“Desidero esprimere prima di ogni altra cosa cordoglio e solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma. Spero con tutto il mio cuore che questa tragica conta di cadaveri a cui stiamo assistendo in queste ore possa quanto meno interrompersi”. Sono parole del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui rientrato dalle ferie per seguire personalmente i lavori del Centro Operativo Comunale. Si tratta dell'organismo di emergenza attivato all'alba dal vicesindaco Roberto Lucarelli per coordinare la gestione dell'emergenza.Il sindaco ha preso parte già alla riunione che si è svolta a mezzogiorno di oggi ed in cui si è stabilito di annullare la Finale Regionale di Miss Italia prevista per la serata di domani, 25 agosto, e anche l'iniziativa in programma ai Musei Civici, venerdì 26, “Lucia Tancredi conversa con Penato Pasquelletti”.“Sono decisioni doverose prese in segno di rispetto per le vittime di questo terremoto – conclude il sindaco Pasqui”. Un terremoto che, seppur in maniera decisamente meno tragica rispetto alle altre zone ha lasciato vistose ferite anche a Camerino, tanto che lo stesso C.O.C. ha stabilito di allestire per la notte due punti di accoglienza (sede Contram – Palazzetto dello Sport) con 500 brandine complessivi. Questo per venire incontro all'esigenza prima di tutto di quei cittadini che hanno visto le loro abitazioni gravemente lesionate, ma anche di quanti non intendono rientrare a casa se non dopo questa fase di emergenza. (Quanti vorranno usufruire dei punti di accoglienza dovranno rivolgersi presso la Sede Contram in Via Le Mosse 19, dove è situato anche l'ufficio del C.O.C.)Il numero attivato dal C.O.C. (366.6582674) per le segnalazioni da parte dei cittadini ha registrato circa 100 richieste di sopralluogo che il comune sta evadendo con le sole forze dei tecnici in organico.“Sin dalle primissime ore dell'alba – ha sottolineato il vicesindaco Roberto Lucarelli – ho personalmente avanzato svariate richieste alla Regione Marche per l'attivazione dei loro tecnici così da poter effettuare i sopralluoghi necessari con più forza lavoro. Abbiamo anche formalizzato tali richieste a mezzo pec ma ad ora non abbiamo ottenuto risposta alcuna”.Alle 17 di oggi la situazione fotografata dai componenti del C.O.C., oltre a quanto già comunicato questa mattina, evidenzia danni ingenti ai principali edifici sacri, in particolare per quanto riguarda la Chiesa di Santa Maria in Via. Lesioni significative, ma comunque di minore gravità, sono state accertate nella Cattedrale del Duomo e nella Basilica di San Venanzio. Per quanto riguarda gli edifici di proprietà comunale, non si sono registrati danni di particolare gravità, eccezion fatta per il Campanile della ex Chiesa di San Carlo e per i divisori interni della Biblioteca Valentiniana. Discorso analogo per quanto riguarda gli edifici di proprietà dell'Università di Camerino, dove si sono registrati danni considerati non significativi ai fini della sicurezza, così come successo per gli edifici di proprietà dell'Asur Marche dove l'unica criticità è stata riscontrata in un ufficio di Palazzo delle Esposte. Nessun danno, invece, alla struttura che ospita l'Ospedale di Camerino.
L’Università di Camerino partecipa al dolore e allo sgomento di quanti sono stati colpiti dal terremoto di questa mattina, che ha interessato le zone dell'Italia centrale, esprimendo cordoglio, solidarietà e vicinanza. In particolare è vicina al Comune di Accumoli, con il quale la Scuola di Scienze e Tecnologie e la Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria collaborano da anni per progetti e ricerche.Unicam ribadisce la propria mission che la vede al servizio del territorio e mette a completa e totale disposizione le proprie competenze: già dalle prime ore di questa mattina, infatti, i geologi del Corso di laurea in Geologia, coordinati dal prof. Emanuele Tondi, si sono recati in area epicentrale per i rilievi geologici, lungo la faglia del Monte Gorzano, presumibilmente quella che ha causato il terremoto.Massima disponibilità ed impegno sono stati espressi dagli architetti e dagli ingegneri del corso di laurea in Architettura, come pure dall’intera comunità universitaria.
l Centro Operativo Comunale (COC) è stato aperto formalmente alle ore 6.00 presso la sede di Contram spa. Presenti il vicesindaco Roberto Lucarelli, i responsabili della Croce Rossa, le Forze dell'Ordine e i responsabili dell'Ufficio Tecnico del comune di Camerino, dell'Università di Camerino e dell'Ospedale di Camerino – San Severino Marche oltre ai responsabili della Protezione Civile e al comandante della Polizia Municipale.Dopo l'avvio di tutte le procedure alle ore 7.00 è stato fatto il punto della situazione. Si conferma che non ci sono vittime e feriti gravi sul territorio di Camerino e i danni finora riscontrati riguardano il crollo di un muro al Monastero di Santa Chiara, il crollo di un rudere a Cignano che ha richiesto la messa in sicurezza e lo sgombero della sede stradale. È stata chiusa la Cattedrale del Duomo per piccoli crolli di non particolare gravità e in via precauzionale è stato evacuato un palazzo del centro storico in attesa di sopralluogo. Registrati alcuni danni in abitazioni del centro storico, ma apparentemente non strutturali. Situazione sotto controllo alla Casa di Riposo e all'Ospedale Santa Maria della Pietà. Alle ore 10,00 si provvederà ad un ulteriore aggiornamento con la situazione che per ora appare sotto controllo.Per segnalazioni sul territorio del Comune di Camerino si può contattare il numero 3666582674.
Ascoli e Macerata le province più colpite dal sisma, secondo quanto conferma la Protezione Civile. Danni ingenti nell'ascolano. Crolli diffusi ad Arquata del Tronto. Danneggiato l'ospedale di Amandola dove crollato un pezzo del campanile di San Francesco. L'ospedale è stato evacuato. Danni ingentissimi alla Rsa.Attivata la Sala operativa di protezione civile. SOI. Situazione monitorata. In provincia di Macerata fino adesso non si registrano situazioni di danni a persone.Crolli in provincia di Macerata a Mogliano, nei pressi della casa di riposo, e a Gualdo, ma non ci sarebbero feriti. Invece, c'è una vittima a Caldarola, una commerciante colpita da malore dopo il sisma. A Tolentino, dove è crollato un pezzo della storica Fornace Massi, un ragazzo straniero non ha resistito alla paura e si è lanciato dal primo piano di una palazzina in via Paolo Pace. E' stato portato al pronto soccorso. Sempre a Tolentino, chiusa piazza Mauruzi, lieve cedimento della facciata di San Francesco e transennata la zona della Fornace Massi. Camerino è stata senza elettricità, ma non si registrano crolli importanti anche se diverse abitazioni hanno subito problemi. Danni seri a Fiastra, anche al Palazzo Municipale, e in abitazioni private di Cessapalombo. Tantissima gente in strada nel capoluogo. Danni nelle abitazioni vengono segnalati anche a Sarnano.
"Ritengo necessario prestare grande attenzione rispetto alla situazione del carcere di Camerino per migliorare la condizione dei detenuti presenti e consentire un potenziamento dell'organico del personale in servizio". Con queste parole Irene Manzi, deputata del Partito Democratico, commenta il sopralluogo effettuato questa mattina al carcere di Camerino, durante la quale ha visitato la struttura e si è confrontata con la direttrice, Eleonora Consoli, ed il personale presente sulle problematiche e le necessità della casa circondariale. Dal confronto avuto sono emerse le difficoltà connesse alla gestione di una struttura ospitata in un antico convento - in cui attualmente sono custoditi 52 detenuti per una capienza complessiva di 38 - in cui sono limitati gli spazi comuni dove poter effettuare attività e dove le carenze di personale rendono spesso difficoltoso e complesso il servizio prestato dagli agenti in servizio. Difficoltà a cui si aggiungono le problematiche derivanti dal venir meno dei fondi regionali per assicurare attività educative e di mediazione in carcere ed emergenze sanitarie a cui, soprattutto nei periodi festivi, il personale deve far fronte. "Ogni parlamentare ha il dovere di prestare grande attenzione verso i numerosi problemi che riguardano le carceri e proprio con questo spirito ho voluto dedicare alcune ore alla visita della casa circondariale di Camerino. Già nei mesi scorsi - su sollecitazione di alcuni consiglieri comunali del Pd camerte e a seguito di un lungo colloquio avuto con l'arcivescovo di Camerino, Monsignor Giovanni Brugnaro - mi ero attivata presso il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria per sollecitare attenzione rispetto alla situazione della casa circondariale camerte, soprattutto al fine di poter potenziare le attività all'interno del carcere e rendere più accoglienti alcuni spazi. Dopo l'incontro odierno tornerò nuovamente a rappresentare, in particolare, la necessità di coprire alcuni dei posti di organico, attualmente vacanti, per garantire un miglioramento del servizio e della sicurezza all'interno della struttura. Sarà importante continuare a tenere alta l'attenzione su questo tema anche nei prossimi mesi, coinvolgendo in un lavoro congiunto anche le istituzioni regionali (già sensibili al tema, come dimostrano le visite effettuate dai consiglieri regionali e dal Garante delle carceri nei mesi scorsi) e locali".
“Sai che gli alberi parlano d’amicizia con la terra?”, è annotato in uno dei quaderni di Maria Grazia Capulli, la giornalista del TG2 scomparsa nell’ottobre scorso. La città di Camerino, dove Maria Grazia è cresciuta e ha studiato, le dedicherà un belvedere affacciato sui Monti Sibillini, un angolo spettacolare della Rocca Borgesca, su cui è cresciuto un bellissimo cedro del Libano. Un luogo che rappresenta bene la spiritualità e la bellezza, temi molto cari alla giornalista marchigiana.Sabato 10 settembre 2016, alle ore 17 la cerimonia di inaugurazione del Belvedere Maria Grazia Capulli con Renzo Arbore, suo amico e estimatore.A seguire una serata di musiche e letture degli scrittori preferiti di Maria Grazia, che ha condotto la rubrica di libri e ideato il settimanale televisivo “Tutto il bello che c’è” al telegiornale della Seconda Rete.Alla serata parteciperà Renzo Arbore, che si esibirà insieme all’orchestra dell’Accademia Italiana del Clarinetto di cui è presidente onorario (l’Accademia, guidata dal maestro Piero Vincenti e fondata dal 1999, ha sede nella città camerte e ha organizzato quest’anno a Camerino il Festival Europeo del Clarinetto, tenutosi per la prima volta in Italia). Gli attori Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini, anche loro amici della giornalista Capulli, leggeranno brani di Vito Mancuso, Erri De Luca, Sandro Veronesi, Marco Lodoli, Tiziano Terzani, Natalia Ginzburg. Rigillo reciterà De Pretore Vincenzo di Eduardo De Filippo.La serata, dedicata al tema della bellezza, è a cura di Valeria Paniccia e Alberto Pepe e si svolgerà al Teatro Filippo Marchetti di Camerino. Conduce Donatella Pazzelli.L’ingresso, alle ore 21, è gratuito e chi desidera potrà donare un’offerta all’Associazione Raffaello, impegnata nel supporto alle famiglie di bambini colpiti da gravi malattie.
“Si smetta di parlare il politichese e soprattutto si smetta di fare proclami, salvo poi approvare delibere come la 481 del 2 agosto 2016.” A tuonare è l’Associazione Tutela Diabetici di Camerino che in pieno periodo estivo si è ritrovata a fare i conti con l’ennesima decisione calata dall’Alto dalla Regione Marche e dai vertici dell’Asur.“In merito alla Diabetologia dei presidi ospedalieri di Camerino-Matelica-San Severino,” spiegano dall’Associazione, “nell’ambito dell’Area Vasta 3 non si è assolutamente tenuto conto della legge regionale, in quanto vengono istituite all’interno del Dipartimento Area Medica AV3 solamente due unità operative semplici dipartimentali: l’ UOSD Diabetologia Area territoriale Macerata e Camerino e l’UOSD Diabetologia Area territoriale Civitanova. Viene soppressa, a questo punto, l’unità operativa semplice dipartimentale di Camerino con la creazione di quella di Macerata e Camerino insieme, mentre quella di Civitanova è rimasta tale. Perché quella di Civitanova non ha inglobato la Diabetologia di Macerata, che non era una unità operativa semplice dipartimentale, ma era inserita alla Medicina? Il territorio dell’alto maceratese viene sempre penalizzato. Tutto ciò è palesemente in contrasto con la legge regionale 24 marzo 2015”.“Chiediamo, a questo punto, che sia fatta chiarezza una volta per tutte e che ci si renda finalmente conto che certi argomenti vanno discussi e condivisi con le popolazioni, in particolare delle aree montane, e che non si può continuare a calare decisioni dall’alto sulla pelle di cittadini che hanno pari dignità e pari diritti di quelli che vivono sulla costa o su zone politicamente più incisive. Chiediamo, inoltre, ai rappresentanti locali di quei partiti che governano la Regione Marche di intercedere in favore dei territori piuttosto che del partitismo e di farsi portavoce all’interno dei tavoli di lavoro delle istanze e delle necessità sui cui da tempo cerchiamo di sensibilizzare chi governa”.
« E’ sicuramente positivo da parte delle Regione Marche aver sottoscritto, per il 2016, la convenzione boschiva con i Vigili del Fuoco – dichiara William Berrè, segretario generale Fns Cisl Marche - ma ora si deve riflettere e trovare soluzioni al vuoto che la scellerata cancellazione del Corpo Forestale dello Stato, da parte del Governo, provocherà». Nel Consiglio dei Ministri dello scorso 28 luglio, infatti, il Governo ha concluso in sostanza l'iter di cancellazione del Corpo Forestale dello Stato. «Questa soppressione non ci piace ed è frutto della lotta interna al comparto sicurezza, dove purtroppo i più piccoli sono fagocitati dai più grandi. Come sindacato siamo impegnati affinché tutto il personale del Corpo Forestale sia tutelato nel passaggio alle altre amministrazioni dello Stato – afferma con forza Berrè - Certo è che l’abolizione del Corpo Forestale avrà conseguenze pesanti. A partire dal 2017 è previsto, ad esempio, l’affidamento ai Vigili del Fuoco della lotta attiva contro gli incendi boschivi e spegnimento con mezzi aerei.Questo cambiamento avviene in una situazione di grave carenza di personale dei Vigili del Fuoco in tutta la regione Marche, ed in particolare al Comando di Pesaro- Urbino dove non si riesce a garantire l'apertura continuativa del distaccamento di Macerata Feltria così come al Comando di Ascoli Piceno dove non si garantisce l'apertura del presidio di Amandola, al comando di Ancona dove la costruzione della nuova sede centrale crea problemi nella gestione del personale, così come al Comando di Macerata dov'è in sofferenza il distaccamento di Camerino in conseguenza anche dell'apertura della nuova superstrada Civitanova - Foligno, che si aggiunge alla carenza cronica di personale del distaccamento di Civitanova Marche ed ovviamente della sede centrale che oramai lavora con una sola partenza operativa completa ed una partenza ridotta. In questa situazione per rendere operativamente sostenibile l'accordo quadro necessita attivare quanto prima– conclude Berrè - un tavolo tecnico che approfondisca la questione e la renda coerente con il prossimo accordo quadro generale tra VV.FF. e Regione, che auspichiamo sia siglato entro fine anno. ».
Riceviamo e pubblichiamo una nota del gruppo consiliare Comunità e Territorio di Camerino:Durante lo scorso consiglio comunale tenutosi il 29 luglio si è discusso della mozione presentata dal consigliere Tapanelli riguardo la necessità di rendere accessibili ai diversamente abili i parchi gioco della nostra cittadina. In pratica si votava per verificare lo stato dei parchi gioco, in riferimento alla problematica, fare una stima dei costi ed un programma di interventi.La maggioranza per voce del Sindaco pur dichiarandosi favorevole ha voluto annacquare la mozione rendendola solo una carta d'intenti, inserendo la solita frase "compatibilmente con le risorse finanziarie".Come Comunità e territorio abbiamo invece chiesto di prevedere lo stanziamento di una somma, seppur piccola, in modo che si potesse comunque da subito iniziare, dando un segnale chiaro di civiltà e di solidarietà nei confronti dei meno fortunati. A questa richiesta si è fermamente opposto il Sindaco dichiarando che non ci sono disponibilità economiche e che per reperire i fondi necessari sarebbe necessario tagliare altri servizi essenziali quali ad esempio quelli dell'infanzia. Quindi tanto per cambiare si paventano sempre tagli ai servizi sociali indispensabili invece di tagliare finanziamenti concessi tout court ai simpatizzanti.Durante lo stesso Consiglio il Sindaco ha chiesto alla minoranza di trovare una soluzione per reperire i fondi necessari all'adeguamento dei giochi per i bambini disabili. Come Comunità e territorio chiederemo formalmente durante il prossimo consiglio comunale a tutti i consiglieri e quindi anche al Sindaco ed ai componenti della giunta di rinunciare a gettoni di presenza e qualsiasi altro tipo indennità di funzione, devolvendo le somme per la realizzazione di questi interventi attraverso l'istituzione di un apposito capitolo di spesa. Considerato che ognuno, oltre che fare politica, continua a portare avanti il proprio lavoro, crediamo che sia una rinuncia sostenibile per tutti ed un gesto doveroso nei confronti di chi con la vita è stato meno fortunato oltre che, come detto in precedenza, un segnale importante di civiltà che contribuisce a ridare un minimo di credibilità alla classe politica.Hanno già dato esempio in questo senso il Sindaco di San Severino Marche e quello di Gagliole, senza andare molto lontano, i quali rinunciano a tutti i compensi per l’intero mandato. Vediamo di non rimanere ancora una volta indietro.
La notte del 5 agosto per il museo delle Scienze Unicam è stata una notte particolare, le stanze si sono “animate” grazie alla presenza di oltre 20 bambini con età compresa tra gli 8 e i 13 anni che hanno partecipato con entusiasmo alla prima Notte al Museo di Unicam.Un’esperienza in cui scienza e natura sono state protagoniste attraverso gioco, sorprese ed emozioni. I ragazzi si sono dovuti cimentare anche in piccole prove di abilità, osservazione e conoScienza ed infine... hanno dormito con gli ippopotami!Con il loro entusiasmo hanno vissuto per tutta la notte il Museo delle Scienze di Unicam, in una veste diversa da quella che già conoscevano. Le ore sono passate velocemente grazie a sorprendenti esperimenti ed indizi da scoprire, in compagnia di misteriosi personaggi hanno esplorato i luoghi più segreti. Tutti i partecipanti hanno così scoperto le sale espositive in una luce nuova, lasciandosi ispirare dalle collezioni e vestendo panni da esploratori, investigatori e risolvendo anche divertenti enigmi. Un’esperienza emozionante che ha reso partecipi i piccoli visitatori dalla sera fino al mattino seguente grazie alle numerose attività proposte.
Grande attesa per la trentesima edizione del Camerino Music Festival, Festival Internazionale di Musica da Camera.Il concerto inaugurale in programma per stasera (10 agosto) si terrà, causa maltempo, presso la Sala della Muta (all'interno del Palazzo Ducale) e avrà inizio alle ore 21.15.Ad aprire la serie di concerti del Festival sarà l’ensemble Vivaldi de I Solisti Veneti con il cristallarmonicista Gianfranco Grisi.L'ensemble Vivaldi, con Lucio Degani e Chiara Parrini ai violini, Gian Carlo Di Vacri alla viola, Giuseppe Barutti al violoncello e Roberto Rigo alla tromba è il quintetto dei solisti più rappresentativi dell'Orchestra da Camera italiana "I Solisti Veneti", famosa a livello internazionale per le sue esecuzioni di musica barocca. L'Orchestra fondata nel 1959 ha all'attivo più di 300 album e concerti in oltre ottanta Paesi del mondo. Le registrazioni dei concerti sono state trasmesse da diverse emittenti televisive di stato e trasposti in DVD. Con loro hanno registrato solisti come Salvatore Accardo, Placido Domingo, Mstislav Rostropovich, Heinz Holliger, Uto Ughi, Ruggero Raimondi, Cecilia Gasdia, Katia Ricciarelli, José Carreras e tanti altri.In concerto per il Camerino Music Festival, in un avvincente progetto musicale, con Gianfranco Grisi straordinario musicisti tra i più richiesti a livello internazionale. Grisi, con una formazione accademica in Pianoforte, Composizione, Direzione d'Orchestra e Direzione di Coro, costruirà e suonerà l'Armonica a bicchieri. Da anni si dedica allo studio ed allo sviluppo di questo strumento, ossia una GLASSHARMONICA manuale (dove tornano ad essere le dita a girare sui bordi dei calici) e, ispirandosi all’arpa di cristallo di Bruno Hoffman, ha messo a punto uno strumento unico dove la disposizione dei 42 calici consente all’esecutore, che usa tre dita per mano, di eseguire accordi sino a sei suoni e di suonare in tutte le tonalità: lo ha chiamato CRISTALLARMONIO.Per infopoint e prevendite è possibile recarsi presso l’Accademia Italiana del Clarinetto, all’interno del Palazzo della Musica in via Costanza Varano a Camerino oppure chiamare al 0737630696 o al 3667189778 oppure online sul sito www.liveticket.it/camerinomusicfestival
Continua la fattiva collaborazione tra l’Università di Camerino e gli enti e le associazioni del territorio. Nell’ultima seduta del Consiglio di Amministrazione di Unicam è stata approvata una convenzione da sottoscrivere con l’associazione Accademia Italiana del Clarinetto che svolge la principale attività a Camerino presso il Palazzo della Musica.Unicam e l’Accademia si impegneranno a mantenere e sviluppare proficui rapporti di collaborazione per lo svolgimento di iniziative e attività di formazione, offrendo attività culturali e formative in settori di comune interesse.Sono previste iniziative didattiche e formative su temi comuni anche in collaborazione con il Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena, agevolazioni per gli studenti universitari che vorranno prendere parte alle iniziative dell’accademia oltre alla collaborazione per la promozione reciproca di eventi, attività e corsi.Una collaborazione molto importante per Camerino in quanto l’Accademia promuove la diffusione della cultura musicale e organizza festival, concorsi nazionali e internazionali, seminari e conferenze molto seguiti e partecipati, durante i quali saranno promossi i corsi di laurea Unicam e le attività che l’Università organizza. L’ateneo, inoltre, collaborerà fornendo, quando necessari, i locali per attività musicali o per conferenze oltre alla consulenza tecnica per la connettività del Palazzo della Musica.
L’altro giorno, quando ho scritto che una volta trovato il candidato presidente, quelli del PD se ne sarebbero andati tutti al mare, qualcuno si è arrabbiato e mi ha maltrattato telefonicamente. Essendo stata una personale mia opinione, ho incassato in silenzio il rimprovero, accusando il colpo. Poi, nella mattinata di lunedì, ho visto il look del segretario provinciale Settimio Novelli ed ho avuto un sussulto di orgoglio. Indossava, infatti Novelli, in sede di presentazione delle liste elettorali, presso la sede dell’Amministrazione Provinciale, un paio di bermuda color kaki ed una polo con tanto di colletto alzato. Sembrava il comandante Rommel pronto per la battaglia di El-Alamein. Peccato che ai piedi, al posto degli anfibi tattici, calzasse un paio di infradito. Sul portapacchi della macchina, parcheggiata ai giardini Diaz, un canotto quattro posti già gonfiato e pronto per l’uso.La presentazione delle liste scadeva a mezzogiorno, ma a mezzogiorno e un minuto già l’avevano buttata in cagnara, tanto che gli strilli si sentivano fin sotto le logge. Hanno strillato per una mezz'oretta buona e c’era più casino in provincia ieri mattina che l’altra sera alla notte dell’opera. Poi sono arrivati i guardiapesca e già, alla vista di una divisa, si sono dati tutti una calmata e per fortuna non è finita a cazzotti. Un peccato che non fossi lì sennò mi sarei divertito un casino. Però ho visto le fotografie e stavano tutti con i telefonini in mano. I giovani ultras della corrente renziana, avevano infatti organizzato una spedizione: tutti alla caccia del Mewtwo, un pokemon rarissimo, quasi introvabile. In quella circostanza si sono intruppati con Lippi e quelli della banda di Pettinari e ne è nata una franca, ma leale discussione, alla quale ha partecipato pure il senatore Morgoni che, casualmente, passava da quelle parti.Quindi i candidati sono due: Pettinari e la Formica. Di Pettinari, in realtà non si hanno più notizie. L’ultima volta che lo hanno visto vivo è stato giovedì scorso all’inaugurazione del ponte. Ha vistosi baffi bianchi, una calvizie pronunciata sui capelli anch’essi bianchi e faccia sorridente da perenne democristiano che la sa lunga. Se qualcuno lo vedesse lo segnali, cortesemente in redazione. L’esordio comunicativo della Formica è stato invece una gaffe colossale, giacché ha tenuto a far sapere all’urbe e all’orbe, che di cose da fare e di impegni ne ha già a scatafascio. Non si capisce allora perché si sia candidata? Così direbbe un anonimo, ma pragmatico assessore nei pressi di un piccolo comune, lassù sui monti Sibillini…Dunque la lista di Marche 2020, pensata solo nell’ottica contro Pettinari, è arrivata fuori tempo massimo ed è stata squalificata. Amen.Il centrodestra ha fatto una lista civica, almeno così dicono loro. Cioè un ossimoro. Imparata a dovere la lezione delle ultime amministrative, dove da soli hanno perso dappertutto, si sono presentati ancora da soli. Ovviamente nessuno dei sindaci promotori, al di là di trionfali dichiarazioni di circostanza, ci ha messo personalmente la faccia. Sarà il loro canto del cigno. A settembre arriverà il nuovo corso, quello di Parisi, che li infilerà tutti in un sacchetto e li butterà nell’organico. Poi procederà in fretta al ricambio.Una lista inutile, si rivelerà molto verosimilmente, quella della montagna. Destinata a non raggiungere nemmeno il 4%, temo che non avrà eletti. Avrebbero dovuto osare di più ed allargarsi alla Comunità Montana di San Severino e perfino con Tolentino per avere un ruolo ed un peso adeguato. Sarà per la prossima volta, referendum permettendo.Allineati e coperti il PD e l’UDC dietro i rispettivi candidati. L’UDC ha valore aggiunto perché arruola qualche forzista dissidente, che al contrario dei tre moschettieri, ha annusato l’aria e alla Lega di Paolini preferisce i moderati. A questo punto vinca il migliore.Chi perde, però già è chiaro sin da adesso. Dentro il direttivo provinciale del PD hanno perso l’architetto Montalboddi ed il senatore Morgoni. Attendiamo che l’architetto Montalboddi stracci la tessera del suo partito, giacché aveva dichiarato che lo avrebbe fatto nel caso non fosse passato il sindaco di Monte San Giusto, Gentili. Il senatore Morgoni ha già perso sonoramente il round delle candidature. Voleva un renziano che più renziano non si può, invece ha dovuto ingoiare Ornella Formica. La Formica, sia detto a titolo di cronaca, a Colmurano venne vigorosamente osteggiata dai renziani locali durante la preparazione delle amministrative. Poi. Morgoni, nell’ipotesi, tutt’altro che remota, vincesse Pettinari, dovrebbe piegarsi ad un accordo con lui, che sarebbe peggio delle forche caudine.Poi perde tutto il Partito Democratico provinciale che, nell’insieme, ha dato il peggio di sé. Ma di questo abbiamo già parlato.Se dovesse vincere la Formica, non so come andrebbe a finire. Finora Pettinari ha mantenuto un profilo bassissimo e assolutamente mai polemico. Sa, infatti, che è in vantaggio e con quelli del PD – che saranno maggioranza – dovrà trovare necessariamente un’intesa. Nel caso perdesse, invece, temo che scatenerà tutta la sua ira in Regione, chiedendone conto a Ceriscioli. In questo caso, personalmente, vedo in bilico l’assessorato maceratese del PD di Angelo Sciapichetti. Che al primo rimpasto di giunta potrebbe pure transitare verso l’UDC a riparazione del danno subìto. Aspettiamo il responso delle urne.
E per fortuna che le provincie erano state abolite e non contavano più niente... Spettacolo puro stamattina di fronte all'ufficio del segretario della provincia di Macerata, Silvano Marchegiani, per la presentazione delle liste e delle candidature alla presidenza dell'ente. Ma partiamo dalla cronaca spicciola e dai numeri: i candidati alla presidenza sono due, il sindaco di Colmurano Ornella Formica e il presidente uscente Antonio Pettinari. Le liste presentate, invece, sono quattro: una di riferimento al Partito Democratico in appoggio alla Formica, una di riferimento all'Udc in appoggio ad Antonio Pettinari, una bipartisan dei sindaci dell'Alto Maceratese e una "identitaria" che fa riferimento ad amministratori del centrodestra.Lista "Sindaci Insieme"Capolista Pasqui Gianluca (sindaco di Camerino), Baroni Mario (Muccia), Castelletti Claudio (Fiastra), Cecoli Pietro (Monte Cavallo), Citracca Massimo (Fiordimonte), Falcucci Mauro (Castelsantangelo Sul Nera), Gentili Cristina (Bolognola), Gentilucci Alessandro (Pieve Torina), Luciani Sandro (Pievebovigliana), Pazzaglini Giuliano (Visso), Ricottini Giancarlo (Acquacanina), Santamarianova Gabriele (Serravalle del Chienti).Lista "Per la nostra terra delle armonie"Antognozzi Tarcisio (San Severino), Ceresani Francesco (Tolentino), Ghezzi Valeriano (Monte San Martino), Elisei Giordano (Montecassiano), Lippi Leonardo (Cingoli), Marinelli Renzo (Castelraimondo), Massi Gentiloni Silverj Alessandro (Tolentino), Tacconi Ivano (Macerata), Torresi Giovanni Battista (Pioraco), Ubaldi Rosalba (Porto Recanati).Lista "Territori Maceratesi"Catena Leonardo (Montecassiano), Iezzi Lidia (Civitanova), Micozzi Paolo (Macerata), Marcolini Enrico (Macerata), Acquaroli Francesco (Morrovalle), Montesi Massimo (Matelica), Tamburrini Stefania (Corridonia), Scorcelli Mirco (Recanati).Lista "Civica di centrodestra"Zura Flavio (Mogliano), Bracaccini Francesco (Montefano), Brugnola Debora (Esanatoglia), Farina Giulio (Montecassiano), Leoni Giampiero (Mogliano), Renna Paolo (Macerata), Zura Puntaroni Luigi (San Severino). Ma cosa è successo fra le 11.55 e le 12.30 di oggi negli uffici della provincia? Pare che, ma la cosa sarebbe praticamente certa, in ballo ci fosse una quinta lista capitanata dal sindaco di Treia Franco Capponi. Che però - che sfiga - non sarebbe stata presentata in tempo. Anzi, non sarebbe stata presentata affatto perchè chi doveva portarla entro le dodici in provincia sarebbe arrivato in ritardo. Una lista "fantasma" dunque? Neanche troppo, perchè sembra che a farne parte erano Capponi Franco (Treia), Castellani Edi (Treia), Savi Alessia (Treia), Spolentini Adriano (Treia), Palmieri Fernando (Treia), Roselli Leonardo (Camporotondo). Sei candidati. Il numero minimo per presentare una lista. Al che sorge una domanda: ma perchè la lista di riferimento al Partito Democratico è composta da soli otto nomi? Ma lasciamo gli interrogativi alla fine. Si racconta, per i corridoi della provincia tramutati nel castello di Canterville, che aleggi ancora la presenza di questa fantomatica lista di cui tutti sanno ma nessuno parla. Nessuno, a parte i cavalieri, novelli ghostbusters, dell'Udc. Sì, perchè si mormora neanche troppo a bassa voce, che alle 11.59 nel corridoio antistante l'ufficio del segretario, si sia materializzato il senatore Mario Morgoni (Pd) il quale avrebbe, con una busta in mano, fatto capolino alla porta di Marchegiani come a dire "guarda che sono qua...". Malignità. Senza dubbio. Ma lasciamo il racconto, nella sua versione, all'assessore provinciale Leonardo Lippi."Noi abbiamo presentato la lista abbondantemente nei termini previsti. A quel punto, siamo rimasti per salutare i componenti delle altre liste. In fondo, è una competizione elettorale dove non ci sono nemici ma avversari. Sono arrivati i presentatori della lista di centrodestra, poi la lista dei sindaci della montagna e infine quella del Pd. Alle 12 meno un minuto, la funzionaria della provincia ha chiesto se fossero presenti altre persone che dovevano presentare delle liste, in quanto avrebbe fatto fede l'orario in cui il segretario avesse verificato la loro presenza all'interno della provincia. Alla porta ha bussato il senatore Morgoni chiedendo non so cosa al segretario ed è uscito con una busta in mano. Poi si è messo in un ufficio adiacente quello del segretario con altre due persone che conosco personalmente: l'assessore di Treia Davide Buschittari e il dipendente del Comune di Treia Francesco Foglia che sono arrivati intorno alle 12.10 circa (trafelati, ndr). Nel mentre, il consigliere comunale del Pd di Macerata, Alessia Scoccianti, faceva avanti e indietro dall'ufficio del segretario a quello in cui si trovavano Morgoni e i due treiesi. Posso affermare, anche perchè a sostengo c'è una documentazione fotografica difficilmente confutabile, che all'interno della stanza si stesse facendo attività burocratica come timbrare fogli e mettere firme. Insieme a lei c'era anche il nostro capogruppo Massimo Montesi. Poi è arrivato l'architetto Montalboddi della direzione provinciale del Pd. A un certo punto, la delegata presentatrice dell'Udc, Rosalba Ubaldi, ha fatto protocollare una lettera-esposto al segretario e alla Questura, nella quale si faceva presente che essendo trascorso il termine per la presentazione delle liste, qualsiasi altra presentazione sarebbe arrivata fuori tempo massimo e che non c'era nessuno titolato a presentarne altre. Devo sottolineare che il senatore Morgoni, non essendo consigliere comunale nè tantomeno sindaco, non avrebbe avuto alcun titolo a presentare nessuna lista. Una volta che la Ubaldi ha protocollato il suo esposto, l'assessore Buschittari ha bussato alla porta del segretario chiedendo se poteva presentare la lista, ma essendo trascorsi i termini e non essendoci nessuno prima di mezzogiorno, il segretario non poteva far altro che rispondere che avrebbe accolto la presentazione della lista che, però, poi sarebbe stata inevitabilmente non ammessa essendo decorsi i termini. E' evidente che questa lista faceva capo a Franco Capponi, altrimenti non si spiegherebbe la presenza dell'assessore Buschittari che, fra l'altro, è un iscritto Udc. Saranno loro, non certo io, a dover spiegare cosa sia successo. Però, vedendo che il Pd ha otto candidati, forse viene da pensare che quattordici dentro una lista da dodici non ci sarebbero entrati, quindi era meglio spacchettarla in due... Adesso bisognerà vedere quali teste di serie sono rimaste fuori".Ovviamente, ben diversa la versione del senatore Mario Morgoni, uscito dalle sale della provincia dopo le 13.30. Prima, lo stesso Morgoni era stato protagonista di un vivace faccia a faccia con Lippi che gli chiedeva conto della sua presenza negli uffici della provincia, chiedendo che la porta restasse aperta e arrivando ad invitare il senatore ad uscire, chiedendo l'intervento della Polizia Provinciale. "Io non devo rendere conto a nessuno. Stavo discutendo con delle persone nel rispetto delle regole, mentre qualcuno pretende di sapere quali erano i motivi e l'oggetto dell'incontro aprendo le porte e addirittura chiedendomi di uscire. Finchè si scherza va bene, ma non bisogna superare certi limiti. Io mi sono dato da fare e messo in prima linea per sostenere la lista del Pd e la candidatura alla presidenza dell'area vasta. Non devo spiegare niente: io mi confronto con tutti dal funzionario del Comune di Treia al segretario di Civitanova. Se un senatore della Repubblica del Pd non può parlare con un assessore dell'Udc è una nuova regola. Io non ho messo nè firme nè timbri. La candidatura di Ornella Formica alla guida dell'area vista, insieme alla lista guidata da un sindaco come Leonardo Catena rappresentativo del territorio, esprime il senso più profondo di questa realtà fatta di piccoli Comuni, di questo cambiamento importante che c'è stato dalla provincia all'area vasta. Meno politica e più rappresentazione diretta degli interessi dei territori: noi abbiamo cercato di farlo con le candidature. Ornella Formica, sindaco di Colmurano, capace di portare quelle problematiche che in provincia di Macerata sono le più importanti, diffuse e anche molto serie, è l'emblema di quella che è la nostra idea di area vasta: costruire dentro questo nuovo organismo una collaborazione che sia anche più ampia di quelli che sono i confini di partito. Chi tende ad esasperare la questione sotto l'aspetto politico, ignora che questo cambiamento normativo ha ridimensionato fortemente la connotazione politica della provincia e ha dato invece alla nuova area vasta una configurazione di carattere amministrativo-istituzionale. Ragionare in termini di una realtà che non c'è più, potrebbe essere molto dannoso per il nostro territorio. Bisogna lavorare in termini di collaborazione sui problemi, al di là di quella che è la dialettica politica".
Non crede che quel nipote acquisito abbia potuto uccidersi. Maurizio Poddine non crede che la morte di Mithun sia stata un suicidio. Razionalizza l’idea e razionalmente la rifiuta. Inaccettabile pensare che un banale incidente d'auto possa indurre un brillante giovane pieno di vita a decidere di farla finita. Non è possibile.Lo zio non sembra intenzionato ad accettare l'ipotesi del primo momento, quella che il 27enne di Treia trovato impiccato ieri pomeriggio a Porto Sant'Elpidio, abbia deciso di togliersi la vita. Anzi, non esclude che qualcuno possa aver ucciso il nipote. "Aiutateci a fare chiarezza sulla morte di Mithun Rossetti": questo l'accorato appello che lancia il signor Maurizio, chiedendo chiarezza e, soprattutto, che chi sa qualcosa esca allo scoperto e racconti tutto. "Vogliono far credere che sia un suicidio ma non è cosi. Ci sono vari elementi e circostanze che a mio parere non sono compatibili con questa tesi. Un ragazzo pieno di vita, in procinto di laurearsi all'Università di Camerino non si sarebbe mai tolto la vita solamente per aver spaccato quattro gomme dell'auto... Da quando è stato lanciato l'allarme per la scomparsa, ho partecipato attivamente alle ricerche e fatto piccole indagini vicino al luogo dove io stesso, purtroppo, ho ritrovato il corpo senza vita di Mithun e secondo alcuni racconti di persone venute a contatto con lui prima del terribile episodio ci sono testimonianze che tutto fanno pensare tranne il suicidio. Non racconto questo per rabbia o altro, ma non si può trarre la conclusione che si sia impiccato perché era ubriaco. Se qualcuno sa o ha visto qualcosa, ci faccia sapere. Mithun non si è suicidato". Parole forti, che lasciano il segno. E che certamente indurranno le autorità inquirenti ad ulteriori accertamenti.Mithun era uscito dalla sua abitazione a Camporota di Treia intorno alle 22 di sabato sera. Alla mamma aveva detto che sarebbe andato in discoteca a Civitanova. La sua auto, una Fiat Panda, è stata trovata intorno alle 5 di domenica mattina a Porto Sant'Elpidio, vicino alla rotatoria del camping Holiday.Qui c'è la testimonianza di un giovane che era in sella al suo scooter e dice di aver visto la Panda sbandare e finire sulla rotatoria. Il ragazzo sarebbe tornato indietro per vedere se la persona all'interno della macchina avesse bisogno di aiuto, ma l'auto era stata già spostata qualche metro più in avanti e lasciata con le quattro frecce accese e le chiavi sul cruscotto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Porto Sant'Elpidio che hanno avvertito la famiglia e da lì sono partite le ricerche di Mithun alle quali ha preso parte anche la Capitaneria di Porto. Nel pomeriggio il corpo senza vita di Mithun è stato trovato in una villa abbandonata vicino alla strada provinciale Faleriense, a poche centinaia di metri da dove il ragazzo aveva lasciato la Panda. Per impiccarsi ha usato un filo dell'impianto elettrico della casa dove è stato rinvenuto il cadavere. Nessun messaggio, nessun biglietto, niente che lasci spiegare cosa sia veramente accaduto. Possibile che Mithun si sia ucciso perchè forse aveva bevuto un bicchiere di troppo e per questo aveva perso il controllo della macchina? Poco. Troppo poco per giustificare la morte di un brillante ventisettenne che stva regalando enormi soddisfazioni alla famiglia che lo aveva adottato. E che adesso chiede la verità.
"Tredici sindaci, che convergono su un solo nome superando le bandiere e le appartenenze partitiche. Una lista che nasce per rappresentare il territorio in una elezione che, di fatto, avrebbe escluso ancora una volta l’intera zona montana della Provincia di Macerata": a comunicarlo ufficialmente è Alessandro Gentilucci, presidente dell'Unione Montana di Camerino.E’ stata infatti formalizzata questa sera (6 agosto 2016) la lista “Sindaci insieme” che concorrerà alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Macerata del prossimo 28 agosto. "E’ una lista che nasce fuori dalle appartenenze partitiche" dice Gentilucci "e che rappresenta un traguardo storico per il segnale politico che lancia. “Sindaci Insieme” è composta dai primi cittadini di tutti i comuni dell’ex Comunità Montana di Camerino, con una unica esclusione dovuta al limite dei dodici componenti e stabilita attraverso un sorteggio (il sindaco di Ussita, Marco Rinaldi). Una squadra che ha individuato nel sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, il candidato da votare per rappresentare il territorio in seno al Consiglio Provinciale nella consapevolezza che solo insieme si potrà far sentire forte la voce della montagna e lavorare concretamente per uscire da quell’isolamento a cui la politica centrale degli ultimi anni ha costretto i territori più svantaggiati. Le così dette aree interne rappresentano più di un terzo della Provincia di Macerata e l’appello che lanciamo nell’annunciare la nascita di “Sindaci Insieme” è di guardare al nostro progetto per produrre futuro e liberare uguali opportunità per tutti i cittadini della Provincia".Intanto arriva la rinuncia ufficiale del sindaco di Sarnano, Franco Ceregioli, indicato come uno dei papabili all'interno del centrodestra: "Da un paio di giorni circola la notizia di una mia possibile candidatura alla presidenza della Provincia in rappresentanza del centrodestra maceratese. Ringrazio di cuore i Colleghi amministratori che mi hanno indicato per tale importante carica, lo considero un attestato di stima personale ed un riconoscimento del lavoro che stiamo portando avanti nel nostro Comune, ma per correttezza - visto che non è ancora scaduto il termine per la presentazione delle candidature - comunico che non sarò tra i candidati presidenti. Da sette anni ho l'onore di essere il Sindaco della mia bellissima Sarnano e l'impegno che con i Colleghi amministratori comunali quotidianamente portiamo avanti con passione e dedizione non mi consente spazi per altri incarichi. Al Presidente della Provincia che verrà eletto il prossimo 28 agosto, chiunque esso/a sia, va fin d'ora il mio più sincero augurio di buon lavoro, nell'interesse di tutto il territorio provinciale".
Cresce nel 2015 il reddito dichiarato al fisco a Macerata città di quasi un punto percentuale, dati fiscali 2014, attestandosi di media a 20.052,20 euro. La città si colloca alla posizione n. 1.175 su gli oltre 8mila Comuni italiani, terzo posto a livello regionale dopo Ancona e Numana. In soli sette Comuni della provincia, si registra una variazione negativa. La media nazionale è di circa 15mila euro.Resa nota nella giornata di oggi la graduatoria dei redditi dichiarati al fisco italiano nell'anno 2014. A stilare la classica il Sole 24 Ore. Tutto sommato, Macerata e provincia si difendono.Nel derby fra le città capoluogo delle Marche svetta Ancona che si colloca alla 613° posizione complessiva con i suoi 21.298,89 euro di media dichiarati al fisco italiano (+0,7%), segue per l'appunto Macerata posizione n. 1.175, redditi medi dichiarati pari a 20.052,20 (+0,9%); Pesaro: 1347° in classifica con 19.793,47 euro (+0,4), mentre Urbino 2.276° in classica con 18.652,16 (+1,3%); Ascoli Piceno che occupa la posizione n. 2.219 con 18.720,00 euro dichiarati di media (+0,6%), chiude Fermo 3.521° in graduatoria (superata anche da Porto San Giorgio) 17.244,37 di euro medi dichiarati (2%). Tutti, comunque, si attestano sopra la media nazionale.Passando in disamina la graduatoria, solo per quel che riguarda Macerata e provincia, si nota come siano solo sette i Comuni con variazioni negative rispetto al 2013. Tonfo ad Acquacanina: posizione n. 6.521, 13.001,56 euro di reddito medio dichiarato, ben l'8,7% in meno; seguita da Fiordimonte: posizione n. 5.914, reddito pari a 13.995,27, - 2,7%; Monte Cavallo: posizione n. 6.340, reddito pari a 13.304,97, -1,9%; Porto Recanati: posizione n. 3.402, reddito pari a 17.377,31, -1,8%; Camporotondo del Fiastrone: posizione n. 5.384, reddito medio pari a 14.867,57, -1%; Fiuminata: posizione in classifica n. 4.617, reddito medio pari a 15.929,00 euro, -0,3%; Camerino: posizione n. 1.284, reddito medio pari a 19.895,18, -0,1%),che comunque risulta essere il secondo comune più ricco in Provincia.I comuni in cui, invece, con la crescita di reddito medio dichiarato maggiore per l'anno 2014, sono: Bolognola, posizione n. 5.796, reddito medio pari a 14.179,71, un balzo dell'8,2%; Fiastra, posizione n. 5606, reddito medio pari a 14.506,92, +6,3%; i tre comuni di Appignano, Serrapetrona e Monte San Martino con crescite intorno ai 5 punti percentuali.C'è anche un comune, precisamente quello di Visso, dove non si è registrata alcuna variazione percentuale di reddito dal 2013 al 2014: posizione in graduatoria la n. 5.111, con un reddito medio pari a 15.274,17.Un ultimo dato da rimarcare è la top ten provinciale: Macerata e Camerino, prima e seconda, si attestano entro i 2mila comuni italiani più ricchi; Sefro e Civitanova Marche, 3° e 4° in Provincia, occupano rispettivamente le posizioni n. 2534 e n. 2.981, con redditi pari a 18.331,81 (+4%) e 17.822,94 (+2,4%); Recanati: posizione n. 3.001, reddito medio pari a 17.812, 99, +1,3%; Porto Recanati; Pioraco: posizione n. 3.537, redditi medi pari a 17.223,46, +2,7%; Tolentino: posizione n. 3.853, redditi medi pari a 16.859,59, +1,7%; Castelraimondo: posizione n. 3.884, redditi medi pari a 16.817,92, +1,5%; Muccia: posizione n. 3.943, con redditi medi pari a 16.755,23, + 1%, con quest'ultima che è incalzata da vicinissimo da Matelica, undicesima, ma pronta al sorpasso: posizione n. 3.943, con redditi medi pari a 16.738,93, +1,4%.La graduatoria italiana, regionale e provinciale, può essere consultata sul sito de Il Sole 24 ore.
È previsto, per oggi, l’arrivo di 24 immigrati, richiedenti asilo, a Camerino. Essi verranno accolti nel palazzo Palombi (ex scuola) in quattro appartamenti, sito a San Luca ( località San Michele) vicino all’ex ufficio postale.In questa piccola frazione vivono circa 10 famiglie e alla notizia dell’arrivo degli stranieri si sono allarmati, hanno cercato di indagare su chi avesse dato il permesso per protestare. Il sindaco di Camerino, Gainluca Pasqui, in conferenza stampa ha confermato la notizia e ha mostrato la circolare della Prefettura di Macerata in cui questa si assume la responsabilità dell’agibilità e l’idoneità della struttura, senza che ci sia stato il sopraluogo della Asur e dell'ufficio tecnico. Il primo cittadino camerte ha dichiarato la vicinanza alla cittadinanza.Di fronte all’impossibilità di opporsi i cittadini si sono sentiti abbandonati e hanno paura di affrontare la situazione che si verrà a creare, poiché gli stranieri ,“stipati” in questo palazzo circondato da una recinzione e con un guardiano a vigilare, sembrano più dei prigionieri che gente che fugge dalla guerra.L’unica possibilità di far sentire la loro voce è quello di utilizzare i mezzi di comunicazione, ma soprattutto hanno intenzione di vigilare con le proprie forze e chiamare costantemente i carabinieri ad ogni piccolo movimento sospetto.
Forse in pochi se ne saranno accorti presi dal momento storico che stavano vivendo, ma l’apertura della SS77 è stata diversa dalle altre inaugurazioni, non solo di strade, ma anche di attività commerciali o industriali. La cerimonia, per quella che sembra sia stata una scelta della presidenza del consiglio, è stata totalmente laica, senza benedizione religiosa.Il vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi, ha rilasciato un’intervista a “Radio Gente Umbra” (emittente della diocesi) raccontando che la sera antecedente al grande evento ha ricevuto la comunicazione dall’Anas che la mattina successiva non ci sarebbe stato il rito cristiano previsto invece precedentemente. “Seppure con serena amarezza – ha spiegato il vescovo– ho comunque voluto partecipare a quel momento, visto che negli anni ho celebrato più volte l’Eucaristia all’interno dei cantieri delle gallerie, insieme agli operai, in occasione della memoria di santa Barbara”.Monsignore Sigismondi è comunque andato alla cerimonia e nel silenzio ha voluto benedire la struttura recitando una preghiera che prende spunto dal cammino lauretano che in passato i pellegrini hanno solcato proprio sulla stessa via, dall’Umbria alle Marche. Gli sarebbe infatti piaciuto chiamare la strada Freccia Lauretana: “Seppure nel silenzio ho comunque benedetto quella strada,- continua nell’intervista- già benedetta dai pellegrini che ne hanno tracciato il percorso e dal sudore della fronte di chi l’ha realizzata. Le radici cristiane della nostra terra non possono essere ignorate, calpestate o sradicate: soltanto un’identità spirituale, e dunque culturale, più chiara e serena, senza complessi, è la via maestra, l’autostrada, per continuare ad attraversare i giorni della storia”.La preghiera ideata dal vescovo recita: “Dio di infinita Misericordia, che sei sempre vicino ai tuoi figli pellegrini nel tempo e nello spazio, benedici quanti hanno progettato e realizzato questa arteria stradale che, correndo lungo il tracciato dell’antica Via Lauretana, merita il nome di Freccia Lauretana. Accogli in Paradiso coloro che sono morti nei cantieri di questa grande opera e concedi ai loro familiari di fermarsi nell’area di servizio della speranza Pasquale. Accompagna quanti transiteranno per questa via che collega l’Appennino all’Adriatico, unendo l’altezza e la bellezza dei monti alla profondità e alla limpidezza del mare. Il tuo Angelo santo li preceda e li accompagni. Amen”
Il Convento San Domenico di Camerino, sede del Museo delle Scienze UNICAM e dei Musei Civici, ospiterà la mostra fotografico-narrativa itinerante “100 volte Marche”, che si pone l’obiettivo di raccontare la longevità marchigiana attraverso le immagini e i racconti di chi questa Regione l’ha vissuta a lungo.La mostra, frutto di un progetto ideato dal Consorzio Fabbrica Cultura, in collaborazione con l’associazione Euro NET, la partnership della rivista WHY MARCHE ed i patrocini dell’Assemblea legislativa delle Marche e del MAB Marche (Musei, Archivi, Biblioteche), è stata curata dallo studio di architettura Progetto Zenone; essa propone una selezione dei 30 elaborati di anziani marchigiani fotografati dai finalisti del concorso “100 volte Marche”, conclusosi nel dicembre 2015 (Presidente di Giuria Gino Troli) e sarà accompagnata da un percorso sonoro realizzato da Andrea Mei (studio Potëmkin) con voci di Rosetta Martellini e Luigi Moretti, che hanno interpretato le dieci storie finaliste del concorso. Sponsor dell’iniziativa il tour operator Food&Relax.L'idea, che sta alla base del progetto, è quella di raccontare la regione Marche attraverso un concorso fotografico e narrativo attraverso i suoi concittadini più longevi. Esso si è svolto in tre sezioni 100 volti – 100 storie – 100 mi piace –con lo scopo di selezionare 100 immagini di volti di anziani che, con la loro età e le loro storie, potessero trasmettere un’immagine positiva della regione.Il Museo delle Scienze UNICAM, sede della mostra, è stato istituito quasi trent'anni fa ed ha lo scopo di promuovere la ricerca e la divulgazione scientifica, legate in particolare alla natura delle Marche e dell’Appennino centrale.I Musei civici di Camerino, ospitati anche essi nel Convento San Domenico, conservano veri e propri tesori e sono caratterizzati dalle opere di artisti che grazie ai loro viaggi - e agli assidui scambi commerciali - proiettarono Camerino, per alcuni decenni del Quattrocento, in una dimensione di “prezioso laboratorio” proprio in forza della sua posizione eccentrica e di frontiera, nel cuore di quella plaga a oriente dei Sibillini.Dopo i saluti di Gianluca Pasqui - sindaco di Camerino, Maria Chiara Invernizzi, direttrice del sistema bibliotecario-museale di UNICAM, del presidente di Fabbrica Cultura Antonella Nonnis e di Giuliana Pascucci, Coordinatore Icom-Marche, Interverranno due cittadine testimoni della vita delle tradizioni e della storia di Camerino: Alba Micarelli Straini, Ines Marcoaldi GrifantiniL’inaugurazione si terrà nella Sala San Sebastiano del Convento San Domenico giovedì 4 agosto 2016 alle ore 17:00. La mostra, ad ingresso gratuito, resterà aperta dal 4 - 21 agosto 2016, nei seguenti orari: dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00.