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Area di crisi fermano-maceratese, digitalizzazione dei processi produttivi: ecco 2 milioni di euro

Area di crisi fermano-maceratese, digitalizzazione dei processi produttivi: ecco 2 milioni di euro

Novità positive per l’area di crisi industriale complessa del distretto pelli-calzature fermano-maceratese: dal 26 marzo prossimo sarà possibile presentare una domanda per il finanziamento di progetti di trasformazione digitale dei processi produttivi, nell’ottica del Piano Impresa 4.0 e dell’acquisizione di servizi specialistici di innovazione di prodotto, processo, organizzativa e commerciale.  Il bando, infatti, con una dotazione complessiva di circa 2 milioni di euro, sarà pubblicato sul BURM del 25 marzo 2021 e si chiuderà il 5 maggio. I sostegni ai progetti sono destinati alle micro, piccole e medie imprese, con sede operativa in uno dei Comuni dell’area di crisi, appartenenti al settore manifatturiero, delle costruzioni e di alcuni servizi alla produzione, del turismo, con priorità per la filiera delle pelli-calzature e per le attività ricettive e potranno utilizzare la piattaforma Sigef per la presentazione delle domande. “Diamo continuità alla strategia di rilancio del distretto – spiega l’assessore regionale alle Aree di crisi complessa, Guido Castelli – con un’ulteriore misura inclusa nella strategia approvata con l’Accordo di Programma che abbiamo cercato di adattare anche ai fabbisogni di investimenti derivanti dalla crisi Covid. Abbiamo introdotto tutte le misure di semplificazione consentite, quali la retroattività di parte della spesa al 1° gennaio 2021 al fine di rendere lo strumento quanto più possibile aderente al contesto attuale.  Per agevolare la partecipazione delle aziende interessate, abbiamo creato uno strumento duttile e semplificato che, attingendo a più priorità del POR FESR, consentirà alle imprese di presentare un progetto unitario, articolato in due linee di intervento, distinte ma complementari. La prima riguarda l’acquisto di beni materiali ed immateriali finalizzati al trasferimento e all’applicazione delle nuove tecnologie digitali nell’ambito di tutta la catena del valore: dalla logistica alla produzione, dalla produzione alla vendita e al marketing fino ai servizi post vendita e supporto al cliente, inclusi investimenti in modelli di smart working nelle differenti funzioni aziendali. Con la seconda, le imprese potranno acquisire servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale, tra cui, per esempio, servizi specialistici finalizzati all’analisi organizzativa e dei processi interni aziendali, all’ottenimento di certificazioni di qualità, di processo, di sicurezza, sociali ed etiche e all’adozione di modalità di lavoro agile, spese di marketing digitale, ricerche di mercato e servizi per lo sviluppo e il miglioramento della qualità del prodotto e della sua sostenibilità”. Per essere finanziati, i progetti dovranno avere una spesa ammissibile compresa tra 40.000 e 80.000 euro e includere l’acquisto di almeno un bene materiale o immateriale 4.0. L’agevolazione consisterà in un contributo a fondo perduto pari al 40% della spesa approvata ammissibile a finanziamento a valere sul Quadro temporaneo adottato dalla Commissione europea per gli aiuti di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19. “La valutazione dei progetti – conclude Castelli – è improntata a criteri di qualità ed efficacia per la  selezione dei progetti più meritevoli in termini di validità e fattibilità del progetto, sostenibilità economico-finanziaria e rispondenza a specifici fabbisogni del tessuto imprenditoriale dell’area, grado di innovatività, incremento degli addetti,  livello di competenze tecniche presenti in azienda.”

18/03/2021 13:14
Coronavirus, 820 nuovi casi oggi nelle Marche: 111 quelli in provincia di Macerata

Coronavirus, 820 nuovi casi oggi nelle Marche: 111 quelli in provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 6168 tamponi: 3493 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1017 nello screening con percorso Antigenico) e 2675 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 23,5%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 820: 111 in provincia di Macerata, 319 in provincia di Ancona, 230 in provincia di Pesaro-Urbino, 86 in provincia di Fermo, 44 in provincia di Ascoli Piceno e 30 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (89 casi rilevati), contatti in ambito domestico (178 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (255 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (27 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (5 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (4 casi rilevati), screening percorso sanitario (3 casi rilevati) e 1 caso proveniente da fuori regione. Per altri 256 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1017 test e sono stati riscontrati 62 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 23,47% oggi, rispetto al 18,5%.  In aumento di 11 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 891, di cui 139 in terapia intensiva (+6 rispetto a ieri). Sono, invece, 52 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 151 pazienti: 51 all'ospedale di Macerata, 62 al Covid Hospital, 7 al nosocomio di Civitanova e 31 a Camerino. Altre 31 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata. 

18/03/2021 11:06
Mentana "snobba" il Covid: il braccio di ferro Biden-Putin si prende l'apertura del tg di "La7"

Mentana "snobba" il Covid: il braccio di ferro Biden-Putin si prende l'apertura del tg di "La7"

   L'opinione di Enzo Polverigiani Siamo tutti sbalorditi. Non per il fatto in sé, pure senza precedenti, ma per la scelta di Mentana di aprire il suo telegiornale nè con il covid né con la politica, ma... Domanda del giornalista di Abc: "il presidente russo Vladimir Putin è un killer?". Risposta del neo presidente americano Joe Biden: "sì, e pagherà le sue colpe". Un'accusa esplosiva, inaudita anche ai tempi della guerra fredda, di Kennedy e Kruscev che sotto sotto si erano simpatici, di Reagan e Breznev che avevano paura l'uno dell'altro. Il vecchio Joe ha sferrato un diretto imprevisto e imprevedibile, con il candore di un nonno americano un po' rinco davanti al tacchino agli steroidi del Ringraziamento, che a un certo punto, nel clima di festa, dice verità indicibili e sbarella contro l'odiato vicino di casa, incurante delle conseguenze: è un assassino, mi ha ammazzato il cane con una polpetta avvelenata. Il pensiero è volato ai casi recenti e misteriosi dell'ex spia Livtinenko e del dissidente Navalny, più o meno sistemati col tradizionale metodo ex Kgb (polonio nel tè) ma poi Biden ha doppiato con un sinistro, accusando l'uomo di Mosca di aver tentato di sabotare le recenti elezioni americane. Apriti cielo. Come prima mossa, il Cremlino ha respinto sdegnosamente l'accusa, giudicando quella di Biden un'uscita “isterica dovuta a impotenza”, poi ha richiamato il suo ambasciatore a Washington, che - s'immagina - sarà rimasto male aspettando il richiamo del vaccino Pfizer, non fidandosi dello Sputnik. In ogni caso, la rinnovata tensione tra Usa e Russia ci è sembrata, per paradosso, un piccolo spiraglio nella cappa di piombo delle pessime notizie sotto la quale si vive - peggio, si sopravvive - da ormai un anno. Ecco come siamo messi. Come finirà? Forse con uno scambio di battute al telefono rosso. Caro Vladimir, scherzavo, sai che ti voglio bene. Caro Joe, ti rimando l'ambasciatore che ha appena fatto il richiamo, ma con lo Sputnik, così impara. Quindi torneremo sotto il bombardamento della guerra dei vaccini, di quelli che appaiono e scompaiono, si fermano, ritardano e ripartono, di quello che deve cambiare nome altrimenti non lo vuole più nessuno, dei piani di battaglia del generale vaccinatore, degli allarmi del protettore civile Bertolaso, dei silenzi parlanti di Draghi, degli anticorpi monoclonali del governatore Acquaroli (nudi o coniugati?), degli assembramenti impuniti, degli apericena clandestini. Soprattutto del passaporto sanitario per poter prenotare viaggio e ombrellone di ferragosto senza problemi. Torneremo anche ad occuparci di Enrico Letta rinnovatore del Pd che ha aperto il dibattito su Ius soli e voto ai sedicenni, e nomina il vicesegretario, una donna nelle previsioni, che però si chiama Andrea Orlando. Tutti argomenti essenziali per dare un po' di ossigeno a un'economia da troppo tempo alla canna del gas. E se proprio lo scazzo tra Biden e Putin dovesse volgere al peggio, ecco un modesto consiglio gratis: rivolgersi al benemerito maceratese Andrea Angeli, che da funzionario Onu è diventato uno specialista delle emergenze internazionali. Riuscirebbe a far dialogare perfino i cani e i gatti, molto più refrattari degli umani. La pace nel mondo ripartirebbe proprio da Macerata. Hai visto mai?

18/03/2021 09:45
Scontro tra un minibus e un'auto sulla provinciale Muccese: sei feriti in ospedale

Scontro tra un minibus e un'auto sulla provinciale Muccese: sei feriti in ospedale

I Vigili del fuoco sono intervenuti questa mattina, poco dopo le 6:30 del mattino, a Cerreto D'Esi sulla Strada Provinciale 256 Muccese per un incidente stradale tra un minibus e un'auto. Sei le persone coinvolte, tutte trasportate all'ospedale di Fabriano con le tre ambulanze accorse sul posto.  La squadra dei vigili del fuoco di Fabriano ha provveduto ad estrarre le due persone che erano a bordo dell'auto, in collaborazione con il personale del 118, e messo in sicurezza i mezzi coinvolti. Presenti anche i Carabinieri di Fabriano, che stanno ricostruendo con esattezza la dinamica del sinistro.   

18/03/2021 08:30
Dad e solitudine, gli psicologici lanciano l'allarme: "Rischi alti, serve ritorno sui banchi di scuola"

Dad e solitudine, gli psicologici lanciano l'allarme: "Rischi alti, serve ritorno sui banchi di scuola"

"Nessuno è pronto per affrontare nuovamente zona rossa e Dad" cioè la didattica a distanza. L'allarme è lanciato dalla Presidente dell'Ordine degli Psicologi delle Marche Katia Marilungo, dopo i provvedimenti che hanno riportato la regione in zona rossa da lunedì "riproponendo di fatto una situazione molto simile a quella dell'anno scorso". "Essere in salute significa anche godere di una salute psicologica, - osserva - che sta venendo meno alla luce dei disagi riscontrati con zona rossa e Dad. Come Opm auspichiamo un celere ritorno ai banchi di scuola almeno per i più piccoli, che hanno dimostrato di rispettare le norme anticovid, come divulgato con la campagna #ioleregolelehorispettate". Tra i rischi anche quello dell'"on-line brain perché le tecnologie creano dipendenza". "Corpo e mente sono provati da un anno di sacrifici, cui vanno sommati lutti e sofferenze, frustrazioni e isolamento - spiega - quindi non siamo psicologicamente preparati per ritornare alle condizioni in cui eravamo lo scorso marzo. Si sta aggravando una situazione già fortemente compromessa, in particolare per gli studenti di tutte le età, costretti ancora a un lungo periodo di Dad". Da una parte "i genitori che devono lavorare fuori casa non possono lasciare soli i figli, - ricorda -, dall'altra parte non godono neanche degli aiuti economici per sopperire a evidenti esigenze. Se oggi smartworking e teledidattica, come a marzo 2020, sono tornati al centro della quotidianità, è nella famiglia che si verificano i maggiori disagi perché "tra le mura domestiche insistono i principali scenari di problematicità". Oltre alla "convivenza forzata" che nel 2020 ha portato a un "incremento vertiginoso di separazioni e divorzi", disagi anche ai più giovani. Per gli adolescenti "sono numerose le problematiche riscontrate dai nostri professionisti". Tra le altre "isolamento fra social e computer, difficoltà di mantenere vive le relazioni personali, paura di uscire, fino all'autolesionismo". Registrati "evidenti disagi anche fra i più piccoli in quanto per i bambini l'avvicinamento a tablet e pc necessari per la Dad è stato repentino e non graduale, esponendoli anche solo potenzialmente alle trappole della rete". (Fonte: ANSA)  

17/03/2021 19:00
Coronavirus Marche, 12 decessi nelle ultime 24 ore: nessuna vittima nel Maceratese

Coronavirus Marche, 12 decessi nelle ultime 24 ore: nessuna vittima nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 12 decessi correlati al Covid-19. Sette decessi sono stati registrati nei presidi medici anconetani : si tratta di un 82enne di Ostra e una 94enne di Corinaldo all'Ospedale di Senigallia; una 86enne di Castelfidardo, una 90enne di Camerano e un 94enne di Falconara Marittima all'INRCA; un 62enne jesino al nosocomio di Jesi e un 83enne di Ancona a Torrette. In provincia di Fermo sono state tre le vittime: una 87enne di Montemarciano all'INRCA, una 80enne di Belvedere Ostrense presso la residenza Valdaso e una 62enne di Porto Sant'Elpidio al Murri. Inoltre, un 74enne di Ancona e un 61enne di Cantiano si sono spenti all'Ospedale di Pesaro. Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2464 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (868), mentre sono 415 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 96,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.

17/03/2021 17:56
"Consiglio regionale su emergenza Covid trasformato in un ring": è scontro aperto Lega-Pd

"Consiglio regionale su emergenza Covid trasformato in un ring": è scontro aperto Lega-Pd

“Il PD ha trasformato il consiglio regionale sull’emergenza covid in un ring ed è finito alle corde sotto i colpi dei fatti e della sua stesa frustrazione per una legittima scelta popolare che non riesce ad accettare”. È questa la sintesi che il vicecapogruppo della Lega Mirko Bilò, e i colleghi componenti della commissione sanità Giorgio Cancellieri e Anna Menghi riservano alla seduta sull’emergenza covid del Consiglio Regionale, andata in scena ieri in forma straordinaria.  “Sono settimane che assistiamo, con amarezza, ad un crescendo di esternazioni imbarazzantidei consiglieri PD. Invece di combattere il virus, hanno dichiarato guerra alla giunta Acquaroli – ha sottolineato Bilò – Chiedono di unire le forze in una cabina di regia, ma ad ogni occasione fanno solo propaganda sulla pelle dei marchigiani. La storia insegna che un nemico comune si sconfigge solo attraverso l'unità di intenti. Il PD invece agisce con l’unico intento di trasformare la tragedia della pandemia in terreno di rivincita elettorale. Sono fiducioso che ci sia all’interno del Consiglio una minoranza responsabile pronta a collaborare per il bene dei marchigiani”. Gli fa eco Cancellieri, che per professione il Covid lo fronteggia quotidianamente in quanto medico di base.  LEGGI ANCHE: LA VERSIONE DEL PD MARCHE  “Nessun amministratore degno di questo nome alimenta, come invece ha fatto il PD con i vaccini, la diffidenza e il panico in una popolazione impaurita che ha bisogni sanitari, psicologici ed economici – dichiara Cancellieri – So che facile è parlare, difficile fare, ma quando ascolto certi interventi in consiglio mi dico che vorrei portare queste persone con me sul territorio perché vedano quanto è difficile gestire il covid nella sanità che hanno depauperato. Non vanno sprecati né un minuto, né una goccia di siero per combattere il virus. Invece il PD spreca e fa sprecare energie montando scandali che non esistono. La pandemia si è insinuata in ogni ambito della nostra esistenza: si metta senza riserve a servizio della causa comune invece di baloccarsi con campagne denigratorie”. Amarezza e sconcerto condivisi dalla consigliera Anna Menghi: “Non tollero che in un momento come questo si faccia sterile contrapposizione. I tentativi di spaccare la maggioranza da parte dell’opposizione non raggiungeranno il loro obiettivo, perché l’attuale Giunta è molto operativa e gode del pieno appoggio della maggioranza in Consiglio - spiega la consigliera, membro della Commissione Sanità -. Qualche collega dell’opposizione ha provato a decantare l’esperienza accumulata dalla sinistra in questi ultimi vent’anni di gestione della sanità regionale, quasi a ribadire che l’attuale amministrazione non ne ha abbastanza per governare un momento così difficile. Considero anche intollerabile la strumentalizzazione che si sta facendo della vaccinazione alla popolazione disabile". "Quella dei vaccini mi sembra infatti una guerra tra poveri - continua la consigliera Menghi - Se fino ad oggi non c’è stata una vaccinazione capillare dei disabili è perché il Governo Conte bis aveva stabilito altre priorità. Per fortuna l’attuale ministero alla Disabilità, voluto dalla Lega e istituito dal Governo Draghi, ha provveduto a correggere gli errori fatti, e, fermo restando la libertà di scelta di ciascuno, per me sacra, ad esercitare il diritto di vaccinarsi, questa “guerra dei vaccini” tra i cosiddetti fragili, fomentata dalla sinistra, sarà presto archiviata e risolta una volta per tutte”.  

17/03/2021 16:10
Emergenza Covid, Pd Marche: "Saltamartini inadeguato, insulti in risposta alla nostra mano tesa"

Emergenza Covid, Pd Marche: "Saltamartini inadeguato, insulti in risposta alla nostra mano tesa"

“Ancora una volta, malgrado un’epidemia ormai fuori controllo e il rischio di un commissariamento, la maggioranza chiude la porta a ogni possibile collaborazione con l’opposizione per provare a uscire dal dramma del Covid. E lo fa nel peggiore dei modi, lanciando strali e offendendo pesantemente i consiglieri di opposizione per l’intera durata del consiglio regionale solo per aver presentato democraticamente delle proposte”. Così il gruppo assembleare del Partito Democratico commenta la bocciatura della risoluzione presentata ieri durante la seduta del consiglio regionale monotematico sulla pandemia. Con il documento, i dem chiedevano di costituire una cabina di regia operativa e decisionale con tutti i gruppi assembleari, il presidente Francesco Acquaroli e l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini sull’emergenza sanitaria. “Ritenevamo la proposta – spiegano i consiglieri del Pd – un atto indirizzato non solo a condividere la responsabilità istituzionale delle scelte rispetto alla grave situazione che stiamo vivendo, ma anche volto a rafforzare la strategia complessiva adottata dalla Regione Marche e fare uno scatto in avanti, considerati i tanti ritardi e i troppi errori commessi da questa giunta fin dal suo insediamento”. “Invece nulla di fatto – continuano i dem -: alla mano tesa dal Partito Demcoratico si è preferito rispondere con gli insulti come mai accaduto in precedenza. Ma soprattutto si è scelto di perseverare ostinatamente nell’errore, confermando cieca fiducia all’assessore alla Sanità Saltamartini, che si è rivelato del tutto inadeguato, non solo per le insensate proposte riguardanti l’utilizzo dell’idrossiclorochina e dell’ozono terapria o la produzione dei vaccini nei stabilimenti marchigiani di Pfizer e Angelini Pharma, ma soprattutto per la mancanza di una pianificazione seria degli interventi per contenere il Covid, particolarmente evidente soprattutto dopo la comparsa a Loreto della cosiddetta variante inglese". LEGGI ANCHE: LA VERSIONE DELLA LEGA MARCHE "Qui si è prodotto il vero disastro, pari forse solo a quello compiuto nell’ambito della riapertura scolastica senza le necessarie precauzioni per studenti, insegnanti e personale - attaccano i consiglieri del Pd marchigiano -. Dal 23 dicembre, infatti, data del primo caso accertato, non solo non si è fatto nulla per settimane, ma quando i contagi hanno preso a dilagare, anziché scegliere coraggiosamente di dichiarare la provincia di Ancona zona rossa, si è scelto di virare su provvedimenti che hanno palesemente accelerato la circolazione del virus: prima perimetrando questo territorio di arancione e facendone uno spazio in cui non era possibile entrare e uscire, ma dove al suo interno tutto o quasi era permesso, poi scaricando sui Comuni la scelta di decidere la fascia di sicurezza, gialla o arancione, facendo venir meno così la necessaria uniformità del provvedimento”. “Tutto questo – conclude la nota dei consiglieri – mentre continuano a pesare come un macigno sulla salute dei marchigiani le lentezze della campagna vaccinale, soprattutto per quanto concerne i soggetti fragili come gli anziani over 80 e le persone non deambulanti o affette da disabilità insieme ai loro caregivers, anche a causa dei pochissimi centri vaccinali attivati. Senza ovviamente dimenticare l’opaca vicenda delle dosi ricevute dalla Regione Marche, da quest’ultima ufficialmente indicate in 176.810 dosi, di cui 155.014 inoculate per una percentuale del 87,7%, mentre il servizio Salute regionale ha fornito numeri significativamente diversi pari a 211.740 dosi consegnate e 146.317 dosi inoculate che, cambiano sostanzialmente la percentuale di somministrazione attestandola al 69,1%. Insomma, con la bocciatura della cabina di regia proposta dal Partito Democratico, assolutamente di buon senso e molto concreta, si è persa l’ennesima occasione di dare una risposta efficace alla crisi e ai cittadini”.  

17/03/2021 15:37
Mascherine Ffp2 non a norma al personale sanitario: esposto del senatore Romagnoli alle Fiamme Gialle

Mascherine Ffp2 non a norma al personale sanitario: esposto del senatore Romagnoli alle Fiamme Gialle

Un esposto alla Guardia di Finanza per chiedere di far emergere la verità sulla conformità dei DPI distribuiti al personale sanitario (in continuo contatto con pazienti positivi) operante nei presidi ospedalieri della Regione Marche,dichiarata recentemente zona rossa a causa del dilagare del COVID-19 . Il portavoce al Senato del M5s Sergio Romagnoli ha consegnato il documento ai militari dell’Arma che potrebbe anche arrivare alla Procura della Repubblica e avviare una specifica inchiesta riguardo la certificazione delle Mascherine FFP2 già oggetto di indagine presso l’ufficio antifrode dell’Unione Europea. "Non si tratta di strumentalizzazione politica ma di una questione molto seria" - afferma Romagnoli confermando il deposito dell’esposto con conseguente sollecitazione all’apertura dell’indagine. Continua il Senatore Romagnoli : "Mi sono sentito di fare la mia parte senza sbraitare ma sfruttando gli strumenti che tutti abbiamo a disposizione per far emergere la verità. Sono stato votato dal mio territorio per rappresentarlo e difenderlo, pertanto ho raccolto diverse segnalazioni nei giorni scorsi e ho deciso di procedere con l’esposto".  "C’è chi è preposto a controllare, con i dovuti strumenti a disposizione e io ho solo invitato a farlo. Seguo da vicino la questione della sanità: ho verificato che purtroppo ci sono situazioni difficili, dove il sistema ancora riesce a reggere essenzialmente grazie al grande attaccamento al lavoro dei dottori. Ma non si può andare sempre avanti in questo modo. Il Covid sta presentando il conto, evidenziando tutte le carenze e le debolezze. Bisogna intervenire perché questa è una battaglia per il bene comune da combattere insieme, al di là delle fazioni politiche" - conclude Romagnoli.  

17/03/2021 13:52
Guardia di Finanza, al via concorso per l'ammissione di 66 allievi ufficiali: come partecipare

Guardia di Finanza, al via concorso per l'ammissione di 66 allievi ufficiali: come partecipare

Pubblicato il bando di concorso, per titoli ed esami, per l’ammissione di 66 allievi ufficiali del ruolo normale – comparti ordinario e aeronavale – presso l’accademia della Guardia di Finanza, per l’anno accademico 2021/2022.   I posti disponibili sono così ripartiti: 58 (cinquantotto) destinati al comparto ordinario; 8 (otto), destinati al comparto aeronavale. In quest'ultimo caso i posti sono ulteriormente suddivisi così come segue: 4 (quattro) riservati alla specializzazione “pilota militare”; 4 (quattro) riservati alla specializzazione “comandante di stazione e unità navale”. La presentazione delle domande dovrà avvenire entro le ore 12.00 dell’8 aprile 2021 e riguardare uno solo dei predetti comparti e specializzazioni. Possono partecipare al concorso i cittadini italiani che: abbiano, alla data del 1° gennaio 2021, compiuto il diciassettesimo anno di età e non superato il giorno del compimento del ventiduesimo anno di età (vale a dire siano nati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 1999 e il 1° gennaio 2004 - estremi inclusi); siano in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione a corsi di laurea previsti dalle Università statali o legalmente riconosciute; non essendo in possesso del previsto diploma alla data di scadenza per la presentazione delle domande, lo conseguano nell’anno scolastico 2020/2021. La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo “https://concorsi.gdf.gov.it”, seguendo le istruzioni del sistema automatizzato. I concorrenti, che devono essere in possesso di un account di posta elettronica certificata (P.E.C.) o ricorrere, se minorenni, a quello in uso a uno dei componenti del nucleo familiare esercente la potestà genitoriale o, in mancanza, al tutore, dopo aver effettuato la registrazione al portale, potranno accedere, tramite la propria area riservata, al form di compilazione della domanda di partecipazione. Sul predetto sito internet è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sul concorso e prendere visione del bando.  

17/03/2021 12:03
Le ceneri dell'Etna sono arrivate fino alle Marche a febbraio: lo rileva l'Arpa

Le ceneri dell'Etna sono arrivate fino alle Marche a febbraio: lo rileva l'Arpa

Le ceneri dell'Etna anche sulle Marche. A rilevarle le centraline di Arpa Marche, come riporta il sito dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale. Il fenomeno è stato registrato in particolare tra il 24 e il 27 febbraio scorsi, in concomitanza della ripresa eruttiva del vulcano, e si è andato ad aggiungere alle polveri sahariane che proprio in quei giorni si sono spinte su tutto il centro-sud Italia. Sarebbero state proprio le polveri provenienti dal deserto africano, complice la condizione meteo favorevole, a far schizzare all'insù i rilievi delle Pm10 che ad Ancona - zona stazione ferroviaria - hanno raggiunto il picco di 223 µg/mü , alle ore 20 del 27 febbraio. La centralina ha fatto registrare il valore giornaliero più alto nel periodo con 115 µg/mü. Tornando alle ceneri dell'Etna, l'Arpa ha spiegato che "i vetrini di aerobiologia hanno evidenziato il fenomeno non solo nelle Marche, ma in diverse regioni italiane". "L'eruzione dell'Etna, la più grande emissione di anidride solforosa (SO2) dell'Etna per quel che riguarda il recente passato, - fa sapere l'Arpam - ha emesso in atmosfera decine di Kilotoni di tale sostanza". "I venti spiranti nel Catanese, prevalentemente di scirocco, - spiega - hanno determinato lo spostamento di particelle carboniose e la caduta di cenere anche in altre città siciliane e hanno via via interessato il centro-sud dell'Italia, principalmente la Sardegna, il Lazio, la Toscana, l'Emilia Romagna, l'Umbria e anche le Marche". L'agenzia sottolinea che "si tratta ovviamente di un fenomeno ad alte quote che non ha, o ha scarsamente, ripercussioni al suolo; un fenomeno certo curioso, ma non così strano, se basta ricordare che, in caso di eruzioni potenti, le nubi vulcaniche riescono a raggiungere anche i 12-13 km di altezza, penetrando parte della stratosfera, mentre i forti venti che spirano in queste zone - oltre 250 km/h - riescono a trasportare minuscole particelle di fumo per centinaia e migliaia di chilometri". (Fonte Ansa)   

17/03/2021 11:25
Covid-19, nelle Marche la crescita dei contagi si è fermata: l'analisi nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, nelle Marche la crescita dei contagi si è fermata: l'analisi nei grafici dell'Ingegner Petro

Bentornati cari lettori, le Marche e l'Italia si tingono di rosso, e siamo bombardati da allarmismo. Se ricordate, la scorsa settimana, avevo detto che i contagi nelle Marche si sarebbero probabilmente stabilizzati (rileggi qui), invece le cose sono andate anche meglio del previsto: i contagi, come preventivato, sono rimasti esattamente uguali, mentre sono scesi del 6% i sintomatici.  Probabilmente durante questa settimana dovremo avere il picco dei posti occupati in terapia intensiva e potremo sperare anche in un calo dei contagi tra il 10 e 20%.  Possiamo notare nel grafico della variazione degli indici che anche le terapie intensive, i ricoveri e i decessi hanno frenato la forza del loro rialzo e la loro crescita sembra essere stata meno ripida di quella dei contagi, Burioni parlava di come la variante Inglese sia più letale di quella precedentemente diffusa, ma sinceramente i dati che possiamo estrapolare da nostri grafici dicono il contrario. La crescita dei contagi è seguita da una crescita meno ripida dei casi gravi, a conferma di ciò il rapporto sintomatici/positivi nelle Marche è ancora in lieve diminuzione. Nella tabella uso i casi giornalieri medi per 1 milione di abitanti e traducendo le specifiche di zona rossa e bianca nella mia metrica, sopra quota 357 si è in zona rossa e sotto 71 si può aspirare alla zona bianca. Per uscire dalla zona rossa dovremo registrare un calo del 22%: è possibile che lo si ottenga in circa 2 settimane. Emilia e Friuli si contendono la maglia nera dei contagi mentre per le terapia intensive - dopo Trento - le Marche sono la regione peggiore d'Italia ma probabilmente, come detto, si stabilizzeranno questa settimana e dovrebbero iniziare a ridursi la prossima. Con lo stop momentaneo al vaccino AstraZeneca certamente la campagna di vaccinazione subirà un brusco rallentamento, comunque si sono registrati circa 149 casi di gravi reazioni su oltre 16 milioni di dosi: significa una probabilità dello 0.00093% ovvero meno di 1 su 100,000, per gli amanti del Lotto è come indovinare una quaterna giocando 5 numeri.  Attualmente lo sviluppo di sintomi gravi dipende molto dall'età. Sopra i 60 anni siamo quasi al 10% dei casi, e nel 2% questi sintomi sono critici: stando a vedere lo stato di diffusione del virus è stimabile ad almeno un 10% la probabilità di contrarre il virus. Questo è per dare semplicemente un'informazione statistica. Allo stato attuale, prendendo un soggetto sessantenne con il vaccino ha lo 0.00093% di probabilità di avere una reazione grave, senza il vaccino ha una probabilità dell'1% di finire in ospedale, dello 0.2% di finire in terapia intensiva (circa la stessa che ha di non sopravvivere).

16/03/2021 19:56
Rete ferroviaria Orte-Falconara, Patassini: "In arrivo 500 milioni per migliorare l'infrastruttura"

Rete ferroviaria Orte-Falconara, Patassini: "In arrivo 500 milioni per migliorare l'infrastruttura"

Cinquecento milioni per la rete ferroviaria Orte-Falconara e novanta milioni per il collegamento dorico tra porto di Ancona-aeroporto di Falconara Marittima-interporto di Jesi tramite Anas. Il titolare delle Infrastrutture Giovannini mi ha confermato nel corso dell'audizione in commissione l'arrivo di risorse ingenti previste nel Piano nazionale di ripresa e resilienza per migliorare due infrastrutture fondamentali per il nostro territorio". Lo comunica in una nota il deputato marchigiano Tullio Patassini (Lega), componente della commissione Ambiente, dopo l'audizione del ministro delle Infrastrutture. "L'integrazione tra porto, aeroporto e interporto va resa strutturale ed efficiente- conclude-. Su questo obiettivo la Lega e' impegnata da tempo. Grazie al Governo Draghi, arriva un cambio di passo per il territorio marchigiano con misure che contribuiscono concretamente allo sviluppo economico e sociale anche di quelle aree colpite dalla tragedia del terremoto.

16/03/2021 19:54
Post-sisma, Legnini incontra Draghi: "Pronti progetti per avviare oltre 1100 nuovi cantieri"

Post-sisma, Legnini incontra Draghi: "Pronti progetti per avviare oltre 1100 nuovi cantieri"

Il Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma 2016 in Centro Italia, Giovanni Legnini, è stato ricevuto oggi dal Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, al quale ha esposto gli ultimi dati incoraggianti sulle attività in corso e i pochi residui problemi da affrontare. Dopo i buoni risultati ottenuti nel 2020, che ha visto crescere del 62% le domande di contributo per la ricostruzione privata presentate ed accolte dagli Uffici, i primi due mesi dell’anno in corso consolidano e rafforzano la tendenza positiva. Tra gennaio e febbraio, in particolare, sono stati concessi contributi alla riparazione e ricostruzione di 1.135 edifici ed aggregati edilizi, che consento l’apertura immediata di altrettanti cantieri, mentre si è registrata la conclusione di altri 542 interventi con un’ulteriore forte crescita rispetto al 2020. I contributi approvati dagli Uffici Speciali regionali sono stati pari a 350 milioni di euro. Il Commissario ha sottoposto al Presidente Draghi gli obiettivi per il 2021 ed esposto alcune necessità da risolvere per accompagnare al meglio il processo di ricostruzione che sembra essere ormai definitivamente decollato. Per quest’anno, ha spiegato il Commissario, sarà prioritaria la definizione delle undicimila istanze di contributo già presentate, con l’obiettivo di aprire diverse migliaia di nuovi cantieri, insieme all’attuazione del cronoprogramma degli interventi sulle opere pubbliche e l’avvio della ricostruzione nei centri più distrutti, grazie anche ai Programmi Straordinari di Ricostruzione e le Ordinanze speciali per l’attuazione dei poteri in deroga. Oltre alla ricostruzione fisica di abitazioni, impianti produttivi ed edifici pubblici, ha sottolineato Legnini, è ora necessario pensare alle misure per favorire la ripresa e lo sviluppo economico di questi territori, dando attuazione al Contratto Istituzionale di Sviluppo e sfruttando le possibilità offerte dal Recovery Plan.  

16/03/2021 18:26
Coronavirus Marche, 15 decessi nelle ultime 24 ore: sono 5  le vittime del Maceratese

Coronavirus Marche, 15 decessi nelle ultime 24 ore: sono 5 le vittime del Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 15 decessi correlati al Covid-19. Quattro vittime sono state registrate nelle strutture ospedaliere del Maceratese: un 91enne di Montecosaro, un 83enne di Caldarola e una 83enne di Macerata sono spirati al nosocomio civile del Capoluogo di Provincia mentre una 58enne di Civitanova Marche si è spenta al Covid Center. Due decessi sono stati segnalati all'Ospedale di Pesaro dove hanno trovato la morte una 68ennne di Osimo e un 81enne di Colli al Metauro. Nei presidi medici anconetani hanno perso la vita 6 persone:  un 96enne di Camerno e una 90enne di Ancona all'INRCA; un 81enne di Chiaravalle e un 86enne di Belvedere di Ostra al nosocomio di Jesi; una 74enne di Ostra all'Ospedale di Senigallia e infine presso la Residenza Dorica è morto un 93enne originario del Capoluogo di Regione. Una 98enne di Cossignano è spirata nel presidio medico di Ascoli Piceno mentre in quello di San Bendetto del Tronto ha trovato la morte una 93enne di Cupra Marittima. Una vittima è stata registrata anche in Provincia di Fermo: si tratta di un 88enne di Montelupone deceduto presso la Residenza Valdaso. Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2452 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (867), mentre sono 415 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 96,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.

16/03/2021 17:59
Marche, stop a 40mila dosi di AstraZeneca. Saltarmartini: "arrivati altri 20mila vaccini Pfizer"

Marche, stop a 40mila dosi di AstraZeneca. Saltarmartini: "arrivati altri 20mila vaccini Pfizer"

Sono 40mila le dosi di AstraZeneca che non potranno essere per ora somministrate a causa dello stop, prima di un lotto da parte della Regione Marche dopo il decesso di un docente in Piemonte e poi generalizzato da parte dell'Aifa per tutto il territorio nazionale in attesa del pronunciamento dell'Ema. Lo ha riferito l'assessore regionale alla Sanità delle Marche Filippo Saltamartini a margine della presentazione della nuova Tac a 64 strati per pazienti Covid posizionata nel parcheggio antistante il Pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Ancona. Intanto, ha riferito l'assessore, oggi sono arrivati nelle Marche circa altri 20mila vaccini Pfizer-BioNTech che "serviranno per fare i richiami, le seconde dosi". Sulla questione dello stop temporaneo ad AstraZeneca, ha osservato, questo "imporrà un rallentamento delle vaccinazioni". Oltre, ha sottolineato, a causare disagi a chi era stato chiamato per la prima dose o a coloro che erano stati già programmati per la seconda. Sul fronte comunicazione, per avvertire le persone dello slittamento, Saltamartini ha annunciato che l'azione regionale si muoverà su tre pilastri, come già preannunciato dal Governatore Acquaroli (leggi l'articolo) : messaggi sms per informare dello slittamento e anche della riprogrammazione soprattutto per persone chiamate per i richiami; aumento a 20 unità del personale addetto al numero verde Covid (800936677) per dare "risposte tempestive"; e "un sito regionale con cui verranno informati i cittadini non solo sulla tipologia di vaccini che arriveranno ma anche su tutta la fase di somministrazione con numeri e rendicontazione, in modo che ognuno possa verificare lo stato d'avanzamento della vaccinazione"

16/03/2021 16:39
Confidi Marche, quasi 36 milioni di euro a favore delle PMI regionali: il 12% in più rispetto al 2020

Confidi Marche, quasi 36 milioni di euro a favore delle PMI regionali: il 12% in più rispetto al 2020

Sono quasi 36 i milioni di euro che nel primo bimestre del 2021 Uni.Co, (il Confidi delle Marche), attraverso la propria garanzia o in maniera diretta, ha permesso di fare arrivare alle PMI marchigiane. Un aumento del 12% rispetto al credito ricevuto dalle imprese marchigiane nello stesso periodo del 2020, che si attestò intorno ai 32 milioni. Dietro questo incremento di risorse, c’è il ruolo determinante dello stesso Uni.Co che si è impegnato, tra credito diretto, fideiussioni dirette e garanzie per quasi 30 milioni di euro, ben il 187% in più rispetto a quanto fatto nello medesimo lasso temporale del 2020.  Sempre raffrontando i mesi di gennaio e febbraio tra il 2020 e il 2021, si evince come in questo nuovo anno Uni.Co abbia sostenuto per il 51% l’artigianato, per il 27% il commercio, per il 12% l’industria e per il 4% l’agricoltura. Il restante 6% è suddiviso tra il mondo dei servizi, dei professionisti e della cooperazione. Osservando la destinazione territoriale degli importi deliberati da Uni.Co, al primo posto c’è la provincia di Ancona con quasi 9 milioni di euro, seguita da Macerata con una cifra vicina agli 8 milioni di euro, poi Fermo con più di 5 milioni di euro. Infine, Pesaro Urbino e Ascoli Piceno vanno a braccetto nelle ultime posizioni, ciascuna con meno di 4 milioni di euro. Da questo quadro è facile intuire come sia indispensabile agevolare l’accesso al credito per le Pmi marchigiane. Per questo motivo, Uni.Co, il Confidi delle Marche, rimarca la volontà di rendere fluido il rapporto tra mondo imprenditoriale e il sistema bancario tratteggiando gli obiettivi da raggiungere nei prossimi mesi. Il direttore generale Paolo Mariani crede che “in questo momento abbiamo davanti delle prerogative da raggiungere: oltre a portare a termine il progetto aggregativo che è partito nel 2018, vogliamo lavorare con maggiore convinzione sulla logica consulenziale. Tra i nostri punti di forza non c’è solo la facilitazione al credito, ma anche il desiderio di essere utili anche su altri settori che riguardano l’attività aziendale, tra cui la gestione della ‘crisi di impresa’. Considerato che non vanno in difficoltà esclusivamente i grandi gruppi industriali, affianchiamo le aziende di medie e piccole dimensioni per affrontare le situazioni più critiche attraverso una visione sartoriale, affinché venga messo a punto un piano di interventi che conduca l’impresa fuori dall’impasse”. Quello che rende Uni.co un interlocutore privilegiato è l’aderenza con le necessità dell’azienda. “Abbiamo la competenza necessaria per essere i partner adeguati consentendo alle imprese marchigiane di guardare al futuro con coraggio”. Tra i propri elementi caratterizzanti, Uni.Co vuole rendere ancora più protagonista il socio. “Avvertiamo l’urgenza di essere più performanti, mettendo al centro del progetto il nostro socio che ci deve vedere come un alleato con cui condividere un percorso. E’ infatti nostra intenzione frequentare il territorio, al fine di affiancare strutturalmente le imprese con l’obiettivo di aiutare le stesse a generare valore. Crediamo dunque che sia fondamentale tornare a presidiarlo ‘sporcandoci le mani’ e ripristinando un rapporto, vitale, tra tessuto produttivo e sistema finanziario, con quest’ultimo da sempre abituato ad un dialogo osmotico con la sua terra d’appartenenza”. Uni.Co punta a rafforzare la propria presenza nelle Marche, alzando lo sguardo “verso altre zone geografiche, tra cui l’Umbria e l’Abruzzo che hanno un contesto economico molto simile al nostro, composto da aziende di medie dimensioni che rappresentano il cuore propulsivo. Questo ambiente operativo offre occasioni che Uni.Co vuole sfruttare e veicolare”.  A proposito degli interventi da adottare affinché le aziende marchigiane tornino a correre, Mariani ritiene che “occorre investire sul digitale, sulla logistica e sulla internazionalizzazione. Facciamo in modo che le micro, le piccole e le medie imprese resistano e tornino ad investire. Dobbiamo fare squadra in un territorio nel quale la regola è stata la frammentazione. Serve un lavoro sinergico tra amministrazione regionale, corpi intermedi come Uni.Co, imprese e banche, in una visione prospettica, condivisa e concertata. Le premesse sono buone, visto le intenzioni messe in campo dalla nuova giunta regionale. Noi vogliamo essere un elemento di sostegno e supporto per l’Ente Regione con l’obiettivo di rafforzare lo spirito d’impresa e riconsegnare alle Marche la leadership avuta in passato”.    

16/03/2021 14:47
Acquaroli: "Cure con anticorpi monoclonali anche nelle Marche. Presto cabina di regia vaccinale"

Acquaroli: "Cure con anticorpi monoclonali anche nelle Marche. Presto cabina di regia vaccinale"

"Arriveranno a breve anche nella nostra Regione le cure con gli anticorpi monoclonali. Abbiamo richiesto l'avvio di una fase sperimentale per ampliare queste cure anche alle fasce più giovani, non solo a quelle più anziane".  È quanto afferma il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, nel corso di una seduta straordinaria del Consiglio Regionale dedicata all'emergenza Covid.  Il governatore ha fatto - nel corso del suo intervento - la cronistoria di tutti i provvedimenti presi dalla sua Giunta, a partire dalla seconda ondata del virus verificatasi nel mese di novembre. "Siamo passati da 1.800 tamponi al giorno ad una potenziale di 6.000 tamponi al giorno - afferma Acquaroli -. Un'implementazione che ritengo importante, visto che il tracciamento è uno degli strumenti fondamentali per tenere la curva dei contagi sotto controllo. Abbiamo altresì potenziato le Usca, che ora contano 34 unità".  Il presidente Acquaroli ha anche fornito l'aggiornamento circa l'andamento della campagna delle vaccinazioni, arrivata ad oltre 6mila dosi inoculate quotidianamente. "Un numero importante che ci pone tra le prime regioni d'Italia - dice -. Nelle prossime settimane partirà anche la vaccinazione con Pfizer e Moderna per i disabili" precisa il governatore.   "Siamo tutti in attesa delle tantissime dosi che ci sono state annunciate - aggiunge -. L'imprevisto AstraZeneca ha creato dei disguidi anche nella nostra Regione, perchè, prima abbiamo dovuto sospendere dei lotti, e poi siamo dovuti arrivare alla sospensione definitiva con tutti i conseguenti disagi che si sono riverberati nei territori. Tali disagi sono dovuti anche al fatto che nelle ultime settimane è cambiata la destinazione d'uso del vaccino AstraZeneca, che prima era destinato solo agli under 55, poi agli under 65 e poi ancora, con la circolare del Ministero della Salute del 9 marzo, è stato esteso anche agli ultraottantenni. Questo tipo di cambio in corsa porta con sè delle problematiche". Inoltre Acquaroli ha annunciato il potenziamento del numero verde per il Coronavirus (800936676), per renderlo maggiormente di sostegno per tutti i cittadini. Verrà anche "predisposto un sito Internet che quotidianamente darà tutte le informazioni necessarie sulla vaccinazione nella nostra Regione - annuncia il governatore -. In più costituiremo una cabina di regia per la vaccinazione, per cercare di correggere il tiro quotidianamente".  "Questa mattina ho avuto un colloquio telefonico con il ministro Gelmini. Nel nuovo decreto Sostegno sono previsti non meno di 10-11 miliardi di euro da distribuire alle aziende sulla base del fatturato perso nel 2020 rispetto al 2019. Significa che non ci sarà un ristoro dovuto alla misure di chiusura, ma rispetto al fatturato perso. Un ottimo segnale" conclude Acquaroli che precisa, infine, come nell'ultima settimana per la prima volta, da un mese a questa parte, si sia avuto un lieve decremento dei contagi nella Regione Marche.     

16/03/2021 13:32
Marche, dai Maestri di Sci alle Guide Alpine: i professionisti della montagna vengono disciplinati

Marche, dai Maestri di Sci alle Guide Alpine: i professionisti della montagna vengono disciplinati

“Dalla Giunta regionale un valido ausilio per il riavvio delle professioni turistico-sportive della montagna nelle aree interne con un conseguente beneficio economico e di rilancio di questi territori”. L’assessore allo Sport, Giorgia Latini, spiega così il fine della delibera, approvata ieri dall’esecutivo regionale, che disciplina i corsi per Maestri di Sci, per gli Aspiranti Guide Alpine di primo e secondo livello e per gli Accompagnatori di media montagna. Si tratta della regolamentazione dei corsi delle professioni della montagna che preparano i candidati all’abilitazione professionale e all’iscrizione ai Collegi professionali. L’assetto complessivo prevede che i corsi siano gestiti dai Collegi che, in quanto enti pubblici, potranno operare in autonomia per la realizzazione delle attività formative sotto il controllo della Regione. “Altro aspetto importante della delibera – sottolinea Latini -  è il fatto che sia stato semplificato il procedimento burocratico per snellire le procedure”. Vengono quindi revisionati i tre profili professionali che fanno capo al collegio delle Guide Alpine e viene confermato il percorso formativo per Maestro di sci alpino. Compatibilmente con l’emergenza in atto, le attività saranno quanto prima implementate facendole partire con la selezione dei candidati alla frequenza dei corsi, selezione che verrà attivata a seguito degli avvisi che verranno pubblicati dai Collegi e dalla Regione Marche.  

16/03/2021 11:53
I giovani per bene e la loro vita Covid-travolta che non fa notizia

I giovani per bene e la loro vita Covid-travolta che non fa notizia

Per una volta no, non parliamo del numero dei contagiati dal virus, di tamponi positivi. Ma di giovani in salute forti e sani in tempo di covid. Una realtà sommersa che sfugge ai numeri con cui abbiamo a che fare quotidianamente. L'impatto dell' isolamento sociale travolge tutti con effetti tutt'altro che trascurabili. Senza  scordare i gravi problemi che, causa covid,  investono il mondo di noi adulti, di cui spesso si parla e di cui parleremo, oggi voglio pensare, per una volta, solo ai giovanissimi. A quei giovani che non fanno notizia perché sono giovani per bene, che non si drogano, non sono violenti, sono sportivi, studiosi o lavoratori. Penso a quei ragazzi che si dovrebbero affacciare in questi anni alle prime esperienze indimenticabili della loro vita. Penso alla loro vitalità, al bisogno di crescere condividendo ogni esperienza con gli amici che diventano famiglia, "fratelli e sorelle"...alle prime cotte...proprio quelle a cui noi, adulti di oggi, ancora riusciamo a dare il nome, quelle di cui ricordiamo perfettamente ogni dettaglio, quelle che ci fanno dire "il primo amore non si scorda mai”. I nostri ragazzi causa covid stanno perdendo queste emozioni, emozioni semplici; forse banali e trascurabili per quegli adulti che hanno dimenticato cosa significa vivere quell'età, ma che in realtà anche per loro, se ci pensano un po', sono quelle emozioni indelebili che fanno ancora diventare gli occhi lucidi. Penso ai momenti condivisi e attesi: il sabato pomeriggio in piazza, lungo il corso, la domenica la partita. Trovarsi a studiare insieme a casa di questo o di quell'amico, per studiare poco e parlare di quella che ci piace in classe...momenti di coesione e di aggregazione. La pizza con gli amici e le prime birre al posto della Coca Cola o della Sprite che sono già un lasciapassare per sentirsi adulti, il dopo cena al cinema o in disco o nel locale dove "tanto ci troviamo tutti lì stasera”. La spalla della migliore amica su cui versare fiumi di lacrime o il consiglio, spesso disastroso, del miglior amico per farci notare da quella che "sembra guardi tutti tranne che me"...Momenti in cui l'io si plasma anche con il confronto con l'altro, assumendo una propria identità e imparando piano piano a convivere con gli altri, tra somiglianze e differenze.  Tutto questo non potrà mai essere sostituito dalla vita “online”. Perché tutto questo è fisico, è contatto, è sguardo su un mondo che si muove e che rimanda l’immagine personale proprio nel confronto e nello scambio "con” e "nel" sociale. E che risvolto ha tutto ciò sul presente di questi giovani, che da un anno sopportano limitazioni che anche per molti adulti sono oramai al limite della sopportabilità?  Oggi, in un momento in cui ci viene richiesto uno sforzo in più dalle ulteriori limitazioni imposte con la zona rossa, un "forza ragazzi" vorrei andasse proprio a quei giovani che silenziosamente, fanno semplicemente ciò che ci si aspetta da loro: il loro dovere. E per questo se ne parla forse troppo poco.  

16/03/2021 10:36
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