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Mentana "snobba" il Covid: il braccio di ferro Biden-Putin si prende l'apertura del tg di "La7"

Mentana "snobba" il Covid: il braccio di ferro Biden-Putin si prende l'apertura del tg di "La7"

   
L'opinione
di Enzo Polverigiani

Siamo tutti sbalorditi. Non per il fatto in sé, pure senza precedenti, ma per la scelta di Mentana di aprire il suo telegiornale nè con il covid né con la politica, ma...

Domanda del giornalista di Abc: "il presidente russo Vladimir Putin è un killer?". Risposta del neo presidente americano Joe Biden: "sì, e pagherà le sue colpe". Un'accusa esplosiva, inaudita anche ai tempi della guerra fredda, di Kennedy e Kruscev che sotto sotto si erano simpatici, di Reagan e Breznev che avevano paura l'uno dell'altro.

Il vecchio Joe ha sferrato un diretto imprevisto e imprevedibile, con il candore di un nonno americano un po' rinco davanti al tacchino agli steroidi del Ringraziamento, che a un certo punto, nel clima di festa, dice verità indicibili e sbarella contro l'odiato vicino di casa, incurante delle conseguenze: è un assassino, mi ha ammazzato il cane con una polpetta avvelenata.

Il pensiero è volato ai casi recenti e misteriosi dell'ex spia Livtinenko e del dissidente Navalny, più o meno sistemati col tradizionale metodo ex Kgb (polonio nel tè) ma poi Biden ha doppiato con un sinistro, accusando l'uomo di Mosca di aver tentato di sabotare le recenti elezioni americane.

Apriti cielo. Come prima mossa, il Cremlino ha respinto sdegnosamente l'accusa, giudicando quella di Biden un'uscita “isterica dovuta a impotenza”, poi ha richiamato il suo ambasciatore a Washington, che - s'immagina - sarà rimasto male aspettando il richiamo del vaccino Pfizer, non fidandosi dello Sputnik.

In ogni caso, la rinnovata tensione tra Usa e Russia ci è sembrata, per paradosso, un piccolo spiraglio nella cappa di piombo delle pessime notizie sotto la quale si vive - peggio, si sopravvive - da ormai un anno. Ecco come siamo messi.

Come finirà? Forse con uno scambio di battute al telefono rosso. Caro Vladimir, scherzavo, sai che ti voglio bene. Caro Joe, ti rimando l'ambasciatore che ha appena fatto il richiamo, ma con lo Sputnik, così impara.

Quindi torneremo sotto il bombardamento della guerra dei vaccini, di quelli che appaiono e scompaiono, si fermano, ritardano e ripartono, di quello che deve cambiare nome altrimenti non lo vuole più nessuno, dei piani di battaglia del generale vaccinatore, degli allarmi del protettore civile Bertolaso, dei silenzi parlanti di Draghi, degli anticorpi monoclonali del governatore Acquaroli (nudi o coniugati?), degli assembramenti impuniti, degli apericena clandestini. Soprattutto del passaporto sanitario per poter prenotare viaggio e ombrellone di ferragosto senza problemi.

Torneremo anche ad occuparci di Enrico Letta rinnovatore del Pd che ha aperto il dibattito su Ius soli e voto ai sedicenni, e nomina il vicesegretario, una donna nelle previsioni, che però si chiama Andrea Orlando. Tutti argomenti essenziali per dare un po' di ossigeno a un'economia da troppo tempo alla canna del gas.

E se proprio lo scazzo tra Biden e Putin dovesse volgere al peggio, ecco un modesto consiglio gratis: rivolgersi al benemerito maceratese Andrea Angeli, che da funzionario Onu è diventato uno specialista delle emergenze internazionali. Riuscirebbe a far dialogare perfino i cani e i gatti, molto più refrattari degli umani. La pace nel mondo ripartirebbe proprio da Macerata. Hai visto mai?

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