stradali in cui le persone coinvolte - date le circostanze - sono state sottoposte ad esame alcolemico risultando positive con un tasso superiore alla soglia prevista.
Si tratta di un 47enne italiano e di un 58enne di origine straniera, entrambi residenti nella provincia maceratese. Sono stati denunciati a piede libero per guida senza patente e i loro documenti di guida ovviamente ritirati.
Torna in carcere uno degli spacciatori arrestati nello scorso aprile nell'ambito dell'operazione antidroga denominata “Shelter”. I carabinieri della stazione di Cingoli hanno notificato a suo carico una misura di aggravamento della custodia cautelare a seguito della violazione di più prescrizioni che aveva l'obbligo di osservare per il mantenimento dei domiciliari.
L'uomo, infatti, non ha ottemperato a quanto disposto dal magistrato, che aveva previsto per lui contatti soltanto con persone della propria cerchia familiare. Il Gip, constatato il fatto, ha deciso che l'uomo torni in carcere ad Ancona, dove i militari lo hanno già condotto.
(Foto di repertorio)
L'incidente si è verificato lungo la Strada provinciale 25 Cingolana, nel territorio comunale di Cingoli, in località Lioni, intorno alle 16:00.
A entrare in collisione una vettura e una moto. In seguito all'impatto frontale, ad avere la peggio è stato l'uomo in sella al motociclo che è caduto rovinosamente sulla carreggiata stradale.
Immediato è scattato l'allarme e i sanitari del 118, arrivati prontamente sul posto, hanno deciso di allertare l'eliambulanza dall'Ospedale Torrette. Icaro ha subito trasferito il centauro presso il nosocomio dorico.
Sul posto anche i Vigili del Fuoco.
Grande successo per il Feba Summer Camp 2019. Uno degli appuntamenti tradizionali dell'estate della società biancoblu ha visto tanti cestisti di tutte le età, per la precisione 36 tra ragazzi e ragazze, prender parte all'evento che si è svolto dal 7 Luglio a 13 Luglio presso il Verdeazzurro di Cingoli. La settimana di basket e divertimento ha visto i partecipanti dividersi tra allenamenti di perfezionamento e tecnica, tornei di 3vs3 e relax presso l'acquaparco della struttura maceratese.
A seguire i partecipanti negli allenamenti uno staff altamente qualificato della Feba Civitanova Marche, a cui si sono aggiunti tecnici di serie A come coach Nicola Scalabroni, allenatore della prima squadra Feba Civitanova e dell'under 18 biancoblu, Francesco Dragonetto, tecnico con esperienze in A1 femminile e come assistente delle nazionali azzurre giovanili, ed Alberto Matassini, ex allenatore per due stagioni delle momò. Una settimana interessante e divertente per i partecipanti, che si sono trovati molto bene al Verdeazzurro di Cingoli, grazie alla struttura che si presta perfettamente per tale evento.
Michele Lini si è aggiudicato la seconda tappa della “Coppa 100 Dollari”, stracittadina riservata ai motorini a pedali di 50cc di cilindrata remake in chiave goliardica della storica competizione di motocross che richiamava, negli anni ’70, i più forti piloti del mondo mettendo in palio mille dollari tra i circuiti di Cingoli, San Severino, Esanatoglia e Apiro.
Neanche il caldo torrido ha fermato la competizione motoristica che ha visto protagonisti tanti veterani nell’ovale di piazza Del Popolo, trasformato in un vero e proprio circuito cittadino. La prima tappa della “Coppa 100 Dollari” si era svolta in primavera al “San Pacifico”, la terza e ultima si terrà il 6 ottobre.
La seconda prova è consistita in una gimkana intorno alla piattaforma di piazza Del Popolo. I partenti si dovevano presentare con abbigliamento elegante e così è stato. Giacca e cravatta per alcuni, abito comunque formale per tutti gli altri, alla fine abilità e velocità hanno messo a dura prova i “cinquantini” di un tempo.
Alle premiazioni è intervenuto anche l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, insieme al presidente dell’associazione “Due ruote un motore”, Fabio Baccifava, promotore dell’evento organizzato insieme al Comune e alla Pro Loco di San Severino Marche e con la collaborazione della Polizia Locale. Tra gli sponsor Officina Severini, Lu maestro, Cantina degli Anibaldi, Lavorcarni, Gregorietti edilizia, Roberto Sorichetti rappresentanze, Piangerelli e Quintabà.
Due ordini di custodia cautelare in carcere, quattro denunce per detenzione ai fini di spaccio, oltre 130 cessioni, 1,7 chilogrammi di sostanze stupefacenti, un movimento di denaro di almeno 13 mila euro. Sono i numeri dell’operazione “Piccola Paranza”, coordinata dai Carabinieri della Stazione di Appignano, in collaborazione con l’Arma di Apiro e Cingoli.
Nella giornata di oggi, i militari, hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari, nei confronti due giovani 20enni italiani entrambi di Cingoli, Marco Contoni e Qochin Ibrahim (quest'ultimo di origine marocchina), già noti alle forze dell’ordine. Uno dei due indagati è attualmente sottoposto alla misura degli arresti domiciliati perché coinvolto anche nell’operazione “Shelter”, condotta dai militari di Apiro nell’aprile scorso.
L’attività investigativa inizia nel novembre del 2018 quando i Carabinieri di Appignano, durante le attività di contrasto all’uso e commercio di sostanze stupefacenti, arrestano un giovane trovato in possesso di due panetti di hashish del peso complessivo di 230 grammi e di un bilancino di precisione. Mediante l’analisi del traffico telefonico e delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, il tutto coadiuvato da servizi di osservazione e pedinamento, i Carabinieri hanno evidenziato un reticolo di relazioni dedite allo smercio di stupefacenti “al minuto”, soprattutto indirizzato verso minori, che avveniva, in particolare, fuori dagli istituti scolastici e nei giardini pubblici.
Un ruolo di fondamentale importanza, nello scenario investigativo, è stato ricoperto dal “controllo del vicinato”, di cui Appignano è uno dei comuni capofila. La rete di comunicazione su Whatsapp creata ad hoc per il protocollo ha infatti segnalato la presenza di un mezzo che aveva destato sospetti. I militari, avvertiti di ciò, dopo aver visionato le telecamere di videosorveglianza, hanno individuato il mezzo e identificato i soggetti che avevano messo in atto l’azione predatoria. Individuato il mezzo con il quale i due giovani si muovevano sul territorio montano, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire gli spostamenti finalizzati alla cessione della droga. Uno dei due indagati rappresentava inoltre un punto di riferimento per la fornitura di stupefacente all’interno dell’istituto scolastico nel quale avvenivano le cessioni.
I giovani spacciatori e acquirenti inoltre, tutti di età compresa tra i 16 e i 24 anni, per non far scoprire i loro traffici telefonici, utilizzavano delle piattaforme di messaggistica istantanea, come Surespot, Messenger Instagram, che non lasciavano traccia: i messaggi infatti, dopo essere stati visualizzati, si distruggevano all’instante.
Rilevante per le indagini anche il sequestro di hashish e marijuana avvenuto nel febbraio di quest’anno presso il locale “GOA Project” di Cingoli: i militari, in quell’occasione, avevano sequestrato a un giovane anconetano la sostanza stupefacente.
"L'operazione "Piccola Paranza" vede coinvolte persone di giovanissima età il cui giro di spaccio era indirizzato ad altri soggetti minorenni - ha spiegato il Colonnello Michele Roberti, Comandante Provinciale dei Carabinieri -. I Carabinieri di Appignano, Apiro e Cingoli, con la loro attività investigativa, hanno scoperto il terminale delle operazioni di spaccio che sono state interrotte: ciò ha permesso di troncare quel flusso pericoloso, indirizzato appunto a un target giovanissimo, che avvia i ragazzi all'uso di droga e che causa poi conseguenze per tutta la vita. Continueremo con impegno a impedire ciò con la nostra attività eliminando un grave problema per i giovani e per le loro famiglie."
"Mi unisco alle parole del Colonnello Roberti e faccio i miei complimenti ai colleghi di Appignano, Apiro e Cingoli che lavorano in stretta sinergia e collaborazione dando vita a risultati importanti" il commento del Tenente Colonnello Luigi Ingrosso, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Macerata.
Dalle prime ore del mattino i Carabinieri della Stazione di Appignano, in collaborazione con i colleghi di Cingoli e Apiro, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti due di giovani ventenni: uno di nazionalità italiana e uno di nazionalità marocchina.
I dettagli dell’operazione effettuata sono stati comunicati nella giornata di oggi nel corso di una conferenza stampa.
Il rogo, originatosi nel primo pomeriggio di oggi, poco dopo le 15:00, è partito da alcuni pannelli fotovoltaici in un capanno adibito a custodia di mezzi agricoli a Cingoli.
Immediato è scattato l'allarme e i Vigili del Fuoco di Macerata, giunti prontamente sul posto, hanno spento l'incendio e messo in sicurezza l'area. Nessuna persona è stata coinvolta.
È di nuovo l’Istituto Alberghiero “G. Varnelli” di Cingoli, grazie all’importante collaborazione con l’Andrea Bocelli Foundation, ad essere coinvolto nell’evento per l’inaugurazione del plesso scolastico De Amicis di Muccia, una realtà che dimostra l’impegno solidale della Fondazione Andrea Bocelli e la volontà di rinascere velocemente dopo il sisma.
Nella stupenda cornice dell’eremo del Beato Rizziolo di Muccia i ragazzi e le ragazze del Varnelli, insieme ai loro docenti (Alessia Montesiper l’accoglienza, Bruno Spaccia per le gustose proposte culinarie, GianfilippoGrasselli, Riccardo Leandrini, Michela Cursio, Francesco Cacciolari e Elisa Bartolelli per il servizio) agli assistenti tecnici e ai collaboratori scolastici intervenuti, si sono distinti nell’allestimento di un ricco buffet e nella preparazione di una degustazione dai sapori propriamente marchigiani, omaggiando l’eccellente qualità dei prodotti tipici del territorio.
La riuscita dell’evento è stata assicurata dalla stretta collaborazione con le tante aziende con le quali l’istituto correntemente opera, che hanno offerto i loro prodotti tutti di altissima qualità.
Il Dirigente Scolastico, prof.ssa Maria Rosella Bitti, grata del proficuo e significativo rapporto che lega la scuola alle realtà commerciali, economiche e culturali di riferimento, ha rivolto un sentito ringraziamento, in particolare alla Andrea Bocelli Foundation, a Veronica Berti Bocelli, al Direttore Generale Laura Biancalani, all’Ambassador Elena Brunelli, per la valevole cooperazione solidale e professionale intrapresa nel corso degli anni, ma anche a tutte le realtà economiche che, con il loro prezioso supporto, permettono la realizzazione di eventi e manifestazioni nelle quali la scuola può mostrare l’alta professionalità ormai raggiunta.
Un evento speciale e memorabile che rimarrà nei cuori degli alunni e di tutto il personale della scuola.
“Il presidente della giunta regionale, Luca Ceriscioli, si limita a dire che la rimodulazione e l'accorpamento dei reparti è una prassi, allora evidentemente qualcosa non funziona se, puntualmente, con l'arrivo dell'estate, ritornano gli stessi problemi che già avevo evidenziato negli anni passati”. Esordisce così Elena Leonardi, il capogruppo in consiglio regionale di Fratelli d'Italia. “Sacrosanto il diritto alle ferie dei dipendenti, ma altrettanto quello dei pazienti a curarsi e ad usufruire dei migliori servizi possibili, e la programmazione dovrebbe servire proprio a questo, a garantirli entrambi senza disagi per gli uni o per gli altri”.
È laconica e decisa la Vicepresidente della Commissione Sanità, dopo la discussione dell'interrogazione sulla situazione dell'Ospedale di Cingoli e la riduzione dei posti letto causa ferie del personale. La Leonardi nel suo atto evidenziava il fatto che per il presidio di Cingoli, il piano ferie 2019, redatto dall'Area Vasta 2, risulta accompagnato da un prospetto analitico che vede la riduzione di posti letto con accorpamenti nell'ambito di una riorganizzazione di reparti per il periodo estivo.
Nello specifico si assisterebbe ad una riduzione di ben 20 posti letto: 10 del reparto cure riabilitative e 10 delle Cure Intermedie o, come più recentemente affermato 15 dal DPA e 5 dalle Cure intermedie. Disagi che si stanno manifestando non solo a Cingoli, ma nell'intera Area Vasta 2.
“Nel caso particolare dell'ospedale di Cingoli – prosegue la Leonardi, che già aveva interrogato l'assessore alla sanità sulla chiusura di sale operatorie nell'Area vasta 3 durante il periodo estivo – c'è una forte preoccupazione tra i cittadini e le istituzioni locali, tanto che l'argomento è stato dibattuto con forza anche nel primo consiglio comunale di insediamento della nuova amministrazione. Un atto, quello che ho voluto presentare alla giunta, volto soprattutto alla sensibilizzazione in merito ad una situazione che crea apprensione non solo per il periodo estivo, ma in generale per il futuro di questo presidio ospedaliero delle aree interne, come anche i rappresentanti locali di Fratelli d'Italia non mancano di sottolineare, tenendo costantemente monitorata la questione. Un presidio, quello di Cingoli, che vive nel timore generalizzato e costante di un depotenziamento dei servizi, sulla scorta delle politiche che l'attuale governo regionale ha portato avanti in questi quattro anni, a scapito delle aree interne e montane. Una politica che grava ancora di più su realtà come quella dell'ospedale di Cingoli – continua il capogruppo Leonardi – che nonostante potrebbe averne tutte le caratteristiche, continua a non essere riconosciuto in area disagiata dalla Regione”.
"Continue restano l'attenzione e la battaglia per le problematiche dell'entroterra marchigiano e in particolare legate alla sanità e alle politiche della giunta regionale, che gravano ancora di più se messe in collegamento con le conseguenze del sisma, il rischio di spopolamento e l'importanza che, invece, deve avere il mantenimento di certi servizi essenziali sul territorio in difficoltà come garanzia del futuro dell'intera fascia appenninica" conclude Elena Leonardi.
Sabato 22 giugno è stata una serata da ricordare per l’A.S.D. Grottaccia 2005. Tutti i simpatizzanti e i sostenitori della squadra promossa in Serie B sono infatti accorsi per festeggiare l’importante traguardo oltre al primo eccellente campionato della giovane under 17, capitanata da Mister Marchegiani, e ai risultati dei giocatori del CSI regionale.
Un’intera frazione ha accolto con applausi i giocatori e i Mister Vagnarelli e Ferri, in una serata che non ha premiato solo l’impegno degli sportivi ma quello di una intera comunità: questo perché il traguardo raggiunto è il traguardo di tutti.
Presenti, durante la serata, anche l’Assessore Pamela Gigli e la consigliera Sabrina Francioni del Comune di Cingoli.
“Dopo questa serata che ha caricato i nostri ragazzi di energia – hanno commentato gli organizzatori -, i giocatori sono pronti per affrontare il campionato che li aspetta, guardandosi indietro per osservare la strada percorsa e puntando lo sguardo al passato per scrutare l’orizzonte e quello che verrà."
L'incidente è avvenuto nel pomeriggio di oggi, intorno alle 17:30, a Cingoli, in località Torrone, nei pressi del Parco Acquatico.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica del sinistro anche se molto probabilmente, il centauro ha perso il controllo della moto finendo fuori strada.
Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure del caso all'uomo per poi trasferirlo all'Ospedale di Macerata. Le sue condizioni non sono gravi.
Prima della sentenza del Tar, i sindaci previdenti e lungimiranti, che ogni anno riservano risorse per stipulare Polizze Assicurative a tutela del Patrimonio immobiliare Pubblico, si ritrovavano penalizzati rispetto a quelli che non avevano assicurato niente.
"Grande soddisfazione per la Sentenza del TAR LAZIO sulla destinazione dei ristori assicurativi riscossi da una quarantina di Comuni Marchigiani" - commenta l’allora Presidente della Commissione ANCI Terremoto Franco Capponi da poco rieletto Sindaco di Treia (seppur sospeso a causa dell’applicazione della Legge Severino) promotore allora del ricorso insieme a molti altri Sindaci.
"Molti Sindaci virtuosi tra i quali Treia, Apiro, Camerino, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Gualdo, Macerata, Mogliano, Monte San Giusto, Morrovalle, Pioraco, Pollenza, Sarnano, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Valfornace ed altri Ascolani e Fermani che avevano asscicurato i loro beni contro il danno da sisma, si sentirono allora beffati dall’ordinanza del Commissario per la Ricostruzione De Micheli (ORDINANZA N. 43 del 15 Dicembre 2017), in special modo da una norma contenuta all’Art. 5 ora completamente cassata, che prevedeva la decurtazione del finanziamento delle Opere Pubbliche finanziate dalla legge sulla ricostruzione delle somma percepite dai Comuni come ristoro dei danni subiti dal Sisma al proprio patrimonio pubblico - prosegue Capponi -. In pratica circa 60/70 milioni di Euro che venivano confiscati ai comuni senza tener conto che avevano sostenuto anche il costo delle polizze assicurative. A niente inoltre erano serviti gli incontri e le proposte di modifica avanzate dalla Commissione ANCI terremoto al Commissario della ricostruzione. Praticamente, i sindaci contestavano che le amministrazioni venivano beffate in quanto i primi cittadini previdenti e lungimiranti, che ogni anno riservano risorse per tutelare il patrimonio pubblico, si ritrovavano penalizzati rispetto a quelli che non avevano assicurato niente."
"Beffati, ma solo per due anni, perché ora è arrivata la giustizia - ha proseguito Capponi -. Il Tar del Lazio ha dato ragione a questi Sindaci, dichiarando nulla l'ordinanza del dicembre 2017 del Commissario del Governo per la ricostruzione nei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016 nella parte in cui stabiliva che, in relazione agli interventi previsti ed ammessi a contributi pubblici, l'entità del contributo stesso fosse da considerarsi al netto dell'indennizzo assicurativo o di altri contributi pubblici percepiti per le stesse finalità. Certo, sarebbe stato meglio non dover ricorrere, perdendo così tempo e risorse, ma alla fine la vittoria è totale, visto che il Tar ha pure stabilito che le spese processuali spettano al Governo. Una sentenza molto articolata, di oltre 20 pagine che fa scuola e chiude una querelle in cui tornano a sorridere i sindaci più previdenti come ad esempio Treia, Sarnano, Amandola, Fermo, Servigliano, ed altri. Importante inoltre perché stabilisce un altro principio e cioè la necessità di una collaborazione stretta e concorde tra Commissario, regione ed Enti locali soprattutto quando trattasi di ricostruzione pubblica."
"La famosa INTESA sulle Ordinanze e sulle principali decisioni dei Commissari, ora azzoppata dal governo, doveva essere estesa anche alla rappresentanza dei COMUNI (ANCI) e non ridimensionata con l’esclusione, invece, addirittura delle REGIONI" ha concluso Capponi.
Si sente male mentre sta guidando, accosta sulla piazzola di sosta e muore.
Il tragico fatto è accaduto nella serata di martedì intorno alle 23,30 lungo la superstrada, poco dopo l’uscita di Monte Roberto sulla corsia nord in direzione Fabriano. Paolo Angeletti, 45 anni, era al volante della sua auto, improvvisamente il malore lo ha colto alla guida e lui ha fatto appena in tempo a fermare la macchina su una piazzola , prima di accasciarsi sul sedile.
L'uomo era originario di Cingoli, ma abitava da tempo a Maiolati Spontini ed era un dipendente dell’azienda agroalimentare Fileni in attività nella zona industriale Cerrete Collicelli, aveva terminato il turno di lavoro.
Alcuni automobilisti di passaggio hanno notato la macchina ferma: sono stati avvertiti i carabinieri e sul posto sono giunti i militari della stazione di Maiolati. Proprio ai militari dell'arma è toccato il compito di dare la tragica notizia alla moglie. Il funerale sarà celebrato domani alle 10, nella chiesa parrocchiale di Troviggiano di Cingoli.
Sarà una "notte di lacrime e preghiere", come cantava Antonello Venditti, quella di oggi, per la carica dei 2695 studenti della Provincia di Macerata che domani mattina, alle 8.30, saranno seduti sui banchi dei rispettivi istituti scolastici per affrontare la prima prova dell'esame di maturità 2019.
Inutile dire che ansie, paure e preoccupazioni stanno attraversando il cuore di tutti i 2000, i quali dovranno affrontare le prove previste dal Ministero dell'Interno per ottenere il tanto agognato diploma. I grandi assenti di quest'anno, in seguito alla riforma della Buona Scuola, saranno la tesina e la tanto temuta terza prova.
Con la nuova riforma sono cambiati anche i criteri per l'ammissione: oltre a quelli noti infatti sono stati aggiunti anche il voto di tutte le materie (il minimo deve essere la sufficienza), il voto in condotta (che non deve essere inferiore a 6) e le assenze (è necessaria la frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale.
Domani, mercoledì 19, si svolgerà la prima prova, quella dello scritto di italiano, uguale per tutti i maturandi indipendentemente dall'indirizzo di studio. Nelle sei ore disponibili, gli studenti dovranno svolgere una delle tracce messe a disposizione dal Miur con il solo aiuto del vocabolario di italiano. Tre le tipologie che i maturandi potranno scegliere: A (analisi del testo), B (testo argomentativo) e C (tema di attualità).
Il secondo scritto, che si svolgerà giovedì 20 giugno, è diverso per ogni indirizzo di studio. Mentre fino all'anno scorso la materia era solo una, con l'introduzione del Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n.62, la seconda prova può essere multidisciplinare e comprende quindi tutte le materie dei vari indirizzi di studio.
L'ultima prova dell'esame di maturità è quella orale e consiste nell'interrogazione su più materie da parte di una Commissione formata da professori interni ed esterni. Come dicevamo, grande assente sarà la tesina, che sarà sostituita dalla relazione sull'alternanza scuola lavoro.
Di seguito gli studenti degli Istituti Superiori della Provincia Maceratese che sosterranno l'esame di maturità. Istituto "Costanza Varano" di Camerino (118), Istituto Tecnico Commerciale Geometri "Antinori" di Camerino e Matelica (30), Istituto "Varnelli" di Cingoli (120), Istituto "Leonardo da Vinci" di Civitanova Marche (294), Istituto "Corridoni" di Corridonia, Civitanova Marche e Macerata (80), Istituto d’Arte "Cantalamessa" di Macerata (69), Liceo "Leopardi" di Macerata (157), Liceo Scientifico "Galilei" di Macerata (141), Istituto "Matteo Ricci" di Macerata (204), Istituto "Gentili" di Macerata (113), Istituto "Bramante Pannaggi" di Macerata (57), Istituto "Pocognoni" di Matelica e Camerino (22), Istituto "Enrico Mattei" di Recanati (132), Istituto "Alberico Gentili" di San Ginesio e Sarnano (45), Istituto "Divini" di San Severino Marche (107), Istituto "Filelfo" di Tolentino (132), Istituto "Renzo Frau" di Tolentino, Sarnano e Passo San Ginesio (80).
Gli Istituti mancanti non hanno comunicato il numero degli alunni che parteciperanno all'esame di maturità.
Per la prima volta Cingoli ospita la Fanfara dei Carabinieri Legione Allievi di Roma, che eseguirà un concerto sabato 22 giugno in piazza Vittorio Emanuele II. A proporre la serata è l’Avis e la Pro Loco con la collaborazione dell’associazione nazionale Carabinieri con il patrocinio del Comune di Cingoli.
“L’insieme di forze – dichiara Crescimbeni, vice presidente vicario dell’Avis di Cingoli – ha fatto sì che Cingoli ospitasse un grande evento come questo. Da soli e con le difficoltà che oggi giorno si debbono affrontare non sempre si riesce a proporre qualcosa di importante. La trait d'union con la Pro Loco dimostra che insieme si possono raggiungere risultati importanti, che diversamente da soli sarebbe impossibile, sia da punto di vista economico che tecnico e logistico”.
“La volontà di ospitare la fanfara – afferma Massaccesi presidente della Pro Loco Cingoli - è dettata oltre che dall’attaccamento e l’ammirazione che si ha nei confronti dell’Arma, anche dal fatto che nel 2019 ricorre il 70esimo anno in cui la Virgo Fides (Maria madre di Gesù) è stata scelta da papa Pio XII come patrona dell’arma; la Madonna quindi come comune legame tra Cingoli ed i Carabinieri, in quanto lo stemma della nostra città riportava, fino al 1861, in alto la Vergine in segno di protezione; il 2 settembre 1631 il consiglio comunale deliberò di aggiungere sullo stemma civico l’effige della Madonna col motto “ESTO CINGULUM NOSTRUM” ( Sii la nostra Cingoli)”.
“È doveroso ringraziare – a voce unanime dei 2 presidenti – l’associazione Carabinieri per la collaborazione iniziale al fine di favorire i contatti con la fanfara dell’Arma di Roma.”
L’istituzione della Fanfara nell’Arma dei Carabinieri (che già contava dal 1820 alcuni trombettieri, chiamati “trombetti”) risale ufficialmente al R.D. 18 giugno 1862, nel quale fu stabilito per il Corpo dei Carabinieri Reali di “(...) aumentare la forza degli Stati Maggiori di tutte le Legioni onde.... impiegarealcuni uomini al servizio di trombettiere e ... istituire, presso la XIV Legione (corrispondente alla Legione Allievi Carabinieri di Torino) che ha un gran numero di uomini concentrati a Napoli e che occorre talvolta riunire.... una fanfara di 24 individui (...)”. Nell’agosto 1862 la Fanfara della XIV Legione fu affidata alla direzione del Brigadiere trombettista Francesco Cabella in seguito, nel 1885, fu quindi trasferita da Torino a Roma. La Fanfara della Legione Allievi Carabinieri fu il nucleo che determinò successivamente la formazione della "Musica" dell’Arma (1894) poi della Banda (1910) che, attraverso affinamenti successivi, ha assunto la fisionomia attuale.
Le esigenze addestrative del Corpo, tuttavia, suggerirono di ripristinare l’antico complesso bandistico (la Fanfara) che fu formalizzato con circolare n. 161/8 del 31 luglio 1951 che stabiliva, per quel personale, di indossare la GUS con il pennacchio rosso e bianco nonché la caratteristica “lira” musicale.
Tale complesso è attivo sia per i servizi istituzionali di rappresentanza sia per un’intensa attività concertistica che l’ha visto presente in quasi tutte le città italiane nonché all’estero a Malta, Germania, Inghilterra, Francia e Svizzera.
Il repertorio del complesso musicale spazia da quello celebrativo (Marce e Inni) a quello lirico-sinfonico con particolare predilezione per la letteratura nata appositamente per Banda. Inoltre la Fanfara compie un ampia funzione educativa, effettuando concerti didattici per le scuole, inoltre, collabora con i conservatori di Roma e Frosinone.
Parallelamente a questa attività musicale, la Fanfara accompagna con appropriate musiche di galoppi e trotti il famoso Carosello Storico del 4° Reggimento Carabinieri a cavallo, il quale si è anche esibito nell’anno 2001, in piazza di Siena, al cospetto della Regina Elisabetta II d’Inghilterra.
Attualmente la Fanfara è composta da 45 militari-musicisti, provenienti dai Conservatori italiani e diretti, dall’agosto del 1997 dal Maestro Mar.A.s.UPS Danilo di Silvestro.
All’istituto alberghiero di Cingoli il sipario dell’anno scolastico 2018-19 si chiude con importanti riconoscimenti per gli alunni che si sono distinti nei concorsi e nelle iniziative a cui la scuola costantemente partecipa.
Ottimi i risultati raggiunti in questo atto finale dell’attività scolastica ad iniziare dal 2° posto nel podio nazionale del concorso “MAESTRI DELL’ESPRESSO JUNIOR” indetto dalle aziende Illy e LaCimbali, iniziativa che ha visto come protagonista l’alunna Sara Bhadine della classe 4° sez. AS, accompagnata e preparata dalla prof.ssa Alice Gennari.
Il concorso ha previsto varie sessioni di gara con studenti provenienti da tutta Italia, l’alunna del Varnelli si è distinta per l’impegno e la professionalità aggiudicandosi un corso di formazione alla Illy e una macchina per il caffè LaCimbali da destinare alla scuola.
Tra i riconoscimenti ottenuti di recente, particolarmente significativo risulta anche quello rivolto agli studenti che frequentano le attività alternative alla religione cattolica, da parte dell’ “Associazione per i diritti umani e la tolleranza Onlus”, per il fondamentale percorso di educazione al rispetto e allo sviluppo di una coscienza di tolleranza, pace ed inclusione, con la nomina degli alunni partecipanti ad “Ambasciatori dei Diritti Umani”.
Anche nello sport gli alunni dell’alberghiero di Cingoli si fanno valere, come nel caso di Gabriele Dimartino della classe 1° sez. C, preparato dalla Prof.ssa Patrizia Marchegiani, che si è classificato primo di categoria nella fase regionale dei Campionati Studenteschi per il salto in lungo, attendendo una possibile convocazione per la finale nazionale.
“Tali obiettivi si raggiungono solo con un gioco di squadra e quindi un impegno di tutta la scuola, una presenza costante nelle manifestazioni e nei concorsi più qualificati, una preparazione all’altezza delle richieste dal mondo professionale di riferimento”: queste le parole della Dirigente Scolastica, Prof.ssa M. Rosella Bitti, che in occasione dell’ultimo collegio dei docenti ha manifestato tutta la sua gratitudine al personale dell’istituto, festeggiando i pensionamenti e i docenti ammessi al ruolo.
L’obiettivo della Dirigente è sempre stato quello di creare una scuola attiva e dinamica, pronta a porre al centro dei suoi processi educativi e professionali lo studente e le sue peculiarità, obiettivo pienamente raggiunto grazie al costante impegno e alla grinta di tutto lo staff dell’istituto alberghiero di Cingoli.
Per festeggiare l’ultimo giorno di scuola, la piazza di Cingoli è stata animata dalle note musicali e dai balli della festa organizzata dal vivace team del progetto “La mia scuola per la pace”.