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Radiologi riuniti a Caldarola

Radiologi riuniti a Caldarola

Si è svolto a Caldarola nei giorni scorsi il 114° Raduno Annuale del Gruppo Regionale Marche dei medici specialisti in Radiologia i cui lavori si sono tenuti nel più prestigioso contenitore cittadino: il Teatro Comunale. I numerosi ospiti giunti da fuori regione hanno immediatamente notato la numerazione (114°) dell’edizione e conti alla mano, ricordando la data di scoperta dei Raggi X da parte di Roentgen (1895), hanno commentato, con scetticismo ed ironia, che i radiologi marchigiani avevano già dal 1901 cominciato ad organizzare un loro convegno regionale, cioè a distanza di soli 6 anni dalla scoperta di Roentgen e ben 19 anni prima che si costituisse la Società Italiana di Radiologia Medica (SIRM). Si è quindi dovuto pazientemente spiegare, ed ogni anno accade con gli ospiti che vengono da lontano, come durante i primi decenni della costituzione del Gruppo la presenza di pochi (12/15) specialisti operanti nelle Marche instaurò rapporti di amicizia e cordialità tali per cui i raduni venivano svolti ripetutamente nello stesso anno, favoriti da assoluta informalità e nessuna necessità organizzativa (a volte addirittura a casa di singoli specialisti). I tempi sono ovviamente mutati e l’organizzazione dell’evento ha richiesto tempo, lavoro e sede idonea. La presenza di più di settanta medici radiologi prevalentemente marchigiani, ma non solo, ha testimoniato come lo scopo del convegno sia riuscito e la sede apprezzata. Si sono trattate, nella giornata di venerdi, problematiche legate alla pelvi femminile, con lezioni di illustri colleghi provenienti dagli Atenei di Roma, Napoli ed Ancona, le alterazione dell’osso e le sue problematiche diagnostico/terapeutiche e il complesso ruolo della radiologia nella valutazione del malato in corso di chemioterapia. Il Presidente Nazionale della Società di Radiologia, prof. Carlo Maschiocchi che il Raduno ha avuto l’onore di ospitare, ha ricordato il ruolo fondamentale che lo specialista radiologo sta assumendo nella nuova sanità sempre più attenta, e forse condizionata, da aspetti economici. La serata si è conclusa con una lettura del prof. Antonio Luccarini sulla “Maternità nell’arte” condotta con l’usuale competenza e stile da un caro amico di Caldarola. Sabato mattino i giovani radiologi hanno presentato i loro lavori scientifici, proseguendo con le problematiche diagnostiche legate alle infezioni ospedaliere ed all’urgenza. L’ultima sessione è stata dedicata alla usuale “sfida” tra le 4 Scuole di Specializzazione limitrofe (Ancona, L’Aquila, Chieti e Perugia)  con momenti di simpatica suspance e tensione, risultando infine vincitrice la squadra aquilana. Per  due giorni quindi Caldarola ha visto concentrarsi professionisti e studiosi tra i più prestigiosi a livello nazionale che nell’intervallo dei lavori hanno avuto modo di conoscere, seppure in estrema sintesi, le peculiarità culturali, artistiche, paesaggistiche e gastronomiche del paese grazie alla disponibilità del sindaco Luca Giuseppetti e della sua “squadra”. Le strutture ricettive hanno mostrato di poter perfettamente supportare eventi organizzativi complessi ed articolati al punto tale che molti docenti hanno testimoniato la volontà di scegliere Caldarola come sede di futuri eventi scientifici. Come sempre accade a chi non conosce la realtà del paese, si è suscitato stupore, meraviglia, desiderio di tornare con più calma, senza impegni di lavoro, per riprendere un discorso interessante, complesso e suggestivo che merita indubbiamente di essere approfondito.

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