Castelsantangelo sul Nera

D.L. sisma, Federcontribuenti: “Comuni attuino norma su strutture abitative temporanee”

D.L. sisma, Federcontribuenti: “Comuni attuino norma su strutture abitative temporanee”

"Come per il Lazio, con la Legge Pirozzi, chiediamo che i comuni del 'cratere', in base alla legge 'sblocca cantiere', diano la possiblità per i proprietari di seconde case, dichiarate inagibili, che non hanno usufruito del Contributo di Autonoma Sistemazione (Cas), nè sono stati assegnatari di Soluzione abitativa in emergenza (Sae) di installare, fino alla completa ricostruzione dell'immobile, strutture abitative temporanee e amovibili, al fine di scongiurare fenomeni di abbandono e conseguente impoverimento economico''. Lo chiede Federcontribuenti, che ha approvato un documento del segretario regionale delle Marche, Maria Teresa Nori. ''Ci sono già alcuni comuni che lo stanno facendo - spiega Nori - come Visso e Castelsant'Angelo sul Nera, ma noi chiediamo a tutti i comuni interessati che facciano in modo che ai privati sia data l'opportunità di mettere su una casetta temporanea in modo da continuare a vivere il territorio e la montagna. Ovvero dare il via libera ai residenti delle seconde case che nel terreno di loro proprietà vogliano mettere una casetta mobile, in cui alloggiare in quei luoghi nel periodo di vacanza''.

27/10/2019 13:26
26 ottobre 2016, Tre anni dopo: intervista al geologo Unicam Emanuele Tondi

26 ottobre 2016, Tre anni dopo: intervista al geologo Unicam Emanuele Tondi

Erano le 19:11 del 26 ottobre del 2016 quando una scossa di magnitudo 5.4, e successivamente, alle ore 21:18, una di magnitudo 5.9, colpirono nuovamente il centro Italia già martoriato dal terremoto del 24 agosto. Ma la terra non si sarebbe fermata lì. Una scossa di magnitudo 6.5, con epicentro tra i comuni di Norcia e Preci, è stata poi registrata quattro giorni dopo, la mattina del 30 ottobre, alle 7:40. Un sisma che il presidente dell'Anci Marche Maurizio Mangialardi ha definito "l'evento più distruttivo dalla Seconda Guerra Mondiale". Cosa è successo nel 2016, cosa sta succedendo oggi, cosa ci dobbiamo aspettare e cosa possiamo (e dobbiamo) fare per prevenire. A queste domande oggi, a tre anni esatti di distanza dalle prime scosse di ottobre, ha risposto il geologo Unicam Emanuele Tondi.   Professore, se da una parte la ricostruzione sembra essere ferma, dall'altra invece le scosse di terremoto, anche se di rado rispetto al primo anno, tornano a farsi sentire. Possiamo quindi supporre che lo sciame sismico (come lei stesso aveva già riferito alcuni mesi fa), non sia mai terminato? Dopo un evento sismico principale chiamato "mainshock", segue una più o meno lunga sequenza di “aftershocks” (conosciuti come terremoti di “assestamento”), che può dirsi conclusa solo quando i terremoti, sia in termini di frequenza (numero) che di magnitudo (energia), tornano ai parametri pre-“mainshock”. La sequenza sismica in Italia centrale non è terminata. Infatti, anche se non percepiti perché di piccola magnitudo, i terremoti sono ancora più numerosi del periodo pre-24 agosto 2016.   Cosa è accaduto esattamente il 24 agosto del 2016 e poi il 26 e 30 ottobre? Il nostro Appennino è sottoposto a sforzi tettonici che determinano, nei primi 10-15 km di spessore, la rottura fragile della crosta terrestre. Questa rottura si esplica con la formazione o la riattivazione delle faglie, che altro non sono che fratture degli ammassi rocciosi. Una di queste è la Faglia del Monte Vettore-Monte Bove. Il 24 agosto e poi il 26 e 30 ottobre 2016 la faglia ha ceduto, nel senso che è stata superata la forza di attrito che teneva fermi i due blocchi di roccia poi scivolati l'uno rispetto all'altro lungo la faglia stessa.   Professore, un fenomeno di portata epocale che ha coinvolto quattro Regioni e che qualcuno ha definito la più grande tragedia dalla Seconda Guerra Mondiale. Cosa di dobbiamo aspettare ora e cosa ci dobbiamo aspettare soprattutto a lungo termine. Si può parlare di un vero e proprio cambiamento della geografia del Centro Italia? Quello che è successo nel 2016-2017 è di portata epocale solo se consideriamo il periodo storico attuale o, al massimo, contemporaneo. Già non lo è più per un periodo di tempo più lungo, in quanto eventi di simile intensità si sono verificati in centro Italia altre due volte nell’ultimo millennio, intorno al 1700 e al 1350. Se poi andiamo a considerare intervalli temporali tipici dei processi geologici diventa un fenomeno comune. La geografia dei territori muta, per fortuna, con “tempi geologici” e questo ultimo evento ne rappresenta solo una piccolissima frazione.   I terremoti non si posso prevedere, questo purtroppo lo sappiamo tutti. Ci sono però delle tecnologie che, in un futuro prossimo, potranno aiutarci nella prevenzione? Se si come? Di che strumenti si tratta? Cosa si può sapere sui terremoti è più che sufficiente per la prevenzione. Sappiamo dove si possono verificare e con che intensità massima. Quello che manca è la volontà, da parte di tutti. Poi è vero che prima di un evento sismico importante ci possono essere dei fenomeni detti “precursori”, come la variazione della portata delle sorgenti e del chimismo delle acque, fuoriuscite anomale di gas dal sottosuolo, aumento della sismicità, etc. La ricerca scientifica è molto attiva al riguardo, anche grazie alle nuove tecnologie, ma sono fenomeni legati a numerose variabili e ancora non possono essere usati in termini di protezione civile. Nel senso che a volte si verificano questi fenomeni ma non si verifica il terremoto, o si verifica dopo anni. In altri casi questi fenomeni si verificano in un’area e il terremoto in un’altra.   Una domanda che forse ogni cittadino del Centro Italia le avrebbe fatto come prima: dobbiamo aspettarci (sempre rimanendo nel campo delle ipotesi) altre forti scosse? Per quanto riguarda l'area epicentrale dei forti eventi sismici di tre anni fa, come detto, stiamo ancora nell'ambito della sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016. Generalmente gli “aftershocks” più forti (che possono arrivare fino ad un grado, circa, di magnitudo in meno del “mainshock”) si generano subito e, con il passare del tempo, tendono ad essere sempre più piccoli e meno numerosi. Tuttavia, anche se poco probabile, una ripresa è possibile anche a distanza di anni. Nelle aree esterne a questa zona, si possono verificare eventi importanti sempre, come in tutte le zone in Italia ad alta pericolosità sismica.   I cambiamenti climatici sono dei fattori che possono aggravare la situazione di un Paese che, già da sé, vanta un elevato rischio sismico? I cambiamenti climatici possono far aumentare il rischio idrogeologico che, sommato al rischio sismico, aggrava sicuramente la situazione.   Professore, ricostruire edifici antisismici e a norma può evitarci il dover parlare, tra alcuni anni, ancora di queste tragedie? Se ci fosse la volontà di fare prevenzione in maniera efficace il lavoro da fare sarebbe comunque lungo e impegnativo, soprattutto per ridurre la vulnerabilità degli edifici storici ed esistenti. Ma se non c'è nemmeno la volontà, allora diventa impossibile.   IL VIDEO GIRATO DA PICCHIO NEWS LA NOTTE DEL 27 OTTOBRE 2016 A VISSO:

26/10/2019 10:06
Castelsantangelo sul Nera, Falcucci: "Sul decreto legge sisma onorata solo la firma, manca sostanza"

Castelsantangelo sul Nera, Falcucci: "Sul decreto legge sisma onorata solo la firma, manca sostanza"

"È stata onorata la forma, ma disattesa la sostanza nel decreto terremoto approvato la scorsa notte dal consiglio dei ministri." È  il commento del sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci che non nasconde le sue critiche al decreto, attesto da tanti terremotati, dai Comuni e dalle Regioni. "Ad esempio - continua il sindaco - non viene affrontato il nodo del personale (i tecnici assunti a tempo dai Comuni e dagli uffici speciali per la Ricostruzione, ndr), gente che è stata formata e che se non ha prospettive di lavoro se ne andrà, lasciando la ricostruzione incompleta. Sono tre anni che aspettiamo". Falcucci rilancia la proposta di "una legge nazionale sull'emergenza per tutta l'Italia, con una task force che può essere implementata di volta in volta con addetti delle regioni interessate". Poi, conclude "bisogna pensare all'aspetto socioeconomico, se non c'è lavoro, se non ci sono prospettive è inutile ricostruire le case". Fonte ANSA Marche     

22/10/2019 18:48
Atto finale per "Sibillini alla riscossa": grande partecipazione a Castelsantangelo sul Nera

Atto finale per "Sibillini alla riscossa": grande partecipazione a Castelsantangelo sul Nera

Doveva essere una giornata di speranza e di rinascita e così è stato. Per un giorno Castelsantangelo sul Nera è stata invasa da giovani giunti da tutta la regione Marche con un bus a due piani messo a disposizione gratuitamente dalla Contram. Erano i giovani vincitori di “Sibillini alla riscossa” accorsi per la giornata di premiazione finale del Concorso scolastico regionale fortemente voluto dalla startup Expirit per supportare la rinascita dei territori più colpiti dal sisma. Il concorso in lingua straniera, ideato e promosso dalla start up marchigiana, ha coinvolto per un anno scolastico, attraverso vere e proprie esperienze in montagna e la successiva realizzazione di materiale promozionale in inglese e tedesco per le aziende colpite dal sisma, tantissimi studenti delle scuole superiori delle Marche. Prima della cerimonia di premiazione, avvenuta nella Casa Amici del Trentino, gli studenti hanno visitato lo stabilimento produttivo dell’Acqua Nerea e camminato immersi nella natura con una dimostrazione di nordic walking. La premiazione, che ha visto trionfare l’Istituto "Augusto Capriotti"di San Benedetto, è stata segnata da momenti molto toccanti. Il sindaco Mauro Falcucci si è commosso mentre scorrevano le immagini di Castelsantangelo prima e dopo la scossa terribile del 30 ottobre 2016, constatando come il borgo sia rimasto praticamente fermo a quella mattina. Visibilmente commossi anche tutti gli studenti e gli insegnanti, che hanno partecipato al dolore di questa comunità con rispetto e profonda sensibilità. Significativa la testimonianza dell’allevatrice Michela Paris, donna tenace simbolo e orgoglio di questi territori, che non ha nascosto i tantissimi ostacoli nel portare avanti la sua attività. Emozionante anche lo splendido intervento del poeta pastore di Ussita Renato Marziali, che ha recitato a memoria dinanzi ai ragazzi il primo canto della Divina Commedia, mostrando la bellezza e la genuinità della vita del pastore e trasformandosi in una grande fonte di motivazione per i ragazzi. Appassionante il racconto di un’insegnante di San Benedetto, che ha parlato di questo progetto come di una “chiamata” della montagna alla gente del mare, affinchè non ci si dimentichi mai di questa terra così preziosa per l’identità e il futuro dell’Italia. A seguire un buffet tutto a base di eccellenze del territorio, reso possibile dalla straordinaria generosità delle aziende locali, dalla disponibilità della Pro Loco di Castelsantangelo sul Nera e dal contributo volontario di tutto il team Expirit. "Ringrazio di cuore Expirit per la realizzazione di questa pregevole iniziativa nei confronti dei nostri territori in un momento così difficile. Un progetto che ha il grande pregio di rendere tutti pienamente consapevoli del presente e del futuro di queste comunità" ha commentato Falcucci. "Come azienda del territorio non possiamo tirarci indietro dinanzi alla chiamata della montagna e della sua gente. Una comunità fiera e che resiste, a cui questo progetto, grazie al lavoro e alla straordinaria partecipazione di tantissimi studenti, ha voluto dedicare un messaggio di fiducia e un contributo concreto in termini di promozione turistica - le parole di Giacomo Andreani, Ceo Expirt -. Noi desideriamo ringraziare di cuore tutte le scuole partecipanti, le persone e le aziende che, in maniera completamente volontaria, si sono spese per la realizzazione di questa prima edizione di “Sibillini alla Riscossa”".   Hanno patrocinato il progetto il Comune di Castelsantangelo sul Nera, la Pro Loco del Comune, il Parco dei Monti Sibillini, il Goethe Institut, il Comune di Macerata, la Camera di Commercio di Macerata e l’Unione dei Monti Azzurri.

22/10/2019 09:50
Decreto terremoto, Acquaroli: "L'ennesima scatola vuota per illudere i terremotati"

Decreto terremoto, Acquaroli: "L'ennesima scatola vuota per illudere i terremotati"

“Quello annunciato da Conte nei giorni scorsi, che sarà firmato dal Consiglio dei Ministri domani, lunedì, se rimarrà quanto previsto nella bozza che circola in questi giorni, sarà l’ennesimo provvedimento redatto senza ascoltare le reali necessità del territorio terremotato, tirato fuori all’improvviso dal cappello di un prestigiatore quasi come per magia – il commento del deputato Francesco Acquaroli sul decreto terremoto che è in arrivo –. Ed è proprio questo che il governo rossogiallo vuole creare nella percezione delle popolazioni colpite dal sisma: un'illusione, l'illusione di non essersi dimenticati di loro, di aver approvato in pochi giorni un decreto ad hoc che verrà presentato in pompa magna domani, ma che in realtà è una scatola vuota che, alla prova dei fatti, tolta qualche miglioria, non saprà imprimere una svolta tanto attesa alla ricostruzione e non risolverà alcun problema”. "Il governo annuncerà di aver semplificato e velocizzato la ricostruzione dando ai tecnici la possibilità di "Autocertificazione" dei progetti per poter far partire subito i lavori. Forse non lo sanno, ma questo è già previsto per i danni lievi (articolo 8 del decreto 189/2016). E quelli che hanno scelto ad oggi di autocertificare i progetti, su tutto il cratere, si contano sulle dita di una mano - continua il deputato di Fratelli d'Italia -. Questo perché non esistono delle regole certe per il calcolo del contributo di ricostruzione, poiché le ordinanze commissariali non sono chiare e lasciano spazio a continue interpretazioni contraddittorie, molto è lasciato alla discrezionalità degli istruttori che devono stabilire cosa sia ammesso a contributo e cosa no. Quindi ben pochi professionisti si prenderanno il rischio di iniziare i lavori a scatola chiusa, soprattutto per i danni gravi dove gli importi sono maggiori, senza sapere fin da subito se l'entità del contributo corrisponderà alla fine a quanto preventivato, con il rischio di un accollo sulle spalle dei proprietari terremotati." "Discutibile, poi, il modo nel quale il governo prevede di “sbloccare” il famoso “anticipo del 50% delle parcelle dei tecnici”, che attende da un anno la formulazione di una ordinanza apposita da parte del commissario - continua Acquaroli -. Secondo chi ha scritto questo decreto, il tecnico progettista per avere l’anticipo dovrà dare delle garanzie, sotto forma di fidejussione, e non è chiaro se gli oneri per la fidejussione rientreranno tra le spese ammissibili a finanziamento e saranno scalati dal contributo per la ricostruzione dell’immobile, e comunque tutto si rimanda alle decisioni del commissario, un cane che si continua a mordere la coda. Sarebbe bello inoltre sapere perché oggi, dopo tre anni, con progettualità e cantieri già avviati, si inserisca una norma che impone che le scuole, se prima del sisma erano ubicate nei centri storici, dovranno essere ripristinate o ricostruite nel medesimo sito, e che la destinazione urbanistica delle aree a ciò destinate non può essere mutata. Un’altra assurdità dettata da chi non conosce minimamente i territori sui quali andranno ad incidere questi provvedimenti." "Non da ultimo, finalmente, sappiamo che fine farà la busta paga pesante. Il decreto prevede la proroga della restituzione e lo scorporo delle rate, che si inizieranno a pagare dal 15 gennaio, e stabilisce che gli adempimenti e i pagamenti di ritenute fiscali, contributi previdenziali e assistenziali nonché dei premi per l’assicurazione obbligatoria nei limiti del 50% degli importi dovuti. Un provvedimento che potrebbe essere un aiuto alla popolazione, ma rischia di fare la fine di quanto accaduto a L’Aquila, poiché questa norma è già stata cassata dall’Unione Europa. Un altro specchietto per le allodole" conclude il rappresentante di Fratelli d'Italia.

20/10/2019 12:40
"Sibillini alla Riscossa": grande attesa per la cerimonia di premiazione a Castelsantangelo Sul Nera (FOTO)

"Sibillini alla Riscossa": grande attesa per la cerimonia di premiazione a Castelsantangelo Sul Nera (FOTO)

Quasi 100 studenti provenienti da tutta la regione raggiungeranno Castelsantangelo sul Nera venerdì 18 ottobre per la cerimonia di premiazione del Concorso scolastico regionale “Sibillini alla riscossa” rivolto alle scuole secondarie delle Marche. Il concorso, ideato e promosso dalla start up marchigiana Expirit, è nato con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani alla scoperta del patrimonio culturale, naturalistico e agroalimentare marchigiano e avvicinarli al mondo del lavoro, sviluppando competenze digitali, linguistiche e utilizzando in modo consapevole i social media. Il progetto, che ha ricevuto il patrocinio dell’assessorato al Turismo del Comune di Macerata, del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dell’Unione dei Monti Azzurri, della Camera di Commercio e del Goethe Institut, ha coinvolto, attraverso vere e proprie esperienze in montagna e la successiva realizzazione di materiale promozionale per le aziende colpite dal sisma, tantissimi studenti delle scuole secondarie delle Marche. Ragazze e ragazzi di tutta la Regione che hanno dimostrato di saper apprezzare la montagna e le sue produzioni, frutto della fatica e della passione di chi custodisce con il proprio lavoro queste terre così preziose per l’identità e il nostro futuro. A supportare gli alunni nel compito di promuovere questo territorio sono intervenuti l'Associazione Culturale Monte Vector, l'Associazione Alto Tronto, l'Associazionene Arquata Potest e i promotori del territorio Luca Tombesi e Giacomo Andreani. Questa la graduatoria definitiva delle classi vincitrici insieme e i nomi delle aziende che hanno ospitato gli studenti.  Primo premio e Premio Internazionalizzazione: Istituto d'Istruzione Superiore "Augusto Capriotti" di San Benedetto del Tronto - Macelleria Petrucci Enzo Carni di Arquata del Tronto; Premio Rinascita: Istituto d'Istruzione Superiore "Garibaldi" di Macerata - Allevamento della pecora sopravissana di Michela Paris ad Ussita; Premio Creatività: Istituto d'Istruzione Superiore "Matteo Ricci" di Macerata – Bar Sibilla di Visso; Premio Prodotto tipico: Istituto d'Istruzione Superiore "Alfredo Panzini" di Senigallia - Agricola Pietrara di Monte San Martino.        Gli studenti vincitori raggiungeranno Castelsantangelo con un bus messo a disposizione gratuitamente dalla Contram. Prima della cerimonia di premiazione, a cui parteciperanno amministratori locali e dove si racconteranno storie di rinascita dopo il sisma, gli studenti avranno l’opportunità di visitare lo stabilimento produttivo dell’Acqua Nerea e di vivere una passeggiata immersi nella natura. L’evento si concluderà con un ricco buffet conviviale presso la struttura “Il Capannaccio”, organizzato in collaborazione con il Comune di Castelsantangelo sul Nera, la Pro Loco del Comune e l’associazione Wanderclub Edelweiss di Dudenhofen. “Sarà una giornata di speranza per un territorio orgoglioso che ha scelto di lottare per riprendersi il futuro - il commento di Giacomo Andreani, Ceo Expirit - . L’iniziativa vuole rappresentare una luce per le tantissime persone che hanno scelto di resistere e investire su quanto di più prezioso il territorio ha: le relazioni, l’enogastronomia e la qualità dell’ambiente e del paesaggio”. A testimonianza di questo la grandissima generosità delle aziende del territorio che hanno scelto di sostenere l’evento donando ciascuna le proprie eccellenze enogastronomiche: F.lli Angeli Capriglia, Fattorie Subrizi, Norcineria Altonera, Macelleria Calabrò, Pettacci Salumi, Vissana salumi, Bartolazzi salumi, Salumificio Valnerina Pontechiusita, Salumificio Cappa, Fattoria Recchi, Macelleria Troiani, Agricola Si.Gi., Pastorello di Cupi, F.lli Angeli, Fattoria Lucarini, Tenuta Scolastici, Bar Pasticceria Sibilla, Panificio Fronzi, L'Albero del Pane e Pasticceria Vissana, Az. Agricola Pietrara.

17/10/2019 09:45
Castelsantangelo sul Nera, incontro ravvicinato con una volpe (FOTO)

Castelsantangelo sul Nera, incontro ravvicinato con una volpe (FOTO)

Un incontro ravvicinato con un animale che è tutt'altro che domestico. È quanto successo ieri sera al B&B Cascina Dell'Orso a Castelsantangelo sul Nera. "La volpe, ci hanno raccontato i residenti, non è la prima volta che si avvicina così tanto agli umani - spiegano i turisti che hanno avuto modo di vivere un'emozione unica -. Noi veniamo spesso qui e l'abbiamo vista un paio di volte ma per le persone che risiedono a Castelsantangelo è la normalità." "Spesso gli diamo anche dei pezzetti di pane da mangiare - raccontano -. Non si comporta ovviamente come un animale domestico ma vista la sua natura dà moltissima confidenza agli esseri umani. Anche questo è uno dei motivi per i quali decidiamo di trascorrere i nostri momenti di vacanza in questi luoghi meravigliosi che non hanno da offrire solo macerie ma anche esperienze uniche e un contatto vero e diretto con la natura."  

12/10/2019 19:05
Castelsantangelo, Falcucci al TG1 sulla ricostruzione: "22 passaggi per una pratica, occorre una nuova norma"

Castelsantangelo, Falcucci al TG1 sulla ricostruzione: "22 passaggi per una pratica, occorre una nuova norma"

"Per il completamento di una pratica viaggiano 22 passaggi, il tempo stimato sono 6 o 7 mesi, altrimenti si arriva all’anno". Sono i numeri per le pratiche sulla ricostruzione post-sisma, esposti dal sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, in un’intervista andata in onda questa sera al Tg1 della Rai. “Occorre una norma sull’emergenza che sani ciò che non funziona – ha aggiunto Falcucci – in secondo luogo norme certe per un futuro e come terzo punto una rivisitazione della legge sulla montagna completamente disattesa da 25 anni. In tutto il cratere sismico solo il 4% degli edifici è stato rimesso in piedi. Intoppi burocratici e ritardi amministrativi hanno creato lo spopolamento nei luoghi duramente colpiti dal sisma, e se non cambiano le norme la ricostruzione sarà sempre più lontana."

04/10/2019 20:41
Andrea Spaterna è il nuovo presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini

Andrea Spaterna è il nuovo presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini

Andrea Spaterna, docente dell'Università di Camerino, è stato eletto nuovo presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini con larga maggioranza della commissione. “Esprimo soddisfazione per il largo consenso espresso dalla Commissione Ambiente sulla nomina del Professor Andrea Spaterna a presidente del Parco Nazionale dei Sibillini - ha commentato Patrizia Terzoni del Movimento 5 Stelle -. La votazione sulla proposta di nomina avanzata ieri dal Ministro dell’Ambiente Costa è terminata con 31 voti favorevoli e solo 5 contrari. Segno che l’autorevolezza della persona scelta, che al prestigioso curriculum scientifico in ambito veterinario associa una notevole capacità organizzativa, ha convinto i deputati”.   “La nostra impronta sul pianeta sta crescendo a dismisura e la Natura non sopporta più lo stress antropico. I parchi e le aree protette in genere possono rappresentare, se ben governate, un modello di sostenibilità da tenere presente per le scelte da fare sul resto del territorio. In questo senso il protagonismo delle comunità locali è fondamentale, soprattutto in aree troppo spesso considerate a torto come marginali. Lo sono solo se non si investe adeguatamente e se non si ripone su questi siti ricchi di biodiversità la giusta attenzione. Il ministro Costa ha trovato gran parte dei parchi lasciati senza governo, privi di presidenti o direttori. In alcuni casi di entrambi. Sta procedendo alle nomine dei presidenti d’intesa con le regioni e sta destinando risorse economiche importanti. In tutto il mondo i parchi sono motore di conservazione e sviluppo locale e in questo caso c’è una ragione in più, quello di aiutare un territorio a rinascere dopo il sisma 2016. Devono esserlo anche in Italia” conclude la Terzoni.

03/10/2019 10:10
Un premio di studi alla memoria di Massimo Dell'Orso: pubblicato il bando

Un premio di studi alla memoria di Massimo Dell'Orso: pubblicato il bando

Massimo Dell’Orso, tra le molte cose, collaborava alla gestione del Centro Faunistico del Parco Nazionale dei Sibillini, tra Castelsantangelo e la frazione di Vallinfante. Si occupava del lupo Merlino, ospite dei recinti del Centro, teneva d’occhio la colonia di cervi più importante del Parco, che vive nei boschi intorno alla frazione. Massimo era un amante sincero dell’Appennino. Ha deciso di andarsene il primo maggio del 2018, nell’hotel sulla costa abruzzese dove era stato sfollato in attesa di una casetta che non sarebbe mai arrivata. Ha lasciato un grande vuoto nella comunità dei Sibillini, grande come tutti quelli che in un modo o nell’altro hanno scelto di lasciare queste terre dopo il terremoto. A distanza di un anno da quando Massimo se n’è andato, viene bandito un premio alla tesi che abbia affrontato il tema del post-sisma dell’Appennino Centrale 2016-2017. L’iniziativa vede il contributo del gruppo di ricerca Emidio di Treviri, del Corso di Sociologia Unicam, dell’Istituto Storico di Macerata e delle Brigate di Solidarietà Attiva - Marche. Aderiscono il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, C.A.S.A. Cosa Accade Se Abitiamo, Terre in Moto - Marche ed Ecomuseo del Monte Ceresa. L’iniziativa intende favorire la concessione di un premio per la tesi di laurea o di dottorato a giovani studenti e ricercatori attraverso la raccolta e la gestione di fondi a tale scopo. L’obiettivo è la costituzione di un archivio digitale intitolato alla memoria di Massimo dell’Orso, costituito da lavori scientifici che affrontino le trasformazioni del post-terremoto dell’Appennino Centrale 2016-2017. Il concorso avrà un solo vincitore che si aggiudicherà il primo premio, mentre tutti gli altri vinceranno la possibilità di vedere pubblicata una sintesi dei principali progressi scientifici del loro lavoro in un libro collettaneo liberamente scaricabile online. Inoltre tutti quanti i lavori, nella loro interezza, contribuiranno a costituire la base di un archivio online di materiale scientifico, liberamente consultabile, sul post-sisma dell’Appennino Centrale sempre dedicato alla memoria di Massimo. I concorrenti devono aver realizzato una ricerca che abbia affrontato il tema del post-sisma dell’Appennino Centrale 2016-2017. Sono ammesse tutte le scienze (sociali, naturalistiche e umane) purché i lavori riguardino le conseguenze sociali e/o ambientali della crisi seguita al terremoto. L’elaborato deve essere terminato e presentato nelle sedi relative, entro il 31 dicembre 2019. (qui il link al bando https://www.emidioditreviri.org/archivio-mdo/ )  

01/10/2019 15:25
Castelsantangelo sul Nera, inaugurata Sala polivalente nell'area SAE di Gualdo (FOTO)

Castelsantangelo sul Nera, inaugurata Sala polivalente nell'area SAE di Gualdo (FOTO)

Inaugurata presso l’Area SAE della Frazione di Gualdo di Castelsantangelo sul Nera un’altra Sala Polifunzionale di aggregazione che si aggiunge a quella già presente nell’Area SAE Capoluogo “Amici del Trentino” che il 13 settembre ha ospitato l’incontro del Presidente Conte con i Sindaci dei Comuni del cratere marchigiano. Ancora una volta grazie alla solidarietà di più soggetti si è realizzata un’importante struttura che consente di effettuare quell’aggregazione necessaria per mantenere vivo lo spirito di Comunità tra i nuclei presenti nell’area SAE considerato che a causa delle modeste dimensioni delle stesse diventa difficile poter stare insieme. Il Presidente regionale della CRI Marche Fabio Cecconi lo scorso anno espresse al Sindaco Mauro Falcucci il desiderio di manifestare un “segnale concreto” alla popolazione di Castelsantangelo sul Nera che aveva perso tutto. Sulla scorta di quanto fortemente voluto dall’Amministrazione comunale di realizzare una struttura di aggregazione per ogni area SAE, già realizzata quella del Capoluogo e di imminente costruzione quella della Frazione di Nocria, quest’ultima già donata dai sette Comuni del Distretto del Cormor (UD) e dalla Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, rimaneva da edificare quella della Frazione di Gualdo. Il presidente Cecconi ha immediatamente accolto la proposta e con la preziosa collaborazione del Comitato CRI di Osimo, presieduto da Adriano Antonella, hanno immediatamente attivato una raccolta di fondi. A tale richiesta hanno contribuito: la CRI di Bologna (che ha visto anche la partecipazione di vari esercizi commerciali), la CRI di Sondrio, la Fondazione ONLUS Maria Grazia Balducci, la Nerea SpA, il Comune di Osimo, l’ASTEA Energia SpA di Osimo, l’Associazione Don Tonino Bello, l’Associazione Irpino, l’Associazione Polentari d’Italia – Parrocchia di Santa Maria in Selva di Treia, la G.T. Line srl, l’Azienda Vinicola Umani e Ronchi e l’Associazione Nazionale Alpini che ha relaizzato la platea di fondazione. P er l’arredo della stessa hanno partecipato: My House Legno, Inveni srl, BigMat Sbaffi srl, IRDEM SpA, la Fondazione Opera Madonna del Lavoro – studenti Alberghiero di Bologna, l’Associazione Viviamo Castelsantangelo e l’Alto Nera, la Famiglia Tiezzi, l’Associazione Mattoni a Fumetti per i Terremotati, l’Associazione Bikers 4 Life di Fano, l’Associazione Buck e il Terremoto, la Famiglia Messi, l’Istituto Comprensivo Marco Polo di Roma. Presenti alla cerimonia, oltre al Sindaco Mauro Falcucci, l’Assessore Regionale Angelo Sciapichetti, il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, il Presidente della CRI Marche e tutti i Rappresentanti citati, è stata inaugurata la magnifica Struttura, “Solferino 1864” lì dove nacque l’idea di Croce Rossa – intitolazione voluta dalla CRI Marche, che verrà utilizzata per vari scopi culturali e sociali. Il Buffet è stato offerto dagli studenti dell’Alberghiero di Bologna. Il Sindaco nel ringraziare i tantissimi soggetti che hanno partecipato alla donazione, ha voluto anche sottolineare che quando si mette a sistema anche il “cuore degli italiani”, si riescono a realizzare grandi cose a servizio delle future generazioni ma soprattutto quale segno di una vera e concreta solidarietà. 

29/09/2019 08:50
Scossa di magnitudo 3.0 nella notte: epicentro a Castelsantangelo sul Nera

Scossa di magnitudo 3.0 nella notte: epicentro a Castelsantangelo sul Nera

Una scossa di magnitudo 3.0 è stata registrata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nella provincia di Macerata alle 3:28 della scorsa notte. Il comune più vicino all'epicentro, a 9 chilometri dallo stesso, è Castelsantangelo sul Nera. Il terremoto è stato registrato ad una profondità di 11 chilometri. Gli altri comuni del maceratese in prossimità dell'epicentro sono Ussita, a 14 chilometri, e Visso, a 15 chilometri.   

22/09/2019 09:10
Scossa di 3.3 a Norcia: avvertita anche nel Maceratese

Scossa di 3.3 a Norcia: avvertita anche nel Maceratese

La terra continua a tremare nel Centro Italia. Una scossa di magnitudo 3.3, a 10 chilometri di profondità, è stata registrata alle 21.36 di questa sera a Norcia, a 11 chilometri da Castelsantangelo sul Nera. La scossa è stata distintamente avvertita nella zona montana del Maceratese ed è stata preceduta da due episodi: uno alle 20:04 di magnitudo 2.7 e uno alle 21:30 di magnitudo 2.1.  

18/09/2019 23:00
"Patto per l'Alto Nera", documento contro la desertificazione del territorio consegnato al premier Conte

"Patto per l'Alto Nera", documento contro la desertificazione del territorio consegnato al premier Conte

Durante la visita del Premier Giuseppe Conte a Castelsantengelo sul Nera, Rossella Orazi, presidente del "Comitato per la salvaguardia socio-economica di Ussita” ha consegnato a nome dei firmatari, una copia de "Il Patto per l'Alto Nera" per il ripristino e la conservazione del patrimonio e delle attività nei territori di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera.  "Il documento è una proposta che parte dal basso, formulata dai cittadini e dagli operatori economici dei tre comuni - spiega Orazi -. È un patto generale strategico su cui si dovrà lavorare in sinergia, di lungo periodo, riguardante il territorio dell’Alto Nera. Il documento è formato da vari capitoli che contengono analisi e riflessioni sui temi come la storia, il territorio, l’evoluzione demografica, il patrimonio immobiliare, i dati sulle aree più compromesse dagli eventi sismici del 2016 e i successivi, la problematica dell’unificazione dei tre comuni, le relazioni con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, le fonti normative di riferimento per le proposte esposte ed infine gli obiettivi del Patto per l’Alto Nera e le richieste di intervento da parte dei sindaci dei tre comuni e delle istituzioni.   Il Patto è stato recentemente inviato alla Regione Marche ed alle altre istituzioni per le opportune determinazioni di loro competenza." I responsabili delle tre realtà che lo hanno proposto, sono fiduciosi che il Premier Conte possa prenderne visione, anche perché durante il suo incontro a Castelsantangelo sul Nera ha dichiarato che la ricostruzione delle comunità locali debba partire da progetti nati dal territorio e il Patto per l'Alto Nera ne è un esempio.  Attualmente 52 attività economiche dei tre comuni hanno firmato il progetto nella sua sintesi, oltre a 101 cittadini sia residenti che non.  A firmare le linee guida del Patto tramite la piattaforma dedicata alle petizioni online, Change.org anche 1.131 cittadini.  

16/09/2019 13:11
Dispersi da questa mattina a Pizzo Berro: ritrovati i due alpinisti di Ancona

Dispersi da questa mattina a Pizzo Berro: ritrovati i due alpinisti di Ancona

I due alpinisti non davano loro notizie da questa mattina. Gli amici avevano provato più volte a contattarli ma non avevano ricevuto risposta. I due uomini, che fanno parte di una cordata di alpinisti di Ancona, si erano persi sul Pizzo Berro, facente parte della catena dei Monti Sibillini, tra i territori di Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Montefortino, mentre stavano scalando la parete del monte sulle placche. Sul posto sono intervenute tre squadre del Soccorso Alpino e Speleologico della stazione di Macerata e l'eliambulanza da Fabriano. Icaro due, intorno alle 18:00, sembrava aver avvistato qualcosa su di una placca ma il successivo riscontro ha dato esito negativo. L'elisoccorso, terminata la perlustrazione, è ritornato alla base di Fabriano. Intorno alle ore 19:10, i due alpinisti, che stavano tornando alla macchina e stanno bene, si sono messi in contatto con i soccorsi.  

14/09/2019 17:54
The day after a Castelsantangelo. Falcucci illustra, Conte prende appunti: "Il conto deve arrivare a breve perché la pazienza ha un limite"

The day after a Castelsantangelo. Falcucci illustra, Conte prende appunti: "Il conto deve arrivare a breve perché la pazienza ha un limite"

“Il premier Giuseppe Conte è stato attento a tutto ciò che abbiamo detto e ha trattato questioni comuni a tutti – il commento del primo cittadino di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci il giorno dopo la visita del Presidente del Consiglio nel suo paese terremotato -. Che la rabbia c’è ancora perché la ricostruzione è a zero è innegabile e le inefficienze sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo spiegato al premier che questa è una catastrofe e non può essere trattata con norme ordinarie. Se il Commissario è chiamato straordinario bisogna dargli dei poteri che lo siano altrettanto.” Falcucci ha poi illustrato al premier Conte la metafora del pronto soccorso, per fargli comprendere “la 'storia' dei 138 comuni del cratere che ci ha danneggiato – spiega -. L’impianto del terremoto è completamente sbagliato: se ci sono un codice bianco e un codice rosso in ospedale è giusto sicuramente che abbiano gli stessi diritti ma è innegabile che il trattamento debba essere diverso.” “Ora, conoscendo i tempi della ricostruzione, ci servono due cose: una legge quadro che normi le emergenze e che non omologhi i terremoti e la costituzione di una zona franca – ha osservato Falcucci -. In primis tutte le ordinanze che si sono susseguite hanno portato il caos e poi devono dirci se la montagna può continuare a vivere. Va poi sanata la situazione di precarietà del personale: dobbiamo stabilizzare questi giovani altrimenti è normale che se vincono un concorso se ne vanno via. Il Presidente Conte ci ha detto che sta lavorando su tutto e ha ascoltato tutte le nostre richieste prendendo appunti. Dobbiamo dare delle risposte a chi qui ha continuato a vivere con dignità, senza dare vita a manifestazioni eclatanti, e il conto deve arrivare a breve perché la pazienza ha un limite.” Falcucci ha poi fatto riferimento alla mancata attuazione della legge 97 del 1994. “Se fosse stata applicata qui non avrebbero chiuso scuole, ospedali e tanto altro. Una volta Genova, poi Ischia, poi Catania: basta affiancarci sempre a decreti diversi – ha sottolineato il primo cittadino -. Servono incentivi mirati affinché queste aree vengano antropizzare e bisogna dare certezze alle persone che vogliono continuare a vivere in montagna con specifiche agevolazioni: penso che a parlare sia il buonsenso e niente di straordinario.” “Noi siamo pronti a collaborare purché si facciano le cose – ha concluso Falcucci -. Ora aspettiamo ma speriamo che in questa vicenda non ci sia un comportamento partitico perché abbiamo urgenza e dignità di conoscere il nostro futuro, non tanto per noi ma almeno per le generazioni future.” "Ho incontrato tanta gente desiderosa di riscatto, stanca ma determinata; cittadini che mi hanno manifestato fiducia e chiesto di non abbandonarli; vigili del fuoco, volontari della Protezione civile cui va sempre la gratitudine mia e di tutto il Governo; primi cittadini orgogliosi della fascia tricolore che indossavano. Con loro mi sono confrontato sulle criticità e per prefigurare la soluzione ai problemi posti dalla ricostruzione - il commento del Presidente del Consiglio sulla sua pagina social -. Ma, soprattutto, ho detto che è finito il tempo delle passerelle. Occorre solo pensare a lavorare, lo dobbiamo a queste migliaia di persone i cui bisogni non hanno colore politico." "Semplificare le normative vigenti, incluso il codice degli appalti, accelerare le procedure e superare gli ostacoli burocratici: queste saranno le priorità del Governo per far ripartire rapidamente la fase della ricostruzione. Cercherò di avvalermi di una struttura che segua queste aree costantemente, oltre al continuo supporto del Commissario straordinario e del Capo Dipartimento della Protezione civile. A Palazzo Chigi c’è una task force, Investitalia, che affiancherà gli enti locali per dare impulso agli investimenti e anche alla ricostruzione. Ragioneremo, inoltre, sulla predisposizione di un Contratto istituzionale di sviluppo, che potrebbe tornare utile a rilanciare il sistema economico e sociale di queste aree.Tante sono le cose da fare. Tornerò presto" ha concluso il premier.

14/09/2019 15:38
Mangialardi (Anci) dopo l'incontro con Conte: "Abbiamo l’impressione che le attese non saranno ancora deluse”

Mangialardi (Anci) dopo l'incontro con Conte: "Abbiamo l’impressione che le attese non saranno ancora deluse”

“L’incontro a Castelsantangelo Sul Nera tra il premier Conte, l’Anci Marche, la Regione Marche e tutti i sindaci del territorio ha creato una grande apertura di credito nei confronti del presidente del consiglio”. A dirlo è Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche che ha sottolineato come tutti gli interventi dei sindaci abbiano ribadito la necessità di un decreto ad hoc per il sisma del Centro Italia che contenga la semplificazione. “Sono insopportabili i 22 passaggi per appaltare un’opera pubblica – ha ribadito Mangialardi – e, come sottolineato dallo stesso sindaco Falcucci che ha ospitato l’incontro nel suo comune - dove ci sono le condizioni per far ripartire la ricostruzione occorre procedere”. “Abbiamo l’impressione – ha concluso Mangialardi -che le attese non saranno ancora deluse e ci sia la seria intenzione di far fronte agli impegni presi. Come Anci Marche riteniamo fondamentale ristabilire la filiera istituzione Governo-Regioni-Anci per dare ai sindaci e ai cittadini le risposte che attendono da quando si è conclusa la fase emergenziale e si è cominciato a parlare di ricostruzione”. “Il decreto per il sisma Centro Italia deve ripartire dalle proposte inserite all’interno del documento preparato dall’Anci che contiene tutti gli elementi necessari per rendere efficace e veloce la ricostruzione”.

14/09/2019 13:56
Il Premier Conte tra le macerie, nell'indifferenza dei terremotati di Castelsantangelo sul Nera (FOTO)

Il Premier Conte tra le macerie, nell'indifferenza dei terremotati di Castelsantangelo sul Nera (FOTO)

Un’anziana, che abita nelle casette, è uscita per venire a vedere come mai c'è tutto quel movimento.“Signora, sta arrivando il Presidente del Consiglio !”. “Perché? Già si rivota un'altra volta?” Ecco. Se si dovesse riassumere la giornata di oggi che interessa la visita del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella cittadina di Castelsantangelo sul Nera (presenza accompagnata come di rito da tutte le autorità regionali) forse questo sarebbe il modo migliore di raccontarla. Cittadinanza pressoché assente, solo alcuni rappresentanti di associazioni e realtà, numericamente irrilevanti, a fronte della schiera di sindaci. Un'ottantina in tutto i personaggi della politica presenti come il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, gli assessori regionali, il Prefetto Iolanda Rolli, il Questore Antonio Pignataro, le Forze Armate, e forze di Polizia e tutto il sistema di sicurezza necessario in situazioni come questa. Poche le parole, tanti gli impegni, ma come dice un uomo del posto davanti al bar,” le parole sono diverse, le facce sono uguali. Promettono, promettono, ma sono gli stessi che c’erano prima e non hanno fatto niente. Se avevano tutta questa voglia di fare, potevano averlo già fatto”. Un incontro prettamente istituzionale quasi, come già detto, con la cittadinanza estranea ed estraniata dalla cerimonia, in un clima palpabile di tensione, come se si temessero contestazioni tanto da impedire l'esposizione dell'unico striscione presente, tra l'altro a sostegno del Premier. “Lo sanno che non sono i benvenuti, è inutile ricordarglielo” -  tuona un uomo seduto al tavolino del bar -. Ed è da qui, dal tavolo del bar, dalla finestra di casa, dal pergolato di un ristorante, che la gente normale, la gente che vive questi luoghi, guarda una passerella di cui avrebbero fatto volentieri a meno. Il presidente Conte è arrivato in elicottero da Accumoli, atterrando poi ad Ussita. Da qui si è spostato a Castelsantangelo sul Nera dove, in un ambiente blindato, ha incontrato le autorità e il sindaco con cui, alla presenza di un'apposita delegazione di Vigili del Fuoco, ha visitato la zona rossa della città, un perimetro che corre la quasi totalità del paese. Da qui, il Presidente del Consiglio si sarebbe dovuto recare direttamente nella struttura donata dalla Regione Trentino, dove i sindaci lo stavano aspettando già da ore. La  destinazione è stata raggiunta dal Premier con un po' di ritardo per la visita a sorpresa, quantomeno non pianificata e quindi non accompagnata dalla stampa, nel villaggio Sae. Dal villaggio Sae quindi l'arrivo nel centro polifunzionale dove il sindaco di Castelsantangelo Mauro Falcucci ha fatto da Cicerone illustrando a Conte quelle che sono le preoccupazioni, i timori, le speranze per una ricostruzione giudicata troppo lenta e burocratizzata, anche nelle dichiarazioni del presidente della Regione Luca Ceriscioli. Al termine dell'incontro, il Premier è stato riaccompagnato ad Ussita, da dove è ripartito alla volta di Roma per altri impegni istituzionali.

13/09/2019 18:51
Conte in visita nel cratere, ma il popolo del terremoto non ci sta: "Passerella inutile"

Conte in visita nel cratere, ma il popolo del terremoto non ci sta: "Passerella inutile"

Come già annunciato nel discorso di fiducia dello scorso 9 settembre alla Camera dei Deputati, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte visiterà i territori colpiti dal sisma del 2016 come suo primo impegno pubbico in Italia. La visita toccherà, nel pomeriggio di venerdì 13 settembre, anche i paesi del cratere maceratese con atterraggio a Ussita (leggi qui).  La notizia ha fatto rapidamente il giro della rete registrando numerose reazioni, la maggior parte delle quali mostra un certo scoramento per un viaggio che viene considerato come "ennesima passerella inutile" quando invece servirebbero soltanto "fatti, e non più parole".  Ecco una carrellata dei commenti postati dai nostri lettori sotto la notizia dell'arrivo del premier Conte nei luoghi del cratere sismico maceratese, in cui si evince tutta l'esasperazione dei terremotati e il sentimento generale di sfiducia:   

12/09/2019 16:35
Domani il premier Conte nelle zone terremotate del maceratese: atterrerà nel pomeriggio a Ussita

Domani il premier Conte nelle zone terremotate del maceratese: atterrerà nel pomeriggio a Ussita

Giuseppe Conte atterrerà domani pomeriggio a Ussita e visiterà le zone terremotate del maceratese. Il premier aveva annunciato, nel suo discorso di insediamento, che la sua prima visita ufficiale avrebbe toccato proprio le zone terremotate del Centro Italia. Conte, alla guida del neo governo giallo-rosso, in mattinata visiterà Amatrice, esattamente la frazione di Torrita, per l'inaugurazione di un pastificio. A seguire inconterà i dipendenti di un'azienda sempre di Amatrice per poi muovere alla volta delle Marche.  Ancora non è stato annunciato l'orario del suo arrivo ma dopo l'atterraggio a Ussita e la visita nel comune commissariato, Conte si recherà a Castelsantangelo sul Nera dove incontrerà le autorità locali e il primo cittadino Mauro Falcucci. Il premier Conte alle 16 sarà ad Ussita, dopodiché si dirigerà a Castelsantangelo sul Nera dove visiterà la zona rossa. Successivamente è previsto un summit con il comitato istituzionale sisma. Saranno presenti i sindaci del cratere, della Regione, i presidenti delle quattro Province colpite e l'Anci.

12/09/2019 10:48
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