Castelsantangelo sul Nera

Andrea Spaterna è il nuovo presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini

Andrea Spaterna è il nuovo presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini

Andrea Spaterna, docente dell'Università di Camerino, è stato eletto nuovo presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini con larga maggioranza della commissione. “Esprimo soddisfazione per il largo consenso espresso dalla Commissione Ambiente sulla nomina del Professor Andrea Spaterna a presidente del Parco Nazionale dei Sibillini - ha commentato Patrizia Terzoni del Movimento 5 Stelle -. La votazione sulla proposta di nomina avanzata ieri dal Ministro dell’Ambiente Costa è terminata con 31 voti favorevoli e solo 5 contrari. Segno che l’autorevolezza della persona scelta, che al prestigioso curriculum scientifico in ambito veterinario associa una notevole capacità organizzativa, ha convinto i deputati”.   “La nostra impronta sul pianeta sta crescendo a dismisura e la Natura non sopporta più lo stress antropico. I parchi e le aree protette in genere possono rappresentare, se ben governate, un modello di sostenibilità da tenere presente per le scelte da fare sul resto del territorio. In questo senso il protagonismo delle comunità locali è fondamentale, soprattutto in aree troppo spesso considerate a torto come marginali. Lo sono solo se non si investe adeguatamente e se non si ripone su questi siti ricchi di biodiversità la giusta attenzione. Il ministro Costa ha trovato gran parte dei parchi lasciati senza governo, privi di presidenti o direttori. In alcuni casi di entrambi. Sta procedendo alle nomine dei presidenti d’intesa con le regioni e sta destinando risorse economiche importanti. In tutto il mondo i parchi sono motore di conservazione e sviluppo locale e in questo caso c’è una ragione in più, quello di aiutare un territorio a rinascere dopo il sisma 2016. Devono esserlo anche in Italia” conclude la Terzoni.

03/10/2019 10:10
Un premio di studi alla memoria di Massimo Dell'Orso: pubblicato il bando

Un premio di studi alla memoria di Massimo Dell'Orso: pubblicato il bando

Massimo Dell’Orso, tra le molte cose, collaborava alla gestione del Centro Faunistico del Parco Nazionale dei Sibillini, tra Castelsantangelo e la frazione di Vallinfante. Si occupava del lupo Merlino, ospite dei recinti del Centro, teneva d’occhio la colonia di cervi più importante del Parco, che vive nei boschi intorno alla frazione. Massimo era un amante sincero dell’Appennino. Ha deciso di andarsene il primo maggio del 2018, nell’hotel sulla costa abruzzese dove era stato sfollato in attesa di una casetta che non sarebbe mai arrivata. Ha lasciato un grande vuoto nella comunità dei Sibillini, grande come tutti quelli che in un modo o nell’altro hanno scelto di lasciare queste terre dopo il terremoto. A distanza di un anno da quando Massimo se n’è andato, viene bandito un premio alla tesi che abbia affrontato il tema del post-sisma dell’Appennino Centrale 2016-2017. L’iniziativa vede il contributo del gruppo di ricerca Emidio di Treviri, del Corso di Sociologia Unicam, dell’Istituto Storico di Macerata e delle Brigate di Solidarietà Attiva - Marche. Aderiscono il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, C.A.S.A. Cosa Accade Se Abitiamo, Terre in Moto - Marche ed Ecomuseo del Monte Ceresa. L’iniziativa intende favorire la concessione di un premio per la tesi di laurea o di dottorato a giovani studenti e ricercatori attraverso la raccolta e la gestione di fondi a tale scopo. L’obiettivo è la costituzione di un archivio digitale intitolato alla memoria di Massimo dell’Orso, costituito da lavori scientifici che affrontino le trasformazioni del post-terremoto dell’Appennino Centrale 2016-2017. Il concorso avrà un solo vincitore che si aggiudicherà il primo premio, mentre tutti gli altri vinceranno la possibilità di vedere pubblicata una sintesi dei principali progressi scientifici del loro lavoro in un libro collettaneo liberamente scaricabile online. Inoltre tutti quanti i lavori, nella loro interezza, contribuiranno a costituire la base di un archivio online di materiale scientifico, liberamente consultabile, sul post-sisma dell’Appennino Centrale sempre dedicato alla memoria di Massimo. I concorrenti devono aver realizzato una ricerca che abbia affrontato il tema del post-sisma dell’Appennino Centrale 2016-2017. Sono ammesse tutte le scienze (sociali, naturalistiche e umane) purché i lavori riguardino le conseguenze sociali e/o ambientali della crisi seguita al terremoto. L’elaborato deve essere terminato e presentato nelle sedi relative, entro il 31 dicembre 2019. (qui il link al bando https://www.emidioditreviri.org/archivio-mdo/ )  

01/10/2019 15:25
Castelsantangelo sul Nera, inaugurata Sala polivalente nell'area SAE di Gualdo (FOTO)

Castelsantangelo sul Nera, inaugurata Sala polivalente nell'area SAE di Gualdo (FOTO)

Inaugurata presso l’Area SAE della Frazione di Gualdo di Castelsantangelo sul Nera un’altra Sala Polifunzionale di aggregazione che si aggiunge a quella già presente nell’Area SAE Capoluogo “Amici del Trentino” che il 13 settembre ha ospitato l’incontro del Presidente Conte con i Sindaci dei Comuni del cratere marchigiano. Ancora una volta grazie alla solidarietà di più soggetti si è realizzata un’importante struttura che consente di effettuare quell’aggregazione necessaria per mantenere vivo lo spirito di Comunità tra i nuclei presenti nell’area SAE considerato che a causa delle modeste dimensioni delle stesse diventa difficile poter stare insieme. Il Presidente regionale della CRI Marche Fabio Cecconi lo scorso anno espresse al Sindaco Mauro Falcucci il desiderio di manifestare un “segnale concreto” alla popolazione di Castelsantangelo sul Nera che aveva perso tutto. Sulla scorta di quanto fortemente voluto dall’Amministrazione comunale di realizzare una struttura di aggregazione per ogni area SAE, già realizzata quella del Capoluogo e di imminente costruzione quella della Frazione di Nocria, quest’ultima già donata dai sette Comuni del Distretto del Cormor (UD) e dalla Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, rimaneva da edificare quella della Frazione di Gualdo. Il presidente Cecconi ha immediatamente accolto la proposta e con la preziosa collaborazione del Comitato CRI di Osimo, presieduto da Adriano Antonella, hanno immediatamente attivato una raccolta di fondi. A tale richiesta hanno contribuito: la CRI di Bologna (che ha visto anche la partecipazione di vari esercizi commerciali), la CRI di Sondrio, la Fondazione ONLUS Maria Grazia Balducci, la Nerea SpA, il Comune di Osimo, l’ASTEA Energia SpA di Osimo, l’Associazione Don Tonino Bello, l’Associazione Irpino, l’Associazione Polentari d’Italia – Parrocchia di Santa Maria in Selva di Treia, la G.T. Line srl, l’Azienda Vinicola Umani e Ronchi e l’Associazione Nazionale Alpini che ha relaizzato la platea di fondazione. P er l’arredo della stessa hanno partecipato: My House Legno, Inveni srl, BigMat Sbaffi srl, IRDEM SpA, la Fondazione Opera Madonna del Lavoro – studenti Alberghiero di Bologna, l’Associazione Viviamo Castelsantangelo e l’Alto Nera, la Famiglia Tiezzi, l’Associazione Mattoni a Fumetti per i Terremotati, l’Associazione Bikers 4 Life di Fano, l’Associazione Buck e il Terremoto, la Famiglia Messi, l’Istituto Comprensivo Marco Polo di Roma. Presenti alla cerimonia, oltre al Sindaco Mauro Falcucci, l’Assessore Regionale Angelo Sciapichetti, il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, il Presidente della CRI Marche e tutti i Rappresentanti citati, è stata inaugurata la magnifica Struttura, “Solferino 1864” lì dove nacque l’idea di Croce Rossa – intitolazione voluta dalla CRI Marche, che verrà utilizzata per vari scopi culturali e sociali. Il Buffet è stato offerto dagli studenti dell’Alberghiero di Bologna. Il Sindaco nel ringraziare i tantissimi soggetti che hanno partecipato alla donazione, ha voluto anche sottolineare che quando si mette a sistema anche il “cuore degli italiani”, si riescono a realizzare grandi cose a servizio delle future generazioni ma soprattutto quale segno di una vera e concreta solidarietà. 

29/09/2019 08:50
Scossa di magnitudo 3.0 nella notte: epicentro a Castelsantangelo sul Nera

Scossa di magnitudo 3.0 nella notte: epicentro a Castelsantangelo sul Nera

Una scossa di magnitudo 3.0 è stata registrata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nella provincia di Macerata alle 3:28 della scorsa notte. Il comune più vicino all'epicentro, a 9 chilometri dallo stesso, è Castelsantangelo sul Nera. Il terremoto è stato registrato ad una profondità di 11 chilometri. Gli altri comuni del maceratese in prossimità dell'epicentro sono Ussita, a 14 chilometri, e Visso, a 15 chilometri.   

22/09/2019 09:10
Scossa di 3.3 a Norcia: avvertita anche nel Maceratese

Scossa di 3.3 a Norcia: avvertita anche nel Maceratese

La terra continua a tremare nel Centro Italia. Una scossa di magnitudo 3.3, a 10 chilometri di profondità, è stata registrata alle 21.36 di questa sera a Norcia, a 11 chilometri da Castelsantangelo sul Nera. La scossa è stata distintamente avvertita nella zona montana del Maceratese ed è stata preceduta da due episodi: uno alle 20:04 di magnitudo 2.7 e uno alle 21:30 di magnitudo 2.1.  

18/09/2019 23:00
"Patto per l'Alto Nera", documento contro la desertificazione del territorio consegnato al premier Conte

"Patto per l'Alto Nera", documento contro la desertificazione del territorio consegnato al premier Conte

Durante la visita del Premier Giuseppe Conte a Castelsantengelo sul Nera, Rossella Orazi, presidente del "Comitato per la salvaguardia socio-economica di Ussita” ha consegnato a nome dei firmatari, una copia de "Il Patto per l'Alto Nera" per il ripristino e la conservazione del patrimonio e delle attività nei territori di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera.  "Il documento è una proposta che parte dal basso, formulata dai cittadini e dagli operatori economici dei tre comuni - spiega Orazi -. È un patto generale strategico su cui si dovrà lavorare in sinergia, di lungo periodo, riguardante il territorio dell’Alto Nera. Il documento è formato da vari capitoli che contengono analisi e riflessioni sui temi come la storia, il territorio, l’evoluzione demografica, il patrimonio immobiliare, i dati sulle aree più compromesse dagli eventi sismici del 2016 e i successivi, la problematica dell’unificazione dei tre comuni, le relazioni con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, le fonti normative di riferimento per le proposte esposte ed infine gli obiettivi del Patto per l’Alto Nera e le richieste di intervento da parte dei sindaci dei tre comuni e delle istituzioni.   Il Patto è stato recentemente inviato alla Regione Marche ed alle altre istituzioni per le opportune determinazioni di loro competenza." I responsabili delle tre realtà che lo hanno proposto, sono fiduciosi che il Premier Conte possa prenderne visione, anche perché durante il suo incontro a Castelsantangelo sul Nera ha dichiarato che la ricostruzione delle comunità locali debba partire da progetti nati dal territorio e il Patto per l'Alto Nera ne è un esempio.  Attualmente 52 attività economiche dei tre comuni hanno firmato il progetto nella sua sintesi, oltre a 101 cittadini sia residenti che non.  A firmare le linee guida del Patto tramite la piattaforma dedicata alle petizioni online, Change.org anche 1.131 cittadini.  

16/09/2019 13:11
Dispersi da questa mattina a Pizzo Berro: ritrovati i due alpinisti di Ancona

Dispersi da questa mattina a Pizzo Berro: ritrovati i due alpinisti di Ancona

I due alpinisti non davano loro notizie da questa mattina. Gli amici avevano provato più volte a contattarli ma non avevano ricevuto risposta. I due uomini, che fanno parte di una cordata di alpinisti di Ancona, si erano persi sul Pizzo Berro, facente parte della catena dei Monti Sibillini, tra i territori di Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Montefortino, mentre stavano scalando la parete del monte sulle placche. Sul posto sono intervenute tre squadre del Soccorso Alpino e Speleologico della stazione di Macerata e l'eliambulanza da Fabriano. Icaro due, intorno alle 18:00, sembrava aver avvistato qualcosa su di una placca ma il successivo riscontro ha dato esito negativo. L'elisoccorso, terminata la perlustrazione, è ritornato alla base di Fabriano. Intorno alle ore 19:10, i due alpinisti, che stavano tornando alla macchina e stanno bene, si sono messi in contatto con i soccorsi.  

14/09/2019 17:54
The day after a Castelsantangelo. Falcucci illustra, Conte prende appunti: "Il conto deve arrivare a breve perché la pazienza ha un limite"

The day after a Castelsantangelo. Falcucci illustra, Conte prende appunti: "Il conto deve arrivare a breve perché la pazienza ha un limite"

“Il premier Giuseppe Conte è stato attento a tutto ciò che abbiamo detto e ha trattato questioni comuni a tutti – il commento del primo cittadino di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci il giorno dopo la visita del Presidente del Consiglio nel suo paese terremotato -. Che la rabbia c’è ancora perché la ricostruzione è a zero è innegabile e le inefficienze sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo spiegato al premier che questa è una catastrofe e non può essere trattata con norme ordinarie. Se il Commissario è chiamato straordinario bisogna dargli dei poteri che lo siano altrettanto.” Falcucci ha poi illustrato al premier Conte la metafora del pronto soccorso, per fargli comprendere “la 'storia' dei 138 comuni del cratere che ci ha danneggiato – spiega -. L’impianto del terremoto è completamente sbagliato: se ci sono un codice bianco e un codice rosso in ospedale è giusto sicuramente che abbiano gli stessi diritti ma è innegabile che il trattamento debba essere diverso.” “Ora, conoscendo i tempi della ricostruzione, ci servono due cose: una legge quadro che normi le emergenze e che non omologhi i terremoti e la costituzione di una zona franca – ha osservato Falcucci -. In primis tutte le ordinanze che si sono susseguite hanno portato il caos e poi devono dirci se la montagna può continuare a vivere. Va poi sanata la situazione di precarietà del personale: dobbiamo stabilizzare questi giovani altrimenti è normale che se vincono un concorso se ne vanno via. Il Presidente Conte ci ha detto che sta lavorando su tutto e ha ascoltato tutte le nostre richieste prendendo appunti. Dobbiamo dare delle risposte a chi qui ha continuato a vivere con dignità, senza dare vita a manifestazioni eclatanti, e il conto deve arrivare a breve perché la pazienza ha un limite.” Falcucci ha poi fatto riferimento alla mancata attuazione della legge 97 del 1994. “Se fosse stata applicata qui non avrebbero chiuso scuole, ospedali e tanto altro. Una volta Genova, poi Ischia, poi Catania: basta affiancarci sempre a decreti diversi – ha sottolineato il primo cittadino -. Servono incentivi mirati affinché queste aree vengano antropizzare e bisogna dare certezze alle persone che vogliono continuare a vivere in montagna con specifiche agevolazioni: penso che a parlare sia il buonsenso e niente di straordinario.” “Noi siamo pronti a collaborare purché si facciano le cose – ha concluso Falcucci -. Ora aspettiamo ma speriamo che in questa vicenda non ci sia un comportamento partitico perché abbiamo urgenza e dignità di conoscere il nostro futuro, non tanto per noi ma almeno per le generazioni future.” "Ho incontrato tanta gente desiderosa di riscatto, stanca ma determinata; cittadini che mi hanno manifestato fiducia e chiesto di non abbandonarli; vigili del fuoco, volontari della Protezione civile cui va sempre la gratitudine mia e di tutto il Governo; primi cittadini orgogliosi della fascia tricolore che indossavano. Con loro mi sono confrontato sulle criticità e per prefigurare la soluzione ai problemi posti dalla ricostruzione - il commento del Presidente del Consiglio sulla sua pagina social -. Ma, soprattutto, ho detto che è finito il tempo delle passerelle. Occorre solo pensare a lavorare, lo dobbiamo a queste migliaia di persone i cui bisogni non hanno colore politico." "Semplificare le normative vigenti, incluso il codice degli appalti, accelerare le procedure e superare gli ostacoli burocratici: queste saranno le priorità del Governo per far ripartire rapidamente la fase della ricostruzione. Cercherò di avvalermi di una struttura che segua queste aree costantemente, oltre al continuo supporto del Commissario straordinario e del Capo Dipartimento della Protezione civile. A Palazzo Chigi c’è una task force, Investitalia, che affiancherà gli enti locali per dare impulso agli investimenti e anche alla ricostruzione. Ragioneremo, inoltre, sulla predisposizione di un Contratto istituzionale di sviluppo, che potrebbe tornare utile a rilanciare il sistema economico e sociale di queste aree.Tante sono le cose da fare. Tornerò presto" ha concluso il premier.

14/09/2019 15:38
Mangialardi (Anci) dopo l'incontro con Conte: "Abbiamo l’impressione che le attese non saranno ancora deluse”

Mangialardi (Anci) dopo l'incontro con Conte: "Abbiamo l’impressione che le attese non saranno ancora deluse”

“L’incontro a Castelsantangelo Sul Nera tra il premier Conte, l’Anci Marche, la Regione Marche e tutti i sindaci del territorio ha creato una grande apertura di credito nei confronti del presidente del consiglio”. A dirlo è Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche che ha sottolineato come tutti gli interventi dei sindaci abbiano ribadito la necessità di un decreto ad hoc per il sisma del Centro Italia che contenga la semplificazione. “Sono insopportabili i 22 passaggi per appaltare un’opera pubblica – ha ribadito Mangialardi – e, come sottolineato dallo stesso sindaco Falcucci che ha ospitato l’incontro nel suo comune - dove ci sono le condizioni per far ripartire la ricostruzione occorre procedere”. “Abbiamo l’impressione – ha concluso Mangialardi -che le attese non saranno ancora deluse e ci sia la seria intenzione di far fronte agli impegni presi. Come Anci Marche riteniamo fondamentale ristabilire la filiera istituzione Governo-Regioni-Anci per dare ai sindaci e ai cittadini le risposte che attendono da quando si è conclusa la fase emergenziale e si è cominciato a parlare di ricostruzione”. “Il decreto per il sisma Centro Italia deve ripartire dalle proposte inserite all’interno del documento preparato dall’Anci che contiene tutti gli elementi necessari per rendere efficace e veloce la ricostruzione”.

14/09/2019 13:56
Il Premier Conte tra le macerie, nell'indifferenza dei terremotati di Castelsantangelo sul Nera (FOTO)

Il Premier Conte tra le macerie, nell'indifferenza dei terremotati di Castelsantangelo sul Nera (FOTO)

Un’anziana, che abita nelle casette, è uscita per venire a vedere come mai c'è tutto quel movimento.“Signora, sta arrivando il Presidente del Consiglio !”. “Perché? Già si rivota un'altra volta?” Ecco. Se si dovesse riassumere la giornata di oggi che interessa la visita del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella cittadina di Castelsantangelo sul Nera (presenza accompagnata come di rito da tutte le autorità regionali) forse questo sarebbe il modo migliore di raccontarla. Cittadinanza pressoché assente, solo alcuni rappresentanti di associazioni e realtà, numericamente irrilevanti, a fronte della schiera di sindaci. Un'ottantina in tutto i personaggi della politica presenti come il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, gli assessori regionali, il Prefetto Iolanda Rolli, il Questore Antonio Pignataro, le Forze Armate, e forze di Polizia e tutto il sistema di sicurezza necessario in situazioni come questa. Poche le parole, tanti gli impegni, ma come dice un uomo del posto davanti al bar,” le parole sono diverse, le facce sono uguali. Promettono, promettono, ma sono gli stessi che c’erano prima e non hanno fatto niente. Se avevano tutta questa voglia di fare, potevano averlo già fatto”. Un incontro prettamente istituzionale quasi, come già detto, con la cittadinanza estranea ed estraniata dalla cerimonia, in un clima palpabile di tensione, come se si temessero contestazioni tanto da impedire l'esposizione dell'unico striscione presente, tra l'altro a sostegno del Premier. “Lo sanno che non sono i benvenuti, è inutile ricordarglielo” -  tuona un uomo seduto al tavolino del bar -. Ed è da qui, dal tavolo del bar, dalla finestra di casa, dal pergolato di un ristorante, che la gente normale, la gente che vive questi luoghi, guarda una passerella di cui avrebbero fatto volentieri a meno. Il presidente Conte è arrivato in elicottero da Accumoli, atterrando poi ad Ussita. Da qui si è spostato a Castelsantangelo sul Nera dove, in un ambiente blindato, ha incontrato le autorità e il sindaco con cui, alla presenza di un'apposita delegazione di Vigili del Fuoco, ha visitato la zona rossa della città, un perimetro che corre la quasi totalità del paese. Da qui, il Presidente del Consiglio si sarebbe dovuto recare direttamente nella struttura donata dalla Regione Trentino, dove i sindaci lo stavano aspettando già da ore. La  destinazione è stata raggiunta dal Premier con un po' di ritardo per la visita a sorpresa, quantomeno non pianificata e quindi non accompagnata dalla stampa, nel villaggio Sae. Dal villaggio Sae quindi l'arrivo nel centro polifunzionale dove il sindaco di Castelsantangelo Mauro Falcucci ha fatto da Cicerone illustrando a Conte quelle che sono le preoccupazioni, i timori, le speranze per una ricostruzione giudicata troppo lenta e burocratizzata, anche nelle dichiarazioni del presidente della Regione Luca Ceriscioli. Al termine dell'incontro, il Premier è stato riaccompagnato ad Ussita, da dove è ripartito alla volta di Roma per altri impegni istituzionali.

13/09/2019 18:51
Conte in visita nel cratere, ma il popolo del terremoto non ci sta: "Passerella inutile"

Conte in visita nel cratere, ma il popolo del terremoto non ci sta: "Passerella inutile"

Come già annunciato nel discorso di fiducia dello scorso 9 settembre alla Camera dei Deputati, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte visiterà i territori colpiti dal sisma del 2016 come suo primo impegno pubbico in Italia. La visita toccherà, nel pomeriggio di venerdì 13 settembre, anche i paesi del cratere maceratese con atterraggio a Ussita (leggi qui).  La notizia ha fatto rapidamente il giro della rete registrando numerose reazioni, la maggior parte delle quali mostra un certo scoramento per un viaggio che viene considerato come "ennesima passerella inutile" quando invece servirebbero soltanto "fatti, e non più parole".  Ecco una carrellata dei commenti postati dai nostri lettori sotto la notizia dell'arrivo del premier Conte nei luoghi del cratere sismico maceratese, in cui si evince tutta l'esasperazione dei terremotati e il sentimento generale di sfiducia:   

12/09/2019 16:35
Domani il premier Conte nelle zone terremotate del maceratese: atterrerà nel pomeriggio a Ussita

Domani il premier Conte nelle zone terremotate del maceratese: atterrerà nel pomeriggio a Ussita

Giuseppe Conte atterrerà domani pomeriggio a Ussita e visiterà le zone terremotate del maceratese. Il premier aveva annunciato, nel suo discorso di insediamento, che la sua prima visita ufficiale avrebbe toccato proprio le zone terremotate del Centro Italia. Conte, alla guida del neo governo giallo-rosso, in mattinata visiterà Amatrice, esattamente la frazione di Torrita, per l'inaugurazione di un pastificio. A seguire inconterà i dipendenti di un'azienda sempre di Amatrice per poi muovere alla volta delle Marche.  Ancora non è stato annunciato l'orario del suo arrivo ma dopo l'atterraggio a Ussita e la visita nel comune commissariato, Conte si recherà a Castelsantangelo sul Nera dove incontrerà le autorità locali e il primo cittadino Mauro Falcucci. Il premier Conte alle 16 sarà ad Ussita, dopodiché si dirigerà a Castelsantangelo sul Nera dove visiterà la zona rossa. Successivamente è previsto un summit con il comitato istituzionale sisma. Saranno presenti i sindaci del cratere, della Regione, i presidenti delle quattro Province colpite e l'Anci.

12/09/2019 10:48
Due scosse di terremoto a Norcia di 4.1 e 3.2: avvertite anche nel maceratese

Due scosse di terremoto a Norcia di 4.1 e 3.2: avvertite anche nel maceratese

La terra torna a tremare nel Centro Italia. Una scossa di magnitudo 4.1 è stata registrata alle ore 2:02 a Norcia, in provincia di Perugia, nel territorio umbro, a 8 chilometri di profondità. Due minuti dopo c'è stata una seconda scossa, sempre con lo stesso epicentro, di 3.2. Alle 2:06 si è registrata una terza scossa di magnitudo 2.0. Undici minuti dopo una nuova scossa di magnitudo 3.0. Il terremoto è stato distintamente avvertito in tutta la provincia maceratese e alcuni cittadini sono scesi in strada. L'epicentro si trova infatti a 11 chilometri di distanza da Castelsantangelo sul Nera.  AGGIORNAMENTO ORE 10:25 Lo sciame sismico continua ad essere attivo nella zona epicentrale. A partire dalle 7:12 del mattino registrate altre tre scosse rispettivamente di magnitudo 2.7 (ore 7:12), 2.8 (ore 7:58) e 2.4 (ore 9:49). Non si registrano al momento danni a cose o persone.  

01/09/2019 02:23
Castelsantangelo sul Nera, il ragioniere comunale Alfredo Riccioni va in pensione

Castelsantangelo sul Nera, il ragioniere comunale Alfredo Riccioni va in pensione

Oggi, 30 agosto, è l’ultimo giorno di lavoro per il Responsabile del Servizio Finanziario del comune di Castelsantangelo sul Nera Alfredo Riccioni che dal 1° settembre 2019 sarà in pensione. L’Amministrazione ha organizzato una piccola cerimonia per salutare il dipendente comunale, nel corso della quale il sindaco Mauro Falcucci ha consegnato un Attestato di Benemerenza per i 42 anni di servizio. Presenti oltre al sindaco, l’assessore Marco Remigi e tutti i dipendenti comunali che hanno partecipato alla breve, ma significativa cerimonia per salutare il collega. Il sindaco, nel messaggio di commiato, ha ripercorso gli anni con i quali ha iniziato la collaborazione con Alfredo Riccioni, dal lontano 20 maggio 1990 fino al 25 maggio 2004 e dal 26 maggio 2014 ad oggi, 20 anni di stretta e intensa collaborazione dove ha richiamato la professionalità, la grande disponibilità, l’impegno e la collaborazione fornite nell’esclusivo interesse dell’Amministrazione e sempre pronto a dare un aiuto a tutti i cittadini, specialmente nei riguardi degli anziani. Mauro Falcucci ha voluto richiamare i drammatici momenti degli eventi sismici iniziati il 24/08/2016, ricordando anche quelli del 26/09/1996, dove Alfredo Riccioni non solo ha operato instancabilmente nel settore di competenza, ma ha partecipato sempre in prima fila a dare supporto e aiuto alla popolazione rivelandosi, causa il limitato numero di dipendenti, una preziosa risorsa. Al termine della cerimonia, il Sindaco nel rinnovare i sentimenti di gratitudine dell’Amministrazione e suoi personali, ha formulato i migliori auguri di un sereno pensionamento affinché la nuova “avventura” sia foriera di tante belle novità, ricca di interessi, affetti e meravigliose sorprese.  

30/08/2019 13:51
"2016-2019, Tre anni dopo". Castelsantangelo, Falcucci: "Volete far morire la montagna? Diteci la verità" (FOTO E VIDEO)

"2016-2019, Tre anni dopo". Castelsantangelo, Falcucci: "Volete far morire la montagna? Diteci la verità" (FOTO E VIDEO)

Solo 4 abitazioni agibili e ancora tante zone rosse. “Su circa 270 abitanti sono rientrate a casa solo 22 persone.116 sono gli occupanti delle Sae, 140 i cittadini che percepiscono il Cas e altre 60 persone sono ancora negli alberghi. Quattro pratiche di inagibilità B sono partite (una completata, una in attesa di completamento e due in atto) per quanto riguarda le E, queste non sono ancora iniziate”. A Castelsantangelo sul Nera, uno dei comune maggiormente colpiti dal sisma del 2016, la ricostruzione non è mai iniziata e la situazione è davvero drammatica. La rabbia del primo cittadino Mauro Falcucci si mescola alla speranza ma soprattutto alla volontà di sapere quale è il futuro di queste zone del Centro Italia: “Se vogliamo lasciar morire la montagna basta che ce lo dite ma almeno che ci sia sincerità. Se ho una malattia, devo sapere se può passare con l’aspirina o se sono destinato a morire.” “Il 5 settembre scade il bando europeo per i piani attuativi sulle perimetrazioni; lo abbiamo prorogato per un altro mese e contiamo di affidare a un gruppo di professionisti la redazione degli stessi iniziando così la prima e vera fase della pianificazione – spiega il sindaco -. Qui a Castelsantagelo sul Nera non c’è più nulla, è tutto completamente distrutto e le frazioni sono sparite. Senza contare la delicatezza del territorio sul piano dell’assetto idrogeologico: un fattore dal quale non possiamo assolutamente svincolare lo studio mirato volto alla ricostruzione.” “È ovvio che la ricostruzione poi deve avvenire in maniera partecipata e quindi partire dai piani attuativi sulla scorta delle microzonazioni fatte e degli approfondimenti che sono stati anche demandati al Commissario per la Ricostruzione; da lì si mettono insieme tutti i puzzle e si inizia a dire cosa si può fare e cosa non si può fare – osserva Falcucci -. Serve una pianificazione urbanistica puntuale che ci dica come, dove e se possiamo costruire. Per farle capire: se un professionista chiede di fare un approfondimento su una frazione, noi dobbiamo fermare tutto, procedere con uno studio insieme all’Usr che poi valuta il tutto. Da lì si invia la valutazione al Commissario, quest’ultimo decide, ci dà le risorse e, secondo la quantità dei finanziamenti, si attua la procedura amministrativa. Questo per farle capire che qui non se ne esce più fuori perché ci vogliono dei tempi biblici e la burocrazia ci uccide. Qui siamo morti perché il processo di desertificazione è ormai partito da tanto tempo.” “Per dare un futuro e spendere bene i soldi ci vogliono delle norme che siano di aiuto e che ci dicano che noi qui possiamo rimanere anche un domani – tuona il primo cittadino -. La legge 97 del 1994 sulle aree montane è completamente disattesa. Una legge speciale che consentiva alla Repubblica Italiana di emanare tanti decreti legislativi per tutelare queste zone che partono dal Piemonte e arrivano fino alla Sicilia. Una legge che non è mai stata applicata per carenza di emanazione di specifici decreti legislativi: se fosse andata in modo diverso forse la montagna italiana non avrebbe chiuse le scuole, i servizi e i punti sanitari. O questa legge la completiamo, la riscriviamo e andiamo avanti dando delle certezze, altrimenti diteci la verità.” “L’impostazione dei sisma ormai è partita male e nessuno la vuole toccare per ragioni di carattere politico: è un procedimento sbagliato e questo è noto a tutti. Se vogliamo che la montagna venga salvata dobbiamo dire che qui non si pagherà l’Imu sulle case, che ci saranno delle agevolazioni di carattere fiscale per le attività commerciali compatibili che vogliono investire e molto altro ancora – osserva Falcucci -. Se la vogliamo salvare dobbiamo porre le basi normative affinché tutti possano aspettare i 15 anni della ricostruzione. Non tanto per le nostre generazioni, che non lo ricorderanno, ma almeno per i nostri figli; altrimenti questa è la strategia della desertificazione accelerata.” “Ci vorrebbero ore per raccontare la nostra amarezza verso chi governa – prosegue il sindaco di Castelsantangelo -. Sentire il discorso del Presidente del Consiglio Conte di qualche giorno fa, che alla fine del suo intervento ha completamente dimenticato i terremotati, ci crea profonda rabbia. Non ci hanno lasciato soli ma è successo ben peggio, ci hanno completamente dimenticato e hanno dimenticato quella Carta Costituzionale che vale per tutti. Noi siamo pochi sì, ma stiamo soffrendo e a nessuno interessa perché il Centro Italia non conta nulla. Ciò che è certo è che continueremo a urlare fino alla fine ma non è di certo questa la strada per andare avanti.” “L’esperienza del passato non è servita a nulla e nessuno ha mai fatto una norma come si deve per il Centro Italia: è una vergogna farla? Hanno omologato il sisma dell’Emilia Romagna con questo del 2016 sbagliando completamente – prosegue Falcucci -. Non tutti i comuni sono uguali e soprattutto la terapia deve essere diversa in base alla malattia che viene diagnosticata. La nostra amarezza non è più sopportabile e non ne facciamo una questione di partito ma una questione di dignità e di diritti dei cittadini italiani che devono essere onorati da questa Repubblica.” “Almeno portiamo via le macerie, per permettere anche all'abitante dell'ultima casa in fondo alla via di poter andare a prendere quella fotografia o quel ricordo che per molti può essere insignificante ma per lui ha un valore affettivo inestimabile – ha concluso il primo cittadino -. La montagna la vogliamo far vivere o no? Questo noi lo dobbiamo sapere; a queste popolazioni deve essere detto se si vuole ricostruire o se vogliamo lasciarle morire. Tutti, dalla collina alla costa, devono ricordarsi che se la montagna viene desertificata i dissesti partono da qua. Se vogliamo fare delle norme apposite resteremo ma ce lo dovete dire con grande chiarezza e non farci spendere dei soldi che invece andrebbero solo a indebitare le generazioni future. Questo è il terremoto della mancanza del buonsenso dove tutti condividono ciò che dici, ti fanno fesso e poi non ci sono. Vanno bene tutte e due le scelte basta che ci venga detta la verità, altrimenti chiudiamo la partita: abbiamo il diritto di sapere quale è il futuro della montagna.”  

28/08/2019 09:35
Ricostruzione: in arrivo nuove 116 unità di personale per le Marche

Ricostruzione: in arrivo nuove 116 unità di personale per le Marche

Il Commissariato straordinario per la ricostruzione Piero Farabollini ha assegnato ieri le 200 unità di personale previsto dal decreto Sblocca cantieri. 116 sono quelle destinate alle Marche, 30 all'Abruzzo e 27 ciascuna a Lazio e Umbria. "L'accordo raggiunto per la ripartizione del personale destinato alla ricostruzione dal dl sblocca cantieri - commenta Farabollini - innesta linfa vitale nei processi istruttori e rappresenta un'ulteriore occasione per ribadire che la ricostruzione non prescinde dalla condivisione di intenti e risorse nel comune sforzo di dare risposte ai territori".

28/08/2019 08:35
Sisma, tre anni dopo. Falcucci alla RAI: "Totale e ingiustificata disattenzione per Castelsantangelo sul Nera"

Sisma, tre anni dopo. Falcucci alla RAI: "Totale e ingiustificata disattenzione per Castelsantangelo sul Nera"

Il Comune di Castelsantangelo sul Nera tre anni fa ha sfiorato la tragedia. Unico Comune della Provincia di Macerata colpito significativamente sin dal 24 agosto 2016, poi con gli eventi del 26 ottobre 2016 (epicentro di magnitudo 5,4 e 5,9) e quello distruttivo del 30 ottobre 2016 (sempre epicentro di magnitudo 6,5) catastroficamente distrutto. A parlare oggi, a distanza di tre anni esatti dalla prima scossa, è il primo cittadino Mauro Falcucci, che anche Picchio News ha incontrato nel suo viaggio "2016-2019, Tre anni dopo". "Rimane di quel giorno un grande spavento, la fuga dei tanti turisti, per lo più provenienti da Roma, e la mancata strage degli ospiti della casa di riposo coraggiosamente soccorsi la mattina del 24 agosto 2016 dalle prime persone che hanno raggiunto la struttura semidistrutta - ricorda il Sindaco -. Se non abbiamo pianto morti è solo grazie all’opera attenta di riqualificazione e miglioramento sismico fatte a seguito del terremoto del 1997. Ricordare quei momenti è straziante ma alla sofferenza si somma la rabbia perché ora come allora registro la totale assenza di attenzione per il comune che rappresento e, nel complesso, di tutto l’alto maceratese da parte del servizio televisivo pubblico." "Oggi non c’è stata la benché minima attenzione a chi, fin dal 24 agosto, ha registrato persone sfollate, paura e disagi. Costa un’enorme fatica ricordare all’opinione pubblica ed alla politica la grave realtà di comuni che hanno il 98% del patrimonio abitativo distrutto, cittadini ancora lontani dal paese natio e strutture ricettive che faticano a riprendersi - continua Falcucci -. Per non parlare delle principali arterie di comunicazione, ancora interrotte, che impediscono di fatto la ripartenza del turismo, volano dell’economia locale. Questo mio grido disperato è rivolto a chi, per missione, dovrebbe dar voce agli ultimi ed alle persone in grande difficoltà. In questo caso come in infiniti altri casi, la Rai ci ha dimenticato e questo comporta inesorabilmente prima la solitudine e poi l’oblio." "A tal proposito ho inviato una e-mail alle redazioni delle tre testate RAI e alla Direzione Generale denunciando la totale ingiustificata disattenzione e forte disappunto nel constatare che ancora una volta si sono avuti più collegamenti con territori che come noi non hanno avuto, per le ragioni anzidette, né feriti né decessi. Ho invitato la Direzione Generale Rai a voler intervenire affinchè il servizio pubblico destini pari attenzioni per quei territori che hanno subito lo stesso dramma pur non avendo una rilevanza mediatica che richiama attenzioni d’ascolto! Nella e-mail ho ricordato altresì che siamo un piccolo Comune Montano che nel lontano 460 nella Frazione di Nocria di Castelsantangelo sul Nera, una signora dal nome Abbondanza Reguardati ha dato alla luce San Benedetto (patrono d’Europa) e Santa Scolastica. Piccoli e dimenticati si, ma per fortuna non per la storia!".

24/08/2019 21:15
Taglio del nastro per la Strada Provinciale 96. Pettinari: "Un passo in avanti per il rilancio"

Taglio del nastro per la Strada Provinciale 96. Pettinari: "Un passo in avanti per il rilancio"

Procedono i lavori di ripristino delle strade nelle zone colpite dal sisma del 2016. Ieri pomeriggio è stata inaugurata la riapertura del tratto della strada provinciale 96 che collega il centro abitato di Pieve Torina alla frazione di Fiume e che conduce poi a Colfiorito.  Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del Governatore Luca Ceriscioli, del sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci, del Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari e dell’ingegnere Fulvio Soccodato dell’ANAS. Insieme a loro anche l’ingegnere della Provincia Alessandro Mecozzi, Fabrizio De Franciscis e Luca Cerato dell’ANAS, il parroco Don Candido Pelosi.  “Un territorio meraviglioso che da oggi si riprende un’infrastruttura in più. Numerose strade provinciali in questa zona erano interrotte, o del tutto o in modo parziale - afferma Pettinari - e ora le stiamo ripristinando quasi tutte: ogni collegamento che diventa di nuovo disponibile segna un passo avanti per il rilancio di queste zone, non si può pensare alla ricostruzione senza neppure avere le strade per accedere al nostro entroterra. Ci sono ancora strade chiuse come la “Ussita - Casali”, la “Castelsantangelo - Castelluccio” che apre sono nel fine settimana per permettere durante la settimana ai cantieri di procedere spediti con i lavori, e la “Frontignano - Castelsantangelo”. Queste strade devono essere riaperte il prima possibile e c’è tutto il nostro impegno. L’obiettivo si potrà raggiungere contando sull’attuale collaborazione tra enti locali, Provincia, Regione, il soggetto attuatore che è la Protezione Civile con l’ing. Soccodato, e la struttura ANAS”.  

02/08/2019 16:10
Mancata distribuzione dei giornali nell'area del cratere: Giancarli interroga la Giunta regionale

Mancata distribuzione dei giornali nell'area del cratere: Giancarli interroga la Giunta regionale

Mancata distribuzione dei quotidiani nell'area del cratere sismico. In un'interrogazione presentata questa mattina il consigliere regionale Enzo Giancarli chiede al presidente della Giunta regionale di valutare la possibilità che sia la Regione a finanziare il servizio. "Sappiamo quanto l'informazione sia un aspetto fondamentale di libertà e democrazia per i cittadini – afferma Giancarli –. Pertanto è indispensabile che, come stabilito anche dal secondo comma dell'articolo 3 della Costituzione italiana, venga rimosso qualsiasi ostacolo che possa limitare la libertà e l'uguaglianza dei cittadini e possa impedire il pieno sviluppo della persona umana". A lanciare l'allarme della mancata consegna di quotidiani e giornali in molte delle località colpite dal sisma del 2016, il Sindacato giornalisti marchigiani che ha segnalato, in particolare, i casi di Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Arquata del Tronto. "In questi territori – riprende Giancarli – molti dei residenti rimasti o delle persone che li frequentano sono anziani che generalmente utilizzano i tradizionali mezzi di informazione cartacei, che rappresentano, dunque, il principale strumento di conoscenza di quanto accade non solo a livello locale, ma anche nel nostro Paese e nel mondo. È noto, inoltre, che la viabilità in alcune zone continua ad essere piuttosto disagiata e comporta dei tempi di percorrenza più lunghi rispetto a quelli possibili prima del terremoto. Tutto questo, purtroppo, ha fatto sì che l'agenzia di distribuzione dei giornali in quest'area ritenesse non più remunerativo prestare il servizio. Un assenza di servizio – prosegue Giancarli – al quale ritengo, in questa situazione, possano e debbano porre rimedio le istituzioni pubbliche poiché il diritto all'informazione dei cittadini è garanzia di democrazia. Un cittadino informato, infatti, può elaborare proprie idee e posizioni, e quindi scegliere liberamente ogni qualvolta venga chiamato a decidere nel contesto della partecipazione democratica alla vita del Paese. Pertando tale diritto va assicurato anche laddove le regole economiche del libero mercato non permettono l'incontro fra la domanda e l'offerta. Per questo – conclude il consigliere – chiedo al presidente della Giunta regionale se è a conoscenza del problema e se non ritenga necessario compartecipare con risorse finanziarie della Regione Marche alla sua soluzione".

01/08/2019 13:47
Fondi del Ministero dell’Ambiente per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini: sul piatto oltre 3 milioni

Fondi del Ministero dell’Ambiente per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini: sul piatto oltre 3 milioni

Venerdì scorso, 12 luglio, si è svolto un incontro con i Comuni facenti parte del Parco Nazionale dei Monti Sibillini che ha avuto l’obiettivo di conoscere la disponibilità di ciascun ente in merito alla possibilità di interventi di efficientamento energetico del proprio patrimonio immobiliare nell’ambito del progetto del Ministero dell’Ambiente che finanzia lavori finalizzati alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è destinatario, insieme ad altri Parchi, di un importante finanziamento da parte del Ministero dell’Ambiente, pari a circa 3 milioni e 800 mila euro. All’incontro, tenutosi a Visso presso la sede del Parco, hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni di Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Montegallo, Pievetorina, Preci, Ussita e Valfornace. Durante il confronto è emersa l’attenzione e la disponibilità dei Comuni presenti sui temi dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili e, nel contempo però, l’indisponibilità di gran parte del patrimonio immobiliare pubblico a seguito degli eventi sismici.                            “Sono 760.000 euro i fondi destinati dal Consiglio Direttivo del Parco all’efficienza energetica del patrimonio comunale” sottolinea Alessandro Gentilucci, presidente pro tempore del Parco e sindaco del Comune di Pieve Torina, “una cifra importante che potrebbe innescare ulteriori effetti moltiplicatori e rendere questo scenario innovativo ancor più interessante poiché apre a prospettive di sviluppo del territorio in linea con quelle che sono le priorità del Parco”.  Entro il 23 luglio ciascun Comune potrà presentare le sue proposte progettuali che verranno valutate e discusse nel prossimo Consiglio Direttivo del Parco.  

19/07/2019 09:37
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