Grande successo per la 32° edizione del Pallino d'Oro a Camerino. Ben 78 le formazioni partecipanti che hanno gareggiato nei campi di bocce all'aperto della splendida Rocca borgesca, per l'occasione riportati a nuovo dagli organizzatori. Bello e al contempo emozionante rivedere rotolare le bocce alla Rocca che è tornata a popolarsi di tanti spettatori, appassionati e non, proprio come nel corso delle estati più belle.
“Un ringraziamento particolare all'Associazione Bocciofila Rocca borgesca, organizzatore della manifestazione - ha detto la vice sindaco e assessore allo sport Lucia Jajani, durante la premiazione – al presidente Giorgio Braghetti e ai suoi preziosissimi collaboratori: Carlo Croia, presidente Bocciofila Castelraimondo, Aldo Marchionni, Marino Pascucci, Giordano Mariani, Paolo Miconi, Franco Policani e Cesare Micozzi. Nonostante le numerose difficoltà per l'emergenza sanitaria, non si sono fatti frenate e hanno donato alla città serate di spettacolo nel pieno rispetto dei protocolli Covid".
Grande soddisfazione per la tennista sangiorgese e studentessa Unicam Elisabetta Cocciaretto (n. 157 del ranking mondiale) che, a Palermo, ha centrato per la prima volta in carriera i quarti in un torneo WTA e l’ha fatto battendo (una prima volta anche in questo caso) una top 30 del ranking mondiale: Donna Vekic, testa di serie n. 6 del torneo e n. 24 al mondo.
In attesa di conoscere la sua prossima avversaria (la vincente dell’incontro di oggi pomeriggio Kontaveit-Siegemund), ad Elisabetta rimangono le sensazioni della vittoria e dell’affetto del pubblico nel match vinto, nella cornice del campo centrale contro la Vekic in virtù di uno strepitoso primo set, vinto 6-2 in 51 minuti, a cui ha fatto seguito un altrettanto ben giocato secondo set, vinto per 6-4, in virtù sia di un miglior gioco da fondo campo che di una maggiore incisività al servizio (65% di prime buone, contro il 47% della croata).
Per Elisabetta, studentessa alla scuola di Giurisprudenza dell’Ateneo camerte che lo scorso giugno ha avuto modo anche di allenarsi agli impianti sportivi del CUS Camerino, è tra l’altro la seconda vittoria di fila contro una top 100 del ranking mondiale, dal momento che - nei sedicesimi di finale - aveva battuto la slovena Polona Hercog, n. 45 al mondo.
Fiamme Gialle di ritorno a Camerino, dopo la bella giornata dedicata al salto con l’asta del 30 giugno scorso. Il prestigioso gruppo sportivo infatti ha scelto ancora la città universitaria per il suo raduno di saltatori che culminerà in un open day, in particolare per bambini e ragazzi, dedicato al salto in lungo.
Il prossimo 10 agosto alle 17.30 infatti, chi vorrà potrà raggiungere gli impianti sportivi del CUS Camerino e cimentarsi gratuitamente con il salto in lungo grazie all’apporto del tecnico delle Fiamme Gialle Andrea Matarazzo che farà da istruttore per far avvicinare i presenti alla disciplina.
I lavori del raduno sono iniziati il 4 agosto, con gli allenatori Matarazzo e Pasquale Porcelluzzi a guidare un gruppo di saltatori delle Fiamme Gialle composto da Kevin Ojiaku e Gabriele Chilà, a cui sono stati aggiunti 4 atleti di interesse nazionale: Simone Contaldo, Francesca Lanciano, Beatrice Fiorese e Greta Fraraccio.
“L’intervento dei nostri colleghi del salto con l’asta aveva solleticato il nostro interesse – ha dichiarato Andrea Matarazzo – Ci avevano riferito che il CUS Camerino ha delle strutture all’avanguardia e, avendo constatato di persona al nostro arrivo, devo dire che sono veramente ottime per affrontare un periodo di allenamento. Il nostro raduno comprende sia ragazzi delle Fiamme Gialle che altri atleti che seguo personalmente ma che sono tesserati per altre società".
I ragazzi, nel periodo del raduno, risiedono negli alloggi Unicam donati 2 anni fa dalle province autonome di Trento e Bolzano. L’ateneo camerte, che anche in questa occasione incontrerà la delegazione delle Fiamme Gialle presso gli impianti sportivi lunedì 10 prima di iniziare l’open day, intende continuare ad investire in strutture per lo sport, continuando ad ampliare l’offerta di strutture sportive e ad implementare l’offerta di borse di studio per permettere ai ragazzi di essere al contempo atleti e studenti.
Riprende il pagamento delle bollette dell’acqua, sospeso dopo il sisma del 2016. I cittadini di Camerino riceveranno la prima bolletta del servizio idrico integrato, emessa dalla ASSM di Tolentino, che riguarda i consumi dal 01/01/2016 al 31/12/2019 con scadenza di pagamento al 30/09/2020. Le fatture conterranno il calcolo dei consumi del servizio idrico integrato la cui fatturazione era stata sospesa dopo gli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi: in essa sono state applicate le agevolazioni tariffarie previste dall’Autorità di regolazione per Energia reti e ambiente (ARERA) che, per i soggetti beneficiari, ha disposto l’azzeramento di tutte le componenti tariffarie (acquedotto, fognatura e depurazione) e delle componenti UI di perequazione per tre anni dalla data del sisma. Lo rende noto il Comune di Camerino
Con la medesima fattura è stato effettuato anche il conguaglio degli importi relativi al periodo precedente le agevolazioni e oggetto di sospensione di pagamento.
Per maggiori dettagli sarà possibile rivolgersi all’ufficio utenti ASSM di Tolentino, in via S. Salvatore 1 (numero verde 800-050711).
Sono, altresì, garantite anche forme agevolate di pagamento che riguardano tutte le fatture emesse o scadute a partire dalla data del sisma fino a questa emissione. Tali agevolazioni si applicano solo quando il totale dovuto non è inferiore a 50 euro. In particolare:
Se l’importo è superiore a 50 euro per il pagamento rateale si devono utilizzare gli avvisi Pagopa (che saranno allegati), dove sono indicati gli importi, le rispettive scadenze e i codici avvisi, senza applicazione di alcun interesse. Nel caso si preferisca effettuare il pagamento in un’unica soluzione, rinunciando volontariamente alla possibilità di avvalersi della rateizzazione, potrà utilizzare l’avviso Pagopa con l’importo complessivo della bolletta.
· Se l’importo complessivo dovuto è inferiore a 50 euro, si troverà esclusivamente il bollettino per il pagamento in un’unica soluzione.
· Se l’importo complessivo dovuto è negativo non si dovrà pagare nulla.
Dalla prossima emissione sarà ripristinata la modalità di pagamento con addebito diretto su conto corrente bancario o postale per tutti i clienti che scelgono questa modalità. Per l’adesione consultare la sezione informativa “Modalità di pagamento”.
SCADENZA AGEVOLAZIONI SISMA
L'ASSM SpA ricorda che le agevolazioni tariffarie delle bollette dell’acqua, introdotte dall’Arera per le famiglie e le imprese colpite dal sisma del 24 agosto 2016 e successivi hanno una durata di 36 mesi, quindi:
· Per tutte le utenze che risultavano attive alla data del sisma nei Comuni di Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo e Valfornace, le agevolazioni sono scadute il 23 agosto 2019;
· per tutte le utenze che risultavano attive alla data del sisma nei Comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camerino, Camporotondo di F.ne, Serrapetrona e Tolentino, le agevolazioni sono scadute il 25 ottobre 2019.
Inoltre:
· per le utenze site nelle SAE, le agevolazioni sono scadute il 17 gennaio 2020;
· per le utenze localizzate in “Zona rossa”, le agevolazioni scadranno il 31 dicembre 2020.
Con la scadenza delle agevolazioni, tutti gli utenti sono nuovamente tenuti a pagare le bollette del servizio idrico integrato: la quota fissa decorre dal giorno successivo al termine delle agevolazioni sopra indicato, la quota variabile si applica ai soli consumi effettuati oltre la data indicata. Si ribadisce che nulla è dovuto, dagli aventi diritto alle agevolazioni, per i tre anni successivi agli eventi sismici.
L'Assm invita tutti coloro che hanno comunicato l'inagibilità della propria abitazione e che si sono avvalsi della “portabilità”, senza chiudere la fornitura a servizio dell’edificio danneggiato, di valutare se mantenere ancora attiva l’utenza oppure, ove ne ricorrano le condizioni, di chiederne la cessazione, per evitare di sostenere i relativi costi, utilizzando l’apposito modulo disponibile nel sito web all’indirizzo https://www.assm.it/servizio-idrico-integrato/
Modalità di pagamento
ASSM rende disponibile la modalità di pagamento tramite avviso Pagopa, pagabile con commissioni diverse a seconda del prestatore dei servizi di pagamento scelto, presso gli istituti postali, gli istituti bancari direttamente allo sportello, tramite conto on-line e sportelli ATM e gli altri operatori abilitati, punti vendita Sisal, Lottomatica o direttamente online sul nostro sito all’indirizzo https://www.assm.it/pagopa/pagopa-sii/ scegliendo la modalità “avviso da pagare predeterminato” e indicando il codice avviso della bolletta.
L’elenco completo dei soggetti abilitati per il pagamento dell’avviso Pagopa è presente sul sito https://www.pagopa.gov.it/it/pagopa/
Restano invariate le altre modalità di pagamento in essere:
• pagamento senza commissioni presso gli sportelli della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano: Tolentino (Via P. Nenni 19), San Severino Marche (V.le Europa, 52), Colmurano (V.le De Amicis, 27), Macerata (Via Roma, 231)
• addebito diretto in conto corrente bancario e postale;
Si ribadisce che la forma di pagamento raccomandata resta l’addebito diretto sul conto corrente bancario o postale e molti istituti di credito offrono tale servizio in forma gratuita ai propri clienti. Inoltre gli Utenti che scelgono l’addebito diretto non sono tenuti al versamento del deposito cauzionale e, nel caso sia stato già versato, con l’attivazione del servizio la somma depositata viene restituita nella prima fattura utile. Per avvalersi di tale opportunità è sufficiente recarsi presso l’ufficio Utenti e sottoscrivere l’apposito modulo con l’indicazione dell’IBAN bancario o postale. Il modulo “domiciliazione della bolletta” è inoltre disponibile sul sito all’indirizzo https://www.assm.it/addebito-diretto-sepa/.
L’Utente può inviare il modello compilato, con allegata copia di un documento di riconoscimento, con le seguenti modalità:
• via fax al n. 0733-956024;
• via email alla casella area.clienti@assm.it;
• spedito all’indirizzo ASSM Spa – Via Roma 36 - 62029 Tolentino (MC)
Aule pronte per il nuovo anno scolastico a Camerino. In vista della riapertura delle scuole, fissata per il 14 settembre, si sono susseguiti diversi incontri tra l’Amministrazione comunale, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Betti e i relativi tecnici per stabilire le modalità con le quali poter iniziare il nuovo anno scolastico nel rispetto delle norme imposte dall’emergenza sanitaria che ha costretto gli studenti alla didattica a distanza lo scorso marzo.
All’ultima riunione ha partecipato anche il dottor Massimo Iavarone, della direzione scolastica regionale per le Marche.
“Con lui – spiega l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli – abbiamo avuto modo di chiarire alcun aspetti e condiviso i parametri che le linee guida del Centro territoriale di supporto (CTS) e quelle regionali stabiliscono affinché possano essere verificate le idoneità degli ambienti scolastici. Dopo questi chiarimenti e aver svolto tutte le verifiche in ogni aula degli edifici scolastici di Camerino, possiamo dire che, con i lavori che andremo a fare, tutte le aule sono adeguate alle linee guida Covid. Sarà necessario realizzare alcuni interventi interni, per i quali il Comune si è già attivato proprio per essere pronti alla prima campanella".
"Mi sento di ringraziare il dottor Iavarone – aggiunge Fanelli - per la disponibilità dimostrata e per aver chiarito puntualmente ogni dubbio rappresentato dai tecnici del Comune e dell’Istituto scolastico. Ciò ci ha permesso di ottimizzare le soluzioni ed indirizzare il lavoro per evitare che gli studenti fossero costretti a nuovi traslochi o spostamenti. È un grande impegno per i nostri uffici – spiega Fanelli –, è un'altra emergenza che si aggiunge alle altre che vengono affrontate quotidianamente da dopo il sisma. I tempi per la realizzazione degli interventi sono strettissimi, ma stiamo già lavorando ai progetti, al termine dei quali avremo aule tutte a norma che consentiranno di iniziare l’anno scolastico senza grandi sconvolgimenti”.
L’Università di Camerino ha aperto nella giornata di ieri le porte delle proprie strutture nelle sedi di Camerino ed Ascoli Piceno alle ragazze ed ai ragazzi che insieme alle loro famiglie sono venuti a conoscere da vicino l’Ateneo.
Tra le attività di orientamento alla scelta universitaria, infatti, Unicam ha promosso per oggi in presenza l’iniziativa “Unicam Open Day”, nel periodo estivo in cui gli studenti che devono scegliere il percorso universitario hanno bisogno di avere maggiori informazioni e chiarire eventuali dubbi.
Nella sede di Camerino, presso il Polo di Informatica ed altre due sedi, nel rispetto delle norme di sicurezza e del distanziamento, gli oltre 370 partecipanti sono stati accolti dal Rettore Claudio Pettinari e dalla delegata all’orientamento Valeria Polzonetti e dopo un saluto di benvenuto ed una presentazione dell’Ateneo, hanno avuto le informazioni relative ai corsi di laurea attivati dalle Scuole di Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei prodotti della salute, Scienze e Tecnologie, ai servizi, alle borse di studio ed alle agevolazioni, all’organizzazione della didattica. Hanno poi avuto la possibilità di visitare le strutture, gli alloggi e gli impianti sportivi.
Nella sede di Ascoli i partecipanti hanno potute avere tutte e informazioni sui corsi della Scuola di Architettura e Design e sul corso di laurea in Tecnologie innovative per i beni culturali.
“Lavoreremo per dare a ciascuno di voi – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari rivolgendosi ai giovani presenti – quello di cui avete bisogno. Per noi non siete e non sarete un numero qualsiasi, siete persone, e se proprio doveste essere numeri, sareste tutti numeri 1!”.
“Abbiamo voluto dare alle ragazze ed ai ragazzi e alle loro famiglie – ha proseguito il Rettore Unicam Claudio Pettinari – l’opportunità di venire a conoscerci, di incontrare docenti e studenti, di chiarire dubbi e di avere tutte le informazioni necessarie per scegliere al meglio il percorso universitario. Dal nuovo anno accademico avremo poi importanti novità nell’offerta formativa con una particolare attenzione alla sostenibilità: è rinnovato il curriculum del corso di laurea in Scienze Geologiche e Tecnologie per l’ambiente, ora di nuovo in lingua italiana, ed istituito il nuovo corso in Ambiente e Gestione sostenibile delle risorse naturali”.
Prosegue poi fino al 7 agosto e dal 17 agosto al 4 settembre, sia in presenza che in modalità telematica, presso le sedi Unicam di Camerino, Ascoli Piceno, Matelica e San Benedetto del Tronto, l’iniziativa “Porte aperte in Unicam – estate 2020”.
Per tutte le informazioni dettagliate e per prenotare un appuntamento è possibile consultare il sito orientamento.unicam.it
Il grande successo dell’Open Day del 3 agosto (sfiorata quota 400 partecipanti) è stato anche un bel risultato per il CUS Camerino che, dopo la visita dei ragazzi partecipanti alla giornata dei laboratori aperti del 20 luglio, ha visto ai suoi impianti la visita di circa 150 ragazzi.
“Per noi è una grande felicità – ha dichiarato il presidente del CUS Camerino Stefano Belardinelli – Vedere i ragazzi avvicinarsi all’università ed agli impianti sportivi è una cosa incredibile. Ci dà ancora più soddisfazione vedere i ragazzi interessati a quanto Unicam può proporre. Per esempio una ragazza si è mostrata molto interessata al sistema delle biciclette elettriche: a questo proposito ho spiegato che è attiva una ciclostazione al terminal bus, quindi collocata tra Colle Paradiso, dove è situata la mensa, ed il Campus. A settembre troveranno le biciclette disponibili anche al Campus stesso, dove in futuro piazzeremo anche una ciclostazione. Quindi è un sistema di mobilità attivo ed agevolato per loro, con la tessera che sarà disponibile gratuitamente con delle ore precaricate, anch’esse gratuite, oltre ad altre agevolazioni previste per loro e per i borsisti dell’ERDIS.”
Dopo gli Open Day invernali condizionati dalla situazione emergenziale del lockdown e dopo l’incontro del 20 luglio, un’altra occasione quindi per mostrare ai ragazzi che dovranno scegliere l’università del loro domani quelli che sono i servizi offerti dal CUS Camerino. “I ragazzi hanno potuto vedere che qui a Camerino trovano un’offerta sportiva che va dagli sport classici, come atletica, calcio, pallavolo, pallacanestro, tiro con l’arco, tennistavolo, tennis, fino alle ultime aggiunte come badminton ed e-sports – prosegue Belardinelli – C’è grande possibilità di fare sport all’aperto, al verde, collegandosi rapidamente con le strutture di alloggio e di didattica. Li ho visti molto interessati, noi vogliamo dare loro quei servizi che possiamo dare e poterci parlare dal vivo è per noi una grande emozione. All’inizio abbiamo fatto queste iniziative in videoconferenza, oggi poterci parlare di persona sotto l’ombra di un albero agli impianti sportivi è un’altra cosa.”
Elezioni regionali: sul ribollente 'fronte' delle candidature manovre avviatissime. Con molte sorprese.
A rappresentare le zone interne, al centro del cratere sismico, sarà per la lista RinasciMarche (+Europa, Civici e Verdi) a sostegno del candidato governatore Maurizio Mangialardi, Alessandra Zampetti, camerinese, 47 anni, dottoressa in Legge, manager didattico-amministrativo alla Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam.
Un intenso curriculum dagli ambiti legali e notarili, al settore commerciale fino ad approdare all'ateneo camerte, ai vertici operativi, dimostrando nel lungo percorso notevoli doti organizzative e relazionali.
Di recente, la dott.ssa Zampetti è entrata a far parte dell'associazione nazionale 'Amare Calabria' (sede a Le Calvie) presieduta dall'avv. Francesco Comberiati, già segretario amministrativo provinciale della Dc per 12 anni e già segretario generale dell'ente Fiera della Calzatura Marchigiana.
Da Camerino, nelle lista FI per le regionali (candidato Francesco Acquaroli) ricordiamo doverosanente l'ex sindaco Gianluca Pasqui, ufficializzato dal vicepresidente degli azzurri, on. Antonio Tajani.
Dall'alto Camerinese e precisamente da Serravalle di Chienti, sarà anch'egli della 'partita' - stando ai rumors - Venanzo Ronchetti, socialista 'storico'. Un protagonista di tante 'battaglie che rientra nell'agone politico dopo essere stato per una dozzina d'anni, per antonomasia, il 'sindaco del terremoto' guidando egregiamente Serravalle, epicentro del sisma umbro-marchigiano del 1997, sulla strada della ricostruzione virtuosa.
Assessore della comunita' montana, Ronchetti è stato da ultimo vicesindaco della sua amatissima Serravalle. La corsa per Ancona lo vedrebbe sotto le insegne di RinasciMarche (candidato governatore Mangialardi). La sua battaglia centrale? Quella di sempre: la ricostruzione, stavolta dalle rovine di quattro anni fa: il terremoto del Centro Italia.
Con la lista composta da Italia Viva, Psi, Demos e Civixi corre un altro protagonista delle vicende camerinesi, l'ex rettore di Unicam, il prof. Flavio Corradini, maceratese. Anch'egli impegnato, sin dai primi giorni di quel drammatico 24 agosto 2016, sul fronte devastato del post sisma.
Ancora successi per la ricerca Unicam. E’ stato pubblicato nei giorni scorsi sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Advanced Energy Materials un lavoro di ricerca che vede tra gli autori anche il prof. Gabriele Giuli, docente della sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, riguardante lo studio di nuovi materiali da utilizzare nelle batterie al litio ricaricabili.
Come è noto, le batterie al litio ricaricabili sono presenti non solo in dispositivi di uso comune, ma anche in altri strumenti quali veicoli per automozione.
C’è quindi attualmente una forte spinta nel mondo per attività di ricerca su materiali alternativi da poter utilizzare all’interno delle batterie stesse, sia nei materiali da mettere negli anodi e nei catodi che nei materiali da utilizzare come elettroliti, con l’obiettivo di ottenere maggiori capacità di carica e maggior velocità nella ricarica della batteria stessa.
“Il nostro lavoro si è incentrato sulle caratteristiche di uno di questi materiali che potrebbe essere utilizzato negli anodi delle batterie al litio: si tratta di un ossido di cerio, che esiste come minerale ma in questo caso è un composto sintetico, che è stato “drogato”, ossia è stato aggiunto, con del ferro. In questo nuovo composto abbiamo riscontrato delle capacità addirittura triple rispetto alla capacità teorica: cioè se questo materiale poteva immagazzinare una certa quantità di corrente, con questa modifica ne immagazzina tre volte tanto”.
In questo gruppo di ricerca multidisciplinare e internazionale, composto oltre che da Unicam anche da ricercatori de Helmholtz Institute di Ulm, dal Karlsruhe Institute of Technology e dalla linea italiana del CNR del Sincrotrone di Grenoble, il prof. Giuli si è occupato di coordinare il gruppo che ha studiato la struttura atomica del nuovo materiale, con particolare attenzione ai legami atomici ed al comportamento del cerio e del ferro durante i cicli di carica e scarica della batteria.
“Abbiamo osservato – ha proseguito il prof. Giuli – che durante i cicli di ricarica e di conseguente scaricamento, il nuovo materiale è riuscito a non cambiare la struttura, il cerio è passato da tetravalente a trivalente, ed il ferro contenuto nella struttura si è addirittura ridotto da trivalente allo stato metallico senza provocare cambiamenti strutturali nella struttura ospitante. Abbiamo quindi trovato un nuovo meccanismo per il funzionamento delle batterie a litio ricaricabili, Il fine ultimo delle nostre attività di ricerca è quello di trovare materiali che riescano ad immagazzinare più energia possibile e riescano a subire processi di ricarica nel minor tempo possibile: questo nuovo meccanismo di funzionamento delle batterie al litio che abbiamo individuato grazie al nuovo materiale va proprio in queste due direzioni”.
Quest’ultimo lavoro si inserisce nell’ambito delle attività in un filone di ricerca importante per Unicam che vede da tempo coinvolti diversi gruppi di ricerca coordinati oltre che dal prof. Giuli, dal prof. Francesco Nobili della sezione di Chimica e dai professori Andrea Di Cicco e Angela Trapananti della sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie.
L’Università di Camerino grazie ai Fondi di Ateneo di Ricerca 2019, promuove attività di ricerca internazionali e favorisce l’aggregazione di ricercatori così da cogliere le più grandi sfide offerte alla società presente e futura.
Nel solco tracciato dal programma Horizon 2020 sono stati finanziati, su base competitiva e dopo una procedura di referaggio, progetti proposti da dieci gruppi di ricerca dell’Ateneo. Per la Scuola di Giurisprudenza il progetto selezionato è incentrato sulla transizione energetica e sulla studio di un nuovo fenomeno il “prosumerismo”. Il prosumer è, infatti un consumatore di energia che a sua volta è in grado di produrre energia. L’auto-consumo di energia è già noto e diffuso, anche se soltanto lo scorso anno l’Unione Europea ha adottato una nuova regolamentazione che porterà ad una grande rivoluzione del mercato energetico: si favorirà, infatti, la creazione di comunità energetiche costituite da condomini, quartieri o interi piccoli villaggi in grado di produrre energia pulita attraverso l’uso integrato di tecnologie innovative.
Nella società del futuro attraverso tecnologie quali blockchaines, nuove batterie, nuove forme di produzione di energia i consumatori da clienti che pagano bollette potranno divenire “venditori” di energia. Da queste innovazioni discendono nuove sfide: come usare i proventi della vendita? Quali contratti utilizzare per aggregare tra loro proprietari di case di un condominio o di un quartier o di un villaggio? Un team composto da 43 ricercatori provenienti anche da Brasile, Croazia, Francia, Giappone, Regno Unito, Kazakistan, Romania, Spagna, Stati Uniti coordinato dalla Prof.ssa Lucia Ruggeri, cercherà per due anni di trovare soluzioni e risposte. Il gruppo di ricerca lavorerà con un approccio multidisciplinare aggregando competenze di ambito giuridico, socio-economico, medico-legale, informatico e ingegneristico. I ricercatori effettueranno una ricognizione delle esperienze di successo comparando legislazioni e analizzando problemi quali la vulnerabilità e la povertà energetica, forme di criminalità legate al mercato energetico e tipologie di malattie connesse alla povertà energetica. E’ previsto il coinvolgimento di municipalità, associazioni si consumatori e utenti per poter promuovere il passaggio dall’auto-consumo alla produzione di energia a livello diffuso e decentralizzato (il titolo del progetto è, infatti significativamente, “Enabling Conumer to become Prosumer in the Energy transition era”).
Nella fase finale del progetto sono previsti incontri che coinvolgeranno in particolare le aree colpite dal sisma del 2016 con la promozione di progetti di creazione di energy community in occasione della ricostruzione.
Iniziati ieri i lavori di realizzazione del progetto “Il Quartiere delle associazioni” promosso dalla Associazione Iononcrollo nata a Camerino a seguito degli eventi sismici di ottobre 2016, per volontà di un gruppo di giovani per dare inizialmente supporto alle attività emergenziali del post sisma e ancora attiva, oggi, per contribuire alla ricostruzione fisica, economica, sociale e culturale, del territorio montano promuovendo ogni iniziativa necessaria ed utile a tali fini.
Il progetto denominato “Il Quartiere delle Associazioni” ha infatti come obiettivo quello di creare spazi di aggregazione per le Associazioni di Camerino e per gli abitanti dei nuovi quartieri S.A.E. nella zona Cortine (fonti San Venanzio), e prevede la costruzione di due strutture di 150mq ognuna più uno spazio esterno, una struttura con funzione di centro polifunzionale e l’altra divisa in 6 stanze per le attività delle associazioni del territorio.
Progettista e direttore dei lavori dell’opera è l’Ing. Erika Gatti, volontaria dell’Associazione Iononcrollo, coinvolta in particolar modo nella prima emergenza nell’organizzazione delle squadre di giovani che accompagnavano la Protezione Civile nelle frazioni, poi impegnata nello sviluppo del progetto.
Molte associazioni di Camerino e del territorio hanno contribuito alla raccolta fondi e si sono unite per promuovere questo progetto, “Aver condiviso insieme a molte associazioni, dice il presidente della associazione Iononcrollo Claudio Cingolani, questi tre anni e mezzo di attività e di progettualità è stata una esperienza particolare e vincente, a dimostrazione che unendo le forze, anche partendo dal nulla, si possono raggiungere obiettivi più grandi.”
Le associazioni, quali l’A.G.E.S.C.I. Ass.ne guide e Scout d’Italia Camerino1; ASD Barbara Carboni, circolo scacchi e dama; Cappella musicale del Duomo Coro Universitario; ARCHEOCLUB ITALIA, sezione di Camerino; Circolo Fotografico “Progetto Immagine”; AVIS Frecceazzurre (gran fondo terre dei Varano); AVULSS sezione di Camerino; Il Cile nelle Marche; CURC Circolo Ricreativo Universitario Camerte; GAS di Montagna; CAI sezione di Camerino; CIF sezione di Camerino; Soc. Operaia Mutuo Soccorso (circolo degli anziani via Vergelli); AIDO sezione di Camerino, C.U.S. Camerino, hanno infatti, sin dall’inizio partecipato alla raccolta fondi e partecipato alle tante iniziative in un clima di fattiva collaborazione.
Il progetto è sostenuto dal Comune di Camerino, che ha messo a disposizione l’area in località cortine ampliamento e che contribuirà alla realizzazione dello stesso, “Non posso che essere felice, dice l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli, per l'inizio dei lavori per la costruzione del “Quartiere delle Associazioni”. Faccio le congratulazioni al presidente dell'associazione Iononcrollo e a tutti gli associati che hanno portato avanti con caparbietà questo progetto anche quando le difficoltà erano molte. Come amministrazione non potevamo che appoggiare questa iniziativa con ogni mezzo perché crediamo che uno degli effetti più devastanti del terremoto sia la perdita di socialità. Ben vengano quindi luoghi dove le persone si possono incontrare e vivere momenti di normalità.”
L’Università di Camerino tramite la struttura dell’erbario (Herbarium Universitatis Camerinensis) sito presso lo storico polo di Botanica, ha concluso gli studi relativi ad un progetto nazionale sulla mappatura delle specie endemiche italiane, finalizzato ad accrescere le conoscenze sulla distribuzione della flora vascolare endemica dell’Appennino, uno dei distretti più importanti per la diversità vegetale europea. Sono specie endemiche quelle entità distribuite solo su piccoli o piccolissimi territori e che pertanto acquistano un eccezionale valore ed interesse ai fini della tutela della biodiversità in quanto elementi esclusivi e vulnerabili della flora di un territorio.
Il progetto, avviato nel 2017 dal Gruppo per la Floristica, Sistematica ed Evoluzione della Società Botanica Italiana, coinvolge esperti di tassonomia e fitogeografia di 20 Università italiane ed altri enti di ricerca. La realizzazione del progetto ha consentito la mappatura della distribuzione appenninica di oltre 200 entità floristiche endemiche, molte delle quali rare o minacciate di estinzione a scala locale o globale. Il data-base così realizzato oltre a consentire la conoscenza distributiva di questo importante patrimonio della biodiversità italiana, consentirà l’avvio di studi sulla caratterizzazione biogeografica e la storia naturale della penisola italiana. Studi di fondamentale importanza scientifica e culturale che vedranno la luce grazie alla collaborazione delle 20 Università coinvolte tra il 2020 ed il 2021.
I dati forniti dall’Erbario di Camerino (oltre 1.700 record) rappresentano numericamente quasi il 20% di quelli nazionali basati su campioni d’erbario, costituendo quindi un fondamentale contributo al progetto nazionale e testimoniando l’importanza storica e scientifica della struttura di ricerca le cui origini possono essere fatte risalire alla fine del XIX secolo. L’Erbario dell’Università di Camerino rappresenta uno dei cuori pulsanti del nuovo corso di laurea triennale “Ambiente e Gestione sostenibile delle Risorse Naturali” che l’Università di Camerino attiverà dal prossimo anno accademico nell’ambito della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria.
Il corso, per il quale sarà possibile avere informazioni il prossimo 3 agosto in occasione dell’Open day, è strutturato in due curricula. Il primo, Gestione e Valorizzazione delle Risorse Naturali, è maggiormente incentrato sulle classiche scienze naturali ed ha come obiettivo quello di fornire allo studente le conoscenze di base sui temi della botanica, zoologia ed ecologia abbinati ad una forte acquisizione di capacità pratiche (rilevamento in campo ed analisi dati) finalizzate alla gestione sostenibile degli ecosistemi e della biodiversità. Il secondo, Sostenibilità Ambientale delle Produzioni e Green Economy, ha invece l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di affrontare le nuove sfide ambientali e cogliere le opportunità di lavoro della “svolta green” dettata dalle principali economie mondiali e basata sui principi dell’economia circolare, sulla sostenibilità delle produzioni e la qualità degli ambienti rurali ed urbani.
Unicam con l’attivazione di questo percorso di studi vuole implementare l’investimento culturale e tecnologico sulla sostenibilità ambientale dando così la possibilità agli iscritti di acquisire competenze molto attuali, specifiche e professionalizzanti.
C’è anche la firma di ETRA – Accademia delle Arti Sceniche e Visive di Camerino nel film “Come Niente” del regista anconetano Davide Como, film girato lo scorso giugno nelle zone colpite dal sisma del 2016 con protagonista Franco Oppini, intorno al quale si muove un cast e una troupe di giovani talenti marchigiani.
Quattro infatti gli attori e studenti del corso di recitazione tenuto dalla direttrice artistica di ETRA Maria Sole Cingolani (Alessandro Valeri, 15 anni; Alessio Pascucci, 12 anni; Gabriella Lucarini, 11 anni; Pietro Lucarini, 11 anni) che sono stati scritturati per il film, un affresco “made in Marche” che promuove ma allo stesso tempo commuove e sensibilizza sulla situazione in cui ancora versa il territorio del cratere.
“Questo non è un enorme risultato solo per l’Accademia ETRA – ha dichiarato Maria Sole Cingolani – ma, in quanto struttura camerte, questo è un grande successo per tutto il comprensorio, le nostre città martoriate cercano di rialzarsi in ogni modo e attività come la nostra sono state tra le più sofferenti, eppure, non molliamo. Lo dobbiamo ai nostri giovani, sono loro il nostro futuro e dobbiamo garantire loro le stesse opportunità delle grandi città. L'Accademia ETRA, nonostante non abbia più sede né mezzi a disposizione e nonostante il COVID, sta lottando fino all’ultimo respiro per i propri allievi, ragazzi e bambini: sono loro il futuro dei nostri territori.”
Il film, prodotto dalla Guasco e patrocinato dai comuni di Camerino, Valfornace e Muccia, ha visto la collaborazione dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata, del CNA Cinema Audiovisivo Marche e, appunto, di ETRA. “Mai avremmo potuto immaginare un risultato così eclatante dei nostri ragazzi – prosegue Maria Sole Cingolani – Ringrazio tutta la produzione e la troupe; è stato un onore poter collaborare loro. Siamo felici anche di aver portato un'intera scena del film presso il Comune di Camerino e di aver fatto crescere 4 talenti nostrani. Il cinema è un ottimo volano per cultura e turismo, lieti di aver letteralmente acceso i riflettori sulla nostra città e territorio.”
No di Camerino alla discarica. È il sindaco di Camerino Sandro Sborgia a ribadire il suo dissenso con forza, visto che la città ducale è stata inserita tra i siti idonei per la realizzazione.
"Le popolazioni colpite dal sisma non possono subire anche questo disagio. Ribadiamo il nostro 'no' nei confronti della discarica su questi territori – afferma – Mi sono già espresso in merito all’ultima riunione ATO 3 Macerata. All’assemblea abbiamo espresso il nostro voto contrario e manifestato la necessità di escludere i Comuni del cratere dai luoghi idonei per la realizzazione della discarica, ma questa richiesta non è stata minimamente considerata dall’assemblea che ha bocciato, purtroppo, l’emendamento".
"Già nel 2011 la Provincia aveva spiegato la necessità di individuare un Comune dell’entroterra, scegliendo Cingoli, dopo Potenza Picena (in cui era stata realizzata una discarica di 90mila metri cubi) e Tolentino (con una discarica da 125mila metri cubi) - ricorda Sborgia -. A Cingoli la discarica è di 450mila metri cubi. Una volumetria che potrebbe soddisfare le esigenze dell’entroterra per 30 anni se non fosse che lì vengono smaltiti i rifiuti di tutta la Provincia, e non solo, perché arrivano anche quelli di Loreto. Non si può non notare che 5 Comuni in Provincia generano più rifiuti indifferenziati rispetto agli altri 50".
"I criteri sui quali si basa l’individuazione dei siti idonei alla realizzazione della discarica sono privi di base scientifica – prosegue Sborgia -. A partire dai tempi di percorrenza dall’impianto Cosmari che sono quelli che incidono maggiormente sui costi sia in termini economici che d’inquinamento ambientale prodotto dai mezzi in movimento. Ebbene, i tempi di percorrenza sono calcolati con l’applicazione Google Map ipotizzando di percorrere la strada in auto, quando invece sono utilizzati bilici con decine di tonnellate a bordo. I tracciati presi in considerazione spesso non sono percorribili dai mezzi utilizzati per trasportare i rifiuti".
"Si dà, inoltre, peso alla forma geometrica e alla grandezza dell’area di discarica arrivando a privilegiare aree superiori a 130 ettari: altro parametro del tutto inventato perché per una discarica come quella di Cingoli bastano 10 ettari. Ciò fa pensare che si voglia fare una gigantesca discarica o che sia un trucco per favorire aree meno popolate, come le nostre, dove gli spazi sono più ampi - sospetta il sindaco di Camerino -. In ultimo non è stato tenuto in considerazione che le discariche non possono essere realizzate in aree sismiche in categoria 1, secondo la legge 64 del 1974. Anche in questo caso abbiamo inviato un resoconto completo perché le carte di pericolosità sismica non sono state aggiornate dopo il terremoto del 2016 quindi ci sono le condizioni affinchè molti Comuni dell’entroterra non dovrebbero più risultare in seconda categoria. Inviata una nota all’assemblea che riguarda il Comune di Camerino, non è stata minimamente presa in considerazione".
"A questo punto – conclude il sindaco Sborgia – siamo disposti a ricorrere anche all’autorità giudiziaria pur di non far realizzare la discarica”.
Nasce l’alleanza tecnico-scientifica per la sicurezza di ponti e viadotti italiani. A pochi giorni dall’inaugurazione del nuovo viadotto sul Polcevera a Genova, l’Università di Camerino, insieme ad ENEA, Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università di Pisa, Università di Padova, Università di Perugia, Università della Campania e Università di Messina hanno dato vita al Consorzio FABRE (Consorzio di ricerca per la valutazione e monitoraggio di ponti, viadotti e altre strutture) che metterà in campo gli esperti più qualificati e le tecnologie più avanzate per monitorare e valutare lo stato di salute delle infrastrutture stradali del nostro Paese, promuovendo e coordinando le attività che riguardano la classificazione del rischio strutturale e ambientale.
In particolare, i consorziati valuteranno i vari rischi (statico, fondazionale, sismico e idrogeologico) e promuoveranno la verifica, il controllo e il monitoraggio delle infrastrutture, oltre a sviluppare e utilizzare tecniche innovative negli interventi di riparazione e/o miglioramento di ponti, viadotti e altre strutture esistenti.
“Le infrastrutture invecchiano e si ammalano come le persone, di questo ormai siamo consapevoli e le conseguenze di una mancata prevenzione le viviamo quotidianamente percorrendo le nostre strade. Oggi è possibile mettere in campo sistemi di diagnostica e monitoraggio che ci permettono di intervenire nel momento giusto per evitare conseguenze gravi, a volte drammatiche. La cronaca recente ha reso tutti più consapevoli del problema e il mondo della ricerca può fare molto per contribuire ad un cambio di passo nella gestione delle infrastrutture e nella consapevolezza del rischio”, spiega Andrea Dall’Asta, docente di Ingegneria Strutturale della Scuola di Architettura e Design di Unicam, che rappresenta l’Ateneo nel consorzio, insieme al collega Alessandro Zona.
“Il Consorzio è un’importante occasione per mettere a disposizione della collettività le esperienze teoriche e sperimentali dei maggiori centri di ricerca nazionali che si occupano di infrastrutture, con l’obiettivo di dare il nostro contributo alla soluzione di un problema sempre più attuale che richiede con urgenza soluzioni innovative ed efficaci”, aggiunge Dall’Asta.
La cerimonia di firma di costituzione del consorzio si è svolta ieri nell’aula magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa.
Camerino insieme a Venezia e New York. In un’estate indubbiamente diversa e condizionata dal Covid-19, la città ducale è stata affiancata in termini di arte e ripartenza a due metropoli in grado di distinguersi per bellezza e patrimonio artistico.
La rivista “Il giornale dell’arte” guru in materia a livello internazionale ha citato Camerino scegliendola quale meta di ripartenza dopo l’emergenza sanitaria grazie al recupero dell’opera del Bernini esposta all’edificio Venanzina Pennesi, realizzata dall’artista nel 1643, commissionata dalla municipalità di Camerino e conservata fino al 2016 a Palazzo Bongiovanni, ex sede del Comune. Una ripartenza doppia per la città ducale che attraverso l’arte diventa esempio di rinascita. Oltre al genio barocco sono, infatti, esposte altre opere salvate dal sisma: di Valentin de Boulogne, del Tiepolo nonchè l’opera del Dosso Dossi, Giulia Da Varano, riportata “a casa” dal nucleo speciale di Genova, lo scorso novembre, a distanza di 38 anni dal furto.
“Un tassello importante per il graduale recupero del patrimonio artistico cittadino” cita testualmente la rivista, mostrando Camerino come luogo dal quale far partire la rinascita attraverso l’arte, dopo la doppia emergenza vissuta con Covid e sisma del 2016. Venezia, luogo incantevole che sull’arte ha costruito la sua grandezza, New York la città che non dorme mai, in cui poter visitare ogni tipo di museo e Camerino luogo in cui la bellezza ritrovata del patrimonio artistico costituisce anche un modo per riscoprire la propria natura di città d’arte.
Una nuova opera di ricostruzione a sostegno della popolazione colpita dal sisma in Centro Italia del 2016 è stata realizzata dalla Croce Rossa Italiana, con il sostegno del Governo canadese, della Consorella canadese e di Poste Italiane: saranno inaugurati il prossimo 24 luglio, infatti, gli alloggi per studenti dell'Università di Camerino.
“Come promesso - sottolinea Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale della Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa - la CRI è accanto alle popolazioni colpite dal sisma del 2016 nel percorso di ricostruzione. Dopo la realizzazione del nuovo complesso scolastico “Parrozzani” a Isola del Gran Sasso in Abruzzo, inauguriamo ancora una struttura dedicata ai giovani, il futuro del territorio e di tutto il Paese".
"La Croce Rossa in questi anni ha lavorato in stretta collaborazione con le istituzioni, gli enti e i Comitati CRI del territorio - aggiunge Rocca -. Ringrazio, a nome di tutta l’Associazione questi ultimi e ancora i donatori, in particolare il Governo e la Croce Rossa canadese e Poste Italiane, che hanno dato un contributo sostanziale alla realizzazione di quest’opera così importante. Oggi possiamo ribadire con orgoglio di essere ‘Un’Italia che Aiuta’. Avevamo infatti promesso che non avremmo lasciato nessuno solo: continuiamo a farlo, giorno dopo giorno, soprattutto grazie al lavoro dei nostri straordinari Volontari”.
"E’ un giorno di grande festa per l'intera comunità universitaria – dichiara il Rettore Unicam, Claudio Pettinari - e in special modo per le studentesse e gli studenti. Ringrazio sentitamente la Croce Rossa Italiana per aver compreso l'importanza di un intervento presso il nostro Ateneo e quindi per aver sostenuto questo progetto. Non ci siamo arresi e abbiamo realizzato un sogno: con il sostegno di tutti i partner siamo riusciti a concretizzarlo e di questo l'intera Università di Camerino è grata. Non ci ha fermato il sisma del 2016, non ci ha fermato la recente pandemia: sappiamo di essere un punto di riferimento culturale ed economico per l'intero nostro territorio e non ci sottraiamo a questa funzione, ma il fulcro di tutte le nostre attività sono e rimangono gli studenti. Siamo convinti che aumentare e consentire la loro residenzialità vuol dire sostenere e sviluppare queste nostre zone così duramente colpite dagli eventi sismici."
“Il Canada è orgoglioso di aver contribuito – dichiarano dall’Ambasciata del Canada - alla costruzione di queste nuove residenze studentesche all'Università di Camerino e ringrazia la Croce Rossa italiana per il suo eccellente lavoro. Il Canada e l’Italia, ed entrambe le nostre popolazioni, hanno capito da tempo l'importanza della solidarietà e della collaborazione, e questo progetto dimostra ancora una volta ciò che siamo in grado di realizzare insieme. Come partner sulla scena internazionale, e come amici stretti, i nostri paesi possono contare l'uno sull'altro per affrontare situazioni difficili, dal terremoto del 2016 all'attuale pandemia di COVID."
“Quando un terremoto colpisce un territorio e una vasta comunità, come è accaduto nelle Marche e in altre regioni dell’Italia Centrale - rimarca il Responsabile Area Responsabilità sociale d’ impresa di Poste Italiane, Massimiliano Monnanni - non bisogna ricostruire solo le case e le strade ma tutto l’insieme dei rapporti umani sfaldati dagli eventi. In questo senso Poste Italiane, la cui presenza è diffusa su tutto il territorio nazionale, nei piccoli comuni e nelle città, ha voluto partecipare alla ricostruzione degli alloggi destinati agli studenti dell’Università di Camerino, simbolo di comunità in tutto il mondo. Poste Italiane crede nella sostenibilità sociale come opportunità per trasformare il profitto in valore, per coniugare solidità economica e aspettative della collettività, nella consapevolezza che la responsabilità sociale non è beneficenza, ma è semplicemente l’unico futuro possibile”.
SPECIFICHE ALLOGGI
Si tratta di due palazzine a schiera, realizzate nel rispetto dei vigenti criteri e standard antisismici, costituite da 17 stanze singole e 13 stanze doppie, per una capacità di 43 posti letto in totale. Alcuni appartamenti sono idonei ad ospitare studenti con disabilità. Inoltre, l’accesso alle palazzine è caratterizzato dalla presenza di percorsi LOGES per consentire l’accessibilità a persone ipovedenti.
LA CERIMONIA
La cerimonia inizierà alle ore 15:00, presso il Campus UNICAM di Camerino. Interverranno, tra gli altri, il Rettore UNICAM, Claudio Pettinari, l’Assessore Regione Marche, Angelo Sciapichetti, il Sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, il Presidente CRI Marche, Andrea Galvagno, il Responsabile Area Responsabilità sociale d’ impresa di Poste Italiane, Massimiliano Monnanni.
Chiuderà la cerimonia il Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca. Il Governo del Canada porterà il suo saluto attraverso Anna Kapellas, Ministro Consigliere incaricata dall’Ambasciata del Canada.
Seguiranno gli interventi via web di rappresentanti della Croce Rossa canadese e della Comunità italiana in Canada, il taglio del nastro e la visita agli appartamenti.
Un progetto estivo che punta a coinvolgere i giovani nella cura e la bellezza del territorio e della propria città. È “Ci sto? Affare fatica!”, per i ragazzi, dai 16 ai 21 anni, che con la guida di giovani tutor saranno impegnati in azioni di cittadinanza attiva per la cura e valorizzazione di beni e spazi pubblici. Anche Camerino è tra i 14 comuni marchigiani che hanno aderito al progetto, di durata biennale, finanziato dalla Regione e coordinato dal CSV Marche. I ragazzi al termine di ogni settimana saranno ricompensati con appositi "buoni fatica" del valore di 50 euro spendibili nei negozi convenzionati.
Dal dal 27 luglio al 7 agosto ogni giovane potrà scegliere di partecipare per una o più settimane per una durata totale di due settimane, a scelta. Per iscriversi, basta accedere al sito www.cistoaffarefatica.it. Sono già aperte le iscrizioni. In base alle adesioni pervenute, verranno formate squadre composte ognuna da 10 giovani. A ogni squadra verrà assegnato un giovane tutor e un handyman, un volontario adulto con competenze artigianali, che saranno impegnati a moduli settimanali dal lunedì al venerdì con orario 8,30/12,30, affrontando insieme le mansioni assegnate, che si svolgeranno prevalentemente all'aria aperta e nel rispetto delle misure per la sicurezza sanitaria (mascherine, distanziamento, igienizzazione mani, sanificazione oggetti e spazi...), in ottemperanza alle Linee guida per la gestione in sicurezza di attività per bambini e adolescenti emanate dal Dipartimento politiche per la famiglia.
Al termine di ogni settimana, come riconoscimento all'impegno profuso, a ciascun ragazzo/a partecipante saranno consegnati in omaggio dei “buoni fatica” spendibili in abbigliamento, spese alimentari, libri scolastici e di lettura, sport e tempo libero, materiale informatico negli esercizi commerciali convenzionati col progetto.
Una proposta originale per il giovanissimo target che racchiude in sé più temi: lo scambio intergenerazionale; il valore della fatica profusa e il suo riconoscimento; un investimento educativo sul tempo estivo; la dimensione del gruppo, con attività importanti, che mettono al centro le relazioni tra pari, affiancati da adulti; la cura e la tutela dei beni comuni, educando le giovani generazioni a un processo virtuoso di custodia del proprio territorio, fornendo loro l'occasione di sentirsene responsabili.
L’Iniziativa segue il progetto nazionale avviato lo scorso anno dalla cooperativa sociale Adelante onlus su diverse zone del Veneto e finanziato da Fondazione Cariverona.
Nei giorni scorsi il Rettore dell’Università di Camerino, il professorr Claudio Pettinari, è stato nominato dal Presidente della CRUI Prof. Ferruccio Resta, quale rappresentante della stessa CRUI all’interno del Comitato di Coordinamento di Unisport Italia.
Unisport Italia - Sistema sportivo universitario nazionale è la Rete degli Atenei italiani che si propone la finalità di valorizzare le potenzialità dello sport universitario come strumento efficace e trasversale di formazione, ricerca, innovazione e di miglioramento del benessere e dell’esperienza universitaria in generale.
Unicam ha aderito da poco alla Rete Unisport Italia e delegato a rappresentare l’Ateneo è il Prof. Riccardo Pettinari.
“Si tratta di una nomina che mi rende particolarmente orgoglioso – ha sottolineato il Rettore Pettinari – perché Unicam ha investito molto nelle attività sportive, come dimostrano i nostri impianti, altamente moderni e funzionali e quasi unici nel panorama universitario italiano, perché siamo estremamente convinti che lo sport sia importante nella vita di ciascuno di noi e rappresenti un fondamentale momento di formazione”.
Approvato in Consiglio comunale il bilancio consuntivo 2019. “Un bilancio interamente previsto dalla precedente amministrazione e condiviso solo in parte dall’attuale – spiega l’assessore al bilancio Lucia Jajani - La percezione immediata è stata quella di un bilancio difficile, fortemente indebitato e di una difficoltà cronica di cassa, aggravata dalla gestione sisma, perché il Comune anticipa somme che saranno rimborsate dalla Regione solo dopo l’approvazione di relativa rendicontazione”.
Questi, in sintesi, i principali dati di bilancio al 31.12.19 da evidenziare: totale dei debiti finanziari di 15.770.914,91 con un totale disavanzo da ripianare per il 2019 di 2.462.473,60 (debito medio per abitante di 2.360, 56 euro). Risultano 6.045.145,26 di debiti commerciali e 24.157.603,06 di residui attivi, cioè crediti che il Comune vanta nei confronti di terzi a fronte di entrate accertate, ma non ancora riscosse. Prima delle elezioni dello scorso anno è stato liquidato al Comune un indennizzo assicurativo di 3 milioni di euro per danni relativi al sisma. L’attuale amministrazione ha dovuto decidere la loro destinazione entro l’esercizio 2019, senza conoscere le relative risultanze. “Il lavoro di rendicontazione ha comportato un lungo e minuzioso lavoro da parte degli uffici, che ringrazio – continua Jajani - e si è concluso con la definizione di un importante deficit di gestione che è andato a peggiorare la già gravosa situazione di disavanzo tecnico. Di fronte alla necessità di ripianare questo risultato negativo, siamo stati costretti a rivedere i piani sull’investimento dei 3 milioni, decidendo di destinare solo una parte per opere pubbliche e la restante a copertura del disavanzo. Contrariamente a quanto sostenuto dalla minoranza, il deficit gestionale non è frutto di un’invenzione contabile volta a “cercare buchi di bilancio quando buchi non ce ne sono” con il solo progetto politico di screditare la precedente gestione (non è questo l’interesse dell’attuale amministrazione), ma il risultato di un lungo ed impegnativo lavoro di analisi e relativa rendicontazione che ci ha imposto, a tutela delle finanze pubbliche, la linea contabile che abbiamo adottato. Da parte nostra ogni decisione è presa cercando di fare il meglio per la comunità e non per futili giochi politici, a cui si fa riferimento, e che non farebbero bene a nessuno”.
In merito allo stralcio dei residui, ovvero di crediti mai riscossi dal 2011, l’assessore spiega che sono state accantonate risorse sono per un eventuale ripiano nel caso in cui si verifichi il definitivo mancato incasso, vista l’oggettiva difficoltà di recupero. È un comportamento di dovuta prudenza a beneficio e non a danno delle finanze comunali. Sarebbe stato facile non spendere niente o spendere tutto – commenta l’assessore Jajani - perchè avrebbe prescisso da qualsiasi approfondimento sulle potenziali conseguenze dell’una o dell’altra scelta. Ma amministrare non significa questo, occorre perseguire la giusta mediazione tra la necessità di non privare la comunità di alcune importanti opere e il rispetto delle criticità di bilancio evidenziate. “Ammetto che abbiamo sentito il peso e la responsabilità di questa decisione cercando di scegliere la via migliore per il bene della comunità con il minor livello di approssimazione possibile, ma questo non penso che possa essere considerata una colpa” conclude l’assessore Lucia Jajani.