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Migliori casinò in Italia: quali offrono i bonus più convenienti

Migliori casinò in Italia: quali offrono i bonus più convenienti

I migliori casinò prevedono che i nuovi iscritti ricevano un bonus di benvenuto, che può essere elargito come regalo senza richiedere versamenti, oppure conseguire al primo versamento che l’utente effettuerà. In questo secondo caso, una percentuale sul deposito, che varia in base al casinò, verrà aggiunta alla somma versata. In Italia, i migliori casinò vengono inseriti nelle classifiche di, e monitorati da, miglioricasinoonlineaams.com, sito che viene costantemente aggiornato al fine di garantire agli appassionati del settore un indice affidabile da cui trarre informazioni. Come recita il nome del sito, Migliori Casinò Online AAMS tratta i casinò che siano giocabili in modalità online, e che seguano le linee guida fornite dall’ADM, o che abbiano licenze tali da potergli permettere di operare nel mercato italiano.  Le classifiche per stabilire quale sia il miglior bookmaker su cui scommettere sono varie e ognuna tiene conto di parametri differenti. Di seguito, troverete i più convenienti sulla base dei bonus di benvenuto. Casinò in Italia, i migliori per bonus: Jack Million Jack Million pone sul piatto l’esagerazione, offrendo ai nuovi iscritti dei bonus sui depositi, divisi nei primi tre versamenti, che possono raggiungere fino a € 3.000,00 per giocare alle slot! In aggiunta, distribuiti lungo i primi tre depositi, si avrà diritto a 150 freespin. Cobra Casino Come Jack Million, Cobra Casino esagera dando la possibilità ai nuovi arrivati di ottenere un bonus, suddiviso nei primi tre depositi, capace di raggiungere € 1.050,00. Ancora, Cobra Casino regala 250 freespin rilasciati in blocchi da 25 al giorno e utilizzabili su slot NetEnt e Bgaming. Unica nota negativa, su Cobra Casino non è possibile effettuare scommesse sportive. Casinoly Casinoly dà ai giocatori un bonus di benvenuto, a seguito della registrazione winspark casino, che può raggiungere € 500,00 sulla prima ricarica, con in più 200 freespin. Inoltre, facendo richiesta al centro assistenza, i nuovi iscritti avranno accesso ad altri due bonus in base ai giorni in cui effettueranno il primo versamento: se viene effettuata nei primi quattro giorni della settimana ed è di almeno venti euro, si ottengono 50 giri gratis; se viene effettuata negli ultimi tre giorni, si ottiene sia un bonus in denaro, che può raggiungere €700,00, sia 50 freespin. Oh My Spins Oh My Spins accoglie i giocatori con un bonus di benvenuto sul primo deposito pari al 100% della propria puntata, fino ad un massimo di € 500,00. In più, i nuovi iscritti avranno diritto, a seguito del versamento, a ben 200 freespin. Rabona Depositando un minimo di € 20,00, i giocatori che decideranno di iscriversi a Rabona riceveranno un bonus di benvenuto pari al 100% della cifra versata per un massimo ottenibile di € 500,00. Anche Rabona offre in aggiunta un numero di free spin, ammontante a 200. 7Bit Chiude la classifica dei migliori casinò italiani per bonus il bookmaker 7Bit. Fondato nel 2014, 7Bit non è nuovo a promozioni e bonus, che, va precisato, variano nel tempo e raramente un casinò non le rinnova. Al momento, la scelta di 7Bit è ricaduta su una formula di bonus benvenuto che assicura ai nuovi iscritti una percentuale, suddivisa sui primi quattro depositi, ammontante al 100% sulle cifre versate fino a un massimo di € 500,00. Conclusioni In conclusione, si consiglia di esaminare attentamente i bonus offerti dai casinò ai nuovi giocatori in quanto, oltre a cambiare nel tempo, spesso hanno delle condizioni da rispettare, che se sorvolate tolgono la possibilità di ottenere le promozioni. Ad esempio, possono essere richiesti dei codici, essere presenti delle finestre temporali entro le quali effettuare il deposito, e riguardo i free spin, questi sono spesso giocabili in slot specifiche. Ad ogni modo non c’è da preoccuparsi, in quanto tutto è spiegato dai bookmakers. Si consiglia, infine, di tenere a mente le linee guida per il gioco responsabile.                                   

11/10/2022 08:00
DATI ISTAT - Quasi 15 milioni gli italiani in difficoltà: più di 3 milioni in grave deprivazione materiale

DATI ISTAT - Quasi 15 milioni gli italiani in difficoltà: più di 3 milioni in grave deprivazione materiale

Il rapporto odierno dell'Istat "Condizioni di vita e reddito delle famiglie" pubblicato dall'Istituto di statistica certifica che sono quasi 15 milioni di persone, ossia il 25,4% della popolazione, gli italiani a rischio povertà o esclusione sociale.  Il 5,6% della popolazione (circa 3 milioni e 300 mila soggetti) si trova in condizioni di grave deprivazione materiale, ossia "presenta almeno quattro dei nove segnali di deprivazione individuati dall'indicatore Europa 2020". A più elevato rischio povertà sono le famiglie numerose e quelle con almeno un componente straniero. Dall’analisi svolta da Coldiretti nei primi otto mesi dell’anno sui dati Istat, relativi al commercio al dettaglio, emerge che più di un italiano su due, il 51%, costretto dai rincari dei prezzi, riduce la spesa nel carrello; il 18% dichiara di aver ridotto la qualità degli acquisti: ciò è evidente dall'impennata degli acquisti del cibo low cost, con i discount alimentari che nei primi otto mesi dell'anno hanno registrato un sensibile aumento del fatturato.  

10/10/2022 16:00
Travolte e uccise da un’auto pirata a Roma mentre prestavano soccorso dopo un incidente

Travolte e uccise da un’auto pirata a Roma mentre prestavano soccorso dopo un incidente

Due turiste belghe di 24 e 25 anni, Jessy Dewildeman e Wibe Bijls, erano giunte da poco a Roma per una vacanza. Si trovavano sul tratto urbano della A24, all’altezza dello svincolo Tor Cervara in direzione Roma centro, quando hanno deciso di fermarsi e scendere dall’auto per prestare soccorso a delle persone coinvolte in un incidente automobilistico. Mentre erano in strada un mezzo le ha travolte. Sul posto sono arrivate subito le auto mediche e le pattuglie della polizia stradale. Il personale del 118 ha tentato di rianimarle, ma per loro non c'è stato nulla da fare.  Dopo l'impatto, l’investitore è fuggito a piedi abbandonando l’auto nei pressi dell'incidente e dileguandosi nel buio; gli investigatori avrebbero già fermato e interrogato un uomo, sospettato di essere il pirata della strada che ha travolto e ucciso le due ragazze. Nelle stesse ore, alla periferia di Novara, in un altro tragico incidente sono morte due donne milanesi, mentre viaggiavano in direzione Milano su una Fiat Panda. Anche in questo caso l’investitore si è dato alla fuga.  L’autovettura su cui viaggiavano le vittime  è stata tamponata  da una Mercedes classe C, che viaggiava nello stesso senso di marcia. Alla guida un 25enne che dopo l'incidente è scappato nei campi. Rintracciato poco dopo dai carabinieri e’ stato arrestato per omicidio stradale e omissione di soccorso. Dagli accertamenti l’investitore è risultato senza patente e la vettura senza assicurazione. Per renderci conto che in Italia la sicurezza stradale è una "situazione critica", basta guardare gli ultimi dati Istat: secondo i numeri dell’Istat, nel 2021 – è la data dell’ultimo rapporto – in Italia ci sono stati 151.875 incidenti stradali (+28,4% rispetto all’anno precedente) hanno provocato 2.875 vittime (+20%) e 204.728 feriti (+28,6%). Distrazione (al primo posto l’uso del cellulare), consumo di alcol eccesso di velocità  e colpi di sonno sono le principali cause di incidenti gravi.  

10/10/2022 13:55
Eccellenza, inciampano le prime e l'Atletico Ascoli aggancia la vetta. I risultati della quinta giornata

Eccellenza, inciampano le prime e l'Atletico Ascoli aggancia la vetta. I risultati della quinta giornata

Al termine della quinta gioranta di Eccellenza, ecco gol e marcatori di tutti le gare disputate: prima sconfitta stagionale per Fabriano Cerreto che perde posizioni in graduatoria; l'Osimana pareggia con la Sangiustese e Ascoli aggancia la vetta pareggiando gli 11 punti. Atl. Calcio Porto S. Elpidio – Montefano Calcio (2-3) Dopo un primo tempo equilibrato, nella ripresa il risultato si sblocca e piovono gol. Prima il Porto Sant’Elpidio si porta sul doppio vantaggio grazie alle reti di Cifani (50’) e Ferranti (63’), poi il Montefano recupera miracolosamente e ribalta il risultato nel finale. De Luca (69’) e Moschetta (78’) riportano i viola in parità e Monaco all’81’ completa la rimonta per il definitivo 2-3, lasciando a 0 punti i fermani. Atletico Gallo – Fabriano Cerreto (1-0) Prima sconfitta stagionale per il Fabriano Cerreto che in casa dell’Atletico Gallo cade per 0-1  - rete siglata al minuto 75 da Muratori - dopo una gara composta e poco emozionante. Una sconfitta che costa la vetta della classifica al Fabriano, scivolato in quinta posizione con 9 punti. Atletico Gallo che invece può festeggiare la prima – inaspettata - vittoria in campionato volando a 5 punti, prossimi alla zona salvezza. Chiesanuova – Valdichienti Ponte (0-0) Gara combattutissima che non riesce a sbloccarsi e termina a reti bianche: continui ribaltamenti di fronte e occasioni ambo i lati danno spettacolo al Sandro Ultimi. Il Chiesanuova si porta quindi ad 8 punti, in zona salvezza, con il Valdichienti a +2 sul podio. Fossombrone 1949 – LMV Urbino Calcio (2-2) Derby pesarese al comunale di Fossombrone vantaggio per l’Urbino che arriva a seguito del fallo su Morani al limite dell’area: Boccioletti (22’) batte rapidamente in porta sorprendendo il portiere per il gol dell’1-0. Il Fossombrone non demorde e allo scadere del primo tempo trova il pari con il rigore trasformato da Conti (46’). Nella ripresa si ripete il copione della prima frazione: Boccioletti (50’) riporta l’Urbino in vantaggio e il Fossombrone insegue con il bel gol di Camilloni (60’) che sigla il definitivo 2-2. Jesi – Castelfilardo (1-0) Il vantaggio per la Jesina arriva al 20’ con Iori che dal dischetto fredda l’estremo ospite dopo un inizio gara burrascoso e ruvido. Il Castelfilardo non demorde e attacca in cerca del pari, ma le offensive si concludono in un nulla di fatto e il risultato non muta. Seconda vittoria stagionale per la Jesina che costringe il Castelfilardo a fondo classifica con 0 punti. Marina Calcio – Atletico Azzurra Colli (1-2) Il Marina si porta presto in avanti con il gol di Lazzarini che al 3’ batte l’estremo ospite con un bel tiro rasoterra dopo una buona azione sulla fascia destra. Secondo tempo dominato dall’Azzurra Colli che mostra un piglio completamente diverso e ribalta il risultato conquistando i tre punti: Del Marro (64’) e Ciabuschi (74’) inseriscono i loro nomi nella lista dei marcatori con i gol della vittoria. Osimana – Sangiustese (0-0) Primo squillo per la Sangiustese che al terzo si rende pericolosa da calcio d’angolo. Tanto gioco a centrocampo con l’Osimana che controlla, attenta ai pericolosi contropiedi degli ospiti. Il risultato rimane congelato per tutta la gara e al triplice fischio si sancisce il definitivo 0-0. L’Osimana rimane imbattuta e mantiene saldo il posto in vetta alla classifica, con 11 punti a pari merito con l’Atletico Ascoli vittorioso all’Helvia Recina.      

09/10/2022 17:55
Vajont, 9 ottobre 1963: 1917 morti, 487 bambini. Ora come allora le stragi del profitto

Vajont, 9 ottobre 1963: 1917 morti, 487 bambini. Ora come allora le stragi del profitto

Le chiamiamo "stragi del profitto". Ora come allora, la strage di Rigopiano, il crollo del ponte di Genova, parlano di negligenze, omissioni,incuria, errori causati dal perseguire il profitto a tutti i costi, a scapito dell’ambiente e delle vite umane. 59 anni fa, milioni di metri cubi di roccia e terreno si  staccarono dal monte Toc, al confine tra Veneto e Friuli, finendo nel lago artificiale creato dalla diga del Vajont. Un’onda impressionante ha sollevato 80 milioni di metri cubi di acqua travolgendo i paesini di Erto e Casso e poi quelli del fondovalle veneto, tra cui Longarone. Prima della furia dell’acqua un terribile boato, poi uno spostamento d’aria paragonabile quasi all’effetto di una  bomba atomica che ha investito e ucciso le persone per strada, quegli stessi abitanti che avevano preannunciato i rischi e la pericolosità idrogeologica senza mai smettere di manifestare i propri timori. Inascoltati. I loro cadaveri trasportati dall’acqua, straziati. Fu aperta un’inchiesta. Giudice istruttore nell’ inchiesta penale per i responsabili del disastro del Vajont  fu il marchigiano dott. Mario Fabbri. Senza di lui, senza la sua tenacia, si sarebbe forse parlato di una catastrofe naturale e non del “disastro prevedibile e imminente causato dall’ avidità dell’uomo”. Poco più che trentenne, nato a  Macerata, gli abitanti del posto lo chiamavano " il nostro giudice". La sua onestà intellettuale, il suo rigore professionale gli fecero costruire un’  istruttoria il cui impianto ha resistito per tutti i tre gradi di giudizio; ben 500 pagine, un lavoro durato quattro anni. Durante le indagini, non convinto dell' imparzialità di una perizia sulle cause della frana, decise di nominare un nuovo collegio di periti. Le nuove relazioni non lasciarono dubbi: la catastrofe era prevedibile. Tra grandi difficoltà e pressioni di ogni genere, l’irremovibilità  del giudice portò al rinvio a giudizio di undici persone tra dirigenti della Sade (Società Adriatica di Elettricità), progettisti e tecnici. In Cassazione furono condannati in via definitiva solo alcuni degli imputati, con pene più lievi di quelle da lui richieste. La memoria di questa tragedia dovrebbe essere una lezione per il presente; ad oggi sembrerebbe una lezione colpevolmente inascoltata.                

09/10/2022 12:10
Errore giudiziario: omicidio, in carcere 21 anni. Dalla sua storia un docufilm

Errore giudiziario: omicidio, in carcere 21 anni. Dalla sua storia un docufilm

E’ diventata un docufilm, presentato a settembre in anteprima mondiale a Milano, la storia di Angelo Massaro, detenuto in carcere per 21 interminabili anni con l’accusa di omicidio, sino a che venne riconosciuto vittima di un clamoroso errore giudiziario. Il titolo del docufilm è “Peso morto”, realizzato dall’associazione senza fini di lucro errorigiudiziari.com di Valentino Maimone e Benedetto Lattanzi, la cui attività è testimoniata nell’omonimo sito internet, e ripercorre la storia di questo incubo che ha inghiottito un uomo e la sua famiglia. Angelo Massaro, oggi 51enne della provincia di Taranto, era stato accusato dell'omicidio e occultamento di cadavere di Lorenzo Fersurella, ucciso in provincia di Taranto il 22 ottobre del 1995; è stato tratto in arresto in base ad una intercettazione telefonica e ad una dichiarazione di un collaboratore di giustizia che riferiva  di aver saputo da terzi del coinvolgimento dell'uomo nel delitto. Parlando al telefono con la moglie dopo l’omicidio del Fersurella, Massaro aveva pronunciato una frase in dialetto che venne fraintesa: “Sto portando stu muert”. Massaro voleva in realtà intendere “muers”che in dialetto indica un peso ingombrante attaccato al gancio di una vettura, e che lui stava trainando; mentre chi stava intercettando intese “muert” come il cadavere dell’uomo ucciso una settimana prima. Il difensore di Massaro, dopo che finalmente la Cassazione nel 2015 accolse la richiesta di revisione del processo, è riuscito a dimostrare con nuove prove che il suo assistito si trovava in una località diversa da quella dell’omicidio. Nel 2017 giunse la sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto. Tra chi subisce un vero e proprio errore giudiziario in senso stretto (quelle persone che, dopo essere state condannate con sentenza definitiva, vengono assolte in seguito a un processo di revisione) e le vittime di ingiusta detenzione (cioè coloro che subiscono una custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari, salvo poi venire assolte), dal 1992 ad oggi sono state più di 29.000 le vittime, con una media costante di 1.000 all’anno. Veri e propri tunnel della disperazione che le vittime insieme alle proprie famiglie si trovano costretti a percorrere, mentre intorno, le certezze di una vita costruite sino a quel momento, si sgretolano, con inimmaginabili ripercussioni psicologiche che spesso si protraggono ben oltre il riconoscimento della loro innocenza.    

08/10/2022 12:05
Maxi operazione GdF, 4 tonnellate di cocaina sequestrate: 36 gli arrestati, uno è un funzionario dell’Agenzia delle dogane

Maxi operazione GdF, 4 tonnellate di cocaina sequestrate: 36 gli arrestati, uno è un funzionario dell’Agenzia delle dogane

Maxi operazione della Guardia di Finanza che ha condotto all’arresto di 36 persone, accusate di avere gestito un traffico internazionale di sostanze stupefacenti, con l’aggravante della finalità di  agevolare la 'ndrangheta. La base logistica è il porto di Gioia Tauro, in Calabria. L’operazione, “allo stato del procedimento e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità”, si legge in una nota della G.d.F., ha portato al sequestro di oltre 4 tonnellate di cocaina che con la vendita al dettaglio avrebbe raggiunto oltre 800 milioni di euro, e di beni per 7 milioni di euro. Con il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria- Direzione Distrettuale Antimafia, informa sempre la nota G.d.F., la collaborazione di Europol e della Dcsa (Direzione centrale per i servizi antidroga), nonché della Drug enforcement administration (Dea) americana, sono stati impiegati trecento militari del Comando Provinciale di Reggio Calabria  della G.d.F. in 8 regioni da Nord a Sud tra le province Bari, Napoli, Roma, Terni, Vibo Valentia, Vicenza, Milano e Novara. Tra gli arrestati anche un funzionario dell’Agenzia delle dogane  in servizio nell’ufficio istituito nel porto di Gioia Tauro, che aveva collaborato più volte in passato con la Guardia di finanza in occasione dei numerosi sequestri di sostanza stupefacente effettuati nel porto. Il suo ruolo era quello di ‘bonificare’ i container che contenevano la droga proveniente dal Sud America, eludendo i controlli degli scanner.Il “compenso” pattuito per il suo servizio sarebbe stato il 3% del valore della droga custodita nei container: quasi nove milioni di euro. Tra i nomi degli arrestati spunta  anche quello del campano Raffaele Imperiale, boss della camorra, è uno dei più grossi trafficanti di droga del mondo. Al 48enne campano l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip distrettuale di Reggio Calabria è stata notificata in carcere dove stava scontando una pena definitiva di 8 anni e 4 mesi di reclusione per il traffico di droga. Era stato estradato nel mese di marzo in Italia da Dubai, dove ha vissuto per anni da latitante. La 'ndrangheta calabrese ormai da tempo ha contatti con i maggiori cartelli del Centro e Sudamerica. Ingenti quantitativi di droga nascosti nelle navi portacontainer dal Sudamerica giungono in Calabria per poi essere spediti nel resto d’Europa. Il traffico interazionale dal Porto di Gioia Tauro  ha assunto dimensioni di portata così vasta che ha portato le divisioi antidroga italiane a parlare di una “nuova rotta del Mediterraneo”. “I sodalizi calabresi”, si legge nella relazione al Parlamento della Dia del secondo semestre 2021 depositato a fine settembre,  “si confermano interlocutori privilegiati con le più qualificate organizzazioni sudamericane garantendo una sempre più solida affidabilita’”. Le inchieste concluse nel secondo semestre del 2021 trasmettono l’immagine di una ndrangheta “silente ma più che mai pervicace nella sua vocazione affaristico-imprenditoriale, nonché costantemente leader nel narcotraffico”. Quindi narcotraffico da un lato, mondo degli affari ed imprenditoriale dall’altro, sono gli ambiti in cui la 'ndrangheta e con lei tutte le mafie dirigono il loro raggio d’azione: "sempre meno legato a eclatanti manifestazioni di violenza e rivolto invece verso l'infiltrazione economico-finanziaria".          

07/10/2022 19:00
Uccisa a martellate, l’assassino di Carol Maltesi chiede il rito abbreviato. Il 13 ottobre la decisione sull’istanza

Uccisa a martellate, l’assassino di Carol Maltesi chiede il rito abbreviato. Il 13 ottobre la decisione sull’istanza

La difesa di Davide Fontana ha depositato la richiesta di rito abbreviato per il suo assistito, assassino reo confesso della giovane mamma Carol Maltesi, con la quale l’uomo aveva avuto una breve relazione. L’ex  bancario è detenuto nel carcere di Busto Arsizio, con l’accusa di omicidio volontario, distruzione di cadavere ed occultamento, sevizie e crudeltà. Il 13 ottobre prossimo presso il Tribunale di Brescia si celebrerà l’udienza in cui si deciderà sull’istanza. La richiesta dei difensori  punta ad escludere  le aggravanti e quindi ad ottenere uno sconto di pena pari ad un terzo della condanna. L’atroce delitto aveva sconvolto tutta Italia per la sua efferatezza. Carol 26 anni, originaria di Varese ma residente nel milanese,  è stata uccisa a gennaio di quest’anno. La giovane aveva comunicato al Fontana la decisione di lasciare il comune di Rescaldina dove entrambi vivevano, vicini di casa,  per trasferirsi in Veneto ed essere così più vicina al suo bimbo di 6 anni, avuto da una precedente relazione. L’uomo che non si era rassegnato alla fine di quel rapporto, la uccise colpendola ripetutamente in testa con un  martello. Ha quindi sezionato il corpo in 15 parti e lo ha conservato nel frigorifero per mesi, durante i quali, impossessatosi del cellulare della vittima, rispondeva ai messaggi dei suoi amici e dei genitori per tranquillizzarli. Infine  ha deciso di disfarsi del corpo mettendolo in 4 sacchi di plastica gettati in un dirupo in montagna, nel Comune di  Borno, località dallo stesso conosciuta poiché vi trascorreva le vacanze in gioventù, dove vennero ritrovati. Il giudizio abbreviato richiesto dai legali di Fontana è un procedimento speciale alternativo al giudizio ordinario. Di fatto, con questo rito l’imputato rinuncia alla fase del dibattimento, ed il processo viene definito in sede di udienza preliminare allo stato degli atti. In virtù di ciò è previsto per i delitti uno sconto di pena pari ad un terzo. La legge 33/2019 ha riformato i requisiti di ammissibilità di questo rito : dall’aprile 2019 il rito abbreviato non è più ammesso per i delitti puniti con l’ergastolo. Per l' omicidio, è previsto l’ergastolo quando ricorrano delle aggravanti e negli altri casi ex articolo 577 codice penale.   Verosimilmente, soltanto attraverso la dichiarazione dell’incapacità di intendere e di volere la difesa potrebbe riuscire nel  tentativo di far escludere le aggravanti, mentre i legali dell’accusa certamente insisteranno proprio sulla premeditazione, le sevizie e la crudeltà. Per le famiglie delle vittime, la richiesta dei riti premiali, la concessione degli sconti di pena, è comprensibilmente irrispettosa ed offensiva della memoria dei loro cari. In tal senso ha manifestato tutto il suo sconforto e la sua rabbia la madre di un’altra giovane vittima uccisa barbaramente da suo marito. Giulia Galiotto è stata uccisa a Sassuolo nel 2009: l’uomo l’ha attirata nel garage dei genitori di lui e lì l’ha colpita alla testa, fracassandole il cranio con una pietra, per poi gettarla in un fiume, inscenarne il suicidio e crearsi un alibi con depistaggi e bugie. Bugie che tuttavia, sono durate molto poco, sino alla confessione e poi all’arresto. All’assassino  con sentenza emessa nel 2013 "non è stata riconosciuta la premeditazione” (aggravante ndr) ha raccontato Giovanna, la mamma di Giulia, intervistata da Fanpage nel 2019,  “nonostante abbia compiuto una serie di azioni articolatissime subito dopo l'omicidio per inscenare il suicidio". Condannato a 19 anni e 4 mesi confermati in Cassazione, ha ottenuto di scontare i suoi ultimi tre anni in regime di semilibertà: dopo neppure 13 anni di carcere (dal 2009), da febbraio di quest’anno si trova in prova ai servizi sociali. Per lui un nuovo lavoro ed una nuova vita. Quella che Giulia, come Carol, come tutte le altre vittime, non potranno più avere.  

07/10/2022 14:30
Padre barricato in casa con il figlio di 4 anni. Apre ai carabinieri: "Il bambino sta bene"

Padre barricato in casa con il figlio di 4 anni. Apre ai carabinieri: "Il bambino sta bene"

È di pochi minuti fa la notizia che l’uomo barricato in casa da ieri pomeriggio con il figlio di 4 anni ha permesso ai carabinieri di entrare nell’abitazione: il bambino sta bene. Notte di trattative quella appena trascorsa, tra i carabinieri e un padre separato che si è barricato in casa con il figlio di 4 anni a Roncadelle, comune del Bresciano. Il bambino in sede di separazione era stato affidato dal Tribunale alla madre a causa di "comportamenti violenti del padre", con  diritto per l’uomo di vederlo esclusivamente in incontri protetti. Il 35enne, di origine rumena, avrebbe precedenti di violenza domestica. Ieri pomeriggio l’uomo, nel corso di uno di questi incontri protetti presso la casa della madre, avrebbe strappato il figlio dalle mani dell’assistente sociale, minacciandolo con una  pistola, che a tuttora non si ha la certezza sia vera, per poi darsi alla fuga sino a raggiungere la propria abitazione. I carabinieri, l’unità antiterrorismo e un negoziatore presenti sul posto sin da ieri pomeriggio, hanno accertato che le condizioni del bambino fossero buone. Dopo una lunga notte di trattative hanno potuto parlare con il piccolo solo questa mattina intorno alle 8.30. Chiusa ogni possibile via di fuga per evitare che l’uomo potesse allontanarsi, le trattative si sono protratte per tutta la mattinata. È di poco fa la notizia che l’uomo ha permesso ai carabinieri di entrare in casa, aprendo loro la porta. I militari hanno trovato il bambino in buone condizioni di salute e l’hanno portato fuori, insieme al padre. In casi di sequestro di ostaggi come questo, è fondamentale il ruolo estremamente  delicato del negoziatore: di vitale importanza è stabilire una efficace comunicazione con il sequestratore. L’ ascolto empatico, che serve a comprendere la tipologia di persona che ci si trova di fronte e le sue motivazioni, è fondamentale tanto quanto la capacità persuasiva necessaria per mantenere sempre aperto il contatto. Vasta esperienza e preparazione anche in ambito psicologico, flessibilità nell’accogliere le richieste, disponibilità all’ascolto, comunicazione con tono della voce calmo e pacato sono alcune delle caratteristiche imprenscindibili in queste figure professionali per concludere positivamente la contrattazione, come accaduto oggi, al fine di evitare l’intervento degli agenti con la forza. (Credit foto: LocalTeam)                 

06/10/2022 11:20
Lasciò morire di stenti la figlia: il Gip rifiuta per la seconda volta la perizia psichiatrica in carcere

Lasciò morire di stenti la figlia: il Gip rifiuta per la seconda volta la perizia psichiatrica in carcere

È di questi giorni la notizia dell’ordinanza con cui il gip di Milano ha respinto l'istanza dei difensori di Alessia Pifferi che chiedevano un accertamento neuro psichiatrico in carcere per la loro assistita.  Alessia Pifferi è accusata di omicidio volontario aggravato, per aver lasciato morire di stenti la sua piccola Diana di 16 mesi: l’ha abbandonata in casa da sola per 6 lunghi giorni per trascorrere del tempo in tranquillità con il suo compagno. Secondo l’avvocato della donna, la 37enne non sarebbe ancora del tutto consapevole di quello che ha fatto: per questo la difesa ha avanzato, per la seconda volta, la richiesta di perizia in carcere, per valutare il grado di intenzionalità con cui la Pifferi ha agito. La richiesta è stata tuttavia respinta dal gip, per la seconda volta, in quanto, scrive nella motivazione "si è sempre dimostrata consapevole, orientata e adeguata, nonché in grado di iniziare un percorso, nei colloqui psicologici periodici di monitoraggio, di narrazione ed elaborazione del proprio vissuto affettivo ed emotivo, anche dopo l’ingresso in carcere, come attestano le relazioni del Servizio di psichiatria interna".  La consulenza richiesta, quindi, "non si aggancerebbe ad alcun elemento fattuale", anche perché Pifferi non ha alcuna "storia di disagio psichico" nel suo passato. Sono trascorsi 20 anni dal delitto di Cogne, e secondo gli ultimi dati forniti dall’Eures - Ricerche economiche e sociali, dal 2010 a oggi in Italia sono stati commessi 268 figlicidi. Le madri risultano le autrici prevalenti del reato contro i figli di età compresa tra gli 0-5 anni, mentre dopo i 5 anni nella maggior parte dei casi l'autore dei figlicidi è il padre.  Il professor Vincenzo Mastronardi, psichiatra e criminologo clinico che nel 2007 ha pubblicato un libro dal titolo "Madri che Uccidono", ha spiegato che, laddove non sia presente una pregressa grave patologia psichiatrica tale da annullare la capacità di intendere e di volere, tra le madri che agiscono razionalmente "il raptus vero e proprio non esiste, alla base ci sono sempre ragioni precise".  Tali ragioni affondano radici nel quotidiano e possono così riassumersi:  –  life stressor event (eventi di grande perdita affettiva: lutti, abbandoni reali o amplificati, separazione); – pietas (omicidio altruistico, nella convinzione di risparmiare al figlio sofferenze nella vita); – immaturità della madre; – perché il bambino è iperattivo (bambino maltrattato); – perché figlio della colpa; – per sindrome di Medea (per vendetta nei confronti del compagno viene ucciso il figlio); – per disturbo (dipendente, narcisistico oppure istrionico) di personalità; – perché figlio indesiderato; – per depressione (non maggiore) in soggetto narcisista; – per disturbi comportamentali dovuti all’assunzione di alcool e droga. In tali casi il figlicidio è un atto "razionale, lucido e consapevole" che nella maggior parte dei casi poteva essere evitato, spiega Mastronardi. Ecco perché in un’ottica preventiva la famiglia ha un ruolo importante nel fare attenzione a quei campanelli d’allarme che denunciano che la situazione di benessere della donna è gravemente compromessa.       

06/10/2022 11:00
Un anno dalla morte del piccolo Alex. La Procura: “La mamma ha premeditato l’omicidio”

Un anno dalla morte del piccolo Alex. La Procura: “La mamma ha premeditato l’omicidio”

Si sono concluse le indagini sull’omicidio del piccolo Alex, il bimbo di due anni ucciso dalla mamma con sette coltellate: secondo la ricostruzione della Procura di Perugia la donna lo avrebbe colpito "in rapida sequenza sette volte al collo, al torace e all'addome con un coltello”. Alla donna è stata altresì contestata l’aggravante della premeditazione, dedotta sia dalle minacce che la stessa aveva fatto nel tempo, di uccidere il figlio, sia dal depistaggio messo in atto subito dopo l’omicidio. Per il collegio dei periti nominati dal Gip la donna avrebbe avuto la consapevolezza della grave azione posta in essere. Il terribile delitto avvenne un anno e quattro giorni fa. La donna, in evidente stato confusionale, il primo ottobre 2021 entrava nel negozio Lidl di una frazione di Città della Pieve, e, dopo aver vagato tra le corsie in stato confusionale chiedendo aiuto, aveva adagiato sul nastro trasportatore della cassa il corpicino di un bambino, già morto,  raccontando di averlo trovato all’esterno del supermercato. I sanitari del 118, immediatamente allertati, giunti sul posto hanno constatato la morte del piccolo. Numerose le ferite al collo e all’addome procurate dai fendenti di un coltello, successivamente ritrovato nella borsa della stessa donna, dichiaratasi solo in un momento successivo madre del piccolo. Si trattava della 43enne ungherese Katalina Erzsebet Bradacs. Sin da subito gli indizi a carico della 43enne erano gravi precisi e concordanti: la donna ha messo in atto depistaggi e raccontato bugie facilmente riconoscibili per gli inquirenti: dal possesso del coltello in borsa, giustificato per "difendersi dagli immigrati, che violentano le donne e uccidono i bambini" all’accusa di un fantomatico “uomo nero” che avrebbe aggredito ed ucciso il piccolo fuori dal supermercato, di cui neppure le telecamere di sorveglianza hanno rilevato la presenza. Ben presto è emerso che il bimbo di due anni viveva in Ungheria con i genitori. Dopo una lunga battaglia legale tra i coniugi in fase di separazione, era stato affidato dal Tribunale al papà; l’uomo,  solo qualche giorno prima del terribile delitto, aveva denunciato l'ex moglie in Ungheria per essersi allontanata  con il loro figlio: "Lo ha rapito". Il movente  plausibilmente va rintracciato nelle poche parole che la donna aveva inviato ad un amico, insieme alla foto del corpicino del bimbo insanguinato, poche ore pima di entrare nel supermercato: “Non apparterrà a nessuno di noi ora”.

05/10/2022 17:50
Il Governatore Rotary del Distretto 2090 Paolo Signore in visita a Macerata

Il Governatore Rotary del Distretto 2090 Paolo Signore in visita a Macerata

Giovedì 29 settembre, Paolo Signore, nuovo governatore Rotary del Distretto Rotary 2090 - che comprende le regioni Marche, Umbria, Abruzzo e Molise -  si è recato a Macerata in visita ufficiale. In mattinata, accompagnato dal proprio assistente, Marco Sigona, da Patrizia Scaramazza, presidente del Club Rotary Macerata, e Guido Grandinetti, presidente del Club “Matteo Ricci”, ha incontrato il sindaco Sandro Parcaroli e, nel primo pomeriggio, il rettore dell'Università di Macerata, Francesco Adornato.   Sia il sindaco che il rettore dell'ateneo hanno espresso parole di apprezzamento per le numerose iniziative sociali e culturali che i due club promuovono per  la città di Macerata e, più in generale, per il territorio regionale. Paolo Signore ha poi tenuto una riunione con i componenti dei consigli direttivi e i presidenti di commissione, nel corso della quale sono stati esposti i programmi che i due club Rotary hanno in animo di mettere in campo, nell'imminente  futuro, in favore della collettività  locale e delle comunità nazionale e internazionali. La giornata è poi proseguita con una conviviale, tenutasi presso il ristorante "Le Case". Il governatore, in apertura di serata, ha esposto la sua relazione programmatica, ma al contempo, ha voluto sottolineare il proficuo impegno dei club maceratesi per la comunità e li ha invitati a volersi adoperare  in favore di una sempre maggiore inclusione sociale. Nel corso della serata gli è stato consegnato, dai due club maceratesi, un assegno per sostenere l'acquisto di un camper sanitario e alcuni volumi sulla città di Macerata. Il governatore, a sua volta, ha donato ai presidenti Patrizia Scaramazza e Guido Grandinetti, il volume di ricette raccontante “Progetto dei coniugi” scritto dallo stesso Signore con la propria consorte, Giovanna, per finanziare l'acquisto di detto camper sanitario, e ai propri assistenti, Marco Sigona e Paolo Agostinaccio, nonché a Mario Belloni, Giorgio Piergiacomi e Stefano Quarchioni, soci del Club Macerata, per il loro impegno a livello distrettuale, delle litografie della città di Fermo. All'evento hanno partecipato, tra gli altri, Gianguido Cucciarelli, presidente del Club Rotary di Foligno, Pierpaola Cruciani, presidente del Club Rotary Alto Fermano-Sibllini, Angelo De Carolis, Presidente del Club Rotary di Civitanova Marche, Stefano Ferrante, Presidente del Club Rotary  di Tolentino, Floro Flori, Presidente del Club Rotary  di Jesi,  Nazzareno Micucci, Presidente del  Club Rotary di Camerino, Paolo Pazzi, Presidente del Club Rotary di Fermo, Tania Ripari, Presidente del Club Rotaract Macerata, Stefano Santoni, Presidente del Club Rotary di Montegranaro

04/10/2022 09:45
Assicurazioni Auto: tutto quello che c’è da sapere sulle polizze per auto elettriche

Assicurazioni Auto: tutto quello che c’è da sapere sulle polizze per auto elettriche

La comparsa sul mercato automobilistico di veicoli elettrici e ibridi ha rappresentato, negli ultimi anni, una vera e propria rivoluzione della mobilità. Sempre più automobilisti, infatti, spinti dagli innumerevoli vantaggi e bonus messi a disposizione, hanno optato per l’acquisto di mezzi ecologici a discapito di quelli tradizionalmente più venduti, come diesel e benzina, e le vendite di auto elettriche hanno avuto un notevole incremento in tutta Europa nel giro di pochissimo tempo. Ma cosa si intende esattamente per auto elettrica e auto ibrida? Se la prima ha un solo motore elettrico e funziona grazie all’energia presente nelle batterie (che necessitano quindi di essere caricate periodicamente), le auto ibride hanno sia un motore tradizionale che un motore elettrico, il che si traduce in maggiore autonomia e notevole risparmio nel consumo di carburante a vantaggio anche dell’ambiente circostante. Abbiamo detto che preferire l’acquisto di auto green a quelle tradizionali ha dei vantaggi, ma quali sono nello specifico? - Ridotto impatto ambientale: le auto elettriche emettono circa 3 volte meno CO2 delle auto tradizionali; - Consumi ridotti e costi inferiori; - Necessità di minore manutenzione; - Possibilità di circolare in aree urbane generalmente a traffico limitato; - Prezzi di acquisto inferiori, agevolati da ecobonus; - Possibilità di premi assicurativi altrettanto competitivi. Tutti fattori molto interessanti, specie quelli che riguardano i costi vivi e fissi nel tempo come la manutenzione, i consumi e l’assicurazione che spesso gravano sulle famiglie condizionandone le scelte. Il funzionamento dell’RCA Auto per veicoli elettrici non differisce da quello dei veicoli endotermici, pertanto, anche nel caso di auto green vige l’obbligatorietà di assicurazione per poter circolare o sostare su strade pubbliche. Una volta acquistata una nuova auto elettrica o ibrida, o in fase di acquisto, è quindi bene valutare delle proposte e scegliere, tra le varie offerte, quella più congeniale alle proprie esigenze. Per stipulare una polizza per auto elettriche in modo sicuro, semplice e veloce basta rivolgersi a professionisti del settore, come quelli di ConTe.it, che grazie all’esperienza del personale e all’assistenza continua messa a disposizione del cliente, sono in grado di fornire uno tra i servizi più completi e soddisfacenti in campo assicurativo.  

03/10/2022 10:30
Vuoi vendere casa? I consigli per una corretta valutazione del tuo immobile

Vuoi vendere casa? I consigli per una corretta valutazione del tuo immobile

Vuoi vendere casa e vorresti sapere come fare per valutare correttamente il tuo immobile? Di seguito ti enunceremo quali sono i criteri da prendere in considerazione quando si stima il valore di una casa e come fare per effettuare una valutazione online, gratuitamente ed in autonomia, prendendo in considerazione tutte le caratteristiche necessarie. Caratteristiche di un immobile che ne determinano il valore Per determinare l’appetibilità di un immobile, si parte sempre dalla sua posizione rispetto al centro città, ai servizi circostanti e all’accessibilità. Se due immobili, di pari metratura, si trovano uno centrale ed uno più periferico, va da sé che quello in posizione centrale avrà sicuramente più valore dell’altro. L’analisi del quartiere è quindi il primo criterio da valutare, quando vogliamo stabilire il valore di una casa o un appartamento. Nonostante questo, la dimensione della casa è determinante per la sua valutazione, bisogna tenere conto della metratura commerciale, che comprende al suo interno la superficie utile e i locali accessori, considerati in una percentuale determinata dal regolamento edilizio della città in cui sorge l’immobile. Queste informazioni sono importanti, in quanto la valutazione verrà fatta €/mq, perciò all’aumentare della metratura aumenterà conseguentemente anche il prezzo di vendita. Bisogna tenere anche a mente però, che una casa grande ma inefficiente, con molti spazi persi e pochi ambienti abitabili, è sicuramente in una posizione svantaggiata, rispetto ad una casa magari più piccola ma divisa internamente in modo migliore, riuscendo a ricavare più stanze e bagni, che vanno poi a comporre il valore della casa stessa. È importante anche considerare il target a cui ci stiamo rivolgendo, idealmente una casa con quattro camere e due bagni è perfetta per studenti universitari, mentre tagli più piccoli possono essere richiesti da giovani coppie o famiglie con un solo figlio. Generalmente, un appartamento che è stato recentemente ristrutturato avrà molte più possibilità di essere scelto, rispetto ad uno che necessita di lavorazioni, anche se il prezzo del primo sarà sicuramente maggiore rispetto a quello del secondo, spesso le persone puntano a non avere sorprese future e preferiscono un appartamento già pronto all’uso, che magari necessita solamente di personalizzazioni. Anche delle piccole migliorie possono influire in modo positivo nel calcolo del valore dell’immobile. Infine, bisogna tenere conto anche della condizione dello stabile in cui è inserito l’appartamento, le nuove proprietà di solito hanno valori più elevati di quelle più vecchie perché saranno meno le riparazioni di routine e i miglioramenti necessari nei medio-lunghi periodi, rispetto ad un immobile che è stato costruito anni fa. Valutazione di un immobile online gratuita con RealAdvisor RealAdvisor è un aggregatore di informazioni e servizi immobiliari. Utilizzando la potenza del web, centralizza tutti gli annunci immobiliari, i servizi di valutazione online, gli agenti immobiliari e gli specialisti del finanziamento in un unico posto; fornendo un livello di trasparenza senza precedenti per il mercato immobiliare. Difendendo l'idea di un mercato immobiliare più aperto e trasparente, aiuta le persone a prendere le decisioni migliori al momento dell’acquisto, della vendita, dell’affitto o del finanziamento di un immobile. Attraverso la sua funzione di valutazione di immobili online gratuita si può ottenere un calcolo professionale per la stima del valore e del prezzo dell’appartamento che si intende vendere. Tale strumento si basa su una Intelligenza Artificiale tramite regressione statistica. Mediante l’applicazione di cinque diversi modelli (basati su diversi parametri, come gli annunci immobiliari, transazioni storiche e calcoli effettuati da società esterne) potrai ricevere una quotazione immobiliare in pochissimi minuti. Il tool tiene conto della posizione dell’immobile e riesce a produrre risultati molto affidabili, svolgendo una serie di calcoli e correzioni automatiche. La valutazione del tuo immobile sarà quindi completamente gratuita e la stima che ne riceverai sarà il punto di partenza per elaborare il prezzo finale di vendita, ti ricordiamo inoltre che questa valutazione del tuo immobile, appartamento o casa online, gratuita, non necessità neanche di registrazione di alcun account. Di seguito riportiamo alcune informazioni necessarie che serviranno a RealAdvisor per la valutazione di immobili online gratuita:  - L’indirizzo della casa, immobile o appartamento - La tipologia di immobile - I dettagli dell’immobile (vicinanza a servizi, anno di costruzione, numero di stanze, superficie totale dell’immobile, sicurezza del quartiere, qualità dell’aria ecc.)  

29/09/2022 10:19
Misure per l’accessibilità: quanto costa un montascale

Misure per l’accessibilità: quanto costa un montascale

L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno con importanti conseguenze a livello sociale ed economico per il Paese. Accanto alle misure da prendere su larga scala, ad esempio quelle riguardanti l’adeguamento del sistema pensionistico, sono altrettanto importanti quelle volte a migliorare le condizioni di vita individuali dei sempre più numerosi cittadini anziani. Oltre a rendere gli spazi pubblici più accessibili per coloro che hanno difficoltà di movimento, c’è bisogno di far sì che anche le abitazioni private siano sicure e comode per gli anziani. Una delle soluzioni più semplici e diffuse in questo senso sono i montascale: scopriamo quanto costano e in quali casi si può accedere a detrazioni fiscali per installarli.   Abitazioni accessibili per chi ha difficoltà motorie Quando si acquista una casa o un appartamento, raramente si hanno già in mente i bisogni specifici che emergeranno con il passare degli anni. Una villetta a più piani o un condominio senza ascensore possono però diventare sempre meno accessibili con l’emergere di difficoltà motorie. Sentirsi al sicuro e a proprio agio in casa propria è indispensabile per condurre una vita serena, ed è fondamentale favorire la massima indipendenza alle persone anziane il più a lungo possibile. In questi casi, un montascale è spesso una soluzione immediata ed efficace per permettere ad anziani e altre persone con problemi di movimento di continuare a salire e scendere le scale di casa in sicurezza. Esistono sia modelli pensati per scale curve o dritte all’interno di una villetta, sia quelli creati per dare accesso ai piani più alti di un palazzo senza ascensore. Questo secondo modello si può installare in accordo con gli altri condomini, eventualmente dividendo le spese se altre persone desiderano a loro volta utilizzare il montascale per accedere al proprio appartamento.   Costo dei montascale e detrazioni disponibili Il costo di un montascale dipende da diversi fattori. In generale, i modelli per scale curve costano più di quelli rettilinei, in quanto richiedono un grado di personalizzazione maggiore per adattarsi alla struttura architettonica della singola abitazione. Indicativamente, si parte intorno ai 3.000 euro per un montascale rettilineo e ai 7.000 euro per un modello curvilineo, e generalmente il costo di installazione è incluso. È comunque sempre necessario che l’installatore effettui un rilievo per fornire un preventivo accurato, che può variare in base a fattori come lunghezza delle scale, caratteristiche e design specifici dell’abitazione, e necessità fisiche particolari. Soltanto dopo un sopralluogo si potranno ottenere prezzi montascale accurati per il proprio caso specifico. Spesso è possibile richiedere la rateizzazione del pagamento, così da non dover sborsare una cifra importante in un’unica soluzione.   È inoltre utile essere a conoscenza di alcune detrazioni fiscali messe a disposizione per installare dispositivi che favoriscono l’abbattimento delle barriere architettoniche, come appunto i montascale. Per installazioni effettuate entro il 2022 si ha una detrazione IRPEF che arriva fino al 75% del prezzo del montascale. In alternativa, si può richiedere uno sconto sul prezzo finale pari all’importo della detrazione fiscale a cui si ha diritto, cedendo il credito all’azienda installatrice. Chiunque installi un dispositivo per favorire l’accessibilità può beneficiare della detrazione IRPEF appena citata. Le persone disabili possono inoltre usufruire di una detrazione ulteriore del 19%. Infine, in base alle direttive per il superamento delle barriere architettoniche in edifici privati, si avrà diritto a un contributo sui costi da richiedere presentando i moduli corrispondenti presso gli uffici del Comune in cui si trova l’abitazione interessata.    Con la crescita dell’età media in Italia, permettere agli anziani di mantenere la propria indipendenza è un passo fondamentale per migliorare la qualità di vita dei cittadini e per ridurre nel lungo termine le spese per lo Stato. Strumenti come i montascale offrono una soluzione semplice al problema, favorendo l’accessibilità di abitazioni e spazi privati. 

27/09/2022 14:30
Come scegliere il miglior prato finto: consigli utili

Come scegliere il miglior prato finto: consigli utili

  Quando vogliamo optare per un prato finto, bisogna valutare diversi aspetti affinché si scelga il migliore e sia di qualità. Quest’ultima componente ne garantirà la sua naturalezza, bellezza e durata per lunghi periodi di tempo senza usura. Scopriamo leggendo questo articolo come scegliere il miglior prato finto. Molte persone sono dubbiose sul fatto di scegliere il prato finto, in quanto pensano che quest’ultimo possa apparire poco gradevole a livello estetico. Invece se si sceglie un prodotto di ottima qualità, è possibile ricreare un giardino incantevole in cui i costi per il suo mantenimento sono minimi e si riscontreranno molti aspetti positivi a riguardo. Proseguendo la lettura scopriremo quali vantaggi apporta e come scegliere il prato sintetico migliore, al fine di ottenere un filato impeccabile e poterne usufruire al meglio. In via definitiva possiamo dire che un manto di tipo artificiale qualitativamente alto, garantirà un buon risultato finale ed un effetto visivo ottimale, infatti scegliere un prato sintetico è un fattore sempre più diffuso, per ottenere il massimo rendimento sotto diversi aspetti. I vantaggi di scegliere il prato sintetico I vantaggi di scegliere un prato sintetico sono molteplici, innanzitutto si adatta bene a qualsiasi tipo di ambiente grazie alle innovative tecnologie di produzione, è resistente ad urti, quindi non tende a rovinarsi facilmente, ma i fili d’erba tornano intatti ed in posizione verticale in poco tempo. Inoltre la manutenzione è minima in quanto non necessità di trattamenti particolari come essere tagliato o irrigato, in questo caso se non avete abbastanza tempo per dedicargli le giuste cure, il giardino sarà ugualmente perfetto. In qualsiasi periodo dell’anno il prato sintetico non subisce alterazioni dagli agenti atmosferici, quindi in estate il caldo torrido non può seccare i fili d’erba e allo stesso modo in inverno, gli improvvisi acquazzoni non creeranno pozzanghere o fango. Anche la pulizia è un aspetto vantaggioso in quanto basta raccogliere il fogliame per avere un prato in ottime condizioni. Come scegliere il miglior prato finto Ma come scegliere il miglior prato finto? Esistono varie tipologie di prati finti in commercio, la scelta deve essere ponderata bene al fine di evitare di ottenere un effetto non realistico e visivamente non bello. Inoltre la tipologia di prato influisce sul punto i cui deve essere posizionato: terrazza, giardino, stand fieristici, aiuola e altri, in quanto si differenzia per piccole, medie o grandi superfici ed è disponibile in diverse altezze. Un altro fattore che incide considerevolmente sul buon risultato del prato è la posa, che deve essere effettuata da professionisti del settore, in quanto influirà notevolmente nel risultato finale, inoltre quest’ultima dovrà essere in grado di garantire un buon drenaggio del fondo e un’eccellente resistenza del manto sintetico. Non bisogna dimenticare di tener in mente l’utilizzo che se ne farà del prato sintetico, se sarà destinato ad esempio, all’eventuale presenza di animali o bambini e molti altri fattori. Le nostre abitudini giocano un ruolo fondamentale nella tipologia d’erba sintetica che bisogna scegliere, affinché si possa adattare la migliore che corrisponda alle proprie esigenze.    

27/09/2022 10:00
Certificazione linguistica del latino, al via la terza edizione: il 28 settembre "Vivida Verba" all'Univpm

Certificazione linguistica del latino, al via la terza edizione: il 28 settembre "Vivida Verba" all'Univpm

Anche quest’anno torneranno a svolgersi le prove il conseguimento della Certificazione linguistica del latino (CLL), che intende concorrere ad arricchire il curriculum degli studenti marchigiani, attestando il possesso di conoscenze, abilità e competenze acquisite nei diversi percorsi liceali. Si tratterà della terza sessione dell’iniziativa, frutto di un protocollo d’intesa tra l’Ufficio scolastico regionale per le Marche e la Consulta universitaria di studi latini (CUSL), dopo la prima, svoltasi nel 2019, e la seconda del 2022. Tra le due, la sospensione per due anni a causa dell’emergenza pandemica. Iniziativa che peraltro ha fatto registrare un lusinghiero successo e un crescente interesse tra i giovani marchigiani. Dalla prima alla seconda edizione, infatti, gli iscritti sono quasi raddoppiati, passando da 222 a 438 candidati al conseguimento del titolo. Utili ragguagli sulla prossima sessione saranno forniti dall’Ufficio scolastico regionale nel corso di una manifestazione informativa e formativa rivolta a docenti e studenti dei licei della regione, intitolata “Vivida Verba. I giovani e l’esperienza del mondo classico”, che avrà luogo il 28 settembre nell’aula magna dell’Università Politecnica delle Marche. Una collaborazione, quella con l’ateneo anconetano, che testimonia l’alto valore formativo della lingua latina, ampiamente riconosciuto anche nel settore tecnico scientifico, a cui approda una parte considerevole degli iscritti ai diversi percorsi liceali. Le scuole saranno invitate a presentare un elaborato avente a oggetto una parola chiave, un’espressione o una massima tra quelle che gli alunni avranno giudicato più rappresentative della loro esperienza del mondo classico. Con l’occasione sarà annunciato l’avvio di una prossima analoga iniziativa riguardante la certificazione linguistica del greco. La mattinata si concluderà con la consegna degli attestati agli studenti che hanno superato le prove nella precedente edizione La certificazione prevede, in analogia con quelle relative alle lingue moderne, diversi livelli sulla base della procedura in uso per l’accertamento delle competenze linguistiche (Common European Framework of Reference for Languages), con gli specifici adattamenti richiesti dalle peculiarità della lingua antica. In accordo con quanto stabilito dalla stessa CUSL (ente certificatore), la definizione dei criteri delle prove, insieme alla predisposizione, all’organizzazione e alla valutazione delle stesse, è stata affidata a un Comitato regionale di coordinamento in cui figurano docenti delle università marchigiane individuati dalla medesima Consulta e docenti dei licei marchigiani selezionati dall’Ufficio scolastico regionale.

24/09/2022 19:00
Prodotti EcoFlow: come alimentare dispositivi outdoor e indoor in modo ecologico

Prodotti EcoFlow: come alimentare dispositivi outdoor e indoor in modo ecologico

Per ricaricare la propria attrezzatura in modo ecologico, sicuro e veloce è bene acquistare i prodotti offerti da https://it.ecoflow.com/. L’azienda pioniera per quanto riguarda soluzioni ecologiche innovative e non solo. Per tutti gli amanti delle esperienze outdoor, sia in famiglia sia in solitaria, che possiedono molti dispositivi elettronici come computer, smartphone, etc, dovrebbero valutare attentamente l’acquisto di uno dei prodotti presenti nel catalogo dell’azienda. Ogni apparecchio è stato pensato e realizzato per soddisfare ogni tipo di esigenza. Vediamoli insieme. Power station portatili Tra i migliori generatori abbiamo le power station portatili. Sono alimentate a batteria e questa caratteristica le rende più sicure rispetto ai generatori tradizionali a carburante. Sono definite ‘portatili’ perché possono essere trasportate ovunque, quindi ideali per gli avventurosi; si possono anche trasportare con praticità grazie al design con manico. Inoltre, possono sia accompagnarci durante le gite all’aperto ma anche essere fedeli alleate negli interni, come ad esempio per alimentare la propria casa o il proprio giardino. Non solo, si potranno anche utilizzare per alimentare dispositivi elettronici di grandi dimensioni come frigoriferi, asciugatrici ma anche asciugacapelli; insomma, le power station portatili non temono alcun apparecchio. Riescono a ricaricare al meglio qualsiasi tipo di dispositivo. All’interno del proprio abitacolo si rendono estremamente utili anche in caso di emergenza, qualora dovesse verificarsi un’interruzione improvvisa di corrente. In ogni situazione possono correre in aiuto. Inoltre, la loro realizzazione e manifattura sia esterna sia per le componenti interne rende questi dispositivi sicuri. Infatti, rispetto a quelli che funzionano a carburante, sono dotati di un sistema di gestione della batteria che protegge da surriscaldamenti ed eventuali complicazioni. Si avrà, con un solo dispositivo, una ricarica sia veloce sia sicura. Per quanto riguarda la velocità e altre caratteristiche, sono stati realizzati diversi modelli dall’azienda EcoFlow. Troviamo tipologie che si differenziano per dimensioni e capacità di alimentazione, ogni power station dovrà essere selezionata in base alle proprie esigenze. A disposizione c’è la River mini, per tutti coloro che cercano l’energia a portata di mano; la Delta mini per muoversi con energia, e della stessa famiglia sono presenti anche i modelli Max e Pro. Degna di nota è la caratteristica dell’ecosostenibilità. Le power station portatili possono essere ricaricate utilizzando la fonte energetica per antonomasia: l’energia solare. Questo le rende, insieme ai pannelli solari portatili creati sempre in casa EcoFlow, degli ottimi generatori solari. River mini Non bisogna farsi ingannare dalla dicitura “mini”; in realtà, all’interno di un corpo piccolo per dimensioni, si nasconde tanta potenza. Ben 210 Wh di energia da poter portare sempre con sé. Grazie al suo scheletro di piccole dimensioni si posiziona sul podio per essere maneggevole, facilmente trasportabile e non solo; la sua utilità si nota a colpo d’occhio: dotata di prese a muro CA, prese USB e molto altro, più porte rispetto a una normale power bank racchiuse in un prodotto così minuto. Inoltre, grazie alla tecnologia di ricarica X-Stream di EcoFlow è possibile ricaricarla fino all’80% in poco più di 1 ora. Delta mini Un altro prodotto “mini” solo nelle dimensioni. Leggerezza, energia, trasportabilità e molto altro sono le principali caratteristiche di questa potete power station. Dimensioni ridotte per alimentare grandi elettrodomestici, grazie all’uscita dell’unità Delta mini di 1400 W che riesce a gestire il 90% degli elettrodomestici. Degna di nota è la capacità di poter alimentare contemporaneamente fino a 9 dispositivi. Questo prodotto non si fa mancare proprio nulla, è semplicemente una power station potente travestita da “mini” perché, all’interno della famiglia Delta, ci sono le sorelle più grandi per dimensioni. Delta Max Questo prodotto, invece, può essere definito come la sorella maggiore in casa Delta. Perfetta come alimentatore di emergenza per la rete domestica qualora dovesse verificarsi un’interruzione di corrente improvvisa, infatti si espande fino a 6 kWh con le batterie supplementari intelligenti. Gestisce con estrema facilità dispositivi fino a 3000 W. Inoltre, può essere collegata fino a 2 pannelli solari, di cui parleremo più avanti, da 400 W. Medaglia d’oro per la sua capacità espandibile, con questo prodotto nella propria abitazione si può star sempre tranquilli e al sicuro, l’energia non verrà mai a mancare. Delta Pro La terza sorella nella famiglia Delta si è guadagnata la coccarda di “best inventions 2021”. Estremamente utile in ambito domestico grazie alla sua capacità di 3,6 kWh espandibile fino a 25 kWh. Tramite apposito pannello Smart home può essere integrata direttamente con i circuiti domestici. Un prodotto estremamente all’avanguardia anche dal punto di vista tecnologico; infatti, potrà essere controllata tramite il telecomando apposito Delta Pro o tramite l’app della casa produttrice scaricabile e utilizzabile direttamente dallo smartphone. Sale in vetta e conquista il settore delle power station grazie alla velocità con cui si ricarica, definita come tra le più veloci al mondo. Infatti, può essere ricaricata tramite ben 6 metodi, quello più innovativo è la possibilità di caricarla direttamente in una stazione per veicoli elettrici. Può anche eseguire ricariche multiple attraverso la combinazione di metodi di ricarica rapida di 6500 W. La chicca di questa power station Delta Pro è la possibilità di alimentare davvero qualsiasi tipo di dispositivo, tanto da classificarsi come leader nel suo settore. Nel dettaglio, con 3600 W si possono già alimentare elettrodomestici di grandi dimensioni ma se dovesse servire ancor più potenza? Basterà abbinare 2 unità insieme e la potenza è assicurata.   Pannelli solari portatili Tra i migliori strumenti pensati e realizzati per tutti coloro attenti al Pianeta e che hanno intenzione di staccarsi pian piano dall’energia elettrica troviamo i pannelli solari portatili. Sono comodi, utili e sostenibili. Realizzati con un materiale leggero, resistente alle intemperie e che garantisce un maggior assorbimento di energia solare, ovvero il silicio monocristallino. Sono presenti in diversi modelli che variano per il wattaggio. I pannelli solari sono facilmente ripiegabili per essere trasportati ovunque. Hanno un livello di difficoltà facile; infatti, basterà collegarli, tramite apposito cavetto, alla power station portatile e saranno pronti per essere usati, la ricarica si attiverà immediatamente. Qualora si volessero utilizzare per alimentare la propria abitazione, basterà collegare più pannelli solari con il generatore e anche la propria casa sarà alimentata in modo ecologico.

23/09/2022 08:00
Olio CBD, aiuta per ansia, insonnia in modo naturale

Olio CBD, aiuta per ansia, insonnia in modo naturale

Le piccole e grandi tensioni quotidiane hanno modificato il carattere di molte persone. Un momento di stress, problemi sul lavoro, nel rapporto con gli amici e i figli possono cambiare il nostro umore creandoci difficoltà nel riposo notturno e stati di ansia difficili da superare. L’erede al trono britannico lo ha dimostrato negli scorsi giorni al mondo intero, innervosendosi e non poco con il personale di servizio per via di una penna che “trasudava” inchiostro. La mancanza di tranquillità può rovinare anche i rapporti con chi ci vive intorno. Ecco perché sono necessarie valide soluzioni. Il senso di incertezza per il futuro unito alle sfide quotidiane ha fatto si che negli ultimi mesi sia aumentano  in maniera considerevole il volume delle vendite online di Olio CBD Olio CBD e THC Sono numeri di vendita eccezionali, come conferma Justmary il primo e più importante delivery di cannabis legale in Italia, che non hanno conosciuto sosta neanche durante la stagione estiva; L’Olio di CBD viene prodotto con la migliore canapa coltivata in modo naturale, senza prodotti chimici, conservanti o altri additivi. È diventata la scelta perfetta per coloro che desiderano un sonno riposante e ottenere la massima efficacia nella battaglia contro le situazioni di stress L’olio può essere utilizzato in modi differenti: uso esterno, interno e per inalazione.  Il modo di utilizzo più frequente è quello di assumerlo “a gocce”. Basterà rilasciare alcune gocce di olio di CBD sotto la lingua e trattenerle per circa due minuti prima di ingoiarle per ottenere risultati in poco tempo, tutto grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e alla capacità di alleviare lo stress. Shop con consegna a casa L’olio CBD nelle diverse formulazioni si può acquistare in modalità rapida, gratuita e anonima. Justmary.fun è il più importante ed affidabile tra questi e nel proprio sito insieme a erba legale, popper e derivati della cannabis light trova spazio la sezione Olio CBD. La boccetta che si acquista è già pronta all'uso ed è venduta in diverse composizioni, tutte naturali. Benefici dei derivati della Cannabis legale Su Justmary la troviamo subito disponibile insieme a erba legale, tabacco e a una vasta gamma di prodotti, dalle infiorescenze di canapa sativa ai crystal weed o ancora le tisane e molto altro ancora. Sono disponibili anche articoli come grinder, pipe, vaporizzatori e tutti gli strumenti necessari per ogni momento di relax. Vogliamo finalmente rilassarci?      

22/09/2022 17:06
Ferraiulo, Andrian e Pichierri vincitori del circuito Wsope nel 2021: l'Italia avrà una rappresentativa nel 2022?

Ferraiulo, Andrian e Pichierri vincitori del circuito Wsope nel 2021: l'Italia avrà una rappresentativa nel 2022?

Il poker è un gioco di carte che affonda le sue origini in tempi molto lontani. Si fa risalire a un gioco persiano, l’As-Nas, ma non è del tutto chiaro il percorso che poi l’abbia portato a diventare quello che conosciamo noi nei nostri giorni, in tutte le sue specialità e varianti. In Italia il poker ha riscosso negli anni un successo via via crescente, dovuto sia alle caratteristiche proprie della disciplina, sapientemente raccontate in film di grande successo, poi all’esplosione di molte trasmissioni televisive che hanno saputo esaltarne l’aspetto spettacolare all’interno delle diverse competizioni. L’avvento dei casinò online, in un secondo momento, ha permesso a molti di potersi cimentare anche da casa con le carte francesi e il tavolo verde, permettendo a molti di farne una vera e propria professione. Casinò online: il tavolo verde digitale a portata di tutti Chi vuole cimentarsi con il poker, può avvicinarsi al mondo dei casinò online. Qui c’è la possibilità di fare pratica con le diverse specialità e varianti del gioco, per esempio imparando subito quali sono le regole poker italiano per principianti. Grazie a queste piattaforme in ogni momento e in qualsiasi posto ci si trovi, ci si può collegare e vivere le stesse esperienze di un casinò reale, con il vantaggio di poterlo fare quando più lo si desideri. Inoltre, grazie alla qualità delle connessioni a internet di cui possiamo disporre ai nostri giorni e a dispositivi mobili sempre più performanti, le sessioni di gioco possono essere arricchite di ulteriori elementi non replicabili nella realtà. Suoni e animazioni video, infatti, sono prerogativa esclusiva dei casinò online che in questo modo riescono a coniugare le prerogative tipiche dei giochi come poker, blackjack, roulette, unendo però elementi tipici dell’intrattenimento. Le regole del poker: la versione italiana è tra le più comuni Questa versione, conosciuta anche con il nome di five card draw, è stata per lungo tempo tra le più comuni nel nostro Paese, prima che subisse la concorrenza del Texas Hold’em. Per giocare a poker nella versione italiana, la prima regola è di togliere alcune carte dal mazzo di 52, rispetto al numero di partecipanti al tavolo. Il calcolo è molto semplice. Si sottrae a 11 il numero di giocatori: il numero risultante indicherà anche la carta più bassa che dovrà essere utilizzata nel gioco. I punti della versione italiana del poker in ordine crescente sono: coppia, doppia coppia, tris, scala, full, colore, poker e scala reale. Da ricordare che c’è anche un valore crescente per i semi delle carte: picche, fiori, quadri e cuori. Nel caso di una scala reale massima di cuori, quindi una scala reale che termina con un asso di cuori, il giocatore non ha la certezza di vincere, perché questo punteggio è battuto dalla scala minima di picche. Che cos’è il WSOPE e come è andata l’anno scorso: il trionfo italiano di Ferraiulo, Andrian e Pichierri Che la scuola italiana sia in un momento positivo lo testimonia l’edizione 2021 delle WSOPE. il formato Europe delle World Series of Poker che si è svolto a Rozvadov, in Repbblica Ceca, dal 30 settembre al 19 novembre, è stata memorabile per la compagine tricolore, con tre successi a opera di Ferraiulo, Andrian e Picchierri.  Ad aprire le danze ci ha pensato Antonello Ferraiulo, che si è imposto nell’evento che ha aperto il WSOPE, il €350 NLH Opener, con quasi 1800 iscritti e un assegno finale da 77.000 euro. Al tavolo finale Antonello Ferraiuolo ha avuto la meglio sull’israeliano Levent Efe, mettendosi al polso un bracciale delle WSOP che non tornava in Italia dal lontano 2015. La festa è proseguita con il successo di Simone Andrian all’evento#11, mettendo in fila 534 contendenti e superando al tavolo finale il padrone di casa Josef Snejberg. Per lui primo bracciale in carriera e premio di 158.000 euro. A calare il tris azzurro ci ha pensato Alessandro Picchierri che ha vinto il Closer, quindicesimo è ultimo evento del WSOPE 2021. Battuto all’heads up il tedesco Timo Kamphues, si è portato a casa 128.000 euro di premio. Chi saranno gli italiani protagonisti nel WSOPE 2022? Per vedere se l’exploit italiano si ripeterà anche quest’anno, bisognerà aspettare il 12 ottobre 2022, quando al King’s Casinò andrà in scena il primo dei 15 eventi in programma. L’obiettivo degli organizzatori è superare i numeri della scorsa edizione. Chi saranno gli italiani che proveranno a portare in alto i nostri colori? Per il momento è ancora presto per capire chi volerà in Repubblica Ceca. Chi ci sarà sicuramente è Matteo Sarais, che lo scorso settembre ha trionfato all’IPO di Liechtenstein, per quello che è stato il primo sigillo big shot live della sua carriera. Ha già annunciato che la sua intenzione è di giocare il Main Event delle WSOPE a Rozvadod, sottolineando che in quei giorni cade anche il suo compleanno. Lo vedremo dunque in azione in Repubblica Ceca, sperando che riesca nell’impresa di farsi un regalo memorabile.

22/09/2022 12:10
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