Discarica a Santa Maria Apparente, la Giunta dice no: "Area non compatibile con attività industriali"
La richiesta di realizzazione di una discarica per il recupero di inerti presentata dalla ditta Frantumazioni srl di Penna San Giovanni, da collocare nel territorio di Santa Maria Apparente, è stata al centro della riunione della Giunta comunale di Civitanova Marche di martedì scorso.
Durante l’incontro è stato esaminato l’iter autorizzativo relativo alla variante urbanistica di competenza della Provincia, che dovrà acquisire i pareri nella Conferenza dei Servizi ancora da convocare. In questo contesto, tutti gli assessori presenti hanno espresso il proprio dissenso alla proposta.
L’assessore all’Urbanistica Roberta Belletti ha chiarito la posizione del Comune: "Sto seguendo con la massima attenzione l’iter procedurale della proposta relativa all’impianto di trattamento inerti in zona Santa Maria Apparente, verso il quale l’Amministrazione comunale ha dichiarato in maniera chiara e inequivocabile la propria contrarietà a tutela di un’area che, per le sue caratteristiche e per le scelte urbanistiche già compiute, ha una destinazione diversa e non compatibile con attività industriali. La zona ospita il Santuario mariano, numerose abitazioni e piccole attività, e rappresenta un contesto urbano e ambientale che richiede tutele specifiche".
Belletti ha aggiunto di aver contattato personalmente il titolare dell’impresa per comunicare il “no” dell’Amministrazione, pur aprendo un confronto tecnico: "Siamo pronti a formulare osservazioni e rilievi tecnici per garantire il rispetto del nostro piano urbanistico e tutelare la qualità della vita dei cittadini. Il Comune utilizzerà tutti gli strumenti normativi e amministrativi per difendere le proprie scelte e, se necessario, si opporrà in ogni sede a decisioni che non rispettino la volontà della città e la visione di sviluppo delineata".
Sulla stessa linea anche l’assessore ai Lavori pubblici Ermanno Carassai, che ha espresso una ferma contrarietà alla proposta: "Tengo a ribadire la mia totale contrarietà alla richiesta per la realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti inerti da collocare in prossimità del nucleo urbano, in una zona a destinazione abitativa, compresa nel basso bacino del fiume Chienti, già interessato da una rilevante contaminazione della falda idrica. È un inquinamento di cui la collettività ha già dovuto sopportare le conseguenze igienico-sanitarie ed economiche".
Carassai ha inoltre evidenziato i rischi per le falde idriche e i problemi di viabilità che l’impianto comporterebbe: "L’impianto dovrebbe sorgere a monte dell’area di rispetto dell’acquedotto comunale, con conseguenti rischi per la sicurezza delle acque e in una parte della città già segnata da criticità viarie".
La Giunta comunale, compatta, ha dunque ribadito la volontà di difendere la pianificazione urbanistica e la tutela ambientale e sanitaria di Santa Maria Apparente, annunciando che "l’Amministrazione si opporrà in tutte le sedi competenti alla realizzazione dell’impianto".
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