Genitori all'attacco sui vaccini: "Serve un'informazione corretta"
Si è tenuta questa mattina presso la Civica Enoteca Maceratese una conferenza stampa sul tema della vaccinazione che ha visto la presenza di numerosi genitori di bambini che, a seguito della vaccinazione, avrebbero riportato lesioni permanenti, disabilità o addirittura sono deceduti.
Ha aperto l’incontro Sauro Scarpeccio, portavoce del gruppo “Genitori per la vita”, che sulla pagina Facebook ha raccolto molte adesioni da parte di genitori preoccupati e desiderosi di ricevere una sana e corretta informazione. “Quello che vogliamo fare”, ha affermato il portavoce, “è proprio rivendicare il diritto ad una trasparente informazione sulla pratica di vaccinazione dei bambini. È necessaria un’analisi prevaccinale: noi chiediamo che prima del vaccino venga fatto compilare un foglio ai genitori, e solo dopo si potrà procedere al vaccino; inoltre, è necessario che il libretto vaccinale sia più completo, in modo da poter specificare le informazioni dettagliate sulle procedure della vaccinazione”.
È intervenuta poi Anna Menghi, danneggiata da vaccino, membro dell’AMEV e presidente provinciale dell’A.N.M.I.C., che ha ribadito: “Bisogna fare informazione corretta: non siamo qui per dire sì o no ai vaccini, semplicemente bisogna informare. Non è accettabile che nel 2015, in un Paese come il nostro che si dichiara moderno, si faccia disinformazione sulla pelle dei nostri bambini”.
Toccante è stata la riflessione di un padre di un giovane militare morto a seguito della vaccinazione, durante l’esercizio svolto per lo Stato: “Esiste una sfera, quella militare, in cui dati sono stati certificati: dal 2010 al 2103 una commissione parlamentare ha lavorato approfondendo la questione della vaccinazione militare, e ne è risultato che la responsabilità è stata addossata principalmente all’uranio impoverito. Ma la vera colpa è l’eccessiva vaccinazione subìta dai militari, in particolare se i vaccini superano il numero cinque. La vaccinazione praticata nell’ambiente militare è senza regole e senza senso, compiuta altresì da persone che sembra non abbiano conoscenze approfondite in merito. Il sovraccarico vaccinale praticato sui militari ha debilitato il loro sistema immunitario. Questo argomento, nel dibattito che si è sviluppato nei media, non è mai uscito fuori: esistono ricerche ufficiali, numeri e dati che però non vengono mai presi in considerazione. Nessun professore di quelli che vediamo spesso in televisione si è occupato di questo: il motivo è che la verità va ricercata dove può esserci – e nell’ambiente militare c’è. Ma questa verità adesso non farebbe comodo”.
A conclusione degli interventi, ha preso la parola una socia fondatrice di “Genitori e figli per mano”, associazione nata un paio di anni fa da genitori volontari che vogliono fornire assistenza a tutti coloro che ne hanno bisogno, in particolar modo per ciò che riguarda la fascia 0-3 anni: “I bambini vaccinati e non vaccinati convivono insieme da sempre, in qualsiasi circostanza: credo che il problema sia proprio il messaggio che il mondo mediatico vuole passare in modo distorto, e che crea allarmismo generale. Chi afferma che i bambini non vaccinati non abbiano il diritto di stare insieme a quelli vaccinati, è un genitore che ha paura e che non sa prendersi le sue responsabilità”.
Il tema verrà approfondito nel convegno dal titolo “Vaccini: allarme giustificato?”, previsto per il prossimo 5 dicembre, che verrà tenuto da specialisti del settore, tra i quali: il medico pediatra Girolamo Giannotta , Loretta Bolgan (Ricercatrice in Scienze Farmaceutiche), il medico chirurgo Gerardo Rossi (dell'Associazione medici per l’ambiente), l’Avvocato Marcello Stanca.
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