Sin dall’evento sismico dello scorso 24 agosto le Università delle 4 Regioni colpite partecipano, attraverso l’impegno coordinato di oltre 100 professori e ricercatori, alle attività legate all’emergenza e dirette dal Dipartimento della Protezione Civile. Gli esperti di ingegneria sismica e delle strutture sono coinvolti nelle valutazioni di agibilità delle scuole e di altri edifici pubblici mentre gli esperti di geologia e geofisica si occupano della verifiche tecniche connesse alla localizzazione delle strutture temporanee ad uso scolastico ed abitativo.Passato il primo momento della stretta emergenziale, le università hanno ritenuto utile un più ampio e trasversale coinvolgimento di competenze, orientato a fornire un contributo concreto al processo decisionale che nel prossimo futuro dovrà individuare i criteri per la ricostruzione e gli indirizzi per un nuovo sviluppo dei territori interessati dal sisma.Su un invito del Rettore dell’Università di Camerino prof. Flavio Corradini, al quale hanno risposto con entusiasmo le università di L'Aquila, Cassino, Chieti-Pescara, Perugia Stranieri, Perugia, Politecnica delle Marche, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Tuscia, Urbino, il 22 settembre si è svolta la prima riunione operativa presso la sede della CRUI a Roma.In questo primo incontro sono stati individuati i principali obiettivi programmatici dell’iniziativa e le prime azioni concrete, cominciando dalla fase di ascolto dei principali soggetti coinvolti nella ricostruzione e nello sviluppo delle aree colpite dal sisma.
Ancora un successo ad Unicam per la European Summer School on Nutrigenomics, curata dalla prof.ssa Gabbianelli della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute.L’evento, che si è svolto a dal 5 al 9 settembre 2016, ha visto la partecipazione di 85 studenti, giovani ricercatori e professionisti provenienti da 23 paesi europei ed extraeuropei e di oltre 20 relatori di fama internazionale che hanno spiegato i vari aspetti legati alla nutrizione e di come la dieta influenzi il microbiota intestinale per promuovere la salute.E’ noto infatti che se l’alimentazione determina lo stato di salute di un individuo, una parte importante viene svolta dal microbiota che modula l’insorgenza di numerose patologie metaboliche e neurodegenerative.La Summer School si è aperta con le relazioni del prof. Omry Koren della Bar-Ilan University (Israele) e del prof. Michal Muller della University of East Anglia Norwich (U.K.), che hanno parlato della correlazione tra microbiota e stato di salute e di come il microbiota può essere modificato dalla dieta.In ognuna delle giornate successive si è affrontato un diverso argomento, dalla modulazione del microbiota ad opera dei nutrienti, dalla correlazione tra dieta/microbiota e insorgenza di malattie del tratto intestinale, metaboliche e neurodegenerative.Da sottolineare, tra gli altri, gli interventi del prof. Harry Flint dell’Università di Aberdeen, che ha illustrato le conseguenze metaboliche indotte dalla fermentazione di cibi vegetali a livello del colon; del prof. Roberto Berni Canani dell’Università Federico II di Napoli che ha parlato del microbiota intestinale come bersaglio per il trattamento delle allergie alimentari; del prof. Torsten Plösch dell’University Medical Center Groningen, che ha spiegato la correlazione tra l’alimentazione in early life ed il microbiota e del finlandese Filip Scheperjans della Helsinki University Hospital che ha invece messo in correlazione il microbiota con l’insorgenza della malattia di Parkinson.I partecipanti alla Summer School hanno seguito con molto interesse le varie relazioni ed hanno avuto la possibilità al termine di ogni sessione di interagire con gli speakers del giorno a cui hanno potuto chiedere curiosità, spiegazioni e fare domande attraverso tavole rotonde.Bilancio dunque assolutamente positivo anche per questa seconda edizione della Summer School: l’appuntamento ora è per la terza edizione a Camerino nel 2018.
Dopo il terremoto del 24 agosto molte scuole sono state dichiarate inagibili, fra queste anche l’istituto Comprensivo Betti di Camerino, ma l'impegno delle istituzioni ha fatto sì che ogni bambino e bambina avesse il suo primo giorno di scuola.Ecco il racconto e il ringraziamento di una mamma, Antonella Gamberoni, che ha visto nell'entusiasmo di suo figlio il buon lavoro svolto."Il 20 settembre è iniziata la scuola per mio figlio che frequenta la seconda classe della scuola secondaria di primo grado a Camerino presso l’istituto Comprensivo Betti.L’edificio scolastico, come è noto, è stato dichiarato inagibile dopo il terremoto che ha colpito l’Italia Centrale il 24 agosto scorso.Impegnativa è stata la ricerca di un altro edificio che potesse ospitare le nove classi della scuola media Boccati.La ricerca si è conclusa grazie alla disponibilità della Provincia ad ospitare gli alunni nel nuovo plesso scolastico a San Paolo.Leonardo è tornato a casa dopo il primo giorno di scuola entusiasta in quanto – a suo dire – la scuola, ed in particolare la sua classe, è molto più bella di quella che l’ospitava in precedenza.Credo di intercettare il pensiero di molti genitori nel ringraziare la Provincia che – seppur dovendo mediare alcune difficoltà per tutti noi incomprensibili – ha dato la disponibilità al Comune dei locali, il Sindaco, e il Dirigente Scolastico del Plesso Betti che con determinazione hanno cercato di individuare strutture sicure per i nostri figli .In particolare, però, mi sento di ringraziare il Prof. Rosati Dirigente dei Licei di Camerino che, vista la mancanza di disponibilità, nonostante il mancato utilizzo, di alcuni locali al primo piano in uso ad altro istituto scolastico, comprendendo il gravissimo disagio degli studenti, delle famiglie, del Dirigente Dott. Maurizio Cavallaro e dell’Amministrazione Comunale, si è mostrato da subito disponibile alle varie soluzioni che si presentavano e che, tutte, comportavano, per la scuola che dirige, grandi sacrifici di spazi e dunque di attività didattiche. Il prof. Rosati, nonostante i Licei di Camerino siano in costante crescita e dunque abbiano necessità di spazi, ha rinunciato alla disponibilità di alcuni locali che aveva ottenuto dall’istituto Tecnico e che avrebbero dovuto ospitare le classi del liceo sportivo, per consentire l’inizio dell’anno scolastico agli alunni delle medie.Ha compreso la difficoltà, l’emergenza e la necessità che i bambini tornassero a scuola anche per normalizzare una situazione che, è indubbio, li ha provati.Certamente un numero importante di alunni in più creerà delle difficoltà. Il primo giorno di scuola, per esempio, molti genitori degli alunni più piccoli hanno voluto – giustamente – visitare la scuola per vedere dove i loro figli avrebbero trascorso i prossimi mesi. Leonardo mi ha detto che oggi, il secondo giorno di scuola, per l’ingresso nelle proprie aule hanno usufruito delle scale dei Licei e non di quelle dell’istituto Tecnico come il giorno precedente. Evidentemente non sono tollerati da tutti in egual misura. Naturalmente l’ingresso di 180 bambini crea un po’ di confusione, ma se una scuola non è aperta ai bambini che scuola è?Chi ama la scuola sa attribuire ad essa tutta l’importanza che ha, comprende quale bene primario essa sia e riesce a superare le difficoltà dovute all’emergenza comprendendo come ogni edificio scolastico è, prima di tutto, degli studenti di qualsiasi ordine e grado e a loro apre le porte senza remore facendoli sentire nella propria scuola.Con questo spirito il Preside Rosati ha iniziato l’anno scolastico con i suoi alunni delle superiori e con gli alunni delle medie, insieme al Dirigente Dott. Cavallaro. Ringrazio entrambi per aver pensato prima di tutto ai nostri figli e per la collaborazione che hanno saputo creare nell’esclusivo interesse degli alunni.Ringrazio anche il corpo docente delle scuole superiori, essendo certa che sapranno comprendere che in quell’edificio dovranno convivere le esigenze didattiche – anche molto diverse per ovvi motivi – di una scuola secondaria di primo grado e di una scuola secondaria di secondo grado. Ciò sconvolgerà senz’altro le abitudini, gli equilibri ed anche modalità consolidate di insegnamento.Con spirito di collaborazione si potranno risolvere tutte le difficoltà e sono certa che tale collaborazione caratterizzerà l’anno scolastico e magari da questa forzosa convivenza potranno nascere anche delle opportunità".
Dal primo settembre l’Università di Camerino ha attivato, presso il Polo degli studenti “Franco Biraschi”, l’ “International Admission Desk”.Si tratta di uno sportello dedicato alle matricole provenienti da paesi esteri, che ha lo scopo di supportare gli utenti nella presentazione della documentazione e nello svolgimento delle procedure necessarie all’immatricolazione presso uno dei corsi di studio offerti da Unicam.A pochi giorni dalla sua attivazione già decine di studenti stranieri, provenienti da diversi Paesi del mondo tra cui Cina, Ghana, Honduras, Romania, Afganistan, Kazakistan, Iran e Bangladesh, si sono rivolti allo sportello per richiedere assistenza in procedure spesso complesse e molto differenziate sulla base del paese di provenienza.Lo sportello affianca il servizio di accoglienza per le matricole già presente da anni presso l’Ateneo, ed è aperto tutti i lunedì dalle ore 14.30 alle 17.00 e i giovedì dalle 10.30 alle 13.00.
Dopo il grande successo della scorsa edizione, l’Università di Camerino si prepara ad ospitare domenica 25 settembre l’evento “MAN–Mangiare-Alimentare-Nutrire”, promosso dal Sistema Museale di Ateneo, in collaborazione con CiSEI (Centro Sperimentale di Educazione Interculturale) di Tolentino e con il Comune di Camerino.“Semina il futuro con gusto” sarà il filo conduttore di questa seconda edizione. Il 2016 è l’anno internazionale di legumi e MAN ne testimonierà l'importanza: verranno infatti offerti al pubblico incontri con docenti e ricercatori Unicam sul ruolo della nutrizione e l'importanza dei legumi, laboratori didattici ed attività pratiche, degustazioni di tisane e momenti musicali nell'Orto botanico universitario ‘Carmela Cortini’, insieme ad un grande mercato BIO con Aziende Biologiche locali nella cornice del Quadriportico di Palazzo Ducale.E poi laboratori sull’estrazione di olii essenziali, l’incontro con un eccellente chef che proporrà gustosissimi piatti con legumi e altro.“Abbiamo fortemente voluto sostenere questa iniziativa – ha dichiarato la prof.ssa Chiara Invernizzi, Direttore del Sistema Museale di Ateneo – nella convinzione che potesse poi diventare un appuntamento fisso per la città. Il pubblico ci ha premiato nella scorsa edizione e speriamo di ripetere le numerose presenze anche quest’anno. Grazie a MAN vogliamo non solo approfondire la tematica della biodiversità dei prodotti del nostro territorio e la ricchezza dello stesso, ma anche contribuire ad aumentare la consapevolezza sull’importanza di un’alimentazione sana e nutriente e sulla sostenibilità alimentare a livello globale, sottolineando in particolare i molti benefici dei legumi”.A partire dalle ore 9 fino alle ore 20, il Quadriportico di Palazzo ducale ospiterà il Mercato Bio, nonché divertenti e curiosi laboratori didattici, mentre presso l’aula Carlo Esposito docenti e giovani ricercatori Unicam delle Scuole di Bioscienze e Medicina Veterinaria e di Scienze del Farmaco e dei prodotti della Salute terranno interessanti incontri sulla corretta alimentazione, sulla nutrizione e sull’importanza di alcuni alimenti.Alle ore 11 è prevista una visita guidata all’Orto Botanico “C. Cortini”, che nel pomeriggio alle ore 17 ospiterà una degustazione di infusi con accompagnamento musicale.Una giornata particolare e speciale, dunque, con la città universitaria che si prepara ad accogliere curiosi, esperti del settore, semplici visitatori che abbiano a cuore questi argomenti.Tutte le informazioni con il programma dettagliato sono disponibili nel sito www.sma.unicam.it
La mostra “Rosetta, la cometa e i segreti del cosmo” sbarca a Potenza: presso il Museo Archeologico Provinciale sarà infatti possibile seguire gli sviluppi finali di una missione che ha cambiato la storia dell'esplorazione spaziale.Dal 23 settembre fino alla fine del mese di dicembre, sarà possibile visitare l’esposizione realizzata dal Museo delle Scienze di Unicam e comprendere tutte le difficoltà di un'impresa che ha permesso di svelare i segreti delle comete, "palle di neve sporca" che hanno avuto una parte essenziale nello sviluppo della vita sulla Terra.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui per l'inizio dell'anno scolastico:"Carissimi ragazzi,per molti di voi oggi inizia il nuovo anno scolastico, per altri, invece, è già iniziato da qualche giorno. Mi rivolgo a tutti e lo faccio in questa giornata proprio perché il mio augurio di buon lavoro a voi e ai vostri insegnanti possa arrivare in ogni aula. Vorrei, insieme a voi, dedicare il primo pensiero di questo primo giorno di scuola a tutte quelle persone che il 24 agosto scorso hanno perso la vita a causa del sisma che ha coinvolto tre regioni, a tutte quelle famiglie che oggi non hanno più una casa o che si trovano ad affrontare un futuro incerto, dopo un evento sismico che ha sconvolto ogni quotidianità. Anche la nostra città si trova a fare i conti con alcuni danni. Per carità, nulla di grave se consideriamo cosa è accaduto altrove, ma i prossimi anni segneranno anche per noi una nuova fase di ricostruzione. La città ha retto bene in via generale, segno di una buona ricostruzione a seguito del sisma del 1997, ma non possiamo negare che anche qui ci troveremo a dover curare ferite. Una di queste riguarda anche alcuni di voi: quelli che oggi vedranno iniziare il nuovo anno scolastico in aule diverse da quelle a cui erano abituati.Per dovere di onestà vi dico che già da prima del 24 agosto avevamo avviato una serie di procedure per il miglioramento sismico o la ricostruzione completa dell’edificio che ospitava l’Istituto Comprensivo Ugo Betti. Si trattava, per noi, di un passaggio voluto e dovuto che ci avrebbe permesso, nel giro di pochi anni, di restituire alla città tutte le sue scuole in edifici sicuri e conformi a tutte le ultime norme in materia, dopo il completamento dell’Ortolani e la ricostruzione della Salvo D’Acquisto. Il terremoto del 24 agosto ha danneggiato una parte del Betti e questo ci ha portato ad accelerare tutte le procedure, con la dichiarazione di inagibilità successivamente confermata dai tecnici della Regione Marche. La nostra promessa, oggi, è più forte di prima e l’amministrazione comunale ce la metterà tutta, anche con qualche significativo sacrificio, per restituire alla città tutti i suoi edifici scolastici nella più assoluta sicurezza. In questa ottica abbiamo scelto di non richiedere i prefabbricati e di utilizzare provvisoriamente le strutture che l’Università di Camerino, l’Arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche e la Provincia di Macerata ci hanno messo a disposizione. Sono edifici che potranno accogliervi al meglio e che metteranno voi e i vostri insegnanti nella condizione di lavorare serenamente, seppur con qualche fisiologico sacrificio.C’è un verbo che più di ogni altra parola mette in comune l’inizio dell’anno scolastico, i fatti che hanno sconvolto l’estate del Centro Italia e l’operato di una amministrazione comunale. Questo verbo, cari ragazzi, è “COSTRUIRE”. Abbiamo, tutti, il dovere di costruire. Noi amministratori il dovere di costruire una città sicura e in grado di liberare opportunità per i suoi giovani; voi studenti il dovere di costruire, anche grazie alla scuola e con l’aiuto dei vostri insegnanti, le basi di un futuro che possa permettervi di realizzare ogni vostro sogno.Impegniamoci! Tutti e tutti insieme, ognuno per il suo compito, e mettiamoci prima di tutto il cuore.Buon inizio di anno scolastico!"
Perché una città amica delle persone affette da demenza?È un modello di intervento sociale che ha già visto alcune realizzazioni in altri paesi europei, per ridurre le difficoltà e le crisi cui vanno incontro le persone affette da demenza e le loro famiglie.Sappiamo che in Italia vive oggi un milione di persone colpito dalle varie forme di demenza; calcolando che ognuna di queste ha rapporti stretti con un altro milione di cittadini e, meno stretti, ma fortemente coinvolgenti, con altri due milioni, si può affermare che la demenza rappresenta un problema vitale per oltre 4 milioni di italiani.Lo scenario delle risposte dei servizi è caratterizzato da una situazione a pelle di leopardo; in alcune zone essi coprono completamente il bisogno, in altre sono gravemente deficitari. Il Piano Nazionale Demenze, varato nel 2015 dal Ministero della Salute in coordinamento con le Regioni, non è ancora arrivato a creare, come auspicato, una rete di servizi omogenea ed efficienteLa risposta è quindi spesso affidata alla sola famiglia, in alcuni casi affiancata dalle cosiddette "badanti", persone che vengono da paesi lontani, spinte da esigenze economiche, che in questi anni hanno costruito un sistema di welfare parallelo, diffuso, anche se costoso e non sempre adeguato.Per avere un'idea del fenomeno delle badanti si ricordi che nel recente terremoto sono morte 11 donne romene, che erano addette alla cura degli anziani non autosufficienti.Si può quindi affermare che le famiglie delle persone affette da demenza devono affrontare in condizioni precarie l'impegno di un'assistenza che dura 24 ore al giorno (è stato scritto che durerebbe 36 ore, vista la gravosità dell'impegno!) e per lunghi anni, considerando che oggi una persona ammalata di demenza ha una aspettativa di vita di circa 10 anni dopo la diagnosi. In questa situazione, la persona responsabile dell'assistenza va spesso in crisi, anche perché le difficoltà psicologiche e sociali hanno portato all'interno del nucleo famigliare ad una riduzione del numero delle persone disponibili per un servizio così gravoso. Queste persone sono al centro di azioni di supporto formali, da parte dei servizi dove funzionano, e informali, da parte delle badanti, di gruppi di volontariato o attraverso iniziative di vicinato; però la rete che si è costruita spontaneamente in questi anni non è più sufficiente. Infatti, l'insieme degli interventi non è stato in grado nella maggior parte dei casi di fornire un supporto adeguato, in modo da ridurre la sofferenza di chi presta assistenza e quindi, in modo più o meno diretto, anche delle persone affette da una compromissione delle funzioni cognitive.Sulla base di queste ed altre motivazioni è nata l'idea di allargare ad un'intera comunità la responsabilità di aiutare famiglie e ammalati per raggiungere una decente qualità della vita, attraverso il modello di una "città amica". L'obiettivo è intervenire in profondità sulle dinamiche di una collettività, per renderla capace di accogliere con generosità e intelligente apertura e di farsi carico delle difficoltà di chi è coinvolto dalla demenza. A tal fine si agisce, in generale, sulle conoscenze dei cittadini, perché cancellino lo stigma che spesso circonda la vita degli ammalati, rendendosi conto che la demenza è una patologia come molte altre; si agisce inoltre su tutte le realtà che nella vita di ogni giorno entrano in contatto con malati e famigliari, perché le relazioni siano naturalmente caratterizzate da un atteggiamento di aiuto. Per questo scopo il progetto mira a formare le varie realtà sociali attive in una comunità, da chi lavora nei negozi e nei bar, alle forze dell'ordine, ai sacerdoti, a chi ha responsabilità educativa nelle scuole, a chi gestisce le proprietà e il denaro, a chi lavora nei servizi socio-sanitari, ecc.Alla fine di un percorso che è necessariamente lento, perché non si modificano con facilità atteggiamenti e convincimenti (e talvolta pregiudizi) di lunga durata, la "città amica" saprà leggere e comprendere il bisogno nelle strade e nelle case, diventare accogliente, combattere la solitudine, essere comprensiva di atteggiamenti che in altre circostanze potevano sembrare inaccettabili, offrire supporto nelle difficoltà, prevenendo crisi all'interno delle famiglie che talvolta portano alla rottura del sistema delle cure, con gravissimo danno per l'ammalato..Il progetto che parte a Macerata sarà seguito dalle università marchigiane, per controllare la correttezza degli interventi e per misurare i risultati ottenuti. Infatti, anche se non sempre facile, la rilevazione dell'efficacia di un intervento è indispensabile perché il modello possa diffondersi, ma soprattutto perché chi è coinvolto, cittadino o operatore di ogni livello, possa rendersi conto che l'impegno non sempre facile a favore di chi è colpito dalla demenza e della sua famiglia ha indotto un significativo miglioramento della qualità della vita.AFAM Alzheimer Uniti Marche si è assunta la responsabilità gestionale del progetto, perché ritiene che sia compito istituzionale di un'associazione di famigliari la sperimentazione delle modalità per migliorare la qualità della vita delle persone colpite da demenza.Il comune di Macerata ha fatto proprio il modello di "città amica", perché una comunità dove i forti sostengono i più deboli è un luogo dove tutti vivono meglio, in un'atmosfera di reciproca comprensione, e dove la solitudine di ogni cittadino può essere compresa e messa al centro di un'attenzione diffusa.
Sono aperte le iscrizioni alla seconda edizione del Master Unicam di I livello in “Politiche, programmi e progettazione europea” che si terrà a Spoleto dal 25 novembre 2016 al 31 marzo 2017 e a Civitanova Marche dal 17 febbraio al 10 giugno 2017.Il master si propone di formare professionisti che attraverso la conoscenza dei meccanismi della programmazione europea, degli strumenti di progettazione europea e delle procedure di finanziamento e cofinanziamento sappiano formulare progetti di qualità, individuando le risorse per i finanziamenti attivando un dialogo proficuo in particolare le istituzioni dell’Unione, le agenzie, le autorità di gestione ai diversi livelli.Il corso si propone di consentire agli studenti di impostare il project financing progettuale anche attraverso il fundraising e gli strumenti di social finance e crowfunding.“Il master – sottolinea la prof.ssa Catia Eliana Gentilucci, responsabile del corso – è stato progettato per rispondere alle esigenze di formazione rilevate a livello di imprese private, di funzionari e dirigenti della Pubblica amministrazione, di organizzazioni no-profit, di studenti laureati, di liberi professionisti, consulenti e free-lance, operatori del sociale. Sono previsti anche stage presso aziende e istituzioni che già collaborano con il nostro Ateneo”.L’iscrizione è aperta a tutti i laureati nelle materie tecnico-scientifiche, giuridiche e letterarie. Sul sito http://www.unicam.it/reginfo/iscrizionemaster sono disponibili le informazioni e news per l’iscrizione.Per l’edizione umbra le iscrizioni scadranno il prossimo 24 ottobre mentre per l’edizione di Civitanova Marche sarà possibile iscriversi entro il 16 gennaio 2017.
La Scuola di Giurisprudenza UNICAM e la Scuola di Specializzazione in Diritto Civile in sinergia con l’Associazione Internazionale di Diritto delle Assicurazioni, organizzano per i prossimi 16 e 17 settembre presso il Campus Universitario di Camerino il convegno nazionale dei civilisti, che quest’anno sarà dedicato ad un tema di grande attualità: le nuove prospettive del mercato assicurativo e la sempre maggiore osmosi tra attività bancarie e attività assicurative.Tra i relatori figurano il prof. Sandro Amorosino, membro di numerose commissioni ministeriali, già Vice-Presidente del Giurì Bancario, i professori Chiara Tenella Sillani, Ernesto Capobianco, l’avv. Giuseppe Leonardo Carriero membri dei collegi decisionali dell’Arbitro Bancario e Finanziario.Durante il convegno sarà presentata anche la rivista “Diritto del mercato assicurativo e finanziario”, una nuova iniziativa scientifica che intende promuovere studi e ricerche in un’àmbito della realtà sociale ed economica cruciale per lo sviluppo del Paese.Il convegno è frutto della collaborazione con il Centro di Studi Giuridici sui Diritti dei Consumatori dell’Università di Perugia e vedrà la partecipazione di numerose delegazioni straniere provenienti da università convenzionate con UNICAM quali Granada, Madrid, Barcellona, Bogotà e La Havana.
I nuclei familiari del comune di Camerino la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata dichiarata inagibile con ordinanza sindacale e che hanno provveduto a sistemarsi autonomamente, possono presentare domanda per il contributo per l’autonoma sistemazione, previsto dall’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 388/2016.Le domande vanno consegnate all’ufficio del Cittadino – Palazzo comunale Bongiovanni, piano terra - Corso Vittorio Emanuele II n. 19 dove sono disponibili i moduli di domanda.Per informazioni tel. 0737 634725
Con ordinanza 313/2016 il Sindaco di Camerino Gianluca Pasqui ha disposto l’inizio delle lezioni al 20 settembre 2016 per i Licei Classico e Scientifico, la scuola primaria “Ugo Betti” e la scuola secondaria di primo grado “Giovanni Boccati”.Per tutte le altre scuole inizio regolare, come da calendario scolastico regionale.
Dal vicesindaco di Camerino, Roberto Lucarelli, riceviamoPrendiamo atto con soddisfazione dell’impegno del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, di sbloccare in tempi rapidi i procedimenti burocratici per il completamento della casa di riposo di Camerino. Lunedì pomeriggio, insieme al presidente della Fondazione Casa Amica, Luigi Vannucci, ed alla vicepresidente, Antonella Gamberoni, siamo stati ricevuti in Regione. Al tavolo, oltre al presidente Luca Ceriscioli, c’erano l’assessore, Angelo Sciapichetti, la dottoressa Nadia Storti, il direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, e l’ingegner Cesare Spuri.Dopo aver illustrato le criticità riscontrate a Camerino a seguito del sisma del 24 agosto, abbiamo sottoposto all’attenzione del presidente la necessità della città tutta e del territorio montano di poter usufruire quanto prima dei locali della nuova Casa di Riposo, soprattutto in questo momento di estrema emergenza. Già da tempo la Regione Marche aveva garantito l’impegno a risolvere la situazione, dopo aver toccato con mano le condizioni di vita degli ospiti dell’attuale struttura della Casa di Riposo. C’erano, tuttavia, dei tempi tecnici per la necessaria burocrazia, ma oggi non possiamo più permetterci di aspettare. Anche perché la nuova struttura sarebbe funzionale all’intero territorio e in particolare al Comune di Castelsantangelo sul Nera, che ha visto la sua Casa di Riposo seriamente danneggiata dal sisma e resa inagibile, con gli anziani ospiti trasferiti. Il presidente Cerisicoli ha dimostrato vicinanza alla città e si è detto consapevole della necessità di agire in considerazione dell’emergenza, superando quindi quei tempi tecnici che in un momento di tranquillità sarebbero stati fisiologici. Ha dato mandato, per questo, all’assessore Angelo Sciapichetti di accelerare per quanto possibile tutte le procedure per l’autorizzazione della variante necessaria a rendere fruibile la struttura della nuova Casa di Riposo. Nei prossimi giorni sarà nostra premura contattare l’assessore Sciapichetti per conoscere gli sviluppi e concordare il da farsi.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del PD di Camerino:"Le azioni messe in essere dal Governo Nazionale e da quello Regionale nel 1997, dall'emergenza alle fasi di sistemazione post-emergenza fino alla gestione della ricostruzione, rimangono un esempio unico di efficienza, trasparenza e lungimiranza nello storico di eventi purtroppo numerosi nel nostro Paese.Dopo la disastrosa gestione del Presidente Berlusconi del sisma a L'Aquila, questa volta il Governo si è mosso subito e bene, e le dichiarazioni del premier Renzi lasciano ben sperare nella possibilità di risolvere sia i problemi attuali legati al terremoto, sia in quella di aumentare la prevenzione dei rischi e dei danni cui si sarà esposti in futuro, perchè il Paese più bello del mondo ha anche una larga parte del territorio a rischio sismico.Veloce è stata la gestione dell'emergenza, velocemente è arrivato il decreto di aiuto per la sistemazione autonoma, che non è cosa da poco, perchè un conto è stare nelle tende o nei centri di assistenza collettiva, altro è poter disporre di una casa.Sorgono però una serie di problematiche che possono aggravare la situazione già disagiata per chi ha avuto la casa dichiarata inagibile.È infatti importante a livello locale porre in essere dei provvedimenti che agevolino le persone, specie quelle più vulnerabili, cui il decreto è rivolto.Innanzitutto andrebbero calmierati gli affitti e posti dei tetti massimi sulle cifre che possono essere richieste, e in aggiunta andrebbero sensibilizzati i locatori a non chiedere mesi anticipati o di caparra, perchè questo crea ulteriori problemi a chi è già senza casa e con difficoltà economiche, nonostante l'aiuto dello Stato; naturalmente questo discorso va esteso anche agli affitti di immobili destinati ad attività commerciali o professionali che si trovino senza sede perchè inagibile.Potrebbero inoltre esserci persone che non riescono ad avvalersi di questo aiuto, magari perchè sole o straniere, e un massimo di 300 euro potrebbe risultare insufficiente a gestire la situazione; del resto con l'arrivo dell'autunno non è pensabile lasciare la gente a dormire al palazzetto con evidenti difficoltà per quanto riguarda il vitto e l'igiene.Pensiamo che nel nostro territorio i casi possano essere talmente pochi che l'Amministrazione stessa potrebbe farsi promotrice di una maggior assistenza stipulando convenzioni con strutture recettive che garantiscano vitto e alloggio o gestendo direttamente alcuni appartamenti come case in coabitazione per gruppi di persone.L'Amministrazione comunale potrebbe cogliere l'occasione per avviare la procedura di inserimento di Camerino tra i Comuni ad alta densità abitativa (considerata anche la cospicua presenza di studenti rispetto alla popolazione) in modo che la calmierazione degli affitti diventi di fatto un obbligo, che comunque garantirebbe vantaggi fiscali anche ai locatori.L'emergenza più impellente è comunque rappresentata dalle scuole. A pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico non si è ancora giunti ad una soluzione funzionale e condivisa.Sui giornali sono apparse notizie discordanti, dalle scuole agibili alle dichiarazioni di inagibilità, dalla richiesta di container alla dichiarazione che invece non serviranno. La Provincia non ha ancora risposto alla richiesta dei locali disponibili presso il nuovo polo didattico, ma di certo non sarà molto funzionale la soluzione di smembrare in parte in centro ed in parte a Madonna delle Carceri la Scuola Media, con enormi disagi per famiglie e docenti che dovrebbero fare la spola tra le due sedi.I moduli abitativi non saranno il top della comodità, ma garantiscono sicurezza e permettono di organizzare meglio di quanto proposto finora la logistica della Scuola Media e il fatto che il Comune li abbia richiesti e poi ripudiati, non pare serio. Così come le aule libere al polo scolastico di Madonna delle Carceri in disponibilità dei Geometri, che non essendo al momento utilizzate potrebbero essere rese disponibili per la Scuola Media. Ad ogni modo, stante che era già in disponibilità una cospicua cifra per la sistemazione del Betti, entrambe le soluzioni sarebbero realmente temporanee.Vorremmo fare un richiamo ad un dialogo costruttivo sia all’Amministrazione comunale che ai Dirigenti scolastici, il pensiero di tutti dovrebbe essere rivolto alla sicurezza e alla serenità dei ragazzi; la massima disponibilità a collaborare ed un pò di umiltà da parte di ciascuno potrebbero essere ottimi presupposti alla risoluzione dei problemi legati alla riapertura delle Scuole. In questo periodo particolare ci pare che l’Amministrazione sia più preoccupata ad essere presente sulla stampa con comunicati e conferenze stampa scagliandosi contro Regione, Provincia, Governo, piuttosto che trovare soluzioni ai problemi della città".
A seguito del sisma del 24 agosto scorso, diverse scuole della Provincia sono state dichiarate parzialmente inagibili. In tali edifici scolastici sono iniziati fin da subito i lavori ritenuti di somma urgenza per il loro ripristino e la loro messa in sicurezza in modo da consentirne l'utilizzo in vista dell'imminente inizio dell'anno scolastico. Data la consistenza degli interventi che superano abbondantemente i 400mila euro sono necessari diversi giorni per il loro completamento. Ai Presidi ed ai Sindaci territorialmente interessati è stato comunicato il presumibile termine di ultimazione di detti lavori per la conseguente organizzazione dell'attività scolastica. Entro il 19 Settembre i lavori nelle scuole: ITA “Garibaldi”di Macerata, ITIS di S: Severino Marche, ITC “Filelfo” di Tolentino, Liceo Classico e Liceo Scientifico di Camerino; Mentre entro il 26 Settembre i lavori nelle scuole: Istituto Alberghiero di Via Mazzini Cingoli, Liceo Socio Pedagogico di Cingoli, Liceo Scientifico e Liceo Classico di Tolentino.Per l'Istituto Professionale di San Ginesio si è reso necessario il trasferimento presso i locali dell'ex Pretura di San Ginesio di proprietà comunale.
I sindaci di Acquacanina, Bolognola, Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Fiordimonte, Montecavallo, Muccia, Pieve Torina, Pievebovigliana, Serravalle di Chienti, Ussita, Visso, hanno lanciato un appello affinchè parte della provincia di Macerata, colpita duramente dal terremoto, non si trovi da sola a dover curare "ferite profondissime". Questo il testo dell'appelloNon c’è un comune danneggiato dal sisma, ma c’è un intero comprensorio che ha subito danni importanti e che merita considerazione. O chi di dovere entra in questa logica, oppure il terremoto avrà prodotto più disastri di quanti ne abbiamo già contati.Il nostro è un appello - ai vertici della Regione Marche, al Governo e a chi è stato chiamato a gestire l’emergenza e la ricostruzione - per evitare che una parte della nostra Provincia si trovi da sola a curare ferite profondissime. La nostra gente è abituata a rimboccarsi le maniche, a lavorare senza pubblicismi e a non piangersi addosso, ma questa dignità e questo senso di orgoglio non possono essere usati da chi ci governa per minimizzare e sottovalutare i danni che il sisma del 24 agosto scorso ha provocato nei nostri comuni.Non accettiamo che il territorio che governiamo sia stato tenuto fuori dal provvedimento per le defiscalizzazioni in favore delle popolazioni terremotate e non accetteremo disegni arbitrari per inserire o escludere interi territori dalla cartina geografica già tristemente disegnata dal sisma in maniera inequivocabile e non interpretabile. Il terremoto ha purtroppo provocato danni dove i danni sono evidenti e per questo invitiamo chi di dovere a fare visita ai nostri comuni, tra i nostri sfollati e tra le lesioni delle nostre abitazioni private e dei nostri edifici pubblici, tra le nostre attività commerciali in ginocchio. Vedremo, poi, chi avrà il coraggio (o la faccia tosta) di venirci a raccontare che i nostri comuni non sono nel così detto “cratere del sisma” e chi avrà il coraggio di escluderci da quei tavoli in cui si deciderà il da farsi e si programmerà l’auspicata ricostruzione.Già a seguito del terremoto del 1997 abbiamo pagato a caro prezzo e sulla nostra pelle scelte scellerate in base alle quali sono stati destinati fondi a territori che il sisma l’avevano visto solo al telegiornale, privando invece i nostri comuni della possibilità di finanziare tutte le opere necessarie o anche, ad esempio, quelle per le seconde case. Viviamo in piccole cittadine che vivono del così detto “turismo di rientro” e non tollereremo in nessun modo, questa volta, che la nostra economia venga bastonata e la nostra dignità umiliata.Quello delle seconde case (impropriamente chiamate così in quanto sono tali solo sotto il profilo fiscale e non patrimoniale) è solo un esempio e potremmo farne tanti altri. Siamo, tuttavia, proiettati al futuro e al bene di questi nostri comuni in prospettiva e non intendiamo piangere o fare polemica sul passato, ma pretendiamo che il passato, con i suoi tremendi errori, sia tenuto in considerazione per agire in maniera diversa e più produttiva, liberando quindi opportunità per la nostra gente e per il nostro territorio ed evitando sprechi che l’Italia non può certo permettersi.Inserire Castelsantangelo sul Nera tra i sette comuni di “Fascia A” è sicuramente il riconoscimento dei tanti danni che questo comune ha avuto – risultando anche epicentro di alcune scosse – ma è nello stesso tempo un prendere in giro la gente della montagna, compresa quella della stessa Castelsantangelo, se poi ignoriamo che Visso e Ussita vivono la stessa situazione o se siamo, ad esempio, esclusi dalle defiscalizzazioni o dall’esenzione delle bollette per la fornitura dell’energia elettrica, come anche dai tavoli in cui si stabiliranno i criteri della ricostruzione. Qui non c’è un comune con i danni, ma c’è un territorio intero danneggiato e troviamo imbarazzante dover precisare qualcosa che invece la logica, magari dando una occhiata ad una cartina delle Marche, avrebbe dovuto suggerire.Siamo pronti, come sempre, a rimboccarci le maniche, a lavorare a testa bassa per ricostruire e liberare opportunità, ma chi pensa di escluderci – magari per una qualche incomprensibile dinamica politica – sappia che venderemo cara la pelle, con la stessa determinazione e la stessa dignità che da sempre caratterizzano la nostra gente.
E’ nato a Camerino il Comitato per il NO alla riforma costituzionale."Con la riforma e la legge elettorale "Italicum" rischiamo di essere defraudati dei principi di partecipazione democratica su cui si fonda la nostra società. Una riforma già ricca di spaccature all’interno del gruppo dei suoi stessi promotori" spiegano i promotori del comitato "che non fa risparmiare, non attua riduzioni di spesa né snellisce il processo amministrativo e legislativo. La sola riduzione a cui assistiamo è quella legata al potere decisionale in mano ai cittadini. Camerino non resta a guardare: partecipa attivamente in difesa dei principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale.Volontari provenienti da differenti aree del tessuto sociale e dalle più disparate esperienze si uniscono in un obiettivo comune.A livello locale invitiamo associazioni, movimenti politici, federazioni sindacali (da ANPI a CGIL, fino agli esponenti locali di Forza Italia) che già hanno aderito a livello nazionale, ad unirsi al comune obiettivo del Comitato di Camerino per il NO. Un atto di responsabilità a cui nessuno può sottrarsi.Lavoriamo per la creazione di un calendario di eventi ed incontri di dibattito. Vogliamo informare i cittadini sulla Costituzione vigente, sulle modifiche proposte dalla riforma e sulle ragioni del NO. Fondamentale è la necessità di un confronto diretto e aperto con coloro che, attraverso slogan “da tifoseria”, non fanno che alimentare confusione e disinformazione attorno al tema certamente complesso. Primo incontro pubblico: mercoledì 21 settembre, ore 21.00, presso la Sala degli Stucchi del palazzo comunale di Camerino. Presiede il Prof. Paolo Bianchi, docente UNICAM di Diritto Costituzionale.L’impegno a preservare la sovranità popolare e quei diritti imprescindibili che da essa scaturiscono ci richiama ad una posizione ferma ed inequivocabile.Si tratta di un’occasione per difendere la nostra storia e non restare ad essa indifferenti.
La Scuola di Giurisprudenza di Unicam, in collaborazione con la School of Advanced Studies, propone l’iniziativa “Viaggio nel diritto civile”, un ciclo di incontri dedicati all’approfondimento degli istituti del diritto privato, quali l’obbligazione, la proprietà, il risarcimento dei danni.Gli incontri, curati dai dottorandi del curriculum “Il Diritto civile nella legalità costituzionale” e iniziati oggi 8 settembre, si concluderanno il 30 settembre e si svolgeranno nei fine settimana presso l’Aula Magna della Scuola di Specializzazione in diritto civile.L’iniziativa permetterà a chi lavora e, più in generale, a tutti gli studenti di prepararsi al meglio per affrontare le lezioni e gli esami nel prossimo anno accademico. Grazie alla collaborazione con l’Ufficio e-learning di Unicam saranno realizzate video riprese di tutti gli incontri che saranno inserite nella piattaforma di Ateneo dedicata ai corsi post laurea e ai MOOCs (Massive Open Online Courses).La piattaforma, che permette la fruizione on-line dei materiali didattici, costituirà un valido supporto alla preparazione e allo studio per tutti gli iscritti ai corsi della Scuola di Giurisprudenza.
In linea con quanto dichiarato dal Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Antonio Mastrovincenzo nell’ambito del comitato di coordinamento post-terremoto sostenendo la necessità di ”coinvolgere gli atenei delle regioni colpite dal sisma per una loro collaborazione specifica di qualità”, l’Università di Camerino ha fin da subito messo a disposizione le competenze e le professionalità dei propri docenti e ricercatori.I geologi del Corso di laurea in Geologia, coordinati dal prof. Emanuele Tondi, si sono recati in area epicentrale per i rilievi geologici, per registrare tutti quei dati che sono necessari per comprendere al meglio le dinamiche di quanto accaduto e per effettuare il monitoraggio dello sciame sismico. Stanno inoltre collaborando con l’amministrazione comunale di Accumoli per individuare le aree più idonee in cui poter posizionare i moduli abitativi e poter collocare il materiale crollato.I docenti della scuola di Architettura e Design sono impegnati nella valutazione della stabilità degli edifici nelle varie regioni colpite dal sisma, mentre i veterinari dell'Ospedale Veterinario Universitario Didattico hanno attivato un presidio a Pescara del Tronto.Altre iniziative sono inoltre in programma nei prossimi giorni quali incontri didattico-scientifici a carattere divulgativo rivolti agli alunni delle scuole primarie e secondarie dei Comuni colpiti, tra cui l’organizzazione dell’evento "La Notte dei ricercatori" in programma in tutta Europa il prossimo il 30 settembre; Unicam sostiene poi attivamente l’associazione Save the Children laddove presente.“Ho poi voluto fortemente promuovere tra le Università delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria – ha dichiarato il Rettore Unicam, Prof. Flavio Corradini – un tavolo di lavoro, aperto anche a tutte le Università italiane pronte a fornire un contributo, a vantaggio delle aree colpite dal recente sisma, al fine di mettere in sinergia iniziative già in corso, supportare le istituzioni preposte alla gestione dell’emergenza, alla ricostruzione ed immaginare un futuro di crescita a chi in queste ore ha perso molto, spesso tutto. Per l’Università di Camerino ho nominato referente il prof. Andrea Dall’Asta della Scuola di Architettura e Design, che avrà come primo compito proprio quello di portare all’attenzione del tavolo di lavoro quanto la nostra Università sta già facendo”.“Voglio ricordare poi – ha sottolineato il Rettore Corradini – che l’Ateneo ha stabilito l'esonero dal pagamento delle tasse universitarie per l’anno accademico 2016-2017 per gli studenti residenti nelle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo la cui abitazione sia stata oggetto di ordinanza di inagibilità a causa del sisma”.Unicam ribadisce dunque la propria mission che la vede al servizio del territorio mettendo a completa e totale disposizione le proprie competenze.
Anna Maria Santroni e Adriana Pucino, insegnanti della sede Uteam di Camerino rispettivamente di tombolo e di patchwork, hanno ottenuto un importante riconoscimento a Valtopina, nell’ambito della “Mostra del ricamo a mano e del tessuto artigianale”.Giunta alla XVII edizione, l’iniziativa è stata ospitata a Valtopina nei giorni 2, 3 e 4 settembre 2016.Il tema del XVI concorso inserito nella mostra è stato: “Ricamare l’Umbria - Fili d’erba e fiori per i diritti delle donne”, la flora esile e spontanea dei prati in fiore e delle colline umbre per non dimenticare tutte le donne vittime di abusi e violenza.Dall’Umbria un messaggio di filo per esprimere il valore dell’identità femminile, della libertà delle donne “di essere e di fare” e per testimoniare la condivisione dell’impegno in difesa dei loro diritti. La Scuola di Ricamo di Valtopina da anni usa il filo come codice comunicativo e come metafora per veicolare idee, sensibilizzare e promuovere nuove forme di partecipazione.Per partecipare bisognava realizzare un quadrato tessile di cm 30×30, comprensivo di orlatura. Erano ammesse tutte le tecniche di ricamo, tessitura, tecniche miste e merletto, con realizzazione su carta del proprio disegno inedito uguale alla grandezza del manufatto.Durante la premiazione, che si è tenuta domenica 4 settembre presso il Palasport di Valtopina, le due insegnanti dell’Uteam hanno ottenuto una menzione onorevole per aver eseguito un lavoro corrispondente al tema del concorso con due tecniche completamente diverse, ma con un risultato perfetto, tant’è che si sono posizionate nella prima decina di partecipanti, tra oltre 50 concorrenti provenienti da tutta Italia.L’Uteam di Camerino, attiva in città da quindici anni, ha sempre dato ampio spazio ai corsi di manualità che si affiancano a corsi scientifici e letterari, oltre a lezioni di attività motoria. A novembre inizierà il nuovo anno accademico con tante nuove proposte, oltre a corsi consolidati come quelli tenuti da Anna Maria Santroni e Adriana Pucino, entrambe soddisfattissime del successo ottenuto in terra umbra.