Questa mattina, a Monte San Giusto, presso la palestra comunale F.E.A., Giacomo Sintini ha incontrato i ragazzi delle scuole medie e raccontato la sua incredibile storia, raccolta nel libro autobiografico Forza e Coraggio. Oltre ai ragazzi, numerosi i partecipanti che hanno voluto ascoltare la bella storia del campione italiano di pallavolo. A rafforzare l’importanza dell’evento voluto fortemente dall’amministrazione comunale per portare una testimonianza forte e concreta, gli interventi di Mirko Giardetti, dirigente della Lube Volley, della dirigente scolastica dott.ssa Cinzia Pettinelli, del sindaco Gentili e dell’assessore allo sport Spinelli.Giacomo Sintini, soprannominato Jack. Anno 1976, una carriera importante nella pallavolo, titolare in molti club blasonati fino a quel terribile 2011 quando scopre di essere affetto da un linfoma maligno e per giunta molto aggressivo. Comincia così una lotta dura: sedici mesi di cure, sette cicli di chemioterapia e l’autotrapianto di midollo osseo. Trascorrono mesi difficili durante i quali deve ricorrere a tutta la sua forza e volontà di campione per contrastare quel male inaspettato e arrivato all’improvviso a cambiare la sua vita. Alla fine guarisce. Rimane però il desiderio di tornare in campo e, inaspettata come la malattia, arriva la telefonata del presidente dell'Itas Diatec Trentino che gli offre un ingaggio. Con la squadra trentina vince la Coppa Italia 2012/13 e il suo contributo è prezioso per la vittoria del terzo scudetto. Correva l’anno 2013. “Ho sempre voluto parlare alle persone della mia battaglia di sopravvivenza e l'ho sempre fatto da quando ne ho avuto le forze. Dal letto in cui stavo ho spesso sognato che qualcuno bussasse alla mia porta per dirmi "Ehi ragazzo! Guarda qua, io ero ammalato come te, avevo paura di non farcela, ma ho tenuto duro, ho tenuto duro nonostante tutto ed è andata bene! Cerca di non perdere mai la voglia di provarci! Credici, anche se ti sembra impossibile!". Forza e Coraggio è un libro autobiografico che racconta questa incredibile storia a lieto fine.Nel 2012, Jack, insieme alla moglie, ha deciso di fondare l'Associazione Giacomo Sintini per sostenere la ricerca scientifica e dare speranza a chi pensa di non farcela. L'associazione si occupa di raccogliere fondi per la ricerca medica contro leucemie e linfomi e per l'assistenza in campo onco-ematologico. “Se oggi sono vivo lo devo a molti fattori, uno dei quali è la grande capacità dei medici che mi hanno assistito”- Con l’associazione Jack vuole restare in prima linea e non dimenticare ciò che queste persone hanno fatto per lui.A tre anni dalla fondazione, l’Associazione ha già raccolto oltre 300 mila euro e di questi, 100 mila euro, sono stati donati al Reparto di Ematologia del Policlinico di Perugia dove opera l’equipe del Professor Brunangelo Falini che ha curato Sintini; altre risorse sono state devolute agli ospedali di Modena, Trento e Ravenna e ancora altri progetti di assistenza sono stati avviati in altre città italiane.Per chi volesse sostenere l’Associazione Giacomo Sintini con una donazione, il conto corrente è IT45P0570403000000000031354.
Si è tenuta questa mattina presso la Civica Enoteca Maceratese una conferenza stampa sul tema della vaccinazione che ha visto la presenza di numerosi genitori di bambini che, a seguito della vaccinazione, avrebbero riportato lesioni permanenti, disabilità o addirittura sono deceduti.Ha aperto l’incontro Sauro Scarpeccio, portavoce del gruppo “Genitori per la vita”, che sulla pagina Facebook ha raccolto molte adesioni da parte di genitori preoccupati e desiderosi di ricevere una sana e corretta informazione. “Quello che vogliamo fare”, ha affermato il portavoce, “è proprio rivendicare il diritto ad una trasparente informazione sulla pratica di vaccinazione dei bambini. È necessaria un’analisi prevaccinale: noi chiediamo che prima del vaccino venga fatto compilare un foglio ai genitori, e solo dopo si potrà procedere al vaccino; inoltre, è necessario che il libretto vaccinale sia più completo, in modo da poter specificare le informazioni dettagliate sulle procedure della vaccinazione”.È intervenuta poi Anna Menghi, danneggiata da vaccino, membro dell’AMEV e presidente provinciale dell’A.N.M.I.C., che ha ribadito: “Bisogna fare informazione corretta: non siamo qui per dire sì o no ai vaccini, semplicemente bisogna informare. Non è accettabile che nel 2015, in un Paese come il nostro che si dichiara moderno, si faccia disinformazione sulla pelle dei nostri bambini”.Toccante è stata la riflessione di un padre di un giovane militare morto a seguito della vaccinazione, durante l’esercizio svolto per lo Stato: “Esiste una sfera, quella militare, in cui dati sono stati certificati: dal 2010 al 2103 una commissione parlamentare ha lavorato approfondendo la questione della vaccinazione militare, e ne è risultato che la responsabilità è stata addossata principalmente all’uranio impoverito. Ma la vera colpa è l’eccessiva vaccinazione subìta dai militari, in particolare se i vaccini superano il numero cinque. La vaccinazione praticata nell’ambiente militare è senza regole e senza senso, compiuta altresì da persone che sembra non abbiano conoscenze approfondite in merito. Il sovraccarico vaccinale praticato sui militari ha debilitato il loro sistema immunitario. Questo argomento, nel dibattito che si è sviluppato nei media, non è mai uscito fuori: esistono ricerche ufficiali, numeri e dati che però non vengono mai presi in considerazione. Nessun professore di quelli che vediamo spesso in televisione si è occupato di questo: il motivo è che la verità va ricercata dove può esserci – e nell’ambiente militare c’è. Ma questa verità adesso non farebbe comodo”.A conclusione degli interventi, ha preso la parola una socia fondatrice di “Genitori e figli per mano”, associazione nata un paio di anni fa da genitori volontari che vogliono fornire assistenza a tutti coloro che ne hanno bisogno, in particolar modo per ciò che riguarda la fascia 0-3 anni: “I bambini vaccinati e non vaccinati convivono insieme da sempre, in qualsiasi circostanza: credo che il problema sia proprio il messaggio che il mondo mediatico vuole passare in modo distorto, e che crea allarmismo generale. Chi afferma che i bambini non vaccinati non abbiano il diritto di stare insieme a quelli vaccinati, è un genitore che ha paura e che non sa prendersi le sue responsabilità”.Il tema verrà approfondito nel convegno dal titolo “Vaccini: allarme giustificato?”, previsto per il prossimo 5 dicembre, che verrà tenuto da specialisti del settore, tra i quali: il medico pediatra Girolamo Giannotta , Loretta Bolgan (Ricercatrice in Scienze Farmaceutiche), il medico chirurgo Gerardo Rossi (dell'Associazione medici per l’ambiente), l’Avvocato Marcello Stanca.
Gli appassimenti colmi di grappoli baciati da una vendemmia eccellente sono pronti ad aprire le porte per raccontare e far gustare i vini unici derivanti da vitigno Vernaccia Nera, la Vernaccia di Serrapetrona docg e il Serrapetrona doc. Domani 8 e domenica 15 novembre, il paese si prepara infatti a raccontare il legame profondo tra il territorio ed uno dei suoi prodotti simbolo, in un'atmosfera che calerà il visitatore direttamente nei luoghi della lavorazione dei vini. Il fascino di questa manifestazione sta soprattutto nell'opportunità unica di visitare gli Appassimenti, i luoghi che tramandano l'antica tradizione di mettere ad appassire le uve per mesi prima di procedere con la lavorazione: un'usanza che la civiltà contadina ha perpetuato e che oggi si rinnova grazie a tecniche avanzate. Negli Appassimenti, dove l'uva riposa raccolta in cassette o appesa a formare suggestive 'pareti di grappoli', verranno svelati i segreti di uno dei vini più difficili da produrre. Appassimenti Aperti si svolge tra il paese di Serrapetrona e le cantine circostanti dalle ore 11 alle 19. Nella piazzetta centrale verranno allestiti gli stand dei produttori per le degustazioni: si potranno apprezzare gli eccellenti vini prodotti dalle cantine Colleluce, Alberto Quacquarini, Lanfranco Quacquarini, Tenuta Colli di Serrapetrona, Massimo Serboni e Fontezoppa. Le cantine, per l'occasione aperte per visite e degustazioni dalle ore 11 e dalle ore 14, saranno raggiungibili anche tramite un servizio navetta gratuito (in partenza da via Aldo Moro). In paese ci saranno anche stand con prelibatezze gastronomiche (tra cui dolci, salumi, formaggi, tartufi, legumi e miele) e il mercatino dell'artigianato artistico. Quest'anno sarà allestita anche una postazione di Radio Linea che trasmetterà in diretta l'evento. Le due domeniche di Appassimenti Aperti, inoltre, saranno l'occasione giusta per visitare anche le due esposizioni in corso a Palazzo Claudi: "La Conquista del cielo", mostra archeologica e paleontologica con reperti unici al mondo, e "Istanti dal Fronte. La Prima Guerra Mondiale nei disegni di Giuseppe Cominetti". Anche quest'anno, l'azienda Quacquarini di Serrapetrona sarà una delle protagoniste di Appassimenti Aperti. Grazie alla produzione della Vernaccia (e non solo), una tradizione che prosegue da quasi sessant'anni, la famiglia Quacquarini ha conquistato un ruolo di primaria importanza, dentro e fuori il territorio marchigiano. Abbiamo visitato la sede dell'azienda, i suoi vitigni ed i locali di appassimento dove, con metodi che coniugano tradizione ed innovazione, vengono appesi i grappoli e lasciati appassire per 3 mesi. Chi si trovi a visitare l'azienda Quacquarini rimane colpito dalla bellezza del paesaggio in cui si sviluppa e dalla qualità dei suoi prodotti. Prodotti non sono appartenenti al settore vitivinicolo. E' noto infatti che, come da tradizione, i palati più ghiotti siano soliti “inzuppare” nella Vernaccia di Serrapetrona le ciambelline di mosto, o altri piccoli dolci secchi durante le varie festività, perché il gusto e i sapori ne vengano esaltati. Da questo è nata l'idea di aprirsi al settore dolciario, con la produzione di torroni, panettoni, biscotteria, cioccolato e molto altro: un'intuizione che, a quanto pare, è stata davvero azzeccata. https://www.youtube.com/watch?v=3vEq2QKHs0A
Giovanni Torresi, dopo aver creato in questi giorni un gruppo su Facebook "No autovelox dei comuni in superstrada" con lo scopo di sensibilizzare chi di dovere a far si che i Comuni confinanti con la superstrada Civitanova-Camerino smettessero di posizionare gli autovelox nella superstrada stessa per "fare cassa". Oggi, l'ex sindaco di Pioraco ha annunciato con un post all'interno del gruppo la possibilità di ricorrere al Tar Marche, per ottonere lo stesso risultato ottenuto in un Comune dell’Emilia-Romagna, Sant’Agata Feltria, che prevedeva di installare un autovelox fisso sulla E45 dopo che l’Anas aveva revocato la precedente concessione. I giudici, infatti, alla fine della sentenza dichiarano che sulle superstrade spetta solamente alla Polizia Stradale posizionare gli autovelox e al prefetto sovrintendere a questa attività."Con un mio amico avvocato stiamo studiando la possibilitá di ricorrere al T.A.R. Marche. Dopo la sentenza del T.A.R Dell'Emilia Romagna, anche se riguarda gli autovelox fissi, ci possono essere buone speranze che un eventuale ricorso possa andare a buon fine! Chiunque voglia dare consigli in merito è ben accetto" afferma Torresi con un post pubblicato poco fa.
"Questa regione ha dimostrato di saper affrontare un percorso di campagna elettorale difficilissimo, dimostrando compattezza, coesione e capacità di governo. Avete fatto le cose che andavano fatte e le avete fatte benissimo". È netto e senza indugi l'apprezzamento per il percorso politico del Pd marchigiano da parte del capogruppo alla Camera dei Deputati, Ettore Rosato, intervenuto alla Direzione regionale del partito, svoltasi ieri sera a Civitanova Marche. Al centro della riunione dell'organismo direttivo del Pd Marche, il processo riformatore avviato dal Governo nazionale. "Noi siamo veramente un partito di sinistra", ha detto Rosato, "perché essere di sinistra significa essere riformisti. E al di là del riformismo c'è il conservatorismo. Un partito di sinistra è un partito capace di guardare alla necessità di cambiamento del nostro Paese. Oggi le classi deboli sono trasversali, ci sono impiegati più deboli di operai perché precari, senza tutele. In tutto questo dobbiamo modificare il nostro tipo di approccio e di lettura della società e lo stiamo facendo anche con la legge di stabilità"."16,8 miliardi è la cifra con cui va letta la legge di stabilità", ha proseguito il capogruppo, "sono le clausole che abbiamo dovuto disattivare per evitare l'aumento delle imposte. Abbiamo cercato di trovare un punto di equilibrio. Non possiamo farci vedere uscire dall'assemblea ANCI o dalla Conferenza Stato-Regioni litigando tra noi", ha ammonito Rosato "dobbiamo rafforzare questo rapporto per condividere le scelte di governo e portare insieme anche il peso più faticoso, che è quello di decidere dove tagliare"."Io ci leggo un'anima, in questa Legge di stabilità" ha spiegato il Presidente del Gruppo Pd alla Camera, "una vocazione diversa rispetto a quelle del passato. L'anima è la riduzione delle tasse, lo sviluppo con misure a favore delle imprese, delle partite iva e degli investimenti, la misura contro la povertà di 2,6 miliardi nel triennio. C'è una leva diversa, che mette risorse a disposizione della società"."Stiamo facendo un percorso complicato" ha concluso Rosato, "per cui serve un partito solido, nella sua dirigenza, nella sua determinazione. Il nostro Gruppo parlamentare è molto giovane, abbiamo bisogno di costruire gambe nuove per diventare più solidi e abbiamo bisogno delle energie dei circoli. Dobbiamo rilanciare il tesseramento, c'è uno spazio importante per fare nuovi iscritti".I lavori della Direzione sono stati introdotti dal segretario regionale del Pd Marche, Francesco Comi: "Finalmente il governo Renzi ha accolto con coraggio la sfida delle riforme. È venuto il tempo di superare campanilismi, conservatorismi, egoismi, corporativismi. A livello nazionale il processo riformatore è andato a grande velocità. Anche nelle Marche c'è un percorso di riforme da fare ed è sulle spalle del Partito Democratico tutto, dal Presidente, al Segretario, a ciascuno dei dirigenti regionali. Nessuno escluso. E chi pensa di rallentarlo per meri egoismi, ambizioni personali o tutela di interessi particolari, si mette fuori dal Partito Democratico. Non possiamo permetterci mediazioni politiche sugli interessi veri dei cittadini"."La prima sfida che dovremo portare avanti nei prossimi mesi", ha evidenziato Comi, "è il processo di aggregazione dei comuni, offrendo servizi adeguati con un corretto processo di riorganizzazione. Serve, poi, un percorso riformatore per costruire una sanità più moderna, più efficace, che superi doppioni, sprechi, apparati, interessi corporativi e che sia capace di adeguare l'offerta alla rinnovata domanda dei servizi. Altra sfida - ha aggiunto il segretario - è quella dei servizi pubblici a rilevanza economica, come acqua, rifiuti, trasporti, che dobbiamo riorganizzare, semplificare, aggregare per mantenerli competitivi e pubblici. Poi, occorre eliminare tutte le società partecipate e gli enti strumentali della Regione Marche che assorbono risorse utili. Sul fronte della pubblica amministrazione regionale - ha proseguito il segretario -, dobbiamo passare da un modello organizzativo rigido, burocratico e deresponsabilizzato a un modello più flessibile, snello e responsabilizzato".Comi ha infine ricordato come serva "un percorso serio di riforme nelle Marche, che porteremo avanti con il Presidente a partire da questa Direzione. Stasera qui ne parliamo con Ettore Rosato, che ringraziamo non solo per la sua presenza, ma anche per l'ostinazione, la determinazione e l'umiltà con cui lavora ogni giorno per il partito e per la comunità".
Sarà la Folgore Veregra Montegranaro la prossima avversaria del Matelica in Coppa Italia, per i 32 mi di finale. Il Match in programma a Matelica il 25 novembre prossimo con inizio alle ore 14,30 sarà il quarto derby di una serie di quattro sfide regionale dei ragazzi di Clementi che inizia sempre in casa domenica prossima col Castelfidardo. Poi nell'ordine ci saranno al trasferta con la Fermana e la sfida interna con la terribile matricola Monticelli, quindi la Coppa con la Folgore Veregra per riscattare la sconfitta in campionato. Un Matelica che arriva in salute e motivata, proprio come i fidardensi di mister Bolnzan a questa sfida, che è stata posticipata per permettere di seguire il Motogp, godibile anche dal maxi-schermo che sarà allestito allo stadio a partire dalle ore 14, mentre la sfida Matelica-Castelfidardo è stata posticipata alle ore 15,30. Il Matelica potrebbe recuperare anche l’attaccante Pesaresi, tornato ad allegarsi col gruppo dopo un piccolo problema muscolare. Matelica motivata ed in salute dopo l’exploit di Chieti firmato dalla doppietta di Esposito, ma che ha messo in mostra un tridente di grandissima qualità come quello composto da Esposito Picci e Bondi. Un’arma in più per il Matelica, che è balzato al terzo posto a soli tre punti dalla leader Sambenedettese e che sta crescendo vistosamente. Infatti, se il dopo l’immeritato ko con il pur forte San Nicolò in casa, il Matelica doveva dare una risposta, questa c’è puntualmente stata, con quattro vittorie consecutive, tre in campionato e con squadre di vertice come Sambenedettese e Chieti in trasferta, con in mezzo quella in rimonta sull’Avezzano, quindi il derby, sempre in casa, con la Recanatese in Coppa. Tante le indicazioni positive del dopo Chieti e su cui preparare il derby con il Castelfidardo. Oltre ad Esposito, che ha deciso il match uscendo tra gli applausi di nuovi e vecchi tifosi, va segnalata la prova del portierino Tommaso Nobile (’96) che ha neutralizzato un rigore a Dos Santos evitando patemi nel finale di gara. <La squadra mi è piaciuta molto – dice mister Aldo Clementi – per come ha imposto il suo gioco contro una squadra forte e su un terreno brutto, mostrando molta personalità. Se qualcuno pensa però di aver trovato il segreto per vincere si sbaglia. Dobbiamo restare umili e continuare a migliorare> Per la prima volta mister, il Matelica ha schierato il tridente con Bondi ed Esposito sugli esterni con Picci al centro, una soluzione destinata a continuare ? <E’ sicuramente una soluzione possibile viste le caratteristiche dei giocatori con Bondi che è nato esterno ma che nel corso del match, quando anche noi siamo passati al 3-5-2- è passato centrale dietro a Espsoitio e Picci. Tutti sono andati bene, solo Fatone è riuscito a negare il gol a Picci tre gol. Nella prima rete di esposito c’è tanto di Bondi, nella seconda Vittorio ha fatto tutto da solo. L’intera squadra comunque mi è piaciuta>. Trovata la continuità, il gioco e i risultati, con la classifica che sorride e la vetta è a soli tre soli punti. I tifosi cominciano a sognare. <Sognare è lecito – dice Clementi – e tuti hanno diritto di farlo, io sono concentrato e tengo alle prestazioni della squadra e la classifica sarà la risultate finale delle performance. Domenica c’è il Castelfidardo ed è una squadra molto ostica e in un buon momento>. Angelo Ubaldi
Il gruppo consiliare di M5S va in difesa del consigliere regionale Sandro Bisonni riguardo la richiesta delle sue dimissioni dei gruppi di Tolentino, Civitanova, Fabriano, Matelica, Potenza Picena e Recanati. Questo il testo del comunicato stampa firmato da tutti e cinque i consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle:"Quando vecchie ruggini, frustrazioni e invidie non trovano sponda nel MoVimento che studia e lavora per cambiare questo paese, si cerca di recuperare quel ruolo di protagonista che non si è capaci di conquistare sul campo con un comunicato stampa scritto indossando la divisa del “dissidente”. Premesso che Bisonni non ha violato alcuna regola ne impegni sottoscritti, sia noto che il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle Marche e la maggioranza dei presenti ad una riunione dedicata, si erano già espressi a riguardo ritenendo infondate e pretestuose le contestazioni mosse a Bisonni per aver speso circa 6.000 euro per la campagna elettorale fatta di “santini” e volantini spediti ad alcune famiglie. Riteniamo il comunicato dei dissidenti inconsistente in quanto il gruppo consiliare regionale condivide puntualmente la linea politica con i cittadini con incontri periodici sul territorio e gruppi di studio con oltre 500 persone. Non a caso, nelle fila dei dissidenti ci sono quelli che si sono candidati e non sono stati scelti dalla rete, quelli scelti dalla rete ma che non sono stati eletti, chi non si può candidare perché non ha la fedina penale immacolata, quelli che invece di combattere i partiti combattono gli iscritti al Movimento accusandoli di non essere duri e puri come loro, e soprattutto … i “leoni della tastiera”, ovvero quelli che non hanno voglia di studiare e lavorare per il Movimento e che trovano più facile avere visibilità online".
Inizia il concorso e già fin da sabato prossimo, 7 novembre, alle 21.15, a Caldarola si comincerà a fare sul serio. In scena la Compagnia Teatro del Sorriso di Ancona che presenterà Zizó de Palumbèla di Mario Panzini per la regia di Giampiero Piantadosi. Si tratta di una commedia importante, che ha per tema la guerra e che ha ricevuto, ormai da qualche tempo, tantissimi attestati di preferenza e di apprezzamento da parte del pubblico, nelle Marche e non solamente. Dalle note di regia: Il testo di Panzini, ispirato ad un episodio realmente accaduto in Ancona durante la seconda guerra mondiale, nell’imminenza della liberazione della città da parte delle truppe Alleate, seppe trasmettere emozioni forti, a volte violente, appena stemperate dall’uso del vernacolo, che non mancarono di richiamare alla memoria dei più anziani avvenimenti lontani e tragici. Ci proponemmo allora di far rivivere quegli avvenimenti, consapevoli che il privilegio di appartenere ad una generazione cresciuta e vissuta nel proprio Paese in tempo di pace, è stato possibile proprio grazie al sacrificio di uomini e donne come Zizò, Matilde, Anita, che sono poi i nostri padri e madri, nonni e parenti, vittime innocenti della furia devastatrice, dell’odio e della violenza di una guerra terribile.Il festival/concorso è organizzato dalla Compagnia Valenti, dai 5Comuni, col sostegno della Regione Marche, della Unione Montana dei Monti Azzurri e col patrocinio della U.I.L.T. e delle due Università di Camerino e Macerata. Le aziende sponsor sono L’Oro della Terra, Infissi Design, Albani Divani e Poltrone, Libreria Del Monte, la Banca della Provincia di Macerata e l’Assm di Tolentino - Terme S. Lucia.Appuntamento per sabato 7 novembre: la vendita dei biglietti partirà dalle ore 19, nel foyer del teatro di Caldarola.
Giovanni Torresi, assessore provinciale della Giunta Pettinari ed ex sindaco di Pioraco, da qualche tempo sta conducendo una battaglia contro l’utilizzo indiscriminato degli autovelox da parte dei Comuni e, in particolare, contro quelli posizionati dalle polizie municipali sulla superstrada che da Civitanova arriva a Colfiorito. Secondo una sentenza del giudice di pace di Camerino, non si possono fare multe in superstrada. Infatti, le strade extraurbane principali sono da equipararsi alle autostrade e pertanto su di esse le multe possono essere elevate solo dalla Polizia municipale tramite dispositivi fissi. Il che vale anche se il tratto di strada su cui è posizionato l’autovelox rientra nel territorio del Comune cui afferisce la polizia, come nel caso di una superstrada che tagli in due la città.In queste ore, Torresi ha creato un gruppo su Facebook "No autovelox dei comuni in superstrada" con "lo scopo di sensibilizzare, chi di dovere, a far si che i Comuni confinanti con la superstrada Civitanova Camerino se la smettano di fare cassa posizionando i loro autovelox nella superstrada stessa!" afferma con un post nel gruppo l'assessore. E sono già centinaia le adesioni raccolte."Vorrei che anche nel nostro territorio" spiega Torresi "si arrivi alla stessa sentenza del Tar che ha alzato la paletta sul ricorso di un Comune dell’Emilia-Romagna, Sant’Agata Feltria, che prevedeva di installare un autovelox fisso sulla E45 dopo che l’Anas aveva revocato la precedente concessione. I giudici, infatti, alla fine della sentenza dichiarano che sulle superstrade spetta solamente alla Polizia Stradale posizionare gli autovelox e al prefetto sovrintendere a questa attività. Credo sia leggittima la presenza degli autovelox fissi sulla superstrada, ma quello che contesto sono i dispositivi mobili adibiti alla "caccia grossa" che servono solo a fare cassa e non certamente alla prevenzione".
Tre persone sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Macerata dopo essere state colte in flagranza di reato mentre asportavano bancali in legno da un'azienda di Monte San Giusto. L'operazione è arrivata anche grazie al potenziamento dei servizi dei militari che da giorni sono particolarmente impegnati, soprattutto nell’arco notturno, in un controllo del territorio per frenare la delittuosità predatoria. E i primi frutti sono iniziati ad arrivare.Questa notte, a seguito della segnalazione della presenza di persone sospette in un’azienda nelle campagne di Monte San Giusto, la Euroscarpe di Villa San Filippo, la pattuglia del nucleo radiomobile e quella del comando di Monte San Giusto, hanno sorpreso tre persone nel piazzale della ditta.Il terzetto, composto da un 30enne, un 22enne e un 40enne, tutti di Civitanova Marche, e con un pedegree giudiziario di tutto rispetto, avevano già quasi completamente stipato un furgone, con il quale avevano raggiunto l’obiettivo, di bancali in legno che la ditta utilizza quotidianamente.La segnalazione e il provvidenziale e tempestivo intervento dei carabinieri, impegnati per garantire sicurezza alla popolazione, hanno permesso di stroncare l’illecita attività del gruppetto di malviventi.Tutti sono stati arrestati per furto aggravato in concorso e tradotti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Ultimo saluto questa mattina, nella frazione di Costafiore di Muccia, al giovane Devid Forti, 20 anni, lo studente universitario deceduto l’altro ieri in un tragico incidente stradale mentre andava all’università. Tanta la gente che ha anticipato l’arrivo della salma nei pressi dell’agriturismo <La Castellina> gestito dalla famiglia e dove lo stesso Devid era una colonna portante dell’attività. Immenso il dolore dei familiari, genitori, fratello, sorella, nonna e parenti tutti, ma anche di tutti quelli che conoscevano la giovane vittima e la sua famiglia. <Il ricordo di un ragazzo splendido, candido e sereno –ha detto don Gianni Fabrizi – e la sua voglia di viere, devono aiutarci ha superare le difficoltà e ad avere lo stesso suo entusiasmo. Devid da lassù ci aiuterà in questo senso. Per il resto non ci sono parole per descrivere questi momenti>. Prima di entrare nella piccola chiesa dedicata alla Madonna e prossima alla casa di Devid, a cui lui e i suoi cari erano molto devoti, come i concittadini del posto, la bara con la salma dello sfortunato ragazzo ha fatto una pausa davanti all’agriturismo, fra la disperazione dei genitori e della gente che è accorsa a portare il proprio cordoglio. In lacrime papà Maurizio ha ricordato come Devid sapeva fare tutto ed il suo supporto lascerà un vuoto incolmabile. A conclusione i cugini, nel loro saluto, hanno ricordato come Devid riusciva trasmettere con la sua positività il bello della vita e l’amore che aveva per la famiglia ed i nonni, che ha sempre accudito con amore. Non molto tempo fa aveva perso il nonno Alessandro. Il corteo funebre per l’ultimo viaggio, dopo che si sono levato in volo palloncini bianchi, è iniziato in macchina fino a Muccia, per poi proseguire da Largo Giuseppe Piccioni a piedi fino al cimitero, attraversando il centro della città.
Il fischio d’inizio del derby Matelica-Castelfidardo, in programma domenica prossima al comunale di Matelica per l’undicesima giornata di serie D, è stato posticipato di un’ora alle 15,30. L’iniziativa è stata promossa dalla S.S: Matelica calcio per permettere ai tifosi di seguire l’ultima prova del motomondiale a Valencia in Spagna, dove Valentino Rossi cercherà di difendere il primato nella corsa al titolo di campione del moto della MotoGP dagli attacchi del compagno di scuderia Jorge Lorenzo. Allo stadio di Matelica, la gara motociclistica si potrà seguire in diretta a partire dalle ore 14 su un maxischermo messo a disposizione della società, che per la stessa giornata ha promosso anche un’iniziativa solidale. Parte dell’incasso, il cui prezzo unico è di 10 Euro, sarà devoluta alla famiglia del piccolo maceratese Simone Storani, di 5 anni, che in seguito ad incidente domestico nel quale è rimasto gravemente ustionato, necessita di creme e cure costosissime per il viso.“Abbiamo pensato di organizzarci in questo modo perché seguendo le vicende di questo bimbo ci è sembrato giusto fare qualcosa per le sue esigenze e aiutarlo – ha detto il presidente del Matelica Mauro Canil – lo sport da sempre per noi non si limita al terreno di gioco o al risultato ma deve essere un mezzo per portare avanti anche altri valori. Così, nel nostro piccolo aiuteremo Simone che abbiamo già raggiunto telefonicamente e speriamo possa essere allo stadio domenica. Mi auguro di avere una bella risposta da parte del pubblico e dei nostri tifosi. Abbiamo già avuto qualche richiesta per ulteriori offerte per il piccolo Simone e Speriamo che possa essere una bella domenica”.
Furto ai danni del centro sportivo Arcade Sas a Pollenza. I fatti si sono verificati nella notte fra lunedì e martedì scorsi, quando alcuni malviventi attraverso la forzatura di una porta antipanico vicino all'entrata principale dello stabile, sono entrati nei locali del centro. L'esercizio commerciale, è una sorta di capannone, dove si trovano delle stanze separate da divisori; all'interno di alcune di queste stanze, ci sono delle macchinette distributori di piccoli giocattoli e quattro di queste sono state letteralmente distrutte dai malviventi, i quali hanno poi fatto man bassa del denaro contenuto al loro interno. I ladri, successivamente si sono introdotti in un'altra delle stanze del centro e hanno dstrutto un flipper per prelevare anche qua qualche moneta. Infine, i banditi non contenti del bottino e probabilmente affammati dall'impresa, si sono diretti al bancone del bar e hanno rubato numerose e varie merendine, nonchè barattoli di nutella.
Si è svolto a Caldarola nei giorni scorsi il 114° Raduno Annuale del Gruppo Regionale Marche dei medici specialisti in Radiologia i cui lavori si sono tenuti nel più prestigioso contenitore cittadino: il Teatro Comunale. I numerosi ospiti giunti da fuori regione hanno immediatamente notato la numerazione (114°) dell’edizione e conti alla mano, ricordando la data di scoperta dei Raggi X da parte di Roentgen (1895), hanno commentato, con scetticismo ed ironia, che i radiologi marchigiani avevano già dal 1901 cominciato ad organizzare un loro convegno regionale, cioè a distanza di soli 6 anni dalla scoperta di Roentgen e ben 19 anni prima che si costituisse la Società Italiana di Radiologia Medica (SIRM). Si è quindi dovuto pazientemente spiegare, ed ogni anno accade con gli ospiti che vengono da lontano, come durante i primi decenni della costituzione del Gruppo la presenza di pochi (12/15) specialisti operanti nelle Marche instaurò rapporti di amicizia e cordialità tali per cui i raduni venivano svolti ripetutamente nello stesso anno, favoriti da assoluta informalità e nessuna necessità organizzativa (a volte addirittura a casa di singoli specialisti). I tempi sono ovviamente mutati e l’organizzazione dell’evento ha richiesto tempo, lavoro e sede idonea. La presenza di più di settanta medici radiologi prevalentemente marchigiani, ma non solo, ha testimoniato come lo scopo del convegno sia riuscito e la sede apprezzata. Si sono trattate, nella giornata di venerdi, problematiche legate alla pelvi femminile, con lezioni di illustri colleghi provenienti dagli Atenei di Roma, Napoli ed Ancona, le alterazione dell’osso e le sue problematiche diagnostico/terapeutiche e il complesso ruolo della radiologia nella valutazione del malato in corso di chemioterapia. Il Presidente Nazionale della Società di Radiologia, prof. Carlo Maschiocchi che il Raduno ha avuto l’onore di ospitare, ha ricordato il ruolo fondamentale che lo specialista radiologo sta assumendo nella nuova sanità sempre più attenta, e forse condizionata, da aspetti economici. La serata si è conclusa con una lettura del prof. Antonio Luccarini sulla “Maternità nell’arte” condotta con l’usuale competenza e stile da un caro amico di Caldarola. Sabato mattino i giovani radiologi hanno presentato i loro lavori scientifici, proseguendo con le problematiche diagnostiche legate alle infezioni ospedaliere ed all’urgenza. L’ultima sessione è stata dedicata alla usuale “sfida” tra le 4 Scuole di Specializzazione limitrofe (Ancona, L’Aquila, Chieti e Perugia) con momenti di simpatica suspance e tensione, risultando infine vincitrice la squadra aquilana. Per due giorni quindi Caldarola ha visto concentrarsi professionisti e studiosi tra i più prestigiosi a livello nazionale che nell’intervallo dei lavori hanno avuto modo di conoscere, seppure in estrema sintesi, le peculiarità culturali, artistiche, paesaggistiche e gastronomiche del paese grazie alla disponibilità del sindaco Luca Giuseppetti e della sua “squadra”. Le strutture ricettive hanno mostrato di poter perfettamente supportare eventi organizzativi complessi ed articolati al punto tale che molti docenti hanno testimoniato la volontà di scegliere Caldarola come sede di futuri eventi scientifici. Come sempre accade a chi non conosce la realtà del paese, si è suscitato stupore, meraviglia, desiderio di tornare con più calma, senza impegni di lavoro, per riprendere un discorso interessante, complesso e suggestivo che merita indubbiamente di essere approfondito.
Un tragico incidente stradale si è verificato questa mattina intorno alle 8.30 lungo la superstrada 77, in direzione monti - mare, all'altezza dello svincolo Tolentino Ovest, in contrada Le Grazie.Un giovane a bordo di una Fiat Panda ha perso il controllo del mezzo che è andato a schiantarsi contro il guard rail laterale. Nell'urto, la lamiera del guard rail ha letteralmente trafitto il conducente che è morto sul colpo.La vittima è un ventenne di Muccia, Devid Forti, nato nel marzo del 1995. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare l'avvenuto decesso dell'uomo. La famiglia di Forti è molto conosciuta in quanto gestisce l'agriturismo "La Castellina".https://www.youtube.com/watch?v=ezknxW_gYSg
In poche settimane il motivetto cantato dai giocatori della squadra norvegese del Rosenborg dentro lo spogliatoio è diventato virale. La canzoncina, lanciata dal leader della squadra con toni bassi e lenti, diventa presto un urlo che coinvolge tutta la squadra, con improvvisati batteristi armati di scarpini o scope.Da ieri mattina, è diventato virale anche il video girato nello spogliatoio dei ragazzi dell'Asd Montemilone di Pollenza: la banda di sedicenni guidata da Pieralvise Ruani, dopo aver ottenuto una bella vittoria in campionato, si sono immedesimati nel Rosenborg e il grido "oh Rosenborg" si è rapidamente trasformato in "oh Montemilò" con tanto di scarpini sbattuti e letterale tripudio fra i giovani calciatori.Il video, girato con un telefonino, ha rapidamente fatto il giro del web, diventando virale e raccogliendo tantissimi consensi fra gli addetti ai lavori, perchè cose come questa dimostrano un gruppo fortemente attaccato alla società e al proprio allenatore.https://www.youtube.com/watch?v=_jau5qlBrPk&feature=youtu.behttps://www.youtube.com/watch?v=VEduagsLlK4
Sono le olive ascolane il cibo marchigiano più gettonato ad Expo, tanto che nei sei mesi ne sono distribuiti circa mille chilogrammi al Padiglione della Coldiretti, davanti a pesche della Valdaso e Montelabbate, salame di Fabriano, ciauscolo e vino di visciole. E' emerso dal bilancio regionale dell'evento. Per quanto riguarda la presenza delle Marche sono state 15mila le persone coinvolte. Cinque le tonnellate di prodotti agroalimentari made in Marche consumati, oltre alle olive.
Due furti sono stati messi a segno nella notte fra sabato e domenica a Camerino e Matelica. Un primo colpo è stato messo a segno nel quartiere di Valicelle di Camerino. I malviventi sono penetrati all'interno di un'abitazione dopo aver forzato una finestra e sono riusciti a rubare un bottino di circa 1500 euro fra soldi contanti e gioielli.A Matelica, invece, anche in questo caso dopo aver forzato una finestra, i ladri non hanno trovato nulla di valore e, forse proprio perchè era la notte di Halloween, hanno fatto "razzia" di cioccolatini e biscotti che si trovavano in casa. Quindi, dolcetto sì... e anche uno scherzetto sicuramente poco gradito.Su entrambi gli episodi indagano i carabinieri.
E' stato inaugurato e aperto al traffico questa mattina il nuovo ponte di Colbuccaro, presso la zona industriale di Corridonia. L'opera collega il centro abitato di Corridonia con la frazione di Colbuccaro, è lungo 163 metri con tre pile e quattro campate. La struttura è costituita da travi in acciaio che poggiano su tre pile e due spalle. La progettazione, la direzione dei lavori, la contabilità e il collaudo sono state interamente effettuate dal personale tecnico della provincia di Macerata. L'importo totale dell'opera è di poco meno di tre milioni di euro. La realizzazione di un nuovo ponte si era resa necessaria a seguito dell'alluvione che colpì l'intero territorio provinciale nel marzo del 2011 e portò a gravi danni sul ponte sul torrente Fiastra, rendendo necessaria l'interruzione della circolazione viaria, con conseguenti problemi di comunicazione tra le zone collegate dal ponte. All'apertura del ponte erano presenti il presidente della provincia, Antonio Pettinari, e il sindaco di Corridonia, Nelia Calvigioni. Pettinari ha espresso tutta la sua soddisfazione "per aver portato a compimento un'opera pubblica fondamentale per la viabilità dell'intero comprensorio necessaria a seguito dell'alluvione avvenuta a marzo 2011".
Nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Ancona sul buco miliardario di Banca Marche, la Guardia di finanza, su delega dei pm, ha notificato gli avvisi di chiusura indagini a 3 persone (su 36 indagati), tra cui l'ex dg Massimo Bianconi, in uno stralcio dell'indagine conclusa su due specifici capi d'imputazione. I militari hanno eseguito in varie parti d'Italia sequestri preventivi per equivalente su beni mobili, immobili e conti correnti. L'inchiesta 'madre' non è ancora conclusa.