Nuova apertura per la strada provinciale 136 “Pian Perduto” tra Castelsantangelo sul Nera (MC) e Castelluccio di Norcia (PG). Come annunciato sette giorni fa, la Provincia di Macerata ha ordinato la riapertura temporanea al transito nei fine settimana.
Pertanto domani 29 giugno e domenica 30 giugno, il tratto stradale sarà aperto dalle ore 8 alle ore 21 a moto e auto. Sono esclusi bus e mezzi pesanti.
“Abbiamo dato disposizione alla polizia provinciale - dichiara il Presidente della Provincia Antonio Pettinari - di presenziare la strada interessata. Voglio ricordare che si tratta di un percorso dove ci sono cantieri in cui si lavora durante i giorni feriali, quindi è necessario prestare la massima attenzione e seguire la segnaletica”.
La riapertura di domenica 23 giugno ha fatto registrare un flusso notevole di mezzi che, molto probabilmente, si ripeterà fin dalla giornata di domani, data l’area di forte vocazione turistica.
La strada “Pian Perduto” sarà aperta tutti i sabati e tutte le domeniche, dalle ore 8 alle ore 21 per i mesi di luglio e agosto 2019; tutta la settimana dal 12 al 18 agosto 2019 dalle ore 8 alle ore 21; tutte le domeniche, dalle ore 8 alle ore 20 per i mesi di settembre ed ottobre 2019. Nei restanti giorni proseguono i lavori del cantiere.
La sinergia tra la SUAM (Stazione Unica Appaltante Regione Marche), il Comune di Castelsantangelo sul Nera e USR Marche ha prodotto, in appena tre mesi, la pubblicazione della gara con evidenza europea. Un risultato importante per un Comune catastroficamente colpito che fonda la sua ricostruzione sull’elaborazione dello strumento dei Piani Attuativi essenziale per dare concretezza e certezza sulla reale ricostruzione.
L’amministrazione comunale, guidata da Mauro Falcucci, nel manifestare soddisfazione per aver raggiunto quest’importante traguardo tecnico-amministrativo più volte auspicato e fortemente richiesto (determinante era l’assegnazione delle risorse), sottolinea ancora una volta che la variabile “tempo” ha un valore prioritario nella ricostruzione.
"Ricostruire, non vuol dire esclusivamente recuperare e restaurare le singole costruzioni danneggiate, bensì ha il più ampio significato di ripristinare e ripensare quel complesso di funzioni urbane, sociali, economiche che connotano un territorio - spiega il primo cittadino -. In tal senso la ricostruzione non è una mera replicazione delle strutture fisiche distrutte ma è anche una revisione necessaria della natura, della conformazione e dell’utilizzo del territorio. È evidente che un evento fortemente traumatico come un terremoto comporta delle modifiche permanenti alle realtà locali che non possono essere affrontate tramite una sola riproposizione pedissequa della situazione antecedente all’evento. In tal senso, la ricostruzione diventa anche una opportunità di ripensamento del territorio e di adeguamento dello stesso alle nuove esigenze.”
Con la procedura si avvia per la prima volta un appalto unico per la redazione del Piano Attuativo di Ricostruzione relativo alle 9 aree perimetrate (Loc. Capoluogo e 8 Frazioni) e della variante al vigente Piano Regolatore Generale, nel Comune di Castelsantangelo sul Nera, a seguito degli eventi sismici del 24 agosto e 26-30 ottobre 2016.
Il bando in oggetto era stato preparato prima della conversione del decreto sblocca cantieri e sullo stesso era stata acquisito il parere preventivo di ANAC. Nel frattempo e alla luce della conversione dello sblocca cantieri sono stati rivisti ed aggiornati gli atti in base alle novelle apportate al codice dei contratti dalla stessa legge di conversione e quindi riacquisto il parere ANAC. Gli atti di Perimetrazione riguardante la Località Capoluogo e le n.8 Frazioni sono stati approvati con relativi decreti da parte del Vice Commissario delegato per gli interventi di ricostruzione post sisma 2016 della Regione Marche in data 27/12/2017 (Primo Comune dell’intero cratere).
L’appalto è costituito da un unico lotto poiché:
- il livello di danneggiamento dell’edificato è uniforme all’interno di tutte le nove aree perimetrate ove si riscontra indistintamente una distruzione pressoché totale;
- si intende promuovere una strategia programmatica unitaria all’intero territorio mediante scelte giustificate dalla medesima impostazione progettuale al fine di evitare situazioni disorganiche e disomogenee;
-le condizioni al contorno, intese come problematiche di natura geomorfologica e idraulica risultano ricorrenti in più aree perimetrate;
- riduzione dei tempi in conseguenza dell’espletamento di un’unica procedura di affidamento piuttosto che di molteplici procedure;
- semplificazione dell’attività di coordinamento della progettazione grazie all’unicità del soggetto con cui risulterà necessario interfacciarsi, con conseguente riduzione dell’onere relativo all’attività di coordinamento stessa;
- omogeneità e coerenza di approccio e di pianificazione per l’intero territorio comunale. L’importo a base di gara è pari a € 329.251,26 , al netto di oneri previdenziali e assistenziali e IVA.
L’appalto è finanziato tramite i fondi di cui al Decreto del Commissario Straordinario per la Ricostruzione nei territori interessati dal sisma n. 98 del 21/03/2019, con il quale è stato autorizzato il trasferimento dei fondi per l’attività di pianificazione delle perimetrazioni dei centri e nuclei di particolare interesse che risultano maggiormente colpiti dagli eventi sismici a far data del 24 agosto 2016 ricadenti nel territorio del Comune di Castelsantangelo sul Nera.
Le prestazioni oggetto dell’appalto devono essere eseguite nel termine complessivo di n. 180 (centottanta) giorni, decorrenti dal verbale di avvio dell’esecuzione delle prestazioni (ovvero il minor tempo offerto in sede di gara).
Sono ammessi a partecipare alla gara i professionisti iscritti nell’elenco speciale dei professionisti di cui all’art. 34 del D.L. n. 189/2016 e ss.mm.ii
Il gruppo di lavoro a cui sarà affidato l’incarico per lo svolgimento dei servizi di cui all’oggetto non potrà comunque essere inferiore a n. 12 unità con comprovate esperienze nei diversi settori.
Il sopralluogo sul territorio Comunale oggetto di Pianificazione Attuativa con particolare attenzione al Capoluogo e alle n.8 Frazioni è obbligatorio. La selezione avverrà sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il plico telematico per la partecipazione alla gara in oggetto, contenente tutta la documentazione prevista dal presente disciplinare di gara, dovrà pervenire mediante utilizzo della piattaforma, a pena di esclusione, entro le ore 10:00 del giorno 02 agosto 2019. La prima seduta pubblica avrà luogo il giorno 02 agosto 2019, alle ore 12:00.
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Tramite un comunicato stampa congiunto il sindaco di Castelsantangelo sul Nera e l'assessore regionale Angelo Sciapichetti hanno relazionato sulla Conferenza Programmatica convocata dalla Regione Marche ai fini dell’adozione definitiva del Progetto di Variante del Piano di Bacino del fiume Tevere – VI° stralcio funzionale per l’Assetto Idrogeologico – PAI:
"Giovedì 20 giugno alle ore 11:00 presso la sede del Comune di Castelsantangelo sul Nera, si è svolta la Conferenza Programmatica convocata dalla Regione Marche, ai fini dell’adozione definitiva, del Progetto di Variante del Piano di Bacino del fiume Tevere – VI° stralcio funzionale per l’Assetto Idrogeologico – PAI e per l’espressione del parere di competenza di cui all’art. 1 bis, comma 3° della Legge 11/12/2000, n. 365, - art. 68 del D.Lgs 152/2006.
L’obiettivo e il contenuto dell’incontro richiamati all’art. 68 commi 3 e 4 del D.Lgs 152/2006, sono stati relazionati dall’ Ing. Stefania Tibaldi, Dirigente Tutela delle Acque e Difesa del Suolo e della Costa della Regione Marche e dall’ Ing. Carlo Ferranti, Dirigente Ufficio Piani e Programmi dell’Autorità di Distretto Idrografico dell’Appennino Centrale. All’incontro hanno partecipato tutti i rappresentanti degli Enti interessati all’ambito del Bacino Idrografico del Fiume Tevere.
Durante la riunione ci sono stati diversi interventi da parte dei rappresentanti degli Enti partecipanti, che a vario titolo hanno espresso preoccupazioni circa i tempi per l’adozione definitiva del Piano. Presente anche il Direttore dell’USR Marche Ing.Cesare Spuri il quale ha manifestato preoccupazione evidenziando il mancato dialogo con la situazione emergenziale che non ha tenuto in debito conto della destinazione di significative risorse economiche per la realizzazione di interventi tesi a ridurre e mitigare il rischio Idrogeologico.
A conclusione della Conferenza programmatica, il Sindaco del Comune di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci e l’Assessore Angelo Sciapichetti della Regione Marche, al fine di anticipare i tempi dell’adozione dell’intero PAI, hanno proposto al Dirigente dell’Autorità di Distretto di estrapolare uno stralcio funzionale del PAI Bacino del fiume Tevere, mirato per i tre Comuni (Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera) maggiormente interessati alle Prescrizioni idrogeologiche ed urbanistiche, che recepisca in via straordinaria ed emergenziale, le reali condizioni di criticità dei predetti territori Comunali.
A tal proposito hanno trasmesso al Commissario di Governo per la ricostruzione nei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016, Prof. Piero Farabollini, una nota congiunta nella quale chiedono al Commissario di porre in essere, attraverso strumenti di propria competenza, ogni azione volta a ridurre al massimo i tempi consentendo così agli stessi di acquisire quanto prima un unico strumento pianificatorio che racchiuda tutte le informazioni e prescrizioni necessarie per una corretta e rapida ricostruzione".
È prevista domenica 23 giugno la riapertura della strada provinciale 136 “Pian Perduto” tra Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Castelluccio di Norcia (Perugia). La Provincia di Macerata, accertato il ripristino delle condizioni di sicurezza, in particolare dei tratti dove operano gli operai nei cantieri allestiti, ha ordinato la riapertura temporanea al transito.
Questa mattina si è tenuto un ultimo sopralluogo di verifica e domani, sabato 22 giugno, saranno effettuati gli ultimi interventi per riaprire questo collegamento gravemente danneggiato dai sismi del 2016, ma di fortissima vocazione turistica con un considerevole afflusso di visitatori durante i mesi estivi, e in particolare in questo periodo della fioritura delle lenticchie.
Il tratto di strada interessato, fino al confine con l’Umbria, sarà vigilato dalla ditta appaltatrice dei lavori con il proprio personale, soprattutto nei tratti più impervi, e dei controlli saranno effettuati anche dalla polizia provinciale, su disposizione del Presidente della Provincia Antonio Pettinari.
Le giornate di apertura decise, oltre a domenica 23 giugno, sono: tutti i sabati e tutte le domeniche, dalle ore 8 alle ore 21 per il restante mese di giugno e per i mesi di luglio e agosto 2019; tutta la settimana dal 12 al 18 agosto 2019 dalle ore 8 alle ore 21; tutte le domeniche, dalle ore 8 alle ore 20 per i mesi di settembre ed ottobre 2019. Nei restanti giorni proseguono i lavori del cantiere.
“L’obiettivo della nostra Amministrazione - dichiara Antonio Pettinari, Presidente della Provincia di Macerata - è accelerare il più possibile i lavori, anche perché sono quasi passati tre anni dai fenomeni sismici. È importante garantire l’apertura del tratto stradale nei fine settimana in cui il cantiere non lavora, per dare opportunità alle comunità di riprendere, anche se lentamente, un ritmo di vita normale, soprattutto dal punto di vista economico e sociale. Tutto deve avvenire nella massima sicurezza, per la tutela dei cittadini, degli automobilisti e dei motociclisti: ecco perché non abbiamo adottato il provvedimento di apertura fino a quando non siamo stati sicuri della completa sicurezza”.
Produrre salumi e insaccati a Castelsantangelo sul Nera in un lembo di terra dove intorno ci sono montagne, boschi e corsi d’acqua, non è mai stato facile. Non lo è stato soprattutto dopo i terremoti del 2016 quando a novembre, Gregorio, Giulio, Maria ed Eleonora hanno dovuto lasciare il loro paese, il laboratorio e il punto vendita per essere ospitati per la produzione a Monte San Vito e risiedere per oltre un anno e mezzo fuori dal loro ambiente. Come tutte le storie, i traguardi non sono mai facili da raggiungere.
Nell’agosto 2018, la delocalizzazione della Norcineria è terminata e dopo aver supportato il punto vendita di Campocavallo di Osimo, i norcini sono tornati a casa, a Castelsantangelo sul Nera. Ecco che i 30 anni da festeggiare da parte della Norcineria Alto Nera hanno un valore forte, come è chi non si arrende nonostante tutto sembra andare nella direzione opposta, nonostante le strade chiuse e una ricostruzione post sisma che stenta a partire. La Norcineria Alto Nera non è mai stata sola nel percorso, nemmeno quello più difficile. Maria si commuove ancora ricordando la disponibilità dei Vigili del Fuoco dopo la scossa del 30 ottobre a mettere in salvo una buona parte della produzione conservata nel laboratorio di stagionatura. Gregorio ricorda le numerose telefonate ricevute dai clienti sparsi in tutta Italia per sapere come stavano dopo le forti scosse. Giulio ed Eleonora sentono ancora l’affetto che c’era in chi acquistava un ciauscolo per dimostrare vicinanza.
Oggi l’attività di produzione e vendita continua in tutte le Marche ed è stata potenziata con l’attivazione della vendita online, grazie alla quale è possibile ordinare prodotti come il ciauscolo Igp o il salame senza conservanti come quello di una volta, oppure la “Cardosella”, una salsiccia aromatizzata con le scorze di arancia che omaggia il Monte Cardosa che spicca a Castello (così viene chiamato il paese Castelsantangelo sul Nera da chi lo abita o lo frequenta assiduamente). Prosegue senza sosta anche il lavoro di tutta la squadra di norcini che domenica prossima vogliono festeggiare il traguardo dei 30 anni con una giornata di festa “Il giorno del ciauscolo. Finalmente a casa!”.
Si comincia alle 10,00 con la dimostrazione della produzione del formaggio da parte del mastro casaro Giuliano. Alle 12,00 ci sarà la tradizionale consegna del premio “Ciauscolo d’oro”, ideato da Giorgio Lorenzetti e rivolto a chi sta promuovendo la conoscenza dell’insaccato tipico marchigiano. Molti gli invitati alla tavolata dei “Ciauscolanti” prevista per le 13,00. Alle 16,00 la Norcineria alto Nera continuerà ad offrire i suoi prodotti al “Ciauscolo party”, seguito poi dall’elezione di “Miss ciauscolo” e “Lady simpatia”. Non mancheranno bruschette per i presenti allietati dalla musica del gruppo “Strada Secondaria”. Gli organizzatori invitano gli ospiti ad indossare qualcosa di rosso, di buon auspicio per la festa. Sarà una giornata di condivisione per tutto il paese, per i clienti e per i fornitori dell’azienda. Gregorio, Giulio, Maria ed Eleonora, titolari della Norcineria Alto Nera, i 30 anni di attività li potevano festeggiare solo in un luogo, quello che li ha visti nascere e crescere: Castelsantangelo sul Nera, per loro sempre Castello.
Questa mattina presso la Sede del COC di Castelsantangelo sul Nera, si è svolto un incontro tra il l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Mauro Falcucci, l’ASSM SpA rappresentata dall’AD Dott. Graziano Natali e l’Ing. Michele Cartechini, presente anche l’Ing. Marco Rinaldi Direttore di Esercizio degli Impianti, sono state poste le basi per l’affidamento della gestione degli Impianti per la prossima stagione invernale.
Tutto ciò, ovviamente, sarà subordinato alla fruibilità della rete viaria i cui lavori sulla SP 136 e SP 156 sono in corso in considerazione della loro pianificata apertura per il prossimo inverno.
La sinergia tra i due Sindaci Falcucci e Pezzanesi, condivisa dal Presidente e intero CDA di ASSM SpA, il cui proficuo rapporto è iniziato nel 2015 quando il Comune di Castelsantangelo sul Nera ha affidato alla Società pubblica la gestione del il Servizio Idrico Integrato, ha determinato un accordo che non solo unisce i territori interni, ma soprattutto rafforza l’importanza della Montagna e delle sue risorse specialmente in questo momento delicatissimo post sisma sotto il profilo umano ed economico.
Manifesta soddisfazione per l’accordo raggiunto che, come detto, ha di fatto unito i territori tra due Comuni terremotati, pur nelle significative differenze demografiche.
Con l’auspicio che tale rapporto di concreta collaborazione possa essere di esempio affinché il comprensorio acquisisca il giusto ruolo e peso politico anche se consci che le promesse di ”non vi lasceremo soli” diventino da subito formali impegni da parte del Governo non può più essere disattesa.
La variabile “tempo” non può più disattesa perché ciò significherebbe, a distanza di tre anni dai catastrofici eventi, nascondere la verità sul futuro che rischia di essere solo nefasto.
Avanzano i lavori di ripristino e messa in sicurezza della strada provinciale 136 “di Pian Perduto” tra Castelsantangelo sul Nera (MC) e Castelluccio di Norcia (PG), una delle più colpite dal sisma.
Anche per quest’anno Anas (Gruppo FS Italiane) - che ha progettato e sta realizzando i lavori in qualità di Soggetto Attuatore di Protezione Civile - ha condiviso con gli Enti locali l’obiettivo di consentire un’apertura limitata e in modalità provvisoria durante la stagione estiva. A tale scopo, questa mattina si è svolto un sopralluogo congiunto alla presenza di Anas (Soggetto Attuatore di Protezione Civile e del MIT), del Sindaco del Comune di Castelsantangelo, del Presidente della Provincia di Macerata e del Presidente dell’Ente Parco dei Monti Sibillini.
Nel dettaglio, la strada sarà aperta al traffico dalle 8:00 alle 21:00 nei fine settimana da fine giugno a fine agosto nonché per l’intera settimana di Ferragosto e nelle domeniche da metà giugno a fine ottobre, con circolazione regolata a senso unico alternato.
Questa soluzione, pur obbligando a sospensioni temporanee degli interventi con conseguente allungamento dei tempi di completamento, consente di garantire i collegamenti dei centri abitati e delle aree di interesse turistico, compresa la fioritura del Piano Grande, contribuendo anche alla ripresa economica delle zone colpite.
I lavori in corso
Tra agosto 2016 e gennaio 2017 il sisma ha causato danni profondi compromettendo la stabilità della carreggiata per un’estensione di oltre 9 km e causando l’instabilità geologica dei versanti a monte della strada.
I complessi lavori di ripristino riguardano nel dettaglio 15 interventi di consolidamento del corpo stradale, stabilizzazione dei versanti e opere di protezione per un valore complessivo di 14,4 milioni di euro. Lungo il tratto sono operative contemporaneamente quattro imprese specializzate.
Per velocizzare le operazioni e riuscire nell’obiettivo di riaprire in estate, Anas ha fatto intervenire nei mesi scorsi una speciale macchina perforatrice da 60 tonnellate, che ha richiesto un trasporto eccezionale lungo le strade di montagna.
Nell’ambito delle operazioni di stabilizzazione dei versanti Anas sta infatti realizzando oltre 800 pali interrati di cemento armato che arrivano alla profondità di 12 metri, sia su roccia che su terra. Le perforazioni richiedono un tempo variabile da 2 a 4 ore ogni foro, a seconda del materiale.
L’esecuzione dei lavori è fortemente condizionata dal meteo e dalle temperature che, in questa zona, consentono la regolare esecuzione di gran parte delle lavorazioni soltanto tra marzo e ottobre.
L’ultimazione dei vari interventi è prevista tra l’autunno di quest’anno e gennaio 2020, compatibilmente con il meteo e con le esigenze di apertura provvisoria dell’itinerario durante l’estate.
Dalla lista vincitrice alle ultime consultazioni elettorali con candidato sindaco Mauro Falcucci, sono stati individuati il vicesindaco, Sandro Riccioni, caposquadra dei vigili del fuoco e Marco Remigi, dipendente società settore alimentare, esterno alla lista e già membro della passata amministrazione. Sono state assegnate le deleghe operative ai membri della giunta e gli ambiti di competenza ai consiglieri comunali.
Il sindaco Mauro Falcucci, difronte alla nuova squadra, ha ricordato che la sua sarà un’azione volta alla continuità dell’opera intrapresa e al passaggio di consegne verso colore che rappresenteranno il futuro di Castelsantangelo sul Nera.
La priorità sarà la ricostruzione e la ricerca di interlocutori istituzionali che potranno individuare tutti gli strumenti normativi utili a facilitare la riprogettazione dell’intero tessuto abitativo. Al contempo il ripristino delle principali vie di comunicazione e delle attività turistico ricettive potranno e dovranno rappresentare il volano della ripartenza auspicata e necessaria per trattenere la popolazione più giovane.
Particolare attenzione andrà dedicata alla progettazione ed alla realizzazione delle grandi opere pubbliche in itinere e in fase di progettazione.
In ultimo ma non ultimo, il convincimento e la progettualità volta ad attrarre imprenditori etici e coraggiosi per creare nuove opportunità di lavoro sul territorio.
A breve verrà convocato il consiglio comunale dove verranno formalizzate cariche ed incarichi per dare piena operatività alla nuova amministrazione.
Mauro Falcucci, con la lista Impegno Civico, si riconferma sindaco di Castelsantangelo sul Nera con il 66,86% di voti. Valentina Remigi (Per Castello) ha collezionato il 19,19% di preferenze mentre Loredana Remigi (Rinascita delle Torri) il 13,95%.
Valentina Remigi, poco più che quarantenne, con una lunga esperienza nella pubblica amministrazione, è il candidato sindaco di della lista civica “Per Castello" di Castelsantangelo sul Nera.
La Remigi riunisce attorno a sè un gruppo di persone con diverse esperienze lavorative e sociali, fortemente motivate e determinate a riqualificare e a far rinascere il comune di castello. Della sua squadra fanno parte: Ceccarelli Felice Cianconi Anna Di Gió Pietro Claudio Marinelli Valentina Perugini Patrizia Polidori Augusto Tarragoni Anna.
Sono state le zone a cavallo tra Marche e Umbria colpite dai recenti terremoti di grande intensità a ospitare il nuovo campo di addestramento di Rescue Drones Network destinato a sperimentare l’impiego dei droni a supporto delle attività di soccorso su macerie. Il Network di recente costituzione e con sede a Piacenza, rappresenta la prima rete strutturata al mondo di professionisti del mondo dei droni che mettono volontariamente a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni le loro competenze e le attrezzature necessarie per affrontare in modo più efficace le diverse situazioni di emergenza.
L’obbiettivo di questa intensa due giorni era quello di sperimentare procedure innovative di intervento in aree colpite da eventi sismici, in particolar modo per l’aerofotogrammetria d’emergenza e la ricerca di persone nelle aree colpite. Uno dei problemi rilevanti in caso di medio-maxi emergenza è quello dell’enorme difficoltà ad avere tempestivamente informazioni sull’estensione dell’area colpita, sull’entità sommaria dei danni, sui percorsi stradali disponibili per le squadre di soccorso e sulle aree destinate alla movimentazione degli elicotteri e all’allestimento dei posti medici avanzati. Quando non sono più disponibili le infrastrutture di comunicazione telefonica e viaria tutto questo diviene ancora più complicato con la conseguenza che non si hanno informazioni attendibili per decidere chi mandare, dove mandarlo e dove farlo transitare sino a che non si prende contatto visivo diretto con l’evento. Il progetto di RDN per l’aerofotogrammetria d’emergenza tende proprio ad effettuare rilievi a mezzo droni per fornire in breve tempo ai centri di comando e controllo modelli bi e tridimensionali che consentano di cambiare significativamente l’esito dei soccorsi che possono divenire, così, più mirati ed efficaci.
Un progetto ambizioso ma estremamente complesso da attuare, non tanto per difficoltà di tipo aeronautico quanto perché occorre una pianificazione attenta in presenza di parecchie variabili e senza che esista letteratura consolidata su cui basarsi. Ecco quindi che piloti di droni e altri volontari – in arrivo da diverse regioni italiane - si cono concentrati nella giornata di sabato a studiare con attenzione le diverse problematiche rilevate dall’esperienza, affrontando un caso concreto nell’area di Campi di Norcia (uno dei tanti paesi fantasma); a seguire sono stati effettuati alcuni rilievi sull’area per testare le procedure di volo studiate appositamente per le attività di soccorso.
Nella giornata di domenica i volontari di RDN si sono spostati a Castelsantangelo sul Nera dove sono confluiti altri volontari del gruppo di Protezione Civile dello stesso comune, del gruppo cinofilo di Jesi, del CB Club Maceratese e della Croce Rossa di Visso, nonché la Polizia locale del posto. Destinataria delle operazioni di ricerca congiunta è stata la frazione di Norcia dove si è testata innanzitutto l’integrazione dei diversi attori impegnati nel soccorso: i droni di RDN hanno dapprima effettuato la ricerca dall’alto di persone sia tra le macerie reali che nelle aree limitrofe, impiegando anche termocamere per l’individuazione di persone in vita. I coordinatori delle unità cinofile hanno così potuto vedere sugli schermi dell’Unità mobile del gruppo CB maceratese le immagini in diretta dai droni in modo da poter avere indicazioni su dove muoversi con maggior sicurezza e da seguire puntualmente le unità di terra che perlustravano l’area.
Un grande aiuto dall’alto anche per il personale sanitario della CRI che sempre attraverso i monitor remoti ha preso contatto visivo con le persone da soccorrere, comunicando con loro attraverso i megafoni a bordo degli stessi droni. Sempre le immagini ad alta definizione hanno consentito di valutare il percorso da compiere per raggiungere le persone da soccorrere, un supporto che – considerando che ci si doveva muovere in zone di difficile accesso – diventa insostituibile per ridurre i tempi di intervento e garantire un adeguato livello di sicurezza alle squadre di terra.
L’Unità Mobile di Controllo di RDN ha garantito il coordinamento in sicurezza via radio di voli anche contemporanei e l’interconnessione con i diversi gruppi di soccorso impegnati sull’area. Messa alla prova la piattaforma tecnologica realizzata da RDN, proiettata su mega screen, dove era possibile vedere in tempo reale sulla mappa la posizione dei droni impegnati nelle operazioni insieme alle informazioni sullo spazio aereo, sui voli commerciali nella zona, sul vento, sulle precipitazioni in atto, sui fulmini, su incendi attivi, ecc.
Molta attenzione è stata data alla questione della sicurezza con la sperimentazione dei comportamenti da tenere in caso di avaria durante i voli, coinvolgendo tutto il personale presente nell’area operativa. Come sempre uno degli aspetti più qualificanti è proprio quello dell’interscambio formativo e informativo delle diverse componenti del sistema di soccorso: per questo i gruppi intervenuti hanno evidenziato come sia irrinunciabile imparare a parlare la stessa lingua, conoscere esigenze e potenzialità degli altri attori per valorizzare le competenze e gli equipaggiamenti di ogni risorsa in campo.
La soddisfazione per i test effettuati è stata tanta da parte di tutti i gruppi ed ognuno ha tratto spunti interessanti per migliorare nel percorso di addestramento, il tutto condito dall’auspicio condiviso di continuare anche localmente con momenti di formazione e sperimentazione congiunta che saranno a beneficio dell’intera collettività.
Si è tenuto nella giornata di ieri, 12 aprile, presso la struttura polifunzionale sala “Livo” del Comune di Castelsantangelo sul Nera, la tavola rotonda promossa dal sindaco Mauro Falcucci.
Nella presentazione sono state illustrate al pubblico le finalità e gli obiettivi dell’iniziativa concernente la progettazione degli interventi di adeguamento, potenziamento e sviluppo delle infrastrutture tecnologiche e logistiche sciistiche; delle infrastrutture e degli impianti per l’accumulo e la distribuzione delle risorse idriche in quota necessarie alla riduzione del rischio siccità, all’innevamento straordinario delle piste, dei pascoli e delle aree per uso agricolo, nonchè delle esigenze per scopi di estinzione incendi boschivi; di collegamento stradale nel sito e con i centri comunali.
L’iniziativa, tesa allo sviluppo sostenibile dell’intera area montana e pedemontana dell’appennino, fa seguito alla delibera di Giunta Comunale n°4 del 26 febbraio 2016 resa inattuata per i noti eventi sismici e trae nuovo impulso dalla mozione n°303 del 20 ottobre 2017 votata all’unanimità dall’assemblea legislativa della Regione Marche per il “rilancio delle aree colpite dal terremoto a sostegno concreto per lo sviluppo economico, turistico, naturalistico, dei bacini sciistici di Frontignano-Bolognola-Monte prata”.
Alla tavola rotonda di presentazione della proposta hanno partecipato, oltre al sindaco Falcucci, Angelo Sciapichetti, assessore all’ambiente della Regione Marche; Mirella Gattari, presidente Confederazione Italiana Agricoltori Marche; Giovanni Bernardini, Presidente Copagri Marche; Alfonso Russi, esperto in materia VIA (Valutazione Impatto ambientale), Alessandro Rossetti, funzionario tecnico dell’Ente Parco e Leonardo Animali, in qualità di opinionista. Ha svolto il ruolo di moderatore il giornalista del Corriere della Sera Mario Sensini.
Dopo i saluti ed i ringraziamenti, il sindaco ha sinteticamente illustrato i contenuti della proposta, concernente in particolare la realizzazione e l’impiego delle risorse messe a disposizione dalla CIA Marche e dalla Copagri Marche, evidenziandone le finalità e la necessità per lo sviluppo complessivo dell’ambiente e degli insediamenti antropici, nel pieno rispetto dei vincoli legislativi in materia di compatibilità con l’eco sistema e delle regole democratiche che sovraintendono le azioni di governo e di amministrazione, in sintonia ed in piena condivisione con gli orientamenti e le indicazioni evidenziati dal confronto con i vari soggetti interessati e con l’intera popolazione.
Sono stati, pertanto, acquisiti e recepiti gli interessanti e preziosi contributi di esperienza e competenza dei relatori e quelli, in particolare, del V.Presidente delll’Ente Parco Alessandro Gentilucci, dei consiglieri regionali Elena Leonardi e Sandro Bisonni.
Il sindaco Mauro Falcucci ha quindi assicurato che, nel breve, formalizzzerà l’incarico ad un apposito gruppo di lavoro, costituito da personale qualificato ed esperto, per la redazione di un progetto preliminare di ampio respiro, nel quale siano considerate al meglio e nel rispetto delle leggi vigenti, le risorse messe a disposizione dalla CIA Marche e dalla Copagri Marche.
Ha chiuso i lavori, dopo il dibatttito ed il confronto dei qualificati e autorevoli soggetti intervenuti alla tavola rotonda, l’assessore Sciapichetti, che ha ringraziato tutti gli intervenuti per il fattivo contributo fornito per il buon esito della importante iniziativa assunta dal sindaco Falcucci ed ha espresso l’auspicio che in tempi rapidi si proceda all’attuazione di quanto necessario, dal punto di vista tecnico e procedurale, per la concreta realizzazione degli interventi illustrati evidenziati nella sopra citata mozione dell’assemblea regionale, nello spirito dei provvedimenti di carattere generale già adottati, in particolare, il ppes approvato con delibera n°21 del 26/04/2001; i piano del parco, approvato con delibera n° 59 del 18/11/20012; il 2° piani oo.pp. ord.56; il pnms comune di Ussita; ordinanza commissario n°47 del 11/01/2018.
Lieve intensificamento dello sciame sismico negli ultimi sei giorni in provincia di Macerata. Sono state in totale sette le scosse di terremoto avvertite nel nostro territorio negli ultimi sei giorni (da martedì 19 a lunedì 25 marzo 2019, ndr) con magnitudo superiore a 2.0 (soglia minima avvertibile dall'uomo, ndr), come riporta l'Istituto Nazionale di Geofisca e Vulcanologia.
Di queste scosse cinque sono state registrate a Castelsantangelo sul Nera, mentre la più intensa si è verificata a Serravalle di Chienti (2.7) alle 03:33 di questa notte.
Come riporta il sito CentroMeteoItaliano.it, la scossa è stata avvertita in un raggio di 30 chilometri dal punto di massima intensità strumentale. Si tratta dello sciame sismisco più frequente nel breve periodo degli ultimi 90 giorni nella nostra provincia, seppur di lieve intensità.
Il Cosmari sospende la raccolta delle macerie nei Comuni del cratere. La decisione arriva a seguito dell'apertura delle indagini da parte del Tribunale di Macerata sul Direttore generale del Cosmari Giuseppe Giampaoli a seguito della presenza di amianto nelle macerie del terremoto, trattate e riutilizzate anche per le basi delle casette ma anche come massicciata delle strade.
Nel corso di una conferenza stampa, il Presidente Marco Graziano Ciurlanti e lo stesso Direttore generale Giuseppe Giampaoli hanno comunicato di sospendere cautelativamente la gestione dei Siti di Deposito Temporaneo di Tolentino (MC) e Monteprandone (AP), con la richiesta al soggetto attuatore del Sisma e alla Regione Marche, che mediante l’ausilio dei propri organi tecnici, procedano, con la massima urgenza, a verificare la conformità e l’adeguatezza delle procedure di gestione fino ad oggi adottate da Cosmari. Ciò comporta la sospensione di tutte le attività di raccolta, trasporto e selezione di macerie del cratere marchigiano.
L’attività riprenderà solo ed esclusivamente nel momento in cui saranno chiarite le questioni sollevate.
La decisione assunta dal Cosmari pur sofferta, per i disagi che si potranno verificare in questa delicata fase post sisma, era comunque doverosa stante la necessità di acclarare e garantire la corretta operatività della gestione integrata delle macerie.
Secondo Giampaoli la presenza di amanto sarebbe stata nota a tutti sin dall'inizio per via delle moltissime abitazioni che nell'alto maceratese presentano ancora delle componenti di questo materiale: "Nella provincia di Macerata ne abbiamo tolto ben 38 tonnellate - spiega Giampaoli - più di tutte le altre regioni del Centro Italia colpite dal sisma e più delle altre province marchigiane interessate. Ce n’è purtroppo tanto, canne fumarie e serbatoi erano ancora in amianto, specie nelle aree interne”.
Il problema sorge da un problema interpretativo della normativa: la norma 189 sulla ricostruzione e la norma 152 in materia di rifiuti sarebbero confliggenti. Mentre nel primo caso si fa riferimanto ad una selezione visiva delle materie sempre effettuata dal Cosmari (la quantità di amianto trovata nelle macerie risulta modesta, ndr), nel secondo si afferma come la presenza di amianto non debba superare lo 0,1 per cento.
La notizia è stata accolta come un'ulteriore tegola sulle speranze di ricostruzione da parte del sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci: “Capisco che le norme vadano rispettate, sappiamo tutti che l’amianto è delicatissimo, però coloro che scrivono le norme devono affrontare questo problema insieme a tutti gli enti preposti. Questo significa paralizzarci ulteriormente, la norma va assolutamente sistemata perché così è un ulteriore dramma, una mannaia”.
Le dichiarazioni del sottosegretario con delega alla ricostruzione Vito Crimi (leggilo qui), secondo cui la ricostruzione nei comuni del centro Italia devastati dal sisma del 2016 non avverrà secondo la formula 'come era dove era', ha provocato la reazione immediata del sindaco di Castalsantangelo sul Nera.
Il primo cittadino ha definito "allarmante" e "troppo generico" il discorso dell'esponente del Movimento Cinque Stelle: "La gente legge queste cose - dice all'ANSA - e poi si precipita a telefonare a noi".
Falcucci, insieme ai colleghi di Muccia, Arquata e Montegallo, deve ancora risolvere il problema delle perimetrazioni. "Proprio in questi giorni - dice - abbiamo scritto un'altra lettera al commissario, chiedendo un incontro".
Fonte: ANSA Marche
In un'intervista rilasciata ai microfoni di Rai Radio Uno nella trasmissione "In Viva Voce" il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci ha nuovamente segnalato la situazione di stallo nella quale continuano a trovarsi le città colpite dal terribile terremoto che ha squassato il centro Italia nel 2016.
Il problema resta lo stesso, la mancanza di azioni concrete: "Dopo due anni e mezzo siamo immobili. Siamo fermi da quando è stato nominato il nuovo commissario Piero Farabollini per una serie di ragioni che abbiamo evidenziato, non è questo il modo di andare avanti. Ci sono dei decreti e delle ordinanze, non è più il tempo delle attese: bisogna dirsi la verità".
"Le promesse sono rimaste tali. Le risorse non vengono stornate dal 12 di dicembre, quando noi sindaci abbiamo fatto un incontro con il commissario Farabollini: se non ci arrivano le risorse per dare corso alle perimetrazioni per la predisposizione e la stesura di piani attuativi - prosegue Falcucci - non è possibile fare l'atto amministrativo che richiederebbe altro tempo per approfondimenti di carattere idrogeologico".
LE FUTURE GENERAZIONI - "L'Appennino centrale era già un'area disagiata di per sè, dove la desertificazione da tempo era iniziata. La tendenza può essere invertita soltanto con delle certezze future, come l'esenzione del pagamento dell'Iva in questi territori per 20/30 anni. Se noi avessimo delle certezze normative, la speranza verso le future generazioni poggerebbe su basi solide altrimenti il territorio finisce con l'amore di coloro i quali sono in vita".
Ecco il link dal quale poter ascoltare l'intervista: clicca qui
Online il giorno della vigilia di Natale.
È il video girato qualche giorno fa a Castelsantangelo sul Nera, un video semplice, leggero, che esplode nello stomaco di chi lo vede, frutto della collaborazione tra la produzione ed il comune di Castelsantangelo sul Nera.
Vittorio Cogliati Dezza lo ha definito "Bellissimo: suggestivo e massacrante, una dichiarazione poetica del fallimento dell'intero sistema paese".
Nasce da un'idea di Gianfranco Mancini e Anna Marzoli, riprese di Ennio Tiburzi, montaggio di Chiara Tiburzi.
Cavi elettrici ormai a terra, una culla riempita di neve, mura aperte sull'intimità di una casa, le tiare del sacerdote nella sagrestia, un surgelatore sospeso su quel che resta di un pavimento, materassi e reti imbrigliate tra le rovine crollate.
Castelsantangelo si presenta così: intoccata dopo la rovina, come se tutti fossero scappati lasciando per sempre oggetti e passato alle spalle.
Il riverbero di una zampogna risuona spettrale in quell'abbandono e il fantasma di mille esistenze vaga inquieto tra quella desolazione in cerca di un futuro che sembra lontano.
La zampogna (zampogna molisana per la precisione) suona "il canto della montagna rosa", scritta ed eseguita dal conosciutissimo Maurizio Serafini
Dopo il terribile terremoto di due anni fa che ha praticamente raso al suolo Castelsantangelo sul Nera, il sindaco Mauro Falcucci lancia un messaggio di speranza in vista delle festività natalizie. Riprendendo la celebre frase del giornalista Robert Inman "Quando tutto è perduto, tutto è possibile", Falcucci dimostra di guardare al futuro con ottimismo nonostante le difficoltà dovute all'arrivo della prima neve continuino ad essere tante.
''Il dott. Franco Cencetti, oltre che uno stimato professionista della salute, e' stato un punto di riferimento importante per Visso, Castelsantangelo sul Nera e Ussita non solo per i residenti ma anche per i villeggianti.
E dopo il terremoto andava dai suoi pazienti che erano sfollati sulla costa. Una persona splendida, con una umanita' specchiata. Come lui spesso dice, 'questa montagna mi ha dato molto', ma noi diciamo che lui ha superato di molto le vette della montagna, le ha superate con la pazienza, la disponibilita', l'alta professionalita'. ''.
Cosi' Maria Teresa Nori, segretario di Federcontribuenti Marche, sulla situazione creatasi a Visso, Castelsant'Angelo e Ussita senza medico di base dopo il trasferimento di Franco Cencetti a Pieve Torina.
''Si dice che ora ci sono problemi per la mancanza del medico a Visso e Ussita - tiene a precisare Maria Teresa Nori - mentre si sapeva che da un mese il dott. Cencetti era in predicato di un trasferimento. In un mese si poteva porre rimedio consultando gli organi competenti della sanita' marchigiana''.
Lieve sisma avvertito alle ore 20:00 di questa sera nell'entroterra maceratese.
il sisma di 3.1, con epicentro ad un chilometro da Castelsantangelo sul Nera (MC), con una profondità di 14 km, è stato nitidamente avvertito dalla popolazione.
la scossa registrata dalla sala sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma, non ha prodotto danni e non si registrano feriti