Sabato sera, il ristorante "Le Grazie" di Appignano ha ospitato un incontro fra la lista “Tutti insieme” del candidato sindaco Luca Buldorini e le società sportive U.S. Appignanese e Appignano Volley. L'evento ha visto la partecipazione dei presidenti delle due società sportive, Claudio Camilletti e Gianni Zamponi, dei candidati della lista "Tutti Insieme" e di numerosi cittadini. La serata ha avuto anche una ospite d'eccezione: Kristel Talamonti, giornalista sportiva originaria di Porto San Giorgio e conduttrice televisiva per Sportitalia.
L'incontro è stato un'occasione per discutere vari temi, con un focus particolare sul futuro di Appignano e il ruolo centrale che lo sport può avere nello sviluppo della comunità.
Il candidato sindaco Luca Buldorini ha espresso con passione la sua visione per il futuro della città: “Crediamo fortemente nel futuro dei nostri giovani all’interno di una realtà sana come quella dello sport. Abbiamo la fortuna e l’onore di avere qui ad Appignano dei validi dirigenti, delle persone, ancor prima cittadini appignanesi, che da anni si spendono personalmente per creare futuro e creare un ambiente sicuro per i nostri giovani. Come amministrazione ci candidiamo per poter continuare a garantire questo percorso e continuare a supportare queste realtà come punto di riferimento per un futuro speranzoso e ricco di certezze per i nostri figli, la cosa più importante che abbiamo”.
Il vicepresidente provinciale Buldorini ha inoltre motivato la sua decisione di ricandidarsi, sottolineando il desiderio di mettere a disposizione del paese l'esperienza acquisita negli anni: “La scelta di ricandidarmi è dettata proprio dalla volontà di mettere a disposizione del mio paese il bagaglio esperienziale che in questi anni ho potuto acquisire grazie all’integrazione nella filiera governativa che parte da Roma, passa per la regione, per la provincia e un domani spero di poter collegare la nostra comunità a questa strategica e fondamentale realtà per il prossimo futuro. Appignano non ha nulla da invidiare agli altri centri e, se ben amministrata, ha tutte le carte in regola per poter essere protagonista di questo bellissimo territorio”.
La serata si è conclusa con un rinnovato senso di comunità e speranza, con l’augurio che Appignano possa continuare a crescere e prosperare, sostenuta da una solida amministrazione e da una forte rete di supporto sportivo e sociale.
In un angolo remoto della zona industriale di Appignano, dove il silenzio è rotto solamente dai rumori del lavoro nelle fabbriche, sorge una casetta che, a giudicare dallo stile, sembrerebbe essere frutto di un’attenta contaminazione stilistica tra il fiabesco alla Cappuccetto Rosso e un valevole capanno degli attrezzi BricoFer, con tanto di giardinetto recintato. Non solo, quest’ultima è circondata da una serie di dependance a forma di cuccia.
Si sta parlando del sedicente gattile che l’attuale Amministrazione uscente ha fatto costruire, spendendo decine di migliaia di euro. Un luogo peculiare dal momento che non ha mai sentito il miagolio di un gatto, se non quello di sparuti felini randagi che,casualmente, giungono in quei pressi. A tal riguardo, capita di vedere questi quadrupedi dal passo felpato che,con sguardo perplesso, da fuori, fissano la bizzarra struttura, subendo un contraccolpo di interdizione e disorientamento per una dimensione che sembra essere parallela, a tratti surreale.
Appurato che in base alla prospettiva può cambiare il punto di vista, questa speciale villetta residenziale per felini ipotetici potrebbe d’improvviso essere contemplata come un'opera d'arte moderna: “L'Attesa", dove l'unico ospite fisso è il vuoto. Una coerenza tematica però c’è: dal vuoto allo “svuotamento” parziale delle casse comunali.
Mentre il gattile attende invano i suoi inquilini, gli impianti sportivi languono nell'abbandono, testimoni silenziosi di anni di incuria. E così, mentre i gatti di Appignano godono della libertà delle campagne, l'Amministrazione Calamita si trova a dover rispondere a un interrogativo dei cittadini appignanesi: quale illuminata sapienza finanziaria l’avrebbe guidata per generare questa sorta di ‘Commedia degli Errori’?
L’ironia e l’assurdità della situazione è tagliente come le unghie di un gatto: migliaia di euro spesi per un gattile fantasma, mentre le vere necessità della comunità sembrano venire in secondo piano.
Da questa fiaba del reale un insegnamento si può trarre: costruire un gattile non basta a far venire i gatti così come tirare su dei lenzuoli per le inaugurazioni non è sufficiente a rendere un Comune tale. In queste occasioni, a volte, capita che gli applausi, i discorsi sembrano coincidere, paradossalmente, con quelli di una commemorazione: un momento unico che inizia e finisce lì e tutto torna come prima.
Le strutture sono espressione consequenziale di una politica strutturale altrimenti rimangono costruzioni sul nulla.
"Non è posto in discussione l’impiego del contributo di 3 milioni di euro per la realizzazione di una Rsa ad Appignano". Lo assicura l'assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini. Nella casa di riposo di Appignano, gestita dall'Inrca, sono attualmente assistiti sette ospiti, nessuno dei quali, a seguito di valutazione multidimensionale, "è risultato essere in possesso dei requisiti per essere ospitato in una casa di riposo, in considerazione del grado di non autosufficienza registrato", sottolinea Saltamartini.
"Per tale ragione l'Inrca, dopo aver incontrato la Fondazione Falconi e il comune di Appignano, ha espresso la necessità per il servizio sanitario regionale che la struttura torni a garantire i servizi propri dell'ente che si configura come istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, ossia quelli riabilitativi, vista la carenza di posti letto nelle strutture riabilitative", prosegue l'assessore.
"Da evidenziare, inoltre, che i suddetti pazienti hanno bisogni sanitari che proprio per il grado di non autosufficienza riscontrato non possono essere garantiti all'interno della struttura dove sono attualmente collocati - puntualizza ancora Saltamartini -. Pertanto la necessità di procedere ad una collocazione in strutture più idonee alla loro condizione di salute, rientra proprio nella necessità di garantire a queste persone l'assistenza di cui hanno bisogno".
"La necessità di restituire una struttura riabilitativa al territorio di Appignano scaturisce dalla necessità di sopperire ad una carenza che si è venuta a creare nel 2010, quando venne tolto il servizio, che oggi l'assessorato regionale alla sanità è nelle condizioni di restituire a questo territorio e ai suoi cittadini", ribadisce Saltamartini.
Appignano tra le 57 città dell’AICC, associazione Italiana città della Ceramica, è pronta ad accogliere visitatori e turisti il 19 maggio per una domenica dedicata interamente all’arte ceramica nell’ambito della decima edizione della grande festa nazionale, che coinvolge le città di antica tradizione, “Buongiorno Ceramica!”
La giornata si aprirà alle ore 10,30 con un convegno nella biblioteca comunale dove interverranno le principali artiste ceramiste tra cui Silvana Paris di App Creativa, Chiara Marchegiani de Le im(perfette), Laura Scopa di Forme Attuali, Marica Sabbatini dell’Atelier della terra e il grafico Federico Giustozzi. Un appuntamento sul tema dell’arte ceramica di Appignano che verrà allietato dalle note musicali e dalle storie del folklore locale a cura di Tommaso Gagliardini.
Per l’occasione, tre nuove installazioni artistiche verranno diffuse nell’arredo urbano del suggestivo Borgo medioevale, rendendolo sempre più bello e attraente, un vero e proprio museo d’arte ceramica a cielo aperto.
Nel centro storico verrà installata l’opera denominata Sibille, realizzata dalle ceramiste artiste de “Le Im(perfette” e dell’associazione “AppCreativa, che racconta il territorio all'ombra dei monti Sibillini, in bilico tra fantasia, ricostruzione storica, tradizione e leggenda.
Le Streghe e le Sibille sono donne sagge e serene che assumono il simbolo di una cultura matriarcale delle origini del territorio con idee di pace, civiltà e convivenza. L’opera è composta di un pannello in ceramica, a bassorilievo con argilla galestro rosa, un tema liberamente tratto da "Il libro delle Streghe" di Joyce Lussu.
Nei bagni pubblici ubicati nelle mura antiche di Appignano verrà installata l’opera I Vergari una nuova segnaletica artistica realizzata dalle artiste ceramiste della ditta Forme Attuali e della ditta L’Atelier della terra. L’installazione nasce da una ricerca sulle tradizioni contadine dell'area del maceratese di fine '800/inizio '900 e riscopre la cultura delle figure del fattore e della vergara, definita come "la donna manager di cento anni fa", da Cesare Angeletti in Storia della civiltà contadina nelle Marche.
Da questa analisi, ha trovato spazio l'idea di utilizzare il genere ed i tratti distintivi di queste due icone della tradizione marchigiana, come dei simboli per una segnaletica artistica ed è stata progettata una composizione figurativa che si rifà al linguaggio visivo dei birocci (tipici carri agricoli) e dei gioghi (elementi in legno che venivano poggiati sulle "spalle" degli animali), solitamente decorati con un preciso e ricorrente stile grafico.
Il terzo percorso artistico che verrà aperto è il Colorful Garden 2 nel “Giardino dei Tigli”, è la prosecuzione di un progetto di urban design iniziato lo scorso anno che prevede il completamento dell’installazione di piastrelle artistiche con la tecnica del mosaico, create dai ceramisti dello Studio Design Taruschio e della Ditta L’Atelier della Terra, nelle sedute presenti nel giardino comunale.
Durante la giornata sarà possibile visitare le numerose botteghe d’arte dei maestri vasai impegnati al tornio e nella decorazione, ci saranno laboratori per la lavorazione dell’argilla e saranno aperti anche il CeramicStore - Eccellenze Appignanesi, lo showroom di recente inaugurazione che offre ai turisti la possibilità di trovare in un’unica location i prodotti tipici e tradizionali di Appignano, il Museo della Tela e naturalmente il MArC, Museo dell'arte ceramica appignanese, il nuovo e affascinante percorso museale che immerge i visitatori in un viaggio nel mondo della ceramica del Borgo che prende avvio con una sezione archeologica fino alla narrazione della storia della produzione ceramica millenaria che giunge fino ai nostri giorni.
Pubblico delle grandi occasioni al "Comunale" di Appignano per la partita che vale una stagione e la categoria. Una splendida cornice per un derby sentito tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto.
L’Appignanese si presenta al playout senza Fagiani (infortunato) ed Edoardo Gagliardini (squalificato). Buone notizie per Cantatore che recupera Pistelli in attacco. Nell’Aurora, Ghannaoui si deve arrendere a causa di un fastidio muscolare. Al suo posto c’è Fratini che prende le redini del centrocampo.
Dopo un solo giro di lancette il primo squillo è dell’Aurora: Andreucci si incunea nell’area locale ma il suo tiro viene bloccato da un attento Pettinari. L’Appignanese inizia a guadagnare metri verso la porta di Frascarelli e sfiora il vantaggio al minuto 8’. Nicola Gagliardini calibra perfettamente un cross insidioso e chiama in causa l’estremo difensore ospite.
L’Aurora ha una ghiotta occasione con Pucci al 12’ ma la sfera viene allontanata dalla retroguardia dell’Appignanese. Il primo tempo viene giocato con grande intensità ed agonismo da entrambe le compagini. Nel finale i locali ci provano due volte con Medei ma le sue conclusioni potenti non riescono a centrare il bersaglio.
La ripresa si apre nel segno dell’Aurora Treia che inizia a presidiare con costanza l’area occupata da Pettinari. Al 47’ ci prova Andreucci di testa e successivamente Cervigni con un tiro dalla distanza.
I padroni di casa crescono ed iniziano a creare occasioni pericolose: Al 55’ Raponi colpisce bene di testa ma Frascarelli para, ci prova anche Pistelli che va altissimo senza però riuscire ad indirizzare il pallone verso la porta.
Nel finale, Nicola Gagliardini prova una delle sue magie ma Frascarelli si esalta e mantiene il punteggio in equilibrio. Il triplice fischio arriva dopo 4’ minuti di recupero, il risultato di 0-0 condanna le due squadre a disputare i tempi supplementari.
La gara si sblocca nel primo tempo supplementare: al 92’, Rapagnani fornisce un assist perfetto per Pistelli che insacca e manda al settimo cielo i mobilieri. L’Aurora prova a reagire con un dinamico Andreucci ma il suo colpo di testa viene ancora bloccato da Pettinari.
Nell’ultimo quarto d’ora di gara, gli ospiti si riversano in avanti alla disperata ricerca di un goal che potrebbe ridare nuova linfa. L’Appignanese si difende e sfiora il raddoppio in contropiede con Pierantonelli. I biancorossi ormai stremati attaccano con poca lucidità e chiudono in inferiorità numerica per l’espulsione di Filacaro.
Al 122’, il Signor El Mouhsini dichiara la fine delle ostilità e fa partire i festeggiamenti del pubblico di fede biancoazzurra. L’Appignanese centra la salvezza dopo una seconda parte di stagione molto ben interpretata.
Dall’altro lato l’Aurora, che aveva un solo risultato su tre a disposizione, perde e sprofonda in Prima Categoria dopo tredici anni. L’ultima retrocessione sul campo è datata 1999, ben venticinque anni fa.
Un epilogo drammatico per i biancorossi che chiudono in lacrime una stagione travagliata sin dall’inizio. Nonostante la sconfitta, i ragazzi di mister Moretti sono usciti tra gli applausi dei tantissimi sostenitori dell’Aurora accorsi per l’ultima battaglia del campionato.
Il tabellino
APPIGNANESE: Pettinari, Picchio, Gesuelli (103’ Pierantonelli) , Tarquini, Galassi (91’ Giampaoli), Argalia, Carboni (73’ Zitti), Gagliardini N (108’ Lasku), Pistelli, Medei (79’ Rapagnani), Raponi. A disposizione: Monteverde, Ceresani, Stura, Buldorini. Allenatore: Cantatore Francesco.
AURORA TREIA: Frascarelli E, Armellini (73’ Marchetti), Acciarresi (90’ Filacaro), Petruzzelli, Cervigni, Palazzetti, Massini, Fratini (90’ Capponi), Ferreyra (86’ Cela), Pucci, Andreucci. A disposizione: Cartechini, Marchetti, Calabrese, Vicomandi, Capradossi, Cardinali. Allenatore: Moretti Marco.
MARCATORI: PISTELLI 92’ (Primo tempo supplementare).
ARBITRO: El Houssine El Mouhsini – Sezione di Pesaro.
ASSISTENTI: Marco Serenellini – Sezione di Ancona; Serafino Marchei – Sezione di Ascoli Piceno.
NOTE: ammonizioni per Medei, Tarquini, Gesuelli, Rapagnani, Petruzzelli, Palazzetti, Cantatore (dalla panchina), Moretti (dalla panchina), espulsi Buldorini e Filacaro, recuperi 4’-4’-1’-2’, presenti oltre 600 spettatori.
(Articolo a firma di Cristiano Lambertucci)
Nella cornice del Teatro Giuseppe Gasparrini, ieri,venerdì 11 maggio, alle ore 21, si è tenuta la presentazione della lista "Tutti Insieme" del candidato sindaco di Appignano, Luca Buldorini. L'evento ha catalizzato l'attenzione di una platea eterogenea, composta da cittadini di ogni fascia d'età, desiderosi di scoprire le promesse e i progetti di questa nuova proposta politica. Tra i presenti, a supportare la lista, l’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e la consigliera regionale della Lega, candidata alle europee, Anna Menghi.
A condurre con maestria e carisma, è stato il rinomato giornalista e conduttore televisivo Paolo Notari, il quale, oltre al suo ruolo professionale, ha espresso il suo legame di stima e affetto nei confronti del candidato.
Il dialogo aperto e coinvolgente tra Notari e Buldorini ha permesso al candidato sindaco di condividere e spiegare le motivazioni più intime della sua candidatura. A tal riguardo, è stata menzionata la toccante testimonianza della "lettera della signora Maria", che ha commosso profondamente l'uditorio, evidenziando il diritto degli anziani di vivere i loro ultimi anni con dignità e conforto, circondati dall'affetto dei propri cari nelle proprie case e non isolati in un Istituto.
Da qui, il candidato sindaco ha illustrato il programma della lista partendo proprio da uno dei cavalli di battaglia: “Il villaggio della Salute Inrca”
Quest'iniziativa mira a valorizzare il ruolo degli anziani all'interno della comunità, riconoscendo la loro importanza come risorsa preziosa e irrinunciabile, soprattutto in un contesto demografico come quello di Appignano, caratterizzato da una significativa presenza di anziani. Particolare enfasi è stata posta sulla riabilitazione, considerata non solo un servizio sanitario essenziale ma anche un'opportunità economica per il comune:
“In particolare, il riportare la Riabilitazione ad Appignano -ha sottolineato il candidato sindaco- è un’occasione importantissima per Appignano, non solo da un punto di vista sanitario ma anche economico: chi viene per fare riabilitazione è accompagnato da qualcuno che deve sostare per il tempo necessario. Per impiegare al meglio questo tempo l’accompagnatore usufruirà di tutti i servizi messi a disposizione dalle molteplici e preziosissime attività commerciali presenti”.
Sempre sulla scia della tematica ‘salute’, un altro punto è stato quello della bonifica dell’amianto nei capannoni. Buldorini ha intessuto un elogio di tutti quei titolari dei capannoni industriali che hanno dimostrato un senso civico esemplare; con sacrifici notevoli, hanno bonificato gli spazi lavorativi dall’amianto, un noto cancerogeno, senza attendere aiuti o interventi da parte dell’Amministrazione comunale a differenza di un unico, noto alla cronaca di Appignano, dove l’amianto non è stato rimosso ma solamente coperto, con un intervento finanziato dal comune e quindi a carico dei cittadini.
Successivamente, è passato a trattare della questione ‘infrastrutture’ , in particolare delle barriere architettoniche e della disabilità, ponendo l’accento sul concetto dei “requisiti massimi” in contrapposizione ai “requisiti minimi” delle infrastrutture sostenuti dall’ Amministrazione uscente durante l’ultima seduta consiliare. Poi, è passato a mostrare i molteplici lavori di rifacimento del manto stradale eseguiti nel comune di Appignano dalla Provincia, di cui il candidato sindaco è vice presidente.
Altro importante punto riguarda il progetto di un polo scolastico unico sia per le elementari che per le medie, in zona adiacente agli Impianti sportivi. Questo tipo di plesso scolastico darebbe la possibilità di gestire il percorso formativo locale attraverso il tempo pieno, strumento utile ad agevolare la vita familiare e lavorativa dei genitori.
A proposito di impianti sportivi, altra tematica importante del programma è lo sport come pilastro fondamentale per la salute e la crescita delle future generazioni. Dopo aver mostrato alla cittadinanza lo stato d’incuria attuale in cui verte parte degli impianti sportivi, ha illustrato anche come nella vicina Treia, nel frattempo, sono stati costruiti ben due campi sportivi e un altro è in cantiere. “ Perché ad Appignano non si possono realizzare degli impianti così funzionali e funzionanti, che ha in meno di Treia?” ha chiosato Buldorini.
Infine, un ulteriore punto, che è stato meno sviscerato per questioni di tempistiche ma su cui il futuro sindaco ha detto di tornarci in un’altra occasione, è stato quello del turismo di cui ha fornito una visione generale e particolarmente strategica per un comune come Appignano. Quest’ultima mira a creare, a livello provinciale, un’ associazione di più comuni del maceratese al fine di esaltare le caratteristiche ambientali e le tradizioni comunitarie all’interno di una programmazione turistica regionale.
Conclusa la sua presentazione, che ha raccolto entusiasmi e applausi fragorosi fra un pubblico coinvolto ed entusiasta, è stato il momento di presentare la rosa di candidati.
“Sono lieto- ha dichiarato Luca Buldorini- di presentare la nostra squadra, un’entità unica nel suo genere, che incarna la sinergia perfetta tra diversità e competenza. Questo gruppo eclettico è composto da donne e uomini, giovani talenti, ognuno portatore di esperienze preziose acquisite in vari ambiti professionali. La loro collaborazione è la testimonianza vivente di come le loro esperienze lavorative possano convergere verso un obiettivo comune, creando un mosaico di abilità al servizio di una visione collettiva”.
“Ogni professionista all’interno della squadra- prosegue il candidato sindaco- contribuisce con la propria maestria, rendendo possibile l’impresa di affrontare e superare le sfide che si pongono davanti a noi. È con immenso orgoglio e profonda gratitudine che mi onoro di guidare, in qualità di leader, di condottiero, questa squadra che ha esattamente quelle competenze indispensabili per intraprendere e risolvere le questioni che sono di massima priorità per la comunità di Appignano”.
Ecco i nomi dei componenti della lista:
Felice Munafò farmacista (65 anni) Elisa Pelagagge, funzionaria amministrativa Comune di Macerata ( 43 anni); dott. Damiano Stura odontoiatria (45 anni); Fabiola Pietrella dottoressa commercialista (50 anni); Laura Petrelli insegnante coordinatrice scolastica (50 anni); Alessandro Branchesi pensionato (59 anni); Lorenzo Francioni dipendente Giessegi (37 anni); Nicola Gagliardini dipendente Stucco K2 e attaccante dell’Appignanese (26 anni); Sonia Accattoli Impiegata settore tributi Comune di Montefano ( 54 anni); Sandro Solferini dipendente Lube Cucine (60 anni); Andrea Rossi autista gran turismo Contram (65 anni); Gianfranco Bronzini in arte Dino artista di spettacolo (57 anni)
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La band marchigiana Smitch in Blu Ray, in collaborazione con l'associazione Pans Pandas ed il comune di Appignano, presenterà sabato 18 maggio alle ore 21:00 al Teatro Gasparrini di Appignano un concerto di brani inediti, tratti dall'ultimo disco "L'eco della nostra infanzia" ed il precedente Ep "Equatour", completamente nuovo e ripensato grazie alla collaborazione di sei artisti marchigiani che rivestiranno a turno i brani in scaletta con le loro peculiarità vocali, musicali, attoriali.
Gli artisti che hanno aderito all'iniziativa sono Sebastiano Pagliuca, Ferretti, And the bear, Stritti, Elena Rocchetti, JBeat. L'entrata è ad offerta libera da devolvere all'associazione Pans Pandas. La sindrome di Pandas è una patologia rara che compromette la normale funzione neurologica del cervello e provoca l'insorgenza di disturbi psichiatrici, per esempio tic, disturbo ossessivo-compulsivo, ansia, depressione, Adhd, allucinazioni. Si manifesta soprattutto tra bambini ed adolescenti.
L'evento partirà già dalle 17:00 con la proiezione del primo documentario italiano dedicato alla Sindrome di Pandas, intitolato "Piccole vite sospese: la sindrome Pandas tra evidenze scientifiche e storie personali". Ospite Cinthia Caruso, autrice del libro da cui è stato tratto il film. A seguire una tavola rotonda dove interverranno medici specializzati in malattie rare provenienti da tutta Italia.
"Da un po' di mesi a questa parte ci siamo posti un quesito importante, 'Come possiamo valorizzare il lavoro artistico che noi e tanti altri offriamo alla comunità?'. Sembrerebbe una domanda anche abbastanza egoistica nella sua filantropia, ma porsela è di fondamentale importanza - spiega Simone O'Meara, frontman degli Smitch in Blu Ray -. Da questa riflessione ci siamo subito accorti che il motivo dietro la domanda stessa e la sua provenienza, aveva come incipit una mancanza, la mancanza di una coesione e di un ambiente di condivisione".
"Tutto questo ha risvegliato in noi il dovere morale di unire coloro che si trovano nel nostro stesso ambito, quello musicale, cercando di creare una team di artisti che volesse valorizzare quel sottosuolo marchigiano ancora privo della giusta vitalità per emergere", aggiunge Simone.
"Grazie ad Alessandro Battiato siamo stati informati su di una patologia sfortunatamente sconosciuta, per quanto diffusa, a gran parte della popolazione marchigiana, la sindrome di Pans/ Pandas - racconta ancora il frontman degli Smitch in Blu Ray -. Gli invisibili in questo caso sono sottogruppo di bambini e adolescenti che improvvisamente sviluppano un'insorgenza acuta di disturbo ossessivo compulsivo (DOC) e/o tic, talvolta a seguito di un'infezione da streptococco di gruppo A. Alessandro, essendone gestore, ha aperto le porte del teatro di Appignano per accogliere un evento di sensibilizzazione e raccolta fondi per la patologia".
"Per noi è un onore partecipare attivamente a questa iniziativa e coinvolgere più persone possibili per sensibilizzare quella comunità che raramente viene trascinata a perlustrare un sottobosco popolato di bambini ed artisti invisibili", conclude Simone.
Il sindaco uscente di Appignano Mariano Calamita ha presentato lo scorso 2 maggio i 12 candidati della sua squadra, candidati con la lista "Costruiamo Insieme": presenti ancora in appoggio e supporto ai nuovi candidati anche il vicesindaco Stefano Montecchiarini, l’assessora Federica Arcangeli, l’assessora Silvia Persichini e il consigliere Rolando Vitali.
"Una lista che ritengo essere composita e perfettamente rispettosa dell’alternanza di genere - spiega Calamita -. Una lista equilibrata per competenze, esperienze, soprattutto una lista di persone che, affiancata da una parte del gruppo uscente, che in questi 5 anni mi ha supportato acquisendo esperienza, si è arricchita di giovani appignanesi, pieni di entusiasmo e conosciuti nel nostro paese, che ci hanno scelto per fare la loro prima esperienza. Sono veramente orgoglioso che tanti giovani del territorio (ma già con loro specifiche competenze) abbiamo deciso di avvicinarsi alla politica per il loro paese".
"Aspetto questo che assume per me un significato di grande importanza perché dimostra che quando si attua una politica che è al di sopra di ogni genere e colore, agendo con moderazione e stando in mezzo alla gente ripaga, e certamente incita i giovani ad avvicinarsi al mondo della politica; questo è quello che, come sindaco uscente e candidato, sindaco in questa tornata elettorale voglio continuare a fare", aggiunge Calamita, impiegato 56enne e ricandidato per il bis.
"Desidero ringraziare di cuore anche chi in questo mandato amministrativo mi ha aiutato e supportato, ma che, per motivi personali ha scelto di lasciare. Insieme a loro abbiamo gettato le basi per affrontare con la nuova lista un percorso che poggia su politiche solide e strutturate, che hanno avuto un impatto positivo nei confronti del paese e dei cittadini e che ci permettono di affrontare una campagna elettorale basata sulla serietà e sull’attendibilità di quanto andremo a presentare nel nuovo programma. Da oggi con il nuovo gruppo guardiamo quindi al futuro, lavoriamo con attenzione ed entusiasmo nella progettazione di proposte valide, concrete, vicine ai cittadini, con l’obiettivo di creare misure che elevino il benessere della comunità appignanese, che offrano occasioni di crescita e coesione sociale, che promuovano sviluppo e sostenibilità al nostro territorio", conclude Calamita.
Ecco i candidati della lista: Stefano Montecchiarini anni 55, professione avvocato; Silvia Persichini, anni 48, professione impiegata; Federica Arcangeli, anni 57, professione insegnante; Rolando Vitali, anni 59, professione impiegato; Lucia Santanatoglia, anni 28, professione insegnante; Francesco Raffaelli, anni 24, professione insegnante; Laura Pierviettori, anni 42, professione operaia; Simone Gasparini, anni 45. professione infermiere; Lucia Staffolani, anni 48, professione insegnante; Sauro Bravi, anni 32, professione operaio; Paola Genevrini, anni 45, professione casalinga; Francesco Gagliardini, anni 34, professione impiegato.
Il massofisioterapista Giuseppe Pigliacampo, di Appignano, ha lasciato un segno indelebile nel mondo della pallavolo femminile. Il suo viaggio nel professionismo è stato caratterizzato da successi straordinari e contributi significativi alle squadre con cui ha lavorato.
Nella stagione 2022-2023 ha iniziato la sua avventura con il club Levallois-Paris volleyball. Il club parigino, dopo anni di risultati contrastanti da questa stagione è finalmente tornato nell'elite del volley transalpino.
Il momento culminante di questa stagione è stato senza dubbio il 26 aprile, quando Levallois Paris volleyball è diventato campione di Francia, per la prima volta nella sua storia, Pigliacampo ha festeggiato la sua nona vittoria in 10 finali disputate negli ultimi 6 anni, un record sorprendente.
La stagione 2023-2024 è stata davvero memorabile per il massofisioterapista di Appignano e il club di Parigi. Non solo hanno trionfato nel campionato francese, ma hanno anche sorpreso gli appassionati con un notevole percorso nella CEV Cup, arrendendosi solo in semifinale contro la squadra italiana del Chieri, poi vincitrice del torneo. Questi successi hanno contribuito a rafforzare ulteriormente la reputazione di Pigliacampo come uno dei massofisioterapisti sportivi più competenti.
Pigliacampo è un viaggiatore del volley che lo ha portato in luoghi come il Kazakistan e l'Estonia. In questi paesi ha centrato due fantastiche "triplette": coppa, Supercoppa e Campionato. Oltre al suo impegno nei club, Giuseppe Pigliacampo ha anche il ruolo di massofisioterapista nella squadra nazionale bulgara femminile di pallavolo. Dal 2022, insieme all'allenatore urbinate Lorenzo Micelli, altro marchigiano vincente del volley, ha lavorato incessantemente per portare la squadra al massimo livello. La partecipazione alla Volleyball Nations League, al campionato del mondo e al campionato europeo ha portato risultati straordinari con la nazionale balcanica che nell'ultimo europeo ha raggiunto il miglior risultato degli ultimi 20 anni della sua storia.
Il percorso di Giuseppe Pigliacampo nel mondo della pallavolo femminile è un viaggio straordinario fatto di determinazione, impegno e un'incessante ricerca di eccellenza. Il suo contributo alla crescita e al successo delle squadre con cui ha lavorato è testimonianza della sua straordinaria competenza e passione per il suo lavoro. Con ancora molte sfide da affrontare e traguardi da raggiungere, a cominciare dalla prossima Volleyball Nations League con la Nazionale bulgara.
La risposta del sindaco uscente e candidato bis al comune di Appignano, Mariano Calamita, sul trasferimento della riabilitazione da Treia ad Appignano presso Villa Falconi dove attualmente risiedono gli anziani della Casa di Riposo: "Al di là della campagna elettorale, come gruppo di maggioranza 'Costruiamo Insieme' abbiamo portato in un recente Consiglio Comunale un Ordine del Giorno per esprimere un parere sulla proposta Inrca di riportare il servizio di riabilitazione da Treia ad Appignano. L’intero consiglio comunale ha votato a favore, dimostrando di vedere positivamente questo trasferimento".
"Tuttavia - aggiunge il primo cittadino uscente -, come si è espresso il Consiglio Comunale intero, nella discussione emersa, e come ha espresso il CDA della Fondazione Falconi (che è il soggetto proprietario della Villa Falconi e delle strutture minori ad essa collegate, dove si dovrebbe trasferire la Riabilitazione), tutte le parti avevano la consapevolezza della necessità di addivenire ad un accordo che avesse contemplato la definizione di tutti i rapporti e le questioni giuridiche in essere, con l’Inrca, a partire dall’atto di compravendita del 2005".
L'attuale Amministrazione ha poi fatto menzione dell'accordo unanime di tutto il Consiglio comunale sull'apertura di un tavolo di concertazione, che non è avvenuto: "L’occasione che tutti, Consiglio Comunale (e quindi anche lo stesso consigliere Buldorini) e Fondazione Falconi, ritenevano essere favorevole era innanzitutto quel tavolo di concertazione che si doveva aprire, perché da lì poteva iniziare un dialogo sul futuro della struttura socio-assistenziale attualmente presente e si dovevano inserire in accordi ben precisi, a tutela non solo degli anziani ospiti della Casa di riposo, ma di tutti i cittadini di Appignano, quello che poteva essere un discorso legato alla ricostruzione e i termini legati alla nuova gestione Inrca".
"Per questo risulta difficile da comprendere, come possa invece ora il consigliere Buldorini legittimare un’operazione unilaterale dell’Inrca - attacca Calamita -, senza che si sia minimamente avviato quel dialogo chiesto e che ci si aspettava, senza che siano state concordate e condivise le azioni da intraprendere, senza nessuna tutela per la casa di riposo di Appignano, senza indicazione di come si vuol gestire la struttura in futuro e senza nessuna indicazione sui tempi di permanenza. Ed è soprattutto, in nome di quella lungimiranza, che il consigliere Buldorini svuota di significato, e che invece il sindaco Calamita non può, per il bene del paese, tollerare che venga tolta anche la casa di riposo ad Appignano, dopo che l’Inrca stessa abbia appoggiato l’eliminazione di tutti i finanziamenti per la ricostruzione del presidio socio-sanitario previsto, senza che si fosse impegnata in azioni concertate e precise sul futuro della gestione socio-sanitaria in questo paese e soprattutto senza che né essa stessa, né la Regione abbiano dato risposte concrete sulla ricostruzione".
A detta della Maggioranza nessuna risposta è giunta da parte dell'assessore regionale alla Sanità circa l'invito per un dibattito pubblico: "Risposte che erano state richieste da tutta la cittadinanza, attraverso una raccolta firme, avvalorata dall’approvazione in seno al Consiglio Comunale nel 2022, invitando l’assessore regionale alla Sanità a un incontro pubblico per relazionare sullo stato dell’arte in merito alla ricostruzione del nuovo presidio. Nessuna risposta, e questo è certamente inaccettabile. L’unica risposta arrivata, è giunta a Novembre 2023, quando si è venuti a conoscenza della revoca del finanziamento destinato al presidio Inrca di Appignano".
Una nota finale sul presidente dell'Ente Falconi, Francesco Gagliardini, che è entrato a far parte della lista del sindaco Calamita: "Per quanto concerne la figura del Presidente della Fondazione Falconi, Francesco Gagliardini, il Sindaco ne rinnova la fiducia e sente di esprimere, a nome della comunità, un sentito ringraziamento, perché in quasi 10 anni di mandato, ha onorato le volontà testamentarie dei Fratelli Falconi fornendo aiuto e assistenza agli ospiti della struttura di proprietà della Fondazione, attraverso una gestione attenta, efficiente e ponderata. Inoltre, per quanto concerne la partecipazione di Francesco Gagliardini alla lista elettorale 'Costruiamo Insieme - Calamita Sindaco', non può che essere un valore aggiunto, data la grande esperienza maturata in questi anni presso la Fondazione Falconi e rientra perfettamente nelle linee guida previste dal Testo Unico degli Enti locali sulla condizioni di candidabilità. Infatti per quanto riguarda l'ente Falconi con la trasformazione da Ipab a Fondazione non è più un ente dipendente dal Comune, né è sottoposto a controllo. Pertanto, il presidente in carica non si trova in situazioni di ineleggibilità o incandidabilità".
"Alla luce di ciò, auspichiamo ancora una volta che l’Inrca e la Regione Marche rompano il silenzio assordante e si aprano ad un dialogo costruttivo con le istituzioni locali di riferimento, coinvolte direttamente nella questione, ossia Comune e Fondazione Falconi, senza che ci sia chi strumentalizzi la questione per meri fini politici e propagandistici dando luogo a sterili polemiche sulla stampa che non fanno che alimentare malintesi", conclude Calamita.
“Al di là della campagna elettorale, chiedo al sindaco Calamita: se un suo familiare fosse non autosufficiente vorrebbe portarlo in una struttura sanitaria idonea, con personale preparato ad hoc, oppure in una struttura dove non riceverebbe un’adeguata assistenza?”
Questo l’interrogativo che il Capogruppo di opposizione e candidato sindaco di Appignano, Luca Buldorini, pone al sindaco uscente Mariano Calamita.
Nello specifico si sta parlando del trasferimento della struttura INRCA di Treia, che è una residenza sanitaria riabilitativa estensiva, presso Villa Falconi di Appignano, non prima di aver trasferito gli attuali ospiti di quest’ultima, in altre strutture adeguate del circondariato. Una vicenda che ha sollevato una serie di polemiche, dibattiti e confusione.
A tal riguardo, è Buldorini stesso a far chiarezza su questa tematica che lo tocca da vicino e che, fin dagli albori, è uno dei punti prioritari del suo programma politico. “Parliamo di due aspetti completamente diversi: uno riguarda la Casa di Riposo di Appignano che, per legge, al suo interno, prevede l'assistenza di pazienti autosufficienti. Cosa diversa è invece l’RSA dove, invece, sono presi in cura pazienti ‘non autosufficienti’. Pertanto, come già riferito sia dall’INRCA che dall’Ast, i pazienti che risiedono nell’attuale Villa Falconi non sono autosufficienti. Farli restare in quella struttura senza gli adeguati servizi comporta una palese responsabilità nei confronti di quelli che sono i dettati di legge. Tuttavia, l’aspetto che disarma è il vero accanimento da parte di Calamita, che non agisce per il bene dei cittadini.
Non può essere una questione di becera strumentalizzazione politica; sono i risultati oggettivi di visite mediche, i quali confermano che quegli ospiti, là dentro, non hanno l’assistenza di cui necessitano. Se vogliamo, come io auspico, che tutti, familiari inclusi, desiderino il bene di quelle persone, quest’ultime vanno ricollocate in strutture adeguate al loro stato di salute”.
Sulla questione puntualizza ulteriormente: “Soltanto due degli ospiti della Casa di riposo risultano essere di Appignano; quattro sono di Treia”.
Per quanto concerne la questione della riabilitazione, quest’ultima è al centro dell’attenzione già da un anno, quando è stato avviato il nuovo piano sociosanitario con le nuove linee politiche emanate dal governo regionale: “questo spostamento da Treia ad Appignano- prosegue il vicepresidente della Provincia Buldorini- rappresenta un’opportunità per riportare la riabilitazione ad Appignano, utilizzando gli spazi dell’Ente Falconi. Il ritorno della riabilitazione non riguarda solo la presenza professionisti medici, infermieri ecc. ma costituisce anche un volano per la comunità locale. Oltre alle degenze, ci sarebbero i pendolari e le loro famiglie che si recano per la riabilitazione; questi potrebbero diventare clienti delle attività commerciali appignanesi, contribuendo a rivitalizzare l’economia locale”.
Dunque, ciò che il candidato sindaco vuole far comprendere a tutta la cittadinanza è l’importanza di attuare una politica capace di cogliere un’occasione come questa. Infatti, potenzialmente, l’INRCA (Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani) potrebbe, in qualsiasi momento, decidere di trasferire la riabilitazione anche in altre strutture, come quelle di Osimo o San Severino.
“Oggi, quest’occasione- incalza Buldorini- stiamo rischiando di perderla a causa del fallimento dell’amministrazione politica che finora ha operato. Questa stessa amministrazione ha demolito una casa di riposo funzionante senza avere le garanzie necessarie per la ricostruzione. È fondamentale agire con lungimiranza e collaborazione per garantire che l’opportunità della riabilitazione ad Appignano non sfumi, ma diventi una realtà concreta a beneficio di tutti i cittadini e della comunità locale”.
Quindi, proprio in virtù del fatto che si tratta di una questione estremamente delicata, che deve rimanere lontana da qualsiasi strumentalizzazione politica, il Capogruppo di Opposizione, ha messo in luce l’inconciliabilità della candidatura di Gagliardini, dal momento che è anche presidente dell’Ente Falconi:
“Vista l’ormai nota candidatura da parte del presidente dell’Ente Falconi, Francesco Gagliardini, ne chiedo le immediate dimissioni al fine di far lavorare serenamente il cda dell’Ente. Balza all'occhio che, dopo 20 anni di un’assurda storia come quella della ricostruzione dell’Inrca, puntualmente, l'amministrazione guidata dal sindaco Calamita, si sveglia sempre nel periodo della campagna elettorale”.
Dunque, tornando alla questione iniziale, conclude Buldorini: “Gli anziani non sono un peso, ma un’inestimabile risorsa; fanno parte della nostra storia, e in quanto tale, vanno tutelati e messi in condizioni di poter usufruire di cure e sevizi idonei. Questa è una priorità e un dovere per una comunità, per un’umanità che si definisce tale. Questo l’ho sempre fatto e lo continuerò a fare”.
“Il nostro progetto è di chiunque non si senta rappresentato dal sindaco Calamita e intenda fare la propria parte per dare ad Appignano un futuro migliore . Si esprime così, attraverso una nota, il candidato sindaco di “Tutti insieme per Appignano”, Luca Buldorini, all’indomani del botta e risposta tra alcuni simpatizzanti locali di Forza Italia (che sosterranno lo stesso Buldorini) e i vertici provinciali del partito, compreso il commissario cittadino, che appoggeranno invece sindaco uscente Mariano Calamita (leggi qui).
“Questo non è il tempo delle polemiche – continua Buldorini - è il momento del fare e non intendo alimentare tensioni che non fanno bene né alla politica, tanto meno alla nostra città”.
“Chi ha a cuore il bene di Appignano, non può appoggiare chi in questi anni ha depresso il nostro territorio - va avanti - ringrazio quindi tutte le donne e gli uomini che con coraggio hanno manifestato il loro appoggio alla nostra lista prendendo le distanze da una scelta assurdamente unica sul panorama nazionale”.
“È innegabile che in questi ultimi cinque anni Appignano sia stata vittima della pessima gestione di una sinistra incapace di valorizzarne le potenzialità - sottolinea Buldorini - c’è bisogno di lavorare con serietà in ogni ambito, dalle infrastrutture alla sanità, lo sviluppo economico e l’agricoltura”.
“Noi siamo pronti a dare il massimo per rimediare ai tanti errori fatti dall’amministrazione Calamità - prosegue - per farlo abbiamo bisogno del sostegno di chiunque voglia mettersi al servizio della città dando un contributo concreto per segnare un cambio di passo atteso da troppi anni e che ormai non è più rimandabile se vogliamo ridare vita alla territorio”.
“La nostra squadra è pronta ad accogliere chiunque voglia interrompere il pesante isolamento sociale, economico e politico al quale è stata condannata Appignano da una certa sinistra in questi ultimi anni”, conclude.
Countdown per l'attesa apertura della "Fiera di Aprile" ad Appignano, in programma domenica 28 aprile dalle ore 9 alle ore 20. Mancano poche ore per l'avvio della giornata di festa che vedrà l'arrivo sulle vie del suggestivo borgo storico di Appignano di numerosi e colorati stand, mercatini contemporanei e vintage per tutti i gusti.
Tanti gli intrattenimenti e gli spettacoli per grandi e piccini in programma, in particolare nella piazza principale Umberto I, tra postazioni di creperie, zuccheri filati e pop corn, alle ore 11 e alle ore 17 il Circo Takimiri offrirà ai presenti le esibizioni dei suoi più famosi artisti de "Le Cirque des arts" tra cui gli equilibristi con spade e pugnali, i funamboli acrobati, i clowns, le jonglerie e tanto altro.
Appuntamento sempre in piazza per un ricco programma ludico a cura dell’associazione Terre di Sogno di Appignano che prevede giochi da tavolo, laboratori creativi, face painting, body tattoo e la prima edizione della "Caccia allo scatto", una caccia al tesoro fotografica a squadre per scoprire un nuovo sguardo sulle bellezze del borgo.
Presenti con apposita postazione l'Associazione Culturale Prometeo della biblioteca comunale che, per l'occasione, proporrà il servizio di prestito librario e i volontari di "Nati per Leggere" per letture animate rivolte ai bambini e alle bambine.
La Fiera d'Aprile offrirà ai visitatori diverse tipologie merceologiche per lo shopping primaverile tra cui abbigliamento, articoli per la casa, animali da cortile, giochi per bambini, materiale per pet e tanto buon cibo. Non mancheranno neanche gli stand dove acquistare i famosi prodotti del territorio. Durante la giornata, passeggiando tra le vie del borgo sarà possibile, infatti, gustare le prelibatezze gastronomiche locali, sapori tradizionali della cultura del territorio.
Saranno a disposizione dei visitatori anche i rinomati ristoranti di Appignano, dove si potranno gustare le specialità locali comodamente seduti e serviti. La Fiera d'aprile ad Appignano, nota anche come fiera delle ochette e paperelle, dove si contrattava la vendita degli animali, affonda le sue origini negli anni del dopoguerra; venditori ambulanti, incantatori di serpenti e fantomatici curatori con unguenti magici si davano appuntamento a questa attesa festa ricca di musica, colori e odori.
Non mancherà la possibilità di visitare le aree museali di Appignano, tra cui il Museo della Tessitura "La Stanza del Telaio" e, per immergersi nell’antica arte ceramica del borgo, il nuovo “Museo d’arte ceramica di Appignano” che racchiude in sé la massima espressione storica dell’artigianato locale.
Un vero e proprio percorso antropologico del territorio che parte da 2000 anni fa con la sezione archeologica e arriva fino ai giorni d’oggi con le ceramiche locali in cui si degustano i prelibati legumi di Appignano. Una giornata conviviale di festa e di allegria tra colori e profumi che permetterà ai cittadini, visitatori e turisti di rilassarsi e divertirsi.
(Credit foto: Fabrizio Redaelli)
"È ben noto come lo stile di Forza Italia sia sempre stato quello di tenere lontane le sterili polemiche e di evitare i botta e risposta sulla stampa, tanto stucchevoli per i cittadini quanto inutili per gli addetti ai lavori. Stavolta, però, non possiamo esimerci dal rispondere alle gravissime accuse". È quanto dichiara Gianluca Pasqui, segretario provinciale Forza Italia Macerata nel replicare a quanto affermato da Roberto Fogante, portavoce del 'comitato spontaneo Forza Italia Appignano'.
Ad Appignano, infatti, nei mesi scorsi è stato nominato come commissario comunale di Forza Italia Rolando Vitali, nomina sottoscritta dallo stesso segretario provinciale Gianluca Pasqui, eletto a dicembre all’unanimità dal congresso provinciale cui hanno partecipato tutti gli iscritti al partito, e dal commissario regionale Francesco Battistoni. "Nessun altro soggetto può millantare di parlare a nome di Forza Italia - spiegano Pasqui e Vitali -. Riteniamo gravissimo che si possa dare spazio a comunicati anonimi, di un fantomatico 'comitato appignanese di Forza Italia', senza prima verificare attraverso le fonti legittimate chi abbia o meno titolo a parlare in nome e per conto del partito".
"Gravissimo adombrare sospetti sulla nomina di una persona stimata e irreprensibile come Rolando Vitali, così come è indecoroso mettere in discussione l’adesione a Forza Italia di un professionista come l’avvocato Stefano Montecchiarini - sottolinea Pasqui -. Queste persone si sono impegnate in prima persona e ci hanno messo la faccia, al contrario di chi manda in giro comunicati anonimi senza alcun valore al solo scopo di avvelenare i pozzi e creare confusione nei cittadini".
"Questo fantomatico comitato appignanese, evidentemente, non sa o finge di non sapere che un paio di mesi fa, iscritti e simpatizzanti di Forza Italia si sono riuniti in un locale di Appignano proprio per legittimare la nomina di Vitali e l’ingresso dell’avvocato Montecchiarini nel partito. Eravamo in tanti e in quell’occasione non c’è stato nessuno che abbia contestato o messo in discussione la legittimità di un'operazione che affonda le sue radici in una profonda analisi politica e valoriale", punge Pasqui.
"Al contrario di ciò che si vorrebbe far credere, Forza Italia ad Appignano è unita e compatta nella scelta di sostenere la candidatura a sindaco di Mariano Calamita. Quello pubblicato è un comunicato farraginoso e contraddittorio, dove addirittura si legge 'come gli elettori di centrosinistra possano continuare a sostenere la lista Calamita, in cui la totalità dei suoi vertici è dichiaratamente di destra' (qui i dettagli). Se così fosse, dunque, per l’anonimo comitato il problema non dovrebbe neanche porsi. Perchè, invece, il fantomatico comitato non spiega come mai alle elezioni politiche e europee, il centrodestra ad Appignano risulta regolarmente ottenere percentuali ben oltre il 50 per cento, mentre alle comunali la lista Calamita ottiene quasi il 55 per cento dei consensi?", si domanda Pasqui.
"Leggiamo di 'mosse strumentali' e di 'espedienti politici utili solo al mantenimento delle solite poltrone'. Noi, vista la tempistica e il modus operandi, crediamo invece che tutto questo sia opera di chi alle poltrone mira animosamente ma non riesce a raggiungerle. Se ne facciano una ragione. il nostro modo di vedere la politica non è il loro e continueremo sulla nostra strada per il bene di Forza Italia e dei cittadini tutti", conclude Pasqui.
Sulla vicenda è poi intervenuto anche, Stefano Montecchiarini, responsabile giustizia Forza Italia della provincia di Macerata. “Il signor Roberto Fogante non risulta iscritto a Forza Italia e pertanto non ha titolo per costituire alcun comitato che contenga nel suo nome Forza Italia e lo diffidiamo pubblicamente a farlo”, incalza il responsabile giustizia di Forza Italia.
“In secondo luogo, ci chiediamo se il firmatario della nota diffusa alla stampa sia lo stesso Roberto Fogante che la sera del 29 febbraio ha partecipato, insieme a tanti altri iscritti e simpatizzanti, alla conviviale durante la quale, presente il sindaco Mariano Calamita, veniva discusso il sostegno al primo cittadino uscente e contestualmente venivano ufficializzati la nomina di Rolando Vitali a commissario comunale e l’ingresso del sottoscritto nel partito”
”Non mi risulta che, salvo improbabili omonimie - ironizza Montecchiarini - il signor Fogante quella sera abbia espresso non solo contrarietà ma neanche perplessità sull’operazione politica che si andava a decidere, posando anche insieme al sottoscritto, al segretario Pasqui e al commissario Vitali per una gradevole foto ricordo. Il signor Fogante ha anche partecipato ad altre riunioni successive a quella conviviale, alla presenza di diversi simpatizzanti, e anche in quelle occasioni non risulta abbia mai espresso contrarietà o dubbi in merito all’appoggio al sindaco Mariano Calamita”.
“Quindi, da dove nasce questa improvvisa folgorazione sulla via di Damasco? Cosa è cambiato da quel 29 febbraio? Da ultimo, una considerazione politica doverosa. Tutto questo interesse su Appignano è sospetto e deve far riflettere. Non si comprende, infatti, come mai il centrodestra si accanisca in tal mondo contro una operazione politica che soltanto pochi giorni fa ha consentito proprio al centrodestra di vincere le regionali in Basilicata. Il sindaco Mariano Calamita, infatti, è un iscritto ad Azione, ovvero quel partito grazie al quale il governatore Bardi è stato confermato”.
“A percentuali invertite, ovvero con il 7,5% di Azione al centrosinistra, il risultato elettorale sarebbe stato capovolto. Ma, evidentemente, in quel caso l’alleanza con Azione per una frangia del centrodestra andava bene. Ad Appignano no. Probabilmente come Forza Italia provinciale abbiamo una visione della politica talmente lungimirante da anticipare anche quella nazionale e questo per qualcuno comincia ad essere un problema. Di certo non lo è per noi che, sempre e comunque, cerchiamo soltanto di essere vicini ai cittadini e alle loro istanze”.
Dopo aver ospitato i big della politica marchigiana di centrodestra, nell’evento di presentazione del candidato sindaco Luca Buldorini, il comune di Appignano continua a essere al centro di un notevole fervore politico. L’ultima vicenda di questo frizzante periodo preelettorale riguarda il Comitato "spontaneo" appignanese di Forza Italia che attraverso il suo portavoce, Roberto Fogante, ha sollevato una vigorosa protesta contro quelli che definisce "esperimenti politici” ritenuti dannosi per la comunità locale. Così sono state infatti definite le dichiarazioni del segretario provinciale del Pd Angelo Sciapichetti che, in un’intervista rilasciata nei giorni scorsi, aveva benedetto l’accordo fra Forza Italia e Pd per le imminenti elezioni amministrative di Appignano.
“L’alleanza con Forza Italia è un esperimento che guardiamo con grande interesse e condividiamo la scelta di Calamita”. Aveva affermato Sciapichietti. Nella sua dichiarazione ufficiale, Fogante esprime un forte dissenso nei confronti di tale accordo. Il comunicato è infatti chiaro nel sottolineare la mancanza di consenso e consultazione con una parte significativa degli elettori e dei sostenitori del partito e definisce l’accordo come “una mossa strumentale ordita dal coordinatore provinciale di Forza Italia Gianluca Pasqui”.
Anche la nomina di Rolando Vitali, già membro della giunta Calamita, come commissario comunale di Forza Italia, viene vista con sospetto dal comitato, che la considera un tentativo per accaparrare qualche voto in più. Si mette in discussione poi l'adesione all'interno di Forza Italia dell'attuale vicesindaco Stefano Montecchiarini, membro di una giunta eletta nel 2019 con il sostegno del Pd locale.
Il Comitato ha espresso dunque il proprio disagio per il mancato coinvolgimento delle forze politiche più vicine, come Lega e Fratelli d'Italia, nell'elaborazione di questa strategia politica, che, come riportato nel comunicato, “rischia di isolare Appignano dalla filiera governativa Stato, Regione, Provincia per inseguire espedienti politici utili solo al mantenimento delle solite poltrone”.
Il Comitato Forza Italia di Appignano annuncia dunque l’intenzione di prendere le distanze dall'iniziativa di Gianluca Pasqui, coordinatore provinciale del partito, e dichiara il proprio sostegno al candidato sindaco Luca Buldorini, considerandolo "un'alternativa più consona ai valori e alle esigenze della comunità".
La dichiarazione di Fogante evidenzia anche l'insoddisfazione nei confronti del processo decisionale interno al partito e auspica una maggiore partecipazione della base elettorale nel futuro coordinamento del partito stesso, al fine di “poter eleggere serenamente e a norma di Statuto il nuovo coordinatore in una sede più opportuna di una pizzeria”.
Infine, si pone l'interrogativo su come gli elettori di centrosinistra possano continuare a sostenere la lista Calamita, “in cui la totalità dei suo vertici è dichiaratamente di destra”. La risposta a questa domanda si lascia al verdetto delle urne nelle imminenti elezioni del 8 e 9 giugno.
"La direzione dell’Inrca con un atto di imperio sposterà i nostri anziani in altre strutture del territorio (vedi Recanati, Loro Piceno, Penna San Giovanni, ecc.), quasi sempre uno per struttura, appropriandosi della “Villa Falconi” di Appignano dove sono al più disponibili 10 posti letto".
A denunciare la questione sono i familiari degli ospiti della Casa di Riposo di Appignano che si sono costituiti in un Comitato spontaneo e che intendono rendere nota ai concittadini di Appignano ciò che sta accadendo contando di raccogliere la solidarietà e il sostegno nei confronti di una battaglia che è, per prima cosa, di civiltà e umanità.
La decisione sconfessa le precise volontà della famiglia Falconi che, nel proprio lascito, aveva definito chiaramente le sue volontà: "La Fondazione Giuseppe e Giacinto Falconi è lieta di presentare alla cittadinanza il nuovo complesso assistenziale denominato “Villa Falconi”; la struttura nasce con l’intento di fornire un servizio assistenziale per anziani riservato in maniera prioritaria ai cittadini di Appignano e Treia".
“Questo trasferimento si sta concretizzando come una terribile sciagura che danneggia in primis dei soggetti fragili, grandi anziani e malati, che verranno privati di un luogo familiare nel quale stanno trascorrendo serenamente gli ultimi anni della loro vita con la compagnia di persone diventate amiche", spiegano i familiari molti dei quali avrebbero difficoltà per andare a trovare i congiunti se delocalizzati in altre strutture perché lontani da Appignano e con collegamenti pubblici saltuari e disagevoli.
Secondo il Comitato, l’edificio è stato risanato a spese della fondazione Falconi ed è tutto ciò che è rimasto dell’originario plesso Inrca demolito e mai ricostruito per ragioni mai chiarite. “I patti - spiegano dal Comitato - erano che, a ricostruzione avvenuta, 10 posti sarebbero stati destinati agli anziani del paese. Intendiamo perciò esternare tutta la nostra disapprovazione e il nostro sconcerto per una decisione che si sta abbattendo su ospiti indifesi e sui lavoratori della struttura”.
L’auspicio del Comitato dei familiari degli ospiti della Casa di Riposo di Appignano è di “sospendere tale decisione annunciata come un miglioramento dei servizi sociosanitari locali che condurrebbe allo smantellamento della struttura convocando subito un tavolo di discussione con tutte le autorità preposte nel quale potersi confrontare per giungere ad una decisione che sia rispettosa delle effettive necessità degli attuali ospiti e dei loro familiari”. “L’auspicio – concludono - è che tale questione resti fuori dalla campagna elettorale per il rinnovo della giunta comunale che nulla deve avere a che fare con la salute e i diritti di questi cittadini fragili”.
Si è tenuta ieri pomeriggio la conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco di Appignano Luca Buldorini per le elezioni amministrative del prossimo 8 e 9 giugno.
Dopo un iniziale ritrovo in Piazza Umberto I, cominciatasi ad affollare intorno alle 17, ci si è spostati poi al ristorante “Peperondino” per la conferenza stampa. Quest’ultima ha visto gli interventi di esponenti politici di primo peso, su tutti il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli. Presenti anche il suo vice e assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, gli onorevoli Mirco Carloni e Giorgia Latini, la senatrice Elena Leonardi, i consiglieri regionali Renzo Marinelli, Anna Menghi e Pierpaolo Borroni, il segretario provinciale di Unione di Centro Luca Marconi, il segretario provinciale di Fratelli d’Italia Massimo Belvederesi e il sindaco di Macerata e presidente della provincia Sandro Parcaroli.
“Grazie Luca per averci invitato e averci dato la possibilità di riavvicinarci alla nostra gente, la gente delle nostre comunità e dei nostri territori”. Ha affermato il presidente Acquaroli, che ha voluto poi sottolineare alcune importanti iniziative a favore delle comunità territoriali portate avanti dal suo governo regionale negli ultimi anni, come la legge sui borghi e la legge sul governo del territorio.
“In questi 3 anni e mezzo abbiamo avuto tante occasioni per vederci ma non sufficienti per raccontare ciò che stiamo facendo. Nei primi giorni della nostra legislatura, sommersi da tutte le problematiche relative alla pandemia che era in corso, avevamo approvato la legge sui borghi, una legge fondamentale per il nostro territorio. Non solo una legge ma anche opportunità, perché abbiamo deciso di destinare alla sua realizzazione il 10% della nostra programmazione europea, con una finalità precisa: la rigenerazione sociale, urbana ed economica. Parliamo dunque di 100 milioni di euro che verranno banditi fino al 2027, con la finalità di sostenere la rinascita di questi luoghi. Altra legge sulla quale vorrei soffermarmi è la legge sul governo del territorio. È la legge più importante, insieme a quella sulla sanità, che una giunta regionale possa fare e non veniva aggiornata dal 1990. Nel frattempo, le comunità sono cresciute, sono uscite dai borghi e hanno preso altri spazi. Tutto questo sviluppo non è stato guidato da una visione comune, ma da una visione a macchia di leopardo. Le amministrazioni sceglievano in base a delle logiche localiste, perseguendo una visione di territorio ristretta o addirittura con gli oneri di urbanizzazione. Questa è una visione sbagliata del nostro territorio, che ha un potenziale elevatissimo. Per anni per questo potenziale è stato sottovalutato, per perseguire politiche lontane da quello che noi realmente siamo. Oggi le istituzioni sono al fianco di questi territori, perché crediamo che nella regione che stiamo costruendo ci sia spazio per i giovani, per politiche di crescite e aprire questo territorio al mondo. Sono tutte cose che sono state fatte, nonostante tutte le problematiche dettate dalla pandemia, dalle guerre e dall’inflazione. Ora non dipende solo da noi, ma dipende moltissimo dai cittadini, che devono cogliere la possibilità di sposare un modello di sviluppo economico e sociale consolidato”.
Un modello di sviluppo economico e sociale consolidato che è stato enfatizzato anche negli interventi degli altri esponenti politici, che hanno voluto porre l’accento sulla grande compattezza dell’attuale filiera governativa, nonchè di tutto il centro destra.
L’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini ha toccato invece un punto estremamente sensibile alla cittadinanza di Appignano, ovvero quello della Riabilitazione dell’Inrca.
“Ci tenevo ad essere qui oggi per un rapporto di affetto e di stima con Luca Buldorini. Ho fatto poi il sindaco per anni nella vicina Cingoli, quindi ci legano tantissimi contenuti valoriali e tanti interessi anche dal punto di vista sociale ed economico. Posso dunque affermare come la tutela della salute sia fondamentale per garantire lo sviluppo di queste realtà territoriali. A tal proposito stiamo facendo riaprire la Riabilitazione dell’Inrca e quindi tra qualche settimana chi ha bisogno di riabilitazione troverà risposte certe qui ad Appignano”.
La conferenza stampa è stata chiusa dall’intervento di Luca Buldorini. Il vicepresidente della provincia di Macerata e segretario provinciale della Lega ha presentato le motivazioni e gli obiettivi che hanno spinto la sua candidatura a sindaco di Appignano.
“La mia candidatura può rappresentare un’opportunità grande per Appignano. Ringrazio i vari esponenti politici per i loro interventi e per aver sottolineato ciò che abbiamo fatto in questi anni per Appignano a livello regionale e provinciale. Lo abbiamo fatto per darle delle occasioni che superano la normale amministrazione di un comune di 4.000 persone. La politica mi dà soddisfazioni e finché continuerà a darmele io garantirò il mio impegno. La mia scelta l’ho fatta quando sono diventato vigile del fuoco giurando di fronte alla Costituzione e al ministro dell’Interno. Ho scelto infatti di mettermi a servizio dei cittadini ed essere dalla parte dello Stato. Oggi ad Appignano abbiamo la fortuna di vivere un benessere che ci è stato lasciato dalle generazioni passate. Dobbiamo essere orgogliosi di tutto ciò, ma allo stesso tempo dobbiamo avere la capacità di riportare al centro queste persone e renderle un buon esempio di società per il futuro delle nostre generazioni”.
Queste considerazioni fatte da Buldorini sono racchiuse nel simbolo della sua lista “Tutti Insieme”, che raffigura appunto la mano di un bambino che afferra quella di un anziano. A tal proposito il vicepresidente della provincia di Macerata ha voluto menzionare l’esempio di un personaggio storico di Appignano come Mario Rimini, scomparso tre anni fa.
“Quando parlo delle generazioni che hanno fatto il bene di Appignano penso a personaggi importanti come Mario Rimini. Nonostante ciò, quando ha avuto bisogno di aiuto dalla sua cittadinanza è stato lasciato morire da solo nella vicina casa di riposo di Montecassiano. Con la mia squadra composta da persone competenti, che hanno la mia stessa sensibilità per i cittadini, voglio dettare le linee politiche per aiutare i cittadini nei momenti di difficoltà. Per questo motivo, dal giorno dopo in cui dovessi diventare sindaco apriremo le porte del comune per ascoltare e accogliere le istanze dei cittadini, analizzarle e mettersi a lavoro per risolverle”.
Il candidato sindaco ha voluto poi ringraziare tutti gli esponenti politici intervenuti nella conferenza stampa per le loro preziose testimonianze e per gli insegnamenti e i valori che sono riusciti a trasmettergli negli anni.
“Oggi per me è stato un piacere portare nella mia Appignano i miei maestri, coloro che hanno saputo trasmettermi la saggezza per fare politica. Loro mi hanno sempre detto prima realizzamo e poi inauguriamo. Questa è la differenza sostanziale fra noi e gli altri. Lo abbiamo visto con il Punto Salute e con la manutenzione stradale. Se cogliamo tutti insieme questa opportunità potremo dare ad Appignano il ruolo centrale che merita”.
Appignano: tratti urbani, nuove strade e restauro del torrione. L'attuale amministrazione comunale, attraverso proprie progettualità e tramite anche la compartecipazione di fondi ministeriali e regionali, ha portato a termine, nel corso del quinquennio, interventi di riqualificazione urbana investendo quasi un milione di euro, "mantenendo fede a quanto era stato previsto e promesso nella precedente campagna elettorale", sottolinea il sindaco uscente Mariano Calamita.
"In questi cinque anni di amministrazione, nonostante i rallentamenti dovuti alla pandemia, sono stati posti in essere numerosi interventi di riqualificazione urbana e stradale, con una particolare attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche come avvenuto in Zona ex S.Lucia, Via Ferrari e Via Impianti degli Sportivi, dove sono stati investiti, anche con la compartecipazione del Pnrr, un totale di 230mila euro", puntualizza il primo cittadino.
"Recentemente si è concluso un progetto di rifacimento del manto stradale di Via F.lli Falconi - precisa ancora il sindaco -, via densamente abitata, con la ricostruzione dei marciapiedi e l'abbattimento delle barriere architettoniche, per un importo complessivo di 150mila euro (di cui 100mila euro da Fondi bando Regione Marche)". Altri Interventi di manutenzione straordinaria hanno riguardato la zona industriale del paese, lungo la strada comunale di Via L. Da Vinci dove, grazie ad un fondo Pnrr di 137.832 euro, è stato rifatto l’intero manto stradale, rialzando e riallineando la cordonatura di delimitazione laterale sul lato sinistro e ridisegnata, con vernice rifrangente, la segnaletica stradale orizzontale.
"Lavori di manutenzione e asfaltatura hanno interessato anche tratti più periferici, come Contrada da Verdefiore, con un investimento di 40mila euro tramite risorse comunali. È in fase di completamento inoltre la segnaletica del percorso pedonale di Via IV Novembre - prosegue Calamita -, per la quale sono anche stati riposizionati i pali dell’illuminazione pubblica, per agevolare il passaggio pedonale". L’intervento si inserisce nel progetto di riqualificazione di una delle vie di accesso principali al paese, dove è stato recentemente realizzato dal Comune un muro di contenimento grazie ad un finanziamento Pnrr di 110mila euro, realizzato con la collaborazione della Provincia di Macerata.
"Sempre in Via IV Novembre, su proposta del comune che si è fatto portavoce presso la Provincia di Macerata, di richieste pervenute sia da parte di cittadini che anche del Consiglio Comunale dei ragazzi, verrà realizzato un attraversamento pedonale con semaforo a chiamata - annuncia Calamita -. Per la promozione del territorio e della mobilità sostenibile è stato, inoltre, realizzato, nei pressi di Borgo XX Settembre, un ciclo parcheggio e area sosta attrezzata per biciclette, di cui si sta ultimando la segnaletica, il cui costo totale di 115mila euro è stato compartecipato dalla Regione Marche per 80mila euro". La stessa zona è stata anche oggetto di riqualificazione urbana con un intervento che ha riguardato il rifacimento dei bagni pubblici e del tratto dei marciapiedi esistenti, sempre abbattendo le preesistenti barriere architettoniche, per un costo totale di 143mila euro.
Nel nucleo storico di Appignano è in fase di restauro il torrione delle mura castellane di via Roma grazie al bando Art Bonus della Fondazione Carima che ha concesso un finanziamento di 20mila euro. Il torrione, l'unico esistente nella cinta muraria, facente parte del primo agglomerato urbano di epoca medievale, è stato oggetto di un intervento di restauro e risanamento conservativo per la salvaguardia dei propri caratteri fondamentali, attraverso l'utilizzo di tecniche, forme e materiali tradizionali, in coerenza con le norme dettate dal codice dei beni culturali e del paesaggio.
"L'aver mantenuto le promesse fatte, essere riusciti a realizzare progetti e riqualificato importanti zone, ponendosi anche in ascolto dei cittadini e delle loro esigenze, ci rende orgogliosi del percorso fin qui realizzato e ci rafforza nel voler perseguire con lo stesso impegno, gli obiettivi di migliorare il paese di Appignano e renderlo accessibile e accogliente per tutti", conclude Calamita.
La seduta consiliare del Comune di Appignano del 4 aprile si è rivelata una fonte di discussioni sempre più accese in relazione al crescendo della portata delle questioni trattate: così, questa volta, ci si allontana dal cimitero e si giunge direttamente all’ingresso del centro storico, in zona Borgo XX Settembre.
Una discussione che non è mancata di intermezzi animati da toni accesi, da velati preavvisi di querele sul piano legale e anche da scene generatrici di bonarie quanto significative risate.
Tornando alla zona citata, il Capogruppo d’opposizione e vicepresidente della Provincia con delega alle infrastrutture, Luca Buldorini, ha preso la parola per mettere in luce una realtà amara: "Appignano non è ancora un comune a misura di disabile".
Nella fattispecie, si sta parlando del marciapiede di via IV Novembre, sul lato della Macelleria, la cui larghezza consente a una sedia a rotelle, ma anche a una carrozzina per neonati, un passaggio preciso, al limite del transitabile.
Dunque, appurato che una sedia a rotelle ci entri e inizi il suo percorso, si imbatte poco dopo in un cordolo. Ammesso che quest’ultimo, per perizia di chi spinge, per forza muscolare di chi è seduto, riesca a essere oltrepassato, quasi subito, ci si trova davanti a una serie di scalini.
Pertanto, in Macelleria, o ci si arriva con audaci acrobazie o, sempre rimanendo sulla stessa infrastruttura, non ci si arriva. Non solo, ma qualora un disabile volesse attraversare e giungere sul lato opposto, anche qui, è impossibilitato.
A portare sul tavolo di discussione tutta questa tematica è lo stesso Buldorini il quale, all’attuale Giunta timonata da Calamita, ha rivolto un interrogativo: “Chiedo alla maggioranza tutta se ancora ritenete opportuno, dalle vostre opposizioni, dai vostri ruoli, autorizzare, ancora oggi, alcune opere senza tener conto delle barriere architettoniche e delle disabilità. È una cecità di questa amministrazione perpetrata negli anni”.
Proprio riguardo alle opere infrastrutturali di recente costruzione, che interessano altre zone ma che sono esplicative di un generale modo d’agire politico, l’architetto Paolillo ha sottolineato come i ‘requisiti minimi’ imposti dalla legge sono sempre stati rispettati: “Il passaggio sul marciapiede, con la sua larghezza di un metro, rispetta le dimensioni minime legali per tali percorsi, soddisfacendo i requisiti minimi di accessibilità per le persone con disabilità”.
Anche l’assessore ai Lavori Pubblici, Alessio Gianfelici, è intervenuto, avanzando, da subito, più volte, un’eventuale risposta legale in termini di ‘diffamazione’ nei confronti di quanto detto dal Capogruppo di opposizione, qualora, una verifica sul posto dovesse confermare le misure in regola rispetto ai minimi di legge consentiti.
Una tematica che sembrerebbe passare, anziché per la più complessa quanto nobilitante e democratica ‘ dialettica’, attraverso delle eventuali vie legali.
Queste le parole finali (e, si potrebbe pensare,duramente fatali e fataliste) dell’intervento di Gianfelici, dopo aver ribadito che la Giunta, nella costruzione delle infrastrutture, ha sempre posto come priorità l’abbattimento delle barriere: “Il Comune è questo: non è che possiamo estenderlo come un elastico, per cui è anche probabile che in alcuni punti sia impossibile abbattere le barriere architettoniche, ammenoché non andiamo ad abbattere i muri dei privati”.
Se si rileggono un’altra volta queste ultime parole, la sensazione di fatalismo viene meno e lascia il posto a una riflessione ben più profonda, e non scevra di tristezza, sul diritto inalienabile all’accessibilità che trova le sue radici nella dignità umana.
A tal riguardo, in risposta a quanto affermato da Paolillo e Gianfelici, il vicepresidente della Provincia, Buldorini, è intervenuto specificando che, per superare le barriere architettoniche, è necessario adottare un nuovo paradigma nella costruzione dello spazio urbano. Questo implica una progettazione che consideri tutte le possibili esigenze, creando spazi che siano fruibili da tutti, senza distinzioni.
“È una responsabilità politica amministrare Appignano-risponde Buldorini. Per l’ennesima volta, si assiste ripetutamente a tentativi di deviare la responsabilità, attribuendo al tecnico le colpe di scelte politiche, in una dinamica che elude la vera essenza della responsabilità democratica”.
“Siccome parliamo di disabilità- prosegue il Capogruppo di opposizione- Il marciapiede dovrebbe essere realizzato non tenendo conto del ‘requisito minimo’. La carrozzina non ci deve passare giusta: questa è una visione politica perché io, un domani dovessi mai avere l’onere, per quanto riguarda le nuove realizzazioni, dirò di considerare la ‘misura massima’ per i disabili. Preferisco che passa su un ‘percorso minimo’ chi non porta la disabilità: non mettere al primo posto chi sta comodo a parcheggiare l’autovettura e deve stare scomodo il portatore di disabilità. Finora tutto questo non c’è stato”.
Infine, un’alternativa alla visione dai confini “rigidi” di Gianfelici e dell’Amministrazione in corso, c’è e viene annunciata dallo stesso Buldorini: “Adesso avremo modo di vedere come si abbattono le barriere architettoniche con l’inizio dei lavori di riqualificazione del Borgo XX Settembre da parte della Provincia; vedremo che fine fa quel marciapiede coi requisiti minimi che non vedo l’ora di spazzare via. Tutto questo per creare, invece, un’infrastruttura che non tenga conto ‘minimamente’ delle disabilità ma capace di dare un bel passaggio a tutti coloro che hanno difficoltà motorie”.
Da qui si può comprende la differenza tra prima e dopo, una differenza non solo infrastrutturale ma sostanziale.
(L'intera registrazione della seduta consiliare è visibile su Civicam Comune Appigano)
Luca Buldorini scioglie le riserve e annuncia la propria candidatura a sindaco di Appignano. Il vicepresidente della provincia di Macerata si opporrà al sindaco uscente Mariano Calamita in vista delle prossime elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno.
Nato a Treia nel 1983 e appignanese DOC, Buldorini è profondamente legato al proprio paese. Nel 2016 si è sposato con Stefania Lanciani e insieme hanno messo al mondo due figli, uno di sei anni e uno di un anno e mezzo. Il primo contatto con la politica avviene nel 2012, quando decide di intraprendere una battaglia personale contro una ONLUSS locale, al fine di tutelare i diritti di tre lavoratori. Questa lunga vicenda, protrattasi fino al 2017, gli vede riconosciute tutte le istanze dal tribunale di Macerata e gli consente l’accredito al mondo politico maceratese.
Nel 2016 si iscrive alla Lega Salvini Premier e nel 2019 viene eletto consigliere comunale del comune di Appignano. Nel 2021 entra a far parte del consiglio provinciale di Macerata, per cui oggi ricopre la carica di vicepresidente al fianco di Sandro Parcaroli.
Negli ultimi anni ha ricoperto ulteriori cariche politiche di spessore all’interno del proprio partito grazie alla fiducia dell’onorevole Riccardo Augusto Marchetti, che lo ha nominato Commissario Provinciale di Macerata e Responsabile Organizzativo Regionale. Nel marzo 2023 è stato poi riconfermato Segretario provinciale della Lega. Nel giugno dello stesso anno viene nominato Vicesegretario Regionale dall’Onorevole Giorgia Latini, attuale segretaria regionale. Tale parentesi politica ha segnato un marcato ricollocamento del movimento all’interno del Centro destra, abbracciando una nuova linea politica vicina al mondo civico. Questo ha permesso al partito di ampliare la propria base elettorale e di risultare il più votato alle elezioni politiche di Macerata del 2020 e il secondo alle elezioni regionali dello stesso anno.
Nonostante questa rapida e impegnativa ascesa politica, Buldorini non ha mai dimenticato la sua amata Appignano. Ha condotto infatti con fermezza e fedeltà alla sua cittadinanza innumerevoli battaglie in Consiglio Comunale, dalla mancata ricostruzione dell’INCRA all’Amianto dei capannoni di via IV Novembre. La fiducia e la stima dell’attuale filiera governativa, ha dato alla comunità l’opportunità di beneficiare del primo PUNTO SALUTE (gestito dall’INRCA) e attraverso la riqualificazione delle principali arterie viarie del paese (per un importo di oltre 900 mila euro), restituendo così ad Appignano la meritata centralità nelle politiche regionali e provinciali.
“Ritengo che non sia il momento di abbandonare gli appignanesi. I prossimi cinque anni saranno fondamentali per restituire ai cittadini ciò che per troppo tempo gli è stato negato”. Afferma il candidato sindaco. “Diversi nostri progetti stanno infatti trovando soluzione dopo anni di stallo e nulla di fatto. Ho deciso di candidarmi a sindaco piuttosto che intraprendere altri percorsi politici, per il bene dei nostri anziani e per il futuro dei nostri figli. Per questo motivo conto sulla preziosa presenza di ognuno di voi. Dimostriamo tutti insieme che Appignano ha voglia di cambiare”.
Buldorini presenterà la sua candidatura a sindaco di Appignano alla comunità sabato 20 aprile alle 17:30, nel corso di una conferenza stampa che si terrà in piazza Umberto I. Sarà l’occasione per conoscere la sua visione politica e mettere in luce i risultati personali ottenuti negli ultimi anni. Alla conferenza interverranno, a supporto di Buldorini, figure istituzionali di rilievo come il governatore regionale Francesco Acquaroli, il vicepresidente e assessore regionale Filippo Saltamartini, il presidente provinciale e sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, gli onorevoli Giorgia Latini e Riccardo Augusto Marchetti, la senatrice Elena Leonardi, i consiglieri regionali Anna Menghi, Renzo Marinelli, Simone Livi e Pierpaolo Borroni, il segretario provinciale di Fratelli d’Italia Massimo Belvederesi, il segretario regionale Unione di Centro Luca Marconi, il vicesegretario regionale Lega Salvini Premier Mauro Lucentini e il suo vice, l’onorevole Mirco Carloni. Seguirà una conviviale in piazza per tutti i cittadini che prenderanno parte all’evento