Lavorare come professionisti e non come lavoratori dipendenti per certi versi comporta dei vantaggi - si potranno raggiungere una maggiore sintonia con il proprio impiego e una più alta empatia diretta con i clienti - ma verranno a configurarsi anche determinati obblighi, specie per quanto concerne l’individuazione e la scelta del regime fiscale più adatto allo sviluppo dell’attività.
Vi sono diverse possibilità in fatto di strumenti fiscali da adottare, a cominciare dal contratto di prestazione di lavoro occasionale e dalla partita IVA (che può essere facilmente aperta anche online). Nel caso della prestazione occasionale non viene superata la soglia dei 30 giorni di lavoro e per quanto riguarda il costo della prestazione stessa si rimane al di sotto dei 5mila euro fatturati a fine anno. In relazione alla partita IVA, invece, i dubbi che sempre sorgono quando ci si approccia a questa formula riguardano essenzialmente due aspetti: quando sia necessario aprire la partita IVA e quanto effettivamente costi farlo.
Tre tipologie di regimi per l’apertura della partita IVA
Aprire la partita IVA è obbligatorio per tutti quei professionisti - che risultino o meno iscritti a un albo - i quali si trovino a esercitare un’attività di lavoro di tipo abituale e continuativo (dunque non saltuaria) per mezzo di una impresa commerciale, artigiana o di una ditta individuale. Si può aprire una partita IVA con diversi regimi: forfettario, ordinario oppure agevolato ma mai in forma temporanea. Inoltre c’è da sottolineare un ulteriore aspetto, ovvero la possibilità di aprire partita IVA online nel nome di quella semplificazione degli iter burocratici che rappresenta il culmine di un processo di velocizzazione avviato con l’intento di ridurre le attese e snellire le procedure.
Per conoscere nel dettaglio i vari aspetti relativi al percorso da intraprendere per l’apertura di una partita IVA online, si rimanda a questo approndimento: https://qonto.com/it/tips/freelancers/aprire-partita-iva-online. Vediamo comunque adesso in sintesi quali sono i requisiti necessari per compiere una tale operazione e quali gli step essenziali.
Step by step, come portare a termine la procedura sul web
La procedura per l’apertura di una partita IVA, che normalmente richiederebbe una serie di ‘passaggi’ presso l’Agenzia delle Entrate di persona - con tutto ciò che ne consegue in termini di tempo e praticità - oggi ormai può essere del tutto perfezionata online in modo facile e veloce. Per prima cosa si devono scaricare e compilare i modelli AA7/10 e AA9/12 (meglio fare tutto in modalità telematica ma conservare copia cartacea). Fatto questo, occorre poi effettuare la registrazione sul portale Fisconline dove si potrà seguire la procedura necessaria all’apertura della partita IVA online.
A questo punto si procederà all’invio dei moduli precedentemente compilati (contengono le indicazioni relative al codice ATECO, alla residenza e ai dati fiscali della persona, il tipo di regime fiscale ma non solo). Terminata questa parte di invio della necessaria documentazione, sarà compito dell’Agenzia delle Entrate controllare tutto e - in finale - indicare il numero della partita IVA che sarà identificativo dell’attività e del professionista.
E’ arrivato nel tardo pomeriggio di oggi il comunicato ufficiale del Comitato Figc Marche che ha decreato lo stop delle gare fino al termine del 2020 a cusa delle'emergenza sanitaria:
"Con riferimento a quanto previsto nel DPCM del 25.10.2020, e come già pubblicato nel CU n. 51 del 27.10.2020, si ribadisce che le gare di tutti i campionati regionali e provinciali in calendario dal 26.10.2020 al 24.11.2020, sono rinviate.
Ad oggi la ripresa dell’attività viene prevista dopo le feste natalizie e comunque non prima del 10 gennaio 2021 con la possibiltà, qualora le condizioni del momento lo consentissero, di fissare nelle giornate di domenica 13 dicembre 2020, domenica 20.12.2020 e domenica 03.01.2021 i recuperi delle gare rinviate del Campionato di Eccellenza, che ripartirà, dalla 6^ giornata di andata, domenica 10.01.2021
Per quanto riguarda le gare dei Campionati di Promozione e Juniores Under 19 Regionali non disputate nella prima giornata di campionato, le stesse verranno recuperate domenica 10.01.2021.
I Campionati di Promozione, Prima Categoria, Seconda Categoria e Juniores Regionali riprenderanno domenica 17.01.2021 con la seconda giornata di campionato, mentre la prima giornata dei campionati di Prima e Seconda categoria, già rinviata, verrà disputata domenica 10.01.2021.
I Campionati di Eccellenza Femminile, Terza Categoria, Allievi e Giovanissimi avranno inizio, con la prima giornata, il 10.01.2021.
Si fa riserva di comunicazione in merito alla Coppa Italia di Eccellenza"
Lutto nel mondo del giornalismo: si è spento all'età di 74 anni Pino Scaccia, storico inviato della Rai ed ex capo redattore dei servizi speciali del Tg1.
Il giornalista era ricoverato all'ospedale San Camillo di Roma e le sue condizioni si sono aggravate a seguito delle complicazioni dovute all’infezione da Covid-19.
Pino Scaccia, pseudonimo di Giuseppe Scaccianoce, ha seguito numerosi avvenimenti: dalla prima guerra del Golfo al conflitto serbo croato, dalla disgregazione dell’ex Unione Sovietica e della ex Jugoslavia ,fino alla crisi in Afghanistan, oltre al difficile dopoguerra in Iraq fino alla rivolta in Libia. Ha realizzato, inoltre, numerosi reportage in tutto il mondo, è stato il primo reporter occidentale ad entrare nella centrale di Černobyl’ dopo il disastro, a scoprire per primo i resti di Che Guevara in Bolivia e a mostrare le immagini fino a quel momento segrete dell’Area 51 nel deserto del Nevada.
Sul fronte di guerra slavo, Pino Scaccia ha conosciuto il fotoreporter Guido Picchio che conserva un commosso ricordo di lui. "È stato un compagno di mille battaglie, sono profondamente addolorato".
La redazione di Picchio News, a nome del collega e amico Guido Picchio, si unisce al cordoglio della famiglia.
Nel 2019, i vini italiani sono stati i più esportati nel mondo. Gli Stati Uniti sono i primi nella lista, con euro 736.5 milioni in importazione. Seguono Germania e il Regno Unito, quest’ultimo per un valore di euro 342.3 milioni. I vini marchigiani stanno scalando la lista e sono sempre più apprezzati. Soprattutto il Verdicchio.
Con diciotto milioni e mezzo di bottiglie prodotte e 37.5 milioni di euro di fatturato sul vino imbottigliato, il Verdicchio è il primo vino italiano tra la categoria degli autoctoni. Nel 2016, il 52% del vino marchigiano è stato venduto sul mercato interno mentre il 48% è stato spedito all’estero. Nel 2018, il bianco delle Marche ha festeggiato i 50 anni della denominazione e la produzione si è concentrata su un paese: l’Australia.
L’esportazione è cresciuta del 9% nell’anno dell’anniversario, con un controvalore di oltre 41 milioni di euro. Alberto Mazzoni, il direttore dell'Istituto marchigiano di tutela vini, in un’intervista al Sole 24 Ore ha rivelato che la terra dei canguri è un mercato da tenere d’occhio.
“C'è una novità: quest'anno nel nostro piano entra anche l'Australia, un paese produttore e senz'altro non emergente a livello di conoscenza del prodotto, ma anche un mercato importante con consumatori in grado di apprezzare i nostri vini,” ha detto Mazzoni al giornale.
Nel 2018, il valore complessivo delle importazioni di vino in Australia è stato di euro 529 milioni. Dall’Italia, la terra dei koala riceve soprattutto vini da tavola e spumanti, per un valore, rispettivamente, di 33,9 e 27 milioni di euro.
Spedire vino in Australia serve a lanciare le Marche sul mercato mondiale e Parcel ABC è modo migliore di spedirlo. Questo servizio di spedizione nel mondo è il metodo migliore per raggiungere clienti australiani e per spedire qualunque prodotto oltreoceano. Parcel ABC non ha limiti di dimensioni, di lunghezza, e nemmeno di quantità. Si possono inviare multipli colli, volendo anche l’intera produzione di Verdicchio.
Ogni pacco spedito con Parcel ABC è garantito e spedito porta a porta, anche nella lontana Sidney. La garanzia standard copre fino a euro 25, ma è anche possibile richiedere la garanzia aggiuntiva di Parcel ABC. Il servizio di spedizioni in Australia si occupa di ritirare e consegnare il pacco, il tutto in modo trasparente grazie al servizio di monitoraggio online.
La spedizione a Melbourne è tracciabile, sicura e non richiede nessuna registrazione al sito di Parcel ABC. Non serve più passare minuti tediosi al PC, scrivendo ogni dato personale o del pagamento. Per spedire bottiglie di Verdicchio in Australia, non serve più creare un username, una password complicate piena di simboli e caratteri. Per spedire con Parcel ABC, non serve inserire email per poi dimenticarsi dei dettagli. Spedire in Australia non è più un mal di testa.
Gli Stati Uniti potranno essere il miglior importatore di vino italiano, ma l’Australia è il mercato da conquistare e vincere. E il Verdicchio, sorso dopo sorso, è il futuro delle Marche. Un futuro che parte in pacchi sicuri e bottiglie eleganti.
Tavole apparecchiate ai piedi del monumento ai Caduti di Ancona e operatori di settore tutti a terra, ciascuno con in mano un cartello rappresentativo, "come a terra sono le attività".
Si è svolto in maniera pacifica e ordinata il flash mob indetto oggi dalla Fipe Confcommercio Marche al Passetto di Ancona, una location rimasta segreta fino a poco prima dell'inizio per evitare infiltrazioni di frange estremiste. La tromba con il suono del silenzio ha aperto la manifestazione, che si è chiusa con l'inno di Mameli. Cinquanta tra baristi, cuochi, pasticceri, operatori di discoteche, sommelier, si sono seduti lungo le scale del monumento. "È una iniziativa per dimostrare in maniera rispettosa e silenziosa - ha detto Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche - cosa sta accadendo alle attività, colpite nel profondo e nella dignità".
"Siamo a terra moralmente e fisicamente" ha osservato Moreno Cedroni, chef stellato in rappresentanza della Fipe. "Nei pubblici esercizi delle Marche - ha aggiunto - 14mila donne e 10mila uomini, tante famiglie. Siamo a terra ma non ci arrendiamo. Noi vogliamo lavorare. Chiudere alle 18 è una mazzata per il servizio serale".
(Fonte: ANSA)
Se sei un giocatore, lo sai: una sedia non vale l’altra. Trascorrere ore a giocare a Lol su una normalissima sedia, peggio che mai in legno, potrebbe farti rimanere bloccato con la schiena per settimane. Per questo devi sapere quale poltrona da gamer scegliere.
Le sedie da gioco sono in aumento. Se negli ultimi anni hai passato un po’ di tempo a guardare gli eSport, gli streamer di Twitch o qualsiasi contenuto di gioco, probabilmente conosci bene il volto familiare di questi pezzi di equipaggiamento da giocatore. Se ti sei trovato a leggere questa guida, è probabile che tu stia cercando di investire in una sedia da gioco. In questo caso, ti consigliamo di visitare il portale www.sedie.org, con offerte ed opinioni al cui interno troverai persino le poltrone specifiche per il gioco, ergonomiche e super accessoriate.
Ma con l'esplosione di opzioni tra cui scegliere, come scegliere la sedia giusta? Questa guida spera di rendere la tua decisione di acquisto un po’ più semplice, con approfondimenti su alcuni dei maggiori fattori che potrebbero creare o distruggere le tue opzioni di acquisto. Quindi siediti, rilassati e continua a leggere per suggerimenti su come sederti, rilassarti e giocare con comodità e stile.
Quali caratteristiche dovrebbe avere la tua poltrona da gamer perfetta?
Quando si tratta di scegliere una sedia da gioco, il comfort è fondamentale: dopotutto, non ti piacerebbe affatto, e fidati se non ci sei ancora passato, doverti fermare all’improvviso nel bel mezzo di un’intensa sessione, magari proprio nel bel mezzo di una partita, facendo partire un flame ogni minuto.
Il dolore alla schiena, a volte, potrebbe essere addirittura così forte da permanere e lasciarti bloccato a letto per giorni. Perché non evitarlo, se si può?
È qui che entra in gioco l'ergonomia. L'ergonomia è il principio di progettazione della creazione di prodotti tenendo conto della fisiologia e della psicologia umana.
Nel caso delle poltrone da gamer il benessere è alla base di qualsiasi cosa: il giocatore è un atleta a tutti i livelli e deve quindi avere un’attrezzatura di prima qualità per non rovinare il fisico e i riflessi. I poggiatesta e i braccioli regolabili sono soltanto due delle cose che una sedia ideale dovrebbe avere per accontentare tutte le tue necessità e renderti l’esperienza molto più semplice e piacevole, senza gravi effetti collaterali sulla tua colonna vertebrale e sulla tua zona lombare.
I braccioli, poi, possono addirittura essere a più direzioni, ossia “multidirezionali”. Quando è così, viene indicato nelle specifiche del prodotto.
Alcune sedie includono cuscini e parti soffici per un maggiore sollievo dalla pressione, il più delle volte come una sottospecie di supporto ergonomico, che sostiene la zona lombare, e cuscini per la testa / collo.
Il sostegno nella zona interessata è fondamentale contro il dolore o il fastidio alla schiena a breve termine e cronico. Insomma, devi essere certo che ci sia tutto quanto: cuscinetti per accompagnare le varie zone delicate come collo e parte bassa della schiena; parti morbide e braccioli.
Altra cosa da sottolineare assolutamente e che si rivelerà utilissima nella scelta della sedia è legata ai materiali:nella maggior parte dei casi una sedia da gaming viene realizzata con una struttura centrale in materiale di acciaio.
Il motivo è molto semplice:dare ad essa una struttura consistente e soprattutto duratura nel tempo. Inoltre non dimentichiamo che questa struttura ha anche un rivestimento esterno che può essere di due tipi e cioè in similpelle e in tessuto.
Entrambi i tessuti sono validi anche se dal punto di vista estetico quello in similpelle ha una marcia in più ed è molto amata da chi considera molto anche l’aspetto visivo. Da non sottovalutare anche un altro elemento e cioè l’imbottitura.
La maggior parte delle sedie da gaming hanno un imbottitura in gomma piuma e che si caratterizzano per avere una grande morbidezza e anche comodità:infatti hanno la capacità di ammortizzare il peso del corpo che si esercita sulla sedia e anche di adattarsi al corpo stesso.
Non è comunque facile trovare un prodotto che sia adatto alle proprie esigenze:per trovare le migliori poltrone da gioco per il gamer bisognerà servirsi del web e un esempio positivo è sedie.org
"Gli ultimi provvedimenti legislativi e le ordinanze successive del Commissario Straordinario alla ricostruzione hanno sicuramente dato una diversa prospettiva all’azione di sburicratizzazione delle pratiche del terremoto, anche se a oggi non c'e' ancora una velocizzazione della ricostruzione nel suo insieme. I ritardi più evidenti sono quelli delle opere pubbliche, specialmente nelle zone dell’epicentro sismico. Ma ricordare a quattro anni dalla 'grande botta' che ha devastato alcune zone del maceratese e' un obbligo morale e sociale per tenere alta l'attenzione delle istituzioni". Così, Maria Teresa Nori segretario di Federcontribuenti Marche ricorda il sisma che ha colpito i comuni del maceratese e in particolare quelli dell'Alto Nera il 30 ottobre del 2016.
"La maggior parte della popolazione si era già spostata dopo il 26 ottobre (quando il terremoto era tornato a farsi sentire con magnitudo 5.9) - ricorda Maria Teresa Nori - per questo non ci furono vittime, ma i crolli furono innumerevoli e i danni difficilmente quantificabili. La scossa distruttiva era il prolungamento della sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016 che aveva raso al suolo Amatrice e i borghi circostanti, causando 300 vittime. Non bisogna allentare l'attenzione e come Federcontribuenti siamo a disposizione dei cittadini per facilitare il dialogo con le istituzioni locali e con l'Ufficio Speciale Ricostruzione. Questi territori devono continuare a vivere - conclude - contro il rischio dello spopolamento. Vediamo comunque la luce in fondo al tunnel della ricostruzione, una luce di speranza".
l Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3046 tamponi: 1731 nel percorso nuove diagnosi e 1315 nel percorso guariti.
I positivi sono 351 nel percorso nuove diagnosi: 70 in provincia di Macerata, 125 in provincia di Ancona, 44 in provincia di Pesaro Urbino, 52 in provincia di Fermo, 41 in provincia di Ascoli Piceno e 19 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (44 casi rilevati), contatti in setting domestico (105 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (102 casi rilevati), 5 casi registrati nel setting lavorativo, contatti in ambiente di vita/divertimento (9 casi rilevati), 4 casi rilevati nel setting assistenziale, contatti in setting scolastico/formativo (12 casi), 4 casi riscontrati nello screening realizzato in ambito sanitario e 1 rientro dal Bangladesh.
Di 65 casi si stanno effettuando le indagini epidemiologiche.
Si registra una leggere decrescita rispetto alla giornata di ieri nel rapporto percentuale tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati rilevati: dal 24,86% al 20,27% di oggi.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 12.409 su un totale di 181.572 campioni testati. Aumentano i ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: sono 282 (+4 rispetto a ieri), in aumento di quattro unità anche il numero dei pazienti in terapia intensiva (32 contro i 28 di ieri).
Nel Maceratese sono accolti 31 pazienti: 20 all'ospedale di Macerata (18 nel reparto malattie infettive), 2 pazienti al pronto soccorso di Civitanova Marche e 11 al Covid Hospital di cui 2 in terapia intesiva.
Nelle ultime 24 ore presso l'ospedale di San Benedetto del Tronto si è verificato il decesso di una signora di 85 anni residente ad Ascoli Piceno che presentava patologie pregresse.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:
Via libera del Consiglio dei Ministri all'atteso decreto ristori in favore delle categorie più colpite dall'ultimo Dpcm.
"Abbiamo appena varato il decreto ristori, che vale complessivamente oltre 5 miliardi che saranno usati per dare risorse immediate a beneficio delle categorie" penalizzate dall'ultimo Cdm. Io ho firmato il Dpcm, all'una di notte circa, solo quando siamo stati sicuri che queste risorse c'erano", ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi. I ristori a fondo perduto "arriveranno sul conto con bonfico dell'agenzia delle entrate, è il modo più efficace, confidiamo che a metà novembre chi ha aderito alla prima edizione potrà riceverlo, subito dopo anche gli altri".
"Se rispettiamo queste misure abbiamo buone possibilità di affrontare dicembre con una certa serenità, senza un sistema sanitario sotto stress. In caso contrario ci troveremo di fronte alla necessità di un lockdown, dobbiamo scongiurarlo", ha aggiunto il premier. "Le nostre scelte possono essere legittimamente criticate, siamo in democrazia. Ma voglio dire che non abbiamo compiuto scelte indiscriminate. Per evitare che la curva ci sfugga è indispensabile ridurre le principali occasioni di socialità. Solo in questo modo possiamo decongestionare i mezzi pubblici, evitare gli assembramenti, alleggerire il sistema dei tracciamenti". "Stiamo incontrando le categorie, ne sta venendo fuori un dialogo aperto e un approccio costruttivo. Non ci sfuggono i sacrifici e le difficoltà che sono chiamate ancora una volta a sostenere". "Se rispetteremo le misure abbiamo buone speranze di affrontare dicembre con una buona serenità". "Non abbiamo chiuso attività che ritenevamo meno importanti di altre, non ci sono attività di serie A e di serie B".
Se escludo il lockdown? "Io ho detto che stiamo lavorando per evitarlo. Per farlo dobbiamo operare adesso, senza ulteriore indugio, delle scelte che sono dolorose". "Abbiamo cercato di costruire in modo chirurgico una serie di misure con la consapevolezza che avrebbero avuto un impatto negativo", sottolinea. "Il decreto ristori ha misure per oltre 5 miliardi, fatto con una corsa contro il tempo pazzesca, può essere criticato ma denota la responsabilità del governo". "Abbiamo fatto un dpcm che li rende possibili", ha risposto Conte alla eventualità di lockdown locali.
"Il nostro sforzo di tutte le misure che mettiamo in piedi è di non introdurre nuove tasse, stiamo facendo uno sforzo incredibile per non introdurre nuove tasse, già questo è un grande risultato. Vogliamo la pace sociale", ha ancora detto il presidente del Consiglio rispondendo a una domanda siulla possibilità di introdurre una patrimoniale.
lL Dl Ristori "è contrassegnato da rapidità, semplifica ed efficacia" e "il contributo a fondo perduto sarà erogato automaticamente a oltre 300.000 aziende che già lo hanno già avuto, e quindi contiamo per metà novembre di avere tutti bonifici effettuati da parte dell'Agenzia delle entrate", ha detto il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. Ci sono le risorse per "consentire la somministrazione di 2 milioni di tamponi nei mesi di novembre e dicembre". Il dl Ristori "mobilita una massa consistente d risorse, 5,4 miliardi in termini di indebitamento netto, 6,2 miliardi in termini di saldo netto da finanziare", ha spiegato Gualtieri.
Il decreto ristori stanzia "2,4 miliardi per 460 mila soggetti", ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli in conferenza stampa dopo il varo del provvedimento. "Per i settori chiusi completamente come palestre, piscine, teatri, cinema, l'importo viene raddoppiato", ha aggiunto a proposito dei contributi a fondo perduto introdotti con il decreto ristori. "Molti ristoranti - ha detto - sono aperti solo la sera, perdono molto più di metà del loro introito, anche per questi dopo il confronto con le categorie abbiamo deciso di applicare il coefficiente del 200%. Il 150% andrà a bar pasticcerie, gelaterie".
(Fonte: Ansa)
La Cisl Fp di Macerata, tramite il Responsabile Alessandro Moretti, ha formalmente richiesto agli enti locali del Maceratese di presentare istanza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per indicare le unità di personale da assumere a tempo indeterminato, al fine di dar corso alla stabilizzazione dei precari.
Tale opportunità consentirebbe di porre fine al precariato del sisma che vede coinvolte diverse tipologie professionali quali ad esempio Ingegneri, Architetti, Geologi, Geometri, Amministrativi contabili e Agenti di Polizia Locale, oltre che iniziare un percorso di ripristino delle adeguate dotazioni organiche degli Enti oramai in difficoltà operativa non solo a causa delle cessazioni "quota 100" ma anche da 15 anni di blocchi Legislativi ai turn over.
Tutto ciò in virtù delle disposizioni contenute nel D.L. n. 104/2020 convertito con legge n. 126 del 13 ottobre 2020 che all’art 57 prevede l’istituzione di un fondo presso il Ministero dell’economia e delle finanze con dotazione pari a 5 milioni di euro per l’anno 2020 e a 30 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021, finalizzato al concorso agli oneri derivanti dalle assunzioni a tempo indeterminato. Il riparto delle risorse è effettuato fra gli enti che entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto presentano istanza alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica, comunicando le unità di personale da assumere a tempo indeterminato e il relativo costo, in proporzione agli oneri delle rispettive assunzioni.
Le norme in oggetto sono state di recente al centro di un webinar con la partecipazione in qualità di docente della Dottoressa Roberta Bisello.
Il Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini ha fatto visita oggi a il Prefetto di Macerata Flavio Ferdani.
Si è trattato del primo incontro ufficiale durante il quale Camera Marche, rappresentata oggi anche dal Segretario Generale Fabrizio Schiavoni ha rinnovato la disponibilità a collaborare in modo sempre più sollecito con la Prefettura maceratese.
Nei duri mesi dell'emergenza sanitaria ed economica, la sinergia tra sistema camerale e rete delle prefetture si è molto rafforzata, dimostrando quanto prezioso possa essere, specie nei momenti di maggiore criticità, il dialogo e l'interscambio istituzionale.
Confidando che il balletto dei codici Ateco riferiti alle attività d'impresa limitate e sospese non riprenda come nei mesi scorsi, Camera Marche ha presentato alla Prefettura il suo report statistico aggiornato sull'impatto economico dell'epidemia ha spiegato Sabatini. Un lavoro che ha trovato il grande interesse del Prefetto che ha sottolineato l'importanza della disponibilità di dati così strategici da un fonte e ufficiale quale Camera Marche.
Al centro dell'incontro anche la disamina di un nuovo strumento informatico: la piattaforma REX (Regional EXplorer) a beneficio della corretta operatività e sicurezza delle imprese del territorio.
Si tratta di sistema innovativo di indagine e di intelligence - messo a punto da Infocamere (braccio operativo informatico del sistema camerale) e declinato da Camera Marche sulla specificità della realtà della nostra regione - che permette, in sinergia con le forze dell'ordine collegate, il monitoraggio del territorio sfruttando i database del Registro delle imprese.
Quello costituito dai dati relativi alle imprese è un patrimonio fondamentale di cui la Camera di Commercio dispone, essenziale sempre per conoscere e meglio supportare il tessuto imprenditoriale regionale e, in questa stagione delicata e cruciale per le nostre economie anche di monitorare possibili fenomeni anomali.
"Con Rex è possibile infatti ricavare informazioni utili su situazioni che possano essere indicative della sussistenza di rischi di illegalità e infiltrazioni criminali che, come noto, trovano terreno fertile nei momenti di fragilità come quello che stiamo attraversando" spiega il Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini
Sulla stesa linea il Prefetto di Macerata "Fondamentale per noi in questa partita la vicinanza della Camera di Commercio con cui da tempo stiamo portando avanti azioni rivolte ad assicurare quei valori di legalità e trasparenza indispensabili per assicurare la crescita delle imprese, il processo di sviluppo della regione e oggi in particolare scongiurare che l'incertezza e la crisi alimentino la vulnerabilità del nostro mercato alla criminalità".
I dati che il sistema REX fornisce sono di tipo anagrafico, economico finanziario, riguardano governance e assetto societario e danno conto di eventi pregiudizievoli.
"Come gli ultimi mesi ci hanno dimostrato, la tecnologia viene in soccorso in momenti emergenziali e rende più forte la nostra azione anche rispetto al tema di sicurezza e legalità: valori etici ma anche economici, un territorio trasparente e che funziona correttamente è un territorio più competitivo e che vale di più" commenta Sabatini
Cari lettori, bentrovati al consueto appuntamento settimanale con il racconto dell'epidemia. Purtroppo la nostra regione questa settimana, dopo il Trentino, è stata in assoluto la peggiore con un pauroso aumento del 130% circa di contagi e ricoveri, numeri che ci iniziano a portare ben lontano dalla posizione di isola felice che avevamo ad agosto.
In compenso si inizia ad intravedere un piccolo rallentamento della corsa dei contagi a livello nazionale. Questo dato non è certo dovuto all'ultimo Dpcm, di cui vedremo i primi effetti solo la prossima settimana, ma probabilmente un misto fra le chiusure effettuate da De Luca e Fontana.
Nel grafico degli indici vediamo una lieve conferma che forse qualcosa stia cambiando. Abbiamo contagi e terapie intensive che stanno rallentando mentre i decessi hanno avuto un forte rialzo a seguito ovviamente di quello pauroso dei contagi della scorsa settimana.
Parliamo a questo punto di numeri, un famoso virologo ha affermato in tv che i sintomatici sono solo il 5%. Mi chiedo come questi signori possano fare il loro mestiere e come si permettano di andare sui media nazionali dicendo simili baggianate che tendono solo ad alimentare comportamenti scorretti e le bizzarre idee negazioniste.
Il 5% sono il numero di positivi ricoverati con sintomi, generalmente quindi in condizioni gravi che richiedono un'assistenza ospedaliera e di questi oltre il 10% è in terapia intensiva. Se guardiamo la nostra regione oltre il 25% dei ricoverati (dunque circa un 1.3% dei positivi) è in condizioni critiche, ovvero in terapia intensiva o sub intensiva.
Nei ricoveri rispetto ai positivi notiamo una leggera flessione mentre, in proporzione, aumentano i ricoveri gravi. Questo segnale è contraddittorio e le motivazioni possono essere due: la prima è che sono cominciate più dimissioni dagli ospedali, la seconda (e purtroppo ce lo fa sospettare il recente servizio della trasmissione Report) riguarda le strutture sanitarie che iniziano ad essere al collasso, con pazienti che vengono tenuti ore in isolamento nelle ambulanze.La settimana nera della nostra regione ci fa precipitare in classifica al settimo posto ma con una grossa tendenza al peggioramento. Lo screening nizia a soffrire moltissimo con il 20% di positivi sulle nuove diagnosi, ma vediamo regioni come Liguria e Valle d’Aosta che sono al 40 - 50% (praticamente le stesse percentuali di marzo). Buffo come regioni dove i contagi sono parecchio elevati come il Trentino e la Valle d'Aosta siano quelle che spingano di più per ottenere deroghe e poter fare più aperture, potremo definirlo un simposio di incoscienza.Signori la situazione non è grave. Le misure prese dal governo sono, da un lato tardive e dall'altro forse troppo leggere per la gravità della situazione e del trend che se continua così non lascia che 3 settimane prima di ricadere nella situazione di marzo.
Non sarei sorpreso se il governo entro questo fine settimana, o entro il prossimo, predisponga chiusure ancora più stringenti.Chiudo con una nota di speranza: si sta osservando come uno dei vaccini in via di sperimentazione abbia una forte risposta immunitaria nei soggetti anziani, forse potrebbe essere la svolta e per Natale dovrebbero arrivare le prime 2 o 3 milioni di dosi, stando alle dichiarazioni che si possono raccogliere.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 2705 tamponi: 1528 nel percorso nuove diagnosi e 1177 nel percorso guariti.
I positivi sono 380 nel percorso nuove diagnosi: 109 in provincia di Macerata, 133 in provincia di Ancona, 28 in provincia di Pesaro Urbino, 23 in provincia di Fermo, 64 in provincia di Ascoli Piceno e 23 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (45 casi rilevati), contatti in setting domestico (91 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (99 casi rilevati), 7 casi registrati nel setting lavorativo, contatti in ambiente di vita/divertimento (14 casi rilevati), 3 casi rilevati nel setting assistenziale, contatti in setting scolastico/formativo (12 casi) e 5 casi riscontrati nello screening realizzato in ambito sanitario.
Di 104 casi si stanno effettuando le indagini epidemiologiche.
Si registra un'ulteriore crescita rispetto alla giornata di ieri nel rapporto percentuale tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati rilevati: dal 23,19% di ieri al 24,86% di oggi.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 12.058 su un totale di 179.841 campioni testati. Aumentano i ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: sono 278 (+25 rispetto a ieri), in aumento di due unità anche il numero dei pazienti in terapia intensiva (28 contro i 26 di ieri). Nel Maceratese sono accolti 35 pazienti: 24 all'ospedale di Macerata (18 nel reparto malattie infettive e 6 in semi intensiva) e 3 pazienti al pronto soccorso di Civitanova Marche e 8 al Covid Hospital.
eADVDi seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:
Ricorrono oggi i quattro anni dalle devastanti scosse del 26 ottobre 2016, che hanno sconvolto molti comuni dell'entroterra marchigiano.
“È una data significativa per la nostra regione e per l’intero centro Italia – ha affermato il governatore Francesco Acquaroli –. Le Marche contano il 62% del danno complessivo dell’intero cratere sismico, con oltre 46 mila edifici danneggiati, 30 mila sfollati. Decine di migliaia di nostri concittadini che quotidianamente affrontano, con un esemplare senso di appartenenza e grande determinazione, le lungaggini burocratiche e i ritardi finora accumulati e che meritano risposte. Faremo tutto ciò che è in nostro potere affinché la ricostruzione post-sisma abbia un significativo cambio di passo, concertandoci con senso di responsabilità con tutta la filiera istituzionale, a partire dal commissario Legnini, e tutti gli attori coinvolti, gli enti locali e le categorie professionali”.
La ricostruzione è stata una delle priorità assolute con cui il presidente Acquaroli e la nuova amministrazione regionale si sono presentati ai marchigiani.
“Quello da affrontare è un lavoro immane – ha affermato l’assessore con delega alla ricostruzione, Guido Castelli – e lo vogliamo fare d’intesa con i sindaci e con le professioni, che sono i due grandi interlocutori che in questi anni non sono stati resi partecipi del processo fattivo della ricostruzione. L’impostazione che vogliamo darci è quella dell’ascolto e della condivisione".
"A questo scopo stiamo convocando due incontri, rispettivamente con i sindaci e con i rappresentanti delle categorie professionali - aggiunge Castelli -. È il momento di curare la concreta operatività e applicazione dell’apparato normativo sia della ricostruzione pubblica che di quella privata, significativamente innovato dalle recenti ordinanze commissariali. Bisogna che questo impegno si traduca in realizzazione".
L’assessore Castelli ricorda, in conclusione, come la ricostruzione post-sisma dovrà essere un asset strategico fondamentale del Recovery Plan affinché sia anche riconosciuto il centro-Italia terremotato come una priorità nazionale mai più rimandabile.
La Giunta regionale, nella seduta odierna, su proposta del vice presidente Mirco Carloni, assessore regionale alla Caccia e Pesca Sportiva, ha approvato il Piano annuale di gestione della coturnice per la stagione venatoria 2020/21.
La Coturnice è presente, nelle Marche, nell’area del Parco dei Monti Sibillini e territori limitrofi , con un nucleo di popolazione nell’area del Monte Catria. Il provvedimento interessa l’ATC MC2 (Ambito territoriale di caccia Val di Chienti), in quanto in quello pesarese (ATC PS2) la caccia alla specie è già vietato dal Calendario venatorio.
Il Piano dell’ATC MC2 è stato sottoposto all’approvazione dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). La presenza della coturnice è stimata attualmente in 315 capi in epoca post-riproduttiva. Il Piano prevede, dal 31 ottobre al 29 novembre 2020, un prelievo programmato del 5 per cento della popolazione, pari a 14 capi (ripartiti nei tre distretti indagati: 9 – 3 – 2).
I cacciatori autorizzati sono 59, selezionati tra coloro che hanno collaborato ai censimenti, avendo partecipato a un corso con esame e cane abilitato con prova Enci (Ente nazionale cinofilia italiana). La normativa prescrive la coturnice come specie cacciabile con particolari precauzioni, nell’ambito di un Piano di gestione. L’ISPRA ha espresso parere favorevole con alcune prescrizioni.
Per garantire di non eccedere il prelievo massimo di 14 capi e, nel contempo, autorizzare tutti i 59 cacciatori (molti dei quali solo appassionati cinofili), sono state previste in alternativa le seguenti modalità e prescrizioni: i cacciatori autorizzati devono comunicare giornalmente a un numero verde dell’ATC l’uscita di caccia; ogni abbattimento deve essere comunicato immediatamente all’ATC; l’ATC deve essere dotato di sistema computerizzato che segnala in tempo reale ai suoi tecnici gli abbattimenti: al raggiungimento del Piano di prelievo, i tecnici devono comunicare con messaggio la sospensione del prelievo ad ogni cacciatore autorizzato, agli addetti di vigilanza e alla Regione Marche.
La Giunta regionale intende favorire la ripresa economica post Covid-19 puntando sugli investimenti innovativi, finanziati con un bando in uscita, dedicato alle attività produttive. A disposizione delle piccole, medie e grandi imprese ci sono 1,3 milioni di euro.
“Dobbiamo già ragionare sulla ripartenza e trovarci pronti a far ricrescere il nostro tessuto produttivo”, è quanto ha dichiarato il vicepresidente Mirco Carloni, assessore alle Attività produttive. “Si avvicina una nuova fase difficile per le Marche e per il Paese. Oltre a garantire il ristoro alle attività danneggiate, la difesa della liquidità delle piccole imprese e i redditi dei lavoratori, dobbiamo agire subito per creare le basi per una nuova fase di crescita. Dobbiamo dare, sin da ora, un sostegno alle imprese che hanno piani di investimento e puntano sulla crescita e sul futuro, generando nuova occupazione. Per questo è in uscita un bando che sosterrà piani di investimento per l’insediamento di nuove unità produttive, significativi ampliamenti o riattivazione di impianti produttivi in disuso”.
Il bando per gli investimenti produttivi si rivolge a quelle imprese regionali o provenienti da fuori regione che presentano progetti industriali di rilancio produttivo: “Il bando vuole dare un segnale di fiducia al tessuto produttivo più dinamico, in grado di trainare l’economia regionale. Parte con una dotazione di 1,3 milioni di euro di risorse regionali, ma c’è la volontà di integrare queste risorse e dare seguito a questo intervento nei prossimi mesi”, assicura Carloni. Il meccanismo sarà a sportello (valutazioni secondo l’ordine cronologico di presentazione) e gli interventi che verranno proposti dovranno essere in stato avanzato di cantierabilità. La Regione chiederà un impegno occupazionale di 20 addetti addizionali per la fine del progetto (ridotti a 10 nel caso di una elevata quota di laureati o di investimento rilevante ai fini dell’economia circolare). Lo sportello aprirà il 12 novembre.
Non c’è tempo da perdere, occorre un’azione immediata e corale, tra il livello statale e regionale, per contrastare la diffusione della Peste suina africana (Psa) attraverso un piano di contenimento dei cinghiali”.
È quanto chiesto dal vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura, nell’ambito della Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni. Le autonomie regionali hanno sollecitato un confronto preventivo alla ministra Teresa Bellanova, prima dell’approvazione, in Consiglio dei ministri, di un decreto legge per prevenire la propagazione della Psa. “Una bozza è già circolata, per cui chiediamo di essere ascoltati e coinvolti nella fase di costruzione del provvedimento, al fine di difendere gli allevatori suinicoli dei vari territori – afferma Carloni – È necessario intervenire con immediatezza con un’azione efficace, attraverso l’adozione di un piano strategico di contenimento dei cinghiali. La peste africana colpisce suini domestici e selvatici, con livelli di mortalità al cento per cento. Dobbiamo ridurre i rischi sanitari e il relativo impatto economico che l’epidemia potrebbe arrecare all’intero settore suinicolo regionale e nazionale”. Le Regioni chiedono, pertanto, “misure di prevenzione e monitoraggio della malattia virale, con un’attività di ispezione e controllo igienico sanitario sugli esemplari di cinghiali, coordinate a livello nazionale, ma con una gestione regionale”.
La Psa è presente in tre continenti, compresa l’Europa (ultimo focolaio del 2020 si è sviluppato l’8 settembre in Germania) e minaccia di diffondersi ulteriormente. L’impatto sta cambiando i flussi commerciali legati non solo allo scambio di suini vivi, carni e prodotti derivati, ma anche ai mangimi. Uno dei principali problemi da affrontare, per contrastare la diffusione della peste suina africana, è rappresentato dall’eccessiva e incontrollata proliferazione dei cinghiali.
L’attività fisica aiuta molto per migliorare sensibilmente in poco tempo la forma fisica e la salute generale del corpo. Ma i risultati possono essere raggiunti con maggiore facilità, se si adoperano attrezzi specifici, come la cyclette, in palestra come a casa.
Questo particolare attrezzo per l’allenamento fisico intenso di tipo cardio si chiama cyclette poiché imita in tutto e per tutto il movimento e quindi il tipo di esercizio fatto con la bicicletta. Può essere infatti definita anche una bicicletta di tipo stazionario da usare anche dentro casa, oltre che in palestra, ma comunque al chiuso, poiché la sua base è fissa al pavimento, non ha davvero delle ruote per il movimento.
Non è dunque un mezzo di trasporto, ma un vero e proprio attrezzo da palestra domestico, che la gente può tranquillamente comprare, pure su internet a un prezzo non eccessivamente alto.
Molti italiani infatti ammettono di possedere una cyclette, e persino nei film americani, anche quelli anni ‘80 e ‘90, vediamo molti personaggi che la utilizzano nel loro soggiorno, facendo esercizio mentre guardano la tv oppure parlano al telefono.
Insomma, si tratta di uno strumento molto importante e facile da usare per riconquistare la forma fisica perfetta e perdere più facilmente quei tanto detestabili chili di troppo. Se non ne hai ancora una, allora ti consigliamo questo: visita il portale mondocyclette.org per le offerte e scopri qual è la più adatta a te. In questo portale è possibile leggere e consultare le offerte e le recensioni di tantissimi modelli e tipologie di cyclette!
Ma come si deve usare, affinché riusciamo a raggiungere il traguardo tanto atteso?
Modelli e tipi di cyclette: sono tanti e incredibilmente utili, per molte cose diverse
La cyclette è uno strumento inventato addirittura due secoli fa. Possiamo dire che è stato uno dei primi attrezzi per l’allenamento esistenti al mondo. Insieme al tapis roulant rappresenta anche uno degli strumenti più acquistato, oltre che più usato, da gente di tutte le età e di tutte le estrazioni sociali. Si può trovare all’interno di molte case, dal momento che ci sono sul mercato sia modelli grandi e fissi, sia modelli più piccoli e maneggevoli, facili da spostare e conservare in un ripostiglio.
Le cyclette più grandi, e soprattutto quelle fissate a terra, vogliono farci imitare il movimento che facciamo quando corriamo con la bicicletta. Quelle piccole e mobili servono soprattutto per fare piccoli sforzi, andare lentamente e permettere alle gambe di sciogliersi (un semplice riscaldamento, in pratica) e sono quelle maggiormente scelte dalle persone anziane, che devono fare movimento, almeno una volta al giorno, per contrastare i problemi alle articolazioni.
Benefici della cyclette: ecco quali sono i miracoli che compie
Usare la cyclette è molto utile e l’esercizio su questo attrezzo risulta abbastanza completo, dal momento che mette in gioco le articolazioni degli arti inferiori e tutti i muscoli dalla vita in giù, oltre ad aiutare la circolazione, esattamente come succederebbe se facessimo una passeggiata su una bicicletta vera.
Riassumiamo dunque tutti i benefici che questo attrezzo procura qui di seguito:
- il tono muscolare ha un netto miglioramento
- si tratta di una vera e propria terapia per le articolazioni, come abbiamo già accennato sopra
- se sei a dieta, l’uso della cyclette aumenta a dismisura le possibilità di raggiungere i tuoi obiettivi nel minor tempo possibile
- la muscolatura si rafforza e questo si può notare a vista d’occhio
- Poi non bisogna sottovalutare un altro aspetto relativo al fatto che usare la cyclette aiuta pure dal punto vista dell’umore: alcuni studi affermano infatti che quasi tutte le attività motorie stimolano le endorfine, le quali sono degli ormoni responsabili del benessere generale
Molte persone non sanno quale modello comprare e quindi può essere molto utile consultare per esempio la guida alla scelta delle cyclette orizzontale.
Ricordiamo un’altra cosa molto importante che riguarda la cyclette:essa è uno dei pochi strumenti che dal punto vista del fitness viene usato nella terapia e nella prevenzione dei problemi geriatrici delle persone di una certa età.
Un anziano infatti sviluppa in maniera naturale delle patologie ma con alcuni accorgimenti li può rallentare o alleviare moltissimo e tra queste sono molto importanti sia lo sport che l’alimentazione.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1061 tamponi: 1026 nel percorso nuove diagnosi e 35 nel percorso guariti.
I positivi sono 238 nel percorso nuove diagnosi: 25 in provincia di Macerata, 150 in provincia di Ancona, 19 in provincia di Pesaro Urbino, 15 in provincia di Fermo, 18 in provincia di Ascoli Piceno e 11 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (29 casi rilevati), contatti in setting domestico (75 casi rilevati), 5 rientri dall'estero (Perù e Bangladesh), contatti stretti di casi positivi (56 casi rilevati), 10 casi registrati nel setting lavorativo, contatti in ambiente di vita/divertimento (8 casi rilevati), 6 casi rilevati nel setting assistenziale, contatti in setting scolastico/formativo (12 casi) e 2 casi riscontrati nello screening realizzato in ambito sanitario.
Di 35 casi si stanno effettuando le indagini epidemiologiche.
Dopo il nuovo picco di nuovi positivi registrato nella giornata di ieri (leggi l'articolo), si registra una decrescita rispetto nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi. Nelle ultime 24 ore, difatti, sono stati processati 1026 tamponi.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 11.678 su un totale di 178.313 campioni testati. Aumentano i ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: sono 253 (+26 rispetto a ieri), resta invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva (26). Nel Maceratese sono accolti 26 pazienti: 19 all'ospedale di Macerata (15 nel reparto malattie infettive e 4 in semi intensiva) e 7 pazienti al pronto soccorso di Civitanova Marche.
Inoltre, il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore presso l'ospedale di Fermo si è verificato il decesso di un signore di 67 anni residente ad Ascoli Piceno e di un signore di 85 anni residente ad Appignano del Tronto (Ascoli Piceno). Entrambi presentavano patologie pregresse.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:
"La chiusura di teatri, cinema, palestre e piscine è una scelta politica discriminatoria di settori che hanno investito tantissimo, in termini economici e di organizzazione interna, per lavorare in assoluta osservanza delle norme anti contagio. Condivido la protesta del mondo dello spettacolo e dello sport per le disposizioni di chiusura contenute nell'ultimo Dpcm. Il Governo non ha affatto tenuto conto delle forti perplessità che ieri, in Conferenza Stato-Regioni, i presidenti hanno espresso in merito a queste chiusure 'di settore'". Così in una nota l'assessore regionale a Cultura e Sport delle Marche Giorgia Latini.
"I cinema e i teatri, come ho avuto modo di verificare personalmente alla prima della stagione lirica a Jesi pochi giorni fa - aggiunge -, sono luoghi sicuri, dove distanziamenti e sanificazioni sono adottati alla lettera e i dati lo dimostrano: se solo un contagio si è verificato in 4 mesi di attività per un totale di 2.800 spettacoli monitorati da Agis, è evidente che il rischio per chi ha frequentato teatri e cinema è stato pari a zero. Il mondo dello spettacolo e quello dello sport - sottolinea l'assessore - hanno accettato, con grande senso di responsabilità, il sacrificio economico del taglio delle presenze e degli accessi, ma in cambio hanno ricevuto quella che sembra una punizione indiscriminata e discriminatoria.
Il governo non ha tenuto in nessun conto neppure l'altissimo valore sociale che il mondo dello spettacolo e dello sport ha in sé, calando la mannaia della chiusura totale senza una valutazione approfondita delle conseguenze che questa comporterà non solo dal punto di vista economico a breve termine, ma anche gli effetti sul lungo termine sulla nostra società e sulle eccellenze della nostra cultura e dello sport che significa anche salute, del corpo e della mente".
(Fonte: ANSA)