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Vertice sulla sanità maceratese: il sindaco di Caldarola chiede chiarimenti sulla guardia medica

Vertice sulla sanità maceratese: il sindaco di Caldarola chiede chiarimenti sulla guardia medica

Alla presenza dei vertici regionali, dei sindacati, dei responsabili della sanità maceratese e dei sindaci del territorio, ieri si è svolto un intenso confronto per ascoltare le esigenze della popolazione locale in tema di piano socio sanitario.

Oltre al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, erano presenti l’Assessore competente per materia Filippo Saltamartini, l’Assessore Stefano Aguzzi, la Presidente della Commissione Sanità Elena Leonardi e la direttrice dell’Area Vasta 3 Daniela Corsi.

"La sanità è sempre un tema centrale per la Regione Marche e ancora di più le carenze che la pandemia ha messo in evidenza - ha affermato il governatore Francesco Acquaroli -. Questo incontro serve per promuovere il confronto con il territorio e costruire un sistema che regga le sfide del futuro".

Tra i sindaci presenti anche il primo cittadino di Caldarola Luca Maria Giuseppetti, che ha sottolineato l'attuale battaglia per la guardia medica e messo in evidenza tutte le carenze del territorio.

Come noto nei giorni scorsi i sindaci dei 5 comuni, quindi Caldarola, Belforte del Chienti, Serrapetrona, Camporotondo e Cessapalombo, hanno denunciato la volontà dell’Area Vasta di chiudere la guardia medica, unico presidio notturno a sostegno della popolazione di questi 5 comuni.

"Una decisione presa senza nessun confronto e senza neanche preavvisare gli amministratori di un territorio che a fatica cerca di mantenere un equilibrio precario, messo in discussione dal terremoto prima e dalla pandemia dopo - ha sottolineato Giuseppetti -. Non è possibile prendere decisioni sulla pelle dei cittadini solo per mere convenienze statistiche o economiche".

La Dott.ssa Corsi ha fatto sapere che la guardia medica resterà aperta fino al 30 giugno 2022, sempre con lo stesso orario, ma nel mese di luglio ci saranno 3 giorni (2, 10 e 19) in cui resterà chiusa e verrà spostata a Tolentino. 

Il sindaco di Caldarola si è espresso anche in merito alla casa di riposo, appoggiando la volontà del primo cittadino di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, di crearne una nuova che possa accogliere anche la popolazione dei paesi limitrofi.

"È evidente che una struttura ricettiva per anziani diventa sempre più pressante per una popolazione sempre più anziana, così come è evidente che i familiari, per motivi di lavoro e di mezzi impropri al sostegno delle esigenze di un soggetto fragile, sono sempre più allo stremo" ha affermato il sindaco di Caldarola.

Al centro del dibattito anche l'ospedale unico provinciale, un progetto ambizioso che deve rappresentare un punto di riferimento per la sanità maceratese ma che non deve escludere i piccoli presidi ospedalieri presenti sul territorio, fondamentali per rispondere alle esigenze quotidiane della popolazione: "L'ospedale unico infatti deve rappresentare una sorta di élite, i reparti, altamente specializzati, dovranno affrontare e curare le patologie che richiedano un livello superiore di assistenza, ma i piccoli ospedali di rete devono restare aperti e funzionali come lo erano alcuni anni fa" ha puntualizzato Giuseppetti. 

Nel suo discorso il sindaco di Caldarola ha esortato la Regione Marche a rivedere i tagli fatti dalle precedenti amministrazioni regionali, in modo particolare agli ospedali di San Severino, Tolentino e Camerino: "Alcune chiusure sono state effettuate subito dopo il terremoto ma la recente pandemia ha messo in evidenza tutte le carenze presenti sul territorio. C'è uno stringente bisogno di personale e di reparti riaperti, un esempio su tutti l'Ostetricia, prima presente sia a Tolentino che San Severino e Camerino, ora solo a Macerata e Civitanova. È cosa nota che le partorienti dei paesi dell’entroterra, confinanti con l’Umbria, preferiscano partorire a Foligno o Perugia, anziché nelle Marche. Un disservizio oneroso per le casse della nostra regione e sicuramente non gratificante per il territorio".

Infine l’appello del Sindaco è rivolto ai propri concittadini e corregionali, un appello alla responsabilità: "Solo osservando comportamenti prudenti si potrà restare nella zona bianca raggiunta con molti sacrifici e difficoltà. Movida sì, ma con consapevolezza e senso civico".

 

 

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