All’imbecillità non c’è davvero limite. E, di questi tempi, il modo migliore per farne sfoggio è la rete internet e, in particolare Facebook.Gli imbecilli di turno sono arrivati stavolta ad oltraggiare la memoria di Maria Grazia Capulli, la giornalista di Camerino prematuramente scomparsa nei giorni scorsi a soli 55 anni. A scatenare una inaudita e scomposta violenza verbale sarebbero state le convinzioni etiche della Capulli, per via delle quali è stato diffuso in rete un messaggio semplicemente disgustoso. La giornalista di RaiDue era testimonial dell’associazione Animal Equality, si batteva per i diritti degli animali, seguiva una dieta vegetariana e ha prestato in passato il suo volto per una campagna contro l’abbattimento degli agnelli nel periodo pasquale.In un post recentemente comparso sulla pagina Facebook ‘Associazione Italiana Carnivori’, è comparsa una foto di Maria Grazia Capulli con gli occhi coperti da una banda nera che abbraccia un agnellino e accanto una frase che non merita commento: “Giornalista vegetariana muore di tumore e ora i nostri vegazzari cosa hanno da dire? Avete toppato”.Numerosissime le segnalazioni arrivate alla redazione del Tg2 e alla famiglia della giornalista, oltre al disprezzo di tanti utenti della rete, tanto che alla fine il post è stato cancellato e sostituito da questo: “Lo staff ha deciso, dopo la male interpretazione dei più e l'involontario dolore arrecato alla famiglia della giornalista, di cancellare il post. Precisiamo che non era nostra intenzione approfittarci o gioire di un evento luttuoso e della prematura perdita di una brava professionista piuttosto volevamo far notare a certi estremisti disinformatori che alcune terribili malattie non tengono conto nè delle abitudini alimentari nè del cuore delle persone. Ci dispiace infinitamente essere stati così fraintesi”. Scuse tardive, anche perché in quelle parole c’era davvero poco da interpretare.
Sono stati 10 gli allievi a conseguire l’attestato di partecipazione al corso di formazione per Pizzaioli tenutosi a Piediripa presso il Ristorante Pizzeria “Dal Napoletano” dal 30 settembre al 21 ottobre scorso.Il corso della durata di 30 ore organizzato da Imprendere srl e Confartigianato Imprese Macerata, ha avuto come obiettivo quello di fornire tutte le nozioni tecniche necessarie allo svolgimento della professione di pizzaiolo, quali tra l’altro materie prime alimentari di base per la pizza, tecnica degli impasti, tecnica delle cotture, le diverse tipologie di pizza.Questi i nomi dei neo pizzaioli: Affatato Luigi, Cingolani Rossella, Dernowski Lorenzo James, Elisei Armando, Mari Anthony, Menghini Sergio, Montalto Luciana Barbara, Shehaj Albano, Singh Jaswinder, Toeschi Eric.
Raid di malviventi: presi di mira un supermercato a Passo di Treia e un distributore di benzina a Taccoli di San Severino. I fatti si sono verificati questa notte, quando una banda di ladri, dopo aver rubato un pick up qualche giorno fa a Passo di Treia, si sono diretti al supermercato Villa Shop sfondando le vetrine, ma è scattato immediatamente l'allarme e i banditi se la sono data a gambe a mani vuote. I malviventi, insoddisfatti del mancato colpo, si sono diretti con lo stesso mezzo a Taccoli di San Severino dove hanno distrutto la serranda laterale del bar di un distributore di benzina per poi prelevare il denaro contenuto all'interno della macchinetta cambia monete: circa 4 mila euro. Sono in corso le indagini da parte dei carabinieri.
A Santa Maria in Selva (Treia) un laico ‘te Deum’ -anche perché organizzato da don Giuseppe Branchesi per di più nell’auditorium accanto alla chiesa parrocchiale- per ringraziare quella grande famiglia che si chiama ‘Comitato parrocchiale” coincidente con quell’associazione che va sotto il nome di ‘Polentari’ di cui, lo stesso don ‘Peppe’ è il presidente emerito nazionale dopo aver retto l’organismo per 12 anni. Un ‘grazie’ per il successo che ha coronato l’edizione numero 40 della sagra della Polenta, cui si è associato il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, presente (la vicepresidente on. Paola Mariani, assente giustificata) insieme con gli assessori Leonardo Lippi, Giovanni Battista Torresi, il dirigente ing. Alberto Gigli, l’ex assessore Alessandro Biagiola in rappresentanza pure del sindaco recanatese Fiordomo, e la signora Mirella Morganti, segretaria particolare della stessa presidenza. Un ‘grazie’ per il servizio gratuito che i polentari treiesi rendono da qualche anno alla Raci, la rassegna agricola del Centro Italia, organizzata dalla provincia cui nell’edizione 2015 ha collaborato contabilmente il comune di Recanati.
Venerdì 30 ottobre, sabato 31 e domenica 1 novembre, alle ore 21.15, nel Teatro comunale di Treia, debutterà la nuova commedia dialettale in due atti di Fabio Macedoni “Più de là che de qua”, regia di Francesco Facciolli, presentata dalla locale Compagnia “Fabiano Valenti”. Si tratta di un lavoro molto impegnativo, in cui la ricerca teatrale è continuata ad opera del regista Francesco Facciolli: “Questo secondo esperimento con la compagnia Valenti va ancora nella direzione, più spinta, del fare teatro non passando per lo stile dialettale tradizionale. Si tratta anche di un’opera difficile, impegnativa, che i componenti del gruppo hanno recepito con grande applicazione. Vedremo il risultato in questi tre giorni; il lavoro fatto è stato intenso, mi auguro che anche lo spettacolo sia piacevole per il pubblico ed apprezzato al tempo stesso”.Dalle note di regia:Più de là che de qua è venuta alla luce per un sentimento di amore e di riconoscenza; vive perché ha una forza propria che le deriva dal suo contenuto; esiste perché i suoi personaggi sono esistiti da sempre e continueranno a vivere anche dopo; si propone perché contiene la vita degli uomini e le loro piccole eterne debolezze; si fa comprendere perché ognuno di noi c’è là dentro, foss’anche per una piccolissima parte, e dunque tutti le apparteniamo.Più de là che de qua è anche una storia senza tempo, un rimbalzo continuo di situazioni e sentimenti non ancorati a periodi storici determinati, ma vaganti incessantemente in un universo privo di forza gravitazionale, sentendosi perfettamente a loro agio e nel loro tempo, qualunque esso sia, proprio perché tutti i personaggi della storia sono eterni grazie alla replicabilità delle loro azioni. Potrebbero essere i pupi dell’orologio di un’antica cattedrale, che, allo scoccare di ogni ora, escono, si mostrano e rientrano nella loro nicchia con una costanza irritante ed una puntualità esasperante.Più de là che de qua è un ringraziamento a Molière ed al suo genio, scrittore capace di raccontare il mondo con quell’ironia che non offende e sa penetrare; autore capace di spazzare via le regole classiche del teatro per fare posto all’unica vera regola che è quella di piacere al pubblico.Nel fragore degli avvenimenti, nel divenire delle fatalità della vita, nel racconto dei difetti più turpi e delle abitudini più sordide del genere umano, la voce realista della serva Pippina segnalerà che la storia era stata già scritta e che non restava che sfogliarla, lentamente, per raccontarla.
Nei giorni scorsi si è proceduto al rinnovo del direttivo dell'Associazione di Volontariato “Il Cassero” di Castelraimondo, fondata nel 1991. “L'associazione Il Cassero – ha detto l'assessore ai servizi sociali Esperia Gregori – si impegna da anni nell'assistenza domiciliare per le persone bisognose, in particolare anziani, portatori di handicap, persone che vivono sole. Basta presentare una richiesta in Comune oppure alla sede dell'associazione, in via Loreto 1, l'ex asilo nido dove si trova anche la sede dell'Università della Terza Età. I volontari offrono aiuto, ascolto, supporto e compagnia, con visite periodiche, e possono anche svolgere delle piccole commissioni. Per queste persone rappresentano un importante momento di socializzazione. Attualmente l'associazione conta venti iscritti e volontari e dieci sono state le domande dei richiedenti finora pervenute”.Queste le cariche a seguito del rinnovo del direttivo. La nuova presidente dell'associazione è Maria Silvi e la vicepresidente Carolina Picarelli. Fanno parte del collegio dei revisori dei conti Gabriella Sparvoli (presidente), Anna Maria Ciccolessi e Anna Maria Biondi. Sono già in cantiere numerose iniziative, come la partecipazione ad alcuni mercatini e altre attività, tutte coordinate dalla instancabile presidente Maria Silvi. Si è pensato inoltre alla possibilità di attivare un corso di formazione per i volontari dell'associazione attraverso il Centro per il Volontariato Provinciale.
Anche Forza Italia interviene sulla questione sanità. Barbara Cacciolari, la vice coordinatrice provinciale Alessia Pupo e Roberto Lombardelli e Francesca Marsili del coordinamento di Tolentino, hanno presentato in una nota stampa le loro proposte."Conto salato per la sanità marchigiana, dove il riassetto generale della riforma è volto principalmente a contenere la spesa pubblica e quindi finalizzato a mere esigenze di razionalizzazione dei costi. Siamo preoccupati perché tutto ciò ricadrà sui cittadini e sugli operatori incolpevoli, sia in termini di servizi garantiti che della qualità delle prestazioni erogate. È giusto fare dei poli di eccellenza sanitaria ma doveroso poi, potenziare sia i servizi di base sul territorio che quelli di emergenza per garantire standard efficienti. In sostanza chiediamo che i principi generali della riforma, nonché l'attuazione della deliberazione Giunta Regionale 20 maggio 2013 n.735 non si trasformino, in sede di attuazione, in taglio lineare dei servizi, in minor efficienza, vuoti gravissimi di assistenza sanitaria ed in sostanza nella chiusura dei piccoli ospedali, tra i quali quello di Tolentino. Il problema generalizzato e' discutere su come dare attuazione alla delibera e ci sembra che, data la fretta solo odierna di procedere, non ci sia ancora con esattezza la piena consapevolezza di come gestire ed organizzare la complessa macchina sanitaria. Per quanto concerne l'Ospedale di Tolentino, dobbiamo sottolineare che si tratta di una struttura ospedaliera con un bilancio in attivo e con un bacino di utenza di 33.280 abitanti che prevede interventi effettuati dal 118 anche nei territori interni, per i quali il servizio sanitario necessita di differenziazione secondo il territorio, la tipologia, le necessità e l'utenza. Parliamo di un punto di "primo intervento" che mediamente esegue nell'arco di un anno tra le 6.000 e le 7.000 prestazioni, dotato di una autoambulanza medicalizzata che effettua circa 50.000 Km/anno, e di un'autoambulanza infermieristica H12, impiegata di giorno e di pomeriggio che ha percorso circa 35.000 km/anno, raggiungendo i comuni più interni (Cessapalombo, Camporotondo, Serrapetrona, Caldarola.). Parliamo, cioè, di SERVIZI ATTIVI che sono richiesti dal territorio.A nostro avviso si deve procedere secondo due binari, afferenti sia la programmazione che l'emergenza. Per quanto concerne la programmazione e la riconversione CHIEDIAMO che la Casa della Salute non sia una scatola vuota. Per funzionare deve prevedere una rete di collaborazione con i professionisti ed un sistema integrato che garantisca determinate categorie di pazienti (per i quali è richiesto un servizio alla persona) potenziando l'assistenza domiciliare h12. Ci deve essere un reale accordo con i medici di medicina generale (di base), pediatri e guardie mediche per la continuità assistenziale H12 , ovvero in caso negativo, si debbono prevedere sin da subito specifiche tecniche ed indirizzi precisi sul loro funzionamento. Ad esempio ad oggi il servizio ospedaliero di notte a Tolentino, con la chiusura prevista del punto di primo intervento, (ipotizzando l'uscita dell'ambulanza medicalizzata per le emergenze), in teoria, verrebbe affidato alla sola guardia medica come medico di struttura, mentre le leggi di settore vietano ed impediscono ad un medico convenzionato di continuità assistenziale di essere anche interdivisionale ospedaliero. Pertanto riteniamo importante chiedere sin da subito il mantenimento di notte di tale ultima figura. Altra necessità riscontrata a Tolentino, il potenziamento delle varie attività ambulatoriali, con conseguente riduzione delle liste di attesa e ciò anche d'estate, con un servizio garantito almeno h12 (otorino, ortopedia, urologia, radiologia, cardiologia, dentista), sfruttando così le apparecchiature disponibili.A Tolentino abbiamo una Tac che funziona pochissimo, a fronte di tantissime richieste da tutto il territorio), e l’aumento delle prestazioni erogate potrebbe in tal modo ridurre le lista di attesa.Per quanto riguarda l'emergenza, la battaglia da sostenere, nell'interesse di tutti, è quella di evitare la soppressione dell'ambulanza infermieristica, oggi presente di giorno, potenziandola e facendola funzionare h24 e quindi con un utilizzo anche notturno . Risparmiare sull'ambulanza ci sembra inopportuno anche perché nell'ipotesi della soppressione, il servizio sarebbe garantito solo dai volontari con la necessità di stipulare convenzioni con quest'ultimi. Non da ultimo è molto importante avere l'assistenza in emergenza da parte di specialisti ed infermieri per sopperire a qualsiasi situazione . Infine occorre scongiurare la chiusura di notte del punto di primo intervento, sostituito dal 118, almeno fino a quando l'ospedale provinciale di Macerata non sia in grado di garantire un servizio adeguato.Infatti molto difficile è la situazione in cui versa l'ospedale provinciale di Macerata. È' pronto per un sicuro ed ulteriore carico di pazienti? L'ospedale perde pezzi e funzioni. Per rientrare nei conti, oltre al taglio ipotizzato del personale dipendente a tempo determinato, saranno garantiti solo gli interventi chirurgici urgenti e tagliata la spesa farmaceutica. I lavori del pronto soccorso a Macerata sono ancora fermi. L'utilizzo dei volontari comporterebbe che anche per semplici codici afferenti prestazioni di bassa complessità, quali codici bianchi e verdi, ci sarebbe il serio rischio del sovraffollamento nel capoluogo. Non abbiamo neanche in previsione, a differenza delle altre province, la costruzione di un nuovo polo ospedaliero capace di gestire, in termini di efficienza qualitativa che quantitativa, la sanità nella provincia di Macerata, anche in considerazione che quello attuale non è in grado di sostenere gli attuali ed i futuri sviluppi della richiesta sanitaria. Sottolineiamo che l'Area Vasta 3 non ha ancora attuato il servizio di terapia intensiva, STROCK IN UNIT, previsto nel piano sanitario ma MAI attuato.Ad oggi non esistono quindi le condizioni per garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini.Pensiamo alle difficoltà che incontreranno le persone anziane, i disabili, coloro che usufruiscono dei servizi assistenziali domiciliari che saranno i più colpiti. La situazione rischia di sfuggire di mano. Chiediamo di sospendere l'applicazione della delibera n.735, se del caso con alcuni passaggi in commissione regionale sanità , fino a quando non ci saranno le condizioni di tutela minima per procedere, nonché l'adeguamento efficiente delle strutture che rimarranno.Ci auguriamo che Ceriscioli voglia ascoltare tutti i sindaci interessati che sapranno sicuramente battersi per le istanze dei cittadini, perché la sanità è una battaglia di tutti e per tutti".
MATELICA – Spettacolo, gol ed emozioni a non finire nel match clou della nona di campionato, dove il Matelica prima trema, poi reagisce alla grande e vince in rimonta la sfida ad alta quota con la rivelazione Avezzano. Dopo il gol in avvio degli ospiti con Manna (colpo di testa al 6’ su angolo con uscita non perfetta di Nobile), si capisce che sarebbe stata dura per il Matelica contro i marsicani di mister Lucarelli. Il potenziale però a disposizione del collega Clementi è maggiore, per qualità e soprattutto fisicità, quella che consente nella ripresa al Matelica di spingere e sfruttare al meglio le palle inattive. Da una di queste nasce il pari di testa di Boskovic, sugli sviluppi del 13° corner battuto dei locali su 14 in tutto e contro i 3 degli abruzzesi). L’assist dalla bandierina è di Esposito. Booskovic subentrato a Vallorani ad inizio ripresa proprio per sfruttare le sue qualità nel gioco aereo. Le altre mosse di Clementi per tentare in tutti i modi di vincere il match sono state: prima l’ingresso di Bondi per Frinconi (con conseguente cambio di modulo dal 4-3-3 iniziale come l’Avezzano al 4-4-1-1) e poi di Pesaresi per rafforzare il peso in attacco. Dopo un gol annullato per fallo in attacco a Borghetti al 5’ della ripresa ed un salvataggio miracoloso dello stesso difensore matelicese di testa al 20’ su conclusione a otta sicura del gioiellino ospite Di Massimo (acquistato dalla Juventus pochi giorni fa), al 33’ su angolo di Esposito arriva il pari di Boskovic. Altre occasioni per il Matelica con Picci e Giovannini, chisudi da difensori e portiere e per Di Gevona e Bisegna per gli abruzzesi sui quali Nobile ha chiuso molto bene. Nel recupero è arrivato il gol partita: è il 38’ quando Bondi spizza per Picci che conclude superando il portiere e rende vano il tentativo di Valerio di salvare sulla linea. E’ il sesto gol del bomber in questo avvio di campionato. MATELICA (4-3-3) – Nobile, Frinconi (12’st Bondi), Borghetti, Gilardi, Vallorani (1’st Boskovic); Girolamini, Borgese, Moretti (26’st Pesaresi); Giovannini, Picci, Esposito. A disp. Renzi, Lispi, Boria, Perfetti, Dano, Lasku. All Clementi.AVEZZANO (4-3-3) –D’Avino, Valerio, Menna, Venditti, Felli, Bittaye (19’ st Puglia), Kras, Sassarini, Bisegna, Di Genova (32’ st Iommetti), Di Massimo. A disp. Ciciotti, Ndiaye, Marretti, Tabacco, Persia, Tarivc. Larosa,. All Lucarelli.Arbitro: Francesca Campagnolo di Bassano del GrappaReti: 6’ pt Menna, 33 st Boskovic, 48’ st Picci.
Bellissima conferma per il pilota maceratese Lorenzo Baldassarri (Forword Racing Team), che al termine di una gara da protagonista in Moto 2 ha conquistato un brillantissimo 5° posto nel GP della Malesia a Sepang di stamattina. Per Lory Balda, una escalation eccezionale in questo finale di stagione. Dopo la quinta posizione in qualifica, Baldassarri ha confermato lo stesso piazzamento anche a fine gara, dopo una avvio promettente dove è stato sempre con i primo fino all’allungo dello svizzero Luthi e del francese Zarco che si sono giocati la vittoria nel finale con il transalpino del leader del mondiale che l’ha spuntata all’ultimo giro ottenendo l’8° successo stagionale. Nel finale Baldassarri, che salito al quarto posto pe la scivolata di Rins, non ha resistito all’attacco di Nakagami che ne aveva di più, ma ha controllato e mantenuto uno splendido quinto posto che segue terzo posto (primo podio in carriera) di domenica scorsa in Australia. <Sono felicissimo del risultato, ma è stata una gara molto dura dall’inizio alla fine – ha dichiarato Baldassarri – in quanto confermarsi su questa pista ed in condizioni meteo incerte era difficile e questo è un segnale positivo per il futuro. Dopo un buon avvio dove ho trovato subito il ritmo giusto, poi con l’andare avanti ho avuto difficoltà a tenere l’anteriore e non potevo più spingere a fondo. Un ringraziamento va a tutta la squadra che ha svolto un grande lavoro mettendomi in condizione di stare davanti>. Per il team svizzero Forword Racins a Sepang, il bilancio è positivo, con due piloti nel primi dieci dove anche Corsi ha chiuso 9
Contro l’Avezzano domani al comunale il Matelica cerca il bis ed una conferma per recitare un ruolo da assoluta protagonista in questa stagione. Gli ingredienti per assistere ad un bel match i sono tutti. Dalle magie di un Esposito che sembra riconfermato nell’undici di mister Clementi, che dovrebbe ripetere formazione e modulo con cui sette giorni fa è stata travolta la capolista Sam al Riviera delle Palme. Nel Matelica non si saranno solo Jachetta e Ilari ancora acciaccati. L’Avezzano è una squadra ostica e molto temibile. La matricola marsicana è reduce da 4 vittorie consecutive fra campionato e coppa, l’ultimo il 3-1 inflitto al Campobasso in rimonta ed ambisce anch’essa a posizioni di alta classifica. Fra gli abruzzesi mancherà il capitano Tabacco, mentre tra i convocati c’è l’ultimo arrivato, il baby Polino, un classe ’97 proveniente dagli Allievi del Parma. La squadra abruzzese dopo la sgambatura di stamattina è partita alla volta di Camerino, dove alloggerà in vista del big match di domani a Matelica. <Rispetto per una squadra forte e in in un gran momento – dice Clementi – ma nessuna paura. Se riusciremo a giocare con la stessa concentrazione e sui ritmi di San benedetto potremo dire la nostra>. Nel gruppo del Matelica c’è molto entusiasmo. Con il secondo miglior attacco del campionato e l’innesto di un Esposito in più anche il Matelica e i suoi tifosi possono sognare. Divise da un solo punto in classifica (14 gli abruzzesi e 13 i locali) con la vetta a quota 16 formata dalla coppia Fano e Samb, Matelica e Avezzano promettono scintille. Per il ritorno all’ora locale, domani in campo con fischi d’inizio alle ore 14,30, dirigerà la veneta Francesca Campagnolo di Bassano del Grappa
Anna Mazzamauro, Pamela Villoresi, Nicola Pistoia, Paolo Triestino, Victor Carlo Vitale, Silvia Santoro, Linda Valori, Adriano Pantaleo, Riccardo Citro, questi tra i molti interpreti degli spettacoli della Stagione Teatrale 2015-2016 del Teatro Comunale di Treia. Una stagione ricca, articolata e singolare su tutto il territorio Marchigiano. Di seguito il calendario con gli spettacoli che andranno in scena dall' 8 Novembre 2015 al 21 Maggio 2016:IN ABBONAMENTO L'8 novembre la stagione si aprirà con un recital di Anna Mazzamauro “NUDA E CRUDA il recital” musiche originali di Amedeo Minghi Il 13 Novembre per la nuova drammaturgia “IL CERCHIO DI GIOTTO” con Riccardo Citro, testo e regia Pippo Cangiano Il 13 dicembre nuova drammaturgia “SENZ'ARIA” testo e regia Gianvito Pascale Il 31 dicembre la Compagnia Italiana Operette, Victor Carlo Vitale e Silvia Santoro in “CIN CI LA” spettacolo di Capodanno seguito da Cenone e Ballo presso l’Hotel Grimaldi con l'Orchestra “Ray Band” conduttore della serata Paolo Notari Il 3 gennaio 2016 ancora la Compagnia di Operette con “DANZA DELLE LIBELLULE” Il 16 gennaio “LO ZOO DI VETRO” di Tennessee Williams con Pamela Villoresi Il 5 febbraio di Gianni Clementi “BEN HUR” con Nicola Pistoia, Paolo Triestino, Elisabetta De Vito Il 18 marzo “LOVE BOMBING” testo e regia di Giuseppe Miale Di Mauro con Adriano PantaleoSPETTACOLI FUORI ABBONAMENTO 27 Novembre il Gruppo Teatrale “Giovanni Ginobili” va in scena con “LA VITA ADE' COMME 'NA JORNATA” testo e regia Giandomenico Lisi 21 dicembre Gospel con Linda Valori e Jnr Robinson in “LINDA VALORI Concerto di Natale” 29 gennaio la Compagnia dialettale “Il teatro dei Picari” va in scena con “CHI LA VO' SE LA PIJA” regia Gigi Santi 19 febbraio la Compagnia dialettale “Amedeo Gubinelli” in scena “PATRE PE' PROCURA” regia Alberto Pellegrino28 febbraio Opera “AIDA” di G. Verdi con Mario Leonardi 25 marzo “PIU' DE LA' CHE DE QUA” di Fabio Macedoni, regia Francesco Facciolli 7 maggio “Teatro in corso” (spettacolo da definire) 21 maggio “Teatro in corso” (spettacolo da definire)
Tragedia nella notte a Castelraimondo. Massimo Pampanini, vigile del fuoco di 51 anni, è stato trovato morto senza apparente motivo mentre si trovava a casa di amici. L'uomo, M. P., era andato a cena nell'abitazione di alcuni conoscenti e finito di mangiare, si è allungato sul divano e si è addormerntato. Gli amici non lo hanno disturbato per un po' pensando che avesse bisogno di riposare, ma poi si sono invece resi conto che l'uomo non respirava più. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi, ma quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto non hanno potuto far altro che constatare l'avvenuto decesso dell'uomo. Come da prassi in casi come questi sono interventuti anche i carabinieri e su disposizione del Magistrato di turno hanno dato il consenso alla rimozione della salma di Pampanini e al suo trasferimento nell'obitorio dell'ospedale di Camerino, dove domani o dopodomani sarà effettuata l'autopsia per scoprire le cause del decesso che al momento sembrano non avere spiegazioni. Pampanini aveva svolto servizio nel comando dei vigili del fuoco di Macerata, ma da qualche tempo era a riposo per malattia.
Maurizio Serafini, noto al grande pubblico come uno dei membri della band maceratese "I Vincisgrassi", è un uomo ricco di attività e passioni, fra cui sicuramente il grandissimo amore per il Nepal. Attraverso uno dei suoi post su Facebook dell'anno scorso, Serafini ha raccontato la sua spedizione in questa terra, un'avventura definita da lui stesso "la più dura della mia vita" per via delle varie difficoltà incontrate sull'Himalaya dovute agli agenti atmosferici, ma anche a causa di problemi salutari riscontrati poco dopo aver iniziato il cammino: "la notte, l'insonnia, la febbre e l'altitudine mi rendono uno straccio.. La situazione è sempre stata sotto controllo, anche se la notte della tempesta stavamo in tenda e abbiamo capito che in alta quota stava succedendo il finimondo. Ma anche per noi non è stato facile: lo sfinimento di tutti, le febbri, l'alta quota, il freddo. Abbiamo vagato tre giorni e tre notti per trovare un accesso per scendere a valle e solo il giorno prima della tempesta ci siamo riusciti " questo è uno dei passi estrapolati dal racconto dell'impresa. Nonostante la difficile esperienza, per Maurizio, il Nepal rimane uno dei luoghi più belli del mondo: per la cultura, la bellezza del paesaggio, l'ospitalità delle gente e nello stesso anno della difficile impresa ha dato il via, attraverso un post su Facebbok, ad una raccolta fondi per aiutare questa sofferente popolazione, oltretutto colpita dal terremoto: "Per preservare la cultura del Nepal stiamo attivandoci per la raccolta dei fondi. Sarà la Legambiente nazionale a garantirci la trasparenza dei progetti che finanzieremo".Oggi, a distanza di un anno e mezzo dall'attivazione della raccolta fondi, finalmente, con l'aiuto di Legambiente, del Montelago Celtic Festival e delle persone che hanno partecipato, sono riusciti a raccogliere abbastanza soldi da fare in modo di attivare i primi progetti per le popolazioni colpite dal terremoto: "Grazie al contributo di tutti, a Montelago Celtic Festival e alla collaborazione della Legambiente, abbiamo raccolto ad oggi quasi 10.000 euro che attiveranno i primi progetti di Futuro Nepal a favore dei giovani delle popolazioni montane colpite dal terremoto. Il 16 novembre partirò (con il biglietto aereo da me pagato) alla volta di Kathmandu per rendere operativo il piano previsto. Nepal finalmente sto tornando": così Maurizio Serafini ha ringraziato attraverso un post su Facebook tutti coloro che si sono impegnati affinchè il progetto potesse concretizzarsi.
In data odierna le oo.ss che rappresentano la maggioranza del personale del corpo forestale dello stato hanno indetto, a Roma, una conferenza stampa unitaria contro la “militarizzazione d’autorita’” attraverso il passaggio obbligato nell’arma dei carabinieri. contestualmente, in tutte le sedi di contrattazione decentrata delle regioni a statuto ordinario si sono tenute assemblee del personale come per la regione Marche ad Ancona presso la sede del comando regionale del corpo forestale dello stato.In considerazione della particolare e delicata tematica trattata si è discusso del futuro dei settori della sicurezza e dei controlli in materia agroalimentare ed ambientale che verrebbero ad evidenziarsi con l’eventuale assorbimento ad altra forza di polizia, e con uno smembramento delle funzioni oggi svolte efficacemente in forma unitaria dal corpo forestale.Infatti la volontà’ governativa di ridurre dagli attuali 5 a 4 i corpi di polizia non prevede una seria razionalizzazione dell’intero comparto sicurezza ed evidenza la grande incoerenza e criticità che mantiene la sovrapposizione di competenze con le regioni a statuto speciale e province autonome ove rimangono i corpi forestali regionali/provinciali, oltre alle iniziative in atto per l’istituzione di autonomi corpi forestali regionali anche da parte di regioni a statuto ordinario.Accanto alle associazioni ambientaliste ed animaliste, anche la società civile, la regione marche e molte amministrazioni locali, che riconoscono il lavoro che il cfs svolge e consapevoli del rischio che questa riforma potra’ negativamente influire sulla tutela ambientale, hanno più volte espresso il loro parere a favore del mantenimento dell’unitarietà del cfs.Il ventilato accorpamento all’arma dei carabinieri modifica forzosamente lo stato giuridico dell’ordinamento del personale da civile a militare in difformita’ di pareri della corte costituzionale e della corte di giustizia europea che si sono espresse sul principio per cui le forze di polizia militari hanno ragione di esistere solo nei contesti di guerra e che comunque anche il personale militare deve godere dei diritti civili e sindacali come ogni altro cittadino del proprio paese.L’ambiente, i parchi e la natura non possono essere soggetti ad un controllo di una forza armata militare.Detto ciò la maggioranza del personale e’ contraria all’eventuale cambiamento dello stato giuridico, su questo punto potrà essere attivato un contenzioso, a vari livelli, sia dai singoli dipendenti del cfs che da soggetti politici, sindacali e del mondo dell’associazionismo in sede giurisdizionale sia italiana che dell’unione europea.Le oo.ss. chiederanno un incontro con il presidente della regione marche per illustrare le perplessita’ e le criticita’ nella continuazione dell’esercizio delle funzioni svolte dal personale forestale marchigiano in materia ambientale regionale a seguito dell’eventuale riordino.Chiedono a tutti di manifestare la contrarieta’ al progetto inviando un mail di protesta a: matteo@governo.it
Migliaia di persone per fare fotografie con telefonini e tablet hanno accolto la presidente della Camera Laura Boldrini e Roberto Benigni all'uscita del piccolo comune di Apiro.I due si sono incontrati poco prima nell'Aula Consigliare con scambi di battute, con Benigni che ha annunciato l'intenzione di comprare casa ad Apiro - "Qui è bellissimo, in due ore ho conosciuto tutto" - e Boldrini che si è detta "contentissima di vederci qui, ad Apiro, a tredici chilometri da casa mia.La mia casa di famiglia è a Mergo - ha spiegato all'attore -, basta uscire dalla superstrada e prendere a destra. Solo lì sto a destra", ha scherzato. Poi, di fronte al sindaco Ubaldo Scuppa, i due hanno firmato l'album dei visitatori. "Et in Arcadia Benigni", il messaggio del comico toscano, che ha ripreso un saluto già lasciato in passato da Umberto Eco. "Un piccolo comune, un grande evento", le parole della presidente della Camera."Dopo aver letto Dante ho visto gli altri in un modo diverso, non più solo persone ma scrigni contenenti un mistero": parole di Roberto Benigni a margine del convegno 'Il Dante di Benigni' ad Apiro. "E' un grande mistero in cui siamo immersi - ha aggiunto -, per questo dopo tanto tempo Dante ancora mi commuove. Dante è il mio respiro". Un concetto che l'attore toscano ha anche usato, rispondendo alle domande dei giornalisti, per definire il suo rapporto con la figura di San Francesco. Anche sul poverello di Assisi - ha raccontato - "avevo un progetto di fare un film, che poi non si è concretizzato. Peraltro a San Francesco è legato uno dei momenti più belli della mia carriera, quando ho ricevuto l'Oscar per 'La Vita è bella?, ho ringraziato i miei genitori per il dono più grande quello della povertà. Il pubblico di Los Angeles ha riso, pensando che fosse una battuta perché loro non capiscono la povertà francescana che è la ricchezza più grande". Infine parlando del suo concetto di paradiso, ha osservato che "spesso lo abbiamo davanti e non ce ne rendiamo conto. Da Dante ogni volta c'è qualcosa da imparare di nuovo"."Scelgo il Paradiso per il clima, l'Inferno per la compagnia". Roberto Benigni ha usato un celebre aforisma per rispondere ai giornalisti che gli chiedevano quale fosse la sua parte preferita della Divina Commedia, a margine del convegno internazionale "Il Dante di Benigni" ad Apiro. L'artista è stato un po' più incerto su chi, tra le personalità di oggi, metterebbe in Paradiso, al purgatorio o all'inferno. "Papa Francesco di sicuro in paradiso... Io? All'Inferno mi piace, appunto, la compagnia, se non capiti in certi gironi tremendi. Pensate ad esempio, stare con Paolo e Francesca o con Ulisse. Oppure nel Purgatorio, dove pure si è messo Dante...".(FOTO GUIDO PICCHIO)
Il sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini, esprime su Facebook la sua opinione riguardo la trasformazione dell'Ospedale della città in Casa della salute: "Le voci sulla riconversione del nostro Ospedale in casa della salute, sono oramai confermate, dall'autorevolezza del Presidente della Commissione sanità dell'Assemblea legislativa delle Marche che sono state espresse in un'intervista rilasciata sulla stampa locale.La richiesta di poter incontrare il presidente Ceriscioli non è stata ancora riscontrata (non fanno sapere nulla in Regione). Ci dobbiamo preparare per tornare in Piazza e difendere i nostri "diritti". Questo provvedimento farà aumentare il costo delle prestazioni sanitarie per la nostra Regione e rischia di danneggiare in modo irreparabile, la possibilità di poter lavorare e vivere nei Comuni di Montagna come Cingoli. Senza l'Ospedale, Cingoli sarà un'altra cosa.Un taglio netto allo stato sociale, al diritto di molte persone anziane e sole di poter fruire dei servizi dell'Ospedale di zona di Cingoli. L'ho già scritto in altri post: i diritti non si negoziano mai, si difendono e si conquistano. E prego tutti di credere, in se stessi, sempre!Rivolgo un invito a a farsi sentire, anche su questo network e suggerire iniziative tendenti a mettere l'opinione pubblica di fronte a questo scempio nella Sanità marchigiana.Lo voglio dire - ad alta voce da facebook- al Presidente Ceriscioli e a tutta la maggioranza del PD in Regione: non potremo sopportare che i nostri malati siano curati a Fano, San Benedetto o Senigallia, com'è avvenuto questa Estate.Non potremo tollerare che la TAC di Cingoli, donata dalla Fondazione banca Marche, con l'eliminazione del punto di prima intervento, diventi obsoleta e fatiscente insieme all'Ospedale più nuovo della nostra Regione, qual'è il nosocomio di Cingoli inaugurato nel 2009.Non potremo, davvero, sopportare tutto questo. La dico a chi crede in se stesso: dobbiamo essere tanti, anche semplicemente mettendo un "mi piace", per dire che la casa della slaute noi la rimandiamo ad Ancona!"
Sabato 17 ottobre presso la sede del circolo PD di Apiro - Poggio S. Vicino a Frontale si è svolta l'assemblea degli iscritti per eleggere il nuovo segretario dopo le dimissioni di Giovanni Nocelli, al quale è andata tutta la stima e la gratitudine dei presenti per aver guidato il PD locale in questi anni.Il Segretario provinciale Settimio Novelli, la responsabile della segreteria Alessia Scoccianti e il garante dell'Assemblea Giorgio Rilli hanno ribadito che la segreteria provinciale si è data tra i compiti principali quello di una maggiore vicinanza ai circoli locali che rappresentano la linfa e la forza del PD.Dopo un dibattito vivace e partecipato nel quale sono stati toccati tanti temi da quelli più generali come rifiuti,acqua e trasporti a quelli più di politica cittadina, è stato eletto all'unanimità Luca Bonvecchi, Apirano di 32 anni alla sua prima esperienza politica.Il neosegretario ha affermato che il circolo dovrà tornare a discutere di politica con i suoi iscritti e stringere dei rapporti solidi con i circoli vicino al nostro. Tornare a far politica significa anche tornare a fare scuola di politica con il compito di crescere e formare una nuova classe dirigente. Torniamo a farlo con un Circolo forte e convinto che l’obiettivo primario da perseguire sia rappresentato dalla messa in atto e realizzazione del proprio programma politico. L’attività riformatrice necessita di coraggio, lungimiranza e nuovi metodi, il PD che da sempre ha rappresentato per i cittadini fonte e mezzo di confronto, informazione e sostegno, deve riappropriarsi del proprio ruolo e potrà farlo mettendo al centro dell’attività i bisogni delle persone e le esigenze del territorio. In sintesi il programma si può riassumere in sei punti: Riacquistare la fiducia degli elettori del nostro territorio L’assoluta necessità di costituire una squadra che operi in sintonia e che realmente si impegni per ottenere il risultato che ci proponiamo: in particolare riacquistare il consenso degli elettori. Avere la responsabilità e la libertà di scegliere le persone ritenute all’altezza del gravoso compito che ci aspetta. Rivitalizzare il circolo, costituendo anche gruppi di lavoro nelle varie zone del territorio; Aprire il partito a tutti quelli che possono contribuire al suo rilancio anche se in una prima fase non sono iscritti. Valorizzazione dei giovani.
La sesta edizione di DIALETTIAMOCI, festival concorso diventato regionale, è stata presentata a Serrapetrona, nella sede della Fondazione Claudi. A fare gli onori di casa il sindaco Silvia Pinzi, l’assessore Adriano Marucci, ed il consigliere Michele Borri; presenti ovviamente Emanuele Tondi sindaco di Camporotondo, Roberto Paoloni sindaco di Belforte del Chienti, Giammario Ottavi sindaco di Cessapalombo ed il consigliere con delega Stefano Migliorelli per il comune di Caldarola. Presente il presidente della UILT regionale Quinto Romagnoli.Il festival diventa regionale: una decisione che mira ad allargare il panorama delle proposte a tutti i dialetti delle Marche, regione al plurale con moltissime parlate, ovviamente anch’esse espressione di una cultura e di una civiltà importanti per la nostra terra.DIALETTIAMOCI intende, comunque, promuovere la scrittura e la rappresentazione di nuovi testi dialettali in modo da poter anche acquisire e consolidare, come pubblico patrimonio, una piccola letteratura.Il festival/concorso si svolgerà a Caldarola, nel teatro comunale, a partire dal 24 ottobre e terminerà il 19 dicembre 2015.Organizzato dalla Compagnia Valenti, dai 5Comuni, col sostegno della Regione Marche, della Unione Montana dei Monti Azzurri e col patrocinio della U.I.L.T. e delle due Università di Camerino e Macerata, DIALETTIAMOCI6 ospiterà quest’anno nove spettacoli in totale, compresa la serata finale prevista per la premiazione.Un’altra novità fondamentale del festival consiste in una sezione nazionale, cioè dedicata ai dialetti d’Italia. Anche qui per il motivo che il confronto con altri dialetti italiani, anche maggiormente noti e letterariamente più ricchi, può far solo bene a quelli delle Marche, per confronto, per studio e per conoscenza: in questo percorso ci sarà la presenza attiva dell’Università di Macerata.Presenti tutte le compagnie partecipanti ( Pierangelo Piantadosi per IL TEATRO DEL SORRISO di Ancona; Maria Gabriella Mercuri e Gianluca Sabbatini per la FILODRAMMATICA PIORACHESE; Oriana Frapiccini per IN…STABILE di Civitanova Marche; Giandomenico Lisi per TEATRO GINOBILI di Petriolo; Luana Mazzoni e Sofia Bracalenti per LE BRICIOLE D’ARTE di Montefano), la conferenza stampa è stata l’occasione per presentare le opere in cartellone e per ringraziare ed incoraggiare le aziende sponsor; oltre all’Oro della Terra (presente il direttore generale Nazareno Ortenzi), Infissi Design, Albani Divani e Poltrone e Libreria Del Monte si sono aggiunti, quest’anno, la Banca della Provincia di Macerata e l’Assm di Tolentino- Terme S. Lucia: due presenze importanti per il cammino del festival rappresentate da due realtà attive sul territorio che operano solertemente in favore dei cittadini.Questo il cartellone:Sabato 24 ottobre ore 21.15 (fuori concorso)Compagnia Teatrale “Arca” Trevi (PG)Le pillole d’Ercoledi M. Hennequin e F.C. BilhaudTraduzione e adattamento Graziano SirciRegia Graziano SirciSabato 7 novembre ore 21.15Compagnia Teatrale “Teatro del Sorriso” AnconaZizò de Palumbèladi Mario PanziniRegia Giampiero PiantadosiSabato 14 novembre ore 21.15Compagnia Teatrale “Briciole d’arte” MontefanoParcheggio a pagamentodi Italo ContiRegia Sofia BracalentiSabato 21 novembre ore 21.15Compagnia Teatrale “In…Stabile” Civitanova MarcheDon Erpidiodi Filippo CrucianiRegia Luigi TalamontiSabato 28 novembre ore 21.15Filodrammatica Piorachese PioracoLa Mandragoladi Niccolò MachiavelliLibero adattamento in dialetto piorachese di Luisella TamagniniRegia Luisella TamagniniSabato 5 dicembre ore 21.15Gruppo Teatrale “Giovanni Ginobili” PetrioloLa vita adè còmme 'na jornatadi Giandomenico LisiRegia Giandomenico LisiMartedì 8 dicembre ore 21.15Compagnia Teatrale “Nuovo Oratorio Cristo Re” Caldarolawww scampamorte. comdi Italo ContiRegia Laura CorviniSabato 12 dicembre ore 21.15 (fuori concorso)Associazione Artistica “Gli Ignoti” NapoliCasa di frontieradi Gianfelice ImparatoRegia Guglielmo MarinoSabato 19 dicembre ore 21.15Spettacolo finale e premiazione.Terminata la prelazione degli abbonamenti, che sono andati letteralmente a ruba, l’appuntamento è per sabato 24 ottobre; la prevendita degli abbonamenti e dei biglietti partirà dalle ore 19, nel foyer del teatro di Caldarola.
La serata organizzata dall’AIDO di Montelupone, che si è tenuta nei giorni scorsi al teatro “N. Degli Angeli” sul tema “Aido + Sport = Uniti per la Vita”, è stata interessante, scientificamente molto puntuale e divulgativa, umanamente toccante.La profonda competenza della dottoressa Anna Monaco, del gruppo trapianti dell’ospedale di Civitanova, e le personali esperienze raccontate da testimonial d’eccezione come Marina Romoli e Marco Cataldi hanno coinvolto un pubblico, molto attento e a tratti commosso, che ha poi partecipato con numerose domande sui trapianti di organi e sulle scarse risorse statali dedicate alla ricerca.La serata è stata introdotta dagli interventi di Adalgiso Mandolesi, attivo presidente dell’Aido locale e del dottor Elio Giacomelli, presidente di quello provinciale. La dottoressa Monaco ha poi spiegato nei particolari la situazione delle donazioni in Italia, dei benefici dell’attività motoria sui trapiantati e, a chiusura della serata, ha risposto alle tante domande.L’ex campionessa di ciclismo, Marina Romoli, dopo la presentazione di un breve video sulla propria vicenda, ha illustrato l’operato della “Marina Romoli onlus” che raccoglie fondi per la ricerca sulle lesioni spinali, le quali purtroppo non possono essere trattate con trapianti. Ha spiegato però che gli istituti di ricerca lavorano nel campo delle cellule staminali, che in Inghilterra hanno già dato qualche significativo risultato, suscitando delle speranze.Il fermano Marco Cataldi ha parlato della propria esperienza, trapianto del rene da vivente, mostrando ai presenti che tale intervento dona al ricevente una vita normale.Il presidente Mandolesi, nel chiudere la serata, ha sottolineato che la capillare diffusione dell’informazione è basilare, perché chi sa si apre alla donazione degli organi e la stessa donazione è vita.