Incidente d'auto con il cinghiale, il Giudice di Pace condanna la regione Marche al risarcimento dei danni. È quanto stabilito da una sentenza, pubblicata mercoledì 20 marzo, del giudice Maria Giuseppina Vita. Nello specifico, il Giudice di Pace di Camerino ha condannato la regione Marche a risarcire i danni subiti dall'autoveicolo di proprietà di una donna residente a Belforte del Chienti, e a pagarne le spese legali.
IL FATTO - Il fatto è avvenuto quando il veicolo era condotto dalla figlia della proprietaria, a bordo c'era anche una sua amica, lungo la strada regionale 77 nel tratto che conduce da Polverina di Camerino a Pontelatrave.
Improvvisamente e repentinamente la carreggiata stradale è stata invasa da un cinghiale, proveniente dalla destra, rispetto al senso di marcia. L'animale selvatico ha urtato la parte anteriore destra dell'autoveicolo provocando danni quantificati in 2.824 euro.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale compagnia, che hanno redatto il verbale ed effettuato i rilievi di rito.
Nella causa civile davanti al Giudice di Pace di Camerino, la donna era difesa dall'avvocato Marco Belli del foro di Macerata. L'avvocato ha provato come la regione Marche sapesse che il luogo del sinistro fosse stato teatro di precedenti incidenti con animali selvatici. Nonostante ciò, non è stata prevista alcuna precauzione.
Nella sentenza è stata ribadita la legittimazione passiva della regione, la cui responsabilità va individuata nell'articolo 2052 del codice civile. Inoltre, è stato affermato il principio secondo il quale "spetta alla regione fornire la prova liberatoria del caso fortuito, dimostrando che la condotta dell’animale si è posta del tutto al di fuori della propria sfera di controllo, come causa autonoma, eccezionale, imprevedibile o, comunque, non evitabile neanche mediante l’adozione delle più adeguate e diligenti misure", ha ribadito l'avvocato Belli.
Si è svolto lunedì presso la sala del rettorato del campus universitario di Camerino, il seminario di diffusione dei risultati del corso di formazione rivolto a giardinieri d’arte "per giardini e parchi storici", finanziato dalla regione Marche con i fondi Pnrr Next Generation Eu.
Capofila del partenariato di progetto è l'ente di formazione e sviluppo del territorio Lacam di Matelica e comprende l'Università degli Studi di Camerino, la federazione provinciale Coldiretti di Macerata, l'Istituto di Istruzione Superiore ad indirizzo Agrario "A. Cecchi" di Pesaro e "C. Ulpiani" di Ascoli Piceno oltre all'azienda di formazione e consulenza Serma srl.
A fare gli onori di casa è stato il delegato del rettore dell’Università degli studi di Camerino Andrea Spaterna con i docenti esperti del corso, Andrea Catorci (botanico), l'architetto paesaggista Adele Caucci, il professor Diego Casadidio, il dottor Giordano Nasini (direttore della Federazione Provinciale Coldiretti Macerata partner del progetto), la presidente dell’ente di formazione Lacam Ivana Marchegiani ed il tutor Gian Marco Paparelli.
L’Università camerte, al fine di promuovere e valorizzare l’identità dei luoghi ha supportato la progettazione di Lacam offrendo la sede di svolgimento del corso presso la sede della facoltà di botanica.
Il percorso formativo ha permesso agli allievi di affrontare lezioni dalla teoria alla pratica, fondamentale per questa tipologia di corso, che si è svolta presso l'azienda Manfrica di Tolentino, di visitare parchi e giardini storici e d’interesse culturale, quindi conoscere direttamente alcuni dei parchi naturali e dei giardini storici maggiormente rappresentativi della provincia maceratese quali: l’orto botanico “C.Cortini” e i giardini della Rocca d’Ajello di Camerino, l’orto sul Colle dell’Infinito di Recanati, la riserva naturale Abbadia di Fiastra e il parco di Villa Fermani a Corridonia.
"Un corso pionieristico", lo ha definito il professor Andrea Spaterna anche in qualità di presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. "Si è trattato di un percorso particolare che andrà a colmare una lacuna che esisteva da molti anni, ora superata - spiega Ivana Marchegiani, presidente dell'ente di formazione Lacam e coordinatrice del progetto -. La formazione ha abbracciato molteplici discipline come la storia, l’architettura, la botanica, la fisiologia vegetale e le tecniche di lavorazione dei terreni; mirando così a formare una figura professionale altamente innovativa e specializzata, volta non solo alla conservazione ma anche alla manutenzione dei parchi e dei giardini storici, rispettando le peculiarità del paesaggio e le specificità dei luoghi oggetto di intervento".
"Siamo molto soddisfatti in quanto saranno le prime figure professionali della Regione Marche e nella provincia di Macerata a qualificarsi per questa figura professionale", ha concluso Marchegiani.
È stata stipulata nei giorni scorsi una particolare convenzione tra la Casa di Fondazione Casa di riposo “Casa Amica”, rappresentata dal presidente Angelo Montaruli, e l'Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri "Giovanni Antinori" di Camerino, guidato dal dirigente scolastico Francesco Rosati, con un obiettivo ben preciso. L’accordo, infatti, è finalizzato a permettere agli alunni della scuola destinatari di provvedimenti disciplinari, in particolare della sospensione dalla regolare frequenza dalle lezioni, di poter trascorrere nella sede della Casa di Riposo il periodo di sospensione stabilito dagli organi scolastici competenti.
“Un atto tra la Fondazione Casa Amica e l’ITcg di grande importanza – dichiara il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli – che va ben oltre il mero provvedimento disciplinare ma che si inserisce in un aspetto fondamentale delle società, ossia la possibilità di contatto tra i più giovani e i nostri anziani. Sarà quindi sicuramente un’occasione di confronto tra generazioni distanti e che farà conoscere ai ragazzi una realtà fondamentale della nostra città come Casa Amica. Complimenti a tutto il Cda della Fondazione, guidata dal presidente Montaruli, e al dirigente scolastico Rosati per aver avuto e realizzato questa idea”.
“Tale misura fornisce un'alternativa al semplice allontanamento dalla scuola dello studente – spiega il presidente di Casa Amica, Angelo Montaruli – permettendo allo stesso di vivere direttamente un'esperienza nel campo sociale e dell'assistenza con possibilità, quindi, di acquisire maggiore consapevolezza dei valori di solidarietà e di rispetto per le persone ed in particolare per le persone più anziane e più fragili. Per ogni studente, di volta in volta, verrà siglato un ulteriore specifico accordo tra la scuola e la Casa di riposo per la definizione delle modalità di svolgimento del periodo di frequenza e per l'eventuale nomina di tutor”.
“L'ITgc Antinori – si legge nella convenzione firmata tra la scuola e Casa Amica – al fine di rendere gli studenti consapevoli del proprio comportamento e per riflettere sulle conseguenze che questo può determinare sia verso la comunità sia verso sé stessi e la propria famiglia, in particolare per coloro che hanno commesso infrazioni alle regole di comportamento all'interno dell'istituzione scolastica, intende poter far trascorrere il tempo deliberato dal consiglio di classe in accordo con la famiglia presso la casa di riposo”. Inoltre, “al termine del periodo di frequenza lo studente presenterà al coordinatore della classe di appartenenza una breve relazione sull'esperienza vissuta con riflessioni in merito”.
Domani, 20 marzo, alle ore 11, la sala convegni del Campus dell'Università di Camerino si trasformerà in un palcoscenico d'inedita divulgazione scientifica e narrazione storica. Gabriella Greison, fisica, scrittrice e attrice, a cui si accompagna ormai l'epiteto di "Rockstar della fisica", presenterà il suo spettacolo “La donna della bomba atomica”, tratto dal suo omonimo libro, edito da Mondadori.
Il libro di Greison è un viaggio interiore nella vita di Leona Woods, la fisica più giovane del Progetto Manhattan, la quale, nonostante il suo ruolo chiave, in tutti questi decenni, è stata eclissata a causa di una predominanza maschile che ha segnato l'universo e la storia delle scienze fino a oggi. Attraverso un flusso di coscienza, Greison ci porta a rivivere gli eventi che hanno portato alla creazione della bomba atomica, offrendo una prospettiva nuova e profondamente femminile su uno dei momenti più controversi della storia moderna.
Lo spettacolo promette di essere un’esperienza immersiva, che non solo racconta la storia di Leona Woods, ma apre anche a una complessa e stratificata serie di riflessioni, a partire dalle implicazioni morali ed etiche della scienza quando viene applicata alla guerra.
Inoltre, sempre presso il polo dell'Università di Camerino, alle 16,30, sarà possibile assistere al seminario tenuto da Greison dal titolo 'La fisica nucleare e i cambiamenti climatici'.
Com’è nata l’idea di scrivere “La donna della bomba atomica” e di portarla poi in scena nei vari teatri d’Italia?
Ho deciso di raccontare la storia di Leona Woods perché è una storia inedita, ho scoperto io questa storia, e come ne sono rimasta innamorata io, penso che ne rimarranno innamorati in tantissimi. Ho iniziato a pensare a Leona nel 2019, poco prima della pandemia. Leggendo tra le righe di un libro in inglese, in cui si parlava di Arthur Compton, uno dei fisici creatori della fisica quantistica, che sta in posa nella fotografia del 1927 che è la mia ossessione, quella a margine del V Congresso Solvay e che è diventata poi il mio cavallo di battaglia nel primo libro ‘L'incredibile cena dei fisici quantistici’ (2015, Salani). Siccome volevo occuparmi di lui, perche lo sto facendo per ogni personaggio in posa in quella foto, mi sono imbattuta in Leona Woods. In pratica, il nesso è stato che Arthur Compton leggeva la Bibbia a Leona, ogni sera dopo il lavoro al Progetto Manhattan.
Fantastico, ho detto! Leggo meglio di Leona e scopro che è fisica nucleare, come me, e che è stato un prodigio, come me, e che la sua battaglia più grande è stata essere riconosciuta per quello che faceva nella sua professione, in un mondo totalmente maschile, come quello della fisica nucleare e quantistica. Quindi mi sono detta: perfetto, è lei il mio nuovo obiettivo. Poi è scoppiata la pandemia e non ho potuto viaggiare, perche per scrivere di lei e raccogliere informazioni avrei dovuto fare un viaggione nell'America più dura, quella del New Mexico, e allora ho rimandato.
Nel frattempo ho scritto di altri due fisici presenti in quella foto: sono usciti i libri ‘Ucciderò il gatto di Schroedigner’ (Mondadori) su Erwin Schroedinger, e ‘Ogni cosa è collegata’ (Mondadori) su Wolfgang Pauli. Contemporaneamente ho letto tutto su di lei, in qualsiasi lingua. E l'estate scorsa sono partita per l'America. Ed eccomi qui con un audiolibro su Audible, il libro e lo spettacolo teatrale che ho appena fatto debuttare nei teatri e che girerà il mondo, le date sono sul mio sito www.GreisonAnatomy.com.
A livello più tecnico, come avviene nella tua scrittura la trasformazione di una storia scientifica in un’opera narrativa?
A livello più tecnico, la risposta va cercata nei miei 20 anni di questo lavoro di scrittura. E da 10 anni in cui pubblico libri1. Questo su Leona è il mio dodicesimo libro. Tutto per me è nato dalle ricerche su una fotografa. Una splendida foto in bianco e nero, scattata nel 1927, 29 personaggi in posa, 17 erano o sarebbero diventati premi Nobel. Una foto da cui sono ossessionata da una vita. Fin da piccola la vedevo in giro, e nessuno sapeva raccontarmela.
Poi mi sono laureata in Fisica, con la specializzazione sulla fsica quantistica, e questa foto era sempre negli uffici dei professori più illuminati. Ma non sapevano dirmi cosa pensavano questi uomini in posa, cosa avevano fatto un attimo prima dello scatto o dove avevano cenato subito dopo. Dopo la laurea sono andata a lavorare a Parigi, all’Ecole Polytechnique, il mio capo era Francois Amiranof. All’ingresso dell’Ecole Polytechnique c’era questa fotografa in BN come gigantografa.
La mia ossessione per questa foto stava andando alle stelle. E così mi sono messa a fare ricerche, sono andata a Bruxelles dove è stata scattata la foto; per anni mi sono documentata, e fnalmente ho trovato la storia. Ho trovato le parole per raccontarla. E da questa foto ho fatto nascere il mio percorso professionale. Dopo anni di ricerche, dopo tante porte chiuse in faccia, dopo tanti no, fnalmente ho trovato la mia strada. Creandomela, da zero, io stessa. Ci ho messo anni, ma ne è valsa la pena.
Il mio primo libro che la raccontava era “L’incredibile cena dei fisici quantistici”, da cui ho fatto nascere il mio primo spettacolo teatrale “Monologo Quantistico” (sempre nel 2014). Questo spettacolo ha girato e gira tantissimo (in 10 anni ha superato 800 repliche), non solo nei nostri confini, ma anche fuori, da Vienna a Zurigo a San Francisco. Il libro ha avuto un boom di ristampe ed è stato a lungo un caso editoriale. Poi sono seguiti altri 11 libri e altri 10 monologhi teatrali.
Dunque, per “L’incredibile cena dei fsici quantistici” (è stato il mio libro d’esordio), sono stata un anno a Bruxelles a fare ricerche nell’archivio Solvay, e poi ci ho messo 3 anni per scriverlo. Racconto della cena avvenuta dopo lo scatto di quella fotografa, un lavorone ricostruire tutto! Per “Hotel Copenaghen”, sono stata un anno a Copenaghen, facendo avanti e indietro con l’italia, per fare ricerche. E racconto della grande Scuola di Copenaghen di Niels Bohr.
Per “La leggendaria storia di Heisenberg e dei fsici di Farm Hall”, ho fatto ricerche e viaggi in Germania, e poi anche a Farm Hall stessa, vicino a Cambridge. Racconto di Werner Heisenberg, e del suo mondo. Per “Einstein forever” sono stata a Princeton, in America, e in Svizzera, a Zurigo e a Berna. Racconto di Albert Einstein, e della sua eredità. Da ognuno di questi libri ho creato uno spettacolo teatrale, sotto forma di monologo di un’ora e mezza.
Per “Ucciderò il gatto di Schrodigner”, il protagonista è Erwin Schrodinger, e le ricerche le ho fatte tra Vienna, America e Tirolo. Per “Ogni cosa è collegata”, il protagonista è Wolfgang Pauli, e le ricerche le ho fatte tra Zurigo, America e Berlino.
I miei spettacoli teatrali sulla fsica quantistica sono nati da questi testi.
Insomma, ho trovato il mio modo per raccontare la fsica quantistica. Ho trovato una nuova narrativa da dare alla fisica. Racconto la fisica quantistica sotto forma di storie, dopo le ricerche sul posto, i viaggi, gli incontri con le persone chiave, e le ricerche negli archivi (questo è ‘il Metodo Greison’). Con la fotografa scattata nel 1927 con il più grande ritrovo di cervelli della storia che è il mio faro, e da cui ho fatto nascere tutto.
Noi stiamo vivendo la Seconda Rivoluzione Quantistica, e quello che stiamo vivendo è un altro grande sconvolgimento delle nostre vite. Così come quando la fsica quantistica è nata, che ha sconvolto le nostre vite portando i telefonini, i chip al silicio e quindi i computer, le tac, i lettori cd e dvd, alla stessa maniera vivremo qualcosa di grandioso, che non immaginiamo neanche.
Nel film ‘Oppeneheimer’ di Nolan la fisica Leona Woods, che ha avuto un ruolo chiave nel progetto Manhattan, viene completamente esclusa. Questa mancanza è spia di quanto ancora oggi, ci sia un’ideologia dominata da un punto di vista maschile?
Il fatto veramente eclatante è che Oppenheimer non è diverso dalla maggior parte dei film, dei libri, dei racconti che sono basati su ricostruzioni storiche di fette di scienza (di fisica, in particolare). Perche la maggior parte dei film, dei libri, degli scienziati, dei fisici che raccontano la fisica quantistica, il nucleare, le bombe atomiche, e addirittura la Seconda Guerra Mondiale in generale, sono contro le donne, e sono fatti da uomini che raccontano esclusivamente le gesta di altri uomini.
Siamo abituati, siamo desensibilizzati, e quindi nessuno ha detto quello che sto dicendo io, perche per decenni abbiamo visto solo donne al cinema che esistono solo per dare agli importanti protagonisti maschili qualcosa con cui svagarsi. Dopo decenni di film realizzati cosi, ne arriva un altro cosi, quindi nessuno se ne accorge. Anzi, ottiene 13 candidature agli Oscar. Ma mentre Barbie ha oscurato e messo da parte personaggi maschili di gomma, Ken su tutti, un film anti-donne come Oppenheimer, ha messo da parte e cancellato completamente donne molto reali, in carne e ossa, che hanno vissuto vite intere e hanno dato un contributo significativo alla fisica e al nostro mondo.
Quel povero Ken messo da parte dal film su Barbie, non è Leona Woods, che a 23 anni ha gia ottenuto il dottorato in fisica ed è stata assunta a lavorare al progetto Manhattan, perchè ritenuta un asso nella rilevazione delle particelle nel vuoto con il trifluoruro di boro. Ken, a differenza di Leona, non era presente alla prima reazione nucleare a catena, e Ken non fece quello che fece Leona, ovvero passare anni interi della sua vita sulla costruzione della pila atomica, divisa tra Hanford, Chicago, l’Argonna Foresta e appunto Los Alamos.
Leona Woods non compare in Oppenheimer, ma il film, come tanti film anti-donne, riesce ad assumere una tale aria di autorità a farci supporre che la sua sorprendente mancanza di rappresentanza femminile sia dovuta al suo ammirevole impegno per l'accuratezza storica.
Al contrario, sia nell’ambito del cinema che in quello della narrativa, pensi che, in alcuni casi, un’accentuata focalizzazione su certe tematiche femminili, rischia di cadere in un occasionalismo e femminismo stereotipizzante?
No, non credo. Ogni conquista va difesa, altrimenti è un attimo tornare indietro.
Dallo studio dell’atomo alla bomba atomica. Secondo te oggi la coscienza collettiva ha rielaborato i motivi di questo passaggio che dalla ricerca scientifica giunge alla progettazione di un ordigno auto-distruttivo? Elsa Morante, in ‘Pro o contro la bomba atomica’, scriveva che riguardo a quest’ultima ci si preoccupa più delle conseguenze che delle motivazioni.
Infatti il mio libro è la risposta a Elsa Morante.
Federico Maccari, ceo de La Pasta di Camerino, e sua moglie Marzia Maria Fede sono diventati per la prima volta genitori di due meravigliosi gemelli, Maria e Gaetano, nati alle 20:45 di martedì 5 marzo a Roma, presso l’ospedale “Fatebenefratelli” Gemelli isola - Isola Tiberina.
Grande la gioia di Mara e Gaetano Maccari, fondatori dell’azienda e genitori del primogenito Federico, di suo fratello Lorenzo con la moglie Janet e la figlia Maria Vittoria, della sorellina Miriam e della nonna Carolina, nonché di tutti gli 85 dipendenti e collaboratori che lavorano alla produzione e vendita di pasta fresca e secca all’uovo, di semola e di grano antico Hammurabi nel cuore dell’entroterra marchigiano.
I neo genitori ringraziano il dottor Alessandro Cecchi, responsabile del Cur di diagnosi prenatale di II livello di Loreto, per aver seguito con grande disponibilità e professionalità la gravidanza gemellare sin dall’inizio e ringraziano, altresì, la professoressa Anna Franca Cavaliere, Responsabile dell’UOC Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Gemelli isola - Isola Tiberina, che si è presa cura della neomamma e della gravidanza con la massima eccellenza, portando alla nascita i piccoli Maria e Gaetano.
Ubriachi alla guida: scattano il ritiro della patente e la denuncia per una studentessa ventisettenne di origini fermane e per un settantanovenne di origini irlandesi. La scorsa notte, infatti, sono stati individuati e fermati nel centro abitato di Camerino dai carabinieri della locale Compagnia mentre erano alla guida, entrambi, di una vettura modello Fiat 500 con tassi alcolemici oltre la soglia consentita. Nel caso dell’uomo addirittura superiore ad un grammo per litro. Per la giovane e per il 79enne è stata disposta anche la decurtazione di dieci punti e il sequestro del mezzo.
Il progetto europeo “Growth-mindset through Resilient Intelligent Technologies_ GRIT” di cui l’Università di Camerino è capofila, è stato al centro del primo Congresso Internazionale per lo Sviluppo delle Competenze Socio-Emotive: nuove prospettive e sfide nella società odierna”, tenutosi nei giorni scorsi presso la Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università di Saragozza.
A rappresentare Unicam il professor Renato De Leone, Delegato del Rettore alla Mobilità e cooperazione internazionale e programma Erasmus, che ha illustrato interessanti spunti di riflessione sulle possibili applicazioni concrete di nuove tecnologie basate su Machine Learning e Intelligenza Artificiale per lo sviluppo di percorsi di successo nell’ambito della carriera accademica dei ricercatori di oggi e di domani.
Il progetto combina, infatti, il machine learning con metodologie di gamification e analisi del sentiment per creare nuovi modelli e strumenti volti a migliorare e sviluppare la motivazione e l’impegno civico degli studenti universitari e dei giovani ricercatori.
Un uso strategico di queste tecnologie e metodologie digitali potrebbe consentire alle università di costruire politiche solide e risorse educative nuove ed efficaci, per fornire alle studentesse ed agli studenti gli strumenti idonei per diventare protagonisti attivi nella società contemporanea.
Alla presenza di 300 partecipanti provenienti da 19 regioni italiane, di tutta la governance dell'Ateneo, di membri di istituzioni sanitarie regionali e nazionali e del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera (Sifo), Società scientifica di riferimento per i destinatari dell’iniziativa, è stata inaugurata nella giornata di mercoledì 13 marzo a San Benedetto del Tronto la XXII edizione del master di secondo livello "Manager di Dipartimenti Farmaceutici", diretto dal professor Carlo Cifani della scuola di scienze del farmaco e dei prodotti della salute.
"Il master - ha affermato il rettore Unicam Graziano Leoni - risponde pienamente alle crescenti necessità che emergono dal mondo della professione nelle strutture ospedaliere. La sua longevità è dovuta proprio alla capacità e rapidità di far fronte alle continue evoluzioni del bagaglio di competenze richieste al farmacista. Quando il farmacista è chiamato ad assumere responsabilità dipartimentali, occorre unire alle competenze scientifiche, classicamente correlate alla sua professione, una moderna preparazione di tipo manageriale. La necessità di un farmacista-manager scaturisce dalla complessità del ruolo che questo professionista è chiamato oggi a saper svolgere".
"Rispondendo ai requisiti di formazione manageriale per la direzione delle Strutture Complesse del Servizio Sanitario Nazionale – ha evidenziato il professor Cifani, direttore del master e della scuola di specializzazione in farmacia ospedaliera -, il master affronterà sia tematiche di management trasversali alle varie professioni sanitarie, che argomenti specifici per la professione del farmacista, impostati in un'ottica manageriale. Ogni anno l’offerta didattica si aggiorna con nuove tematiche ed approfondimenti in modo da permettere ai farmacisti clinici che operano nel servizio sanitario nazionale di arricchire le proprie competenze e le proprie esperienze professionali per affrontare le sfide emergenti: innovazione ed evoluzione dei percorsi di cura, delle tecnologie e dei ruoli organizzativi e di governance. Per questa edizione è stata riavviata la collaborazione con l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale "Papa Giovanni XXIII". Un'intera sessione didattica si terrà presso l'ospedale di Bergamo, uno degli ospedali più tecnologici a livello europeo, permettendo di vivere direttamente la moderna struttura ospedaliera organizzata per intensità di cure. Verrà affiancata quindi alla didattica frontale una parte applicativa comprensiva di visite nella struttura, con particolare attenzione al sistema dipartimentale di farmacia organizzato in strutture centrali e periferiche con un forte orientamento clinico".
"Verranno inoltre affrontati - ha sottolineato la professoressa Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura, vicedirettore del Master e rappresentante della Scuola di Scienze del Farmaco nella Commissione per l’Alta Formazione di Ateneo - argomenti quali l’organizzazione e la gestione economico-finanziaria dei dipartimenti farmaceutici, la gestione del personale e le tecniche di comunicazione, la gestione manageriale del servizio farmaceutico, gli studi di farmacoepidemiologia e farmacoeconomia nell'analisi e nel management della spesa farmaceutica, la logistica sanitaria, i criteri di selezione dei farmaci, le scelte manageriali relative ai dispositivi medici e diagnostici, le scelte manageriali relative all’allestimento di preparazioni galeniche, antitumorali e per nutrizione artificiale, la continuità assistenziale tra ospedale e territorio nell'assistenza farmaceutica".
"Il numero così rilevante di edizioni - ha evidenziato il professor Gianni Sagratini, direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute - rappresenta un risultato unico a livello nazionale nel settore farmaceutico ed il record di iscrizioni dopo 22 anni testimonia l’interesse dei farmacisti ospedalieri alle attività formative erogate dalla nostra scuola. Il questionario di valutazione del Master da parte degli iscritti della precedente edizione ha evidenziato risultati lusinghieri per la nostra scuola: il 98% dei partecipanti è completamente soddisfatto dal master erogato, per il 94% degli iscritti il livello di competenza dei docenti e i contenuti didattici hanno risposto pienamente alle aspettative e il 98% suggerirebbe ad un collega di iscriversi a questo master".
Il prossimo mercoledì 20 marzo, anche l’ateneo di Camerino aderisce all’iniziativa "Università svelate" - Giornata Nazionale delle Università, promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane – Crui con il patrocinio del Ministero dell'Università e della Ricerca, istituita in coincidenza con la Giornata Internazionale della Felicità e all’interno della Settimana della Minerva, un periodo dedicato alla celebrazione del sapere e dell’istruzione.
Università svelate vuole essere un momento di condivisione del patrimonio scientifico e culturale che la comunità accademica produce per la società che la sostiene. Una giornata di eventi per partecipare alla vita che si svolge nelle università italiane e osservarla da dentro.
L’Università di Camerino partecipa con “Unicam Svelata”, un calendario di appuntamenti che si svolgeranno in diversi luoghi dell’ateneo sia al mattino che nel pomeriggio, con seminari, incontri, conferenze, attività, aperitivi scientifici, insieme a docenti, ricercatrici e ricercatori dell’Ateneo.
“Nel corso di questa giornata – sottolinea il rettore Unicam Graziano Leoni – apriremo le porte della nostra Università per far scoprire alla popolazione e a quanti sono interessati o curiosi, cosa succede nei nostri laboratori, quali tesori celano le nostre stanze e le nostre aule, quanto la scienza e la ricerca sia importante nella quotidianità di ognuno di noi. Sarà nostra ospite con il suo spettacolo anche la divulgatrice Gabriella Greison, che ringrazio per aver accolto il nostro invito”.
Ecco il programma completo della giornata: ore 11.00 Sala Convegni del Campus universitario: La donna della bomba atomica. Spettacolo di e con Gabriella Greison, divulgatrice scientifica; ore 12.30 Open Green del Rettorato Unicam apre le porte! Aperitivo scientifico con il professor Gianni Sagratini e la professoressa Giulia Bonacucina della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute.
Ore 15.00 Orto Botanico “Carmela Cortini” Gino Marotta: conosciamolo nei suoi luoghi. Alla scoperta dell’artista attraverso le opere presenti in Ateneo, a cura di Monica Straini, Area Comunicazione, Organi Accademici e Public Engagement. Ore 16.30 Sala Convegni del Campus universitario, in collaborazione con la Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani”
La fisica nucleare e i cambiamenti climatici, seminario di Gabriella Greison, divulgatrice scientifica. Ore 18.00 Agorà del ChIP AperiChIP: ... le “nuove leve”. Giovani ricercatrici raccontano il loro lavoro: Laura Alessandroni, Martina Fattobene, Noemi Pagliaricci, Genny Pastore, Asia Patriarchi, Eleonora Spinozzi
Sarà Greta Esposito, giovane attrice conosciuta tra l’altro per "Mare Fuori", a raccontare agli studenti e alle studentesse dell'Ipsia Don Enrico Pocognoni cosa significa far parte del mondo della cinematografia. Un appuntamento incluso in "Ciak: Azione!", il progetto che si sta realizzando in collaborazione con l'Associazione Help SOS Salute e Famiglia ODV di San Severino Marche.
Il progetto è un lungo viaggio nel mondo del cortometraggio, un’interessante iniziativa cinematografica dedicata agli studenti delle tre sedi scolastiche (Matelica, Camerino e San Severino Marche), finalizzata a favorire la crescita individuale e la riqualificazione sociale attraverso la produzione cinematografica.
E il 14 marzo, presso il plesso di Matelica, sarà presente l'attrice Greta Esposito, nota per il suo ruolo di Nina (la moglie di Carmine) in "Mare Fuori" per la regia di Carmine Elia, per incontrare gli studenti e condividere la sua esperienza nel mondo dello spettacolo.
Greta Esposito, nata a Napoli il 19 gennaio del 2001, si laurea nel 2022 in Musica, Cinema e Spettacolo presso la Federico II di Napoli, con una tesi in "Estetica – L’industria culturale". Attualmente studia presso la Sapienza di Roma al corso di "Cinema, Serie tv e Format: Sceneggiatura, produzione e Marketing – Master di Primo Livello".
Inizia la sua formazione attoriale presso “La Scuola Elementare del Teatro”, diretta da Davide Iodice, che, ancora adesso, continua a frequentare. Dal 2009 fa parte stabile del coro del Teatro di San Carlo, prendendo parte alle stagioni operistiche di questo celebre Teatro. Nel 2020 è protagonista in “Mental”, serie Raiplay diretta da Michele Vannucci. Nel 2021 ricordiamo “Qui rido io”, di Mario Martone, dove Greta interpreta il ruolo di Maria Scarpetta, Sempre nel 2021 è in Teatro con “Ho visto Maradona”, per la regia di Clara Bauer, scritto e con Daniel Pennac.
Nel 2022 “Delta” film di Michele Vannucci, con Luigi Lo Cascio e Alessandro Borghi. Nel 2023 “Mixed By Erry”, film per la regia di Sydney Sibilia. Attualmente sul set di The Leopard, serie Netflix diretta da Tom Shankland.
Il progetto "Ciak: Azione!", realizzato grazie al supporto economico del bando SIAE "Per Chi Crea", offre infatti agli studenti l'opportunità unica di sperimentare l'intero processo di produzione cinematografica, dalla scrittura della sceneggiatura all'effettiva realizzazione del film. Le attività coinvolgeranno gli studenti selezionati in base a interessi ed attitudini, promuovendo la collaborazione tra le tre sedi scolastiche e coinvolgendo l'intera comunità.
Anche quest'anno Unicam non ha voluto mancare all’appuntamento con Tipicità, che si è tenuta dal 9 all'11 marzo al Fermo Forum. Nella giornata di apertura il rettore Graziano Leoni è intervenuto all'incontro "Atenei e benessere: stimoli per le Marche al futuro" moderato dal Direttore del Corriere Adriatico Giancarlo Laurenzi ed ha preso parte all’evento inaugurale.
La professoressa Isolina Marota, delegata all'orientamento, è stata tra i relatori nel dibattito su orientamento, lavoro e imprese guidato dal conduttore radiofonico Marco Ardemagni. Nel pomeriggio ad essere protagonista è stata la ricerca Unicam, che si è presentata con i progetti relativi al settore dell’agroalimentare, dell’economia circolare e della sostenibilità in un incontro condotto dal caporedattore del Tg5 Gioacchino Bonsignore ed aperto dai saluti del rettore Leoni.
Sono stati presentati i seguenti progetti: "Tool4MedLife" con la prof.ssa Silvia Vincenzetti, "Nano4Fresh" con il prof. Fabio Marchetti, "Natura Agro" con il professor Filippo Maggi, "Agrifish" con il professor Sauro Vittori, "Davvero mangiamo le microplastiche?" con la dottoressa Martina Capriotti
Nel pomeriggio di domenica, poi, il prof. Marco Giovagnoli, docente della scuola di giurisprudenza e del corso di laurea in Scienze Gastronomiche, insieme alle studentesse ed agli studenti di Scienze Gastronomiche, ha presentato il volume "Storie e culture dell’alimentazione", frutto di un loro lavoro di ricerca, mentre il professor Andrea Lupacchini, docente di Food Design presso la Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria”, è stato tra i protagonisti del dibattito su enogastronomia e viaggio raccontati attraverso la lente del design che contribuisce a costruire l’esperienza.
Per tutta la durata di Tipicità, poi, studenti e studentesse, coordinati dal professor Gianni Sagratini, direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, hanno accolto i moltissimi visitatori nello spazio espositivo a disposizione dell’Ateneo per parlare delle molteplici opportunità che Unicam offre, mentre docenti, ricercatrici e ricercatori sono intervenuti anche in diversi altri incontri per raccontare le loro ricerche.
Oggi pomeriggio nel Sottocorte Village è stato inaugurato uno spazio dedicato alla 43° edizione della Corsa alla Spada e Palio. "Nei cassoni delle dame: tessuti, abiti e gioielli a casa Varani" è una vetrina promozionale della rievocazione storica - che si terrà a Camerino dal 15 al 26 maggio 2024 - dedicata alle donne, con una mostra fotografica di dame selezionate dalla grande raccolta del fotografo Giulio Rosati e un laboratorio di gioielli curato dall’artista Adriano Crocenzi, abiti e stoffe, pubblicazioni e materiale promozionale sulla nuova edizione.
"Durante il Rinascimento – scrive Fiorella Paino, che insieme a Patrizia Menghi, Delfina Benedetti e Danilo Torresi hanno curato l’allestimento dello spazio – divennero comuni i cassoni nuziali che diventarono spesso, soprattutto per i ceti più agiati, supporto per i preziosi dipinti dei maggiori artisti del tempo. Emblemi matrimoniali ma anche della ricchezza e dell’importanza sociale degli sposi venivano mostrati per rendere esplicito il potere anche economico delle famiglie".
"La vigilia della festa della donna – spiega la presidente della Corsa alla Spada e Palio, Donatella Pazzelli – abbiamo deciso di aprire questo spazio, che potrebbe essere il primo di una serie di appuntamenti dedicati ai tanti aspetti della Corsa alla Spada e Palio, come gli allestimenti delle vetrine, la vita in taverna, gli addobbi della città. Il patrimonio fotografico di Giulio Rosati è immenso, come la generosità del figlio Gabriele che ce lo ha messo a disposizione. L'artista Adriano Crocenzi sarà a lavoro per creare gioielli e sarà interessante seguire le sue creazioni in questo spazio che diventa un laboratorio temporaneo".
In esposizione in questo locale, messo a disposizione dall'amministrazione comunale di Camerino con il sindaco Roberto Lucarelli presente all’apertura, anche abiti, stoffe e il nuovo stendardo della Corsa alla Spada e Palio realizzato da Valentina Gagliardi, oltre alle pubblicazioni “Storia della città di Camerino”, “Corsa alla Spada e Palio 1-30” e “Un nuovo sole” e al materiale informativo relativo all’edizione 2024.
In occasione della Festa della Donna, l'Associazione Musicamdo con il contributo del comune di Camerino, Unicam-Università di Camerino, la Pro Loco di Camerino, la regione Marche e il MIC - Ministero della Cultura organizza sabato 9 marzo alle ore 21:15 presso l'Auditorium Benedetto XIII di via le Mosse a Camerino il concerto della Musicamdo Jazz Orchestra con ospite Linda Valori.
La Big Band composta da 25 musicisti del maceratese nata proprio a Camerino nel 2018 con lìobiettivo di riunire i musicisti di jazz del maceratese e dare un segnale di ricostruzione sociale in seguito al terremoto 2016 presenta il suo ultimo progetto Soul Rhythm & Blues Explosion.
La big band proporrà i più coinvolgenti ed intensi brani soul e rhythm and blues della storia della musica, gli indimenticabili brani di Aretha Franklin, Otis Redding, arrangiati appositamente per la Big Band per rinverdire e dare ancora più forza ed energia a questi capolavori. La Musicamdo Jazz Orchestra ospita per l’occasione la meravigliosa voce di Linda Valori.
Linda nata a San Benedetto del Tronto è nota al grande pubblico per la partecipazione al Festival di Sanremo 2004 con "Aria sole terra e mare", conquistando il terzo posto. Nel 2005 partecipa al reality show Music Farm. Viene invitata ad esibirsi per ben 6 volte innanzi ai pontefici Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco.
Nel 2007 partecipa allo spettacolo televisivo di Rai 1 "Tutte donne tranne me" di Massimo Ranieri, con il quale incide la cover della nota canzone di quest'ultimo "Se bruciasse la città". Nell'estate del 2008 incide il singolo "Pasolini" scrive, scritto da Maurizio Fabrizio, brano contenuto nell’album Tutti quelli pubblicato nel 2010.
Nel 2013, dopo alcuni anni di collaborazione con la Raisin' Music, società di produzione discografica di Chicago e Larry Skoller, esce l'album a suo nome "Days like This". Linda Valori può cantare qualsiasi cosa con stile e grazia. È dotata di grande estensione, un suono splendido e una esecuzione impeccabile e fluida allo stesso tempo. Ha inoltre un'altra qualità speciale che non può essere appresa: una vera profonda sensibilità. Sebbene abbia cantato pop, lirica e jazz, i suoi veri amori di Linda Valori sono proprio il blues e l’ R&B.
"Non sono stata io a scegliere di cantare il blues - racconta Linda Valori -. Il blues ha scelto me! E' sempre stato così naturale. Ho provato tanti altri generi, ma il blues e l’ R&B sono sempre stati il mio primo amore; hanno sempre fatto parte di me".
Grande successo per la camminata "Just The Woman I Am" al Cus Camerino che ha visto la partecipazione di circa 200 ragazzi e ragazze, grazie anche alla collaborazione dei professori dell'Istituto Comprensivo Ugo Betti, dell'Istituto d'Istruzione superiore Costanza Varano e dell'Ictg Giovanni Antinori.
Un'iniziativa che ha visto Camerino, ormai come tradizione, in un filo diretto con il Cus Torino, che ha organizzato e promuove a livello nazionale l'iniziativa in concomitanza con la settimana della Giornata Mondiale della Donna allo scopo di promuovere l'inclusione e raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro.
Tante finalità a restituire il senso dello sport, alla presenza del presidente del Cus Camerino Stefano Belardinelli, del sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, del delegato Unicam del rettore allo Sport Filippo Maggi, del delegato Coni Macerata Fabio Romagnoli e del presidente Figest (Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali) Enzo Casadidio.
A tagliare il traguardo per prima è stata Emma Canestrini, atleta del Cus Camerino. A vincere in questo caso è stato lo sport, con la sua capacità di unire le persone soprattutto per una buona causa.
Nella mattina di oggi, l’Università di Camerino ha aperto le sue porte agli studenti e alle studentesse delle scuole superiori, offrendo loro un’opportunità unica di esplorare il mondo accademico e scoprire le innumerevoli possibilità che questo ateneo di prestigio internazionale ha da offrire.
In un’atmosfera accogliente e in fermento, centinaia di ragazze e ragazzi, giunti da ogni provincia delle Marche, hanno affollato gli spazi della sede in via Madonna delle Carceri, esplorando i vari dipartimenti e laboratori: la Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, la Scuola di Giurisprudenza, la Scuola di Scienze e Tecnologie con i suoi otto corsi per la Laurea triennale, tra cui l’innovativo corso di Scienze Gastronomiche, la Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, fino alla Scuola di Architettura e Design.
Per l’occasione, le aule sono state animate da presentazioni coinvolgenti, tenute da docenti e ricercatori, volte a instaurare un prolifico dialogo e confronto con le future matricole. Quest’ultime hanno così avuto l’opportunità di porre domande, scoprire i programmi di studio e immergersi nella cultura accademica, e non solo, di Camerino; hanno avuto modo di prendere parte a sessioni informative sulla vita studentesca, sulle borse di studio e le opportunità di stage.
A dare il benvenuto, il rettore Graziano Leoni: “L’Università di Camerino non ha dimensioni grandi ma ha porte che sono sempre aperte, non solo oggi. È il luogo in cui si fa esperienza, stando insieme e collaborando vicendevolmente, creando esperienze; noi non vogliamo insegnarvi nulla, ma vogliamo darvi la possibilità di vivere insieme ai professori e ai ricercatori al fine di una sostanziale crescita professionale. Il motto che ha inaugurato quest’anno accademico è ‘persona, valore, scienza’: al centro di ogni nostra attività ci sono le persone, fautrici di valori sui quali viene applicata la scienza”.
A seguire la professoressa Isolina Maròta, delegata all’orientamento la quale, rivolgendosi alle studentesse e agli studenti, ha specificato il senso della giornata di oggi: “L’Ateneo vi ha aperto le porte, sfruttate questa occasione perché potete esplorare tutto e soprattutto potete guardare qual è l’offerta formativa; questa non consiste solo in un corso di laurea, negli esami ma nel far comprendere i molteplici sbocchi professionali”. Ha poi rivolto un consiglio ai futuri iscritti: “Un mio consiglio: non soffermatevi solo dove siete sicuri di iscrivervi, ma esplorate e vagliate ogni offerta perché all’interno di voi c’è sempre un talento che in molti casi deve essere scoperto; spesso quello che si pensa che sia il proprio futuro, cambia proprio attraverso un’illuminazione”.
Infine, a spiegare i rapporti internazionali dell’Università di Camerino, il prorettore vicario Emanuele Tondi “Unicam è connessa con tutto il mondo, abbiamo accordi e progetti internazionali per la mobilità di studenti e docenti in moltissime discipline, quindi i nostri studenti nel loro percorso formativo hanno la preziosa opportunità di andare all’estero e confrontarsi con gli studi e la cultura dei colleghi, collaborando con il docente coordinatore di riferimento”.
In un mondo in continua evoluzione, il percorso formativo e di vita che l’Università di Camerino offre si configura come la chiave per aprire porte verso un futuro luminoso.
Illuminazione del centro storico danneggiata da un furto di rame, lampioni spenti in parecchie zone di Camerino. Dopo alcune indagini, l'amministrazione comunale ha scoperto che il problema è stato causato dal furto di cavi e coprifili in rame da parte di malviventi, che hanno danneggiato l'impianto. Fatti per i quali è stata già sporta denuncia alle autorità.
"L'intervento di sistemazione e riparazione della pubblica illuminazione è già in corso da qualche giorno, vista la vasta area interessata i tempi non saranno brevissimi. Ci scusiamo per il disagio, ma il Comune è già pienamente al lavoro per cercare di riparare nel più breve tempo possibile il danno arrecato", conclude la nota dell'amministrazione.
Come annunciato durante il suo collegamento in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico tenutasi lo scorso 6 febbraio, la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha fatto oggi visita all'Università di Camerino e ha incontrato il rettore Graziano Leoni e la governance di ateneo presso la sede del Rettorato.
"Sono onorata di essere oggi - ha affermato la Ministra Bernini - qui all'Università di Camerino, ateneo al quale sono particolarmente vicina perché rappresenta una funzione rigenerativa particolare oltreché il ritorno alla normalità. Riportare l'Università nel centro storico significa riportare la vita in città e continuare a far emergere tutte le belle cose che Unicam può dare".
Il rettore Leoni ha poi consegnato alla ministra Bernini il Sigillo di Ateneo ed ha avuto un colloquio riservato con lei. "Ringrazio veramente di cuore la Ministra Bernini - ha sottolineato il rettore Unicam Graziano Leoni - per averci voluto onorare della sua presenza oggi qui in Ateneo. Un segnale importante per tutta la nostra comunità universitaria. Anche grazie alla vicinanza del Ministero, Unicam potrà continuare a confermare il suo ruolo di motore di sviluppo del territorio e fulcro della formazione delle giovani e dei giovani che ad essa si rivolgono per costruire il loro futuro".
La ministra ha anche avuto l'occasione di visitare la mostra di Giuliana Flavia Cangelosi, dottoranda Unicam, che ha come tema "Tra linee e algoritmi. Un viaggio tra arte, architettura, design e tecnologia". La mostra offre un'analisi evolutiva nell'ambito dell'arte, architettura, design, scienza e tecnologia delineando un percorso di trasformazione artistica che abbraccia sia le radici classiche che le prospettive visionarie.
Importante appuntamento presso il comune di Camerino mercoledì 28 febbraio. In programma, infatti, l'incontro istituzionale con il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. L'incontro si terrà alle ore 15:15 presso la Sala consiliare del comune di Camerino (via Conti di Altino n. 19). Una visita, quella del Ministro Bernini, prevista inizialmente ad inizio febbraio in occasione dell’inaugurazione dell’Anno accademico ma rinviata per impegni istituzionali sopraggiunti e che si concretizzerà ora nell’incontro di mercoledì pomeriggio.
Saranno trattati due argomenti fondamentali per la città: una breve descrizione della situazione di Camerino, il omune più colpito della Regione Marche dal terremoto del 2016, poi focus su sviluppo e nuove prospettive per l’Ateneo quale motore socio-economico della città e del territorio.
Questa mattina, durante la conferenza stampa tenutasi a Camerino, è stata presentata la camminata 'Just The Woman I Am' in collaborazione con Unicam e il Comune. La manifestazione, in programma sabato 2 marzo presso l’impianto del Cus Camerino, rappresenterà un momento di socialità e aggregazione per cittadini e studenti di tutto il territorio.
La Jtwia è l’evento che dal 2014, attraverso una corsa o camminata di 5 chilometri aperta a tutti, raccoglie i fondi per la ricerca universitaria sulla salute e sul cancro, promuove la prevenzione, i corretti stili di vita, l’inclusione e la parità di genere. È un evento in origine organizzato dal Cus Torino in collaborazione con l'Università degli studi di Torino e il Politecnico di Torino.
Jtwia si svolge rigorosamente nella prima settimana di marzo, in concomitanza con la Giornata Internazionale della Donna. Si può scegliere di partecipare alla corsa o camminata in modalità virtuale o in presenza, come singolo o in gruppo.
Il 2 marzo, presso Cus Camerino (ritrovo ore 10, partenza ore 10:30) si svolgerà la corsa/ camminata in modalità virtuale (collegata con l’evento in piazza castello a Torino) aperta a tutti, dagli Under 18 agli Over 60. L'iscrizione alla manifestazione sarà gratuita e all’interno della manifestazione sarà possibile partecipare, oltre alla camminata, a diverse attività proposte dal Cus tra cui Teqball, Tennistavolo, Calcio Balilla e tante altre attività in collaborazione con la Figest.
Alla presentazione il sindaco Roberto Lucarelli ha sottolineato la vivacità della città di Camerino nello sport con eventi nazionali ed internazionali. Il presidente del Cus Camerino Stefano Belardinelli anche a nome di Federcusi ha ricordato il grande lavoro per favorire l'inclusione dei ragazzi di culture diverse, di chi ha abilità diverse ma ottime per praticare tante attività sportive e ludico motorie. Presenti anche la presidente della Associazione Corsa alla Spada e Palio, Donatella Pazzelli, e il delegato allo sport del rettore professor Filippo Maggi, oltre a molti giornalisti ed intervenuti.
I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Camerino, della locale stazione e i colleghi di Serravalle di Chienti, sono intervenuti nella città ducale, in piena zona rossa, poiché nel primo pomeriggio del 24 febbraio erano state segnalate alcune persone sospette introdursi in un noto albergo, allo stato inagibile per il sisma del 2016.
All’arrivo dei militari, due uomini, ancora all’interno della struttura e con in mano la refurtiva, vistisi scoperti sono scappati per le vie del centro immediatamente inseguiti dai carabinieri.
Poco dopo, i due presunti responsabili sono stati individuati e identificati. Si tratta di un 46enne 42enne di origine campana, i due soggetti sono stati poi accompagnati in caserma.
Successivamente a seguito di perquisizione domiciliare è stata rinvenuta altra presumibile refurtiva. I soggetti sono stati, quindi, tratti in arresto e, su disposizione del magistrato di turno della procura della Repubblica del tribunale di Macerata, accompagnati nel loro domicilio in attesa del rito per direttissima.
La refurtiva, composta da televisori e da attrezzatura da bar, è stata restituita al proprietario.