Con Camerino e Tolentino si chiude il primo tour, nei teatri della provincia, del progetto Incontra l’opera. Questa settimana gli studenti degli istituti IIS Varano di Camerino, ITCG Antinori di Matelica e IIS Filelfo di Tolentino hanno partecipato all’incontro con il direttore artistico del Macerata Opera Festival, Francesco Micheli.Tra musiche live e video, i ragazzi sono stati coinvolti in un racconto attraverso le storie delle tre opere in cartellone allo Sferisterio - Otello, Norma e Il Trovatore -. Interazione massima con alcuni di loro che, chiamati sul palco, hanno letteralmente vestito i panni del Conte di Luna, Azucena e Manrico.Da quest’anno Incontra l’Opera è un progetto formativo articolato, trasmesso alle scuole fin dall’inizio dell’anno scolastico. Dopo un incontro preparatorio tenuto da Gianfranco Stortoni direttamente negli istituti, questa seconda fase, che andrà avanti fino ad aprile, prevede la conferenza-spettacolo di Micheli nel teatro della città e, infine, la partecipazione a una delle anteprime giovani allo Sferisterio, al costo simbolico di 5 euro. Tutto questo, per garantire che l’esperienza formativa, la cui adesione ha addirittura un costo inferiore a quello del biglietto, culmini e si completi con la presenza a una recita lirica.Prossimo appuntamento il 15 marzo, al Teatro Annibal Caro di Civitanova Alta, mentre successivamente sarà la volta del Teatro Lauro Rossi di Macerata.
Tagli della Regione ai trasporti e diversi bambini dell'entroterra che frequentano corsi sportivi rimangono a piedi. E una mamma lancia un appello al presidente Luca Ceriscioli.La vicenda parte da un servizio navetta che era stato istituito per trasportare i bambini lontani dal centro sportivo e accompagnarli a fare attività sportiva. Con comprensibile entusiasmo, erano stati in diversi ad aderire. Ma la Regione ha dovuto imporre dei tagli e il servizio si è improvvisamente interrotto, lasciando a piedi i bambini e, di fatto, impedendo a tanti di loro che non hanno la possibilità di essere accompagnati da genitori o nonni di non poter proseguire i corsi.E' stata una mamma di Pieve Torina, Sonia Girolami, a prendere in mano la situazione e a scrivere per email un accorato appello per il ripristino del servizio al presidente Ceriscioli: "Sono la mamma di due bambini di cui purtroppo uno affetto da sindrome di Down. Le scrivo perché in questi giorni ho saputo che sono stati fatti molti tagli nel settore del sociale. Credo che dovrebbe essere l'ultimo settore che andrebbe penalizzato, lei non crede? Voglio segnalare (qui parlo anche a nome di tanti genitori della mia zona che si trovano in difficoltà come me) che avevamo il servizio del Trasporto Piccoli Atleti dove i nostri figli salivano sul pulmino partendo dal comune di residenza (per mia figlia era Pieve Torina) per essere accompagnati al centro sportivo. Anche in questo servizio ci siamo ritrovati da un giorno all'altro sprovvisti, avendo pagato ognuno il suo corso abbiamo perso anche soldi perché non tutti, come nel mio caso, hanno potuto continuare per problemi familiari come lavoro, mezzo per arrivarci e altro. Le chiedo cortesemente di riuscire a riattivare questo servizio - conclude la mamma - almeno magari fino alla fine dei corsi per dare la possibilità a tutti questi bambini di poter completare l'attività sportiva che ognuno di loro aveva iniziato a settembre".
Nasce dalla fusione di Pievebovigliana e Fiordimonte il primo nuovo Comune della provincia di Macerata.Si chiamerà Valfornace e riunirà sotto lo stesso nome le quasi novecento anime di Pievebovigliana e le poco più di duecento di Fiordimonte. Il nome recupera l'antica denominazione di Fiordimonte, Fornace, dovuta al fiume che la attraversa.Per il taglio del nastro di inaugurazione del nuovo Comune bisognerà aspettare il 2017 come hanno spiegato questa mattina i sindaci Sandro Luciani e Massimo Citracca.Nonostante i primi contatti tra le due amministrazioni comunali in merito risalgano al 2013, il progetto si è interrotto con l'entrata in vigore della nuova normativa in materia che ha stabilito come le unioni dovessero avere una popolazione complessiva superiore a 5.000 abitanti ovvero a 3.000 nelle zone montane.Però al blocco del piano di unione a livello istituzionale è seguita una progressiva intensificazione della collaborazione tra i due Comuni nell'erogazione di diversi servizi tra cui i servizi di Polizia Municipale, di raccolta differenziata, di trasporto pubblico, nonché i servizi scolastici, come ha rivelato il Sindaco di Pievebovigliana "i residenti d Fiordimonte gravitano a Pievebovigliana per usufruire di vari servizi e dunque ci sembrava logico portare a compimento tale progetto".L'armonia tra le due amministrazioni si evince anche dal fatto che il documento riguardante l'unificazione, che sarà inviato alla Regione, sia stato deliberato all'unanimità da entrambi i consigli comunali.Ad ogni modo l'iter di realizzazione del progetto richiede tempi lunghi in quanto prima di arrivare alla formale deliberazione dell'istituzione di questa nuova entità dovrà essere convocata la Conferenza delle Autonomie Locali, cui seguirà l'indizione del referendum attraverso il quale i cittadini dei due Comuni potranno esprimersi in merito alla fusione che orientativamente è previsto per il prossimo 17 aprile.Gli esponenti della Regione presenti alla conferenza hanno espresso il pieno appoggio dell'ente regionale verso l'unione. L'assessore regionale con delega agli enti locali, Fabrizio Cesetti, si è congratulato con i due Sindaci sottolineando che"la fusione delle risorse darà vita ad una realtà più forte e più capace di garantire migliori servizi ai cittadini l'iniziativa e che l'iniziativa rappresenta un'idea istituzionale di futuro da cui anche altri comuni dovrebbero trarre esempio". L'altro componente della Giunta regionale, Angelo Sciapichetti, ha ribadito "la volontà della Regione Marche di portare a compimento questo risultato in tempi celeri poiché certo degli effetti positivi di esso sia in termini di risparmio che di efficienza e inoltre sperando in un effetto trascinamento di altri Comuni".Il successo del progetto è da ricercare nell'attivo coinvolgimento della popolazione nell'attuazione dell'unificazione come evidenziato dal Vice Sindaco di Pievebovigliana, Annalisa Sentuti. Anche il Segretario del Comune di Fiordimonte ha specificato che "non si tratta di una fusione a freddo ma di un terreno preparato per anni" e soprattutto ha accentuato come "lo svolgimento in modo accorpato dei servizi condurrà ad una diminuzione dei costi di gestione che si tradurrà in un potenziamento reale dell'economia e della qualità della vita per i cittadini", senza tralasciare un punto essenziale, ovvero la prerogativa per i Consigli Comunali attuali di deliberare lo Statuto del futuro Comune Valfornace. L'esercizio di tale facoltà consente loro di dare il via ad "un modello amministrativo basato sui Municipi, creazioni che permettono il trasferimento dei servizi senza rinunciare alla rappresentatività del territorio".
E’ stata inaugurata oggi la prima edizione del Master di primo livello in Wine Export Management, organizzato dalla Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino in collaborazione con il Comune di Matelica e l’Istituto Marchigiano di tutela dei vini.Presenti all’incontro di apertura, che si è tenuto a Matelica presso il Foyer del Teatro Piermarini, il Sindaco di Matelica Alessandro Delpriori, la Vice Presidente della Giunta della Regione Marche Anna Casini, il Rettore UNICAM Flavio Corradini, il Direttore dell’Istituto Marchigiano Tutela Vini Alberto Mazzoni, il Direttore del Master Luca Petrelli.Il Master ha la finalità di perfezionare le conoscenze e le competenze professionali di operatori e professionisti attivi nel settore vitivinicolo, un settore in continua crescita e trasformazione, capace di sviluppare grandi potenzialità sui mercati internazionali. La necessità di intercettare una crescente domanda estera e di sostenere la competizione sui mercati internazionali ha reso evidente la necessità di disporre di figure di professionalità elevata qualificate a svolgere compiti di gestione, di marketing e di comunicazione per la valorizzazione e la tutela del prodotto vino.https://www.youtube.com/watch?v=7uFROmuAgoAObiettivo del master è quello di formare professionisti esperti nel marketing, nel sensory and consumer behaviour, nel wine business, che sappiano applicare sistemi di regole cogenti e volontarie nei mercati di riferimento. Il Master ha una dimensione internazionale grazie al coinvolgimento di prestigiosi docenti provenienti dal mondo accademico, produttivo, della distribuzione organizzata e della certificazione. Il candidato avrà la possibilità di migliorare ed accrescere le proprie conoscenze e competenze giuridiche, di management, marketing e comunicazione, internazionalizzazione e conoscenza del prodotto nel contesto dell’economia globale.“Con questo nuovo corso – ha dichiarato il Rettore Unicam Flavio Corradini – l’offerta formativa del nostro Ateneo si arricchisce ancora di più nel settore della promozione e della valorizzazione dei prodotti tipici del nostro territorio. Da tempo infatti Unicam è impegnata nel sostegno, nello sviluppo e nell’innovazione del settore agroalimentare del nostro territorio, con corsi di laurea, attività di ricerca in collaborazione con enti e aziende, iniziative nell’ambito della Consulta permanente per lo sviluppo, partecipando al cluster Agrifood Marche”.“Oggi la partita dell'internazionalizzazione - ha detto il Direttore dell’Istituto Marchigiano Tutela Vini, Alberto Mazzoni - è più che mai decisiva per il nostro vino, che fa i conti con una lunga stagnazione dei consumi interni. Questa iniziativa risponde alla necessità di competere su mercati sempre più agguerriti anche nel nostro settore, dove la figura professionale dell’export manager risulta decisiva. Per questo abbiamo messo a disposizione una borsa di studio e collaborato sin dall’inizio alla strutturazione del master in Wine export management, che rientra a pieno titolo nella mission istituzionale del consorzio. Le azioni di promozione e comunicazione realizzate da IMT, per oltre 13 milioni di euro d’investimenti negli ultimi 5 anni, sarebbero infatti poco proficue se non fossero supportate da figure professionali specializzate capaci di mettere a frutto l’imponente lavoro svolto dal nostro Istituto all’estero”."Il progetto – hanno dichiarato il Sindaco di Matelica Alessandro Delpriori e l’Assessore all’agricoltura ed enologo Roberto Potentini - è stato ideato per creare una nuova attenzione da “leader” a livello nazionale sul settore vitivinicolo nel territorio matelicese. Si tratta di un master molto pragmatico per arrivare a formare il perfetto venditore internazionale del vino. Grazie alla collaborazione con Unicam, abbiamo deciso di approfondire il tema del ‘saper vendere il vino’: conoscere le regole del marketing vitivinicolo internazionale, la legislazione commerciale vinicola internazionale, l’analisi sensoriale applicata al vino; un insieme di tematiche che in modo così organico ed interdipendente nessun’altra Università sta trattando”.https://youtu.be/7uFROmuAgoA(Foto Guido Picchio)
Nella tarda serata di ieri, i carabinieri della Compagnia di Camerino, coordinati dal Capitano Vincenzo Orlando, hanno attuato un dispositivo straordinario di controllo del territorio che ha riguardato le zone di Matelica, Castelraimondo ed Esanatoglia ed ha visti impegnati circa 20 militari, sia del Nucleo Operativo che delle Stazioni dipendenti dalla Compagnia.Nel corso dei mirati servizi sono stati controllati parchi ed esercizi pubblici, al fine di individuare soggetti dediti all’uso ed allo spaccio di droga, nonché le maggiori arterie di collegamento per prevenire condotte illecite commesse dagli utenti della strada. Durante i controlli, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, nella zona della Stazione di Matelica, hanno “pizzicato” uno studente 17 enne di Fabriano, il cui comportamento aveva destato sospetto, con addosso cinque grammi di marijuana già suddivisi in dosi e nascosti in un pacchetto di sigarette. Il minore, denunciato per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato poi affidato ai genitori.Le pattuglie delle Stazioni di Matelica e Castelraimondo, invece, sorprendevano tre giovani, di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, che guidavano i propri veicoli nonostante avessero esagerato nel bere, accertando la violazione mediante l’etilometro in dotazione. Per loro è scattato l’immediato ritiro della patente e la denuncia alla competente autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezzaNel corso delle operazioni di controllo, sono state elevate anche 10 contravvenzioni per infrazioni al Codice della Strada, identificate circa 80 persone, perquisiti 10 soggetti ed altrettanti veicoli
Il 29 febbraio è un giorno in più. Anche l’Università di Camerino aderisce all’iniziativa “ungiornoinpiù” promossa dall’Associazione "Posto Occupato", che dal 2013 contrasta la violenza di genere in ogni sua forma. Questo tempo in più, tempo prezioso, potrà essere, per tutte e tutti, quel tempo che troppo spesso non troviamo per riflettere, dibattere, confrontarci, condividere, discutere, parlare e ascoltare quanto ancora oggi, nel 2016, ci costringe a prendere coscienza delle molteplici forme di violenza.L’iniziativa #ungiornoinpiù è un invito rivolto a chiunque vorrà dedicare un po’ di tempo, fosse anche un minuto, pensando ad esempio a Gisela Mota, la sindaca che lo scorso 2 gennaio, in Messico, ha pagato il coraggio con la sua vita, assassinata a poche ore dalla sua elezione. Una vita dedicata alla lotta per la legalità. In precedenza, erano stati assassinati il marito e il figlio e aveva giurato guerra ai Narcos. #ungiornoinpiù per pensare alle donne vittime di tratta, agli abusi domestici, alle mutilazioni genitali, alle violenze sui luoghi di lavoro, alle violenze omofobiche e a tutti i diritti negati, ai femminicidi o alle spose bambine. Se una donna su tre è vittima di violenza, è inevitabile una riflessione. Per #ungiornoinpiù informeremo sull'importanza del gratuito patrocinio nella difesa delle vittime di violenza. Parleremo di violenza psicologica, economica, verbale e di quella fisica, e approfondiremo anche il tema di quella violenza che subiamo quotidianamente attraverso i mezzi di comunicazione di massa.L’Università di Camerino, nell’ambito delle attività del Comitato Unico di Garanzia, propone un momento di musica dal vivo e live painting a cura di ETRA Accademia delle arti sceniche e visive, che si terrà presso l’Aula Giulio Cesare da Varano del palazzo ducale a partire dalle ore 19.
Anche l’Università di Camerino ha voluto aderire alla campagna lanciata da Amnesty International Italia, in collaborazione con la Repubblica, per chiedere che si faccia chiarezza sull’omicidio di Giulio Regeni, per non permettere così che l’omicidio del giovane ricercatore italiano finisca per essere dimenticato.Per questo l’Ateneo ha esposto al Palazzo ducale di Camerino lo striscione "Verità per Giulio Regeni".“Ogni ricercatore – ha dichiarato il Rettore Unicam, prof. Flavio Corradini – deve perseguire idee di libertà; la libertà della ricerca universitaria così come la libertà di pensiero non possono e non devono essere in alcun modo compromesse”.
Un gran movimento di ambulanze e sirene dei vigili del fuoco ha allarmato questa mattina i residenti del centro di Civitanova.Intorno alle 10, i soccorsi si sono movimentati in massa, dopo la segnalazione arrivata da una signora che su Facebook aveva letto il post di un suo amico che annunciava di volersi togliere la vita. I mezzi con i sanitari a bordo e quelli dei pompieri si sono diretti precipitosamente in una casa di corso Garibaldi, ma al loro arrivo, in realtà, non c'era nessuno.Infatti, l'uomo non vive a Civitanova ma a Visso. Sono stati subito avvisati i carabinieri della Stazione interessata che, prontamente, sono andati a verificare le sue condizioni nella casa dove vive. L'uomo se ne stava assolutamente tranquillo e, apparentemente, senza intenzioni bellicose, tanto che l'allarme è subito rientrato.
Migliorare ulteriormente le condizioni di vita all’interno della Casa Circondariale di Camerino e, magari, riavviare quel percorso interrotto che stava per rendere realtà il progetto di realizzazione di una nuova struttura penitenziaria.E’, in estrema sintesi, il contenuto dell’incontro informale avuto oggi pomeriggio dall’arcivescovo di Camerino, Francesco Giovanni Brugnaro, con l’onorevole Irene Manzi e con l’assessore regionale Angelo Sciapichetti. “Ultimamente – ha affermato l’arcivescovo – intorno alla casa Circondariale di Camerino hanno suonato sirene che non mi hanno certo rasserenato. Vorrei, quindi, che questo incontro sia utile prima di tutto a rendervi partecipi dello straordinario livello di umanizzazione della nostra struttura penitenziaria. E’ innegabile che le mura sono quelle che sono, ma la casa Circondariale di Camerino costituisce un esempio a cui ispirarsi, piuttosto che, come sembra si sia voluto far credere, una struttura da far chiudere. Vi chiedo di farvi portavoce delle tante iniziative che si possono adottare per migliorare ulteriormente la situazione anche con investimenti piccoli, ma vi chiedo anche di aiutare questo territorio a non far dimenticare del tutto il progetto di costruzione di un nuovo carcere”. “La casa Circondariale di Camerino – ha affermato l’assessore Sciapichetti – è stata recentemente oggetto di visita da parte di una commissione di cui faccio parte e sono ben consapevole di quanta umanizzazione vi sia all’interno grazie soprattutto all’impegno dell’arcivescovo e allo straordinario lavoro del personale che opera all’interno della struttura. Lo so e ho potuto toccarlo con mano, per questo non ho problemi ad affermare sin da subito che, almeno per quanto mi riguarda, farò del tutto affinchè quelle sirene di cui Sua Eccellenza parlava restino semplici e innocue sirene”. Parole rassicuranti, quelle dell’assessore Sciapichetti, a cui hanno fatto eco quelle dell’onorevole Irene Manzi: “Sono convinta – ha detto – che è in strutture piccole che si possono fare grandi progetti e portare avanti iniziative importanti e che possono costituire esempio. Già in passato mi sono fatta portavoce a Roma della situazione della casa Circondariale di Camerino e tornerò a farlo in questi giorni”.
È stato siglato il 23 febbraio, nella sede della Lega Pro a Firenze, dal rettore dell’Università di Camerino Flavio Corradini e dalla presidente della Maceratese Calcio Maria Francesca Tardella, alla presenza del presidente della Lega Pro Gabriele Gravina, l’accordo che dà il via alla collaborazione tra l’Università di Camerino, grazie alla preziosa collaborazione del Cus Camerino (presente il presidente Stefano Belardinelli), e la Società Sportiva Maceratese Calcio, importante realtà sportiva del nostro territorio.L’accordo ha l’intento di favorire in primis la crescita culturale, civile e sociale tra i giovani non solo attraverso la diffusione della pratica sportiva, ma anche attraverso la creazione di contesti e relazioni che agevolino e favoriscano la socializzazione, come solo le attività legate allo sport e allo spirito di squadra sanno fare.È poi prevista una lunga serie di azioni, anch’esse oggetto dell’accordo, che Unicam e la Società Sportiva Maceratese Calcio realizzeranno nel corso della collaborazione. Le competenze in ambito scientifico, biologico nutrizionale e giuridico dell’Ateneo camerte, infatti, saranno declinate in attività che andranno dalla valutazione degli stili alimentari e dell’idratazione dei calciatori, a testi atletici ad hoc, dall’organizzazione di seminari e convegni, all’approfondimento dei profili giuridici di diritto ed economia dello sport, allo studio di forme di co-marketing.L’accordo avrà anche un’importante valenza per il territorio, che vedrà agire insieme due prestigiose realtà che metteranno in campo, come in una vera e propria partita, le proprie competenze l’una a beneficio dell’altra, insieme per la promozione e lo sviluppo dello stesso.Ulteriore particolarità è rappresentata dall’affiancamento che Unicam effettuerà con la Maceratese Calcio, supportandola nel percorso che la Società potrà intraprendere per l’ottenimento della Certificazione del sistema di gestione per la qualità secondo le norme ISO9001, al fine di ottimizzare l’efficienza organizzativa e rendendola efficace nel tempo. Pochissime Società che si occupano di calcio hanno intrapreso questa strada: in logica prospettica questo percorso potrebbe avere ricadute positive certe sull’organizzazione, sulla sostenibilità delle iniziative intraprese, sulla crescita del vivaio e anche sull’immagine stessa della Maceratese Calcio, portando anche possibili benefici nei risultati sul campo.Da ultimo, ma non certo di minore importanza, il Cus Camerino metterà a disposizione i moderni e funzionali impianti sportivi ai giocatori della Maceratese in periodi concertati e promuoverà tra i propri tesserati la partecipazione alle attività previste nell’accordo.“Siamo davvero molto soddisfatti – ha dichiarato il rettore Unicam, prof. Flavio Corradini – di poter iniziare questa importante collaborazione tra l’Università di Camerino e la Maceratese Calcio. Unicam conferma ancora una volta la volontà di essere attore partecipe della formazione degli studenti non solo a livello didattico e curricolare, ma vuole fornire una preparazione completa, sotto tutti gli aspetti. Per questo puntiamo molto sulle competenze trasversali e la collaborazione potrà di sicuro fornire molti spunti per i nostri studenti. Non solo, sono sicuro che quanto realizzeremo insieme possa essere di beneficio anche per il nostro territorio: siamo quindi lieti di mettere a disposizione della Maceratese Calcio le competenze scientifiche del nostro Ateneo ”.“Sono davvero soddisfatta di questa collaborazione – ha dichiarato la presidente della Maceratese calcio Maria Francesca Tardella - che avvicina il mondo accademico ad una società calcistica. Si parla da tempo di un maggiore coordinamento tra le varie realtà imprenditoriali e sportive e il mondo dell’Istruzione. E chi meglio dello Sport e dell’Università, che parlano un linguaggio universale, può unire le diverse competenze per la creazione di un sistema finalizzato al miglioramento e alla promozione di entrambe le realtà, con ricadute positive sulla società? Soprattutto oggi, è importante trovare nuove strade che sappiano parlare ai giovani studenti e sportivi con scelte e metodi che favoriscano la socializzazione, la giusta cultura sportiva e del merito e un sano stile di vita. L’accordo sulla collaborazione tra la nostra Società calcistica e l’Ateneo di Camerino è sicuramente destinato a portare importanti sviluppi non solo per quanto riguarda una maggiore ottimizzazione delle attività organizzative della Società, ma anche una maggiore intensificazione del livello accademico verso il mondo delle imprese. Un chiaro segnale per capire che lo sport può essere maggiormente valorizzato come mezzo educativo e formativo. La collaborazione, che si avvale di diverse componenti che spaziano da progetti di ricerca a forme di co-marketing, dalla valutazione di schemi alimentari più sani all’affiancamento reciproco sulle diverse attività sportive e didattiche di entrambe le realtà, avrà lo scopo di favorire una migliore responsabilità sociale e anche una promozione del territorio”.
Anno nuovo, vita nuova e gare nuove per l’A.S.D. Promosport Camerino che a partire da questo 2016 partecipa ai campionati federali.La squadra locale di ritmica, negli anni passati, ha ottenuto il gradino più alto del podio in ogni gara della Confsport Italia, quindi ha deciso da fare il passaggio ad un livello superiore dopo aver partecipato al torneo internazionale che si è tenuto a Caorle nel quale le atlete hanno gareggiato contro sei nazioni di livello altissimo ottenendo lusinghieri risultati.La ritmica camerte ha quindi iniziato con la partecipazione al Campionato di categoria - che rappresenta il livello più alto in assoluto nella ginnastica italiana – di due sue atlete: Consuelo Grelloni (allieva) e Francesca Cicconi (junior) che hanno affrontato la prima prova di Fano lo scorso 14 febbraio e che termineranno la fase regionale il 6 marzo prossimo per ottenere la qualifica al campionato interregionale. Intanto domenica 21 febbraio la Promosport ha concluso la fase regionale del campionato di specialità dove Michela Casali, alla fune, si è piazzata in settima posizione, Agnese Potenza, alle clavette, in sesta posizione e Sofia Belardinelli, al cerchio, in terza posizione e terza nella classifica finale regionale a ridosso delle due ginnaste di Aurora Fano, società che gareggia nella serie A. L’atleta Beladinelli ha ottenuto anche la qualificazione ai campionati interregionali che si terranno sabato 12 e domenica 13 marzo in Toscana.“Nei campionati federali di ginnastica – spiega l’allenatrice Dimka Ratcheva – passano solo le prime tre atlete che in ciascuna tappa ottengono il miglior risultato, così al termine delle qualificazioni alla finale nazionale partecipano in tutto 20 atlete provenienti da tutta Italia. Nella regione Marche ci troviamo ad affrontare due società di serie A e tutte le ginnaste della nazionale giovanile che si allenano a Fabriano, quindi per noi è motivo di grande soddisfazione e un ottimo successo aver piazzato anche una sola delle nostre ragazze tra queste campionesse”.
"No, non era Loriana Dichiara. Ero io": così una donna si è presentata ai carabinieri di Camerino, asserendo di essere lei la donna vista mercoledì pomeriggio in via Aldo Moro e segnalata per la somiglianza con l'avvocatessa di Montegiorgio di cui da domenica 14 febbraio si sono perse le tracce.Questa dichiarazione sembrerebbe poter smontare l'ipotesi che Loriana Dichiara possa trovarsi nell'entroterra maceratese. Ma evidentemente gli inquirenti hanno in mano altri elementi che, invece, confermerebbero la presenza della donna nella zona di Camerino. E qui il mistero si infittisce ancora di più.Infatti, malgrado tutto, sono proseguite dalle 8 di questa mattina le ricerche a tappeto sul camerte e dintorni. Al lavoro i vigili del fuoco coordinati dall'ispettore Leonardo Sparvoli, con due unità cinofile, i carabinieri che coordinano le indagini. Le ricerche sono state effettuate anche con l'elicottero, che ha sorvolato la zona dei laghi ed i comuni limitrofi. Impiegati oltre sessanta volontari della protezione civile che hanno setacciato a piedi i dintorni del luogo dove sembrava che l'avvocata fosse stata vista da una testimone nei giorni scorsi, camminare a piedi lungo via Aldo Moro, all'altezza del negozio di giocattoli Toys Center, e le campagne circostanti. Le ricerche fino ad ora non hanno portato frutti e questo pomeriggio è stato deciso di sospenderle almeno fino a lunedì in attesa di nuovi elementi. Che potrebbero, ad esempio, spuntare fuori da amicizie allacciate sui social network.Ma se un'altra testimonianza smonta apparentemente l'ipotesi della presenza dell'avvocatessa a Camerino, perchè tutta la task force è stata spostata da Civitanova armi e bagagli in un battibaleno?E ancora, questo enorme spiegamento di forze può trovare spiegazione nella semplice ricerca di una persona scomparsa? Cosa c'è di più che gli inquirenti sanno ma che non viene divulgato?Non basta. Per quattro giorni è stata diffusa la notizia che Loriana Dichiara si fosse allontanata a bordo di una Punto marrone targata AZ 139 SX. Ieri, però, viene diffusa la foto dell'auto ripresa domenica dalle telecamere di Banca delle Marche di Civitanova Alta e la Punto non è marrone ma è grigia. E con quei 50 euro prelevati domenica mattina alla Bcc di Civitanova Alta che cosa ha fatto la donna? Perchè ha buttato il telefonino nella cassetta delle poste? Strane incongruenze che rendono ancora più fitto un mistero la cui soluzione, ancora oggi, a quasi una settimana dalla scomparsa dell'avvocatessa di Montegiorgio, sembra molto lontana.
Il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, ha ricevuto questa mattina a Palazzo Bongiovanni il magistrato Otello Lupacchini, ex giudice istruttore che firmò il mandato di cattura per i componenti della banda della Magliana e oggi sostituto procuratore presso la Corte di Appello di Roma. Un incontro informale durato più di un'ora e utile per definire gli aspetti organizzativi di un importante appuntamento che si terrà proprio a Camerino. Un convegno che si terrà il prossimo 11 aprile e organizzato dall’Associazione “Il Cortile di Edy” in collaborazione con il Comune e l’Università di Camerino e l’Associazione Caponnetto. Si tratterà, spiegano gli organizzatori, di un incontro dibattito sui temi della legalità, ma che riguarderà anche aspetti relativi al sociale e, in particolare, alle situazioni di marginalità. Nell’occasione, il magistrato OtelloLupacchini terrà una lezione agli studenti di Unicam su Arte e Criminalità. “La condivisione culturale tra istituzioni, classe politica e giovani impegnati in un percorso formativo costituisce senza dubbio una esperienza di crescita e per questo ringrazio il dottor Lupacchini per aver scelto Camerino”. Nel corso dell’incontro avvenuto questa mattina, il magistrato e la delegazione in visita a Camerino hanno avuto modo di apprezzare alcune delle ricchezze cittadine, dai musei civici fino al palazzo comunale, oltre, ovviamente, al Teatro Filippo Marchetti. E’ proprio a teatro, infatti, che si svolgerà l’evento in programma per l’11 aprile prossimo ed a cui sono attese le importanti partecipazioni del Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, e del giornalista Marco Travaglio.
Si è svolto oggi pomeriggio l'incontro conclusivo del corso di perfezionamento in “Politiche europee per la valorizzazione del territorio. ‘Conoscere’ per accedere ai Fondi Europei”, presso l'aula Arangio Ruix della facoltà di Giurisprudenza di Camerino.Il corso di perfezionamento è stato promosso dalla Consulta per il Lavoro e la Valorizzazione della Persona, della quale fanno parte le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e SNALS, e si è rivolto alle istituzioni, alle associazioni del territorio e a tutti coloro, privati, studenti e professionisti, interessati al mondo della europrogettazione.Obiettivi del corso, che si è svolto sotto la responsabilità organizzativa del docente della Scuola di Giurisprudenza Catia Eliana Gentilucci, sono stati quelli di far acquisire una visione comune sulle criticità e opportunità di sviluppo del proprio territorio, far conoscere i principali strumenti messi a disposizione dall’UE, di sviluppare capacità e strategie adeguate per condividere la conoscenza degli strumenti europei, di sviluppare la capacità di facilitatori in un’ottica di rete, cooperazione e concentrazione e non dispersione.Obiettivi raggiunti con successo visto l’entusiasmo e la soddisfazione mostrata dai numerosi partecipanti al progetto formativo, oltre 100 iscritti, che oggi dopo la conferenza stampa hanno fatto il test conclusivo del corso.Presenti il magnifico rettore Flavio Corradini, che ha ringraziato sia i docenti che i partecipanti, e si è detto molto soddisfatto del successo del progetto, sia per il gran numero di iscritti che per il suo obiettivo ampiamente raggiunto. Vicino al rettore la docente responsabile Catia Eliana Gentilucci ed i quattro rappresentanti delle sigle sindacali che hanno promosso il corso. Infine, i due docenti professionisti di alto livello della progettazione europea, che hanno tenuto le lezioni, i professori Marcello Pierini e Giuliano Bartolomei.Attraverso questa attività formativa l’Ateneo camerte ribadisce il suo impegno nella formazione di professionalità che operano all’interno dell’ampio ambito della Europrogettazione, impegno sostenuto da alcuni anni con l’istituzione di master e corsi dedicati ai Fondi Europei e che proseguirà in avvenire con l’attivazione, entro giugno 2016, di almeno altri due Corsi di Perfezionamento che rappresenteranno così una continuità formativa. Al termine della giornata saranno consegnati gli attestati di partecipazione a tutti i corsisti.https://youtu.be/3wJyUEakVQg(Foto Si.Sa.)
"Ho visto a Camerino l’avvocatessa scomparsa ” – E’ la segnalazione fatta pervenire ai carabinieri di Camerino da una donna residente nella città ducale. Non si conoscono, chiaramente, le generalità di chi ha fornito la segnalazione, ma tanto è bastato a rimettere in moto l’intera macchina delle ricerche sul territorio montano della Provincia. Da domani l’intera task force si sposterà con base operativa a Camerino, proprio a seguito di quanto raccontato dalla presunta testimone. La donna, stando alle pochissime indiscrezioni trapelate, ha riferito ai militari dell’Arma di aver visto l’avvocato Dichiara intorno alle diciassette di ieri sera. Camminava in via Aldo Moro, all’altezza del negozio di giocattoli “Toys”. La stessa testimone, sempre secondo il racconto, ha fornito una descrizione piuttosto dettagliata della persona vista. I tratti somatici corrispondono, l’abbigliamento pure e persino un particolare delle scarpe che la testimone ha notato e che coincide con le calzature indossate dalla Dichiara al momento della scomparsa.L’ipotesi che possa esserci qualcosa di concreto e che non si tratta del solito colpo di teatro della mitomane di turno è surrogata dalla stessa scelta di spostare l’intero apparato delle ricerche nel camerinese già dalla serata di oggi e, più massicciamente dalla mattinata di domani.Il mistero si infittisce, quindi, anche perché la testimone, come riferito, ha visto la donna percorrere a piedi un tratto di strada non certo frequentato da molti pedoni e senza, dunque, la Fiat Punto con cui l’avvocatessa si era allontanata da casa. Dov’è l’auto? E perché, se è stata abbandonata dopo essere stata vista a Civitanova Alta, nessuno l’ha trovata in questi giorni di ricerche serrate?Domande a cui si sta tentando di dare una risposta e che si aggiungono a voci più o meno credibili che cominciano a rincorrersi. .
"Sia chiaro che intendo stroncare il fenomeno. Nessun giudice tributario deve finire più in galera, devono dare prova di specchiatezza”: sono le dichiarazioni rilasciate all'Huffington Post dall'ex senatore Mario Cavallaro, attuale presidente del consiglio di presidenza della giustizia tributaria.Nel giorno dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario tributario, il politico maceratese annuncia un piano nazionale di controlli a tappeto e tolleranza zeroIn una lunga intervista rilasciata a Viola Contursi, Cavallaro parla senza giri di parole di quella che è stata definita come "la questione morale dei giudici tributari".Come spiega Huffington Post "Negli ultimi mesi sono stati arrestati Filippo Impallomeni, presidente dell’VIII sezione della commissione tributaria di Catania, a cui viene contestato l’uso in comodato gratuito di un’automobile in cambio di una sentenza favorevole; Luigi Vassallo e Marina Seregni, giudici della commissione tributaria di Milano accusati di aver intascato presunte tangenti in cambio della chiusura di un contenzioso; Giuseppe Leone, vicepresidente della commissione tributaria regionale della Campania e Loris Leone, ex giudice della stessa commissione, accusati di concorso in concussione".Cavallaro non nasconde il fatto che il problema esiste, anche se non parla di questione morale: "Non credo che sia quello che dobbiamo temere. Tanto è vero che non lo considero un fenomeno diffuso, sono convinto che la maggior parte della magistratura giudiziaria sia formata da persone oneste. Ma certo che più siamo rigorosi negli accessi e più garantiamo una qualità etica", aggiungendo di aver preso già provvedimenti: "tutti i giudici tributari arrestati e indagati sono stati sospesi. Abbiamo poi introdotto da più di un anno il sistema dell’assegnazione informatizzata per cui al giudice viene assegnata una causa attraverso una procedura tracciata e informatizzata. Ora abbiamo deliberato, e ne do annuncio oggi all'apertura dell'anno giudiziario, una serie di ispezioni straordinarie sul territorio".(Foto Ansa)
Il prossimo martedì 23 febbraio la dottoressa Alessia Cicconi, insegnante delle scuole superiori ed attualmente dottoranda Unicam in Didattica delle Scienze della Terra, terrà un webinar su Scienza e Comunicazione del Cambiamento Climatico.I webinar, innovativi seminari online, sono rivolti ad insegnanti e ricercatori di tutto il mondo e a tutti coloro che vogliono approfondire il tema del cambiamento climatico.L’evento, promosso nell’ambito della Master Class International: Italia e Stati Uniti d'America sulle Scienze polari, si terrà alle ore 18 italiane e sarà possibile seguirlo on line dal sito www.polareducator.org dopo essersi registrati.Nel 2015 la dottoressa Cicconi ha partecipato, insieme al prof. Gabriele Giuli della sezione di Geologia di Unicam, alla XXX spedizione italiana in Antartide nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, concentrandosi sullo studio del ghiaccio e della criosfera e agli effetti dei cambiamenti climatici. Attualmente è visiting Scholar al Byrd Polar and Climate Research Center della Ohio State University, negli USA.Come fanno gli scienziati a sostenere che il clima sta cambiando? E, soprattutto, come fanno a conoscere il clima del passato? Quali sono le “macchine del tempo” che consentono loro di ricostruirlo?Nel webinar si parlerà di carote di ghiaccio, del loro uso nella paleoclimatologia e di come il cruciale aspetto della “comunicazione” del cambiamento climatico viene affrontata in uno dei maggiori istituti di ricerca in questo campo: il Byrd Polar and Climate Research Center (http://bprc.osu.edu) della Ohio State University .Saranno collegati molti studenti delle scuole superiori con i loro insegnanti, ma tutti gli insegnanti e i ricercatori da ogni parte del mondo sono i benvenuti al webinar per scoprire le meraviglie dell’Antartide!
Sulla scia del successo ottenuto dalla prima edizione, il prossimo 25 Marzo presso la sede Unicam di Civitanova Marche prenderà il via la seconda edizione del Master di primo livello in “Politiche, Programmi e Progettazione Europea”, promosso dalla Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino. La prima edizione del master ha infatti riscontrato l’interesse del territorio ed ha avuto successo non solo di partecipanti ma anche di raggiungimento degli obiettivi formativi volti a creare professionalità manageriali nell’ambito della europrogettazione. Attraverso questa attività formativa l’Ateneo Camerte ribadisce il proprio impegno nella formazione di professionalità che operano all’interno dell’ampio ambito della Europrogettazione, impegno sostenuto da alcuni anni con l’istituzione di Master e Corsi dedicati ai Fondi Europei. Il Corso si propone di formare professionisti che attraverso la conoscenza dei meccanismi della programmazione europea, degli strumenti di progettazione europea e delle procedure di finanziamento e cofinanziamento sappiano formulare progetti di qualità, individuando le risorse per i finanziamenti attivando un dialogo proficuo in particolare le istituzioni dell’Unione, le agenzie, le autorità di gestione ai diversi livelli. Al termine del corso il partecipante svilupperà: capacità di progettazione tecnica; abilità di costruire partenariati e di promuovere la progettazione partecipata di tutti gli attori coinvolti nelle attività; gestione della complessità sia di tipo tecnico, sia di tipo contabile (rendicontazione) e relazionale Particolare attenzione sarà rivolta alle opportunità e ai finanziamenti a livello europeo e/o nazionale, alle tecniche per la definizione e la scrittura dei progetti di alto livello di specializzazione anche sui programmi di Cooperazione Internazionale ed Europei; saranno acquisite quelle competenze necessarie per progettare per le fondazioni, con le imprese, nello sviluppo locale, impostare il project financing progettuale anche attraverso il fundraising, gli strumenti di social finance e di crowdfunding. La didattica del master, che si terrà a Civitanova Marche presso la sede Unicam "Residenza Mista Anziani-giovani" sita in Via N. Mandela 31 (già Via Almirante), si svolgerà per 336 ore in modalità frontale e per 214 ore in FAD, nelle giornate di venerdì (8 ore) e sabato (4 ore). E’ prevista una pausa didattica tra Luglio e Settembre 2016. Ogni modulo si caratterizza per il taglio rigoroso ed operativo e per la presenza di specifiche esercitazioni di verifica. Inoltre, specifici laboratori ed incontri sono previsti per applicare concretamente le tecniche presentate lungo il percorso formativo e dialogare con soggetti beneficiari di finanziamenti europei.Le domande di partecipazione vanno inviate entro il 18 marzo 2016.
Dal Gruppo sostenitori del Movimento Cinque Stelle di Camerino riceviamo:Sotto la guida dell’azione dell’onorevole Andrea Cecconi, in assemblea pubblica congiunta l’intero Movimento 5 Stelle regionale ha deciso di proporre un referendum popolare riguardante la riforma sanitaria in atto. Un referendum che mira a restituire al Consiglio Regionale quei poteri decisionali sulla sanità che al momento sono in mano alla sola Giunta di Ceriscioli. Alla chiusura di importanti centri sanitari di riferimento, si affianca uno stato di disinformazione diffuso in tutto il territorio regionale, in cui i cittadini appaiono come semplici sudditi che subiscono inermi decisioni prese dall’alto, senza alcuna possibilità di consultazione. Sconcerto ed insicurezze colpiscono soprattutto nel nostro entroterra, nei comuni più lontani dai centri di primo soccorso, privi di rappresentanza politica e troppo spesso dimenticati. La stessa Camerino, al di là di mere rassicurazioni formali, non vede al momento alcun documento ufficiale che ne preservi con chiarezza e certezza la posizione “privilegiata” di centro ospedaliero. Il referendum è il solo strumento che può dare voce alla preoccupazione e l’indignazione di tutti i cittadini marchigiani. In un’ottica di collaborazione tra comuni, senza alcun campanilismo, si intende riaprire la discussione sulla chiusura dei punti nascita, sul depotenziamento delle strutture e sulla chiusura dei reparti, per arrivare ad una scelta condivisa da tutti i territori.Per far sì che la richiesta del referendum arrivi direttamente nelle mani del Consiglio Regionale per essere trattata, tale atto deve essere presentato da almeno 20 consigli comunali delle Marche. Il termine ultimo scade il 28 febbraio.Prima tramite email informale, poi tramite richiesta ufficiale, anche al Sindaco di Camerino Gianluca Pasqui ed al Consiglio tutto abbiamo chiesto di appoggiare la proposta, attraverso una seduta straordinaria di Consiglio comunale per la votazione in aula di 4 delibere, specificatamente atte allo scopo.Al di là della scadenza dei termini, si è anche chiesto di portare comunque l’accesa discussione nell’o.d.g. del prossimo consiglio utile. Ricordiamo che sia il Sig. Sindaco (sulla carta non esattamente allineato al PD di Ceriscioli), sia la minoranza con i suoi Consiglieri, si spendono costantemente in proclami di difesa della sanità e dei piccoli centri montani. Non solo attraverso programmi elettorali, anche ultimamente c’è chi non ha perso tempo a difendere tali interessi, almeno tramite stampa, almeno a parole.Ora che c’è la possibilità di agire fattivamente per il bene dei cittadini, ci auguriamo che ai proclami segua l’azione sul campo. Come già avvenuto in molti comuni della regione.Invitiamo a riflettere su questo: anche far cadere la questione senza discussione alcuna equivale ad una forte presa di posizione, politica e non. Attendiamo fiduciosi un riscontro.
C’è un po’ di Camerino nell’importante mostra inaugurata sabato ai Musei San Domenico di Forlì alla presenza del ministro Maria Elena Boschi.L’opera attribuita a Giovanni Angelo d’Antonio - raffigurante La Madonna in trono col Bambino tra san Nicola da Tolentino e Sant’Antonio abate datata 1149 - è infatti in esposizione alla mostra dal titolo “Piero della Francesca. Indagine su un mito”, che resterà aperta fino al 26 giugno. “Si tratta – ha affermato il sindaco Gianluca Pasqui – di un evento espositivo che in soli due giorni ha fatto parlare i più importanti critici e studiosi. Da domenica le pagine culturali di molti quotidiani riportano autorevoli pareri su questa mostra. La scelta di prestare l’opera custodita nella nostra Pinacoteca, quindi, è strategica per la città, perché, una volta acquisiti i pareri favorevoli delle autorità competenti e garantita quindi l’incolumità dell’opera, ci è sembrato un buon modo per promuovere il nostro territorio. Camerino ha tanto da offrire ai suoi visitatori e anche il prestito di alcuni nostri tesori, per eventi culturali di assoluto livello, diventa un modo per richiamare turisti”.“Le opere di Piero della Francesca esposte nella mostra che porta il suo nome sono quattro – afferma la curatrice delle collezioni civiche, Barbara Mastrocola – Ma, come sottolinea Gianfranco Brunelli, direttore generale del comitato scientifico, a Forlì non si mette in scena un’affabulazione. L’obiettivo è, infatti, quello di individuare le tracce del suo mito attraverso i secoli, tant’è che la mostra s’intitola Piero della Francesca. Indagine su un mito. Un’operazione decisamente rischiosa e senza dubbio non facile, sia per chi l’ha organizzata sia per chi vedrà i risultati del lungo lavoro di ricerca, ma che per la prima volta mette a fuoco la fortuna nel dibattito storiografico e artistico di Piero della Francesca (1415-1492): una fortuna che fu immediata e folgorante per i suoi contemporanei, ma che nei secoli successivi vide un profondo e completo oblio che coinvolse gran parte dell’arte quattrocentesca, tanto da far quasi dimenticare e trascurare l’esistenza di affreschi e dipinti che oggi sono considerati assoluti capolavori. E tra questi capolavori non poteva mancare il nostro affresco intriso di luce, chiaro e splendente, commissionato da una famiglia di beccai già nella chiesa degli Agostiniani e risalente al 1449: il primo lucente riflesso dell’arte di Piero, custodito proprio a Camerino”.