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Marche, caos e proteste negli hub vaccinali per AstraZeneca: "è l'unico vaccino che abbiamo"

Marche, caos e proteste negli hub vaccinali per AstraZeneca: "è l'unico vaccino che abbiamo"

Problemi e polemiche nelle Marche per la somministrazione del vaccino AstraZeneca, Dopo il ritiro delle dosi del lotto ABV2856, in molti punti di vaccinazione l'unico vaccino disponibile era proprio AstraZeneca, anche per gli over 80, e varie persone ne hanno rifiutato l'inoculazione. E' successo ad Ancona, presso l'impianto sportivo Paolinelli, ma anche ad Ascoli Piceno, dove ci sono state perplessità anche di alcuni medici di fronte alla responsabilità di inoculare il vaccino in questione a soggetti di età superiore agli 80 anni a cui da oggi questo medicinale è destinato, poiché le dosi di Pfizer fin qui utilizzate per i più anziani sono state accantonate per essere impiegate da domani per il richiamo a chi già avuto la prima dosi. Sulla questione è dovuto intervenire il direttore dell'Area Vasta 5 Cesare Milani per parlare coi sanitari che si rifiutavano di inoculare AstraZeneca agli over 80. "Mi rendo perfettamente conto che la responsabilità è del medico che somministra il vaccino, ma ho detto loro che bisogna basarsi sulle indicazioni e non sulle chiacchiere che circolano che non hanno fondamento scientifico. Anche perché sono esigue le vaccinazioni che hanno dato problemi rispetto alle 5 milioni di dosi di AstraZeneca inoculate nel mondo. C'è - spiega Milani -, chi non può essere vaccinato con AstraZeneca e va bene; ma per gli altri non vige alcun impedimento, tanto più che al momento è l'unico vaccino che abbiamo. Il lotto incriminato, che avevamo già inoculato ad alcune persone prima che fosse bloccato, è stato messo via come hanno potuto verificare anche i Nas che stamani hanno effettuato un sopralluogo. Per quanto riguarda i cittadini che hanno rifiutato di essere vaccinati con AstraZeneca, li richiameremo più in là quando avremo disponibili altri vaccini" conclude il direttore dell'Area Vasta 5. (Fonte: ANSA)  

13/03/2021 09:53
13 Marzo 2013, la fumata bianca e un 'Buonasera' alla folla: Papa Bergoglio si presenta al mondo (FOTO)

13 Marzo 2013, la fumata bianca e un 'Buonasera' alla folla: Papa Bergoglio si presenta al mondo (FOTO)

Il 13 Marzo 2013 il mondo Cristiano celebrava l'elezione di un nuovo Pontefice. Papa Benedetto XVI si era dimesso da poco e l'incertezza regnava tra milioni di fedeli, scossi a causa di una decisione improvvisa e del tutto inaspettata. Le migliaia di persone accorse a Piazza San Pietro da ogni parte del Globo nonostante la pioggia incessante, attendono con trepidazione la celebre fumata bianca, l'inconfondibile segnale che la Chiesa utilizza da secoli per comunicare l'elezione del nuovo Papa. Chi prega in rigoroso silenzio, chi invece preferisce l'orazione collettiva ,e chi non riesce a smettere di piangere dall'emozione. La fumata arriva alle 19:07, la scelta ricade su Jorge Mario Bergoglio, 76 anni con chiarissime origini italiane, gesuita e arcivescovo di Buenos Aires, nonché primo papa latinoamericano nella storia della Chiesa Cattolica. Una scelta coraggiosa e per certi versi rivoluzionaria. Dopo otto anni di pontificio, Papa Bergoglio è stato acclamato e poi criticato in egual misura, una figura divisiva e iconica allo stesso tempo.  "Fratelli e sorelle buona sera, voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo alla fine del mondo, ma siamo qui.Vi ringrazio dell'accoglienza". Da queste primissime parole del neo Pontefice rivolte alla folla, già si intuiva quale sarebbe stata la sua linea di pensiero futura della Chiesa Cristiana: una chiesa povera per i poveri, meno appariscente ed elitaria rispetto al passato recente e più vicina ai fedeli bisognosi. Per celebrare al meglio questa importante ricorrenza, occorre però chiedere il riscontro di chi era presente in quella storica giornata; il fotoreporter Guido Picchio e il suo amico Don Felice Riva, Cappellano dell'ospedale pediatrico "Bambin Gesù' di Roma, erano a Piazza San Pietro, a far da testimoni di un avvenimento irripetibile: " Ricordo come fosse ieri la grandissima emozione al momento della fumata bianca- dice con la voce commossa Don Felice Riva- "fu una giornata molto intensa: l'attesa, la pioggia e poi finalmente l'annunciazione." "La figura di Bergoglio-continua Don Felice- "ha restituito dignità e credibilità alla Chiesa Cattolica, la sua costante lotta in prima persona alle disparità socioeconomiche che affliggono molti paesi del Mondo, l'invito alla sobrietà rivolto alle alte cariche del Vaticano, penso siano prove concrete del suo operato."   "Nella mia carriera da fotoreporter, ho visto davvero di tutto, ma un avvenimento come questo mi mancava- racconta Guido Picchio, storico fotoreporter di guerra, " la mattina di quel giorno ero a casa, stavo guardando il Tg e tutta quella folla in piazza San Pietro mi ha fatto scattare una molla, dovevo immortalare quei momenti, così parto subito per Roma dove ad aspettarmi c'era Don Felice. Nel pomeriggio iniziò a piovere a dirotto, ma nonostante ciò l'atmosfera che si respirava in quel momento era qualcosa di indescrivibile: persone provenienti da ogni parte del Mondo in attesa di sapere il nome del nuovo Pontefice, poi Bergoglio si è affacciò dal loggione centrale di San Pietro, salutando la folla con un normale "Buonasera", lì ci fu un esplosione di gioia collettiva che ancora oggi mi porto dentro".   

13/03/2021 09:00
Marche, al via i vaccini a domicilio: consegna ai Medici di Medicina Generale dal 15 marzo

Marche, al via i vaccini a domicilio: consegna ai Medici di Medicina Generale dal 15 marzo

Nel pomeriggio di oggi si è svolta una riunione in via telematica tra l'assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, il servizio Sanità della Regione e i Medici di Medicina Generale che a seguito dell'accordo chiuso nei giorni scorsi hanno aderito alla campagna di vaccinazione anti-Covid19 sul territorio regionale. A partire da lunedì 15 marzo inzierà da parte della Regione la consegna delle dosi vaccinali e dei dispositivi di protezione individuale ai Medici di Medicina Generale per la vaccinazione dei cittadini over 80 prenotati nelle liste per non deambulanti e le persone fragili e procederanno compatibilmente con la quantità di dosi che la Struttura Commissariale metterà a disposizione per le Marche. I cittadini prenotati verranno via via chiamati dai medici per concordare l'appuntamento domiciliare sempre in considerazione della disponibilità delle dosi che saranno consegnate. "Ringrazio - così l'assessore Filippo Saltamartini - il segretario regionale di FIMMG, Massimo Magi, e il segretario regionale di SNAMI, Fabrizio Valeri, e tutti i medici di medicina generale che saranno una forza fondamentale per mandare avanti la vaccinazione sul territorio. Ora ci auguriamo che dallo Stato arrivino le maggiori forniture come ci sono state annunciate così da poter dare un impulso importante a questa vaccinazione".

12/03/2021 19:25
UFFICIALE - Marche, saranno due le settimane 'rosse': nessuna provincia si salva dal lockdown

UFFICIALE - Marche, saranno due le settimane 'rosse': nessuna provincia si salva dal lockdown

"Questa mattina il Ministro Speranza ci ha comunicato che la soglia dei 250 positivi a settimana su 100.000 abitanti su base regionale sarà il criterio adottato per valutare le regioni che entrano in zona rossa" . A renderlo noto è stato il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli. "A seguito di questa decisione, il Ministro Speranza mi ha confermato che le Marche automaticamente saranno portate in zona rossa per le prossime due settimane. L'ordinanza sarà emessa dallo stesso Ministro e andrà in vigore da lunedì - ha annunciato Acquaroli - Stiamo attraversando la fase più difficile dall'inizio della pandemia. Se l'anno scorso l'impatto è stato fortissimo, oggi si aggiungono stanchezza ed esasperazione, senza considerare gli effetti di natura economica sulle imprese e sulle famiglie". "È stato un anno difficile ma dobbiamo avere la consapevolezza che questa lunga traversata, con la somministrazione dei vaccini, ci sta facendo intravvedere una nuova fase - ha concluso - Ad oggi, nella nostra regione, su 176.810 dosi ricevute ne sono state somministrate 163.581, il 92,5% del totale".  

12/03/2021 18:42
Coronavirus Marche, 11 decessi nelle ultime 24 ore: una vittima all'Ospedale di Civitanova

Coronavirus Marche, 11 decessi nelle ultime 24 ore: una vittima all'Ospedale di Civitanova

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi correlati al Covid-19. Una vittima è stata registrate nelle strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di un 80enne, originario di Chiaravalle, che si è spento all'Ospedale di Civitanova Marche. Quattro decessi sono stati segnalati nei presidi medici della provincia di Ancona: una 93enne di Sirolo, una 79enne di Osimo e un 80enne di Chiaravalle sono spirati all'Inrca mentre una 85enne di Augugliano ha torvato la morte a Torrette così come all'Ospedale di Jesi dove è deceduto un 82enne del posto. Tre vittime sono state registrate presso il nosocomio di Pesaro: si tratta 88enne di Isola del Piano, un 54enne di Montemarciano e una 80enne di Terre Roveresche. Nella provincia di Fermo hanno perso la vita un 69enne di Servigliano al 'A.Murri' e un 86enne di Montegranaro che si è spento presso il proprio domicilio. Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2395 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (860), mentre sono 403 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 96,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni. Di seguito, nel dettaglio, il report giornaliero rilasciato dal Servizio Sanità delle Marche: 

12/03/2021 17:57
Vaccini, il Premier Draghi punta alle 500mila dosi al giorno: "Nuova stretta proporzionata"

Vaccini, il Premier Draghi punta alle 500mila dosi al giorno: "Nuova stretta proporzionata"

“A più di un anno dall'inizio dell'emergenza sanitaria ci troviamo purtroppo davanti a una nuova ondata di contagi e nell'ultima settimana si sono registrate più di 150 mila nuove infezioni,  a fronte delle quasi 131 mila della precedente”. Ad annunciarlo è stato il Premier Mario Draghi durante la conferenza stampa al centro vaccinale di Fiumicino annunciando i provvedimenti decisi dal governo: “Il ricordo di quel che è accaduto la scorsa primavera è vivo e faremo di tutto per impedire che possa ripetersi – ha specificato - sulla base dell'evidenza scientifica il Governo ha adottato oggi misure restrittive che abbiamo giudicato adeguate e proporzionate”. La visita a Fiumicino, infatti, arriva nella stessa giornata in cui il Governo ha varato le nuove misure restrittive, approvato del Consiglio dei Ministri, per combattere il contagio: “le nostre scelte sono state condivise più volte nella conferenza stato-regioni nello spirito di massima collaborazione tra i diversi livelli dell'amministrazione . Queste misure sono necessarie per evitare un peggioramento che renderebbe inevitabile l’adozione di provvedimenti ancora più stringenti ma a queste norme si accompagnerà l'azione di governo a sostegno di famiglie e imprese e l'accelerazione della campagna vaccinale che, da sola, rappresenta l’unica speranza di uscita dalla pandemia”. Il Premier ha anche annunciato l'innesto di nuovi miliardi di aiuti all'economia, ponendo l'attenzione su lavoro agile e supporto alle famiglie: “Per venire incontro alle esigenze delle famiglie abbiamo deciso già nel decreto legge di oggi di garantire il diritto al lavoro agile per chi ha figli in didattica a distanza o in quarantena per chi e per chi è in smart working sarà riconosciuto l'accesso ai congedi parentali straordinari o al contributo babysitting  - ha continuato Draghi - Il decreto che comprende tutte le altre misure di sostegno all'economia è previsto per la settimana prossima e 32 miliardi sono già autorizzati e saranno già interamente impegnati - ma non basta - ho intenzione di proporre al parlamento un nuovo scostamento di bilancio – ha sottolineato - tra i provvedimenti più significativi: c'è il prolungamento della cassa integrazione e un più ampio finanziamento degli strumenti di contrasto alla povertà per sostenere i nuovi poveri. Per le partite IVA che hanno subito perdite di fatturato riconosciamo contributi in forma più semplice immediata senza criteri settoriali - l'altro impegno che questo ha preso con cittadini e quello di dare nuovo vigore alla campagna vaccinale” Un capitolo a parte del suo intervento Draghi lo ha dedicato alla questione AstraZeneca: "Nella giornata di ieri l'agenzia italiana del farmaco su richiesta della magistratura ha bloccato un lotto di vaccini AstraZeneca dopo la segnalazione di alcuni gravi effetti avversi è una decisione precauzionale in linea con quanto fatto da altri paesi europei e che se non altro dimostra l'efficacia dei servizi di vigilanza". "Solo nei primi 11 giorni di Marzo è stato somministrato quasi il 30% di tutte le vaccinazioni fatte fino all'inizio di questo mese - ha affermato- si tratta del doppio della media dei due mesi precedenti che porta il ritmo giornaliero attuale di circa 170 mila inoculazioni al giorno e l'obiettivo è quello di triplicarli". "Abbiamo già ricevuto poco meno di 8 milioni di dosi ma contiamo su una forte accelerazione nelle prossime settimane inoltre è di oggi  la notizia della conclusione del primo contratto tra un azienda italiana e una multinazionale titolare di brevetto - ha poi concluso il Premier Mario Draghi - il nostro obiettivo in accordo con il ministro della Salute Roberto Speranza, il capo della protezione civile Fabrizio Curcio, Il commissario straordinario all'emergenza Generale Francesco Paolo figliuolo e quello di utilizzare tutti gli spazi utili disponibili per le vaccinazioni che si potranno ricevere non solo negli ospedali  ma anche nelle aziende delle palestre nei parcheggi. In Italia sono già operativi 1694 siti vaccinali fissi e molti altri verranno individuati”.  

12/03/2021 17:35
Approvato il 'Dl Pasqua', lockdown dal 3 a 5 aprile. Tutte le zone gialle diventano arancioni

Approvato il 'Dl Pasqua', lockdown dal 3 a 5 aprile. Tutte le zone gialle diventano arancioni

Via libera dal Cdm al decreto legge con le nuove misure anti Covid: da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile le Regioni che avranno un numero settimanale di casi superiore a 250 ogni 100.000 abitanti passeranno automaticamente in zona rossa. Per le festività pasquali, dal 3 al 5 aprile, le misure previste per la zona rossa si applicheranno su tutto il territorio nazionale. Sarà comunque possibile spostarsi all'interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, massimo due persone. Le province autonome di Bolzano e Trento, la Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana e Marche sono - secondo quanto si apprende - le regioni che complessivamente saranno rosse, tra quelle che già lo sono e quelle che dovrebbero diventarlo in base al peggioramento degli indicatori. Sono invece 8 quelle che sono o dovrebbero diventare arancioni: Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria, VDA. La Sardegna dovrebbe rimanere bianca. E' un decreto legge - subito vigente, ma da convertire in legge entro 60 giorni in Parlamento - e non un dpcm (decreto del presidente del Consiglio) il secondo provvedimento del governo Draghi per contrastare la pandemia di coronavirus. In vigore da lunedì prossimo 15 marzo, e fino al 6 aprile, copre le festività pasquali in maniera simile a quanto fece l'esecutivo Conte con quelle di Natale. Domani e domenica in Piemonte non sarà possibile recarsi nelle seconde case. Lo prevede una ordinanza regionale che sarà emanata in vista del passaggio in zona rossa a partire da lunedì 15 marzo, in base a quanto deciso nel Dl in fase di approvazione a Roma da parte del Governo. PASQUA IN ROSSO - Nei giorni di Pasqua e Pasquetta e il sabato precedente - 3, 4 e 5 aprile - l'Italia sarà tutta in zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca (al momento solo la Sardegna lo è). In quei tre giorni sarà comunque possibile effettuare una visita al giorno all'interno della regione, massimo in due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22. DA GIALLO AD ARANCIONE - Nei restanti giorni, dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile, tutte le regioni in giallo passeranno all'arancione e sarà possibile una visita al giorno con le stesse limitazioni di Pasqua, ma solo all'interno del territorio comunale. In queste giornate lo spostamento non sarà invece permesso nelle zone rosse. Sarà come sempre possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità. NUOVO CRITERIO ZONA ROSSA - Per istituire la zona rossa in una regione con ordinanza del ministro della Salute non si considererà più solo l'Rt (indice di trasmissibilità) superiore a 1,25 nell'ultima rilevazione, ma anche l'incidenza settimanale superiore a 250 casi complessivi su 100 mila abitanti. Il cambio di fascia sarà automatico. ZONE ROSSE LOCALI A DISCREZIONE REGIONI - Le Regioni arancioni potranno individuare aree da portare in zona rossa, quando l'incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100 mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive.  CONGEDI PARENTALI E BONUS BABY SITTER -Nel decreto anche 290 milioni per i congedi parentali, a partire dal 1 gennaio e quindi anche retroattivi. Saranno retribuiti al 50% per chi abbia figli minori di 14 anni, mentre dai 14 ai 16 anni non saranno retribuiti. Alternativo al congedo un bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per i lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell'ordine. SMART WORKING - Fino ai 16 anni dei figli viene ribadito il diritto allo smartworking per i genitori. (Fonte: ANSA)

12/03/2021 17:14
Marche, guerra di numeri sui vaccini. Pd:"All'appello mancano 35mila dosi". FdI:"Tutto spiegabile"

Marche, guerra di numeri sui vaccini. Pd:"All'appello mancano 35mila dosi". FdI:"Tutto spiegabile"

Continua il botta e risposta tra maggioranze opposizione regionale riguardo ai dati sui vaccini. “Ciò che sta accadendo nelle Marche rispetto alla somministrazione dei vaccini è semplicemente scandaloso. E il silenzio del presidente Acquaroli ne è una scontata conferma. Ieri, grazie a un accesso agli atti dei consiglieri Anna Casini e Antonio Mastrovincenzo, il servizio Sanità della Regione ha fatto sapere al gruppo assembleare del Partito Democratico che le dosi di vaccino consegnate alle Marche non sono le 176.810 dichiarate più volte dall’assessore Saltamartini con la solita supponenza, ma ben 211.740, salvo poi fare retromarcia nel tardo pomeriggio. Il presunto errore, si afferma nella comunicazione, sarebbe dovuto a un “conteggio interno delle dosi per flacone, effettuato sulla base della massima sfruttabilità”.  La maldestra giustificazione, in realtà, ci dice proprio che non c’è stato nessun equivoco e che, in realtà, il dato di 211.740 vaccini forniti alle Marche è corretto, in quanto, come indicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco, da ogni flacone di vaccino Pfizer si ricavano 6 dosi anziché le 5 dichiarate dall’azienda farmaceutica. Ciò significa anche che la percentuale delle persone vaccinate non è l’87,7% sbandierato dall’assessore Saltamartini, ma appena il 69,1%, una delle più basse d’Italia. Ora, o il presidente Acquaroli si prende la responsabilità di affermare che nelle strutture ospedaliere marchigiane non si ottempera alle disposizioni dell’Aifa o ci dice dove sono finite le circa 35.000 dosi che mancano all’appello”. Così il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi attacca la giunta regionale sui numeri riguardanti le dosi di vaccino a disposizione delle Marche. “Quanto accaduto è imbarazzante – sottolinea Mangialardi - visto che ci sono ancora soggetti fragili come anziani e persone affette da disabilità con i loro caregiver, così come gli insegnanti e tutto il personale scolastico, che continuano a restare in angosciante attesa. Noi non vogliamo pensare male a prescindere, ma è evidente che a questo punto il presidente Acquaroli debba delle spiegazioni ai marchigiani. In ogni caso resta la scarsa trasparenza con cui è stata gestita questa brutta vicenda, che mina irrimediabilmente la credibilità dell’intera giunta regionale”. A stretto giro è arrivata la replica del Gruppo consiliare Fratelli d’Italia: “Veramente il PD pensa che la Regione Marche nasconda i vaccini? Sembrerebbe una barzelletta ben raccontata se non fosse che a dirla siano l’ex vicepresidente della Regione, Anna Casini e l’ex presidente del consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo. Due politici che dovrebbero avere a cuore i marchigiani soprattutto in un momento così drammatico e invece passano le giornate a denigrare l’operato della giunta regionale, a lanciare inutili allarmismi e a fare continua becera propaganda politica sulla pandemia”, scrivono in una nota i consiglieri FdI. “Al PD Marche estraneo da sé stesso sfugge che i dati sui vaccini sono comunicati quotidianamente e pubblicamente dal Governo di cui loro stessi fanno parte. Dovrebbero anche sapere che le dosi dei vaccini vengono consegnate con la scorta e che esistono dei protocolli stringenti per la fornitura e la conservazione. Capiamo l’astio politico e non aver digerito a tutt’oggi la batosta elettorale ma non possiamo più tollerare quotidianamente cadute di stile e gesti irresponsabili come questo. Non è il momento delle polemiche quotidiane finalizzate solo allo scontro politico ed alla rissa soprattutto se coinvolgono la salute dei cittadini. In realtà la situazione è facilmente spiegabile, le dosi totali effettivamente consegnata alla Regione Marche dalla struttura commissariale sono 176.810, come riportato nella tabella del Governo, ma gli uffici nella risposta hanno conteggiato le dosi non sulla base delle dosi indicate sul foglietto illustrativo dei vaccini, ma sulla base della massima sfruttabilità, ingenerando inevitabilmente un dato maggiorato rispetto a quello reale e confermato dal Governo. Anzi, le Marche sono una delle Regioni migliori a livello nazionale dal punto di vista della somministrazione dei vaccini.  Il PD si metta a fare una opposizione costruttiva e la smetta di speculare su ogni cosa, oggi sulla pelle di chi aspetta il proprio turno per la vaccinazione, e domani chissà. Gli elettori che hanno legittimamente dato fiducia al PD meritano dei rappresentanti degni di una opposizione responsabile e non un mix di fake news, vergognose polemiche e attacchi personali che non portano nulla alla comunità, ma nutrono solo il proprio ego in cerca di popolarità alle spalle del popolo marchigiano”, concludono .  

12/03/2021 15:20
Coronavirus, oggi 921 nuovi casi nelle Marche: torna a salire oltre il 20% il rapporto positivi/testati

Coronavirus, oggi 921 nuovi casi nelle Marche: torna a salire oltre il 20% il rapporto positivi/testati

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 6847 tamponi: 4327 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1511 nello screening con percorso Antigenico) e 2520 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 21,3%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 921: 157 in provincia di Macerata, 339 in provincia di Ancona, 194 in provincia di Pesaro-Urbino, 96 in provincia di Fermo, 93 in provincia di Ascoli Piceno e 42 fuori regione.  Questi casi comprendono soggetti sintomatici (94 casi rilevati), contatti in ambito domestico (257 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (324 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (17 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (5 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (4 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (12 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati). Per altri 206 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1511 test e sono stati riscontrati 151 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 10%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 21,28% oggi, rispetto al 18,84% di ieri. In aumento di 9 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 769, di cui 107 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Sono, invece, 54 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 124 pazienti: 49 all'ospedale di Macerata, 58 al Covid Hospital e 17 a Camerino. Altre 29 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.   Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanità Regione Marche: 

11/03/2021 10:36
Volley femminile, Lara Lugli citata per danni perché incinta: "Sconfitta per tutto il movimento"

Volley femminile, Lara Lugli citata per danni perché incinta: "Sconfitta per tutto il movimento"

Il mondo della pallavolo è ancora scosso dopo la brutta vicenda che ha coinvolto Lara Lugli, pallavolista classe 1980, ex tesserata della Volley Pordenone (squadra militante nel campionato B1) costretta a rescindere il suo contratto in quanto sprovvisto di clausola maternità. Molto si è discusso, e si sta discutendo, sulle disparità sia in termini di stipendi che di diritti, esistenti tra i due livelli professionistici della disciplina: quello maschile e quello, appunto, femminile. Così come molto si è discusso, e spesso taciuto, sulla famosa legge non scritta che vale un pò dappertutto,che scoraggia le giocatrici nel procreare, pena, l'immediata rescissione del contratto in essere. Non un fatto isolato nel mondo della pallavolo femminile, in quanto era già successo qualcosa di simile lo scorso autunno alla palleggiatrice statunitense Carli Lloyd, tesserata con Casalmaggiore, insultata sui social dai suoi tifosi all'annuncio della gravidanza e per questo costretta a fare ritorno negli U.S.A.  "Premettendo che non tutte le società sono uguali al proprio interno e che i contratti delle giocatrici, in certi casi, prevedono delle clausole volte a tutelare il club, mi sento di dire che questo fatto è una sconfitta per tutta la pallavolo femminile italiana" asserisce Pietro Paolella, presidente della CBF Balducci HR Volley Macerata "posso comprendere la volontà del club di tutelare i propri interessi rescindendo il contratto a causa di una clausola non rispettata, ma citare la ragazza per danni, trovo sia di una bassezza inaudita". Massimiliano Balducci, mainsponsor e Ceo della HR Volley, commenta con rammarico la vicenda: "è un fatto molto imbarazzante, che riguarda tutto il movimento. La situazione poteva e doveva essere gestita diversamente. Quando si decide di investire in un uno sport femminile si conoscono i rischi nei quali una società può incappare; le clausole contrattuali devono essere rispettate e su questo non ci piove, ma in casi come questo, umanità e buon senso sarebbero stati forse più produttivi."  Anche l'Assist, associazione che tutela e rappresenta i diritti di tutte le atlete, si è apertamente schierata in favore della pallavolista chiedendo un incontro con il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e Mario Draghi, per sollecitare una riforma che sopperisca la disparità dei diritti delle atlete professioniste. Non è mancata la solidarietà delle alte cariche istituzionali nei confronti della Lugli, la senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini ha dichiarato: "Lara Lugli citata per danni dalla sua società per essere rimasta incinta è l'emblema di come la donna nello sport sia ancora vittima di atteggiamenti che hanno radici medievali" La senatrice PD, Tatjana Rojc ha rincarato la dose: "Sarà mio dovere presentare un'interrogazione al presidente del Consiglio sull'assurda vicenda della maternità punita di un'atleta, una donna che ha avuto il merito di scoperchiare una realtà consolidata e insopportabilmente arcaica."

11/03/2021 09:45
Omicidio Bolzano, la confessione di Benno: pentimento o strategia?Non hanno dubbi zio e sorella

Omicidio Bolzano, la confessione di Benno: pentimento o strategia?Non hanno dubbi zio e sorella

Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico.  Benno avrebbe confessato il duplice omicidio  dopo il ritrovamento del corpo della madre,  Laura Perselli, scomparsa insieme al marito Peter Neumair dalla loro casa di Bolzano il 4 gennaio, il cui corpo è stato ripescato dal fiume Adige il 6 febbraio scorso.  I verbali dei due interrogatori contenenti le confessioni di Benno sono stati desegretati dalla Procura di Bolzano  solo due giorni fa. Secondo lo zio, quella di Benno è una personalità manipolatoria: il nipote secondo lui avrebbe confessato gli omicidi dei genitori non per pentimento reale ma per convenienza, di concerto con  i suoi legali: “Non c'è pentimento: aveva l'acqua alla gola, fa comodo confessare. La sua è una strategia. Deve dire dove è il corpo di Peter". Dello stesso parere dello zio sembra essere anche la sorella di Benno, Madè Neumair, che, in una lettera inviata dal suo avvocato alla stampa, scrive : “ Non credo ad un sentimento di pentimento da parte di Benno e ci vuole ben poco a capire che la sua confessione, resa immediatamente dopo il ritrovamento del corpo senza vita di una delle sue due vittime, che presentava ovvi segni di violenza, fosse a quel punto un passo dovuto al quadro indiziario a suo carico (...)".  Madé Neumair rivela nella stessa lettera : “ l'indicibile fatto che Benno Neumair abbia ucciso a sangue freddo la mia mamma e il mio papà la sera del 4 gennaio, per me è stato violentemente e dolorosamente evidente fin dal primo pomeriggio del 6 gennaio, come sanno gli inquirenti e le persone a me più care.” Conclude la sua lettera con parole toccanti Madè :” Il 4 gennaio ho provato sulla mia pelle che il bene non sempre vince il male, che l'amore di una mamma e di un papà a volte può non bastare, che le parole giuste spesso non ci sono, che nessuna possibile condanna potrà mai compensare quello che in poche ore mi è stato tolto a nani nude (....)” Secono la confessione del giovane, i genitori sarebbero stati uccisi in due momenti differenti. Benno avrebbe prima ucciso il padre dopo una colluttazione causata da un diverbio per motivi economici: “ la solita lite per soldi, poi ho strangolato papà . Io volevo finirla lì ma lui continuava e allora ho preso una corda e gliel'ho stretta al collo. L'ho fatto per farlo stare zitto” . L’ avrebbe strangolato con una corda da arrampicata, la stessa corda con la quale ha poi aggredito la madre al suo rientro, cogliendola alle spalle di sorpresa, senza darle nemmeno il tempo di togliersi il cappotto. Anche raccontando dell’uccisione della madre, Benno non avrebbe manifestato alcuna emozione , e con freddezza avrebbe dichiarato : “Mia madre è arrivata che era appena successo, non le ho nemmeno dato il tempo di togliersi il cappotto e quando è entrata ho strangolato anche lei”. Avrebbe poi gettato entrambe i corpi nell’Adige. I depistaggi messi in atto dal ragazzo, la lucidità nel crearsi un alibi farebbero pensare ad un soggetto che, al momento della commissione del fatto era capace di intendere e di volere. Lui stesso nel corso dell’interrogatorio confessa : “Dopo aver buttato via i corpi avevo già pulito casa ma volevo pulire meglio, volevo essere sicuro" . Per questo avrebbe acquistato dell’acqua ossigenata per essere certo di aver cancellato ogni eventuale  traccia trascurabile e non visibile . Questo aspetto verrà approfondito in sede di  incidente probatorio: Benno sarà sottoposto a perizia psichiatrica. Non è difficile comprendere che la difesa giocherà la carta del vizio di mente. L’ipotesi accusatoria, non dimentichiamo, descrive Benno come un soggetto lucido ed organizzato. Certamente parliamo di un ragazzo con tratti narcisistici di personalità, borderline, ma ciò non significa che la sua capacità di intendere e di volere al momento della commissione del reato fosse necessariamente compromessa. Questo è un equivoco in cui spesso si cade: i disturbi della personalità non necessariamente coincidono con l’ incapacità di intendere e di volere, e quindi con la non imputabilità.      

10/03/2021 20:08
Vaccini, somministrate oltre 150 mila dosi: "Marche al quinto posto nazionale rispetto alle consegne"

Vaccini, somministrate oltre 150 mila dosi: "Marche al quinto posto nazionale rispetto alle consegne"

Procede il piano vaccinazioni nelle Marche, che si assestano ormai da diversi giorni al quinto posto nazionale per percentuali di vaccini somministrati rispetto a quelli consegnati. Ad oggi, mercoledì 10 marzo, sono 176.810 le dosi vaccinali consegnate alla Regione, di cui 155.014 quelle somministrate, per una percentuale dell’87,7%. Sono in totale 115.719 le prime dosi somministrate sui diversi canali di vaccinazione attivati dalla Regione. Oltre al comparto del mondo sanitario con gli operatori socio-sanitari, personale e ospiti delle RSA, e gli over 80, sono avviate infatti le vaccinazioni per il personale scolastico docente e non docente, il personale universitario, le forze dell’ordine e il comparto della pubblica sicurezza e i soggetti vulnerabili con patologie in carico al servizio sanitario regionale.

10/03/2021 19:01
Una serie dedicata ai Monti Sibillini: si cercano protagonisti, come partecipare

Una serie dedicata ai Monti Sibillini: si cercano protagonisti, come partecipare

Valorizzare e riscoprire il patrimonio naturale e l’eredità culturale dei Monti Sibillini è l’obiettivo di Magic Mountains: un progetto non-profit multipiattaforma che si propone come veicolo per promuovere un approccio alla visita della montagna più “lento”, consapevole e sostenibile e la rinascita di un territorio fortemente colpito dal sisma del 2016 e dalla recente pandemia di covid-19. Con la collaborazione di artisti, esperti e appassionati, il progetto vuole stimolare l’interesse di un nuovo pubblico italiano ed internazionale per i “magici itinerari” dei Monti Sibillini, e raccontare le bellezze naturalistiche di questa terra misteriosa, avvolta da secoli di storia, miti e leggende fantastiche. Lo farà attraverso una serie di contenuti di storytelling attualmente in produzione (Doc Serie, Web App, Social Media, Libro di Favole illustrate) e l’organizzazione di esperienze dal vivo (Mini Festival, Mostre, Trekking Experiences) a partire dall’estate 2021. “MAGIC MOUNTAINS - SIBILLINI STORIES” LA SERIE INTERACTIVE DOCUMENTARY ALLA RISCOPERTA DELLE LEGGENDE DEI MONTI SIBILLINI Immagini naturalistiche emozionali, foto di archivio, illustrazioni, una colonna sonora originale composta dall’artista internazionale Ekin Fil.  Le “Storie dei Sibillini” - introdotte da appassionati di trekking contemporanei e dalla voce di quattro narratori - accompagneranno lo spettatore nell’esplorazione di queste “montagne magiche” alla ri-scoperta dell’antica tradizione fantastica locale: dalle leggende popolari, alla «ricerca della Sibilla» nel Rinascimento, fino agli appassionati fotografi instagrammers di oggi. RACCONTA LA TUA PASSIONE, DIVENTA UNO DEI PROTAGONISTI DELLA SERIE Magic Mountains è alla ricerca di appassionati dei Monti Sibillini da coinvolgere nel cast della Serie Interactive Documentary in lavorazione, storie vere delle persone che amano e frequentano questo luogo Magico durante tutto l'anno, che hanno una passione per la montagna e un legame speciale con il territorio. Per partecipare alla selezione basta raccontare la propria storia, rispondendo alle domande all’interno del form dedicato nel sito Magic Mountains entro il 7/04/2021 (accedi al sito) (Foto di  Alessandro Annessi) 

10/03/2021 15:18
Vaccini, il PD si unisce in una mozione: "diventino obbligatori per tutti gli operatori sanitari"

Vaccini, il PD si unisce in una mozione: "diventino obbligatori per tutti gli operatori sanitari"

“Siamo convinti che la gravità del momento che stiamo vivendo chieda alla politica e alle istituzioni azioni legislative coraggiose, in modo che non solo nell’immediato, ma anche in prospettiva, l’Italia non si faccia trovare impreparata a fronteggiare eventuali nuove emergenze sanitarie. Anche perché questa è la consapevolezza che hanno dimostrato i medici, gli infermieri e tutto il personale socio sanitario marchigiano, aderendo in maniera massiccia alla campagna vaccinale. Questo impegno, questa grande responsabilità, questa abnegazione, credo vadano riconosciute e poste come esempio. Per tale motivo abbiamo deciso di presentare una mozione al prossimo consiglio regionale per chiedere al presidente Acquaroli di assumere un’iniziativa nella Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome volta a sensibilizzare il governo e il Parlamento affinché si giunga a una legge sull’obbligo vaccinale anti Covid per gli operatori del Servizio sanitario nazionale e delle strutture sanitarie e socio sanitarie private. Facendo tesori di questa nostra esperienza, le Marche possono davvero dare un concreto contributo al miglioramento della legislazione nazionale che regola questa delicata materia, anche per sconfiggere l’approccio antiscientifico che serpeggia nel Paese”. Così Maurizio Mangialardi, capogruppo regionale del Partito Democratico, spiega la mozione sull’obbligo vaccinale del personale sanitario presentata dal suo gruppo. L’iniziativa è stata condivisa con il suo omologo della Regione Umbria Tommaso Bori. “In Umbria – continua Mangialardi – l’iter è partito ieri grazie a una analoga mozione presentata dal gruppo assembleare del Pd. Auspico che anche da noi il tema possa essere discusso in maniera esaustiva in aula già in occasione della prossima seduta e speriamo che la maggioranza non perda questa ennesima occasione di confronto che le offriamo. Anche perché, se davvero vogliamo sconfiggere questa pandemia, sulla questione dei vaccini non ci possono essere tentennamenti da parte di nessuno”. “Per le categorie di professionisti che vivono accanto ai malati e che hanno come “missione” quella di proteggere i pazienti – afferma il capogruppo del Pd Tommaso Bori - vaccinarsi dovrebbe essere doveroso sul piano etico e obbligatorio sul piano deontologico. Riteniamo quindi  fondamentale che tutto il personale sanitario si sottoponga alla vaccinazione per assicurare la tenuta di tutto il sistema socio sanitario, anche se attualmente viene fatta su base volontaria. In questo senso crediamo indispensabile che anche le regioni promuovano nelle sedi opportuno il principio di obbligo vaccinale anti Covid”.    

10/03/2021 14:52
Marche, in rosso 4 province su 5. Acquaroli: "Escludo ulteriori limitazioni"

Marche, in rosso 4 province su 5. Acquaroli: "Escludo ulteriori limitazioni"

“Ulteriori limitazioni? Più di questo assolutamente no, monitoriamo giorno dopo giorno, sperando che nel fine settimana ci siano buone notizie". Lo ha dichiarato, ieri,  il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli a margine di una conferenza stampa. Da oggi 4 delle 5 province delle Marche saranno in zona rossa, per ordinanza regionale, a causa dell'aumento di contagi legato alla variante inglese. Quanto alle aspettative sui nuovi provvedimenti a livello nazionale, il presidente ha ricordato che i primi provvedimenti di restrizione, per Ancona e Macerata, "li abbiamo fatti i dopo che per due settimane eravamo stati confermati in zona gialla. Oggi abbiamo quattro province su cinque in zona rossa, credo che potremmo essere confermati in fascia arancione anche la prossima settimana".  Per Acquaroli questo dimostra che "il meccanismo dei i 21 parametri non è tempestivo rispetto alla situazione reale. Intanto - ha detto ancora - vediamo l'evoluzione di questa settimana. Nella scorsa c'è stata una forte crescita in alcuni territori, ma non su Ascoli dove c'è stata invece una decrescita". (Fonte Ansa) 

10/03/2021 11:30
Coronavirus, oggi 881 nuovi casi nelle Marche: ricoveri in aumento di 26 unità, toccata quota 760

Coronavirus, oggi 881 nuovi casi nelle Marche: ricoveri in aumento di 26 unità, toccata quota 760

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 7315 tamponi: 4676 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1827 nello screening con percorso Antigenico) e 2639 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 18,8%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 881: 219 in provincia di Macerata, 358 in provincia di Ancona, 137 in provincia di Pesaro-Urbino, 69 in provincia di Fermo, 57 in provincia di Ascoli Piceno e 41 fuori regione.  Questi casi comprendono soggetti sintomatici (92 casi rilevati), contatti in ambito domestico (167 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (347 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (25 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (4 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (37 casi rilevati), screening percorso sanitario (3 casi rilevati) e 2 casi provenienti da fuori regione. Per altri 202 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1827 test e sono stati riscontrati 159 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 9%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 18,84% oggi, rispetto al 10,6% di ieri. In aumento di 26 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 760, di cui 107 in terapia intensiva (+4 rispetto a ieri). Sono, invece, 41 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 126 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 58 al Covid Hospital e 18 a Camerino. Altre 30 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche, Macerata e Camerino.

10/03/2021 10:28
Loreto, inaugurata sede dell'Uni-Internazionale: l'Università per imprenditori e studenti lavoratori

Loreto, inaugurata sede dell'Uni-Internazionale: l'Università per imprenditori e studenti lavoratori

Si Parte. A Loreto inaugurata, al n.73 del centralissimo corso Boccalini, la sede dell’Uni-Internazionale collegata con l’Università Popolare degli Studi di Milano. Esami in sede. Con l’apertura del Polo Didattico “Campus Ettore Ferrari” a Loreto, l’Università Popolare degli Studi di Milano si avvicina al Centro Italia.  Il Campus di Loreto (nelle Marche) sarà il punto di contatto con gli studenti della Toscana, dell’Emilia Romagna, dell’Umbria e dell’Abruzzo. L’università Popolare degli Studi di Milano, fondata nel 1901, è da sempre un’istituzione formativa d’avanguardia. Ha avuto nel suo direttivo eccellenze emerite come Gabriele D’Annunzio e Benedetto Croce. I principi culturali ora vengono esaltati anche grazie alle nuove tecnologie che permettono, se ben utilizzate, un ottimo apprendimento a distanza, specialmente se supportato, ove possibile con lezioni in presenza. Oltre ai numerosi percorsi di laurea di primo e secondo livello, sono stati attivati corsi di alta formazione e master.  Corsi di laurea di primo livello: Criminologia e Scienze Investigative; Criminologia Investigativa e Forense; Economia e Diritto; Economia e Diritto indirizzo Gestioni Patrimoniali e Immobiliari; Ingegneria Civile Ambientale e Territoriale; Ingegneria Gestionale e Industriale; Scienze della Comunicazione; Scienze Motorie e Attività Sportive; Scienze Olistiche; Scienze Politiche; Sociologia; Criminologia e Investigazioni Scientifiche. Corsi di laurea di secondo livello: Criminologia e Scienze Investigative; Criminologia Investigativa e scienze comportamentali; Economia e Diritto; Giurisprudenza Internazionale; Ingegneria Ambientale; Ingegneria Gestionale Industriale Economico Finanziario; Scienze della Comunicazione indirizzo Marketing e Finanza; Scienze Ortomolecolari e Naturopatiche; Scienze Politiche indirizzo Umanistico; Sociologia Ambientale e del Territorio; Sociologia indirizzo Psicologico; Moda Sostenibile e Etica del Lusso. La creazione del Polo didattico “Campus Ettore Ferrari” a Loreto costituisce una importantissima opportunità per la Città di Loreto, per le Marche e le regioni del Centro Italia. Si può contare su lezioni on line di alto livello, contemporaneamente essere seguiti da tutors che vi coadiuvano nella scelta del percorso dei vostri studi e su una assistenza didattica personalizzata e in presenza.  I corsi sono aperti a giovani e meno giovani, e ci si può scrivere in qualsiasi periodo dell’anno. Come tutte le università il Polo didattico di Loreto si appresta a diventare un centro culturale, di eccellenza del sapere e dell’aggregazione grazie anche alla presenza, nel “Campus Ettore Ferrari”, della casa editrice Argo, che può diventare il riferimento per scrittori, artisti e persone di cultura.    

10/03/2021 10:15
Busta paga pesante: oltre 2000 adesioni al ricorso collettivo promosso da Cisl Marche

Busta paga pesante: oltre 2000 adesioni al ricorso collettivo promosso da Cisl Marche

Sono più di 2000 i residenti nel cratere sismico marchigiano che hanno aderito, a partire da ottobre 2020, al ricorso collettivo promosso da Cisl Marche in convenzione con l’avvocato Leonardo Pierdominici. Altri 1000 potrebbero aggiungersi a breve, sulla base delle adesioni più recenti alle istanze di rimborso presentate tramite Cisl Marche all’Agenzia delle Entrate.  Un’adesione importante per un recupero complessivo richiesto di 5.949 euro, una media attualmente stimata di circa 1800 euro di rimborso per ogni aderente: un potenziale ristoro significativo per famiglie ancora in grande difficoltà. Le varie commissioni tributarie provinciali adite saranno le prime chiamate ad esprimersi relativamente alla legittimità della norma, che prevedeva inizialmente la mera sospensione dell’Irpef 2017, da restituirsi per intero a rate, ma successivamente modificata con una riduzione del 60% dell’importo da pagare. Uno sconto che, però, non ha interessato quei residenti del cratere che avevano deciso di non aderire alla busta paga pesante, versando dunque nel 2017 l’intero importo Irpef. "La rabbia dei cittadini è resa evidente dalla straordinaria partecipazione di così tante persone determinate a far valere quello che ritengono essere un loro diritto – commenta Marco Ferracuti, Segretario Regionale Cisl Marche –. Siamo consapevoli di aver intrapreso una lunga strada, ma pensiamo sia necessario tentare di rendere giustizia alle tante persone che si sono sentite beffate". Un percorso non facile, "ma consideriamo fondata l’eccezione di incostituzionalità della norma – precisa l’avvocato Pierdominici –. Ci sono precedenti riferiti a casi analoghi che confortano la nostra tesi". Ad accelerare i tempi, potrebbe intervenire la politica: la Cisl continua, parallelamente all’iter giudiziale, la sua opera di pressione sulle istituzioni affinché si trovi una soluzione normativa: "La vicenda della busta paga pesante è una ferita ancora aperta per i cittadini colpiti dal sisma – ribadisce Ferracuti -. Il Governo e il Parlamento devono prestare ascolto, una volta per tutte, all’appello delle popolazioni del Centro Italia. Occorre, in tempi rapidi, una legge che ripristini l’equità di trattamento e la dignità delle persone che hanno affrontato il dramma del terremoto e che ora devono fare i conti anche con la crisi del Covid. Chiediamo anche alla Regione di agire da protagonista, sostenendo la nostra pressione nei confronti delle massime istituzioni nazionali".  

10/03/2021 10:00
Covid-19, rallenta la corsa dei contagi: l'evoluzione del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, rallenta la corsa dei contagi: l'evoluzione del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Oramai cari lettori siamo in questa situazione da quasi un anno, ed è un continuo apri - aumentano i contagi - richiudi. Il clima più mite di fine inverno ha dato il via a questa terza ondata con tempistiche simili allo scorso anno. Notiamo che i contagi hanno rallentato la presa, dimezzando anche la velocità di salita e potremo ottimisticamente prevedere una stabilizzazione per la prossima settimana anche se sta iniziando la corsa a misure sempre più restrittive (spesso inutilmente). Nuove restrizioni che non danno neanche tempo a quelle attuali di poter essere efficaci; sorprende che chi ha il compito di decidere dopo un anno ancora non abbia compreso le dinamiche ed i ritardi fra azione ed effetto.In conseguenza al grosso rialzo dei casi, i decessi sono tornati a crescere. Sarà interessante vedere a quanto sarà il picco di crescita dei decessi a fronte del picco del +35% settimanale di contagi registrato la scorsa settimana, così da poter verificare se la letalità dell'epidemia sia ancora in discesa.Tranne poche eccezioni, i casi sono in crescita un po’ ovunque ma meno che la scorsa settimana. Da notare un 22% in Sardegna che rischia di uscire molto presto dalla zona bianca. L'Emilia prende questa settimana la maglia nera dei contagi, mentre le Marche registrano un brusco rialzo delle terapie intensive.La vaccinazione va avanti ancora troppo lentamente per poter essere incisiva, ora il vaccino AstraZeneca è stato autorizzato anche per gli over 65 quindi speriamo che entro maggio si possa essere vaccinata una importante fetta di anziani, fattore che risolverebbe in buona parte il problema. 

09/03/2021 19:47
Expo Dubai 2020, Gabriele Salvatores racconterà le bellezze delle Marche nel Padiglione Italia

Expo Dubai 2020, Gabriele Salvatores racconterà le bellezze delle Marche nel Padiglione Italia

Sarà il regista Premio Oscar Gabriele Salvatores a raccontare ai visitatori del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai la Regione Marche che da oggi, insieme alle altre Regioni aderenti al progetto, comincia così il suo cammino verso il grande evento globale di quest’anno. Con una conferenza stampa sulla piattaforma digitale della Stampa Estera il Commissariato per la partecipazione dell’Italia ha svelato il progetto che vedrà i territori protagonisti assoluti del percorso espositivo del Padiglione alla prossima Esposizione Universale al via il primo di ottobre. “Se le parole chiave di Expo Dubai 2020 sono Opportunità, Mobilità e Sostenibilità legate dal filo rosso della bellezza che unisce, dell’Arte e della Cultura che fanno dell’Italia un unicum nel mondo - ha evidenziato il presidente della Regione, Francesco Acquaroli - le Marche potranno sicuramente rappresentare una sintesi emblematica di questi paradigmi su cui declinare il futuro. Perché da sempre la nostra comunità ha saputo coniugare tradizione culturale e innovazione, genio creativo e sapienza artigiana, qualità di vita e tutela dell’ambiente. In sostanza “armonia del vivere” che si rispecchia nei variegati paesaggi, nell’architettura, nell’arte dei geni come Raffaello e Leopardi, non meno che nelle numerose e più prestigiose imprese del Made in Italy". "In questo momento storico abbiamo tutti il dovere di guardare in prospettiva, così come vuole guardare Expo2020 in un viaggio ideale attraverso i territori - aggiunge Acquaroli -. Da parte nostra c’è il massimo impegno, anzi direi l’obiettivo principale, a riportare i territori, intesi come laboratori-fucine di idee e depositi naturali di preziosi tesori, protagonisti del rilancio e della rinascita. Sono sicuro che Gabriele Salvatores, a cui va il più sentito apprezzamento e ringraziamento, saprà rendere l’essenza delle tante peculiarità che caratterizzano le “Marche plurali” e coglierne i valori. Lo aspettiamo con grande piacere per accoglierlo e accompagnarlo tra le infinite bellezze delle Marche".  A Salvatores - scelto da una commissione presieduta dallo scrittore Sandro Veronesi - è affidato il compito di narrare la Bellezza del Paese evocata sin dal titolo della partecipazione italiana - “La Bellezza unisce le Persone” - che a sua volta declina il claim di Expo Dubai “Connettere le menti, creare il futuro”. Nelle prossime settimane lo sguardo del regista premio Oscar, con la produzione di Indiana Production, attraverserà le Regioni che hanno aderito al progetto, realizzando riprese che verranno poi editate e infine proposte per l’intera durata del semestre espositivo ai visitatori del Padiglione Italia. Tutto il racconto del Padiglione è stato immaginato come il viaggio di uno sguardo. All’inizio i visitatori si troveranno ad ammirare il paesaggio del percorso espositivo per poi addentrarsi lungo un itinerario di architetture narrative fatte di contenuti che esprimono il meglio della competenza e della bellezza italiana: dal cinema al teatro, dai paesaggi, alle imprese più innovative, dalle tecnologie d'avanguardia alla sostenibilità. Il racconto costruito dal Regista con le Regioni partecipanti prevede una serie di contenuti altamente scenografici e d'impatto a cominciare da quelli del Belvedere, il luogo da cui si vede il bello: una finestra circolare sui territori del Paese con proiezioni a 360 gradi dei paesaggi italiani più suggestivi che sta a significare anche l’importanza di protezione e cura di questo inestimabile valore che il nostro Paese rappresenta per il mondo intero. Il percorso continua con il film sul ‘Saper Fare’ italiano, raccontato su uno schermo di 100 metri quadrati e capace di mostrare al visitatore il meglio delle ‘artigiane’, dell’agroalimentare, della meccanica, del design e dell’esercizio delle tecnologie più sofisticate; la narrazione prosegue con le ‘Short Stories’, mostre temporanee con un approfondimento tematico sulla nostra cultura e arte oltre che sulle innovazioni contemporanee nei campi della salute, della medicina, dello spazio e del design. Il Padiglione Italia a Expo Dubai sarà quindi un vero e proprio ‘Giardino delle Storie’: un giardino perché sintesi metaforica di tanti elementi diversi che insieme creano un linguaggio di equilibrio e armonia, proiezione dell'ordine dell'universo. E le storie che nascono nei nostri territori rappresentano spesso competenze uniche al mondo: quelle di un’innovazione capace, come è successo tante volte nei secoli e accade ancora nel presente, di cambiare il corso della storia e dell’umanità grazie alla visione e alla consapevolezza di vivere in un territorio di inestimabile valore naturalistico, paesaggistico e culturale. “Credo che la bellezza, l’arte e anche se vogliamo il piacere della vita che l’Italia sa ben fornire ed esportare possano veramente aiutare a cambiare il mondo”, ha affermato Gabriele Salvatores. "La bellezza italiana che Gabriele Salvatores racconterà magistralmente è la bellezza che si fonda sulle diversità dei suoi territori e dei suoi saperi: così le nostre Regioni saranno, per la prima volta in un’Esposizione Universale, partner artistici del Padiglione italiano, realizzandone i contenuti per l’intero periodo dell’Expo”, ha affermato Paolo Glisenti, Commissario Generale per la partecipazione dell’Italia a Expo 2020 Dubai. “Per rilanciare il turismo, a cominciare da quello esperienziale, ma anche per far crescere l’attrazione dei capitali internazionali verso le filiere d’impresa dall’artigianato alla grande industria, e far crescere l’attrazione di capitale umano verso i centri di competenza scientifica e tecnologica destinati a generare innovazione e sostenibilità nel futuro”, ha aggiunto Glisenti. “Tutti i paesaggi del nostro Paese, ad esclusione di quelli naturali, sono di fatto espressione diretta del saper fare italiano. Sono molto contento che sia un autore come Gabriele Salvatores, con la sua sensibilità, a raccontare e declinare tutto questo”, ha dichiarato Davide Rampello, Direttore Artistico del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai. (Foto di Simone Comi) 

09/03/2021 19:14
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