Il rimorchio di un autoarticolato ha preso fuoco. Il mezzo stava viaggiando lungo la superstrada ’77, in direzione mare, quando all'altezza dell'uscita per Caldarola si è incendiato. Illeso l'autista che dapprima è riuscito a sganciare la motrice e poi a lasciare il mezzo.
Sul posto stanno intervenendo i vigili del fuoco. Ancora da chiarire cosa abbia innescato le fiamme.
(In aggiornamento)
Come ormai consuetudine da alcuni anni il comune di Caldarola ha dato il suo caloroso benvenuto questa mattina alle bambine e ai bambini che si sono iscritti ai Centri estivi organizzati dalle associazioni “Caldarola GNC” e "Associazione Sportiva Nuovo Oratorio Cristo Re”.
In accordo con l'Amministrazione comunale queste due realtà giovanili si sono da subito mobilitate per garantire divertimento, svago, relax ai più piccoli, non solo di Caldarola, ma anche dei comuni limitrofi.
Gli iscritti al Centro Estivo organizzato dall’associazione “Caldarola GNC”, di età tra i 6 e i 16 anni, potranno praticare numerosi sport: oltre al calcio e l’atletica anche la pallavolo grazie all’AdUs Caldarola Volley, la mountain bike con gli iscritti dell’Associazione Bike Team Monti Azzurri, il tiro con l’arco con gli Arcieri NOCR e il tennis con gli associati del circolo Futura Tennis.
Nel salutare i suoi giovani partecipanti questa mattina il Sindaco Luca Maria Giuseppetti ha ringraziato "per l'impegno profuso tutti i dirigenti delle due associazioni e i volontari, per essersi messi a disposizione dei ragazzi e bambini, per farli divertire e far passare a loro giorni di svago e aggregazione in piena sicurezza, lasciando liberi di rilassarsi o di lavorare in tranquillità anche i genitori".
La stessa Amministrazione comunale non solo ha messo a disposizione le strutture esistenti ma ha anche confermato, come lo scorso anno, un contributo di €25 a bambino a settimana, per ogni iscritto residente del comune di Caldarola.
Soddisfatto il Sindaco che ancora una volta sottolinea quanto sia importante puntare l'attenzione sui giovanissimi: "Da sempre, soprattutto dopo il terremoto, con la precedente Amministrazione e con questa con cui lavoro dopo essere stato rieletto, ho concentrato tutte le attenzioni, e gran parte dei fondi arrivati attraverso le donazioni, proprio sulle attività rivolte ai giovani caldarolesi per garantire un futuro in serenità ai nostri giovanissimi”.
Una passione di famiglia, quella del tiro con l’arco che papà Marco Feliziani ha trasmesso ai suoi figli Giacomo ed Evelina. I due giovani arcieri, oltre ad aver già in precedenza scritto i loro nomi nei record regionali ed italiani nella categoria Arco Nudo ed Arco Olimpico , negli ultimi giorni hanno regalato grandi emozioni e soddisfazioni.
Il 27 giugno alla Fase Nazionale del Trofeo Pinocchio svoltasi ad Abano Terme (PD), Evelina Feliziani, classe 2010, gareggiando con i Giovani Arcieri Marchigiani ha conquistato la medaglia di bronzo.
Ieri 4 luglio il fratello Giacomo, degli Arcieri del Medio Chienti, è diventato Campione italiano nella categoria RM-AN conquistando il titolo italiano Arco Nudo ragazzi Campionati Italiani HF 2021 al Parco Minerario di Abbadia San Salvatore (SI).
Il papà e la mamma “sono fieri per l’impegno ed il lavoro svolto non solo nello sport, ma anche nello studio e nella vita. Bravi ragazzi”.
I complimenti arrivano anche dai colleghi del papà Marco Feliziani e da tutto il Comune di Caldarola.
Nella stessa giornata, è arrivata anche la medaglia d'oro per un'altra caldarolese, giovane promessa del Tiro con l'arco: Ester Grandinetti, classe 2011. Complimenti!
Alla presenza dei vertici regionali, dei sindacati, dei responsabili della sanità maceratese e dei sindaci del territorio, ieri si è svolto un intenso confronto per ascoltare le esigenze della popolazione locale in tema di piano socio sanitario.
Oltre al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, erano presenti l’Assessore competente per materia Filippo Saltamartini, l’Assessore Stefano Aguzzi, la Presidente della Commissione Sanità Elena Leonardi e la direttrice dell’Area Vasta 3 Daniela Corsi.
"La sanità è sempre un tema centrale per la Regione Marche e ancora di più le carenze che la pandemia ha messo in evidenza - ha affermato il governatore Francesco Acquaroli -. Questo incontro serve per promuovere il confronto con il territorio e costruire un sistema che regga le sfide del futuro".
Tra i sindaci presenti anche il primo cittadino di Caldarola Luca Maria Giuseppetti, che ha sottolineato l'attuale battaglia per la guardia medica e messo in evidenza tutte le carenze del territorio.
Come noto nei giorni scorsi i sindaci dei 5 comuni, quindi Caldarola, Belforte del Chienti, Serrapetrona, Camporotondo e Cessapalombo, hanno denunciato la volontà dell’Area Vasta di chiudere la guardia medica, unico presidio notturno a sostegno della popolazione di questi 5 comuni.
"Una decisione presa senza nessun confronto e senza neanche preavvisare gli amministratori di un territorio che a fatica cerca di mantenere un equilibrio precario, messo in discussione dal terremoto prima e dalla pandemia dopo - ha sottolineato Giuseppetti -. Non è possibile prendere decisioni sulla pelle dei cittadini solo per mere convenienze statistiche o economiche".
La Dott.ssa Corsi ha fatto sapere che la guardia medica resterà aperta fino al 30 giugno 2022, sempre con lo stesso orario, ma nel mese di luglio ci saranno 3 giorni (2, 10 e 19) in cui resterà chiusa e verrà spostata a Tolentino.
Il sindaco di Caldarola si è espresso anche in merito alla casa di riposo, appoggiando la volontà del primo cittadino di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, di crearne una nuova che possa accogliere anche la popolazione dei paesi limitrofi.
"È evidente che una struttura ricettiva per anziani diventa sempre più pressante per una popolazione sempre più anziana, così come è evidente che i familiari, per motivi di lavoro e di mezzi impropri al sostegno delle esigenze di un soggetto fragile, sono sempre più allo stremo" ha affermato il sindaco di Caldarola.
Al centro del dibattito anche l'ospedale unico provinciale, un progetto ambizioso che deve rappresentare un punto di riferimento per la sanità maceratese ma che non deve escludere i piccoli presidi ospedalieri presenti sul territorio, fondamentali per rispondere alle esigenze quotidiane della popolazione: "L'ospedale unico infatti deve rappresentare una sorta di élite, i reparti, altamente specializzati, dovranno affrontare e curare le patologie che richiedano un livello superiore di assistenza, ma i piccoli ospedali di rete devono restare aperti e funzionali come lo erano alcuni anni fa" ha puntualizzato Giuseppetti.
Nel suo discorso il sindaco di Caldarola ha esortato la Regione Marche a rivedere i tagli fatti dalle precedenti amministrazioni regionali, in modo particolare agli ospedali di San Severino, Tolentino e Camerino: "Alcune chiusure sono state effettuate subito dopo il terremoto ma la recente pandemia ha messo in evidenza tutte le carenze presenti sul territorio. C'è uno stringente bisogno di personale e di reparti riaperti, un esempio su tutti l'Ostetricia, prima presente sia a Tolentino che San Severino e Camerino, ora solo a Macerata e Civitanova. È cosa nota che le partorienti dei paesi dell’entroterra, confinanti con l’Umbria, preferiscano partorire a Foligno o Perugia, anziché nelle Marche. Un disservizio oneroso per le casse della nostra regione e sicuramente non gratificante per il territorio".
Infine l’appello del Sindaco è rivolto ai propri concittadini e corregionali, un appello alla responsabilità: "Solo osservando comportamenti prudenti si potrà restare nella zona bianca raggiunta con molti sacrifici e difficoltà. Movida sì, ma con consapevolezza e senso civico".
Nel corso del Consiglio Comunale odierno, convocato in seduta straordinaria dal Presidente del Consiglio di Caldarola, l’assise all’Unanimità ha conferito la Cittadinanza Onoraria a Giorgia Rossi, titolare insieme al figlio Alessio, della ditta Fol Vez di Campagnola Emilia (RE).
La signora Giorgia successivamente al terremoto del 2016 si è immediatamente messa a disposizione della popolazione caldarolese messa in ginocchio dalle devastanti scosse sismiche, non limitandosi ad una semplice donazione ma continuando ad essere vicina ai cittadini, soprattutto i più vulnerabili, anziani e bambini, proseguendo nella consegna delle donazioni fino a qualche mese fa.
Quando la pandemia ha colpito tutti la Fol Vez ha donato migliaia di mascherine chirurgiche distribuite tra i cittadini e nelle scuole. Proprio alla scuola è arrivata la prima donazione, una tensostruttura per ospitare la mensa della sede improvvisata all’interno del capannone “Millecolori”.
"Tornando indietro con il pensiero” ha detto il Sindaco Luca Maria Giuseppetti “mi viene in mente la scuola provvisoria, le difficoltà di un paese disorientato che si apprestava ad affrontare la stagione invernale, e la telefonata di Giorgia Rossi che ci chiedeva di cosa avessimo bisogno. Praticamente di tutto, ma non sapevamo quanto potevamo spingerci nell’elencare le necessità. E’ stata proprio lei, e continua ancora oggi, a stimolarci nel formulare richieste importanti. Non si è mai tirata indietro, donando ai nostri ragazzi anche bellissimi momenti di spensieratezza con una stupenda gita sul Po e al Museo della Ferrari. Una fantastica famiglia, quella di Giorgia, del marito Antonio e del figlio Alessio, che merita tutto il nostro affetto e ringraziamento. La cittadinanza onoraria è il minimo che possiamo fare perché con lei ci sentiamo accolti proprio come una grande famiglia.”
Anche la dirigente scolastica dell’Istituto De Magistris, Fabiola Scagnetti, ha voluto consegnare una foto ricordo con una dedica speciale e un vaso in maiolica realizzato dalla talentuosa insegnante-artista Daniela Teodori, raffigurante una scena della stupenda “stanza del Paradiso” di Palazzo Pallotta: “Hai saputo insegnarci il significato dell’Amore per gli altri, felice della felicità del prossimo! Caldarola ci parla di te e tu sei una di noi”.
Una commossa Giorgia Rossi, accompagnata dal marito Antonio, ha ringraziato tutti per le belle parole affermando che “la sola risorsa sono i fatti. Sono arrivata a Caldarola casualmente, grazie alla maleducazione e ignoranza di altri comuni che, alla mia offerta di aiuto, mi hanno scaricato con fretta e supponenza. Ma la solidarietà non si deve fermare con l'emergenza, abbiamo conosciuto nel tempo gente speciale, che vive la comunità, un senso di aggregazione che nel tempo in molti paesi si è perso. La missione dell’azienda di cui sono titolare insieme al mio socio, mio figlio Alessio, è dividere con gli altri ciò che con lavoro e tenacia siamo riusciti a creare. E voi per noi siete diventati una seconda famiglia, soprattutto i bambini che mi accolgono ogni volta con tanto affetto”
E' con incredulità che le Amministrazioni dei comuni di Caldarola, Belforte del Chienti, Serrapetrona, Camporotondo di Fiastrone e Cessapalombo, hanno appreso la notizia della volontà da parte dei dirigenti dell'Area Vasta di voler smantellare il servizio di Guardia Medica presente nei loro territori.
"Tutto ciò. oltre tutto, senza alcuna preventiva concertazione o comunicazione formale" sottolineano in una nota congiunta i sindaci dei cinque Comuni.
"Nell'arco temporale 2017 - 2020 il servizio ha effettuato una media mensile di circa 180 interventi di assistenza medica, di cui per 5 di essi si rendeva necessario il ricovero ospedaliero - spiegano i primi cittadini -. La centralità della struttura rispetto a tutto il territorio ha garantito rapidità d'intervento ed efficienza operativa, condizione ottimale che in molti casi può fare la differenza tra la vita e la morte, come dimostra l'ampia letteratura medica in merito".
"Dopo gli eventi sismici del 2016, avendo la struttura subito dei danni, si è subito provveduto a ripristinarla con una spesa di 50.000 euro, che ne ha permesso la completa ristrutturazione e, quindi, anche tutta la riqualificazione degli ambienti, rendendoli accoglienti e confortevoli tanto per i pazienti quanto per gli operatori. Disperdere oggi questo investimento, anche sotto il profilo meramente economico, pare una scelta tanto scellerata quanto contraria ai principi di buona amministrazione" puntualizzano Luca Maria Giuseppetti (Caldarola), Alessio Vita (Belforte del Chienti), Massimiliano Micucci (Camporotondo di Fiastrone), Giuseppina Feliciotti (Cessapalombo) e Silvia Pinzi (Serrapetrona).
"Come ha dimostrato la pandemia COVID-19, ciò di cui i territori hanno più bisogno, fatto ancor più rilevante nell'attualità, è la presenza di servizi sanitari capaci di saper rispondere alle necessità delle persone che li abitano, servizi che oltre tutto contrastano i processi di spopolamento delle aree interne - aggiungono i sindaci -. Ora ciò che più stupisce noi amministratori di tali territori già grandemente provati dal sisma, è la miopia con cui gli organi preposti a governare la sanità territoriale, decidano di aprire o chiudere tali presidi, senza pensare minimamente alle conseguenze nefaste che le loro decisioni possono comportare, anche e soprattutto sotto il profilo sociale, umano e morale".
"Scelte del genere, infatti, non hanno una valenza solamente in campo sanitario ma anche e soprattutto in termini di dinamiche demografiche e di sviluppo dei territori, poiché sono proprio queste decisioni a determinare la rinascita o la morte di un territorio. Evidentemente questi aspetti fondamentali non sono percepiti da chi amministra la sanità locale, poiché la gestione è focalizzata esclusivamente alla soluzione di problemi cogenti e localizzati e non ad una visione d'insieme delle problematiche, che tenga conto delle esigenze anche della popolazione delle aree interne del maceratese" attaccano i sindaci.
"La scelta di voler chiudere il presidio di Guardia Medica dei cinque comuni, inoltre, non è riconducibile né ad una mancanza di interventi di assistenza né ad una eventuale inadeguatezza dei locali presso quali viene espletato il servizio, che come è stato detto prima sono fatti inesistenti, ma dalla sola necessità di sopperire alla carenza di medici che svolgono il servizio di Guardia Medica nel territorio di Tolentino, mentre per quella di Caldarola non ci sono mai stati problemi di organico - spiegano gli amministratori -. Per risolvere il problema di Tolentino, allora, invece che pensare all'assunzione di nuovi medici, si è ben pensato di cooptare gli operatori sanitari del presidio di Caldarola, ignorando che il territorio dei 5 Comuni conta oltre 5.500 abitanti, che hanno gli stessi diritti di tutti gli altri Comuni più grandi. Senza considerare che la scellerata chiusura della guardia medica di Caldarola, andrebbe ad eliminare un importante presidio sanitario di supporto e filtro alla medicina di emergenza territoriale".
"Il Pronto Soccorso di Macerata, già sotto enorme stress in seguito alla chiusura di tanti ospedali periferici e il servizio del 118, si troverebbero così impossibilitati a garantire adeguate risposte ai cittadini, molti dei quali residenti a distanze chilometriche importanti dai presidi assistenziali più vicini, con l'impossibilità di un celere intervento anche nei casi più critici, dove il fattore tempo è determinante per garantire la sopravvivenza - si legge ancora nella nota -. A tale soluzione discriminante noi, Sindaci dei Cinque Comuni sentiamo il dovere civico, etico e morale di opporci con ferma determinazione, respingendo una volta di più tali logiche incomprensibili e pretendiamo per i nostri cittadini il rispetto che meritano. Non si possono più tollerare proclami di buone e vuote intenzioni in merito alle attenzioni rivolte ad aree svantaggiate del territorio, quali sono quelle interne, laddove nello stesso tempo si implementano politiche che comportano tagli dei servizi in maniera indiscriminata e sempre a favore di aree più popolose e già sviluppate".
"D'altra parte, non bisogna dimenticare che la nostra Carta Costituzionale detta precisi riferimenti sul principio di uguaglianza di tutti i cittadini e sull'impegno delle istituzioni a rimuovere gli ostacoli che ne impediscano di fatto la sua realizzazione, così come la salute deve sempre essere tutelata come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività. Noi sindaci saremo garanti dei principi costituzionali ai quali abbiamo convintamente giurato fedeltà e siamo pronti ad adottare ogni iniziativa per la loro reale attuazione, fino ad arrivare alla riconsegna delle nostre fasce tricolori al Prefetto, se la nostra funzione di primi fiduciari dei cittadini sul territorio, resterà ancora una volta svilita" concludono i sindaci Luca Maria Giuseppetti (Caldarola), Alessio Vita (Belforte del Chienti), Massimiliano Micucci (Camporotondo di Fiastrone), Giuseppina Feliciotti (Cessapalombo) e Silvia Pinzi (Serrapetrona).
La comunità di Pievefavera, bellissima frazione del comune di Caldarola, ha potuto nuovamente tornare ad utilizzare i locali dell’Acli dopo un attento intervento di recupero reso possibile grazie a fondi reperiti attraverso un bando regionale.
L'Amministrazione comunale di Caldarola ha infatti partecipato al bando in un'ottica più ampia di sostegno e riqualificazione di tutte le bellissime frazioni paesane che meritano un'attenzione dedicata ad ogni singola peculiarità al fine di esaltare nel modo in cui meritano tutte le bellezze che possono offrire.
La frazione di Pievefavera, proprio perché costruita su una resistente porzione di roccia, fortunatamente non ha subito particolari danni dopo il terremoto del 2016, anzi ha visto ripopolarsi di una nuova vita grazie a cittadini che lì avevano le seconde case. La presenza di un luogo di aggregazione per una comunità già molto attiva, era una necessità sempre più stringente.
Per questo motivo i fondi erogati dalla Regione Toscana alle Marche e dedicati al sociale sono stati spesi anche per questo circolo Acli, con un contributo anche da parte dell’’Associazione turistica locale presieduta dal consigliere comunale Marco Pontoni.
All'inaugurazione di ieri, venerdì 18 giugno, era presente tutta l’Amministrazione Comunale, il Vice Presidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui e la presidente Provinciale Acli Roberta Scoppa.
Tantissimi i cittadini che hanno fatto da cornice all’evento, soprattutto famiglie e bambini.
Il sindaco Luca Maria Giuseppetti ha sottolineato l’importanza di queste piccole ma vivaci realtà: “Credo nel territorio, nelle frazioni, nella nostra storia e tradizioni. Gli abitanti di Pievefavera sono stati sempre disponibili ed accoglienti. Il circolo Acli è sempre aperto, anche perché è una delle frazioni più abitate e fortunatamente meno toccata dal terremoto. Questa sede, rinnovata grazie ai fondi messi a disposizione del bando regionale permetterà ancora di più un’accoglienza turistica. Il mio grazie come sempre va a tutti i cittadini che rendono vivace la vita in queste piccole frazioni e alle forze dell’ordine, Carabinieri e Polizia Locale, che insieme alla Protezione Civile garantiscono la sicurezza”.
Un programma ricco di eventi per riportare un segnale di rinascita nei borghi maceratesi feriti dal terremoto e alle prese con la ricostruzione. Dal 17 al 25 luglio i luoghi più suggestivi dei comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Serrapetrona, saranno lo scenario di “Appennino Foto Festival-Luce della Rinascita”, giunto alla sua seconda edizione.
Dopo il successo del 2019, l’Associazione Photonica3 torna a proporre un festival unico nel panorama regionale e nazionale. AFF21, format itinerante, sarà ricco di eventi emozionanti con grandi interpreti del mondo fotografico-letterario-naturalistico. Professionisti di rilievo internazionale, grandi nomi legati al mondo della fotografia naturalistica e ambientale, personaggi noti al grande pubblico, hanno accolto l’invito degli organizzatori, quest’anno affiancati dalla collaborazione dell’Unione Montana dei Monti Azzurri e dal sostegno della Regione Marche che insieme ai cinque comuni che ospitano gli eventi daranno vita ad un Festival che non mancherà di appassionare residenti e turisti.
AFF2021 gode anche del patrocinio gratuito del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del sostegno di Banco Desio.
Conferenze, mostre e laboratori anche per i più piccoli, condurranno lo spettatore nello scenario unico e suggestivo dei Monti Sibillini e dei borghi dell’Appennino. Paesaggi armoniosi, l’ospitalità della gente che vive nei piccoli comuni e la genuinità dei sapori, sapranno catturare gli scatti e l’attenzione di appassionati alla fotografia e di tanti visitatori che molto spesso non conoscono la bellezza di queste terre, per mantenere alto l’interesse del pubblico verso luoghi che stanno affrontando una doppia rinascita dopo terremoti e pandemia, per manifestare insieme, la volontà di ripresa, di rinascita e ripartenza auspicata.
Si comincia sabato 17 luglio alle ore 18:30 nella piazza principale di Belforte del Chienti con il taglio del nastro della seconda edizione del Festival che sarà affidato ad una madrina d’eccezione come Licia Colò. Amata conduttrice televisiva, autrice televisiva, scrittrice e blogger italiana, la Colò è nota al grande pubblico come presentatrice di programmi di viaggi tra cui Alle falde del Kilimangiaro e per la sua attività di divulgazione scientifica.
È autrice di vari libri che raccontano della vita degli animali e delle sue esperienze in giro per il mondo. Alle 21,15 nella stessa location inaugurale, è in programma la Premiazione della XV Edizione del Concorso Internazionale di Fotografia Naturalistica Asferico, rivista quadrimestrale di fotografia naturalista edita dall’Afni, Associazione Fotografi Naturalisti Italiani. Sul palco, insieme alla giornalista Barbara Olmai, che condurrà anche quest’anno tutti gli eventi, Emanuele Biggi, naturalista, curatore di svariate mostre scientifiche e conduttore della trasmissione GEO su Rai3.
Domenica 18 luglio alle ore 10:00 a Belforte del Chienti ci sarà l’inaugurazione della mostra di Asferico, in cui l’Afni esporrà le 84 Foto finaliste del XV Concorso Internazionale di Fotografia.
Naturalistica Asferico 2021. Al taglio del nastro prenderà parte un ospite d’eccezione come Stefano Unterthiner, autore di nove libri fotografici, Stefano è stato il primo italiano nella storia della fotografia moderna a lavorare su incarico del National Geographic. Le sue immagini sono pubblicate ed esposte in tutto il mondo e regolarmente premiate al Wildlife Photographer of the Year.
Alle 21:15 ritroveremo Stefano Unterthiner in piazzetta a Belforte per presentare “Una vita selvaggia”, in cui porterà il pubblico a conoscere le sue avventure da fotografo naturalista in giro per il mondo. Lunedì 19 luglio alle ore 21:15 a Caldarola, il filosofo e performer teatrale Cesare Catà, presenta “Cercasi Silvia disperatamente”, spettacolo in cui propone un Giacomo Leopardi diverso da quello conosciuto sui libri di scuola, un ragazzo ribelle e geniale.
Giovedì 22 luglio sempre in serata, AFF prosegue il suo viaggio a Serrapetrona con “Paesaggi bestiali”, il libro con cui Marco Colombo, naturalista e fotografo, ci condurrà in un affascinante viaggio alla scoperta della biodiversità italiana. Venerdì 23 luglio alle 21:15, a Camporotondo di Fiastrone, i tre fotografi Bruno d’Amicis, Luciano Gaudenzio, Maurizio Biancarelli raccontano il loro entusiasmante viaggio attraverso le montagne italiane alla ricerca del sublime grazie a “Un paese mille paesaggi, l’Italia de l’altro versante”.
Sabato 24 luglio l’Afni propone una uscita Fotografica di Paesaggio alle Lame Rosse nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con i Soci della Sezione Marche. In serata a Cessapalombo, il fotografo professionista specializzato in tematiche ambientali e fotografia di paesaggio e montagna Fabiano Ventura e il giornalista Stefano Ardito, una delle voci più autorevoli in Italia in materia di montagna, alpinismo, di sviluppo turistico sostenibile e di conservazione della natura, propongono “Sulle tracce dei ghiacciai” Exploring the past for a sustainable future, un progetto fotografico-scientifico che coniuga comparazione fotografica e ricerca scientifica al fine di divulgare gli effetti dei cambiamenti climatici grazie all’osservazione delle variazioni delle masse glaciali negli ultimi 150 anni.
Domenica 25 luglio, ultima giornata del Festival, alle ore 17:00 al Giardino delle farfalle di Cessapalombo, sono previsti laboratori didattici per grandi e piccini insieme ai gestori Fabiana e Patrizio, per divertirsi e imparare il rispetto della natura e degli esseri che la popolano. In serata l’Appennino Foto Festival chiude con un incontro sicuramente di alto livello come tutti quelli inseriti in questa seconda edizione e che non mancherà di richiamare un folto pubblico.
Alle 21:15 a Belforte del Chienti il critico d’arte più popolare d’Italia, Vittorio Sgarbi, presenta “L’arte nella fotografia naturalistica”. Partendo dagli scatti di Photonica3, Sgarbi ci condurrà in un racconto pieno delle suggestioni di cui è maestro, volto a scoprire la presenza dell’arte nella fotografia naturalistica, per poi spaziare in altri affascinanti mondi. Scrivono gli organizzatori: “Con AFF2021 continuiamo a celebrare chi da sempre ci ha guidato, ispirando ogni nostro gesto, sguardo e scatto: la nostra terra, così bella e unica, capace, anche se ferita, di accendere stupore e curiosità.”
“Appennino Foto Festival-Luce della Rinascita” sarà un’occasione per promuovere la cultura e la natura dei borghi dell’Appennino, sarà un evento attrattivo e di rilievo per riportare un po’ di speranza, una luce di rinascita. Tutti gli eventi del Festival sono ad ingresso libero e rispetteranno le norme anti-covid vigenti.
Nella giornata del 207° Anniversario dalla Fondazione dell'Arma dei Carabinieri l'Amministrazione Comunale di Caldarola, guidata dal sindaco Luca Maria Giuseppetti, ha voluto consegnare un attestato di gratitudine al Luogotenente con carica speciale, Comandante della caserma dei Carabinieri di Caldarola, Patrizio Tosti per il gesto di grande coraggio e altruismo compiuto, in prima persona e supportato dai suoi uomini della locale stazione, il 25 aprile scorso.
In quella giornata di festa stava pattugliando il territorio per garantire la sicurezza, quando ha notato un incendio piuttosto esteso nella frazione di Valcimarra. Il suo intervento ha permesso di salvare la vita dell’87 enne che lo aveva precedentemente appiccato con il semplice intento di dar fuoco ai rami di potatura del suo uliveto. L’improvviso vento però non gli ha permesso di tenere a bada le fiamme e il forte fumo gli aveva fatto perdere i sensi. Nonostante il vasto incendio che si stava allargando su tutta la collina il Luogotenente Tosti non si è fatto pervadere dalla paura, ha letteralmente saltato le fiamme e trascinato a valle l’anziano agricoltore, rimanendo intossicato insieme all’altro carabiniere che era con lui. (Leggi qui per saperne di più)
Il sindaco di Caldarola, consegnando la pergamena, si è detto orgoglioso di avere uomini di tale calibro sul suo territorio, contento di poter contare su un presidio fisso dell'Arma dei Carabinieri. Una bella cerimonia che si è svolta, con il benestare del Generale dell'Arma dei Carabinieri Fabiano Salticchioli e alla presenza del Sottotenente Federico Pellegrini facente funzioni del Comandante della Compagnia Giacomo De Carlini.
Si è svolto ieri un importante incontro tra l'assessore della Regione Marche Guido Castelli e i rappresentanti dell’amministrazione Comunale di Caldarola.
Come affermato il Sindaco Luca Giuseppetti e il suo vice Giorgio Di Tomassi, Assessore alla Ricostruzione, hanno deciso di intensificare i lavori proprio per permettere una ricostruzione del centro storico di caldarola più organizzata e funzionale possibile.
Nel corso dell'incontro si è parlato della bretella che servirà ad attraversare il comune di Caldarola quando inizieranno i lavori di recupero del centro storico.
La bretella esterna al centro storico è diventata impellente dal terremoto del 2016 ma è un tratto stradale di cui si parla da circa cinquant'anni per la funzione indispensabile che da sempre ha come completamento della Pedemontana , un attraversamento utile non solo per il Comune di Caldarola per snellire il traffico all'interno del cuore storico del paese, ma funzionale anche per altri Comuni come Sarnano, Amandola e gran parte dell’entroterra ascolano.
L'Assessore Castelli nel corso dell'incontro di ieri ha affermato che ora, con la volontà del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e la disponibilità di risorse sufficienti, potrebbe concretizzarsi la conclusione di questo importante progetto.
Molto soddisfatto il Sindaco Luca Giuseppetti: “è un'opportunità per confrontarci con l'Assessore regionale Castelli al quale abbiamo sottoposto anche altre problematiche importanti che riguardano il ritorno alla normalità del nostro paese, come il Castello Pallotta, il Monastero con la torre del Cassero e molti sotto servizi del centro storico che addirittura risalgono a diverse centinaia di anni fa".
La ricostruzione sarà completa quando anche questi importanti temi verranno trattati e risolti.
L'Assessore alla ricostruzione del Comune di Caldarola, il Vice Sindaco Giorgio Di Tomassi detta i tempi: “entro il 15 giugno deve essere presentata la documentazione relativa alla costruzione di questa bretella, la presentazione dei progetti al CIS è imminente. Anche i Comuni limitrofi a Caldarola, contattati nelle scorse settimane, si sono detti soddisfatti ed entusiasti della progettazione, soprattutto per i possibili risvolti economici che questa bretella potrebbe avere.
In merito invece al Castello Pallotta l'ordinanza 116 ha dato un importante impulso alla risoluzione di alcuni problemi riscontrati in fase di progettazione e dovrebbe essere lo strumento definitivo per far partire il restauro del maniero cinquecentesco”.
L’Amministrazione comunale di Caldarola con soddisfazione comunica che, alla data odierna, nel territorio non si registrano casi di positività al Covid-19: per cui il Comune è finalmente tornato “Covid Free”.
"Questo risultato è stato possibile anche grazie a tutti coloro che hanno osservato scrupolosamente le misure per il contenimento dell’emergenza sanitaria in corso e cosi facendo, hanno permesso a Caldarola, anche nei momenti più difficili, di mantenere una condizione accettabile in punto di numero di contagi" sottolinea il sindaco Luca Maria Giuseppetti.
"Non si deve ignorare, tuttavia, che ancora oggi la Regione Marche è in zona gialla, edanche se alcuni divieti sono venuti meno e la campagna vaccinale procede spedita, è sempre opportuno adottare le cautele che tutti conosciamo per contenere la diffusione del virus Covid-19" ha concluso il primo cittadino.
Nella giornata di ieri l'amministrazione comunale ha incontrato il Sub Commissario Straordinario della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma centro Italia, Ing. Loffredo, che ha fatto visita a Caldarola con il suo staff.
L'importante occasione ha favorito un ampio e cordiale confronto, nel corso del quale sono state esaminate le questioni più impellenti da affrontare per superare gli ostacoli lungo il tortuoso percorso della ricostruzione nel paese.
Al Sub Commissario sono state illustrate le diverse proposte elaborate per il tracciato della bretella viaria di collegamento, evidenziando ancora una volta l'importanza strategica per la città di tale infrastruttura. In merito l'Ing. Loffredo ha ribadito il pieno supporto della struttura commissariale per ottenere le considerevoli risorse economiche necessarie all'attuazione dell'opera.
Si è poi affrontato il tema del Castello Pallotta, rilevando che la recente ordinanza commissariale n.116 dovrebbe finalmente permetterne il completo rifacimento, senza il notevole accollo economico che altrimenti sarebbe gravato sulla proprietà.
Altro aspetto di rilievo emerso nel corso dell'incontro è stato quello della torre del Cassero, anch'essa non di proprietà comunale, ma di indubbio rilievo storico, culturale ed identitario e per questo di grande attenzione da parte dell'amministrazione comunale, intenzionata ove possibile a rendersi soggetto attuatore per il suo ripristino e per la successiva pubblica fruibilità, nell'ottica di una completa riqualificazione del borgo, anche dal punto di vista turistico.
Al termine del confronto l'Ing. Loffredo si è recato con gli amministratori a visionare personalmente i luoghi di maggior interesse della città, restando colpito dalla loro alta valenza storica ed anche dalla loro bellezza, pur temporaneamente compromessa dalle condizioni post sisma.
Nei prossimi giorni il sub commissario ha assicurato che tornerà nuovamente a Caldarola per continuare il percorso di collaborazione con l'Amministrazione Comunale ed individuare insieme le migliori e più celeri soluzioni per proseguire il cammino avviato verso la riedificazione ed il rilancio della città.
L’Amministrazione comunale di Caldarola monitora costantemente lo stato delle pratiche relative all’edilizia privata.
"Alla data del 15 maggio 2021 sono state presentate n. 127 pratiche, delle quali n. 92 sono state definite, n. 21 devono essere integrate da parte dei tecnici direttamente all’U.S.R. n. 7 sono in corso d’istruttoria e n. 4 sono in attesa d’integrazione da parte dei tecnici designati presso l’Ufficio tecnico comunale".
"Il quadro che ne deriva è che, pur in condizioni difficili e straordinarie, gli uffici comunali hanno garantito per quanto di loro competenza il regolare andamento della ricostruzione; resta, tuttavia, ancora relativamente basso il numero dei progetti presentati, spiega l'Amministrazione comunale. Ciò si verifica, comprensibilmente per diverse situazioni gravate da complesse problematiche di tipo urbanistico, ma purtroppo anche in casi di proprietà non caratterizzate da ostacoli particolari (determinati anche dall’ubicazione), senza impedimenti alla redazione ed al deposito dei relativi progetti.
È necessario, pertanto, che tutti gli attori del progetto di ricostruzione (enti pubblici, soggetti privati e tecnici incaricati), facciano la loro parte e si adoperino per accelerare il percorso intrapreso, con nuovo slancio".
Per l’amministrazione comunale resta, infatti, una priorità quella di approntare tutti gli strumenti utili per favorire la ricostruzione fisica degli edifici e quella del tessuto sociale economico del paese, obiettivi che soltanto con la collaborazione totale di tutti i soggetti interessati sarà possibile raggiungere in tempi rapidi.
In occasione della Giornata Mondiale della fibromialgia, il 12 maggio, saranno tantissimi i monumenti che si coloreranno di viola per dare luce alla sindrome fibromialgica e ai suoi malati.
Anche il Comune di Caldarola aderisce all’iniziativa colorando di viola la facciata del nuovo Municipio e invitando i cittadini, nei prossimi giorni, a firmare la petizione popolare per l’inserimento della Fibromiagia nei LEA.
L’inziativa ha lo scopo di accendere una luce per far brillare la speranza e l’informazione sulla malattia invisibile: la Sindrome Fibromialgica infatti è invisibile all’occhio ma fortemente invalidante, è una sindrome dolorosa cronica, la causa non è stata ancora chiarita, recenti studi hanno dimostrato una sensibilizzazione centrale caratterizzata da una disfunzione dei circuiti neurologici.
La pluralità di sintomi evidenziati nella patologia riguarda principalmente il dolore muscolo scheletrico diffuso, seguito da affaticamento, rigidità, parestesie e bruciori. I malati non hanno diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale non essendo inserita la fibromialgia nei livelli essenziali di assistenza (LEA).
"Facciamo luce sulla Fibromialgia” è una iniziativa organizzata dall’associazione CFU-Italia odv (Comitato Fibromialgici Uniti Italia) chiedendo la collaborazione ai sindaci di moltissimi Comuni italiani.
Questa iniziativa ha un grande valore simbolico: illuminare la strada della ricerca verso la guarigione. La solidarietà si propaga attraverso lo splendore per sottolineare la necessità di far luce sulla Fibromialgia e tutto quello che ruota intorno ad una patologia che genera sconforto e isolamento in coloro che ne soffrono.
Domani, sabato 8 maggio, si celebra la Giornata Mondiale della Croce Rossa, per questo motivo il Sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti, ha ospitato con vero piacere, presso la sede del Comune, una delegazione del Comitato di Tolentino capitanata dalla Presidente Monica Scalzini.
A sottolineare l’importanza di tale ricorrenza la facciata del Comune, da ieri sera e per tutta la prossima settimana, si tingerà di rosso e sarà esposta la loro bandiera.
Questa associazione, composta per lo più da volontari, da sempre è al fianco dei cittadini a supporto dei più bisognosi. I tantissimi volontari e gli strutturati del comitato di Tolentino in particolar modo, non hanno mai fatto mancare il sostegno alla popolazione caldarolese soprattutto all’indomani del terremoto e durante il periodo del lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19.
La celebrazione della giornata mondiale della croce rossa vuol sottolineare l’importanza del lavoro che quotidianamente queste donne e uomini svolgono in tutto il mondo.
“Colorando di rosso l’ingresso del Comune ed esponendo la loro bandiera vogliamo omaggiare tutti i volontari della Croce Rossa per il servizio che forniscono al territorio.” ha dichiarato il sindaco Giuseppetti “nei momenti più tragici della nostra comunità sono sempre stati in prima linea stabilendo un rapporto stretto con la cittadinanza. Per questo motivo ci tengo a ringraziarli anche con questo piccolo gesto che omaggia tutto il volontariato”.
Prosegue per la sua strada il Sindaco di Caldarola Luca Maria Giuseppetti. La proposta di creare Isole Covid free nei piccoli e piccolissimi Comuni terremotati finirà anche sui tavoli del Commissario Straordinario all’Emergenza Covid-19 Figliuolo, del Commissario Straordinario per la Ricostruzione Legnini oltre che dell’Assessore alla Sanità della Regione Marche Saltamartini al quale era già stato sottoposto a voce durante un recente incontro.
L’intenzione del Sindaco Giuseppetti è rivolta a restituire un pò di tranquillità ad una popolazione già provata dai gravi disagi che il terremoto del 2016 ha comportato, aggravati da una pandemia mondiale, e contemporaneamente agevolare la ricostruzione, e volendo anche il turismo, garantendo una totale copertura con i vaccini a tutta la popolazione dei numerosissimi paesini dell’entroterra, non solo maceratese, ma di tutte quelle località che sono popolate in modo particolare da anziani che vanno tutelati in tutti i modi possibili.
Basterebbero poche centinaia di dosi, inoculate dai propri medici di famiglia, per creare delle aree libere dal Covid, dove ci si possa spostare, vivere e lavorare in piena tranquillità.
“Credo molto in questa proposta che potrebbe essere una sorta di apripista per tantissimi altri comuni anche fuori Regione. Noi in modo particolare stiamo vedendo i nostri piccoli paesi rianimarsi grazie alla ricostruzione delle case, ma spesso le ditte provengono da fuori comune o addirittura da altre Regioni. Sapere che in un paese come Caldarola tutti gli abitanti sono vaccinati fa vivere meglio i residenti, che si conoscono tutti, e i lavoratori esterni che sanno di trovarsi in un ambiente sano” conclude il primo cittadino di Caldarola Luca Maria Giuseppetti.
"Un gesto ripetuto più volte negli anni, ma affrontato con leggerezza senza valutare gli imprevisti, rischiava di trasformarsi in tragedia se non fosse stato per il tempestivo e provvidenziale intervento del comandante della Stazione dei Carabinieri di Caldarola Patrizio Tosti".
A sottolinearlo è il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti dopo il rogo sviluppatosi sulla collina di Valcimarra (leggi qui). La fase di spegnimento si è conclusa solo questa mattina per diversi focolai che si sono riattivati durante la notte e per i quali sono dovuti intervenire nuovamente i Canadair. La zona resta comunque sotto controllo in attesa delle preannunciate piogge delle prossime ore.
"Il Maresciallo Maggiore, impegnato insieme ai colleghi in un ordinario servizio di controllo del territorio, dopo aver preso parte alle cerimonie legate alle celebrazioni del 25 Aprile, ha notato una insolita colonna di fumo provenire dalla collina sopra la frazione di Valcimarra di Caldarola - racconta il sindaco riguardo i fatti di ieri -. Un fumo diverso da quello che normalmente in questo periodo si può notare nelle campagne e causato dai coltivatori che danno fuoco alle sterpaglie. Era sicuramente più esteso e apparentemente senza controllo. E così era in effetti. Un anziano del posto aveva dato fuoco ai rami delle piante che aveva potato, senza rendersi conto che l’improvviso incremento del vento, seppur non forte, non gli permetteva più di domarlo. Si è trovato improvvisamente circondato dal fumo e dalle fiamme. Ne sarebbe stato sicuramente sopraffatto se non fosse stato per il Maresciallo Maggiore Tosti, rimasto a sua volta intossicato".
"La prontezza dell’intervento ha evitato il peggio, Tosti e i suoi colleghi sono riusciti, non senza difficoltà, a mettere in sicurezza l’anziano fino all’arrivo del 118 - aggiunge il primo cittadino -. Anche le fiamme sono state domate solo con l’intervento di diverse autobotti del comando della provincia di Macerata dei vigili del fuoco ma nonostante l’eccellente lavoro e la professionalità impegnata sul rogo è stato necessario, vista la posizione impervia, l’intervento del Canadair da Roma.
"Fondamentale la collaborazione della Protezione Civile locale, in aiuto della quale sono prontamente intervenuti anche i colleghi di Belforte e Camerino, questi ultimi rimasti insieme ai volontari di Caldarola a presidio del territorio durante la notte. Sul posto anche i Carabinieri Forestali" puntualizza Giuseppetti.
In prima linea è stato anche lo stesso sindaco di Caldarola, che ci tiene a ringraziare personalmente il Comandante della locale stazione dei Carabinieri e i suoi collaboratori, I Vigili del Fuoco intervenuti da tutta la provincia, i Carabinieri forestali e la Protezione Civile, i sanitari e i responsabili del servizio Canadair: "Una domenica molto impegnativa che ha tenuto in tensione non solo il primo cittadino di Caldarola ma anche diversi residenti della frazione".
Vasto incendio in un’area boschiva in località Valcimarra nel territorio comunale di Caldarola.
I Vigili del fuoco stanno intervenendo, dalle ore 12 circa, per un incendio di bosco e sottobosco sviluppatosi in una zona impervia. Sul posto attualmente squadre da Camerino, Tolentino, Macerata e il Dos (Direttore delle Operazioni di Spegnimento).
In arrivo anche un mezzo aereo per coadiuvare le squadre al lavoro.
Sul posto anche i carabinieri che hanno tratto in salvo una anziano che si trovava vicino al fronte di fuoco. Nell'operazione di recupero sono rimasti intossicati due militari dell'Arma, prontamente soccorsi dai sanitari del118.
- AGGIORNAMENTO ore 15:45 -
Intorno alle ore 12 della mattinata odierna una pattuglia dei Carabinieri di Caldarola, durante un’operazione di controllo e monitoraggio del territorio, hanno notato una densa colonna di fumo proveniente dalla collina in località Valcimarra, ricca di vegetazione spontanea ed uliveti.
I militari si sono avvicinati alla sorgente del fumo e vedendo che una vasta zona boschiva era già avviluppata dalle fiamme hanno prontamente avvertito i Vigili del Fuoco. I due Carabinieri in servizio dopo essersi accorti della sagoma di una persona in mezzo alle fiamme, si sono subito lanciati per salvare l'uomo che era riverso a terra privo di sensi.
Dopo aver superato una cortina di fuoco e fumo, i militari dell'Arma sono risuciti a recuperare l'anziano e trasportarlo in una zona sicura verso valle. L'uomo è stato trasferito all'ospedale di Tolentino, così come i due Carabinieri, per via della forte intossicazione da fumo e non risultata in pericolo di vita.
Il rogo è scaturito per via delle fiamme appiccate dal proprietario dell'uliveto a delle sterpaglie che, a causa del vento, si sono poi propagate su gran parte della collina. Sul posto sono intervenuti, oltre al personale sanitario del 118, anche le squadre dei Vigili del Fuoco delle stazioni di Tolentino, Macerata e Civitanova Marche, oltre al canadair che si stanno tutt'ora occupando delle operazioni di spegnimento.
Da evidenziare l'eroica azione dei Carabinieri di Caldarola che dopo aver visto l'anziano privo di sensi e circondato da delle linee di fuoco si sono subito attivati per portarlo in salvo scongiurando quindi delle conseguenze ben peggiori.
Isole Covid free anche nei piccoli, piccolissimi Comuni. É la proposta del Sindaco farmacista di Caldarola Luca Maria Giuseppetti rivolta alla sanità nazionale e alla Giunta della Regione Marche.
Il Sindaco Giuseppetti fa notare che nei piccoli Comuni come quello che lui amministra, tolti gli anziani che si sono già quasi tutti vaccinati insieme ad altre categorie che ne avevano diritto, basterebbero veramente poche centinaia di dosi, inoculate dai propri medici di famiglia, per creare delle vere e proprie aree libere dal Covid, dove ci si possa spostare, vivere e lavorare in piena tranquillità, tutelando ancora di più le persone a rischio ed evitando di affollare gli ospedali.
“In un’ottica nazionale è quasi automatico pensare alle grandi città, ma noi che viviamo e amministriamo piccole realtà di 500/1000/2000 abitanti troviamo quasi scontata una soluzione semplice come quella di una copertura totale di vaccini per tutti i residenti senza scaglioni di età. E considerando che le aree montane sono formate per lo più da queste piccolissime realtà, si andrebbero di conseguenza a creare delle vere macroaree libere dal virus.
Confrontandomi con i medici di famiglia ho appurato che alcune volte non possono eseguire i vaccini a domicilio o nei loro ambulatori perché non utilizzerebbero tutte le dosi della fiala, rischiando di mandarne sprecate alcune. Vaccinando indistintamente tutti si avrebbe in poco tempo una vera e propria bolla “virus free”.
Altro aspetto da non trascurare è che nei piccoli Comuni ci si conosce tutti, sappiamo chi è in quarantena cautelativa o positivo, è capitato di ricevere chiamate allarmate da parte di cittadini preoccupati di aver visto circolare per il paese qualcuno di questi che, nel frattempo però, aveva concluso il periodo di isolamento e poteva ricominciare a muoversi. Una situazione che aumenta il senso di insicurezza e di ansia.
Creando queste mini isole si tranquillizza una popolazione già fortemente provata da 5 anni post sisma e da oltre un anno di pandemia. Se è vero che arriveranno in breve moltissime dosi di vaccino, entro metà maggio 54 milioni, propongo formalmente alla Regione Marche, come già fatto nel corso della videoconferenza di oggi con gli altri sindaci dell’Area Vasta3, e in modo particolare all’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, di farsi garante e promotore di una vaccinazione a tappeto soprattutto nei piccoli Comuni, rendendo la nostra Regione ente capofila. Sarebbe un ottimo risultato e una grande opportunità” conclude il Sindaco Giuseppetti.
Doppia violazione del regime di quarantena in due: 50enne sanzionato da Carabinieri e Municipale.
Gli agenti di Polizia Locale dell’Unione Montana dei Monti Azzurri che coprono un territorio montano di circa 20 Comuni dell’entroterra Maceratese e Fermano, oltre ai normali controlli previsti dalla quotidianità, in queste ultime settimane si sono occupati anche di verificare il rispetto delle prescrizioni di legge in caso di positività o quarantena, ma soprattutto di assicurare un’adeguata assistenza ai cittadini che sono costretti a casa e, in caso, metterli in contatto con la locale Protezione Civile.
Proprio durante un servizio di controllo gli agenti della Polizia Locale che presidiano il distretto Caldarola- Belforte-Bolognola, coordinati dall’Ispettore Capo Andrea Cardinali, hanno verificato che un 50enne libero professionista, lo stesso che il giorno dopo è stato fermato e sanzionato dai Carabinieri di Caldarola (leggi l'articolo) , non era presente presso la sua abitazione all’interno della quale risultava un positivo.
Quindi l’uomo, che ai Carabinieri aveva dichiarato di essere stato nel suo ufficio a poche centinaia di metri da casa, era stato già trovato fuori dal suo domicilio il giorno precedente anche dalla Polizia Locale.
In meno di due giorni quindi il libero professionista si è visto notificare due sanzioni per mancata osservazione delle restrizioni del caso.