Migliaia di persone per fare fotografie con telefonini e tablet hanno accolto la presidente della Camera Laura Boldrini e Roberto Benigni all'uscita del piccolo comune di Apiro.
I due si sono incontrati poco prima nell'Aula Consigliare con scambi di battute, con Benigni che ha annunciato l'intenzione di comprare casa ad Apiro - "Qui è bellissimo, in due ore ho conosciuto tutto" - e Boldrini che si è detta "contentissima di vederci qui, ad Apiro, a tredici chilometri da casa mia.
La mia casa di famiglia è a Mergo - ha spiegato all'attore -, basta uscire dalla superstrada e prendere a destra. Solo lì sto a destra", ha scherzato. Poi, di fronte al sindaco Ubaldo Scuppa, i due hanno firmato l'album dei visitatori. "Et in Arcadia Benigni", il messaggio del comico toscano, che ha ripreso un saluto già lasciato in passato da Umberto Eco. "Un piccolo comune, un grande evento", le parole della presidente della Camera.
"Dopo aver letto Dante ho visto gli altri in un modo diverso, non più solo persone ma scrigni contenenti un mistero": parole di Roberto Benigni a margine del convegno 'Il Dante di Benigni' ad Apiro. "E' un grande mistero in cui siamo immersi - ha aggiunto -, per questo dopo tanto tempo Dante ancora mi commuove. Dante è il mio respiro". Un concetto che l'attore toscano ha anche usato, rispondendo alle domande dei giornalisti, per definire il suo rapporto con la figura di San Francesco. Anche sul poverello di Assisi - ha raccontato - "avevo un progetto di fare un film, che poi non si è concretizzato. Peraltro a San Francesco è legato uno dei momenti più belli della mia carriera, quando ho ricevuto l'Oscar per 'La Vita è bella?, ho ringraziato i miei genitori per il dono più grande quello della povertà. Il pubblico di Los Angeles ha riso, pensando che fosse una battuta perché loro non capiscono la povertà francescana che è la ricchezza più grande". Infine parlando del suo concetto di paradiso, ha osservato che "spesso lo abbiamo davanti e non ce ne rendiamo conto. Da Dante ogni volta c'è qualcosa da imparare di nuovo".
"Scelgo il Paradiso per il clima, l'Inferno per la compagnia". Roberto Benigni ha usato un celebre aforisma per rispondere ai giornalisti che gli chiedevano quale fosse la sua parte preferita della Divina Commedia, a margine del convegno internazionale "Il Dante di Benigni" ad Apiro. L'artista è stato un po' più incerto su chi, tra le personalità di oggi, metterebbe in Paradiso, al purgatorio o all'inferno. "Papa Francesco di sicuro in paradiso... Io? All'Inferno mi piace, appunto, la compagnia, se non capiti in certi gironi tremendi. Pensate ad esempio, stare con Paolo e Francesca o con Ulisse. Oppure nel Purgatorio, dove pure si è messo Dante...".
(FOTO GUIDO PICCHIO)
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