Tra gli scienziati della collaborazione internazionale LIGO/VIRGO che hanno dato l’annuncio dell’osservazione delle onde gravitazionali, previste da Einstein 100 anni fa, ci sono anche i fisici dell’Università di Camerino. Il ruolo di Unicam è stato illustrato nel corso della conferenza stampa tenutasi nella Sala degli Stemmi del Palazzo Ducale, alla quale sono intervenuti il Rettore Flavio Corradini, il Direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie Marino Petrini, lo studente del corso di laurea magistrale in Physics Massimiliano Rossi, che nel lavoro di ricerca per la tesi di laurea in optomeccanica quantistica testerà degli accorgimenti tecnologici di estremo interesse per migliorare il rilevatore di onde gravitazionali Virgo, il docente della Sezione di Fisica Fabio Marchesoni. Quest’ultimo, scienziato di fama internazionale nel campo dello studio del rumore nei sistemi fisici, fa parte da due decenni del team scientifico che si è occupato degli aspetti teorici dell’antenna di Virgo, l’interferometro installato nelle campagne pisane di Cascina che a partire da quest’anno tornerà ad unirsi alle altre due antenne di LIGO per raccogliere i segnali delle onde gravitazionali. La scoperta, annunciata dalle collaborazioni LIGO e VIRGO nel corso di due conferenze simultanee, negli Stati Uniti a Washington, e in Italia a Cascina (Pisa), nella sede di EGO, il laboratorio nel quale si trova l’interferometro VIRGO, progetto ideato, realizzato e condotto dall’INFN (Italia) e dal CNRS (Francia), rappresenta un grande successo per la comunità scientifica internazionale ed un risultato di importanza fondamentale per la fisica sperimentale. “Il 14 settembre 2015- sottolinea il professor Fabio Marchesoni –i due rilevatori LIGO hanno osservato simultaneamente un segnale di onda gravitazionale transiente. Il segnale, rilevato dal software, di analisi dati di VIRGO, corrisponde con notevole certezza a quello predetto dalla relatività generale di Einstein per la coalescenza e fusione di due buchi neri, seguita dall’assestamento del buco nero finale risultante. Queste osservazioni costituiscono la prima rivelazione diretta di onde gravitazionali, e dimostrano per la prima volta l’esistenza di sistemi binari di buchi neri e la loro coalescenza e fusione”. Grande soddisfazione è stata espressa dal Rettore Unicam Flavio Corradini a nome dell’intera comunità universitaria: “Sono molto orgoglioso del lavoro di ricerca svolto dal gruppo di docenti e studenti della sezione di Fisica di Unicam che fanno tuttora parte o che hanno preso parte negli scorsi anni a tale importante progetto. Si tratta di una ulteriore conferma dell’eccellenza della qualità della ricerca scientifica Unicam nei settori più all’avanguardia, eccellenza riconosciuta anche a livello internazionale grazie a collaborazioni così prestigiose che hanno portato ad aprire scenari finora solo immaginati”.(Foto Si.Sa.)https://www.youtube.com/watch?v=4dQrKLHlYlE
Era appena uscito di casa, nella tarda serata di ieri sera, e si stava recando a spacciare quando è stato fermato dai Carabinieri della Compagnia di Camerino, coordinati dal Capitano Vincenzo Orlando, a bordo della propria auto.Sottoposto ad un accurato controllo, un giovane 26enne di Matelica, Christian Cola, è stato trovato in possesso di un involucro in cellophan contenente circa cinque grammi di cocaina che celava all’interno degli slip mentre nella tasca dei pantaloni deteneva 1200 euro in contanti in banconote di vario taglio, sicuro provento dell’illecita attività di spaccio e per questo sottoposti a sequestro. A questo punto, i militari delle stazioni di Matelica, Fiuminata ed Ussita, impegnati nella specifica attività antidroga, facevano immediatamente scattare le perquisizioni presso le pertinenze in uso al ragazzo ritenendo che potesse detenere ulteriori quantitativi di droga. Effettivamente, nel corso delle ricerche avvenute sia presso la dimora di residenza in Matelica che in quella di domicilio in Civitanova Marche, i carabinieri rinvenivano altri 15 grammi di cocaina, 200 grammi di hashish, un chilo e 100 grammi di marijuana, tre bilancini di precisione, varie sostanze da taglio e materiale per il confezionamento delle dosi, che il ragazzo aveva opportunamente nascosto utilizzando quale nascondigli addirittura la borraccia e la pompa della bicicletta, gli scarponi da sci ed i giochi della play station.Dagli accertamenti finora condotti e non ancora ultimati, è emerso che il ragazzo aveva posto in essere una redditizia attività di spaccio e che lo stupefacente sequestrato, destinato al mercato locale, gli avrebbe procurato un illecito guadagno di oltre 15.000 euro. Per il giovane è quindi scattato l’arresto in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti ed è stato successivamente posto agli arresti domiciliari in attesa del processo con il rito direttissimo innanzi al Tribunale di Macerata.
Tra gli scienziati della collaborazione internazionale LIGO/Virgo che oggi ha dato l’annuncio dell’osservazione delle onde gravitazionali previste da Einstein 100 anni fa ci sono anche i fisici dell’Università di Camerino.Il Prof. Fabio Marchesoni, scienziato di fama internazionale nel campo dello studio del rumore nei sistemi fisici, fa parte da oltre due decenni del team scientifico che si è occupato degli aspetti teorici dell’antenna di VIRGO, l’interferometro installato nelle campagne pisane di Cascina che a partire da quest’anno tornerà ad unirsi alle altre due antenne di LIGO per raccogliere i segnali di onde gravitazionali.Gli scienziati della collaborazione LIGO/VIRGO hanno analizzato i primi dati dei rivelatori statunitensi che nel settembre scorso hanno consentito per la prima volta l’osservazione diretta delle onde gravitazionali, increspature del tessuto dello spazio-tempo ampiamente descritte dal punto di vista teorico, ma mai osservate fino ad oggi.La scoperta, annunciata oggi dalle collaborazioni LIGO e VIRGO nel corso di due conferenze simultanee, negli Stati Uniti a Washington, e in Italia a Cascina (Pisa), nella sede di EGO, il laboratorio nel quale si trova l’interferometro VIRGO, progetto ideato, realizzato e condotto dall’INFN (Italia) e dal CNRS (Francia), rappresenta un grande successo per la comunità scientifica internazionale ed un risultato di importanza fondamentale per la fisica sperimentale.Virgo e LIGO fanno parte della rete mondiale di osservatori che hanno come obiettivo lo studio dell’Universo attraverso l’osservazione di onde gravitazionali. Ad essi si unirà nei prossimi anni un altro esperimento, il giapponese KAGRA.“Il 14 settembre 2015 – sottolinea il prof. Fabio Marchesoni – i due rivelatori LIGO hanno osservato simultaneamente un segnale di onda gravitazionale transiente. Il segnale, rivelato dal software di analisi dati di VIRGO, corrisponde con notevole certezza a quello predetto dalla relatività generale di Einstein per la coalescenza e fusione di due buchi neri, seguita dall’assestamento del buco nero finale risultante. Queste osservazioni costituiscono la prima rivelazione diretta di onde gravitazionali, e dimostrano per la prima volta l’esistenza di sistemi binari di buchi neri e la loro coalescenza e fusione”.Grande soddisfazione è stata espressa dal Rettore Unicam Flavio Corradini a nome dell’intera comunità universitaria: “Sono molto orgoglioso del lavoro di ricerca svolto dal gruppo di docenti e studenti della sezione di Fisica di Unicam che fanno tuttora parte o che hanno preso parte negli scorsi anni a tale importante progetto. Si tratta di una ulteriore conferma dell’eccellenza della qualità della ricerca scientifica Unicam nei settori più all’avanguardia, eccellenza riconosciuta anche a livello internazionale grazie a collaborazioni così prestigiose che hanno portato ad aprire scenari finora solo immaginati. Da sempre il prof. Marchesoni si occupa, con eccellenti risultati, dello studio del rumore nei sistemi fisici ed è presente nella speciale classifica dei “Top Italian Scientists” (www.topitalianscientists.org) stilata dall’associazione Via-Academy, associazione che elenca i migliori ricercatori italiani nel mondo”.
Frutto della sempre preziosa e proficua collaborazione tra il comune di Camerino e l'ateneo, è stata inaugurata oggi la nuova sede dei corsi di laurea di Informatica e Computer Scienze presso i locali che fino a poco fa hanno ospitato la sede del Tribunale, locali di proprietà comunale e messi a disposizione di Unicam tramite un comodato d'uso.Le aule ed i laboratori occuperanno i primi tre piani dello stabile, spazi adeguati ad accogliere un numero sempre maggiore di studenti che si iscrive al corso di laurea in informatica e che, al termine dei tre anni, sceglie anche la laurea magistrale in Computer Science.“Il legame tra Unicam e la sua sede storica oggi viene, se possibile, ancora più rafforzato – così il rettore dell'Università di Camerino Flavio Corradini – abbiamo, di concerto con il sindaco Pasqui che ringrazio per la sua disponibilità, scelto come sede didattica quest'ulteriore stabile nel centro della città, perché il Comune di Camerino rappresenta concretamente il modello anglosassone di cittateneo, un vero e proprio campus dove studiare e godere di tutti i servizi messi a disposizione dagli studenti”.Non vi è settore della società, oggi, dove non vi sia il contributo dell'informatica. In ogni genere di servizi, nell'industria, nel commercio e nelle nostre case siamo circondati da dispositivi, la maggior parte dei quali controllati da software sviluppati da professionisti delle metodologie e tecnologie informatiche. La costante crescita del numero di nuovi studenti iscritti al Corso di laurea in Informatica, ha spiegato il rettore, che ad oggi erano 333, ha reso quindi necessario un ulteriore polo didattico che si affianca al polo tecnologico situato presso Palazzo Battibocca, sempre nel centro della città. Dal primo marzo dunque, data di inizio del secondo semestre di lezioni, la sede si animerà grazie alla presenza di oltre 500 studenti.“Il mio grazie e quello dell'intera città oggi va al magnifico rettore e a tutta la governance di Unicam – ha detto il sindaco Pasqui – quando nel 2013 le porte di questo stabile venivano chiuse mi sono chiesto chi mai avesse voluto credere ancora in questa struttura nel perfetto centro della città. Oggi Unicam realizza un altro sogno, vedere rivivere queste aule, e con loro anche un po' di più il centro di Camerino, che acquisisce vivacità e movimento nuovo grazie alle centinaia di studenti che transiteranno per queste vie”.Presenti al taglio del nastro, oltre al rettore e al sindaco, gli esponenti dell'amministrazione comunale, i vertici Unicam con numerosi docenti, i rappresentanti delle forze dell'ordine, molti studenti che hanno voluto visitare il nuovo polo universitario e tanti cittadini.
Tre veicoli coinvolti e per fortuna nessun ferito grave nello spettacolare incidente avvenuto intorno alle 14 a Maddalena di Muccia lungo la Muccese, all'altezza del nuovo cavalcavia della 77.Sul posto, oltre ai sanitari del 118 che hanno provveduto a trasportare i feriti presso il Pronto Soccorso di Camerino, sono al lavoro i Vigili del Fuoco ed i Carabinieri, per i rilevamenti di rito e per sgomberare la strada, momentaneamente chiusa al traffico. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, il primo scontro è avvenuto tra una Punto ed una Golf, coinvolgendo in un secondo momento una Fiat Panda che procedeva in senso opposto. Sei in tutto le persone coinvolte, di cui cinque trasportate in ospedale con traumi definiti non gravi.
E' deceduta questa mattina presso l ospedale di San Severino Marche la professoressa Maria Pigini, "Nelli" per tutti.Moglie dell'ex rettore di Unicam e sindaco di Camerino, Mario Giannella, la professoressa Pigini era stata docente di Chimica dei Medicinali presso la Facoltá di Scienze del Farmaco e dei prodotti della salute. Da qualche tempo faceva i conti con un brutto male e negli ultimi giorni le sue condizioni sono notevolmente peggiorate. Fino al decesso, avvenuto questa mattina. La notizia ha colto di sorpresa la comunitá universitaria, con i vertici di Unicam che nel primo pomeriggio hanno inoltrato un breve comunicato per esprimere le condoglianze alla famiglia.Lascia il marito Mario e il figlio Saverio. I funerali si svolgeranno martedì 9 febbraio alle 15 nella Cattedrale di Camerino.
La lupa Selana, a cui il Parco Nazionale dei Monti Sibillini aveva applicato un collare satellitare lo scorso 21 dicembre, è scomparsa durante la notte del 19 gennaio, probabilmente uccisa da un bracconiere. La notizia è rimasta finora riservata per consentire le indagini da parte del CFS, che lo scorso 5 febbraio hanno condotto all’arresto di un presunto bracconiere in una frazione di Pievetorina. La lupa, un individuo di un anno e mezzo di età, era stata catturata e rilasciata subito dopo l’applicazione del collare, nel territorio di Visso, in attuazione del progetto wolfnet2.0, finanziato dal Ministero dell’Ambiente. Le localizzazioni tramite gps avevano consentito ai tecnici del Parco di seguire costantemente gli spostamenti e l’attività dell’animale, raccogliendo dati e preziose informazioni sulle sue abitudini, utili anche a prevenire danni alla zootecnia. Tra l’altro, i dati avevano mostrato che la lupa faceva parte dello stesso gruppo famigliare di Nahar, l’altro lupo (un maschio) collarato dal Parco il 26 novembre. Il monitoraggio effettuato anche mediante foto e videotrappole aveva inoltre svelato che il gruppo era formato da quattro lupi. La notte del 19 gennaio, però, la trasmissione dei dati gps si interrompeva; inutile anche la ricerca dell’animale tramite ricevitore radio, mentre le immagini raccolte dalle fototrappole nei giorni successivi mostravano che Selana non c’era più: una serie di circostanze che, purtroppo, indicavano come, con ogni probabilità, la lupa fosse stata uccisa e il collare distrutto. Subito venivano quindi avviate le indagini da parte del coordinamento di Visso del Corpo Forestale dello Stato che, grazie ai dati del collare, hanno condotto alla macabra scoperta di un sito - in località Vari, nel Comune di Pieve Torina - disseminato di carcasse di animali ed attrezzato per la caccia di frodo, giungendo all’arresto, avvenuto il 5 febbraio, del presunto responsabile degli atti di bracconaggio, al quale sono state tra l’altro sequestrate molte armi irregolari. Questa triste vicenda dimostra l’importanza del monitoraggio faunistico effettuato con gli strumenti più sofisticati; la scomparsa della lupa Selana, infatti, ha consentito di realizzare una importantissima operazione anti-bracconaggio, salvando innumerevoli animali, anche protetti, e sventando inoltre una reale minaccia per la sicurezza e la sanità pubblica.
L'atleta camerte Samuele Grasselli ha conquistato pochi minuti fa ad Ancona il terzo posto nei 3000 metri indoor, gara che si è svolta durante i Campionati italiani juniores e promesse indoor in programma per questo weekend nel capoluogo dorico. Grasselli, diciannovenne, indossa la pettorina della società SEF Stamura di Ancona. Una importante vittoria questa per il camerte, che si è cimentato in una distanza per lui affatto abituale e che conferma le potenzialità del diciannovenne. Lo scorso maggio il giovane Samuele Grasselli aveva vinto anche la corsa alla spada, gara che si svolge nel centro città nell'ambito delle rievocazioni storiche di Camerino in onore del patrono San Venanzio.
Momento di approfondimento culturale e politico a Macerata grazie alla presenza di Luigi Berlinguer.L'introduzione del Segretario del PD Marche, Francesco Comi, ha sottolineato quanto sia cruciale l'investimento sul Capitale Umano che significa costruire il futuro, promuovere maggiore uguaglianza, mobilità sociale, rigenerare capacità lavorative e imprenditoriali. "Serve una scuola aperta tutto il giorno", prosegue Comi, "un luogo nuovo per un modo nuovo di stare e crescere insieme, una formazione che consenta di esercitare il diritto allo studio".L'On. Irene Manzi ha posto delle interessanti sollecitazioni a Luigi Berlinguer il quale ha enfatizzato con passione e determinazione alcuni passaggi del libro "Ri-Creazione - Una scuola di qualità per tutti e per ciascuno" di cui è autore."Compito della scuola è mettere ordine al sapere che viene da fuori, dalla società: a fronte dei cambiamenti e della crisi che sta caratterizzando questi ultimi anni, è necessaria una riflessione sul ruolo del sapere e della scuola".Secondo Luigi Berlinguer, la scuola, così come è stata strutturata finora, non è più in grado di assolvere il suo compito. Un cambiamento radicale è necessario, urgente, possibile, non ci si può più limitare a restaurare o a conservare. La società della conoscenza richiede competenze e professioni sempre più qualificate e innovative e il percorso di formazione si prolunga ben oltre l’età scolare: la ragion d’essere e la funzione educativa della scuola deve necessariamente mutare. Il volume di Berlinguer rappresenta un tentativo di rispondere alla necessità di innovare l’educazione, un innovazione che deve venire dal basso, dal confronto con le altre realtà formative e con l’esperienza di buone pratiche didattiche disseminate a macchia di leopardo nelle diverse realtà scolastiche del Paese. Una innovazione che deve essere di qualità per tutti e per ciascuno. Una scuola aperta a tutti, equa, inclusiva, che vede nell’apprendimento una via per riconoscere le attitudini dei ragazzi, per favorire la loro creatività, il loro ragionamento e le loro emozioni, una scuola che sia in grado di coniugare il pensare e il fare. Per Luigi Berlinguer, la scuola deve essere capace di ristrutturarsi a partire da se stessa, diventando laboratorio permanente di apprendimento in connessione con le più avanzate metodologie didattiche e con le nuove tecnologie della comunicazioni.Questa scuola deve formare cittadini autonomi e responsabili, cittadini di una democrazia evoluta all’interno di una dimensione globale della contemporaneità; deve rilanciare l’idea democratica che le buone idee che vengono dal basso possano essere vettore di innovazioni positive. La scuola deve assumere una effettiva centralità nel Paese in termini di riferimento culturale ed etico-sociale, ma può farlo solo se svilupperà forti legami con il contesto storico, scientifico e tecnologico, elaborando un progetto educativo fondato sulla coniugazione del sapere e del saper fare.Presenti, oltre ai diversi rappresentanti Dem della Provincia di Macerata e Regionali, il Sindaco di Macerata Romano Carancini, l'Assessore Regionale Angelo Sciapichetti, il Rettore della Facoltà di Macerata, il Prof. Luigi Lacchè e il Rettore della Facoltà di Camerino Prof. Flavio Corradini.
Una scossa di terremoto di magnitudo 2.5 è stata registrata alle oo.o5 di questa mattina nella zona di Muccia e Serravalle di Chienti.L'evento sismico si è verificato a una profondità di circa dieci chilometri ed è stato distintamente avvertito dalla popolazione del circondario di Camerino.Non si registrano danni a cose o persone.
E' iniziata ieri da Camerino la serie di visite che porterà Elena Leonardi, Vicepresidente Commissione Sanità nelle strutture ospedaliere regionali. Il capogruppo di Fratelli d'Italia intende visitare nel tempo tutti gli Ospedali marchigiani non tralasciando ovviamente proprio quei piccoli centri a rischio chiusura e depotenziamento che invece costituiscono dei presìdi fondamentali per la garanzia del sistema sociosanitario delle aree interne marchigiane. Per la Leonardi visitare i singoli presìdi ospedalieri è essenziale per comprenderne potenzialità e criticità. Questo per affrontare con consapevolezza una materia così importante come quella della sanità soprattutto in un momento in cui è incorso una profonda riforma oggetto di forti critiche spesso fondate. Nella visita che ha impegnato l'intera mattinata di ieri il consigliere di Fratelli d'Italia è stato accompagnato dal Direttore di Area Vasta 3 dott. Maccioni e dal Direttore Medico di Presidio, dott.ssa Faccenda. La Leonardi si è soffermata a parlare con medici ed infermieri toccando tutti i reparti del nosocomio di questa struttura piuttosto giovane e realizzata dopo il terremoto del 1997 ed apparsa pienamente operante con reparti eccellenti. Fra le problematiche segnalate troviamo la mancanza di personale e l'esigenza di rinnovare o riparare alcuni importanti macchinari. Quindi il presidio di Camerino è un'importante eccellenza che va mantenuta e vanno colmate le lacune sopra evidenziate, di qui l'impegno del Vicepresidente Leonardi. L'incontro con il dottor Maccioni è stato utile anche come occasione per affrontare il tema della ventilata chiusura della guardia medica a Porto Recanati durante i mesi invernali, per la Leonardi va conservato fortemente questo importante servizio sanitario a Porto Recanati.
Riunita ieri sera all'Abbadia di Fiastra di Tolentino dal Segretario Provinciale Settimio Novelli, la Direzione provinciale del Partito Democratico di Macerata incentrata sul tema Sanità, alla presenza del Presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli e del segretario regionale del PD Marche, Francesco Comi. Presenti all'incontro tutti i dirigenti provinciali, i segretari dei circoli locali, gli amministratori delle città più importanti e i consiglieri regionali.Il segretario Comi, che ha introdotto il dibattito con una lunga e puntuale relazione, ha affrontato gli aspetti più delicati contenuti nella riforma sanitaria regionale: l'ospedale unico per acuti per il territorio provinciale, la rete degli ospedali di comunità, le risorse, il referendum, la rete dell’emergenza, il ruolo dei medici di medicina generale, i punti nascita, la medicina territoriale. Relazione condivisa all'unanimità da tutti i presenti."Voglio subito chiarire – ha detto Comi – che la riforma sanitaria regionale non prevede né tagli, né riduzioni di risorse dedicate ai servizi, ma maggiori investimenti che qualificheranno le strutture. Se oggi, infatti, impegniamo complessivamente 63.904.600 euro per la loro gestione, da domani ne impegneremo circa 68.177.880, quindi 4.273.288 euro in più.Le norme sono chiarissime e non sono suscettibili di interpretazione, pena il taglio del fondo marchigiano di 110 milioni di euro e il blocco delle assunzioni, invece indispensabili. Tutto questo – ha precisato Comi – si traduce nel fatto che negli 'ospedali di comunità' aumenteranno le risorse e si qualificheranno i servizi. Quindi per quanto riguarda il territorio maceratese, gli ospedali di Tolentino, Recanati, Matelica, Treia e Cingoli avranno più risorse: circa 1,3 milioni di euro in più rispetto al passato".Poi un passaggio dedicato all'ospedale unico."La scelta di un ospedale unico per acuti non è un capriccio del presidente, ma è lo stesso DM 70/2015 a prevederlo, nel momento in cui stabilisce che gli ospedali di primo livello sono previsti in un bacino compreso tra i 150.000 e i 300.000 abitanti. La provincia di Macerata ha circa 322.000 abitanti. Può fare eccezione un ospedale con caratteristiche montane come Camerino. Una struttura unica potrà garantire gli standard nazionali di sicurezza, qualità e alta professionalità.Il costo è quantificabile in circa 110/130 milioni di euro per circa 420/450 posti letto. Le risorse ci sono. Al ministero c’è un fondo di circa 520 milioni per gli investimenti. Questo può servire a coprire il 50% dell’investimento. Ma non dobbiamo illuderci. Bisogna prima sottoscrivere un accordo di programma con il ministero competente, come dice chiaramente l’ex art. 20 legge 67/1988. L’accordo di programma richiede un progetto chiaro non solo un’idea ed una disponibilità. La rimanente quota di investimento va poi a carico del bilancio della regione Marche, che approva i piani di competenza annuale e pluriennale con votazione in consiglio regionale. Le risorse da dedicare agli investimenti sono reperibili dentro una programmazione pluriennale. Serve la volontà politica.Tenere separati i due ospedali di Civitanova e di Macerata – ha sottolineato il segretario regionale – ha inoltre un costo. Per l’esattezza circa 20 milioni di euro all’anno che potremmo risparmiare ed investire in innovazione, personale, qualità”.Il Presidente Ceriscioli, a cui sono state affidate le conclusioni, ha ribadito la necessità di riformare la sanità per migliorare i servizi e ha sottolineato come negli anni i problemi non gestiti non hanno prodotto soluzioni ma, al contrario, hanno aumentato criticità e disservizi per i cittadini e gli operatori sanitari.“Su alcune strutture – ha ricordato Ceriscioli – c'è ancora il cartello con la dicitura 'pronto soccorso', ma in realtà non lo sono. È dai primi anni Novanta che non esistono più. Sono consapevole che fare queste riforme è molto difficile, anche perché c'è una grande distanza tra la percezione dei e la realtà delle strutture oggi esistenti. Certo c'è chi sta cavalcando e strumentalizzando questo percorso, senza mai fare una proposta. Il Gruppo del Movimento 5 Stelle ha fatto una conferenza stampa per dire che vogliono dare un ruolo più incisivo al Consiglio regionale invece che alla Giunta, senza però – come al solito – avanzare una visione sanitaria.Dobbiamo, però, tenere a mente che le strutture ospedaliere sul territorio, così come sono, senza la riorganizzazione prevista da questa riforma sanitaria, vanno incontro ad una scadenza, così come stabilito dal decreto ministeriale 70/2015. Devono essere convertite entro dicembre 2016, obblighi di legge soprattutto dobbiamo presentare il piano al governo entro febbraio.Una riforma che, però, ho voluto seguisse binari precisi. Intanto, noi abbiamo voluto in primis mantenere le stesse risorse per ogni struttura di medicina territoriale e così sarà negli anni futuri. Continueranno gli investimenti sugli ospedali di comunità e la medicina territoriale che deve completare l'offerta con gli ospedali per acuti. Strutture, quelle del territorio, che non hanno i vincoli degli ospedali per acuti, e per questo potranno ricevere risorse in crescendo, modellate alle esigenze di una determinata comunità.È comprensibile che la chiusura dei punti nascita comporti la sollevazione popolare, difficilmente potrebbe essere altrimenti. Ma bisogna anche pensare che, per esempio a San Severino, le camere operatorie dedicate ai parti cesarei vengono riconvertite in servizi dedicati ad attività per acuti”.Una riflessione poi il Presidente l'ha dedicata alla necessità di realizzare un ospedale unico a Macerata. “Mettere insieme più strutture significa accentrare le turnazioni previste per legge, concentrando le attività e raggiungendo numeri più alti, che garantiscono più qualità e sicurezza ai servizi della struttura. Più qualità e più sicurezza che aiutano anche a drenare la mobilità passiva, che in questi anni è aumentata notevolmente. Nessuno pretende che domani mattina si giunga ad una soluzione per un tema così complesso, ma è sbagliato non entrare in un dibattito serio e costruttivo. È necessario che gli amministratori individuino i criteri per la realizzazione dell'ospedale unico. Sarà poi la regione a preoccuparsi delle risorse per un progetto che noi riteniamo strategico. Dire di chiudere uno dei due ospedali, tra quello di Civitanova e quello di Macerata, è una provocazione che qualcuno ha voluto strumentalizzare ma non è certo il disegno reale che ha la regione”.Molti gli interventi che si sono susseguiti nel corso della Direzione: Loredana Riccio, Giulio Silenzi, Cesare Martini, Massimo Montesi, Romano Carancini, Roberta Belvederesi, Domenico Ulissi, Francesco Fiordomo, Franco Antonini, Stefano Norscini. Tutti hanno concordato sulla necessità di informare meglio i cittadini sui contenuti della riforma, di un maggior impegno per contrastare la disinformazione e le strumentalizzazioni, sull'esigenza di programmare l’investimento per un nuovo e moderno ospedale per acuti e, soprattutto, sulla necessità di andare avanti con le riforme. ? ?
E' finita ieri sera su Rete4 nella trasmissione di Paolo Del Debbio "Dalla vostra parte" la vicenda del dipendente delle Poste di Pieve Torina che nel maggio dello scorso anno era stato denunciato dalla Guardia di Finanza per truffa aggravata allo Stato.[video width="288" height="216" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/02/20160203-rete_4-dalla_vostra_parte_2030-205912241m.mp4"][/video]I Finanzieri della Tenenza di Camerino, dopo approfondimenti investigativi, avevano ricostruito 11 permessi per l’assistenza a persone disabili che l'uomo aveva chiesto al proprio datore di lavoro quando in realtà lo stesso era andato in trasferta in Italia ed all’estero per seguire la Juventus. Nel suo profilo Facebook annoverava, fiero, tra le sue attività il biglietto aereo comperato per seguire la Juventus in una partita di Champions League.Nulla da eccepire, se non fosse che in realtà quel giorno risultava assente del lavoro avendo chiesto un permesso che la Legge 104/1992 concede a chi deve prestare assistenza ai familiari disabili, in questo caso la madre dell'uomo.La notizia della trasferta all’estero del dipendente in un giorno di permesso della Legge 104 è arrivata alla Guardia di Finanza di Camerino che ha iniziato una ricostruzione analitica, non solo della trasferta postata sul profilo Facebook, ma delle altre giornate in cui lo stesso si era assentato dal lavoro avvalendosi dei permessi per l’assistenza di persone handicappate.Ieri la troupe di "Dalla vostra parte" è arrivata a Pieve Torina mentre l'uomo, ancora una volta dopo aver chiesto un permesso dal lavoro, saliva sul pullman per andare a Torino a vedere Juventus - Genoa. Alle domande del giornalista di Rete4, il dipendente delle Poste non ha saputo replicare altro che "non devo rispondere a lei. Parlerò nelle sedi opportune".Intanto, però, le sue trasferte le pagano i cittadini: infatti, le assenze di lavoro per l’assistenza alle persone disabili sono interamente coperte da danaro pubblico per effetto dei pagamenti effettuati dall’Inps.
Come ogni anno torna la festa più divertente, più colorata, più pazza di tutte.Ecco tutti gli eventi in programma da giovedì 4 febbraio a Macerata e provincia, per questo Carnevale 2016.L’Anap in collaborazione con Ancos, Meridiana e la società di formazione Imprendere srl, organizza la Festa di Carnevale per bambini che si terrà sabato 6 febbraio alle ore 16.00 presso l’Asilo Ricci di Macerata (via Dell’Asilo 36).L’ingresso alla manifestazione è gratuito, e i bambini presenti potranno godere della divertente animazione a cura del Gruppo Clown Avulss e imparare a preparare gustosi dolcetti grazie alla partecipazione degli allievi dei corsi di Imprendere.Anna Falchi attrice, showgirl e produttrice cinematografica sarà la madrina dell’edizione numero ventisei del Carnevale Maceratese in programma domenica 7 febbraio 2016. Carri, gruppi e maschere sfileranno nell’anello dei giardini Diaz come succede da quasi un quarto di secolo per un Carnevale Maceratese cresciuto di edizione in edizione.Sabato 6 e Martedì 9 febbraio 2016 Macerata Musei vi aspetta per il carnevale al Teatro Lauro Rossi con laboratori e animazione per bambini dai 5 ai 10 anni costo 5,00 euro. Prenotazione obbligatoria 0733 256361 - 271709Si terrà martedì grasso, 9 febbraio 2016, per il secondo anno, a San Severino, la grande festa di Carnevale per bambini organizzata da Villa Collio, in collaborazione col Ristorante Marisa e con la partecipazione de La Norcineria.Un grande evento specificamente studiato per le famiglie, per festeggiare nel miglior modo, nel giorno clou del Carnevale. Finalmente un pomeriggio interamente dedicato ai bambini, che proseguirà poi in serata con proposte anche per i grandi, dalle 21 alle 24 con i Mas Flow e Dj Bmas360 musica Revival e Balli di gruppo. Dalle 15.30 alle 19.30 a Villa Collio di San Severino, musica, animazione della Balena Dispettosa, spettacoli, sfilata delle maschere e tanto divertimento.Dal 5 al 9 febbraio 2016 si terrà la 51° edizione del carnevale Passotreiese. Info carnevalepassotreiese@gmail.comCarnevale tolentinate da sabato 6 a martedì 9, Palacarnevale in Piazza della Libertà a Tolentino.Mogliano, Carnevale dei bambini, 9 febbraio, Palazzetto, dalle ore 15.Porto Potenza, 7 febbraio, PalaPrincipi, dalle 15 alle 19.Corridonia, carnevale dei bambini, 6 febbraio, piazzale Fornace, dalle 14.30.La pro loco di Pioraco invita tutti i bimbi e le loro famiglie a divertirsi insieme sabato 6 febbraio dalle ore 15 presso l'istituto Sacro Cuore. Regali e presentazione per tutte le mascherine. Dolci e bevande, stelle filanti, coriandoli...e tanto altro da scoprire!Monte S. Giusto, 9 febbraio, dalle 14, vie del centro.Montecassiano, 9 febbraio, dalle 14, vie del centro.Montefano, 9 febbraio, dalle 14, vie del centro.Morrovalle, 9 febbraio, dalle 14, vie del centro storico.Sarnano, 9 febbraio, dalle 15 alle 19, Palasport.Recanati, Carnevale dei bambini, 9 febbraio, dalle 14.30 atrio palazzo Comunale.Carnevale portorecanatese, domenica 7 febbraio, con inizio alle ore 15 in Piazza Fratelli Brancondi di Porto Recanati.A Civitanova si festeggerà il Carnevale. Grande è l’attesa di questo evento che porterà nella piazza tanti bambini in maschera. Domenica 7 febbraio moltissimi i carri allegorici e gruppi che sfileranno nelle vie cittadine fino a piazza xx Settembre.Il carnevale a Pollenza si festeggerà domenica 7 febbraio a partire dalle 14.30. L’organizzazione, affidata alla Pro Loco “Corporazione del Melograno” col patrocinio del Comune di Pollenza, ha scelto infatti di anticipare i festeggiamenti alla domenica per consentire a la più ampia partecipazione delle famiglie. “Stelle s…filanti in piazza” è il titolo dell’evento che avrà inizio presso i Giardini del Donatore e che con una ricca sfilata di gruppi mascherati raggiungerà la centrale Piazza Libertà. La musica, gli scherzi e l’animazione tipica del Carnevale intratterranno grandi e piccoli e per allietare il palato e per l’occasione l’Amministrazione comunale offrirà dei dolci a tutti i bambini presenti. Le iscrizioni dei gruppi mascherati resteranno aperte fino a venerdì 5 febbraio, gli interessati possono contattare via mail la Pro Loco “Corporazione del Melograno” scrivendo a: prolocopollenza@libero.it oppure chiamando il n. 333.282172; per i gruppi iscritti che raggiungeranno i dodici elementi è previsto un premio offerto dal Comune di Pollenza.
Torna, ma timidamente, la neve a Camerino. La città ducale si è svegliata stamattina sotto ad un leggero manto bianco, dopo una breve nevicata che si era già fermata nelle prime ore della mattina. Niente da fare insomma per i bambini, proverbialmente amanti della neve, e gli appassionati, che ancora attendono una nevicata consistente dall'inizio della stagione invernale. Il calore del sole, complice un cielo eccezionalmente limpido, già da qualche ora sta sciogliendo quel poco che era restato sui tetti e sui campi, facendo tornare tutto alla normalità. Ma nevica o non nevica? Se le previsioni del tempo lo promettono, le temperature sembrano smentire. Imbiancate invece le montagne circostanti. Non si escludono aperture last minute degli impianti sciistici, ma quest'anno l'inverno sembra proprio non arrivare mai.
Una nuova allerta meteo per vento forte con validità dalle 18 di mercoledì 3 alle 12 di giovedì 4 febbraio è stata emessa dalla Protezione Civile delle Marche.Il rapido transito di un fronte freddo, a partire da nord, nella nottata fra mercoledì e giovedì e nelle prime ore della mattinata di giovedì, porterà rovesci e temporali sparsi e, soprattutto, vento forte da nord est lungo la costa con raffiche fino a tempesta e conseguente mare agitato.Il vento, nel pomeriggio di mercoledì, proverrà dai settori occidentali e sarà maggiormente intenso nelle zone interne, con raffiche fino a vento forte. Dalla serata si avrà una repentina rotazione da nord est ed una intensificazione lungo la costa fino a burrasca, a cominciare dal pesarese. Nella nottata il vento interesserà progressivamente tutta la fascia costiera. Nella giornata di giovedì l'intensità del vento calerà dapprima nel settore centro settentrionale e poi, da fine mattinata, anche nel settore meridionale.
Da Andrea Caprodossi e dal gruppo consiliare "Comunità e territorio" di Camerino riceviamo:Il nostro Sindaco non finisce più di stupirci.Qualche tempo fa, infatti, aveva fatto pubblicare sul sito istituzionale del Comune di Camerino un articolo dove utilizzava toni sarcastici e offensivi nei confronti dei suoi avversari politici, colpevoli, a suo dire, di aver proposto un’interrogazione sullo stallo della questione del Baratto amministrativo.In sede di Consiglio Comunale era stato chiesto al Sindaco di rimuovere tale articolo facendogli presente che il sito istituzionale del Comune non può essere utilizzato come valvola di sfogo del primo cittadino, ma (ci sembra pleonastico, eppure va comunque precisato) deve essere utilizzato a fini istituzionali, così come previsto dalla legge 150/2000. Ancora più imbarazzante è stato il silenzio in sede di Consiglio Comunale su chi avesse scritto tale articolo e chi avesse provveduto a pubblicare una cosa che la legge sanziona. Nessuno sapeva niente, sindaco compreso.Di fronte ad un atteggiamento così elusivo, ci è sembrato doveroso fare una richiesta formale, e al trentesimo giorno (l’ultimo utile), ci hanno risposto che a scrivere di pugno quell’articolo (comunque orfano di firma!) pensate un po’ è stato niente di meno che il nostro Sindaco! Probabilmente quando gli era stato chiesto in sede di Consiglio Comunale aveva perso momentaneamente la memoria! Quindi, ricapitolando, il nostro primo cittadino, con un esercizio di maquillage, ha preso delle sue dichiarazioni (rilasciate non si sa bene a chi) e ci ha fatto un articolo come se qualcun altro gli stesse facendo un’intervista!Ecco uno stralcio di quello che si leggeva sul sito:“Pensavo avessero sbagliato gli uffici, poi ho letto in fondo la firma del segretario del Partito Democratico, Andrea Caprodossi, ed ho capito che era tutto vero” – E’ il commento tra il sarcastico e l’amareggiato del sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, all’interrogazione presentata dal consigliere Andrea Caprodossi sul baratto amministrativo…ecc. ecc.Effettivamente sembra proprio che un giornalista abbia raccolto il commento del sindaco, peccato che in questo caso le due figure coincidano! Evidentemente il primo cittadino, dalla ragguardevole vena giornalistica, non ha problemi a parlare di se stesso in terza persona..La prossima volta che scrive, però, per evitare inutili sdoppiamenti di personalità, consigliamo di farsi aiutare da un giornalista vero e proprio, in fondo ne abbiamo anche uno locale, lo stesso che compare e compariva spesso al suo seguito già durante le campagne elettorali. Per di più, a questo stesso giornalista, il sindaco ha deciso di concedergli un incarico per più di 14.500 euro, in barba alla crisi ed alle difficoltà che tanto sbandiera e che, a suo dire, costringono ad aumentare i tributi locali, a rinunciare a servizi essenziali, a negare contributi ad iniziative lodevoli e meritevoli ed a paventare l’esternalizzazione di servizi per la cittadinanza e la messa in mobilità del personale. Comunità e Territorio
Ancora successi a livello europeo per la ricerca Unicam.Il progetto di ricerca “Developing skills in the field of integrated energy planning in Med Landscapes / ENEPLAN”, che vede tra i partner anche l’Università di Camerino, ha ottenuto un importante finanziamento nell’ambito del programma ERASMUS Plus - Capacity Building in Higher Education.Di grande respiro internazionale il partenariato che vede la partecipazione alle attività di ricerca, oltre all’Università di Camerino, dell’Università di RomaTre, che è capofila del progetto, di enti di ricerca ed istituzioni italiane, maltesi, portoghesi, spagnole, libanesi, giordane ed egiziane.Il ruolo di Unicam, con il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Andrea Catorci della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, sarà quello di mettere a disposizione le proprie competenze per la definizione dei processi di valutazione ambientale e di impatto paesaggistico attraverso strumenti di analisi geobotanica e di ecologia del paesaggio.Il progetto ENEPLAN mira a colmare una lacuna nei programmi universitari, concentrandosi sulle fonti energetiche rinnovabili, sullo sviluppo e sulla pianificazione sostenibile di impianti rinnovabili. Tecnici, progettisti ed urbanisti, infatti, spesso non hanno sufficienti competenze in materia di pianificazione energetica; d’altro canto, gli esperti in sviluppo di fonti energetiche rinnovabili non hanno competenze in pianificazione territoriale ed ecologia del paesaggio.Il rapido e continuo sviluppo tecnologico nel settore rende, inoltre, difficile l’inserimento delle energie rinnovabili nella pianificazione delle attività didattiche e curriculari dei corsi di laurea, inserimento che è invece altamente auspicabile, soprattutto se si considera l'importanza di strumenti integrati per le strategie di pianificazione su scala non solo locale e nazionale, ma anche europea e globale.L’obiettivo è dunque quello di giungere, attraverso un approccio interdisciplinare, a far sì che ambiente, tecnologie, pianificazione e paesaggio siano tutte considerate nella pianificazione e nello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Nello specifico, visti i Paesi coinvolti nella partnership, il progetto affronterà questa sfida nell’area mediterranea.Il tutto anche per offrire nuove opportunità di inserimento nel mondo del lavoro dei giovani laureati.
Sono Stefano Burotti con la tesi “Il principio di trasparenza. Applicazioni e limiti nelle amministrazioni”, Cecilia Mancia con la tesi “La responsabilità precontrattuale in materia di appalti pubblici” e Sara Morosi con la tesi “L’Aggiudicazione negli appalti pubblici” i vincitori del Premio “Arnaldo Quadrani”, premio fortemente voluto dalla famiglia Quadrani, dall’Amministrazione comunale di Serravalle di Chienti e dall’Università di Camerino, per ricordare la figura di Arnaldo Quadrani, Sindaco del Comune di Serravalle del Chienti dal 1980 al 1985, nel trentesimo anniversario della sua scomparsa. Fu senz’altro un’amministrazione di svolta, quella guidata dal Sindaco Quadrani, sia dal punto di vista delle opere strutturali (alloggi popolari, depuratore, scuole pubbliche), sia per quanto concerne la riorganizzazione della macchina amministrativa ed il rapporto cittadino-istituzione, sia da un punto di vista di sviluppo del potenziale turistico del territorio.I premi, del valore di 1.000 euro ciascuno, sono stati assegnati alle tre migliori tesi di laurea di studenti dell’Università di Camerino riguardanti le tematiche ‘Legalità, trasparenza e impegno del cittadino nella gestione dell’amministrazione pubblica per il bene comune’.La cerimonia di consegna, che si è tenuta giovedì 28 gennaio presso il Palazzo comunale di Serravalle di Chienti, è stata aperta dal benvenuto dei promotori dell’iniziativa, cui sono seguiti i saluti del Sindaco di Serravalle di Chienti Gabriele Santamarianuova, del Rettore dell’Università di Camerino Flavio, del Direttore della Scuola di Giurisprudenza Unicam Antonio Flamini. Sara Spuntarelli, Pro Rettore alle Pari Opportunità, Trasparenza Amministrativa e Valorizzazione della Persona e Fabrizio Lorenzotti, Delegato UNICAM alla Governance dell’Ateneo e normative, hanno illustrato le tematiche del Premio di Laurea.Ospite d’eccezione alla cerimonia Don Aniello Manganiello, sacerdote campano da anni impegnato contro la camorra e fondatore dell’Associazione per la legalità ‘Ultimi’.“Ragazzi fatevi i fatti degli altri. Che significa prendetevi cura degli altri, aiutateli, aiutiamoci. Mai come in questo momento storico ci manca la comunicazione diretta, quella autentica. Ci manca stringersi la mano, chiacchierare, ascoltare la voce. In quest'epoca di comunicazione virtuale, stiamo perdendo la comunicazione reale”: queste le parole con cui don Aniello Manganiello si è rivolto ai numerosi ragazzi presenti prima di portare la sua testimonianza sul valore ed il potere della legalità.“Il rispetto della legalità è di vitale importanza in ogni settore della nostra quotidianità, sia professionale e lavorativa che familiare – ha ribadito anche il Rettore Unicam Flavio Corradini. Esorto quindi tutti i ragazzi presenti a non aver paura di vivere nella legalità, nel rispetto delle regole e del prossimo. Come Ateneo abbiamo subito aderito con entusiasmo alla proposta della famiglia Quadrani e siamo molto soddisfatti per i nostri laureati”.
“Vivendo per tre mesi nel carcere di Camerino, ha rimpianto il carcere di Poggioreale.” Lo dice il signor Giuseppe, ieri sera in collegamento telefonico con “Radio Carcere”, la trasmissione di “Radio Radicale” condotta da Riccardo Arena.Trentasette anni, ex tossicodipendente, Giuseppe ha trascorso tre mesi nel carcere di Camerino ed è uscito di prigione lo scorso 23 dicembre. La sua testimonianza arriva a una settimana dalla relazione sulla giustizia del Ministro Andrea Orlando, in cui ha affermato che in Italia “nessun detenuto è sistemato in uno spazio inferiore ai 3 metri quadri previsto dalle raccomandazioni europee”.Giuseppe non la pensa proprio così. “Sono stato per un periodo in una cella di 19 metri quadri con 13 persone, poi in un’altra che aveva una capienza per due persone, ma eravamo in quattro”. Giuseppe ha vissuto, quindi, in circa un metro quadro e mezzo su letti a castello di tre piani, che spesso arrivano fino al tetto e da cui più di un detenuto nelle carceri italiane spesso cade provocandosi ferite.Come si vive in una cella sovraffollata? Giuseppe racconta che non si vive proprio bene.Le ore d’aria in cui Giuseppe aveva più di un metro quadro e mezzo erano 9, le altre 15 le passava in cella. “La sera dopo cena ti sentivi male perché non potevi fare niente, e non facevi niente nemmeno il giorno, perché nelle ore d’aria potevamo solo passeggiare nel corridoio del carcere, nell’ozio più totale”.Stare in una cella stretta e non poter nemmeno respirare: “Io non fumo ma mi hanno messo in una cella fumatori anche se soffro d’asma.” E non solo: mangiare o lavarsi, tutto diventa un problema. “Il cibo era zero, scadente e tutte le sere solo brodo e chi non ha soldi di cucinarsi in cella fa la fame. Per lavarsi avevamo 4 docce, ma ne funzionavano due e l’acqua era sempre fredda”.Le celle del carcere di Camerino sono non solo strette, ma anche umide e vecchie, e soprattutto prive di luce. “Le celle sono buie perché le finestre sono alte e oltre alle grate ci sono le reti metalliche che non fanno arrivare la luce. Vivevamo con la luce sempre accesa che ci faceva male agli occhi.” Sembra che il sole sul carcere di Camerino non sia mai arrivato. “Anche il cortile dell’ora d’aria era molto piccolo - racconta Giuseppe - e non entrava il sole perché le mura sono alte, non ci andava quasi nessuno tranne 4 persone a giocare a biliardino.”Il tempo nel carcere di Camerino, come in tanti altri istituti italiani, non passa mai. “Tenevano le celle aperte ma stavamo tutto il giorno a fare nulla - racconta Giuseppe - non esisteva un’attività lavorativa utile e così quando esci dal carcere sei arrabbiato più di quando entri, perché non c’è niente che ti aiuti a reinserirti nella società.”Il carcere di Camerino è un carcere piccolo e vecchio. Secondo gli ultimi dati del Ministero della Giustizia, aggiornati al 31 dicembre 2015, ospita 52 detenuti su una capienza regolamentare di 41 posti. E’ stato ricavato dalla struttura di un ex convento e ne ha ereditato gli spazi umidi e angusti. Ha una struttura a “L” con un corridoio interno su cui si affacciano 7 celle della sezione maschile, mentre al piano superiore sono situate 5 celle destinate alle donne.Anche il Garante dei Detenuti della Regione Marche, Andrea Nobili, riconosce che “a Camerino ci sono problemi di carattere strutturale: mancano gli spazi per le attività fondamentali dal punto di vista dell’aspetto trattamentale”. Delle attività a Camerino esisterebbe anche, “ci sono corsi come teatro o yoga, ma resta il problema degli spazi - spiega Nobili - spesso la cappella dove viene celebrata la messa viene usata per tutto”.Il Garante dei Detenuti delle Marche proprio questa mattina ha fatto visita al carcere di Camerino, insieme a una delegazione composta dall’Assessore regionale all’Ambiente, Angelo Sciapichetti, e ai consiglieri regionali Sandro Bisonni del Gruppo Misto, Marzia Malaigia della Lega Nord e Elena Leonardi di Fratelli d’Italia.Sul fronte del sovraffollamento, denunciato da Giuseppe, il Garante parla di “una situazione adeguata dal punto di vista della popolazione carceraria di Camerino, con un leggerissimo sovraffollamento, ma niente di patologico”. Per Nobili “Orlando è nel vero nel dire che quasi nessuna realtà registra situazioni di vivibilità inferiori ai tre metri quadri. Anche nelle Marche con gli ultimi provvedimenti la situazione è migliorata.”Ad oggi, non esisterebbero dunque problemi di sovraffollamento a Camerino. L’unico punto debole di cui parla il Garante, oltre al problema strutturale, è rappresentato dal sottodimensionamento del personale. “La polizia penitenziaria, al di sotto del numero regolare di 10 unità, - spiega il Garante - a fronte di 46 agenti che dovrebbero essere presenti nella struttura, e anche gli psicologi, che sono in sottorganico, come in quasi tutte le carceri italiane.”Anche Giuseppe a “Radio Carcere” ha denunciato le difficoltà incontrate a Camerino dal punto di vista dell’assistenza psicologica. Lui, un ex tossico, come trattamento psicologico aveva ricevuto solo cure farmacologiche. “Quasi tutti nel carcere di Camerino avevano problemi di tossicodipendenza. - racconta - Mi hanno dato solo psicofarmaci come Tavor, gocce e tranquillanti, ma io li ho rifiutati perché stavo malissimo, invece gli altri detenuti si drogavano con gli psicofarmaci, che ti fanno dormire dalla mattina alla sera.”La cura delle malattie dei detenuti diventa più difficile se la malattia è fisica, in questo caso a causa di problemi burocratici e organizzativi, non sempre le cure adeguate alle persone che vivono in cella riescono ad essere garantite. “Se una persona sta fuori dal carcere può scegliersi il medico specializzato in una determinata patologia - spiega Samuele Animali di Antigone Marche - invece un detenuto deve aspettare che la Regione assegni un medico al malato”.E sempre Giuseppe a testimoniare quanto sia difficile curarsi in carcere: “Mi si era infiammata l’ernia al disco e mi hanno curato con la tachipirina, me ne davano 3 al giorno, ho chiesto altro ma mi hanno risposto che ‘le punture non le facciamo perché è vietato’.”