Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 2199 tamponi: 1060 nel percorso nuove diagnosi (di cui 390 nello screening con percorso Antigenico, con 21 positivi rilevati) e 1139 nel percorso guariti (un rapporto positivi/ testati del 9,5%). Il tasso di incidenza del virus, ad oggi, è di 76,72 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (ieri era al 75,19).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 101 di cui 12 nella provincia di Macerata, 35 nella provincia di Ancona, 12 nella provincia di Pesaro-Urbino, 18 in quella di Ascoli Piceno, 13 in quella di Fermo e 11 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (19 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (27 casi rilevati), contatti in ambito domestico (32 casi rilevati), contatti in ambiente di vita e socialità (2), contatti extra regione (2), contatti in ambito lavorativo (3). Altri 16 casi sono ancora in attesa di approfondimento epidemiologico.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un forte decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 9,5% oggi, rispetto all'19,4% registrato ieri.
Aumenta di 2 unità rispetto a ieri il numero di ricoveri Covid-19 nelle Marche: sono 47 tra i quali 8 in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), 35 in reparti non intensivi, e 4 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Non si registra, invece, nessun decesso correlato al Covid nelle ultime 24 ore.
Vi sono inoltre 22 pazienti ospiti nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone), mentre nei pronto soccorso degli ospedali regionali sono ricoverati 15 pazienti Covid positivi (5 a Macerata, 7 a Civitanova, 1 a Camerino, 1 a Jesi e uno a Fabriano).
Sconti, che passione! L’arrivo dei saldi è sempre un evento eclatante. Siamo sempre felici ed eccitati all’idea di poter comprare tutto ciò che vogliamo, all’idea di poter rinnovare il nostro guardaroba o la nostra casa a poco prezzo che ormai aspettiamo l’arrivo dei saldi un po’ come aspettavamo Babbo Natale quando eravamo bambini. Finalmente possiamo concederci dei piccoli regalini per noi stessi e fare qualche piccolo cadeau ai nostri cari. Quando arrivano non stiamo più nella pelle: andiamo al centro commerciale, visitiamo tutti i nostri negozi preferiti e passiamo intere ore a scrollare le pagine online dei siti e-commerce che più adoriamo.
Sconti, coupons, codici promozionali, buoni acquisto sono ormai diventate le nostre parole più care, quelle che più vogliamo leggere o sentirci dire. Soprattutto se sono accostate ai nomi dei più grandi brand o negozi e siti e-commerce come Amazon, Zalando, Shein, Ali-Express o simili. Che bello poter leggere “offerte Black Friday”, “saldi Shein” o “codice sconto farmando”! Ma vi siete mai chiesti il motivo per cui amiamo così tanto gli sconti? Vi siete mai chiesti cosa si nasconde dietro di questi? La risposta è in questo articolo.
Coupon e codice promozionale: il jolly da usare in cassa
Sei in un negozio e hai un coupon valido per quel punto vendita. Sei eccitato. Subito inizi a girare per il negozio in cerca degli articoli più belli e utili alle tue esigenze che vorresti comprare. Li hai trovati e soddisfatto ti dirigi alla cassa. La cassiera ti dice il totale, il prezzo pieno della tua spesa. È una cifra un po’ altina ma tu sei tranquillo perché hai la tua carta vincente: il tuo coupon. E allora, porgi il tuo coupon alla cassiera e di colpo il prezzo cala. Paghi, ti fai imbustare la tua merce ed esci euforico dal negozio. Non sei nella pelle di andare a casa per poter utilizzare i tuoi articoli appena acquistati. Ora, la stessa cosa funziona online, per i siti e-commerce. Hai il tuo coupon o codice promozionale, scegli la tua merce, la inserisci nel carrello e al momento del pagamento, il sito ti mostra il totale della tua spesa. Tu inserisci il coupon o il tuo codice promozionale e di colpo il prezzo cala. Sei felice e l’unica cosa che pensi è: “lo prendo subito!”. Ma che cosa è accaduto veramente? Credi che sia una pura normalità ma in realtà non è così. Ecco cosa dicono gli psicologi.
Saldi e sconti: altruismo o marketing? La risposta degli psicologi
Guardando le ricerche effettuate su Google per termini quali “codice promozionale” o “codici promozionali”, in Italia arriviamo fino a 700 mila ricerche mensili. Allo stesso modo, guardando quelle effettuate negli stati Uniti sempre mensilmente, arriviamo fino a un circa di 2,5 milioni – un buon risultato se consideriamo il fatto che gli Stati Uniti sono la terza nazione più grande presente sulla Terra. Ma come è mai possibile tutto ciò? Ecco cosa hanno scoperto degli psicologi.
A seguito di una ricerca, un team di psicologi ha rivelato che la gente preferisce un prodotto scontato a uno a prezzo pieno solamente al momento immediato dell’acquisto, a dimostrarlo è stato un succo d’arancia. Infatti, è stato proposto alla gente di acquistare un succo d’arancia scontato e di assaggiarlo subito dopo, mettendolo a paragone con lo stesso succo pagato però a prezzo pieno. è successo che la gente ha provato un gusto differente dello stesso succo solamente nei primi 15 minuti dall’acquisto. Sembrava, infatti, come se in questo primo quarto d’ora il succo d’arancia scontato fosse più buono dello stesso succo d’arancia pagato però a prezzo pieno. dopodiché passati questi 15 minuti, la percezione del gusto sia del primo che del secondo succo diventava uguale. Ecco che cosa è successo.
Questa ricerca ha dimostrato che gli sconti, i coupons e i codici promozionali funzionano solo se si ha modo di godere della merce acquistata nel momento immediato dell’acquisto. Sembrerà improbabile ma in realtà ciò che ci rende felici ed eccitati è proprio il fatto di avere lo sconto e non gli articoli che noi acquistiamo. Passati quei 15 minuti infatti ci dimentichiamo di aver comprato quel determinato articolo in saldo, per cui iniziamo a sottovalutarlo. Ecco perché, più di altruismo, si tratta di una vera e propria strategia di marketing che viene adottata soprattutto online proprio per invogliare e incentivare la gente ad effettuare acquisti. Per cui il consiglio prima di comprare anche in saldo è chiedersi: “quell’articolo mi serve veramente o mi piace solo?” Se la risposta coincide con la prima opzione allora avrai davvero fatto del bene al tuo portafoglio.
Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 747 tamponi: 356 nel percorso nuove diagnosi (di cui 64 nello screening con percorso Antigenico, con 2 positivi rilevati) e 391 nel percorso guariti (un rapporto positivi/ testati del 19,4%). Il tasso di incidenza del virus, ad oggi, è di 76,72 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (ieri era al 75,19).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 69 di cui 7 nella provincia di Macerata, 12 nella provincia di Ancona, 47 nella provincia di Pesaro-Urbino, zero in quella di Ascoli Piceno, zero in quella di Fermo e 3 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (15 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (18 casi rilevati), contatti in ambito domestico (24 casi rilevati), contatti in ambiente di vita e socialità (1), contatti extra regione (2), contatti in ambito lavorativo (3). Altri 6 casi sono ancora in attesa di approfondimento epidemiologico.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente (anche a causa del minor numero di tamponi effettuati per via del Ferragosto): incidenza al 19,4% oggi, rispetto all'12,7% registrato ieri.
Resta invariato rispetto a ieri il numero di ricoveri Covid-19 nelle Marche: sono 45 tra i quali 7 in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), 36 in reparti non intensivi, e 2 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Non si registra, invece, nessun decesso correlato al Covid nelle ultime 24 ore.
Vi sono inoltre 18 pazienti ospiti nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone), mentre nei pronto soccorso degli ospedali regionali sono ricoverati 14 pazienti Covid positivi (7 a Macerata, 4 a Civitanova, 1 a Camerino, 1 a Jesi e uno a Fermo).
Nella maggior parte dei casi gli incendi estivi sono dolosi e vengono appiccati per interessi economici. Quali le dinamiche sottese?
Solo una minima parte dei soggetti coinvolti sono affetti da patologia psichiatrica, i veri e propri piromani; la stragrande maggioranza sono incendiari mossi dalla volontà di recare danno all’ambiente, dediti quindi al delitto di incendio doloso o colposo previsto dal codice penale (artt. 423 e segg. c.p.)
La difficoltà nell’individuare questi criminali sta nel fatto che la scena del delitto, il bosco, è molto vasta e spesso non è possibile, o grandemente difficoltoso, analizzare la scena.
Il dolo ed il disprezzo per la Terra sono alla base dell’Italia che brucia. Poi complici certamente il vento e le alte temperature, si scatena l’indomabile inferno di fuoco.
Secondo i dati dell’European forest fire information system, l’Italia è prima in Europa per numero di incendi: in questa prima metà dell’anno sono bruciati 102.933 ettari di terreno.
Secondo il WWF nel 75% dei casi gli incendi sono provocati dalle azioni dell’uomo. La situazione è critica soprattutto in Calabria e in Sicilia. I Vigili del Fuoco sono impegnati in turni masssacranti tra sforzi e rischi per la loro stessa vita, nel tentativo di domare le fiamme.
La legge 353/2000 e ss. m.i. vieta “il cambio di destinazione d’uso di boschi e pascoli percorsi dal fuoco per 15 anni, vieta la trasformazione edilizia per 10 anni, vieta il pascolo e la caccia per 10 anni, vieta il rimboschimento con fondi pubblici per 5 anni.”
Un altro importante contributo nella lotta agli incendi dolosi è stata data dalla legge 68/2015 che ha introdotto i c.d. “ecoreati” nel codice penale. Infatti, oltre al delitto di incendio doloso, nei casi più gravi, si può configurare il delitto di disastro ambientale, che prevede fino a 15 anni di reclusione più le aggravanti”.
Quali i fini degli incendiari dunque, visto che è legislativamente previsto la non sfruttabilità dei terreni oggetto di incendi dolosi? Secondo le ricerche degli ultimi anni, risulterebbe che i fini sono speculativi: la ripartenza del pascolo, ripicche tra privati o verso la pubblica amministrazione, quando non vere e proprie vendette private.
Sono pronti i nuovi finanziamenti che serviranno a ridare lustro alla moda artigianale, che porta e valorizza da sempre il Made in Italy in tutto il mondo. E la vocazione manifatturiera delle Marche lo sa bene.
Nuovi contributi a fondo perduto per il settore tessile e la moda
Dalle ore 12.00 del 22 settembre 2021 le imprese marchigiane del settore tessile e del fashion, potranno presentare al Ministero dello Sviluppo Economico , tramite Invitalia, la domanda di contributo a fondo perduto, che potrà coprire fino al 50% delle spese di progetti finalizzati: alla realizzazione di nuovi elementi di design; all’introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo; alla realizzazione e all’utilizzo di tessuti innovativi; all’introduzione nell’impresa di innovazioni digitali; al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili, in linea con i principi dell’economia circolare.
Le spese ammissibili, che vanno dall'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, all'acquisizione di brevetti, fino alla formazione del personale, devono essere comprese tra un minimo di 50mila e un massimo di 200mila euro.
L'importo del contributo può arrivare ad un massimo di 100mila euro. Le imprese dovranno essere di piccola dimensione, non quotate, non devono aver rilevato l’attività di un’altra impresa e non devono essere state costituite a seguito di una fusione. A causa della pandemia da Covid-19, oltre alle imprese che non erano in difficoltà alla data del 31 dicembre 2019, sono ammesse alle agevolazioni anche quelle che lo sono diventate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 e il 30 giugno 2021. Si tratta di una procedura valutativa a sportello, fino all'esaurimento dei 5 milioni di euro stanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Dovrà trattarsi di progetti innovativi, ispirati ai principi della sostenibilità e dell’economia circolare o che sfruttano le nuove tecnologie digitali. Sarà valorizzata, in particolare, la promozione di giovani talenti.
Un punteggio ulteriore sarà riconosciuto sulla base dell'incidenza sull'organico aziendale di giovani di età massima di 35 anni, compresi gli eventuali soci della società. Gli investimenti dovranno ri-valorizzare il Made in Italy e quindi, dovranno essere realizzati con sede operativa in Italia, successivamente alla data di presentazione della domanda di contributo e dovranno essere ultimati entro 18 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni.
E sempre sul tema, non perdetevi il 28 settembre 2021 il live streaming dell’Innovation Day del Sole24Ore e di Confindustria che girano virtualmente l’Italia e il 28 settembre si parlerà dell’innovazione anche del settore moda e tessile marchigiano e abruzzese.
(Articolo scritto da: C.I. - giornalista esperta in politiche europee)
Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 2249 tamponi: 1259 nel percorso nuove diagnosi (di cui 500 nello screening con percorso Antigenico, con 14 positivi rilevati) e 990 nel percorso guariti (un rapporto positivi/ testati del 12,7%). Il tasso di incidenza del virus, ad oggi, è di 75,19 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (ieri era al 74,59).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 160 di cui 55 nella provincia di Macerata, 35 nella provincia di Ancona, 25 nella provincia di Pesaro-Urbino, 9 in quella di Ascoli Piceno, 17 in quella di Fermo e 19 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (22 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (38 casi rilevati), contatti in ambito domestico (53 casi rilevati), contatti in ambiente di vita e socialità (3), contatti extra regione (3), contatti in ambito lavorativo (5). Altri 16 casi sono ancora in attesa di approfondimento epidemiologico.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un leggero decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 12,7% oggi, rispetto all'11,8% registrato ieri.
Aumentano di cinque unità i ricoveri Covid-19 nelle Marche rispetto a ieri: sono 45 tra i quali 6 in Terapia intensiva (dato invariato alle ultime 24 ore), 34 in reparti non intensivi, e 5 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Non si registra, invece, nessun decesso correlato al Covid nelle ultime 24 ore.
Vi sono inoltre 34 pazienti ospiti nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone), mentre nei pronto soccorso degli ospedali regionali sono ricoverati 7 pazienti Covid positivi (5 a Macerata e 2 a Civitanova).
Un giudice a Cagliari ha accolto il ricorso presentato dalla madre di due ragazze, 12 e 14 anni, che avevano chiesto ai genitori di farsi il vaccino per “tutelare la propria salute e quella dei soggetti deboli” e per “ tornare a una vita normale”. Ne è sorta una lite tra i due genitori: da un lato la madre delle ragazze favorevole alla vaccinazione delle figlie, dall’altro il padre, contrario perchè ritiene il vaccino non sicuro.
La vicenda è finita in tribunale.
Queste decisioni che attengono alla salute dei figli devono essere prese congiuntamente da coloro che esercitano la responsabilità genitoriale.
Attualmente il vaccino anti covid-19 con il decreto-legge n. 44/2021 è obbligatorio in Italia unicamente per i professionisti e per il personale sanitario; d’altro canto il Consiglio europeo con la Risoluzione del 27 gennaio 2021 n. 2361, nega agli Stati di rendere obbligatorio il vaccino anti-covid.
La decisione su caso di Cagliari è giunta il 13 agosto. La giudice dopo aver soppesato entrambe le posizioni ha accolto il ricorso della madre ritenendo per le giovani “i benefici della vaccinazione” superiore ai rischi.
È avvenuto così che le ragazze hanno ricevuto la prima dose del vaccino.
In sostanza ill giudice ha ritenuto più corretta la scelta “conforme alla legge e all’opinione scientifica largamente dominante".
Un precedente si è verificato presso il Tribunale di Trento che, con decreto, in analoga situazione, ha stabilito che “il conflitto generatosi è fonte di plurimi fattori di pregiudizio per il minore. In primo luogo, in assenza della copertura vaccinale, vi è una maggiore esposizione al rischio di contrarre una malattia; in secondo luogo l’omessa vaccinazione si ripercuote negativamente sul percorso sociale-educativo del minore limitando la possibilità di accesso alle strutture formative; in terzo luogo l’esposizione quotidiana del minore al conflitto genitoriale ne pregiudica la crescita”.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocati Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa al risarcimento danni derivanti dallo smarrimento del proprio bagaglio in occasione della partenza per le vacanze estive. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di Mogliano che chiede: “Si può chiedere il risarcimento danni alla compagnia aerea per il furto di oggetti contenuti nel proprio bagaglio depositato in stiva durante il viaggio?”
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente attuale, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi il Giudice di Pace di Pistoia, il quale ha approfondito e disciplinato in modo del tutto innovativo, una nuova fattispecie in materia di tutela del passeggero e di danno da vacanza, stabilendo testualmente quanto segue: “Nei casi di smarrimento di bagagli, è da ritenersi pacifico che il danno e la relativa responsabilità siano da attribuire esclusivamente al vettore ai sensi della Convezione di Montreal, del codice del consumatore e dell’art. 1681 c.c., non potendo essere invocata una colpa in capo alla impresa di handling gerente il traffico di bagagli presso lo scalo aeroportuale, in virtù del contratto sottoscritto col cliente” (Giudice di Pace di Pistoia, Sent. n. 902/2013).
Difatti l’art. 1681 c.c. citato nella menzionata sentenza, prevedendo testualmente al comma 1° che: “Salva la responsabilità per il ritardo e per l'inadempimento nell'esecuzione del trasporto, il vettore risponde dei sinistri che colpiscono la persona del viaggiatore durante il viaggio e della perdita o dell'avaria delle cose che il viaggiatore porta con sé, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a evitare il danno”, stabilisce, pertanto, una presunzione di colpevolezza a carico del vettore per il sinistro che colpisca il passeggero durante il viaggio, circostanza questa che opera sul presupposto che sussista un nesso di causalità tra l’evento dannoso occorso al viaggiatore e l’esecuzione del trasporto.
A tal proposito, occorre rilevare che al fine di ampliare la tutela del consumatore/viaggiatore, il legislatore ha previsto un onere probatorio aggravato in capo al vettore, e dunque, alla compagnia aerea, alla quale sia mosso un addebito circa la propria responsabilità; difatti la stessa dovrà dimostrare di aver adottato tutte le opportune precauzioni e di aver posto in essere l’esatto adempimento della propria prestazione, oltre alla sopravvenienza per caso fortuito o forza maggiore, di un evento imprevedibile e improvviso, dal quale sia derivato il fatto lesivo ai danni del viaggiatore, il quale al contrario, dovrà semplicemente dimostrare la sussistenza di un contratto di trasporto col vettore, nonché l’evidente nesso causale col furto subito.
In aggiunta, è opportuno osservare come la sentenza citata, abbia apportato un contributo innovativo a tale disciplina, estendendo la responsabilità del vettore, non solo allo smarrimento dell’intero bagaglio, ma anche al furto degli oggetti in esso contenuti, escludendo tassativamente ogni responsabilità in capo alla ditta di smistamento dei bagagli selezionata dalla stessa compagnia aerea, la quale, in virtù della relazione contrattuale sussistente con lo sfortunato turista e perfezionato al momento dell’acquisto del biglietto, resterà in ogni caso, l’unica obbligata a provvedere al trasporto, alla custodia e a tutte le attività funzionali.
Pertanto, in risposta al nostro lettore e in linea con la più autorevole giurisprudenza di merito e di legittimità in tema di risarcimento danni da furto di bagaglio, si può affermare che: “Con l’acquisto del biglietto aereo, il viaggiatore acquirente conclude un contratto che vincola la compagnia aerea all’esatto adempimento della propria prestazione, la quale comprende il trasporto e la custodia dei bagagli, con presunzione di colpa in capo a quest’ultima, per il sinistro che colpisca il passeggero durante il viaggio, operando sul presupposto di un nesso di causalità tra l’evento e l’esecuzione del trasporto, nonché legittimando le pretese risarcitorie per i danni patrimoniali e non patrimoniali da quest’ultimo sofferti” (Cass. Civ. sez. III, Sent. n. 12143/2016).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
La vita di tutti i paesi è ed è stata scandita dal rintocco delle campane che segna il tempo dell’intera comunità. Le campane chiamano i fedeli alla messa, annunciano le ricorrenze gioiose suonando “a festa”, sono la voce del sentimento di tristezza della popolazione nei momenti di dolore.
La storia del gruppo De Santis Corinaldi è legata a questa “voce” della tradizione, a cui giovani e meno giovani sono particolarmente legati, perchè il rintocco delle campane diviene identità comune della cittadinanza intera. Una volta esisteva la figura del campanaro, incaricato a suonare le campane e addetto alla cura e alla carica manuale degli antichi orologi delle chiese.
Negli anni ‘60 c’ è stato il boom dell’automazione delle campane, ed è proprio in questo periodo, nel 1969 che nasce a Fermo la ditta Adriano de Santis, incrociandosi con il lavoro della 'Premiata Fonderia Pontificia Giuseppe Pasqualini e figli' anch'essa di Fermo.
Da oltre 50 anni la ditta si occupa di fornitura e installazione di impianti campanari e orologi da torre.
“Le campane sono sempre quelle di un tempo”, spiega Sauro Corinaldi, “la maggior parte delle campane è del ‘700 o dell’800, qualcuna più nuova anche del 900 però i sistemi per farle suonare sono dei dispositivi elettronici che vanno controllati come va controllata la meccanica delle campane. Una campana che oscilla a 30 mt di altezza significa quintali e quintali che oscillano: la manutenzione, il controllo di bulloni e battaglio è imprescindibile. Ed è proprio questo il lavoro della De Santis Corinaldi snc, che monta centinaia di impianti di automazione campane e orologi da torre in tutta Italia (e anche all'estero), producendo nelle sue officine motori, elettrobattenti, battagli, ceppi, incastellature, quadri elettrici e orologi programmatori.
Il lavoro richiede molta attenzione per il rispetto delle tradizioni che riguardano il tipo di suono: ogni paese ha il suo suono, il campanile ha i suoi rintocchi. Le persone , soprattutto quelle più anziane, sono nate con quel suono e vogliono mantenere proprio quel suono, che rievoca il ritmo di un paese intero”.
Adriano De Santis, il fondatore del gruppo, assemblava personalmente i vecchi programmatori 'a piroli' in base alle esigenze di ogni singolo cliente.
Oggi è stato sostituito il quarzo con i moderni orologi programmatori elettronici, muniti di correzione satellitare dell'ora. Con i programmatori della De Santis Corinaldi, oggi è possibile suonare le campane con una semplice telefonata o programmarle con uno smart phone, tablet o pc.
Una vera particolarità ideata e creata dall’ abilità e dalla maestria di Sauro Rossi Corinaldi e da Riccardo Serrani è l’orologio “Carosello dell’ultimo sole” di Cingoli, dedicata al momento dell’ultimo raggio di sole della giornata, che per convenzione è quaranta minuti prima del tramonto, variabile nel corso delle stagioni.
Ogni giorno all’ultimo sole l’orologio si anima, come per magia, sulle note de "il pescatore" di Fabrizio de André e compare in scena l’assassino che si avvicina al Pescatore, come nel testo della canzone.
Una meravigliosa opera d’arte che rende ancora più prezioso il “Balcone delle Marche”.
(Galleria fotografica curata da Lucia Montecchiari)
Riapre al traffico Corso Cavour, ma cambiano le precedenze
Il comando della Polizia locale di Macerata comunica che corso Cavour è stato riaperto alla normale circolazione veicolare, dopo la rottura della tubazione e i conseguneti lavori di ripristino in una delle arterie più trafficate della città.
I veicoli che provengono da viale Martiri della Libertà e da via Roma confluiscono in piazza della Vittoria su un'unica corsia e devono rispettare lo stop prima di immettersi in corso Cavour.
"Un contenzioso tra i privati e gli enti interessati ha causato alcuni ritardi nel ripristino della normale viabilità", spiega la Polizia Locale nella nota - ; "si è cercato di trovare una soluzione evitando di creare disagi per la sosta dei residenti e per coloro che intendono raggiungere le attività commerciali vietando la sosta solo dove strettamente necessario".
Atti sessuali su una paziente dopo una visita: scatta l'interdizione per un medico. I fatti avvenuti lo scorso giugno ad Ancona. Misura prersa dal Gip, dopo le indagini della Polizia.
Nel contesto di una visita specialistica all'interno del suo ambulatorio privato di Ancona, lo scorso giugno, avrebbe costretto una sua trentenne paziente a subire violenza sessuale. L'accusa di violenza sessuale aggravata è stata mossa nei confronti di un ex medico di base in pensione, ginecologo, a carico del quale è stata disposta la misura cautelare del divieto di esercitare l'attività professionale di medico e medico specializzato per la durata di un anno.
A conclusione dell'attività investigativa eseguita dalla Squadra Mobile anconetana, coordinata dalla Procura, il 12 agosto gli agenti hanno rintracciato l'indagato, ultrasettantenne, e, dopo averlo condotto negli uffici della Questura per le formalità di rito, lo hanno sottoposto alla misura interdittiva. Al momento della 'notifica' il medico è apparso sorpreso dal provvedimento.
Per l'accusa, sostenuta dal pm Andrea Laurino, il professionista avrebbe costretto la paziente a subire atti sessuali, approfittando della sua qualità di medico specializzato e di esercente un servizio di pubblica necessità.
La vittima, che si era confidata con un'amica e poi con i propri familiari, si era rivolta a un centro anti-violenza. Indizi precisi e univoci, secondo gli investigatori, sono arrivati dalle dichiarazioni della vittima, corroborate da indagini capillari e testimonianze di altre persone informate sui fatti.
Un quadro che ha portato il Gip a disporre il divieto di esercitare l'attività professionale al medico per un anno.
(Fonte Ansa)
Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 2527 tamponi: 1330 nel percorso nuove diagnosi (di cui 445 nello screening con percorso Antigenico, con 29 positivi rilevati) e 1197 nel percorso guariti (un rapporto positivi/ testati del 12,9%). Il tasso di incidenza del virus, ad oggi, è di 76,02 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (ieri era al 79,12).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 171 di cui 48 nella provincia di Macerata, 27 nella provincia di Ancona, 39 nella provincia di Pesaro-Urbino, 14 in quella di Ascoli Piceno, 30 in quella di Fermo e 13 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (25 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (39 casi rilevati), contatti in ambito domestico (56 casi rilevati), contatti in ambiente di vita e socialità (4), contatti extra regione (3), contatti in ambito lavorativo (2). Altri 42 casi sono ancora in attesa di approfondimento epidemiologico.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un leggero decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 12,9% oggi, rispetto all'13,2% registrato ieri.
Diminuiscono di cinque unità i ricoveri Covid-19 nelle Marche rispetto a ieri: sono 38 tra i quali 7 in Terapia intensiva (+1 alle ultime 24 ore), 25 in reparti non intensivi, e 6 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Non si registra, invece, nessun decesso correlato al Covid nelle ultime 24 ore.
Vi sono inoltre 12 pazienti ospiti nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone), mentre nei pronto soccorso degli ospedali regionali sono ricoverati 6 pazienti Covid positivi (tra i quali 4 a Macerata, uno a Jesi e uno a Civitanova).
Positivo al Covid e con problemi respiratori tanto da richiedere un trasporto in ospedale: è accaduto - come riportato dall'Ansa - ieri, al porto di Ancona, dove un 35enne macedone arrivato con la famiglia su un traghetto proveniente da Durazzo, in Albania, ha accusato difficoltà a respirare ed è stato trasferito all'ospedale di Torrette di Ancona da un'ambulanza della Croce Gialla.
L'uomo, non vaccinato, si trova ora intubato nel reparto di Clinica di Anestesia e Rianimazione. Tutti i famigliari dell'uomo, sbarcati insieme a lui, sono risultati anche loro positivi al coronavirus ma non presentano sintomi: potrebbero essere ospitati in un Covid hotel per la quarantena.
Nello scalo è stato attivato subito il protocollo Covid con interessamento, tra gli altri, del medico di sanità marittima e della capitaneria. Il medico del porto ha fornito le prescrizioni anti-Covid al traghetto che, secondo quello che si è appreso dall'Authority portuale, dopo averle espletate, è ripartito per l'Albania già nella giornata di ieri.
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, nella mattinata di ieri, accompagnato dall’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli, ha effettuato un sopralluogo sul tratto Valtreara-Serra San Quirico della strada statale 76 “della Val d’Esino” che la società Quadrilatero Marche-Umbria, controllata di Anas (Gruppo FS italiane), ha aperto al traffico nell’ambito dei lavori di completamento della direttrice Perugia-Ancona.
Da oggi quindi, è possibile transitare su entrambe le carreggiate anche tra lo svincolo di Valtreara e lo svincolo di Serra San Quirico per 6,7 km complessivi.
“Oggi registriamo un nuovo passo in avanti della Regione Marche nella connessione con il capoluogo umbro e con la trasversale est-ovest – ha sottolineato il presidente Acquaroli -. Parliamo di un’opera strategica fondamentale per la competitività dei nostri territori partita tanti anni fa e ci tengo a ringraziare tutti quanti, al di là delle rispettive appartenenze, si sono prodigati per realizzarla. Stiamo monitorando ogni fase della prosecuzione dei lavori. Contiamo nei prossimi mesi, al di là dei disagi che i cantieri restanti comporteranno, di dare un'opera definitiva al centro Italia”.
“Un’opera importante come la Quadrilatero si sta avviando a conclusione – ha proseguito l’assessore Baldelli –. Un ulteriore tassello che va ad aggiungersi al nostro disegno complessivo di una regione sempre più connessa e intermodale. La Quadrilatero è un’opera modello che in molti ci invidiano, una infrastruttura capace di garantire una rete di collegamenti tra costa ed entroterra, tra Marche e Italia Centrale e tra nord e sud della regione, grazie ad un sistema di pedemontane e intervallive che colleghi la Quadrilatero con la Salaria e la Fano-Grosseto. Anche oggi raccogliamo i frutti di un gioco di squadra tra Regione, Ministero e Anas che ci consente di scaricare a terra, nel più breve tempo possibile, tutte le opere progettate che facevano fatica ad essere ultimate e consegnate, creando sviluppo economico e turistico su tutto il territorio marchigiano”.
Dopo l’esodo estivo saranno eseguiti gli ultimi interventi di finitura che renderanno necessarie brevi e temporanee parzializzazioni di carreggiata. Il tratto aperto oggi comprende 4 gallerie di nuova realizzazione tra cui la galleria “Gola della Rossa” Nord, lunga 3,65 chilometri, e 4 gallerie esistenti ammodernate lunghe complessivamente 2 chilometri. Sono inoltre presenti due viadotti di nuova realizzazione per complessivi 852 metri e 6 viadotti esistenti ammodernati per oltre 929 metri di lunghezza totale.
Questo nuovo asse viario è dotato infine di tre svincoli per la connessione alla viabilità locale: Valtreara, Camponocecchio e Serra San Quirico. L’apertura consentirà, nelle more del completamento di alcune lavorazioni residue, di incrementare la funzionalità del tracciato con conseguente maggiore fluidità del traffico.
“Entro dicembre poi, al netto di una variante ambientale che stiamo cercando di risolvere – annuncia l’assessore Baldelli -, sarà aperto anche il tratto di circa 2 km della carreggiata Nord compreso tra le gallerie Mariani e Gola della Rossa. Così la Quadrilatero, nel versante marchigiano, sarà completata”.
I lavori in questo tratto erano stati sospesi a causa della problematica ambientale relativa al ritrovamento di rifiuti presso il viadotto Mariani, Anas ha potuto riprendere i lavori solo dopo il dissequestro da parte dell’autorità giudiziaria.
La Regione Marche ha istituito, con un provvedimento approvato nell’ultima seduta della giunta prima della pausa estiva, su proposta dell’assessore al Bilancio, Guido Castelli, un Fondo per il Microcredito Imprenditoriale e ha stanziato 4 milioni di euro per il 2021/22 di risorse del Bilancio regionale.
Con la stessa deliberazione vengono anche stabiliti i criteri per la scelta del soggetto gestore del Fondo.
“È la prima volta che la Regione istituisce questo tipo di Fondo per le piccole e micro imprese che spesso non hanno accesso al credito tradizionale per mancanza di garanzie creditizie - spiega Guido Castelli – sia per sostenerle finanziariamente al fine di avviare o potenziare un’attività, sia per accompagnarle nella professionalizzazione, con un tutoraggio qualificato da parte dei gestori del Fondo. Lo spirito della misura è proprio questo: offrire non solo opportunità finanziarie altrimenti negate, ma anche favorire una cultura d’impresa più moderna e al passo coi tempi. Come dire, aiutiamo l’imprenditore che accetta di essere aiutato e accompagnato. È un intervento di cui sono molto soddisfatto perché restituisce le caratteristiche di una “ finanza umanizzata”, in ascolto delle esigenze reali e personali, con uno scopo quindi anche di carattere inclusivo e sociale, oltre che di promuovere lo sviluppo dei nostri territori".
"Da sottolineare, infine, che la struttura sarà quella di un Fondo rotativo, cioè che si autoalimenta e moltiplica l’investimento iniziale - aggiunge Castelli -: la restituzione dei prestiti metterà in circolo altri investimenti per le stesse finalità e quindi per nuovi progetti. In questo particolare momento di difficoltà finanziaria, ci sembra la risposta più adeguata e concreta per sostenere la ripresa di uno specifico tessuto imprenditoriale più fragile e così capillarmente diffuso sul nostro territorio".
Lo strumento del microcredito, infatti, è lo strumento destinato allo sviluppo di un progetto d’impresa in fase di start up o entro i 5 anni di apertura della Partita Iva e si rivolge a tutti coloro che intendono avviare o potenziare un’attività di impresa o di lavoro autonomo e/o che hanno difficoltà di accesso al credito bancario in termini di credito ipotecario, che richiede garanzie reali o di credito chirografario, per assenza di sufficienti elementi di merito e garanzia creditizia.
La finalità è anche quella di minimizzare i costi, i tempi, la complessità del processo di istruttoria e di erogazione. La Regione Marche selezionerà e individuerà attraverso una specifica procedura il soggetto idoneo cui affidare il servizio di gestione del Fondo tra i soggetti iscritti all’Albo nazionale della Banca d’Italia, anche in forma associata.
Il Fondo per il Microcredito imprenditoriale della Regione Marche costituisce anche la prima e rapida attuazione del dettato della legge regionale n. 13 del 25/06/2021: “Disposizioni urgenti in tema di commercio, di sostegno alle imprese, di erogazioni liberali e variazione al bilancio di previsione 2021/2023 a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid – 19”.
I destinatori del Fondo saranno dunque le Microimprese e nello specifico: Lavoratori autonomi (sia professionisti iscritti agli ordini, sia i professionisti che hanno aderito alle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Mise ai sensi della Legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione rilasciata ai sensi della medesima Legge) titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti; Imprese individuali titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti; Società di persone, società tra professionisti, s.r.l. semplificate e società cooperative, titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo 9 dipendenti.
Il finanziamento – a tasso zero e per un importo massimo di 40 mila euro e minimo di 5 mila - potrà essere richiesto solo ed esclusivamente per l'acquisto di beni o servizi connessi all'attività; il pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti; il sostenimento dei costi per corsi di formazione aziendale; il ripristino di capitale circolante; le operazioni di liquidità.
Non è invece ammissibile la ristrutturazione-consolidamento del debito.
Un miliardo e 780 milioni di euro per le aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016/2017 nel Centro Italia, che - grazie al Fondo complementare al PNRR - si aggiungono alle risorse già stanziate per la ricostruzione delle case e delle opere pubbliche, ed agli altri investimenti previsti dal Recovery Plan.
Mentre vengono avviati i primi progetti italiani previsti dal Recovery Fund, e arrivano i primi 25 miliardi di euro dalla Commissione Ue, è pronto a partire anche il Pacchetto Sisma finanziato con il Fondo complementare al PNRR, con i fondi finalizzati alla ripresa e allo sviluppo economico dell’Appennino centrale che negli anni scorsi è stato stravolto dai terremoti.
A gestirlo sarà la Cabina di Coordinamento integrata, composta dalla cabina del sisma 2016 con i Presidenti delle quattro Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) e i rappresentanti dei sindaci, delegati dalle ANCI regionali, integrata dal Capo Dipartimento Casa Italia, consigliere Elisa Grande, e dal Coordinatore della Struttura di missione per il sisma 2009, consigliere Carlo Presenti, dal Sindaco dell’Aquila e dal coordinatore dei Sindaci del cratere 2009, e presieduta dal Commissario Straordinario sisma 2016, Giovanni Legnini, che si è insediata oggi.
Si tratta di una governance multilivello, che in virtù di una scelta molto innovativa del legislatore riunisce tutte le rappresentanze istituzionali dei due crateri, e che sarà chiamata a programmare l’utilizzo delle risorse e selezionare i progetti per il rilancio e lo sviluppo di tutte le aree del Centro Italia colpite dai sismi.
Entro il prossimo 30 settembre dovranno essere definiti i Programmi unitari di intervento per l’utilizzo dei fondi stanziati, pari ad un miliardo per quello relativo a “Città e paesi sicuri, sostenibili e connessi” e a 780 milioni di euro per gli interventi di “Rilancio economico e sociale”. La Cabina oggi stesso ha designato un gruppo di lavoro cui affidare la definizione del percorso per la predisposizione dei programmi unitari, che perseguono obiettivi di transizione energetica e sostenibilità ambientale, puntando sulla formazione del capitale umano e la valorizzazione delle risorse del territorio.
Gli interventi finanziati con il primo programma (1.080 milioni di euro) riguarderanno la progettazione urbana (illuminazione sostenibile, impianti per il recupero dell’acqua, strade ecocompatibili, sistemi verdi), l’efficienza energetica degli edifici pubblici ed in particolare delle scuole, piani integrati di mobilità e trasporto sostenibile, le “smart cities”, la telemedicina, la teleassistenza, il sostegno alla prevenzione dei rischi, la promozione delle infrastrutture digitali.
La seconda linea di interventi finanzia con 700 milioni di euro l’economia ed i settori produttivi locali, attraverso la valorizzazione delle vocazioni territoriali, delle risorse ambientali, del sistema agroalimentare, e il rafforzamento della formazione tecnica, il sostegno alle imprese culturali, turistiche e creative. E’ prevista anche la realizzazione di quattro centri di alta formazione universitaria, un centro per la formazione della pubblica amministrazione, lo sviluppo delle attività di volontariato, la creazione di nuove associazioni fondiarie per lo sviluppo della filiera del legno.
Si tratta di misure aggiuntive rispetto a quelle previste dal Piano di ripresa e resilienza da 191 miliardi di euro finanziato con il Recovery Fund europeo, che riguarda l’intero territorio nazionale, con gestione da parte dei Ministeri; al fine di evitare sovrapposizioni e duplicazioni, si avvierà un coordinamento con i soggetti attuatori degli interventi previsti dal PNRR, per il migliore utilizzo delle risorse specifiche nelle aree dei due sismi.
Analogamente, la struttura del Commissario straordinario per il sisma 2016 curerà il coordinamento con il Ministero per la coesione territoriale, che ha attivato da poche settimane il Contratto Istituzionale di Sviluppo, con una dotazione di 160 milioni di euro finalizzata a finanziare progetti presentati dalle quattro Regioni, e che sono già in fase di selezione. Tra le altre misure a sostegno dell’economia, attualmente, ci sono le agevolazioni fiscali della Zona Franca Urbana ed il credito di imposta sugli investimenti in beni strumentali delle imprese entrambi prorogati a tutto il 2021.
Prosegue a pieno ritmo la campagna vaccinale nelle Marche, quando nei giorni scorsi si è raggiunta quota un milione di vaccinati con la prima dose.
Anche nella nostra Regione, da lunedì 16 agosto, i cittadini appartenenti alla fascia d’età 12-18 anni potranno ricevere la vaccinazione accedendo direttamente, senza bisogno di prenotazione, ai Punti vaccinali di popolazione attivi sul territorio regionale.
Un’iniziativa - nata su impulso del generale Figliuolo - rivolta alla finalità di dare un ulteriore impulso alla vaccinazione dei più giovani, in previsione della riapertura delle scuole e anche dell’avvio della prossima stagione sportiva.
Anche I tesserati delle Federazioni sportive, infatti, dal 16 agosto potranno accedere direttamente, senza prenotazione, ai Punti vaccinali di Popolazione operanti nel territorio regionale.Ad annunciarlo sono l'assessore allo Sport della Regione Marche Giorgia Latini e l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. Una decisione condivisa con il CONI nazionale, con il CONI Marche e con il CIP Marche per incrementare il livello di sicurezza per coloro che praticano attività sportive per l’anno 2021-2022."Dobbiamo prepararci alla nuova stagione sportiva - è il commento dell'assessore Giorgia Latini e dell'assessore alla sanità Filippo Saltamartini - garantendo sicurezza e dando modo agli impianti e alle manifestazioni di poter riprendere l'attività in serenità. Siamo consapevoli dell'importanza di questo settore. Nella recente Conferenza regionale è emerso il ruolo dello sport non soltanto per il benessere e la salute ma anche come leva economica regionale. La collaborazione tra assessorati e CONI è stata preziosa per individuare gli strumenti organizzativi che rendono possibile questa iniziativa".“Ringraziamo la Regione Marche - dichiara Fabio Luna, presidente del CONI Marche - perché ancora una volta ha dimostrato sensibilità nei confronti del mondo sportivo recependo immediatamente le indicazioni del capo di gabinetto della Struttura di supporto commissariale per l’emergenza Covid-19 Gabriele Cosimo Garau. In questo modo si aiutano le associazioni a rendere più agevole lo svolgimento dell’attività sportiva”.“Con questa iniziativa la Regione si dimostra al nostro fianco facilitando l’attività sportiva in sicurezza” il commento di Luca Savoiardi, presidente del CIP Marche.In questo modo i tesserati delle società potranno accedere liberamente alla vaccinazione presso i Punti vaccinali di Popolazione operanti sul territorio regionale senza prenotazione, esibendo la tessera di appartenenza.Un altro obiettivo della campagna vaccinale per i tesserati delle Federazioni sportive, delle discipline associate e degli Enti di Promozione Sportiva è quello di rendere maggiormente sicuri gli impianti sportivi nei quali si svolgeranno sia le attività di preparazione e allenamento sia degli eventi sportivi che, nelle misure definite dalle autorità competenti, potrebbero essere nuovamente aperti al pubblico.
Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 2979 tamponi: 1622 nel percorso nuove diagnosi (di cui 547 nello screening con percorso Antigenico, con 31 positivi rilevati) e 1357 nel percorso guariti (un rapporto positivi/ testati del 12,8%). Il tasso di incidenza del virus, ad oggi, è di 78,99 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (ieri era al 79,19).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 208 di cui 84 nella provincia di Macerata, 33 nella provincia di Ancona, 35 nella provincia di Pesaro-Urbino, 22 in quella di Ascoli Piceno, 21 in quella di Fermo e 13 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (38 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (49 casi rilevati), contatti in ambito domestico (59 casi rilevati), contatti in ambiente di vita e socialità (6), contatti extra regione (3), contatti in ambito lavorativo (3). Altri 50 casi sono ancora in attesa di approfondimento epidemiologico.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 12,8% oggi, rispetto all'8,1% registrato ieri.
Diminuiscono di cinque unità i ricoveri Covid-19 nelle Marche rispetto a ieri: sono 48 tra i quali 6 in Terapia intensiva (invariato rispetto alle ultime 24 ore), 36 in reparti non intensivi, e 6 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Non si registra,invece, nessun decesso correlato al Covid nelle ultime 24 ore.
Vi sono inoltre 12 pazienti ospiti nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone), mentre nei pronto soccorso degli ospedali regionali sono ricoverati 4 pazienti Covid positivi (tra i quali 2 a Macerata, 1 a Civitanova e 1 a Fermo).
I cittadini italiani (anche residenti all’estero) e i loro familiari conviventi, nonché tutti i soggetti iscritti a qualunque titolo al Servizio Sanitario Nazionale che sono stati vaccinati all’estero contro il SARS-CoV-2 o che sono guariti all’estero da COVID-19, possono richiedere, se si trovano già sul territorio italiano, il rilascio delle certificazioni verdi COVID-19 per vaccinazione o per guarigione, emesse dalla Piattaforma nazionale.
Lo rende noto una circolare ministeriale ( la n. 0035209 del 4/8/2021) che spiega che per il rilascio del cosiddetto “green pass” occorre recarsi presso le sedi dei Distretti sanitari ASUR di competenza, presentando, oltre al documento di riconoscimento e l’eventuale codice fiscale, la seguente documentazione, in funzione della tipologia di certificazione verde COVID-19 richiesta:
a) certificato vaccinale rilasciato dall’Autorità Sanitaria estera che riporti almeno i seguenti contenuti: dati identificativi del titolare (nome, cognome, data di nascita); dati relativi al/ai vaccino/i (denominazione e lotto); data/e di somministrazione del/dei vaccino/i; dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato (Stato, Autorità sanitaria).
Per l’emissione della Certificazione verde COVID-19 sono validi al momento esclusivamente i seguenti vaccini approvati dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA): Comirnaty (PfizerBioNtech); Spikevax (Moderna); Vaxzevria (AstraZeneca); COVID-19 Vaccine Janssen (Janssen-Johnson & Johnson).
b) certificato di guarigione rilasciato dall’Autorità Sanitaria estera che riporti almeno i seguenti contenuti: dati identificativi del titolare (nome, cognome, data di nascita); informazioni sulla precedente infezione da SARS-CoV-2 del titolare, successivamente a un test positivo (data del primo tampone molecolare positivo); dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato (Stato, Autorità sanitaria).
I certificati di cui alla lettera a) e b), in formato cartaceo e/o digitale, dovranno essere redatti almeno in lingua inglese; in caso di altra lingua dovranno essere accompagnati da una traduzione giurata.
In caso di richiesta di emissione di certificazione verde COVID-19 a seguito di completamento del ciclo vaccinale con una sola dose dopo guarigione, il richiedente dovrà presentare entrambi i certificati di cui alla lettera a) e b).
In caso di somministrazione della sola prima dose di vaccino già avvenuta all’estero, per ciclo vaccinale a più dosi, la certificazione verde COVID-19 relativa alla prima dose potrà essere richiesta solo se non siano già scaduti i termini di validità stabiliti in relazione al tempo massimo per la somministrazione della seconda dose di quel vaccino (attualmente 42 giorni per i vaccini Comirnaty (PfizerBioNtech) e Spikevax (Moderna) e 84 giorni per Vaxzevria - AstraZeneca); in ogni caso, al richiedente dovrà essere garantita la somministrazione della dose per il completamento del ciclo vaccinale.
La documentazione presentata dal richiedente sarà validata, verificando il rispetto dei requisiti sopra elencati, da personale medico del Distretto sanitario di competenza.
Per l’indicazione delle sedi dei distretti sanitari a cui richiedere la certificazone verde è possibile chiamare il numero verde regionale 800936677
Bentrovati lettori nel secondo appuntamento agostano della mia consueta rubrica settimanale che analizza l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. La crescita dei casi nella nostra regione si assesta ad un +40% settimanale, ben sopra la media nazionale, e risultiamo una delle regioni con la crescita maggiore.
A livello nazionale i dati ospedalieri stanno rallentando: la loro crescita si attesta ad un +30% settimanale.
Leggendo il decreto sui cambi di zona, notiamo che la zona bianca persiste fino a 150 casi al giorno per 100.000 abitanti (che nella mia tabella sono 214 giornalieri per milione). Considerando questo parametro, molte regioni farebbero il cambio al giallo per i contagi più che per i dati ospedalieri.
La regione peggiore permane la Sardegna che ha superato il limite per le terapie intensive, ma non ancora quello per i ricoveri (rileggendo il decreto questi limiti devono essere entrambi superati per il cambio zona). Le Marche sono circa a metà del valore soglia, ma se si continua a crescere del 40% settimanale, tale valore lo si supera in fretta.
Guardando invece il Regno Unito, i contagi hanno smesso di diminuire, ma ciò che sta diminuendo sembra essere la letalità che passa dallo 0.35% allo 0.25% e il tasso di ospedalizzazione che scende dal 3% a circa l'1.8%. Vedendo questi dati si dovrebbe seriamente iniziare a pensare alla possibilità di un approccio simile terminata la campagna vaccinale.
Attualmente il Regno Unito conta il 69.3% della popolazione con almeno una dose ricevuta e il 58.1% degli abitanti ha completato il ciclo vaccinale. L'Italia ha il 67.1% della popolazione con almeno una dose ricevuta e il 58.5% di vaccinati che hanno completato il ciclo, pertanto possiamo presumere che avremo - in proiezione - simili dati di occupazione ospedaliera e decessi. A mio avviso non è corretto aprire tutto finché vi sono individui che aspettano la prima dose o il richiamo, ma invece di parlare di restrizioni si dovrebbe seriamente iniziare a pensare alla possibilità di un'apertura completa o quasi.
Ultima nota, i Green pass falsi. Da ingegnere informatico, vi esorto a non rivolgervi a sedicenti hacker o vie traverse della rete per procurarsi pass contraffatti. In primis è un reato poiché si utilizzerebbe un documento falso, in secondo luogo il QR del pass contiene firme crittografiche che non è assolutamente facile poter falsificare, anzi allo stato attuale è impossibile ricrearle correttamente senza la chiave originaria che presumibilmente è in possesso unicamente di pochissimi responsabili del progetto.
Il costo di questi pass fasulli, e neanche funzionanti, si aggira a cifre di oltre i 300 euro, che equivarrebbero a ben 20 tamponi o più.