Questa mattina, a Monte San Giusto, presso la palestra comunale F.E.A., Giacomo Sintini ha incontrato i ragazzi delle scuole medie e raccontato la sua incredibile storia, raccolta nel libro autobiografico Forza e Coraggio. Oltre ai ragazzi, numerosi i partecipanti che hanno voluto ascoltare la bella storia del campione italiano di pallavolo. A rafforzare l’importanza dell’evento voluto fortemente dall’amministrazione comunale per portare una testimonianza forte e concreta, gli interventi di Mirko Giardetti, dirigente della Lube Volley, della dirigente scolastica dott.ssa Cinzia Pettinelli, del sindaco Gentili e dell’assessore allo sport Spinelli.
Giacomo Sintini, soprannominato Jack. Anno 1976, una carriera importante nella pallavolo, titolare in molti club blasonati fino a quel terribile 2011 quando scopre di essere affetto da un linfoma maligno e per giunta molto aggressivo. Comincia così una lotta dura: sedici mesi di cure, sette cicli di chemioterapia e l’autotrapianto di midollo osseo. Trascorrono mesi difficili durante i quali deve ricorrere a tutta la sua forza e volontà di campione per contrastare quel male inaspettato e arrivato all’improvviso a cambiare la sua vita. Alla fine guarisce. Rimane però il desiderio di tornare in campo e, inaspettata come la malattia, arriva la telefonata del presidente dell'Itas Diatec Trentino che gli offre un ingaggio. Con la squadra trentina vince la Coppa Italia 2012/13 e il suo contributo è prezioso per la vittoria del terzo scudetto. Correva l’anno 2013. “Ho sempre voluto parlare alle persone della mia battaglia di sopravvivenza e l'ho sempre fatto da quando ne ho avuto le forze. Dal letto in cui stavo ho spesso sognato che qualcuno bussasse alla mia porta per dirmi "Ehi ragazzo! Guarda qua, io ero ammalato come te, avevo paura di non farcela, ma ho tenuto duro, ho tenuto duro nonostante tutto ed è andata bene! Cerca di non perdere mai la voglia di provarci! Credici, anche se ti sembra impossibile!". Forza e Coraggio è un libro autobiografico che racconta questa incredibile storia a lieto fine.
Nel 2012, Jack, insieme alla moglie, ha deciso di fondare l'Associazione Giacomo Sintini per sostenere la ricerca scientifica e dare speranza a chi pensa di non farcela. L'associazione si occupa di raccogliere fondi per la ricerca medica contro leucemie e linfomi e per l'assistenza in campo onco-ematologico. “Se oggi sono vivo lo devo a molti fattori, uno dei quali è la grande capacità dei medici che mi hanno assistito”- Con l’associazione Jack vuole restare in prima linea e non dimenticare ciò che queste persone hanno fatto per lui.
A tre anni dalla fondazione, l’Associazione ha già raccolto oltre 300 mila euro e di questi, 100 mila euro, sono stati donati al Reparto di Ematologia del Policlinico di Perugia dove opera l’equipe del Professor Brunangelo Falini che ha curato Sintini; altre risorse sono state devolute agli ospedali di Modena, Trento e Ravenna e ancora altri progetti di assistenza sono stati avviati in altre città italiane.
Per chi volesse sostenere l’Associazione Giacomo Sintini con una donazione, il conto corrente è IT45P0570403000000000031354.
Commenti