Camporotondo di Fiastrone

Camporotondo di Fiastrone, Tondi a Ceriscioli: “Caro presidente, non è così e le dico perché”

Camporotondo di Fiastrone, Tondi a Ceriscioli: “Caro presidente, non è così e le dico perché”

Emanuele Tondi insiste sulla questione delle casette, da lui stesso rilanciata con formale richiesta al commissario De Micheli di cambiare la cosiddetta norma "Salva Peppina". Il presidente della Regione Luca Ceriscioli, nel corso di un incontro tenutosi a Belforte e organizzato dal Partito Democratico (vedi il video in calce), aveva dato la propria versione. Che però non ha convinto Tondi.  "Caro presidente, non è così e le dico il perché. 1. Anche i containers e le SAE forniti dalla Protezione Civile" afferma Tondi "non rispettano pienamente i criteri di abitabilità (igenico sanitari) a cui fa riferimento il DM 5/07/75; 2. Le strutture mobili e le casette di cui stiamo parlando non sono state costruite con chiodi e martello dai terremotati, sono state acquistate da ditte con certificato di origine e specifiche tecniche;3. Tali strutture, che a suo dire non rispettano i criteri "di sicurezza", sarebbero a norma (e quindi sicure???) se posizionate in "strutture ricettive all'aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti, previamente autorizzate" (Art. 3, comma 1, lettera e.5) del DPR 380/2001);4. Strutture simili vengono usualmente utilizzate per il soggiorno degli operai impiegati nei grossi cantieri tipo la Quadrilatero e l'Alta velocità;5. Nè Lei, nè il sottoscritto, si devono preoccupare di chi si prenderà la responsabilità di garantirne la sicurezza. Lo faranno i tecnici (ingegneri, architetti, geometri) asseverandone o meno l'idoneità statica.    Presidente, concorderà che i problemi della sicurezza abitativa in questo Paese sono ben altri. Quelli di migliaia di edifici privati e pubblici, come le scuole, che possono crollare da un momento all'altro se si verifica un sisma di una certa intensità. Oppure delle centinaia di aree abitate e/o industriali che possono essere alluvionate in caso di forti piogge. Senza parlare del Vesuvio e dei Campi Flegrei.  Per favore" conclude Tondi "non continuiamo a "chiarire" il problema, perché lo conosciamo bene. Cerchiamo piuttosto di risolverlo, con un po' di buon senso". N.B. Il video riproduce parte dell'Intervento del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli all'incontro organizzato dal PD della Provincia di MC il 19 Gennaio 2018 a Belforte del Chienti.  

20/01/2018 15:22
Sisma: stasera Camporotondo di Fiastrone protagonista della puntata di Kronos su RaiDue

Sisma: stasera Camporotondo di Fiastrone protagonista della puntata di Kronos su RaiDue

Stasera in prima serata su RaiDue, all'interno del programma "Kronos - Il Tempo della Scelta" condotto da Annalisa Bruchi e Giancarlo Loquenzi, ci sarà un servizio curato dalla giornalista Maila Paone sul problema delle strutture temporanee installate in maniera autonoma dai terremotati a Camporotondo di Fiastrone e che dal 31 gennaio 2018 torneranno ad essere illegali e abusive. La giornalista ha incontrato il sindaco Emanuele Tondi e ha visto con i propri occhi la realtà delle zone del cratere a più di un anno dal sisma. Ospiti in studio Graziano Delrio, Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti (Pd), e Maurizio Lupi, ex Ministro delle Infrastrutture e oggi coordinatore nazionale di “Noi per l’Italia”.  

19/01/2018 17:13
Consegnate le Sae a Camporotondo di Fiastrone

Consegnate le Sae a Camporotondo di Fiastrone

Mercoledì 17 Gennaio alle ore 15 sono state consegnate le SAE (Soluzioni Abitative di Emergenza) a Camporotondo di Fiastrone. Sette famiglie hanno finalmente potuto traslocare in soluzioni abitative più confortevoli rispetto a quelle dove si trovavano. Anche se erano già tutti residenti nel territorio comunale, in alcuni casi hanno abitato in roulotte per 15 mesi. Le SAE sono state verificate e collaudate prima della consegna e non ci sono state sorprese. Risultate confortevoli e funzionali in un’area urbanizzata egregiamente, hanno determinato una generale soddisfazione da parte degli assegnatari. Le chiavi sono state consegnate dal Sindaco e dall’ufficio tecnico del Comune, in presenza delle ditte CNS e Cagnini e il direttore dei lavori dell’ERAP.

18/01/2018 10:38
Nessuna modifica al decreto "Salva Peppina", l'ira di Tondi: "Restano tutte le criticità che avevamo evidenziato"

Nessuna modifica al decreto "Salva Peppina", l'ira di Tondi: "Restano tutte le criticità che avevamo evidenziato"

Il Commissario al Sisma del Centro Italia, Paola De Micheli, ha risposto alla lettera del Sindaco di Camporotondo di Fiastrone, Emanuele Tondi, sottoscritta da altri 19 Sindaci, Comitati dei terremotati e Ordini professionali, contenente la proposta di modifica dell’Art. 8bis del D.L. 189/2016 sulle disposizioni per la regolarizzazione delle strutture temporanee istallate autonomamente dai cittadini terremotati. Oltre alla lettera di risposta, è notizia recente (ANSA) che “De Micheli ha chiarito anche che per regolarizzare gli immobili temporanei, si dovranno presentare le domande di contributo con il progetto degli interventi di ricostruzione. La richiesta di regolarizzazione degli immobili temporanei comporta la rinuncia al solo contributo di autonoma sistemazione (Cas) ma non di quello per ricostruire.” "Premesso che non era stato chiesto un chiarimento ma una modifica dell’Art. 8 bis del D.L. 189/2016 (l’articolo è fin troppo chiaro)" dice Emanuele Tondi "le modifiche richieste non sono state accolte e quindi le criticità evidenziate nella lettera rimangono tutte:   Nella notizia ANSA non c’è scritto che per regolarizzare gli immobili temporanei la scadenza per presentare la domanda di contributo con il progetto degli interventi di ricostruzione è il 31 Gennaio 2018, mentre per tutti gli altri è stata prorogata al 31 Ottobre 2018 (e verrà, verosimilmente, prorogata ancora). Questo chiarimento, in realtà, la De Micheli lo fa a se stessa, in quanto in una precedente nota n. 21997 del 20.12.2017 affermava testualmente “Il termine del 31 Gennaio p.v. non è affatto troppo breve, tenuto conto che entro tale data non dovranno essere presentati progetti di ricostruzione”. E invece il progetto va presentato e il termine del 31 Gennaio è troppo breve (a questo punto anche per la De Micheli, vista la sua precedente nota).Chi ha costruito o installato l’immobile temporaneo ha, per la stragrande maggioranza, la scheda AEDES “E” e cioè ricostruzione pesante. Impossibile per molti presentare il progetto di ricostruzione ora, senza i risultati della microzonazione, senza ancora aver fatto i sondaggi geologici e, soprattutto, a pochi giorni dalla pubblicazione della nuova ordinanza “n. 46” che modifica le precedenti e introduce nuove disposizioni per la ricostruzione pesante. Il Commissario forse non sa, e per questo allego delle foto, che le strutture temporanee presenti sul territorio del cratere a cui dovrebbe riferirsi l’articolo 8-bis del D.L. 189/2016, sono case mobili, box metallici prefabbricati e strutture in legno che in pochissimi casi (a meno che non si sia fatto un grande struttura che ben poco avrebbe di temporaneo) hanno i requisiti richiesti (preciso che anche le SAE-Soluzioni Abitative di Emergenza non hanno tali requisiti). Un’altezza minima interna di m 2,70, riconducibile a m 2,40 per i vani accessori (bagni, corridoi, ripostigli, wc). Tale altezza, per i comuni posti al di sopra dei 1000 di quota, può essere ridotta a m 2,55. Si prescrive inoltre la superficie minima abitabile per ogni individuo (14 mq/ab fino a 4 abitanti e 10 mq/ab da 5 in poi), nonché le superfici minime delle camere da letto: mq 9 per una persona e 14 se per due e che ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno mq 14. Veniamo al CAS-Contributo di Autonoma Sistemazione. Se si riuscisse a superare le criticità di cui sopra, al momento impossibile, la De Micheli chiarisce che la regolarizzazione comporterebbe SOLO la rinuncia al CAS. “Solo” l’ho scritto volontariamente in maiuscolo perché non è poca cosa. Magari per chi ha un alto reddito si, ma non per la maggior parte dei terremotati di cui stiamo parlando. Queste strutture temporanee sono state comprate ed installate autonomamente dai cittadini, con i loro soldi, spesso con richiesta di finanziamento concesso dalla banca grazie alla garanzia del CAS. Così facendo non hanno richiesto le costosissime e impattanti da un punto di vista ambientale SAE. E gli togliamo il CAS? Perché? Non lo capisco proprio!".

14/01/2018 19:44
Modifiche alla norma "Salva Peppina": venti sindaci firmano la proposta di Tondi e la inviano a De Micheli

Modifiche alla norma "Salva Peppina": venti sindaci firmano la proposta di Tondi e la inviano a De Micheli

In data 30 dicembre 2017 è stato inviato al Presidente del Consiglio Gentiloni, al Commissario Straordinario Paola De Micheli e al Presidente della Regione Marche Ceriscioli il documento, condiviso da 20 Sindaci del Cratere marchigiano, Ordini professionali della Provincia di Macerata e Comitati dei terremotati, relativo al Decreto Legge 148/2017, pubblicato sulla GU n.284 del 5-12-2017, che aveva nell’art. 2-bis comma 6 la norma denominata "salva Peppina". Promotore, come noto, è stato il sindaco di Camporotondo di Fiastrone, Emanuele Tondi.  Questo il testo della missiva inviata questa mattina:  Gentile Presidente del Consiglio dei ministri, Gentile Sottosegretario e Commissario straordinario, Gentile Presidente della Regione Marche e Vicecommissario, a seguito degli eventi sismici di fine agosto e ottobre 2016, l’assistenza agli sfollati prevedeva l’alloggio in struttura ricettiva o il Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS), allontanando di decine di chilometri gli sfollati dalla propria residenza. Quest’ultimo aspetto, se da un lato è stato recepito dai residenti delle aree urbane, dove venivano individuate le “Zone Rosse” vigilate dalle forze dell’ordine e dall’esercito, non lo è stato per gran parte dei residenti delle case sparse, tipiche delle nostre zone rurali. In campagna, allontanarsi, significava di fatto lasciare la propria abitazione “aperta” (in quanto danneggiata) e incustodita, con tutti i propri beni e averi, i propri animali e le proprie culture. Per questo motivo, numerosi terremotati, non rientrando nella categoria di “allevatore” per i quali era previsto la fornitura di MAPRE, hanno installato a proprie spese e nei propri terreni alloggi di emergenza, come piccole casette in legno, case mobili, container e/o roulotte e camper.  Così facendo, oltre a rispondere in maniera efficace alle proprie esigenze abitative e di sicurezza, hanno “alleggerito” il dramma dell’emergenza a comuni e protezione civile, non hanno richiesto le costosissime e impattanti, da un punto di vista ambientale e paesaggistico, SAE e, rimanendo nei territori, hanno contribuito da subito alla loro ripresa. Purtroppo, la  normativa corrente non prevede che tali “Interventi eseguiti per immediate esigenze abitative” sussistano oltre i 90 giorni dall’evento emergenziale e il recente Decreto Legge 148/2017, pubblicato sulla GU n.284 del 5-12-2017, che aveva nell’art. 2-bis comma 6 l’obiettivo di superare tale limite, di fatto non lo permette. Tutto questo, oltre a determinare un enorme disagio a centinaia di terremotati, spesso anziani ed invalidi, determinerà nei prossimi mesi un’altra ondata di sfollati ad oltre un anno dal sisma, facendo ripiombare diversi comuni nell’emergenza. Di seguito, quindi, inviamo delle note che evidenziano le criticità dell’art. 8-bis e una proposta di modifica, condivisa dai Sindaci e Ordini professionali, nonché dai Comitati dei terremotati. Si fa presente, che le stesse erano già state inviate, per vie brevi, dal Sindaco del Comune di Camporotondo di Fiastrone in data 16 Dicembre 2017 al Commissario De Micheli, ai parlamentari Morgoni e Carrescia e all’Assessore regionale Sciapichetti.  Note su art. 8-bis del D.L. 189/2016 – “Interventi eseguiti per immediate esigenze abitative”   La criticità della norma, così come scritta, riguarda il comma 4) quando si fa riferimento a “opera precaria e facilmente amovibile” e per questa fattispecie si rimanda alla condizioni del comma 1) escludendo la conformità urbanistica e del piano di assetto del parco. Facendo un rimando al comma 1), tra le varie attestazioni richieste vi sono gli allegati di cui al comma 2) ed in particolar modo quello della lettera a) «una perizia asseverata a firma di tecnico abilitato che attesti .....(omissis)..... , nonché il rispetto delle norme vigenti, ivi comprese quelle in materia igienico-sanitarie e antisismica». Quindi, il tecnico asseveratore deve verificare che i locali utilizzati a fini abitativi abbiano, tralasciando l’aspetto puramente strutturale (sismica), i requisiti di cui al Decreto Ministeriale 05/07/1975. L’art. 1 del Decreto prescrive un’altezza minima interna di m 2,70, riconducibile a m 2,40 per i vani accessori (bagni, corridoi, ripostigli, wc). Tale altezza, per i comuni posti al di sopra dei 1000 SLM, può essere ridotta a m 2,55. Tali altezze non possono essere derogate, salvo che l’attestazione riguardi locali di edifici sottoposti a intervento di recupero e miglioramento igienicosanitario con caratteristiche specifiche del luogo meritevoli di conservazione. (è tutto scritto nell’articolo 1 del DM). All’art. 2 del predetto DM, si prescrive inoltre la superficie minima abitabile per ogni individuo (14 mq/ab fino a 4 abitanti e 10 mq/ab da 5 in poi), nonché le superfici minime delle camere da letto: mq 9 per una persona e 14 se per due e che ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno mq 14.  Facendo una ricognizione delle strutture a cui fa riferimento l’articolo 8-bis del D.L. 189/2016, presenti sul territorio del cratere marchigiano, nessun tecnico potrà fare una dichiarazione asseverata di questo tipo. Sono infatti presenti, roulotte, case mobili, box metallici prefabbricati, strutture in legno, che in nessun caso hanno, quantomeno, questi requisiti (altezza utile e superficie). In allegato il documento PDF contenente il testo corrente dell’art. 8-bis e la nostra proposta in virtù delle considerazioni tecniche sopra esposte e, come sollecitato da Sindaci e Comitati dei terremotati, la modifica relativa alla decadenza del Contributo Autonoma Sistemazione.  Ovvero, per quanto riguarda esclusivamente le strutture “con caratteristica di precarietà”, ricomprese nell’art. 3, comma 1, lettera e.5) del DPR 380/2001, la proposta che, qualora l’intervento venga realizzato all’interno dei territori dei Comuni individuati negli allegati 1, 2 e 2-bis del D.Lgs. 189/2016 da soggetti di cui all’art. 8-bis, comma 1 - lettera a) del predetto decreto, le “esigenze meramente temporanee” siano estese al tempo necessario per la ristrutturazione/ricostruzione dell’immobile danneggiato.  Confidando che quanto esposto possa rappresentare un contributo costruttivo, si inviano cordiali saluti,   Il Sindaco di Camporotondo di Fiastrone Dott. Emanuele Tondi   Documento sottoscritto da:   SINDACI (in ordine alfabetico) Giuseppe Amici (Palmiano), Mauro Baroni (Muccia), Ilenia Catalini (Loro Piceno), Mauro Falcucci (Castel Sant’Angelo), Luca Giuseppetti (Caldarola), Ornella Formica (Colmurano), Ottavi Gianmario (Cessapalombo), Luigi Monti (Pollenza), Sara Moreschini (Appignano del Tronto), Roberto Paoloni (Belforte del Chienti), Gianluca Pasqui (Camerino), Mauro Passerotti (Ussita), Aleandro Petrucci (Arquata del Tronto), Giuseppe Pezzanesi (Tolentino), Silvia Pinzi (Serrapetrona), Gabriele Santamarianova (Serravalle del Chienti), Mario Scagnetti (San Ginesio), Sante Stangoni (Acquasanta), Emanuele Tondi (Camporotondo di Fiastrone), Giovanni Zavaglini (Gualdo)   ORDINI PROFESSIONALI Ordine degli Architetti, paesaggisti, pianificatori e conservatori della Provincia di Macerata Arch. Vittorio Lanciani Ordine degli Ingegneri della Provincia di Macerata Ing. Paulini Maurizio Collegio Provinciale e Geometri Laureati di Macerata Geom. Paola Passeri Collegio Provinciale e Geometri Laureati di Camerino Geom. Marcello Seri   COMITATO DI COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI E DEI COMITATI PRESENTI NEL CRATERE. “Terremoto Centro Italia”, Francesco Pastorella, Francesca Mileto; “La Terra Trema Noi No”, Diego Camillozzi

30/12/2017 14:13
A Camporotondo un incontro sul D.L. “Salva Peppina”: “colpevoli di poter toccare il cielo con un dito”

A Camporotondo un incontro sul D.L. “Salva Peppina”: “colpevoli di poter toccare il cielo con un dito”

Numerosa la partecipazione all’incontro del 22 Dicembre a Camporotondo di Fiastrone per discutere della problematica riguardante le casette e moduli abitativi posizionati autonomamente dai cittadini terremotati.  Oltre al Sindaco di Camporotondo di Fiastrone Emanuele Tondi e il dirigente dell’Ufficio Tecnico Pierfederico Zamponi, presenti anche i Sindaci di Serrapetrona Silvia Pinzi e di Muccia Mario Baroni, il Presidente dell’Ordine degli Architetti Vittorio Lanciani, il Segretario Regionale PD Francesco Comi, Flavia Giombetti e Dario Matteucci rispettivamente Presidente e vice Presidente del Comitato “30 Ottobre di Tolentino”, in rappresentanza di “Terremoto Centro Italia” il Comitato di Coordinamento delle Associazioni e dei Comitati presenti nel Cratere a cui fa capo Francesco Pastorella e Diego Cammillozzi Presidente del comitato “La Terra Trema Noi No”. Presenti anche numerosi tecnici e cittadini provenienti da diversi comuni dell’alto maceratese.    Il Comune di Camporotondo di Fiastrone in qualità del Sindaco Emanuele Tondi e del Dirigente dell’Ufficio Tecnico Pierfederico Zamponi nei giorni scorsi avevano inviato agli organi politici e al Commissario De Micheli una proposta di modifica del D.L. denominato “Salva Peppina” in modo che salvi tutti e non solo Peppina.  La riunione è stata aperta dal Sindaco Emanuele Tondi che ha ripercorso le vicende che hanno portato diversi cittadini ad istallare strutture o posizionare soluzioni abitative temporanee nei propri terreni. Subito dopo gli eventi sismici dello scorso anno, infatti, per molti di loro l’alternativa era andare “al mare” e quindi si sono organizzati autonomamente, per non lasciare i loro animali, i loro campi, i loro beni e la loro attrezzatura incustodita. Così facendo hanno “alleggerito” il dramma dell’emergenza a comuni e protezione civile, non hanno chiesto le costosissime e impattanti da un punto di vista ambientale SAE e rimanendo nei territori hanno contribuito da subito alla loro ripresa. Successivamente, il tecnico Zamponi ha illustrato le diverse criticità del D.L. in questione condivise dall’architetto Lanciani, presidente dell’Ordine regionale architetti. A seguito di altri interventi da parte di tecnici e avvocati è emerso chiaramente che sulla base delle norme espresse dal D.L. in questione non è possibile per i tecnici abilitati procedere con una perizia asseverata che attesti il rispetto delle norme vigenti, ivi comprese quelle in materia igienico-sanitarie e antisismica per le strutture a cui fa riferimento lo stesso D.L. e cioè roulotte, case mobili, box metallici prefabbricati, modeste strutture in legno. Inoltre, altra problematica insormontabile è rappresentata dal fatto che la comunicazione al Comune relativa alla presenza dell’immobile temporaneo deve essere presentata contestualmente alla richiesta di contributo per la ristrutturazione o la ricostruzione dell’immobile danneggiato entro il 31 Gennaio 2018.    Oltre agli aspetti tecnici, Sindaci e Cittadini, contestualmente ai rappresentanti dei Comitati presenti, hanno condiviso l’ingiustizia nel prevedere il decadimento del CAS (Contributo di Autonoma Sistemazione), apparso come un accanimento al limite del “dispetto” nei confronti dei terremotati interessati dal D.L. La riunione si è chiusa poi con un intervento del Segretario regionale del PD Francesco Comi che ha condiviso tali criticità e si è impegnato a far presente agli organi politici competenti, in particolare il Commissario De Micheli, quanto emerso dalla riunione.  A conclusione della riunione è stato deciso di predisporre un documento esplicativo delle criticità e delle soluzioni possibili, di condividerlo con gli ordini professionali (Ingegneri, Architetti, Geometri e Geologi), i Sindaci e i Comitati dei terremotati e di presentarlo al Governo e organi politici e istituzionali di competenza.                  

23/12/2017 14:13
A Camporotondo nasce il marchio di qualità "Fiastrone Natura"

A Camporotondo nasce il marchio di qualità "Fiastrone Natura"

Il 28 Dicembre alle ore 12 presso il comune di Camporotondo di Fiastrone è convocato il Consiglio Comunale aperto e la conferenza stampa per l’Istituzione del marchio collettivo “FIASTRONE NATURA”. Il territorio comunale di Camporotondo di Fiastrone è parte del “Distretto Rurale Biologico” della Regione Marche, insieme ad altri 11 Comuni della Provincia di Macerata: Fiastra (territorio Acquacanina), Bolognola, Caldarola, Camerino, Cessapalombo, Fiastra, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Valfornace e Visso, tutti ricadenti all’interno del territorio GAL SIBILLA. Questo distretto, essendo caratterizzato da bassa antropizzazione (l'insieme degli interventi di trasformazione e alterazione che l'uomo compie sul territorio allo scopo di adattarlo ai propri interessi e alle proprie esigenze), si presta per sua natura a realizzare prodotti agricoli di elevata qualità, in quanto non potendo competere con areali più consoni a produzioni massive, non ha la necessità di forzare le produzioni. A questi si aggiunge il calore dell'accoglienza che è tipica della tradizione contadina e la qualità di ristoranti, osterie e B&B.   Allo scopo di tutelare e promuovere le pratiche virtuose finora descritte, l’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Unione Montana dei Monti Azzurri e l’Università di Camerino ha deciso di istituire un marchio distintivo di tali caratteristiche denominato “FIASTRONE NATURA”. A garanzia dei prodotti agro-zootecnici, turistici e di ristorazione del territorio, il marchio sarà ceduto ad una rete di imprese locali che si riconoscono nelle buone pratiche indicate dal disciplinare e dal regolamento d'uso del marchio stesso.

19/12/2017 15:36
A Camporotondo Babbo natale arriva da Casalmaiocco in provincia di Lodi

A Camporotondo Babbo natale arriva da Casalmaiocco in provincia di Lodi

Gli amici di “Operazione ricominciamo”, onlus di Casalmaiocco in Provincia di Lodi, sono in “missione di solidarietà” nei Comuni del centro Italia colpiti dal terremoto. È passato poco più di un anno e già si parla di “gemellaggio” tra Camporotondo di Fiastrone e Casalmaiocco. Le amministrazioni, infatti, stanno predisponendo i documenti necessari per gemellare ufficialmente i due Comuni continuando la collaborazione iniziata nei mesi dell’emergenza, in particolare grazie a Vanes Moro dell’Associazione “Operazione ricominciamo” di Casalmaiocco e il Gruppo di Protezione Civile di Camporotondo. L’amicizia e la vicinanza tra le due comunità prosegue poi nei mesi estivi con la visita a Camporotondo del gruppo Agesci di Casalmaiocco, guidati da Fabio Pavanati, e in autunno quando una delegazione di Camporotondo partecipa alla festa del Patrono e alla fiera di San Martino di Casalmaiocco. In quest’ultima occasione è stata istaurata una importante collaborazione per promuovere i prodotti tipici dell’alto maceratese e presi contatti con i gruppi GAS “Gruppi di Acquisto Solidale” della zona di Lodi e Milano. Grazie a questa cooperazione gli amici di “Operazione ricominciamo” torneranno a Casalmaiocco con più di cento “cesti natalizi” pieni di prodotti tipici del nostro territorio. Il Comune di Camporotondo di Fiastrone fa parte del “Distretto Rurale Biologico” della Regione Marche e l’Amministrazione comunale, in collaborazione con alcuni produttori locali, sta registrando alla camera di commercio un marchio “FIASTRONE NATURA” sulla base di un disciplinare a garanzia dei prodotti agro-zootecnici, turistici e di ristorazione del territorio. La volontà dell’Amministrazione comunale è quello di poi cedere il marchio ad una rete di imprese locali che si riconoscano nelle buone pratiche indicate dal disciplinare stesso. All’incontro istituzionale in sala consiliare è seguita la consegna dei regali ai tanti bambini della scuola materna e primaria di Camporotondo di Fiastrone che avevano inviato la letterina a Babbo Natale. Graditissimo anche l’impegnativo regalo ricevuto per tutta la comunità di Camporotondo e costituito da giochi per bimbi da riposizionare ai giardini comunali. Questi infatti erano stati tolti e danneggiati per far posto alle tende durante l’emergenza sismica.   A nome dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, il Sindaco Emanuele Tondi ringrazia sentitamente l’onlus “Operazione ricominciamo”, gli Alpini di Lodi, i Cittadini e tutta l’amministrazione di Casalmaiocco.

16/12/2017 21:35
Il sindaco Tondi propone a De Micheli modifiche al decreto "Salva Peppina": "Dobbiamo salvare tutti, non solo Peppina"

Il sindaco Tondi propone a De Micheli modifiche al decreto "Salva Peppina": "Dobbiamo salvare tutti, non solo Peppina"

Il sindaco di Camporotondo Emanuele Tondi e il Dirigente dell’Ufficio Tecnico Pierfederico Zamponi hanno inviato agli organi politici e al Commissario De Micheli le proposte di modifica del D.L. denominato “Salva Peppina” in modo che salvi tutti e non solo Peppina. In particolare, Tondi e Zamponi hanno inviato note sull'articolo 8-bis del D.L. 189/2016 – “Interventi eseguiti per immediate esigenze abitative”. "La criticità della norma, così come scritta, riguarda il comma 4) quando si fa riferimento a “opera precaria e facilmente amovibile” e per questa fattispecie si rimanda alla condizioni del comma 1) escludendo la conformità urbanistica e del piano di assetto del parco.   Facendo un rimando al comma 1), tra le varie attestazioni richieste vi sono gli allegati di cui al comma 2) ed in particolar modo quello della lettera a) «una perizia asseverata a firma di tecnico abilitato che attesti … nonché il rispetto delle norme vigenti, ivi comprese quelle in materia igienico-sanitarie e antisismica». Quindi, il tecnico asseveratore deve verificare che i locali utilizzati a fini abitativi abbiano, tralasciando l’aspetto puramente strutturale (sismica), i requisiti di cui al Decreto Ministeriale 05/07/1975. L’art. 1 del Decreto prescrive un’altezza minima interna di m 2,70, riconducibile a m 2,40 per i vani accessori (bagni, corridoi, ripostigli, wc). Tale altezza, per i comuni posti al di sopra dei 1000 SLM, può essere ridotta a m 2,55. Tali altezze non possono essere derogate, salvo che l’attestazione riguardi locali di edifici sottoposti a intervento di recupero e miglioramento igienicosanitario con caratteristiche specifiche del luogo meritevoli di conservazione. (è tutto scritto nell’articolo 1 del DM). All’art. 2 del predetto DM, si prescrive inoltre la superficie minima abitabile per ogni individuo (14 mq/ab fino a 4 abitanti e 10 mq/ab da 5 in poi), nonché le superfici minime delle camere da letto: mq 9 per una persona e 14 se per due e che ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno mq 14. Facendo una ricognizione delle strutture a cui fa riferimento l’articolo 8-bis del D.L. 189/2016, presenti sia sul territorio del nostro Comune che quelle dei comuni del cratere, nessun tecnico" concludono "potrà fare una dichiarazione asseverata di questo tipo. Sono infatti presenti, roulotte, case mobili, box metallici prefabbricati, strutture in legno, che in nessun caso hanno, quantomeno, questi requisiti (altezza utile e superficie)".      In allegato il documento contenente il testo corrente dell’art. 8-bis e la proposta in virtù delle considerazioni tecniche sopra esposte, anche in merito alla decadenza del CAS (Contributo Autonoma Sistemazione).

16/12/2017 21:28
Camporotondo, sindaco e comitati dei terremotati all'unisono sulle Sae: "Così non si può andare avanti" - FOTO

Camporotondo, sindaco e comitati dei terremotati all'unisono sulle Sae: "Così non si può andare avanti" - FOTO

Questa mattina a Camporotondo di Fiastrone si è tenuto un incontro tra il sindaco Emanuele Tondi e il coordinatore dei Comitati Terremoto Centro Italia, Francesco Pastorella per fare il punto della situazione sui vari iter burocratici per arrivare alla consegna delle Sae e sulle condizioni in cui versano le stesse. Presente anche una delegazione del Comitato 30 Ottobre di Tolentino. "Il 27 dicembre 2016: questa la data entro cui abbiamo dovuto comunicare il numero preciso di Sae di cui necessitavamo e, ci era stato detto che la costruzione delle stesse avrebbe richiesto 6 mesi - ha affermato il sindaco Tondi. A gennaio poi - ha continuato - abbiamo proposto l'area su cui edificare le Sae. Il mese successivo, geologi e ingegneri hanno provveduto a fare i controlli del caso e solo nel mese di marzo abbiamo ricevuto il placet a costruire in quanto l'area è risultata idonea".  "Nonostante ciò - ha poi affermato Tondi - a Camporotondo 7 Sae forse non riusciranno ad essere consegnate neanche alla fine dell'anno in corso in quanto, pur essendo terminati i lavori di costruzione, il progetto non prevedeva l'allaccio alla rete fognaria e questo ha richiesto una variante con un conseguente allungamento dei tempi.  Casi analoghi li abbiamo riscontrati a Pieve Torina, dove due anziane a cui è stata consegnata una casetta, non possono abitarla in quanto vi è una fuga di gas; ancora a Fiastra, dove vi sono casette le cui porte blindate non chiudono come dovrebbero, lasciando passare così aria gelida nelle abitazioni". La situazione è decisamente critica, sia per le abitazioni in quanto tali, sia per il clima rigido che interessa i comuni terremotati che di certo non facilita le cose.

10/12/2017 17:00
I bambini delle scuole dei Cinque Comuni suonano gli strumenti degli orchestrali FORM

I bambini delle scuole dei Cinque Comuni suonano gli strumenti degli orchestrali FORM

Entusiasti ed emozionati. C’è tanta energia nei 500 studenti delle scuole di Caldarola, Belforte, Cessapalombo, Serrapetrona e Camporotondo che negli ultimi due giorni hanno partecipato alle attività con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Nelle strutture polivalenti di Caldarola e Belforte, realizzate dopo la scossa sismica di un anno fa per offrire rifugio ed assistenza alla popolazione, la FORM ha suonato per gli alunni delle scuole primarie e secondarie. Un vero successo, oltre ogni aspettativa per il grado di coinvolgimento dei bambini e delle bambine. Divisi su più turni hanno potuto ascoltare Il Carnevale degli animali, una composizione musicale divertente, ironica e raffinata, scritta da Saint-Saëns, in cui gli animali che più colpiscono la fantasia dei bambini sfilano in parata durante un fantastico carnevale prendendo la forma sonora degli strumenti musicali che ben si sposano alle loro caratteristiche. Insieme all’Orchestra anche due pianisti: Lorenzo Di Bella, che si è alternato con Stefano Chiurchiù, e Debora D’Achille. A fare le introduzioni tra le numerose marce degli animali il musicologo Cristiano Veroli che ha condotto il primo incontro per poi passare il testimone all’attore Enrico Marconi. Dopo il concerto mattutino, l’attività è proseguita con un laboratorio, in cui i giovani sono venuti in contatto con gli strumenti suonati dai musicisti. Così, seguendo suggerimenti e indicazioni degli orchestrali, hanno potuto provare violino, viola, contrabbasso e xilofono. Divertente anche per gli orchestrali vedere i differenti approcci dei ragazzi agli strumenti, dai più timidi a quelli “coraggiosi”. Alcuni di loro sono rimasti così colpiti che hanno chiesto dove poter frequentare lezioni per apprendere la tecnica. A Caldarola, inoltre, il coro della scuola si è esibito insieme all’Orchestra. L’attività rivolta agli istituti scolastici, così come il concerto realizzato domenica scorsa all’Abbazia di Fiastra e coordinato dal Consorzio Marche Spettacolo, rientra nei progetti finanziati dal MIBACT-Regione Marche per la promozione delle attività culturali dei comuni del cratere colpiti dal sisma del 2016, che vede la FORM tra i soggetti protagonisti. Tutto è stato realizzato a titolo gratuito per i fruitori dei concerti e delle attività.    

24/11/2017 12:05
Caldarola, al via sabato prossimo la settima edizione di "Dialettiamoci"

Caldarola, al via sabato prossimo la settima edizione di "Dialettiamoci"

Presentata nella sala consiliare del Comune di Cessapalombo la 7° edizione della rassegna di teatro amatoriale “Dialettiamoci”, una tradizione che vede coinvolti i 5 comuni di Caldarola, Belforte, Serrapetrona, Camporotondo di Fiastrone e Cessapalombo e che ogni anno vedeva numerose rappresentazioni teatrali in dialetto, tutte ospitate presso il teatro comunale di Caldarola. La conferenza di presentazione ha sottolineato un nuovo aspetto in confronto agli scorsi anni; non si tratta solo di un cartellone di 4 spettacoli, ma è un segnale al territorio. Un segnale di rinascita, di coesione, di cultura e di fare squadra dei 5 Comuni che con la tragedia del terremoto si ritrovano a risollevarsi più forti e uniti di prima. Ad aprire la conferenza il presidente della Compagnia Valenti Fabio Macedoni, curatore della rassegna. Oltre ai doverosi ringraziamenti agli sponsor che sostengono la manifestazione (Banca della provincia di Macerata, Assm Santa Lucia Tolentino e Oro della Terra) il caloroso abbraccio è andato ai Sindaci che non si sono tirati indietro nonostante le mille difficoltà e anzi, hanno sostenuto senza titubanza questa iniziativa che può sembrare effimera ma che in realtà aiuta anche dal punto di vista psicologico la popolazione terremotata profondamente colpita nell’animo. Macedoni ha anche sottolineato che continua il progetto di scuola di teatro “Dialettiamoci Primavera – Io ci vivo” con i bambini del Comprensorio “De Magistris” grazie anche alla lungimiranza e sensibilità della dirigente scolastica Fabiola Scagnetti. Anche il Sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti, ha ringraziato gli organizzatori ma soprattutto gli altri 4 Sindaci per aver riposto ancora una volta in Caldarola la fiducia e l’affetto di prima. “Ri-organizzare Dialettiamoci fa prendere un nodo alla gola” ha detto Giuseppetti “un progetto nato 8 anni fa per condividere con gli altri comuni un momento piacevole di aggregazione. Questa edizione vede un’altra sede, la struttura polifunzionale “Tonelli”, perché il gioiello del Teatro non è più disponibile, ma non si deve fermare la tradizione. La rassegna condivisa da tutti i comuni in questo momento particolare è un “nuovo rinascimento”, non solo strutturale ma individuale attraverso la cultura. Un’opportunità per il territorio. Cambiano anche le compagnie e i numeri degli spettacoli, ma l’importante è non saltare l’appuntamento dopo la pausa forzata del 2016. Oltre alle macerie non deve sedimentare il tessuto sociale e lo spirito dei cittadini. È importante per Caldarola che la tradizione rimanga nel comune, anche per alleviare lo stato d’animo e il livello psicologico dei concittadini.” Il Sindaco di Cessapalombo, Giammario Ottavi ha confermato che sono i Sindaci in primis a dare lo spunto per ripartire, e Dialettiamoci è un esempio concreto. La rassegna dialettale rimette in moto un meccanismo d’interesse, come in passato, quando il teatro di Caldarola era il luogo di aggregazione dei 5 Comuni. Questa nuova edizione deve dare a tutti il coraggio di ripartire. Anche il sindaco di Serrapetrona, Silvia Pinzi, ha confermato l’importanza della coesione “tutti siamo stati segnati e cambiati dalla tragedia del terremoto ma sono stati compiuti anche dei passi piacevoli, come Dialettiamoci, un’esperienza positiva che ci spinge a non lasciarsi andare. Il morale è alto, c’è fiducia nel futuro anche se le difficoltà sono tante.” A sottolineare che la cultura favorisce l’aggregazione è stato il Sindaco di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni, secondo il quale non si deve parlare solo di ricostruzione ma di rinascita di un territorio. “Un’iniziativa che rallegra la comunità” ha invece ribadito il vice sindaco di Camporotondo di Fiastrone Leonardo Roselli. Infine il Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti, ha detto che il territorio deve ripartire, non si deve interrompere la serie di rappresentazioni che hanno coinvolto moltissime persone e che continuerà a farlo anche in questa edizione, seppur ridotta. Riprendere, collaborare, continuare e non fermarsi anche per stimolare la cultura del dialetto.   Come detto 4 spettacoli quindi, tutti presso la sala polivalente “Tonelli” di Caldarola alle 21.15. La prima già sabato prossimo con “I miracoli di Don Pierino”, poi il 16 dicembre con “Chi è l’urdimo”, altri due spettacoli ad anno nuovo, per la precisione il 13 e il 27 gennaio, con “Grisù Giuseppe e Maria” e “Una domenica in famiglia”. Ingresso unico: 5 euro. Non sono previsti abbonamenti.

22/11/2017 10:10
Oltre 1500 persone all’Abbazia di Fiastra per ascoltare il Requiem suonato dalla FORM

Oltre 1500 persone all’Abbazia di Fiastra per ascoltare il Requiem suonato dalla FORM

Oltre 1500 i presenti all’Abbazia di Fiastra per ascoltare una delle opere più importanti di Mozart suonata dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana: il Requiem in re min. K. 626. Chiesa stracolma di persone giunte dai Comuni limitrofi e anche da fuori provincia per un pubblico davvero eterogeneo che ha preso parte a questa iniziativa popolare: numerosi i giovani under 30, così come i musicisti e gli amanti della musica sinfonica. Insieme all’Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta da Marco Berrini, si sono esibiti il soprano Silvia Capra, l’alto Lucia Napoli, il tenore Massimo Altieri, il basso Fulvio Bettini, i cori Vocalia Consort di Roma e Vox Poetica Ensemble di Fermo, e Giulio Fratini all’organo. Alla fine del concerto un’ovazione ha accolto cantanti e musicisti, con la richiesta dell’immancabile bis. Entusiasmo dal pubblico che ha apprezzato anche l’organizzazione di un evento musicale di alto rilievo, aperto a tutti. L’iniziativa, ad ingresso gratuito, fa parte del progetto "Suoni per la rinascita", sostenuto dall’accordo MIBACT-Regione Marche e coordinato dal Consorzio Marche Spettacolo per la promozione delle attività culturali dei comuni del cratere colpiti dal sisma del 2016. “È stato un momento veramente significativo - ha affermato il direttore artistico FORM, Fabio Tiberi - anche al di là della mera esecuzione musicale che è stata apprezzatissima dal pubblico; il luogo, la presenza dell’orchestra e del coro come simboli di unione e condivisione hanno reso perfettamente visibile il senso della proposta che è legata alla vivificazione e alla rinascita del territorio con spettacoli dal vivo”. Da domani la FORM è impegnata con 500 studenti delle scuole di Caldarola, Belforte, Cessapalombo, Serrapetrona e Camporotondo, sempre nell’ambito delle iniziative per le zone colpite dal sisma del 2016. I musicisti hanno preparato per loro il "Carnevale degli animali", una composizione musicale divertente, ironica e raffinata, scritta da Saint-Saëns, in cui gli animali che più colpiscono la fantasia dei bambini sfilano in parata durante un fantastico carnevale prendendo la forma sonora degli strumenti musicali che ben si sposano alle loro caratteristiche. L’Orchestra Filarmonica Marchigiana si esibisce domani 21 novembre nella struttura polivalente montata nella piazza della protezione civile di Caldarola e, il giorno successivo, nella tensostruttura nei pressi del plesso di scuola media dell’ Istituto comprensivo “Simone De Magistris” a Belforte. Oltre ai due concerti, sono in programma dei laboratori con cinque musicisti FORM in alcune classi delle scuole dell’infanzia, gli studenti quindi entreranno a stretto contatto con la musica sinfonica, mentre nel pomeriggio del 22 novembre è previsto un incontro tra l’orchestra e il coro della scuola di Caldarola.

20/11/2017 16:37
Solidarietà post sisma, Camporotondo alla fiera di San Martino di Casalmaiocco in provincia di Lodi

Solidarietà post sisma, Camporotondo alla fiera di San Martino di Casalmaiocco in provincia di Lodi

Continua la solidarietà di “Operazione ricominciamo”, associazione di Casalmaiocco in Provincia di Lodi, nei confronti dei comuni del centro Italia colpiti dal terremoto dello scorso anno. La collaborazione tra il Comune di Camporotondo di Fiastrone e quello di Casalmaiocco in provincia di Lodi inizia nei mesi dell’emergenza, in particolare grazie a Vanes Moro dell’Associazione “Operazione ricominciamo” di Casalmaiocco e il Gruppo di Protezione Civile di Camporotondo. Prosegue poi nei mesi estivi con la visita dei Boys Scout di Casalmaiocco guidati da Fabio Pavanati a Camporotondo e in questi giorni una delegazione di Camporotondo costituita dal Sindaco Emanuele Tondi, il Tecnico comunale Federico Zamponi, il Coordinatore della Protezione civile Vincenzo Sambuco e il consigliere comunale Gianluca Fattinnanzi è stata invitata da Marco Vighi, Sindaco di Casalmaiocco, in occasione della festa del Patrono e della fiera di San Martino. L’intensa giornata ha visto la partecipazione della delegazione di Camporotondo di Fiastrone agli eventi sia istituzionali che religiosi della festa, oltre che alla organizzazione e gestione di un punto espositivo e vendita dei prodotti tipici dell’alto maceratese. Protagonisti quindi l’Alimentari “Da Andrea” e il Forno Latini di Camporotondo insieme a tanti prodotti tipici del territorio. Il Comune di Camporotondo di Fiastrone fa parte di uno dei due “Distretti rurali biologici” della Regione Marche e l’Amministrazione comunale, in collaborazione con alcuni produttori locali come Ivano Cappellacci, sta registrando alla camera di commercio un marchio “FIASTRONE NATURA” sulla base di un disciplinare a garanzia dei prodotti agro-zootecnici, turistici e di ristorazione del territorio. La volontà dell’Amministrazione comunale è quello di poi cedere il marchio ad una rete di imprese locali che si riconoscano nelle buone pratiche indicate dal disciplinare stesso. Con l’occasione sono per altro stati instaurati contatti con i gruppi GAS “Gruppi di Acquisto Solidale” della zona di Lodi e Milano. Inoltre, tanta solidarietà e amicizia è stata dimostrata dal gruppo “La Maglia in circolo” che ha realizzato e venduto numerosi oggetti fatti a mano e il cui ricavato è andato al Comune di Camporotondo di Fiastrone e dal Gruppo Alpini di Lodi che si sono messi a disposizione per realizzare un progetto specifico, rivolto sempre alla comunità di Camporotondo.  

12/11/2017 18:40
Camporotondo, al via "Cucine dal mondo": favorire l'integrazione partendo dalla tavola

Camporotondo, al via "Cucine dal mondo": favorire l'integrazione partendo dalla tavola

Alla sua seconda edizione, torna a Camporotondo di Fiastrone "Cucine dal mondo", un'iniziativa volta a favorire l'integrazione dei paesi stranieri proponendo serate di show cooking interetnico. Durante gli appuntamenti sarà possibile sia preparare che degustare piatti tipici da diverse parti del mondo. Le serate, che hanno già riscosso un notevole successo da parte della cittadinanza nella sua prima edizione lo scorso anno, saranno ospitate presso l'ostello comunale (CRIFAT) di Vicolo Giglioni 2, messo a disposizione dall'Amministrazione comunale. Fra i protagonisti dell'iniziativa ci sono Lucia Gatti, camporotondese sfollata e maestra d'asilo a Camerino, e un gruppo di mamme della materna e primaria di Camporotondo. Le cuoche e i cuochi sono i genitori dei bimbi, cui si sono aggiunti anche due studenti di Unicam del sindaco Emanuele Tondi.  Tutti i laboratori di cucina inizieranno alle ore 19 del giorno specificato nel calendario e prevedono una quota di partecipazione di 8 euro per serata. Il numero di posti disponibili è limitato a 30 persone per ciascuna serata; per partecipare è necessario prenotarsi entro due giorni prima della data indicata in calendario, versando la quota di partecipazione presso l'ufficio anagrafe del Comune di Camporotondo di Fiastrone. Ecco gli appuntamenti delle giornate: Venerdì 10 Novembre 2017: ETIOPIA a cura di Aylech Meskele Tantu Venerdì 24 Novembre 2017: SENEGAL a cura di 'Ndey Gao Cisse Venerdì 1 Dicembre 2017: INDIA a cura di Kaur Roshandeep e Kaur Harpreet Venerdì 15 Dicembre 2017: MAROCCO a cura di Saadia Moubaraki, Bouc Saoud, Bouchra El Mkadri e Fatima Hakkam Venerdì 12 Gennaio 2018: BRASILE a cura di Ana Paula Sampaio e Raffaella Baratta Venerdì 26 Gennaio 2018: ROMANIA a cura di Marioara Cosarca Venerdì 9 Febbraio 2018: ITALIA (VENETO) e cura di Matilde Rinaldi Venerdì 23 Febbraio 2018: ARGENTINA a cura di Rosa Ana Marucci Venerdì 2 Marzo 2018: ALBANIA a cura di Erjola ed Edmir Murrja Venerdì 16 Marzo 2018: VENEZUELA a cura di Miller Zambrano Venerdì 23 Marzo 2018: REPUBBLICA CECA a cura di Danica Jablonska   Per informazioni contattare Lucia Gatti al numero 3207132836

03/11/2017 17:54
"FurgonCinema" porta il set ad Ussita e Camporotondo: cortometraggi per non dimenticare il sisma

"FurgonCinema" porta il set ad Ussita e Camporotondo: cortometraggi per non dimenticare il sisma

Continua il viaggio di FurgonCinema in Corto, il progetto itinerante di Corto Dorico e dell'Associazione Aristoria che toccherà i principali comuni marchigiani colpiti dal sisma. Venerdì 3 novembre al Ristorante Mezzaluna di Ussita ci sarà uno spettacolo con Alessandro Tarabelli, in arte Dj Kame, accompagnato dalla proiezione dei corti per la selezione "Risate di gioia". Alessandro Tarabelli si dedica all'arte del giradischi eseguendo mixing e scratch caratterizzati da un potente set innovativo e multigenere; è uno dei più originali della nuova scuola dello scratch italiano. Mentre sabato 4 novembre a Camporotondo di Fiastrone, nella palestra comunale, sarà la volta dei cortometraggi "Premiatissimi" insieme a Jacopo Spampanato "Spampino", cantautore umorista e fumettista ternano. Il tour di Furgoncinema, nato dalla volontà dell’associazione Aristoria di contribuire al rilancio della vita sociale delle comunità terremotate, oltre che raccogliere materiale per creare una memoria storica del sisma, si è unito a Corto Dorico e al suo Progetto Appennino 2017 organizzato da Nie Wiem con Unicam, grazie al Consiglio regionale delle Marche, per proseguire durante il mese tra Arquata del Tronto, Sarnano, Belforte del Chienti, Acquasanta Terme, per  giungere a Camerino, sabato 2 dicembre, con la presentazione in anteprima assoluta dei cortometraggi semi finalisti di Corto Dorico 2017 alla presenza di Elio Germano.   Ingresso gratuito per tutte le serate in programma    

02/11/2017 12:53
La scure di Poste Italiane in arrivo anche in provincia di Macerata: 52 gli uffici postali a rischio chiusura, la maggior parte nel cratere

La scure di Poste Italiane in arrivo anche in provincia di Macerata: 52 gli uffici postali a rischio chiusura, la maggior parte nel cratere

Già avviata l'operazione che prevede la chiusura di 4300 uffici postali in tutta Italia, 159 quelli nelle Marche che dovrebbero quantomeno subire radicali riduzioni di orari di apertura se non la soppressione vera e propria entro il 2019, 52 quelli solo nella provincia di Macerata. Una scelta quella di Poste Italiane basata sulla razionalizzazione dicono, ma che già da tempo trova diversi oppositori. Infatti già molte sono le segnalazioni dei cittadini che si trovano e si troverebbero ancor più in difficoltà, famiglie che per un invio postale devono e dovranno fare diversi chilometri. Per non parlare della mole di lettere in giacenza, bollette consegnate dopo la scadenza, o addirittura raccomandate urgenti portate al destinatario "con calma". Questi i dati che risultano dalle prime verifiche effettuate. E non sono decisamente confortanti.   A lanciare l'allarme è Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati. “Uno scenario che desta non poca preoccupazione - commenta Terzoni - Se da una parte è vero che oggi tante operazioni si possono fare online o altrove, penso soltanto alla possibilità di pagare una bolletta dal tabaccaio, dall’altra ci sono piccoli centri dove il servizio postale ha ancora un ruolo basilare, soprattutto laddove è alta la concentrazione di cittadini in là con gli anni. In base al documento di 124 pagine che ci è stato consegnato, gli uffici a cui diremo addio sono 52 nella provincia di Pesaro-Urbino, 11 in quella di Ancona, 52 in quella di Macerata, 22 in quella di Fermo e altri 22 in quella di Ascoli-Piceno, molti dei quali in piccole realtà o in comuni interni dove a breve per un invio postale bisognerà fare svariati chilometri. Comprendiamo l’esigenza di riorganizzazione di Poste Italiane, ma un taglio così netto ci pare una scelta scriteriata”.   Il Ministero risponde cercando di rassicurare, dicendo che in alcuni casi degli uffici rimarranno aperti due volte a settimana e che si tratta solo di un piano di razionalizzazione, ma al contrario delle intenzioni la risposta non rassicura per nulla.  "In base alle prime verifiche - prosegue la Terzoni - abbiamo appurato che non sono pochi nelle Marche gli uffici chiusi in via definitiva. Inoltre la scure su questo servizio ha prodotto una mole notevole di missive in giacenza, con bollette consegnate anche dopo la scadenza e compromettendo persino invii prioritari, come raccomandate dell'Inps, avvisi di Equitalia e telegrammi. Naturalmente come M5s non staremo a guardare, e chiederemo al ministro Graziano Delrio di prendere in mano la situazione, perché i cittadini in difficoltà per queste chiusure rischiano di diventare parecchi e molte famiglie ci stanno già inviando segnalazioni”. Un problema da risolvere con la massima urgenza, considerati i tempi stretti con cui si sta procedendo nell'effettuazione di questa manovra. Gli Uffici Postali del maceratese sub judice sono quelli di Acquacanina, Apiro, Appignano , Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Monte Cavallo, Monte San Martino, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pievebovigliana, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Potenza Picena, Recanati, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso. Dalla lista evidente anche la chiusura di tantissimi uffici nel cratere dei comuni terremotati. Un ulteriore disagio quindi per le popolazioni colpite dal sisma. Viene da chiedersi se il Ministero abbia valutato anche questo di aspetto.    IN QUESTO LINK L’ELENCO DI TUTTI I 4300 UFFICI POSTALI INTERESSATI DAL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE: https://www.poste.it/Elenco_def_Fase-3_Step-1.pdf

22/10/2017 17:24
Sisma, l'appello di 13 sindaci a De Micheli: "Lasciate le casette fai da te fino al ripristino dell'agibilità delle abitazioni"

Sisma, l'appello di 13 sindaci a De Micheli: "Lasciate le casette fai da te fino al ripristino dell'agibilità delle abitazioni"

"Chiediamo al commissario Paola De Micheli che sia garantita ai terremotati che hanno costruito casette in appezzamenti di terreno privato, di loro proprietà, la possibilità di mantenerle fino al ripristino dell'agibilità delle abitazioni principali". È l'appello lanciato al commissario per la Ricostruzione da 13 sindaci del Maceratese. Ieri sera si sono riuniti presso la sede dell'Unione Montana per fare il punto su vari aspetti del post sisma, compreso appunto il tema delle casette, tutte potenzialmente abusive, di cui è diventata un simbolo nonna Peppina, la 95enne di Fiastra sfrattata dalla procura di Macerata. All'incontro hanno partecipato sindaci o loro delegati di Pieve Torina, Muccia, Serravalle del Chienti, Esanatoglia, Camerino, Caldarola, Bolognola, Serrapetrona, Castelraimondo, Valfornace, Camporotondo, Sefro. "La centralità delle azioni politiche deve partire dai sindaci" hanno ribadito il primo cittadino di Camerino Gianluca Pasqui, e Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina. (Ansa)

13/10/2017 15:00
Prima molitura dell'olio Coroncina al frantoio Persicorossi: si pensa a un consorzio sotto l'egida dell'Unione Montana - VIDEO E FOTO

Prima molitura dell'olio Coroncina al frantoio Persicorossi: si pensa a un consorzio sotto l'egida dell'Unione Montana - VIDEO E FOTO

I produttori del pregiato olio Coroncina dei cinque Comuni (Belforte, Caldarola, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona) si sono trovati tutti insieme domenica sera al frantoio Persicorossi a Croce di Caldarola per la prima molitura.  E' stata anche l'occasione per guardare al futuro e a strategie anche commerciali che possano consentire a questo straordinario e unico prodotto di avere il riscontro che meriterebbe. E si sta pensando alla possibilità di unire tutti i produttori sotto l'egida dell'Unione Montana dei Monti Azzurri che potrebbe poi commercializzare il prodotto su vasta scala.  Non a caso, era presente il presidente dell'Unione Montana Giampiero Feliciotti, insieme ai sindaci di Caldarola Luca Giuseppetti, di Cessapalombo Giammario Ottavi e di Camporotondo Emanuele Tondi, oltre al presidente dell'associazione Coroncina Livio Giovenali. Il titolare del frantoio Franco Persicorossi, insieme al figlio Gino, hanno spiegato tutti i passaggi che portano ad avere un olio così speciale, dalla raccolta con una speciale macchina che Franco Persicorossi per primo ha acquistato qualche anno fa fino ad arrivare all'imbottigliamento. 

09/10/2017 21:52
A Camporotondo posti letto per matricole Unicam

A Camporotondo posti letto per matricole Unicam

Nell’ambito della convenzione esistente tra Comune e Università, viene messo a disposizione delle matricole Unicam l’Ostello comunale CRIFAT (Centro di Ricerca e Formazione Ambiente e Territorio) di Camporotondo. L’Ostello, di recente costruzione e a norma antisismica, dispone di 18 posti letto, distribuiti su due piani. Ogni piano (di cui uno sarà riservato a studenti e l’altro a studentesse) è autonomo per quanto riguarda i servizi ed è dotato di una grande camera con 7 posti letto e una più piccola da due. Al piano terra è presente una cucina attrezzata e un’ampia sala ad uso refettorio e/o studio. Ubicato nel caratteristico centro storico è dotato di WIFI. A disposizione degli studenti anche una mediateca ubicata in uno stabile vicino, utilizzabile per attività connesse allo studio. Il costo settimanale è di 25 euro (100 mensili) comprensivi delle spese (luce, acqua, gas) e cambio lenzuola e pulizia una volta a settimana. Camporotondo di Fiastrone si trova a 26 km e 24 minuti da Camerino. Il tragitto da e per Camerino è già servito dalla Contram e sarà potenziato, se necessario. L’ostello sarà disponibile da lunedì 9 Ottobre. Per prenotare i posti letto si prega di inviare un’email a comune@camporotondo.sinp.net.

29/09/2017 09:50
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